DIGITAL EDITION
Maggio 2019 · anno XXXIII · n. 269
Bella e di successo
La Sinuosa 75 di Norda
RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
“In Italia ho scoperto che la bellezza è eleganza. Amo Indian Black Tea di San Benedetto. Un’esperienza di gusto superiore che coinvolge tutti i sensi.”
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il direttore Alberto Lupini
Sindacati più uniti
per dare forza all’economia
L
a prospettiva era già stata posta a gennaio, al momento dell’elezione a segretario, ma il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha aspettato una data simbolica come il 1° maggio per rilanciare l’idea di un’unificazione con Cisl e Uil. I tempi delle contrapposizioni ideologiche sono da tempo finiti e l’idea di un sindacato unico sembra la risposta - forse
un po’ tardiva ma obbligata - ad anni in cui la politica, da destra a sinistra, ha tentato, inutilmente, di mettere nell’angolo le forze sociali intermedie per tentare rapporti diretti con i cittadini. La disintermediazione che piace a chi coltiva idee di leadership personalistiche non è riuscita a sfondare e ora le rappresentanze sociali ed economiche cercano di riorganizzarsi. Vale per chi rappresenta i dipendenti, ma anche per chi fa sindacato d’impresa. Confindustria, ConfCommercio e Coldiretti già da tempo si sono mosse per recuperare in parte il ruolo che avevano perso, puntando su nuove forme di servizi e assistenza. La Cgil si muove ora ma con un’ambizione più grande: contare di più attraverso un blocco unitario. Questa è una novità importante, che potrebbe cambiare le regole asfittiche delle relazioni sociali in Italia. Un cambiamento che sarebbe auspicabile venisse imitato anche dai sindacati delle imprese, visto che le divisioni di campo non sono certo un vantaggio per il sistema produttivo.
La Cgil punta all’unità tra i sindacati. Un cambiamento che sarebbe auspicabile anche nel settore delle imprese: le tante, troppe sigle impediscono una promozione seria e reale dei prodotti made in Italy
Dalla spinta unitaria dei sindacati dei lavoratori potrebbero in effetti derivare non pochi scossoni per un mondo della rappresentanza socio-economica che negli ultimi tempi ha subito politiche governative quanto meno discutibili. Nonché un profondo ripensamento su alcune questioni da parte di tutti. Ne è un esempio la freddezza con cui il vicepremier Di Maio ha commentato la proposta di Landini che non a caso aveva annunciato anche un sonoro “No” alle proposte grilline per un salario minimo, quasi che in Italia non ci siano fin troppi contratti di lavoro che fissano le soglie di ingresso nelle aziende. E se per giustificare idee come il salario minimo si deve ricorrere alla situazione vergognosa dei rider, andrebbe ricordato ai politici, e magari anche alla stessa Cgil, che quello è un comparto dove rapporti di lavoro “normali” non sono facili da garantire. Chi potrebbe essere assunto per 8 ore al giorno quando le consegne sono concentrate in giornate e orari diversi? Quello potrebbe essere proprio un caso tipico da voucher (anche per la tipologia dei lavoratori interessati), ma questo è proprio ciò che il governo giallo-verde (dopo quello del Pd) e la stessa Cgil vedono come fumo negli occhi... B Per i tuoi commenti cerca il codice 60576 su www.italiaatavola.net
maggio 2019 · Italia a Tavola
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Sommario
In copertina Maggio 2019 · anno XXXIII · n. 269
Diffusione media mensile:
65.000 COPIE (STAMPA) 285.000 COPIE (DIGITALE)
27 34 Basta truffe sugli alimenti
Bella e di successo
76 No anonimato e chiudiamo l’azienda
La Sinuosa 75 di Norda
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Bella... e di successo La Sinuosa 75 di Norda
Il ritorno alla campagna
110
80 salverà l’olio italiano
A meno di un anno dalla presentazione sul mercato,“La Sinuosa 75” ha già conquistato i ristoratori per la sua capacità di unire immagine di fascino e qualità dell’acqua
Nel...“Segno” di Librandi
84 Tre novità per il 2019 54
Chi deve fare ristorazione? Servono regole uguali per tutti
22
Il progetto welfare di Luca Marchini Premiare i collaboratori in servizi
88
Per la 18ª edizione di Wein am Berg al Das Central si brinda piemontese
91
Vino, cucina e tour culturali Così vince Sicilia en Primeur
108
Un viaggio nel Lazio brassicolo Birre di qualità, non solo a Roma
27
111
Birrifici, Italia 4ª in Europa In 7 anni la crescita è del 146%
Renato Bosco, il pizza-ricercatore Dalla tv a un nuovo locale
34
120
Celiachia, 8mila diagnosi all’anno Ma gli intolleranti sarebbero 600mila
Estate, stagione di gelati Gusti orientali e mix alcolici
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Il cambiamento di Apreda «Nuovi stimoli» all’Idylio di Roma
in sala con Marco Amato
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76
«Fondamentale il lavoro di squadra»
42
144
Colazione in hotel? 8 su 10 la vorrebbero più tipica
I ristoranti ai tempi dei big data Il business dipende dalla tecnologia
46
148
Sei film per veri foodies da vedere una volta nella vita
Convivialità a tavola con prodotti che siano “di valore”
48
Calici professionali Rona Tradizione, design, tecnologia
54
Macchina da caffè espresso Una storia lunga oltre 100 anni
58
TuttoFood chiude in crescita +3% di visite rispetto al 2018
6
Olio Riviera Ligure Dop, il rilancio
78 comincia dalle cucine di La Mantia
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RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
Italia a Tavola · maggio 2019
62 144
84
120
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Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
Il volontariato come anticorpo per aiutare e sensibilizzare
O
ggi sempre più spesso troviamo persone che si prestano all’attività di volontariato a beneficio di altri con disagi sociali di ogni tipo; in
azioni come lo sfamare, il curare e l’istruire, o in contesti di salvaguardia e tutela ambientale, oppure nei confronti del patrimonio storico o degli animali. Molti inoltre si attivano, con slancio e grande coraggio, in situazioni che non vorremmo mai vedere, ad esempio gravi calamità naturali, terremoti e nubifragi. Il volontariato è un’attività strettamente legata al concetto di sviluppo di una società civile, in quanto parte da un impegno personale e gratuito. Dietro ogni esperien-
Io come persona e presidente Fic gioisco e sono onorato di avere nella mia squadra persone che, oltre al proprio impegno di cuoco, si atti-
za personale ci sono motivazioni e modi di ap-
vano in attività di volontariato. Noi tutti della Fic,
proccio diversi, da intendersi anche per
Rosati in primis, abbiamo la convinzione che
possibilità e competenze di ciascuno, con l’in-
fare volontariato sia un dovere morale e un dirit-
tento di regalare un mondo migliore a noi stessi
to civile: chi appartiene a una comunità deve
e ai nostri figli.
dare e fare qualcosa per essa, in rapporto alle
Nell’ultimo Congresso Fic svoltosi a Catania
sue possibilità e alle sue competenze, trasmet-
lo scorso aprile, Thomas Gugler e Cornelia Voli-
tendo così alla persona stessa che si attiva nel
no, rispettivamente presidente mondiale e se-
volontariato sociale, e alla gente che ne benefi-
gretario generale della WorldChefs, hanno con-
cia, un profondo senso di cittadinanza, creando
segnato al nostro Roberto Rosati (segretario
una sorta di “anticorpo” verso possibili derive
nazionale aggiunto e presidente del dipartimen-
morali e sociali che lacerano e disgregano.
to Solidarietà Emergenze Fic) un attestato di ri-
Che questo grande senso di responsabilità
conoscimento per tutto il lavoro svolto verso
civile e collettiva possa essere, specie per i no-
quelle popolazioni colpite dalle recenti catastro-
stri giovani tutti, come lo è stato per gli aderenti
fi naturali e per il sostegno di chi versa in situa-
Dse della Fic, modello di grande cambiamento
zioni di difficoltà sociale. Lode e celebrazione
culturale della nostra società e che possa sem-
che il nostro Roberto subito ha voluto condivide-
pre più radicalizzarsi nei nostri animi.
re con tutto il suo “team” di cuochi volontari della Federcuochi, disseminati su tutto il nostro territorio.
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Il servizio di Volontariato sociale favorisce opportunità di contatti, sviluppa la sensibilizzazione della persona verso realtà e situazioni precarie di vita reale
Italia a Tavola · maggio 2019
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Linea
Chef Power
www.pentoleagnelli.it
Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Il cuoco oggi
può fare la differenza
M
assimo Bottura è tra i 100 più influenti del 2019 secondo il Time. Certamente queste classifiche la-
sciano il tempo che trovano, ma sono allo stesso tempo significative: i cuochi ormai da tempo hanno un ruolo più ampio nella società, escono dalle loro cucine e, grazie ai media, possono con le loro parole rivolgersi a tutto il mondo e allo stesso tempo influenzare le masse. Non mancano professionisti che purtroppo approfittano di questa opportunità facendosi tuttologi e parlando di discipline diverse, che spesso,
peso alle nostre parole, sapendo che
propria cucina. E saranno, per conclu-
tra l’altro, non conoscono. Ma non
queste inevitabilmente influenzeran-
dere, i clienti che, rimanendo stupiti da
Massimo, socio Euro-Toques da diver-
no chi ci ascolta. Un grande cuoco,
un piatto che non conoscevano o non
so tempo. Lui, come altri della nostra
con un’importante esperienza alle
ricordavano, prenderanno spunto dai
spalle, ha la possibili-
piatti dei cuochi per riproporli a casa
tà - e quindi la re-
propria. Indirettamente, forse senza
sponsabilità - di rilan-
nemmeno averci pensato a fondo, un
ciare tradizioni che
cuoco con le sue parole può rilancia-
rischiano di diventare
re una filiera, valorizzare un territorio,
desuete col tempo, di
creare opportunità lavorative prima
riesumare
prodotti
impensabili.
accantonati
perché
squadra, utilizzano i riflettori per temi pertinenti e importanti. Mi riferisco alla solidarietà, centrale per la nostra associazione; mi riferisco alla valorizzazione dei prodotti del territorio, da sempre punto focale per i nostri soci. Quando
questo
Grazie ai riflettori saldamente puntati sul mondo della cucina, il cuoco ha la possibilità - e quindi la responsabilità di trattare temi importanti come solidarietà e valorizzazione delle tradizioni
accade, quando noi
10
poveri o meno noti. E saranno allora i cuochi locali che avranno la possibilità - e quindi la responsabilità -
cuochi approfittiamo positivamente
di cogliere al volo questi suggerimen-
del nostro ruolo mediatico, diamo
ti, reinterpretandoli a modo loro nella
Italia a Tavola · maggio 2019
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SkyLine, nuovi orizzonti in cucina
Marco Reitano Presidente Noi di Sala
Carta dei vini, breve guida per scegliere al meglio
U
Purtroppo non si è ancora ben compreso il vantaggio di qualità e ancor più di business che la figura del sommelier può apportare all’interno di un ristorante
sempre cosciente di cosa ama un certo pubblico (giovani, gourmet, stranieri, appassionati, ecc.) ed è sempre in grado di arrivare in anticipo sui trend adeguando le scelte d’acquisto. In generale consiglio di orientare buona parte della selezione verso vini “facili”, istintivi e di pronta beva, senza mai trascurarne la qualità. Il pubblico ha voglia di bere bene, ma con piacevolezza; predilige vini di carattere, ma equilibrati e poco elaborati, alla stregua di
no dei problemi principali che la ri-
quello che oggigiorno ricerca nella cucina e
storazione deve affrontare è l’im-
nell’ottica di un’alimentazione più attenta.
plementazione della carta dei vini.
L’argomento ovviamente è articolato e po-
Questo andrebbe fatto avendo in
tremmo addentrarci esaminando le tipologie
“squadra” un esperto del campo ma, ahimè, di
che non dovrebbero mai mancare perché mi-
sommelier professionisti nelle sale dei risto-
gliori rappresentanti del territorio, oppure i vini
ranti italiani se ne vedono ancora pochi. Detto
esteri di successo quali gli Champagne e i Ri-
questo, ci sono comunque criteri basici che
esling tedeschi, i vini senza conservanti ag-
andrebbero sempre considerati.
giunti, quelli fatti con metodiche tradizionali, i
La tipologia di locale e il tipo di cucina
vini d’annata ecc. Magari dedicheremo que-
sono sicuramente i fattori determinanti. Pen-
sta attenzione specifica scrivendone in futuro,
siamo ad esempio a un locale che propone
ma vorrei concludere esaminando un fattore
piatti territoriali/tradizionali; di certo la carta
spesso trascurato sulle carte dei vini: il prezzo.
dovrà includere i vini delle stesse zone. Altro
L’omogeneità che ho menzionato in prece-
fattore è la posizione del locale e la tipologia
denza include anche i costi: non precludiamo
di pubblico a cui si ambisce; nelle grandi città
mai al cliente l’opportunità di poter scegliere in
ad esempio non dovranno mai mancare i vini
una forbice di prezzi ampia, lasciamo a lui la
“del momento”, quelli modaioli, relativi a trend
scelta di quanto spendere per il suo vino,
stilistici e che vanno per la maggiore. Spesso
poco o tanto che sia.
si incorre nella volontà di alcuni operatori di voler personalizzare eccessivamente la carta dei vini con quelli che sono i propri gusti e questo non incontra il favore degli avventori.
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Un bravo sommelier dovrebbe essere
Italia a Tavola · maggio 2019
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Valerio Beltrami Presidente Amira
L’acqua, un bene prezioso ancora troppo poco conosciuto
L
a presenza dell’acqua sulla terra
così da non alterarne il gusto. Essendo
è essenziale per il nostro sosten-
infatti il ghiaccio non prodotto con la
tamento, è alla base di tutte le
stessa tipologia di acqua, si andrebbe a
forme di vita, ogni giorno la usia-
creare un “cocktail di acque” con carat-
mo e consumiamo per bere, lavarci e
teristiche diverse. È bene evitare poi di
cucinare, nelle industrie e nella agricoltu-
mescolare un’acqua frizzante con una
ra. Insomma, senza acqua non ci sareb-
naturale per rendere la prima meno friz-
be vita. Nella mia lunga carriera alber-
zante, perché altrimenti rischieremmo di
ghiera, sia come maitre che come
rovinare le caratteristiche sia dell’una
sommelier, mi sono sempre occupato e
che dell’altra. Una volta terminato il pran-
ho sempre parlato di vino; mai e poi mai
zo, sono rimasto al tavolo a parlare con
avrei pensato di interessarmi a qualcosa
Monica Menozzi, idrosommelier e chief
dell’acqua, che tiene conto di limpidez-
che ho sempre portato al tavolo, l’acqua.
operating officier di una azienda di ac-
za, effervescenza, freschezza, acidità,
que delle Dolomiti, la
sapidità, persistenza, struttura, odori...
quale mi ha aperto gli
Per questo consiglia di avere una carta
occhi su quanto si scri-
delle acque nei nostri locali.
A ripensarci oggi, l’acqua è stata sempre la prima cosa che ho servito e che ho fatto servire, ancor prima di prendere la comanda. Faccio questa premessa perché qualche mese fa mi trovavo nelle Dolomiti dove ho tenuto un corso di aggiornamento
al
I clienti di un ristorante, sempre più informati, come possono scegliere tra piatti, vini, birre e liquori, così dovrebbero fare con le acque, che hanno caratteristiche diverse e per questo diversi abbinamenti
personale di un hotel;
14
va di prodotti, di eccel-
Questo perché oggi l’attenzione dei
lenze enogastronomi-
clienti è aumentata: arrivano nei nostri
che, di mise-en-place e
locali sempre più informati su ciò che vo-
di stili quando si tratta
gliono. Tutto questo mi ha portato a inte-
di qualità nella ristora-
ressarmi al mondo delle acque e a iscri-
di
vermi - consigliandolo a coloro che ne
incredibile
vogliono sapere di più - ad un corso se-
mondo di colori, sensa-
guito da Adam - Associazione italiana
zioni e sapori la grande
degustatori acque minerali, che si occu-
assente - seppur sem-
pa di formare operatori del settori e con-
zione. questo
All’interno
ero al tavolo con alcuni commensali e ho
pre presente - è proprio l’acqua. Monica
seguito una lunga discussione ove si
mi ha ricordato che non esiste un’acqua
parlava di acqua e della sua importanza.
uguale all’altra, ognuna ha delle caratte-
Sono rimasto molto interessato quando
ristiche che ne connotano gusto e abbi-
ho sentito dire che l’acqua non va mai
namento con pietanze diverse, questo in
servita con il ghiaccio per raffreddarla; è
base al pH, ai sali minerali, calcio, nitrati,
piuttosto consigliabile mettere la botti-
anidride carbonica; mi ha parlato di una
glia in un congelatore o in un abbattitore,
scheda realizzata per la degustazione
Italia a Tavola · maggio 2019
sumatori.
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maggio 2019 · Italia a Tavola
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Alessandro D’Andrea Presidente Associazione direttori d’albergo
Ristorazione in albergo Falsi miti da sfatare
O
rmai in ogni Paese e città la ristorazione continua
abbastanza gli alberghi per incontri business, ma non dobbia-
a svilupparsi, giorno dopo giorno, nelle più svaria-
mo dimenticare che i ristoranti d’albergo possono essere desti-
te forme: dallo street food alle catene di paninerie,
nazioni ideali anche per momenti privati.
dai sushi-bar ai bar tavola calda
che sempre più vogliono assomigliare alle brasserie francesi, dai fast food ai ristoranti etnici fino alle vere e proprie food hall presenti nei centri
commerciali e in altri luoghi di aggregazione. Ma cosa accade, invece, all’interno degli alberghi con ristorante? L’Italia, nonostante la sua grande e indiscussa fama di leader mondiale dell’arte culinaria, è sempre rimasta un passo indietro rispetto alla concorrenza, sia europea che d’oltre
Inoltre, senza nulla togliere ai gestori dei ri-
Cucina di alta qualità, servizio impeccabile con supervisione e formazione costanti e occasione per diverse ricorrenze: la ristorazione d’albergo in Italia deve e può crescere
oceano, nella ristorazione d’hotel. Non di certo per la qualità in sé ma, probabilmente, perché non si è stati in
storanti che sono assolutamente in grado di offrire servizi di alta qualità, negli alberghi sono costantemente in atto una serie di attività di formazione, informazione e aggiornamento tecnico-professionale che permettono ad ogni risorsa di poter garantire un elevato standard di professionalità per il proprio ruolo, oltre alla presenza di diversi livelli di responsabili di settore che supervisionano l’operato di ogni addetto secondo procedure e standard che sono propri
dell’ospitalità alberghiera, anche nei reparti della ristorazione.
grado di trasmettere al pubblico che, all’interno degli alberghi,
Un aspetto che a volte inibisce la frequentazione dei risto-
esistono ristoranti con un’ottima cucina e un servizio di qualità.
ranti d’albergo, soprattutto se non si pensa all’ingresso su stra-
Come già accade comunemente all’estero, i ristoranti d’al-
da, è l’idea di dover entrare in un hotel per andare a mangiare,
bergo possono essere meta di incontri per un pranzo di lavoro
specie quando si tratta di strutture di lusso che si presentano
o per una cena di gala, oltre che per una ricorrenza privata o
con hall e reception maestose e sfarzose e che possono imba-
un meeting aziendale. Le aziende, anche in Italia, utilizzano già
razzare. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che si tratta di luoghi di accoglienza e ospitalità e quindi, a maggior ragione, saremo ricevuti con professionalità, calore, attenzione. Motivo in più per vivere un’esperienza unica, in un’atmosfera ovattata, elegante, socievole e riservata allo stesso tempo, dove la qualità è comunque un punto di forza. Questo è un plus importante da considerare quando organizziamo un pranzo o una cena con amici, parenti, colleghi. Buon appetito, anche in albergo!
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Italia a Tavola · maggio 2019
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
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Ezio Indiani Presidente European Hotel Managers Association
Motivazione
Il motore del successo aziendale
L
a capacità di motivare i collaboratori e di creare un ambiente positivo è alla base di tutte le aziende di successo. Il livello di motivazione del responsabile
di un reparto o del direttore di un albergo è motore e benzina necessari per creare un ambiente positivo necessario per raggiungere e superare tutti gli obiettivi, sia di natura economica che di coinvolgimento di personale e clienti. È importantissimo avere una carica energetica adeguata e consistente, ma è altrettanto importante usare questa energia in modo corretto. Un responsabile che usa efficacemente la sua energia si pone degli obiettivi motivazionali importanti, si focalizza su problemi/
Incentivare per raggiungere un obiettivo, incoraggiare di fronte a un fallimento, ricompensare l’impegno: un buon direttore o un bravo manager sono essenziali per il funzionamento aziendale
ca ai collaboratori. Sa coinvolgere i collaboratori anche in attività extra lavoro per creare più attaccamento all’azienda e migliorare la qualità della vita privata.
azioni/progetti più importanti e/o critici per l’a-
Non è mai negativo e, anzi, pone un freno
zienda o per le persone e lavora duro per rag-
alla negatività sul nascere. Sa distribuire i com-
giugerli e superarli.
piti di lavoro equamente, fissa obiettivi impor-
Responsabili motivati hanno un effetto mol-
tanti ma possibili da raggiungere, monitora in
to positivo sui collaboratori e su tutte le perso-
continuazione i progressi dei suoi gruppi di la-
ne a loro vicine. Sono dei modelli da imitare,
voro, sa ricompensare individualmente e col-
trasmettono voglia di fare ed entusiasmo ne-
lettivamente coloro che raggiungono risultati
cessari per creare e far sviluppare un’azienda
grazie all’impegno dimostrato verso un proget-
efficace nella sua organizzazione.
to, spinge a riprovare chi per ragioni oggettive
Il direttore motivato ha una chiara visione
non ha raggiunto il target. Un manager motiva-
delle cose da fare e di come farle, sa coinvol-
to nel modo corretto è un valore aziendale
gere il suo personale e dimostra un sincero in-
enorme e nessuna azienda dovrebbe permet-
teresse verso le persone e i collaboratori che
tersi il lusso di vederselo portar via dalla con-
lavorano con lui. Non si scoraggia di fronte ai
correnza.
primi ostacoli e con i suoi collaboratori crea un contesto mirato a risolvere i problemi. Si impegna a raggiungere i risultati e non solamente ad essere in ufficio tante ore. Sa farsi carico dei
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problemi di gruppo ed evita la parte burocrati-
Italia a Tavola · maggio 2019
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QUALITÀ CERTIFICATA N E L L’A L T A C U C I N A
La DOP Riviera Ligure incontra la ristorazione
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE LIGURIA
Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali Autorità di Gestione PSR Liguria: Regione Liguria - Settore Politiche Agricole e della Pesca politiche.agricole@regione.liguria.it www.agriligurianet.it - RIVIERA LIGURE INCONTRA L’HORECA - DOMANDA N. 84250167032
Visita la pagina ufficiale del progetto
Ernesto Molteni Presidente ABI Professional
Il cliente va sempre informato per un consumo più consapevole
O
ramai la legislazione, a livel-
sapidità, ma in effetti l’informazione che
denze nelle scelte del bere miscelato,
lo internazionale, ha intra-
maggiormente interessa il consumatore
che volgeranno verso ricette meno calo-
preso questo iter. Il consu-
e che lo rende consapevole è la presen-
riche, meno alcoliche e più salutari.
matore deve cioè essere
za di alcol e l’apporto calorico. A mag-
Per questo motivo sarà importante in
informato e soprattutto consapevole
gior ragione, vista la presenza dell’alcol
futuro - visti i progressi della Mixology e
dell’eventuale alimento acquistato. Tale
etilico, tanto discusso dal ministero della
del maggiore utilizzo di tecniche culina-
modus operandi si sta affacciando an-
Salute, è giunto il momento che il consu-
rie e ingredienti sempre più particolari e
che nel nostro settore, la Mixology. Pur
matore sappia all’atto di
non trattandosi di “alimenti” veri e propri,
ordinare un drink alcolico
i nostri cocktail sono comunque conside-
(oggi vanno di moda i
rati tali, senza contare che pur essendo
cocktail mixati) quanti
principalmente dei carboidrati talvolta
grammi di alcol sta per
con le nuove ricette che si stanno elabo-
assumere, conosca la
rando vi è anche un apporto proteico e
gradazione alcolica e an-
di grassi.
che l’apporto calorico.
Dal punto di vista gustativo a noi in-
La nostra associazio-
teressano l’equilibrio e l’armonia tra i di-
ne, Abi Professional, tra-
versi fattori di acidità, zuccheri, corpo al-
mite la sua commissione
colico, tendenza amara, texture e
didattica, ha elaborato una guida per l’Etichetta del cocktail, ideata dal
diversi nei cocktail - valu-
Oggi nel settore dell’alimentazione, soprattutto a livello commerciale, il consumatore deve essere informato sui valori nutritivi del cibo (grassi, proteine, carboidrati...) e sull’apporto calorico
nostro esperto Alessan-
tare anche l’apporto vitaminico e di sali minerali presenti. L’alcol etilico sarà sempre più un semplice vettore di profumi e sapori, equilibratore di sensazioni gusto-olfattive, con ricette di cocktail che andranno dagli 8 ai 22 gradi. La tendenza del cocktail sarà sempre più quella di una bevanda oltre che piacevole anche salutare, se consu-
dro Bonventi, che già utilizziamo da 3
mata in modo consapevole e moderato.
anni nei concorsi e negli eventi. È giunto
Per questo ci chiediamo quando le istitu-
il momento di utilizzarla anche nelle no-
zioni governative decideranno di lascia-
stre liste dei bar e degli alberghi. Vicino
re gestire ai soli professionisti la vendita
al nome del drink e agli ingredienti utiliz-
e preparazione di bevande alcoliche.
zati dovremmo aggiungere i grammi di alcol, la percentuale alcolica e le chilocalorie presenti. Siamo convinti che oltre a dare un tocco di professionalità in più al nostro lavoro ci accorgeremmo anche di come potrà influenzare la scelta del cliente magari dando vita a nuove ten-
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Italia a Tavola · maggio 2019
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Professioni · Cuochi
Chi deve fare ristorazione?
Servono regole uguali per tutti La questione della somministrazione di cibo è calda, urgente e da troppo tempo irrisolta. Urge intervenire per evitare confusione e la generazione di un mercato sleale
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Italia a Tavola · maggio 2019
di Alberto Lupini
B
per tutte le aziende artigiane del settore alimentare, in particolare le gelaterie
asta vendere cibo, più o meno
e le paninoteche (senza servizio bar) di
“lavorato”, per permettere a
fare somministrazione e non solo ven-
chiunque - anche in assenza di
dita di cibo.
camerieri - di fare sedere ad un tavolo
Nella Babele giuridica che si è da
i clienti per consumare i prodotti?
tempo creata in Italia attorno al “fuori
Come dire, tutti possono fare in qual-
casa”, è ancora una volta la magistratu-
che modo attività di ristorazione, an-
ra che interviene con sentenze che ri-
che se sotto la veste di somministra-
schiano di fare saltare il banco, crean-
zione “non assistita”? La questione,
do nuovi motivi di confusione e discri-
tutt’altro che di lana caprina, è stata
minazione visto che la presenza, o
sollevata in questi giorni dal vicepresi-
meno, di camerieri, non è irrilevante,
dente della Fipe Giancarlo Deidda,
perché da questa discendono norma-
dopo che una sentenza del Consiglio
tive da rispettare o meno, nonché ga-
di Stato ha di fatto aperto la possibilità
ranzie e certezze per i consumatori.
Cuochi · Professioni Qualcuno potrebbe chiedersi dove
E per quanto i posti dove si fa a tut-
è una nuova confusione che aumenta i
stia il problema se una gelateria artigia-
ti gli effetti ristorazione (da quella più
rischi di concorrenza sleale (che i com-
nale allestisce dei tavoli a self service,
light dei bar a quella dei locali
mercianti già in parte subiscono con i
e magari aggiunge alla sua offerta an-
gourmand) sia stata allargata a dismi-
falsi agriturismi, che hanno alte esen-
che del prosciutto, delle insalate e
sura in Italia, dove sono almeno
zioni fiscali) e che non migliora certo
qualche birra. Piuttosto che vedere
330mila i locali dove si può “mangiare”,
l’offerta e la qualità del comparto
orde di ragazzotti o turisti in ciabatte
ci sono differenze normative che non
dell’accoglienza che è anche la nostra
che banchettano stravaccati sui gradi-
possono essere annullate da un gior-
prima linea del turismo. Da tempo
ni fuori da qualche chiesa o nelle piaz-
no all’altro da una sentenza, sia pure
come Italia a Tavola sollecitiamo un in-
ze dei centri storici, meglio che stiano
del Consiglio di Stato. Qualche dato
tervento di semplificazione e chiari-
seduti a un tavolino là dove si sono
per tutti: un esercizio pubblico è sog-
mento in tema di somministrazione del
comprati da mangiare.
getto ad alcuni obblighi che vanno dai
cibo, partendo in particolare dalla ado-
Peccato che fra acquistare al ban-
più banali accessi su strada (per il facile
zione di regole uguali per tutti. Solo
cone un prodotto (per essere consu-
accesso della pubblica sicurezza in
così si può oltretutto fare rete fra i di-
mato altrove) e mangiarlo seduti ad un
caso di bisogno) a quello del rispetto di
versi comparti e offrire garanzie ai con-
tavolo c’è di mezzo quella che si defi-
pratiche igienico sanitarie sintetizzabili
sumatori.
nisce attività di somministrazione di
nell’Hccp e nella presenza di lavandini
Ma questo lavoro non lo può fare la
cibo, che solo in Italia (bizzarria giuridi-
e gabinetti per la clientela. Se un bar
magistratura. Tocca alla politica e alle
ca), può essere anche in forma non
dà una birra ad un minorenne rischia
istituzioni scendere finalmente in cam-
assistita, senza cioè servizio al tavolo.
una condanna penale e la chiusura del
po e dare concretezza alle troppe pa-
Ed è qui che gli artigiani entrano in
locale, se lo fa una pizzeria d’asporto
role spese per decantare i valori che
campo grazie al Consiglio di Stato, oc-
rischia al massimo una sanzione ammi-
stanno attorno al nostro cibo e alla no-
cupandosi di attività che la legge riser-
nistrativa.
stra ristorazione. Ne abbiamo discusso
va solo agli esercizi pubblici (commer-
Gli artigiani alimentari, se svolgono
con le associazioni di categoria nei
cianti) sottoposti a precise normative
un lavoro importante anche in linea
giorni scorsi ad Artimino anche col Mi-
che non valgono certo per una gelate-
con le tradizioni del Paese, rispondono
nistro Gian Marco Centinaio ed è a lui
ria, una pizzeria d’asporto o un kebab
solo a normative sulle lavorazioni e
che rivolgiamo ora l’invito di costituire
(dove “non si potrebbe” consumare il
non devono garantire alcun servizio.
al più presto un tavolo di confronto per
cibo acquistato).
Inutile dire che quella che si configura
avviare l’attesa svolta.
B cod 60326
maggio 2019 · Italia a Tavola
23
Professioni · xxx
Vittorio e Massimiliano Manfrè
Servire pesce in alta quota? Si può, con le giuste materie prime
L
Prosegue il viaggio sul territorio nazionale, a tu per tu con ristoratori che hanno scelto la qualità dei prodotti Debic e che presentano ciascuno una ricetta.
24
Italia a Tavola · maggio 2019
a stagione invernale e prima-
consegnano sempre materie prime
verile ai piedi del Cervino si è
selezionate. Per noi una garanzia di
distinta per una cucina insolita,
eccellenza».
considerando i 2mila metri di quota:
Il pesce, che arriva fresco dal mar
quella di pesce. Materie prime di qua-
Ligure e da fornitori specializzati, vie-
lità, esaltate dai prodotti della gamma
ne elaborato con creatività e fantasia.
Debic. Il ristorante Un Mare di Neve
Alcuni esempi: “Polpo arricciato a
(www.auxpiedsduroi.com) a Breuil-
mano su spuma di patata e spinaci-
Cervinia, in Valle d’Aosta, all’interno
no”, “Gamberoni e scampi” e l’ormai
dell’eco-maison Aux Pieds du Roi,
celebre “Crudo del Mediterraneo”:
ha impostato una linea gastronomica
gambero rosso di Mazara del Vallo,
che si sviluppa su due fronti, quello
gambero viola di Santa Margherita,
ittico e quello vegetariano. «Abbiamo
ostriche Special de Claire Amélie,
l’opportunità - spiegano i giovanis-
tonno rosso del Mediterraneo, denti-
simi cuochi Christian Turra e Ales-
ce, ricciola e nasello.
sandro Donadello - di lavorare con
In cucina, inoltre, vengono utiliz-
professionisti che con puntualità ci
zati molti prodotti della valle, grazie
xxx · Professioni alla collaborazione con i caseifici da cui si acquistano fontine e tome per realizzare delle ricette che si sviluppano partendo dalla tradizione locale. In ambito vegetariano, da Un Mare di Neve si segue con rigore l’andamento delle stagioni. Una filosofia che condiziona il menu, che viene rielaborato ogni mese in base all’offerta di frutta e verdura. «In questo periodo sono protagonisti gli asparagi bianchi e vegetali primaverili come fave e piselli, che esprimono con grande intensità il loro sapore», precisano Turra e Donadello. Ingredienti che vengono abbinati a tome stagionate durante l’inverno per creare un mosaico di gusti armonico e di grande delicatezza. Per perfezionare le ricette, in cucina vengono utilizzate alcune referenze Debic come Panna Prima Blanca, caratterizzata da gusto fresco e naturale, fermezza e compattezza, e
Tarte Tatin di Christian e Alessandro
Burro Tradizionale, realizzato con me-
INGREDIENTI
todo naturale da panna di centrifuga
Per la namelaka alla cannella: 200 ml latte, 10 g glucosio, 8 g gelatina, 360 g
ottenuta da latte vaccino crudo.
cioccolato bianco, 400 ml Panna Prima Blanca Debic 38%
Un valore aggiunto per numerosi
Per le palline di mele: 1 mela
piatti, in particolare per i dessert e per
Per il crumble: 125 g zucchero, 125 g Burro Tradizionale Debic, 150 g farina
il caratteristico pane sfogliato propo-
debole, 70 g farina di nocciole
sto da Un Mare di Neve.
Per il gelato al caramello: 430 ml latte, 100 ml Panna Prima Blanca Debic
Cucina creativa e raffinata, mate-
38%, 120 g zucchero di canna, 150 ml tuorlo d’uovo, un pizzico di sale
rie prime di qualità sorprendente e servizio di alto livello. Questi i punti
PREPARAZIONE
di forza di un ristorante sempre sotto
Per la namelaka: portare a bollore il latte e il glucosio, aggiungere la colla di
giudizio, infatti la clientela internazio-
pesce precedentemente ammollata. Frullare e aggiungere il cioccolato. Ver-
nale che frequenta Cervinia non fa
sare la Panna Prima Blanca Debic e amalgamare. Lasciare riposare una notte.
sconti a nessuno. Un Mare di Neve
Per le palline: sbucciare le mele e con uno scavino estrarre le palline. Con lo
elabora una gastronomia italiana di ri-
scarto della mela, pulirla da torsolo e cuocerla a 90°C per 10 minuti. Frullare il
cerca che fa anche largo uso di paste
composto e metterla a scolare.
e risotti. Molto apprezzato dalla clien-
Per il crumble: assemblare tutti gli ingredienti e cuocere a 175°C per 9 minuti.
tela il Riserva San Massimo al Barba-
Per il gelato al caramello: preparare un caramello a secco e spegnerlo con il
resco e dentice del Mediterraneo.
latte e la Panna Prima Blanca Debic. Aggiungere il tuorlo e il sale. Portare il tutto a 82°C. Versare il composto nel bicchiere del pacojet.
Per la video intervista e la galleria fo-
Impiattamento: disporre sei palline alternate da sei punti di namelaka. Al cen-
tografica vai su www.italiaatavola.net
tro aggiungere un cucchiaio di crumble. Terminare con una quenelle di gela-
e cerca il codice
B 59922
to al caramello e una chips di mela secca.
maggio 2019 · Italia a Tavola
25
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Leonardo Da Vinci e la tavola
di Toni Sàrcina
presidente Commanderie des Cordons Bleus Italia
La gioventù e l'arrivo a Milano
P
26
er tracciare un percorso anche
hanno avuto esperienze in locande, ta-
alle novità, alle invenzioni e, in definitiva,
approssimativo di Leonardo e
verne, per ricavare qualche soldo in più?
alla modernità".
del suo rapporto con la tavola,
Quindi, lasciando da parte i trascorsi ga-
Nel 1482, nel tentativo di essere ben
bisognerebbe fare salti mortali, causa le
stronomici fanciulleschi, direi di affronta-
accolto nel Ducato sforzesco, scrisse
poche informazioni a riguardo. Sulle sue
re esperienze più concrete di Leonardo
una lettera di autopresentazione a Lu-
preferenze alimentari si è discusso negli
con la tavola e, in particolare, con i grandi
dovico il Moro, reggente del Ducato.
ultimi anni, soprattutto con l'avvicinar-
banchetti rinascimentali.
Purtroppo il tempo passava e da Milano
si del 500° anniversario dalla morte. Si
Per farlo, nel modo più vicino alla
non arrivava la sospirata risposta, ma un
sono così moltiplicati, in misura esponen-
verità, dobbiamo incontrarlo già tren-
colpo di fortuna lo aiutò poiché, proprio
ziale, racconti, analisi e, molto più vero-
tenne quando giunse a Milano, ospite di
mentre pensava ormai di fare ritorno in
similmente, ipotesi sulle sue preferenze
Ludovico il Moro, grande mecenate, ap-
Toscana, giunse a Leonardo una provvi-
alimentari. Addirittura, negli ultimi tempi,
passionato d'arte, attento osservatore di
denziale e importante commessa dalla
sono apparse pubblicazioni che, in una
novità tra scienza e meccanica e, infine,
Confraternita dell'Immacolata Conce-
sorta di "libera biografia", hanno dichia-
ottimo ospite per i banchetti memorabili.
zione per la realizzazione della celebre
rato che la vera passione di Leonardo
Evidentemente tutte qualità che faceva-
"Madonna delle Rocce": l'artista poté
fosse la cucina.
no del Ducato sforzesco la sede ideale
così entrare ufficialmente a Milano e farsi
In realtà, tutte queste affermazioni
per un personaggio come Leonardo,
conoscere più da vicino da Ludovico Il
dovrebbero iniziare - e solo così si di-
che qui trascorse quasi venti anni del pe-
Moro che lo accolse benevolmente e lo
mostrerebbero accettabili - con "si dice
riodo migliore della sua vita.
ospitò nel suo palazzo in piazza Duomo
che", "pare che". C'è dell'altro poi, su
Ma come mai Leonardo lasciò Firen-
(ora Palazzo Reale). Iniziò così un lungo
questi racconti. Collocano l'attività pro-
ze per Milano? A quanto pare desiderava
sodalizio che vide Leonardo impegnato
fessionale "cuciniera" del genio vinciano
avere nuove esperienze. Probabilmente
nelle grandi opere celebri in tutto il mon-
nella sua adolescenza, prima ancora di
nella capitale toscana gli artisti famosi
do.
"andare a bottega" dal Verrocchio, e fin
e talentuosi erano diventati troppo nu-
qui possiamo dar loro credito. In fondo,
merosi e risultava più difficile affermarsi
di Leonardo con il cibo e la sua attività
quanti ragazzi, artisti o meno, dall'antichi-
in modo clamoroso. Milano godeva già
come scenografo di grandi banchetti.
tà ad oggi, durante l'adolescenza, non
della fama internazionale di "città vocata
B cod 60589
Italia a Tavola · maggio 2019
Nella prossima puntata, il rapporto
Cuochi · Professioni
Il progetto welfare di Luca Marchini
Premiare i collaboratori in servizi
L
uca Marchini è la risposta virtuosa al “nonnismo” in cucina e all’imprenditoria arraffona. Quella che investe su per-
sonale monouso che “se non ti va bene, quella è la porta. Tanto c’è la fila…”. Le sue tracce parlano da sole. Laurea in economia di Gabriele Ancona aziendale, inizia a fare il cuoco nel ’98, a 27 anni, per passione. E parte con il piede giusto: Bottura. Poi Parigi, New York, a Bologna con Barbieri. Nel 2003 incomincia a ballare da solo. Apre a Modena il Ristorante L’Erba del Re, una stella Michelin dal 2008, a cui affianca una divisione catering, una scuola di cucina e una trattoria di cucina del territorio. Presidente JreJeunes Restaurateurs Italia e socio di Euro-Toques Luca Marchini è un tenace imprenditore della gastronomia e dell’accoglienza. foto Rolando Paolo Guerzoni
Un professionista che tiene le antenne sempre ritte e studia gli scenari economici, perché il lavoro non è solo una combinazione di materie prime, è una complicata gestione d’azienda che vede nella ricetta servita all’ospite l’ultimo anello di una filiera polimorfa. «Circa un anno fa - racconta - è stato pubblicato il regolamento welfare aziendale applicabile anche alle piccole aziende. Si è aperto un mondo, quello di poter dare davvero un premio concreto ai propri collaboratori». Marchini ha avuto
correggere il tiro. Al termine del primo trimestre 2020 ci sarà
fiuto e ha incaricato una persona di fiducia del suo staff di
la valutazione finale e il premio verrà calibrato in base alla
studiare le procedure. Elaborare un progetto welfare non è
percentuale di successo, secondo la quota di raggiungimen-
una passeggiata: è uno slalom amministrativo, burocratico e
to dell’obiettivo prefissato. Per maggior chiarezza: 80% di ri-
fiscale molto impegnativo.
sultato conseguito, 80% di gratifica e così via.
«A inizio settembre 2018 - spiega - abbiamo presentato la
«Tutti gli anni - puntualizza Marchini - effettuiamo investi-
pratica in Regione. A fine mese siamo stati chiamati da un
menti, ma è necessario puntare sempre di più sui “ragazzi”. E
funzionario, stupefatto, che ci ha comunicato che nell’ambito
l’apertura del Welfare alle piccole realtà si è rivelata un’oppor-
delle imprese di ristorazione la nostra domanda, approvata, si
tunità da cogliere al volo, una strada da percorrere subito.
è rivelata il primo caso regionale, se non l’unico a livello nazio-
Abbiamo messo a disposizione un budget consistente, diver-
nale. Oggi siamo una case history. Abbiamo fatto da apripista
se decine di migliaia di euro, da dedicare sotto forma di servi-
e veniamo studiati».
zi. L’azienda paga al collaboratore la scuola dei figli, piuttosto
Ma in cosa consiste e come si traduce il welfare per i dipendenti dell’azienda di Luca Marchini? Per tutto l’anno in cor-
che il dentista, la palestra, gli interessi sui mutui… Un aumento di stipendio sotto forma di servizi».
so sono stati stabiliti degli obiettivi, che i gruppi di lavoro, or-
Stimoli e motivazione. Per ottenere il risultato e i benefici
ganizzati per competenze, devono raggiungere. I risultati de-
che comporta bisogna fare squadra. E questo è uno degli
vono essere oggettivi e riscontrati da osservatori esterni.
obiettivi di un’organizzazione aziendale efficace.
