Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102
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speciale: ENERGIA
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L’efficienza energetica che serve all’industria del beverage. L’industria del beverage è fortemente energivora e richiede grandi quantità di vapore, acqua calda ed acqua fredda. La cogenerazione rappresenta la risposta migliore alla domanda combinata di elettricità e di calore. Il Gruppo AB è in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” competitive nelle prestazioni, modulari nella potenza e personalizzate nelle formule di service: un unico interlocutore, per avere tutto quanto la cogenerazione sa dare. GRUPPO AB. Il primo gruppo mondiale specialista in cogenerazione.
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SPECIALE ENERGIA
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5 Socomec presenta i nuovi UPS da 250 e 500 kw. La gamma Delphys Green Power 2.0 è ora completa
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Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXIV - n.1 - Febbraio 2014 Direttore Responsabile Enrico Maffizzoni oordinamento Redazione C S.V. Maffizzoni
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Redazione Sonia Bennati Contabilità Elena Costanzo Progetto grafico ZEUS Agency Grafica e Impaginazione ZEUS Agency Tipografia Faenza Industrie Grafiche
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Rassegna Alimentare panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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DA AB ENERGY IL NUOVO IMPIANTO DI TRIGENERAZIONE PER IL PASTIFICIO GAROFALO Il Gruppo Industriale di Orzinuovi si riconferma partner completo per ottimizzare l’efficienza energetica della filiera dei pastifici, valorizzando le potenzialità tecnologiche e applicative della cogenerazione alimentata a gas naturale.
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a scelta della prestigiosa azienda campana (con sede a Gragnano, nei pressi di Napoli), nota per l’attenzione che riserva alla qualità del prodotto e per il forte sentimento di rispetto per il proprio territorio, nasce dalla consapevolezza di come la trigenerazione sappia unire ottimizzazione dei costi energetici e concreto impegno ecoambientale. Da oltre due secoli il nome “Garofalo” significa pasta di Gragnano: fra le più rinomate al mondo, vero e proprio simbolo del gusto mediterraneo. La scelta della cogenerazione rientra perfettamente in questa filosofia, che punta a salvaguardare l’eccellenza del prodotto con un occhio molto attento anche alla filiera dell’impresa. Al pastificio di Gragnano i tecnici del Gruppo AB hanno installato un impianto di trigenerazione ECOMAX® 26HE ad alta efficienza, con una configurazione appositamente messa a punto per le necessità specifiche dello stabilimento Garofalo per facilitare l’integrazione con gli impianti già esistenti. L’impianto, composto da una soluzione in container e da un assorbitore a bromuro di litio, sviluppa una potenza complessiva di 2.651 kWe. La potenza termica complessiva erogata è pari a 2.482 kWt: 1.314kW provengono dal recupero del calore sul blocco motore per la
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produzione di acqua calda, mentre 1.168kW provengono dal recupero su fumi mediante caldaia ad acqua surriscaldata. Il circuito di acqua calda viene utilizzata per alimentare un’utenza privilegiata tramite assorbitore (trigenerazione) con potenza frigorifera massima erogabile di 633 kWf, per la produzione di acqua refrigerata, mentre l’utenza secondaria è servita mediante scambiatore di calore per la produzione di acqua calda a 70°C. Il motore ad alta efficienza utilizzato è di produzione Jenbacher (Gruppo GE). L’energia elettrica è interamente autoconsumanta dallo stabilimento, con controllo del generatore in modalità scambio zero con la rete per evitare cessione di energia in rete quando nelle ore notturne il pastificio non è in piena attività. Anche l’energia termica è interamente consumata dalle utenze del pastificio: l’acqua surriscaldata o refrigerata è coinvolta nel processo di produzione della pasta (alimento trafile, termoregolazione dei locali di produzione della pasta, etc.), inoltre una parte dell’acqua calda utilizzata per il riscaldamento dei locali nei mesi invernali. Le scelte tecnologiche adottate hanno quindi consentito di ottenere elevati rendimenti in tutti i parametri operativi, riducendo notevolmente l’immissione di CO2 in ambiente. L’impianto è stato installato e reso
operativo in pochi mesi dal momento dell’approvazione del piano di fattibilità. L’installazione, condotta integralmente da personale specializzato del Gruppo AB, si è svolta facendo attenzione a mantenere il più possibile attivo e senza rallentamenti il flusso produttivo dello stabilimento. Si prevede un utilizzo dell’impianto pari a 8.000 ore/anno a carico elettrico nominale 100%, con un recupero termico del 100% sul circuito acqua calda alimentato col calore derivante dal raffreddamento camicie, olio ed intercooler ed un recupero del calore dai gas di scarico stimato pari al 100%. Il rendimento complessivo dell’impianto supera quindi l’85%.
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SPECIALE
ENERGIA
SOCOMEC PRESENTA I NUOVI UPS DA 250 E 500 KW. LA GAMMA DELPHYS GREEN POWER 2.0 È ORA COMPLETA
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ocomec annuncia la nascita dei modelli di UPS da 250 e 500 kW della gamma Green Power 2.0, risultato di una ricerca sugli ultimi sviluppi tecnologici dei sistemi di continuità trifase. I modelli Green Power 2.0 da 250 e 500 kW ereditano i vantaggi dei precedenti investimenti fatti sulla tecnologia degli IGBT a 3 livelli. Con questa tecnologia, Green Power 2.0 raggiunge un’efficienza pari al 96% in doppia conversione VFI (Voltage Frequency Independent). La gamma UPS risulta pertanto conforme alle normative di protezione ambientale, consentendo di risparmiare energia senza inficiare su performance e disponibilità. Questi livelli di performance, inoltre, sono stati testati e verificati da un ente indipendente. (TÜV SÜD o Bureau Veritas). Grazie al suo fattore di potenza unitario in uscita (PF=1), il nuovo modello da 500 kW offre agli utenti piena potenza , in conformità alla norma IEC 62040-3; il tutto per una capacità di potenza totale ed unica di 4MW. Questo fa del nuovo Green Power 2.0 la soluzione perfetta per le esigenze di alto livello di complessità nel mondo dei Data Center. Le soluzioni Green Power di Socomec, dimensionate per applicazioni fino a 4 MW, mirano a diventare un punto di riferimento tecnico per raggiungere l’alta disponibilità, l’efficienza energetica e ridurre le problematiche di spazi (footprint), che costituiscono le sfide attuali e future per i Data Center di medie e
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grandi dimensioni. Affiancate a una serie di servizi dedicati e a soluzioni di efficienza energetica, sono ideate per server condivisi o cloud pubblici così come per grandi Data Center. La gamma Green Power 2.0 sta guadagnando rapidamente il consenso del mercato perché i clienti realizzano che l’alimentazione nelle applicazioni mission critical, come i Data Center, rappresenta l’aspetto fondamentale dell’architettura: in questo senso Socomec è in grado di fornire soluzioni e servizi che possono essere integrati perfettamente nell’impianto del cliente, anche attorno a sistemi già presenti. Fondato in Francia nel 1922, il gruppo industriale Socomec è specializzato nella produzione e diffusione di soluzioni dedicate alla continuità, al controllo e alla sicurezza dell’alimentazione nel campo della bassa tensione. Gruppo di proprietà familiare, So-
comec offre soluzioni per le reti elettriche BT in quattro applicazioni chiave: Power Control and Safety, Critical Power, Energy Efficiency e Solar Power, Socomec è oggi presente nel mondo con un organico di circa 3200 dipendenti distribuiti in 30 filiali nel mondo: l’azienda ha il controllo totale della progettazione, della produzione e del marketing dei suoi prodotti. Nove siti produttivi (4 in Francia, 2 in Cina, 1 in Italia, Tunisia e India) usano il know-how tecnologico dell’azienda e garantiscono la qualità dei prodotti rispettando le esigenze dei clienti in termine di tempi di consegna. Nel 2012, il Gruppo Socomec ha raggiunto un fatturato di 443M€. In Italia Socomec è presente con una sede commerciale a San Giuliano Milanese (MI) e una sede produttiva d’avanguardia a Isola Vicentina (VI), impiegando complessivamente oltre 350 persone.
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ENERGIA
COGENERAZIONE E TRIGENERAZIONE NELLE AZIENDE ALIMENTARI
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e aziende alimentari sono notoriamente grandi consumatrici di energia elettrica e soprattutto termica, quindi un ottimo target per attività di efficientamento degli utilizzi energetici. Tra gli interventi possibili, l’installazione di un impianto di produzione locale di energia in assetto cogenerativo (elettricità e calore) o trigenerativo (elettricità, calore e freddo) è uno di quelli a rientro più rapido degli investimenti, a patto che il progetto preveda una stretta integrazione con il ciclo produttivo dell’azienda. La cogenerazione in ambito di industria alimentare fa emergere la conoscenza che il fornitore della tecnologia energetica ha dei processi produttivi dei clienti e la sua capacità e creatività progettuale. Le aziende più grandi, come i gros-
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si pastifici, e quelle particolarmente consumatrici di energia termica, come i produttori di lieviti, hanno installato da tempo unità di cogenerazione molto potenti, di solito basate su turbine a gas. Con lo sviluppo della tecnologia è oggi possibile la realizzazione di impianti di più piccola taglia e anche le aziende piccole e medie possono adottare la cogenerazione e trigenerazione ricorrendo a unità basate su motori endotermici a gas, che hanno un’efficienza più elevata e si adattano meglio all’inseguimento dei carichi, sia elettrici che termici. Il combustibile può essere sia biogas, prodotto dalla digestione anaerobica, che gas naturale. Naturalmente il biogas è utilizzabile da quelle aziende che dispongono di scarti e sottoprodotti, come i macelli e chi lavora
la carne, i produttori di conserve, e cosi via. Le applicazioni a biogas possono ricevere incentivi, ma i risparmi possibili con la cogenerazione sono tali che la convenienza c’è anche utilizzando gas naturale. I risparmi sono quantificabili dal 30% al 40% con ritorni sull’investimento che va dai due ai quattro anni come payback. Inoltre, è possibile accedere ai cosiddetti certificati bianchi, i Titoli di Efficienza Energetica, che dal 2015 andranno direttamente all’azienda utilizzatrice. Una dei maggiori protagonisti al mondo nella cogenerazione e trigenerazione per l’industria è 2G. Nata in Germania nel 1995, oggi uno dei massimi produttori mondiali di sistemi di cogenerazione. Ha installato quasi 4000 stazioni di cogenerazione. 2G Italia è
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SPECIALE nata nel 2011 ed è la consociata di 2G Energy AG dedicata al mercato italiano. Ad oggi ha installato nel nostro Paese circa 90 motori di cogenerazione alimentati a gas naturale e a biogas nei mercati dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi. La sede aziendale è situata Vago di Lavagno in provincia di Verona da dove viene anche effettuato il monitoraggio remoto degli impianti e gestita l’assistenza tecnica 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. L’offerta 2G comprende cinque linee di prodotto: i G-Box di piccola potenza a gas naturale, i FILIUS di piccola potenza a gas naturale, i KWK, di media potenza a gas naturale e biogas basati su motori standard, gli AGENITOR a biogas e gas naturale di media potenza, e infine gli AVUS di media e grande potenza a biogas e gas naturale. A differenza degli altri produttori di sistemi di cogenerazione, 2G, tramite la divisione 2G Drives, effettua ricerca e sviluppo sui motori endotermici, realizzando motori ottimizzati per la cogenerazione che
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ENERGIA
equipaggiano le linee FILIUS, AGENITOR e parte della linea AVUS. I cogeneratori 2G sono utilizzati nei settori agrozootecnico, dei servizi, del residenziale e dell’industria. Nel settore alimentare 2G ha una posizione di rilievo ed ha realizzato impianti in settori che vanno dal confezionamento e imbottigliamento alla produzione di salumi, ai caseifici e agli impianti per la lavorazione del latte, fino alla lavorazione del caffè. Vediamo qualche caso di studio particolarmente interessante, iniziando proprio dal caffè. Nello stabilimento Kraft Foods di Banbury, a nord di Londra, si effettua la torrefazione e la lavorazione del caffè. Gli scarti del caffè, che a fine lavorazione hanno una temperatura di 45 gradi, vengono introdotti in uno speciale reattore UASB (Upflow Anaerobic Sludge Blanket) e nell’arco di dieci ore producono biogas. Il processo è particolarmente efficiente perché gli scarti sono già caldi e quindi non richiedono energia per essere mantenuti
a temperatura ottimale. Il biogas viene quindi bruciato in un cogeneratore 2G AGENITOR 306 da 250 kW elettrici. L’energia elettrica viene usata per le utenze dello stabilimento. Il calore ad alta temperatura dei gas di scarico viene recuperato attraverso uno scambiatore di calore e usato per generare vapore saturo, necessario per la lavorazione del caffè. Il calore dell’impianto di raffreddamento del motore (acqua e olio), a più bassa temperatura, viene recuperato per alimentare il filtraggio biologico dell’acido solfidrico e a sostenere il fabbisogno di acqua calda dell’azienda. Dal caffè al latte. Il caseificio tedesco Söbbeke ha scelto un’unità 2G con una potenza elettrica di 624 kW e una potenza termica di 724 kW con alimentazione a gas naturale. L’energia elettrica viene utilizzata per azionare le macchine, per esempio i nastri trasportatori, le mescolatrici, eccetera. L’energia termica viene invece utilizzata per garantire l’approvvigionamento di
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SPECIALE acqua calda a 95 gradi, alimentando un accumulo di 45.000 litri di acqua calda. Il caseificio ha così sempre a disposizione l’acqua bollente che serve per la pulizia di vetri, bottiglie, serbatoi, macchinari. Restiamo in Germania, con un salumificio. La Biocraft GmbH di Nohra vicino a Erfurt produce wurstel e ha scelto un cogeneratore 2G da 1160 kW elettrici e 1668 kW termici. Qui abbiamo due utilizzi differenti del calore: acqua calda a 90 gradi e acqua pressurizzata a 110 gradi. La prima è prodotta usando il calore del circuito di raffreddamento del motore, mentre la seconda viene prodotta dai gas di scarico. I gas di scarico hanno una temperatura di 500 gradi, vengono convogliati a una caldaia che produce quindi l’acqua surriscaldata. Entrambi i vettori calore vengono utilizzati per i processi produttivi veri e propri, ossia la preparazione e la cottura dei wurstel, sia per la pulizia dei macchinari. L’energia elettrica invece aziona le linee. Veniamo in Italia. Una delle nostre specialità è la pasta. 2G Italia sta sviluppando l’offerta nel campo dei pastifici. In un pastificio produttore di pasta secca, per esempio, il cogeneratore produce energia elettrica che serve a far funzionare le impastatrici e le altre macchine (quelle che si occupano dell’estrusione della pasta grezza in tutte le forme in cui viene venduta). L’energia termica prodotta viene invece usata in tre modi: quella a più bassa temperatura serve per scaldare l’acqua a 35-40 gradi che con la farina forma l’ingrediente principale della pasta. Il calore ad alta temperatura, proveniente dai gas di scarico, serve invece ad alimentare gli essiccatoi che seccano la pasta in brevissimo tempo. Il calore a media temperatura, infine, serve a scaldare a 120 gradi il liquido di lavoro di un’unità frigorifera ad assorbimento al bromuro di litio che
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ENERGIA
raffredda la pasta essiccata prima di avviarla al confezionamento. Si tratta di un’applicazione di trigenerazione ad altissima efficienza, grazie allo sfruttamento anche del calore a bassa temperatura.
Come si vede, conoscendo a fondo i processi produttivi, l’energia cogenerata può essere valorizzata al massimo, con enormi benefici sul conto economico delle aziende alimentari.
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SPECIALE
ENERGIA
SCHNEIDER ELECTRIC PRESENTA LA SOLUZIONE MES AMPLA EXPRESS – ENERGY OPTIMIZATION SYSTEM
Efficienza Energetica e Produttiva insieme in un’unica piattaforma, ideale per il settore Food&Beverage
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chneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell’energia, presenta Ampla Express, una soluzione MES per l’industria manifatturiera e di processo. Questa piattaforma fornisce un insieme di strumenti che consentono una rappresentazione efficace del consumo di energia elettrica nell’ambiente produttivo, aumentando la produttività operativa ed allo stesso tempo riducendo i consumi. Ampla Express è disponibile in due differenti configurazioni che possono anche essere utilizzate insieme: Ampla Express Insights ed Ampla Express OEE+E (Overall Equipment Efficiency + Energy). Ampla Express Insights fornisce agli utenti una rappresentazione del consumo di energia elettrica centralizzando i dati sotto forma di “cruscotti”(dashboard). Applicando il costo del KWh ai processi di produzione, questo prodotto fornisce un quadro complessivo e filtrato dei costi per ogni fase della lavorazione, dall’ingresso delle materie prime al prodotto finito passando per gli scarti, i fermo impianto e le emissioni CO2, in quanto al suo interno sono presenti i KPI relativi al consumo relativo delle tipiche grandezze chiamate WAGES ( Water, Air, Gas, Electricity e Steam). Ampla Express OEE+E unisce OEE, metrica su scala industriale che può
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contribuire all’ottimizzazione dei processi produttivi, con una componente energetica ( +E ) con lo scopo di massimizzare l’efficacia degli asset lavorativi. L’obiettivo è quello di permettere agli utilizzatori di ottimizzare i processi produttivi e stabilizzare il consumo dell’energia. Le caratteristiche di Ampla Express
permettono all’utilizzatore di identificare le anomalie in base a dei modelli di consumo, determinare le inefficienze, fare benchmarking sulle performance di energia ed avere
un facile accesso ai dati energetici; il tutto tramite una interfaccia semplice e intuitiva, di facile apprendimento sia da parte del management sia da parte degli operatori. Ampla Express è una soluzione scalabile, che può essere introdotta gradualmente: ad esempio in una prima fase per una singola area dello stabilimento, per poi estenderla ad altre zone dello stabilimento senza dover stravolgere quanto già fatto in precedenza. Un altro aspetto importante della soluzione è la semplicità di integrazione con l’automazione esistente; non sono richiesti particolari tempi di fermo impianto, in quanto la configurazione è eseguita “out-the-box”, senza la necessità di inserire script o impostazioni particolari che necessitino di un riavvio del sistema. Ampla Express è stata pensata in modo particolare per il settore alimentare, una tra le industrie che richiede maggior consumo di energia elettrica, utilizzando numerosi macchinari energivori quali gruppi frigo, motori, pompe e stazioni di riscaldamento. Ampla Express consente agli utilizzatori di migliorare la loro competitività riducendo i costi, aumentando la produzione, aumentando l’efficienza operativa, riducendo gli scarti e ottimizzando i consumi di energia elettrica.
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AZIENDA ALIMENTARE BAUER, SPINI DI GARDOLO (TN)
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egame con la tradizione e innovazione costante, altissimi standard qualitativi e spiccata sensibilità per la naturalità sono da sempre le parole chiave della filosofia Bauer, azienda “storica” del Trentino nata verso la fine degli anni ’20 e specializzata nella produzione di preparati per brodo e insaporitori. Inaugurata a maggio 2012, la nuova sede Bauer a Spini di Gardolo (TN) ha ottenuto la prestigiosa certificazione LEED Italia NC 2009 raggiungendo il livello GOLD per l’attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica. La nuova sede nasce dal progetto
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dello studio di architettura Oficina Engineering Group di Trento, mentre l’aspetto impiantistico è stato curato dallo Studio Dalcolmo di Pergine Valsugana (TN). Proprio la filosofia legata alla naturalità viene pienamente rispecchiata e valorizzata anche nel concept della nuova sede, un progetto che, già dalla fase di progettazione, ha messo al centro la sostenibilità a tutto tondo, evidenziata negli asset di efficienza energetica ed idrica, nella scelta dei materiali, nella gestione del sito di progetto, nell’approccio innovativo alla qualità ambientale.
Tagli verticali e sistemi frangisole in legno a sbalzo forniscono armonia e snellezza al complesso, con spazi luce intervallati a sequenze regolari, garantendo così un’ottima qualità degli spazi interni di lavoro. La particolare copertura a verde dello stabile, più di 2500 mq d’impermeabilizzazione naturale, consente vantaggi energetici ed economici su più fronti: maggiore isolamento termico, sia estivo che invernale, riduzione dei picchi di deflusso idrico, riduzione dell’inquinamento sonoro. Uno specifico sistema di stoccaggio delle acque meteoriche garantisce poi la riduzione dell’utilizzo di
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acque potabili e la diminuzione di acque reflue. Per ciò che riguarda la riduzione dell’impatto ambientale ed economico legato all’uso di energia da combustibili fossili, il nuovo stabile è dotato di 190 moduli fotovoltaici e di 15 collettori solari (potenza sviluppata: 34.9 KW/ora) per la produzione in sito di energie rinnovabili. L’impianto termico Il campo solare termico è composto da 15 collettori piani Vitosol 200F di Viessmann con una superficie captante di circa 37,5 m2. Il calore prodotto dai collettori viene utilizzato per la produzione di acqua calda sanitaria e come integrazione per l’impianto di riscaldamento. Nella centrale termica, 2 caldaie a condensazione Vitocrossal 300 da 232 kW, alimentate a gas metano, soddisfano il fabbisogno per il riscaldamento, assicurando il massimo rendimento energetico. Il protocollo LEED L’istituto LEED (acronimo per “Leadership in Energy and Environmental Design”) promuove un sistema di certificazione basato su precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e di contenuto impatto ambientale. Questo procedimento volontario consente di valutare un edificio, sia esso commerciale, residenziale o pubblico, nuovo così come ristrutturato, dal punto di vista della sua sostenibilità, che diventa pertanto un elemento determinante tanto in fase di progettazione, così come nel corso della realizzazione del progetto e in fase di esercizio. Questa certificazione conferma ulteriormente la sensibilità dell’azienda Bauer non soltanto nella produzione di prodotti genuini e naturali, ma anche per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
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PROPLAST AFFRONTA IL TEMA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA CON APROL ENMON DI B&R
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a collaborazione tra Proplast e B&R basa i suoi presupposti su uno scambio tecnologico in tema di monitoraggio e riduzione del consumo energetico, con particolare focus sulla trasformazione delle materie plastiche. Integrato con l’intera gamma di tecnologie per l’automazione B&R, il sistema APROL EnMon per la registrazione e la misurazione delle principali cause di consumo d’energia è oggi installato e attivo all’interno della sede Proplast. Lo scopo dell’installazione di questo sistema di monitoraggio è la raccolta di tutti i consumi energetici (energia elettrica, energia termica, gas riscaldamento, acqua, aria pressurizzata) delle diverse zone di impianto, dei laboratori e degli uffici in modo da stabilire possibili aree di intervento per migliorare le prestazioni energetiche del complesso di Rivalta Scrivia. Un sistema completo come EnMon, così semplice da configurare e pronto all’uso, permette a Proplast la valutazione energetica di un insieme di laboratori comprendente macchine e stazioni di prova, dove il con-
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sorzio verifica per conto delle aziende nuovi materiali, nuove tecnologie e nuovi processi produttivi. Con i dati oggi raccolti da EnMon è possibile avere un computo dettagliato dei consumi di ogni macro-area e singola parte di impianto, arricchendo così le analisi svolte dal consorzio con preziose informazioni di carattere energetico. Questo consente di affrontare con trasparenza le richieste della ISO 50001 in tema di gestione dell’energia. Nello studio di un nuovo prodotto e nel suo sviluppo Proplast, sempre in
linea con le tendenze virtuose dell’industria, vuole infatti valutare con precisione i costi energetici legati ai processi produttivi, particolare di grande interesse nel mondo della plastica dove i processi sono in genere energivori. L’intero ciclo vita di un prodotto, grazie a EnMon di B&R, è così analizzato e corredato da valutazioni energetiche che possono impattare significativamente sulle valutazioni di fattibilità nell’impiego di un nuovo materiale o di un diverso processo tecnologico.
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ABAFOODS: I PRODUTTORI VENETI S’IMPEGNANO A CALCOLARE LE EMISSIONI DI CO2 E INDIVIDUARE MISURE DI RIDUZIONE L’azienda veneta partecipa al bando per la carbon footprint del Ministero dell’Ambiente. Il calcolo dell’impronta di carbonio emessa nell’ambiente sarà effettuato lungo tutta la filiera alimentare dei prodotti di punta del marchio Isola Bio.
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bafoods srl, azienda leader ed innovatrice nel mondo nella produzione di bevande vegetali biologiche, segna un importante impegno nel campo della sostenibilità. L’azienda veneta, nota per il marchio della distribuzione specializzata Isola Bio, partecipa ad un bando del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per un progetto finalizzato a calcolare l’impronta di Carbonio (“Carbon Footprint”) lungo tutte le fasi del ciclo di vita di alcuni dei suoi prodotti di punta; e così le bevande Isola Bio di Riso (in tre formati tra cui una versione FRESH per il banco frigo) e di Avena (con Avena Italiana) saranno l’oggetto dell’analisi. L’impegno assunto con il progetto che è risultato idoneo ai fini dell’ammissione al bando è infatti quello di calcolare e individuare misure per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera in modo concreto. . Il bando pubblico a cui partecipa Abafoods è parte del programma per la valutazione ambientale del Ministero dell’Ambiente che ad oggi coinvolge più di 200 soggetti, tra aziende, comuni e università. L’iniziativa intende individuare procedure di “carbon management”, sostenere l’attuazione di tecnologie a basse emissioni nei processi di
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produzione e nell’intero ciclo di vita dei prodotti/servizi. “Isola Bio – commenta Almut Steinhusen, presidente di Abafoods - è tutto ciò che è naturalmente semplice, privo di costrizioni, libero di seguire i ritmi che la terra stessa ci suggerisce. La semplicità della formulazione e l’origine controllata degli ingredienti rappresentano i
valori aggiunti del marchio.” E continua: “In tutti questi anni abbiamo mantenuto saldi i nostri principi, siamo certi che ogni nostro piccolo gesto possa influire non solo sul nostro benessere, ma anche su quello del pianeta, e crediamo anche che la qualità del lavoro coincida con la qualità dei nostri prodotti. Ecco perché, grazie a questo bando, re-
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SPECIALE alizzeremo alcune attività mirate: selezione della metodologia da applicare per il calcolo delle emissioni connesse al ciclo di vita dei prodotti; individuazione, in base ai risultati della fase precedente, di misure e azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni di carbonio valutandone i costi/benefici; individuazione di possibili misure e politiche per la neutralizzazione dell’impronta di carbonio”. Per misurare la Carbon Footprint dei quattro prodotti oggetto di studio, saranno presi in considerazione la lavorazione, l’impiego e la produzione di materie prime, la fornitura e il trasporto delle stesse, la produzione, la distribuzione e la vendita dei prodotti, ma anche i sistemi di trasporto e gli usi dei prodotti, nonché la gestione del fine vita del prodotto . Per il calcolo dell’impronta di carbonio sarà messa a punto un’idonea metodologia basata sulle procedure standardizzate e riconosciute a livello internazionale (in particolare WRI/WBCSD GHG Protocol). A conclusione della fase iniziale, sarà disponibile un inventario delle emissioni di gas a effetto serra ge-
ENERGIA
nerate dalla filiera produttiva e dalle diverse fasi del ciclo di vita dei prodotti selezionati. Nella fase successiva, verranno studiate e individuate le misure e le azioni finalizzate alla riduzione delle emissioni di carbonio, che potranno comprendere anche interventi di miglioramento dell’efficienza delle strutture esistenti con tecnologie innovative, nonché interventi sull’infrastruttura energetica dell’azienda. Infine si procederà con l’individuazione delle possibili misure per la neutralizzazione dell’impronta, con la redazione di un piano per la compensazione delle emissioni che non è stato possibile o non sarà possibile abbattere in seguito alle misure e azioni individuati nella seconda fase. “Abbiamo deciso di misurare in maniera scientifica le nostre emissioni in termini di gas serra visto che è uno dei temi più sensibili per il nostro consumatore sempre molto attento alle tematiche ambientali – continua Almut Steinhusen -. Grazie a questo progetto saremo in grado di intervenire nel nostro processo produttivo e migliorare alcuni passaggi riducendo così le emissioni totali,
ottenendo un risultato ambientale concreto. Abafoods, infatti, vuole intervenire nel tempo e correggere comportamenti sbagliati creando una cultura di vera sensibilità ambientale.” L’aggiudicazione del bando sarà accompagnata da un’intensa attività di comunicazione importante, perché rivolta al mercato e al consumatore, pensata per esaltare la vocazione “green” presente nella mission di Abafoods e il suo più recente traguardo, celebrato anche attraverso un apposito e nuovissimo packaging che diventerà anche leit-motiv di questo progetto. “Siamo sicuri che il nostro consumatore è felice di acquistare e portare in tavola prodotti biologici prodotti con materie prime derivanti da agricoltura biologica – conclude la dottoressa Steinhusen -, ma anche di sapere che l’azienda si è dimostrata sensibile e attenta nella salvaguardia dell’ambiente. Al contrario, vogliamo intraprendere assieme ai nostri consumatori un percorso, che inizia sempre da quelle tre parole, ‘Life is Natural’, che rappresentano il nucleo della filosofia Isola Bio”.
ELEVATA DINAMICA, PRECISIONE E POTENZ A SEW-EURODRIVE introduce sul mercato CMP112 e arricchisce la serie dei servomotori sincroni ad elevata dinamica CMP. CMP112 è disponibile in cinque taglie: S, M, L, H ed E. Il nuovo modello è in grado di raggiungere elevate coppie di picco (pari a 320 Nm) e presenta una capacità di sovraccarico pari a 3.3 volte la coppia nominale. Caratteristica principale della serie CMP è il comportamento dinamico che consente posizionamenti precisi anche in presenza di carichi elevati e forti accelerazioni. Il sistema di feedback con resolver a 2 poli è disponibile come standard su tutte le taglie; in opzione sono disponibili encoder assoluti HIPERFACE® con targhetta elettronica o functional safety (FS). Altro punto di forza della serie CMP è la compattezza, che ne agevola l’utilizzo in spazi ristretti o all’interno di macchinari com-
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plessi. L’installazione è ulteriormente semplificata da connettori per potenza e feedback standard regolabili all’interno di un range compreso tra 0° e 270°. I motori CMP possono essere forniti in modalità autofrenante, adottando il freno elettromagnetico a molle ad alte prestazioni della serie BY; su richiesta, il freno può essere dotato di sblocco manuale. La protezione termica standard del motore è di tipo KTY: la temperatura viene rilevata continuamente ed elaborata in funzione della curva termica del motore presente nell’azionamento (MOVIDRIVE B® o MOVIAXIS®). Su richiesta la serie CMP è disponibile con ventilazione forzata. Grazie alla concezione modulare della gamma, i servomotori CMP possono essere installati su tutti i riduttori SEW-EURODRIVE, con montaggio diretto o tramite adattatore; i CMP sono anche disponibili con flangia B5 in versione stand-alone.
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SPECIALE
ENERGIA
CGT E LA DISTILLERIA SACCHETTO IN DISTILLERIA È PARTITO IL SECONDO IMPIANTO DI COGENERAZIONE Grazie al servizio di manutenzione verificato in nove anni di attività, la Distilleria Sacchetto ha voluto replicare e ha commissionato a CGT un nuovo cogeneratore, alimentato a biogas.
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al 1947 Sacchetto SpA è una delle aziende più rappresentative nel settore della produzione di alcol per uso alimentare. “Negli anni ’70-’80”, racconta Giuseppe Sacchetto, titolare dell’azienda insieme al fratello Giuliano, “l’Italia aveva una posizione di rilievo tra i produttori di alcool in Europa. Poi la concorrenza dei Paesi esteri e i crescenti costi di produzione, hanno costretto molte aziende a chiudere. Noi di Sacchetto abbiamo sempre puntato sul miglior rapporto tra alta qualità e prezzo del prodotto per questa ragione abbiamo dovuto cercare nuove strade per restare sul mercato. Il primo impianto di cogenerazione commissionato a CGT nel 2003 è stato uno degli strumenti che ci hanno aiutato a rimanere competitivi, permettendoci di ottenere un consistente risparmio energetico”. L’impianto con un motore Cat® G3516B a metano da 1,1 MWe, con 72.500 ore di funzionamento complessive e una media di 8.050 all’anno, ha fornito una disponibilità sulle ore di attesa di funzionamento molto alta. Il risultato è stato raggiunto grazie all’affidabilità dei motori Caterpillar, accompagnata dal servizio di CGT. L’azienda, dealer Caterpillar in Italia, ha seguito la distilleria in ogni fase, dalla progettazione alla manutenzione, consentendo con il nuovo
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impianto un risparmio energetico del 30-35% e un ritorno dell’investimento in 3-4 anni. Nel corso di quasi dieci anni, la Distilleria Sacchetto ha potuto apprezzare i vantaggi della cogenerazione e ha deciso di installare un nuovo impianto, che è entrato in funzione alla fine del 2012. Considerando la propria attività nel settore agroalimentare, Sacchetto ha optato per un impianto alimentato da biogas proveniente da un biodigestore nel quale è convogliato un sottoprodotto della distillazione. CGT propone una gamma completa di motori Cat® alimentati sia a gas
naturale, sia a biogas, un’offerta ulteriormente cresciuta in seguito all’acquisizione di MWM da parte di Caterpillar. “Il prodotto Caterpillar è sicuramente di primo livello” spiega Giuseppe Sacchetto “ma quello che senza dubbio ci ha spinto a scegliere ancora CGT è il servizio fornito, una vera sicurezza.” Come testimonia l’esperienza dell’azienda piemontese, il servizio di CGT permette di sfruttare tutti i vantaggi della cogenerazione, massimizzando il risparmio energetico. Una strada obbligata oggi più che mai per tenere viva la competitività delle imprese italiane.
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Energia efficiente
CGT Energia fornisce la migliore tecnologia al mondo, supportata dal miglior servizio oggi disponibile. I nostri uomini vi assistono dalla progettazione fino all’installazione e nella manutenzione degli impianti, garantendo la massima efficienza energetica ed economica.
Una gamma completa
CGT è in grado di soddisfare tutte le esigenze di richiesta energetica in modo affidabile e sicuro.
GRUPPI ELETTROGENI E DI CONTINUITÀ Gruppi elettrogeni Diesel Prime e Stand-by La più ampia gamma di potenze, con l‘esperienza del più grande costruttore al mondo.
Gruppi Caterpillar: da 10 a 2400 kW
Sistemi UPS
Dalla tecnologia Caterpillar, energia elettrica di qualità per le telecomunicazioni, gli ospedali e l’industria di precisione. Sistemi UPS Caterpillar: moduli componibili da 120 a 2000 kW
La solidità di un grande Gruppo
CGT Energia è una divisione di CGT, dal 1934 dealer italiano di Caterpillar.
Presenza capillare in tutta Italia
CGT è presente sull’intero territorio nazionale con una rete di 40 filiali.
Esperienza su forniture di ogni dimensione
Dai grandi impianti ai piccoli gruppi, soluzioni su misura per ogni esigenza.
Una grande squadra di progettazione
Oltre 50 ingegneri che affiancano il Cliente dalla progettazione fino alla manutenzione.
La convenienza dei grandi numeri
Il rapporto privilegiato con Caterpillar
consente di proporre soluzioni ad alto contenuto innovativo e motori a costi competitivi.
IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTE RINNOVABILE Olio Vegetale e Animale*
Una vasta gamma di prodotti alimentati da una fonte rinnovabile incentivata dalle normative vigenti. * valido solo per motori a giri lenti. Gruppi elettrogeni Caterpillar lenti/veloci: da 400 a 14400 kW
Biogas
Una gamma che risponde alle esigenze di affidabilità richieste dall’utilizzo del Biogas, combustibile alternativo e rinnovabile che soddisfa i parametri CE per il 2020. Gruppi elettrogeni Caterpillar: da 400 a 2000 kW a 1500 rpm
IMPIANTI DI COGENERAZIONE Gas Metano
Produzione combinata di energia elettrica e calore, riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, una miglior efficienza energetica con conseguente riduzione dei costi in bolletta. Gruppi elettrogeni Caterpillar: da 400 a 2000 kW a 1500 rpm DA 3000 A 4000 KW A 1000 RPM FINO A 6500 KW A 750 RPM
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ENERGIA
CGT CAT® TORNARE A ESSERE COMPETITIVI OGGI SI PUÒ
Scegliere la cogenerazione per le imprese italiane significa tornare a essere competitive e proteggersi dagli aumenti dei costi energetici.
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a ripresa industriale passa attraverso una riduzione del costo dell’energia. La cogenerazione, permette di disporre di energia a un costo inferiore del 25-30%. CGT, dealer Caterpillar per l’Italia, si propone come partner delle aziende nella realizzazione chiavi in mano di impianti di cogenerazione, con motori alimentati a gas metano o a biogas. A una competitività che deriva dai motori con la più alta resa elettrica sul mercato, CGT affianca un servizio di assi-
stenza sul territorio unico in Italia, grazie alla presenza di 35 filiali. Un impianto da un megawatt, dal costo di circa un milione di euro, consente un risparmio tendenziale fino a 300 mila euro l’anno sulla bolletta energetica. Ciò significa che l’investimento necessario per la sua realizzazione può essere recuperato in 3 o 4 anni senza incentivi, tenuto anche conto che la vita media di un impianto è a oggi di 10-15 anni. CGT, da più di 70 anni sul mercato dell’energia, ha tutte le competen-
ze per accompagnare le aziende nella nuova sfida che la cogenerazione rappresenta sul piano dell’efficienza e della sostenibilità.
