PROVERO’ A RACCOGLIERE I PEZZI Proverò a raccogliere i pezzi a disintossicarmi dai veleni quotidiani a comporre i miei numeri su questa pagina strappata, a ricucire gli strappi di una vita derisa e scucita. Se posso proverò a rialzarmi se me lo consentiranno le ossa rotte dalla mano di una storia nemica e malsana. Non andrò alla deriva, le mie lacrime hanno offuscato i cieli ma guarderò oltre i miei ematomi. Se posso raccoglierò i pezzi e uscirò da quella porta, dalle mie labbra gonfie voleranno parole nuove che le tue urla hanno cancellato. Come foglia ingiallita mi sbriciolo sotto i tuoi passi Ma come piccola zolla voglio trovare i miei semi e come vento solleverò i veli delle miei vesti strappate
Professoressa Stefania Pati
William Shakespeare: ‘’Per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per l’intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la liberta che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una DONNA.’’
SOMMARIO SOMMARIO
Spagnolo Marianna: Cos’è lo stalking Sindaco Chiara: come si può morire a 23 anni, dal film Santa Subito Chiriatti Noemi, Esposito Melania: dal film Mi Piace Lavorare
Petrachi Giulia: immaginazione e ideazione
UN VERO UOMO CONQUISTA CON LA FORZA DEL CUORE… Mobbing e stalking sono due terminologie ad oggi ben conosciute; il loro significato nel senso letterario della parola spiega il mobbing come una serie di atti che hanno lo scopo di perseguitare un lavoratore o una lavoratrice e spingerlo a presentare dimissioni, causando nel soggetto una serie di patologie a livello psichico e talvolta anche fisico. Lo stalking invece riguarda soggetti che subiscono una serie di atteggiamenti e comportamenti da un individuo nominato “stalker”, che provocano e manifestano nella vittima stati di ansia e paura compromettendo lo svolgimento della vita quotidiana. Lo stalker procura timore se non terrore. Spesso questi atti privi di nesso logico sforano nei limiti del possibile arrivando all’inaccettabile. Talvolta la preda è il soggetto femminile, la cui storia riporta alla luce stati di debolezza, inferiorità associati a figure esili con limitate capacità difensive, quindi il predatore, spesso non sempre, associato ad un maschio, con capacità fisiche elevate gusta la preda più debole iniziando così l’inseguimento, fino ad arrivare a conseguenze spesso fatali. Si parla esattamente di femminicidio assai diffuso rispetto al maschicidio, meno noto eppure
Spagnolo Marianna Nel film MI PIACE LAVORARE di Francesca Comenicini le forme con cui si manifesta il mobbing nei confronti di Anna, (Nicoletta Braschi) iniziano da incarichi dequalificanti, dall' emarginazione dal gruppo fino ad arrivare a veri e propri sabotaggi sul posto di lavoro. La protagonista inizia a chiedere informazioni a riguardo al datore di lavoro che fornisce spiegazioni sempre molto superficiali e con aria di sufficienza e superiorità. Seguiranno a queste frustranti situazioni crisi depressive scontri violenti con alcuni colleghi fino al periodo di malattia che la costringerà per un certo periodo al riposo domestico. Solo alla fine riuscirà attraverso l'aiuto dei sindacati ad essere risarcita dei danni subiti. Il film ci fa riflettere di come, nonostante diverse legislazioni affrontino questi temi in maniera specifica, situazioni del genere si possono verificare tuttora in ogni
Chiriatti Noemi
…... NON DELLE MANI
Purtroppo ultimamente si sente spesso parlare di femminicidio. Si tratta di violenze da parte di un uomo contro la propria donna, fino ad arrivare addirittura ad ucciderla. Sono tutte diverse le storie di donne uccise da mariti, compagni o ex fidanzati, però sono anche molto simili tra loro. A monte vi è la decisione della donna di lasciare il coniuge e la mancata denuncia di abusi subiti in passato molto spesso per paura o vergogna a causa di minacce, pedinamenti e molestie. Solo nel 2019 sono più di 90 le donne uccise in Italia da un familiare. Proprio quest’anno è stato registrato un film che descrive molto bene la tematica del femminicidio intitolato “SANTA SUBITO”. Il film racconta la storia di una ragazza molto religiosa che vive a Bari negli anni 80. Sogna di diventare missionaria e frequenta molto spesso la chiesa, fin quando la sua vita si trasforma in un incubo, a causa della morbosa attenzione di uno sconosciuto che non smetteva
Sindaco Chiara