Ogni tre mesi si effettua una verifica e i team possono così
B cod 60615
maggio 2019 · Italia a Tavola
27
Professioni ¡ xxx
La costruzione del piatto Corsi formativi in tutta Italia
28
Italia a Tavola ¡ maggio 2019
T
ema degli oltre 30 corsi formativi organizzati quest’anno da Unilever Food Solutions in collabora-
zione con Fic, la Food Art è anche l’argomento principe del ricettario firmato da Giuseppe Buscicchio e Pier Luca Ardito. Progettare un piatto diventa l’arte di assemblare ingredienti diversi secondo una precisa ricetta per ottenere un risultato finale di gusto, ma anche di piacevole impatto visivo. Con questo obiettivo nasce “Food Art. La costruzione del piatto, dal progetto al piatto finale”. Un format nuovo, moderno e originale, che esplora l’arte di saper
Giuseppe Buscicchio e Pier Luca Ardito
esaltare il gusto di un piatto attraverso
1. CONCEPT DEL PIATTO: l’identifica-
o tutti i protagonisti del piatto: le salse
l’estetica della sua presentazione, ide-
zione degli elementi fondamentali del
base, gli elementi principali e gli ele-
ato da Giuseppe Buscicchio, executive
progetto (tipologia di portata, ingre-
menti decorativi.
chef di Unilever Food Solutions, e Pier
dienti scelti, temperature di servizio,
Luca Ardito, team coach della Naziona-
nome del piatto);
luppate sulla base delle 6 linee guida
le italiana cuochi, che si è aggiudicata
2. ELEMENTI E TEXTURE: le sensa-
dell’impiattamento e declinate in pro-
la medaglia d’oro alla Culinary World
zioni meccaniche che il cibo trasmette
poste “à la carte” e per il “banque-
Cup 2018 in Lussemburgo.
quando lo si mangia. Soffice, friabile,
ting” per evidenziare le differenze nei
“Food Art. La costruzione del piatto,
croccante, morbido, resistente, elasti-
processi produttivi. In particolare le
dal progetto al piatto finale” è il titolo
co, viscoso: texture diverse rendono il
differenze nella preparazione (cottu-
del ricettario sviluppato dai due chef
piatto più interessante anche dal punto
ra espressa tipica dei piatti à la carte
in uno straordinario lavoro a quattro
di vista visivo;
oppure cottura a bassa temperatura
mani dove si celebra, attraverso l’arte
3. FORME E COLORI: è importante
o sottovuoto tipica del banqueting) e
dell’impiattamento, il connubio tra gu-
conoscere il significato attribuito ai vari
nell’impiattamento (più elaborato nel
sto e bellezza del cibo. Lo stesso tema
colori per accostarli ed esaltarli al me-
menu à la carte, semplificato - massimo
viene riproposto durante i corsi forma-
glio e per realizzare una composizione
3 passaggi - per il banqueting).
tivi 2019 organizzati da Unilever Food
armonica e cromaticamente gradevo-
Solutions e Federazione italiana cuo-
le;
gli incontri formativi organizzati da Fic
chi (Fic) in tutta Italia.
4. LINEE GEOMETRICHE: linee, archi e
e Unilever Food Solutions in tutta Ita-
«Oggi non basta presentare il cibo
cerchi costituiscono il layout del piatto.
lia dall’inizio di quest’anno e rivolti ai
così com’è, è necessario elaborarlo nel
Ciò rende più facile visualizzare il risul-
19mila associati Fic e ai professionisti
modo più attraente possibile», spiega
tato attraverso uno schema preciso da
del mondo della ristorazione. I prossimi
Giuseppe Buscicchio. «Disegnare e
seguire nell’impiattamento;
appuntamenti di maggio e giugno de-
proporre una ricetta, i cui ingredienti
5. LA SCELTA DEL PIATTO: per orien-
dicati alla Food Art sono:
convivono in modo armonioso e af-
tarsi tra colori e forme diverse del
28 maggio - Ragusa
fascinante nel piatto, influisce sulle
piatto, quadrato, tondo, rettangolare o
29 maggio - Enna
aspettative di gusto del cliente e anche
ovale a seconda del layout stabilito e
30 maggio - Siracusa
sul suo ricordo di quell’esperienza».
della presentazione che si vuole dare
4 giugno - Verona
della ricetta;
5 giugno - Treviso
Il ricettario è ricchissimo di sugge-
Seguono moltissime ricette, svi-
La Food Art è il tema degli oltre 30
rimenti e segreti per l’impiattamento
6. L’IMPIATTAMENTO: per realizzare
B cod 60709
perfetto, raccontati attraverso 6 linee
un impiattamento a regola d’arte basta
Per informazioni:
guida:
liberare la creatività, utilizzando alcuni
www.unileverfoodsolutions.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
29
Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: RUMOROSO, GENEROSO, ECCENTRICO
Abbiamo sollevato il cappello a Dario Picchiotti
D
di Carla Latini
ario Picchiotti è un cuoco gene-
di Sacerno dove i crudi di pesce aprono
ne curata personalmente da lei, braccio
roso. Lo è con colleghi e amici,
il menu. Prodotti tradizionali, puri, eccel-
sereno e competente dello chef, che
con i produttori che lo seguono,
lenti, lavorati con ingredienti paralleli,
non perde occasione di gridare, dai
eccentrici, che portano la sua firma.
suoi piatti, passione, capacità e voglia
ma lo è soprattutto con i clienti. Chi si siede all’Antica Trattoria di Sacerno, a
Lo scopo di Dario è quello di esal-
di stupire. Una sosta all’Antica Trattoria
pochi chilometri da Bologna, sa che in
tare le materie prime tramite accosta-
di Sacerno vi aprirà cuore, naso, palato
cucina c’è un cuore grande. Quello di
menti immediati subito riconoscibili o, al
e occhi. B cod 60475
Dario. Un po’ eccentrico, sopra le righe,
contrario, lavorare su abbinamenti na-
sempre su un pezzo nuovo da costruire
scosti, che in una seconda percezione
e con cui giocare.
olfattiva e gustativa raggiungono l’ob-
La trattoria è sua e di Giada Berri dal
biettivo. Una cucina rumorosa la sua,
2012. Nel 2014 arriva un altro socio e
così come si definisce lui: rumoroso.
partner in cucina, Mario Solomita. Nella
Certo, non passa inosservato quando si
bassa pianura Padana si mangia pe-
avvicina ai tavoli in un ambiente cura-
sce di grande qualità e preparato con
to e discreto che vive del riflesso della
eleganza. Fin dai tempi della Locanda
tranquillità della campagna circostante.
della Colonna a Tossignano (Bo) per lui,
Giada, con la sua gentilezza e la sem-
giovanissimo e giovane anche oggi, la
pre costante attenzione, mantiene il
cucina deve essere in simbiosi con la
calore dell’accoglienza. La carta dei vini
sala, punto fermo ora all’Antica Trattoria
vanta più di 450 etichette. Una selezio-
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Volevo aprire un negozio di alimentari come mio zio Franco
Il primo sapore che ti ricordi.
Big bubbles all'uva
Qual è il senso più importante?
Il buon senso (che non ho)
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Lo spaghetto alle vongole
Come hai speso il primo stipendio?
Sicuramente in cavolate
Quali sono i piatti da provare assolutamente?
Pizza, hamburgher, spaghetto al pomodoro
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Limoni
Qual è il tuo cibo consolatorio?
La pasta
Che rapporto hai con le tecnologie?
Buono
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? Tortelli ripieni di castagne
30
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Freddie Mercury, Elvis Presley e Janis Joplin. Ma li porterei a bere un gin tonic
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
Il disegno di un bambino dell'asilo (di cuore, immediato, sincero)
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
"Hey Boy Hey Girl" dei Chemical Brothers
Italia a Tavola · maggio 2019
xxx · Professioni
maggio 2019 · Italia a Tavola
31
Professioni · xxx IL COMMENTO
di Roberto Vitali
La tradizione gastronomica nei ristoranti GASTROSOFIA
Digito ergo sum
Il ristoratore che fa rete
C
32
on la domanda crescente di turi-
o le reti già ci sono, si
smo esperienziale, il ristoratore,
deve solamente sal-
chiamato in causa, deve coglie-
tarci dentro. Airbnb o
re la palla al balzo, inserendosi in quel-
Booking da tempo or-
la rete ormai alla base di tutto. Ormai
mai hanno capito che
le nuove tecnologie di comunicazione sono diventate parte integrante del bu-
solamente le came- di Guerrino re o gli appartamenti Di Benedetto
siness della ristorazione, da anni ormai
non sono più sufficienti a soddisfare un
non possiamo più non confrontarci con
turista sempre più desideroso di cono-
Facebook, Instagram, ecc. per comu-
scere e di vivere i luoghi che visita, un
nicare le varie attività e i servizi che si
turista che sempre più associa il nostro
vogliono offrire.
Paese al cibo e ai prodotti tipici.
Se andiamo ad analizzare le attività
Nasce così l'esigenza di un turismo
comunicative di molte realtà ristorative
“esperienziale” dove ovviamente per
vediamo che tutte o quasi si servono
esperienza s'intende il vivere i luoghi
di specialisti che “pensano” per loro:
che si visitano, e chi più di tutti può fare
questo di per sé non è un errore nell'im-
vivere i luoghi se non i ristoratori? Quan-
mediato, ma purtroppo nei tempi rapidi
ti ristoratori sono pronti a fare questo
della comunicazione moderna questo
salto nella rete dei grandi network del
affidarsi per poi dimenticare non serve
turismo? Purtroppo la ristorazione come
a nulla. La comunicazione va sempre
ogni altra attività imprenditoriale ha biso-
seguita e gestita, va sempre innovata e
gno di ricerca, di idee, di confronto e di
rinnovata.
aperture al nuovo. Tanto per dare un'i-
Da decine di anni si parla di “fare
dea, il turismo esperienziale avrà un va-
rete” fra i ristoratori, ma questo non ba-
lore pari a 120 miliardi di dollari in questo
sta più perché oggi la comunicazione
2019. E come diceva un famoso scien-
nella ristorazione viaggia su più binari e
ziato: “I problemi difficili spesso hanno
in più direzioni. Oggi, cari amici, la rete
soluzioni facili”. B cod 60720
Italia a Tavola · maggio 2019
Tra prodotti di gastronomia, pizze d'asporto e ristoranti etnici, per fortuna rimangono ancora ristoratori che portano avanti la vera tradizione italiana, sì rinnovata ma mai dimenticata. «Sta tramontando l’epoca in cui nonne e mamme cucinavano e con le loro ricette e i loro piatti garantivano la tradizione. Ora il compito di mantenerla viva tocca alla ristorazione, a cui è demandato un compito anche culturale». La frase non è mia ma di un amico ristoratore. Conosco anch'io mamme che non hanno molta dimestichezza con fornelli e padelle. Vanno avanti tra pizze prenotate, prodotti di gastronomia, panini e surgelati: è un po’ triste la situazione e in loro soccorso viene anche la ristorazione etnica e le grandi catene con locali da 200300 posti. Con il moltiplicarsi delle offerte di ristorazione, ecco che diventa fondamentale la volontà degli chef che non mollano e insistono sui piatti della tradizione italiana. Il che fa piacere non solo ai residenti, che possono continuare a degustare le ricette della nonna, ma anche ai tanti turisti, sempre più numerosi per fortuna, che in Italia, in qualunque parte della Penisola, cercano cibi e vini del territorio. Plaudo a tutti quei ristoratori che tengono alta la supremazia mondiale dell’Italia in tema gastronomico e non disdegnano di presentare, per esempio, la trippa, le cervella fritte o l’osso buco. Certo, c’è spazio anche per ristoranti da anoressici o riempi-stomaco, ma il mio tifo va ai paladini delle ricette di Pellegrino Artusi. B cod 60706
Scopri cosa pensano i consumatori
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maggio 2019 · Italia a Tavola
33
Professioni · Pizzaioli
Renato Bosco,
il pizza-ricercatore
Dalla tv a un nuovo locale di ricerca, è diventato da tempo il "piz-
Infine la versione con
za-ricercatore" italiano. Inizia investi-
burrata,
gando il mondo della panificazione e
d'ananas alla senape
della lievitazione e solo in un secondo
e prosciutto cotto ar-
momento si preoccupa del topping:
rosto, che vuole sfa-
due fasi distinte ma connesse, la prima guidata dalla semplicità dei ricordi,
tare l'idea che sulla di Marco Di Giovanni pizza l'ananas non ci
la seconda da lui stesso definita una
possa mai andare.
autentica «insaziabile energia». Tra i tanti risultati raggiunti e con-
un assaggio di pane, proprio in vista dei temi che verranno affrontati du-
il Crunch, la versione della pizza mar-
rante le puntate della trasmissione:
gherita, quella che "scrocchia al taglio".
«Faremo pizza a 360°, esploreremo le
La
PizzaDoppioCrunch
lievitazioni, da quella classica a quel-
(vedi la ricetta nella pagina accanto)
brevettata
la con lievito di birra, passeremo per
è una delle ultime novità del pizzaiolo
le fermentazioni spontanee per poi
ed è la tipologia che sarà protagonista
deviare verso il pane, che forse è la
delle puntate della tramissione Ales-
cosa più importante, più primordiale.
sandro Borghese Kitchen Sound dedi-
Tutto nasce dal pane, ecco perché mi
cate alla pizza.
fa davvero piacere proporlo in chiave
un'idea dei contenuti delle puntate
34
Alle tre pizze si è aggiunto anche
divisi negli anni, indissolubile ormai è
In anteprima a Milano, per dare
N
carpaccio
moderna utilizzando grani veramente ricercati».
che verranno registrate in questi gior-
Insomma, l'intervento di Bosco
ni e trasmesse in autunno, Bosco ha
all'interno del concept di Borghese
portato tre tipologie di PizzaDoppio-
è davvero «una bella esperienza, un
Crunch, in abbinamento a Champa-
momento di convidisione», l'occasio-
gne Pommery. La prima - sorprenden-
ne per «poter condividere tutti questi
ella nuova edizione di "Ales-
te - con mozzarella, pomodoro San
anni di lavoro alle spalle attraverso
sandro
Kitchen
Marzano a fette, ristretto di pomodoro,
una telecamera».
Borghese
Sound", tra gli ospiti c'è an-
cappero, scorza e foglie di limone. La
Con Saporè il pizza-ricercatore
che Renato Bosco che, dalla pizza al
seconda, vegetariana, con mozzarel-
sbarca quindi a Milano. Ma non di-
pane, svelerà le frontiere della speri-
la fiordilatte, Monte Veronese fresco,
mentichiamoci che Saporè è una re-
mentazione nell'arte bianca. Renato
crema di broccolo di Novaglie, zucchi-
altà già in pista da tempo: è infatti pre-
non ha più bisogno di presentazioni. Il
ne, carote croccanti e pepe: accosta
sente, oltre che nel "locale zero" a San
patron di Saporè, spigliato e carisma-
un morso croccante ad un gusto ve-
Martino Buon Albergo (Vr), anche «a
tico, immerso nella voglia irrefrenabile
ramente esaltato delle verdure scelte.
Torino e in tante altre città; a Prato ad
Italia a Tavola · maggio 2019
Pizzaioli · Professioni
PizzaDoppioCrunch INGREDIENTI 500 g di farina macinata a pietra di tipo 1, 375 g di acqua, 12 g di sale, 2 g di lievito compresso. PREPARAZIONE Per l'impasto: impastare in prima velocità la farina con 300 g di acqua, poi aggiungere il lievito sbriciolato; appena l'impasto prende corpo impastare in seconda velocità, unendo il sale e l'acqua rimaesempio ho aperto da poco», spiega
passione che mi spinge a sperimenta-
nente fino ad ottenere un impasto
Renato, il quale ha lanciato una nuo-
re e a provare nuovi piatti, da solo o
omogeneo. Lasciare riposare in
va sala degustazione nel suo locale di
con altri colleghi».
massa a temperatura ambiente per un'ora.
San Martino Buon Albergo: ambiente
Ecco infatti che in alcune delle
caldo, caratterizzato dal contatto con
nuove puntate, registrate all'interno di
Per le successive 12-15 ore mette-
la natura e dalla convivialità, dove gli
MN Lab, sono protagonisti dei grandi
re l'impasto in frigorifero. Poi sud-
ospiti possono assaggiare le numero-
amici di Borghese per una sorta di
dividere l'impasto in più bocce del
se declinazioni di pizza che Bosco ha
staffetta culinaria atta a soddisfare i
peso desiderato (da 600 g per la
ideato nel tempo.
palati più curiosi ed esigenti. Il primo è
PizzaCrunch e da 700 g per la Piz-
Ma in che cosa consiste più preci-
il pasticcere della costiera amalfitana
zaDoppioCrunch) e farle lievitare in
samente il format "Alessandro Borghe-
Sal De Riso che dal 22 aprile insegna
contenitori di plastica per 4-6 ore
se Kitchen Sound"? Le prime puntate
a elaborare alcune delle sue prepa-
a temperatura ambiente o comun-
della 5ª stagione comunicano fin da
razioni più rappresentative; da lunedì
que fino al raddoppio visivo delle
subito l'idea di una sorta di originale
27 maggio tocca a Cristiano Tomei,
bocce. Dopodiché capovolgere
videoenciclopedia di ricette. «Il lusso
la stella Michelin dell'Imbuto di Lucca.
l'impasto in una teglia da forno di
della semplicità è il mio motto e la mia
Infine Renato Bosco, in autunno: a lui
cm 30x40, unta precedentemente;
filosofia, in cucina e nella vita - ha di-
il compito di svelare i segreti per una
stendere l'impasto in maniera deli-
chiarato il conduttore Alessandro Bor-
pizza perfetta... e non solo.
cata, in modo da coprire l'intera te-
ghese - alla base di questa filosofia
L'appuntamento con Alessandro
glia. Aggiungere dell'olio sopra la
c'è la passione. Quella passione che
Borghese Kitchen Sound è dal lunedì
base e lasciar lievitare nuovamen-
rende speciali sia piatti semplicissimi
al venerdì all'ora di pranzo su Sky Uno.
te per un'ora circa.
che preparazioni più elaborate. Quella
B cod 60679
Per la cottura e la farcitura: mentre la pizza lievita, preparare (circa allo scoccare dell'ultima ora di lievitazione) gli ingredienti e preriscaldare il forno a temperatura di 240°C260°C in modalità statica. Infornare la pizza per circa 10 minuti. Una volta sfornata lasciar raffreddare. Per la PizzaDoppioCrunch tagliare la base per imbottirla, poi procedere con farcitura e cottura per altri 5 minuti circa e secondo il grado di croccantezza desiderato.
maggio 2019 · Italia a Tavola
35
#pizzAward2019 si rinnova
Fase social e candidature limitate
T
36
orna il contest internazionale
maggio al 26 luglio su mysocialrecipe.
di tradizione e cinque tra le pizze di
#pizzAward2019 di MySocialRe-
com. Inoltre ogni pizzaiolo potrà parte-
innovazione - che si sfideranno, in una
cipe giunto alla 4ª edizione che
cipare con massimo due creazioni
gara live il 26 novembre a Napoli, per
si rinnova e cambia formula per cele-
scegliendo se candidarsi attraverso
scegliere la migliore interpretazione
brare l’eccellenza. Si annuncia un’edi-
una pizza di tradizione o innovazione
della tradizione e la pizza più originale
zione ancora più stimolante per i par-
che saranno poi valutate dalla giuria.
del 2019!
tecipanti. Tre le grandi novità di questa
Sempre prestigiosa la giuria di
Rinnovata anche la Pizza Aca-
edizione, la nuovissima fase social
giornalisti enogastronomici ed esperti
demy, costituita da un panel di quindici
sviluppata sulla pagina Facebook di
del settore, chiamata a valutare le pro-
esperti del settore, cui spetterà invece
MySocialRecipe, che vede protagoni-
poste dei partecipanti: Anna Scafuri
il compito di attribuire gli Award del
sta la community di pizzaioli, prece-
(giornalista Rai) torna a ricoprire il ruolo
2019. L’iniziativa, di cui Italia a Tavola è
dendo le due fasi tradizionali del con-
di presidente, e con lei Giuseppe Ce-
media partner, è sostenuta da Molino
test, quella web e quella live.
rasa (Le guide Repubblica), Alessan-
Caputo, La Fiammante, Scugnizzona-
La fase web a candidatura sponta-
dro Circiello (chef della Fic e perso-
poletano, Sorì, San Benedetto, Olitalia
nea, per la prima volta sarà a numero
naggio televisivo), Patrizio Roversi
e Parmigiano Reggiano. Partner del
chiuso per 100 candidati, provenienti
(conduttore televisivo) e Scott Wiener
contest sono Event Planet food, e Ais
da tutto il territorio nazionale e dall’e-
(foodblogger), coordinati da Tommaso
Associazione
stero, secondo quote di accesso defi-
Esposito (Medico e giornalista enoga-
CuArtigiana, la Scuola Dolce&Salato,
nite dal regolamento, che registreran-
stronomico). Toccherà a loro selezio-
Palazzo Caracciolo MGallery by Sofi-
no le loro creazioni originali - dal 10
nare i dieci finalisti - cinque tra le pizze
tel. B cod 60306
Italia a Tavola · maggio 2019
italiana
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maggio 2019 · Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
Il cioccolato... I
secondo AMPI
n occasione della Pasqua 2019 diversi
che di Accademia Maestri Pasticceri Ita-
Maestri di AMPI - Accademia Maestri
liani. Puntuale confronto che impegna i
Pasticceri Italiani hanno presentato al-
Maestri ogni Pasqua è anche la colom-
cuni tra i più creativi soggetti in cioccola-
ba. Protagonista di classifiche, degusta-
to a tema fiabesco e non. Uova intarsiate
zioni e sfide, questo grande lievitato,
come opere d'arte, biscotti decorati in
secondo solo al panettone, è oggetto di
pasta di zucchero e naturalmente le im-
culto, con le cure rivolte alla pasta madre
mancabili colombe artigianali. I Maestri
da cui tutto ha origine fino alla creazione
Pasticceri di AMPI si sono letteralmente
finale che ha un aspetto tradizionale nel-
scatenati e negli oltre 70 indirizzi che si
la forma ma è un prodotto profondamen-
forgiano della targa AMPI in tutta Italia il
te innovativo negli ingredienti scelti ogni
profumo di cioccolato e lievitati è stato
anno dai Maestri che lo interpretano
ed è ancora impareggiabile, complice la
come fosse una "collezione" o "capsule"
primavera che consente alle porte dei
temporanea.
laboratori di socchiudersi e invadere l'a-
Da nord a sud, si va dalla colomba
ria di note agrumate di scorzetta d’aran-
con i frutti di bosco a quella con le albi-
cia e mandorle.
cocche del Vesuvio, attraversando lo sti-
Le uova di cioccolato sono vere e
vale con la farcitura all'amarena di Can-
proprie sculture dai soggetti più variega-
tiano e quella con il limoncello. La versio-
ti, che spaziano dal mondo delle fiabe a
ne con ricotta e pera compete con quella
quello dell'arte, attraversando tutte le de-
"a pastiera", e la colomba al pomodorino
clinazioni cromatiche. Se nascono tradi-
di Corbara candito lancia la sfida alla co-
zionalmente per accontentare i più picci-
lomba pesca e zafferano in cui giocano i
ni, ora le "uova" di cioccolato sono crea-
contrasti dolce/salato. La classica man-
zioni destinate anche ai grandi amanti
dorlata, non si discute, supera i tempi e le
dell'oro nero e a coloro che apprezzano
mode e, se siete stati fortunati, ne avete
le forme plastiche con intagli e decora-
avuto la prova alla vostra tavola pasqua-
zioni da professionista della tradizione
le.
del fatto a mano, tipica del Made in Italy.
38
Italia a Tavola · maggio 2019
Il prossimo appuntamento che vede
Autentiche sculture di pregio artisti-
impegnato AMPI è World Pastry Stars
co realizzate con materie prime di altissi-
2019, il congresso di pasticceria organiz-
ma qualità: sono le uova di cioccolato
zato da Italian Gourmet con la collabora-
firmate AMPI ispirate alle favole di Gianni
zione e il patrocinio di Accademia Mae-
Rodari. Esposte in mostra a Villa Cuturi a
stri Pasticceri Italiani che si terrà presso il
Marina di Massa (Ms) e poi battute all'a-
Milan Marriott Hotel il 20 e 21 maggio
sta alla manifestazione “Ovoquadro”,
2019.
sono il frutto della collaborazione di
Giunto alla sesta edizione il World Pa-
Gumdesign di Viareggio con Telefono
stry Stars ha l’obiettivo di stimolare un
Azzurro, con il patrocinio tra gli altri an-
confronto attraverso interviste, panel,
Pasticceri · Professioni keynote, workshop e performance grazie alla partecipazione di esperti e relato-
UN ACCADEMICO AL MESE Fabrizio Fiorani
ri di rilievo nazionale e internazionale nel campo della pasticceria. Importanti Maestri cercheranno di spiegare, attraverso la loro personalissima esperienza, come tradizione e innovazione rappresentino una formula di successo nel mondo della pasticceria, sempre più proiettata a sperimentare, creare, cambiare per realizzare qualcosa di contemporaneo, che affondi le sue radici nella tradizione artigianale. Tra le novità di questa edizione anticipiamo il “Grand Prix World Pastry Stars”, con designazione del Miglior Pasticcere del Mondo, la presentazione di una ricerca di settore sui trend della pasticceria moderna, masterclass e iniziative per una formula di evento con maggiore partecipazione e coinvolgimento del pubblico presente e infine l’allestimento di una grande “vetrina” con le eccellenze made in Italy, realizzata in collaborazione con AMPI. Tra i relatori, a fianco di molti nomi della pasticceria internazionale anche i Maestri di AMPI: Iginio Massari, Gino Fabbri e Alfonso Pepe.
Classe 1986, pastry chef da ristorazione di Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Pastry star all’edizione di World Pastry Stars 2017, nonché neo-incoronato miglior Pastry chef dell’Asia 2019 durante l'evento Asia's 50 Best Restaurants a Tokyo il 26 marzo scorso: parliamo di Fabrizio Fiorani. Tante esperienze alle spalle prima di approdare nella stellata cucina di Luca Fantin in Giappone: il ristorante "The Cesar" de La Posta Vecchia Hotel a Ladispoli, Pellicano Hotels a Porto Ercole, l'Enoteca Pinchiorri a Firenze e La Pergola del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts a Roma, di cui era il souschef pasticcere. Decide quindi di ampliare le sue conoscenze e vola nel Paese del Sol Levante al Ristorante di Tokyo da Heinz Beck. Nell’ottobre del 2015 è stato nominato pastry chef dei ristoranti Bulgari Tokyo-Osaka Restaurants e con lo chef Luca Fantin porta la cucina italiana contemporanea in Giappone. Fabrizio Fiorani propone dolci estremamente contemporanei, raffinati e creativi, nati da una rigorosa selezione dei fornitori e delle materie prime. Gli ingredienti sono reperiti direttamente in Giappone, ma il risultato è un prodotto riconosciuto come gusto italiano. La passione e la curiosità per questo lavoro lo spingono a mettersi alla prova anche come relatore al World Pastry Stars, dove ha tenuto una interessante lezione sull'estetica del lusso in pasticceria. L’alta pasticceria da ristorazione è il suo campo ed ha superato la prova d'esame AMPI diventando a pieno titolo Pastry chef di Accademia Maestri Pasticceri Italiani nel Simposio Tecnico di fine marzo 2017. Sapremo seguirlo in futuro, perché interpreta il coronamento di un “progetto ambizioso” di confronto e comunicazione della grande pasticceria italiana nel mondo.
I maggiori eventi mediatici del mese
Kitchen Sound. Il Maestro Gino Fabbri è andato in onda su Rai Uno durante la
La presenza televisiva dei #MaestriAM-
trasmissione Unomattina, ripreso nel
PI è coinvolgente e sa trasformare le ri-
suo laboratorio bolognese nella prepa-
cette in una festa della cucina, animata
razione della colomba pasquale.
dal racconto dei prodotti delle eccellen-
Su Rai Tre a Geo i Maestri Sandro
ze italiane, tra creatività e tradizione. Sal-
Ferretti e Alfonso Pepe sono stati alle
vatore de Riso è un ospite abituale di
prese con altri dolci pasquali, rigorosa-
Rai Uno a "La prova del cuoco" diretta
mente della tradizione e realizzati in
dalla conduttrice Elisa Isoardi, storico
modo artigianale. Giuseppe Manilia è
appuntamento per tante famiglie italia-
ospite quasi fisso della rubrica enoga-
ne; prossimamente lo vedremo ospite
stronomica in onda su Rai Due Eat Para-
di Alessandro Borghese su Sky Uno a
de. B cod 60713
maggio 2019 · Italia a Tavola
39
Professioni · xxx
Estate Stagione di gelati Gusti orientali e mix alcolici
I
40
n estate il consumo di gelato cre-
nials? C’è una differenza di tendenze
tizzare i sentori, i re-
sce in modo esponenziale in Italia
tra Nord e Sud?
trogusti e la persi-
e in Europa, mentre nei Paesi asia-
Di certo conquistano ad ogni lati-
stenza aromatica di
tici e in tutti gli altri lungo la fascia
tudine i gusti che raccontano un terri-
alcuni ingredienti che
equatoriale, il gelato è il dolce più
torio, come il gusto al gelsomino di
a basse temperature
consumato tutto l’anno. Sarà forse per
Bali, al tè verde dello Sri Lanka, al Du-
questo che la tendenza di quest’anno
rian della Thailandia, ai Litchi della
potrebbero perdere di Monica Di Pillo un po’ del loro gusto.
è lasciarsi ispirare dalle mode orienta-
Cina.
Un semplice gusto al tè verde si
li. Su tutti i gusti vincono gelsomino, tè
Ma non è tutto, perché si afferma-
trasforma con l’aggiunta di un olio es-
verde, frutto della passione, durian -
no sempre di più gusti con fiori ed
senziale al limone, così come un mix
meglio ancora se mantecato con
erbe aromatiche, spezie ed olii essen-
di frutta tropicale si arricchisce di nuo-
mandorle - nocciole o noci pecan. Ma
ziali che sono la grande novità di
ve sfumature con vaniglia, succo di
questi gusti sono graditi dai consuma-
quest’anno e risultano particolarmen-
zenzero e pepe di Timut, mentre il
tori? E quali le preferenze dei mille-
te interessanti per la capacità di enfa-
fondente si fa più seducente attraver-
Italia a Tavola · maggio 2019
xxx · Professioni so l’incontro con il miele, in tutte le sue varianti. «Di qualunque gusto si tratti - conferma Paola D’Angelo della gelateria D’Angelo - la grande costante è la cura nella ricerca della materia prima e la volontà di prediligere prodotti che raccontino un territorio. In questo momento l’Oriente è di gran moda». Tra le nuove tendenze anche l’incontro tra alcol e gelato, complice l’affermazione di cocktail sempre più intriganti. Si afferma nella ristorazione anche la moda del sorbetto a fine pasto a base di distillato: dal sorbetto al gin tonic al gin a base di lampone e rosmarino. Altra tendenza in ascesa è l’ice cream pairing, la moda di ordina-
dotta in base agli ordini ricevuti dalla
Il momento preferito per ordinare
re gelati gastronomici da gustare du-
app di delivery Glovo, che ha analiz-
il gelato? Per i genovesi gelato fa rima
rante l’happy hour con gli amici in ter-
zato trend e attitudini in base agli ordi-
con weekend, con un picco di richie-
razza e da abbinare al drink preferito,
ni ricevuti.
ste il venerdì per cena; in Sicilia il rito
ad esempio il gusto burro e alici è
Se la passione per il gelato acco-
del gelato è la domenica pomeriggio
perfetto con uno Spritzbear, a base di
muna tutta l’Italia, i dati mostrano che
in famiglia, mentre il boom di richieste
birra acida, che crea un contrasto in-
sul podio delle città con il maggior nu-
sul resto d’Italia è la domenica sera,
teressante con il retrogusto sapido
mero di ordini nella sottocategoria
per gustarlo in relax sul divano. La più
del gelato per stupire i palati gourmet.
dessert-gelati ci sono Torino (100%),
ordinata rimane la vaschetta da 500
«Noi gelatieri - sostiene Ida Di
Padova (93%) e Verona (85%): i loro
grammi formato famiglia o amici, per-
Biaggio, referente nazionale Conpait
abitanti non rinunciano a una coppa ai
ché come tutte le passioni anche
per la sezione gelateria - siamo sem-
gusti di frutta nemmeno con le tempe-
quella per il cibo si gusta meglio se
pre più attenti alle esigenze alimentari
rature più rigide.
condivisa. B cod 60759
della clientela e proponiamo gusti gluten free, senza lattosio e ipocalorici. Le gelaterie con questa tipologia di offerta sono le più apprezzate, con ingredienti di stagione, completamente senza glutine e senza aromi o coloranti». Altra novità interessante è la scelta di gusti curiosi a base di ortaggi e fiori, capaci di dare vita a un gelato leggero, ma dal gusto intenso e pieno di sfumature floreali. E sulle preferenze, al Nord vanno di più i gusti alla frutta, complice anche la tendenza healthy, mentre al Sud in testa ci sono le creme. Un dato interessante emerge dall’analisi con-
maggio 2019 · Italia a Tavola
41
foto del servizio: Andrea Moretti
Professioni ¡ xxx
42
Italia a Tavola ¡ maggio 2019
Maitres e sala · Professioni
in sala con Marco Amato
«Fondamentale il lavoro di squadra» di Gabriele Ancona
C
omunicativo,
brillante,
acuto.
(non alberghiera), la sera si dava da fare
le unicità. Un’accoglienza ad personam,
tra un punto di ristoro e un altro per raci-
calda e discreta, che può sviluppare un
molare qualche “lira”.
contatto che diventi un dialogo, un co-
Marco Amato, direttore di sala e
In quelle sale la passione per l’o-
sommelier del ristorante Imàgo,
spitalità ha cominciato a farsi largo e in
una stella Michelin all’Hotel Hassler
parallelo l’importanza di apprendere
di Roma, impersona l’accoglienza. È il
altre lingue. Così Marco Amato ha inco-
professionista giusto al posto giusto. 43
minciato a studiarle e ad approfondirle
Partiamo dal presupposto che senza
anni, è responsabile della didattica di
frequentando corsi all’estero. Da cosa
la squadra non si è nessuno. La proprie-
Noi di Sala, l’associazione impegnata dal
nasce cosa e le esperienze professiona-
tà ha puntato molto su sala e servizio
2012 nel valorizzare l’identità della sala
li oltre confine si sono rivelate formative.
e nel tempo siamo cresciuti. Ogni sera
municare non banale. In questo il lavoro di squadra è fondamentale. Come viene impostato il gioco di squadra all’Imàgo?
e del servizio. «Cameriere da sempre»,
E l’Hotel Hassler?
siamo in nove, un team molto motivato,
come ama definirsi, ha iniziato a Roma
E poi c’è stato il ritorno a Roma e i
dinamico. Non c’è niente di più triste e
da ragazzo, in terza liceo. Dopo la scuola
primi passi come barman all’Hassler, per
controproducente di un ristorante “fer-
me una casa: sono in piazza Trinità dei
mo e seduto”. Per questo è importante
Monti da vent’anni. La proprietà, la fami-
continuare a insegnare e apprendere.
glia Wirth, è molto attenta nel cogliere le
L’obiettivo è quello di essere intercam-
attitudini delle persone al proprio fianco.
biabili. Ognuno deve avere una visone
E così dal bere miscelato sono passato
completa e ogni attore protagonista
ai vini. In seguito, alla carica di somme-
della sala deve saper trasmettere il suo
lier, Roberto Wirth ha voluto affiancare
sapere agli altri. Questa è una formula
quella di direttore di sala del ristorante
che andrebbe applicata a ogni livello di
Imàgo. Si può dire che conosco la pro-
ristorazione. B cod 60254
VINO E PSICHE Di fronte a una carta dei vini importante c’è chi non fa una piega e la sfoglia con l’autorevolezza di chi sa come muoversi, ma c’è anche chi rimane bloccato, intimidito. Come si muove il sommelier in questo caso? Marco Amato la prende da lontano, incominciando a intavolare un fraseggio apparentemente innocuo, tanto per sbloccare ogni imbarazzo. Poi le domande, concentriche, stringono il raggio fino a definire un profilo enologico dell’ospite che, a questo punto, con naturalezza, saprà che vino scegliere orientato dal professionista di sala. Le risposte, dal tipo di ricetta preferita al cocktail del cuore, rappresentano i tasselli di un mosaico che chi è del mestiere sa comporre al volo.
fessione dell’accoglienza a tutto tondo. Cosa intende per accoglienza? È un abbraccio caldo e sincero da dedicare a chi ti ha scelto, a chi ha deciso di venirti a trovare. Accoglienza è capire la persona appena varca la soglia per comprendere come e dove si possa fare breccia per donare benessere. Sensibilità, empatia e psicologia, oltre all’esperienza, sono validi alleati. L’arte del servizio. Consiste nella capacità di far sentire l’ospite a casa, in una casa che offra del-
maggio 2019 · Italia a Tavola
43
Professioni · Barman
Gianluca Lombardo
Una mixology in chiave... siciliana
G
fessionisti del settore e ho scoperto un
suo girovagare viene notato: gli viene
mondo che non conoscevo, la vera na-
così offerta una ghiotta opportunità, per
tura delle associazioni. Ci sono tante
rafforzare il suo bagaglio professionale.
associazioni, con scopi diversi e che a
Sarà stata la vista del golfo di Cefalù
volte parlano di professionalità senza
nel suo tramonto, la cattedrale illumina-
sapere cosa sia davvero. Poi mi sono
ta che spicca tra le costruzioni antiche
rivolto a Giovanni Cernigliaro, informan-
del borgo e la rocca che la sovrasta,
domi su Abi Professional. La mission
sarà stata la bellezza dell’Hotel Santa
sposava in pieno la mia filosofia, quella
Lucia Le Sabbie d’oro e la posizione
del bere bene e consapevole e di ele-
professionale propostagli. Fatto sta che
vare allo stesso tempo la cultura del
Gianluca si è innamorato a prima vista,
buon bere».
ecco perché ancora oggi lavora al bar
Lombardo è socio accademico, non
della struttura, deliziando il palato dei
ancora barman effettivo vista la sua gio-
suoi clienti.
vane età, ma affascinato dall’associazio-
«Io credo che il mestiere del barman
ne si mette in gioco. «Poter dare il mio
ianluca Lombardo ha preso
sia un’arte: il pittore usa i pennelli, noi
contributo e arricchire il mio bagaglio
parte al convegno nazionale
uno shaker o un mixing glass per dare
professionale mi dà enormi soddisfazio-
Abi Professional a Gubbio. Il
emozioni sia visive che gustative». Que-
ni, in più sapere che in Sicilia stiamo cre-
sole di Sicilia ha trasformato il suo carat-
sto il pensiero di Gianluca Lombardo.
scendo come associazione, che siamo
tere, forgiandolo in cordialità e, natural-
Quando parla di bartending e associa-
un gruppo unito e coeso mi riempie di
mente, professionalità. A differenza di
zionismo, è facile comprendere quanto
gioia e mi convince sempre di più circa la
molti suoi giovani conterranei, Gianluca
sia pronto per un fulgido futuro profes-
decisione che ho preso quando ho deci-
non va a cercare fortuna fuori dalla sua
sionale e, chissà, per l'apertura di un lo-
so di portare un cambiamento nella mia
terra, bensì la crea proprio nella sua Si-
cale tutto suo. «Essendo effettivamente
vita. Vedere questi grandi professionisti
cilia natia. Studia come geometra, ma
autodidatta, mi sono sempre chiesto se
che sacrificano il proprio tempo libero
poi si rende conto che i calcoli che vuol
fossi pronto ad essere parte di un'asso-
per l’associazione mi dimostra quanto
fare non riguardano superfici e spazi,
ciazione professionale, ho deciso di
credono fortemente nella figura del bar-
ma gli ingredienti che occorrono per
sondare il terreno parlandone con pro-
man e in Abi Professional». B cod 60582
creare un cocktail che sappia sorprendere. La gavetta la fa in un locale di Campofelice di Roccella come commis al bar. Curioso e attento, come è giusto essere nel ruolo di un giovane apprendista, Gianluca si appassiona di bevande miscelate, abbinamenti e tecniche di lavoro. Successivamente, compreso il valore della strada imboccata, Gianluca inizia a girare facendo esperienze diverse che lo portano in villaggi turistici,
44
resort di lusso e bar di tendenza. Nel
Italia a Tavola · maggio 2019
xxx · Professioni
L’Originale si migliora
Ricetta migliorata
Tempo di rappresa velocizzato
Migliora la ricetta, la resa, il tempo. La panna da cucina Culinaire Original, con la ricetta migliorata, permette di essere più veloce mantenendo in cucina gli stessi straordinari risultati di sempre. • Maggiore velocità di rappresa • Rimane sempre stabile • Non coagula e non si separa
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maggio 2019 · Italia a Tavola
DRGCOMUNICAZIONE.IT
• Maggiore cremosità e consistenza
45
Professioni · Gestione e normative
I ristoranti ai tempi dei big data
Il business dipende dalla tecnologia
B 46
lockchain, Big data e Dashbo-
a voler dire che “quanto sto dicendo è
lungo sul fenomeno
ard sono tre strumenti tecnolo-
assolutamente vero”, un’espressione
emergente della IoT
gici che, se si sanno utilizzare
tipo “è Vangelo”. E magari, in età ado-
(Internet of Things), il
validamente, contribuiscono ad eleva-
lescenziale, a rivendicare la certezza
Vangelo/Cassazione
re la prestazione di un ristorante di
della veridicità di un’affermazione, di
è
qualità. La tecnologia del resto non è
diceva: “È Cassazione”. Ecco, senza
blockchain.
più una possibilità, ma uno strumento
scomodare ambiti clericali (il Vangelo)
sempre più determinante per il fattura-
ed ambiti laici (la Cassazione), diciamo
limentare la disponibilità di informazio-
to. Quante volte nel ridotto frasario
che nell’orizzonte attuale della tecno-
ni dettagliate sul processo produttivo
della nostra infanzia poteva ricorrere,
logia abilitata da Internet, con occhio
è cosa che esiste da alcuni decenni.
