RASSEGNA ALIMENTARE - 2016 - 1

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SOMMARIO

1-25

SpECIALE ENERGIA

37-57

ENERGIA AB ENERGY: cogenerazione e valorizzazione

NEWS

energetica delle fonti rinnovabili. pag 4/12

58-61

LATTIERO CASEARIO

62-80

NEWS RADEmAkER Bv: linea pane rademaker

CONFEZIONAMENTO

“crusto” analisi tecnica e valutazione del costo di proprietà. pag 39-40

81-95

AUTOMAZIONE

96-108

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FIERE

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service!. pag 58/61

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CONFEZIONAMENTO LINPAC PACkAGING SRL: linpac lancia la sua nuova gamma di pasticceria al mercato italiano. pag 62-63

Redazione, sede legale e amministrazione: Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB) Tel. +39 0362 244182 +39 0362 244186 web site: www.editricezeus.com e-mail: info@editricezeus.com portale: www.itfoodonline.com e-mail: marketing@itfoodonline.com skypeTM: editricezeus

Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXVI - n.1 - Febbraio 2016 direttore responsabile Enrico Maffizzoni direzione@editricezeus.com

AUTOMAZIONE TIESSE ROBOT SPA: tiesse robot: dalla tecnologia Kawasaki il nuovo robot “duAro” pag 86-87

coordinamento redazione S.V. Maffizzoni redazione@editricezeus.com redazione Sonia Bennati bennati@editricezeus.com contabilità Elena Costanzo amministrazione@editricezeus.com Grafica, progettazione e Impaginazione ZEUS Agency grafica@editricezeus.com

FIERE IFFA: decolla “industria della carne 4.0” pag 100/102

ci trovi anche a... mosca (Russia) Pavilo Forum F.F 10.2 Parma (Italia) Stand della stampa internazionale

Tipografia Faenza Industrie Grafiche Rassegna Alimentare (fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa). Abbonamento annuale (sei fascicoli): 120 € (Europa) 170 US$ (fuori Europa) Il pagamento degli abbonamenti può essere eseguito a mezzo vaglia o assegno intestato a EDITRICE ZEUS SAS

rassegna Alimentare

panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

ISSN 1827-4102

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speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

cogenerazione e valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili Alcuni esempi di applicazione delle tecnologie di AB del settore alimentare, in cui aziende affermate sul mercato nazionale ed internazionale per la qualità dei loro prodotti, hanno scelto di impiegare impianti di cogenerazione e trigenerazione. Fondato a Orzinuovi nel 1981 da Angelo Baronchelli, AB (www.gruppoab.it) opera nei settori della cogenerazione e della valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili. AB è oggi il riferimento globale della cogenerazione, grazie alle proprie soluzioni modulari per esterno da 100 a 10.000 kWe. Fino a oggi sono stati installati oltre 1.000 impianti per un totale di potenza elettrica nominale che supera i

1.300 MW. Negli ultimi anni la capacità produttiva è quadruplicata e il numero di dipendenti ha superato le 600 unità. AB è oggi presente con filiali dirette in Polonia, Serbia, Croazia, nonché in Spagna, Romania, Repubblica Ceca, Austria, Brasile, Paesi Bassi, Francia, Germania, UK, Canada, USA, Israele e recentemente ha aperto anche in Russia, Turchia e Messico.


speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

ab e orogel: lA cogenerAzione Al servizio dellA quAlità e dell’AmBiente

S

inergia Sinergia tra AB e il settore dell’agroalimentare italiano: la cogenerazione entra nello stabilimento Orogel di Cesena, realtà di punta del settore in Italia, dove si produce un quarto dei prodotti vegetali del nostro Paese. Il Gruppo Industriale di Orzinuovi si conferma partner ideale per ottimizzare l’efficienza energetica anche delle aziende alimentari attraverso l’installazione di due impianti di cogenerazione alimentati a gas naturale nella sede romagnola. Qualità, efficienza e sostenibilità sono solo tre delle caratteristiche che accomunano due importanti realtà industriali del nostro paese che puntano sull’eccellenza del prodotto “Made in Italy”. AB (www.gruppoab.it), leader europeo del settore della cogenerazione, ha infatti installato due impianti ECOMAX® 20NGS (www.gruppoab. it/soluzioni/ecomax.asp) nello stabilimento Orogel di Cesena, un grande marchio di eccellenza che offre prodotti nati e coltivati in Italia capaci di esaltare il gusto della grande tradizione culinaria italiana. La bolletta energetica è uno dei fattori più incidenti sui costi di produzione. Oggi più che mai è necessario un processo di ottimizzazione delle spese anche nel settore dell’agro alimentare e, per quanto riguarda Orogel, in particolare nella produzione di prodotti freschi e surgelati di qualità nello stabilimento di Cesena. È per questo motivo e per la visione dell’azienda romagnola che punta sempre più su autoproduzione di qualità, impegno nella ricerca, sviluppo tecnologico, sostenibilità e rispetto della natura e dei suoi cicli, che Orogel ha scelto un sistema di cogenerazione AB.