GREEN ECONOMY: ENERGY RESOURCES ENTRA A FAR PARTE DEL NETWORK VEDOGREEN
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nergy Resources, gruppo marchigiano con sede a Jesi (AN) attivo nei settori energy, efficiency, building e mobility, entra a far parte del network VedoGreen, la società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le aziende green. VedoGreen promuove lo sviluppo del panorama delle aziende green italiane garantendo un accesso privilegiato al mercato dei capitali e l’opportunità di entrare in contatto con un’ampia platea di investitori qualificati sensibili alle grandi potenzialità della green economy. Le società quotate e private avranno la possibilità di incrementare la propria visibilità beneficiando della vetrina offerta da VedoGreen per il posizionamento sul mercato, il consolidamento del brand e la comunicazione del valore aziendale anche attraverso Investor Day tematici. Il prossimo confronto tra imprenditoria e comunità finanziaria green
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sarà il 9 maggio 2013 nell’ambito della II edizione del GREEN INVESTOR DAY organizzato da VedoGreen a Rho Fiera Milano all’interno di “The innovation Cloud”. “Uno dei criteri base per la selezione dei profili aziendali di VedoGreen - spiega Anna Lambiase, Amministratore Delegato di VedoGreen - è la propensione all’innovazione e, da questo punto di vista, Energy Resources si dimostra all’avanguardia negli ambiti di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. L’adesione al nostro network garantirà alla società e al Gruppo la possibilità di dialogare con un’ampia platea di investitori qualificati nazionali e internazionali: Il primo appuntamento
con il mercato sarà durante il Green Investor Day del 9 maggio”. “L’adesione al network VedoGreen – dichiara Enrico Cappanera, Presidente di Energy Resources - è un passo fondamentale per accrescere la nostra visibilità nei confronti della comunità finanziaria in Italia e all’estero. Sarà l’occasione per illustrare il forte tasso di innovazione tecnologica che contraddistingue il nostro gruppo nell’ambito della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica. Lo sviluppo sostenibile è insito nella nostra cultura aziendale e insieme a VedoGreen vogliamo contribuire ad avviare il Paese verso un nuovo modello di crescita rispettoso dell’ambiente e delle persone”.
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: I CONTABILIZZATORI DI ENERGIA PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
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a qualche tempo Rassegna Alimentare si sta occupando in maniera sempre più approfondita delle tematiche dell’energia e della cogenerazione: il risparmio energetico è diventato una necessità per tutti i settori industriali, e nello specifico per l’industria alimentare. Illustriamo quindi un elemento essenziale del processo di efficientamento energetico, i contabilizzatori di energia. In questo numero presentiamo l’intervista con il Sig. Luigi Solofrizzo, manager del settore energia – divisione Isothermic, di Isoil Industria.
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Sig. Solofrizzo, cosa produce Isoil Industria per quanto riguarda il settore energia? Siamo una società che produce e commercializza apparecchiature di misura per l’efficientamento energetico. Prima di tutto è importante sottolineare che siamo certificati MID, come produttori metrici. Le nostre linee sono certificate per poter apporre la marcatura CE-M, che è il riconoscimento fiscale, dove per norma ci sono “transazioni finanziarie”: vendita/acquisto acqua ed energia termica o sovvenzioni statali (certificati Bianchi).
Luigi Solofrizzo, Direttore Isoil Industria spa - Divisione Isothermic
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SPECIALE In Italia siamo stati tra i primi e grazie a questa certificazione possiamo offrirci come fornitori alle aziende produttrici, spesso alte consumatrici di energia, e come partner tecnici alle E.S.CO. o società’ di audit per l’efficientamento energetico. Volevo partire da questo punto perché questa è un’importante referenza. Le apparecchiature di misura sono fondamentali riguardo all’efficienza energetica: infatti l’elemento essenziale, primo, per capire qual è la situazione e il margine di miglioramento di risparmio energetico è calcolarla. Devo cioè sapere quanta energia sto mettendo nell’impianto e quanta ne consumo per scoprire i punti di miglioramento. Un esempio? Nel tipico caso in cui abbiamo a che fare con energia termica: l’azienda può avere un cogeneratore, che con un solo tipo di generazione produce sia energia elettrica sia energia termica, e avere un risparmio calcolando i KWh nel dettaglio. Questo elemento, questa possi-
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bilità, a livello nazionale è molto importante: negli ultimi anni le sovvenzioni sono state date soprattutto per l’energia elettrica, ma quando si utilizza la cogenerazione c’è molto piu’ calore da sfruttare rispetto all’energia elettrica. Il rapporto è spesso intorno al 35% per la quota elettrica e 60% per la parte termica con minor perdita del 5%, ed è questo 60 su cui lavorare che ci potra’ permettere di raggiungere gli obiettivi 20 20 20 di kyoto, altrimenti difficilmente raggiungibili per l’italia. Quindi sfruttare il controllo, la misura e la gestione del’energia termica è la via migliore per raggiungere questi obiettivi, sia di risparmio per le aziende che per la contribuzione energetica nazionale. Quali sono queste misure? Ci faccia un esempio specifico. Per esempio si possono misurare e sapere quanti kilowatt orari termici si sono prodotti. Sapere realmente la quantità dell’energia termica permette di
fare delle valutazioni: per esempio se mi e’ sufficiente per i bisogni dell’azienda, se posso anche ridistribuirla per altre utenze o rivenderla come calore o immetterla in una rete, sempre più crescente di teleriscaldamento locale. Questo e’ “produrre” efficienza. Quindi quali sono i vantaggi? Il primo vantaggio è essere certi della misurazione, il che significa vantaggi fiscali; il secondo vantaggio è dovuto al fatto che le nostre misure sono altamente precise, sino al 0,15%; il terzo vantaggio, che è il più concreto, consiste nell’avere l’analisi completa dell’energia termica. Parliamo dell’approccio aziendale al mercato. La cosa interessante è che Isoil Industria è divisa per mercati, i prodotti sono gli stessi, i settori diversi. Vendiamo e rappresentiamo in Italia una gamma di prodotti che completa la proposta di mercato quali: misuratori di portata elettromagnetici, ultrasuoni e meccanici, sistemi di misura per vapore e biogas, contabilizzatori che sfruttano le stesse tecnologie, livellostati e controlli di livello, rilevatori di fughe e analizzatori di combustione, e seguiamo con il nostro service l’azienda dal sopralluogo allo start-up. Isoil Industria e’ rappresentata in tutto il mondo. La produzione è in Italia e abbiamo anche uno stabilimento in Brasile e un ufficio a Hong Kong; con una rete di agenti, che copre il suolo nazionale.
LA STORIA La prima azienda, ISOTHERMIC SWISS, viene costituita nel 1958 per commercializzare, in esclusiva per l’Italia, strumentazione di primarie società estere. Nel 1970 nasce OIL METER per la costruzione di contatori volumetrici e relativi accessori per il settore petrolifero e
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chimico Nel 1988, dalla fusione di Isothermic Swiss e Oil Meter, prende avvio il GRUPPO ISOIL. Nel 1993 nasce OIL METER SISTEMI, società che si occupa di software per l’automazione di processi industriali. Nello stesso anno inizia la costruzione dei contatori elettro-
magnetici. Nel 1998 nasce il nuovo centro di produzione HEMINA per i contatori magnetici. Nel 2000 il Gruppo crea due nuove aziende: ISOIL IMPIANTI, che si specializza nella movimentazione di idrocarburi, e ISOIL INDUSTRIA, che continua la commercializzazio-
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SPECIALE ne di strumentazione di primarie case estere e della propria linea Isomag™. Nel 2006 avviene il lancio dell’innovativo magnetico Flowiz™, primo misuratore magnetico al mondo a batteria dotato di protocollo di comunicazione wireless GPRS. Nel 2008 Hemina si trasferisce in un nuovo stabilimento produttivo. Nel 2011, lancio della nuova linea ISONRG™ per la contabilizzazione dell’energia termica. Nel 2012 nasce ISOIL LAMON in Brasile. Hemina raddoppia gli spazi produttivi con la costruzione di un secondo edificio. Abbiamo cominciato occupandoci della produzione e della vendita di strumenti di misura ad alta tecno-
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logia per arrivare a fornire soluzioni globali e integrate. Per questo, a rappresentarci, abbiamo scelto un quadrato, una forma primaria, che si scompone in unità geometriche elementari che concorrono alla strutturazione di una nuova unità composta: il simbolo di una scala. La scala è per noi la metafora della misurazione dei fenomeni fisici con i quali lavoriamo, la rappresentazione del rigore e dello spirito che sostengono il nostro operare, un punto di riferimento importante per la nostra ascesa. Cinque gradini, come i cinque sensi attraverso i quali l’uomo percepisce e conosce la realtà. Il segno azzurro, il colore della sicurezza e della protezione ambien-
tale, che identifica la nostra immagine aziendale, è guida e garanzia della qualità che ci caratterizza: la comunicazione semplice e tersa di ciò che intendiamo essere per i nostri Clienti. Isoil Industria si rivolge ai diversi settori industriali attraverso una struttura interna organizzata in Divisioni, ciascuna focalizzata su mercati ben definiti. Questo significa concentrazione nello specifico core business che ogni mercato rappresenta e capacità di fornire un servizio ancora più accurato e globale. Nel mercato internazionale possiamo contare su una struttura articolata, pronta a fornire soluzioni che contano in ogni settore della misura di liquidi.
EMERSON PROCESS MANAGEMENT E RTTECH SOFTWARE: INSIEME PER LO SVILUPPO DI SISTEMI INFORMATIVI DI GESTIONE DELL’ENERGIA Sistemi di monitoraggio in tempo reale e strumenti di analisi permetteranno alle aziende di ottimizzare l’utilizzo dell’energia. Emerson Process Management ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l’azienda di software canadese RtTech Software per lo sviluppo di un “Emerson Energy Management Information System”, che realizzerà il monitoraggio in tempo reale, l’analisi ed il rilevamento dei consumi eccessivi degli impianti. La collaborazione rappresenta un ulteriore passo verso l’ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia a livello globale, già noto come Smart Energy Management. Grazie alla tecnologia RtTEMIS di RtTech, l’azienda canadese ed Emerson lavoreranno insieme per implementare soluzioni modellistiche per le apparecchiature che utilizzano energia. Grazie alla combinazione di RtEMIS e dei modelli di processo di Emerson, gli utilizzatori saranno in grado di analizzare e comparare tre dati critici: la quantità di energia che un sistema dovrebbe utilizzare secondo i valori di progetto, l’energia utilizzata nel tempo ed i consumi istantanei. Peter Zornio, Chief Strategic Officier di Emerson, ha dichiarato: “Dal punto di vista di Emerson, la collaborazione con RtTech Software rappresenta una scelta strategica. La comprovata tecnologia RtEMIS rende disponibili molte funzioni che volevamo implementare nell’Emerson Energy Management In-
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formation System, costruito sulla base del sistema di storicizzazione OSIsoft PI, il più diffuso tra i nostri clienti”. Molti sistemi di gestione dell’energia di impianto sono ideati per consuntivare i costi a fine mese. Pochi sistemi sono in grado di monitorare l’energia in tempo reale, confrontare i consumi verso parametri teorici ed analizzare le prestazioni delle unità del sistema, delle aree e dell’intero impianto. Con gli strumenti di reportistica e di visualizzazione dell’Emerson Energy Management Information System sarà possibile incrementare la visibilità dei parametri di monitoraggio dell’energia e fornire strumenti di incremento delle prestazioni agli utenti, dagli operatori al management. Pablo Asiron, Chief Executive Oofficier di RtTech, ha affermato: “La vasta gamma di strumenti di misura di Emerson, la piattaforma wireless, le risorse e competenze ingegneristiche e la rete di consulenti globali rendono l’accordo ideale per implementare i nostri sistemi su vasta scala. Siamo lieti ed orgogliosi di poter lavorare con Emerson, le nuove potenzialità di modellizzazione saranno di grande vantaggio all’Emerson Energy Management Information System.” Nel 2013, Deloitte ha inserito RtTech tra le 50 aziende tecnologiche in più rapida ascesa. Emerson prevede il lancio dell’Emerson EMIS nella primavera 2014.
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CON ENERBLU COGENERATION RIELLO ELETTRONICA ENTRA NEL SETTORE DELLA COGENERAZIONE
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l gruppo Riello Elettronica, guidato con successo da Pierantonio Riello fin dalla sua costituzione e da sempre impegnato nella ricerca di soluzioni innovative finalizzate alla riduzione dei consumi energetici, annuncia di aver costituito Enerblu Cogeneration, società attiva nel settore della cogenerazione e trigenerazione, con sede a Lonigo (VI). Enerblu Cogeneration progetta internamente gli scambiatori di calore a corredo del sistema di cogenerazione ed è l’unica a realizzare una gamma completa di cogeneratori che fissano nuovi standard di riferimento in termini di prestazioni e di affidabilità, per garantire risparmio energetico e sostenibilità. Pur essendo un’azienda giovane e dinamica, lo staff tecnico di Enerblu
Cogeneration è dotato di una vasta esperienza nel campo dell’audit energetico e dell’analisi dei costi energetici, nonché nell’impiantistica e nella progettazione di sistemi all’avanguardia. Questa esperienza
specifica, unitamente alle sinergie di appartenenza al gruppo Riello Elettronica, è garanzia di affidabilità, qualità e livello di servizio, per un prodotto su misura che soddisfi appieno le esigenze del Cliente.
BRAMMER PRESENTA I NUOVI GUANTI ANTISCIVOLO ALPHATEC. I guanti antiscivolo prodotti da Ansell permettono di maneggiare, con minor sforzo e maggior controllo, oggetti umidi con superfici unte o oleose. Le operazioni di processi produttivi che richiedono alti livelli di grasso e olio in condizioni di umidità o in presenza di sostanze chimiche pericolose, di vernici, inchiostri e tinte, costituiscono delle vere e proprie sfide per salute, sicurezza e produttività. Ciò accade soprattutto nell’editoria, nell’industria grafica e mineraria, nella produzione di sostanze chimiche, nell’industria aerospaziale e nella raffineria, per citarne solo alcune. La soluzione a queste sfide è trovare guanti che, oltre ad offrire un giusto livello di protezione, permettano anche un adeguato livello di presa, flessibilità e destrezza. Gli specialisti di Brammer, leader europeo nella distribuzione di prodotti e servizi di MRO (manutenzione, riparazione e revisione), hanno a questo
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scopo selezionato AlphaTec, il nuovo guanto antiscivolo di Ansell prodotto e studiato specificamente per casi difficili, ed in particolare per unire protezione e presa. Questo guanto sfrutta una tecnologia rivoluzionaria e brevettata in materia di presa, studiata per consentire agli utilizzatori di maneggiare oggetti umidi, con superfici unte e oleose con minor presa e maggior controllo. Dai test comparativi effettuati con guanti tradizionali risulta che con i guanti antiscivolo AlphaTec selezionati da Brammer l’utilizzatore è in grado di sollevare oltre il doppio del peso imprimendo una quantità di forza inferiore. Anche in situazioni di grasso, olio o altri lubrificanti, il guanto permette una presa sicura. Ciò significa maggior comfort per l’operatore, minor possibilità di strappi e infortuni e minor rischio di incidenti causati dallo scivolamento della mano o di danneggiamento del prodotto.
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S E N I Z A G A M AND MORE MACHINES AND TECHNOLOGY FOR THE FOOD AND BEVERAGE INDUSTRY
L’EDITORIA DEL FUTURO
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EFFICIENZA ENERGETICA: QUANDO LA COGENERAZIONE MASSIMIZZA LA PRODUZIONE DI VAPORE Oggi, il modo più semplice di risparmiare è ridurre gli sprechi.
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a cogenerazione permette di sfruttare il calore di scarto derivante dalla produzione di energia elettrica per ricavarne vapore e/o acqua calda per il processo ed il riscaldamento. In particolare, la cogenerazione a turbina è particolarmente adatta al settore manifatturiero dell’industria alimentare in quanto rappresenta l’applicazione esemplare delle energie alternative a sostegno delle industrie altamente energivore, come quelle del food appunto, che presenta crescenti costi energetici e problemi di dispersioni termiche che potrebbero invece essere impiegate nei processi produttivi. In particolare, la tecnologia cogenerativa a turbina “oil free”, ovvero senza liquidi lubrificanti al suo interno, offre ulteriori vantaggi all’industria alimentare rispetto a quelli tipici della cogenerazione, tra i quali: maggiore risparmio energetico, emissioni nocive tra le più basse, flessibilità del range di potenza offerta dalle soluzioni (da 0.03 fino a 5 MWe), e soprattutto la possibilità di produrre maggiore energia termica sotto forma di vapore rispetto alle tecnologie tradizionali.
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SPECIALE La tecnologia cogenerativa “oil free”, di derivazione aerospaziale, è frutto di oltre dieci anni di ricerca della società americana Capstone Turbine Corporation, leader mondiale nei sistemi energetici con microturbine a gas, di cui IBT Group è partner esclusivo per l’Italia. Il brevetto più importante di Capstone, infatti, che ne differenzia il suo prodotto da tutte le altre tecnologie cogenerative, è quello che fa riferimento alla completa assenza di olio lubrificante grazie all’impiego di cuscinetti ad aria (air-bearings) in grado di sostenere l’albero della turbina in rotazione senza contatto meccanico. I cuscinetti funzionano su un film d’aria che viene generato da particolari profili aerodinamici presenti sull’asse della turbina stessa. Ne derivano numerose caratteristiche quali: una minore manutenzione, la tutela dell’ambiente grazie alla ridotta emissione di gas nocivi (NOx e CO), la modulazione da 0 a 100% della potenza elettrica data la velocità di rotazione variabile in funzione dell’energia elettrica prodotta e la possibilità di impiego con diversi
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combustibili. Inoltre, gli impianti a turbina Capstone vengono gestiti secondo i più avanzati criteri ambientali e sono dotati di un servizio di manutenzione, garantito dallo stesso produttore, che vede impegnato personale tecnico qualificato che assicura la continuità, l’affidabilità e le costanti performance nel tempo dell’impianto. Grazie alla particolare tecnolo-
gia, anche il numero di operazioni dedicate alla manutenzione sono estremamente ridotte: ordinaria ogni 8.000 ore di funzionamento e straordinaria a 40.000 ore di funzionamento. LA NUOVA APPLICAZIONE SPECIFICA PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE La ricerca costante nelle più innovative applicazioni nel settore della generazione energetica ad alta efficienza sta alla base della filosofia Capstone e di IBT Group, integratore di sistemi specializzato da oltre 13 anni nella generazione energetica ad alta efficienza. Nel corso degli anni IBT Group ha infatti sviluppato molteplici applicazioni per far fronte agli specifici bisogni di determinate industrie, come quella alimentare appunto, in quanto Capstone è l’unica turbina a gas ad alto rendimento che massimizza efficienza e risparmio energetico, grazie alla possibilità di produrre maggiore energia termica sotto forma di vapore rispetto alle tecnologie tradizionali. Utilizzando la serie di turbine Capstone da 600, 800 e 1000 Kwe, IBT Group ha infatti messo a punto una soluzione che permette di massimizzare la produzione di vapore mediante l’impiego di una tecnologia di post-combustione dei gas di scarico
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esausti della turbina. Essi, oltre ad avere tenori di NOx e CO molto bassi ed ampiamente al di sotto dei limiti previsti dalle normative nazionali e regionali, presentano un contenuto di ossigeno pari a circa il 17%, che consente di utilizzarli come aria comburente a circa 300 °C all’interno di post-bruciatori che elevano la temperatura dei gas combusti fino ad un max di 700 °C. Tali gas, che rappresentano anche l’unico vettore termico di scarto delle turbine Capstone, vengono quindi utilizzati in una normale caldaia per la produzione di vapore saturo. Il sistema così realizzato consente di usare tutta l’energia termica di scarto della turbina a gas Capstone, a differenza di quanto normalmente accade con le tecnologie tradizionali a motore alternativo, dove il recupero termico è molto inferiore, in quanto buona parte dell’energia termica si presenta sotto forma di acqua calda a circa 90 °C, proveniente dai circuiti di raffreddamento delle camicie e dell’olio lubrificante dei motori.
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ENERGIA
Le soluzioni cogenerative con Turbine Capstone serie C1000, equipaggiate con post-combustore e generatore di vapore, risultano quindi particolarmente vantaggiose per tutte le utenze industriali che non presentano la necessità di utilizzare acqua calda. A titolo di esempio, riportiamo i dati relativi ad un impianto realizzato presso un’industria alimentare costituito da una turbina Capstone da 1.000 kWel alimentata a metano (316 smc/h a piena potenza) e da un nuovo generatore di vapore saturo della producibilità di 3000 kg/h di vapore saturo a 10 bar con ritorno condense a 90°C. Il sistema realizzato prevede l’utilizzo di un bruciatore in vena d’aria (postcombustore) posto a monte del generatore di vapore il quale, iniettando del metano aggiuntivo in vena d’aria (121 smc/h), eleva la temperatura dei gas esausti in uscita dalla turbina @17% di O2 da 280°C a circa 450°C. Tale flusso viene poi convogliato nel generatore di vapore a recupero opportunamente dimensionato per la
produzione di 3.000 kg/h di vapore @ 10 bar richiesto dal ciclo produttivo del cliente. Il modulo di recupero termico, previsto in opzione, è in grado di produrre acqua calda a 90 °C e 525 kWth nel periodo invernale con la possibilità di produrre 365 kWf di acqua refrigerata a 7 °C nel periodo estivo grazie ad un gruppo frigorifero ad assorbimento. Il risparmio economico in questo caso è quantificabile in circa 330.000 Euro annui con un funzionamento di circa 5.320 ore/anno del sistema, mentre quello ambientale è di 206 TEP (tonnellate annue equivalenti di petrolio) ovvero circa 582 ton di CO2 non immesse in atmosfera, in altre parole come se si piantassero 200 ettari di boschi o si togliessero dalla circolazione circa 700 automobili all’anno. Si tratta quindi dell’applicazione ideale per l’industria food & beverage, della trasformazione e lavorazione delle carni e del latte e per tutte le aziende che richiedono l’uso di vapore per i propri processi produttivi.
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ENERAL SYSTEM PACK e gamma di macchine: confezionatriIFP PACKAGING rappre- ci orizzontali flowpack, confezionasentano un esempio di trici verticali form fill seal con absolido connubio tra due aziende binati sistemi di pesatura dedicati del packaging il cui scopo comune e macchine confezionatrici per film è quello di soddisfare ledi esigenze termoretraibile. In aggiunta GENEGENERAL GENERAL SYSTEM PACK SYSTEM e IFP PACK PACKAGING e IFP PACKAGING rappresentano rappresentano un esempio un esempio di GENERAL GENERAL SYSTEM PACK SYSTEM and PACK IFP PACKAGING and IFP PACKAGING representrepresent an example an of example a solid of a solid solido connubio solido connubio tra due aziende tra due del aziende packaging del packaging il cui scopo il cui comune scopo ècomune quello è quellounion between union two between companies two companies in the packaging in the packaging field, whose field, common whose goal common is to goal is to del packaging della SYSTEM PACK e IFP PACKAdi soddisfare di soddisfare le esigenze le esigenze del packaging del packaging alimentarealimentare della alimentare quarta dellae quarta quinta e quintaanswer the answer fruit and the produce fruit andpackaging produceRAL packaging need in allneed forms. in all forms. gamma ingamma tutte leinsue tutte forme. le sueConforme. un’esperienza Con un’esperienza di oltre 25dianni oltrenel 25settore anni neldelsettore delWith overWith 25 years overexperience 25 years experience in the field, in both the field, companies both companies produce aproduce wide range a wide range confezionamento confezionamento di prodottidi alimentari prodotti alimentari entrambeentrambe le aziende leproducono aziende producono per il perin ilof packaging of packaging machinesmachines for the processed, for GING the processed, fresh fruitfresh andstudiano fruit vegetables and vegetables sector: sector: e propongono al quarta e quinta gamma tutte le settore delsettore vegetale del una vegetale vastauna gamma vastadigamma macchine: di macchine: confezionatrici confezionatrici orizzontaliorizzontalihorizontalhorizontal flowrappers, flowrappers, vertical form vertical fill seal formmachines fill seal machines combinedcombined with dedicated with dedicated flowpack,flowpack, confezionatrici confezionatrici verticali form verticali fill seal formcon fillabbinati seal con sistemi abbinatidisistemi pesatura di pesaturaweighingweighing systems and automatic and automatic sealers running sealerson running shrink on film. shrink film. sue forme. Con un’esperienza disystems olcliente soluzioni su misura per dedicati ededicati macchine e macchine confezionatrici confezionatrici per film termoretraibile. per film termoretraibile. Furthermore Furthermore GENERAL GENERAL SYSTEM PACK SYSTEM andPACK IFP PACKAGING and IFP PACKAGING are able toareoffer able to offer tailor-made solutions solutions includingincluding loading systems. loading systems. 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Tutto questo Tutto producendo questo producendo macchinari macchinari di alta qualità di alta che qualità rispettano che rispettano i criteri di i criteri di Choosing Choosing to work with to work our team with our means team to means put yourself to put in yourself the hands in the of experts hands of in experts in namento di prodotti alimentari enduzione di confezioni resistenti ed igienizzazione igienizzazione e facilità d’uso e facilità richiesti d’usodal richiesti settore. dal settore. the packaging the packaging field, capable field,ofcapable providing of providing 360° solutions 360° solutions with no performance, with no performance, Scegliere Scegliere di lavoraredicon lavorare il nostro congruppo il nostrosignifica gruppoaffidarsi significanelle affidarsi maninelle di esperti mani di espertiproduct orproduct qualityorcompromise. trambe le aziende producono perqualityilcompromise.esteticamente perfette sia in forma del settore deldelsettore confezionamento del confezionamento della quarta dellae quinta quarta gamma, e quinta capaci gamma, di capaci offrire di offrire soluzioni soluzioni a 360° senza a 360°compromessi senza compromessi sulle performance sulle performance e sulla qualità e sulladel qualità del prodotto, prodotto, studiandostudiando soluzioni “cucite” soluzioni su“cucite” misurasupermisura ogni singolo per ognicliente. singolo cliente. una settore del vegetale vasta che in dimensioni.Tutto questo pro-
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“COMPONENTS FOR PROCESSING AND PACKAGING”
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on “components for processing and packaging”, la Messe Düsseldorf amplia l’offerta che affianca l’interpack 2014. La manifestazione avrà luogo dall’8 al 10 maggio 2014, in contemporanea con i primi tre giorni della principale fiera per il settore del packaging e dei processi industriali correlati. L’esposizione avrà luogo presso la Stadthalle di Düsseldorf nel Congress Center Sud (CCD Sud), situato all’interno del comprensorio fieristico. La fiera si rivolge ad aziende che si occupano di tecnologie di trasmissione, controllo e sensori, prodotti per l’elaborazione industriale delle immagini, tecniche di manipolazione, software e comunicazione per l’industria nonché sistemi completi di automazione per macchine d’imballaggio. Sono inoltre interpellati anche i produttori di elementi, componenti e accessori per macchine e di dispositivi periferici nonché di parti e materiali ausiliari per il packaging. “Con ‘components for processing and packaging’, riusciamo ad ampliare l’offerta che accompagna l’interpack sul fronte dei subfornitori. Queste aziende, che stando alla nomenclatura della fiera non avrebbero diritto di partecipazione all’interpack, possono così approfittare dello straordinario panorama di espositori presenti sul paloscenico interpack in qualità di principale fiera del settore. Viceversa, gli espositori dell’interpack hanno modo di informarsi sulla gamma di prestazioni offerte dai propri subfornitori senza dover andare lontano”, afferma Bernd Jablonowski, Direttore dell’interpack. Il progetto di far incontrare gli espositori dell’interpack con i propri subfornitori nel contesto della “components for processing and packaging”, quale manifestazione indirizzata esclusivamente all’industria del packaging e dei processi correlati, è stato accolto con grande favore dal Comitato consultivo dell’interpack. Questa commissione è composta da aziende leader del settore e dalle maggiori associazioni tedesche di tutti i campi rappresentati in fiera.
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1 MILIONE DI MEZZI PALLET PER CHEP ITALIA!
Oltre a numerosi benefici per le aziende, un consistente contributo alla sostenibilità
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HEP Italia, filiale italiana del leader mondiale nelle soluzioni di pooling di pallet e contenitori, raggiunge un traguardo importante: la consegna del milionesimo pallet 80x60 effettuata lo scorso agosto! Il mezzo pallet fa parte della famiglia dei pallet espositori che migliorano la visibilità dei prodotti nei punti venditae riducono la possibilità di esaurimento scorte, incrementando così le vendite all’interno del punto vendita. Diretta conseguenza è una riduzione dei costi di rifornimento, unita a un più semplice e veloce posizionamento del prodotto, con un impatto diretto sui costi. Inoltre, ma non ultimo, il pallet espositore, permette di incrementare la visibilità del marchio esposto. Dal canto suo il pallet 80x60 è uno strumento estremamente flessibile in quanto in grado di massimizzare lo spazio disponibile per il consumatore al punto vendita. Non ultimo, il mezzo pallet CHEP contribuisce enormemente alla sostenibilità ambientale: il suo utilizzo all’interno della supply chain ogni anno ha infatti permesso di risparmiare 564 tonnellate di CO2, di utilizzare il 45% in meno di pallet bianchi e di consumare il 74% in meno di legno. I pallet 80x60 CHEP dispongono naturalmente di tutte le caratteristiche di qualità, solidità e robustezza di tutti gli altri pallet CHEP e in particolare i supporti angolari in acciaio garantiscono la massima stabilità durante la movimentazione. Numerosi clienti dell’Industria e della Grande Distribuzione hanno iniziato ad utilizzare sempre di più questi prodotti negli ultimi anni. Come evidenziato nel sito www. lanostraricetta.it, la tutela ambientale è da sempre parte della mission
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di Coca-Cola HBC Italia. Il percorso di riduzione delle emissioni di CO2, già intrapreso da anni, è proseguito dal 2012 con alcuni interventi indiretti sulle fonti di emissione. Coca-Cola HBC Italia ha operato una revisione generale delle politiche di trasporto e ha in parte sostituito il sistema di trasporto tradizionale delle acque minerali con uno nuovo intermodale, garantendo così un minore impatto ambientale. “Oltre a numerose partnership raggiunte per contribuire a proteggere i bacini idrografici locali, aumentare il riciclo dei materiali e promuovere uno stile di vita sano e attivo, i nostri sforzi sono anche diretti a ridurre al minimo l’impatto ambientale legato alle nostre stesse attività” sottolinea Manuel Biella, Logistic Director di Coca-Cola HBC Italia. “Grazie all’uso dei pallet CHEP 80*60 ad esempio, oltre a utilizzare meno legno per movimentare i nostri prodotti e risparmiare tonnellate di CO2, di fatto aumentiamo anche l’efficienza dei nostri processi” “Il vantaggio del pallet 80x60 è che può essere posizionato direttamente nel punto vendita, evitando inutili movimentazioni, oltre a incrementare l’omogeneità e l’efficienza nell’ultima parte della filiera logistica, dove le unità di trasporto sono di norma molto diverse,” sottolinea Giuseppe Con-
gia Sales Manager di Cellino Group. Conserve Italia lavora con i suoi fornitori anche per raggiungere un importante obiettivo: proteggere l’ambiente. “Il nostro costante impegno a favore dell’ambiente ci porta a intraprendere tante più azioni possibili a favore di esso. Il nostro più grande contributo nell’ambito specifico della palletizzazione è quello di ridurre al minimo la quantità di legno utilizzato grazie all’utilizzo dei pallet 80x60 di CHEP all’interno della nostra catena logistica” sottolinea Roberto Maffi – Direttore Logistica di Conserve Italia. Con l’introduzione del pallet 80x60 di CHEP su alcune soluzioni pronta vendita di referenze di marca commerciale, in sostituzione di supporti a perdere, riteniamo di aver contribuito alla sostenibilità ambientale, riducendo il consumo di legno e le emissioni di CO2, agevolando al contempo le attività di punto vendita, rendendo più efficace l’esposizione, quindi la visibilità dei nostri prodotti, a vantaggio dei Soci e Consumatori, commenta Ing. Claudio Ferrari di COOP Italia. “Siamo orgogliosi del riconoscimento del nostro impegno verso la riduzione dei costi dell’intera Supply Chain e verso la sostenibilità ambientale” commenta Paola Floris, Country General Manager di CHEP Italia.
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SERIE NEXTGEN: IL MASSIMO DELL’EFFICIENZA IN SOLO DUE FORMATI
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aumer ha allargato la sua serie NextGen, introducendo dopo la O500 il nuovo l’O300. Il nuovo arrivato O300 è adatto soprattutto per impianti dagli spazi ristretti, l’O500 si distingue nelle applicazioni che richiedono un campo di lavoro maggiore. Il cliente può pertanto scegliere il sensore che più si adatta alle sue esigenze. Con O300, Baumer si porta avanti in modo mirato nel mercato dei sensori compatti, che è diventata, a livello internazionale, uno standard utilizzato nei settori più diversi. La gamma di prestazioni offerte da O300 non ha praticamente pari e gli assicura una posizione particolare nella categoria dei sensori compatti. Questo nuovo sensore offre così i massimi campi di lavoro per le sue dimensioni e, allo stesso tempo, un’alta affidabilità grazie alla sua ampia riserva di segnale. L’immunità alla luce ambientale, d’altro canto, permette il perfetto funzionamento di O300 anche con condizioni luminose difficilissime. L’Opto-ASIC di Baumer di ultima generazione lo rende inoltre estremamente indipendente dal colore nel
rilevamento degli oggetti. Come per l’O500, lo spot già allineato su supporti specifici e la boccola metallica di montaggio riduce ai minimi termini i tempi di installazione. Anche il concetto di teach-in senza contatto contribuisce alla sua affidabilità nel tempo, grazie all’innovativo qTeach della serie O300 è immune ai problemi di usura e di tenuta a cui sono soggetti i comuni sistemi meccanici costituiti da elementi mobili. Per programmare il sensore è sufficiente sfiorare la superficie di teachin con un utensile ferromagnetico, come per esempio un cacciavite. Una luce LED blu fornisce un chiaro feedback ottico, ben visibile da tutti i lati grazie al suo posizionamento in vista sulla testa del sensore. Anche per la nuova famiglia O300 è disponibile in tre tecnologie: soppressione di sfondo, immune da colori e con campi di lavoro fino a 300mm; retro-riflessione che funziona in modo affidabile anche in presenza di superfici a specchio e che si distingue specialmente per la prolungata affidabilità anceh in presenza di sporco; e la SmartReflect, la tecnologia sviluppata da
Baumer,che non ha bisogno di un riflettore dedicato nonostante sia affidabile come un sensore a sbarramento, che la rende la soluzione universale anche in presenza di vibrazioni: per esempio è utilizzabile su nastri trasportatori, utilizzando il tappeto stesso come riferimento. Un altro plus che caratterizza la nuova serie O300 è la sua capacità di rilevare oggetti attraverso fori di piccole dimensioni, come un sensore coassiale, già nella sua versione base.
FLESSIBILI, ROBUSTI, PRECISI: LA NUOVA SERIE DI ENCODER INCREMENTALI
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aumer presenta la serie “OptoPulse EIL580”, una flessibile ed efficiente piattaforma di encoder incrementali con diametro 58mm anche programmabili. Disponibili nelle principali interfacce meccaniche – flangia syncro o a innesto, con albero cieco o passan-
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te da Ø 8mm fino a 15mm; con risoluzioni da 100 a 5000 impulsi giro. Grazie al rilevamento ottico, questi encoder garantiscono un alto grado di accuratezza della misura, permettono di ottenere un aumento della produttività e del controllo sulle vostre applicazioni. Tutta la serie degli EIL580 si basa
su un elemento comune, la robustezza – grazie ad un solido housing in alluminio presso-fuso con pareti spesse 1.5mm; il sistema di cuscinetti brevettato ShaftLock, che impedisce disallineamenti dell’albero e conseguenti rotture del disco incrementale, una resistenza a shock e vibrazioni rispettivamente di 300
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e 30g; protezione da inversione di polarità e con la possibilità di raggiungere un grado di protezione IP67, rendono l’EIL580 un prodotto performante e affidabile con un ottimo rapporto prezzo/performance. A complemento di gamma, è stato sviluppato una versione completamente programmabile: l’EIL580P. La nuova generazione di encoder incrementale programmabile in tutti i parametri: alimentazione, segnali di
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uscita, impulso di zero e risoluzione da 1 a 65536 ppr. Mantenendo tutte le caratteristiche
meccaniche del EIL580, è disponibile in tutte le interfacce meccaniche e connessioni elettriche. Oltre il consolidato sistema di programmazione da PC, Baumer ha sviluppato un innovativo tool per la programmazione stand-alone che permette di impostare diversi profili premendo solo un tasto: da oggi la parametrizzazione degli encoder richiederà solo qualche secondo direttamente sulla macchina.
SMARTREFLECT – IL SENSORE FOTOELETTRICO CHE ELIMINA IL RIFLETTORE
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aumer ha lanciando una nuova gamma di prodotti con la tecnologia SmartReflect; affidabile come una barriera, ma non necessita né di catarifrangente né di un ricevitore. Con il nuovo sensore fotoelettrico SmartReflect si può sfruttare direttamente uno sfondo della macchina come riferimento e il sensore rileva con sicurezza l’oggetto, indipendentemente dalla tipologia e colore. Lo SmartReflect è affidabile come una fotocellula a sbarramento ma senza l’ausilio del ricevitore o catadiottro. Questa innovazione porta molti vantaggi come ridurre i costi procurati dal tempo d’installazione meccanica del riflettore, e semplifica agli operatori la calibrazione del sensore.