Italia a Tavola · maggio 2019
costituito
dalla
Nella filiera agroa-
di Vincenzo D’Antonio
Ma è novità assoluta, resa possibile
loro essere in buona parte generati
shboard, traduzione letterale: cruscot-
dalla blockchain, che il flusso delle in-
dai social media, sono potenzialmente
to. Lo abbiamo già detto anche più di
formazioni sia reso immodificabile in
in grado di fornire una grande mole di
una volta. Ci accingeremmo ad un
ognuno dei suoi passaggi e sia per-
informazioni su comportamenti e pre-
viaggio in auto consapevoli che l’auto
tanto reso certo (certificato) passo
ferenze dei clienti, oggi tutti membri
alla guida della quale ci mettiamo, non
dopo passo da tutti gli attori della filie-
della community always on. Informa-
dispone di cruscotto? Sarebbe possi-
ra, a beneficio di due valori emergenti
zioni spesso postate dagli stessi clien-
bile?
di cui la platea dei consumatori, ovve-
ti e che sarebbe delittuoso, un vero e
ro noi tutti, vuole giovarsi: la tracciabili-
proprio “bruciare valore” non saper
Ahinoi, la risposta è sì. Sì, sarebbe
tà e la trasparenza.
individuare, valutare e portare a livello
possibile, ma a fronte di quali e quanti
Ma attenzione al passo successi-
di fattore prezioso di conoscenza ai
rischi lungo il percorso? La B di
vo, sorta di commutazione paradigma-
fini del migliore governo del proprio
Blockchain a rendere certa la traccia-
tica: non solo si tratta di considerare la
business.
bilità e la trasparenza di quanto giunge
Blockchain come un sistema evoluto
L’aggregazione sapiente di dati
in tavola. La B di Big data onde miglio-
per garantire una rintracciabilità e una
che diventano informazioni, di infor-
rare la performance del business me-
certificazione della qualità di un pro-
mazioni reperite a basso costo e tem-
diante la fruibilità della conoscenza
dotto, di essa quindi enfatizzando i pur
pestivamente, che diventano cono-
che porta ad erogare un servizio sem-
encomiabili aspetti burocratici, bensì si
scenza, e di conoscenza che diviene
pre migliore ai clienti aggregati nella
tratta di considerarla anche una gran-
supporto a decisioni di pertinenza del
community always on. La D di Dashbo-
de opportunità per tutti gli anelli della
management, è l’essenza stessa dei
ard affinché tutti gli scrigni informativi
filiera agroalimentare, ristoratori di
Big data. Orbene, abbiamo il flow infor-
risultino di agevole ed immediata lettu-
qualità inclusi, ai fini della comunica-
mativo costituito dalla Blockchain e
ra mediante visualizzazioni sinottiche.
zione con i clienti.
abbiamo tutta la dovizia informativa
Il trinomio virtuoso della ristorazione di
Ristoratori che devono saper ma-
costituita dai Big data. Ecco, e come si
qualità esprimibile mediante l’acroni-
neggiare abilmente, in maniera disin-
fa a rendere il tutto ergonomicamente
mo originale Bbd. Bbd per affrontare
volta e con palese genuinità e schiet-
fruibile, laddove l’ergonomia vuole si-
ben equipaggiati le sfide che si vivran-
tezza, sia la Food digital identity, grazie
gnificare anche facilità di lettura di dati
no nel mondo della ristorazione di
alla Blockchain, che la Food digital hi-
sinottici che fungano da immediati
qualità nell’imminente terzo decennio
story, grazie ai Big data. I Big data nel
alert? Qui subentra il Dashboard. Da-
del corrente secolo. B cod 60460
maggio 2019 · Italia a Tavola
47
Convivialità a tavola
con prodotti che siano “di valore”
I
48
ndicazioni geografiche tipiche, Deno-
consumare alimenti cosiddetti "di valore",
gono, in molte consi-
minazioni di origine protetta, Prodotti
intendendo per valore caratteristiche
derazioni, significati più
agroalimentari tradizionali e alimenti
connesse all’alimento stesso, elementi
negativi. Vorrei quindi
biologici: sono davvero molte le produ-
distintivi quali: composizione, genuinità,
indicare le riflessioni di
zioni a garanzia di una qualità e di una
territorialità, tradizionalità, familiarità, in-
Egeria Di Nallo del di-
tradizione forti in tavola, ideali per la con-
novatività, contesto d’acquisto, prezzo,
vivialità delle feste. I pranzi e le cene del-
modalità di preparazione; e ancora,
partimento di Sociolo- di Giuseppe Paltani gia dell’Università di Tecnologo alimentare
le festività e delle ritualità rappresentano
aspetti legati alla sostenibilità: responsa-
Bologna durante un
i pasti celebrativi per eccellenza, lunghe
bilità, tracciabilità, prossimità, salubrità;
convegno organizzato dalla Regione
ore con famigliari, parenti, amici, passate
non dimendicando anche qualità nutri-
Piemonte a Torino nel 2004 nell’occasio-
a consumare preparazioni alimentari che
zionali e fisiologiche che riguardano sa-
ne di un Salone del Gusto.
si susseguono dagli antipasti ai dolci nei
zietà, digeribilità, peso corporeo e aspet-
«Consumo per eccellenza è da con-
tradizionali menu della festa.
ti psicologici collegati a percezione, me-
siderarsi il consumo di cibo, in questo la
Il consumo celebrativo porta con sé
moria personale, benessere psico-fisico,
valenza interattiva è ancora più forte ed
un notevole bagaglio di aspetti culturali
convivialità, appartenenza ad un gruppo.
evidente, si pensi all’etimo di compagno:
che vanno sicuramente oltre le accezioni
Innanzitutto sull’etimologia della pa-
cum pane, colui con il quale spezzo il
sensoriali ed organolettiche dei cibi as-
rola consumo: cum sumo o cum summa,
pane. La potenzialità interattiva del con-
saggiati. In questo breve articolo mi sof-
che introduce a dimensioni di interattività
sumo di cibo è presente in tutto il proces-
fermerò comunque sull’importanza di
con persone e cose, su cui però preval-
so, da monte a valle, dall’acquisizione
Italia a Tavola · maggio 2019
Gestione e normative · Professioni zione di origine e Indicazione geografica
comunica che sono saliti a 5.155 i prodot-
riconosciuti dall'Ue. Un'ulteriore dimo-
ti agroalimentari tradizionali di diversi set-
strazione della grande qualità delle no-
tori e comparti: questa varietà colloca l’I-
stre produzioni, ma soprattutto del forte
talia al primo posto mondiale nel panora-
legame tra le eccellenze agroalimentari
ma della biodiversità alimentare.
italiane e il territorio di origine. Il sistema
Un menu celebrativo per le feste può
delle Indicazioni geografiche dell'Ue, in-
attingere da questo bacino di eccellenze
fatti, favorisce il sistema produttivo e l'e-
agroalimentari, esaltando la creatività
conomia del territorio; tutela l'ambiente,
delle preparazioni anche tramite gli ac-
perché il legame indissolubile con il terri-
costamenti, stimolando le conversazioni
torio di origine esige la salvaguardia de-
tra commensali relative ai luoghi di pro-
gli ecosistemi e della biodiversità; sostie-
venienza, modalità e peculiarità produtti-
ne la coesione sociale della comunità.
ve, nuove sensazioni gustative e ricordi
Tutelate dall’Unione europea sono anche le produzioni da agricoltura biolo-
trascorsi nei precedenti contatti con l’alimento.
gica, un sistema globale di gestione e di
Una considerazione che va necessa-
produzione basato sull'interazione tra le
riamente fatta è relativa allo spreco ali-
migliori pratiche ambientali, un alto livello
mentare; principi ad esso legati si diffon-
di biodiversità, la salvaguardia delle risor-
dono come un fondamento delle espres-
se naturali, l'applicazione di criteri rigoro-
sioni del vivere sostenibilile. Un pasto
si in materia di benessere degli animali e
celebrativo tiene presente l’aspetto dello
delle materie prime alla loro trasforma-
un metodo di produzione rispondente
scarto e del rifiuto e un menu può cele-
zione fino alle modalità di distribuzione,
alle preferenze di consumatori per ali-
brare i concetti dell'economia circolare,
acquisto e consumo. Ed è su questa ca-
menti ottenuti con sostanze e procedi-
riutilizzando e valorizzando gli scarti del-
pacità interattiva del cibo a cui si legano
menti rispettosi della natura. Il sistema
le preparazioni, la somministrazione di
significati quali: corpo, salute, bellezza,
Dop, Igp e bio grazie alla certificazione
alimenti di prossimità, i processi di produ-
immortalità, nuove solidarietà, nuove mo-
comunitaria dà maggiori garanzie ai con-
zione culinaria legati ai tre pilastri della
dalità affettive, nuovo modo di intendere
sumatori, grazie ad un livello di tracciabi-
sostenibilità: ambientale, etica, economi-
e di vivere la natura, nuovi criteri di scelta
lità e di salubrità alimentare più elevato
ca.
e di vita, contraddittorietà. Esse sono tut-
rispetto ad altri prodotti.
Lascio a cuochi dilettanti e professio-
te tendenze che animano il modo di in-
I "prodotti agroalimentari tradizionali"
nisti l’inventiva per la scelta del contenu-
tendere e di vivere il cibo nell’ambito
Pat sono quelli infine le cui metodiche di
to e per l'interpretazione delle portate.
della nostra società».
lavorazione, conservazione e stagiona-
Indico i portali istituzionali che censisco-
Fatte le premesse sul consumo e sui
tura risultano consolidate nel tempo e
no questi cibi per trarne preziose infor-
significati valoriali degli alimenti, focaliz-
sono praticate sul territorio di provenien-
mazioni: sistema Door della Commissio-
zerò l’attenzione sull’importanza di avere
za in maniera omogenea e secondo re-
ne europea, ministero delle Politiche
sulla tavola, anche e soprattutto nei mo-
gole tradizionali, per un periodo non infe-
agricole, alimentari e forestali e del Turi-
menti celebrativi, cibi di qualità legati ad
riore ai 25 anni. I Pat sono pubblicati in un
smo, direzioni Agricoltura delle Regioni.
una indicazione geografica, alla tradizio-
elenco nazionale, il quale non è costituti-
Questi siti descrivono cosa sono e come
ne connessa al saper fare umano e ad
vo di diritti conseguenti alla pubblicazio-
sono fatti questi alimenti di valore, legati
alimenti con caratteristiche collegate alla
ne e l'eventuale riferimento al nome geo-
ad un bagaglio di espressioni non solo
sostenibilità ambientale. Per indicazione
grafico non tutela l’origine o la prove-
culinarie. Buon convivio. B cod 60585
geografica si intendono le produzioni a
nienza del prodotto dal territorio stesso
Denominazione di origine protetta (Dop)
(come per le produzioni a Indicazione
e ad Indicazione geografica protetta
geografica). Il ministero delle Politiche
(Igp). L'Italia è il Paese europeo con il
agricole, alimentari e forestali e del Turi-
maggior numero di prodotti a Denomina-
smo, nella 19ª e ultima revisione del 2019,
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI Per informazioni: www.tecnologialimentari.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
49
Cucina italiana tradizionale e Pastry camp
Al via due nuovi corsi Ifse L
50
a Scuola di alta cucina e pastic-
della cucina e della pasticceria una
l’opzione di servizio di interpretariato
ceria Ifse amplia la propria offer-
professione.
anche in altre lingue (quali russo, spa-
ta formativa con due nuovi corsi
Questi nuovi corsi hanno l’intento
gnolo e portoghese) per un minimo di
dedicati agli studenti nazionali e in-
di proporre opzioni di durata più bre-
ternazionali. Ifse è da sempre molto
ve e quindi accessibili anche alle per-
Una forte componente pratica, un
attenta alla propria offerta corsi, pro-
sone che non hanno la possibilità di
alto livello di formazione e l’otteni-
ponendo percorsi formativi studiati
frequentare corsi con periodi più lun-
mento di competenze direttamente
sia sulle necessità degli studenti, ma
ghi, ma vogliono comunque ottenere
spendibili nel mondo del lavoro sa-
soprattutto su quello che richiede il
una formazione di alto livello presso
ranno come sempre i capi saldi dei
mercato del lavoro, aggiornando in
una scuola certificata.
nuovi percorsi formativi.
persone.
maniera continua ed efficace i propri
Data questa peculiarità, i nuovi
Il primo, dal titolo “Cucina italiana
programmi per offrire un servizio
percorsi sono studiati, oltre che per
tradizionale”, è un percorso formativo
sempre all’avanguardia e capace di
gli studenti italiani, anche per il pub-
della durata di 4 settimane in cui par-
rispondere a un pubblico variegato
blico internazionale, di qui la scelta di
tendo dalle basi si potranno acquisire
ed esigente che vuole fare dell’arte
tenerli anche in lingua inglese con
le tecniche utili per la realizzazione
Italia a Tavola · maggio 2019
Scuola e formazione · Professioni possibilità di ottenere una formazio-
corso di specializzazione. Il corso si
ne tecnica di base molto solida, utile
chiama “Pastry camp” e anche in que-
ad avvicinarsi in maniera strutturata e
sto caso la formula è dedicata al pub-
consapevole al mondo della cucina
blico italiano e internazionale e quin-
professionale italiana, imparando le
di tenuto sia in italiano che in inglese
tecniche professionali e la realizza-
con l’opzione per il servizio di inter-
zione di piatti completi. Il corso sarà
pretariato in altre lingue.
utile anche per affrontare i percorsi
In cattedra tra gli altri docenti, il
formativi di secondo livello che l’isti-
maestro Maurizio Frau, riconosciuto
tuto propone, quale il Corso di spe-
come migliore maitre chocolatier d’I-
cializzazione in cucina italiana o il
talia, che terrà molte delle lezioni, tra
Corso di alta formazione in cucina
cui ovviamente quelle a tema ciocco-
italiana. La prossima edizione partirà
lato. I corsisti potranno apprendere le
il 4 novembre. Le classi saranno
nuove tecniche di realizzazione di
come di consueto a numero ridotto
dolci e dessert italiani in maniera pra-
per fornire un servizio di livello e se-
tica, seguiti da docenti di alto livello.
guire in maniera attenta i singoli stu-
Si tratta di un’opportunità unica ed
denti, massimo 16 persone a sezione.
esclusiva di specializzazione riserva-
Il secondo corso è invece dedica-
ta a pochi, i posti a disposizione sono
to alla pasticceria, ovviamente sem-
infatti solo 12 e la data è unica per il
dei piatti italiani tradizionali, senza
pre nell’accezione della pasticceria
2019. La partenza è fissata per il 15
tralasciare l’innovazione e il food de-
italiana. Si tratta di un corso estivo di
luglio.
sign. Il percorso è aperto a tutti, non
specializzazione aperto anche agli
Le iscrizioni sono aperte, i posti li-
sono infatti necessarie conoscenze
studenti degli istituti alberghieri e di
mitati. Tutte le informazioni sui corsi
pregresse.
arte bianca che vogliono investire da
sono disponibili sul sito www.ifse.it o
Le lezioni partiranno dalle basi e
subito sul proprio futuro frequentan-
chiamando la segreteria d’istituto allo
in 4 settimane gli studenti avranno la
do, durante la pausa estiva, un per-
011 9650447. B cod 60608
maggio 2019 · Italia a Tavola
51
Abbinamenti
Rotari Cuvée 28 Brut Trentodoc
Cuvée 28 esalta il gusto
dell’asparago bianco di Zambana
I
l nuovo Cuvée 28 è un Trentodoc
collocato nel cru “Camorzi” - punta alla
storico. Storico perché rappresenta il
valorizzazione del territorio proponendo
primo metodo Classico prodotto dal-
un’insalata di asparagi di Zambana crudi
la Cantina Rotari all’inizio degli anni ’80.
rivisti in una versione più estiva con ce-
Erano poche migliaia di bottiglie all’inizio,
trioli, pomodorini, noci, miele di tarassaco
Chardonnay e Pinot Nero che affinavano
e spuma d’uovo.
almeno 28 mesi sui lieviti. Ecco svelato il significato del suo nome: Cuvée 28.
Uve: 100% Chardonnay Vinificazione: vendemmia anticipata e raccolta a maturità tecnologica. Una parte del vino base fermenta in legno e la parte restante in acciaio. In seguito al tirage, il vino rifermenterà in bottiglia per altri 36 mesi sui propri lieviti fino alla sboccatura. Una delicata Liqueur d'Expedition permette di mantenere una forte caratterizzazione territoriale del prodotto Colore: giallo paglierino carico Profumo: frutta gialla matura e frutta candita frammiste a note di nocciola e mandorla con un tocco dolce di vaniglia Sapore: grande equilibrio tra struttura e acidità con una piacevole freschezza e un finale minerale Servire a: 6-8°C Abbinamenti: perfetto a tutto pasto o con antipasti, tartare e grandi piatti di pesce
L’intensità del Cuvée 28 si sposa perfettamente con la piacevole dolcezza di
La nuova edizione del Rotari Cuvée
questi particolari asparagi bianchi, men-
28 si abbina perfettamente ad uno sta-
tre le piacevoli note finali cremose ac-
gionale antipasto tipico trentino. Il giova-
compagnano degnamente l’aromaticità
ne cuoco Andrea Rossi della Locanda
dei pomodorini e la dolcezza del miele
Camorz di Mezzocorona (Tn) - posiziona-
di tarassaco. Un abbinamento da gusta-
ta in un antico maso al centro di un bellis-
re osservando il sole che tramonta tra i fi-
simo vigneto di Teroldego Rotaliano Doc
lari. Ed è subito emozione. B cod 60749
Insalata cruda con asparagi di Zambana e spuma all’uovo Ricetta di Andrea Rossi, cuoco e titolare della Locanda Camorz di Mezzocorona (Tn) Ingredienti (per 4 persone) Per l’insalata: 8-10 asparagi bianchi di Zambana, 1 cetriolo, 12-15 pomodorini, 5-6 noci sgusciate, 1 cucchiaino di miele di tarassaco “Mieli Thun”, sale, pepe, olio extravergine di oliva, aceto di mela Per la spuma all’uovo (per un sifone da 500 ml): 5 uova sode, 350 ml di panna fresca da montare 35%, sale, pepe, olio extravergine d’oliva Preparazione Per l’insalata: pelare gli asparagi e tagliarli in diagonale con spessore non troppo sottile; pelare il cetriolo e tagliarlo a mezza luna, anche questo pezzi non troppo sottili; tagliare in quattro i pomodorini e tritare grossolanamente le noci. Mescolare in una ciotola olio, sale, pepe, aceto e miele e creare una cremina che poi servirà da condimento per l’insalata. Condire a piacimento e poi disporre l’insalata nei piatti fondi. Per la spuma all’uovo: cuocere le uova per 8 minuti in acqua bollente, lasciarle raffreddare, frullarle con sale, pepe, olio e unire la panna mescolando alle uova precedentemente frullate. Inserire il composto cremoso nel sifone da 500 ml, chiuderlo e aggiungere una capsula di gas. Lasciare riposare in frigorifero almeno un’ora prima del servizio. Finire il piatto con una sifonata di spuma all’uovo e a piacere con dell’erba cipollina.
52
Italia a Tavola · maggio 2019
Rotari via del Teroldego 1/E - 38016 Mezzocorona (Tn) - Tel 0461 616399 www.rotari.it
xxx · Professioni
maggio 2019 · Italia a Tavola
53
Attrezzature
Calici professionali Rona
Tradizione, design, tecnologia
54
Italia a Tavola ¡ maggio 2019
Attrezzature
I
l termine Mitteleuropa abbrac-
lore aggiunto e contenuto di servizio».
cia ambiente, tradizione e cultura
Con il marchio “5 Star Glass” Rona
dell’impero austroungarico. E in se-
produce oggetti dedicati al mondo
conda battuta, da sempre, rimanda al
Horeca. Prodotti funzionali ed eleganti,
concetto di stile ed eleganza che vede
brillanti, trasparenti e resistenti al la-
nella cristalleria uno dei suoi paladini.
vaggio in lavastoviglie (tutti gli articoli
Nel cuore di quest’area geopolitica,
sono progettati e realizzati per adattar-
nell’odierna Repubblica Slovacca, nel
si ai cestelli più diffusi), all’asciugatura
1892 la famiglia Schreiber fonda l’in-
manuale e agli shock termici.
dustria vetraria Rona, oggi fra le poche
Nell’ambito della metodologia “sof-
vetrerie al mondo in grado di offrire
fiato a bocca” sono molto apprezzate
un’intera gamma di prodotti di altissima
dai professionisti le linee Nerea, Lean-
qualità con alle spalle un’esperienza
dros e Sensual. «Forme ultraleggere e
manifatturiera di ormai 130 anni. Un’ar-
raffinate, che si adattano a una molte-
te che si sviluppa nella produzione
plicità di esigenze e che arricchiscono
manuale del cristallino soffiato a bocca
la tavola impreziosendo vini, Champa-
e stampato. Entrambe le metodologie
gne e cocktail rendendo il momento
danno vita a linee contemporanee e
della degustazione unico», sottolinea
innovative in grado di soddisfare ogni
Pierinelli.
esigenza dei professionisti dell’universo Horeca.
Nerea propone steli snelli e cristallino sottile. Le forme sono seducenti e
Ristorazione e bar sono segmenti
leggermente stravaganti per valoriz-
complementari che richiedono però
zare vini, liquori e acqua. Allo Cham-
un ventaglio di referenze differenti. «In
pagne è stata invece dedicata un’e-
Mode è caratterizzata da calici
effetti - spiega Ivan Pierinelli, respon-
legante coppa. I calici Leandros sono
dai profili squadrati e conici, con ste-
sabile vendite di Ros - non è facile tro-
caratterizzati da design contempora-
li lunghi e sottili che creano un look
vare un produttore di bicchieri vocato
neo e all’avanguardia sotto ogni punto
contemporaneo e sofisticato. I tre arti-
al mercato dell’ospitalità come Rona.
di vista. Di grande impatto il contrasto
coli dedicati al bar vantano un design
I progettisti e i laboratori lavorano co-
tra le forme importanti e la realizzazio-
moderno e di grande appeal. Bicchieri
stantemente per ottenere un continuo
ne ultraleggera. Una linea che si adatta
leggeri, eleganti e moderni.
miglioramento delle caratteristiche dei
perfettamente a una degustazione di
La linea Edge a gambo stirato, in-
singoli articoli sempre all’insegna di va-
vino o ad un drink shakerato. Cantina
vece, è realizzata con una speciale
e mixability qui trovano un interprete di
tecnica che rende il bicchiere sottilis-
alto profilo.
simo ma allo stesso tempo resistente,
La lavorazione sottile detta “a mus-
grazie al trattamento dei bordi con l’uti-
sola”, in combinazione con la forma
lizzo del laser. La linea comprende i sei
particolare della collezione Sensual,
modelli più popolari e richiesti dai bar-
rende unica questa linea, impossibile
tender. Di rilievo il bicchiere Martini, dal
da riprodurre a macchina. In catalogo
taglio inclinato, e quello speciale per i
calici per vini, anche nelle referenze
liquori caratterizzato da dimensione e
dedicate a Bordeaux e Borgogna,
capacità ideali per ogni utilizzo. Design
brandy e cocktail. «Per quanto riguar-
e tecnologia in perfetto equilibrio.
da i calici stampati - annota Ivan Pieri-
B cod 60581
nelli - le linee pulite ed essenziali delle collezioni Mode e Edge non passano inosservate. Catturano lo sguardo e in-
Ivan Pierinelli
cantano il palato».
Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 - 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
55
Attrezzature
Collezione Agnelli 110 La prima della classe
P
entole Agnelli, dalla sua fondazio-
cottura. Se la pentola è quella giusta si
stenza agli urti, dalla capacità di evitare
ne, ha sempre investito sulla tradi-
riesce non solo a trattare il cibo nel
shock termici al cibo fino al trattamento
zione coniugandola con l’innova-
modo migliore, ma a nobilitare la materia
antiaderente di altissima durevolezza,
prima che si sta preparando.
che rende gli strumenti sicuri, facili nella
zione. “Esaltare il materiale attraverso
56
una forma ed esaltare la forma attraver-
Cresciuta di pari passo con la ristora-
so il corretto utilizzo del materiale”: più di
zione italiana, Pentole Agnelli, in oltre un
una formula di successo, una vera e pro-
secolo di storia, è sempre riuscita - spes-
La collezione “Agnelli 110” inoltre sa
pria filosofia che Pentole Agnelli ha sa-
so anticipando i tempi - a dare forma alle
unire all’alta qualità dei materiali un’accu-
puto affermare fin dai suoi esordi e che
esigenze dei cuochi lavorando con loro
rata presenza estetica. Di più, l’eleganza
oggi porta avanti perfezionandola. L’a-
in sinergia. È così che nasce la collezio-
anche in cucina. Sintesi delle migliori
zienda bergamasca ha lavorato sullo
ne “Agnelli 110”. Pentole con spessori
competenze di Pentole Agnelli, la Colle-
strumento di cottura dando il suo appor-
professionali dalle più elevate doti tecni-
zione “Agnelli 110” guarda all’universo
to alla cucina italiana. Del resto in cucina
che, che vanno dalla leggerezza del
della cucina adottando un concetto di
tutto passa attraverso lo strumento di
peso specifico del materiale alla resi-
forma inedito, in cui sono esaltati l’ele-
Italia a Tavola · maggio 2019
pulizia e per un’alimentazione a basso contenuto di grassi.
Attrezzature
ganza, la duratura, la prestazione, il fun-
cucina d’autore. Pentole di materiali e
Pentole Agnelli abbia elaborato tutto per
zionalismo e la maneggevolezza.
forme diverse, con varianti sia tecniche
offrire un’esperienza unica, esclusiva.
Sono pentole con dettagli di assolu-
che estetiche, che prendono per mano
I dettagli estetici della Collezione
ta qualità che dichiarano apertamente il
chi vuole cucinare con professionalità,
“Agnelli 110” sono raffinati, come l’azzec-
rispetto totale e incondizionato verso la
cura e passione, a confermare quanto
cato manico e le audaci maniglie d’epoca applicate alle pentole, hanno una marcia in più rispetto alle altre gamme di strumenti di cottura sviluppate dalla storica maison di Bergamo. Connotazioni speciali, di talento e immediatamente riconoscibili, che aggiungono all’innato vigore estetico specifiche tecniche di assoluta qualità, innovazione e versatilità. Come la capacità di adattamento a qualsiasi piano cottura, sia quello a fiamma che quello ad induzione. B cod 60693 Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
57
Attrezzature
Macchina da caffè espresso Una storia lunga oltre 100 anni
D
al primo brevetto nel 1902
immediatamente bevanda di caffè”
casa) rimase in auge
all’avvento della macchina a
(Patent No. 153/94, 61707, concesso il
fino a dopo la secon-
leva, passando per la Faema
5 giugno 1902). Bezzera intuì le poten-
da guerra mondiale.
E-61 e arrivando alle tecnologie dei
zialità della macchina, tanto da riuscire
Subito
giorni nostri. Tanti step fatti e altrettanti
a vendere il brevetto a Desiderio Pa-
grande fermento del-
ancora da fare per un settore in evolu-
voni che con la sua azienda “La Pavo-
la rinascita dalle ma- di Carmine Lamorte
zione. La prima macchina da caffè
ni”, appunto, cominciò a produrla.
cerie, precisamente nel 1945, Angelo
nel
espresso fu brevettata da Angelo Mo-
La macchina di per sé altro non era
Gaggia inventò il sistema a leva. L’in-
riondo, un industriale di Torino che, al-
se non un grosso cilindro verticale,
venzione e il brevetto risalivano in re-
largando la sua attività, dalla cioccola-
contenente una caldaia di ottone
altà al 1938, ma Gaggia, che come Mo-
ta al mondo alberghiero, comprese la
mantenuta in pressione da un fornello
riondo inizialmente aveva pensato alla
necessità di preparare il caffè in breve
a gas. Lateralmente alla caldaia erano
tempo e farlo gustare appena fatto.
posizionati i gruppi (sorprendente-
Moriondo però non diede mai impulso
mente simili a quelli moderni) in cui
industriale alla sua invenzione, pur
veniva messo il caffè. Girando un rubi-
avendola brevettata: è per questo che
netto l’acqua in ebollizione e il vapore
in realtà, ed erroneamente, l’invenzio-
contenuti nella caldaia passavano at-
ne viene fatta risalire ad un meccanico
traverso il caffè con 1,5 atmosfere cir-
(non un ingegnere) milanese, Luigi
ca, e in un minuto (siamo lontani dai 25
Bezzera.
secondi di oggi) il caffè era fatto.
Bezzera aveva probabilmente vi-
58
dopo,
sto e ragionato intorno all’invenzione
Le macchine a leva
di Moriondo, non per altro il brevetto a
Questo tipo di macchine (definite “a
lui concesso titolava: “Le innovazioni
vapore” e il cui metodo è ancora usato
nei macchinari per preparare e servire
in alcune macchinette economiche da
Italia a Tavola · maggio 2019
Attrezzature macchina per il suo bar, ragionò solo in un secondo momento “in modo industriale”, e fu così solo nel ’48 che ne cominciò la produzione. La macchina a pistone, o a leva, appunto, pose le basi tecniche per il “caffè crema”, in quanto fino a quel momento l’espresso non era come lo conosciamo noi oggi, ma era una bevanda nera senza crema. La temperatura dell’acqua era più bassa, si scendeva dagli oltre 120°C a 90°C circa, così il caffè andava a perdere quella sensazione di intenso amaro che l’aveva accompagnato fin dall’inizio. La pressione di nove atmosfere, a cui il pistone pressurizzava l’acqua, per-
duceva infatti importantissime evolu-
macchina a doppia caldaia, ulteriore
metteva poi di creare la crema, il vero
zioni. La macchina non sfruttava più
evoluzione della ricerca di una grande
segno di riconoscimento della bevan-
una pressione manuale (come le mac-
stabilità. Una macchina che permette-
da più italiana che c’è.
chine a leva) ma traeva le sue atmo-
va di fare centinaia di caffè ogni giorno
sfere da una pompa elettrica, renden-
tutti con la stessa alta qualità. Negli
do il lavoro dell’operatore molto più
anni ‘80 arrivarono poi le macchine
La macchina a leva - che con il tempo
semplice e meno faticoso. La macchi-
automatiche, capaci di stopparsi da
divenne, evolvendosi, macchina a
na introduceva la preinfusione, con-
sole una volta raggiunti i 30-40 millilitri
molla - rimase il riferimento fino all’arri-
cetto che prevedeva, prima che la
di espresso precedentemente prefis-
vo dell’Eclisse nel 1961, quando la Fae-
pompa applicasse la pressione sul
sati.
ma lanciò la E-61 (E, come Eclisse, fe-
caffè, alcuni secondi in cui l’acqua cal-
E oggi? Il mondo delle macchine
nomeno verificatosi quell’anno). An-
da restava a contatto con la polvere,
da caffè è tuttora in piena evoluzione
che chi non è un professionista del
portando così ad una migliore estra-
e come spesso accade le direzioni di
caffè sa riconoscere l’eleganza classi-
zione. “Last but not least”, la tecnolo-
maggior sviluppo sono le due oppo-
ca di questa macchina e la sua impor-
gia di questa macchina: lo scambiato-
ste. Da una parte l’estrema automatiz-
tanza storica; una tecnica ben cono-
re di calore, un tubo in cui circolava
zazione di macchine che premendo
sciuta da tutti gli addetti ai lavori. Intro-
acqua che, passando dentro la calda-
un tasto macinano il caffè, lo pressano
ia, si scaldava e, uscendo poi sul grup-
e montano il latte senza che l’operato-
po (la E-61 è ben riconoscibile per ave-
re debba minimamente intervenire se
re il gruppo esterno), si raffreddava,
non per servire la tazza al cliente (vedi
creando quel “circolo termosifonico”
la tecnologia Nespresso). Dall’altra,
che permetteva una grande stabilità di
macchine sofisticatissime che, al con-
temperatura.
trario, il barista (e molto spesso l’ap-
Faema E-61
È da notare come, negli stessi
passionato a casa) può settare e per-
anni, la Faema, l’azienda produttrice
sonalizzare come e più di un compu-
della E-61, creò anche la prima mac-
ter, scegliendo pressione e tempera-
china “vending”, quella in cui si mette
tura a seconda del tipo di caffè. E le
la monetina ed esce il caffè, presente
macchine ad aria compressa? La hand
oggi un po’ dappertutto.
press e l’aeropress sono la nuova
Altri gradini? Nel 1970 l’azienda fiorentina “La Marzocco” creò la prima
frontiera dell’espresso “in tasca” da viaggio. B cod 60750
maggio 2019 · Italia a Tavola
59
Alimenti
TuttoFood conferma la bontà del suo format chiudendo l’edizione 2019 con 82.551 presenze e segnando una crescita di visitatori del 3% rispetto alla passata edizione. Merito anche di una dimensione più internazionale.
TuttoFood chiude in crescita +3% di visite rispetto al 2018
I
l 21% degli operatori proveniva
Importanti e apprezzate le delegazio-
espositori hanno messo in mostra
dall’estero, 143 i Paesi coinvolti,con
ni dei buyer, anche grazie al fine tu-
prodotti della tradizione affiancati alle
12 new entry (in particolare da
ning realizzato con Ita/Ice Agenzia.
novità dei superfood, in un contesto
America Centrale, Medio Oriente e
Sono stati più di 1.414 i giornalisti e
caratterizzato dal forte ritorno dell’uti-
Nord Africa) che hanno incontrato i
325 i blogger italiani ed esteri accre-
lizzo e valorizzazione di materie prime
3.079 brand italiani e internazionali
ditati.
di pregio.
presenti in manifestazione.
Grande affluenza anche negli ol-
Un’edizione, questa, all’insegna
tre 250 eventi collaterali organizzati in
del cibo di qualità e dell’innovazione
za sono, in ordine, Usa, Spagna, Fran-
mostra,
a
di prodotto, ma anche della salute,
cia, Germania, Regno Unito, Cina, Ca-
blockchain, retail e intelligenza ali-
della corretta nutrizione e della soste-
nada, Benelux, Giappone e Russia.
mentare. Tra i padiglioni e gli stand gli
nibilità. B cod 60756
I primi 10 Paesi esteri di provenien-
62
Italia a Tavola · maggio 2019
come
quelli
dedicati
Alimenti Oggi concretizza ulteriormente l’impegno custodendo la pasta in una confezione in carta riciclabile certificata Aticelca 501 e utilizza imballi riciclabili con certificazione FSC, per tutelare la natura e agevolare pratiche a basso impatto ambientale. A Milano Pastificio Liguori ha poi presentato la linea Bio con tre gamme di prodotto: la prima pasta di Gragnano Igp
PASTIFICIO LIGUORI SOSTENIBILITÀ E BIOLOGICO
A
Biologica, da grani 100% italiani; la pasta integrale biologica e la pasta di semolato
TuttoFood Pastificio Liguori ha volu-
ruota attorno. Il rispetto per la natura del
biologico con grano 100% italiano trac-
to mettere in campo tutta la filoso-
resto è una priorità dichiarata, per que-
ciati di filiera. Si tratta di una pasta ad alto
fia green con la quale lavora ormai da
sto il Pastificio persegue uno sviluppo
contenuto di fibre ma dal gusto più deli-
diverso tempo che si riscontra non solo
ecosostenibile riducendo le emissioni di
cato rispetto al tipico dell’integrale.
nei prodotti, ma anche in tutto quello che
CO2.
B cod 60655
LA CARNE GALLESE CONQUISTA L’ITALIA CONSUMI IN CRESCITA E ALCUNE NOVITÀ
LA PANNA KEN FOODS PER LA PRIMA VOLTA A TUTTOFOOD
K
en Foods, marchio del gruppo
ni di semifreddi), Nata Culinaria (la panna
Lacteos Industriales Agrupados, è
pastorizzata che mantiene la freschezza
H
cc Meat Promotion Wales ha scelto di tornare quest’anno a Tutto-
riconosciuto da oltre 40 anni come lo
e la cremosità per 180 giorni, indicata
specialista nella creazione di panna e
come base di preparazione di salse e
rinnovare il suo “patto della genuinità”
derivati lattiero-caseari da montare e da
condimenti), Nata 38% (ideale per la ge-
con le tavole dei consumatori italiani.
cucina per uso professionale. Per la pri-
lateria e la pasticceria perché fornisce al
Welsh Lamb Igp, carne ovina da molti
ma volta a TuttoFood, Liasa ha messo a
prodotto montato un’eccellente stabilità).
anni sulle tavole dei gourmet nazionali,
disposizione i prodotti di punta del mar-
La gamma Ken Foods è il risultato di
e Welsh Beef Igp, la tenera e gustosa
chio, come Ken Gourmet Duo (cremosità
un’attenta filosofia aziendale che fonda
carne bovina, erano presenti con uno
e sapore della panna senza alcun retro-
le sue basi nella continua ricerca rispetto
stand dedicato per ribadire la naturali-
gusto né aromi artificiali), Ken Culinario
a formulazioni innovative, alla definizione
tà dell’origine e la delicatezza del pro-
(preparato pronto per cucinare che può
di parametri funzionali legati al compor-
dotto. Da sempre gli agricoltori gallesi
essere miscelato con qualsiasi ingre-
tamento nel congelamento e deconge-
credono fermamente nell’utilizzo del
diente, anche su basi acide), Ken Lactea
lamento, maggiore o minore consistenza
“best of” per i loro allevamenti: i pasco-
Sugur Parfait (sapore e cremosità della
o stabilità del prodotto, alle formulazioni
li più verdi, l’aria più pura, il silenzio più
panna fresca ed un buon comportamen-
definite tecnologicamente finalizzate ai
totale, l’ambiente più favorevole.
to funzionale per facilitare le preparazio-
diversi impieghi.
B cod 60657
Food e lo ha fatto con il solito intento di
B cod 60747
maggio 2019 · Italia a Tavola
63
Alimenti COMAVICOLA, L’INNOVAZIONE AL CENTRO
GUSTO E PREPARAZIONE EXPRESS, LE NUOVE SOLUZIONI FIRMATE SURGITAL
A
TuttoFood, Surgital ha portato due
alla carbonara, una vera esplosione di
delle sue linee di punta: Divine
sapori derivanti solo da ingredienti
Creazioni e Pastasì Soluzioni Express.
Igp. Oltre alla linea di pasta fresca sur-
Due modi innovativi di cucinare piatti
gelata, presentiamo anche Pastasì So-
vo headquarter da 32.045 mq, che
della tradizione con prodotti di prima
luzioni Express e in particolare il riso
vanta un nuovo processo logistico
qualità. Ingredienti Igp, italiani, in gra-
precotto surgelato, una grandissima
in linea con le migliori pratiche del
do di soddisfare le esigenze dei palati
novità per i primi piatti nella ristorazio-
settore. A TuttoFood l’azienda ha
più raffinati, ma anche di consentire
ne viste le tempistiche che richiede la
voluto dare ulteriore conferma della
ai ristoratori di servire piatti anche
preparazione di un risotto».
direzione verso la continua crescita
elaborati, in maniera rapida. Qualità e
Surgital è anche incontri a TuttoFo-
presentando sì i propri prodotti, ma
genuinità tuttavia restano cruciali per-
od. Nella seconda giornata di fiera,
spiegando soprattutto la filosofia con
ché principi unici per garantire il pieno
presso lo stand dell’azienda, è stato
i quali sono stati realizzati. La nuova
gusto di un piatto.
presentato il volume “Giovani Talenti
azienda, completamente centraliz-
Elena Bacchini, direttore marketing
per Divine Creazioni” giunto alla 3ª
zata e tecnologica, ha attivato una
di Surgital ha spiegato: «Presentiamo
edizione. A commentarlo Elsa Mazzo-
sala lavorazione e di trasformazione
una novità per il nostro brand di punta,
lini, direttore de La Madia Travelfood,
alimentare di 1.500 mq, che conta cir-
Divine Creazioni: gli Scrigni alla Car-
e Romana Tamburini, presidente di
ca 30 macchinari fra i migliori in com-
bonara. Si tratta di un raviolo con salsa
Surgital.
C
LA CRESCITA DI CAFFÈ BORBONE DUE MISCELE NEL SETTORE “MACINATI” 64
L’
innovazione è un principio fon-
Italia a Tavola · maggio 2019
B cod 60641
dante per Comavicola che nel
2017 a Pioltello (Mi) ha aperto il nuo-
mercio.
B cod 60645
affè Borbone ha esposto nel suo
novità che riguarda l’ingresso nel mon-
stand a TuttoFood i propri prodotti
do dei macinati con miscela Decisa e
puntando sul consolidamento di alcune
miscela Nobile. È un mercato in perdita
linee ormai affermate e proponendo
ma che rappresenta una grossa fetta
anche alcune novità che ampliano l’of-
del mercato caffè».
ferta. A presentare l’offerta, il direttore
Caffè Borbone punta alla leadership, la
commerciale dell’azienda, Francesco
volontà è quella di consolidare la pre-
Garufi: «Vogliamo riaffermare la nostra
senza sul mercato nazionale che ha so-
presenza nel mondo della Gdo e poi le
lide basi e poi, con le fondamenta siste-
nuove linee. A partire dalla Dolce Gusto
mate, costruirci sopra anche una fetta di
che rappresenta il completamento di
mercato internazionale, ormai sempre
gamma nell’ambito dei sistemi dei mo-
più necessario per il business di tutti i
noporzionati. Ma la più importante è la
settori.
B cod 60648
Alimenti
A
TuttoFood, allo stand Pasta Armando, De Matteis Agroalimentare ha presentato Birra Armando, estensione della filiera Armando
100% italiana, rete promossa dall’azienda irpina. Pasta Armando ha infatti dato vita a un patto di filiera che unisce centinaia di agricoltori al proprio impianto produttivo, in virtù di un accordo diretto che prevede un rigido disciplinare di coltivazione e l’uso di varietà selezionate e, per gli agricoltori aderenti, una retribuzione minima garantita. In merito alla birra novità, una parte del grano della filiera, anziché essere consegnato al mulino De Matteis per l’ottenimento della semola (e poi della pasta), viene avviata al Birrificio Serrocroce di Monteverde,
a pochi chilometri dalla sede di Flumeri (Av). «Birra Armando - ha dichiarato Maria Gabriella De Matteis, senior advisor team marketing di De Matteis Agroalimentare - è stata offerta in abbinamento ai piatti preparati dal resident chef Mirko Balzano».
PASTA E BIRRA DI FILIERA CON ARMANDO
Pasta Armando è stata inoltre esaltata dal brand ambassador Alessandro Borghese, in un coinvolgente live cooking.
B cod 60700
LA TRADIZIONE IRANIANA A TAVOLA ARRIVA IN ITALIA CON RAHMANI GROUP
LE NOVITÀ CEDRAL TASSONI BIO E TONICA CON LIMONI DEL GARDA
C
O
rtofrutta, miele ed erbe aromati-
edral Tassoni, azienda da oltre due
grume di questa zona, ci ha convinti di
secoli a Salò (Bs), si è presentata a
poter affiancare alla già presente Toni-
Milano per TuttoFood con alcune no-
ca Superfine Tassoni, un altro prodotto
vità di rilievo: Tonica Superfine con Li-
spettacolare nel gusto e nella tradizio-
che partendo dall’Iran è arrivata in Ita-
moni del Garda e linea Fiori&Frutti Bio.
ne delle produzioni di Cedral Tassoni,
lia. L’Iran è sempre stato uno dei Paesi
La nuova acqua tonica aromatizzata ai
da sempre attenta ai territori locali», ha
pionieri nel settore dell’agricoltura: at-
Limoni del Garda è un esempio di re-
dichiarato l’amministratore delegato
tualmente in questo Stato almeno un
cupero e valorizzazione del patrimonio
Elio Accardo. «Avere poi in listino due
terzo della terra è coltivabile. Sempre
agricolo del territorio del Garda dove
toniche simili per le origini agrumate,
l’Iran, inoltre, è ai primi posti al mon-
Tassoni risiede da 226 anni. I Limoni
ma diverse nelle complessità e gusti, è
do per la grandissima varietà di erbe
del Garda provengono infatti da un’as-
un valore aggiunto che non potevamo
aromatiche. Obiettivo dell’azienda è
sociazione gardesana che incentiva le
farci sfuggire».
quello di promuovere l’innovazione nel
colture locali tradizionali riattivando le
Disponibile a partire da giugno, la linea
settore alimentare e delle bevande,
potenzialità agricole alto gardesane.
