Progetto BiblioDeledda 2021/2022

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BiblioDeledda 2021/2022 motore culturale della scuola per la promozione della lettura, della conoscenza del territorio e dell’attualità

a cura della docente referente Marina Totaro


L'edizione 2021/2022 del progetto BiblioDeledda è stata caratterizzata dalla realizzazione di iniziative culturali finalizzate alla piena formazione degli studenti attraverso la promozione della lettura, della conoscenza del territorio, della attualità. Alle varie attività hanno partecipato numerose classi dei settori Economico e Tecnologico, che, supportate dai docenti del Dipartimento di Italiano, ne hanno colto le opportunità educative e formative.


Lecce: tra architetture greco-romane e angeli barocchi, alla scoperta della "grande bellezza" della capitale salentina a cura della Prof.ssa Marina Totaro «[…]Questa è la mia città,

le mura le avete viste: sono grige, grige. Di lassù cantavano gli angeli nel Seicento, tenendo lontana la peste che infuriava sul Reame.[...]» Con questi suggestivi versi, tratti dalla lirica di Vittorio Bodini COL TRAMONTO SU UNA SPALLA, concludiamo la rassegna di visite guidate del centro storico di Lecce organizzata nell'ambito del progetto BiblioDeledda. All'iniziativa, che si è svolta da dicembre ad aprile, hanno partecipato gli studenti delle classi 4^ B BS, 4^D BAS, 2D BIO, 2C AFM, 1C BIO, 4A AFM, 2 C BIO, 4 A RIM, 4E BS, 4F BS, 1F BIO, 2A BIO, 3 A RIM, 2 G BIO che hanno conosciuto la loro città, osservandola con occhi attenti e preparati, capaci di cogliere i dettagli di architetture e opere d'arte che testimoniano il prestigio di Lecce nelle varie epoche storiche. Tale iniziativa si è svolta con l'obiettivo di completare, con un approccio esperienziale, i percorsi storici oggetto di studio nelle varie classi al fine di arricchire la formazione degli studenti anche della sensibilità artistica.


Attraverso le visite guidate del centro storico di Lecce, infatti si è contribuito a promuovere lo sviluppo della Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali indicata nella Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2018, cui si ispira il Curricolo di Educazione civica dell’Istituto (L. 92/2019) che recepisce quanto esplicitato nell’ art. 3, lettera g) in merito all'educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni. Tali attività hanno promosso l’educazione al patrimonio e ai luoghi della cultura, quali siti idonei e funzionali per “fruire di un ambiente di apprendimento favorevole alla crescita della persona e ad una formazione qualificata”, secondo le Linee guida in merito ai Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (DM 774/2019).

Si presentano di seguito alcuni scatti delle visite e alcune considerazioni prodotte dagli studenti.


Venerdì,17

dicembre 4^B BS Prof.sse M.arina Totaro e Paola Ghironi

Venerdì, 17 dicembre la classe 4^ B BS ha svolto la visita del centro storico di Lecce. Supportati dalla guida autorizzata, gli studenti hanno appreso tanti aspetti storici, artistici e sociali della loro città che non avevano mai conosciuto in precedenza.


Martedì 22 marzo 4^D BAS Prof.sse Mariangela Renis M. Teresa Lepore

Martedì 22 Marzo, la classe 4^DBAS, accompagnata dalle prof.sse Mariangela Renis e M.Teresa Lepore, si è immersa nella “Lecce barocca”, percorrendo un gomitolo di vicoli intricati, ampie piazze che svelano scorci di straordinaria bellezza. La visita ha avuto inizio dal salotto leccese, piazza Sant’Oronzo con l’Anfiteatro romano, il Sedile, il Palazzo Carafa, oggi della Provincia di Lecce, per concludersi in un’altra cornice, piazza del Duomo con il suo campanile alto circa 70 metri, costruito da Giuseppe Zimbalo tra il 1661 e il 1682. Tappa intermedia, la basilica di Santa Croce, con l’attiguo Convento dei Celestini, opera capace di sintetizzare lo stile rinascimentale con quello barocco in un perfetto equilibrio: un tripudio di sculture di figure allegoriche, colonne, blasoni nobiliari e stemmi di ordini religiosi, decorazioni floreali, animali e puttini, plasmati da abili scalpellini nella morbida pietra leccese. Sono opere che raccontano una storia antica ma ancora presente e viva. E’ stata una passeggiata nel tempo e nello spazio che ha offerto alle giovani menti, un assaggio della cultura salentina.