Un’altro vantaggio è dato dalla procedure di regolazione digitale, sia da remoto semplificando i retrofit delle macchine, e dall’innovativo QteachTM che permette di far auto-apprendere il sensore con un semplice gesto e un utensile metallico evitando usure meccaniche o contaminazioni ambientali che tipicamente possono subire i classici tasti digitali o trimmer In base alle sue esigenze, il cliente potrà scegliere sensori con diverse configurazioni e dimensioni, dai sensori miniaturizzati per l’handling robot fino a prodotti con design igienico IP69K per applicazioni food&beverage e farmaceutico. I nuovi sensori con tecnologia SmartReflect sono ottimizzati per essere usati con riferimenti di acciaio e coprire un campo di lavoro di 800mm.
Non serve più insistere con fotocellule a soppressione di sfondo alla ricerca della più corretta inclinazione e taratura ottica quando gli oggetti sono molto lucidi, irregolari, neri e anche trasparenti come film, vaschette, bottiglie. Ora con lo SmartReflect basta un semplice teach-in sullo sfondo e tutto è pronto per essere letto!
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IL NUOVO STANDARD DEI SENSORI AD ULTRASUONI
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eguendo l’onda dell’innovazione, Baumer lancia anche la versione ad ultrasuoni della nella serie di sensori NextGen: la nuova U500. Per ingobri e punti di fissaggio paritetica alla versione ottica O500, mantiene la filosofia vincente del OneBox Design, al fine di avere la massima flessibilità in fase di progettazione permettendo all’utente di decidere in una seconda fase il principio di funzionamento del prodotto o in base alle esigenze applicative, di cambiare tipologia anche in fase d’opera. Mentre le versioni ottiche O500 ed O300 grazie al loro spot concentrato sono l’ideale per la rilevazione di oggetti molto piccoli, la U500 è la soluzione ideale dove il target da rilevare è vario: la tecnologia ad ultrasuoni infatti è in grado di rilvare senza modifiche di settaggi oggetti di colore, caratterestiche e trasparenza differenti, anche in condizioni difficili o in presenza di sporco. Le U500 sono il nuovo standard per i sensori ad ultrasuono: il range di lavoro fino a 1000mm è il esteso a parità di dimensioni con altri prodotti, i ridotti tempi di risposta permettono di incrementare le prestazioni delle macchine in cui sono impiegati , il suo cono sonico ristretto è in grado di rilevare un target di appena 80mm ad una distanza di 500, l’alta immunità a disturbi permette di incrementare l’affidabilità dei sistemi in cui sono utilizzati e grazie al grado di protezione IP67 e ad un robusto housing gli permette di resistere ad acqua, condensa ed agenti pulenti. Oltre i grandi vantaggi tecnici del prodotto, quello che contraddistingue le nuove U500 è l’altissima flessibilità: nello stesso housing sono disponibili tre diverse varianti: sensore di prossimità con l’innovativa funzione a “finestra”, una versione per misura di distanze e una versione SmartReflect a retro-riflessione.
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Una grande famiglia. Ultrasuono U500 continua l’evoluzione della nuova generazione di sensori NextGen.
Sensori a ultrasuoni utilizzano il razionale OneBox Design dei sensori optoelettronici. Maggiore flessibilità e risparmio di tempo nella progettazione e nella messa in servizio. Il massimo campo di lavoro per il suo formato e il lobo acustico estremamente sottile contraddistinguono l’U500. Potete scoprire gli altri vantaggi offerti al sito www.baumer.com/nextgen
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TLM – LA PROSSIMA GENERAZIONE
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erhard Schubert GmbH amplia nuovamente le possibilità offerte dalla flessibilissima tecnologia di confezionamento TLM. Alla Interpack 2014 verrà presentata in anteprima l’ultima generazione di TLM comprendente diverse innovazioni, fra cui il prototipo della prima macchina confezionatrice al mondo senza armadio elettrico, lo scanner tridimensionale che da solo costituisce una pietra miliare dell’elaborazione delle immagini ed i transmoduli che sono stati aggiornati sia nella veste esterna che all’interno. Allo stand 14A06 nel padiglione 14 la Schubert espone complessivamente tre linee picker ed un impianto di confezionamento TLM che produce cartoni shelf ready con aerosol e dispone del cambio degli utensili automatico. Nello sviluppo dei nuovi progetti la Schubert segue sempre il principio di combinare un software intelli-
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gente con una meccanica ridotta al minimo. Questo principio lo ritroviamo anche nella macchina confezionatrice senza quadro elettrico che già alla prima occhiata mostra una linea del telaio notevolmente assottigliata, il cosiddetto „baldacchino del robot“. Là dove la Gerhard Schubert aveva posizionato l’armadio elettrico nella serie TLM, in futuro ci sarà bisogno di molto meno
spazio perché il servoamplificatore è situato all’interno del controllo decentrato del robot TLM e non ha più bisogno dell’armadio elettrico. Inoltre è stato ridotto notevolmente il numero delle parti elettroniche. Già allo stato attuale di questo progetto la Schubert ha aumentato l‘efficienza nella produzione e nella configurazione degli impianti mentre i clienti beneficiano di una
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manutenzione più semplice. Infatti, visto che ogni funzione può causare un disturbo, la riduzione dei pezzi riduce anche i possibili guasti. Il sistema Vision si arricchisce di una nuova dimensione Con lo scanner 3D della Schubert la visione spaziale si avvera: otte-
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nendo il profilo in altezza viene riprodotta la forma tridimensionale del prodotto da confezionare. Lo sviluppo si basa sulla visione stereoscopica, cioè lo scanner rileva due viste del prodotto da due diverse angolazioni. La riproduzione dell’altezza avviene con una risoluzione di 0.5 mm su un settore misu-
rato di 60 mm di altezza. Si tratta di un progresso che apre numerose possibilità di applicazione. La prima linea picker TLM con scanner tridimensionali è già in esercizio presso un produttore di dolciumi belga. Questa tecnologia eleva il controllo di qualità ad un nuovo livello perché lo scanner 3D permette di inserire nuovi parametri di controllo quali il volume, il peso e l’altezza d‘impilaggio. Il sistema Vision tollera le impurità presenti sul nastro, se queste restano sotto una certa soglia di altezza permettendo così di riconoscere i prodotti anche in condizioni particolarmente difficili. Un multitalento è maturato: il Transmodul Dalla sua introduzione nel 2009 sono almeno 3000 i transmoduli che sono stati montati su impianti di confezionamento TLM. Trasportano prodotti e scatole su macchine TLM standard e su linee picker oppure fungono da slitte trasportatrici degli utensili di imbutitura o durante il cambio degli utensili automatico. Anche lo sviluppo delle nuove riempitrici TLM è stato possibile soltanto grazie ai transmoduli. Con l’ultimo update del Transmodul TLM la slitta è stata accorciata e dotata di un LED per l’indicazione del modo d‘esercizio. Il controllo elettronico si basa ora sul modulo Uni 5, l’ultima generazione di moduli nel panorama dei controlli per macchine confezionatrici della Schubert. I valori massimi di accelerazione e della velocità sono stati migliorati notevolmente, ma la Schubert ha già in serbo il prossimo progetto per questo robot trasportatore intelligente: il Transmodul che fa le curve. La capacità di percorrere le curve aggiunge un ulteriore grado di libertà nella progettazione del layout degli impianti rendendo alcune interfacce inutili e la struttura più compatta.
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La nuova generazione VMS ha potenziato la trasmissione dei dati Le novità continuano anche nel controllo delle macchine confezionatrici VMS. La quinta generazione dei moduli VMS non comunica più per mezzo del bus dei segnali, bensì con il sercos: un sistema bus Ethernet standard che oltre alla trasmissione dei dati in tempo reale garantisce anche la trasmissione deterministica dei segnali. La trasmissione dei dati del controllo VMS ora ha una portata di 16.000 segnali al millisecondo e 10 milioni di bit dati al secondo, andando così a quadruplicare la potenza offerta ed in alcuni casi ad aumentarla di 200 volte. La Schubert impiega il sercos nelle macchine TLM esclusivamente con una struttura ad anello: nel caso in cui si guasti un componente o si interrompa un cavo il controllo è in grado di localizzare e visualizzare l’ubicazione del guasto con sicurezza. Infatti ogni componente è raggiungibile da due lati permettendo così all’impianto di continuare a produrre senza interruzioni anche in caso di rottura di un cavo. Appicazioni flessibili per qualsiasi prodotto Grazie alla sua straordinaria flessibilità, la tecnologia TLM in generale si adatta al confezionamento di qualsiasi prodotto. Le quattro macchine confezionatrici esposte forniscono un’idea della vasta gamma di impianti offerti dalla Schubert. Il prototipo della macchina confezionatrice senza armadio elettrico lavora sacche per infusioni. I clienti del settore farmaceutico possono rivolgersi agli specialisti del nuovo team della Schubert Pharma. L’impianto di confezionamento per l’incartonamento delle bombolette aerosol dopo l’esposizione alla fiera interpack verrà consegnato al cliente. Su questa macchina i visitatori della fiera possono visionare dal vivo la funzione del cambio degli utensili automatico e convincersi
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personalmente dei suoi vantaggi. L’impianto che comprende soltanto quattro macchine parziali lavora bombolette aerosol di quattro dimensioni diverse e forma i cartoni shelf ready in quattro formati differenti (vassoio di cartone con coperchio). La sua portata è di 320 prodotti al minuto. La linea picker esposta che raggruppa le bottiglie sui transmoduli con i robot TLM-F44 illustra invece egregiamente le numerose opzioni offerte all’industria delle bevande. La macchina ha una portata di 12.000 bottiglie all’ora e mostra l’handling dei prodotti senza accumuli. La Schubert combina qui una struttura compatta ad un’elevata flessibilità: due fattori molto richiesti negli stabilimenti dei produttori di bevande. Un’altra linea picker raggruppa bar-
rette di cioccolata sui transmoduli TLM. La macchina ha una portata di 600 barrette al minuto e mostra come gli impianti TLM siano in grado di manipolare i prodotti in modo molto flessibile ed estremamente delicato. Ralf e Gerald Schubert sono orgogliosi di poter presentare, per la prima volta alla interpack, il risultato dei loro sforzi nella misura di ore investite nella ricerca e nello sviluppo. “I nostri clienti apprezzano la collaborazione con un partner che è sempre un passo avanti rispetto agli altri“ commenta Gerald Schubert. “La verità è che con le nostre innovazioni segniamo il passo nello sviluppo futuro delle macchine confezionatrici.“ Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito Internet: www.gerhard-schubert.de
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DOUBLE YOUR SPEED IN HALF THE TIME Cutting-edge electronics and hi-tech solutions characterise our industrial lines. Technological innovation favours productivity
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Una spiccata evoluzione verso l’elettronica e le soluzioni hi-tech caratterizzano le nostre linee industriali. L’innovazione sul fronte tecnologico si mette a servizio della produttività.
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CONFEZIONAMENTO
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Qimarox presenta lo straordinario sistema di prelievo dei prodotti Collect & Sort
PRELIEVO AUTOMATICO DEI PRODOTTI CON IL PRORUNNER MK5
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imarox ha sviluppato il nuovo sistema di prelievo dei prodotti Collect&Sort, in grado di gestire fino a mille prodotti, contenitori o scatole all’ora. L’elemento cardine del sistema è il Prorunner mk5, il sistema di trasporto verticale dell’azienda nata nel 2012 come distaccamento da Nedpack. I prodotti vengono estratti in modo completamente automatico dai canali di trasporto a vari livelli e tramite il Prorunner mk5 vengono appoggiati sul nastro trasportatore corretto per proseguire verso il reparto spedizioni o la stazione di pallettizzazione. Il sistema automatico di prelievo dei prodotti Collect&Sort di Qimarox è composto da diversi livelli con canali di trasporto in cui è possibile inserire i prodotti. Sul lato anteriore dei canali di trasporto, ad ogni livello un breve modulo a nastro trasportatore va avanti e indietro. Il modulo preleva i prodotti nella sequenza corretta dai canali di trasporto e li instrada verso il Prorunner mk5, il sistema di trasporto verticale di Qimarox. Il sistema a sua volta riceve i prodotti da tutti i livelli e li appoggia nella sequenza corretta su uno o più nastri di uscita. I nastri di uscita inviano i prodotti a una stazione di pallettizzazione o direttamente al reparto spedizioni. Per ogni livello è possibile controllare circa 15 canali con un modulo a nastro trasportatore; il Prorunner mk5 può raggiungere un’altezza massima di 15 metri e il numero di livelli può essere esteso a un massimo
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di circa 20 strati. Ne consegue un totale di 300 postazioni di prelievo. Grazie all’impiego del rapido Prorunner mk5, il sistema Collect&Sort di Qimarox ha una capacità elevata, se confrontata con gli attuali sistemi di trasporto in cui il tradizionale montacarichi spesso crea un collo di bottiglia. La versione standard di Prorunner mk5 può raggiungere una capacità di 2000 prodotti senza bisogno di ulteriori accessori. In particolare, nel caso in cui il numero di postazioni di prelievo sia relativamente limitato, questo sistema a fronte di un investimento contenuto può raggiungere una capacità di circa 1000 prodotti all’ora. Oltre che come sistema di prelievo dei prodotti, quest’innovativa soluzione di Qimarox può anche essere utilizzata come sequenziatrice nei sistemi di pallettizzazione misti. Sul lato anteriore dei canali di trasporto vengono immessi i prodotti nella sequenza preferita. Sul lato posteriore, i prodotti vengono prelevati
nella sequenza in cui il pallettizzatore misto li vuole ricevere. Evoluzione logica Il sistema automatico di prelievo degli ordini è una nuova applicazione del Prorunner mk5, il montacarichi di Qimarox basato sul tradizionale principio del paternoster. Grazie al progetto brevettato, tutti i prodotti vengono trasportati in modo assolutamente orizzontale per tutto il circuito. Il Prorunner mk5 è perfetto come sistema di smistamento verticale, dato che è possibile trasportare i prodotti da diverse origini verso diverse uscite. Il sistema di prelievo dei prodotti di fatto non è che un’evoluzione logica dell’applicazione del Prorunner mk5 come sistema di smistamento verticale. I brevi moduli di trasporto trasferibili di quest’applicazione vengono utilizzati per l’immissione e l’estrazione di prodotti. In genere i moduli possono avere due posizioni: una posizione per il nastro di
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CONFEZIONAMENTO
immissione per ricevere il prodotto e una posizione nel circuito del Prorunner mk5 per consegnare il prodotto al sistema di smistamento verticale. Vista la possibilità di sostituire la trasmissione pneumatica con un servomotore, Qimarox è riuscita a prolungare sensibilmente il percorso dei moduli. Ciò comporta che i moduli ora possono ricevere i prodotti non in una ma in diverse posizioni. Questo principio viene applicato nel sistema di prelievo dei prodotti per estrarre i prodotti dai vari canali di trasporto. Conveniente e a bassa manutenzione Il sistema automatico Collect&Sort è adatto per prodotti, contenitori o scatole che misurano almeno 200 x 200 mm e non oltre 600 x 600 mm
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e di peso non superiore a 50 kg. La speciale versione XL è in grado di trattare p r o d o t t i fino a 900 x 900 mm. Grazie al numero minimo di parti in movimento e alla trasmissione chiusa, il Prorunner mk5 richiede scarsissima manutenzione, sia nell’applicazione sia come sistema di prelievo automatico dei prodotti. Visto che il sistema si mantiene in equilibrio da solo, il motore deve spingere in
avanti soltanto il carico e non anche il sistema di trasporto dei carichi. In questo modo, il motore funziona a bassa potenza e ne consegue un considerevole risparmio rispetto agli altri sistemi. Ora il Prorunner mk5 è stato installato in centinaia di stabilimenti di produzione e magazzini. Viene utilizzato in tutto il mondo, dalla Svezia al Cile e dal Canada alla Corea del Sud, nonché in molti altri paesi.
CEI, ANIE E IMQ ALIMENTANO IL PERCORSO NORMATIVO DELL’AUTO ELETTRICA Nuova norma sui cavi per alimentazione di veicoli elettrici Il CEI, Comitato elettrotecnico italiano, in collaborazione con gli esperti di ANIE Confindustria e di IMQ, ha messo a punto, tramite il suo Comitato tecnico 20, la prima norma CEI per cavi per alimentazione di veicoli elettrici, per disporre a livello nazionale di una specifica tecnica comune, in attesa che in sede europea (CENELEC) e mondiale (IEC) siano realizzate le norme “armonizzate”. Federazione ANIE partecipa da anni, con un team di esperti, ai comitati tecnici dell’ente normatore e grazie alla elevata professionalità ed esperienza dei suoi specialisti, fornisce pareri e consulenze tecniche indispensabili al percorso normativo. La Norma CEI 20-106, (Cavi elettrici con isolamento reticolato non propaganti la fiamma, con tensione nominale non superiore a 450/750V destinati alla ricarica dei veicoli elettrici) pubblicata nel mese di Febbraio, si applica ai cavi flessibili con isolamento elastomerico reticolato e guaina a base di materiale termoplastico o elastomerico, utilizzabili per la ricarica di veicoli elettrici , secondo Norma IEC 61851, in tre casi specifici: › connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) permanentemente collegato al veicolo stesso; › connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimen-
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tazione realizzata con un cordone prolungatore (cavo e relativi connettori) tra la sorgente di alimentazione e il veicolo elettrico; › connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) permanentemente collegato alla sorgente di alimentazione. I cavi previsti dalla Norma sono particolarmente adatti al collegamento tra il veicolo elettrico e il dispositivo di erogazione dell’energia elettrica. Possono essere utilizzati all’interno e all’esterno di edifici, dove la temperatura ambiente è compresa tra -30°C e + 50 °C e con temperatura in servizio permanente del conduttore non superiore a 90 °C. Inoltre possono essere esposti alla luce solare a contatto con sostanze corrosive contaminanti o acqua durante il tempo necessario per la ricarica del veicolo. Tutte caratteristiche la cui idoneità è stata valutata nei laboratori di IMQ, che ne garantirà anche gli aspetti di sicurezza. In previsione dell’utilizzo “pubblico” che tali cavi avranno, questi saranno infatti sottoposti al regime del Marchio IMQ il che significa verifica del sistema produttivo dell’azienda, testing sul prodotto e sorveglianza periodica della produzione anche attraverso prelievi in azienda e sul mercato Chi avrà ottenuto la concessione dovrà apporre, per tutta la lunghezza del cavo, il contrassegno dell’ente di certificazione secondo quanto stabilito dal Regolamento IMQ.
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PACKAGING INNOVATIVI: IL TWIN-DOYPACK CHE CONSENTE DI CONFEZIONARE DUE PRODOTTI IN UNO
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in-Doypack, il nuovo, rivoluzionario, packaging flessibile in busta sviluppato da Volpak, si prefigura come la soluzione ideale per chi cerca un imballaggio dotato di grande praticità, appeal e sicurezza. Si tratta di un tipo di confezione particolarmente adatta alla promozione del prodotto, in quanto è facilmente visibile, presenta un’ampia superficie piana e, data la particolare conformazione, tende a restare in piedi da sola. Twin-Doypack, grazie ai particolari materiali utilizzati, mantiene inoltre il prodotto fresco, aumentandone la shelf life, consentendo inoltre al consumatore di miscelare il contenuto delle due buste nella maniera che ritiene più opportuna. TwinDoypack è composto da due confezioni di tipo pouch unite nella parte superiore, in modo da essere facilmente separate. I pouch possono anche essere asimmetrici, ed avere differenti capienze; per esempio, è possibile creare una busta contenente 250 ml di maionese ed abbinarla ad una altra di 70 ml contente un campione di altro prodotto. TwinDoypack può essere utilizzato per confezionare combinazioni di prodotti quali pasta e sugo, dessert e frutta, cappuccino e cioccolata, base per la torta e decorazioni, gel per la doccia e latte per il corpo e… Tante ancora!
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NOTIZIE IN BREVE
IL PROGETTO EUROLACTIS
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UROLACTIS produce, tra- ci, foraggi composti da erba medica, si essenziali. Un acido grasso viene sforma industrialmente e orzo e avena soffiata. La mungitura definito «essenziale» quando l’organicommercializza su grande viene effettuata per mezzo di un si- smo riesce a produrlo solo in piccole scala il latte d’asina. Sotto forma di stema appositamente concepito, in quantità o addirittura non ne produprogetto di cooperative, EUROLACTIS grado di garantire al prodotto condi- ce affatto. Gli acidi essenziali devoporta avanti un programma sociale, zioni igieniche che soddisfano le nor- no dunque essere apportati al corpo ecologico ed economicamente soste- me più severe. Gli animali sono tutti umano attraverso il cibo assunto nibile. rigorosamente sottoposti ai controlli quotidianamente oppure, in alternaIl latte d’asina è un prodotto antico, sanitari previsti e sono dichiarati ido- tiva, sotto forma di complementi nuutilizzato da sempre. Le testimonian- nei alla produzione di latte. trizionali. ze storiche più remote sono da far Il latte d’asina è un latte ricco di vita- Gli acidi grassi essenziali presentarisalire ai bassorilievi egizi del 2500 mine e di acidi grassi essenziali. Con- no vantaggi curativi fondamentali, a.C.; bisognerà tuttavia aspettare il tiene composti attivi che prevengono in quanto contribuiscono allo sviRinascimento perché tale prodotto l’invecchiamento, antiossidanti e ri- luppo del cervello e della retina. Gli eccezionale diventi per la prima volta generatori. È utile nella prevenzione omega 3 contenuti nel latte d’asina oggetto di vera considerazione scien- di alcune malattie della pelle e sem- svolgono un ruolo determinante per tifica. La comunità scientifica odierna bra essere un ottimo cicatrizzante. il cuore, poiché, aiutando il corretto ha ricevuto in eredità questa grande Rappresenta un perfetto alimento funzionamento del sistema cardiotradizione e ritiene ora che il latte sostitutivo del latte materno in caso vascolare, sembrano contribuire alla d’asina sia un ineguagliabile sosti- di intolleranza alimentare del lattan- prevenzione della trombosi (formatuto del latte materno e un prodotto te. Può essere indicato in caso di zione di coaguli), delle alterazioni del naturale ricco di virtù alimentari e forme allergiche al latte di mucca, di ritmo cardiaco e sembrano altresì escosmetiche. pecora, di soia o semplicemente qua- sere un prezioso aiuto nella prevenL’ambizione di “Eurolactis” è di con- lora la madre voglia dare al proprio zione di rischi a seguito di incidente sentire lo sviluppo agricolo e com- bimbo un alimento sicuro e naturale. cardiaco. merciale del latte d’asina nel pieno Nel latte d’asina, la frazione lipidica Ma il latte d’asina non possiede solo rispetto della Natura su più ampia presenta livelli elevati di acidi gras- virtù nutritive. Il latte d’asina possiescala; per questo ha elabode anche caratteristiche parrato un programma di porticolarmente apprezzate in tata europea, coinvolgendo cosmetologia. Contiene molti i più grandi esperti del setacidi grassi insaturi, numerotore. se vitamine (A, B2, C e E) e Il gruppo EUROLACTIS colgli Omega 6, molto ricercati labora con i più esperti al- 30 anni: L’età del fondatore di EUROLACTIS, Pierluigi Christophe Orunesu nell’industria cosmetica. levatori di asini presenti in La vitamina C svolge una 1999: L’anno della fondazione di «Cybelart», una società di consulenza anni: L’età del fondatore di EUROLACTIS, Pierluigi Christophe Orunesu di un’orchestra sinfonica al management. Europa. L’allevamento prin- che coniuga l’arte e la30direzione funzione antiossidante, fon30 anni: L’età del fondatore di EUROLACTIS, Pierluigi Christophe Orunesu 1999 : L’anno della fondazione una società consulenza È la prima azienda del Signor Orunesu, che di ci «Cybelart», riprova nel 2002 difondando che coniuga l’arte e la direzione di un’orchestra sinfonica al management. cipale è nato il 19 maggio «Infonumbers», un operatore damentale in cosmesi. La che commercializza numeri di telefono 1999 : L’anno della «Cybelart», È la prima azienda del Signor Orunesu, chefondazione ci riprova nel di 2002 fondando una società di consulenza a una sequenza di che lettere (infonombres), cui segue, nel 2007, sinfonica al management. «Infonumbers», un operatore che commercializza numeri di telefono coniuga l’arte e la a direzione di un’orchestra 1996 e accoglie circa 700 corrispondenti vitamina C favorisce il rallencorrispondenti a una sequenza di lettere (infonombres), a cui segue, nel 2007, EUROLACTIS. È la prima azienda del Signor Orunesu, che ci riprova nel 2002 fondando EUROLACTIS. «Infonumbers», un operatore che commercializzatamento numeri di telefono asini di 14 differenti razze dell’invecchiamento corrispondenti a una sequenza dinel lettere (infonombres), a cui segue, nel 2007, 3È milioni di CHF: È quanto a termine medio termine nel progetto 3 milioni di CHF: EUROLACTIS. quanto investito a investito medio progetto EUROLACTIS. presso Montebaducco, loca- EUROLACTIS. cutaneo e accelera i mecca700 asini (di cui 400 asine): È l’attuale numero dei capi di bestiame del 3l’attuale milioni di CHF: dei È capi quanto investito adelmedio nismi termine nel progetto lità situata tra Reggio Emilia 700 asini (di cui 400 che consentono la cigruppoasine): EUROLACTIS in Italia. numero È di bestiame EUROLACTIS. inlitro Italia. al giorno per 6 mesi: è la produzione quotidiana di un’asina, che e Parma, in Italia. L’azienda gruppo EUROLACTIS1produce catrizzazione. La vitamina E latte solamente se l’asinello si trova nel suo campo visivo. 700 asini (di cui 400 asine): È l’attuale numero dei capi di bestiame del la produzione quotidiana di un’asina, che ha ottenuto la certificazio- 1 litro al giorno per 6 mesi: è gruppo è nota per essere essenzialEUROLACTIS in Italia. produce latte solamente se l’asinello si trova nel suo campo visivo. ne bio e costituisce parte mente un antiossidante che 1 litro al giorno per 6 mesi: è la produzione quotidiana di un’asina, che produce latte solamente se l’asinello si trova nel suo campo visivo. integrante del paesaggio di rallenta l’invecchiamento cuQuattro Castella. taneo e contribuisce alla staGli asini di EUROLACTIS bilità delle strutture cellulari. sono allevati in totale liberIl latte d’asina consente dunq tà, immersi in verdeggianti ue alla pelle di rigenerarsi, colline e nutriti esclusivaattenuando al contempo gli mente con prodotti biologieffetti dell’invecchiamento.
I nUMerI del latte d’aSIna I nUMerI del I nUMerI del e dI eUrolactIS latte d’aSIna latte d’aSIna
eUrolactIS e edIdI eUrolactIS
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NOTIZIE IN BREVE
ALLA RADEMAKER SIAMO RIUSCITI A TRASFORMARE LA TRADIZIONE DEL PASSATO IN UNA ROBUSTA E ALL’AVANGUARDIA PRODUZIONE DI LINEE CHE INCONTRANO E SUPERANO LE RICHIESTE DEI CLIENTI DI TUTTO IL MONDO.
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ondata nel 1977, La Rademaker è stata una delle prime compagnie a specializzarsi nello sviluppo e nella fornitura di soluzioni innovative per l’industria della panetteria-pasticceria. Oggi, la Rademaker è una delle più grandi nel settore, presente globalmente e con un servizio che va ben al di la della spedizione e istallazione del prodotto. Dedicati, abili e esperti professionisti, impiegano le ultime tecnologie ingegneristiche per fornire al cliente soluzioni che
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permettano loro di affrontare il futuro con fiducia. Basandosi sulle richieste del cliente, i tecnici Rademaker combinano innovazioni su misura con le tecnologie standard più innovative, offrendo così linee flessibili e soluzioni “chiavi in mano”. Non sorprende che i processi di lavorazione della pasta non abbiano più segreti per questi esperti. Le soluzioni Rademaker sono infatti specifiche per i processi e i prodotti di ogni cliente. Il processo di sviluppo
inizia nel centro tecnologico dove la produzione viene testata in un ambiente ottimale, e dove si sviluppano i migliori prodotti richiesti dai clienti per poi tradurli in una linea Rademaker che renderà massimi risultati in termini di prodotto e qualità, sempre con un occhio di riguardo per gli ingredienti e la riduzione dello spreco. Il portafoglio Rademaker contiene una vasta scelta di macchine per la lavorazione della pasta. La linea “Bread Know-how” è stata incorpo-
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rata nella flessibile linea “Crusto”, potendo cosi anticipare le richieste future del mercato. Disegnata per produrre un grande quantità di pane, la macchina permette un cambio veloce di prodotto e un’espansione con aggiunte fatte su misura. In questo modo il cliente può facilmente adattare la macchina per la produzione del prodotto desiderato. Grazie alla Rademaker “flatbread” , si può inoltre produrre piadine e seducenti pizze farcite. Le linee per la produzione di croissant sono state tra le prime nate in casa Rademaker. Oltre tre decadi di esperienza hanno fatto si che oggi la Rademaker sia senza ombra di dubbio la leader indiscussa per linee croissant flessibili che garantiscano grosse quantità di prodotto. Il segreto di una buona pasta per croissant e per la sfoglia, sta nel processo di laminazione. La Rademaker è esperta in tecnologie che
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permettono di lavorare la pasta con il minimo apporto possibile di stress. Con quattro differenti metodi di laminazione, basati su ricerche di mercato, la Rademaker garantisce ottimi risultati. I laminatori possono essere sviluppati come un blocco o come un laminatore totalmente automatico. Aggiungendo un banco lavoro Rademaker si possono produrre svariati altri prodotti di pasticceria. Rademaker offre inol-
tre soluzioni per torte e quiche grazie alla linea “Pie”. Una combinazione unica di tecnologie collaudate e nuove più una grande attenzione per il dettaglio, tutto basta sulle esigenze del cliente, fa della Rademaker il partner perfetto nell’industria del panetteria-pasticceria. Ecco perchè non è una sorpresa che Rademaker si sia affermata come tale a livello mondiale.
Specialisti in macchinari per per ilil food food processing processing Quando si parla di food processing processing ee didi panificazione panificazione industriale, industriale,gligli ingredienti chiave per il successo sono: sono: innovazione, innovazione,ispirazione ispirazioneeeuna una visione internazionale che consideri ii gusti gusti locali locali ee regionali. regionali.Presso Pressoilil Centro Tecnologico Rademaker, dove dove sisi trova trova ililnostro nostrocentro centroper peri itest test di panificazione e di formazione degli degli operatori, operatori, abbiamo abbiamo accumulato accumulato oltre 30 anni di esperienza nello sviluppo sviluppodidiinnovative innovativeapplicazioni applicazioniper perilil food processing e per la panificazione panificazioneindustriale. industriale.ViViinvitiamo invitiamopertanto pertantoaa visitarci per potervi dare nuove idee e nuove nuoveispirazioni ispirazionisu sucome comeaiutarvi aiutarviaa creare prodotti di altissima qualità nella nellamaniera manierapiù piùflessibile flessibileed edefficiente. efficiente. Chiamate il numero +39 345 5279508 5279508 per per parlare parlarecon conililnostro nostro esperto in macchinari per il food food processing processing ee inin sistemi sistemiper perlala panificazione industriale. Oppure Oppure visitate visitate ilil nostro nostrosito: sito:
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ALCATEL-LUCENT AGGIORNA LA RETE DI MYMUESLI, LA PRIMA AZIENDA ONLINE AL MONDO A OFFRIRE MIX PERSONALIZZATI DI CEREALI Le soluzioni Alcatel-Lucent Enterprise consentono a una realtà, innovativa e in rapida crescita, di connettere consumatori e dipendenti
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ymuesli, prima azienda alimentare al mondo ad utilizzare la personalizzazione di massa per la vendita online di cereali per la colazione, ha scelto di avvalersi della tecnologia di Alcatel-Lucent (Euronext Paris e NYSE: ALU) a supporto del proprio processo di espansione, per migliorare il servizio clienti. L’azienda, già riconosciuta come ‘start-up dell’anno’ in Germania, ha visto una crescita enorme dal suo lancio nel 2007, offrendo ai consumatori di cinque paesi Europei i mezzi per creare il proprio mix di muesli ‘su misura’ scegliendo tra una gamma di oltre 80 ingredienti biologici. mymuesli si basa su un modello di personalizzazione di massa del prodotto, progettato per rispondere alle esigenze specifiche di un elevato numero di consumatori. Anche se attualmente l’azienda fa ancora uso di strumenti d’interazione tradizionali con i clienti quali il supporto telefonico, ha adottato sistemi di telefonia e tecnologie più intelligenti che consentono la gestione di grandi quantità di dati. Il nuovo sistema di comunicazione di mymuesli è stato realizzato utilizzando tecnologie di AlcatelLucent Enterprise, per preparare l’azienda a un’ulteriore crescita, garantendo la comunicazione in-
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terna tra dipendenti, e offrire costantemente un servizio ottimale ai clienti a fronte di un numero molto elevato di chiamate in arrivo. Alcatel-Lucent ha messo a disposizione di mymuesli una soluzione studiata specificatamente per le esigenze dell’azienda, basata su
OmniPCX Office Rich Communication Edition (RCE) e sulla tecnologia diswitching di rete. La nuova soluzione sostituisce il sistema di telefonia voice-over-IP (VoIP) utilizzato in precedenza da mymuesli e aiuta i dipendenti a gestire meglio le chiamate in arrivo negli orari di
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picco. L’installazione dei telefoni IP Alcatel-Lucent 4018 ha consentito di creare un’estensione per ogni dipendente dell’ufficio e per i lavoratori dell’area produzione – che precedentemente non avevano accesso a telefoni individuali – adesso dispongono di telefoni DECT pensati per la mobility. La rete può inoltre espandersi in futuro, in funzione delle necessità di business e per supportare un’ulteriore crescita dell’azienda. Le soluzioni sono state implementate da Call-Data-Systems, business partner di Alcatel-Lucent con sede in Baviera, specializzato in IT e in personalizzazioni nell’ambito delle telecomunicazioni. Spokespeople: Max Wittrock, Executive Director e Co-fondatore di mymuesli ha dichiarato: “Dato che non siamo più una start-up ma un’azienda che cresce rapidamente, abbiamo bisogno di soluzioni di comunicazione evolute, per poter comunicare in modo efficiente con i nostri clienti, partner e fornitori di muesli in tutto il mondo. Abbiamo quindi deciso di implementare una soluzione del 21° secolo realizzata da Alcatel-Lucent Enterprise, che risponde alle ambizioni della società e ci offre tutte le funzionalità di comunicazione a disposizione delle grandi imprese - da loop di attesa e fax alle conference call. Il nuovo sistema è un vero e proprio “biglietto da visita professionale” per mymuesli”. Marcus Haensel, Vice-President di Alcatel-Lucent Enterprise Germania ha commentato: “Siamo molto lieti di essere in grado di fornire a questa società in rapida espansione le soluzioni necessarie per supportare la crescita del business. OmniPCX Office è progettato per consentire alle piccole e medie imprese, come mymuesli, di trarre vantaggio dalle soluzioni di telefonia aziendale di classe enterprise,
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fornendo loro una rete affidabile e la flessibilità di cui hanno bisogno per future espansioni”. ALCATEL-LUCENT (EURONEXT PARIS E NYSE: ALU) In prima linea nelle comunicazioni globali, Alcatel-Lucent sviluppa prodotti e innovazioni nell’ambito dell’IP, del cloud e dell’accesso a banda ultralarga fisso e mobile per gli operatori e i loro clienti, per le aziende e le pubbliche amministrazioni di tutto il mondo. Alla base della capacità di AlcatelLucent di guidare la trasformazione delle comunicazioni voce a quelle video e dati ad alta velocità ci sono i Bell Labs, parte integrante di Alcatel-Lucent e uno dei centri di ricerca più conosciuti al mondo, patria di numerose innovazioni su cui si fondano le reti e le comunicazioni moderne. Grazie alla sua capacità di innovare, Alcatel-Lucent è stata inserita da Thomson Reuters tra i “Top 100 Global Innovator”, è stata nomi-
nata dalla Technology Review del MIT tra le cinquanta aziende più innovative del 2012 e nel 2013 è stata riconosciuta Global Leader nel settore Technology Hardware & Equipment nell’ambito del Dow Jones Sustainability Index, per aver reso le comunicazioni globali più sostenibili, economiche e accessibili, nell’intento di perseguire la sua mission – Realizzare il Potenziale di un Mondo Connesso. Con sede a Parigi e ricavi per 14,4 miliardi di euro nel 2012, Alcatel-Lucent è quotata alle borse di Parigi e New York.