I tecnici AB hanno installato due impianti di cogenerazione ECOMAX® 20NGS (http://www.gruppoab. it/soluzioni/ecomax.asp) a gas naturale con una potenza elettrica di 4 MegaWatt che assicurano la copertura del 70% circa di fabbisogno elettrico e il 65/70% del fabbisogno termico dello stabilimento di Cesena. L’assetto dell’impianto scelto massimizza l’utilizzo delle produzioni, che sono variabili essendo legate alla stagionalità e alla disponibilità di prodotto dell’industria alimentare. I volumi attesi per quanto riguarda l’energia elettrica prodot-

ta sono di circa 21mila megawatt ora all’anno, con un recupero termico di circa 12.500 megawatt ora. Il risparmio annuo è di circa 1 milione e 200 mila metri cubi di gas pari a 2.300 tonnellate di CO2, 1.600 chilogrammi di CO e 3.700 chilogrammi di NOx di emissioni evitate nell’ ambiente. Il percorso intrapreso da Orogel con AB nello stabilimento di Cesena è un ulteriore passo dell’azienda romagnola in direzione dell’autoproduzione, dell’efficienza energetica e della ricerca di alti standard tecnologici.

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speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

ab e granarolo, l’itAliA che eccelle fA sinergiA nel nome dell’efficienza energetica

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ontinuare a crescere sviluppandosi a livello internazionale mantenendo ben saldi i principi di alta qualità e “italianità” attraverso una politica “green” legata all’efficienza energetica: questi i comuni denominatori di due aziende come AB e Granarolo. In considerazione degli elevati consumi di energia elettrica e termica richiesti dai processi produttivi e nell’ottica di una razionalizzazione nell’utilizzo delle fonti di energia fossile, con conseguente risparmio economico e miglioramento della condizione ambientale relativamente ai gas serra, la Granarolo S.p.A. ha installato ben due impianti di cogenerazione di AB presso i siti produttivi di Pasturago di Vernate (MI) e Gioia del Colle (BA). Le aziende agro alimentari industriali sono grandi “consumatrici” di energia termica ed elettrica all’interno della loro filiera con importanti ricadute sia sulla loro bolletta che sull’ambiente e la cogenerazione è quindi la soluzione ideale per far fronte alle esigenze di queste realtà. Granarolo S.p.A., il maggiore operatore agro industriale del Paese a capitale italiano in crescita sia a livello nazionale che internazionale, pone grande attenzione, oltre che alla qualità ed all’eccellenza dei propri prodotti, anche all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale e per questo motivo ha scelto AB, leader del proprio settore a livello interna6

zionale, per progettare e realizzare due impianti di cogenerazione nei siti produttivi di Pasturago di Vernate, in provincia di Milano, e Gioia del Colle, in Provincia di Bari. L’energia elettrica prodotta nei due impianti viene integralmente utilizzata dai siti produttivi così come l’energia termica, con un risparmio notevole sia a livello economico sia a livello di emissioni di gas serra in atmosfera. Si stima infatti per i due impianti in oggetto, un risparmio complessivo pari a circa 5.800 ton/ anno di CO2 emessa. GLI IMpIANtI AB pASturAGO dI VErNAtE L’attività dell’impianto di Pasturago di Vernate (MI) è finalizzata alla produzione e confezionamento di latte fresco, panna, yogurt, dessert e latte UHT. L’impianto, un ECOMAX® 33 HE, è alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 3.354 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 7.674 kW. L’impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie viene integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore è utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore a 11 barg e acqua calda a 90 °C. Sul circuito fumi è installato uno scambiatore a tubi di fumo per produrre vapore


speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

utilizzato dall’azienda per i propri scopi produttivi. L’energia termica totale recuperabile è pari a 2.808 kWt. È prevista una operatività del gruppo pari a circa 7.000 h/anno.