Giovedì 24 marzo 2D BIO Prof.ssa Tonia Mirto

Il 24 marzo 2022 la nostra classe 2D BIO ha partecipato alla visita guidata nel Centro storico di Lecce. Noi alunni abbiamo avuto la possibilità di ammirare alcune bellezze artistiche della nostra amata città o meglio una piccolissima parte di quell’immenso patrimonio artistico appartenente a varie epoche, da quella romana a quella barocca qui presenti. Partendo da Piazza sant’Oronzo, dove sono stati osservati attentamente l’Anfiteatro romano e la Colonna romana, su cui una volta si ergeva la maestosa statua di Sant’Oronzo attualmente restaurata e posizionata nell’atrio principale del Comune di Lecce, passeggiando tra vicoli e vicoletti del Centro storico è stato possibile ammirare i palazzi barocchi con i caratteristici balconi barocchi, le numerose chiese tra cui la Chiesa del Gesù, Santa Croce (la cui facciata è stata analizzata nei suoi particolari) e il Duomo con il Seminario e la Curia vescovile. Al di là delle bellezze architettoniche, delle statue di cartapesta e delle grandiose pitture ammirate nelle chiese la guida turistica si è soffermata sul materiale di cui sono costituiti la maggior parte dei monumenti e delle chiese di Lecce: la pietra leccese. Noi alunni siamo rimasti estasiati dalla bellezza e malleabilità di questa pietra, un calcare compatto e tenero, sapientemente lavorato dai maestri scalpellini salentini i quali hanno dato vita a splendide e sofisticate decorazioni di straordinaria bellezza e grazie alla quale Lecce è soprannominata la “Signora del Barocco” e” la Firenze del Sud”. Un ringraziamento particolare va al Dirigente scolastico, all’organizzatore del progetto, alla guida turistica ed alla prof.ssa Mirto che ci hanno permesso questa esperienza ricca di stimoli emotivo- culturali. Gli alunni della 2^ D Bio


Venerdì 25 marzo 2C AFM Prof.sse Tonia Mirto Alessandra Ruggiero Giulia Petrelli


l 26 marzo, nell’ambito del progetto BiblioDeledda, si è svolta una visita guidata con la 1 C bio nella capitale del Barocco Lecce.

Sabato 26 marzo 1C BIO Prof.ssa Gabriella Rizzo

L’itinerario iniziato dall’Anfiteatro romano è proseguito per le stradine del centro storico tra palazzi seicenteschi, settecenteschi e chiese barocche verso la Chiesa di Santa Croce, forse l’esemplare più pregevole dell’architettura barocca. La passeggiata è continuata fino al Duomo che sorge curiosamente in una posizione insolita rispetto alla piazza, a cui mostra il lato sinistro e non l’ingresso principale. Per concludere abbiamo visitato la Chiesa di Sant’Irene, protettrice della città fino al 1656 ed il Teatro romano di incerta datazione, assegnato al periodo augusteo. D’obbligo un passaggio da un maestro cartapestaio, la cui tradizione risale ad un periodo tra il XVII e XVIII sec, quando con lo sviluppo delle arti, legato al moltiplicarsi delle Chiese e monumenti gli artigiani leccesi trovarono nell’arte di “plastificare” la carta, la possibilità di realizzare una miriade di lavori sacri. Questi artigiani non disponendo di materie pregiate, dovettero avvalersi di materie povere quali paglia, stracci e gesso. ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA AVVENTURA