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NOTIZIE IN BREVE
MAMMOET ITALY COMPLETA IL TRASPORTO DEI MODULI DEL PROGETTO GORGON
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l quarto e il quinto modulo industriale realizzati da GEOil&Gas Nuovo Pignone sono stati trasportati il 7 e il 13 gennaio dal cantiere di Carrara Avenza al porto di Marina di Carrara, completando il più grande trasporto su strada mai effettuato in Italia per un totale di più di 15.000 tonnellate di peso. Milano, 20 gennaio 2014. Mammoet Italy ha completato con pieno successo il più grande trasporto su strada mai effettuato in Italia, trasportando gli ultimi due della serie di cinque moduli industriali giganti realizzati da GE Oil&Gas Nuovo Pignone nel cantiere di CarraraAvenza per il Progetto Gorgon di estrazione di gas naturale offshore al largo della costa occidentale dell’Australia. Il quarto ed il quinto modulo sono stati portati da Mammoet Italy rispettivamente il 7 e il 13 gennaio scorso dal cantiere al porto di Marina di Carrara su 1,5 chilometri di viabilità ordinaria. I moduli sono stati poi caricati su di una nave speciale il 15 gennaio scorso e partirà tra il 23 e il 24 gennaio per il viaggio di 15.000 chilometri sino a Barrow Island, sede finale dell’impianto che verrà realizzato collegando i cinque moduli. Mammoet Italy ha ricevuto il contratto per il trasporto dei moduli industriali nel 2010 ed ha effettuato il trasporto del primo nell’ottobre del 2012, del secondo e del terzo nel corso del 2013 e ora degli ultimi due. Anche questo trasporto è stato effettuato, come i precedenti, utilizzando 144 assi di carrelli SPMT (per un totale di 576 ruote), riuniti in quattro treni paralleli di 36 assi
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ciascuno. La configurazione SPMT pesava da sola 700 tonnellate, per un totale di 3.000 tonnellate per il convoglio completo, ed era spinto da sei gruppi diesel che alimentavano motori oleodinamici. Ogni modulo del Progetto Gorgon pesa 2700 tonnellate ed ha dimensioni equivalente ad un palazzo di dieci piani coricato su di un fianco: 60 metri di lunghezza, 23 di larghezza e 26 di altezza. Carichi più grandi e pesanti erano già stati trasportati da Mammoet anche in Italia, ma i moduli Gorgon costituivano una sfida particolare. Innanzitutto, il “viaggio” dal cantiere al porto è stato interamente effettuato su strade pubbliche standard che attraversavano un’area urbana, con spazio molto limitato tra il carico e gli edifici. Poi, a circa metà tragitto la strada scavalca un piccolo fiume, il Carrione, su di un ponte che non era stato progettato
per reggere ad un simile peso. Per consentire questi trasporti, il ponte è stato ristrutturato per ottenere il doppio della capacità. Inoltre i lampioni dell’illuminazione pubblica hanno dovuto essere temporaneamente rimossi. “Oltre che per l’estrema sfida tecnica – commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy- la commessa Gorgon è importante perché ha messo in evidenza le capacità di gestione dei progetti di Mammoet Italy, in coordinamento con il cliente, le autorità locali, fornitori terze parti, sia in Italia che all’estero, e altre consociate Mammoet. Ha messo anche in rilievo anche il valore aggiunto garantito dalla presenza globale di Mammoet, in grado di gestire e portare a termine una commessa di trasporto portaa-porta che abbraccia tre continenti, due oceani e 15.000 km. Più 1,5 km, i più difficili”.
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VALBONA A MARCA 2014: CON QUALITA’, DA ANNI, AL SERVIZIO DELLA PRIVATE LABEL
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nche quest’anno Valbona, storica azienda produttrice di conserve vegetali, non poteva mancare all’appuntamento con Marca 2014, la manifestazione italiana interamente dedicata alla Marca Commerciale nella distribuzione moderna. Con i suoi 700 articoli a marchio privato pari all’85% della produzione di cui il 20% è destinato all’estero, Valbona si presenta sull’importante palcoscenico di Bologna come uno dei leader indiscussi nel comparto delle conserve vegetali, sia nei mercati internazionali, sia in quello nazionale, dove le PL guadagnano, anno dopo anno, quote di mercato sempre più significative. “La qualità del prodotto, la varietà di gamma sempre più ampia, il miglioramento del packaging, il ricorso alle certificazioni di prodotto e processo sono alcuni dei motivi per cui le PL hanno accresciuto il proprio valore nel corso degli anni”, afferma Federico Masella, responsabile marketing di Valbona. Il consumatore italiano è di conseguenza più sensibile verso questi beni e le catene distributive - in risposta - offrono con maggior efficacia gli articoli commercializzati con il proprio marchio. “Questa situazione, oltre ad offrire al consumatore finale una valida alternativa d’acquisto, - continua Masella - favorisce ottime opportunità di crescita per i produttori più qualificati e Valbona, azienda che da oltre 50 anni si occupa di lavorazione e trasformazione di verdure fresche, costituisce sicuramente un esempio rilevante”. Col passare degli anni e percependo i bisogni del mercato, Valbona si è via via affermata nel panorama nazionale ed internazionale come co-packer dei marchi più conosciuti e prestigiosi. I punti di forza, grazie ai quali l’azien-
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da ha conquistato la fiducia dei suoi clienti, sono molteplici a cominciare dall’ampia gamma di referenze, sia per tipologia sia per formato, in grado di soddisfare tutte le esigenze del mercato. Sottoli, sottaceti, grigliati, salse e condimenti sono di elevata qualità, realizzati impiegando le migliori materie prime, e lavorati secondo le più rigorose norme di sicurezza. Valbona inoltre offre all’acquirente un servizio “su misura” e di assistenza: in ogni fase della trattativa, dal progetto alla ricettazione, dal labelling alla qualità, dalla logistica al budget fino all’assistenza post-vendita, l’azienda è a fianco del cliente con il supporto di uno staff qualificato. La struttura è affidabile, veloce, puntuale e flessibile, caratteristiche che permettono di fronteggiare situazioni di emergenza, come ad esempio i “picchi” di produzione. Infine, l’azienda ha saputo guadagnarsi la fiducia grazie agli alti standard qualitativi dettati dalle procedure UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 22005:2008, BRC e IFS, certificazioni ottenute e rinnovate sempre ai massimi livelli. Dal marzo 2012 Valbona è inoltre certificata TESCO, diventando così fornitrice di una tra le più importanti realtà distributive del Regno Unito, annoverata anche fra le principali a livello internazionale. Anche all’estero Valbona continua ad ottenere grande successo nel segmento della marca commerciale. Ad oggi l’azienda sviluppa circa il 20% delle vendite totali nei mercati internazionali e le private label giocano un ruolo fondamentale: le maggiori e più innovative insegne hanno scelto Valbona per lo sviluppo dei loro rispettivi marchi. Conclude Masella: “Essere competitivi nel settore della marca
commerciale significa essere flessibili, produttivamente e mentalmente. Significa fornire un servizio, oltre che un prodotto. E significa soprattutto dare garanzie sulla qualità e la salubrità dei prodotti. Per essere considerati tra i migliori produttori di PL nel proprio settore è necessario produrre prodotti a marchio terzi come se si producessero a proprio marchio. Ed è proprio in questa direzione che Valbona si muove, proponendo sempre novità e garanzie di successo, supportando il cliente in tutte le attività, dalla Ricerca&Sviluppo al Marketing al Packaging”. Il 2013 è stato del resto un anno strategico per Valbona, che l’ha vista protagonista di un importante piano di investimenti in strutture e tecnologie. L’obiettivo era chiaro: dotarsi di strumentazioni sempre all’avanguardia, per offrire ai clienti prodotti nuovi, buoni, sicuri dal punto di vista igienicosanitario e con particolare attenzione anche all’impatto ambientale. Questa rinnovata filosofia si rispecchia nel claim ‘Conserviamo la freschezza dell’Italia’, un messaggio che simboleggia per intero il mondo Valbona, legato alla natura, alla stagionalità, al territorio e alla freschezza delle verdure che lavora. Non da ultimo, l’importanza dei 3 valori su cui poggia l’azienda e che ne permeano il lavoro quotidiano: Territorio, Trasparenza, Passione. Il legame con il Territorio italiano, ricco di eccellenze umane, materiali e territoriali, l’operare con Trasparenza ed etica avendo sempre come obiettivo la qualità dei prodotti, la lealtà con i propri interlocutori e il rispetto per l’ambiente, e la Passione di produrre alimenti buoni sono da sempre gli elementi distintivi che hanno reso Valbona un’importante realtà a livello internazionale.
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MARIO MANCINI NOMINATO DELEGATO ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PICCOLA INDUSTRIA DI CONFINDUSTRIA NAZIONALE
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ario Mancini – socio Assofoodtec / COMACA - è stato nominato delegato all’internazionalizzazione della Piccola Industria di Confindustria Nazionale. Mario Mancini, già vice presidente della Piccola Industria di Confindustria Nazionale, ha iniziato la sua carriera nel 1987 fondando, insieme alla moglie Giuseppina Concetti, il Gruppo Mancini, leader negli impianti di macellazione delle carni e stagionatura salumi. Una realtà ancora radicata nel territorio marchigiano, ma che negli anni ha saputo aprirsi al mercato internazionale: Francia e Ungheria i primi mercati approcciati e a seguire l’apertura di stabilimenti in Colombia (2001) e Romania (2004), oltre a tanti uffici di rappresentanza. Grazie ai numerosi viaggi di lavoro realizzati nel corso degli anni, Mario Mancini ha maturato una grande esperienza nel settore dell’internazionalizzazione d’impresa e dell’apertura di nuovi mercati. Una competenza che ora potrà mettere a disposizione della Piccola Impresa di Confindustria e delle tante aziende associate che stanno cercando nuovi sbocchi per i propri prodotti. “Nonostante la crisi degli ultimi anni, il Made in Italy continua ad essere un brand di alto livello, riconosciuto a livello mondiale. - dichiara Mancini - Il problema è semmai lo scarso supporto da parte dello Stato, che in questo momento non aiuta sufficientemente le piccole e media imprese che stanno cercando di aprirsi ai mercati esteri. Il mio
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promo obiettivo sarà quindi quello di cercare nuove soluzioni a favore di chi sta cercando di internazionalizzare il proprio business” ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine - è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 193.000 addetti per un fatturato di oltre 41 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 56% (dati riferiti al preconsuntivo 2012). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine e impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie e attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere. ASSOFOODTEC – Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare - Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l’interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l’industria italiana nel campo delle macchine, impianti e
attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione. Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l’industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso e attrezzature per bar; affettatrici tritacarne e altre attrezzature per l’industria della ristorazione e alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale; macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per gelato. Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa 5,5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente sul 74% della produzione, con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l’Italia al primo posto nel mondo. Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi UE (62,9 %), Asia (14,5%), Africa (8,3%), America del Nord (5,5 %), America del Centro Sud (7 %) Australia (1,8 %).
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DUPLICE SUCCESSO PER INFO BIOGAS E INFO SYNGAS
I due eventi, organizzati da BTS Biogas e GTS Syngas del Gruppo TSenergyGROUP, hanno radunato a Montichiari i maggiori esperti internazionali nell’ambito del biogas e della gassificazione e visto la partecipazione di circa 400 persone
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TS Biogas, azienda di Brunico (Südtirol) leader in Italia nel settore del biogas, consolida il successo di INFO BIOGAS, il tradizionale evento giunto alla decima edizione, tenutosi il 23 gennaio 2014 presso il Centro Fiera del Garda a Montichiari, con la partecipazione dei maggiori esponenti del mondo biogas. Per il secondo anno successivo inol-
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tre, il 24 gennaio 2014, si è tenuto INFO SYNGAS, l’evento dedicato al tema della gassificazione da legna, organizzato da GTS Syngas, società che assieme al marchio BTS Biogas fa parte del Gruppo TSenergyGROUP. A dare il benvenuto al numeroso pubblico giunto a Montichiari, Michael Niederbacher, President & CEO di TSenergyGROUP: “INFO BIOGAS e INFO SYNGAS rap-
presentano due momenti chiave per condividere e fare circolare il know-how nell’ambito delle risorse rinnovabili. Le opportunità e problematiche emerse durante i convegni, rappresentano per noi un punto di partenza per continuare ad investire nella ricerca e consolidare la nostra posizione di leadership: nel 2013 abbiamo superato quota 170 impianti di biogas”.
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10° INFO BIOGAS “Biogas, il tuttofare” Nel corso di INFO BIOGAS sono stati affrontati temi che spaziano dal contesto normativo, all’efficienza biologica e al biometano, analizzando nel dettaglio le principali novità e i trend che coinvolgono il settore del biogas. “Biogas, il tuttofare” il titolo del convegno, a sottolineare l’elevata varietà di sostanze ammesse in entrata in un impianto di biogas e al tempo stesso la produzione di molti, diversi output, in particolare energia elettrica, energia termica, fertilizzanti e biometano. Il presidente del Consorzio italiano biogas (CIB) Piero Gattoni, ha illustrato alcuni importanti dati aggiornati al 31 dicembre 2012, in merito al biogas in Italia: sul territorio italiano sono presenti 994 impianti per una potenza totale installata di 756 MW, al secondo posto in Europa dopo la Germania. La collaborazione che da diversi anni intercorre tra l’Università di Bologna e BTS Biogas, ha garantito la partecipazione del Professor Andrea Formigoni, Docente presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, il quale ha messo in evidenza il ruolo chiave di DINAMetan, software BTS, come modello di previsione per migliorare la gestione degli impianti di biogas e ottimizzare l’efficienza biologica. Da sottolineare inoltre i preziosi contributi di Attila Kovacs, EBA – European Biogas Association, con una panoramica a livello europeo riguardo al mondo del biogas e Marco Mezzadri, della AIEL - Associazione Italiana Energie AgroForestali, il quale ha illustrato i principali aspetti tecnici legati al nuovo decreto interministeriale sull’incentivazione al biometano, evidenziano le opportunità di investimento per gli imprenditori agricoli interessati ad investire in un impianto di biometano.
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2° INFO SYNGAS “SYNGAS: l’enfant terrible“ “SYNGAS: l’enfant terrible”, il titolo della giornata dedicata alla gassificazione, ad evidenziare come essa rappresenti una tecnologia nuova, di grande complessità per un funzionamento ottimale. Il tema gassificazione é stato approfondito dal punto di vista normativo, con gli interventi di Marino Berton e Valter Francescato, dell’AIEL - Associazione Italiana Energie AgroForestali, i quali hanno fatto chiarezza in merito alle tariffe e basi tecniche relative alla gassificazione. In particolare, il Dott. Berton ha chiarito i principali criteri per accedere alle tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica, definiti dal decreto ministeriale del 6 luglio 2012: all’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a biomasse e biogas é riconosciuta, infatti, una tariffa incentivante, fissa e costante per vent’anni, che rappresenta la somma tra il valore dell’energia e l’incentivo. Essa viene determinata a seconda della tipologia delle matrici utilizzate, le classi di potenza e varia a seconda dei bonus riconosciuti a specifici aspetti legati alla efficienza e alla tecnologia utilizzata. Nel corso di INFO SYNGAS é intervenuto inoltre Bernhard BöckerRiese, di GTS Syngas, il quale ha illustrato i principi della tecnologia di gassificazione a letto fisso offerta da GTS Syngas, azienda che ha saputo acquisire l’unica tecnologia veramente efficiente ed affidabile. L’intervento del Dott. Böcker-Riese ha evidenziato come una materia preziosa come il legno possa essere impiegata ad altissima efficienza tramite la gassificazione. L’elemento chiave della tecnologia GTS Syngas é l’impiego di reattori di gassificazione a doppio fuoco: l’immissione d’aria a due stadi ottimizza la conversione del combustibile, garantisce una completa
conversione e produzione di gas ad alto valore energetico in modo sostenibile e neutro in termini di CO2. ExperTSclub Una novità importante ha riguardato la presentazione dell’ExperTSclub, formato dai principali partner del gruppo TSenergyGROUP, nato con l´obiettivo di dare voce alle esperienze, conoscenze e condividere il know how per continuare a sviluppare soluzioni, prodotti e servizi sempre più efficienti. BTS Biogas BTS Biogas, assieme al marchio GTS Syngas, fa parte del Gruppo TSenergyGROUP. BTS Biogas, azienda leader in Italia nel settore del biogas, è impegnata nella progettazione, produzione e realizzazione di impianti di biogas modulari da 50kW a 1,5MW+. Con oltre 20 anni di esperienza, vanta attualmente 170 impianti e una potenza installata complessiva di 134 MW. BTS Biogas si occupa di ogni processo legato alla realizzazione degli impianti, dalla progettazione preliminare fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le componenti. Con oltre 120 dipendenti tra biologi, tecnici, chimici, agronomi e sviluppatori, BTS Biogas si distingue per l’offerta di un sistema per la produzione di biogas, in grado di integrare tutti gli elementi che determinano la più alta efficienza complessiva del progetto. L’esperienza ed il know how delle aziende del gruppo TSenergyGROUP, di cui fanno parte BTS Biogas e GTS Syngas, consente di offrire tutte le soluzioni per produrre gas da biomasse (legno e materiale organico fermentescibile) e di valorizzarlo producendo energia elettrica, energia termica (riscaldamento e raffreddamento) e biometano (per trazione e messa in rete).
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RIFLETTORI PUNTATI SUL CIBO
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industria degli alimenti è uno dei settori di forte crescita per l’automazione, molto richiesta nella produzione di alimenti così come nell’imballaggio primario e secondario. Ad AUTOMATICA, dal 3 al 6 giugno a Monaco di Baviera, le aziende espositrici presenteranno le ultime novità e le soluzioni del futuro per la produzione efficiente e sicura di alimenti. Basta dare un’occhiata alla quantità di progetti realizzati per capire quanti progressi ha fatto l’automazione nel settore alimentare. I robot mungono le mucche, tagliano il formaggio, selezionano i prodotti da forno, impacchettano i ceppi di insalata, accatastano le bevande... presto non esisteranno più processi che possano fare a meno dei robot. Per pane, pasta e dolci, carne e pesce, latticini, surgelati, frutta e verdura, per riempi-
mento, dosaggio, taglio, marcatura, selezione, impacchettamento, pallettizzazione, le soluzioni automatizzate garantiscono produttività e redditività. In questo contesto colpiscono la grande capacità di innovazione e la dinamicità del settore. Se si confrontano gli impianti allo stato dell’arte già in esercizio da alcuni anni con le prestazioni delle attuali linee ad alta capacità in mostra alla prossima edizione di AUTOMATICA, una cosa appare subito chiara: il lavoro di sviluppo ha portato miglioramenti significativi sotto ogni aspetto, dai tempi di ciclo alla disponibilità, fino all’efficienza energetica. I robot a cinematica parallela, o delta, e i picker ultraveloci si distinguono per la loro capacità di effettuare oltre 200 prelievi (pick) al minuto. Le moderne linee di produzione
raggiungono capacità che fino a pochi anni fa erano impensabili. 100.000 unità all’ora Nella fabbrica olandese della birra Bavaria, una squadra di dieci robot Motoman si occupa delle operazioni di “Picking, Packing, Palletizing” a un ritmo di oltre 100.000 lattine all’ora. Dice Dirk Franken, amministratore delegato del system integrator Robertpack: “Oltre a questi volumi l’impianto deve gestire anche un’ottantina di varietà di birra, tutto con tempi di cambio lavoro praticamente pari a zero. Questo tipo di soluzioni può essere realizzato esclusivamente con l’impiego di robot.” Un impianto per il confezionamento di panini per hotdog dell’azienda ASA GmbH è la prova che le moderne linee per alimenti possono eguagliare le prestazioni dell’industria
Robertpack: Gli impianti moderni per l’industria delle bevande raggiungono capacità di 100.000 lattine di birra all’ora. Foto: Robertpack
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delle bevande. Anche in questo caso si parla di quasi 100.000 pezzi all’ora, impacchettati su quattro linee servite da robot Fanuc. L’amministratore delegato di ASA, Mario Krämer, è stupito dalle prestazioni dell’ultima generazione di robot: “I costruttori di robot hanno svolto bene i loro compiti: le soluzioni oggi disponibili coprono molte esigenze dell’industria alimentare.” Un’ulteriore conferma giunge da Manfred Hübschmann, amministratore delegato di Stäubli Robotics: “Grazie all’evoluzione della robotica, le prime applicazioni automatizzate nell’industria alimentare sono state quelle soggette a rigide normative igieniche. Una pietra miliare in questo campo è stata l’introduzione del robot a sei assi incapsulato di Stäubli nella versione HE. Questa macchina è ideale per i processi di pulizia che la legge prescrive nell’industria alimentare, laddove i robot tradizionali soccomberebbero velocemente a cicli di pulizia con forti getti d’acqua. Ad AUTOMATICA presenteremo altre novità per il settore alimentare.” Un robot per ogni applicazione La maggior parte dei costruttori di robot, forte di una lunga esperienza nell’industria alimentare, ha nel proprio catalogo robot Scara, a braccio articolato e a cinematica speciale, specificamente ritagliati sulle esigenze del settore. L’offerta più ampia riguarda le applicazioni di imballaggio secondario e tutte quelle operazioni in cui i robot non vengono a contatto diretto con gli alimenti. “Anche Kuka Roboter opera da tempo con successo nell’ambito del fine linea e, con una vasta gamma di prodotti per la pallettizzazione, è uno dei protagonisti del mercato,” dice Joachim Melis, responsabile del settore largo consumo di Kuka Roboter GmbH. “La richiesta di automazione flessibile assistita da robot cresce costantemente anche
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Stäubli: Il confezionamento primario, come nel caso del riempimento di crema gelato mostrato nella foto, è soggetto a norme sanitarie molto severe. Foto: Big Drum Engineering
in altre aree dell’industria alimentare, pertanto Kuka si è rafforzata in questo settore e punta ad aggredire strategicamente il mercato. L’obiettivo è automatizzare con i propri robot, oltre alla classica pallettizzazione, anche operazioni di inscatolamento, carico e scarico di macchine per imballaggio e confezionamento primario.” Difficoltà per l’impiego con alimenti sfusi Proprio nel confezionamento primario, dove le macchine vengono direttamente a contatto con gli alimenti, sono previste norme igieniche particolarmente severe. I robot in esecuzione standard non hanno accesso a queste applicazioni, che richiedono versioni speciali. Le caratteristiche fondamentali sono idoneità al
lavoro in camere bianche o sterili, lubrificazione con oli alimentari e lunga durata in presenza di procedure di pulizia molto aggressive. Per queste esigenze molto elevate, l’offerta di robot è molto più limitata rispetto alle soluzioni disponibili per impieghi standard. Tuttavia, secondo gli esperti del settore, la situazione è destinata a cambiare velocemente per l’importanza che l’industria alimentare riveste per il settore dell’automazione. I costruttori stanno sviluppando nuove soluzioni software che rendono più semplice ed efficiente la gestione di applicazioni di selezione/classificazione, imballaggio e pallettizzazione. Non servono più competenze specifiche di programmazione: in futuro chiunque potrà gestire e realizzare sistemi automatizzati.
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SPUMADOR, DALLA FONTE AL MONDO di Teresa Capodimonte
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azienda nota per la sua celebre Spuma, oggi è una realtà all’avanguardia nella produzione b2b e nell’innovazione di pack e prodotto. Entrata a far parte di REFRESCO, leader europeo del beverage, ha assunto oggi una dimensione internazionale. Spumador nasce nel 1888 con il laboratorio artigianale di gassosa di Domenico e Virginia Verga a Cermenate, in provincia di Como. Proprio vicino a questo borgo, in uno stupendo
e incontaminato paesaggio delle Prealpi lombarde, sgorga una sorgente di acqua purissima e particolarmente povera di sodio, dove per volontà del figlio Antonio, nel 1922 l’azienda si trasferisce. Siamo nell’oasi naturale di Caslino al Piano. Qui Antonio Verga inaugura la produzione industriale del rinomato marchio di bevande gassate analcoliche. Finché nel 1938, esattamente cinquant’anni dopo la fondazione, crea qualcosa di assolutamente unico: la “Spuma tipo 1938”, meglio conosciuta come ‘spuma nera’, la celebre bibita che
rese il marchio popolare. Il successo è immediato. Nata dalla intelligente inventiva di Verga, ancora oggi la ricetta della spuma nera - il cui particolare profilo aromatico è ottenuto dall’infusione di 17 erbe - è mantenuta segreta e tramandata solo agli ‘addetti ai lavori’. L’espansione nel mercato delle acque minerali arriva nel 1963 con il rinvenimento della fonte S.Antonio. Ma il cambio di passo è dato dalla felice intuizione dei proprietari di adottare la consegna ‘porta a porta’, che negli anni ’70 porta Spumador
Tullio Tiozzo Direttore Operativo
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a diventare leader per il Nord Italia, servizio che ancora tutt’oggi viene garantito a migliaia di famiglie. Da allora Spumador è cresciuta nelle dimensioni, grazie all’acquisizione di altre aziende e dei relativi stabilimenti, e alla continua innovazione. Già nel 1999, infatti, tra i primi in Europa, installa una linea di riempimento in asettico - per permettere la produzione di bevande a base frutta senza l’impiego di conservanti presso lo stabilimento di Caslino, operazione che viene ripetuta nel 2003 con una seconda linea nel sito di S. Andrea Bagni (Pr). Negli anni a seguire le dimensioni del gruppo Spumador sono in continua espansione, al punto da suscitare l’interesse di Lehmann Brothers Merchant Banking, fondo di investimenti che ne acquisisce la quota di maggioranza nel 2005, passata in seguito alla Trilantic Capital Partners, fondo internazionale di private equity. Fino al 2011, anno in cui Spumador entra a far parte di Refresco Group che la acquisisce al 100%, guadagnando così una dimensione internazionale. Di certo Domenico e Regina non im-
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MACCHINE - ATTREZZATURE
maginavano che la loro bibita dissetante e piacevolmente “schiumosa” - all’epoca chiusa da una pallina di vetro che le valse l’appellativo di “ul sciampagn de la balèta” (lo champagne della pallina) - negli anni potesse diventare tanto famosa da rappresentare quasi il simbolo di un’epoca e la loro attività tanto importante da suscitare l’interesse di diverse multinazionali che oggi affidano nelle capacità dei moderni impianti Spumador le proprie produzioni di bevande più diverse. Un’azienda all’avanguardia e multiprodotto Spumador è infatti ormai conosciuta al pubblico anche per i marchi S. Antonio, Valverde, San Carlo, S. Francesco e Primula (acque minerali destinate al retail e horeca), SanAttiva (bevande a base frutta, smoothies e tè) e Sprintgò (integratori). Anche se la sua specializzazione restano le bibite gassate, in cui opera con una decina di brand, e che produce anche come contoterzista per quasi tutti i marchi commerciali della grande distribuzione e per l’industria.
Dotata di cinque stabilimenti in Italia per un totale di 21 linee di produzione e oltre 400 dipendenti, nel 2012 Spumador ha venduto 900 milioni di bottiglie con un fatturato di 162 milioni di euro. “Ciò che ci caratterizza – spiega Tullio Tiozzo, operation director di Spumador – è la continua innovazione, unita alla flessibilità. Non solo siamo stati i primi nella tecnologia di riempimento asettico in pet, ma anche i primi a realizzare bevande base latte e bevande contenenti proteine di soia in pet. Ora possiamo offrire un’intera gamma di prodotti senza coloranti, senza conservanti, senza dolcificanti artificiali, senza aromi artificiali che testimonia la nostra continua ricerca della qualità all’insegna dell’innovazione. Disponiamo degli impianti più evoluti che includono sistemi di omogeneizzazione, deareazione, processi uht, oltre alle riempitrici in ambiente asettico; un sistema haccp dedicato e procedure di validazione annuale di tutte le linee del gruppo. Il nostro laboratorio di R&D, sempre alla ricerca di nuove soluzioni per soddisfare i nostri clienti, riesce a
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MACCHINE - ATTREZZATURE
NUMERI Fatturato 2012 Stabilimenti
162 milioni di euro 5
Linee di produzione
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Produzione annua
1 miliardo di litri 440
Dipendenti
ottimizzare i prodotti già in essere, così come testare e avviare alla produzione nuove ricette”. Sempre alla ricerca dell’innovazione, nell’ultimo biennio l’azienda ha portato avanti importanti investimenti. Per cominciare nel 2012 ha acquisito uno stabilimento nei pressi di Sulmona, in provincia de L’Aquila. “Un passo strategico – spiega Tiozzo – che ci ha portato in dote, oltre all’aggiunta di ulteriori tre linee produttive, anche la possibilità di confezionare in lattina.” Ma c’è di più, poiché quella acquisizione le ha anche aperto le porte delle bevande leggermente alcoli-
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che, produzione che al momento svolge in conto terzi ma che non esclude di sviluppare in proprio. Di pochi mesi fa è invece il potenziamento della capacità produttiva presso il quariter generale di Caslino al Piano (Co) con una nuova linea in pet che sarà destinata principalmente all’acqua S.Antonio, ma non solo. “La nostra green action – illustra Tiozzo – ci ha condotti anche a una politica di riduzione del pet, proprio nelle acque minerali. Le bottiglie di acqua S. Antonio sono così decisamente più verdi grazie alla riduzione di pet, del 20% e del 10% a seconda del formato,
per un risparmio totale di 1.200 tonnellate di petrolio e 300 tonnellate emissioni di Co2”. Ultimo, ma non meno importante intervento è stata la realizzazione, sempre nel sito principale di Caslino, di un impianto di trigenerazione che permette di coprire circa il 50% del fabbisogno energetico, grazie al recupero degli scarti della combustione del gas metano. Mediante la trigenerazione, inoltre, evita l’emissione in atmosfera di circa 2.650 tonnellate di Co2. “Un passo doveroso verso l’ambiente – commenta Tiozzo – poiché non dobbiamo dimenticare che ci troviamo nella zona protetta del Parco del Lura. Siamo talmente soddisfatti dalle performance di questo impianto che abbiamo intenzione di installare il progetto allo stabilimento di Sulmona”. Tutti passi che hanno permesso a Spumador di ottenere i certificati bianchi, ovvero i titoli di efficienza energetica. Business proiettato al futuro Se all’inizio fu l’intuizione geniale dei fondatori a decretare la fortuna di questa azienda, oggi sono quindi flessibilità, continua innovazione di tecnologia e di prodotto, nonché servizio “tailor made” i biglietti da visita con cui si presenta Spumador, l’azienda divenuta player di primo piano nel panorama europeo del beverage, sapendo mettere a frutto l’esperienza dei patriarchi ed evol-
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vendosi nel tempo. “Siamo forse la più completa e organizzata realtà del beverage in Europa – conclude Tiozzo –, potendo vantare un assortimento che spazia dall’acqua, per cui disponiamo di diverse fonti, alle bevande gasate e piatte. Sviluppando ad hoc prodotti e tecnologie nel nostro dipartimento interno di R&D”. L’ultimo fondamentale passo le ha aperto anche le porte del mondo: Refresco Group è infatti tra i protagonisti europei nella produzione di bevande analcoliche e succhi di frutta a marchio commerciale e tra i maggiori fornitori industriali per i principali brand internazionali (Coca
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Cola, Pepsi, Unilever, Orangina, Monster...). Gode così di una piattaforma internazionale che gli consente di sfruttare le sinergie logistiche e produttive al servizio dei propri clienti. Con sede a Rotterdam, dalla sua costituzione nel 2000, Refresco è infatti cresciuto fino a 21 stabilimenti di produzione in otto paesi europei con oltre 2.800 dipendenti. Da tempo stava cercando un partner per poter finalmente fare il suo ingresso nel mercato italiano. Con Spumador è stato un incontro di affinità. L’acquisizione in Italia è stata la seconda rilevante operazione condotta in poco tempo: già nel settembre 2010 il gruppo olan-
dese ha rilevato Sdi-Soft Drinks International, produttore tedesco di bevande analcoliche e acqua minerale, con un fatturato di 140 milioni di euro. Mentre è di pochi mesi fa l’annuncio della fusione con Gerber Emig, realtà britannica da 801 milioni di euro. Un’operazione che porterà Refresco Gerber a 2,5 miliardi di euro di fatturato e a diventare il secondo produttore di beverage in Europa, secondo solo a Coca Cola. Se il 1888 fu il sigillo della nascita di un giovane laboratorio, Spumador, il 2013 è l’immagine di una grande industria con diramazioni mondiali chiamata ancora Spumador.
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ALLEGRI, TUBI FLESSIBILI PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE
TUBI FLESSIBILI IN P.T.F.E. ASSEMBLATI › Sottostrato corrugato onda lunga bianco o conduttivo nero con treccia Inox - Hastelloy - Poliestere Kynar Gomma o con cavi autoriscaldanti. › Sottostrato liscio trasparente o conduttivo nero con 1o2 trecce in Inox o High Pack Mil. › Sottostrato corrugato onda stretta bianco o conduttivo nero con treccia Inox - Nomex. › Sottostrato liscio trasparente o conduttivo nero, ma corrugato esternamente con treccia Inox - Kevlar - Kynar - Poliestere “molto flessibile”. › Raccordi relativi in qualsiasi materiale e configurazione, rivestiti in P.T.F.E. direttamente dalla tubazione (senza spigoli di interferenza, quindi igienicamente perfetto).
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MACCHINE - ATTREZZATURE
TUBO TIPO W.F.A. PER IMPIEGHI GRAVOSI Il tubo tipo W.F.A. é un tubo corrugato ricavato da un nastrino in P.T.F.E., di forte spessore con uno strato di rinforzo intessuto di vetro impregnato di P.T.F.E. con spirale in acciaio ad alta resistenza. Treccia esterna in acciaio Inox AISI 304. Disponibile anche con sottostrato nero conduttivo (Tipo W.FA.C.).
TUBO TIPO W.F./RACE/SS CORRUGATO CON TRECCIA INOX Il tubo tipo RACEFLON/SS é un tubo corrugato di P.T.F.E. antistatico rivestito con una treccia esterna in acciaio Inox AISI 304 S15. Temperatura d’esercizio: da -70°C a +230°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corrosivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.
TUBO TIPO W.F. / RACE / TE CORRUGATO CON TRECCIA TESSILE Il tubo tipo RACEFLON/TE é un tubo corrugato di P.T.F.E.
antistatico rivestito con una treccia tessile esterna in poliestere. Temperatura d’esercizio: da -30°C a +135°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corrosivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.
TUBO TIPO W.F. /GP/SS CON TRECCIA INOX Il tubo tipo W.F./GP/SS é un tubo in P.T.F.E. di nuova
generazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +200°C.
TUBO TIPO W.F. /GP/SS/RC CON RIVESTIMENTO IN GOMMA Il tubo tipo W.F./GP/SS/RC é un tubo in P.T.F.E. di nuova generazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna più un rivestimento esterno in gomma EPDM o altro su richiesta. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +120°C.
La meta della nostra società e di tutti i suoi collaboratori è diventare partner del cliente, fornendo prodotti tecnologicamente affidabili e innovativi con soluzioni personalizzate che semplificano i processi di lavoro.
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OLEIFICIO ZUCCHI PRESENTA IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2012: ULTERIORI PASSI IN AVANTI VERSO UNA SOSTENIBILITÀ A 360°
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leificio Zucchi, specialista nella fornitura di marche private e nella produzione di oli d’oliva e oli di semi a marchio proprio, ha pubblicato l’ottava edizione del Bilancio di Sostenibilità, documento che descrive in modo analitico le performance dell’azienda cremonese nell’anno 2012 sotto il profilo della Responsabilità Sociale d’Impresa. -In quanto azienda certificata ai sensi dello standard etico SA8000, Oleificio Zucchi ha redatto volontariamente il Bilancio di Sostenibilità 2012 in conformità alla norma sulla responsabilità sociale SA8000 e alle linee guida della Global Reporting Initiative. Nonostante il perdurare della difficile congiuntura economica in Italia e nell’area UE, la storica azienda olearia guidata dalla famiglia Zucchi ha chiuso il 2012 facendo segnare ulteriori progressi in termini di sicurezza sul luogo di lavoro, riduzione dei consumi energetici e idrici e mitigazione dell’impatto ambientale, ottenuti nonostante il cospicuo incremento nei quantitativi di oli di semi e di oliva ricevuti, lavorati in raffineria e confezionati. Sotto il profilo ambientale, l’attuale sistema di gestione conforme a quanto dispone lo standard ISO 14001 ha permesso la piena rispondenza alle norme e ai regolamenti applicabili alle attività aziendali. Rispetto al 2011, tuttavia, Oleificio Zucchi ha ulteriormente ridotto i consumi energetici specifici di elettricità, metano e acqua pur avendo lavorato circa 10.800 tonnellate di olio in più. Nel 2012 è stato introdotto un nuovo
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decanter al depuratore per migliorare la qualità dei fanghi e dell’acqua inviati agli impianti di depurazione e contenere i costi. Il minor prelievo totale di acqua di rete (l’Azienda si approvvigiona esclusivamente dall’acquedotto comunale) si è tradotto anche in una diminuzione dell’acqua depurata avviata al sistema fognario. Inoltre, la sostituzione dei vecchi proiettori con lampade a led nei locali del depuratore permetterà all’azienda di risparmiare nei prossimi anni circa 1/3 della spesa attuale per l’il-
luminazione dell’area. La costante attenzione ai consumi energetici ha permesso a Oleificio Zucchi di limitare sia la quantità di anidride carbonica emessa sia il TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) per tonnellata di olio lavorato. Inoltre, rispetto al 2011 l’azienda ha abbattuto del 25% il quantitativo di rifiuti non pericolosi prodotti. Tale drastica riduzione è dovuta sia al calo dei rifiuti derivanti direttamente dal processo di raffinazione sia all’effetto dell’entrata in funzione del nuovo
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decanter. Tutti i rifiuti non pericolosi, inclusi gli scarti di materiali d’imballo, sono stati avviati al recupero. Nel 2012, infine, l’Azienda cremonese ha incrementato le ricezioni di olio in ferro-cisterna dal porto di Genova e ha dato avvio al ricevimento su ferro di olio di girasole grezzo dall’Ungheria. La scelta a favore del trasporto su rotaia ha consentito a Oleificio Zucchi di eliminare dalle strade circa 1.900 autocisterne e di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2. Dal punto di vista della tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti sul luogo di lavoro, Oleificio Zucchi ha concluso positivamente l’iter per la certificazione delle proprie misure antinfortunistiche ai sensi dello standard BS OHSAS 18001. Peraltro, l’avvenuta certificazione delle procedure aziendali di gestione della sicurezza ha trovato conforto nell’azzeramento degli infortuni nel 2012. Oleificio Zucchi,
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inoltre, ha confermato integralmente gli impegni assunti negli ultimi anni nell’ambito della sostenibilità sociale. L’Azienda, infatti, ha portato avanti il proprio consolidato modello di welfare aziendale basato su iniziative concrete rivolte ai dipendenti e alle loro famiglie come il contributo per l’asilo nido e le numerose altre attività a carattere culturale e sportivo, tra cui la possibilità di accedere a prezzi agevolati agli spettacoli del Teatro Ponchielli di Cremona e ai beni del FAI presenti in tutto il territorio nazionale. Il profondo radicamento sul territorio e il ruolo attivo di Oleificio Zucchi nella comunità locale si sono esplicitati, anche nel 2012, attraverso il sostegno a mense benefiche e associazioni di volontariato, nonché con il supporto a iniziative culturali nelle scuole come i progetti didattici “Cremona Gustosa” (promosso dall’Assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia
del Comune di Cremona) e il “VocabOleario”, quarto e ultimo percorso di educazione alimentare organizzato dall’azienda nelle scuole primarie di Cremona in collaborazione con la sezione locale di Legambiente. L’azienda ha continuato inoltre la sua collaborazione con gli istituti scolastici della città con un ruolo “formativo”, offrendo la disponibilità ad accogliere in stage, nelle diverse aree aziendali, 12 studenti provenienti dalle scuole superiori e dalle Università. A livello nazionale Oleificio Zucchi ha aderito alla quinta edizione di “Apertamente – Il Gusto fa scuola”, iniziativa promossa in tutta Italia da Federalimentare in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con il coinvolgimento delle Associazioni di categoria, attraverso la quale periodicamente vengono aperte al pubblico le porte dell’Industria alimentare italiana.