GLI IMpIANtI AB GIOIA dEL COLLE L’attività dell’impianto di Gioa del Colle (BA) è finalizzata al trattamento e confezionamento di latte fresco pastorizzato e UHT a marchio “Perla” e a marchio “Granarolo”. L’impianto, un ECOMAX® 10 NGS, è alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 1.063 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 2.673 kW. Questo impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie, viene utilizzata per soddisfare le esigenze energetiche di stabilimento; mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore è utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore a 13,5 barg e acqua calda a 90 °C. Sul circuito fumi è installato uno scambiatore a tubi di fumo per produrre vapore utilizzato dall’azienda per i propri scopi produttivi. L’energia termica totale recuperabile è pari a 1.148 kWt. È prevista una operatività del gruppo pari a circa 6.799 ore/anno.

Dati caratteristici cogeneratore Pasturago Di Vernate PCI gas naturale

kWh/Nm3

9,5

Consumo gas naturale

Nm3/h

808

Potenza introdotta

kW

7.674

Potenza meccanica erogata

kWe

3.431

Potenza elettrica erogata

kWe

3.354

Potenza termica recuperabile (acqua calda)

kWt

1.707

Potenza termica recuperabile kWt (gas di scarico raffreddati a 180 °C)

1.101

Rendimento elettrico

%

43,6

Rendimento termico

%

36,6

Rendimento complessivo

%

80,2

Dati caratteristici cogeneratore gioia Del colle PCI gas naturale

kWh/Nmc

9,5

Consumo gas naturale

Nmc/h

281

Potenza introdotta

kW

2.673

Potenza meccanica erogata

kWe

1.095

Potenza elettrica erogata

kWe

1.063

Potenza termica recuperabile (acqua calda+ gas di scarico raffreddati a 210 °C)

kWt

1.148

Rendimento elettrico

%

39,8

Rendimento termico

%

42,9

Rendimento complessivo

%

82,7

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ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

impianto di trigenerazione AB per il pAstificio lucio garofalo Spa un nuovo, importante riconoscimento della capacità del gruppo industriale di orzinuovi di essere partner per l’efficienza energetica della filiera dei pastifici.

AB

leader europeo nella realizzazione di impianti di cogenerazione, ha fornito per il Pastificio Garofalo di Gragnano uno specifico impianto di trigenerazione. La scelta della prestigiosa azienda campana, nota per l’attenzione che riserva alla qualità del prodotto e per il forte sentimento di rispetto per il proprio territorio, nasce dalla consapevolezza che la trigenerazione sa unire ottimizzazione dei costi

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energetici e fattivo impegno ecoambientale. La scelta di Garofalo è un’ulteriore testimonianza di come le imprese del settore della pasta siano alla ricerca di partner propositivi e soluzioni concrete per abbattere i costi e migliorare la propria efficienza energetica. Vi sono poi da considerare i positivi risvolti in termini di impegno ambientale, ora più che mai importanti in ottica di adeguamento alle evoluzioni legislative e “spendibili” a livello di marketing, soprattutto per chi produce alimenti fortemente e idealmente legati al proprio

territorio e alla ”naturalità”. Da oltre due secoli il nome “Garofalo” significa pasta di Gragnano: fra le più rinomate al mondo, vero e proprio simbolo del gusto mediterraneo. La scelta della trigenerazione rientra perfettamente in questa filosofia, che punta a salvaguardare l’eccellenza del prodotto con un occhio molto attento anche alla filiera dell’impresa, all’ottimizzazione dei costi energetici e alla sostenibilità. Al pastificio di Gragnano, i tecnici AB hanno installato un impianto di trigenerazione ECOMAX® 26HE.


speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

Significativa la capacità di AB di rispondere al timing richiesto dal cliente, che desiderava rendere operativo l’impianto in tempi molto stretti e senza fermare a lungo le linee produttive: l’impianto è stato reso operativo in pochi mesi dal momento dell’approvazione del piano di fattibilità e l’installazione, condotta integralmente da personale specializzato AB, si è svolta curando di mantenere il più possibile attivo e senza rallentamenti il flusso produttivo dello stabilimento.