Venerdì 1 e sabato 2 aprile le classi 4A AFM e 2 C BIO hanno ammirato e conosciuto le caratteristiche storiche e artistiche della Lecce barocca, supportata da una guida abilitata che ha stimolato gli studenti a cogliere i dettagli di un’espressione artistica che rende unica la città lupiense

Venerdì 1 aprile 4A AFM Prof.ssa Stefania Pati e sabato 2 aprile 2 C BIO Prof.sse Elisa Piccinno, M. Olga Paone, Roberta Ventura


Il giorno 4 Aprile 2022, io e la mia classe, abbiamo partecipato a una visita guidata chiamata ‘Lecce Barocca’ nel centro storico di Lecce. La guida, come primo luogo, ci ha fatto visitare l’Anfiteatro Romano di Lecce, ci ha raccontato la sua storia e la sua forma, che non è così come vediamo, ma continua sotto le bellissime strade di Lecce in particolare sotto la chiesa di fronte all’Anfiteatro. La guida, ci ha fatto notare anche un dettaglio, da noi mai notato: le forme degli animali scolpite sulle scalinate!

Successivamente abbiamo visitato la statua di Sant’Oronzo, che ora, a causa di una ristrutturazione non è più sulla colonna, ma nel Palazzo Carafa.

Lunedì 4 aprile

4 A RIM e venerdì 22 aprile 3 A RIM Prof.sse Annamaria Capodieci M. Olga Paone, Daniela Bonamico

Come secondo luogo, ci siamo fermati nel centro della piazza dove la guida ci ha dato delle informazioni molto interessanti sul mosaico che raffigura lo stemma della città, realizzato nel 1953.

Come terzo luogo siamo andati presso la Chiesa del Gesù, che ha come simbolo un Pellicano, ed è una Chiesa ricca di elementi e decorazioni tipici del Barocco, ad esempio le colonne tortili fatte con la pietra leccese. Il suo interno è piena di affreschi.


Dopodiché la guida ci ha indotto verso la Basilica di Santa Croce, raccontandoci che metà facciata è rinascimentale e metà barocca, infatti, si può notare che la metà barocca (parte superiore) é più chiara poichè è fatta con la pietra leccese. Gli anni per realizzarla, sono stati ben 150.

Come quinta tappa, siamo andati verso un Arco chiamato ‘‘Arcu de Pratu’’, la cui costruzione risale al 1500. Ai margini dell’ingresso, si trovano due paraste su cui sono scolpiti i pennacchi che celebrano la famiglia Prato, ormai rovinati da scarabocchi. La guida ci ha fatto notare in queste stradine, dei dettagli artistici e particolari sulla maggior parte dei muri delle abitazioni private.


Siamo andati poi verso il Duomo, dove abbiamo saputo che, il Santo patrono della città, Sant’Oronzo sostituì Sant’Irene dopo il miracolo fatto ai leccesi, in seguito alla peste del 1600, in cui nessun uomo morì. In aggiunta abbiamo visto e ammirato la bellissima porta principale del Duomo, in cui, da una parte c’è raffigurato il sole e dall’altra la Luna.

Come penultima tappa ci siamo indirizzati verso la chiesa di Sant’Irene, che fu la protettrice della Città fino al 1656.

Per concludere la guida ci ha portato verso il teatro Romano di Lecce, che risale al periodo Augusteo , fu scoperto nel 1929 durante alcuni lavori.