Fiori & Frutti Bio (Fior di Sambuco, Mirto
monitorando costantemente le nuove
«La possibilità di far emergere le picco-
in Fiore, Pescamara) andrà a sostituire
tecnologie per la trasformazione di
le produzioni locali di Limoni del Garda,
quella attualmente in vendita nei canali
frutta, miele, tisane e piante in alimenti
da sempre caratteristica speciale dell’a-
Gdo e Horeca.
B cod 60745
che: il gusto incontra la salute nei
prodotti del Gruppo Rahmani, realtà
e bevande. B cod 60768
maggio 2019 · Italia a Tavola
65
Alimenti
La Biologica Agugiaro&Figna Farina buona come una volta
La passione per la pizza di Agugiaro&Figna Molini che ha ispirato la nascita de Le 5 Stagioni si rinnova dando vita a “La Biologica”, una speciale linea di farine 100% biologiche
U
na nuova gamma di farine de-
lora si prediligano fragranze più rustiche
Le farine Agugiaro&Figna Molini
dicata alla produzione di pizza
rispetto a performance lievitanti, oppure
rispondono con eccellenza, tecnica e
proveniente soltanto da grani
miscelata con altre farine biologiche di
ricerca alle richieste di tutti quei pro-
italiani che rievoca un’idea di benesse-
tipo “0”. Manifesta un’ottima resa duran-
fessionisti che cercano un prodotto
re e di buono “come una volta”, quin-
te le lavorazioni di biscotti e crostate.
performante e dalle specifiche qualità,
di rispettosa della salute dell’uomo e dell’ambiente.
66
La nuova linea è stata presentata in anteprima assoluta lo scorso aprile alla
per portare sulle loro tavole sempre il meglio, il buono e sano.
Due le nuove referenze della linea.
28ª edizione del Campionato mondiale
Per questo il Molino ha pensato a
La Biologica è una farina biologica di
della pizza 2019, la più importante ma-
“La miscela come piace a te”, il progetto
tipo “0” con un medio-alto tenore pro-
nifestazione internazionale dedicata al
interattivo promosso durante il Cam-
teico, ottenuta dalla selezione dei mi-
simbolo per eccellenza della gastro-
pionato che ha permesso ai maestri
gliori grani biologici nazionali dell’an-
nomia italiana. Oltre 750 i concorrenti
pizzaioli presenti di creare una loro per-
nata agraria di riferimento. La Biologica
tra pizzaioli e cuochi, provenienti da
sonale miscela di farine in esclusiva per
Integrale è invece una speciale farina
più di 40 nazioni, che si sono sfidati in
la gara, sapientemente consigliati dai
biologica di tipo integrale a medio-alto
una tre giorni dedicata al cibo più ama-
tecnici esperti de Le 5 Stagioni.
valore proteico che grazie alle sue pro-
to simbolo del Made in Italy nel mon-
B cod 60614
prietà organolettiche si presenta come
do. Innovazione, fantasia, tradizione e
un prodotto salubre, dalla texture scura
gusto: queste le parole d’ordine del
e dal sapore intatto, fragrante e ricco.
Campionato mondiale della pizza, di cui
Può essere utilizzata sia in purezza, qua-
Agugiaro&Figna Molini è main sponsor.
Italia a Tavola · maggio 2019
Agugiaro&Figna Molini strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521301701 www.agugiarofigna.com
Alimenti www.host.fieramilano.it
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
67
Alimenti
Molino Grassi a TuttoPizza
Farine e alta formazione
D
opo il successo riscontrato a
tra “Forte” e la Multicereali della linea QB.
istruttore nell’ambito del calendario dei
Parma alla recente edizione di
Adatta per la pizzeria e la panificazione,
momenti di formazione “settore pizza”
Cibus Connect, Molino Grassi si
la Tipo 1 Bio è ricca di parti cruscali che
organizzati dalla scuola “I Percorsi del
presenta per la prima volta a TuttoPizza, il
donano all’impasto profumi unici. Una
Molino”. Zaghini è presente a TuttoPizza
Salone internazionale della pizza in pro-
volta impastata, sprigiona i profumi più
insieme a Gennaro Nasti - chef-pizzaiolo
gramma dal 20 al 22 maggio. Presso la
intensi del cereale, ma unisce anche for-
napoletano, ambasciatore Molino Grassi
Mostra d’Oltremare a Napoli, il molino di
za e stabilità grazie alla miscela di grani
per la Francia, da anni a Parigi dove ha
Parma, azienda di grande rilievo anche
utilizzati. Permette di lavorare il prodotto
aperto Bijou, una delle più belle e ap-
nel segmento del biologico, propone un
anche con alte idratazioni, con possibilità
prezzate pizzerie della capitale - e a tutto
ricco programma di eventi. Protagonista
di lievitazioni e maturazioni degli impasti
il team del molino: Carlo Di Cristo, Ro-
la gamma di farine biologiche. In primo
da 24 a 48 ore, con punte fino a 72 ore.
bertino Cupo, Pasquale Moro, Valerio
piano la nuova Tipo 1 Bio macinata a pie-
La Multicereali è una miscela di farine
Torre, Salvatore Articolo e Tullio Monaldi.
Cristian Zaghini e Robertino Cupo
composta da: manitoba, grano tenero
Un’autorevole squadra di maestri dell’ar-
ricco di proteine; avena, ricca di fibre che
te bianca che si alterna in dimostrazione
riducono il tasso glicemico; orzo, ricco di
dove la pizza napoletana viene esaltata
beta-glucani, che aiutano a ridurre cole-
dalle farine di Molino Grassi.
sterolo e glucosio; riso, ricco di carboi-
TuttoPizza, quest’anno giunta alla 4ª
drati ad alta digeribilità; segale, ricca di
edizione, è l’occasione per gli operatori
listina, che dà ai tessuti muscolari più re-
del settore di aggiornarsi, confrontarsi ed
sistenza alla fatica.
entrare in contatto con i prodotti che Mo-
Per la linea pizzeria, alla manifestazione di Napoli sarà utilizzata la farina
lino Grassi dedica da sempre all’universo pizza. B cod 60712
H12, approvata dall’Associazione verace pizza napoletana. Tutte queste referenze sono state messe a punto da Cristian Zaghini, tecnico del molino nonché
68
Italia a Tavola · maggio 2019
Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
Alimenti
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
69
Alimenti
Vesuvio, alveolature perfette
con ogni tipologia di forno
Grazie alla Farina Vesuvio di Molino Vigevano è possibile ottenere una pizza con un cornicione perfettamente alveolato, scioglievole e altamente digeribile anche con cotture a basse temperature con temperature più basse. Vesuvio è ottenuta da un processo completamente naturale in cui i grani accuratamente selezionati vengono sottoposti al processo innovativo di germinazione assistita, che rende le pizze sane e digeribili, nel pieno rispetto della vera tradizione napoletana. Grazie al processo di germinazione assistita e alla presenza del germe di grano vitale la farina Vesuvio presenta caratteristiche organolettiche benefiche: elevata presenza di vitamine e minerali biodisponibili, enzimi naturali come amilasi e proteasi che si attivano e carboidrati complessi che si trasformano facilmente in zuccheri semplici. Per conoscere meglio la Farina Vesuvio e le altre farine Molino Vigevano l’appuntamento è al TuttoPizza a Napoli, alla Fiera d’Oltremare, dal 20 al 22 maggio: lo stand 25 è coordinato dai maestri tecnici pizzaioli Maurizio Stan-
P
co e Marco Manzi (della Pizzeria Giotto di Firenze) che in uò una farina diversa dalla classica “00” essere
appositi momenti educational mostreranno le tecniche di
adatta alla pizza napoletana contemporanea cotta
lavorazione e le proprietà delle varie farine del brand.
in forno elettrico, quella che in gergo viene chiama-
B cod 60545
ta pizza a canotto, per la presenza di un bordo particolarmente sviluppato e pronunciato? La risposta affermativa arriva da Molino Vigevano, che ha calibrato la Farina Vesuvio proprio per questa esigenza. Si tratta di una farina di grano tenero tipo “0” con germe di grano vitale ottenuta da grano sottoposto al processo di germinazione assistita. Per una pizza ricca di nutrienti, con maturazione completa anche con brevi lievitazioni, caratterizzata da un cornicione che sia gonfio ma allo stesso tempo leggero, come una piuma, e vuoto. Con la farina Vesuvio è facilissimo ottenere un cornicione sempre alveolato, morbido e perfettamente dorato con ogni tipologia di forno, anche elettrico, e quindi anche
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Italia a Tavola · maggio 2019
Molino Vigevano via dell’Artigianato 5 - 27020 Torre d’Isola (Pv) Tel 0384 298479 - www.molinovigevano.com
Alimenti
Approved Event
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
LE RADICI DEL CIBO
Lo scalogno, un compromesso tra l’aglio e la cipolla
“S
e vuoi fare il figo usa lo sca-
scritto del secolo XIV conservato pres-
Dal sapore par-
logno” è il titolo del libro di
so la Biblioteca universitaria di Bologna.
ticolare, in cucina si
Carlo Cracco che ha ride-
Esistono diverse varietà. Molto po-
presta a diversi usi
stato l’interesse su questo ortaggio.
polare quella italiana; lo Scalogno di
sia a crudo che come
Come cipolla e aglio, fa parte della fa-
Romagna Igp dal 1997 è coltivato nei
ingrediente per un
miglia delle Liliacee. Il suo nome bota-
territori compresi tra Faenza, Forlì e
nico, Allium Ascalonicum, ci porta nel
Imola, ogni fine di luglio Riolo Terme,
soffritto. Le sue foglie di Piera Genta ancora verdi e tagliate finemente sono
Medio Oriente, alla città di Ascalone di
cittadina in provincia di Ravenna, fin dal
ideali per insaporire insalate; viene ag-
Giudea, antico porto situato nella parte
1992 gli dedica una fiera. In Toscana
giunto nella preparazione di due salse
meridionale dell’odierno Israele, a nord
nel Valdarno aretino se ne coltiva una
famose, la bernese e la bordolese, nei
di Gaza. Ritenuto dagli antichi Greci e
specie diversa dal colorito giallo e dalle
ragù di carne, nelle torte rustiche e nel
Romani un potente afrodisiaco, viene
dimensioni maggiori, mentre a Campo-
brodo. Come la cipolla, anche lo sca-
citato da Plinio, Ovidio e Columella; le
dimele (Lt), troviamo una varietà con un
logno, quando tagliato, fa lacrimare gli
cronache inoltre riferiscono che era
solo bulbo e la pellicola bianca.
occhi. Bisogna evitare di metterlo sotto
presente nell’orto della reggia di Carlo Magno.
72
Lo troviamo coltivato anche all’e-
l’acqua perché il suo sapore ne risente
stero: in Francia si produce una specie
in modo negativo. Quando lo acquistia-
Lo scalogno che coltiviamo oggi
rosso-bruno dalla forma allungata; in
mo dobbiamo assicurarci che il bulbo
arrivò in Europa tra il XII e XIII secolo
Olanda e Danimarca una tipologia più
sia asciutto e privo di germogli. Come
per opera dei Crociati; nel Duecento in
gialla; negli Stati Uniti uno gigante e
l’aglio, ha proprietà battericide, tonifi-
Francia aveva un ruolo importante nella
bianco, un incrocio con la cipolla. Altre
canti, antiossidanti e diuretiche. Ricco in
cucina, mentre testimonianze italiane
varietà si coltivano in Cina, in Indonesia,
sali minerali e con discreto contenuto di
sul suo utilizzo le troviamo in un mano-
in Siria e Thailandia.
vitamine A, B e C. B cod 60604
Italia a Tavola · maggio 2019
Alimenti
Staycrisp McCain Le patatine da...
S
oddisfare la nuova generazione
vincenti in questo contesto, dove tutto
croccantezza che di mantenimento
di consumatori 2.0 diventa ogni
deve essere al massimo delle aspetta-
del calore, permettendo quindi una
giorno
lo
tive e dove la scelta della materia pri-
maggiore flessibilità in cucina (prepa-
smartphone li guida alla ricerca di re-
ma e delle aziende partner a cui affi-
razione anticipata, anche al forno) e
censioni eccellenti, dove ogni pasto
darsi possono davvero fare la diffe-
nel servizio (gestione dei momenti di
diventa un’esperienza a 360°. Il risto-
renza.
picco, asporto, consegna a domicilio).
più
impegnativo:
ratore che vuole stare al passo con i
McCain, da sempre attenta ai trend
Vari test sensoriali sul consumato-
tempi deve rimettersi in discussione,
e alle esigenze dei ristoratori, ha come
re, condotti a livello europeo, hanno
modulando la propria offerta con pro-
mission quella di trasformare un pro-
validato a pieno la ricetta: gusto inten-
poste uniche e in grado di trasmettere
dotto semplice come la patatina fritta
so e naturale di patata, valorizzato da
“emozioni” che colpiscano. Ma c’è di
in qualcosa di unico, con particolare
una straordinaria croccantezza, che fa
più: anche tra le mura domestiche il
attenzione alla qualità e alle necessità
fare “wow” ad ogni morso. I bastoncini
consumatore non rinuncia a tutto que-
operative della cucina.
Staycrisp McCain sono disponibili in
sto. Ecco che il mercato del fuori casa
L’esclusiva gamma Staycrisp Mc-
due diversi tagli, 6x6 e 9x9 mm, nelle
si è plasmato velocemente e il feno-
Cain mantiene la promessa di servire
varianti classica o con buccia, che ri-
meno della consegna a domicilio è
patatine ogni volta calde, croccanti e
sponde alle nuove tendenze legate al
esploso anche nel Belpaese: con po-
gustose, come appena fritte, per ga-
ritorno alle origini e alla ricerca di au-
chi click la ristorazione raggiunge le
rantire una migliore esperienza di con-
tenticità. B cod 60536
case degli italiani aprendo nuove op-
sumo in qualsiasi condizione, anche in
portunità per i numerosi operatori del
quelle più “estreme”. Lo speciale rive-
settore. Qualità, unicità, esperienza:
stimento invisibile garantisce infatti
tre parole imprescindibili per essere
un’eccezionale tenuta, sia a livello di
McCain Foodservice Italia via Zanchi 20 - 24126 Bergamo Tel 035 4526111 www.mccainfoodservice.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
73
Alimenti
Da Sassari nelle migliori gastronomie e in noti ristoranti i prodotti dell’azienda agricola dei fratelli Pinna. Spiccano il denocciolato di Bosana, pane, pasta e la ventresca di tonno
Oli, vino e sottoli Pinna
Il cuore buono della Sardegna L’azienda agricola Fratelli Pinna svi-
delle piante. Inoltre, il marchio Eticalimen-
luppa i propri appezzamenti terrieri tra le
ta, realtà interna all’azienda, promuove
a nostra produzione di olio
porte di Sassari e Ittiri, a 450 metri sul li-
un gustoso assortimento di pasta, pane e
d’oliva denocciolato a Sassari
vello del mare, territorio particolarmente
dolci di produzione artigianale, oltre al
è frutto di un’antica e radicata
vocato alla coltivazione dell’ulivo e degli
tonno rosso di Carloforte e la ventresca».
passione familiare per la terra sarda. Da
ortaggi. Figlia e sorella di coltivatori di uli-
Nuovi nati tra i prodotti Pinna, i due vini
quasi un secolo, nel cuore dell’agro sas-
vi, Antonella Pinna tiene le fila della com-
più tipici della Sardegna: il Vermentino
sarese, ci dedichiamo alla coltura dei no-
mercializzazione dei prodotti di famiglia:
dop “Agale” e il Cannonau dop “Okila” .
stri uliveti di Bosana, cultivar tipico della
olio d’oliva extravergine (su tutti il denoc-
Riconoscimenti alla qualità dei pro-
Sardegna. Questo lavoro ci ripaga con i
ciolato di Bosana) e una gran varietà di
dotti Pinna vengono dal libro di Davide
marchi di olio prodotti e commercializzati
sott’oli. «Oltre agli uliveti - continua Anto-
Paolini “Alla scoperta del gusto italiano” e
a partire dal 1999: Antichi Uliveti del Pia-
nella - ci dedichiamo alla coltura di ortag-
dal “Glossario” di Paolo Massobrio. Il de-
no e Maccia d’Agliastru. Nel 2001, ade-
gi. Produciamo carciofi, asparagi, favette,
nocciolato di Bosana è stato proclamato
rendo all’idea di Luigi Veronelli, abbiamo
bietole selvatiche, funghi cardoncelli, oli-
da Slow Food “Olio Slow 2018”, “Prodot-
iniziato anche la produzione del prezioso
ve Bosana. Il nostro è un impegno decli-
to di eccellenza” per Legambiente e ha
Denocciolato di Bosana». Sarda di nasci-
nato con metodi biologici, rispettando la
avuto il punteggio di 95/99 nella Guida
ta e bergamasca d’adozione, Antonella
stagionalità e i tempi naturali di crescita
Flos Olei di Marco Oreggia. B cod 60715
di Roberto Vitali
«L
Pinna Masia non ha dimenticato la sua terra natale, Ittiri (Ss), anzi, sta facendo di tutto per valorizzare la produzione agroalimentare di qualità di cui la Sardegna va fiera. Per questa attività nel settore, il profilo professionale di Antonella e i suoi prodotti tipici sardi sono stati inseriti dalla giornalista di “Repubblica” Licia Granello nel volume “I sapori d’Italia dalla A alla Z”.
74
Italia a Tavola · maggio 2019
Al passo con i tempi
Alimenti
Nuovo sito e app per Orobica Food Il processo di rinnovamento che l’azienda bergamasca sta ormai portando avanti da tempo vede l’azienda impegnata anche sul fronte tecnologico e informatico
L
a continua voglia di essere al pas-
collaboratori, le sue iniziative e il suo
gare la cultura enogastronomica del
so con i tempi ha innescato il desi-
credo. Attraverso sezioni dedicate è
territorio. Le eccellenze devono essere
derio incessante di fornire servizi
possibile mettersi in contatto diretta-
valorizzate non solo per la qualità este-
sempre nuovi e soluzioni all’avanguar-
mente con l’azienda e richiedere tutte
tica e il trend, ma anche e soprattutto
dia. Per poter fare ciò non è abbastanza
le informazioni e le curiosità di cui si ne-
per i valori nutrizionali, per l’aspetto sa-
percorrere le solite strade, ma bisogna
cessita. Non accontentandosi di que-
lutistico e sostenibile e per il “plus” che
osare e azzardare con metodi magari
sto, però, l’azienda ha deciso di svilup-
possono offrire.
anche già consolidati, ma rivisti in una
pare anche un’app (disponibile al mo-
Parallelamente a sito e app, si è in-
nuova ottica.
mento solo per i tablet con sistema
tensificato l’utilizzo dei canali social:
Ed ecco che per questo motivo, in
operativo Android), in cui sono racchiu-
un’opportunità sia per l’azienda che per
occasione anche di TuttoFood 2019,
se tutte le eccellenze selezionate e di-
i fruitori, i food lovers e i blogger per
Orobica Food ha lanciato il nuovissimo
stribuite dall’azienda. Uno strumento
avere sempre un costante aggiorna-
sito web, uno strumento che l’azienda
nuovo, interattivo e accattivante che,
mento su quanto si sta facendo, coin-
ha rivalutato e ammodernato renden-
grazie alla presenza di immagini e dida-
volgere più persone possibili facendo
dolo glamour, elegante e molto funzio-
scalie, permette di visionare in antepri-
conoscere e divulgando il mangiar
nale. Il sito è stato concepito non solo
ma il prodotto.
bene e sano. B cod 60497
come una vetrina che mostra i prodotti
In linea con la propria filosofia e i
selezionati dall’azienda, ma soprattutto
propri obiettivi, Orobica Food ha intro-
come “luogo” in cui poter conoscere la
dotto e potenziato l’uso di questi nuovi
realtà Orobica, il suo pensiero, i suoi
strumenti anche per aumentare e divul-
Orobica Food via della Castrina 1 - 24060 Chiuduno (Bg) - Tel 035 8361299 www.orobicafood.com
maggio 2019 · Italia a Tavola
75
Alimenti
Basta truffe sugli alimenti
No anonimato e chiudiamo l’azienda tipici autentici, che costano certamente di più dei tarocchi spacciati per Dop dai due “colleghi” romani. Ci sono poi i produttori di Dop che subiscono la concorrenza di prodotti “simili” ma che non sono garantiti da nulla. E infine i consumatori, che si trovano nel piatto formaggi finti, pagandoli come autentici e rischiando magari qualche intossicazione. Ora è però tempo di dire basta. È assolutamente ridicolo che in Italia si possa ancora considerare negativo l’utilizzo di alimenti surgelati (che danno garanzie di di Alberto Lupini
Di truffe più importanti legate agli
conservazione e tracciabilità), mentre le
alimenti se ne fanno molte in Italia, ma
frodi in commercio alla fine si esaurisco-
sequestri nel mondo del cibo passa-
questi ennesimi episodi segnalati dai
no solo in qualche sanzione.
no spesso sotto silenzio dei più. An-
Carabinieri del gruppo per la tutela agro-
In un Paese che sembra incantato da
che perché in Italia, pur in flagranza di
alimentare dovrebbero aprire gli occhi,
un tema come quello della legittima dife-
reato, i truffatori restano coperti dall’ano-
soprattutto ai politici, riguardo alla diffu-
sa, dobbiamo pensare a “difendere” sul
nimato fino a sentenza (quando ci arriva-
sione di pratiche scorrette a un po’ tutti i
serio le nostre produzioni. Da tempo Ita-
no). Salvo che non siano nomi noti, nel
livelli. Per fortuna la stragrande maggio-
lia a Tavola chiede un inasprimento delle
qual caso le fughe di notizie si moltipli-
ranza dei ristoratori, dei produttori e dei
pene per i crimini commessi col cibo ai
cano. Eppure non si può passare sotto
commercianti sono onesti. Ma certo una
danni della nostra salute e delle nostre
silenzio il caso recente di due ristoranti
riflessione va fatta.
imprese oneste. I ristoratori che deci-
I
76
romani denunciati per frode in commer-
Parmigiano, mozzarella e gorgonzola
dono consapevolmente di spacciare in
cio per aver indicato nel menu come
sono 3 prodotti simbolo della nostra pro-
menu prodotti falsi non devono più poter
Parmigiano Reggiano, Mozzarella di bu-
duzione lattiero-casearia e sono anche
gestire un esercizio pubblico. Le aziende
fala campana e Gorgonzola (tre Dop) altri
i più taroccati nel mondo. Ma se in Italia
che taroccano vanno chiuse e ciò vale
formaggi, fra cui un erborinato tedesco.
non alziamo la guardia per evitare que-
anche per i commercianti che truffano.
E che dire delle analoghe denunce per
ste truffe, non potremo certo pensare
E, da subito, andrebbe fatta una riforma
due caseifici campani, che aggiunge-
di combattere l’Italian sounding a livello
per cui le denunce per frode alimentare
vano zucchero per fare la mozzarella di
internazionale. E questo anche perché i
devono essere accompagnate dal nome
bufala “Dop”, e per due commercianti
truffati sono tanti. È il caso dei ristoratori
dell’azienda che le ha commesse. Ne va
siciliani che indicavano come “di Bronte
onesti, che magari dedicano tempo e ri-
del buon nome di tutti gli altri protagonisti
Dop” pistacchi di altra provenienza?
sorse per cercare e valorizzare prodotti
del comparto.
Italia a Tavola · maggio 2019
B cod 60517
Olio
Olio Riviera Ligure Dop Il rilancio comincia dalle cucine di La Mantia
za certificata dell’olio Dop che ha nell’oliva taggiasca il suo simbolo storico e la ristorazione meneghina. Un comparto che negli ultimi anni ha investito sulla qualità, puntando sulle materie prime di eccellenza, unico modo per garantire l’identità e i gusti autentici della tradizione e della cucina italiane. L’iniziativa ha visto protagoniste, prima del lunch firmato dallo chef siciliano, alcune aziende affiliate al Consorzio. L’Azienda agricola Santa Barbara, alle pendici del monte di Portofino, dove la famiglia Costa non solo produce olio ma concilia l’attività olivicola con un’offerta di ospitalità. Risalente al 1922 è l’azien-
U
da Amoretti di Lorenzo, che affonda le n menu ad hoc, pensato per
spiegato il presidente del Consorzio Olio
sue radici a Oneglia e che ad oggi, con i
esaltare le qualità dell’olio ex-
Riviera Ligure Dop, Carlo Siffredi - che
suoi 80 ettari (punta ai 100), si concentra
travergine d’oliva Riviera Ligure
vuole avvicinare il mondo della ristora-
al massimo nella produzione sia di olio
Dop (www.oliorivieraligure.it), quello
zione all’Olio Dop Riviera Ligure, per far-
evo che di olive da tavola. Più giovane
preparato dal cuoco Filippo La Mantia. È
ne capire le caratteristiche. L’Olio Riviera
è Lucchi e Guastalli, nata nel ‘95 non
il debutto di una campagna di sensibiliz-
Ligure Dop dev’essere un olio dolce,
per tradizione familiare ma per gli studi
zazione sostenuta da Consorzio e Fon-
delicato, “rotondo”, quindi adatto un po’
agronomici di Marco Lucchi. L’attività di
dazione Qualivita. Italia a Tavola è media
a tutti i piatti, ad ogni tipo di gusto». «L’al-
coltivazione nasce come un hobby, per
partner dell’iniziativa, organizzata in quat-
tro obiettivo al quale puntiamo attraver-
passione, e interessa non la classica va-
tro diverse tappe. L’obiettivo, grazie an-
so questa promozione - ha proseguito
rietà taggiasca, ma la razzola.
che al supporto del Piano di Sviluppo Ru-
il presidente - è il raggiungimento del
Anfosso nasce nel 1945 ed è oggi
rale 2014-2020 della Regione Liguria, è
consumatore finale, far sì che si avvicini
alla terza generazione: rispettivamente
creare un momento di formazione rivolto
all’olio in generale, che lo percepisca
dalla coltivazione al frantoio, dalla pro-
agli operatori commerciali del settore,
non come condimento, ma ingrediente
duzione alla promozione a livello di mar-
per far conoscere le caratteristiche del
che contribuisce a valorizzare la materia
keting, propone oggi anche una serie di
prodotto non solo attraverso l’assaggio,
prima».
prodotti come l’oliva taggiasca, il pesto,
ma anche tramite il racconto e le ricette
una serie di creme; si aggiungono risto-
tia, “oste e cuoco” di uno dei locali oggi
razione e ospitalità. Quinta generazione
«Milano è stata la prima tappa di que-
più frequentati e di tendenza di Milano,
(l’azienda risale alla fine dell’800) per
sta iniziativa del Consorzio di Tutela - ha
hanno fatto da trait d’union tra l’eccellen-
Olio Boeri. Siamo a Taggia, cuore dell’o-
di chef di fama.
78
Ed ecco che i piatti di Filippo La Man-
Italia a Tavola · maggio 2019
Olio liva taggiasca, da sempre protagonista da Boeri, sia per la produzione di olive da mensa che di olio, come il Riviera dei Fiori (100% Taggiasca), un cru che ha la particolarità di essere olio tardivo. Enorme realtà in rapporto alla superficie dedicata all’olivicoltura in Liguria è quella degli Olivicoltori Sestresi, nata nel 1978 da un gruppo di 23 agricoltori e ad oggi rappresentata da 1.660 soci e oltre 600 ettari di oliveti. Marco Cusinato ne è vice presidente. Podere Donzella da decine di anni produce olio con grande attenzione a qualità e tradizione. 2 ettari coltivati ini-
Con il contributo del PSR Liguria - Domanda n. 84250166984
zialmente come hobby, ma trasformati in seguito in risultato ben riuscito di tut-
perché crediamo fermamente sia giusto
finocchietto, una Fettina di vitellina a ba-
to quello che Elena Donzella e il padre
riportare all’attenzione degli chef partico-
gnomaria e, per concludere, una versio-
hanno esperito durante gli anni. Ci si
lari materie prime come l’olio certificato.
ne d’autore del Cannolo siciliano prece-
sposta ad Albenga, da Sommariva Tradi-
Quello che vogliamo è che l’olio torni al
duta da due Sorbetti all’olio Dop.
zione Agricola: 20 ettari, tradizione lunga
centro della nostra cucina, della nostra
ormai un secolo, frantoio di proprietà e
cultura».
«I piatti che ho scelto - ha affermato lo chef - nascono da un esplicito riferimen-
produzione non solo di olio ma anche di
Un menu figlio del talento e della
to alla tradizione e, in particolare, alla mia
basilico, pesto, crema di olive e crema di
voglia di esplorare la cucina semplice e
esperienza di bambino, quando l’olio
acciughe.
ricca che ha reso celebre l’Italia, quello
extravergine di oliva era simbolo di una
«La Fondazione Qualivita - ha detto
di La Mantia, che ha proposto ricette di
cultura del cibo molto radicata e legata
il direttore della fondazione stessa Mau-
degustazione dell’olio Riviera Ligure
al benessere. La sfida di questo menu è
ro Rosati - supporta ormai da due anni
Dop basate sull’esaltazione della materia
stata quella di passare dagli oli siciliani
il Consorzio di Tutela della Dop Olio Ri-
prima: dal Baccalà in oliocottura, passan-
della mia infanzia all’evo Riviera Ligure
viera Ligure, soprattutto in questa fase di
do per una Pasta all’olio Dop dai sapori
Dop, prodotto di grande qualità con ca-
promozione all’interno della ristorazione,
mediterranei con ricotta, cacio cavallo e
ratteristiche diverse e molto originali». Le prossime tappe hanno come protagonisti Giuseppe Lisciotto (Les Petites Madeleines), Emanuele Petrosino (I Portici) e Maurilio Garola (La Ciau del Tornavento). Per far scoprire le mille sfumature dell’extravergine Riviera Ligure Dop, il Consorzio organizza, il weekend del 15-16 giugno, “Oliveti Aperti”, un inedito evento alla scoperta del mondo rurale della Riviera Ligure fatto di oliveti, frantoi, aziende agricole, agriturismi, cucina tipica e panorami mozzafiato tra le colline dei secolari muretti a secco e i pendii a picco sul mare (www.olivetiaperti.it). B cod 60336
maggio 2019 · Italia a Tavola
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Olio
Il ritorno alla campagna salverà l’olio italiano
S
pesso noi italiani abbiamo biso-
La Puglia e la Calabria - lo abbiamo
se venisse compresa
gno di spaventarci per cominciare
imparato bene - sono il nostro bacino na-
appieno, farebbe della
a cambiare le cose. Forse l’ab-
turale per produrre quasi il 70% dell’olio
regione un avamposto
bandono degli oliveti e in generale delle
italiano. Percorrere dal nord della Puglia
in Europa e nel mondo
campagne sta lasciando il passo alla fi-
fino a Santa Maria di Leuca le strade re-
unico nel suo genere.
ducia e alla voglia di restare nel luogo di
gionali e provinciali che si perdono in
origine, magari risistemando quello che,
questo mare di olivi è qualcosa di unico
Facendo un tuffo di Fausto Borella tra Scilla e Messina, si
con tanto amore e dedizione, i nostri avi
e magico. La tentazione di abbandonare
entra nell’antica Trinacria, quella Sicilia
avevano curato. In Toscana - la mia re-
o lasciare le olive sull’albero, tanto poi
che trasuda storia e mare. I Fenici, i Greci,
gione - fino a pochi anni fa si assisteva
viene l’industria a ritirare l’olio di media
i Romani, i Cartaginesi, i Normanni e su,
a un abbandono degli oliveti inesorabile,
qualità, è molto forte. Ma si dovrebbe
fino a noi. Una delle isole più produttive
silenzioso e continuo. Quasi il 5% degli
prendere coscienza che queste zone, se
di olive da mensa e da olio. Si comincia
oliveti già piantati venivano abbandonati.
curate e rispettate, potrebbero produrre
a raccontare l’olio non più attraverso ag-
Adesso continuo a ricevere telefonate
l’olio extravergine più buono del mondo.
gettivi - forte, medio, leggero - ma grazie
e messaggi di persone che mi chiedo-
Altrimenti l’incuria e la negligenza, unite
al nome della pianta, della monocultivar
no quali siano le zone migliori e i campi
ad altri fattori naturali, potrebbero crea-
che cresce nella zona di origine: Nocella-
dove prendere in affitto un terreno per
re gli stessi problemi che hanno avuto
ra del Belice, Tonda Iblea, Ogliarola Mes-
creare il proprio olio extravergine di qua-
gli amici del Salento che hanno dovuto
sinese, Santagatese, Moresca.
lità.
abbattere oltre un milione di esemplari di
Più un prodotto ha una sua identità,
alberi, a volte più che secolari, per colpa
più il consumatore andrà alla ricerca di
della famigerata Xylella.
quel ricordo, di quel profumo, di quel-
Scendendo verso l’Umbria e il Lazio, si assiste a una coltura ramificata in quasi
80
tutte le province. È fondamentale non de-
Un’altra pagina di eccellenza la può
la volta che, grazie a quel viaggio, aprì
turpare il paesaggio che tanto ammirano
raccontare senz’altro la Calabria, con la
il tappo di quella bottiglia e fu rapito da
i turisti di tutto il mondo che vengono in
sua conformazione morfologica unica e
un profumo di fresco vento del mare, di
vacanza da noi, inserendo impianti super
con la sua storia assolutamente millena-
erbe e agrumi, che mai nessuno era riu-
intensivi che in queste terre così collinari
ria. La vite, l’olivo, i cereali, la frutta e gli
scito a racchiudere dentro un contenito-
non avrebbero l’effetto desiderato.
agrumi trovano una naturale dimora che,
re. B cod 60773
Italia a Tavola · maggio 2019
Olio
Olio evo e Basilicata, tesori capitali Venosa, le cui origini risalgono al III secolo a.C., con il Castello del Balzo risalente al 1400 che oggi ospita il Museo Archeologi- di Fulvio Raimondi co Nazionale. Scendendo verso il mare si arriva alla zona del materano con la sua Ferrandina, cittadina a circa 500 metri/ slm da cui prende il nome una delle cultivar più famose. In questa zona esistono ulivi addirittura bimillenari, chiamati monumentali proprio per la loro età e per le loro dimensioni. Luoghi da visitare nelle vicinanze sono i
V
famosi Giardini dei Patriarchi dell’Uolendo
pensare
di
iniziare
di produzione che ha colpito il sud
nità d’Italia ed i ruderi del castello di
a raccontare un percorso di
del Paese. La sua produzione rispetto
Uggiano.
cultura dell’olio evo legata al
all’anno precedente è rimasta sostan-
territorio e al turismo, viene sponta-
zialmente inalterata.
E dopo aver faticato per riempire i nostri occhi delle bellezze che i luoghi
neo citare subito la Basilicata, terra di
Se poi volessimo divertirci ed an-
regalano, serve un meritato ristoro e,
persone dedite al sacrificio. Basilicata
dare a godere delle bellezze naturali,
se si scegliessero dei carpacci o delle
che, quest’anno, vive dodici mesi par-
oltre che a soddisfare le nostre go-
carni bianche, ecco che un olio Evo
ticolari grazie al suo capoluogo, Mate-
lose papille gustative, partendo dal
Cima dei Melfi troverebbe un luogo
ra, che è stata eletta Capitale europea
nord della regione ecco che ci si tro-
ideale per farsi gustare al meglio. Per
della cultura. E tra le culture da cono-
verebbe sul monte del Vulture; un vul-
l’Ogliarola del Vulture invece ricorda-
scere di questa regione, c’è di diritto
cano inattivo e spento ormai da molto
tevi che tra i piatti con i quali si sposa
anche quella relativa, appunto, all’olio
tempo. È un terreno che ha mantenu-
meglio ci sono le zuppe di legumi e
evo. Esistono due macro aree di pro-
to caratteristiche particolari. È ricco di
delle sane bruschette.
duzione in Basilicata: il materano e la
sali minerali e di potassio, elemento
Nel materano pranzando in com-
zona del Vulture con la sua zona Dop
fondamentale per i vegetali ed anche
pagnia dell’olio Evo da Majatica di
certificata a nome Lucano. In queste
per la crescita degli ulivi. E nella zona
Ferrandina sarebbe buona cosa ver-
due zone si coltivano principalmen-
del Vulture come non fermarci a visi-
sarlo con devozione su un’insalata di
te le cultivar Cima di Melfi, Ogliarola
tare il borgo medievale di Melfi ed il
arance o, perché no, su un piatto di
del Vulture, Majatica di Ferrandina e
suo castello; senza parlare di Rionero
baccalà in umido. Dove c’è cultura,
Ogliarola del Bradano. È una regio-
in Vulture che è la cittadina maggior-
c’è conoscenza e voglia di esperien-
ne, la Basilicata, che non ha risentito,
mente legata all’antico vulcano. Non
za. La Basilicata ha tutto questo.
citando i dati della Coldiretti, del calo
possiamo dimenticarci nemmeno di
B cod 60724
maggio 2019 · Italia a Tavola
81
Vino
L'ITALIA DEL VINO
Piemonte, terra enogastronomica Il Piemonte è sicuramente uno dei più importanti territori italiani dal punto di vista vitivinicolo, con un ampio patrimonio di storia e tradizioni
P
artendo dal cibo e arrivando al vino, parliamo di una regione ricca di sapori e profumi, conosciuta in tutto il mondo per i suoi vitigni e le sue creazioni culinarie, famosa anche per la sua "classicità" nonché per l'esaltante tradizione enogastronomica che
è in grado ancor oggi di promuovere. Padroneggiano i vini a
bacca nera, con il Nebbiolo a far da porta bandiera; il di Eros Teboni
suo territorio d'elezione, quello dove riesce a dare
Miglior sommelier del mondo Wsa 2018 la sua miglior espressione, è situato nelle Lan-
ghe, tra Barbaresco e Barolo. Oltre a quest'ultimo, denominato “il re dei vini” all'interno dei confini regionali - del quale ho scelto qui una delle sue migliori interpretazioni - vorrei far conoscere anche altre due realtà differenti di vitigni, meno classiche ma più moderne. Percorriamo quindi un viaggio che va dal classico ed elegante per arrivare al potente ed esplosivo. I piatti in abbinamento sono di Tina Marcelli, cuoca del Feuerstein di Brennero (Bz). B cod 60597
Barolo Docg “Sottocastello di Novello” 2013 - Cá Viola Vitigno: Nebbiolo Età delle viti: 15 anni Consumo: dal 2019 al 2035 Forma di allevamento: Guyot Alcol: 14% vol. Prezzo medio: 80 euro Abbinamento consigliato: Ravioli di patate con ricotta e cips di pancetta Punta di diamante di Cá Viola, nato nel 2006, rappresenta la continua ricerca di perfezione di questa cantina. Prodotto solo nelle migliori annate, mostra come il Nebbiolo riesca ad essere versatile ed importante nella sua miglior espressione, il Barolo. Vino dotato di grande cromaticità, dove il rosso rubino si combina con leggeri riflessi aranciati. Ottima speziatura, dal pepe nero al tabacco fino al cioccolato, con note ben definite di piccola frutta rossa; grande lunghezza, tannini morbidi e setosi con un acidità non invadente e compatta.
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Italia a Tavola · maggio 2019
Vino
“Herzú” Riesling 2017 - Ettore Germano
Vitigno: Riesling Renano Età del vigneto: 25 anni Consumo: dal 2019 al 2030 Forma di allevamento: Guyot Alcol: 12.5% vol. Prezzo medio: 25 euro Abbinamento: Tagliolini al carbone attivo e Black Tiger La dimostrazione di come anche in Italia il Riesling riesca ad essere prodotto in modo eccelso. Questo prodotto offre un bell'esempio di rapporto qualitá/prezzo sbilanciato: difatti per la grande qualità ed espressione che questo vino riesce a trasmetterci, potrebbe sicuramente avere un valore commerciale più elevato. Il classicismo e la grande espressione di note varietali, dagli agrumi alla pesca fino all'albicocca, sostenuti da una spalla acida più che importante, rendono questo vino una delle migliori espressioni di questo vitigno nel nostro Paese. Non tipico per la zona di produzione, visto che ci troviamo nelle Langhe, ma di qualità direttamente proporzionale a quella dei vini prodotti nelle vigne vicine.
