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Seno-Giammarino brindano al bis

■ Neve, ghiaccio e nebbia non hanno fermato la corsa verso il successo di Gabriele Seno e Francesco Giammarino. A dodici mesi di distanza, Gabriele Seno e Francesco Giammarino hanno riconquistato la vittoria nella Coppa Attilio Bettega, gara di regolarità a media organizzata dal Rally Club 70 presieduto da Ivo Strappazzon, mettendo in fila oltre 70 equipaggi. Assecondati dalla loro Opel Kadett Gte i due sono riusciti a tenere sotto controllo una scatenata Alexia Giugni che, al volante della Porsche 356 A e con la figlia Caterina al radar, ha cercato in tutti i modi di tenere salde le redini del comando dopo aver raccolto meno penalità di tutti nella prova d'apertura, l'in- sidiosa Col Perer disseminata di neve e placche di ghiaccio. La driver milanese, però, è stata costretta ad abbandonare ogni velleità di vittoria quando la nebbia calata nel cuore della notte sulla prova di Celado, la penultima delle nove tracciate lungo un percorso di quasi 400 chilometri, le ha fatto prendere oltre 100 punti di penalizzazione in più rispetto al rivale. Alla fine, i due equipaggi, si sono ritrovati divisi da appena 23 penalità, a sigillo dell'incertezza che è regnata su tutta la gara. Oltre a confermarsi come la prova di regolarità a media più gettonata d'Italia, la Coppa Bettega si è distinta anche in questa edizione per le difficoltà che i concorrenti hanno dovuto superare e per lo straordinario paesaggio disegnato tra le Prealpi feltrine, trentine e vicentine incorniciate dalla neve. In poche parole: una gara per piloti veri, certificata tale senza ombra di dubbi dalla classifica finale.

Gabriele Seno, abile al volante della sua Kadett Gte dall'inconfondibile livrea gialloverde, ha costantemente viaggiato nelle prime posizioni superando indenne tutte le insidie del fondo marciando regolare e attento al cronometro in tutti i 120 chilometri tenuti sotto osservazione dagli strumenti della Blunik. Cilindrata ed età della vettura lo hanno inserito nella categoria A, quella della "media alta", e il vincitore ha dato prova delle sue doti agonisti-

I vincitori hanno bissato il successo dello scorso anno nella gara di regolarità a media dedicata al campione trentino. Seconde assolute le milanesi Alexia Giugni-Caterina Leva (madre e figlia) con una Porsche 356 tradite dalla nebbia che cavandosela molto bene. Bravissima Alexia Giugni a non mollare mai nonostante una cavalleria un po' avara per il tipo di percorso. Con il secondo posto assoluto ha ristabilito anche le gerarchie familiari dopo che, 12 mesi fa, il figlio Riccardo aveva colto a sorpresa la terza piazza con una

Fiat 127.

Assente quest'anno per motivi di studio, il bronzo è finito saldamente nelle mani di papà Marco Leva (Merenda il coéquipier) che con la Fulvia HF 1.6 è riuscito a far meglio della moglie solamente nell'ultima prova, quella di Valstagna - l'università dei rally - per appena 5 pe- nalità: 33 contro 38. Reduce dalla Dakar, disputata con una Fiat Panda, Leva si è lasciato alle spalle niente meno che Claudio Enz, fresco vincitore del Monte Carlo storico, dato da tutti alla partenza da Bassano del Grappa, all'imbocco del celebre Ponte degli Alpini, tra i favoriti nella corsa all'oro.

Il campione svizzero è stato autore di una bella gara con Cristina Seeberger attenta e precisa sul sedile di destra. Ammiratissima la sua Fulvia 1.3 rally con ancora in evidenza le decal del rally monegasco.

Quarto pure lo scorso anno, Claudio Enz ha trovato avversari coriacei ai piedi del Grappa, tosti tanto quelli affrontati nell'entroterra del Principato. Sicuramente ritornerà nel 2024 per dare l'assalto alla Coppa istituita per ricordare il grande Attilio Bettega la cui carriera agonistica cominciò nel 1972 da queste parti, sotto l'ala protettrice della scuderia Bassano Corse. Al quinto posto l'Audi Quattro Turbo 2.2 di Sommaruga-Fumanelli, per tutta la competizione in lotta con lo svizzero Christian Bonnet, incalzato dal ritmo scandito con sicurezza dalla sua compagna. L’ Alfetta Gtv, quella di CarboneMerenda, si è piazzata in settima posizione, precedendo la Bmw 320 di Garghetti-Giordano, la Fulvia Coupé 1.3 di Regalia-Regalia e la X 1/9 dell'inossidabile Maurizio Verini in coppia con Laura Martines. Alberto Bergamaschi, in coppia con Carlo Fedeli, ha mancato la top ten a causa di tre penalità in più accumulate rispetto all'ex campione italiano ed europeo rally. Fatale è stata la prova di Sella Valsugana lungo la quale ha pagato pesante dazio. Ma essere battuti da un asso come Maurizio Verini, in splendida forma come ai bei tempi in cui difendeva i colori della Fiat, ci sta ampiamente.

Costretto al ritiro, per problemi alla pompa dei freni quando ormai il traguardo era vicino, il triestino Stefano Rigo con la sua Lancia Fulvia HF 1.6 mentre viaggiava poco oltre la decima posizione assoluta. Alle premiazioni sono intervenuti Luigi "Lucky" Battistolli, presidente di ACI Vicenza che ha appoggiato il Rally Club 70 ed Alessandro Bettega, figlio di Attilio, entrambi reduci dal rally Valle del Tevere dove han- no conquistato rispettivamente il primo posto tra le storiche e il terzo fra le moderne. Lucky ha avuto parole di elogio per l'organizzazione curata sin nei minimi dettagli da Ivo Strappazzon ribadendo come l'ente berico sia sempre in prima linea accanto a chi allestisce manifestazioni motoristiche di alto livello. Graditissimi i saluti di Alessandro Bettega, accompagnato dalla moglie Valentina e dai due figli, contento che la figura del mitico padre sia ricordata da una gara bella e difficile. In sala anche il primo navigatore di Attilio, Maurizio Detofoli, sempre molto riservato ma con un cuore grande così.

La classifica femminile è stata naturalmente appannaggio di Alexia Giugni e Caterina Leva, davanti ad Elena Molina e Giovanna Pasello. Quest'ultima era al debutto come navigatrice nella regolarità ma vanta un incredibile palmarès nella specialità del tiro a volo: è stata campionessa mondiale a squadre nel 1995 e nona assoluta alle Olimpiadi di Atlanta l'anno successivo. Premio "sportività" a Luciano Favero, al via con la storica Opel Kadett Gte ex Bronson targata Palermo. Il gestore dell'albergo-ristorante S. Giovanni ai Colli Alti (Massiccio del Grappa e cucina da provare!) si è fermato in prova per prestare aiuto al padovano Alberto Ferrara piantatosi nella neve. Ad aiutarlo nel soccorso pure il figlio Roberto al via con una A112 Abarth e uno degli apripista, Cenna. Riconoscimento anche ad Enzo Serniese di Frosinone per la lunga trasferta che siè dovuto sobbarcare per partecipare alla competizione. La coppa delle scuderie è stata vinta dallo squadrone Grifone, ma gli equipaggi della Milano Autostoriche non hanno affatto demeritato.

Nel Primo raggruppamento si sono imposte Alexia Giugni-Caterina Leva; nel Terzo Marco LevaMerenda; nel Quarto Gabriele Seno-Francesco Giammarino e nel Quinto Sommaruga-Fumanelli.

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