refrigerata, con una potenza frigorifera massima erogabile di 633 kWf, e l’utenza secondaria, posta a valle dell’assorbitore, recupera il calore rimanente, attraverso uno scambiatore per la produzione di acqua calda a 70°C.

riscaldata, dell’acqua refrigerata ed il sistema di distribuzione dell’energia elettrica, garantendo in questo modo una perfetta sinergia con le tecnologie già in essere. Il rendimento complessivo dell’impianto supera l’85%. L’energia elettrica prodotta è interamente autoconsumata dallo stabilimento, con controllo del generatore in modalità scambio zero con la rete, per evitare cessione di energia nelle fasi di ridotta attività del Pastificio. Anche l’energia termica è interamente consumata dalle utenze interne dello stabilimento: sia l’acqua surriscaldata che l’acqua refrigerata sono coinvolte nel processo di produzione della pasta (per l’alimentazione delle trafile, la termoregolazione dei locali di produzione della pasta ed essicazione del prodotto); parte dell’acqua calda è inoltre utilizzata per il riscaldamento dei locali nei mesi invernali. www.gruppoab.it

AB ha contribuito alla progettazione delle interconnessioni con i circuiti termici di trasporto e utilizzo esistenti nello stabilimento Garofalo, in particolare la rete dell’acqua sur-

L’impianto realizzato al pastificio, composto da una soluzione in container ECOMAX® 26HE e da un assorbitore a bromuro di litio, sviluppa una potenza complessiva di 2.651 kWe. La potenza termica complessiva erogata è pari a 2.482 kWt: 1.314 kW provengono dal recupero del calore sul blocco motore per la produzione di acqua calda, mentre 1.168kW provengono dal recupero sui fumi mediante caldaia ad acqua surriscaldata. L’acqua calda prodotta è utilizzata per alimentare l’utenza privilegiata costituita dall’assorbitore (trigenerazione) per la produzione di acqua

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speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

ab e galbani, leAder di mercAto e uniti dAll’efficienzA energeticA

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ontinuare a crescere a livello nazionale ed internazionale mantenendo ben saldi i principi dell’ alta qualità attraverso una politica “green” legata all’efficienza energetica: questi i comuni denominatori di due aziende come AB e Galbani, leader dei loro rispettivi settori. In considerazione degli elevati consumi di energia elettrica e termica richiesti dai processi produttivi e nell’ottica di una razionalizzazione nell’utilizzo delle fonti di energia fossile, con conseguente risparmio economico e miglioramento della condizione ambientale relativamente ai gas serra, Galbani, parte del Gruppo Lactalis Italia - leader assoluto nel mercato dei prodotti lattiero-caseari, ha installato tre impianti di cogenerazione di AB presso i siti produttivi di Cortelona (PV), Giussago (PV) e quello di Lacto Siero a Bozzolo (MN). Le aziende agro-alimentari e lattiero-casearie industriali sono grandi “consumatrici” di energia termica ed elettrica all’interno della loro filiera con importanti ricadute sia sulla loro bolletta che sull’ambiente e la cogenerazione è quindi la soluzione ideale per far fronte alle esigenze di queste realtà. Galbani, prima marca di formaggi italiani nel mondo, è parte dal 2006 di Gruppo Lactalis, leader assoluto nel mercato dei prodotti lattiero-caseari in Italia e tra i principali attori nel mercato dei salumi, commercializza oltre 500 prodotti ed è presente in oltre 120 Paesi. Il Gruppo pone grande attenzione, oltre che alla qualità ed all’eccellenza dei propri prodotti, anche all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale e per questo motivo ha scelto AB, leader del proprio settore a livello internazionale, per progettare e realizzare gli impianti di cogenerazione nei siti produttivi di Giussago (PV), Bozzolo

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Dati caratteristici cogeneratore Di corteolona (PV) PCI gas naturale

kWh/Nm3

9.5

Consumo gas naturale

Nm3/h

785

Potenza introdotta

kW

7.462

Potenza meccanica erogata

kW

3.341

Potenza elettrica erogata

kWe

3.349

Potenza termica recuperabile raffreddakWt mento motore (acqua calda)