“Ai Suma” Barbera d'Asti - Braida Vitigno: Barbera Età delle viti: 50 anni Consumo: dal 2019 al 2040 Forma di allevamento: Guyot Alcol: 16.5% vol. Prezzo medio: 70 euro Abbinamento consigliato: Filetto di cervo con pastinake e sesamo Nasce nel 1989 da una prima vendemmia tardiva del Barbera. Giacomo Bologna di sua iniziativa riesce a creare questa perla piemontese. Una Barbera portata agli estremi, dove il frutto e gli aromi esplodono sia al naso che in bocca richiamando frutta rossa matura, ciliegie e prugne. Note speziate e tostate, dal cioccolato al caffè fino alla vaniglia, arricchiscono lo spettro aromatico di questo vino donandogli un'ulteriore complessità. Una grande struttura e un titolo alcolometrico da peso massimo sono accompagnati da un acidità verticale e lineare, grazie alla quale il vino mantiene un'eleganza e una finezza non tipica per vini di questo tipo.
maggio 2019 · Italia a Tavola
83
Vino
Nel... “Segno” di Librandi Tre novità per il 2019 Forma che viene ripresa sulle nuove etichette evidenziata da un tratto color oro. La ricerca ha interessato soprattutto il Gaglioppo, uno dei vitigni più antichi d’Italia ed ha permesso di iscrivere nel Registro Nazionale delle varietà di vite i primi quattro cloni più idonei alla coltivazione nell’ambiente pedoclimatico dell’entroterra cirotano. A celebrare la presentazione delle nuove etichette ha fatto da cornice un’altra ricorrenza: l’anniversario di nascita della Doc Cirò che quest’anno festeggia i 50 anni, una Doc che potrebbe presto diventare Docg in quanto il consorzio dei produttori, che riunisce 300 viticoltori e 60 cantine, ne ha inoltrato la richiesta agli enti comperazione, racconta l’importante lavoro
tenti. La filiera produttiva dell’attuale
di ricerca e selezione portato avanti
doc Cirò e Melissa è composta da pic-
egno Librandi è la nuova linea
dalla famiglia nella tenuta Rosaneti
cole e medie aziende, la più grande è
di etichette, precisamente tre,
dove dal 1993 si trova la collezione dei
Librandi di cui produce circa 1,2 milioni
presentate dall’azienda cala-
vitigni autoctoni che accoglie circa
di bottiglie.
brese Librandi al Vinitaly 2019 e pen-
200 varietà recuperate su tutto il terri-
Cirò Rosso classico, ottenuto da
sate per i Doc Cirò rosso, rosato e
torio regionale e disposte in un vigne-
100% Gaglioppo, vuole essere un vino
bianco. Raffaele Librandi, terza gene-
to dalla caratteristica forma a spirale.
da consumo immediato, in cui trovia-
di Piera Genta
S
mo sfumature di erbe aromatiche che in qualche modo richiamano anche l’eucalipto. Avvolgente. Cirò Rosato, 100% Gaglioppo: attraente il rosa cerasuolo, delicato, fresco al palato, invitante. Cirò Bianco, 100% Greco bianco: con note di frutta gialla, fichi ed un finale rinfrescante. B cod 60381 Librandi strada statale 106 Jonica - 88811 Cirò Marina (Kr) - Tel 096 231518 www.librandi.it
84
Italia a Tavola · maggio 2019
Vino
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
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Vino
Bollicine ambasciatrici di un’identità territoriale unica
C
ol Vetoraz è l’unica cantina della denominazione Conegliano Valdobbiadene situata sul punto più elevato del colle del Cartizze. Coltivare la vite qui,
dove tutto è “Superiore”, è un onore ma richiede un impegno e un’attenzione costanti. Col Vetoraz fin dalla sua fondazione, nel 1993, ha fatto una scelta precisa: produrre esclusivamente Valdobbiadene Docg e Cartizze Superiore Docg, unica espressione delle proprie radici. Ogni calice di Col Vetoraz sa raccontare una storia meravigliosa di forte identificazione territoriale, di rispetto estremo per la natura, di ascolto e adattamento ai suoi cicli, in ogni fase di lavorazione, iniziando dalla raccolta delle uve, eseguita rigorosamente a mano su pendenze estreme, con un obiettivo chiaro: raggiungere quell’insieme di equilibrio, armonia ed eleganza che è la chiave per ottenere vini di elevata piacevolezza. Tutto questo per Col Veto-
In piedi: Francesco Miotto; seduti: Paolo De Bortoli e Loris Dall'Acqua
raz significa lavorare per l’eccellenza. Da una terra eletta traggono origine vini di grande ca-
cabili momenti di condivisione, interpreti perfetti della natu-
rattere, veri signori del benvenuto e complici di indimenti-
ra intrinseca del Valdobbiadene Docg. Come il Valdobbiadene Docg Extra Dry, indiscusso principe degli aperitivi. Invitante e friendly, è ottenuto grazie a un’accurata selezione delle uve di collina che si trovano nell’esclusivo comprensorio di Valdobbiadene. È un vino dal gusto equilibrato e dai toni eleganti il cui leggero residuo zuccherino contribuisce ad ottenere una grande armonia d’insieme. I profumi delicatamente fruttati ricordano la rosa, il fiore d’acacia, il delicatissimo fiore di vite, la pesca bianca, la pera e un leggero agrume. Può accompagnare con gentilezza pranzi leggeri, ideale con risotti alle erbe spontanee primaverili, perfetto con i risi e bisi. B cod 60548 Col Vetoraz Spumanti strada delle Treziese 1 - 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) - Tel 0423 975291 www.colvetoraz.it
86
Italia a Tavola · maggio 2019
“Vorrei che tutti potessero apprezzare i miei dessert”
N Ri uo ce va tta
Vino
Dessert Carte D’Or: la qualità di sempre, senza glutine. Senza
Glutin
e
Scopri tante ricette senza glutine su maggio 2019 · Italia a Tavola
87
Vino
Per la 18ª edizione di Wein am Berg al Das Central si brinda piemontese di Alberto Lupini
A
Ötztal sopra Sölden hanno acceso an-
svariati momenti, dalla serata di gala
cora un a volta i riflettori sui grandi viti-
del giovedì alle degustazioni di vener-
l 18° Wein am Berg la cucina e i
coltori di Austria e per l'occasione del
dì all'ice Q Restaurant & Hotel Das
vini austriaci hanno incontrato i
Piemonte - l'ospite d'onore di questa
Central, fino al Big Bottle Party del sa-
cuochi italiani e una rappresen-
edizione - affiancati da cuochi stellati,
bato (concluso coi fuochi d'artificio).
piste da sci e panorami mozzafiato.
Serate ed eventi a tema, dunque, quel-
tanza dell'enologia piemontese sulle vette di Sölden. La rassegna "Vino in
Queste le cantine piemontesi ospiti
li organizzati dal Das Central, struttura
quota" negli anni ha acquisito sempre
della rassegna, Mauro Veglio, Silvio
a cui fanno capo tutti i principali rifugi e
maggior rilievo. «La prima edizione era
Grasso, Elio Altare, Giovanni Corino e
gli impianti di Sölden; serate durante le
davvero "piccola" - così la descrive An-
Fratelli Revello dal comune di La Morra;
quali accanto ai vini sono state prota-
gelika Falkner, titolare del Das Central
La Morandina da Castiglione Tinella;
goniste le cucine di Austria e Italia.
- in quella settimana avevamo avuto
Cavallotto da Castiglione Falletto; Gian-
Durante le giornate del 18° Wine
qui quattro persone, nel weekend una
franco Alessandria da Monforte d'Alba;
am Berg il protagonista è stato il vino.
cinquantina... Ora in una sola serata
Cantina Tibaldi da Pocapaglia; Prunotto
Sia in numerose degustazioni lungo le
sono stati ben 320 gli ospiti». Numeri
da Alba; Fratelli Cigliuti da Neive. Canti-
piste, sia durante le serate, ma anche
che da soli spiegano il succeso di una
ne "resident" austriache: Bründlmayer
in particolari momenti ad hoc, come
manifestazione che riunisce ormai
(Langenlois, Kamptal), Markus Huber
quello dedicato al Pino 3000 (vedi
come una tradizione clienti e giornalisti
(Reichersdorf, Traisental), Lackner-Tin-
servizio alla pagina seguente).
europei in una kermesse da gourmand.
nacher (Gamlitz, Südsteiermark), Graf
Si capisce quindi come l'evento,
Numeri in rialzo per una manifesta-
Hardegg (Pulkautal, Weinviertel), Franz
già di per sé di grande rilevanza, abbia
Hirtzberger (Spitz, Wachau).
contribuito a mettere in grande rilievo
zione che tocca alti livelli sia per l'altitu-
88
dine che per la viticoltura e la cucina. Il
Un sodalizio nel calice tra le due re-
5 stelle Das Central e le montagne
gioni vitivinicole che si è riproposto in
Italia a Tavola · maggio 2019
un territorio che merita di essere visitato.
B cod 60527
Vino
Pino 3000, vino d'alta quota Continua l'avventura del Pino 3000, assemblaggio di tre Pinot noir (austriaco, italiano e tedesco) affinato su un ghiacciaio a 3mila metri di quota di Alberto Lupini
I
l progetto, avviato nel 2011, è merito di Angelika Falkner, titolare dell'hotel 5 stelle Das Central di Sölden. È
lei ad aver coinvolto in questo "azzardo" l'austriaco Paul Achs dell'omonima
cominciato. E otto anni dopo i tre pro-
a 3mila metri. Un progetto unico, dovu-
azienda, la cantina altoatesina St. Pauls
duttori si sono ritrovati nuovamente al
to principalmente al clima particolare di
col suo enologo Wolfgang Tratter e l'a-
Das Central: «Continuiamo a portare
questa zona, un clima molto costante a
zienda tedesca Dr. Heger e il suo wine-
avanti - ha detto Wolfgang Tratter - que-
quest'altitudine,
maker Joachim Heger. L'idea di questo
sta idea di creare un vino che non esi-
dell'aria e una temperatura sempre in-
vino era nata durante una giornata ric-
ste al mondo. Lo facciamo ora degu-
torno ai 12°C».
ca di ispirazione del Wein am Berg. Du-
stando una prova di botte del 2017». Il
Sull'etichetta nessun accenno al Pi-
rante la manifestazione, «enologi, som-
Pino 3000 infatti viene venduto solo il
not nero: non è possibile riportarlo, es-
melier e giornalisti - ha dichiarato An-
terzo anno dopo la vendemmia. «Uno
sendo un assemblaggio europeo. Ma il
gelika Falkner - avevano detto che a
stesso vitigno, ma da tre Paesi diversi,
nome Pino 3000 (con la cifra legata
3mila metri sopra il livello del mare il
Austria, Germania e Italia. Usiamo solo
chiaramente all'altitudine dove il vino
vino ha un sapore decisamente miglio-
le nostre selezioni più mirate, che met-
viene fatto affinare, nella speciale canti-
re». È da questo concetto che tutto è
tiamo insieme e facciamo poi maturare
na realizzata nell'Ice Q, l'avveniristico
Joachim Heger, Paul Achs und Wolfgang Tratter
un'alta
pressione
rifugio in cui è stato girato anche il film Spectre di 007) già può rimandare al vitigno principe. Nemmeno l'annata può essere riportata in etichetta, ma «utilizzando la "L" di lotto con accanto il numero dell'anno, ad esempio L12, riusciamo a individuare anche l'annata». Per l'occasione, oltre ad una prova di botte dell'annata 2017, è stato degustato anche Pino 3000 2012. A completare il progetto - novità di quest'anno - c'è anche la grappa Pino 3000, da vinacce pregiate.
B cod 60544
maggio 2019 · Italia a Tavola
89
Vino
OnestiGroup
si afferma anche nel mondo del vino A due anni dalla nascita di “Uvae”, la sezione di OnestiGroup dedicata ai vini, l’ultima edizione di Vinitaly è stato un banco di prova importante. Una rassegna certo impegnativa, ma di grande soddisfazione
L’
area dell’azienda piacentina,
Un’offerta autorevole e di grande ap-
specializzata nella distribuzio-
peal per gli operatori professionali, in
ne di marchi beverage, è stata
piena sintonia con l’anima dinamica di
sempre molto affollata. In primo pia-
OnestiGroup, sempre pronta a rispon-
no due cantine del catalogo “Uvae”:
dere alle esigenze del mercato grazie
Nino Gandolfo, realtà siciliana, e Bu-
all’incessante ricerca e alla meticolo-
glioni, nel cuore della Valpolicella.
sa selezione dei prodotti. In particolare, per Cantina Buglioni è stato presentato in anteprima mon-
e Vermouth “Del Professore”, brand
diale il nuovo Lugana Musa. Grande
ispirato a Jerry Thomas, il leggenda-
interesse anche per Baronia Soprana
rio bartender americano che nella se-
di Nino Gandolfo, un blend di Zibibbo
conda metà dell’800 diede impulso
e Grillo, una selezione delle migliori
all’arte della miscelazione. Da segna-
uve che sarà presto disponibile sul
lare, tra le ultime novità a catalogo,
mercato in quantità limitata e bottiglie
Ferdinand Gin (a base di Riesling) e
numerate. In degustazione a Verona
Vermouth Macchia.
anche Vigna Poggiarso, la nuova Ri-
Sempre protagonista della scena
serva di Castello di Meleto, suggesti-
il puro distillato alle erbe Alpestre,
va realtà nel cuore del Chianti Clas-
unico marchio di proprietà di Onesti-
sico dove il Sangiovese trova una
Group. La formula assembla tutte le
delle sue maggiori espressioni. Sul
virtù benefiche di 34 erbe (tra cui timo,
fronte Champagne, molto apprezzati
lavanda, tanaceto, finocchio, menta
il Brut, l’Extra Brut e il Blanc de Noirs di
piperita, ocimum basilicum, angelica
Maison Collet. Fondata nel 1921, con
silvestris, salvia officinalis, anthemis
sede ad Aÿ, si sviluppa su un territorio
nobilis), che hanno reso famoso Alpe-
classificato Grand Cru.
stre dal 1857. B cod 60524
Oltre ai vini, presente anche una buona selezione di spirits, comparto in cui OnestiGroup si distingue
Andrea Onesti
90
Italia a Tavola · maggio 2019
da tempo. In primo piano Gin, Bitter
OnestiGroup via Toscana 5/7 - 29017 Fiorenzuola d’Arda (Pc) - Tel 0523 245511 www.onestigroup.com
Vino
Vino, cucina e tour culturali Così vince Sicilia en Primeur Sicilia en Primeur, che quest’anno ha celebrato la 16ª edizione, ha già saputo ritagliarsi un posto di prim’ordine tra le manifestazioni italiane dedicate al vino e al suo territorio
I
gustare in anteprima i vini dell’ultima vendemmia. Un lungo tour per la regione che nelle sue giornate conclusive ha toccato Siracusa, dove sono state organizzate la presentazione tecnica della nuova annata a cura di Mattia Filippi (enologo e consulente fondatore di Uva Sapiens), tutte le degustazioni en primeur dei vini della vendemmia 2018 (gestite dall’Associazione italiana sommelier) e 5 masterclass guidate dai Master of Wine attorno a queste tema-
numeri parlano chiaro, confermando
tiche: Vigne e vini vista mare, A spasso
un successo che si sta consolidan-
nel tempo, Doc Sicilia, Etna territorio in
do anno dopo anno: 50 produttori
continua evoluzione, Piccole denomi-
locali coinvolti, un centinaio di giornali-
nazioni dalla grande storia. Parco ar-
sti al seguito, e ben 5 giorni di attività
cheologico e centri storici di Siracusa e
non-stop, tra degustazioni, visite in can-
Noto i luoghi visitati da tutti i giornalisti.
tina e tour culturali nei siti Unesco. E
A conferma della volontà di fare del
questo perché, anche in Sicilia, il piace-
vino un aggregatore delle tante oppor-
re del buon bere non può discostarsi
tunità turistiche della regione, alle So-
dal desiderio di far conoscere un terri-
ste di Ulisse è stato affidato il compito
torio sempre più vocato al turismo eno-
di preparare la cena di gala tenuta nello
gastronomico. Non a caso, l’isola è la
splendido scenario del castello di Sira-
regione più vitata d’Italia e quella cui
cusa. L’associazione, che raggruppa i
l’Unione europea assegna le maggiori
ristoranti e gli hotel d’eccellenza in Sici-
risorse per il comparto.
lia, ha schierato alcuni dei suoi rappre-
«Il nostro obiettivo - ha detto Ales-
sentanti stellati, da Pino Cuttaia (presi-
sio Planeta, presidente di Assovini Sici-
dente) del ristorante La Madia di Licata
lia - è che l’associazione deve essere
(Ag) e Vincenzo Candiano della Locan-
vissuta da tutti e che occorre fare tutto
da Don Serafino di Ragusa, entrambi
il necessario affinché il vino siciliano
con 2 stelle Michelin, a Tony Lo Coco
cresca. Quest’anno i tour dedicati sono
del ristorante I Pupi di Bagheria (Pa), Ac-
stati gemellati con i siti Unesco che
cursio Craparo di Accursio Ristorante a
hanno rappresentato il filo conduttore
Modica (Rg), Giovanni Santoro dello
dell’edizione 2019».
Shalai Resort di Linguaglossa (Ct) e
Per Assovini Sicilia, l’associazione
Martina Caruso del Signum dell’isola di
che raggruppa 86 cantine isolane e
Salina, nelle Eolie, oltre a Giovanni
che organizza l’iniziativa, è senz’altro
Guarnieri del Don Camillo di Siracusa.
l’occasione per dare la possibilità di de-
B cod 60800
Alessio Planeta
maggio 2019 · Italia a Tavola
91
Vino
A
nche Livon si è presentata al 53° Vinitaly con una bella novità: si tratta
di Clas, il vino prodotto con sole uve Pinot Grigio raccolte nell’omonimo vigne-
NOVITÀ IN CASA PASQUA UN SUPER-BIANCO “INTERNAZIONALE”
to di Ruttars nel Collio. Un vino prodotto con uve perfettamente mature, raccolte interamente a mano e successivamente messe in pressa e lasciate macerare sulle bucce per 24 ore a temperatura controllata, questo per conferirgli un colore ramato tradizionalmente usato nel Collio cinquant’anni fa. L’evoluzione di questa new entry non è il solo prodotto presente a Verona. Livon propone anche un Pinot Bianco del Collio di oltre trent’anni, questo a conferma della potenzialità di espressione di un territorio millenario di origine oceanica, dove si alternano roccia arenaria, calcare e marna. «Vogliamo raccontare al pubblico e ai ristoratori, ma anche al consumatore finale quanto i vini friulani possano invecchiare - ha detto Matteo Livon - stiamo investendo tantissimo in questo sia
LIVON A VINITALY CON CLAS RITORNO AL COLLIO DI MEZZO SECOLO FA
come azienda che come Consorzio. I
È
nel nome del nuovo vino - Hey French: You Could Have Made
vini friuliani, soprattutto bianchi, hanno
This But You Didn’t - il senso del lungo
una grande potenzialità nell’invecchia-
e approfondito percorso di sperimen-
mento».
B cod 60224
tazione che Pasqua Vigneti e Cantine sta compiendo ormai da tempo. Ma il
C
SPUMANTI BIODINAMICI E VINI ONIRICI I PROGETTI DI CANTINA ORSOGNA 92
Italia a Tavola · maggio 2019
nome del nuovo prodotto di Pasqua antina Orsogna ha presentato due
è anche una dichiarazione di intenti
novità: gli spumanti metodo Ance-
nei confronti dei grandi nomi della tra-
strale dell’azienda Lunaria e il Progetto
dizione vitivinicola internazionale. La
Babalù. Lunaria ha scelto di applicare
sfida di Pasqua Vigneti e Cantine, da
l’agricoltura biodinamica, un metodo alla
sempre votata alla valorizzazione del
continua ricerca di processi e tecniche
terroir e all’utilizzo preponderante di vi-
innovative nel rispetto non solo del ter-
tigni autoctoni, è stata quella di creare
ritorio e delle sue leggi, ma anche dell’a-
più di un vino bianco, un superbianco:
gricoltore. Il progetto Babalù, realizzato
il risultato è un blend multi Vintage di
in collaborazione con la Fattoria Didat-
Garganega, Pinot Bianco e Sauvignon,
tica Babalù di Fontepaduli (Ch), ha visto
espressione e sintesi delle caratteri-
invece protagonisti giovani portatori di
stiche uniche dei vigneti da cui i pro-
disagio psico-fisico e/o sensoriale. Han-
vengono i grappoli, disposti su diversi
no realizzato disegni che sono stati usati
appezzamenti adagiati sul fianco del
come etichette della linea “Solo chi so-
Monte Calvarina, nella parte più a est
gna può volare!”. (G.A.)
B cod 60317
dell’area del Soave.
B cod 60222
Vino CUSUMANO, RESTYLING DELLE ETICHETTE L’ASSAGGIO DEL VINO INIZIA DAL “TATTO”
PATTO TRA MEZZACORONA E VAL D’OCA PER VALORIZZARE IL PROSECCO NEGLI USA
I
V
co Val D’Oca. L’accordo prevede che la Prestige Wine Imports Corp., im-
ento di novità per Cusumano che ha presentato la nuova touching
portatore americano di proprietà del
experience. «Abbiamo fatto un re-
l Gruppo Mezzacorona a Vinitaly ha
Gruppo Mezzacorona, commercializzi
styling delle etichette - ha detto Diego
presentato, oltre ai vini, la propria
in esclusiva il Prosecco Val D’Oca sul
Cusumano - per dare un’identità forte
filosofia. Tra i progetti che la contrad-
mercato degli Stati Uniti dove la stessa
ai 5 territori su cui si sviluppa l'azienda.
distinguono, la partnership con la Can-
Prestige Wine Imports è presente fin
Abbiamo creato un’esperienza tattile
tina Produttori Valdobbiadene - Val
dagli anni Ottanta e dove può vantare
che consenta a chi tocca la bottiglia di
D’Oca è stata realizzata con l’obiettivo
una collaudata ed efficiente struttura
percepire il rilievo del vigneto dal qua-
di valorizzare negli Stati Uniti il Prosec-
organizzativa.
B cod 60190
le è nato il vino».
B cod 55566
MONTELVINI LIMITED EDITION 1881 IN ETICHETTA LA STORIA DELL'AZIENDA
CANTINE ERMES-TENUTE ORESTIADI, LO SVILUPPO SICILIANO ARRIVA ALL'ETNA
E
tna è il nuovo progetto pensato dal gruppo Cantine Ermes - Tenu-
te Orestiadi, che ha scelto di presen-
M
ontelvini, la Cantina di Vene-
alle spalle per una delle realtà vitivinico-
gazzù (Tv), ha scelto Vinitaly per
le più dinamiche nel panorama italiano,
etichette provenienti da La Gelsomi-
presentare una novità che aprirà le
con sede nel cuore della Docg Asolo
na, piccola realtà tra Mascali e Piedi-
porte ad una nuova collezione: si tratta
Montello. Una longevità che nasce dal
monte Etneo, divengono espressione
di Asolo Prosecco Superiore Docg Li-
rispetto, dal legame indissolubile con il
di due angoli di Sicilia diametralmente
mited Editon 1881. Tra passato e futuro
territorio e da un grande senso di appar-
opposti che si incontrano, ciascuno
e sempre in linea con i tempi, cinque
tenenza e di responsabilità verso que-
con le proprie peculiarità, con le ca-
generazioni si sono succedute nella
sta “alleanza”. Per la realizzazione della
ratteristiche tipiche di un’isola ricca
produzione di vini che raccontano la
bottiglia, l’azienda ha coinvolto Chiara
perché varia, complessa ed articolata.
tipicità di un luogo che ha fatto la cifra
Andreatti, una giovane designer emer-
distintiva dell’azienda. 138 anni di storia
gente.
tarlo in anteprima a Vinitaly. Bilancio positivo per i riscontri ottenuti. Cinque
B cod 60272
B cod 60221
maggio 2019 · Italia a Tavola
93
Vino LA CACCIA DI HELMUTH KÖCHER IL GIRO DEL MONDO IN 7 VINI
la Siria, un’area contraddistinta dal clima mediterraneo. Da qui proviene Le Souverain 2013 di Chateau Ksara. Nato da
VIOLETTE L’“INCROCIO” DI COLLALTO
un uvaggio multivarietale composto dai vitigni Arinarnoa, che conferisce struttura e colore carico, Marselan, un incrocio tra Cabernet Sauvignon e Grenache, Cabernet Franc. Dall’altra parte del mondo proviene invece l’Altura Máxima 2016 di Colomé, prodotto da vitigno Malbec. Un vino che ha in sè tutto il clima e il fascino della sua terra, Salta Valle Calchchaquí in Argentina, dove crescono i vigneti più alti del mondo, a 3.111 metri di altitudine sulla Cordigliera delle Ande. Molto complesso, intenso e dotato di un rosso profon-
L
una scelta per certi versi rischiosa
do, tra i suoi sentori si percepiscono la
quella dell’azienda di Susegana (Tv),
montagna e l’altitudine.
ma vincente grazie a storia, capacità
a Caccia alle eccellenze vitivinicole
Da una zona vitivinicola incantevole per
ed esperienza millenaria della famiglia.
del WineHunter è già cominciata.
i paesaggi, Martinborough nella parte
Violette è un vino che ammalia alla vi-
L’appuntamento è dall’8 al 12 novem-
sud della North Island della Nuova Ze-
sta e conferma la sua bontà e bevibilità
bre, ma a Vinitaly Helmuth Köcher,
landa, proviene Pinot Noir 2016 di Luna.
così da farsi consigliare per un “tutto-
patron di Merano WineFestival, ha già
Prodotto interamente da Pinot noir a
pasto” o un aperitivo. «Violette - spiega
svelato alcuni dettagli. Ad aprire la se-
piede franco, questo vino si distingue
Isabella Collalto de Croÿ - è un incro-
lezione internazionale della Caccia del
per un sapore tipico, fresco e molto ele-
cio tra Raboso Piave e Moscato d’Am-
WineHunter è il Libano, precisamente la
gante, con sentori di ciliegie selvagge e
burgo. Lo spumantizziamo in versione
zona della Bekaa Valley, al confine con
tannini vellutati.
J
CASTELLO DI MONTEPÒ L'ALTERNATIVA AL BRUNELLO DI BIONDI SANTI 94
A
Vinitaly Collalto ha portato Violette,
Italia a Tavola · maggio 2019
B cod 60227
extra dry».
B cod 60253
acopo Biondi Santi con il figlio Tan-
d’eccellenza assoluta. L’ultimo nato è il
credi è arrivato a Vinitaly presen-
Rosé J, lo Schidione 2015, presentato
tando alcune novità prodotte dalla sua
in anteprima assoluta, e il Sassoalloro
voglia di innovazione, di cambiamento,
2016.
di sperimentazione, di ricerca di nuove
«Tutto nasce - rivela lo stesso Jacopo
aree vinicole e nuovi vitigni. Siamo al
Biondi Santi - da una voglia mia di pro-
Castello di Montepò, nella bassa Ma-
durre qualcosa di diverso dal Brunello.
remma, nell’agro di Scansano per la
Partendo chiaramente dallo stesso viti-
precisione, dove le terre diventano vi-
gno. Noi abbiamo una selezione clona-
gne di leggenda, circondate da boschi,
le di Sangiovese che dura da 200 anni,
piccole alture e Natura. Biondi Santi ha
siamo gli unici ad avere dato un cogno-
rappresentato e rappresenta nel mon-
me ad un vitigno: Brunello Biondi Santi.
do, non solo un marchio famoso del
Sono partito prima da una modifica della
vino di qualità ma soprattutto un model-
fermentazione delle uve per arrivare ad
lo di riferimento, uno stile enologico e
un vino con caratteristiche di profumi
quella ricercata finezza che ha segnato
più intense e anche di colori per arrivare
la supremazia del Sangiovese tra i vini
prima al mercato».
B cod 60205
Vino
C
va Canicattì in mezzo secolo è diventata espressione autentica di un grande territorio che, partendo da Agrigento fino a toccare
la provincia di Caltanissetta, copre un'ampia fetta della Sicilia sud-occidentale, contando oggi circa mille ettari di vigneto e 350 vignerons che condividono, tutti insieme, una mission produttiva centrata sulle
varietà autoctone, sulla qualità dei vini e sui valori di partecipazione, mutualità e orgoglio identitario. Per festeggiare al meglio questo importante compleanno, Cva Canicattì ha presentato ben due nuovi vini alla kermesse veronese. Il rosso Menamàra, nato dall'unione di uve autoctone leggermente appassite, e il Cinquantesimo, primo spumante dell'azienda, nato e pensato per celebrare con tutti gli onori questo importante traguardo. Ma il Vinitaly di Cva Canicattì si è caratterizzato anche per la sua eti-
MEZZO SECOLO DI CVA CANICATTÌ DUE VINI NUOVI PER FESTEGGIARE
chetta-icona: il Diodoros, frutto del progetto condiviso con l'Autorità del Parco della Valle dei Templi, che vedrà l'esordio della sua terza annata, la 2015.
B cod 60203
ISTITUTO TRENTODOC, OBIETTIVO NEW YORK
CANTINA SAN MICHELE APPIANO UN ROSSO NELLA COLLEZIONE “TOP”
C
antina San Michele Appiano intro-
za giovane e ancora non riconosciuta
duce nella sua The Wine Collec-
come meriterebbe».
T
rentodoc è sbarcato al Vinitaly con 53 cantine aderenti al marchio. Un
numero importante che, avvalorato
tion un Pinot nero dell’annata 2015. Per
A San Michele-Appiano vi sono oltre
il winemaker Hans Terzer è «una vera e
30 ettari di Pinot nero, sui 385 totali, in
dalla presenza dell’Associazione italia-
propria sfida» dopo il lancio di due Sau-
crescita, e a detta di Hans Terzer tutti
na sommelier, ha consentito ai visitatori
vignon blanc. «Sono sempre stato affa-
gli impianti in patria, in parte ancora gio-
di scoprire tutte le varietà. A spiccare
scinato dalla Borgogna - spiega Terzer
vani, dovrebbero dare grandi risultati
subito è l’evoluzione di una tradizio-
- dal Pinot noir, da questo vitigno dal ca-
in futuro. Le uve selezionatissime che
ne vinicola rara al mondo, nella quale
rattere difficile come quello di una diva.
compongono il Pinot Nero Twc proven-
il metodo Classico incontra l’altitudine
Ogni enologo vorrebbe misurarsi con
gono da due distinti vigneti della parte
della montagna trentina.
un grande Pinot, perché è una sfida
settentrionale dell’Oltradige, “Rungg”-
«Il comparto cresce a doppia cifra - ha
che non ammette decisioni sbagliate.
Cornaiano e Appiano Monte, zone vo-
detto Sabrina Schench - in questo mo-
Ho atteso 20 anni prima di decidere
cate e con un microclima che permette
mento è il Rosato la tipologia più ap-
di selezionare una micro-partita in due
al Pinot nero di esprimersi al meglio. La
prezzata. Quanto ai nostri progetti, vor-
aree molto vocate. Volevo dimostrare
qualità eccellente è ottenuta anche at-
remmo consolidare la nostra presenza
che un Pinot nero importante si può
traverso il lavoro attento e scrupoloso
negli Stati Uniti e in particolar modo a
produrre anche in una zona abbastan-
da parte dei viticoltori.
B cod 60228
New York».
B cod 60198
maggio 2019 · Italia a Tavola
95
Vino alla degustazione sensoriale del nettare rosso brillante che caratterizza questo straordinario vino.
CECCHI AL VINITALY CON CRISTOFORO TRAPANI VINI TOSCANI CON PIATTI STELLATI
«Marzemino è un vino rosso che abbiamo ripreso in versione leggermente diversa - spiega il direttore Aldo Franchi - in grado di abbinarsi bene agli aperitivi, ma anche ai dolci a base di frolla. Emerge il profumo e il sapore di frutta rossa che, del resto, caratterizza il vitigno». Il restyling di Zoj, continua la revisio-
VAL D’OCA RISCOPRE IL MARZEMINO L’ETICHETTA FUCSIA RUBA L’OCCHIO
Jos Aso e Mos di Val D’Oca. Le uve di questo Marzemino spumante dol-
A
Vinitaly si è rinnovato l’appuntamento del “lunedì goloso” di
Famiglia Cecchi. Negli ultimi 10 anni
ce vengono coltivate in aree limitrofe
sono passate tante stelle Michelin
al D’Oca va di pari passo con il
all’azienda, in particolare nei comuni
che hanno accompagnato i vini della
mondo della moda. Il colore del
di Vidor e Farra di Soligo, e di Cornu-
ultracentenaria Casa di Castellina in
2018 è stato il fucsia e così la canti-
da e Nervesa della Battaglia, grazie
Chianti.
na di produttori di Valdobbiadene ha
all’impegno di 6 produttori. Quest’uva,
Per questa edizione Andrea e Cesa-
scelto quel colore per Zoj, Marzemino
presente in Cantina fin dalla fondazio-
re Cecchi hanno scelto la cucina di
spumante dolce. È questo il prodotto
ne con le famiglie Barisan e Giotto, alla
Cristoforo Trapani del ristorante La
di punta che, insieme ad una selezio-
fine anni Ottanta veniva utilizzata per
Magnolia all’Hotel Byron di Forte dei
ne attenta e accurata dei propri miglio-
la produzione di vino novello; succes-
Marmi. I piatti del giovane chef sono
ri prodotti, Val D’Oca ha presentato in
sivamente, viste le peculiarità e il pro-
stati sapientemente abbinati ai due
anteprima alla kermesse veronese. La
fumato aroma che ben si sposa con
vini di Val delle Rose Litorale Ver-
nuova veste grafica risponde ad una
gusti morbidi, è stata impiegata anche
mentino e Litorale Rosato e al Chianti
scelta cromatica ben precisa, che pre-
per la produzione di spumante dolce.
Classico Docg 2016 di Villa Rosa Ri-
V
para gli occhi, ancor prima del palato,
CONSORZIO TUTELA VALCALEPIO L’OSPITALITÀ È UN TEMA CENTRALE
96
ne stilistica che ha già riguardato i vini
Italia a Tavola · maggio 2019
B cod 60213
Q
baldoni.
B cod 60259
uanto sia utile che turismo e vino
come ambasciatore del territorio oro-
marcino a braccetto è assodato. Sta
bico e delle sue produzioni di altissimo
alle aziende comprenderlo. Il Consorzio
livello (gastronomiche in particolare),
Tutela Valcalepio sembra sulla buona
delle sue ricchezze turistiche e culturali.
strada dato che al Vinitaly si è presen-
Valcalepio Doc come invito a visitare il
tato all’insegna dell’ospitalità. Ospitalità
territorio, ad ammirarne le bellezze natu-
che trova la sua prima declinazione nella
ralistiche e artistiche, ad apprezzarne le
presentazione del progetto Valcalepio
attrattive turistiche, a gustarne le produ-
Wine Ambassador, realizzato nell’am-
zioni d’eccellenza. Il progetto prevede la
bito del bando Wonderfood&Wine di
diffusione, attraverso bollini adesivi che
Regione Lombardia e Unioncamere
andranno applicati su circa un milione di
Lombardia per la promozione di Sapo-
bottiglie di Valcalepio Doc tra il 2019 e il
re inLombardia. Lo scopo dell’iniziativa
2020, di un Qr Code che rimanderà ad
è quella di utilizzare il vino come vola-
un video nel quale troveranno spazio le
no per la promozione di tutto il territo-
bellezze e le ricchezze del territorio ber-
rio che lo produce. Valcalepio, quindi,
gamasco.
B cod 60248
Vino to il "Premio Wow” ideato da Civiltà del Bere, una delle testate specializzate più importanti a livello nazionale. La Cantina ha confermato inoltre la presenza al primo “Concorso internazionale del Vermentino”, che si svolgerà in autunno a Olbia con aziende provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un evento di rilievo che fa seguito all’edizione 2018
SIDDÙRA, PREMIATI I VERMENTINI IL PERCORSO DI CRESCITA CONTINUA
C’
in cui Maìa aveva meritato la medaglia d’oro. «Davvero una bella soddisfazione - ha
era anche un pezzo di Sardegna
i riconoscimenti ottenuti. Il vermentino di
commentato l'amministratore delegato
a Vinitaly e a rappresentarlo, tra gli
Gallura Spéra ha ottenuto 90 punti nel
Massimo Ruggero - per il nostro Ver-
altri, è stata la Cantina Siddùra, con sede
concorso 5StarWines organizzato da Vi-
mentino Spéra, un vino originale e molto
a Luogosanto (Ot). Una partecipazione
nitaly ed è stato inserito tra i migliori vini
diretto, con una lavorazione semplice e
che ha riservato alcune soddisfazioni per
d’Italia. Mentre il vermentino Maìa ha vin-
tradizionale».
B cod 60238
CONSORZIO LUGANA DOC, FOCUS SULL'EXPORT MA ATTENZIONE ALLO SVILUPPO IN ITALIA
CANTINA DI VENOSA LA BASILICATA CHE PIACE ALL'ESTERO
V
ini che non tradiscono mai le loro
cosa particolarissima, un Passito di Mal-
radici, ma che allo stesso tempo
vasia spumantizzato».
C
onsorzio Tutela Lugana Doc ha portato a Verona 80 etichette.
incontrano il gusto internazionale. Si è
«Stiamo crescendo in maniera straor-
presentata con questa forza Cantina di
dinaria anche per quanto riguarda l'ex-
sulle sponde meridionali del Garda. Il
Venosa all'ultimo Vinitaly. «Gli apprez-
port - ha proseguito Perillo - infatti i vini
Consorzio è stato in grado di farsi co-
zamenti che raccogliamo - ha spiegato
di Cantina di Venosa si prestano molto
noscere e valorizzarsi nei cinque con-
Francesco Perillo, presidente di Canti-
bene al gusto internazionale. Ad esem-
tinenti attraverso una forte opera di
na di Venosa - ci fanno vivere, ci fan-
pio, un Aglianico del Vulture, che piace
promozione internazionale, registran-
no crescere, ci danno quelle emozioni
fuori dal Belpaese, ma che allo stesso
do un export che raggiunge il 70% del
e quel dinamismo necessari per fare
tempo non tradisce la sua tradizione,
fatturato. I produttori di Lugana Doc
sempre meglio il nostro lavoro».
che racconta in ogni bottiglia il territorio
negli ultimi anni hanno saputo rispon-
Quest'anno Cantina di Venosa ha por-
e le colline dove ci troviamo».
dere bene alla domanda internazio-
tato a Vinitaly alcune novità che han-
Novità tra la vasta gamma di etichette
nale, offrendo un prodotto in linea con
no subito trovato un riscontro positivo
prodotte dall'azienda è il Matematico,
le esigenze del consumatore di oggi,
da parte dei visitatori: un eccezionale
un prodotto che nasce da suolo vulca-
giovane e attento, che cerca in un vino
Aglianico del Vulture Superiore, un Ca-
nico, blend tra Merlot e Aglianico del
freschezza, fragranza, ma anche strut-
rato Venusio 2012 e una chicca, «una
Vulture.
B cod 60461
Gioca un po’ in casa la Doc che cresce
tura e longevità.
B cod 60212
maggio 2019 · Italia a Tavola
97
Vino RIGOLOCCIO, VITIGNI INTERNAZIONALI SI RISCOPRONO IN TERRA TOSCANA
e del borgo di Gavorrano. Si inizia con una scelta audace: impiantare vitigni bordolesi, di respiro internazionale, ma con
ASSULI PUNTA SUI VITIGNI DI SICILIA
tutto il temperamento dei Supertuscan. Figli di questi quasi 20 anni di conduzione aziendale, crescono tra i filari di Rigoloccio vitigni quali Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, cui si affiancano Chardonnay e l'autoctono Alicante. Il risultato si vede nei blend di vitigni di gran carattere e spiccata personalità. Sette in totale i vini, quattro Maremma Toscana Doc e tre Igt Toscana. Tra questi a Vinitaly ne abbiamo degustati due (uno per denominazione). Elegantia, Maremma Toscana Doc 2011, è un taglio bordolese (50% Cabernet
E
Assuli, è legato alla terra e alla
Franc, 50% Cabernet Sauvignon) invec-
cultura agricola. Guida un’azienda gio-
chiato in barrique 18 mesi. Equilibrato e
vane, che vuole sfruttare al meglio le
legantia, Maremma Toscana Doc, e
fine, si presenta complesso al naso, con
caratteristiche del territorio trapanese.
Il Sorvegliante, Igt Toscana Rosso,
sentori di ginepro, spezie e pepe, ma
La campagna, a un’altitudine fra i 100 e
sono due delle sette anime dell'azienda
non mancano frutti rossi e note vegetali.
250 m, è particolarmente vocata per i
Rigoloccio, ma ben ne rappresentano
Il tannino la fa da padrone, con una buo-
vitigni autoctoni: Nero d’Avola, Zibibbo,
la duplice natura: respiro internazionale
na morbidezza a controbilanciare; un
Insolia, Catarratto, Grillo, Perricone. I vi-
e tutta la forza del territorio. L'avventura
vino caldo, intenso e persistente. Que-
gneti sono prevalentemente nel comu-
di Rigoloccio, nel cuore della Marem-
sta particolare etichetta ha conquistato
ne di Mazara del Vallo, dove l’azienda
ma Toscana, comincia nel 2002, su 23
la medaglia di bronzo al China Wine &
dispone di 4 appezzamenti per un to-
ettari di terreni ai piedi del monte Calvo
Spirits Awards. B cod 60386
tale di 110 ettari. (G.A.)
A
POGGIO LE VOLPI E MASCA DEL TACCO NOVITÀ ROMA ROSÉ E PIANO CHIUSO 98
R
oberto Caruso, titolare di Baglio
Italia a Tavola · maggio 2019
B cod 60280
rmando e Felice Mergè Viticoltori ha
I vigneti da cui si ottiene Piano Chiuso
presentato a Vinitaly Roma Rosé di
di Masca del Tacco (Erchie, Br) sono di
Poggio Le Volpi e Piano Chiuso di Masca
provenienza areale della Doc Primitivo
del Tacco. Onori di casa a cura di Ros-
di Manduria. Le uve sono 100% Primitivo,
sella Macchia, responsabile marketing e
da vecchie vigne ad alberello. La vinifi-
sviluppo azienda.
cazione avviene a temperatura control-
Roma Rosé è l’ultimo nato della linea
lata con prolungati tempi di contatto del
Roma Doc. Dopo il bianco, il rosso e l’e-
mosto sulle bucce. La maturazione ha un
dizione limitata, è un vino dal colore rosa
periodo di almeno 9 mesi in botti gran-
cerasuolo ottenuto utilizzando la pratica
di con un affinamento di circa 6 mesi
del salasso, dove si prevede l’allontana-
in bottiglia. Viene immesso sul mercato
mento di una porzione di mosto dopo un
dopo il 31 marzo del terzo anno succes-
breve periodo di contatto a freddo con
sivo alla vendemmia. Il risultato è un vino
le bucce rosse. Da questa unione deriva
di un rosso rubino intenso e luminoso.
il colore “rosato”. Delicato al naso, il sor-
Ampio al naso, al palato è elegante e
so è sapido e brioso, equilibrato, elegan-
potente e caratterizzato da una decisa
te e dalla lunga persistenza.
persistenza. (G.A.)
B cod 60320
Vino
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
99
Vino
100
Italia a Tavola ¡ maggio 2019
Vino
F
NASCE SULL’ETNA IL VINO FIRRIATO TRA LE NOVITÀ, DUE ETICHETTE INEDITE
irriato, la realtà vinicola siciliana della
contrade sul versante nord e nord - est
famiglia Di Gaetano, accentua il suo
del vulcano, Firriato stabilisce, oggi, un
legame col territorio con nuove acqui-
importante ruolo produttivo che, con la
sizioni in differenti contrade e la realiz-
realizzazione della nuova cantina di vi-
zazione della nuova cantina. A Vinitaly,
nificazione e affinamento nella Tenuta
l’azienda ha portato in anteprima due
di Cavanera (l’inaugurazione a giugno,
nuovi vini: il cru prefillossera Signum
per essere in piena efficienza la prossi-
Aetenae e il rosato Sabbie dell’Etna.
ma vendemmia) trova un respiro e una
Federico Lombardo di Monte Iato, ceo
dimensione che poche altre aziende del
dell’azienda, ha spiegato: «Completiamo
vino possono vantare sull’Etna.
un progetto produttivo dedicato a que-
«L’Etna è una risorsa straordinaria per il
sto territorio d’eccellenza che, con l’e-
vino di qualità della Sicilia - afferma Lom-
noturismo di Cavanera, rappresenta un
bardo - e Firriato è stata una delle prime
unicum straordinario».
aziende a riconoscerne il potenziale e
Con una base produttiva che conta
ad investire, dando corpo al progetto di
quasi 75 ettari vitati, distribuiti su diverse
Terroir Autentico».
sperimentale dove da sette anni si coltivano più di 100 viti di cloni antichi di Glera, Bianchetta, Verdiso e Perera.