Riviste e portale tecnici che presentano macchine e tecnologie per l’industria del food&beverage e dell’imbottigliamento
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LEVISSIMA CELEBRA LA VALTELLINA CON LA NUOVA BOTTIGLIA IN VETRO DEDICATA ALLA RISTORAZIONE L’acqua minerale che dal 1936 è patrimonio di tutti gli italiani con le sue qualità e delicatezza celebra il mondo della ristorazione grazie alla nuova ed elegante bottiglia in vetro, legandosi a doppio filo all’eccellenza del suo territorio d’origine, la Valtellina
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a Purezza, leggerezza, l’altissima qualità dell’acqua minerale Levissima, in un percorso all’insegna della più fedele territorialità, arriva sulle tavole dei ristoranti per rendere omaggio alle sue origini, celebrando l’unicità di un territorio puro da far conoscere e vivere. Levissima dedica al canale della ristorazione un formato principe, la nuova Bottiglia in Vetro 75 cl, esclusiva e ricercata traduzione dell’esperienza dell’alta montagna e dei valori essenziali di Levissima - eleganza, purezza e forza – dando voce a un luogo puro e incontaminato che, con i suoi sapori, tradizioni e cultura, viene per la prima volta celebrato dall’acqua minerale che in quello stesso luogo sgorga. Il logo della Valtellina entra così a pieno titolo sull’etichetta quale testimonianza di una nuova bottiglia che si fa ambasciatrice delle eccellenze territoriali portandone i valori in tutto il Bel Paese. Levissima si fa ancora più portavoce del suo territorio d’origine, dove regnano indiscussi la natura capace di rigenerare il
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corpo e lo spirito, e un paesaggio incontaminato che risveglia i sensi e schiarisce la mente. Espressione di tutto questo è la nuova Bottiglia in Vetro, essenziale ed elegante nella silhouette e nel design, unica ed originale nella grafica, dedicata a tutti coloro che ricercano la qualità e amano il contatto con la natura. Un profilo armonioso e raffinato su cui spicca un fregio che richiama la montagna e i ghiacciai; colori ben distinti – argento e blu – per differenziare rispettivamente la freschezza e leggerezza della Naturale, e l’inconfondibile effervescenza della Frizzante; etichetta in carta con una texture che valorizza il mondo di Levissima e il suo gusto inimitabile, grazie soprattutto alla presenza fondamentale del logo della Valtellina. Con la nuova bottiglia in vetro, Levissima rinnova la profonda unione tra il suo territorio d’origine e tutti quei ristoranti espressione di luoghi incontaminati per promuoverne i prodotti, le ricette, la qualità.
Levissima diventa così portavoce di una ristorazione “wild purity” in Italia, anche attraverso un circuito che valorizza tutti quegli chef e ristoranti “puri” che portano sulle tavole e nelle loro creazioni gastronomiche l’esperienza del vivere a stretto contatto con la natura. Un bacino di alimentazione situato ad alta quota, nel cuore delle Alpi Centrali, ai margini del Parco Naturale dello Stelvio. Un percorso sotterraneo in cui le acque incontrano le rocce per formare sorgenti d’alta quota. Una composizione mineralogica unica che proviene dallo scioglimento dei ghiacciai perenni e delle nevi invernali che si infiltrano in profondità. Queste le caratteristiche che rendono speciale Levissima. Da sempre simbolo di naturalità, l’acqua minerale Levissima ha un basso residuo fisso e una modesta presenza di sali che le conferiscono una leggerezza distintiva ampiamente apprezzata e riconosciuta e una qualità che le permette di arrivare direttamente dalla sorgente alla tavola dei suoi estimatori. Imbottigliata pura e incontaminata come sgorga alla fonte, la delicatezza di Levissima le ha permesso di superare i confini dell’antica Contea di Bormio per conquistare i palati di tutti gli italiani.
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L’IMPEGNO DI SAGRA PER LA CULTURA DELL’OLIO
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agra è un marchio storico nel settore italiano dell’olio, di proprietà del Gruppo Salov, fondato nel 1919 a Lucca. Proprietà della famiglia Fontana, che lo controlla da quattro generazioni, è tra le poche aziende olearie a mantenere salda la sua identità italiana al 100%. Consapevole che l’olio Extra Vergine, per la sua intrinseca naturalità, è considerato sin dall’antichità un alimento con caratteristiche cosi sane da farlo assimilare a un medicamento, Sagra dedica da sempre una grande attenzione alla divulgazione delle virtù dell’olio. Per questo Sagra sostiene il progetto “Salta in bocca”, con cui condivide l’impegno nel diffondere la cultura di uno stile di vita sano, attraverso un’alimentazione equilibrata. Sagra è lieta di cogliere l’opportunità di spiegare, attraverso un metodo didattico ludico e coinvolgente, tutte le proprietà che contraddistinguono il prodotto principe della dieta mediterranea, l’olio, ai suoi consumatori più importanti, le famiglie e i bambini. L’olio Extra Vergine, è un prodot-
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to straordinariamente naturale, è il semplice preziosissimo risultato che si ottiene dalla spremitura di un frutto, l’oliva. Elemento leader sulla tavola mediterranea, l’olio è un ottimo apportatore di particolari e insostituibili componenti nutritive indispensabili per una dieta sana. Considerato uno dei grassi più equilibrati e meglio tollerati dall’organismo, con reali valori biologici e terapeutici, vanta innumerevoli proprietà. Ricco di acido oleico, acido grasso monoinsaturo
che aiuta la riduzione del colesterolo “cattivo”, vanta un equilibrato contenuto di acidi polinsaturi, essenziali per il buon funzionamento dell’organismo, è ricco inoltre di sostanze antiossidanti, come le vitamine, che prevengono l’ossidazione delle cellule. Un condimento perfetto quindi, sano, nutriente e gustoso, ottimo sia a crudo, sia per cucinare, non può mancare nella dispensa di chi cerca una cucina salutare ma ricca di gusto.
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LA LINEA “PROGETTO ECOGREEN” DI ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO DIVENTA SEMPRE PIU’ GREEN
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a generazione di bottiglie con il 100% delle emissioni di CO2 compensate è la prima acqua minerale in Italia ad apporre sull’etichetta il logo del programma del Ministero dell’Ambiente per la valutazione dell’impronta ambientale Enrico Zoppas: “Un ulteriore suggello al nostro impegno rivolto alla sostenibilità, scritto nel dna aziendale e che abbiamo confermato anche rinnovando la partnership con il Ministero dell’Ambiente” Acqua Minerale San Benedetto, azienda ai vertici del mercato del beverage analcolico e all’avanguardia nelle iniziative rivolte alla salvaguardia ambientale, realizza un re-styling completo della propria linea “Progetto Ecogreen”, per testimoniare anche dal punto di vista grafico e visivo il proprio impegno “green” nell’ottica di un’innovazione continua. Il logo “Progetto Ecogreen”, il nuovo claim “miglioriamo insieme l’ambiente” e la prevalenza del colore verde nel packaging enfatizzano il messaggio ecologico e favoriscono la visibilità e la riconoscibilità del prodotto nel punto vendita. Inoltre, le bottiglie della linea Progetto Ecogreen esibiranno anche il logo del programma del Ministero dell’Ambiente per la valutazione dell’impronta ambientale. La Linea “Progetto Ecogreen” rappresenta la nuova generazione di bottiglie di acqua minerale con il 100% delle emissioni di CO2 compensate attraverso l’acquisto di crediti di tipo “VERs” acquistati per finanziare progetti ecosostenibili e volti alla salvaguardia del clima.
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Una linea completa composta da quattro formati in grado di coprire tutte le occasioni di consumo: mezzo litro, bottiglia da 1 litro Easy supercompatta e dalla massima praticità e i formati famiglia da 1,5 l e 2 l. In un’ottica sempre più ecologica, i formati da 1L Easy e quelli famiglia da 1,5L e 2L utilizzano rispettivamente il 30% e il 10% di RPET, cioè PET rigenerato proveniente dal riciclo della plastica, riducendo il fabbisogno di materia prima vergi-
ne e quindi di petrolio. Una linea, sempre più apprezzata dal pubblico e sempre più vincente. A suggellare il cammino di sostenibilità, sono giunti numerosi e prestigiosi premi: la linea “Progetto Ecogreen” è stata riconosciuta dai consumatori italiani “Prodotto dell’anno 2013”, categoria acque; in seguito ha ricevuto il premio “Packaging for Vending”, attribuito da CONFIDA (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), al formato da 0,5L come miglior proposta di imballaggio utilizzata nel canale della distribuzione automatica; infine, ha ottenuto l’ambito riconoscimento Oscar dell’Imballaggio, promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio e da Conai, attribuito alle migliori soluzioni di packaging eco-compatibili per valorizzare le politiche di prevenzione dell’impatto ambientale. La linea “Progetto Ecogreen” è un esempio tangibile delle innumerevoli iniziative sostenibili, da sempre parti integranti e fondamentali del progetto aziendale di San Benedetto,
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realtà oggi più che mai ispirata da un’ambizione di eccellenza ecofriendly nel panorama industriale italiano. Dal 2008 al 2011, l’Azienda di Scorzè ha abbattuto del 30% le emissioni di CO2 prodotta relative alla linea acqua minerale a marchio San Benedetto (risultato certificato da Bureau Veritas). “L’acqua minerale San Benedetto è una risorsa preziosa e naturalmente protetta” - commenta Enrico Zoppas, Presidente di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. –“ e noi ci impegniamo a rispettare l’ambiente affinché questa risorsa possa mantenersi tale anche per i nostri figli. Con il Progetto Ecogreen contribuiamo attivamente a preservare la risorsa primaria del pianeta”. Acqua Minerale San Benedetto ha di recente rinnovato la sua partnership avviata nel 2009 con il Ministero dell’Ambiente; un impegno che, partendo dalla misurazione dell’impronta di carbonio (carbon footprint), ha portato l’azienda a realizzare risultati molto concreti. “La strada dell’ecosostenibilità signifi-
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ca per noi utilizzare fonti energetiche pulite ed efficienti - spiega Enrico Zoppas -, ma anche favorire il riciclo delle bottiglie in PET, ridurre i consumi nel trasporto dei prodotti, sostenere progetti ambientali nei paesi in via di sviluppo. La nostra è una storia di miglioramento costante e di continuo e convinto investimento nella ricerca e nell’innovazione”. Dalle 234.431 t/CO2eq di anidride carbonica prodotte nel 2008, attraverso miglioramenti continui dal punto di vista tecnologico e gestionale, la linea Acqua Minerale San Benedetto è passata alle 203.876 t/CO2eq prodotte nel 2010 e alle 164.891 t/CO2eq prodotte nel 2011, con un abbattimento graduale, ma costante delle emissioni. Inoltre, per facilitare la raccolta e il riutilizzo del PET ed implementare nuove abitudini di consumo volte al recupero delle bottiglie di plastica direttamente nei punti vendita, San Benedetto ha sottoscritto un ulteriore protocollo d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e la Regione Veneto dando vita al progetto “Nuo-
va vita al PET”. L’iniziativa prevede l’istallazione nei punti vendita di alcune sigle della GDO di appositi eco-compattatori nei quali il consumatore potrà inserire le bottiglie in PET usate. Il materiale raccolto viene poi inviato alle attività di recupero/trasformazione presso riciclatori autorizzati al fine di ottenere PET rigenerato da riavviare alla produzione di nuove bottiglie di San Benedetto. “Un cammino costellato di soddisfazioni - commenta il Presidente Enrico Zoppas -, in continuità con un impegno da sempre profuso per la difesa dell’ambiente e della salute dei consumatori, tanto che la nostra è la prima acqua minerale italiana a potersi fregiare del logo del programma del Ministero dell’Ambiente per la valutazione dell’impronta ambientale. Siamo stati apripista nel nostro settore, diventando, nell’arco degli ultimi 3-4 un punto di riferimento per chi vede nella salvaguardia dell’ambiente un vero e proprio driver di sviluppo anche contro i frangenti della crisi economica in atto a livello globale”.
LA PROPOSTA ENOLOGICA DI ALOIS LAGEDER Storica tenuta con sede a Magrè (BZ) ormai sinonimo di eccellenza nella produzione biologico-dinamica, l’azienda vitivinicola di Alois Lageder presenta il suo pregiato 2009 LINDENBURG Lagrein. Il 2009 LINDENBURG Lagrein, della linea Tenutæ Lageder, presenta un colore rosso intenso con riflessi rubino e un gusto molto persistente e fruttato, con sentore di prugne e ciliegie. Molto apprezzato per le note speziate di cuoio e cioccolata amara, l’aroma di questo vino è accompagnato da un elegante profumo di legno e di viola. Il corpo è ricco e carnoso, con tannini decisamente in evidenza. Abbinamento: carni rosse, selvaggina e formaggi. A proposito di Alois Lageder
Sin dal 1823, la vitivinicoltura è parte integrante della storia della famiglia Lageder. Giunta alla quinta generazione con l’attuale proprietario Alois Lageder,
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l’azienda, con sede a Magrè in provincia di Bolzano, si distingue per la filosofia ispirata all’approccio olistico e sostenibile e per la capacità di fondere sapientemente tradizione ed innovazione. Esempio di eccellenza nella produzione di vini biologico-dinamici, l’azienda coltiva un territorio di circa 50 ettari di proprietà; più di 100 ettari vengono conferiti da viticoltori della zona con i quali l’azienda intrattiene rapporti di lunga data. Con le due linee Tenutæ Lageder e Alois Lageder, la produzione totale si aggira intorno a 1,5 milioni di bottiglie, di cui circa il 70% di vini bianchi.
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NUOVA LINEA DI SOFFIATURAIMBOTTIGLIAMENTO-TAPPATURA PER IL LATTE Adatta anche a produzione di piccoli volumi
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n occasione del salone Drinktec di Monaco di Baviera di settembre 2013, Serac ha presentato una nuova linea di soffiatura-imbottigliamento-tappatura ultra sterile destinata al confezionamento dei prodotti lattieri con cadenze inferiori a 12.000 bottiglie líora. Grazie a questa innovazione, il soffiaggio in sito delle bottiglie del latte non sarà più riservato alle linee di confezionamento a elevate cadenze. Un confezionamento ultra sterile ispirato allíesperienza di SERAC nel campo asettico Questa nuova macchina monoblocco, denominata Combox, comprende uníimbottigliatrice H2F (Highly Hygienic Filler) adattata ai criteri igienici dei prodotti lattieri commercializzati in ambiente refrigerato. BenchÈ dotata delle ultime innovazioni Serac in materia di confezionamento asettico, líimbottigliatrice H2F è stata, tuttavia, progettata con la costante preoccupazione di ottimizzare i costi per poterla mettere a disposizione del maggior numero di produttori.
soffiatura-imbottigliamento-tappatura delle bottiglie spesso sovradimensionate rispetto alle loro esigenze. Con Combox H2F, Serac propone loro uno strumento su misura, che consente di sfruttare i vantaggi della soffiatura locale.
Con la Combox H2F, Serac si rivolge sia ai mercati emergenti interessati dallo sviluppo dei prodotti lattieri confezionati in bottiglia PET sia a quelli europei dove crescono i segmenti a ridotto volume e forte valore aggiunto.
La soffiatura PET combinata al dosaggio ponderale su macchine rotative Altra innovazione, il gruppo Serac integra con questa macchina la soffiatura delle bottiglie in PET in una soluzione monoblocco studiata per adattarsi ad applicazioni di dosaggio ponderale su macchine rotative. La soluzione di soffiatura-imbottigliamento-tappatura proposta da Serac si basa su un sistema unico e brevettato di sincronizzazione, che consente di passare dal flusso sequenziale della soffiatrice a quello continuo dellíimbottigliatrice rotativa.
Informazioni sul Gruppo Serac Il gruppo Serac progetta, assembla e commercializza in tutto il mondo soluzioni di confezionamento (macchine e linee complete) per le industrie dei prodotti lattieri, degli olii vegetali, dei prodotti per la casa e per líigiene personale, cosÏ come per un certo numero di applicazioni speciali. Attualmente, Serac dispone di 10 uffici commerciali nel mondo di 6 stabilimenti produttivi in Francia (3), in Brasile (1), negli Stati Uniti (1) e in Malesia (1). Oltre 5.000 soluzioni di confezionamento SERAC sono state installate in pi˘ di 100 Paesi.
Una soluzione soffiaggio/imbottigiamento accessibile Per quanto riguarda le soluzioni integrate per il confezionamento primario, le industrie dei prodotti lattieri di media dimensione avevano finora poche scelte: imballo in cartone, adattabile a ridotte cadenze o linee di
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ICF & WELKO: SOLUZIONI COMPLETE, CHIAVI IN MANO E SU MISURA
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l latte è notoriamente un alimento completo: la natura ha creato un modo unico per alimentare i piccoli in modo sicuro e completo, fornendo nelle giuste proporzioni nutrienti energetici, proteine e i grassi essenziali. Anche nell’alimentazione degli adulti il latte ricopre un ruolo di fondamentale importanza, conferendo vitamine essenziali e sali minerali. Gli unici limiti all’utilizzo sono dovuti proprio a queste eccezionali qualità: essendo un alimento ricco di nutrienti, è facilmente attaccabile e contaminabile da microrganismi, patogeni o meno, ed anche se sottoposto a trattamento termico, la durata commerciale non supera i 6 giorni nel caso della pastorizzazione standard, e i 25 nel caso della ESL. Inoltre, visto che il latte è costituito per quasi il 90% da acqua, i volumi da trasportare sono importanti e trasportare latte liquido diventa oneroso in termini economici ed ambientali: ne consegue che la maggior parte dei consumatori sia assolutamente dipendente da fornitori locali ed il mercato del latte fresco è soggetto a variazioni di considerevole importanza. I trattamenti ad alta temperatura UHT, consentono un prolungamento della vita del prodotto, riducendone però l’apporto vitaminico e modificandone il profilo sensoriale: il latte UHT è caratterizzato dal gusto di cotto,
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dovuto alla caramellizzazione degli zuccheri e il volume da trasportare rimane lo stesso, per cui permangono i problemi dovuti al consumo del latte fresco. Grazie all’essiccazione a spruzzo (spray drying) il latte viene reso maggiormente disponibile, sia in termini di distribuzione geografica che per shelf life: il latte in polvere può essere trasportato ovunque a basso costo, data la riduzione di peso e volume, e conservato fino a due anni mantenendo intatte le caratteristiche nutrizionali e sensoriali. La domanda in aumento di prodotti speciali (infant food, nutraceutici, funzionali) con particolari caratteristiche genera nuove sfide per i costruttori di impianti quali ICF & Welko: la nostra azienda, grazie
alla sua esperienza pluriennale in impianti di processo nel settore alimentare, ed in particolar modo nel dairy e nel beverage, è in grado di fornire soluzioni complete chiavi in mano per la produzione di qualsiasi tipo di latte in polvere, garantendo qualità, performance produttiva e risparmio energetico, in piena conformità con i più severi standard internazionali in materia di igiene, sicurezza e ambiente. Grazie al nostro background di azienda metalmeccanica, progettiamo e realizziamo impianti su misura, offrendo la massima flessibilità di processo e disponendo di tutti i livelli di automazione; forniamo il supporto tecnico, tecnologico ed ingegneristico rivolgendoci a tutti gli attori del dairy business, dalla multinazionale già presente sul mercato al piccolo cliente che desidera competere in virtù di un’idea vincente e di un prodotto d’eccellenza. Sfruttando la nostra capillare assistenza e le nostre partnership, in qualunque parte del mondo si trovi il cliente, garantiamo l’intervento in meno di 24 ore dalla chiamata. Il nostro orgoglio è la soddisfazione del cliente, reale e tangibile, dato che la maggior parte del nostro fatturato è costituito da clienti che vogliono incrementare la propria capacità produttiva, migliorarne la qualità o diversificare l’investimento allargando la gamma di prodotti.
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Cosa si nasconde Contaminanti emergono dove non sono mai stati trovati prima: dall’arsenico nel succo di mela fino al bromato nell’acqua in bottiglia e fungicidi nel succo di frutta. Nuove regolamentazioni vengono continuamente emanate per proteggere la salute del consumatore. Le aziende leader mondiali nel settore delle bevande e gli organismi di regolamentazione si affidano a noi per sviluppare metodi convalidati con strumentazione e sistemi di gestione delle informazioni di laboratorio affidabili per garantire conformità alle normative di riferimento e fiducia. Ottieni risposte sicure nel mondo delle bevande grazie al nostro Food Safety Response Center e alla competenza dei nostri specialisti applicativi.
all’interno? • per maggiori informazioni visita thermoscientific.com/beveragesafety oppure manda una email a: analyze.it@thermofisher.com
© 2012 Thermo Fisher Scientific Inc. All rights reserved. Copyrights in and to the beverage safety image are owned by a third party and licensed for limited use only to Thermo Fisher Scientific by iStock.
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NUOVA CAMPAGNA NORDA VERALLIA: “ESPRESSIONI D’ACQUA”
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due aziende, fa sì che il legame si consolidi e dia vita, nel corso degli anni, a una ricca e completa gamma di bottiglie in vetro a rendere (La Carta delle Acque) dedicate all’Ho.re.Ca. - canale nel quale il Gruppo Norda/Gaudianello è attualmente la seconda realtà di riferimento - che aggiunge valore e distinzione ad acque che sgorgano tutte da sorgenti di alta quota, attraversando la nostra Penisola dal-
le Alpi alle Piccole Dolomiti, lungo gli Appennini, fino al Monte Vulture in Basilicata. La nuova campagna stampa sottolinea con efficacia sia la coerenza della scelta a favore del vetro di Norda, che utilizza questo affidabile contenitore in tutti i suoi 5 siti produttivi, sia l’importanza dell’expertise di Verallia che, attraverso il vetro, ha dato la migliore “espressione” all’acqua.
www.norda.it www.verallia.it
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orda, azienda leader nella produzione di acqua minerale, e Verallia Italia, produttore di riferimento nel packaging in vetro per uso alimentare, confermano un sodalizio di lunga data con una nuova campagna stampa in co-marketing, “Espressioni d’acqua”, finalizzata a comunicare al retail, alla ristorazione e al consumatore finale il comune impegno in termini di innovazione e sostenibilità ambientale. Pianificata da giugno a dicembre 2013 su quotidiani a tiratura nazionale e testate rivolte al trade, “Espressioni d’acqua” mette l’accento sulla scelta fatta da Norda di affidarsi al vetro, materiale naturale, sicuro, igienico, sostenibile perché riutilizzabile e riciclabile all’infinito, per proteggere e valorizzare la qualità delle sue acque. Verallia ha contribuito a questa scelta sostenibile come partner che ha saputo cogliere ed esprimere nell’eleganza e nella purezza del vetro le caratteristiche che distinguono le diverse acque imbottigliate da Norda. La nuova campagna stampa congiunta ribadisce una collaborazione tra le due aziende iniziata nel 2005, anno in cui Norda e Verallia, in collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano, realizzano un Master in Packaging Design con l’obiettivo di approfondire insieme le loro conoscenze sulle potenzialità del vetro in termini di affidabilità, stile ed eleganza. Da questa esperienza scaturisce il lancio sul mercato di “Elegance 75”, la distintiva e originale bottiglia da ristorazione ribattezzata anche “Tinna”, dal nome della designer islandese che l’ha ideata. Il successo di tale progetto innovativo, sviluppato in team dalle
Water Glass Collection
per la Ristorazione
Bottiglie e vasi in vetro per alimenti
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IMBOTTIGLIAMENTO
MACCHINE - ATTREZZATURE
NOMINA DI DOMENICO ZONIN COME PRESIDENTE DI UNIONE ITALIANA VINI
Nomina di Domenico Zonin come presidente di unione italiana vini
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omenico Zonin si conferma Presidente di Unione Italiana Vini per il prossimo mandato triennale 2013/15. Nominato oggi a Roma dal neoeletto Consiglio di Amministrazione, l’imprenditore veneto gestirà l’incarico, ricevuto ad interim a seguito della scomparsa di Lucio Mastroberardino lo scorso gennaio. L’On. Nunzia De Girolamo è intervenuta nell’incontro a porte aperte successivo al l’elezione del neo Presidente. “L’Agroalimentare consente di portare all’estero i veri valori dell’Italia. Vi garantisco che sarò vicino ad Unione Italiana Vini e a tutte le Associazioni del comparto per organizzare quanto prima un tavolo di lavoro perché credo profondamente che il sistema Italia possa incidere nell’economia internazionale, dando movimento al nostro sistema economico e occupazione” - ha affermato il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del nuovo governo Letta - “Stiamo seguendo con attenzione la questione attuale dei dazi, ho incontrato il Ministro dell’Agricoltura francese e abbiamo condiviso la questione Cina, ma non abbiamo alcun atteggiamento conflittuale nei rapporti di scambio (...). Da subito ho spinto per avere un padiglione dedicato al Vino nel prossimo Expo’, perché credo che il settore vada sostenuto, voglio che il mondo dell’Agricoltura torni ad essere protagonista nell’economia del nostro Paese, con esso il comparto
UNIONE ITALIANA VINI RA 6/13.indd 3
vinicolo”.“Sono felice che il Ministro sostenga il nostro settore nella questione Expo” - ha commentato il Presidente Zonin - “Il Sistema Italia ha tutti gli strumenti per vincere la competizione internazionale. L’Unione Italiana Vini è uno degli ingranaggi importanti che può far funzionare tutta la filiera, per questo chiedo che finalmente tutte le associazioni del comparto vinicolo nazionale si siedano ad un unico tavolo di lavoro, con l’obiettivo di poter raggiungere uno sviluppo sostenibile, dove non si perdano ettari di terreno vitato, dove si consolidi l’equilibrio tra produzione e consumo”. “Ringrazio il Consiglio d’Amministrazione per la rinnovata fiducia - ha affermato Domenico Zonin - E’ per me un onore e un privilegio poter ricoprire questa carica, che costituirà uno stimolo ulteriore a dare il mio contributo a sostegno dell’Associazione. Proseguiremo nel lavoro di rinnovamento e rafforzamento iniziato con Lucio, al quale va il mio affettuoso ricordo”. “I nostri obiettivi di rappresentanza sono tesi a rafforzare la presenza di Unione Italiana Vini nei più rilevanti ambiti istituzionali e nei più importanti appuntamenti che riguardano scelte di policies del comparto” - prosegue Zonin. “Sono stati implementati i rapporti con i nuovi vertici del Dicastero dell’Agricoltura, rafforzati quelli con il Ministero dello Sviluppo Economico e degli Esteri, per essere sempre pronti a dare il nostro contributo e punto di vista sulle questioni più co-
genti per i nostri Associati. I rapporti di filiera e di coordinamento con le istituzioni europee sono stati curati come un asset fondamentale per lo sviluppo di percorsi condivisibili. È stato continuo e approfondito il monitoraggio dei lavori della PAC (diritti d’impianto), della prossima nuova OCM (protezione IGT-DOC) con un’attenzione particolare alla tematica della Promozione, centrale per molte delle nostre aziende e per i nostri prodotti. Oggi ricordo che è stata siglata la Convenzione con Ministero dello sviluppo economico, incentrata sulla Promozione a Taiwan che vede noi tra i promotori ed Enoteca di Siena come ente attuatore, progetto già attivato positivamente per il mercato Cinese”. “UIV continua ad essere presente e attiva su tutte le questioni che riguardano le politiche di internazionalizzazione (focus mercati, problematiche doganali - dazi e dumping - promozione-strategie e progettualità). Basti pensare alla recente e impegnativa procedura di A/D e A/S della Cina, seguita e monitorata per contenere al minimo le conseguenze negative sul settore e tutte le possibili ricadute sulle aziende. Il bagaglio di know-how di Unione Vini, unito alla passione, al radicamento dei Soci costituiscono una formula vincente per la continua cre-
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IMBOTTIGLIAMENTO
scita dell’Associazione e del settore”. Sono importanti le iniziative di Unione Italiana Vini previste nel prossimo mandato. Innanzitutto l’Osservatorio del Vino, presentato lo scorso marzo, che proseguirà nell’analisi dei dati di export delle imprese italiane allo scopo di migliorare la capacità competitiva internazionale del comparto. Tergeo, un progetto promosso da Unione Italiana Vini di raccolta, qualificazione e divulgazione di soluzioni innovative, tecnologiche e gestionali, per migliorare la sostenibilità dell’impresa vitivinicola, cui aderiscono già circa 200 aziende vitivinicole, 20 partner, Università ed Istituzioni. La sostenibilità sarà anche il focus della 25esima Edizione di Simei, il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento, che si terrà a novembre a Milano e di cui Unione Italiana Vini è l’organizzatore: l’appuntamento biennale del settore atteso a livello mondiale ospiterà anche un importante Convegno Internazionale sulla Sostenibilità. “Il mercato italiano del vino cresce, sia in termini di vendita che di immagine - conclude Zonin - “Quello che è urgente fare è parlare con una voce sola alle istituzioni per vincere la
MACCHINE - ATTREZZATURE
competizione internazionale. Se sotto il tetto dell’U.I.V. i produttori si sedessero a discutere serenamente di problemi comuni avremmo già vinto. Stiamo lavorando per costruire una funzione “alta” dell’associazione, per compiere un salto di qualità di cui c’è bisogno e credo i tempi siano maturi”. Domenico Zonin biography. Domenico Zonin, nato il 18 luglio 1973 a Vicenza, dove vive e risiede, dal 2006 è vicepresidente di Casa Vinicola Zonin S.p.A con delega alla supervisione tecnica e produttiva. E’ il maggiore dei tre figli maschi del Cavaliere del Lavoro Gianni Zonin, presidente della Casa Vinicola Zonin, una delle più importanti realtà vitivinicole private d’Italia e tra le prime in ambito europeo, con 10 tenute di famiglia e 2.000 ettari di vigneti di proprietà presenti nelle 7 regioni italiane a più alto valore aggiunto vitivinicolo, oltre che a una significativa presenza negli USA in Virginia. Dopo la laurea in Giurisprudenza nel 1997 presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si trasferisce negli Stati Uniti per perfezionare le conoscenze acquisite
durante il corso di studi. Dopo un corso di Enologia presso l’Università di Davis, California, uno stage presso Seagram Chateau & Estate Wines Company, California e una ulteriore esperienza lavorativa presso Gallo, Sonoma, California, nel 1998 ritorna in Europa e si trasferisce in Francia per completare la sua formazione. Fino all’aprile ’99 frequenta i corsi di Enologia presso l’Università Victor Segalen, Bordeaux ed è impegnato fino alla fine del 1999 in stage presso le più rinomate maison francesi: Société Ginestet, Bordeaux, Société Mestrezat & Domaines, Bordeaux e Château Lafite Rothschild, Pauillac. Dopo un periodo di tempo trascorso ancora all’estero, rientra in Italia nel 2000 per iniziare ufficialmente la sua collaborazione aziendale, occupandosi specificamente della produzione e di tutte le attività ad essa connesse presso le realtà produttive sia della Casa Vinicola Zonin sia delle tenute di famiglia. Dal 2008 al 2011 è vicepresidente nazionale di Confindustria Giovani, mentre dal 2010 entra nei consigli d’amministrazione di Unione Italiana Vini e Confederazione Vite e Vino, ricoprendo la carica di vicepresidente.
IMS RESEARCH CONFERMA UNA CONTINUA CRESCITA DI POWERLINK La presenza del bus POWERLINK cresce stabilmente. La sua presenza sul mercato degli Ethernet Industriali è, infatti, aumentata ancora una volta nel corso dell’ultimo anno, riconfermando la sua posizione di rilievo tra i maggiori bus per applicazioni hard real-time. Con un attuale risultato di penetrazione pari al 9% del mercato degli Ethernet industriali, POWERLINK oggi è il quarto bus, dopo Profinet, Ethernet/IP e Modbus TCP/IP. Questi i risultati di un recente studio pubblicato da IMS Research dal titolo “The World Market for Industrial Ethernet &
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Fieldbus Technologies – 2013 Edition“. “Lo studio condotto da IMS dimostra la continua e significativa crescita di POWERLINK sul mercato,“ afferma Stefan Schönegger, Direttore Generale di EPSG, Ethernet POWERLINK Standardization Group. “Sono lieto di constatare come POWERLINK stia mantenendo un trend di crescita sostenibile.”
Un recente studio di IMS Research sul mercato internazionale delle tecnologie dei bus di campo e su Ethernet Industriale ha rivelato per POWERLINK il 9% di market share. Diagramma © IMS Research
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
SEMILAVORATI IGUS: PIÙ VARIETÀ E MENO USURA Nuove dimensioni e spessori per barre e lastre iglidur
L'
azienda specializzata in cuscinetti a strisciamento e in materiali plastici igus aggiunge i semilavorati iglidur con dimensioni e diametri nuovi al suo già vasto programma per applicazioni di tecnopolimeri tribologicamente ottimizzati. Le barre sono disponibili oggi in lunghezze comprese tra 100 e 1000 mm e con diametri compresi tra 10 e 100 mm mentre le lastre possono essere ordinate in spessori compresi tra 2 e 25 mm. Quest’ampia gamma di opzioni consente ai progettisti una maggiore libertà realizzativa. Su richiesta, igus offre inoltre la possibilità di produrre pezzi speciali in base a disegni specifici.
dove non sia conveniente affidarsi a componenti stampati a iniezione. Questa caratteristica li rende vantaggiosi sia quando si necessita di componenti speciali che in serie medio – piccole o piccolissime. Con quest’ampia gamma di materiali e dimensioni sarà possibile inoltre realizzare rapidamente prototipi la cui idoneità alla produzione in serie potrà essere verificata a costi contenuti.
Ampia gamma di materiali e dimensioni Visto che i semilavorati in materiale tribologicamente ottimizzato igus e quindi anche i cuscinetti con essi realizzatei sono prodotti usando i materiali testati per cuscinetti a Le barre e le lastre iglidur dello spe- strisciamento iglidur, con l’aiuto del cialista di tecnopolimeri tribologica- sistema appositamente sviluppamente ottimizzati igus si ampliano to e utilizzabile online, se ne potrà sempre più consentendo così all’u- calcolare in anticipo la durata utile. tilizzatore di soddisfare con mag- Attualmente sono disponibili già giore facilità i requisiti imposti dal- 10 materiali iglidur con proprietà le macchine. Componenti lavorati specifiche per una gran varietà di meccanicamente e realizzati nei settori come l’industria alimentare, materiali autolubrificanti e ad alte del tabacco o automobilistica. Maprestazioni di igus trovano impiego teriali tondi in iglidur blu A350 ad esempio erano finora disponibili solo con diametro di 30, 40, 50 e 60 mm, mentre oggi lo sono anche con diametro di 20 mm. Essi si adattano ad un impiego per carichi medio - alti e temperature fino a +180 °C e sono anche conformi ai requiLe lastre in iglidur J sono attualmente disponibili in sette spessori siti FDA e quindi ideali diversi, da 2 a 25 mm. Grazie al servizio speedicut di igus, l’uten- per l’utilizzo nell’indute ha la possibilità di farli lavorare meccanicamente da igus nelle forme e misure richieste in base a disegno specifico e farseli stria alimentare. Per consegnare a partire da un singolo pezzo. (Fonte: igus GmbH) barre realizzatie con il
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materiale J 4 sono disponibili quattro nuove opzioni di lunghezza: 20, 40, 50 e 60 mm. Le barre tonde igus sono disponibili a magazzino con lunghezze fino a 1 metro in passi di 100 mm. I diametri variano invece da 10 a 100 mm. Lastre iglidur J in sette spessori La libertà realizzativa aumenta anche per anelli e pattini di scorrimento. Le lastre iglidur adatte alla produzione di questi componenti sono infatti disponibili attualmente in sette spessori, da 2 a 25 mm. Che si tratti di tubi guida per tavoli da sala operatoria, bracci telescopici per gru di carico o guide scorrevoli, tutti i pannelli di igus sono realizzati con il materiale plastico testato e tribologicamente ottimizzato iglidur J. Questo materiale ad alte prestazioni può contare su bassi valori di attrito e scorrimento a secco, è altamente resistente all’usura, esente da lubrificazione e manutenzione nonché resistente agli agenti chimici. Forme lavorate e finite con igus speedicut I semilavorati iglidur possono essere forniti nella misura richiesta direttamente dalla igus in base alle necessità del cliente a cui vengono poi inviati per la lavorazione finale da lui prevista. Un servizio particolare inoltre è offerto da igus con “speedicut”, che consente di ordinare direttamente i lavorati realizzati in base ai propri disegni. Con speedicut, dopo una rapida verifica dei costi, i primi prototipi o anche serie piccolissime possono essere realizzatie specificamente sulla base delle richieste del cliente e sono fornibili entro 10 giorni.