Spesso si pensa di conoscere i luoghi in cui viviamo ma è sorprendente scoprire che, con grande meraviglia, c’è ancora tanto da sapere. 4 A RIM


Nella mattinata di sabato 9 aprile, la classe IV EBS (accompagnata dalle professoresse Maria Marcello e Rosaria Filone, con la presenza del tirocinante Emanuele Maggio) ha effettuato una visita guidata nella "Lecce barocca". Nell'ambito di questa esperienza, dopo aver ammirato l'Anfiteatro e il "Sedile" in Piazza Sant'Oronzo e dopo aver avuto interessanti notizie sul mosaico rappresentante la Lupa al centro della piazza, ci si è recati ad ammirare le facciate cinque-seicentesche del Municipio cittadino, della Chiesa del Gesù sita in Piazzetta Castromediano (dove si è anche effettuata un'accurata visita degli interni e dove - fra l'altro - sono custodite le spoglie di San Bernardino Realino). Ci si è in Sabato 9 aprile 4E BS Prof.sse Mariella Marcello, M. Rosaria Filone e tirocinante Emanuele Maggio

seguito spostati davanti alla cattedrale di Santa Croce e al Palazzo dei Celestini, importanti testimonianze del Barocco Leccese, caratterizzato dall'impiego della omonima pietra locale e, infine, ci si è recati sul Corso che conduce al Duomo. Dopo un'altra interessante spiegazione da parte della guida autorizzata, che ha efficacemente coinvolto nell'esperienza culturale tutti gli studenti, la visita è terminata con la piena soddisfazione di tutti.


Lunedì 11 aprile 4F BS Prof.ssa Alessandra Tamborrino

L’11 aprile 2022 la nostra classe 4FBS dell’Istituto Tecnico ‘Grazia Deledda’, accompagnata dalla professoressa Alessandra Tamborrino, ha partecipato ad una visita guidata nella Lecce Barocca e in una importantissima parte della città Romana. Dopo un primo incontro in piazza Sant’Oronzo con la guida esperta, abbiamo iniziato la nostra esperienza che divideremo in due momenti: il momento barocco e il momento romano. Abbiamo visitato i posti più significativi del periodo barocco a Lecce: varie chiese barocche come il Duomo, Sant’Irene, Chiesa del Gesù e Santa Croce soffermandoci sulla loro architettura. Il centro storico della città è dominato dal Barocco "leccese" che a differenza del barocco di altre parti d’Italia si deve guardare camminando con la testa rivolta in alto per poterne apprezzare la particolarissima architettura, gli ornamenti dei palazzi, delle chiese, i balconi, i portali, gli stemmi nobiliari di antiche famiglie etc. Il gioco si deve unicamente alla pietra calcarea leccese, una pietra color crema, morbida che si presta facilmente alla lavorazione dello scalpellino. Inoltre abbiamo potuto ammirare il Sedile, la colonna che sorregge la statua del santo patrono della città e il mosaico al centro della piazza Sant’Oronzo, che rappresenta lo stemma della città con la Lupa e il Leccio, e la statua del Santo che oggi si trova a Palazzo di Città nella vicina via Rubichi.


Anche la Lecce romana è stata una vera rivelazione, con l’anfiteatro romano e il cosiddetto Teatro Greco, a due passi da piazza sant’Oronzo. Abbiamo inoltre visitato, per ultima, una bottega per la lavorazione della cartapesta, un’arte tipica leccese e barocca. Dopo questa visita guidata, ci sentiamo più consapevoli delle nostre origini e inoltre abbiamo arricchito la nostra conoscenza sul territorio in cui viviamo. Lecce è una città che merita di essere assaporata in ogni suo angolo, deve essere visitata tranquillamente a piedi, senza fretta e per noi è stata una occasione veramente speciale della quale ringraziamo tutti coloro che si sono spesi nella sua realizzazione. 4F BS


Martedì 12 aprile 1F BIO Prof. Carlo De Mitri

Martedì 12 aprile io e la mia classe abbiamo fatto una visita guidata a Lecce. Una città grande e ricca di informazioni di cui, probabilmente , prima che la guida abilitata ci raccontasse, quasi nessuno ne era a conoscenza. Abbiamo visitato alcuni luoghi simbolici quali: l’anfiteatro, Piazza Sant’Oronzo, la Chiesa del Gesù, la Basilica di Santa Croce, il Duomo e il teatro.