B cod 60200
TERRA CALCAREA E BREZZA MARINA LA LINFA DEI VINI DI CARMELO BONETTA
A Vinitaly Ruggeri ha portato la sua novità: «Finalmente possiamo presentare il nostro Valdobbiadene Extra Brut - spiega il titolare Paolo Bisol - un prodotto molto secco con soli 4 grammi di residuo zuccherino per litro che va incontro alle tendenze del momento. Non rinneghiamo la nostra tradizione, ma cerchiamo
RUGGERI VICINA AI 70 ANNI DI STORIA INNOVAZIONE E LEGAME COL TERRITORIO
di conquistare una fascia di consumatori nuovi. Andiamo incontro alle esigenze di mercato per quanto possibile e al
M
olto soddisfatto Carmelo Bonetta, orgoglioso della sua terra, dei
mercato estero soprattutto perché sia-
suoi vini e di come la Sicilia enologica
mo presenti con almeno una bandierina
si stia facendo apprezzare sui mercati.
a voglia di essere sempre un passo
in quasi 60 Paesi anche grazie al boom
Un Vinitaly 2019 a gonfie vele. Bonetta
avanti ha contraddistinto sin dagli ini-
internazionale del Prosecco».
è l’anima del Baglio del Cristo di Cam-
zi, 70 anni fa circa, l’attività di Ruggeri,
Anche per quanto riguarda l’evoluzione
pobello, 30 ettari di vigne (5mila pian-
storica azienda produttrice di Valdob-
delle tecniche agronomiche, Ruggeri è
te per ettaro), adagiate sulle colline di
biadene Prosecco Superiore Docg.
in prima linea nel testare metodologie
matrice calcareo/gessosa dell’agro di
Un’innovazione che, però, non dimen-
sempre più efficaci di lotta integrata.
Campobello di Licata, dove la brezza
tica il legame indissolubile tra vino e
Con l’uso sperimentale degli induttori di
del Mediterraneo si fa sentire la sera.
territorio. Con l’intento di preservare la
resistenza, una tecnica innovativa che
A Vinitaly sono state presentate le an-
diversità biologica delle viti, assieme al
agisce direttamente sul sistema immuni-
nate 2018 per i bianchi e 2015 per i ros-
Consorzio di Tutela la Ruggeri ha inizia-
tario della vite, si stanno facendo grandi
si. Gioielli di famiglia, Lalùci, Grillo in pu-
to un percorso di recupero del patrimo-
passi avanti verso la salvaguardia non
rezza intenso e dalla marcata identità,
nio ampelografico di Valdobbiadene.
soltanto della vite, ma anche del territo-
e Lu Patri, Nero d’Avola 100% morbido
Nel 2012 è stato piantato un vigneto
rio.
L
B cod 60214
ed elegante. (G.A.)
B cod 60314
maggio 2019 · Italia a Tavola
101
Vino
La Strada del Vino Valcalepio dà vita a Serendipity Wines
G
102
razie a Serendipity Wines,
Serendipity Wines vuole essere
za, si è pensato e
l’Italia porterà a 6 i concorsi
anche un fondamentale momento di
voluto un concorso
enologici internazionali pa-
promozione per il territorio ospitante:
dedicato ai vini spe-
trocinati sotto la supervisione dell’Oiv,
per tre giorni Bergamo diventa nuova-
ciali.
di cui ben 2 in Lombardia, entrambi a
mente la capitale mondiale dell’eno-
Bergamo. Il 1° Concorso enologico in-
logia e, di riflesso, delle sue produzio-
termine
ternazionale “Serendipity Wines”, dal
ni agricole. Difatti, grazie alla formula
sone di uso piuttosto comune che
17 al 19 maggio a Scanzorosciate e
itinerante che prevede lo svolgimento
identifica la piacevole sensazione di
San Paolo d’Argon (Bg), è organizzato
in luoghi diversi per le prossime edi-
scoprire un qualcosa di prezioso e
dalla Strada del Vino Valcalepio e dei
zioni, si vuole mettere in luce diversi
assolutamente imperdibile laddove
Sapori Bergamaschi, sotto la supervi-
aspetti della realtà produttiva berga-
non se ne immaginava l’esistenza. Si
sione dell’Oiv (Organisation interna-
masca oltre a quella vitivinicola, mo-
vuole puntare sull’aspetto emoziona-
tional de la vigne et du vin) e con il
strando al mondo anche le bellezze
le della degustazione.
patrocinio del Consiglio della Regione
del territorio grazie a tour specifici or-
Lombardia.
ganizzati durante il Concorso.
Serendipity è un anglosas-
di Enrico Rota
Sabato 19 e domenica 20, nel suggestivo Monastero di San Paolo
L’obiettivo è dare vita ad una ker-
Bergamo ha poi una piramide
d’Argon, banco d’assaggio dei vini
messe enologica internazionale, coin-
enografica completa: dalla storica
vincitori e delle realtà produttive loca-
volgendo nella sua prima edizione
denominazione di origine controllata
li. Un allestimento particolare ospiterà
campioni prodotti in molteplici nazioni
Valcalepio alla più recente Terre del
i produttori bergamaschi più rappre-
nel mondo e decine di giudici, di cui
Colleoni, per chiudere con quella del
sentativi per promuovere e far degu-
almeno la metà stranieri, suddivisi in
Moscato di Scanzo che rimane una
stare formaggi, oli e altre eccellenze
tecnici, produttori e opinion maker
perla unica nello scenario enologico
del territorio. B cod 60673
(giornalisti e web experts del settore
mondiale. Proprio per mettere ulte-
Per informazioni:
food & wine).
riormente in vetrina questa eccellen-
www.stradadelvalcalepio.com
Italia a Tavola · maggio 2019
Vino UN VITIGNO AL MESE
La riscoperta dell'Uvalino Ottimi vini da conservazione di Piera Genta Vitigno a bacca nera ormai molto
BOLLICINE... CHE PASSIONE!
Mandoletta Piemonte Doc Tutta l'identità del Monferrato di Piera Genta
in commercio è la 2017. Mandoletta è un metodo Classico Brut, frutto di un
secolo. Il suo nome significa “uva pic-
Q
della Tenuta della Mandolet-
pianto dei vigneti, definendo
cola” e fu descritto dal botanico Gior-
ta. Siamo nel Basso Monfer-
lo stile territoriale dei prodotti
gio Gallesio nel 1831. Era conosciuto
rato casalese, tra le arenarie
della Bonzano, ovvero vini di
nel Canavese come Cunaiola, Freiso-
della Pietra da Cantoni , una
forte identità per promuove-
ne nel Tortonese e Lambrusca e Lam-
delle più pregiate pietre da
re le potenzialità del Monfer-
bruschino in Roero. Negli ultimi anni
costruzione, utilizzata nelle
rato vinicolo.
dell’Ottocento era diffuso in tutta l’A-
architetture del territorio tra
Ottenuto da un raffinato
stesana meridionale, specialmente
l'XI e il XII secolo e nella qua-
blend di Pinot Nero e Char-
nell’area di Costigliole d’Asti e si può
le furono scavate le piccole
donnay, con una resa per
dire che non esistesse azienda agri-
cantine sotterranee mon-
ettaro relativamente bassa,
ferrine (gli infernòt), tutela-
il Mandoletta trascorre 28
te oggi come Patrimonio
mesi sui lieviti. Nel bic-
raro, arrivato ad un passo dall’estinzione, di cui il marchese Asinari era stato promotore nei primi decenni del XVIII
cola, per quanto piccola, che non destinasse all’Uvalino almeno un paio di filari dei propri vigneti. Lo ha riscoperto Mariuccia Borio, Cascina Castlèt. Nel 1992 ha impiantato il primo filare: oggi sono poco più di due ettari in due vigneti. Dalla vendemmia 1995 è iniziata la collaborazione con l’Istituto per l’enologia di Asti. Nel lu-
uesto spumante, che ha esordito
a
Vinitaly
ne con Donato Lanati, che ha
2019, porta il nome
coordinato i lavori sin dall’im-
Unesco.
chiere si esprime con
Una vocazione vinicola conosciuta sin dai primi
progetto enologico in collaborazio-
dell’Ottocento
un
giallo
paglierino
brillante e un perlage caratterizzato da ot-
per questa azienda
tima finezza e per-
di proprietà della
sistenza. Comparto
glio 2002 la Gazzetta ufficiale dichiara
famiglia
Bonzano
aromatico intenso
la rinascita di questo vitigno che viene
che dispone di 20
grazie a profumi
inserito come varietà riconosciuta. La
ettari nel comune
di frutta bianca e
prima annata fu la vendemmia 2006
di Casale Monfer-
ricordi di crosta
uscita in commercio nel 2009.
rato (Al), di cui set-
di pane. Ottima
Si tratta di un vitigno non di facile colti-
te si estendono
piacevolezza
vazione con basse rese. Il vino che si
in un corpo unico
beva,
produce è adatto al lungo invecchia-
attorno alla casa
equilibrato con fi-
mento, di colore rubino intenso con
padronale. Attual-
nale sapido.
tonalità granate. Al naso belle sensa-
mente la gamma
zioni di frutta in confettura in cui preva-
comprende sette
aperitivo,
le la ciliegia con note di noce mosca-
vini per una pro-
su antipasti, pe-
ta. Un bell'equilibrio, bella freschezza
duzione potenzia-
sci,
e tannini marcati. Ottimo come vino da
le di 100mila botti-
crostacei,
conversazione. Ideale con grandi piat-
glie. L’impianto dei
piatti delicati e
vigneti è del 2011
carni bianche.
e la prima annata
B cod 60718
ti di carne e selvaggina e con formaggi di lunga stagionatura. B cod 60616
di
armonico,
Eccellente ottimo
molluschi, primi
maggio 2019 · Italia a Tavola
103
Vino
Uscire dalla propria comfort zone per scoprire
vini e abbinamenti
O
eccitazione e scettici-
mato e tende a non rimettere
smo che mi sono ap-
troppo in discussione pre-
procciato al Malaroja
giudizi e insicurezze, avventurandosi
2013 di Donne Fitti-
con circospezione fuori dalla propria
paldi.
comfort zone. Proprio a questo pen-
italiano Giuseppe Conte e quello
savo durante un press lunch andato in
Fugata immedia- di Guido Ricciarelli tamente ogni riserva
scena poco tempo fa al Cibrèo di Firen-
mentale mi sono trovato di fronte ad un
l’edizione limitata “Ferrari Hommage”,
ze. Per me, che lo frequento da sem-
vino importante, in cui la componente
speciale cuvée Trentodoc ideata per
pre, è il luogo delle conferme, dove i
speziata, la vena balsamica, i cenni to-
rendere omaggio al Giappone. Si trat-
piatti sono rassicuranti come le made-
stati, ti incalzano fino a metterti in diffi-
ta di un Blanc de Blancs con oltre 40
leines di proustiana memoria. Confes-
coltà al punto da dover riparametrare i
mesi di affinamento sui lieviti, realizza-
so che mi inquietava il contrasto con i
tuoi punti di riferimento. Al meglio con i
vini di Donne Fittipaldi, che traducono
secondi saporiti di “Casa Picchi” (coni-
il bolgherese da un’angolazione tutta
glio farcito, maialino, piccione).
Un brindisi speciale tra il premier
particolare. Se penso al malbec, mi vie-
Ancor più spiazzante l’ancestrale
ne automatica la connessione con Ca-
bollicina rosé, sempre da uve malbec,
giapponese Shinzo Abe. Nei calici,
to per omaggiare in particolare la nuova era imperiale Reiwa, guidata da Naruhito, che il 1° maggio ha preso il posto del Tenno uscente Akihito. Il termine Reiwa significa "meravigliosa armonia" e trae origine dall’antologia di
hors, con il Sud-ovest francese.
servita inizialmente. “5” si avvale,
Consideravo come divagazione
come tutte le etichette di Don-
plausibile soltanto quella argen-
ne Fittipaldi, della veste grafica di
tina, dove il vieux malbec è sta-
Giorgio Rastelli (in arte Giores) e
un tributo alla cultura giapponese e
to piantato con successo nella
della qualificata consulenza eno-
racchiude in sé molti motivi figurativi
zona di Mendoza.
logica di Emiliano Falsini. Il tappo
simbolo di buon auspicio della tradi-
In quello che viene definito il
a corona e il color cipria all’anali-
zione nipponica. Anzitutto il ventaglio,
“Piemonte delle Ande”, la prospi-
si visiva, strizzano l’occhio ad un
che in Giappone non riguarda solo il
pubblico giovane e femminile
costume, ma si intreccia anche stret-
l’altitudine elevata delle
(niente di strano per un’a-
tamente con l’arte e la poesia ed è
vigne, enfatizza l’aspet-
zienda tutta rosa). Il sorso
considerato portatore di buona fortu-
to dell’aromaticità, che
è diretto, verticale, con
na. Al ventaglio è stata sapientemen-
si
alla
cenni di violetta e fra-
te abbinata una decorazione com-
densità della trama. Il
golina di bosco che la
posta da fiori ricchi di significati quali
vin noir in Francia si
rifermentazione natura-
i crisantemi, emblema della famiglia
giova di suoli più cal-
le tende come un arco.
imperiale, e i fiori di pruno, che alla pa-
carei che apportano
Tiene testa al ghiotto
zienza uniscono il significato di vitalità
maggior finezza all’im-
carosello di antipastini
perché sono i primi a comparire dopo
palcatura tannica, con
del Cibrèo, costringen-
rimandi classici di mir-
doti a rifare i conti con il
tillo, cuoio, cenere. Ed
tuo mondo e le tue cer-
è dunque con un mix di
tezze. B cod 60707
ciente Cordigliera, complice
104
Un Ferrari dedicato al Giappone Brindisi con Shinzo Abe
gnuno di noi ha un gusto for-
accompagna
Italia a Tavola · maggio 2019
poesia classica Man’yoshu, la più antica del Giappone. L’etichetta di “Ferrari Hommage” è
l’inverno. Non mancano nemmeno il pino, che rappresenta longevità e immortalità, e il bambù, simbolo di prosperità. B cod 60469
Vino
BEN...BEVUTI AL SUD
Vini Vaccaro, profumi di Sicilia
U
na produzione tutta bio quella
Degustiamo il Nero
dell'azienda Vini Vaccaro di Salapa-
d’Avola Sofè 2017 Doc
ruta (Tp), patria dell'omonima Doc.
Salaparuta. Un naso com-
Spiccano tra le etichette il Nero d'Avola e il
plesso e intenso di cilie-
Catarratto-Zibibbo. La famiglia Vaccaro co-
gie e amarene in confet-
minciò negli anni '70 con 10 ettari di vigneti che oggi sono diventati 60; il capo famiglia
tura e sotto spirito, pepe di Gianni Paternò nero, eucalipto, pietra
Giacomo è affiancato dai figli Carmelo,
focaia e tanto altro. In bocca un bel cor-
enologo, e Catia, commercialista.
po con tannini vivaci e morbidi, un’intensa
Siamo a Salaparuta (Tp), patria dell’o-
vena acida con un sottofondo sapido.
monima Doc. La nuova cantina confeziona
Catarratto-Zibibbo 2018 Igt Terre Sici-
un milione di bottiglie comprando anche
liane, fermentazione lunga, percorso tutto
uve dai vicini guidati agronomicamente.
in acciaio. Olfatto potentemente aromati-
Produzione tutta biologica con 20 etichette
co con intense note di gelsomino, glicine,
in 3 linee, che per il 70% si vende all’estero.
agrumi, mela verde, pera, mango, frutto
In maggior parte Nero d’Avola e Catarratto,
della passione; aromaticità anche in bocca,
poi Grillo ed altri vitigni autoctoni, infine gli
accompagnata da una bella mineralità ed
internazionali.
un’equilibrata acidità. B cod 60716
LA SEDUZIONE DELL'ETICHETTA
Sul Vulcano 2016 Etna Rosso Doc Quando il vino incontra il mito di Piera Genta
D
a oltre 20 anni Donnafuga-
nastri della capigliatura, due fiumi di
francese di secondo e terzo pas-
lava che scorrono fuori dall’etichetta
saggio, infine almeno 7 mesi in
ed entrano nella bottiglia.
bottiglia. L’Etna ci regala un vino
ta ha creato con l’utilizzo
Ha debuttato con la vendemmia
delle immagini dell’artista
2016, si tratta di un Nerello Masca-
rosso rubino con intense
padovano Stefano Vitali una forte
lese in purezza prodotto nei vigne-
note di frutti rossi di bosco,
sintonia tra disegno e vino. Il loro pri-
ti ad alberello o controspalliera di
delicate sfumature di fiori
mo Etna Rosso Sul Vulcano veste i
proprietà situati sul versante nord
ed erbe aromatiche. Un
colori intensi dell’isola e ci offre un
dell’Etna, nelle contrade tra Randaz-
tocco speziato, persisten-
forte impatto evocativo con il profilo
zo e Passopisciaro, su terreni nati
te ed armonico, perfetto
dell’affascinante ninfa Etna.
dagli accumuli delle ceneri e delle
con le ricette della cucina
I suoi capelli sono gli spettacolari
scorie vulcaniche a oltre 700 metri
mediterranea.
sbuffi di questo vulcano, Patrimonio
sul livello del mare. Vendemmiato a
anche in accompagna-
mondiale dell’Unesco nel 2013, i
mano, fermentazione in acciaio con
mento a piatti di diverse
lapilli diventano gli acini di quel Ne-
macerazione sulle bucce, poi l’affi-
tradizioni gastronomiche,
rello Mascalese che dà vita al vino,
namento per 14 mesi in parte in ac-
dall’americana a quella
il mito e la natura poi si fondono nei
ciaio e in parte in barrique di rovere
asiatica. B cod 60618
Versatile
maggio 2019 · Italia a Tavola
105
Vino
NUOVA EDIZIONE CORSI
16 SETTEMBRE
106
Italia a Tavola · maggio 2019
Filetto di merluzzo atlantico
Vino
con composta di sedano e purè di peperoni
Piatto realizzato dallo Chef Riccardo Marello IFSE Culinary Institute
Per la Salsa Fumetto di pesce Patate Filetti di acciuga Succo di limone Cipolla bianca Spicchio d’aglio Prezzemolo Sale, pepe bianco, Olio e.v.o Per la composta di Sedano Cipolla bianca Sedano verde Succo di limone Pectina Rametti di timo Zucchero di canna Olio e.v.o, Sale e pepe bianco Foglia di alloro Glucosio Per il purè di peperoni Patate Porri Peperone rosso cotto al forno Burro Tuorlo d'uovo sodo Per il Baccalà Merluzzo atlantico Farina “0”, Olio e.v.o
g. g. n. g. g. n. g. q.b.
250 120 4 5 100 1 5
g. g. g. g. n. g. q.b. n. g.
80 300 25 2 2 20
g. g. g. g. n.
200 50 100 40 4
g. q.b.
350
1 20
Per la Salsa Tagliate le cipolle in julienne sottile, pelate le patate e tagliatele in piccoli cubetti. In una casseruola, aromatizzate un po' di olio e.v.o con l’aglio schiacciato, unite i filetti d’acciuga precedentemente idratati e fateli sciogliere a temperatura moderata; incorporate le cipolle e lasciatele appassire, successivamente unite le patate e ricoprite tutto con il fumetto di pesce. Lasciate cuocere per circa 20 minuti, coperto. Mettete il tutto in un frullatore a bicchiere, aggiungete il succo di limone ed il prezzemolo, regolate di sale e pepe e frullate. Per la composta di Sedano Pulite e tagliate il sedano. In una casseruola, fate soffriggere con olio e.v.o la cipolla ben tritata ed incorporate il sedano tagliato sottile, lo zucchero, il glucosio, il limone e un mazzetto di erbe aromatiche; tappate con un coperchio e fate cuocere per 90 minuti a bassa temperatura quindi aggiungete la pectina e lasciate raffreddare. Per il purè di peperoni Lessate le patate con i porri, inserite tutto in un cutter con i peperoni, il tuorlo d'uovo e il burro in pomata; processate il tutto e regolate di sale e pepe. Per il Baccalà Asciugate accuratamente il filetto di merluzzo e privatelo delle lische, infarinatelo leggermente e tostatelo in padella, terminate la cottura in forno a 180°C per circa 3 min. Servite il baccalà con la salsa di acciughe e la composta di sedano.
L’unica Scuola di Cucina in Italia con il Riconoscimento di Eccellenza Italiana
maggio 2019 · Italia a Tavola
107
Birra
Un viaggio nel Lazio brassicolo
Roberto Muzi
Birre di qualità, non solo a Roma
S 108
eppur inizialmente tutto ruotasse
della storia birraria italiana; certamente
settore, coordinatore
attorno a Roma Capitale, a lungo
ognuno è colmo di identità e in grado
regionale della “Guida
andare anche il resto del Lazio
di racchiudere una fotografia italiana.
alle birre d’Italia” e, so-
ha iniziato a fare birra artigianale di
A partire da oggi, proveremo dunque
prattutto, bevitore.
qualità. Oggi è diventato una delle pri-
a compiere un viaggio in specifici ter-
me regioni italiane per numero di birri-
ritori italiani, guidati da un esperto.
della situazione bir-
fici e rappresenta uno dei mercati più
Per scoprire il Lazio ci affidiamo a Ro-
raria nel Lazio, quale Angelucci
ambiti da chi produce birra. Ormai tutte
berto Muzi: sommelier, assaggiatore
evoluzione negli anni?
le regioni italiane hanno qualcosa da
di formaggi Onaf, formatore per tutte
Nonostante il Lazio abbia avuto
raccontare, che siano racconti brevi e
le realtà che fanno didattica in Italia,
uno dei primissimi microbirrifici italiani,
recenti o poemi risalenti ai primi albori
operatore di scouting e consulente di
Turbacci, a Mentana, e qualche altra
Italia a Tavola · maggio 2019
Una
fotografia di Giovanni
Birra esperienza pionieristica in regione,
“storia” ed è un birrificio molto valido
(con dulse, alghe affumicate irlandesi)
il movimento artigianale inizialmen-
che continua a sfornare birre molto
di Hilltop; la Riserva di Turbacci; la Tripel
te non ha conosciuto quello sviluppo
interessanti, nel panorama attuale Ven-
(con eucalipto) dell’abbazia trappista di
importante che hanno conosciuto Pie-
to Forte e Hilltop sono imprescindibili.
Tre Fontane; la Serial Tripel di Rebel’s;
monte e Lombardia. Poi, intorno alla
Dietro questi c’è un nugolo di progetti
Baba Jaga di Jungle Juice; l’Equilibrista
metà degli anni 2000, la svolta artigia-
interessanti che attraversano tutta la
di Birra del Borgo.
nale del locale di mescita Macche, la
regione, che hanno notevolmente ele-
Per quel che riguarda i pub e la
nascita dell’associazione dei Domozi-
vato la qualità media. Per fare qualche
mescita, come è messa la regione? E
murghi romani (oggi non più esistente)
nome di chi sta riuscendo a unire ta-
la capitale?
e quella di Birra del Borgo hanno com-
lento e costanza: Rebel’s (dimostra una
Su questo Roma ha ormai una sua
pletamente cambiato il quadro della si-
grande capacità di svariare e ibridare
tradizione, possiamo dire: il Macche ha
tuazione: si sono moltiplicate aperture
gli stili con personalità), Ecb (ottimo
segnato un punto di rottura e di svolta,
di locali di livello, sono nati i corsi di
utilizzo del luppolo, birre pulite e dalla
perché ha rappresentato un modello
degustazione, serate a tema e festival,
grandissima beva), Jungle Juice (gra-
cui ispirarsi e con cui confrontarsi, ma
il numero di appassionati è cresciuto a
devolezza e un originale tocco di per-
vanno anche citati locali che hanno
dismisura e Roma è divenuta un riferi-
sonalità), Ritual Lab (beva esemplare,
forgiato e formato una generazione di
mento globale per il pub crawling.
finezza, attenzione meticolosa ai detta-
publican: il 4:20, il Bir&Fud e Open Ba-
Era inevitabile, tutte le grandi città
gli), Birrificio Pontino (soprattutto per le
ladin. Oggi nella capitale il livello è ele-
tendono a risucchiare energia, ma per
sperimentazioni sulle botti) e Eastside
vato e si riesce a trovare almeno una
tanti anni “Lazio”, per la birra artigianale,
(birre tecnicamente perfette, pulite e
birreria valida in ogni quartiere della cit-
ha significato Roma: tutto era accentra-
beverine).
tà, in provincia si sta crescendo molto e
to sulla capitale, si viveva in una situa-
Birrifici agricoli? Quali sono le re-
certamente esistono delle realtà valide
zione paradossale dove a una qualità
altà particolarmente vicine al territo-
e coraggiose: il Birracolo di Frosinone,
produttiva mediocre corrispondeva
rio?
il Controcorrente di Latina, lo storico
una elevata qualità dei locali di som-
È un po’ una cifra del fare birra all’i-
Knulp di Fondi, Beerbaccione ad Al-
ministrazione. Oggi questa distanza è
taliana quella di sentire, interpretare e
bano, Exodus a Genzano. Ce ne sono
stata colmata e siamo di fronte ad un
valorizzare il territorio di appartenenza,
sicuramente molti altri, questi sono i
momento davvero entusiasmante, pie-
confermata anche nel Lazio. Mi viene
primi che mi sono venuti in mente. In
no di vitalità, di realtà nuove che si af-
in mente Birrificio Pontino, con la 41°
molti locali c’è un’ottima selezione di
facciano sul mercato, certe del talento
parallelo, una birra al kiwi giallo di La-
birre, in quasi tutti si spilla anche bene,
artigiano che ne ispira le ricette e con
tina Igp, e la La Tina, frutto di una col-
in molti alla qualità la birra è accompa-
progetti solidi anche da un punto di
laborazione con l’azienda vitivinicola
gnata da professionalità, competenza
vista imprenditoriale. Così oggi il Lazio
locale Marco Carpineti; Hilltop con la
e discrezione del personale. La consi-
è una delle prime regioni italiane per
Via della Cornacchia, con prodotti tipi-
derazione interessante è che ci sono
numero di birrifici, Roma ne vanta uno
ci della Tuscia; progetti agricoli come
sempre più indirizzi dove si può anche
trappista (Tre fontane) e rappresenta
Terre di Faul o Agrilab. In ultimo vorrei
mangiare bene oltre a poter bere delle
uno dei mercati più ambiti da chi pro-
citare Alta quota, coraggioso birrificio
buone birre. Farò una breve lista dove
duce birra. Anche fuori dalla capitale
di montagna, che nasce proprio come
qualcuno rimarrà fuori, ma sono certo
si contano diverse birrerie di livello, a
progetto di valorizzazione agricola e
di non fare torto a nessuno nominando
testimonianza che c’è curiosità e che si
sociale.
Pork’n Roll, un progetto che parte già
beve tanta artigianale. Volendo tracciare un itinerario brassicolo nel Lazio, quali sono le tappe imprescindibili?
Birre del Lazio assolutamente da assaggiare?
dall’allevamento dei maiali nell’azienda agricola di famiglia, in Puglia; Sbanco e
Sono tante, una significativa per bir-
Seu, ottime pizzerie dov’è possibile di-
rificio. Follower e Cerase tua di Vento
sporre di una valida selezione; Brado,
Oltre a Birra del Borgo, che per
Forte; Ritual Pils di Ritual Lab; Hopped
progetto originalissimo e serio di cuci-
le note vicende non è più parte del
Ink di Birrificio Pontino; Sunnyside di
na basata su animali allo stato brado e
mondo artigianale, ma rappresenta la
Eastside; Urbe di Ecb; Gallagher stout
semibrado. B cod 60482
maggio 2019 · Italia a Tavola
109
Birra
Weizen Hefe Hell
Nobile luppolo e acqua cristallina Sappiamo che i monaci producevano birra sia per fabbisogno personale che per spirito caritatevole e le prime testimonianze legate alla produzione di birra monastica risalgono all’epoca carolingia
I
di Andrea Lupini
monaci nel tempo perfezionano in
fonte dall’area naturale protetta di Glaswie-
modo significativo i metodi di bras-
sen, si presenta con un’abbondante schiuma
saggio e scoprirono pure che il lup-
soffice. Al naso è inconfondibile: intense le
polo non serve solo come conservan-
note fruttate di mela, banana e agrumi cui si
te naturale, ma che esso dà alla birra
fondono spiccati aromi speziati (chiodo di ga-
un importante aroma che se sapien-
rofano, pepe).
temente miscelato, può determina-
A seguire leggere note floreali e erbacee
re una bontà unica. L’arte brassico-
che si chiudono con una nota di malto. In boc-
la vede negli ecclesiastici i deten-
ca è piena al tatto, ma fresca, leggera e disse-
tori esclusivi, fino al XII secolo,
tante: gradevolmente acidula, l’impatto è frut-
delle conoscenze e delle tecni-
tato e speziato smorzato da un finale delicata-
che per produrre birra di qualità.
mente amaro. Schiuma fine, compatta e cre-
Ancora oggi, l’insegna di mol-
mosa, aderente e persistente.
te birrerie ricorda l’importanza
Di aspetto opalescente per la naturale pre-
della tradizione dell’arte birraria
senza dei lieviti dovuti alla rifermentazione e
nata nei conventi. Nella zona di
di colore giallo oro carico con riflessi aranciati.
Alpirsbach, situata nel Land del
La sua intensità olfattiva è elevata e la sua fi-
Baden-Württemberg, al centro
nezza attraente. Di corpo rotondo e di frizzan-
del triangolo geografico di Stra-
tezza decisa, è una birra che si lascia bere per
sburgo, Stoccarda e il lago di Co-
la sua piacevole freschezza caratterizzata da
stanza, furono proprio i monaci
una gradevole nota acidula e da un percettibi-
dell’antico convento costruito nel
le amaro: un giusto equilibrio per il palato.
1095 ad iniziarne la produzione
Dopo la bevuta, una buona persistenza lascia
nel Medioevo grazie anche alla
in bocca tutto il ricordo della frutta e delle spe-
abbondante disponibilità della fa-
zie distinte al naso.
mosa acqua della Foresta Nera. La Alpirsbacher Klosterbräu produce specialità da ormai diver-
Importata e distribuita in Italia da Reichegger di Bolzano e da Quattroerre Group di Torre de’ Roveri (Bg). B cod 60671
si secoli. Tra le sue birre, è da segnalare la Weizen Hefe Hell, prodotta con orzo distico estivo, nobile luppolo e acqua cristallina della
110
Italia a Tavola · maggio 2019
Quattroerre Group via Marconi 1 - 24060 Torre de’ Roveri (Bg) Tel 035 580701 www.quattroerre.com
Birra
Birrifici, Italia 4ª in Europa In 7 anni la crescita è del 146%
C
resce il consumo, ma soprattut-
Francia (950). In Italia sono 757, con un
Se si guardano i dati sulla produzio-
to cresce la produzione di birra
incremento del 146% negli ultimi 7 anni.
ne, appare chiaro che in Italia ci sia sta-
in Italia. Il nostro Paese è infatti il
Un comparto che dà lavoro, ormai a circa
to un movimento in crescita, pur senza
quarto in Europa per numero di birrifici
10mila addetti, soprattutto nelle regioni
la presenza di colossi enormi. L’Europa,
(757), mentre si piazza al decimo posto
del Nord. La Lombardia, con 159 impre-
infatti, con 400,2 milioni di ettolitri nel
per quantità di birra prodotta, con 14,5 mi-
se, è la regione in cui questa attività è
2016, risulta essere il secondo maggiore
lioni di ettolitri. È quanto emerge dal rap-
più praticata, davanti a Piemonte (101) e
produttore mondiale di birra subito dopo
porto 2018 di Unionbirrai, che quest’anno
Veneto (96).
la Cina (497,8 milioni di ettolitri). L’Italia ha
festeggia i vent’anni di attività. Rispetto a
«Ci troviamo a osservare il nostro
contribuito nel 2016 alla produzione eu-
tanti altri colossi europei, presenti soprat-
giovane comparto - spiega Vittorio Fer-
ropea con 14,5 milioni di ettolitri, posizio-
tutto nel Regno Unito, in Germania e in
raris, presidente di Unionbirrai - in grado
nandosi al decimo posto.
Belgio, i nostri birrifici sono ancora realtà
di affermarsi non solo sul mercato inter-
Per quel che riguarda i consumi, la
ancora piuttosto piccole. Tuttavia la loro
no, ma anche di imporsi all’attenzione
domanda interna europea di birra ha su-
attività sta crescendo, così come la do-
degli addetti ai lavori di tutto il mondo,
perato nel 2016 i 359 milioni di ettolitri.
manda interna, attestatasi l’anno scorso
grazie alla indiscussa capacità dei nostri
Tra i Paesi europei il primato dei consumi
a 18,9 milioni di ettolitri, con una media di
birrai di creare birre di altissima qualità,
totali, evidenzia il Rapporto Unionbirrai,
31 litri pro capite.
innovative. La strada percorsa è stata
è detenuto dalla Germania con 85,5 mi-
L’ultimo report di Unionbirrai, realiz-
lunga, ma anche tortuosa. Fare impresa
lioni di ettolitri, seguita dal Regno Unito
zato in collaborazione con l’Università
nel nostro Paese può essere estrema-
(43,7 milioni di ettolitri), dalla Spagna (38,6
degli studi di Firenze-ObiAr (Osserva-
mente complesso, farlo in campo birra-
milioni di ettolitri), dalla Polonia (37,9 milio-
torio permanente sulla birra artigianale)
rio ha significato confrontarsi con norma-
ni di ettolitri), dalla Francia (21,3 milioni di
quantifica nell’Unione europea un nume-
tive inadeguate e una scarsa attenzione
ettolitri), dall’Italia (al sesto posto con 18,9
ro di birrifici attivi nel 2016 pari a 8.490
da parte delle istituzioni alle legittime
milioni di ettolitri), dalla Repubblica Ceca
unità con in testa il Regno Unito (2.250
esigenze di questo “nuovo” comparto
(15,9 milioni di ettolitri) e dalla Romania
unità), seguito da Germania (1.408) e
produttivo».
(15,8 milioni di ettolitri). B cod 60505
maggio 2019 · Italia a Tavola
111
Birra BIRRIFICIO “ONE MILE STATION” SOLO 300 HL NEL DESERTO AUSTRALIANO
UNIVERSITÀ DELLA BIRRA INAUGURA LA SEDE A MILANO LAMBRATE
«L
a birra è un settore con un impat-
trezzate e spazi per favorire non solo la
to importante per tutto il Paese. In
didattica e lo studio, ma anche la con-
naia di birrifici artigianali, anche in
Lombardia rappresenta un valore condi-
divisione di idee, esperienze e cono-
viso generato di 2.269 milioni di euro,
scenze. Un luogo progettato per esse-
tico Northern Territory, ce ne sono di
il 25,5% del totale nazionale. 25 mila i
re funzionale alla missione di divulgare
interessanti. A poca distanza dalla città
dipendenti lungo la filiera» . Con queste
know how e competenze di alto livello
di Darwin, in quello che al primo istan-
parole Søren Hagh, amministratore de-
per gli operatori del settore e stimolare
te potrebbe sembrare un capannone
legato di Heineken Italia, ha dato il via
concrete opportunità di business per
da rimessa, si cela un microbirrificio di
alla cerimonia di inaugurazione di Uni-
gli universi Horeca, canale moderno e
grande qualità. È il One Mile Brewery
versità della Birra, un modello formativo
per l’intera filiera. Al taglio del nastro, a
fondato nel 2012 da Stuart Brown e
unico nel suo genere che nasce con
sottolineare il legame tra comparto e
Bardy Bayram. Il birrificio era stato ori-
l’obiettivo di favorire e accompagnare le
territorio, anche Alessandro Mattinzoli,
ginariamente allestito in Stuart Park, vi-
potenzialità di crescita del mercato del-
assessore allo Sviluppo economico di
cino la vecchia “One Mile Station”; nel
la birra in Italia. Presenti Alfredo Prato-
Regione Lombardia, Pierfrancesco Ma-
2014 venne poi trasferito nella zona
longo, direttore Comunicazione e Affari
ran, assessore a Urbanistica, Verde e
commerciale di Darwin, dove il pro-
istituzionali Heineken Italia, e Massimo
Agricoltura del Comune di Milano e Fe-
getto iniziale fu notevolmente ampliato
Furlan, direttore Università della Birra.
derico Visconti, Rettore Liuc-Università
con processi di birrificazione perfezio-
La sede si trova a Milano, quartiere Lam-
Cattaneo, partner formativo di Universi-
nati per garantire una qualità media
brate: oltre mille metri quadrati, aule at-
tà della Birra. (G.An.)
ALTA QUOTA, BIRRIFICIO DI MONTAGNA NEL CUORE DELL’ENTROTERRA LAZIALE
112
C
osì come in Italia abbiamo centi-
Italia a Tavola · maggio 2019
A
B cod 60737
Australia - e in particolare - nel deser-
alta e costante. (G.A.) B cod 60543
lta Quota è un coraggioso birrificio
varietà di mele con cui oggi produce
di montagna che nasce come pro-
marmellate. Il secondo è Alta Quota, il
getto di valorizzazione agricola e socia-
birrificio dove Claudio e Andrea Lorenzi-
le. Si trova a Cittareale (Ri), nell’entroterra
ni producono le loro birre con il farro col-
laziale. In questa zona la Salaria ha tanto
tivato in loco. Un birrificio agricolo nato
da offrire e percorrerla è come viaggiare
dove pochi investirebbero e portato
lungo un ricco itinerario gastronomico.
avanti con passione ammirevole e rara.
Una sosta a Cittareale vale la pena per
Innanzitutto la sostenibilità. Sono state
tanti motivi, ma soprattutto per due. Il pri-
scelte solo fonti energetiche rinnovabili
mo è rappresentato dall’azienda agrico-
per amore dell’ambiente: consumo di
la bio Melamille di Andrea Feliciangeli,
energia 100% da fonte rinnovabile e rim-
un giovane che a 18 anni ha deciso di
piego di risorse usate durante il proces-
occuparsi del recupero delle antiche
so produttivo. (G.A.) B cod 60515
Birra
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
113
Acqua
Bella... e di successo La Sinuosa 75 di Norda A meno di un anno dalla presentazione sul mercato,“La Sinuosa 75” ha già conquistato i ristoratori per la sua capacità di unire immagine di fascino e qualità dell’acqua
E
114
Italia a Tavola · maggio 2019
ntrata meno di un anno
Le linee della bottiglia richiamano le
fa
prestigiosa
forme anni ’50 della “dolce vita”, dove
“Carta delle acque” del
spiccavano silhouette morbide e ar-
nella
gruppo Acque Minerali d’Ita-
rotondate; un inconfondibile sviluppo
lia, La Sinuosa 75 di Norda è
“ad anfora” dove il collo leggermente
già diventata un riferimento per
allungato contribuisce a dare slancio
valorizzare immagine e servizio
alla bottiglia.
della ristorazione di qualità. Ed
L’originale profilo della bottiglia di
ha confermato in modo eclatante
Norda è stato valorizzato e salvaguar-
come la bottiglia in vetro possa
dato con scelte tecniche che permet-
abbinarsi in modo perfetto agli
tono al ristoratore di portare in tavola
altri elementi che compongono
sempre una bottiglia con un’immagine
il servizio, diventando motivo di
impeccabile. La Sinuosa 75 è dotata,
raffinatezza sulla tavola.
infatti, nella parte inferiore, punto di
Certamente la ragione prin-
maggior contatto e sfregamento che
cipale del crescente successo
si crea durante l’imbottigliamento e la
de La Sinuosa 75 di Norda si
produzione, di un anello salva usura di
basa sul design distintivo che
5 mm caratterizzato da una superficie
la caratterizza: uno stile molto
con effetto ghiaccio.
originale nato da un concor-
Sulle spalle della bottiglia sono
so di idee con l’Istituto euro-
presenti due loghi Norda in rilievo,
peo del design (Ied) di Milano.
come firma a garanzia della qualità del
Acqua
prodotto. La grafica delle etichette evi-
offrire l’acqua ideale in base
denzia una montagna stilizzata, a sot-
ai gusti, ai bisogni e alle ne-
tolineare la provenienza d’alta quota di
cessità. Il tutto accompagna-
un’acqua particolarmente pura e legge-
to da un servizio distributivo
ra. Un’acqua cristallina che sgorga dalle
di prim’ordine, capillare e for-
pendici del Monte Baffelàn (1.793 metri
temente collaborativo con il
slm), in una zona idrotermale protetta
ristoratore, in ogni particolare.
all’interno della spettacolare catena
Ricordiamo a tal propo-
montuosa delle Piccole Dolomiti. Imbot-
sito che da quest’anno Ac-
tigliata nello stabilimento Norda di Valli
que Minerali d’Italia è partner
del Pasubio (Vi), quest’acqua oligomi-
dell’associazione Jre-Jeunes
nerale, grazie alla sua equilibrata com-
restaurateurs d’Italia, una del-
posizione di sali minerali, è ideale per
le più prestigiose e dinamiche
accompagnare qualsiasi piatto o ricetta.
realtà della ristorazione profes-
La Sinuosa 75 è veramente una nuo-
sionale a livello europeo, che
va “stella” che fa brillare ancora di più la
annovera fra le sue fila sia chef
Carta delle acque proposta da Acque
di riconosciuta fama sia giovani
Minerali d’Italia, la più completa esisten-
emergenti.
te sul mercato. Ciò è possibile perché il
L’accordo di collaborazione
Gruppo della famiglia Pessina è la prin-
prevede iniziative e sinergie di
cipale realtà del settore per numero di
ordine professionale, cultura-
sorgenti e gamma di etichette (tra que-
le e di pubbliche relazioni, sul
ste spiccano, oltre a Norda, Gaudianello
tema dell’importanza dell’ac-
e Sangemini). Un unico riferimento in
qua in tavola come parte
grado di proporre
integrante della qualità del
una vera collezio-
ne di acque diverse per caratteristiche
servizio. B cod 60531
e provenienze, da Nord a Sud, accomunate dall’alta qualità e dall’attenzione per l’eleganza. Inoltre Acque Minerali d’Italia, partner del canale Horeca, sa
Acque Minerali d’Italia via Inverigo 2 - 20151 Milano Tel 800 412444 www.acquemineraliditalia.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
Caffè
Cold Brew Coffee Julius Meinl Fresca infusione di caffè
rista diventa protagonista per creare un caffè speciale tutti i giorni, anziché utilizzare un prodotto preconfezionato. Tutto questo mantenendo una semplicità di preparazione ed estrazione uniche. Il caffè va semplicemente inserito nel filtro del brewer, aggiungendo l’acqua per l’infusione che dura circa 12 ore. Il brewer in acciaio inossidabile spazzolato è un oggetto di design che si integra perfettamente nel locale di ogni cliente, ha una capacità di 3 litri e mantiene costantemente freddo il caffè per servirlo alla temperatura ideale. Julius Meinl accompagna il concept con bicchieri trendy in vetro da 300 ml per rendere
J
l’esperienza del prodotto ancora più diulius Meinl, la storica torrefazione
stintiva.
viennese dei poeti, presenta fra le
Per festeggiare l’arrivo dell’estate,
novità dell’estate il suo Cold Brew
i bartender di Julius Meinl presentano
Coffee. Molto più di un semplice caffè
rivisitazioni di cocktail classici e nuove
freddo. Cold Brew è un drink esclusivo
ricette a base di caffè Cold Brew: dal
ottenuto dall’estrazione a freddo di 12
Gin Tonic Meinl all’aperitivo analcolico, il
ore che permette di ottenere un sapo-
Cold Brew è il miglior modo per godersi
re leggero, una dolcezza naturale e una
un drink speciale in spiaggia, senza ri-
bassa acidità. Un gusto inconfondibile
nunciare al piacere del caffè anche nelle
per un caffè che diventa tendenza!
lunghe giornate estive. Durante la bella
Il Cold Brew Julius Meinl esprime
stagione, inoltre, Julius Meinl propone
tutta l’artigianalità di una torrefazione
eventi per provare il nuovo modo di as-
con più di 150 anni di esperienza. Julius
saporare il piacere del caffè. Tutte le in-
Meinl ha studiato una miscela speciale
formazioni saranno condivise sui social
100% Arabica, selezionata dalle migliori
network dell’azienda. B cod 60670
coltivazioni del mondo fra Sud America e India, al fine di dare al caffè un corpo dall’elegante dolcezza, sia in purezza che miscelato in fantastici cocktail. Il ba-
116
Italia a Tavola · maggio 2019
Julius Meinl Italia via Verona 70 - 36077 Altavilla Vicentina (Vi) - Tel 0444 334411 www.meinl.it
xxx · Bevande Caffè
IL TALENTO PRENDE IL VOLO
maggio 2019 · Italia a Tavola
117
Spirits
Calvados Morin
riceve 3 medaglie a Parigi S ono anni che al Concours Général
de cidre) è sempre stata chiamata Cal-
sua distillazione si ricava un’acquavite
Agricole de Paris, organizzato
vados, ma la regione da cui oggi prende
dagli aromi pungenti. Morin è presente
nell’ambito del Salone internazio-
il nome, Calvados appunto, fu istituita
sul mercato italiano da oltre 40 anni ed
dopo la Rivoluzione francese.