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
NUOVA PREZZATRICE AD ALTE PRESTAZIONI PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE Con la GLM-Ievo Bizerba un rendimento fino a 200 confezioni al minuto
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ell’industria alimentare spesso gli impianti produttivi sono composti da sistemi distinti -ad esempio sistema di ispezione, confezionatrici e prezzatrici- costruiti da aziende diverse. La rapidità del progresso tecnologico di ogni componente di un impianto richiede un continuo adeguamento da parte dei costruttori, le prestazioni dell’impianto complessivo sono quindi subordinate all’efficienza dell’elemento meno potente. Quando un’azienda produttrice investe in una nuova macchina, questa dovrebbe stare al passo con lo sviluppo tecnologico degli impianti a monte e a valle. Con la GLM-Ievo Bizerba un rendimento fino a 200 confezioni al minuto La nuova prezzatrice GLM-Ievo 200 interamente automatica offre prestazioni senza eguali nel settore: fino a 200 confezioni pesate ed etichettate in un minuto. Un simile rendimento, mai raggiunto finora da altri sistemi in commercio, è possibile anche grazie all’uso di una bilancia a compensazione elettromagnetica: pertanto per i prossimi anni l’etichettatrice sarà in grado di funzionare alla velocità di tutte le confezionatrici sul mercato, rappresentando così un investimento sicuro per il cliente. Controllo qualità compreso: un sistema con telecamera verifica testi, codi-
BIZERBA RA 1/14.indd 3
ci a barre e qualità del prodotto Le industrie alimentari non possono permettersi il rischio di un impoverimento qualitativo dei loro prodotti, che comporterebbe l’insoddisfazione dei clienti e, nei casi più gravi, onerose operazioni di ritiro dei prodotti dal mercato. Per questo abbiamo integrato nella nuova GLM-Ievo il sistema BizerbaVision-System (BVS) per l’ispezione visiva delle confezioni. Attraverso il riconoscimento automatico, verifica la correttezza dei testi e delle date di scadenza stampati sulle etichette, nonché la loro posizione sulle confezioni e infine i codici a barre. Inoltre un laser controlla l’integrità delle confezioni, individuando eventuali punti non sigillati e contaminazioni. Grazie al sistema BVS le aziende possono migliorare la qualità dei loro prodotti e rafforzare indirettamente l’immagine del loro marchio. Configurazione automatica: la prezzatrice riconosce i rotoli di etichette tramite il relativo codice data matrix Per una maggiore produttività, la GLMIevo è stata dotata di un’altra funzione innovativa: è infatti in grado di configurarsi automaticamente ad ogni cambio di prodotto. Questo avviene tramite la funzione plug-in-label. Lo stabilimento Bizerba di Bochum che produce le etichette, stampa sul materiale di supporto un codice data matrix contenen-
te tutte le informazioni sul prodotto e sull’etichettatura. Quando il rotolo viene inserito, l’etichettatrice legge tali informazioni per mezzo di uno scanner e si configura automaticamente, ad esempio posizionando l’applicatore di etichette all’altezza corretta rispetto al prodotto. Ciò consente all’operatore un notevole risparmio di tempo nella produzione quotidiana. Modularità e sostituzione dei moduli nastro senza impiego di utensili Dato che gli impianti sono quasi sempre in funzione e a intervalli predefiniti è necessario sostituire o ampliare certi componenti, la possibilità di un rapido adeguamento a nuovi layout è un fattore di primaria importanza. Pertanto in fase di progettazione è stata dedicata particolare attenzione alla flessibilità della GLM-Ievo che è disponibile con nastri di pesatura di diverse lunghezze da 300 a 700 mm. La macchina é stata progettata con struttura modulare in modo che i nastri di alimentazione, singolarizzazione e pesatura, con l’intervento di personale qualificato addetto all’assistenza, possano essere sostituiti per adeguare l’impianto a imballaggi di nuovi formati. In caso di usura, tutti i nastri e moduli nastro possono essere sostituiti agevolmente senza l’ausilio di utensili. Grazie alla GLM-Ievo il cliente può contare su un sistema flessibile in grado di adattarsi in qualsiasi momento a nuove esigenze di spazio.
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IL FUTURO È GIÀ QUI
Affidabile, solida, rapida e versatile; adatta in particolare a situazioni in cui la tecnologia di pesatura e di etichettatura industriale deve essere in grado di operare in modo continuo e a pieno regime.
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GLM-Ievo Fino a 200 confezioni al minuto: la nuova GLM-Ievo, modulare e completamente automatica, è una delle macchine etichettatrici più rapide al mondo. Unica, grazie al controllo qualità integrato e alla funzione Plug-In™-Label che assicura una perfetta sinergia fra macchina ed etichette.
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
SOLUZIONI FLESSIBILI PER IL TRASPORTO E L’ASPIRAZIONE DI LIQUIDI ALIMENTARI E BEVANDE
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a gamma di IPL offre un assortimento completo di soluzioni flessibili per il trasporto e l’aspirazione di liquidi alimentari e bevande di ogni genere e gradazione alcolica, fino al 50% di concentrazione.
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Grazie all’esperienza maturata in oltre 35 anni di attività manifatturiera, Industrie Plastiche Lombarde Spa è oggi in grado di offrire soluzioni sempre più innovative e personalizzate, a seconda delle richieste del cliente e rispettando le più im-
portanti normative a livello europeo e mondiale. I tubi flessibili per l’industria alimentare, combinano purezza e rigore igienico ad alte prestazioni, massima flessibilità e d un’ ottima resistenza ai microbi.
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
GAMMA DI TUBI COMPLETAMENTE ESENTI DA FTALATI Bacco FF
-10°C +60°C (spirale plastica di grado alimentare)
Tubo in compound vinilico plastificato con spirale di rinforzo, liscio internamente, robusto, ma molto flessibile. Parete e spirale di grado alimentare . Trasporto in aspirazione e mandata di bevande, vini, vinacce, liquori. Nettuno FF
-10°C +60°C (spirale plastica di grado alimentare)
Tubo in compound vinilico plastificato, sottostrato in poliuretano a base etere e spirale di rinforzo. Completamente liscio internamente, leggero e molto flessibile, il tubo è idoneo al trasporto di bevande e liquidi alimentari. IPL Crystal-Clear55
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I tubi IPL sono idonei al contatto alimenti secondo il Reg EU 10/2011 e alla normativa FDA (Title 21 CFR 177.2600 )
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Alcool fino al 50%
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
-30°C +125°C USP CLASS VI
Tubo in gomma TPE igienica, con spirale di rinforzo in acciaio inox. Superficie interna ed esterna completamente liscia per favorire il passaggio delle sostanze e per una più facile pulizia e disinfezione prima e dopo l’uso. liquori con contenuto alcolico fino a 50% Plutone Press Bio
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Le produzioni IPL sono svolte secondo le buone prassi di lavorazione (GMP- Good Manufacturing Practice) stabilite dal Regolamento (CE) 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
CONSEGNATI I PRIMI ESEMPLARI DEI NUOVISSIMI RX 70-80
Confortevoli, potenti e performanti, questi mezzi riscuotono grande successo anche presso clienti da sempre abituati alla tecnologia idrostatica.
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OCAR, concessionaria ufficia OM STILL per le province di Brescia e Cremona, ha consegnato due RX 70-80 a LGH, la holding creata dalle aziende municipalizzate di Cremona, Pavia, Lodi, Rovato e Crema per la gestione di servizi sul territorio. Impiegati negli impianti di Coccaglio (Bs) e Fombio (Lo) di Linea Ambiente – società del gruppo LGH che si occupa della gestione degli impianti di smaltimento, recupero e trattamento dei rifiuti – i due RX 70-80 sono tra i primi esemplari di questi mezzi consegnati in Italia.
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Dotati di un motore a trazione dieselelettrica, i nuovi RX 70-80 sono studiati per garantire una movimentazione rapida ed efficiente attraverso un perfetto mix di potenza, precisione, ergonomia, compattezza e sicurezza. Fiore all’occhiello di questi nuovi modelli è la “powerline” che, combinando i motori industriali ad alte prestazioni alla collaudatissima trazione diesel-elettrica, rende possibili ritmi di lavoro sostenuti e bassi consumi. Come tutti i carrelli elevatori elettrici e termici della famiglia OM STILL, anche i “grandi” si contraddistinguono per un comportamento di guida co-
stante, sensibile e preciso che permette al conducente un lavoro accurato e produttivo. L’accelerazione e la frenata sono entrambe gestite attraverso il pedale dell’acceleratore, se il conducente toglie il piede dall’acceleratore il veicolo viene infatti frenato elettricamente. Gli RX 70 da 8t acquistati da Linea Ambiente sono utilizzati principalmente per caricare i camion e, in pochissimo tempo, hanno saputo conquistare il favore degli addetti agli impianti, che si sono immediatamente resi conto di trovarsi di fronte a mezzi rivoluzionari e dalle straordinarie caratteristiche.
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“Abbiamo molto apprezzato il confort, la comodità e la visibilità del mezzo, ma a strabiliarci è stata la potenza del motore – spiega Federico Vezzoli, responsabile dell’impianto di Coccaglio – che garantisce una velocità di movimentazione, in termini di presa e sollevamento del carico, assolutamente impensabile. Per fare un esempio concreto, in attesa che ci venissero consegnati i nuovi mezzi caricavamo i camion utilizzando dei carrelli con una portata di 4t, impiegando circa un’ora per ciascun camion. Per compiere quest’operazione, con i nuovi RX 70 da 8t sono sufficienti appena 15 minuti!” “Sul fronte della tecnologia – prosegue Vezzoli – sino ad oggi non credevamo ci fosse una reale alternativa alla tecnologia idrostatica, a cui eravamo da sempre abituati. Da questo punto di vista il nuovo RX 70 ci ha lasciati senza parole, si guida esattamente come un idrostatico, quindi non c’è stato
COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
nessun problema per gli operatori, ma garantisce tutti i vantaggi in termini di precisione, performance e guidabilità di un idrodinamico. “In conclusione – spiega Vezzoli – posso dire che la macchina ha soddisfatto al 100% le nostre esigenze,
migliorando realmente le performance di movimentazione della nostra società. Se sul lungo periodo l’affidabilità del mezzo dovesse confermarsi al livello delle performance, potremo affermare che l’RX 70 è una macchina praticamente perfetta!”
UTENSILI PROFESIONALI ROEBUCK: RISPARMIARE SUL PREZZO MANTENENDO QUALITÀ E PRESTAZIONI SENZA COMPROMESSI Gli utensili dello storico marchio Roebuck sono distribuiti in esclusiva da Brammer Roebuck, produttore di utensili manuali di qualità studiati appositamente per gli utenti professionali che lavorano in ambienti manifatturieri e industriali difficili, è uno dei marchi di utensili dalla storia più lunga al mondo e i tecnici lo utilizzano e apprezzano da oltre 150 anni. La gamma di attrezzi Roebuck, studiata e realizzata secondo gli stessi standard di altri marchi più costosi, comprende oltre 1.400 singoli articoli e offre una soluzione completa per ogni esigenza. Gli attrezzi Roebuck sono disponibili in esclusiva presso Brammer – distributore leader in Europa di prodotti per manutenzione, riparazione e revisione – e il passaggio a questi attrezzi rappresenta un modo intelligente e sicuro di
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risparmiare in maniera rapida riducendo le spese annuali per l’acquisto di utensili manuali senza compromettere la qualità. La gamma Roebuck infatti è stata studiata appositamente per gli utenti industriali, ciò significa che si paga solo il prodotto stesso, a differenza di molti altri marchi che vengono anche commercializzati attivamente nei canali di vendita al dettaglio con significativi costi aggiuntivi per quanto riguarda la confezione, il merchandising e il marketing, costi che vengono ricaricati sul prezzo finale del prodotto e ricadono quindi sul cliente. Per alcuni clienti, il passaggio a Roebuck ha permesso di risparmiare decine di migliaia di euro in riduzioni delle spese sugli attrezzi. Gli utensili manuali Roebuck vengono sottoposti a rigorosi collaudi secondo gli standard di settore pertinenticompresi DIN, EN, GS, IEC, ISO e VDE e sono coperti da una garanzia a vita.
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
RULMECA ALLA FIERA CEMAT 2014 A questa edizione del CeMAT Rulmeca si presenterà sul mercato Europeo come produttore di componenti per l’intralogistica. La vasta gamma di prodotti Rulmeca include non solo un’ampia scelta di rulli e componenti per convogliatori ma anche i motorulli Rulmeca Drive Rollers a 24V DC e i mototamburi.
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ondata nel 1962 la società produce e vende rulli di alta qualità, mototamburi e componenti per la movimentazione industriale di materiali, prodotti e merci. Conosciuta a livello internazionale principalmente come produttore di componenti per il trasporto a nastro di prodotti sfusi (Bulk Handling), Rulmeca ha accumulato più di 40 anni di esperienza sul mercato Italiano della movimentazione dei colli unitari. L’ufficio centrale del Gruppo Rulmeca ha sede vicino a Bergamo dove si producono rulli e componenti per convogliatori. Nel suo centro di eccellenza ad Aschersleben, Germania, Rulmeca produce mototamburi con riduttori in acciaio per la movimentazione di materiali industriali (diametri 80mm, 113mm e 165mm). È’ qui che si producono anche i mototamburi più grandi fino al diametro 1000 mm per il trasporto a nastro di prodotti sfusi. Con l’acquisizione del produttore Danese Danrol alla fine del 2013, Rulmeca ha completato la propria offerta con una gamma di mototamburi leggeri e medi con riduttori in tecnopolimero (diametri 80mm, 113mm, 135mm). Cresciuta significativamente a livello internazionale negli anni recenti, Rulmeca ha aperto centri di servizio assistenza mototamburi in alcuni dei principali mercati Europei quali: Italia, Danimarca,
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L’ampia gamma Rulmeca di rulli e componenti di alta qualità per convogliatori
I Mototamburi Rulmeca: anche la marca danese Danrol fa parte del Gruppo Rulmeca
Germania, Inghilterra. Oltre a Danrol, il Gruppo Rulmeca include i marchi Precismeca e Melco. A livello mondiale la società dà
impiego a più di 1200 collaboratori in 11 siti produttivi e 11 società di vendita per servire clienti in 85 paesi.
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
BREDEL SODDISFA LA SETE DI QUALITÀ DI UNO DEI PIÙ GRANDI BIRRIFICI DEL MONDO.
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uando le tradizionali pompe a pistoni hanno compromesso la qualità di uno dei più produttivi birrifici europei, la soluzione è arrivata da Watson Marlow, l’unica azienda autorizzata alla distribuzione dei prodotti Bredel, grazie a una pompa peristaltica Bredel 25 ad accoppiamento diretto. Il successo dell’applicazione è stato tale che il birrificio Anheuser-Busch InBev a Magor, nella regione del Monmouthshire, nel Galles del sud, ha ora integrato sei pompe Bredel 25 nel proprio impianto. Il kieselguhr, o farina fossile, un minerale sedimentario, è utilizzato dai birrai come parte importante del processo di filtrazione, in cui le pompe sono impiegate per dosare la farina fossile in forma fangosa in modo che essa
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formi un letto su una piastra di filtraggio. La scarsa affidabilità delle pompe a pistoni può causare l’introduzione di ossigeno disciolto (DO) nella birra “Persino tracce apparentemente insignificanti di DO possono rendere stantio il sapore della birra” ci spiega Paul Evans, manager di produzione al birrificio Anheuser Busch InBev. “Le conseguenze sull’immagine e sulle vendite del prodotto rischiano di rivelarsi catastrofiche” La reputazione di Anheuser-Busch InBev è certamente una di quelle che vale la pena proteggere, diversi marchi fra i più amati, quali Stella Artois e Boddington, sono prodotti nello stabilimento di Magor, al pari di Brahma, Bass e Budweiser. “E’ estremamente importante per noi tenere sotto controllo il tasso di DO
nella birra, il nostro obiettivo è 10ppb, un tasso estremamente basso in un processo dove l’esposizione all’ossigeno è tanto alta” continua Evans “Putroppo le valvole di non ritorno in acciaio INOX sul lato di scarico delle nostre pompe a pistoni soffrono la natura corrosiva della farina fossile. Il risultato è un’alta frequenza di manutenzione che, inevitabilmente, espone la birra all’atmosfera” Con tre condutture di filtraggio, InBev ha deciso di provare una pompa Bredel 25, fornita dall’unico distributor autorizzato, Watson-Marlow Pumps Group. “Il principio di funzionamento peristaltico ci ha colpiti in quanto sembra non ci sia modo di introdurre ossigeno nel processo” afferma Paul Evans. “In ogni caso, la prova sta nei fatti, per-
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ciò abbiamo deciso di introdurre una pompa Bredel 25 nelle nostre condutture di filtraggio” Descritte come le pompe di maggior successo sul mercato, le peristaltiche non hanno valvole nè ingranaggi e il fluido pompato entra a contatto con la sola parete interna del tubo eliminando così ogni rischio di contaminazione. InBev ha testato la pompa con coloranti volatili e il successo delle prove ha portato all’acquisto di altre due pompe per le condutture di filtraggio. “Inoltre, le pompe sono collegate tramite inverter al nostro PLC via interfaccia SCADA in modo da permetterci di variarne la velocità a seconde dalle esigenze” continua Evans. “Troviamo molto utile anche la possibilità di monitorare il tempo di utilizzo della pompa di modo da poter cambiare, come suggerito da Watson-Marlow, il tubo
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ogni 2000 ore come parte della manutenzione programmata” La pompa Bredel 25, con il proprio rotore a cuscinetti gemelli che le garantisce un design robusto, combina i vantaggi delle pompe ad albero nudo con quelli tipici delle pompe ad accoppiamento diretto. I cuscinetti assorbono il carico togliendolo dal riduttore, eliminando così accoppiamenti e piastre di fissaggio in un’ottica di
abbattimento dei costi di mantenimento e dei tempi di installazione. Le prestazioni di Bredel 25 hanno fatto sì che InBev ne acquistasse alter tre per diverse operazioni su applicazioni similari. “Quanto vale la qualita?” conclude Evans. “Non si possono quantificare l’immagine di un marchio e la soddisfazione dei clienti. Le pompe Watson-Marlow Bredel hanno fornito la soluzione ideale per garantire la soddisfazione di clienti e consumatori dei prodotti InBev”. Anheuser Busch Inbev è una delle aziende leader nel mercato dei prodotti di consumo con un business che interessa oltre 30 stati con un ricavo annuale di oltre 36 miliardi di dollari, una forza lavoro di oltre 120000 impiegati e la produzione di quattro dei dieci marchi di birra più venduti al mondo.
FLESSIBILITÀ NELLE APPLICAZIONI CON RADAR A ONDA GUIDATA - Nuova famiglia di prodotti Sitrans LG trasmettitori di livello radar che utilizzano la tecnologia delle onde guidate - Quattro versioni base e numerose opzioni di configurazione coprono un ventaglio particolarmente ampio di applicazioni in tutte le industrie di processo - Adatto anche per l’uso in applicazioni igieniche e in ambienti difficili Con la sua nuova serie Sitrans LG, Siemens offre un portafoglio flessibile di trasmettitori radar a onda guidata adatto per qualsiasi tipo di applicazione industriale. Il design modulare delle quattro versioni base Sitrans LG240, Sitrans LG250, Sitrans LG260 e Sitrans LG270, con numerose opzioni di configurazione, consente la misurazione di livello nelle industrie del petrolio, chimiche e farmaceutiche, ma anche in quelle alimentari. Il trasmettitore radar modulare copre un ampio spettro di applicazioni per la misurazione di liquidi e interfacce ed è conforme allo standard di sicurezza SIL2. Sitrans LG240 è stato specificatamente progettato per applicazioni igieniche nell’industria farmaceutica e alimentare e possiede i certificati EHEDG, FDA e 3A. Sitrans LG250 è ideale per la misurazione dei livelli di liquido, come nel trattamento delle acque. La versione Sitrans LG260 misura con precisione i livelli di solidi, granulati e polveri anche con molti detriti. In ambienti particolarmente gravosi ad alte temperature, fino a 450 gradi Celsius (842° F) o alte pressioni fino a 400 bar (5800 psig), come quelli nella chimica o petrolchimica, Sitrans LG270 è la
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scelta migliore. Gli impulsi ad alta frequenza del Sitrans LG vengono trasmessi lungo un cavo, offrendo una misurazione affidabile fino a due millimetri (0,08 pollici) di precisione in applicazioni con vapori corrosivi, schiume, superfici sconnesse e/o liquidi ad alta viscosità, basso livello, e con variazioni di costante dielettrica o di densità. L’installazione è semplice con le opzioni pre-configurate nella gamma del dispositivo, come ad esempio materiali personalizzati, connessioni di processo, approvazioni e opzioni di comunicazione. Gli utenti saranno operativi in pochi minuti con la programmazione in quattro pulsanti disponibile direttamente sullo strumento o tramite configurazione remota con Siemens Simatic PDM (Process Device Manager) attraverso il protocollo di comunicazione HART.
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LE NUOVE BILANCE METTLER TOLEDO ANIMANO IL TUO PUNTO VENDITA! METTLER TOLEDO, fornitore mondiale di bilance peso/prezzo per la grande distribuzione e gli esercizi commerciali, propone ai suoi clienti molto più che dei semplici prodotti. Il suo obiettivo principale è dar loro un valore aggiunto mettendo a disposizione il proprio know-how e aiutandoli nel loro lavoro quotidiano.
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ETTLER TOLEDO, fornitore mondiale di bilance peso/prezzo, lancia la sua nuova gamma UC. I modelli sono stati riprogettati per diffondere video di grande qualità e per essere compatibili con tutte le applicazioni web rispettando allo stesso tempo l’ambiente.
Un’apertura alle applicazioni web... La gamma UC sfrutta la potenza del nuovo sistema operativo, il “WES” basato su Windows 7. Quest’ultimo consente prestazioni eccezionali grazie alla gestione di un elevato numero di applicazioni simultanee senza comprometterne le performance d’uso. Supporti di diffusione video all’interno del punto vendita Queste nuove bilance peso/prezzo dotate di grandi schermi a LED sono un vero must per l’ambiente. Riducono il consumo di energia, una riduzione fino al 25% quando la bilancia è in pausa. Il touch screen consente una diffusione di qualità e una buona visibilità delle pubblicità verso i clienti, conservando al contempo le funzioni più importanti di pesata e di
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stampa degli scontrini o delle etichette. La bilancia che riconosce i prodotti... La bilancia UC GTT-M è dotata di una telecamera di riconoscimento automatico dei prodotti. È in grado d’identificare i prodotti posizionati sul piatto e di visualizzare il risultato in 1,5 secondi. L’utente deve solo confermare la scelta premendo l’apposito pulsante. Risultati: riduzione degli ammanchi di magazzino dovuti a errori di selezione e fila d’attesa ridotta. creare le animazioni promozionali, che si tratti di messaggi pubblicitari o di documenti stampati: etichette, banner e anche schede ricette da distribuire. Senza dimenticare le opzioni... Un hard disk da 250 Gb di serie, una memoria espandibile fino a 6Gb e un’interfaccia utente completamente personalizzabile fanno di questi dispositivi degli strumenti di gestione performanti e duraturi. Collegabili in Wi-fi, queste bilance possono integrarsi perfettamente alla rete esistente senza la necessità d’installare dei cavi di collegamento.
Un touch screen comodo con tecnologia LED.
La bilancia self service con telecamera di riconoscimento automatico dei prodotti.
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MITSUBISHI ELECTRIC PUNTA SUI MERCATI VERTICALI:LIFESCIENCE, TRATTAMENTO ACQUE E PROCESSO SOTTO I RIFLETTORI
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itsubishi Electric, riconosciuta a livello mondiale come leader nel campo dell’automazione industriale, si presenta a SPS/IPC/DRIVES ITALIA 2014 (Parma 20-22 maggio) con nuove importanti soluzioni integrate studiate per i diversi settori dei mercati verticali, sfruttando i concetti innovativi di e&eco-F@ctory, l’esclusivo concetto basato su sistemi realmente integrati. Pur mantenendo una grande attenzione ai comparti del Food&Beverage e del CPG (Consumer Packaged Goods), sotto i riflettori in questa quarta edizione LifeScience e Trattamento Acque, mercati in crescita su cui
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Mitsubishi Electric sta puntando attraverso lo sviluppo di soluzioni di automazione sempre più innovative e performanti. La visione dei mercati sarà presentata non solo in ambito automazione industriale; in anteprima ad SPS, nell’ambito delle soluzioni di processo sarà presentato il DCS (Distributed Control System) “PMSX Pro”, basato su iQ Platform. Molte le novità assolute a SPS. In prima linea la nuova generazione di inverter FR-A800, caratterizzata da potenti funzionalità integrate che ottimizzano l’efficienza operativa, il bilancio energetico e la produttività degli stabilimenti. Questa nuova gamma di inverter ha una potenza
che va da 750W fino a 1MW, coprendo ogni campo applicativo, dal più complesso al più gravoso. FR-A800 garantisce un’altissima flessibilità grazie alla CPU PLC integrata derivata dal potente Q PLC di Mitsubishi Electric. Le undici opzioni di rete di cui dispone, tra cui CC-Link, SSCNET, Profibus-DB, Profinet, Ethernet/ IP, LONworks e Modbus RTU, gli permettono di essere impiegato in qualsiasi configurazione. La totale retrocompatibilità con FR-A700, facilita l’utente durante la migrazione verso il nuovo modello; ad esempio la parametrizzazione e i cablaggi rimangono invariati garantendo massima trasparenza e minimo impegno da
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parte degli utenti stessi. Altra novità importante che l’azienda porta in fiera è l’innovativa serie GOT2000 che si colloca al top dell’attuale mercato HMI. Questa nuova serie, che eredita tutte le caratteristiche della storica serie GOT1000, introduce funzioni più avanzate per incrementare la produttività degli impianti e l’efficienza energetica, un nuovo processore per i pannelli operatore GT27 che garantisce il doppio della velocità e una maggiore fluidità grafica rispetto alla serie precedente, una memoria interna incrementata di ben 4 volte e un nuovo sistema di controllo intuitivo grazie alla funzione multi-touch e al gesture control. Sul fronte dei PLC compatti, Mitsubishi Electric, grazie all’introduzione del nuovo FX5, stabilisce un nuovo “standard” nel campo dei moderni plc compatti. Il nuovo FX5, grazie al suo processore tre volte più veloce del precedente, migliora le prestazioni e la produttività degli impianti, riduce i costi operativi totali e i consumi energetici raggiungendo performance finora impensabili. Utilizzando molteplici funzioni integrate, quali i contatori veloci fino a 200 KHz e le 4 uscite a treno d’impulsi anch’esse a 200 KHz, l’interfaccia Ethernet, gli ingressi e l’uscita analogica per il controllo PID, la serie FX5 può essere impiegata in tutti i settori industriali. L’innovativo PLC dispone anche di un’ampia gamma di moduli di comunicazione per connettersi
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a tutti i dispositivi di automazione Mitsubishi Electric, quali servo-azionamenti, inverter, sistemi di visione Cognex e le più comuni reti industriali. FX5 è totalmente retro-compatibile con la precedente serie MELSEC FX3. Per quanto riguarda i servosistemi, Mitsubishi Electric presenta la nuova serie MR-JE rinnovando ed evolvendo l’attuale gamma nella fascia entry e medium level MR-E. Disponibile con alimentazione 200V monofase o trifase nelle potenze da 100W a 3kW, MR-JE integra nuovi algoritmi e nuove funzioni che lo rendono un servo potente e idoneo per applicazioni motion control dove sono richieste elevate dinamiche e precisioni. Sempre protagonisti in fiera i robot serie F nelle versioni Scara RH e Antropomorfi RV. I primi sono caratterizzati da parametri completamente nuovi relativamente a velocità, precisione, flessibilità e facilità di integrazione, e offrono le velocità di spostamento migliori nella propria categoria, con un ciclo standard di soli 0,29 secondi. I verticali RV-F, invece, sono caratterizzati da estrema flessibilità e massime velocità di pickand-place della categoria e hanno una capacità di carico da 2 a 13kg. Con un ciclo standard di soli 0,32 secondi, questi robot garantiscono un aumento della produttività e possono essere utilizzati in sistemi che richiedono alte performance anche in spazi ridotti. Durante la fiera verranno lanciati i nuovi modelli speciali serie
F, progettati per essere resistenti ad agenti corrosivi nei processi di sterilizzazione e lavaggio tipici del settore alimentare, e che grazie all’assenza di angoli morti, aumentano le performance e riducono le dimensioni delle celle di lavoro. Ad esempio, nelle fasi di produzione l’utilizzo di grasso H1 li rende conformi alle restrittive normative alimentari; contestualmente, nelle fasi di imballaggio, vengono garantite manipolazioni fino a 150 cicli/ min per soddisfare anche le più performanti linee di produzione. Ed infine, per soddisfare le crescenti richieste del settore Trattamento Acque, sarà presentata la soluzione avanzata ME-RTU-FX che permette di monitorare i parametri di campo digitali e analogici di stazioni remote, come quelle degli oleodotti, gasdotti, delle centrali di commutazione, di tunnel e degli impianti di depurazione, e di trasmettere i dati raccolti alla stazione di monitoraggio centrale. La nuova smart RTU (Remote Terminal Unit) combina la robustezza e l’affidabilità della sua tecnologia PLC con le più avanzate tecniche di comunicazione necessarie per la sorveglianza a distanza e il controllo di attività distribuite. Estremamente facile e veloce da installare, permette una semplice connessione alla centrale di monitoraggio e controllo grazie al modem GPRS/EDGE integrato, alla porta Ethernet o tramite sistemi radio o modem esterni. La nuova unità RTU ha un consumo energetico molto ridotto e può essere alimentata, per esempio, con un sistema fotovoltaico o una turbina eolica.
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MODULO DI SICUREZZA STAND-ALONE PNOZ S50
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l modulo di sicurezza standalone PNOZ s50 di Pilz rappresenta una soluzione conveniente per il comando e il controllo di due freni di sicurezza fino al PL “e” secondo EN ISO 13849-1. Grazie alla tecnologia senza contatto è possibile ottenere tempi di intervento particolarmente rapidi per la protezione delle persone. La soluzione è compatibile con dispositivi di altri costruttori, pertanto estremamente flessibile, e garantisce opzioni di disattivazione personalizzate per ogni singola applicazione. Frenare in sicurezza e senza contatto – senza usura Nel caso del modulo PNOZ s50, alla sovratensione momentanea segue una riduzione di tensione parametrizzabile. I rapidi tempi di raffreddamento che ne conseguono garantiscono un risparmio energetico efficace per l’applicazione. Il comando e controllo sicuro dei freni permettono inoltre una commutazione immediata in caso di pericolo ed una commutazione lenta e senza usura durante il normale funzionamento, garantendo così una riduzione dei costi di manutenzione. Navigazione semplice Il modulo di sicurezza PNOZ s50, parte della famiglia PNOZsigma di Pilz, è anche dotato di un selettore rotativo per la navigazione nel menu, e di indicazioni su display per i parametri di impostazione e per i messaggi di diagnostica. I vantaggi in breve ❱ sicurezza elevata fino a PL “e” per il comando e il controllo di due freni (freni di arresto o di
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sicurezza) ❱ la tecnica senza contatto fino a 4,5 A per ciascun freno di sicurezza garantisce tempi di intervento rapidi e una soluzione di lunga durata ❱ rapidi tempi di commutazione grazie alla sovratensione momentanea con successiva riduzione della tensione ❱ sicurezza elevata e usura ridotta dei freni grazie alla disattivazione rapida o lenta del circuito di potenza ❱ diagnostica rapida tramite display ❱ comando e controllo dei freni indipendente dal costruttore grazie agli ingressi di sicurezza digitali Utilizzo con assi dai carichi elevati Grazie al modulo di sicurezza PNOZ s50 è possibile controllare e comandare in sicurezza i freni in numerosi settori applicativi come per esempio in macchinari di scena, macchine utensili, presse piegatrici, macchinari per l’imballaggio, tecnica di collaudo, tecnica di lavorazione o tecnologie energetiche e ambientali.
Macchine con assi Z Le seguenti macchine sono dotate di assi Z: ❱ impianti di carico e scarico ❱ pallettizzatrici ❱ fresatrici ❱ assi robotizzati ❱ dispositivi di sollevamento ❱ macchine con valvole/pneumatica/idraulica ❱ argani A seconda dei risultati dell’Analisi dei Rischi è necessario utilizzare un freno di stazionamento con test ciclico, un freno di sicurezza o una combinazione di entrambi. Il modulo di sicurezza PNOZ s50 può controllare e comandare sia freni di stazionamento sia freni di sicurezza. Utilizzo con macchinari di scena come argani In alcune applicazioni, oltre al freno di stazionamento è necessario prevedere anche un secondo freno per la messa in sicurezza. Nel settore della tecnica scenografica, ad esempio, gli argani vengono controllati tramite un doppio freno. Il modulo di sicurezza PNOZ s50 permette di comandare due potenti freni contemporaneamente, in sicurezza e senza contatto. Utilizzo con piattaforme di sollevamento a pantografo Le piattaforme di sollevamento a pantografo sono dispositivi di sollevamento con assi dai carichi elevati che vengono utilizzate, ad esempio, nella fase finale di montaggio nella produzione di automobili. In caso di personale al lavoro sugli assi verticali, è necessario rispettare i numerosi requisiti previsti dalla Direttiva Macchine.
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CONTROLLO PERFETTO La telecamera a colori con 3CCD AT-030MCL di JAI, distribuita in Italia da Image S, è ideale per applicazioni ad alta velocità nelle quali è necessario scartare gli oggetti che presentano anche piccolissime difformità cromatiche, come nel controllo di alimenti.
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ispezione di alimenti e imballaggi o confezioni, che comprende la verifica, la misurazione e/o il conteggio di bottiglie, lattine, contenitori, etichette, alimenti, pillole e altri articoli, presenta problematiche specifiche. Ad esempio, è fondamentale che le etichette siano precise e leggibili e che i contenitori per alimenti siano privi di sostanze contaminanti prima di essere riempiti e sigillati. La visione industriale svolge un ruolo fondamentale per il controllo di qualità di molti alimenti. L’acquisizione di immagini a colori, non necessaria per molte applicazioni industriali, può essere indispensabile nel settore alimentare, dove spesso bisogna valutare aspetti come il grado di maturazione o di cottura. Alimenti e confezioni presentano anche altre sfide: alcune sostanze, ad esempio, non tollerano la luce intensa o le temperature elevate
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generate da lampade di potenza elevata. Diventa così importante l’acquisizione di immagini di buona qualità in condizioni di bassa luminosità. Alle richieste specifiche di questo settore Image S è in grado di rispondere con diversi prodotti della propria gamma di soluzioni per la visione industriale, come la telecamera a colori con 3CCD AT-030MCL di JAI, particolarmente indicata per il settore del packaging alimentare e farmaceutico. AT-030MCL è una telecamera da 0,3 megapixel con frame rate elevati, provvista di interfaccia Mini Camera Link, ideale per applicazioni che richiedono una risoluzione (VGA) media, velocità elevate e riproduzione precisa dei dati cromatici. AT-030MCL si inserisce in una fascia di mercato unica per applicazioni di classificazione/ ispezione ad alta velocità, rispondendo alla richiesta di individuare
anche minime variazioni cromatiche sugli oggetti sottoposti al controllo. E’ basata sulla tecnologia JAI del prisma, che supporta tre CCD da 1/3 di pollice per immagini a colori ad alta fedeltà e risoluzione colorimetrica superiore alle telecamere basate sulle tradizionali tecniche di interpolazione Bayer. Grazie ai 3 CCD integrati, la AT-030MCL cattura un valore specifico rosso, verde e blu per ogni pixel, generando l’uscita cromatica più precisa attualmente disponibile in commercio. I tre sensori CCD ICX424AL forniscono una risoluzione di 659 (orizzontale) x 494 (verticale) pixel per ogni canale, con dimensioni dei singoli pixel pari a 7,4 per 7,4 micron. La telecamera opera a 120 fotogrammi al secondo a piena risoluzione e, utilizzando modalità a scansione parziale e binarizzazione (binning), può essere impostata per lavorare a frequenze molto più elevate.