Giovedì 21 aprile 2A BIO Prof. sse Maria Ida Nuzzo e Maria Virna Tamborino

La nostra classe 2^A Bio ha partecipato alla visita guidata del centro storico di Lecce, prevista nell'ambito del progetto BiblioDeledda, nel giorno 21 aprile. Abbiamo passeggiato per le strade del centro storico di Lecce con una guida veramente preparata. Abbiamo osservato e commentato, durante il percorso, monumenti storici, tra cui l' Anfiteatro romano, il teatro romano, il Sedile, la chiesa di Santa Irene, del Gesù, di Santa Croce e il Duomo. Tra storia e arte, abbiamo anche osservato le tradizioni di Lecce come la cartapesta. Concludo ringraziando, a nome di tutta la mia classe, gli organizzatori, le nostre professoresse sempre disponibili e la guida che ci ha trasportato nel passato ai tempi dei Romani, del Medioevo, del Rinascimento, del Barocco e del Rococò.


Sabato 28 aprile 2G BIO Prof.sse R. De Dominicis e G. Guidato

Il giorno 28 aprile 2022, insieme alla nostra classe 2G BIO, abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla visita guidata nel centro storico di Lecce. È stato molto bello ed interessante visitare i principali monumenti storici della nostra città, come l’Anfiteatro Romano, la chiesa del Gesù, Santa Croce, il Duomo ed altri. Grazie alla nostra guida abbiamo potuto conoscere gli aspetti storici ed artistici di queste grandi opere, accompagnate dalle tradizioni dei loro tempi. Ringraziamo vivamente gli organizzatori e i docenti per la fantastica esperienza. Vizzi Giulia e Syria Macchia


BiblioDeledda & #IOLEGGOPERCHÉ una interessante raccolta di libri donati alla biblioteca del nostro Istituto https://www.facebook.com/watch/?v=432230201635600

La partecipazione alla manifestazione nazionale "#ioleggoperchè", organizzata dall'Associazione Italiana Editori, dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha reso la Biblioteca d'Istituto destinataria di donazioni librarie nei mesi di novembre e di aprile nell'ambito della manifestazione "Doniamo un libro alle scuole". Abbiamo gemellato la nostra scuola con le librerie Feltrinelli, Paoline e Liberrima.


Le donazioni ricevute sono state un ulteriore stimolo per gli studenti ad intraprendere percorsi di lettura e di approfondimento di tematiche etico-sociali quali: i diritti umani, la pace, la democrazia, alcuni dei quali si sono conclusi con incontri con l’autore.


Gli incontri con gli autori Percorsi di lettura su tematiche di attualità da approfondire con gli autori: Vauro Senesi, “La regina di Kabul” e Antonio Gentile, “La terra degli uomini integri”


Il 22 marzo le classi 3^ B BS, 3^ F BS, 4^ B BS, 4 F BS hanno condiviso con l’autore e vignettista Vauro Senesi le loro suggestioni scaturite dalla lettura, guidata dalle prof.sse A. Tamborrino e M. Totaro, de “La regina di Kabul” ispirata all’opera di Gino Strada negli ospedali di Emergency in Afganistan e alle condizioni di vita delle popolazioni devastate dalle guerre.


Guerra, povertà, umanità: gli spunti di riflessione scaturito dalla lettura del “La regina di Kabul” a cura della Prof.ssa Alessandra Tamborrino