è il brand di Calvados più conosciuto nel
nale dell’agricoltura, il Calvados Morin si impone nelle singole graduatorie. Nell’e-
La distilleria, fondata da Pierre Morin,
nostro Paese. Molto apprezzato è il Cal-
dizione 2019 del concorso ha conquista-
è ancora oggi a conduzione familiare
vados Sélection, un distillato che invec-
to la Medaglia d’argento per l’etichetta
e vanta cantine di invecchiamento di
chia da 2 a 3 anni in botti di rovere. Di
Vsop e due Medaglie d’oro con l’Hors
grande fascino, dove l’umidità ha creato
colore giallo paglierino brillante, sviluppa
d’Age 15 anni e il Napoleon 25 anni. Cal-
un ambiente unico e suggestivo. Il Cal-
aromi sottili e leggeri di frutta con sottili
vados Morin è un distillato di mele pro-
vados Morin, che può fregiarsi dell’Aoc
note legnose. Al palato si rivela equili-
dotto dall’omonima distilleria francese
(Appellation d’origine contrôlée), si ri-
brato e fresco. Nell’ambito del bere mi-
fondata nel 1889 a Ivry-la-Bataille, in Nor-
cava dalla spremitura delle mele, il cui
scelato viene utilizzato come base per
mandia. L’acquavite di sidro (eau de vie
succo, fermentato, diviene sidro. Dalla
molti cocktail e long drink, ma può essere anche declinato nella realizzazione
AFTERDINNER “DOM THE DOS” Ricetta del bartender Simone Baggio (cocktail bar “Alchimista” di Castelfranco Veneto, Tv)
di sorbetti alle mele se allungato con acqua e ghiaccio. La famiglia di Calvados Morin, distribuita in Italia da OnestiGroup, comprende Vintage 1973, Extra vieux, Napoleon 25 anni, Pays d’Auge Xo 20 anni, Hors
Ingredienti: 30 cl Calvados Morin Selection 30 cl Dom Bénédictine 15 cl Bruxo No. 1 Tecnica: stir 118
Italia a Tavola · maggio 2019
d’Age 15 anni e 10 anni. B cod 60513 OnestiGroup via Toscana 5/7 - 29017 Fiorenzuola d’Arda (Pc) - Tel 0523 245511 www.onestigroup.com
EMPEROR RUM IL DISTILLATO DALL’OCEANO INDIANO
È TEMPO DI RUM
L
BRANCAMILANO, IL NUOVO DRINK DELLA MOVIDA MENEGHINA
U
n drink dedicato a Milano da una
cesso a livello internazionale perché ha
delle aziende meneghine più co-
sempre esportato con i propri prodotti il
nosciute in Italia e nel mondo. Branca-
saper fare di Milano e dell’Italia. Lavoria-
Bruno Le Merle e cre-
Milano è il nome che la distilleria ha
mo con erbe e radici che raggiungono la
ata selezionando i mi-
dato al cocktail pensato per la sua
nostra sede di via Resegone da quattro
gliori rum prodotti da di Davide Staffa alcuni dei sei distillatori dell’isola di Mau-
città. Il cocktail è stato presentato nei
continenti, qui si incontrano dando vita ai
giorni scorsi a Palazzo Marino, dove
nostri prodotti e attraverso essi ritornano
ritius. I rum selezionati provengono sia
Niccolò Branca, presidente di Fratelli
nel mondo. Insieme abbiamo costruito
a gamma Emperor nasce dall’idea di
Christophe Aulner e
da rum del tipo agricolo, prodotti quindi
Branca Distillerie, ha consegnato nel-
ed attraversato già tre secoli, uniti dalla
dalla fermentazione del puro succo ver-
le mani del sindaco Giuseppe Sala
passione e dal coraggio, dall’intrapren-
gine di canna, sia dalle melasse, tipiche
la pergamena celebrativa e la ricetta
denza, condividendo l’energia di questa
dei rum tradizionali.
ufficiale.
città che dimostra ogni giorno di saper-
Altra caratteristica che contraddistingue
Il progetto consolida il profondo le-
si rinnovare ed innovare e di essere di
questa gamma di rum è l’utilizzo per l’in-
game di Branca con la città, rimasto
ispirazione e protagonista al fianco delle
vecchiamento di botti di Bourbon ame-
immutato attraverso i secoli (l’azienda
altre grandi realtà internazionali».
ricano usate, botti di rovere francese,
è stata fondata nel 1845). BrancaMi-
La scelta di dedicare un cocktail alla
botti dei rum di gamma e botti spagnole
lano è stato pensato proprio come
città, ha fatto sapere il presidente dell’a-
di ex Sherry; poi, nel caso del rum Priva-
un omaggio al luogo dove la storia
zienda, fa parte di un percorso che
te Collection, avviene anche un ultimo
imprenditoriale di Branca ha le
passaggio in barrique utilizzate a Bor-
sue radici, rafforzan-
deaux per la produzione del vino rosso
do così la sinergia
con importanti pro-
Chateau Pape Clement.
con il territorio, la sua
getti: il restauro della
La gamma presenta 5 referenze: rum
tradizione e la capa-
Torre Branca, la Col-
bianco Lily White, Heritage, Sherry
cità di proiettarsi nel
lezione Branca nella
Cask, Royal Spiced e, per terminare, il
futuro. «La Branca
struttura industriale
prodotto di punta, il Private Collection
ha profonde radici a
di
Chateau Clement Finish, presentato in
Milano - ha commen-
aperta alle visite del
una preziosissima caraffa di vetro qua-
tato Niccolò Branca,
pubblico, il restyling
drata. In Italia la serie Emperor Rum è
Presidente di Fratelli
artistico della cimi-
distribuita in esclusiva dalla Rinaldi Im-
Branca Distillerie - ed
niera della fabbrica.
portatori di Bologna. B cod 60703
è proiettata con suc-
B cod 60299
Branca ha portato avanti nel corso della sua storia
via
Resegone
maggio 2019 · Italia a Tavola
119
Salute
Celiachia, 8mila diagnosi all’anno
Ma gli intolleranti sarebbero 600mila
N
120
el 2015 i casi accertati e dia-
la Settimana Nazionale della Celiachia,
free: un monitoraggio preciso della
gnosticati erano stati quasi il
attraverso tante iniziative, accenderà i
celiachia che è tuttora unico in Europa e nel mondo».
doppio, ovvero 15.500. Eppure
fari sulle manifestazioni meno consue-
le stime parlano della presenza di al-
te dell’intolleranza al glutine per favori-
Secondo il presidente dell’Asso-
meno 600mila celiaci in Italia, benché
re la diagnosi tempestiva, facendo un
ciazione nazionale della Celiachia, «in
quelli ufficialmente diagnosticati siano
appello a specialisti come ginecologi,
tempi in cui si parla molto di celiachia
meno della metà. Il motivo, secondo
ortopedici, dentisti ed ematologi di
e di dieta senza glutine, spesso adot-
gli esperti dell’Associazione sarebbe
rado coinvolti nella diagnosi di celia-
tata per scelta e, errore gravissimo,
da ricercare nel numero, ancora molto
chia.
prima della diagnosi del medico, sia-
elevato, dei cosiddetti “pazienti cama-
«Le diagnosi stanno rallentando
mo ancora poco efficaci nella diagno-
leonte”, ovvero coloro che tendono a
- dice Giuseppe Di Fabio, presidente
si dei pazienti con sintomi non classi-
nascondersi alla diagnosi perché han-
Aic - lo sappiamo per certo grazie ai
ci e insoliti che per questo sfuggono
no sintomi insoliti: dalle afte ricorrenti
numeri molto precisi emersi dalla rela-
alla diagnosi. Persone con problemi
in bocca a un’orticaria fastidiosa, dall’a-
zione annuale sulla celiachia, il docu-
che non vengono immediatamente
nemia all’infertilità. Tutti disturbi meno
mento che ogni anno il ministero della
ricondotti al sospetto di celiachia e
noti associati alla celiachia, che pochi
Salute presenta in Parlamento e rende
che possono trascorrere anni senza
conoscono e quindi pochi collegano
disponibile in rete. Nel nostro Paese
sapere di essere celiaci: sono soprat-
a una possibile intolleranza al glutine.
infatti conosciamo perfettamente i nu-
tutto loro a mancare all’appello della
Per l’Associazione Nazionale Celia-
meri della malattia grazie alla raccolta
diagnosi, restando esposti alle gravi
chia riconoscere questi casi è uno de-
dei dati da parte di ciascuna Asl che
complicanze della celiachia non cura-
gli obiettivi principali. È per questo che
eroga l’assistenza per i prodotti gluten
ta». B cod 60564
Italia a Tavola · maggio 2019
Salute
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
121
Locali
I Belcastro a Roma Pizza con cornicione a canotto
Quando va in vacanza ricomincia a lavorare. Sì, perché Mario Belcastro, quando in agosto chiude la sua pizzeria di Roma, apre quella del villaggio turistico di famiglia a Pietrapaola, nel Cosentino di Gabriele Ancona
«U
na vita scandita dalla pizza e dalla cucina fin da quando avevo 13 anni», ri-
corda. «Un percorso che mi ha portato ad avere tre regioni nel cuore: la Calabria di nascita, la Campania per la pizza e il Lazio, Roma, dove vivo e lavoro undici mesi all’anno dal 2013». Mario, oggi 35enne, quando non era “in vacanza” al villaggio si è strutturato come pizzaiolo in giro per il mondo. Un percorso di formazione intenso e costante che ha dato i suoi frutti. Nella Capitale è già al suo secondo locale. Il primo a Trastevere, e da inizio 2018 è con la Pizzeria I Belcastro nel quartiere Trieste. «Ho scelto que-
122
Italia a Tavola · maggio 2019
Locali sta zona fuori dai grandi circuiti turistici in quanto ho voluto puntare su una clientela da fidelizzare, più concentrata e meno distratta. Il fatto che mi si debba venire a cercare è più gratificante». E stimolante, aggiungiamo noi. Qui non ci sono alternative: se si ritorna da I Belcastro vuol dire che l’offerta gastronomica e l’accoglienza sono valide. La cassa di risonanza, poi, è il passaparola dei residenti. Il menu cambia ogni 2-3 mesi in base alle stagioni. La carta prevede una dozzina di pizze, tutte frutto di un’attenta selezione delle materie prime. Un secondo elemento caratterizzante è il cornicione a canotto che conferisce, come sottolinea Mario, «sapore e digeribilità». Un ulteriore punto fermo della pizzeria I Belcastro è rappresentato dalla scelta del pomodoro: «un ingrediente che va lavorato in modo delicato, a mano, per non stressarlo e mantenerne integre le proprietà». Mario utilizza da sempre i prodotti di Cirio Alta Cucina, in particolare Cuor di Pelato e le Polpe. «Sono referenze ad alto contenuto di servizio che donano valore aggiunto alle nostre ricette, sia a Roma che nella cucina e nel laboratorio pizza del villaggio turistico in Calabria», spiega Mario Belcastro. «Ne facciamo ampio utilizzo anche presso la Scuola di pizzeria I Belcastro, frequentata da addetti ai lavori e da appassionati». Cuor di Pelato Cirio Alta Cucina si caratterizza per consistenza densa e cremosa e garantisce una resa ideale per le pizze e i sughi. Le Polpe man-
Pelato Cirio Alta Cucina e a crudo sal-
paccio di Black Angus e ancora Polpa
tengono il gusto fresco e intenso del
mone norvegese, alga fritta, bufala, fi-
Cirio Alta Cucina spezzettata».
pomodoro anche a fine cottura e do-
nocchietto, scaglie di limone e perle di
B cod 60550
nano a ogni ricetta il sapore come se
aceto balsamico. «Molto apprezzata -
fosse appena raccolto.
puntualizza Mario - anche la pizza a
Tra le ricette in menu, da segnalare
base di Polpa Cirio Alta Cucina e pro-
quella che prevede passata di Cuor di
vola di Agerola. In uscita rucola, car-
Pizzeria I Belcastro via Ajaccio 47-51 - 00198 Roma Tel 06 64007388 www.cirioaltacucina.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
123
Locali
Bene il cambio al Se.sto on Arno
Migliorati porta la Toscana in tavola di Alberto Lupini
D
a una cucina meno territoriale, italiana e francese insieme, firmata Matteo Lorenzini, a una cucina più tipica, ma modernizzata. Funziona lo stile Migliorati. Que-
sto, in poche parole, il cambio di guardia al Se.sto on Arno, l’iconico ristorante del Westin Excelsior Florence, oggi guidato appunto dall’executive chef Marco Migliorati. «Una cucina le-
gata prevalentemente al nostro territorio - spiega Migliorati, classe 1988 - usiamo principalmente prodotti locali, cerchiamo di rivisitare la cucina toscana e quella mediterranea in chiave più moderna, senza mai scordarci dell’importanza delle tecniche». Il risultato di questa impostazione rivive in piatti equilibrati, contemporanei, nati da materie prime di altissima qualità sempre connesse al territorio, così da realizzare un menu armonico ed estroso, ma sempre attento alla stagionalità. E se alcuni piatti cambiano a seconda degli ingredienti “del momento”, altri sono già divenuti signature dishes, come la Tagliatella al coniglio e rosmarino, crema di porri e tartufo nero. Come ogni grande cucina che si rispetti, però, anche quella di Marco Migliorati è sempre in evoluzione: «Tra i prossimi passaggi c’è quello di legarsi ancora di più al territorio, magari reinterpretando altri piatti della cucina toscana. Pensavamo anche di variare i nostri piatti, inteso come porcellane». Quella di Migliorati si dimostra essere una cucina fatta di dedizione e di impegno. «Siamo felici di aver accompagnato Marco in questa importante avventura professionale - ha detto Domenico Colella, general manager del Westin Excelsior Florence - che in pochi anni l’ha portato a ricoprire il ruolo di executive chef. Abbiamo voluto premiare il suo rigore, l’immancabile precisione e l’innata passione. Le sue creazioni culinarie, estrose e armoniose, rendono Se.sto on Arno la scelta d’elezione di fiorentini e ospiti internazionali, in grado di accontentare davvero tutti i palati».
B cod 60555
SE·STO on Arno piazza Ognissanti 3 - 50123 Firenze Tel 055 27152783 - www.sestoonarno.com
124
Italia a Tavola · maggio 2019
foto: Alberto Blasetti
Locali
Il cambiamento di Apreda «Nuovi stimoli» all’Idylio di Roma di Alberto Lupini
P
davanti, qualcosa che ci spinge a tirare
menu Iconic Signature by Apreda:
fuori il meglio di noi, perché i cambia-
«Sono i miei classici. Ci sono tanti clien-
arla di «stimoli nuovi» Francesco
menti dopotutto servono proprio a
ti che sono abituati ad essi. Così otto
Apreda, spostandosi dall’Imàgo
questo».
dei tanti creati durante gli anni li ho por-
dell’Hassler all’Idylio del The
Chiunque si recherà all’Idylio potrà
tati qui, quelli “irrinunciabili”. Più vado
Pantheon/Iconic Rome Hotel. Il divorzio
scegliere, oltre che à la carte, fra tre di-
avanti più i miei viaggi sono presenti
dall’Hassler, dove il cuoco una stella
versi percorsi. L’Inside The Pantheon è
nella mia cucina, nei miei piatti. È una
Michelin ha lavorato per 16 anni, aveva
il primo, «un menu dedicato a Roma ma
cucina molto personale, ad esempio
scosso il mondo della cucina di alto li-
realizzato attraverso il mio personale
spezie ed alghe sono molto presenti,
vello: una dichiarazione del proprieta-
stile, che già mi sta regalando grandi
sto usando la sapidità di questi ingre-
rio Robert E. Wirth a fine febbraio sancì
soddisfazioni». Piatti come i Raviolini di
dienti per bilanciare i miei piatti, e ora
il termine della collaborazione, lascian-
quaglia alla carbonara e la Vignarola in
ben metà della mia carta è senza sale
do nell’incertezza sia il futuro dello chef
viaggio «sono già piaciuti molto ai
aggiunto, non per una questione saluti-
che delle cucine dell’Imàgo. Poi, a ini-
clienti». Un menu «costantemente in
stica, ma per il desiderio di ricercare il
zio aprile, la notizia: Apreda nuovo chef
evoluzione, quello che mi richiede
sapore autentico dell’ingrediente».
dell’Idylio dalla seconda metà del
maggiore tecnica e che soprattutto ha
A riassumere questa novità come
mese (dello stesso periodo la notizia
come criterio-guida la stagionalità degli
dopotutto l’intero concept della sua cu-
che all’Imàgo sarebbe arrivato Andrea
ingredienti» è il Seasons at the Panthe-
cina, Apreda ci mette poco: «Un’espe-
Antonini).
on.
rienza nuova, molto internazionale,
Dopo una prima inaugurazione uffi-
Ma forse, proprio perché ancora a
ciale della cucina di Apreda, calmate le
Roma, quindi vicino alla clientela che
acque e più assestata la cucina, Fran-
l’ha cercato e valorizzato in 16 anni, non
cesco può dire che «quando ci sono
poteva non portarsi anche nel nuovo
dei cambiamenti, sempre qualcosa di
locale i suoi piatti più storici e rappre-
nuovo ed interessante ci si prospetta
sentativi. Da questa esigenza nasce il
molto internazionale, ma che parla italiano».
B cod 60731
Idylio via di S. Chiara 4/A - 00186 Roma Tel 06 87807070 www.thepantheonhotel.com
maggio 2019 · Italia a Tavola
125
Locali
Constance Aiyana
Per vivere la magia di Pemba
L’
126
isola di Pemba, nell’arcipelago
ciate sull’oceano ed elegantemente ar-
suono antico del richiamo del muezzin e
di Zanzibar, accoglie il Constan-
redate in stile zanzibarino. In totale armo-
delle campane delle chiese, le risate dei
ce Aiyana, hotel 5 stelle lusso
nia con Madre Natura, Aiyana è il luogo
bambini divertiti che giocano per le stra-
che regala esperienze indimenticabili
dalla bellezza ancestrale, dove appagare
de, i profumi intensi delle spezie, incon-
alla scoperta della cultura e delle tra-
tutti i sensi. Sono tante le esperienze che
trerete uomini in bicicletta, donne che
dizioni locali. Avete mai sentito parlare
si possono vivere durante il soggiorno
trasportano ceste di chiodi di garofano,
dell’isola di Pemba? Probabilmente no,
in quest’angolo remoto dell’Africa, dove
persone anziane che siedono ai margi-
quindi venite a scoprire uno dei luoghi
il fascino esotico dell’oceano incontra il
ni della strada a guardare il mondo che
più pittoreschi della Tanzania, un’isola
cuore del “continente nero”, con le sue
passa mentre il cinguettio degli uccelli si
dalle incredibili bellezze naturali e dalla
tradizioni e la sua magia millenaria.
mescola ai canti dei pescatori in uno scenario mistico e vivace al contempo.
cultura millenaria, con un mix di spiagge
Per avere un’autentica visione della
bianche, distese di chiodi di garofano e
vita locale, il tour al villaggio di Makan-
L’arcipelago di Zanzibar ospita alcuni
palme, senza dimenticare le straordina-
gale è un must! Cogliete l’occasione
dei migliori siti di immersione del mondo,
rie persone che la abitano. L’isola di Pem-
per uscire dai sentieri battuti in mountain
con barriere coralline intatte, canali pro-
ba è una gemma nel cuore dell’oceano
bike e imparare dagli stessi abitanti la
fondi, visibilità eccellente e acque calde.
Indiano, ideale per chi vuole esplorare
cultura e le tradizioni di Zanzibar. Vi im-
È il posto perfetto per un’avventura su-
l’Africa orientale.
batterete in capanne di ferro ondulato e
bacquea. Ci sono molti siti di immersio-
Situato nella parte settentrionale
legno, occasionali scuole di pietra, mo-
ne, alcuni adatti solo a subacquei esperti
dell’isola, il Constance Aiyana accoglie
schee, potrete salire in cima al faro da cui
e alcuni perfetti anche per i principianti!
gli ospiti in 30 magnifiche ville tutte affac-
si gode una vista panoramica, sentirete il
I siti di immersione dell’isola sono meno
Italia a Tavola · maggio 2019
Locali conosciuti e quindi meno affollati di quelli
vicino al Constance Aiyana, ed è una del-
di Zanzibar.
le ultime aree rimaste della foresta che
L’isola di Pemba è rinomata per la sua
un tempo copriva gran parte dell’isola. La
avifauna, nell’isola si possono trovare 183
foresta di Ngezi è ideale per avvistare gli
specie, sia autoctone che migratorie. Tra
uccelli marini, i colombi verdi, gli astori, il
le specie endemiche il gufo Pemba: que-
gufo di Pemba e i rari colombi rossi, le
sto bellissimo uccello può essere visto
scimmie cercopiteco, i bush babies, le
dal tramonto, quando lascia la sua casa
volpi volanti, soprattutto al mattino pre-
sugli alberi di chiodi di garofano per cac-
sto e nel tardo pomeriggio. Delimitata da
ciare. L’uccello del sole Pemba ha piume
splendide spiagge di sabbia bianca sia a
blu lucenti e brillanti, facili da individuare.
est che a ovest, la lussureggiante foresta
Altre specie da spuntare sulla lista sono
di Ngezi è una tappa obbligata per gli
il martin pescatore di mangrovie, l’occhio
amanti della natura. Si riescono a vedere
bianco di Pemba e la rondine etiope.
i granchi di cocco sulla spiaggia e se si
Facendo un tour delle piantagioni di spezie potrete sperimentare i veri sapori
è fortunati le tartarughe verdi e hawksbill che nidificano sull’isola.
e profumi dell’isola, scoprire la vita locale
Salpate per un luogo magico dove
e trovare frutti esotici, spezie e diverse
una tiepida brezza accompagna un
specie di piante, come i chiodi di garo-
viaggio rilassante ed emozionante nelle
fano, la citronella, la cannella, il carda-
acque turchesi di Pemba. Il Constance
momo, la curcuma, l’ylang ylang, la noce
Aiyana propone, tra le diverse escursio-
moscata, lo zenzero, il tamarindo, il pe-
ni, quella al sandbank, lingua di sabbia
peroncino, l’origano, il pepe nero e la va-
bianca dove godersi un esclusivo picnic
niglia, coltivati, essiccati e lavorati sia per
e sorseggiare un calice di champagne
il consumo locale che per l’esportazione
dopo aver nuotato in acque placide e
in tutto il mondo. Scoprite le proprietà e
trasparenti. B cod 60769
le origini delle spezie e i diversi utilizzi in medicine, cibi e bevande. La foresta pluviale indigena protetta di Ngezi si trova nel punto più a nord dell’isola di Pemba,
Constance Aiyana Makangale Beach - Pemba Island (Tanzania) - Tel +255 776 912800 www.constancehotels.com
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Locali
Fiola dagli Usa al Marriott Venice Solo cucina italiana per Trabocchi di Alberto Lupini
L
o stellato che guida il secondo gruppo di ristoranti italiani negli Stati Uniti apre ora in Italia e ribadisce
l’obiettivo di rilanciare la tradizione italiana a tavola. È il cuoco italiano di riferimento della capitale degli Stati Uniti, nonché uno degli chef-patron più importanti degli States. Dopo il successo oltreoceano (dove rappresenta il secondo gruppo di ristorazione tricolore, con il ristorante di punta, Fiola DC, che ha conquistato una stella Michelin) Fabio Trabocchi allarga a livello internazionale la sua realtà imprenditoriale e lo fa tornando in Italia, al 5 stelle lusso JW Marriott Venice Re-
talia e dell’Adriatico. Valorizzare la mate-
simo Raviolo di pasta di riso ripieno di
sort & Spa, dove da poche settimane ha
ria prima e le tradizioni è del resto l’obiet-
astice, zenzero ed erba cipollina, dall’al-
aperto un nuovo ristorante, il Fiola at Do-
tivo di Trabocchi, e così come fa negli
tro le proposte che abbiamo degustato
polavoro Venezia che, in un ambiente
Stati Uniti offre piatti dove la tecnica è
in anteprima sono una riproposizione in
curato architettonicamente e negli arredi,
funzionale a valorizzare i sapori autentici.
chiave assolutamente originale e con-
offre un menu innovativo (che cambierà
Il tutto con un equilibrio e un’eleganza
temporanea di un gusto tutto italiano. In-
ogni giorno come è la regola nei suoi lo-
che sono davvero sorprendenti.
superabile in proposito il Piccione cotto
cali negli States), ma allo stesso tempo
Se da un lato nel menu si può trovare
alla maniera tradizionale del pollo, sul
profondamente radicato nei sapori dell’I-
il piatto a cui è legato dal ’99, un delicatis-
mattone. Il segreto della cucina di Trabocchi è la combinazione tra ingredienti stagionali provenienti dal mercato di Rialto a Venezia e dall’Adriatico, le verdure coltivate nell’orto dell’isola e l’olio di oliva locale. E a giudicare da quello che abbiamo assaggiato, la stella negli Usa è più che meritata e ci sono valide ragioni per immaginare che possa bissarla in Laguna, riportando al Dopolavoro il riconoscimento conquistato dal suo predecessore Federico Belluco.
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JW Marriott Venice Resort & Spa Isola delle Rose, Laguna di San Marco - 30133 Venezia Tel 041 8521300 www.jwvenice.com
128
Italia a Tavola · maggio 2019
Locali
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maggio 2019 · Italia a Tavola
129
Locali
Cocoloco fa il bis D
iego Nuzzo, chef e patron de
creare uno spazio moderno, sofisticato
L’Altro Cocoloco di Napoli, arri-
e raffinato dove l’eleganza e il calore
va a Milano portando con sé il
dei materiali, accuratamente scelti, ge-
grande amore per la cucina partenopea
nerano un’installazione contemporanea,
e la maestria nella lavorazione del pesce
un’estetica leggera e luminosa che sfrut-
in ogni sua forma. 500 metri quadri, 100
ta le generose dimensioni dello spazio
posti a sedere e un ambiente di estrema
esistente.
eleganza. Il locale, progettato dallo stu-
All’entrata il cliente è accolto da
dio di architettura Redaelli e Associati e
un’area lounge, un cocktail bar e sedu-
interamente arredato da Costa Group, si
te in pelle di tonalità chiara. A seguire
sviluppa su ampie vetrate che affaccia-
un grande banco dedicato al pesce, il
no in via Fabio Filzi 8. Vetrate dalle quali
vero protagonista, rigorosamente fresco
traspare qualità, cura e ricercatezza oltre
e ben esposto, la cui importanza è ac-
che un’atmosfera calda e accogliente
centuata dal rivestimento delle pareti sul
che inevitabilmente cattura l’attenzione
retro: una texture color oro brillante che
dei passanti.
genera una superficie tridimensionale
L’intenzione del progetto è quella di
e che rimanda ad uno scrigno prezio-
so, custode della materia prima e della qualità, marcando così il caposaldo della cucina dello chef Diego Nuzzo. Il pavimento in legno presente su tutta la superfice del locale porta calore e crea - a questo punto - un tutt’uno con le pareti e il soffitto, dando così magicamente vita ad un tunnel di luci e vini che accompagnano il cliente fino al ristorante. La geometria molto precisa crea una serie di spazi sensuali e accoglienti. I visitatori sono abbracciati e stimolati attraverso il cambiamento di dimensioni e forme: si genera una sequenza di spazi, ciascuno definito, ma che contemporaneamente scorre l’uno nell’altro per
130
Italia a Tavola · maggio 2019
e apre a Milano
Locali
guidare piacevolmente l’ospite. Gli spa-
sottili listelli in legno con finiture ottone,
valore, l’attenzione posta alle pareti. Pri-
zi sono visibili gli uni dagli altri eppure
dettagli che con un importante gioco di
ma tra tutti l’installazione di Loris Cecchi-
ognuno di essi si riserva di far sentire a
luci e ombre creano un effetto geometri-
ni, artista italiano conosciuto nel mondo
proprio agio il fruitore. La divisione delle
co a rilievo, soffuso, signorile e delicato.
per la sua capacità di trasmettere poe-
aree è discreta consentendo di fraziona-
A concludere lo spazio è un muro
re gli ambienti per creare spazi più intimi
specchiato che diventa il punto focale
Al Cocoloco nulla è lasciato al caso.
e conviviali.
sia.
della prospettiva della navata. Questo, ri-
Ogni dettaglio - a partire dal progetto
Accedendo alla “navata” adibita a
flettendo le volte piramidali, crea l’illusio-
architettonico, passando per il design
sala ristorante si è come trasportati in
ne di un soffitto infinito scandito solo dal
fino ad arrivare all’arte - è stato studiato,
un’altra dimensione dove ogni piccola
ritmo dei grandi pilastri che hanno come
ponderato e cucito su misura. Il contesto
area, privata e personalizzata, si caratte-
capitello le più preziose bottiglie di vino,
unico e la magica abilità delle mani dello
rizza per la cura del dettaglio. Le sedute
di varie dimensioni, provenienti da ogni
chef Diego Nuzzo sono ora a disposizio-
si alternano tra divani e poltroncine cir-
parte del mondo. Le bottiglie stesse, op-
ne del vero buon gusto. B cod 60547
colari e avvolgenti, in velluto, di colore
portunamente illuminate ed enfatizzate,
blu e arancione. Le pareti, decorate ar-
diventano protagoniste completando,
tigianalmente con una texture apposita-
insieme altri preziosi elementi di oggetti-
mente disegnata, sono impreziosite da
stica autentica e alcune opere di grande
Cocoloco via Fabio Filzi 8 - 20124 Milano Tel 02 36757920 www.cocoloco.rest
maggio 2019 · Italia a Tavola
131
Locali
Trattoria Dino
Dal 1897 storia di cucina e cultura toscana
A
San Colombano (Fi) la Trattoria Dino festeggia oltre 120 anni di storia con un libro che racconta lo sviluppo di un locale diventato con il tempo un’icona della ristorazio-
ne toscana. Aperto nel 1897 come bottega alimentare e poi trasformato in trattoria negli anni Cinquanta, è arrivato alla quinta generazione restando fedele alla tradizione culinaria fiorentina. Sullo sfondo delle vicende familiari e aziendali, i cambiamenti sociali della piana di Scandicci e della vicina Firenze. Alla presentazione del volume curato da Marco Conti e Andrea Novembrini, lo scorso aprile, c’erano, insieme al patron Paolo Raveggi e agli autori, anche il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, il presidente di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. Il ricavato dalle vendite del volume sarà devoluto alla Pro loco Piana di Settimo e all’istituto alberghiero Buontalenti. Pagina dopo pagina, il testo ripercorre oltre un secolo di tradizione culinaria fiorentina, ben conservata nei piatti che ancora oggi vengono serviti, frutto dell’elaborazione fedele di
di uno dei contributi che arricchiscono il libro - dove si risco-
ricette tramandate da bocca a orecchio, come si faceva un
pre lo spazio delle relazioni umane. Perché Da Dino non si va
tempo, e mai tradite per strizzare l’occhio alla contemporanei-
solo a consumare un pasto, si va a nutrire l’anima. In fondo, il
tà. Sullo sfondo, i cambiamenti storici e sociali della piana di
ristorante è proprio questo: la “casa fuori casa” degli italiani. E
Scandicci e della vicina Firenze, narrati attraverso le vicende
noi ristoratori facciamo il mestiere più bello del mondo, che
del bisnonno Giuseppe, titolare della prima bottega alimenta-
consiste nel far stare bene le persone».
re, che suo figlio Dino negli anni Cinquanta trasformò in tratto-
«Per certi versi - ha detto Paolo Raveggi - la cucina della
ria per poi passarla ai figli Giuseppe, Doriana e Giampiero con
nostra trattoria può sembrare obsoleta, perché non rispec-
la moglie Marisa, i genitori di Paolo Raveggi. Una invidiabile
chia gli standard dettati da alcune trasmissioni culinarie in tv,
continuità aziendale arrivata oggi alla quinta generazione con
ma non barattare il nostro dna con le mode è il nostro punto
due dei tre figli di Paolo, Lorenzo e Gabriele, entrambi chef, e
di forza. Vogliamo farvi mangiare cibi naturali e genuini, con
tra poco forse anche con Leonardo, il più piccolo. I primi due,
portate che possono sembrare semplici o povere, ma che, al
poco più che ventenni, diplomati all’alberghiero, in cucina ela-
contrario, sono ricche di tradizione e di sapori della cucina
borano ancora le ricette messe a punto da nonni e bisnonni,
fiorentina». Al bando dadi e correttori alimentari, cibi acquista-
per preservare i sapori che hanno reso il ristorante così noto
ti precotti o cotti: tutto viene fatto alla vecchia maniera in modo
e amato. Il padre Paolo si occupa della sala, muovendosi fra i
naturale e casalingo. B cod 60315
tavoli con la flemma di un oste d’altri tempi, fra commenti arguti sull’attualità e sorrisi amichevoli. «Un’atmosfera davvero senza tempo - ha detto il presidente di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano, autore
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Italia a Tavola · maggio 2019
Trattoria Locanda Dino via San Colombano 78-82 - 50018 Scandicci (Fi) Tel 055 790005 www.trattorialocandadino.com
Locali beri rossi di Mazara e lime e, ancora, il
L’OFFERTA GOURMET DEL FEUERSTEIN IMPREZIOSITA DAL NUOVO ARTIFEX
prelibato Salmerino della Valle Passiria cucinato con beurre blanc e yuzu, il più ricercato tra gli agrumi, che negli ultimi anni ha trovato ideale dimora nella haute cuisine, capace di esaltare il gusto degli ingredienti del piatto. Il menu è contrappuntato al meglio dalle proposte della rinnovata cantina vini, aperta dallo scorso 13 aprile, forte di 500 etichette con un focus sull’Alto Adige - ma non mancano naturalmente etichette internazionali selezionate dall’head sommelier Eros Teboni, 27enne originario di Colle Isarco, premiato lo scorso 30 giugno come mi-
F
glior sommelier del mondo secondo la euerstein aggiunge un ulteriore tas-
che l’ha vista operare, tra l’altro, al Gar-
Fis - Worldwide sommelier association,
sello alla sua offerta gastronomica di
tenhotel Moser di Appiano (Bz), all’Alpen
associazione mondiale che raccoglie le
alto livello: il prossimo 24 maggio aprirà
Palace in Valle Aurina, al ristorante Sillia-
più prestigiose realtà del settore.
infatti “Artifex”, il nuovo esclusivo risto-
ner Wirt in Austria e all’Hilton di Monaco
Il ristorante gourmet “Artifex”, aperto gio-
rante gourmet. L’offerta sarà composta
di Baviera.
vedì e venerdì, dalle ore 19 (aperitivo nel
da un allettante mix tra le eccellenze
Le proposte del menu di “Artifex”? Il Dim
ristorante), propone esclusive serate con
gastronomiche dell’Alto Adige, abbinate
Sum, vero e proprio rito culinario orien-
soli 4 tavoli da 4 coperti, per un totale di
a sorprendenti suggerimenti della cucina
tale, rivisitato in chiave altoatesina in un
16 posti a sedere. B cod 60688
internazionale e nazionale. Il tutto sotto
caleidoscopio di gusti che spaziano dal-
la sapiente regia dell’executive chef Tina
la bresaola ai funghi, associati al kaffir
Marcelli, originaria della Valle Aurina, con
o al tipico dashi giapponese, oppure il
alle spalle un curriculum di alto livello,
Risotto Acquerello con asparagi, gam-
“BOLLE”, IL LOCALE DI PENTOLE AGNELLI IN CUCINA FILIPPO CAMMARATA
P
Feuerstein Nature Family Resort via Fleres 185 - 39041 Brenner (Bz) Tel 0472 770126 www.feuerstein.info
entole Agnelli da giugno lancerà il suo nuovo progetto di ristorazione “Bolle”, un locale da 40 coperti che aprirà
a Lallio (Bg) e che vedrà a capo della cucina lo chef Filippo Cammarata. Cinque i soci che hanno dato vita al progetto, che vede a capo Angelo Agnelli, amministratore delegato di Pentole Agnelli. Il locale sorgerà nella nuova palazzina in via Provinciale 30 al primo piano, mentre al piano terra Pentole Agnelli darà spazio allo showroom che, dunque, si sposterà dall’attuale
via Madonna, sempre a Lallio. Quello che i clienti troveranno nei piatti sarà una fusione tra l’origine siciliana dello chef e i sapori che lui stesso ha conosciuto e acquisito nel corso delle sue esperienze in giro per l’Italia. Compresa Bergamo, perché il suo diploma l’ha ottenuto all’Istituto Alberghiero di San Pellegrino. L’apertura del locale è prevista sia a pranzo che a cena dal lunedì al venerdì; sabato sarà possibile solo pranzare, mentre la domenica sarà il giorno di chiusura. B cod 60733
maggio 2019 · Italia a Tavola
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Locali cucina emiliana. Nei ristoranti Dispensa Emilia tutto viene preparato al momento, davanti agli occhi del cliente: si ordina e si paga in cassa per poi accomodarsi al tavolo e attendere pochi minuti per essere serviti. Un dispositivo “Trovami” aiuta gli assistenti di sala a individuare il tavolo, in modo da offrire un servizio rapido e preciso. Quaranta coperti e altrettanti nel dehors, la tigelleria propone una carta
MILANO EAT&DRINK
ricca di 25 tigelle tra classiche, vegetariane, dolci, creative e di ricerca, anche in menu degustazione, affiancate da taglia-
DISPENSA EMILIA, SAPORI EMILIANI CON LAMBRUSCO, PIADE E TIGELLE
telle, tortelloni, tortellini, lasagne e da un nutrito ventaglio di insalate. Una formula che punta su buona cucina in velocità e che strizza l’occhio alle tendenze, anzi,
ottimo rapporto qualità/prezzo, in media
spesso le supera: qui, per esempio, lo
poco più di 10 euro con un calice di vino.
n nuovo punto di aggregazione
Spritz è a base Lambrusco.
B cod 60483
nella sempre più vivace stazione
Quello di Milano è il 12° locale del net-
Centrale di Milano, uno spazio che vuole
work Dispensa Emilia. Specialità della
essere snodo di ristorazione veloce per
casa, la tigella dell’Appenino modene-
i viaggiatori e locale cittadino. Un luogo
se e, a seguire, i primi piatti storici della
di Gabriele Ancona
U
PALERMO EAT&DRINK
Dispensa Emilia piazza Luigi di Savoia 1 - 20124 Milano - Tel 02 25062346 www.dispensaemilia.it
portartela a casa, aggiungendo solo 7 euro di diritto di tappo. È l’idea vincente del proprietario Giuseppe Lisciandrello, che vendendo vino invoglia a bere bene. Giuseppe, dopo essersi fatto le ossa per anni in una famosa enoteca, ha aperto la sua nel 2001. Non contento, nel 2011 ha inaugurato questa con cucina dove dall’inizio, conferma di successo, gli stessi chef Angelo Gervasi e Daniele Scarlata deliziano il palato dei clienti anche con aperitivi vari. Da Vino Veritas quindi si va per prima cosa per bere grandi vini, tanti internazionali, senza “svenarsi”, accompagnando i calici con pietanze realizzate con materie prime di eccelsa qualità, piatti semplici che attingono ad una tradizione non solo sicilia-
LA CUCINA MODERNA DI VINO VERITAS E UNA CARTA VINI DA 2MILA BOTTIGLIE
na, rivista in chiave più moderna. Il menu è stampato ogni giorno in base alla spesa fatta personalmente da Giuseppe, che propone sempre un numero sufficiente di piatti. Non esiste una
di Gianni Paternò
V
si alza e si curiosa tra le varie bottiglie col prezzo in mostra, si uoi mangiare bene e bere ancora meglio a Palermo? Vai da
sceglie quella che aggrada o ci si fa consigliare da Giuseppe e
Vino Veritas, enoteca con cucina a vista dove puoi sceglie-
dalla sua squadra. B cod 60612
re tra i tavoli in vetro immersi tra 2mila bottiglie o i posti all’esterno. E se pensi di spendere molto per il vino, ti sbagli, al tavolo paghi la bottiglia allo stesso prezzo di quanto pagheresti per
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carta dei vini, non sarebbe possibile comprenderli tutti; allora ci
Italia a Tavola · maggio 2019
Vino Veritas Enoteca & Bistrò viale Boris Giuliano 22 - 90144 Palermo Tel 091 342117 - www.vinoveritasenoteche.it
Locali
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
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Locali BOLOGNA EAT&DRINK
GINO FABBRI COME GLI STELLATI ALTA PASTICCERIA, LONTANA DAL CENTRO
N
Presidente delll’AMPI (Accademia Ma-
volta in volta hanno
estri Pasticceri Italiana), Campione del
spazi dedicati. Senza
mondo di pasticceria e campione di soli-
soffermarsi su torte e
darietà in tante iniziative benefiche spar-
preparazioni di alta pa-
se per l’Italia (e non solo). La pasticceria
sticceria, provate una
che porta il suo nome non è un luogo di passaggio, ci si va apposta, esattamen-
semplicissima brioche di Giuseppe De Biasi e vi renderete conto
te come accade con tanti ristoranti stel-
di cosa significa l’arte dei lievitati che,
lati posti in luoghi isolati. E il paragone
come sanno gli addetti ai lavori, è forse
non è casuale perché il locale di Gino
il banco di prova più impegnativo.