1.927

Potenza termica recuperabile gas di kWt scarico raffreddati a 120°C (vapore)

1.120

Rendimento elettrico effettivo

%

44,9

Rendimento termico effettivo

%

40,8

Rendimento complessivo effettivo

%

85,7

Dati caratteristici cogeneratore Di giussago PCI gas naturale

kWh/Nm3

9.5

Consumo gas naturale

Nm3/h

376

Potenza introdotta

kW

3.572

Potenza meccanica erogata

kW

1.529

Potenza elettrica erogata

kWe

1.489

Potenza termica recuperabile

kWt

1.579

Rendimento elettrico effettivo

%

41,7

Rendimento termico effettivo

%

44,2

Rendimento complessivo effettivo

%

85,9


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L’efficienza energetica che serve all’industria alimentare. Le filiere dell’industria alimentare sono fortemente energivore e impiegano grandi quantità di vapore, acqua calda ed acqua fredda. La cogenerazione rappresenta la risposta migliore alla domanda combinata di elettricità e di calore. AB è in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” competitive nelle prestazioni, modulari nella potenza e personalizzate nelle formule di service: un unico interlocutore, per avere tutto quanto la cogenerazione sa dare.

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ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

(MN) e Cortelona (PV). L’energia elettrica prodotta nei tre impianti verrà integralmente utilizzata dai siti produttivi così come l’energia termica, con un risparmio notevole sia a livello economico sia a livello di emissioni di gas serra in atmosfera.

Dati caratteristici cogeneratore Di Bozzolo (Mn)

Gli impianti AB – Corteolona (pV) L’attività dell’impianto Galbani di Corteolona (PV) è finalizzata alla produzione e confezionamento di mozzarelle, gorgonzola, prodotti dolciari da dessert, ricotta e siero concentrato. L’impianto della Linea ECOMAX® Natural Gas (ECOMAX® 33HE) è alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 3.349 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 7.642 kW. Il nuovo impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie verrà integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore è utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore e acqua calda. L’operatività del gruppo cogenerativo è pari a circa 6.000 h/anno. Questo nuovo impianto va ad affiancarsi ad altri meno recenti sempre di AB: 2xECOMAX® 14 NGS sempre della Linea ECOMAX® Natural Gas e 1 ECOMAX® 5 BIO della Linea ECOMAX® Biogas.

PCI gas naturale

kWh/Nm3

9.5

Consumo gas naturale

Nm3/h

471

Potenza introdotta

kW

4477

Potenza meccanica erogata

kW

2058

Potenza elettrica erogata

kWe

2004

Potenza termica recuperabile

kWt

1844

Rendimento elettrico effettivo

%

0,44

Rendimento termico effettivo

%

0,41

Rendimento complessivo effettivo

%

0,85

Gli impianti AB – Giussago (pV) L’impianto, un ECOMAX® 14NGS, è alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 1.489 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 3.572 kW. Il nuovo impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie verrà integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore viene utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore e acqua cal-

da. L’operatività del gruppo cogenerativo è pari a circa 5.500 h/anno. Gli impianti AB – Bozzolo (MN) L’impianto di Lacto Siero, Gruppo Lactalis, di Bozzolo (MN) è un ECOMAX® 20 HE alimentato a gas naturale ed è una soluzione modulare in container, di potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 2004 kWe e con potenza termica complessiva introdotta di 4.447 kW. Il nuovo impianto produce energia elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie verrà integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda, mentre l’energia termica prodotta dal sistema di raffreddamento dei gas di scarico e del motore viene utilizzata per usi tecnologici dell’azienda sotto forma rispettivamente di vapore e acqua calda. L’ operatività del gruppo cogenerativo è pari a circa 8.200 h/anno.


speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

LE SOLUZIONI PARKER HIROSS PER L’ENERGIA RINNOVABILE

Ing. Filippo Turra Product Manager Alternative Energies Parker Hannifin Manufacturing Srl Hiross Zander Division