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APPLICAZIONE: EUROPOOL ACULINE
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uropool nasce a Parma nel 1993, nel cuore della Food Valley italiana, zona d’eccellenza della tecnologia applicata all’industria alimentare, al packaging e all’imbottigliamento. La mission di Europool è offrire un elevato standard di engineering delle linee di imbottigliamento e di packaging. Europool ricerca le soluzioni più vantaggiose grazie alla conoscenza della tecnologia e delle soluzioni del mercato e all’esperienza maturata dal proprio team di ingegneri e tecnici. Europool agisce per ogni progetto come un ufficio tecnico
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al servizio del Cliente per ottenere soluzioni con tempi e costi certi. Europool offre al Cliente un servizio globale: ricerca dei fornitori e loro controllo qualitativo, coordinamento e direzione anche per opere sussidiarie, elaborazione impiantistica, prescrizioni di sicurezza, formazione degli addetti. Descrizione Applicazione: Gestire flussi in entrata e uscita da macchine, spesso ad alte prestazioni e ad alta efficienza, alle volte interfacciandosi con dispositivi preesistenti o di terze
parti richiede di anticipare e prevenire l’insorgenza di criticità nel flusso dei prodotti ed assecondare al contempo la massima flessibilità produttiva. Questo è possibile anche grazie al nuovo Aculine dell’Europool che è un trasportatore di accumulo a singola fila equipaggiato per gestire tutti i tipi di prodotti. Questa applicazione in caso di problemi sulla linea a monte accumula il flusso di bottiglie in uscita dalle macchine del packaging primario senza bloccare la produzione. Tramite un carrello gestito con po-
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sizionamento le bottiglie vengono convogliate in un trasporto a serpentina di lunghezza variabile a seconda le esigenze della linea. Una volta risolto il problema, il prodotto accumulato viene rimesso in linea ad una velocità tale da smaltire il prodotto accumulato, pronto per essere stoccato. Esigenze del cliente: 1) Soluzione di automazione completa da un unico fornitore 2) Modularità della macchina 3) Riduzione numero di codici prodotto / Miglioramento gestione costi service e magazzino 4) Risparmio energetico 5) Riduzione quadro elettrico 6) Riduzione costi cablaggi 7) Riduzione tempi / costi per start up ed ottimizzazione Descrizione della soluzione: Si è deciso di dare una soluzione completa di tutta macchina: 1)La parte di supervisore viene gestito tramite pannello operatore SEW DOP11B-30, per lettura velocità delle linea, bottiglie accumulate, gestione dei fault macchina.
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2) Il controllo del processo della intera macchina viene gestita tramite scheda SEW PLC MoviPlc DHF41B, con standard di programmazione IEC 61131-3. Questa scheda permette di gestire sia tutti i prodotti di automazione SEW (Movigear / Brushless), che anche tutta la sensoristica per il conteggio delle bottiglie o il gestione degli accumuli. 3)I nastri dei trasporti bottiglie vengono movimentati con il sistema meccatronico Movigear B, che ingloba in un unico prodotto inverter, motore brushless e riduttore ad assi paralleli. Questo prodotto offre una serie di vantaggi: efficienza energetica IE4, riduzione potenza installata, realizzare una linea con un numero limitato di codici, grazie al fatto che permette un alto range di velocità gestendo fino al 250%
della coppia nominale in fase di spunto. Tutti i sensori della macchina vengono collegati su delle schede GIO11B residenti sul Movigear per la gestione degli ingressi e uscite digitali da remoto, riducendo notevolmente i tempi/ costi di cablaggio. 4)Il posizionamento del carrello di accumulo è stato gestito con la versione ECR Movigear B con encoder integrato. 5) Il movimento lineare dei nastri viene sincronizzato tramite scheda PLC SEW al movimento rotatorio delle cinghie adibite al trasferimento delle bottiglie sul nastro di accumulo. Questo movimento rotatorio è generato da due servo motoriduttori controllati da azionamento SEW Movidrive. Conclusione: Rispetto alla soluzione standard, sono stati ottenuti i seguenti vantaggi: 1) La potenza installata è stata dimezzata dagli 11KW ai 5,5KW. 2) L’assorbimento è stato ridotto del 50% 3) Con solo 6 codici si è realizzata tutta la macchina, compreso il quadro elettrico.
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NUOVI PORTONI A SCORRIMENTO RAPIDO HÖRMANN PORTONI SEZIONALI SPEED PER SITUAZIONI DI MONTAGGIO SPECIALI Per risparmiare energia e ottimizzare il clima interno nonché i flussi di traffico, occorre che i sistemi di chiusura siano particolarmente veloci, affidabili ed efficienti. A questa necessità rispondono i nuovi portoni sezionali Hörmann Speed HS 5015 PU N, HS 5015 PU H e HS 6015 PU V, con velocità di apertura fino a 1,5 metri al secondo.
I nuovi portoni sezionali Speed Hörmann esprimono la massima potenzialità in situazioni di montaggio speciali. Se al di sopra del portone sono presenti supporti in acciaio o cavi e se il varco ha un’altezza elevata, il portone HS 6015 PU V a ridotta usura con guide di scorrimento verticali è la soluzione ideale. Grazie a un meccanismo a cinghia e a contrappeso, garantisce un funzionamento silenzioso e quasi privo di attrito.
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n presenza di spazi particolarmente ridotti nella zona dell’architrave, il nuovo portone sezionale Speed HS 5015 PU N è una valida alternativa ai portoni a spirale che in genere richiedono spazio al di sopra del varco. Poiché gli elementi del portone scorrono tramite un meccanismo a catena
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con bilanciamento tramite molle in guide di scorrimento orizzontali (anziché arrotolarsi in una spirale sopra il varco del portone), è sufficiente un’altezza dell’architrave di soli 480 mm per montare chiusure di dimensioni fino a 5 x 5 metri. Un problema frequente durante il montaggio di portoni a scorrimento
rapido è rappresentato inoltre dai cavi di alimentazione o dai supporti in acciaio presenti nell’architrave. Per questi casi, Hörmann ha sviluppato il portone sezionale Speed HS 5015 PU H adattabile con guide di scorrimento più alte. Poiché gli elementi scorrono in guide di scorrimento orizzontali, il cambio
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In presenza di spazi particolarmente stretti nella zona dell’architrave, il nuovo portone sezionale Speed HS 5015 PU N Hörmann è una valida alternativa al portone a spirale. Grazie alla parziale altezza architrave necessaria di soli 480 mm, il portone a scorrimento rapido può essere montato anche in presenza di limitato spazio sopra il varco.
Anziché arrotolarsi in una spirale sopra il varco, gli elementi del portone sezionale Speed HS 5015 PU N Hörmann scorrono tramite un meccanismo a catena con bilanciamento mezzo molle in guide di scorrimento orizzontali. Questa soluzione richiede molto meno spazio nella zona dell’architrave.
direzione di scorrimento verticale/ orizzontale può avvenire in maniera flessibile a seconda della situazione di montaggio in modo tale che i portoni fino a 5 x 6 metri possano essere montati anche sopra o dietro i cavi o i supporti in acciaio. Un meccanismo a catena con contrappesi protegge lo scorrimento del portone, riducendone sensibilmen-
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te l’usura e aumentandone conseguentemente la durata. Nel caso di capannoni o passaggi particolarmente elevati è possibile aggirare ancora meglio i fastidiosi supporti in acciaio o i cavi sopra il portone. Per queste situazioni di montaggio Hörmann ha appositamente sviluppato il portone sezionale Speed HS 6015 PU V a usura
ridotta per portoni da 6,50 x 6 metri. Gli elementi che scorrono verticalmente lungo la parete del capannone e un efficace meccanismo a cinghia e contrappeso consentono un funzionamento particolarmente silenzioso e quasi privo di attrito. Come tutti i portoni a scorrimento rapido Hörmann, anche i nuovi portoni sezionali Speed sono particolarmente sicuri ed efficienti. La barriera di sicurezza a raggi infrarossi integrata di serie nel telaio sorveglia fino a 2,50 metri di altezza la chiusura del portone, eliminando così il pericolo di collisione con persone o carrelli elevatori. In questo modo diventa superfluo montare componenti supplementari, come la costola di sicurezza, e il portone Hörmann risulta così di facile montaggio e manutenzione, dal momento che non sono necessarie installazioni supplementari sul manto. Una centralina di comando di serie con variatore di frequenza garantisce uno scorrimento del portone silenzioso e privo di usura e una durata più lunga del meccanismo del portone. Gli elementi zincati a caldo e a doppia parete con riempimento in schiuma rigida in poliuretano offrono un’elevata coibentazione termica e raggiungono, con una superficie del portone di 25 mq, un valore UD pari a 1,95 W/(m2 x K), tale da consentire di mantenere costante la temperatura dei capannoni riscaldati o raffreddati. Il profilo a linee sottili della superficie Micrograin sul lato esterno del portone offre un’estetica d’effetto. All’interno, la superficie goffrata garantisce un’elevata robustezza grazie alla struttura sottile, consentendo così di ridurre i graffi più profondi in caso di collisione. I portoni a scorrimento rapido Hörmann sono disponibili opzionalmente anche con finestratura doppia o tripla e con finestratura Duratec per un’elevata resistenza alla graffiatura.
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EATON PRESENTA LA MACCHINA WALFORM DI NUOVA GENERAZIONE
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a divisione Eaton Hydraulics, presenta la 4a generazione della compatta e collaudata macchina WALFORM, la Eaton Walterscheid M-WF385Xplus (WAL626385) rispondente ai requisiti di qualità, nelle applicazioni più esigenti. La nuova macchina per la sagomatura a freddo MWF385Xplus, è facile e intuitiva da utilizzare riducendo considerevolmente i tempi di lavorazione. La macchina, si adatta benissimo per essere utilizzata nei settori marino, gas e petrolifero, agricolo, dell’energia alternativa, manifatturiero e nel trasporto. “Un assemblaggio inadeguato costituisce il massimo rischio di insuccesso per tutti i tipi di tubazioni raccordate,” afferma Michael Weidenbrück, responsabile prodotto Walterscheid, Eaton. La tecnologia WALFORMplus crea condizioni di installazione ottimali con la massima stabilità e sicurezza del sistema, riducendo il rischio di insuccesso.” In ambienti di lavoro difficili, gli utilizzatori richiedono un’elevata affidabilità di montaggio tra tubo e raccordo. Il sistema WALFORM Eaton, offre i vantaggi di utilizzare una guarnizione elastomerica come ulteriore garanzia nell’evitare qualsiasi perdita di fluido e l’elevata affidabilità anche quando sottoposto ad elevati carichi dinamici. Inoltre, il processo di assemblaggio è semplice e pratico, poiché la macchina consente di ridurre la corsa per il serraggio dell’assemblaggio finale a un punto fisso ben definito, questo, deve essere visto come un
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fondamentale fattore di sicurezza. La coppia richiesta è del 25% inferiore rispetto all’assemblaggio manuale ad anello tagliente. Con il sistema Walform, vengono minimizzati i rischi di insuccesso dovuti ad errori umani. La tecnologia WALFORM per raccordare i tubi, si basa su quattro
elementi: estremità tubo sagomata meccanicamente, corpo DIN con una sede conica a 24 gradi, dado DIN e guarnizione. Il sistema rispetta il principio dell’utilizzo di componenti standard; sia il dado che il corpo sono in accordo alla normativa DIN EN ISO 8434-1 con evidenti vantaggi in termini di scorte e logistica. Come tutte le macchine WALFORM, la M-WF385Xplus è
contraddistinta dalla compattezza e dall’ottimo design. In virtu’ delle sue dimensioni, può’ essere trasportata sul campo mediante pallet di dimensioni standard. Inoltre, la M-WF385Xplus è dotata di un quadro di comando facile da usare e di un sensore ottico integrato nella parte superiore. Questo può essere azionato sia manualmente che in modo automatico, riducendo considerevolmente i tempi ciclo. Altre peculiarità, sono l’interruttore che porta la macchina nella posizione di cambio utensile, il controllo pneumatico in base alla temperatura ad alta efficienza energetica, l’ ottimizzazione integrata della rumorosità ed un contatore resettabile sul quadro di comando. Su richiesta, è inoltre disponibile un interruttore a pedale (WAL609949) pensato per facilitare le operazioni in presenza di tubazioni lunghe. È disponibile anche un robusto carrello (MW1) appositamente progettato, che consente una movimentazione facile e flessibile della macchina WALFORM. Ulteriore vantaggio di questo carrello, è la possibilità di movimentare tubi piegati poiché può essere inserito sotto la macchina. Gli utensili sono accuratamente conservati in serie in alloggiamenti specifici. L’armadio porta-utensili può essere posizionato in vari punti, qualora dovese esserci la necessità di maggior spazio, sono disponibili ulteriori armadi.
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
HONEYWELL LANCIA IL LETTORE BIOTTICO IBRIDO DI NUOVA GENERAZIONE Stratos 2700: destinato a rivoluzionare gli ambienti di vendita al dettaglio
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oneywell (NYSE: HON) ha introdotto oggi il nuovo lettore biottico Stratos™ 2700, dotato di un’architettura ibrida progettata per i retailer che desiderano ottimizzare gli investimenti, velocizzare le operazioni di pagamento e ridurre al minimo le perdite per mancato incasso. Basato sulla serie innovativa di lettori laser Honeywell, il versatile Stratos 2700 integra sia la tecnologia laser sia l’esclusiva tecnologia di imaging sviluppata da Honeywell, in modo da consentire agli operatori di cassa di leggere in modo semplice e rapido pressoché tutti i codici a barre, dai tradizionali codici 1D ai nuovi codici 2D presenti sugli schermi dei cellulari, il tutto con un unico dispositivo. La natura esclusiva della piattaforma ibrida consente ai retailer di mantenere inalterata la velocità delle operazioni di pagamento e al tempo stesso di ampliare considerevolmente le funzionalità di scansione dei lettori biottici standard, garantendo ad esempio la lettura di codici mobili e 2D, anche se danneggiati. Honeywell offre inoltre un conveniente processo di migrazione che permette di aggiornare facilmente il lettore direttamente sul campo, per far fronte alle future esigenze del punto vendita mediante l’installazio-
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ne di vari plug-in software e hardware, tra cui imager e bilance. Con l’obiettivo di ridurre le perdite per mancato incasso, lo Stratos 2700 integra un display LCD nella parte verticale del dispositivo. Se combinato con una videocamera standard, consente inoltre di mettere a punto un sistema di monitoraggio che, con un costo minimo, offre ai retailer la possibilità di diminuire gli sprechi riducendo gli articoli dimenticati o smarriti nell’area del carrello. Trasmettendo immagini in diretta da una posizione facilmente visibile dagli operatori di cassa, pur senza ostacolarne la vista, questo sistema consente infatti di controllare gli articoli presenti sul fondo del carrello, in modo da limitare le perdite del punto vendita senza modificare il sistema POS o l’infrastruttura IT. “Nel tentativo di ridurre al minimo le inefficienze associate alla lettura dei codici a barre nei punti vendita, tra cui aggiornamenti software troppo costosi e perdite per mancato incasso, la nostra piattaforma è stata sviluppata tenendo conto delle
esigenze di velocità e precisione dei clienti”, ha affermato Taylor Smith, Director of Product Management di Honeywell Scanning & Mobility. “Progettato per trasformare gli ambienti di cassa dei retailer, il lettore Stratos 2700 offre vantaggi concreti ai clienti, agli operatori di cassa e al personale di assistenza grazie a un processo di pagamento più veloce e accurato e a un’ampia gamma di applicazioni e servizi aggiuntivi, in grado di soddisfare le esigenze future”. Utilizzando il software Remote MasterMind è possibile gestire e aggiornare i lettori Stratos 2700 e tutti i dispositivi connessi da una postazione remota. Questa possibilità garantisce a un retailer di medie dimensioni un risparmio di oltre 250.000 euro l’anno, considerando quattro aggiornamenti software. Il sistema Checkpoint integrato e le antenne EAS (Electronic Article Surveillance) Sensormatic opzionali per la disattivazione delle etichette di protezione contribuiscono inoltre a ridurre ulteriormente i casi di furto durante le operazioni di pagamento.
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AUTOMAZIONE
COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
LE LAMELLE TRASPARENTI OFFRONO GRANDI VANTAGGI AI DIPENDENTI La Franz Haas Waffelmaschinen GmbH dota il nuovo locale di produzione delle porte ad avvolgimento rapido di EFAFLEX.
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onostante i grandi progressi della tecnica, all’interno di processi di produzione molto complessi l’occhio umano ha ancora il compito di controllare, valutare e guidare. Per queste operazioni è necessaria una quantità sufficiente di luce, priva di riflessi. La luce del giorno sul posto di lavoro garantisce un senso di percezione sicuro e aumenta la concentrazione. La Franz Haas Waffelmaschinen GmbH presso Leobendorf in Austria ha installato nel nuovo locale di produzione le porte ad avvolgimento turbo STT di EFAFLEX. “Le porte sono provviste di lamelle trasparenti che consentono l’ingresso di molta luce diurna nel nostro locale di produzione”, spiega Johann Pichler, direttore dell’amministrazione dell’edificio per lo stabilimento di Leobendorf. “Per i nostri dipendenti è molto più salubre po-
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ter approfittare della luce naturale, soprattutto nelle zone vicine alle porte, e utilizzare dunque l’illuminazione artificiale solo come fonte di luce integrativa.” Un vantaggio che secondo il direttore migliora considerevolmente la qualità del luogo di lavoro ed è di grande aiuto nel riconoscimento delle situazioni di pericolo e nella prevenzione degli incidenti. La possibilità di vedere l’esterno attraverso le porte significa per i dipendenti un ambiente lavorativo più confortevole. Realizzate in vetro acrilico SAN con una permeabilità alla luce superiore rispetto al vetro convenzionale, le lamelle delle porte hanno un peso notevolmente ridotto e mantengono permanentemente la loro trasparenza. “La EFAFLEX è stata il primo produttore in grado di offrirci la possibilità di sfruttare notevolmente la luce esterna e al contempo un valore di isolamento termico delle por-
te molto elevato”, afferma Johann Pichler. Secondo il regolamento austriaco relativo ai luoghi di lavoro, all’interno del locale di produzione deve essere presente una temperatura compresa fra i 19 e i 21 gradi Celsius. “Le porte contribuiscono notevolmente al mantenimento di questi valori, senza fare aumentare i costi energetici.” Per i progettisti è stato decisivo anche il lato estetico. “Le porte hanno un aspetto piacevole alla vista. Una delle porte conduce alla sala dimostrativa per i workshop con i nostri clienti. Vengono nel nostro stabilimento da tutto il mondo per ricevere maggiore consulenza prima di prendere una decisione sull’acquisto delle macchine e per collaudarle”, racconta Johann Pichler. “E naturalmente vogliamo mettere a loro disposizione un ambiente adeguato.” Nel frattempo sono state installate nello stabilimento nove
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porte ad avvolgimento rapido completamente automatiche. La maggior parte di queste si trova in zone molto sensibili come l’area di ricezione della merce. In questi punti le porte non possono assolutamente rimanere incastrate. “Al di là del fatto che dopo l’orario di chiusura non sarebbe possibile garantire la sicurezza dello stabilimento e che in inverno i nostri dipendenti soffrirebbero il freddo, tutte le deviazioni che bisognerebbe fare disturberebbero considerevolmente l’ingresso della merce per tutta la giornata o potrebbero addirittura arrestare le operazioni ad essa connesse”, illustra Johann Pichler prendendo come esempio un’ipotesi di emergenza. Il direttore continua dicendo che la tecnologia delle porte è completamente soddisfacente. E soprattutto c’è un ottimo rapporto qualità/prezzo. Anche la consulenza da parte dei dipendenti della EFAFLEX Torsysteme GmbH durante le fasi di progettazione e realizzazione, nonché il servizio di assistenza convincono il direttore per competenza e flessibilità. E proprio la flessibilità dei dipendenti e il servizio di assistenza a vita sui prodotti e per le esigenze dei clienti contribuiscono a trovare sempre la soluzione adatta e sono gli stessi capisaldi della filosofia aziendale del gruppo Haas. Solidi-
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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE
tà e sviluppo al più alto livello tecnologico sono strettamente legati alla storia ultra centenaria di questa azienda a conduzione familiare. Già nei primi anni del Novecento il mastro ferraio Josef Haas avvia a Vienna la propria attività di fabbro edile e di riparazione di macchinari. Durante la Seconda Guerra Mondiale sposta parte della sua attrezzatura di produzione nell’odierna Repubblica Ceca. Il figlio Franz, che ha imparato il mestiere insieme al fratello Karl nella bottega paterna, assume la direzione dell’impianto. I lavori di riparazione su stampi per wafer destano il suo interesse per i macchinari di produzione di questi dolci. Nel 1948, una volta tornato a
Vienna, presenta il suo primo macchinario per wafer. Forte dei primi successi di vendita avvia lo sviluppo di linee di produzione per wafer. Partendo da questa base fonda nel 1966 la ditta Franz Haas Waffelmaschinen GmbH insieme alla moglie Maria. Grazie all’acquisto complementare di aziende con prodotti integrativi negli anni 80 e 90 del Novecento e con la fondazione di nuove filiali nei Paesi Bassi, in Cina e in Danimarca, nonché con l’ulteriore sviluppo dei singoli settori commerciali, il gruppo Haas continua ad assicurarsi una forte crescita. In tutto il mondo l’azienda offre oggi lavoro a 1.400 dipendenti, 600 dei quali presso la sede principale di Leobendorf.
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INDUSTRIA CONSERVIERA
VEGETALE - ANIMALE
PROFESSIONALITÀ, QUALITÀ ED IMPEGNO COSTANTE HANNO PORTATO IL MARCHIO F.B.L. AD ESSERE CONOSCIUTO E STIMATO NEL MONDO
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razie ad un’esperienza di oltre quarant’anni, oggi la F.B.L. è una a azienda leader nel settore del confezionamento in contenitori di vetro e metallo (vasi bottiglie e scatole), di prodotti alimentari come confettura, miele, pomodoro e suoi derivati (sughi, salse, passato, concentrato e ketchup), sottoli, sottaceti, succhi di frutta, maionese e ecc. In particolare la F.B.L. è specializzata nella produzione dei seguenti macchinari: ❱ Depallettizzatore automatico interamente costruito in acciaio inox AISI 304, idoneo alla depallettizzazione di contenitori vuoti tipo scatole in banda stagna, vasi s/o bottiglie di vetro. ❱ Soffiante (universale e a twist) interamente costruita in acciaio inox AISI 304, idonea alla pulizia interna tramite insufflazione di aria, acqua e/o vapore di contenitori vuoti tipo scatole in banda stagna, vasi e/o bottiglie di vetro e/o plastica. ❱ Riempitrice lineare a vibrazione interamente costruita in acciaio inox AISI 304, idonea al riempimento di vasi di vetro e scatole in
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banda stagna con prodotti in pezzatura tipo olive, cipolline, cetriolini, carciofini, capperi, funghi, ciliegie, antipasti misti, etc… ❱ Colmatrice sottovuoto rotativa interamente costruita in acciaio inox AISI 304 ed in acciaio inox AISI 316 nelle parti a contatto con il prodotto, idonea alla colmatura sottovuoto di liquidi di governo tipo olio di oliva, olio di semi, salamoia, aceto, sciroppo e ecc… ❱ Dosatrice volumetrica rotativa in-
teramente costruita in acciaio inox AISI 304 ed in acciaio inox AISI 316 nelle parti a contatto con il prodotto, idonea al dosaggio ad alta precisione di prodotti densi e/o semidensi come confettura, concentrato di pomodoro, miele, salse, creme, paté, ketchup, senape, maionese e ecc… ❱ Capsulatrice automatica lineare interamente costruita in acciaio inox AISI 304, idonea alla chiusura con vuoto tramite insufflazione di vapore nello spazio di testa, di vasi e bottiglie di vetro dotate di capsula metallica twist-off di differente diametro. ❱ Tunnel pastorizzatore-raffreddatore interamente costruita in acciaio inox AISI 304, idoneo al trattamento termico di scatole in banda stagnata, vasi e bottiglie di vetro riempite con succhi di frutta, birra, confettura, concentrato di pomodoro, salse e sughi vegetali, verdure sottoli e sottaceti e ecc… ❱ Detector controllo vuoto idoneo al controllo della corretta chiusura di bottiglie e vasi di vetro dotati di capsula metal¬lica tipo twist-off con “safety-button”.
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• On-line quality control for agro-food applications • Bio-sensors for the detection of contaminants • Non destructive diagnosis Expertise
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• Fluorescence analysis • Spectroscopy • Laser systems and their applications
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The TEAM The PHOENIX team is composed of physicists, electronic engineers, computer science engineers. The production cycle is complete and entirely realised in Padova from the design to the prototype, to the final industrial device.
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Agro-Food Quality Control Division
NEW P-PhOS OPTICAL SYSTEM FOR THE DETECTION OF RESIDUAL PITS IN PITTED PRUNES
C-PhOS Vision system for the detection of pits and fragments of pits in pitted cherries in SO2, in alcohol, frozen and fresh
O-PhOS Vision system for the detection of pits and fragments of pits in olives
L-PhOS System with dual technology (NIR and X-Ray) for the detection of foreign bodies with very low differences density in fluid food
CHICK-PhOS On-line monitoring system for the detection of fragments of bones in the meat (under development)
Some of our customers Agribulgaria - Ferrero Group – BG (cherries) illycaffè spa – IT (coffee)
Kuminiano - Santorelli Group – BG (cherries)
MonteRé – IT (prunes)
Cesarin spa – IT (cherries)
Menz&Gasser spa – IT (jams)
Ambrosio - IDAV spa – IT (cherries)
Italcanditi-Vitalfood – IT (cherries)
Fabbri1905 spa – IT (cherries)
PHOENIX - Ricerca e Tecnologie Ottiche srl Via Svizzera, 6 - 35127 Padova - Italy Tel: 0039 049 7625256 Fax: 0039 049 8709499 www.phoenix-rto.it e-mail: phoenix@phoenix-rto.it
CONSERVIERA
VEGETALE - ANIMALE
UNA REALIZZAZIONE MOMBRINI il macello Fratelli Faccia a Ceva
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l nuovissimo macello Fratelli Faccia a Ceva si estende su una superficie di ben 15.000 mq, di cui ben 7.000 mq coperti, interamente pavimentati dalla Mombrini di Caravaggio, da anni leader indiscussa delle pavimentazioni per l’industria alimentare. In particolare nel settore della lavorazione delle carni, la scelta di una pavimentazione diviene fondamentale perché il lavoro possa venire svolto senza intoppi. In questi stabilimenti i requisiti più importanti che la pavimentazione deve soddisfare nelle varie fasi della lavorazione, sono quelli della non scivolosità e della lavabilità. Quando in poche ore affluiscono a un macello centinaia di capi di bestiame, ben si comprende come il ciclo della macellazione debba procedere in tutta sicurezza, igiene e velocità di esecuzione. Le maestranze addette alle varie fasi di lavorazione, soprattutto nella sala macellazione, devono potersi muovere senza la preoccupazione di scivolare. Inoltre, ma non meno importante, a fine lavorazione il pavimento deve essere pulito perfettamente e in tempi brevi. Il pavimento in Klinker, con sigillatura in resina epossidica, è quello che senza dubbio meglio risponde a entrambe queste esigenze. Nella sala di macellazione, in grado di lavorare 50.000 capi/anno, la pavimentazione riveste un’importanza fondamentale, soprattutto al piano superiore dove affluiscono i bovini provenienti dal grande bacino produttivo della pianura piemontese, le cui principali razze sono: Piemontese, Blonde d’Aquitaine, Limousine, Charolaise e loro incroci. Le fotografie qui allegate mostrano chiaramente che soprattutto nella sala di macellazione l’intervento di pulizia non è cosa da poco: la pavimentazione Mombrini – grazie anche al kit di pulizia appositamente studiato – torna come nuova in breve tempo dopo ogni ciclo lavorativo. Oltre alla sala macellazione, disposta su due piani, l’impianto è dotato di tutti gli altri reparti che garantiscono alle carni di giungere fresche e perfettamente lavorate fino al consumatore: • catena del freddo con tunnel di raffreddamento rapido carcasse a fine macellazione; celle per stoccaggio mezzene a 0°C (capacità kg 130.000); celle stoccaggio quarti a 0°C (capacità kg 50.000); cella per conservazione frattaglie a 0°C; cella per stoccaggio prodotti confezionati a 0°C; tunnel di congelamento rapido prodotti confezionati a -40°C; cella di stoccaggio prodotti confezionati a -20°C; cella per conservazione prodotti per lavorazione macinati a -4°C; cella conservazione trippe a 0 °C. - sala di sezionamento disosso e porzionato con capacità di
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20.000 kg/giorno per tagli anatomici sottovuoto e 18.000 kg/giorno per vaschette e porzionato in ATM. - Locali lavorazione macinati per la produzione di hamburger e tranci di macinato, confezionati in vassoi di polistirolo barrierati da confezionatrici ad ATM. - sala spedizione per carni in osso e confezionate, dotata di cinque bocche di carico. Solo una preventiva analisi del progetto di un impianto così complesso – unita a una grande esperienza in questo settore – può garantire che dopo la posa la pavimentazione sia all’altezza dei vari carichi di lavoro. Se è importante il materiale delle piastrelle, fondamentale è la loro posa e sigillatura, ma prima ancora il calcolo delle pendenze e il dimensionamento degli scarichi, nonché la realizzazione del massetto. Tutte operazioni interdipendenti che solo uno studio tecnico di grande esperienza può garantire pienamente: è
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VEGETALE - ANIMALE
il caso della Mombrini. Le sue pavimentazioni in Klinker antiacido sono presenti in Italia dal 1962 e proprio quest’anno l’azienda ha tagliato il notevole traguardo dei cinquant’anni di attività. Sotto la costante guida di Gianni Mombrini,
il fondatore, e del figlio, ingegner Carlo, ben 15 squadre di posatori garantiscono che il “sistema di pavimentazione Mombrini” sia sempre posato coniugando innovazione ed esperienza. Centinaia di clienti hanno dotato i loro impianti delle nostre pavimentazioni, dal settore lattiero-caseario al conserviero, dalla lavorazione delle carni a quella del pesce, dalla gastronomia al settore enologico, e così via… Proprio lavorando in tutti questi ambienti, alla Mombrini sappiamo bene che la pulizia dei nostri pavimenti è uno dei requisiti fondamentali. Anche al macello dei Fratelli Faccia la pensano allo stesso modo, proprio perché il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie è una garanzia prioritaria. Qui tutto il personale lavora per realizzare produzione igienicamente sicure, applicando quanto previsto dalle istruzioni di lavorazione e dal regolamento aziendale, curando l’impatto ambientale della propria attività, verificando il rispetto dei limiti di legge delle proprie emissioni e il corretto smaltimento dei rifiuti. Con l’adeguamento alla Direttiva IPPC ha attuato un sistema per la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento attraverso un sistema di monitoraggio periodico, persegue il rispetto dell’etica del lavoro sia curando l’idoneità degli ambienti di lavoro sia addestrando il proprio personale all’igiene ed alla sicurezza personale rifiutando prestazioni di lavoro, forniture o subforniture che possano presupporre lo sfruttamento dei lavoratori. Per rendere possibile l’attuazione della presente Politica per la Qualità, ogni anno si pone degli obiettivi pratici in tema di igiene, di riduzione delle anomalie e di miglioramento delle condizioni di lavoro. E la pavimentazione della Mombrini riveste un ruolo fondamentale per il raggiungimento di tutti questi obiettivi.
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VEGETALE - ANIMALE
PIGO: DALL’ESPANSIONE NEL MERCATO AMERICANO ALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE L’azienda leader presenta le proprie novità tecnologiche e i progetti per il prossimo anno
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n questo numero presentiamo alcune novità di Pigo, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine per la lavorazione della frutta e della verdura. Tre sono le notizie principali: l’espansione di Pigo sul mercato americano, lo sviluppo di nuove macchine, e il miglioramento delle macchine di punta, la Denocciolatrice PG 103 e Easy Freeze. Inoltre pubblichiamo il calendario fieristico aggiornato dell’azienda.
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L’ESPANSIONE NEL MERCATO AMERICANO Pigo ha in programma di espandersi ulteriormente nel mercato Americano. L’obiettivo del 2014 sarà duplice: confermare da un lato la solida presenza in Nord America e Canada, culminata con le iscrizioni ad NWFPA (Nord West Food Processors Association) e ad FPSA (Food Processing Suppliers Association); dall’altro, Pigo punta a conquistare il resto degli Stati Uniti. PIGO è stato presente alle maggiori fiere del territorio USA. L’anno
2013 ha finito con Chicago Process Expo, e Great Lake Fruit Expo in Michigan, l’anno 2014 ha cominciato con Expo 2014 a Portland e in seguito con un importante presenza come membro del CFPL al Sacramento Process Expo e come membro del AFFI al AFFI-con San Diego che confermano il nuovo successo del PIGO sul mercato americano LE NUOVE MACCHINE: INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEL CLIENTE Pigo ha sviluppato le nuove mac-
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chine come: EASY Dry SPYRO, la migliore soluzione per essiccare diversi prodotti. Avendo la costruzione abbastanza simile, Easy Dry SPYRO offre i medesimi vantaggi di Easy Freeze SPYRO, in termini di igene, facilità d’uso ed efficenza energetica. WASHING MACHINE PG 018, è la nuova lavatrice per la frutta e verdura con un sistema innovativo di ugelli, valvole e filtri. MACCHINA PER CAVOLFIORI PG 415, separa pezzetti di cavolfiore tagliandolo alla base. L’EVOLUZIONE NEL MIGLIORAMENTO Cercando sempre di migliorare le macchine, Pigo ha investito in innovazione anche sulle macchine di punta: sulla DENOCCIOLARICE PG 103 è stato installato un sistema innovativo di lubrificazione centralizzato, che permette una lubrificazione perfetta e veloce. Su EASY Freeze è stato installato un nuovo sistema di lavaggio automatico, efficace e veloce, che permete un lavaggio accurato in poco tempo. Anche qui è
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stato installato l’innovativo sistema di lubrificazione centralizzata. I NUOVI APPUNTAMENTI FIERISTICI Dopo un grande successo e un’esperienza molto proficua a Berlin Fruit Logistica e la prima comparsa e la nostra presentazione a CFIA Rennes continuiamo con un importante presenza come membro del CFPL al Sacramento Process Expo e come membro del AFFI al AFFI-con San Diego che confermano il nostro nuovo successo sul mercato americano per poi continuare con Aahar
International Fair in Delhi (10-14 March) and SEAFOOD PROCESSING BRUSSELS (2014). Mai come quest’anno la famosa Fruitlogistica e stata per noi impegnativa ma redditizia. l?affluenza che abbiamo avuto ques?anno non abbiamo mai avuto in tutti gli anni che abbiamo partecipato. impressioni e soddisfazioni sono tante. A Rennes ci siamo presentati per la prima volta ed e stato un piacere comparire per la prima volta su questo territorio. Un’esperienza assolutamente positiva che speriamo di ripetere negli anni a seguire.
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ESPERIENZA, RICERCA E SVILUPPO PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso
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azienda PIGO Srl è uno dei produttori leader al mondo di attrezzature per il congelamento e fornitore di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel congelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Assieme ai propri partners, PIGO ha installato le sue macchine, congelatori a spirale e a letto fluido, in tutto il mondo. I suoi sistemi sono forniti ad aziende in USA, Europa, Africa, Australia e Asia dall’azienda stessa e dai suoi partner industriali. PIGO Srl si è specializzata nelle costruzione di congelatori a letto fluido, Easy Freeze, i più indicati per congelare una varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti ittici, carne e formaggi. I congelatori PIGO sono costruiti in maniera modulare e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inox, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF anche con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lamponi, ecc. Tutte le unità sono totalmente assemblate e testate negli stabilimenti aziendali prima della spe-
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dizione al cliente. Dopodiché vengono assemblate da un team di esperti PIGO nella sede del cliente. Easy Freeze e Easy Freeze Spyro sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in molti vantaggi e privilegi per l’acquirente. Oltre a Easy Freeze e Easy Freeze Spyro, una delle macchine di punta di Pigo è la denocciolatrice automatica PG 103. Grazie al suo sistema di distribuzione, per un ri-
empimento quasi totale di piastre molto grandi (con frutta), la denocciolatrice PG 103 ha una capacità 50-100% maggiore di ogni altra denocciolatrice nel mercato, per una capacità ottimale di 60 cicli al minuto. L’esperienza dei clienti PIGO conferma l’adeguata qualità e preparazione della frutta (pulita, calibrata e con il giusto grado di maturazione) con 0,00% di noccioli rimasti. I siti www.pigo.biz e www.pigo.it aiutano ad avere un’idea migliore della produzione, brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono visibili su www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl.
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Sormac USM-S100 In base a diametro, forma e qualità del prodotto, questa pelatrice ha una capacità massima di 4.800-6.000 cipolle/ ora. Processo interamente a secco, alta resa (poco scarto) e perfetta qualità di pelatura.
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n’affermazione tosta ed amara ma a un buon intenditor poche parole. Dopo una crisi che dura da almeno 7 anni e di cui ancora non si intravede la fine, deve assolutamente succedere qualcosa. O ci arrendiamo oppure afferriamo il toro per le corna assicurandoci che il futuro non ci sfugga di mano. Noi optiamo naturalmente per la seconda e invitiamo i nostri lettori a fare altrettanto, assicurando di essere più che disposti a dare il nostro contributo. Con “noi” intendiamo Unimex ed i suoi 4 partner, vale a dire FAM, Kiremko, Sormac e Stumabo, il cosiddetto team-Unimex. Vedere la pagina pubblicitaria nella seconda di copertina. Ovviamente il team-
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Unimex ha subito in Italia anche dei contraccolpi ma ognuno deve percepire la suddetta affermazione come un incoraggiamento o meglio una sfida, uno stimolo a lavorare insieme ad un “progetto globale” che valga per tutta l’Italia. Unimex si ritiene fortunata di poter “afferrare” questo progetto in collaborazione con i 4 suddetti partner che operano in tutto il mondo e che grazie alla loro professionalità e al know how ed esperienza acquisiti non restano mai sorpresi.