Il libro La regina di Kabul, scritto da Vauro Senesi, giornalista e vignettista toscano, nonché portavoce di Emergency dal 2006 al 2009, tratta dell’impegno umanitario di Emergency in Afghanistan e il tema della guerra. L’autore ripercorre vent’anni di Afghanistan e l’impegno di Emergency in quella terra martoriata, attraverso tante piccole storie, spesso di bambini, i civili che pagano il prezzo più alto delle guerre decise dai grandi. A Gino Strada, fondatore della ONG, che ha messo a disposizione di questa terra tutta la sua esperienza e le sue risorse, di medico e di uomo, è dedicato il libro. Il ‘dottore’ ha offerto cure gratuite alle vittime della guerra e della povertà, e per questo scopo ha lavorato ogni giorno sino all’ultimo, il 13 agosto del 2021, quando i talebani, ormai alle porte della città, si accingevano a riconquistare Kabul. Vauro ci invita a non chiudere gli occhi, a prendere parte contro le guerre, a essere portatori di solidarietà. L’autore ha spaziato molto nel rispondere alle riflessioni dei ragazzi, sottoponendosi con generosità ad una ricca batteria di domande, apprezzando le competenze degli studenti nel campo della geopolitica e nel campo della lettura. Lo ringraziamo per essere un testimone eccellente con cui affrontare tematiche di grande attualità che restano al centro del nostro interesse. Grazie a questo suo nuovo libro avremo modo di parlare, anche in seguito, di argomenti come la guerra e la povertà, e soprattutto di umanità.


Gli studenti delle classi 3^ A BS, 3^ B BS, 4^ B BS ed alcuni alunni delle classi 4^ A BS e 5^ A BS il 29 aprile scorso hanno incontrato l’autore Antonio Gentile. Insieme alle prof.sse S. Manco e M. Totaro hanno riflettuto sulla figura del martire della democrazia, Thomas Sankara, Presidente del Burkina Faso, protagonista del romanzo “La terra degli uomini integri” e sulla sua battaglia contro il colonialismo, l’imperialismo, l’analfabetismo e le discriminazioni di genere.


INCONTRO CON ANTONIO GENTILE, AUTORE DEL LIBRO “LA TERRA DEGLI UOMINI INTEGRI” a cura della Prof.ssa Stefania Manco

Voglio ringraziare Antonio Gentile per la sua disponibilità che ha reso possibile oggi questo incontro e per aver scelto di scrivere un libro su Thomas Sankara, un uomo, un presidente di uno Stato africano, un sognatore, un idealista, un uomo di profonda cultura, ma anche un pragmatico, un politico concreto e risoluto, un amante della sua terra tanto da investire tutta la propria vita per salvarla; questo ha consentito a noi di conoscere quest’uomo, questo presidente altrimenti sconosciuto ai più. Voglio ringraziarlo, inoltre, per come ha scritto il suo libro. Si è accostato all’uomo, ne ha colto sentimenti, gusti, emozioni, ha immaginato momenti di vita, incontri e li ha tradotti in scrittura, una scrittura densa e al tempo stesso leggera: densa di verità, di rispettosa vicinanza alla realtà, mai retorica, mai eccessiva, asciutta e vera come il personaggio che aveva il compito di raccontare; leggera come sa fare la narrazione quando incontra la poesia e questo incontro in questo libro è avvenuto e lo ha reso possibile il suo autore. Traspare da questa scrittura un atteggiamento di umile ascolto, la predisposizione di chi ha messo a disposizione la propria arte narrativa nelle mani di chi non c’è più, ma che è tornato a vivere grazie a questo libro e alle fonti che lo hanno ispirato, alimentando un circolo virtuoso che può investire chiunque decida di leggerlo per fermarsi ad ascoltare, fermarsi a conoscere, a riflettere, a capire le ragioni di tanti mali, sofferenze e ingiustizie che potranno essere attaccate alle radici solo nella misura in cui saranno guardate per quello che sono, ovvero il frutto perverso di scelte perverse che sta a noi cambiare, ad ognuno di noi. “La terra degli uomini integri” dà voce alla verità, mette al centro la persona, la fa diventare “seme” di speranza e di felicità; lo fa attraverso la bellezza, attraverso l’autenticità: questo è ciò che mi ha spinto a condividere questo libro con i miei studenti e i miei colleghi. Per dirlo con le parole dell’autore “ perché grazie a questo libro mi sento uno di questi semi di cui parlava lui. I semi che aveva sparso e che, era sicuro, sarebbero germogliati”. Grazie.


“Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.”

DANIEL PENNAC


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