Una gamma di prodotti interamente dedicata al trattamento del biogas

R

idurre le emissioni di gas La veloce e continua serra del 20 %, alzare al 20 innovazione che % la quota di energia procontraddistingue il dotta da fonti rinnovabili e portare al 20 % il risparmio energetico il tutto mondo Parker ha portato nell’ultimo anno alla entro il 2020: è questo in estrema realizzazione di soluzioni sintesi il contenuto del cosiddetto “pacchetto clima-energia 20-20-20” completamente nuove per il mercato biogas varato dall’Unione Europea con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite La Bioenergia obiettivi vincolanti per i Paesi membri. La Bioenergia è un’energia immagazzinata in materiali organici quali vegeDa sempre sensibile a questa temati- tali e scarti animali, chiamati biomasca, Parker Hiross ha messo il rispetto se. Le fonti energetiche da biomassa dell’ambiente al centro delle scelte sono molto varie e comprendono resiprogettuali e dei processi produtti- dui agricoli, scarti legnosi, residui forevi, rivolgendo particolare attenzione stali, colture energetiche, discariche e allo sviluppo ed al miglioramento scarti animali. Questi materiali vengodi prodotti e tecnologie dedicate al no decomposti da opportuni batteri mercato delle energie rinnovabili, mediante un processo di digestione in particolare per quanto riguarda il anaerobica che li trasforma in biogas. settore Biogas, una delle fonti alter- Il biogas è principalmente composto native maggiormente utilizzate per da metano, che ne determina il suo la produzione di energia elettrica e contenuto energetico, ed anidride termica rinnovabile. carbonica, oltre che da piccole quan-

Foto 1: Sistema di trattamento e deumidificazione Biogas composto da filtro, Hypercool BioEnergy, Hypersep BioEnergy e Hyperchill BioEnergy.

tità di acido solfidrico ed ammoniaca. Sono inoltre presenti tracce di idrogeno, azoto e monossido di carbonio. Normalmente il biogas è saturo in vapore acqueo e contiene impurità che, quando utilizzato come combustibile, devono essere rimosse per evitare la corrosione ed il danneggiamento di apparecchiature ed impianti e migliorare l’efficienza dei cogeneratori. Assume di conseguenza particolare importanza la fase di trattamento del biogas sia per ottimizzare la cogenerazione di energia elettrica e termica, sfruttando al massimo l’energia rinnovabile a disposizione, sia per ridurre al minimo il consumo energetico ed i costi di esercizio, cosa che, oltre a generare un beneficio immediato per il conto economico dell’utilizzatore, contribuisce a ridurre indirettamente le emissioni di CO2 e a migliorare o, almeno, non peggiorare, le condizioni dell’ambiente. Le soluzioni Parker Grazie alla sua trentennale esperienza nel campo della “Compressed Air and Gas Treatment”, da oltre dieci anni Parker Hiross contribuisce in maniera attiva al mercato delle energie rinnovabili fornendo prodotti dedicati in particolare al trattamento del biogas, sia da digestore che da discarica, e lavorando in stretta collaborazione con i costruttori di impianti e di cogeneratori. Ottime performances, elevata affidabilità, qualità e resistenza alla corrosione: sono queste le principali caratteristiche delle tecnologie Parker che le hanno fatto guadagnare una posizione di grande prestigio sia nel mercato italiano, occupandone circa il 70%, che in quello europeo, america-

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speciale

ENERGIA - RISPARMIO ENERGETICO

Foto 2: Hyperchill BioEnergy

no ed orientale. Prova ne è la stretta collaborazione con una delle principali compagnie internazionali come AB Impianti con sede ad Orzinuovi, Brescia, alla quale è proposto l’intero sistema di deumidificazione del biogas costituito da chiller, scambiatore di calore e separatore di condensa, di fondamentale importanza per salvaguardare il cogeneratore e massimizzarne il rendimento. (foto1) Entrando nel dettaglio, Parker Hiross di Sant’Angelo di Piove (PD) offre una vasta gamma di prodotti dedicati alla filtrazione, deumidificazione e upgrading del biogas: • Hyperfilter BioEnergy, filtro per la rimozione di particolato, schiume e particelle solide in sospensione; • Hypercool & Hypersep BioEnergy, scambiatori di calore e separatori