PROGETTO GLOBALE: DOVE INIZIARE? Innanzitutto domandando a noi stessi: “Ma la nostra organizzazione è ancora adeguata oppure è necessario
un diverso approccio degli affari?” E’ sicuramente proficuo organizzare in questi casi degli incontri cosiddetti “brainstorming” con alcuni collaboratori con le idee chiare, coadiuvati magari da un estraneo, in cui ognuno possa e debba dire quello che desidera, con l’unico intento di mettere in tavola idee da elaborare, che gettino le basi per le attività future, talmente innovative o rivoluzionarie che non possano mancare i risultati positivi.
CHE COSA IN CONCRETO? Il contributo del team-Unimex consisterà soprattutto nell’apporto di idee riguardanti le proprie attività di marketing, che partono dalle macchine vendute sul mercato.
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Il team si adopera per ascoltare bene i clienti, attuali e futuri. Vuole rendere sue le loro idee cercando di tramutarle in una realtà concreta. Unimex collabora con 4 partner che hanno costruito una buona reputazione in tutto il mondo grazie alla propria politica aziendale: “solo il meglio è abbastanza buono”, oltre ad affidabilità, cura del cliente ed una ricerca continua di novità, miglioramenti, cambiamenti. R&S deve assumere ovunque il primo posto. Grazie a questa politica le 4 aziende non hanno sofferto la crisi come tutti gli altri, al contrario, hanno compiuto anche certi progressi. Ogni partner dispone in sede di un proprio laboratorio ove i clienti sono benvenuti per discutere e provare insieme agli esperti. FAM ha inoltre 8 altri laboratori in Gran Bretagna, Polonia, India, Cina, Australia, Canada, Messico e USA in cui una serie interminabile di prove di applicazione ha procurato e procurerà ancora un’utilissima esperienza pratica.
ESPERIENZA MONDIALE Una considerevole esperienza acquisita in parte all’interno della propria azienda ma accresciuta continuamente mediante intensi contatti all’estero i quali conducono in un mondo completamente differente, con particolari desideri ed esigenze. In altre parole un’esperienza enorme ed un grande know how sono interamente a disposizione di quelle ditte che desiderano o hanno bisogno di qualcosa di diverso. All’atto pratico si possono intraprendere o cogliere tre direzioni od opportunità, ognuna delle quali, da sola o insieme alle altre, consente un programma di rinnovamento.
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TRE OPPORTUNITÀ 1) si può approcciare il parco macchine del cliente in modo che cambiamenti, miglioramenti e ammodernamenti ne possano accrescere la qualità: maggiore capacità, migliore finitura del prodotto, risparmio energetico, maggiore sicurezza dell’alimento, minore scarto, per nominarne solo alcuni. 2) si possono ideare nuovi prodotti finiti o migliorare quelli esistenti. 3) si può esaminare tutto il processo di trasformazione e modificarlo, semplificarlo, migliorarlo in certi punti, per contenere i costi e perfezionare la qualità.
SOS 035-316831 Non esitate a telefonare o a scrivere (unimex@unimexonline.it). Chiedete di Annette, che ascolterà con interesse e potrà darVi già alcuni suggerimenti oppure metterVi subito in contatto con un tecnico: insieme al cliente siamo i più forti.
FAM Hymaks
Ha una capacità di taglio da 1600 a 5500 kg/h. Essa dipende da una serie di fattori: tipo di carne, salume o formaggio, misura e temperatura di taglio, stato del prodotto: crudo, fresco, cotto, raffreddato o congelato (fino a -16°C).
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INDUSTRIA CONSERVIERA
VEGETALE - ANIMALE
4 STORIE DI SUCCESSO
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i seguito vengono riportati alcuni esempi che parlano da sè, su come una nuova macchina o linea possa mano a mano crescere fino a divenire un’unità pressochè “perfetta”. Grazie ai suggerimenti dei clienti, grazie ai tentativi dei propri tecnici che quotidianamente sono alle prese con costruzione, assemblaggio e manutenzione, grazie a... un’infinità di circostanze soggette continuamente a cambiamenti ma che, se tenute bene sotto controllo, possono funzionare in modo ispirativo. Il costruttore delle macchine dovrà restare molto attivo e esplorativo, ma con l’apporto dei clienti si arriva più velocemente ad un progresso di successo. In tutto questo non si devono naturalmente scordare le normative vigenti. Ogni paese ha le proprie idee ed esigenze ma anche l’Unione Europea per esempio si fa sentire sempre più. Giustamente, ma si tratta anche di un fattore costo da non sottovalutare. Solamente ditte solide, preferibil-
mente con una R&S ben organizzata ed un buon reparto di progettazione, sono in grado di tenere testa alle crescenti esigenze, in qualsiasi settore. I 4 esempi riguardano: 1) Sormac, pelatrice di cipolle 2) Kiremko, linea di lavorazione per patate dolci 3) FAM, tagliatrice industriale di carne e formaggi 4) Stumabo, coltelli speciali per tagliare prodotto congelato e pesche coi noccioli
Pelatrici di cipolle da USM-1 via via fino a USM-S100 Circa 20 anni fa vide la luce la prima pelatrice di cipolle alla quale venne dato il codice USM-1. Questa macchina riscosse immediatamente un interesse inaspettato dal mercato che portò ad un miglioramento dopo l’altro, ragion per cui il codice dovette essere regolarmente modificato. Partendo da Sormac USM-1, passando per USM-100 e USM-
La fotografia mostra alcuni esempi di forme ottenibili con la linea Kiremko. Le possibilità sono molteplici grazie alla macchina rivoluzionaria NexGem.
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X100, l’ultimo codice è diventato Sormac USM-S100. Si tratta della macchina Sormac meglio venduta. Un “bestseller”. Ma attenzione! oggigiorno non è importante solo una buona pelatura. Nel tempo è emersa una serie di esigenze che non hanno propriamente a che vedere con la pelatura ma con l’ambiente, l’igiene, la sicurezza alimentare, il risparmio energetico, l’ergonomia, la sicurezza del personale, il livello sonoro, la riduzione degli scarti e dei costi di manutenzione. Naturalmente la qualità della pelatura riceve tutta l’attenzione ma lo sviluppo di novità o di nuove macchine ha assunto una tale espansione da richiedere molta cura e personale specializzato.
Trasformazione di patate dolci Sparse nel mondo ci sono varie regioni in cui vengono prodotti grossi quantitativi di patate dolci. Una di queste regioni è per esempio Shandong in Cina, da cui giunse a Kiremko la domanda di sviluppare una linea industriale in grado di trasformare patate dolci in una grande varietà di alimenti attraenti. Le patate dolci hanno in comune con la “patata” prodotta in grandi quantità in tutto il mondo solo il nome. Per quanto riguarda struttura, composizione e altre caratteristiche, per la trasformazione industriale la patata dolce è un prodotto abbastanza sconosciuto. Kiremko ha raccolto la sfida e dopo una serie di attività di ricerca ben coordinate e molte prove insieme al cliente interessato, nel 2012 è stata installata in Cina una linea che da allora produce quanto richiesto dal cliente: prodotti a base di patata
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dolce, formati, fritti e congelati che nel frattempo vengono già esportati in vari paesi asiatici. La foto mostra chiaramente come una purea di patate dolci possa essere trasformata in diverse forme. La linea è composta da: • ricevimento patate • spietratura e lavaggio • pelatura • ispezione • taglio • blancizzazione • miscelazione a carico • formatura
è stata installata una formatrice rotante di nuova concezione, vale a dire NexGem della Idaho Steel, partner della Kiremko
• frittura • surgelazione • confezionamento
Per ottenere coltelli di alta precisione Stumabo opera con un gran numero di robot scelti dallo staff di tecnici altamente specializzati.
Coltelli speciali per tagliare prodotto congelato e pesche coi noccioli
Tagliatrice industriale di carne e formaggio Dagli USA arrivò la richiesta di sviluppare una tagliatrice per carne e formaggi in grado di ottenere la certificazione USDA. Venne creata una task force di 10 diversi specialisti che dopo 4 anni di intenso lavoro, anche in collaborazione con le autorità USDA, hanno portato alla nascita della famosa FAM Hymaks. Le norme USDA sono estremamente rigorose per cui fu necessario ridisegnare, provare e successivamente produrre più della metà dei circa 200 componenti per arrivare al definitivo montaggio di questa robusta e straordinaria macchina. FAM Hymaks fornisce un contributo unico alla sicurezza alimentare. Formaggio e carne lo pretendono. Tutte le esigenze in più esposte nell’esempio 1 sono state prese in considerazione anche nel caso della FAM Hymaks. Tutte hanno ricevuto la dovuta attenzione.
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Stumabo è stata fondata nel 1945 e si è specializzata da allora nello sviluppo e nella produzione di coltelli di alta precisione. Dalla sua fondazione Stumabo ha prodotto circa 10.000 coltelli, tanti su misura, di cui circa 4.000 sono ancora commercializzati al giorno d’oggi. Una ditta desiderava tagliare pomodoro congelato, un prodotto non facile vista la durezza della parte congelata e la relativa morbidezza del cuore del pomodoro. Dopo opportune prove è nato un coltello che ha reso possibile il processo senza rottura dei coltelli. Lo stesso vale per un cliente che
desiderava tagliare pesche contenenti ancora il nocciolo, particolarmente duro. Anche in questo caso è stato progettato un coltello speciale con un conseguente adattamento dell’unità di taglio (tre passaggi) sicchè il taglio possa avere luogo senza problemi. Un coltello può essere prodotto con vari tipi di acciaio inossidabile lavorato in diversi modi. Ma anche la forma del coltello ed il modo in cui viene montato su un mandrino sono determinanti per varie caratteristiche del coltello. Come detto, Stumabo sviluppa e produce coltelli di alta precisione per l’industria alimentare. La produzione è possibile solo mediante uso assennato di robot, combinato al know how e alla capacità del personale tecnico Stumabo.
Da soli si può fare qualcosa, insieme molto di più. Innovazione richiede esperienza, know how, creatività ed entusiasmo. Insieme ai nostri 4 partner siamo a Vostra disposizione per trasformare le Vostre idee in realtà innovative. Joop Aarts
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ITALIA 2014 A PARMA DAL 20 AL 22 MAGGIO, L’ AUTOMAZIONE PUNTA SU ALIMENTARE, FARMACEUTICO E COSMESI
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rande attesa per SPS IPC Drives Italia, la fiera italiana dell’automazione industriale che, a tre mesi dalla manifestazione segna un incremento del 15% in termini di adesioni, con una proiezione finale rispetto allo scorso anno del +20%. Una sorprendente crescita in un contesto di mercato come quello attuale, ma che non deve stupire: SPS Italia si distingue infatti per la validità tecnico-scientifica, resa possibile grazie a un Advisory Panel composto da aziende di primissimo piano e da un Comitato Scientifico di responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine delle maggiori realtà produttive italiane; ma si distingue anche per le novità che propone negli anni, per la varietà dei progetti e l’originalità dei format. In questo contesto si inserisce la scelta degli organizzatori di SPS Italia di sposare, anche quest’anno, la formula delle tavole rotonde che già nell’edizione del 2013 si è dimostrata molto apprezzata dai visitatori della Fiera. Quest’anno le tavole rotonde saranno due: una il 21 maggio dedicata al settore “Food&Beverage” e realizzata in collaborazione con CibusTec-FoodTec, ”L’Automazione per l’Industria alimentare. Il Packaging multifunzionale: non solo imballo”; e una il 22 maggio focalizzata invece sul nuovo Fil Rouge “Pharma&Beauty”, “L’Automazione per l’industria farmaceutica e cosmesi: la vera ricetta garanzia di sicurezza”. La scelta dei due focus deriva dal tessuto industriale par-
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mense (Food), dall’importanza che il settore farmaceutico e quello della cosmesi hanno assunto negli anni nel panorama industriale italiano e dalle affinità che li caratterizzano. La ragione prima del modello Tavola Rotonda è quella di offrire un momento di incontro e confronto fra domanda ed offerta, un’analisi dei temi forti dei rispettivi settori che, partendo dalle esperienze dirette degli addetti, permetta di identificare le tecnologie disponibili e le case history più significative. A queste tavole rotonde parteciperanno, in qualità di relatori, fornitori di automazione e importanti End User quali Lavazza, Alce Nero e Acqua Sant’Anna, per il Food; Novartis, Sanofi, Chiesi, Teva, IMA ed Erbolario per quanto riguarda il Pharma&Beauty. A livello produttivo i settori oggetto delle tavole rotonde godono di numerose affinità: sicurezza, tracciabilità, certificazione e produttività; temi basilari e irrinunciabili per essere compatibili con le norme cogenti. Inoltre temi trasversali quali il packaging rappresentano un vero e proprio minimo comun denominatore. Il packaging infatti non è solo funzionale al
trasporto e alla logistica, ma è a sua volta veicolo stesso di marketing e prodotto nel prodotto. Non possiamo dimenticare poi che la tracciabilità dei prodotti ha assunto priorità assoluta oltre che per il settore farmaceutico anche per quello cosmetico ed alimentare: i consumatori chiedono sicurezza e qualità, per questo il packaging si è trasformato nel tempo in un documento informativo che racchiude dati e dettagli non più rinunciabili. A questo dobbiamo aggiungere le problematiche legate alla sostenibilità dei prodotti e delle confezioni e, nel caso dei medicinali, alla fustellatura. Da tutto ciò si comprende che l’ambito in cui l’automazione ha un ruolo essenziale, non riguarda solo i processi produttivi, ma anche aspetti legati alla vita del prodotto al termine della produzione. Un aspetto questo che ci fa comprendere quanto la nostra quotidianità sia permeata di automazione e quanto il confronto fra gli esperti sia fondamentale per poter migliorare anche in termini di efficienza e qualità. Appuntamento perciò a SPS IPC Drives Italia a Parma il 21 e 22 maggio per le tavole rotonde Food e Pharma & Beauty.
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FIERE
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ASSICA SCEGLIE MEAT-TECH ASSICA, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, sceglie Meat-Tech 2015 come manifestazione di riferimento per l’aggiornamento tecnologico. Determinante nella scelta la contemporaneità con IPACK-IMA 2015 e le sue fiere correlate.
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eat-Tech Processing & Packaging for the Meat Industry, la nuova manifestazione internazionale organizzata da Ipack-Ima spa, dedicata alle tecnologie e ai prodotti per la lavorazione, conservazione, packaging e distribuzione delle carni, ottiene il supporto di ASSICA, l’importante Associazione di settore che riunisce gli industriali della carne e dei salumi.
Ipack-Ima ha, infatti, siglato un accordo strategico di partnership con ASSICA, Associazione confindustriale delle carni e dei salumi che ha scelto Meat-Tech come manifestazione italiana di riferimento per il 2015 per l’aggiornamento tecnologico della sua filiera industriale. Il contratto, in esclusiva e in vigore fino al 2021, unisce le competenze delle due realtà che insieme realizzeranno iniziative ed eventi dedicati alla business community della carne, per accompagnare le aziende fino all’appuntamento con la manifestazione. “L’accordo con un’importante realtà associativa, quale è ASSICA attesta Meat-Tech come manifestazione di riferimento per il settore della lavorazione delle carni - dichiara Guido Corbella, AD di Ipack-Ima SpA. - Con il lancio di Meat-Tech riteniamo di aver pienamente interpretato le esigenze e le aspettative rappresentateci dai nostri stakeholder dell’industria della carne che ci chiedevano una collocazione del loro evento in
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un contesto altamente internazionale e integrato nella supply chain di riferimento. Ora siamo in grado anche in quest’area di realizzare la nostra strategia, che valorizza le business community della fiera IPACK-IMA con eventi autonomi e ‘co-located’ ”. “La partnership con Ipack-Ima - dichiara Lisa Ferrarini, Presidente di ASSICA – è una scelta strategica che da alle nostre aziende la possibilità di partecipare ad una manifestazione che offre il panorama delle tecnologie di processo, trasformazione e confezionamento. Penso che la nostra filiera di produzione, dalla parte agricola al prodotto finito, passando appunto per le tecnologie e i macchinari, sia un’eccellenza assoluta che - se si muove unita e coordinata - può conquistare i mercati internazionali”. Al centro dell’accordo è la comune convinzione che la concomitanza con IPACK-IMA 2015 e le sue fiere correlate Fruitech Innovation (dedicata alle tecnologie dell’intera filiera ortofrutticola) e Dairytech (tecnologie per l’industria lattiero casearia) contribuirà a rendere Meat-Tech il punto di riferimento per tutto il settore. La prima edi-
zione si terrà dal 19 al 23 maggio 2015 nel grande appuntamento internazionale in Fieramilano che già vede assieme ad IPACK-IMA e le sue correlate, anche Intralogistica Italia, Converflex e Grafitalia, in contemporanea con EXPO Milano 2015 che occuperà l’area limitrofa al quartiere fieristico durante l’edizione 2015 di Meat Tech. Ad Assica sono associate circa 180 aziende che rappresentano i marchi più prestigiosi del settore della salumeria italiana. Settore di grande rilievo nell’ambito dell’industria alimentare italiana che nel 2011 ha registrato un fatturato complessivo di 7.951 milioni di Euro. Ipack-Ima spa è il più importante organizzatore fieristico italiano nel campo della meccanica strumentale per il packaging e il processing, e fra i più importanti a livello internazionale. un partner fieristico con una visione strategica di lungo respiro, che si muove con agilità sia su scala nazionale che nello scacchiere internazionale. IpackIma spa non limita il proprio ruolo agli aspetti logistici, ma sostiene le aziende in tutti gli aspetti organizzativi che determinano il risultato di una partecipazione fieristica.
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LE FIERE IN RUSSIA: MOSCA COME CENTRO DIREZIONALE
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osca è il cuore degli affari in Russia e tutte le principali società russe ed internazionali vi sono rappresentate. Inoltre la capitale russa costituisce una sorta di ponte tra Europa ed Asia, pertanto uno dei poli fieristici più importanti al mondo. In Russia le fiere sono lo strumento principale per entrare in contatto con i propri partner commerciali. Rivestono particolare importanza n’accurata presentazione dei prodotti ed un intenso dialogo con i rappresentanti delle aziende al fine di concludere accordi proficui. La conclusione degli affari in Russia si differenzia per alcuni aspetti dai paesi occidentali: in primo luogo per la particolare importanza rivestita dai contatti personali. La creazione di una solida partnership, accompagnata da un continuo follow
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up, in Russia sono la chiave per il successo dei propri affari. Sin dagli esordi la Modern Bakery Moscow ha potuto contare sull’appoggio di importanti partner e sostenitori. La Modern Bakery Moscow: una fiera in cifre La Modern Bakery Moscow registra da anni un costante incremento di espositori e visitatori specializzati. Il successo della manifestazione è senza dubbio dovuto anche al variegato programma collaterale, nonché alla notevole attrattiva rappresentata dalla fiera stessa in quanto manifestazione leader per il settore della pasticceria e della panificazione. All’edizione 2013 della Modern Bakery Moscow hanno partecipato in totale oltre 14.000 v, con un incremento del 28,5% rispetto al 2012.
Anche gli espositori, arrivati a quota 243, hanno registrato un aumento all’incirca del 10%; questi ultimi sono accorsi principalmente dall’estero, per cogliere l’opportunità di presentare a Mosca i loro macchinari e tecnologie d’avanguardia. In totale si contavano 99 espositori provenienti dalla Russia, contro i 144 venuti dall’estero. Oltre alla panificazione (58%) e alla pasticceria (49%), l’interesse dei visitatori si è concentrato principalmente su macchinari (43%), materie prime (31%), cioccolata (15%), gelato (9%), tecnologie di raffreddamento (8%), programma collaterale (5%), oltre a tè e caffè (4% ciascuno). La maggior parte dei visitatori partecipa alla Modern Bakery Moscow per stabilire nuovi contatti (54%), per tenersi informato su novità
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ed innovazioni (45%), per curare i propri rapporti d’affari (28%), per concludere nuovi contratti (26%) ed infine per andare alla ricerca di nuove idee per la propria azienda, nuovi fornitori ed informazioni (24% ciascuno). La Modern Bakery Moscow riceve il sostegno di importanti associazioni ed istituzioni russe, quali l’Unione russa dei panettieri, il Ministero dell’agricoltura, l’Unione russa industria molitoria e delle sementi, l’Unione dei produttori di ingredienti, l’Accademia industriale internazionale, l’associazione dei produttori di dolciumi, l’Unione russa dei gelatieri, l’Unione russa del caffè e molte altre. In Russia consumi in crescita: enormi potenzialità di mercato Ogni cittadino russo consuma in media circa 120 kilogrammi di pane (+14%). Dal 2011 al 2012, il fatturato complessivo dei settori panificazione e pasticceria è aumentato all’incirca del 15%, raggiungendo
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quota 11 miliardi di euro. La storia si ripete, sia che si tratti di pasticceria, caffè, cioccolata, gelato o dolciumi: i consumi sono in crescita, di conseguenza aumentano anche i fatturati, ma nel contempo si avverte un bisogno sempre più incalzante di nuove tecnologie, di macchinari e di sviluppo. Fino al 2020 il governo russo sovvenzionerà la trasformazione e l’ammodernamento delle aziende russe del settore. I macchinari attualmente in uso risalgono per lo più agli anni ’80, ragion per cui è assolutamente necessaria un’opera di modernizzazione, in modo da riuscire a tenere il passo con lo sviluppo globale. Modern Bakery Moscow 2014: la manifestazione leader per il settore della panificazione e della pasticceria in Russia e nella CSI La Modern Bakery Moscow è l’unica fiera in Russia e nella CSI a coprire l’intero panorama dei settori di panificazione e pasticceria, coin-
volgendo inoltre tutte le tematiche ad esse collegate: dagli ingredienti, ai macchinari e gli impianti, fino ai materiali per l’imballaggio. Qui si da appuntamento l’intero settore, dalle piccole aziende artigianali fino alle grandi imprese, ai produttori, agli esperti di nuove tecnologie, fino al commercio e ai servizi. Modern Bakery Moscow 2014: punto d’incontro per l’intero settore e vetrina internazionale Da ben 19 anni, la Modern Bakery Moscow è artefice del successo di numerose imprese, sia in Russia che nei Paesi vicini. Oggi la Modern Bakery Moscow si è imposta sulla scena mondiale come una delle manifestazioni internazionali più prestigiose per il settore della panificazione e della pasticceria, nonché come la fiera leader per il mercato russo ed esteuropeo. Operatori del settore provenienti da oltre 30 paesi si danno appuntamento ogni anno alla Modern Bakery Moscow per entrare in con-
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Panifi cazione
Pasticceria
farsi guidare tra le nuove tematiche e le ultime tendenze da un programma collaterale estremamente ricco e completo. Nuove tecnologie, concorrenza, arte, opportunità di aggiornamento, nuove tematiche e tendenze e molto altro ancora vengono proposte ai visitatori attraverso conferenze e presentazioni accuratamente selezionate. Nuove tematiche 2014: le aziende italiane scoprono il redditizio mercato russo La 20° edizione della Modern Bakery Moscow affronta alcune tematiche, che in particolar modo per gli espositori italiani possono rivestire notevole interesse: caffè, cioccolata e gelato. Solitamente in questi settori le aziende italiane sono molto ben rappresentate; per loro il mercato russo offre enormi potenzialità di crescita e sviluppo.
Cioccolata
Caffè, tè ed allestimento di negozi
ANNI DI SUCCESSI
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tatto con le aziende leader del settore, pronte a condividere le ultime tendenze e novità, che in tal modo i visitatori hanno la possibilità di toccare con mano. Un vasto programma d’accompagnamento, con numerosi workshop, master classes, presentazioni dei prodotti e seminari offre una panoramica completa sulle tendenze dell’intero settore. In particolar modo per le aziende internazionali, la Modern Bakery Moscow offre la possibilità di tenersi informati sul mercato russo di panificazione e pasticceria, stabilendo inoltre contatti utili con operatori del settore. Programma collaterale 2014: nuove tematiche, nuove tendenze Dal 23 al 26 aprile 2014, periodo in cui si svolge la fiera, i visitatori specializzati hanno la possibilità di
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Ice Cream
MOLTO PIU’ CHE SOLO PANE Dal 1995, la Modern Bakery Moscow non è soltanto la manifestazione fi eristica leader in Russia per il settore della panifi cazione e della pasticceria, ma nel contempo si è affermata come piattaforma di scambio per nuove tematiche e tendenze. La fi era è un appuntamento annuale imprescindibile per tutte le aziende e i visitatori specializzati, operanti nel settore del caffè, del tè, dell’allestimento di caffetterie e negozi, del gelato e della cioccolata, sia in Russia che nei paesi della CSI.
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INTERNAZIONALE › Oltre 240 espositori, provenienti da 22 Paesi diversi, stand tedesco IMPORTANTE › Più di 14.000 visitatori specializzati, da oltre 30 Paesi, 87,5% con potere decisionale CONVINCENTE › Il 96% dei visitatori specializzati e degli espositori si dichiara soddisfatto AFFERMATA › Sostenuta dal governo russo e da tutte le principali associazioni PIACEVOLE › 4 giorni di di intrattenimento, master classes e presentazioni AFFIDABILE › Qualità e affi dabilità tedesca in organizzazione, realizzazione e marketing PER VOI › Un palcoscenico internazionale e preziosi contatti
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VINITALY INTERNATIONAL RIPARTE DAGLI USA E INAUGURA LA STAGIONE 2014 CON NUOVI SERVIZI DEDICATI AI PRODUTTORI ITALIANI
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initaly International, la piattaforma globale creata da Veronafiere per promuovere le eccellenze vitivinicole italiane nel mondo, diventa ancora più completa grazie alla nascita di due nuovi servizi: Vinitaly International Academy e Vinitaly International Importer Connect. Il rigore scientifico del primo e la flessibilità del progetto di matching del secondo arricchiscono il ventaglio di strumenti messo a punto da Vinitaly International per i produttori italiani che affrontano la sfida dei mercati esteri, con il duplice obiettivo di colmare i gap culturali e logistici che condizionano l’affermazione oltreconfine e massimizzare le op-
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portunità di incontro tra domanda e offerta. Il palcoscenico scelto per la presentazione dei nuovi strumenti dedicati agli operatori del settore è New York, dove il prossimo 3 febbraio si svolgerà Vinitaly USA, la cui tradizionale sessione pomeridiana di walkaround tasting vedrà coinvolte oltre 110 cantine italiane affiancate da importatori locali. La metropoli statunitense è stata scelta come banco di prova per testare l’efficacia di entrambe le iniziative su un mercato già maturo e ben strutturato come quello americano che, oltre ad essere uno dei principali importatori mondiali di vino* – al primo posto nella gradua-
toria mondiale per i vini frizzanti, con 30.457 migliaia di litri acquistati nel 2013 e al secondo per i vini in bottiglia, con 361.759 migliaia di litri acquistati nel 2013 – si conferma tra i maggiori estimatori della produzione vitivinicola italiana. Negli USA, l’Italia detiene infatti il primato di Paese esportatore sia in termini di volumi (è italiano il 25,2% del vino importato negli USA) che di valore (31,6%). L’evento di New York aprirà con una tavola rotonda nel corso della quale verranno presentati i risultati della prima fase “pilota” di Vinitaly International Importer Connect, il progetto di matching B2B che ambisce a favorire l’incontro tra importatori
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e distributori di vino su scala internazionale. Al centro del dibattito, le performance di cinque etichette italiane che nelle ultime settimane sono state messe in contatto, con il supporto della piattaforma BeverageTradeNetwork.com, con un database di 15.000 operatori statunitensi. “Vinitaly International Importer Connect è una nuova, interessante estensione della nostra visione del business fieristico come alleato per l’affermazione delle aziende produttrici sui mercati stranieri ad alto potenziale. Il progetto nasce con l’intento di aiutare gli espositori ad ottenere il massimo dalla loro partecipazione agli eventi di Vinitaly in Italia e nel mondo, selezionando in anticipo i contatti potenzialmente più interessanti: l’attività di screening aumenta notevolmente le possibilità che un incontro organizzato nel Padiglione oppure a una delle nostre Masterclass si traduca nell’avvio di una partnership con un nuovo importatore, o nell’acquisizione di un nuovo cliente in un’area strategica.” – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere. Fa leva invece sul tema culturale Vinitaly International Academy, il progetto educativo di Veronafiere finalizzato ad aumentare la conoscenza dei vini italiani tra gli operatori internazionali del settore. Ad aprire ufficialmente le attività didattiche nella sua patria d’adozione sarà il Direttore Scientifico Ian D’Agata, protagonista di tre Masterclass pensate appositamente per il competente pubblico americano. Giornalista e critico enogastronomico di fama internazionale, profondo intenditore dei prodotti vinicoli e dotato di competenze di biologia molecolare, D’Agata guiderà il progetto coniugando rigore scientifico, passione e una visione cosmopolita. Le attività formative coinvolgeranno ristretti gruppi selezionati di operatori locali, con percorsi didattici articolati
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su tre diversi livelli: un programma “base” di introduzione al complesso mercato enologico italiano e due programmi, “avanzato” e “focus”, dedicati all’approfondimento di viti ed etichette di singole regioni d’Italia. Il programma delle lezioni prevede un’alternanza di Lectures accademiche e Masterclass di degustazione, i cui contenuti verranno personalizzati per rispondere alle esigenze di ciascun mercato in cui verrà esportata l’Accademia. “Con almeno 378 qualità di uve autoctone, l’Italia è uno dei mercati vitivinicoli più complessi al mondo: una ricchezza che costituisce la nostra forza e la nostra unicità, ma anche una debolezza quando affrontiamo i mercati esteri, poco preparati a cogliere le sfumature di aromi e sapori dei nostri vini. Aiutando importatori e distributori a scoprire, comprendere e apprezzare questa grande varietà, l’Accademia di Vinitaly International mira a sostenere e incrementare le vendite di vino italiano creando, per i nostri prodotti di eccellenza, una domanda più consapevole e qualificata. Crediamo molto in questo progetto, che aggiunge un nuovo, importante tassello alla nostra missione di valorizzazione del prodotto del made in Italy a sostegno degli operatori italiani.” – ha proseguito Ettore Riello, Presidente di Veronafiere. Vinitaly USA apre la stagione 2014 degli eventi organizzati da Veronafiere nei principali mercati per il business enologico. Il programma di incontri proseguirà nel mese di marzo con un importante ritorno sul mercato cinese: un evento B2B della durata di tre giorni al Fuorisalone di Chengdu, dove si terrà la 90ma edizione della più importante fiera del settore dedicata ad importatori e distributori. Nella seconda metà dell’anno Vinitaly International sarà infine di nuovo ambasciatore dell’eccellenza enoica italiana sulle piazze consolidate di Hong Kong e Mosca.
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FIERE - EXHIBITIONS
Выставки
china east europe meeting • events • fairs
congressi
russia middle east • asia
семинары • china • asia • middle east • east europe SIGEP
18-22/01/2014 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery
ISM
ALIMENTARIA
31/03-03/04/2014 BARCELLONA Fiera internazionale sull’industria alimentare International show about food industry
VINITALY
26-29/01/2014 COLONIA Salone internazionale dei prodotti dolciari International exhibition about confectionery
06-09/04/2014 VERONA Salone internazionale sui vini e i liquori e le tecnologie per produrli International exhibition on wines and liqueurs and technologies
FRUITLOGISTICA
PIZZA WORLD
05-07/02/2014 BERLINO Salone Internazionale di frutta e verdura International fair for fruit and vegetables
EUROPAIN
08-12/03/2014 PARIGI Salone Internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry
PABOGEL
23-26/03/2014 ROMA Fiera sulle attrezzature, macchine, ingredienti, formazione, arredi etc. dedicati al food ed alla ristorazione Exhibitions about raw materials, plant, furnishing and fittings for the artisan gelato, bakery, pizzerias and restaurants
07-09/04/2014 PARMA Manifestazione su prodotti, tecnologie e servizi dedicati al mondo delle pizzerie Exhbition on products, technologies and services completely dedicated to independent and chain pizzerias
SPS/IPC/DRIVES/ ITALIA
20-22/05/2014 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector
INTERMOPRO
21-23/09/2014 DÜSSELDORF Fiere internazionali per i prodotti lattiero-caseari, alimenti surgelati, gelati, tecnologia, carne e salsiccia international trade fairs for dairy products, frozen food, ice cream, technology, meat and sausage
MACFRUT
24-26/09/2014 CESENA Mostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola International exhibition of machinery and equipment for the fruit and vegetable processing
CIBUS
INTERSICOP
05-08/05/2014 PARMA Salone Internazionale del prodotto alimentare International food exhibition
01-05/10/2014 MADRID International bakery, pastry and related industries show Fiera internazionale sula panificazione e la pasticceria
INTERPACK
mcT Tecnologie
08-14/05/2014 DÜSSELDORF Fiera della tecnologia per imballaggio, confezionamento, panificazione, pasticceria Technology fair for packaging, packing, bakery, pastry
12/06/2014 BOLOGNA Mostra Convegno di una giornata sulle tecnologie per l’industria alimentare One day exhibition and conference on the technologies for the food industry
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19-23/10/2014 PARIGI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging e del prodotto alimentare International exhibition and conference on technologies for food& beverage and food products
CIBUSTEC
EMBALLAGE
17-20/11/2014 PARIGI Salone internazionale dell’imballaggio Exhibition about packaging technology
VINITECH
21-24/10/2014 PARMA Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and conference on instrumental and process analysis and laboratory technology
2-4/12/2014 BORDEAUX Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry
SAVE
SIGEP
28-29/10/2014 VERONA Mostra Convegno delle Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazione, Strumentazione, Sensori International exhibition for food processing
PACK EXPO
02-05/11/2014 CHICAGO Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair
GULFOOD MANUFACTURING
09-11/11/2014 DUBAI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and conference on instrumental and process analysis and laboratory technology
BRAU BEVIALE
11-13/11/2014 NORIMBERGA Fiera su materie prime, tecnologie, logistica e processo per la produzione di birra e bevande Fair of raw materials, technologies, logistics for production of beer and soft drinks
17-21/01/2015 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery
PROSWEET
01-04/02/2015 COLONIA Salone internazionale della subfornitura per l’industria dolciaria The international supplier fair for the confectionery industry
ANUGA FOODTEC
24-27/03/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International food and beverage technology exhibition
HISPACK
21-24/04/2015 BARCELLONA Manifestazione internazionale su macchine, impianti e tecnologia per il packaging International packaging exhibition
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19-21/05/2015 VERONA Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene
IPACK-IMA
19-23/05/2015 MILANO Mostra Internazionale per l’industria del confezionamento International exhibition for the packaging industry
MEAT-TECH
19-23/05/2015 MILANO Fiera sulle tecnologie per il confezionamento e la lavorazione della carne Pocessing & packaging for the meat industry
SNACKEX
10-11/06/2015 Istanbul Esposizione su snack, patatine, noccioline, pistacchi, mandorle secche, savoury snacks, chips, biscotti salati, tortillas, pretzels, popcorn, crackers di riso, flips . Event about: savoury snacks, snack nuts, potato chips, corn chips, potato sticks, peanuts, pistachios, hazelnuts and almonds, baked snacks, tortillas, pretzels, popcorn, pork rinds, rice crackers, flips, savoury biscuits.
FACKPACK
29/09-01/10/2015 NORIMBERGA Salone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions
ANUGA
10-14/10/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International exhibition of food and beverages
HOST
23-27/10/2015 MILANO Salone tecnologico per la panificazione e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry
SIMEI
Novembre 2015 MILANO Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry
IBA
12-17/09/2015 MONACO Salone Internazionale per l’ind. della panificazione e della pasticceria International fair for the bakery and confectionery industry
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FOODEXPO
PRODEXPO
23-26/04/2014 GUANGZHOU Mostra internazionale sull’industria delle materie plastiche International exhibition on plastic and rubber industries
28-31/01/2014 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International packaging machinery exhibition 10-14/02/2014 MOSCA Fera internazionale su alimenti, bevande e materie prime per alimenti International exhibition for food, beverage and food raw materials
SINO-PACK
03-05/03/2014 GUANGZHOU Fiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevande International fair for packaging, packing machines and beverage technology
INTERFOOD
19-21/03/2013 S. PIETROBURGO Salone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredienti International exhibition for food beverages and ingredients
VINITALY
24-27/03/2014 CHENGDU Fiera internazionale su vini e liquori International wine & spirits show
MODERN BAKERY
23-26/04/2014 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients
09-11/04/2014 KIEV Fiera internazionale per i produttori di alimenti e bevande International trade exhibition on food and beverage producers
CHINAPLAS
BAKERY CHINA
13-16/05/14 SHANGHAI Fiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in Cina International Trade fair for the bakery and confectionery trades in China
ROSUPAK
17-20/06/2014 MOSCA Saloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industriale International food and industry packaging exhibition
WORLD FOOD MOSCOW
15-18/09/2014 MOSCA Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products
AGROPRODMASH
06-10/10/2014 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale International trade exhibition of machinery and equipment for agroindustrial industry
WORLD FOOD UKRAINE
28-30/10/2014 KIEV Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products
PROPACK - BEVTEK China
16-18/07/2014 SHANGAI Mostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamento International exhibition for the food industry and for packaging technologies
INPRODMASH
09-11/09/2014 MOSCA Fiera internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentare International specialized trade fair of equipment and technologies for food processing industry
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