è davvero “stellato” (a quando le stelle
La voglia di imparare (e di trasmettere ai
Michelin ai pasticceri?).
giovani allievi, senza lesinare sui propri
Il bancone vetrina che accoglie i clienti
“segreti”) si ritrovano in ogni prodotto
si presenta come un vero “attentato gli-
presente. Una nuvola di piacere a pochi
cemico” con una varietà e una perfezio-
centesimi di differenza rispetto ad una
ne esecutiva dai mignon ai lievitati dolci
semplice brioche, spesso surgelata, di
e salati da appagare al solo imprinting
un bar del centro. Provare per credere,
visivo. Nella vetrina a fianco un saggio
la F… fa la differenza! B cod 60609
on è una nuova apertura ma la
dei classici di Fabbri nella produzione
sorpresa che produce ad ogni in-
artigianale di torte, a cui si affiancano
contro la pone come una novità che si
i prodotti stagionali come panettoni,
ripete. Stiamo parlando di Gino Fabbri.
colombe, dolci carnascialeschi, che di
ROMA EAT&DRINK
Gino Fabbri Pasticcere via Cadriano 27 - 40127 Bologna Tel 051 505074 www.ginofabbri.com
un mondo lontano e misterioso, fatto non solo di sushi o sashimi, che dimostra il profondo rispetto che lega il popolo giapponese al cibo. Da Zuma operano tre diverse cucine: la principale; la griglia robata di varie altezze, che è di per sé uno spettacolo da godere, mentre di Mariella Morosi gli chef piegano la forza della fiamma ai cibi; e infine il bancone del sushi, con tutto il fascino della perfezione del taglio del pesce e della preparazione dei risi. Tutto è all’insegna della convivialità, dai tavoli al servizio fino alla sequenza dei cibi che arrivano a tavola. La materia prima è sempre freschissima, elaborata da competenti chef internazionali assistiti
ZUMA, TUTTE LE SUGGESTIONI D’ORIENTE
C
e con ingredienti che vengono dal Giappone. I menu degustaucina fusion giapponese di alto livello, servizio impeccabile
zione variano dagli 85 ai 145 euro, ma molte sono le piacevoli
e ambiente elegante e accogliente: è quanto offre Zuma,
sorprese ordinando à la carte. Imperdibili i classici come Asti-
ristorante dal format internazionale di Palazzo Fendi. Lo spazio
ce arrosto con peperoncino verde e shiso, Manzo con salsa
occupa due piani e intorno alla lounge&bar c’è una terrazza
wafu e agio croccante, Branzino con pomodoro abbrustolito e
con vista sulla Roma più bella. L’arredo è tutto in materiali come
zenzero, Gamberi e gamberetti con verdure miste, tutto questo
pietra, legno, acciaio e vetro, a rappresentare il frutto dell’unio-
prima di passare agli irresistibili tempura. B cod 60593
ne di aria, acqua, terra e fuoco, i quattro elementi della natura. Aperto poco più di due anni fa, ha subito conquistato il gusto di chi ama le suggestive sensazioni gustative che vengono da
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da una brigata di cucina composta da una trentina di persone
Italia a Tavola · maggio 2019
Zuma Rome via della Fontanella di Borghese 48 - 00186 Roma Tel 06 99266622 - www.zumarestaurant.com/locations/rome
Locali RITU DALMIA E VIVIANA VARESE INSIEME NELLA CUCINA DI SPICA
NAPOLI EAT&DRINK RISTORAZIONE ED ENTERTAINMENT LA COMBINAZIONE VINCENTE DA “BASILICO” di Elisabetta Paseggini
I
n attesa dell’apertura del suo secondo
L
ocale di successo a Sorrento,
guito in questi 18 mesi
nel foyer del cinema Armida, a
sua meritata autono-
dimostrare che ristorazione ed en-
mia funzionale.
progetto milanese, Ritu Dalmia annun-
tertainment di qualità costituiscono
Simpatico ed efficace,
cia la partecipazione di Viviana Varese,
binomio vincente per una clientela
in quanto immedia-
una stella Michelin, nella squadra di Spi-
esigente. Il moderno approccio alle
tamente
ca. Non un concept ma una “questione
sale cinematografiche, con la bene-
esplicativo di Vincenzo dell’offerta, il sottoti- D’Antonio
di cuore”, attraverso i cibi selezionati dai
detta proibizione del fumo e con la
tolo del menu: pizza - pasta - cuoppo.
luoghi del mondo più amati dalle due
civilissima abitudine di non entrare in
Il cuoppo è carta involtolata tale da as-
chef, una storia d’amore per il viaggio,
sala a proiezione in corso, ridisegna la
sumere sembianza di cono ed in essa
la scoperta, la condivisione. Accanto al
valenza del glorioso foyer.
il prode friggitore inserisce delizie che
viaggio non mancheranno le origini di
La presenza nei centri commerciali di
ben calde giungono a tavola ed agevo-
Ritu e Viviana, un cuore indiano e uno
punti di ristoro che hanno un buono
lano l’innesco della conviviale allegria.
italiano, cucine che alimenteranno un
standing qualitativo sta diventando
Menu ben fatto e ben fatta la versione
menù in continuo cambiamento, risulta-
fenomeno virtuosamente solido e sta
in lingua inglese, la cui assenza sarebbe
to di nuovi viaggi e nuove scoperte cu-
a testimoniare quanto pervasivo sia
qui inconcepibile. Come poco attrattive
linarie. Racconta Viviana Varese: «Amo
il food, anche in spazi non esclusiva-
sarebbero fasce orarie di apertura di ri-
i tacos, ne ho mangiati di eccellenti in
mente ad esso dedicati.
storanti tradizionali. Qui si tende all’Aao
Messico, mentre qui in Italia non sono
Orbene, il combinato dei due fattori,
ovvero Almost always open e pertanto
mai all’altezza. Così ho trovato tre ragazzi
prodigiosa
Basilico è aperto dalle 11.00 del mattino
messicani che in Umbria li realizzano la-
riale di Maurizio Mastellone, generò
alle 11.00 della sera.
vorando il mais con la calce, il risultato è
nell’autunno del 2017 l’apertura di Ba-
Basilico è pietra angolare di format re-
un sapore fantastico». Sarà uno dei piatti
silico nel foyer del cinema Armida, il ci-
plicabile in altri luoghi vocati all’enter-
che si potranno gustare da Spica che
nema storico di Sorrento, di proprietà
tainment, a suggello di quanto vero è
sarà un giro del mondo gastronomico
da sempre della famiglia Mastellone.
che le proposte di buon cibo incontrano
mediato dall’esperienza di Ritu Dalmia e
Policromia allegra, tavoli e sedie ad
e soddisfano una domanda che c’è e
da Viviana Varese. Il grande spazio che
irrorare sul nascere atmosfera gaia.
che è in crescita. B cod 60761
sta sorgendo in via Melzo (probabilmen-
Abile la mano provvida dell’architetto
te inaugurato verso metà giugno) sarà
Antonino Aprea. Al Basilico ci si va
realizzato dallo studio Vudafieri-Saverino
indipendentemente dal voler vedere
Partners. B cod 60395
il film. Basilico ha ampiamente conse-
l’intuizione
imprendito-
Basilico corso Italia 219 - 80067 Sorrento (Na) Tel 081 8772048 www.basilicoitalia.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
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Locali IL LUSSO DISCRETO DI AMAN RESORT
A
AMASTUOLA, OSPITALITÀ A TUTTO TONDO VINO, CUCINA GOURMET E BENESSERE
L
ponte di Rialto a
Venezia, l’Aman Venice esiste dal 1988
a Masseria Amastuola Wine Resort
mo quattro ambienti
ed è l’unica struttura
è situata nel parco regionale Ter-
distinti: ingresso-sog-
del brand in Italia. A di Leonardo Felician contraddistinguerlo
ra delle Gravine in località Crispiano
giorno,
(Ta). Il territorio fu nel corso dei secoli
guardaroba, bagno e
il lusso discreto tipico di una casa pri-
un importante crocevia di civiltà come
stanza da letto. Nella
vata.
testimoniano i dolmen paleolitici della
Si tratta di un palazzo nobiliare cinque-
necropoli di Accetta e gli Ori di Taranto,
piccola corte sorge di Lucia Siliprandi una chiesetta del XVIII
preziosi monili di epoca magno-greca
secolo e dalla terrazza del cortile si
nel sestiere di San Polo, a pochi passi
rinvenuti durante gli scavi archeologici.
gode una vista mozzafiato sul Mar Ionio
dal ponte di Rialto. La lunga hall pre-
La masseria, che occupa circa 170 ettari
e sul vigneto giardino.
senta cimeli come la lampada di una
in gran parte coltivati a vigneto, è pun-
Servizio in camera per i trattamenti be-
galera veneziana della battaglia di
teggiata da ulivi secolari e da muretti a
nessere. Da provare il massaggio ri-
Lepanto o il pozzo con la statua del
secco.
tuale Aromasoul - Elements massage,
conte Nicolò Papadopoli, i cui discen-
Il restauro della vecchia masseria, le cui
un’esperienza sensoriale per ritrovare
denti abitano ancora in spazi privati
origini risalgono al 1400, ha rispettato
forza e vitalità. Un viaggio di scoperta
del palazzo. Il grande giardino interno
l’architettura originaria e la tradizione
che attraversa quattro mondi. Si parte
affacciato sul canale è un’oasi di tran-
locale (muri in pietra e pavimenti in ce-
dall’Oriente con un massaggio calman-
quillità. Le camere e suite, una diver-
mentine). L’elegante wine resort ha un
te e anti stress, si passa al caldo abbrac-
sa dall’altra, sono solo 24, sparse nei
corpo principale - un open space su più
cio del Mediterraneo che drena le tos-
due corpi del palazzo, di dimensioni
livelli - con sala degustazioni, wine bar,
sine e tonifica la muscolatura, si indugia
generose, supertecnologiche e dota-
bottaia, ristorante e camere al primo
nel massaggio indiano che allevia i do-
te di forte individualità. Sopra si trova
piano e una “dépendance” di stanze,
lori muscolari, stimola la circolazione e
un piano ammezzato e più in alto il
ciascuna con ingresso indipendente,
sprigiona un senso di calore. E, infine, si
secondo piano nobile, riservato agli
realizzate nel vecchio ovile. La suite pa-
approda nel deserto per un massaggio
ospiti residenti, con la sala dei giochi
dronale ha un design molto chic: vasca
arabo che rigenera ed energizza il cor-
da tavolo e la biblioteca con pareti in
da bagno nel centro, lavabo in pietra
po e la mente. B cod 60613
cuoio di Cordova. B cod 60595
Amastuola Masseria e Wine Resort strada provinciale 42 - 74012 Crispiano (Ta) - Tel 099 9908025 www.amastuola.it
Aman Venice - Palazzo Papadopoli calle Tiepolo 1364 - 30125 Venezia Tel 041 2707333 www.aman.com/resorts/aman-venice
naturale, parete del bagno rivestita con maioliche artigianali di Laterza e lampade di ceramica di Grottaglie. Nella Superior su una superficie di 51 mq trovia-
138
pochi passi dal
Italia a Tavola · maggio 2019
disimpegno-
centesco affacciato sul Canal Grande
Locali TORINO EAT&DRINK
di Piera Genta
A
VERDURE ATIPICHE, ERBE AROMATICHE CUCINA DI IERI E DI OGGI DA ERAGOFFI
erbe aromatiche che coltiva nell’orto di famiglia, sono ingredienti che non man-
fine ottocento si chiamava Goffi Del
cano mai nei suoi piatti.
Lauro, un’osteria in mezzo ai lauri, ai
Quattro i percorsi gustativi tra cui sceglie-
piedi della collina torinese in riva al fiu-
re, anche mescolando le preparazioni:
me dove i pescatori si facevano friggere
carnivoro, erbivoro, benessere ed onni-
i pesci. La frequentavano anche dagli
voro, tutti a 50 euro, bevande escluse. E
amanti della lirica perché il titolare era un
ancora, la carta, il menu esploratore con
tenore del Teatro Regio di Torino. Nell’ot-
due portate e un dolce a discrezione
tobre 2018 è rinata per opera di tre amici,
dello chef a 35 euro, oppure sei porta-
con una nuova impostazione: una cucina
te a 65 euro. Completano l’offerta una
di taglio moderno, che non ha perso in
cantina con 300 etichette selezionate
alcuni piatti iconici il suo carattere origi-
tra piccoli e piccolissimi produttori. Po-
nario, è stata affidata a Lorenzo Careg-
chi i tavoli, l’ambiente molto curato e un
gio, un curriculum in cui emergono le
servizio attento tutto al femminile. Oltre al
esperienze all’Accademia Niko Romito,
ristorante, la cantinetta Goffi, una saletta
al ristorante Carignano di Torino e con-
nel cortile interno disponibile per cene
taminazioni culturali che vanno dal Ma-
private per 8 persone. B cod 60492
rocco (dove è nato) all’India e alla Liguria. Le verdure, anche insolite, come le foglie di senape scoperte sui banchi dei contadini del mercato di Porta Palazzo e le
EraGoffi corso Casale 117 - 10123 Torino Tel 011 4273450 www.eragoffi.it
anni il Club Buongustai Bergamo, e di locali ne hanno provati parecchi in tutti questi anni. Eppure, Giò è riuscito a stupirli ancora una volta. Aperto da quattro anni soltanto, il ristorante Giò ha bruciato le tappe nelle preferenze di una clientela competente e fedele. E fedeli sono stati anche i Buongustai, che con il loro club erano già stati qui due anni fa e in quella occasione avevano riconosciuto al locale il “Certificato di merito”. Merito ampiamente dimostrato anche nella nuova serata, durante la quale sono stati serviti: brioche salata con salmone, ricotta e mascarpone; astice con verdurine e pane al peperone; capesante scottate con zucchine, menta e guancialino; tartare di ricciola, carpaccio di pesce spada e ostrica; alice piena fritta, gambero rosa e polpetta di baccalà. Come primo piatto una splendida fregola di mare con canocchie, calamaretti spillo, cozze, vongole e piovra. Applausi per il secondo piatto, un rom-
IL MENU DI PESCE DI GIÒ A SERIATE CONQUISTA I BUONGUSTAI BERGAMASCHI
bo di Chioggia con carciofo fritto e salsiccetta sbriciolata. Ottima supervisione del direttore Fabio Rota, sommelier preparatissimo non solo sui vini, Champagne compreso, ma anche
di Roberto Vitali
I
sulle acque minerali (è l’unico idrosommelier diplomato che operi nella ristorazione bergamasca). B cod 60334
Buongustai bergamaschi sono rimasti stupiti dal menu primaverile a base di pesce preparato da Giovanni D’Auria e dalla
sua équipe al ristorante “Giò” a Seriate (Bg). Ha compiuto 35
Ristorante Giò via Nazionale 51 - 24068 Seriate (Bg) Tel 035 291247 - www.ristorantegio.it
maggio 2019 · Italia a Tavola
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Locali
L’agricoltura marchigiana, sogno del giovane favoloso
L’
di Claudio Riolo
aereo da e per Ancona sor-
dell’agricoltura. Ne è esempio il Rosso
recupero dei terreni forestali abban-
vola il porto e la città, la costa
Conero, famoso nel mondo. Dagli anni
donati, biologico. Sapori di mare e di
del monte Conero e la baia di
’90 l’agricoltura regionale ha contrad-
campagna si sposano, i ristoranti ac-
Portonovo, il paesaggio incantevole
distinto il nuovo modello economico.
colgono questa produzione di qualità
del Parco del Conero. Istituito nel 1990
Investimenti per l’occupazione, limi-
nata grazie al “sol che nasce su romita
ha garantito la tutela del territorio e
tazione degli antiparassitari chimici,
campagna“ (Giacomo Leopardi).
Cucina gourmet in spiaggia alla Capannina di Portonovo
Bontà delle Marche Gastronomia e ristorante ad Ancona Accogliente e rifornita gastronomia al piano terra e moderno ristorante al primo piano: una formula vincente. Il locale è bello, vetrina di delicatezze marchigiane in un palazzo storico; nel centro di Ancona, di fronte al simbolo della città, la monumentale e caratteristica fontana delle 13 Cannelle, all’angolo con piazza Roma. Gabriele Capannelli ha aperto il negozio nel 1997 con la collaborazione del babbo Dario; quando iniziò era in anticipo sui tempi e non fu facile riempire tutti gli scaffali. Ora l’offerta agricola della piccola industria di settore è molto più ampia e sui due piani del negozio c’è solo l’imbarazzo della scelta fra mille tipi di bontà. Al piano terra buona parte dello spazio è occupato dall’immenso banco delle specialità gastronomiche preparate nel proprio laboratorio di rosticceria; ai piatti tipici marchigiani e di cucina italiana, si affiancano formaggi e salumi da quasi tutte le regioni produttrici. Seguono i formaggi di ogni varietà e stagionatura, sott’oli e sott’aceti, marinature. Primeggia anche la pasta all’uovo, per lo più di aziende artigiane, ben 15 etichette di olio extravergine di oliva, marmellate, conserve, dolci tipici. C’è tutto e il meglio di tutto. Ambasciatore delle Arti: Bontà delle Marche suggerisce il Museo archeologico nazionale delle Marche ad Ancona. B cod 60763 Bontà delle Marche corso Mazzini 96 - 60121 Ancona Tel 071 53985 - www.bontadellemarche.it
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Italia a Tavola · maggio 2019
La posizione è incantevole, il locale è affiancato alla spiaggia bianca di ciottoli, protetta dal declivio del monte Conero e dalla ricca vegetazione. Cielo e mare immensi con tutte le sfumature del blu e del verde, tra la chiesetta romanica e l’antica torre d’avvistamento, oltre a un ampio parcheggio custodito. La Capannina di Portonovo nasce nel 2014 con Beatrice Borghi, con il marito Maurizio e i figli Andrea e Vittorio, con Lorenza Iacopini e Gabriele Capannelli; Lorenza è figlia d’arte grazie alla bisnonna che gestiva una trattoria in città e alla nonna, famosa cuoca nel Fermano. Beatrice ha una gran passione culinaria e lo dimostrano i biscottini deliziosi che prepara personalmente. Lorenzo Montesi è il cuoco, irruente e focoso come la professione richiede. La nuova Capannina debuttò con lui, che considerò una sfida la preparazione di un’infinità di coperti. Ecco qualche piatto, solo per esempio, di una cucina certo entusiasmante e innovativa: Assaggio di scampi e gamberi; Stracciatella e cime di rapa; Filini di seppia con crema di piselli e pomodoro scomposto; Salmone, cipolla caramellata e salsa di carota; la Seppia grigliata, testa di calamaro fritta, nero di seppia, crema di cetriolo. Ambasciatore delle Arti: La Capannina suggerisce la Chiesa di santa Maria di Portonovo. B cod 60772
La Capannina di Portonovo località Portonovo - 60129 Poggio (An) Tel 071 801562 - www.lacapanninadiportonovo.it
Locali
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Turismo
Alessandro Pipero, Ciro Scamardella, Nicola Ultimo, Antonio Guida, Giovanni Pizzolante, Andrea Aprea, Manuel Tempesta, Valentino Palmisano, Sonia Gioia, Federico Bianconi
FoodExp
Identità e individuo
Ricetta per cambiare il mondo
S
142
i è conclusa il 17 aprile la tre giorni di
FoodExp,
Si parte con Franco Pepe, con la
competenza». I tanti
manifestazione
sua storia di come creare un percorso
studenti dei vari istituti
all’insegna dei foodchangers,
di successo (planetario) in un borgo di
alberghieri pugliesi ne
persone che attraverso il proprio lavoro
5mila anime nell’entroterra casertano.
sono rapiti, ascoltano
hanno gettato le basi per innescare un
«Sono andato a rintanarmi in un luogo
e fanno domande.
cambiamento. Questa è l’idea che sta
dove ho detto: “qui faccio la mia pizza”
È poi il turno di di Riccardo Melillo
dietro all’evento voluto da Giovanni Piz-
- racconta - e su quel disco di pasta ho
Corrado Assenza, che come Franco
zolante e Sonia Gioia. Cerchiamo di ca-
messo un territorio, il mio territorio. Ho
Pepe non ha bisogno di presentazioni.
pire quanto abbia colto nel segno. Fac-
creduto in contadini e produttori che si
Ancora una volta la chiave di lettura
ciamo un passo indietro, siamo a Torre
svegliavano la mattina per fare un lavo-
sono le materie prime, le persone che
del Parco a Lecce, e il punto nodale
ro onesto. E oggi con la mia pizza vado
le producono. «Cambiare il mondo -
sono le persone, gli individui, che attra-
a dialogare in tutto il mondo. L’importan-
spiega - non solo è possibile, ma dove-
verso la propria identità si raccontano
te, dialogando con i ragazzi, è far capire
roso. Dobbiamo sempre crederci e ren-
sul palco di FoodExp. Niente showcoo-
loro di credere in quello che uno sa
derlo possibile giorno dopo giorno.
king dietro a cui nascondersi, nemme-
fare». E conclude: «Si può cambiare il
Piccoli cambiamenti cambiano e cam-
no divise. Ma solo la persona.
mondo se alla base ci sono passione e
bieranno il mondo. E questo lo si fa co-
Italia a Tavola · maggio 2019
Turismo struendosi una propria identità che non
nel tempo, perché siamo sempre stati
sia globalizzata e massificata, ma che
abituati a lavorare troppe ore, a venire
sia espressione del proprio essere, dei
spremuti fino all’osso. Abbiamo bisogno
propri sentimenti e dei propri pensieri, e
di persone che si prendano cura l’una
quindi di individualità. Non ci vuole pre-
dell’altra, è questo secondo me il futuro
sunzione ma apertura, per apportare il
della cucina».
proprio contributo alla società intera».
E ancora a seguire Vincenzo Dona-
Mentre è sul palco scorrono le foto che
tiello, restaurant manager del Ristorante
lui stesso fa nei suoi viaggi, di piacere,
Piazza Duomo di Alba (Cn), che ribadi-
di ricerca sia di prodotti che di stimoli.
sce la centralità del fattore umano: «Eli-
Perché, come ricorda, «il km 0 non esi-
minare tutti gli orpelli che non ci servono
ste, esistono i km che devo fare per an-
più e lavorare su tutta quella che è l’im-
dare a prendere il bergamotto in Cala-
materialità del rapporto umano tra clien-
bria».
te e uomini e donne di sala. È arrivato il
Non servono le mode, non serve
momento di studiare di più i rapporti
uniformarsi, serve cercare il meglio at-
umani, è arrivato il momento di portare
traverso i territori e gli uomini. La capar-
scienze nel nostro lavoro, quindi psico-
bietà, la forza di andare avanti contro
logia, fisiognomica. È arrivato il momen-
Corrado Assenza
ogni senso comune. È questa la gran-
to di un grande cambiamento».
colarità del discorso è di fatto la stessa
dezza di queste persone. Corrado si
L’ultima giornata si è conclusa con
di Aimo: la materia prima. Sempre e co-
ferma sul palco per presentare e mode-
un percorso sul cibo del futuro e le ulti-
munque. Con l’aggiunta della condivi-
rare il prossimo ospite a cui è legato da
me parole sono state affidate ad Aimo
sione totale e “pop”. Dai nomi dei forni-
un profondo rapporto di amicizia: Josko
Moroni e ai mattatori della nuova tratto-
tori alle cene a più mani con menu con-
Gravner. La sua visione è tanto sempli-
ria italiana che hanno usato le stesse
divisi.
ce quanto determinata: «Non si aggiun-
parole d’ordine. Aimo, accolto con una
E come in chiusura ci ricorda Giovan-
ge e non si toglie. Prendo ciò che la
standing ovation e trattenuto per i selfie
ni Pizzolante: «Il futuro passa attraverso
natura mi dà», stesso principio che sta
dai ragazzi degli alberghieri, ha raccon-
l’individuo, il fattore umano è l’essenziale
dietro alla scelta di usare solo viti di Ri-
tato la storia con la “S” maiuscola, di cui
nell’industria alberghiera ma non solo, e
bolla e Pignolo togliendo gli altri vitigni.
anche lui è stato autore e primo inter-
dobbiamo anche creare un’opportunità
Alla domanda rivoltagli dalla platea «Lei
prete, avendo dato dignità a materie
e un’educazione nel mondo di chi fa im-
crede in Dio?», risponde: «Io ho il mio
poverissime. «Non è il costo a determi-
presa. Foodexp è un contenitore che
Dio, che è la Natura».
nare il valore delle materie prime, il filet-
deve fare questo, nei prossimi due anni
La seconda giornata si apre all’inse-
to è la più sciocca delle carni, ci sono
avremo la possibilità di generare un pro-
gna del rapporto tra sala e cucina. E sul
altri tagli meno nobili che invece hanno
getto più internazionale perché non ba-
palco ci sono Alessandro Pipero e Ciro
un sapore più autentico». Questo ha
sta avere una tradizione, un contenuto
Scamardella (Pipero Roma), Andrea
detto, raccontando delle materie prime
italiano, dobbiamo capire anche come
Aprea e Nicola Ultimo (Vun Milano), An-
che andava a cercare per tutta Italia.
funziona tutto il resto e quindi l’appello è
tonio Guida e Manuel Tempesta (Seta
Una filosofia che tiene conto del buono
che riusciremo a creare un riconosci-
Milano), Valentino Palmisano e Federico
e quindi semplice e anche sano. È la
mento di tutte le nazioni e dare degli in-
Bianconi (Vespasia di Palazzo Seneca,
materia prima che deve parlare.
put così importanti che possano genera-
Norcia). Parola d’ordine: squadra. Squa-
Poi Diego Rossi (Trippa Milano) con il
dra attraverso le singole individualità. È
suo quinto quarto, Mazzo (Francesca
Hanno colto nel segno? Direi pro-
poi il turno di Riccardo Canella, sous
Barreca e Marco Baccanelli al secolo
prio di sì, non ci resta che aspettare i
chef al Noma di René Redzepi. L’espe-
The Fooders di Roma) con una tavola
nuovi sviluppi di un evento giovane ma
rienza di Copenaghen, nata come sta-
onnivora e Mezza Pagnotta (I fratelli
che ha saputo dare fin da subito un se-
ge, dura da oltre 5 anni e lì Riccardo ha
Montaruli di Ruvo di Puglia) paladini del-
gno ben preciso di cosa deve essere
imparato a «creare qualcosa che duri
le erbe spontanee della Murgia. La cir-
l’accoglienza oggi.
re un valore aggiunto».
B cod 60410
maggio 2019 · Italia a Tavola
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Turismo
Colazione in hotel? 8 su 10 la vorrebbero più tipica
L 144
a colazione come momento per
quentano gli hotel, la vorrebbero più
ci, la maggior parte dei turisti italiani
iniziare bene la giornata, ma an-
tipica . È ciò che emerge dal Rapporto
sarebbe anche disposto a spendere
che occasione per conoscere i
sul turismo enogastronomico italiano
qualcosa in più, anche 2-3 euro al gior-
prodotti locali, durante una vacanza.
2019 di Roberta Garibaldi. Per una co-
no per il 63% degli intervistati, mentre
Otto italiani su 10 tra coloro che fre-
lazione buona e a base di prodotti tipi-
quasi uno su due (il 43%) arriverebbe a
Italia a Tavola · maggio 2019
Turismo
«Parliamo di numeri importanti -
diventare un elemento di vantaggio
spiega Roberta Garibaldi - che non
competitivo per le strutture poiché in
solo certifica l’importanza di questo
grado di trasmettere la stretta connes-
pasto anche nel corso del viaggio, ma
sione con il territorio e il rispetto per
che può diventare un forte elemento
l’etica e le problematiche socio-am-
di attenzione e differenziazione per le
bientali. Inoltre, consente all’ospite di
strutture ricettive».
sentirsi realmente coinvolto nell’am-
I viaggiatori italiani valutano favo-
biente locale.
revolmente iniziative atte a ridurre lo
Buoni esempi, nel nostro Paese,
spreco di cibo, come nel caso delle
già ce ne sono: nella Lombardia orien-
strutture ricettive e della prima cola-
tale, il progetto “East Lombardy - Euro-
zione. L’84% gradirebbe che il cibo
pean Region of Gastronomy 2017” ha
non consumato dai clienti venisse do-
puntato sulla prima colazione a base
nato in beneficenza, l’80% che la strut-
di prodotti tipici come elemento di dif-
tura attivasse delle “buone pratiche”
ferenziazione. Grazie alla presenza e
per limitare lo spreco di cibo nella pri-
alla collaborazione dei numerosi ope-
ma colazione e nei buffet, e il 74% che
ratori disponibili sono state attivate
fosse esplicitamente indicato sul ban-
una serie di iniziative (tra cui un toolkit
co della prima colazione di mettere
per gli operatori del settore dell’acco-
nel piatto solo il cibo che si consuma
glienza) atte a rendere questo pasto
per evitarne lo spreco. Tali iniziative
unico e peculiare, riconoscibile, ma
trovano un ancora maggiore apprez-
anche replicabile e quindi in grado di
pagare anche 5 euro in più. L’interesse
zamento da parte dei turisti enoga-
creare valore aggiunto nel complesso
nei confronti di una colazione tipica
stronomici.
della filiera. La colazione di East Lom-
cresce ulteriormente nei turisti enoga-
La gran parte dei clienti degli al-
bardy è stato un primo prorogato pilo-
stronomici: l’87% di coloro che, negli
berghi accede alla prima colazione e
ta che ha quindi voluto trasferire nel
ultimi tre anni, hanno svolto un viaggio
spesso è questo l’unico pasto che
piatto i valori del territorio e della tradi-
con motivazione enogastronomica,
consumano in hotel. Questa esperien-
zione.
vorrebbe avere la possibilità di degu-
za può essere l’ultimo vissuto prima
E che la prima colazione negli ho-
stare prodotti e ricette del territorio nel
della partenza che va a influenzare il
tel sia in cima ai pensieri degli addetti
corso di questo pasto, il 75% paghe-
giudizio di un cliente. La prima colazio-
ai lavori, è dimostrato anche dal corso
rebbe senza problemi una maggiora-
ne, infatti, è presente in oltre il 70%
che la Scuola del Molino le ha dedica-
zione di 2-3 euro (sempre a persona)
delle recensioni. Puntare su una prima
to a inizio maggio, destinato - appunto
mentre il 56% fino a 5 euro.
colazione a base di prodotti locali può
- agli albergatori. B cod 60649
maggio 2019 · Italia a Tavola
145
Eventi
Alla “Run 5.30”
tutta l’energia del Caffè Cagliari tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione, nata a Modena nel 2009. Per la prima volta Caffè Cagliari sarà quindi sponsor del progetto che ogni anno raduna più di 8mila persone nella sola città di Modena e che negli anni ha raggiunto altre città italiane ottenendo un ampio coinvolgimento. La partecipazione di Caffè Cagliari alla Run 5.30 si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative che si svolgeranno durante tutto il 2019 per celebrare i
I
110 anni dalla nascita di Caffè Cagliari. n occasione del suo 110° anniversa-
partecipanti della “Run 5.30”, la corsa
L’azienda, da sempre attenta alla soste-
rio, la torrefazione modenese cele-
non competitiva di 5 km che si tiene
nibilità ambientale, ha scelto di soste-
bra il legame con la città sostenendo
nel cuore della città di Modena alle ore
nere questa iniziativa per condividere
la nota manifestazione sportiva. Vener-
5.30 del mattino. Per questa occasio-
e promuovere valori quali il rispetto per
dì 7 giugno Caffè Cagliari sarà in prima
ne sarà allestito un ampio Coffee Point
l’ambiente e uno stile di vita sano.
linea per dare la giusta energia a tutti i
dove sarà offerto un caffè espresso a
B cod 60598
Cantine aperte, 800 in tutta Italia
per la 27ª Festa del vino di Mtv MAGGIO
25 al 26
Dal
D
alla Val d’Aosta alla Sicilia, 800 cantine apriranno le loro porte il 25 e 26 maggio, in
occasione della Festa del vino e del turismo più grande d’Europa, giunta quest’anno alla 27ª edizione. “Canti-
ne aperte” è un evento ormai tradizionale, che accoglie ogni anno migliaia di enoturisti nei luoghi di produzione del vino, raccontando storie di bottiglie, territori, famiglie e aziende.
146
Un viaggio tra i filari e le botti, tra le proposte enoturistiche
Cantine aperte 2019 abbraccerà dunque tutto lo Stivale,
delle Cantine di Mtv, Movimento turismo del vino (di cui Italia
con attività dalle vette dalla Valle d’Aosta fino alle spiagge
a Tavola è media partner), che invitano a vivere le diversi-
della Sicilia e della Sardegna. Ogni regione e ogni singola
tà uniche della realtà vitivinicola in Italia; fotogrammi di una
azienda porteranno in scena iniziative e attività tese a valo-
missione fatta di qualità nell’accoglienza, valorizzazione del
rizzare e raccontare al meglio il loro territorio. Un semplice
patrimonio agricolo, di innovazione nella tradizione. Tutto
clic per scoprire tutte le proposte per le giornate di Cantine
questo degustando vini eccellenti.
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Italia a Tavola · maggio 2019
Eventi
&
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maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
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Media
Sei film per veri foodies da vedere una volta nella vita “S
e quei piatti potessero parlare…”. Quante storie nascono ogni giorno fra le tavole e le cucine di tutto il mondo? Si sa, mangiare è qualcosa che accomuna tutti quanti e permette di scoprire qualcosa di sempre nuovo. Così, come arte e letteratura, anche il cinema ha voluto raccontare l’uomo e il suo stretto legame con il cibo.
Se siete sia grandi amanti della buona cucina che autentici buongustai del bel cinema, imbandite la vostra tavola con ogni genere di bontà, mettetevi comodi e godetevi questo menu spettacolare, composto da sei titoli a tema cibo assolutamente da non perdere. B cod 60477
ria che racconta il cibo come forma d’arte, attraverso le gesta della sua protagonista Babette, una signora francese di fine ‘800 che, ricercata dalla polizia, riesce a trovare riparo presso la dimora di due sorelle in un villaggio in Danimarca. Dopo un’inaspettata vincita alla lotteria, Babette decide di spendere il premio per imbandire un favoloso pranzo in omaggio alle sue padrone e a tutti gli abitanti del villaggio.
Ratatouille Ottavo successo della Pixar e vincitore nel 2008 dell’Oscar e del Golden Globe come Miglior film d’animazione, Ratatouille racconta la storia di Remy, un topolino dall’incredibile talento in cucina che, per una serie di incredibili avvenimenti, si ritrova nel ristorante del celebre chef Gusteau. Qui diventa amico di Linguini, un giovane apprendista che lo aiuterà a diventare chef e a superare il giudizio del più spietato dei critici gastronomici di tutta Francia, Anton Ego.
Il pranzo di Babette
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Little sister (Umimachi diary) Film delicato quanto ricco d’intensità, Little sister racconta di tre sorelle che al funerale del padre fanno la conoscen-
Oscar come Miglior film straniero nel 1987, Il pranzo di Ba-
za di Suzu, sorellastra di 13 anni avuta dal padre durante il
bette è un caposaldo del cinema gastronomico. Una sto-
suo secondo matrimonio. Diretto dal regista giapponese
Italia a Tavola · maggio 2019
Media
La grande abbuffata Il capolavoro di Marco Ferreri ricco di grandi nomi del cinema italiano e non solo, come Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Philippe Noiret e Andréa Ferréol, è la storia di quattro amici che decidono di suicidarsi durante un’orgia di cibo e di sesso. Un film dissacrante che esibisce il disfacimento dell’essere umano che si nega i valori essenziali della vita, rifugiandosi in un mondo artificiale fatto di consumismo e superficialità.
Hirokazu Kore’eda, Little sister narra i rapporti di una famiglia complicata che trova nel cibo e nella cucina il principale legante del loro affetto, in grado sia di alimentare ricordi che di trasmettere emozioni.
Julie & Julia
Vatel Pellicola del 2000 con Gérard Depardieu, Vatel è il capo chef della corte di Chantilly. Durante una visita a palazzo di Re Sole Luigi XIV, il maestro cuoco viene incaricato di organizzare le cerimonie d’accoglienza per il sovrano di Francia, preparando coreografie e menu assolutamente spettacolari. Un intreccio di politica, amore per il cibo e bisogno di successo che il protagonista affronta con coraggio nel suo rapporto complesso con la classe nobiliare, fatto di intrighi e giochi di potere.
Il film di Nora Ephron racconta la storia di Julie Powell, una giovane blogger che di punto in bianco decide di diventare cuoca provetta seguendo i consigli del leggendario li-
Per ulteriori informazioni:
bro di ricette “Mastering the art of french cooking”. Una storia di donne e di cuoche intrecciata fra la vita di Julia Child, l’autrice del libro, e della protagonista Julie.
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maggio 2019 · Italia a Tavola
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Media
Allena il palato, studia e sa scrivere
L’identikit del critico gastronomico tipo in un mestiere nel panorama
Altra caratteristica da avere sempre
food&wine? La risposta è sì. Si chiama
a portata di mano è l’obiettività, indi-
critico gastronomico ed è una delle fi-
spensabile per esprimere opinioni im-
gure professionali di maggior tendenza
parziali e oneste. Infine, l’ultima qualità
degli ultimi tempi. Show televisivi, reda-
da possedere è una forte indole per la
zioni giornalistiche, libri a tema food,
scrittura. È, infatti, molto difficile poter
manifestazioni gastronomiche e wor-
redigere commenti e articoli senza una
kshop: sono davvero tante le occasioni
competenza avanzata in giornalismo e
per ricoprire il ruolo di critico, soprattut-
scrittura editoriale.
to se consideriamo le possibilità offerte
Una volta acquisiti i tre fondamenti,
dalle piattaforme digitali come blog,
occorre metterli in pratica. Esistono, in-
social network e canali YouTube.
fatti, numerosi metodi per affinare il
Tutti voglio diventare critici gastronomici, ma nessuno sa come si fa. Pri-
Allenando costantemente il palato,
ma di vestire i panni di uno dei ruoli più
assaggiando materie prime e ricette
belli al mondo, è importante capire
sempre nuove (ad esempio, iniziando a
quali siano i “primi passi” per diventare
cucinare e a ordinare piatti che non si
un esperto di buona cucina. In questo
conoscono).
articolo cercheremo di fornire gli aspet-
Esercitandosi con la stesura di artico-
ti che definiscono l’identikit dell’aspi-
li, scrivendo di argomenti diversi e inte-
rante professionista enogastronomico,
ressanti.
elencando i prerequisiti necessari per
Alimentando le proprie conoscenze
ritagliarsi il proprio orticello di successo
continuando a leggere notizie di setto-
all’interno di questo ambiente.
re e, ovviamente, frequentando risto-
Partiamo, quindi, da una delle do-
“N
150
proprio stile e metro di giudizio:
ranti di ogni tipo.
mande fondamentali: Di cosa si occupa
Se possibile, iscrivendosi a corsi di
un critico gastronomico? Il principale
cucina di alto livello, in modo da cono-
compito di un critico è di esprimere giu-
scere le reali difficoltà e i metodi di la-
dizi obiettivi riguardanti la cucina e il
voro che si celano dietro ogni portata.
servizio offerto da parte di un ristoran-
Solo alla fine di questo percorso
te, attraverso la stesura di una “recen-
fatto di “tanta teoria e molta pratica”
sione”.
sarà possibile inoltrare la propria candi-
A tal proposito, è essenziale munir-
datura a giornali e riviste di settore, pro-
on posso considerarmi
si di un’eccellente capacità di giudizio,
vando così a diventare autentici critici
un cuoco, ma ho una
coltivabile solo con lo studio quotidia-
gastronomici di professione.
vera passione per il buon
no delle tecniche e delle tendenze di
B cod 60481
cibo e il mangiar bene”. È possibile tra-
settore (pratica necessaria per fare pa-
Per informazioni:
sformare un’affermazione di questo
ragoni ed esprimere giudizi).
www.jacleroi.com
Italia a Tavola · maggio 2019
Media
maggio 2019 ¡ Italia a Tavola
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Direttore responsabile Alberto Lupini · alberto.lupini@italiaatavola.net Redazione Tel 035 460563 · Fax 02 700557702 · redazione@italiaatavola.net Matteo Scibilia (responsabile scientifico) · matteo.scibilia@italiaatavola.net Roberto Vitali (editorialista) · roberto.vitali15@alice.it Gabriele Ancona (vicedirettore) · gabriele.ancona@italiaatavola.net Lucio Tordini (coordinatore di redazione) · lucio.tordini@italiaatavola.net Piera Genta (inviata) · piera.genta@italiaatavola.net Federico Biffignandi (redattore) · federico.biffignandi@italiaatavola.net Sergio Cotti (redattore) · sergio.cotti@italiaatavola.net Marco Di Giovanni (redattore) · marco.digiovanni@italiaatavola.net Elisabetta Passera (segreteria) · redazione@italiaatavola.net Riccardo Melillo (grafica e impaginazione) · riccardo.melillo@italiaatavola.net Alessandro Venturini (social media manager) · alessandro.venturini1992@gmail.com Comitato scientifico Giorgio Antonio Donegani, Massimo Artorige Giubilesi, Sergio Mei, Matteo Scibilia Editore Mariuccia Passera · mariuccia.passera@italiaatavola.net Amministrazione segreteria@italiaatavola.net Pubblicità, eventi e marketing Tel 035 615370 · Fax 035 5096886 · direzionecommerciale@italiaatavola.net Andrea Lupini (direttore commerciale e iniziative speciali) · andrea.lupini@italiaatavola.net Laura Miedico (responsabile direzione commerciale) · laura.miedico@italiaatavola.net Livia Gerosa · livia.gerosa@italiaatavola.net · Brian Vavassori · brian.vavassori@italiaatavola.net
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Maggio 2019 · anno XXXIII · n. 269 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia. Collaboratori di questo numero Giovanni Angelucci, Valerio Beltrami, Fausto Borella, Alessandro D’Andrea, Enrico Derflingher, Guerrino Di Benedetto, Leonardo Felician, Ezio Indiani, Carmine Lamorte, Ernesto Molteni, Giuseppe Paltani, Elisabetta Paseggini, Rocco Pozzulo, Fulvio Raimondi, Marco Reitano, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Enrico Rota, Toni Sàrcina, Lucia Siliprandi, Davide Staffa, Eros Teboni Foto gettyimages® 2019 - Italia a Tavola Informativa ex D. Lgs. 196/03: L’amministratore unico è il responsabile del trattamento dei dati che potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati a società collegate per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via fax 02 700557702, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03. La percentuale della pubblicità non supera il 45% © Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale, di qualsiasi parte della rivista, è assolutamente vietata senza il permesso scritto dell’Editore.
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Italia a Tavola · maggio 2019
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