di condensa per raffreddare il gas fino ad una temperatura prossima ai 5°C e rimuovere la quasi totalità di acqua ed impurità presenti nel biogas; • Hyperchill BioEnergy, che fornisce acqua refrigerata alla temperatura costante di circa 1°C così da raffreddare il biogas che transita all’interno dello scambiatore di calore, garantendone un preciso ed accurato controllo del dew point; (foto2) • Hyperdrain BioEnergy, scaricatore di condensa progettato per lavorare con condense particolarmente acide e a basse pressioni di esercizio; Caratteristica principale di tutti questi prodotti è il garantire operazioni continue ed estremamente efficienti: sono stati infatti progettati per applicazioni biogas e operano in totale sicurezza e affidabilità negli ambienti aggressivi tipicamente presenti nelle zone di produzione di biogas, quali Digestori Anaerobici e Discariche. (foto3) I nuovi prodotti La veloce e continua innovazione che contraddistingue il mondo Parker ha portato nell’ultimo anno alla realizzazione di soluzioni completamente nuove: per far fronte infatti all’esigenza del cliente di rendere gli impianti sempre più “verdi” e virtuosi, diminuendo i costi operativi e di conseguenza “l’impronta di carbonio” lasciata nell’ambiente,sono stati rinnovati ed ottimizzati i prodotti già

Foto 3: Produzione di energia con biogas da discarica: sulla sinistra sono visibili più sistemi di trattamento con prodotti Parker Hiross disposti in parallelo

Foto 4: Hypercool BioEnergy

esistenti. In particolare, grazie al know how acquisito nel corso degli anni, al campionamento di dati sul campo e ad uno studio termodinamico approfondito, corredato di test di laboratorio, si sono migliorate ulteriormente le prestazioni dei prodotti esistenti, realizzando scambiatori di calore a fascio tubiero (Hypercool BioEnergy, foto 4) e separatori di condensa centrifughi (Hypersep BioEnergy, foto 5) con dimensioni dei tubi scambiatori e inclinazione delle alette della centrifuga appositamente progettati per centrare il punto di ottimo tra il massimo scambio termico, la massima efficienza di separazione e perdite di carico minime. Un altro significativo miglioramento sta nell’ulteriore aumento della qualità: i prodotti infatti sono realizzati interamente in acciaio inossidabile e sottoposti a speciale trattamento di decapaggio e passivazione, in modo da renderli ancor più resistenti alla corrosione, estendendo quindi ulteriormente la loro vita operativa. Efficienza, qualità, risparmio, rispetto per l’ambiente: ecco i valori che contraddistinguono il mondo Parker e le fondamenta sulle quali si ergono le tecnologie Parker Hiross. www.parker.com

Foto 5: Hypersep BioEnergy

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SPK POWER GENERATION, GAMMA COMPLETA DI MACCHINE DI COGENERAZIONE

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PK Power Generation, progetta, realizza, fornisce e gestisce centrali di Generazione di Energia Distribuita con motori endotermici. Propone una gamma completa di macchine di cogenerazione, alimentate da fonti di tipo fossile o rinnovabile, quali gas naturale, biogas da digestione anaerobica o da discarica e diesel, in grado di produrre nei vari assetti generativi, cogenerativi e trigenerativi energia elettrica, termica, frigorifera e vapore.

SPK Power Generation appartiene al Gruppo AUSTEP, leader nella progettazione e realizzazione di impianti di produzione di biogas, biometano e trattamento acque industriali. Le competenze di SPK e del Gruppo a cui appartiene, sono

in grado di garantire una soluzione a 360° “su misura” affidabile, referenziata e riconosciuta nonché un efficace servizio di assistenza post vendita H24. www.spkpg.com

Particolarmente significativa è l’attività di progettazione meccanica, che consente di integrare i motori endotermici standard con la componente termotecnica realizzando sistemi compatti, semplici da manutenere ed efficienti. Grazie alle consolidate competenze in ambito elettrico ed elettrotecnico, SPK sviluppa sia la quadristica (comando, controllo e distribuzione) che il collegamento in emergenza o in parallelo tra gruppi, così come con la rete elettrica. Presso il centro produttivo di Possagno (TV) vengono svolte le attività di produzione, assemblaggio e test delle macchine di generazione e cogenerazione, dei relativi quadri elettrici e componenti accessori. SPK Power Generation eroga servizi di manutenzione pluriennali con l’impiego di moderni ed avanzati sistemi di telecontrollo che garantiscono i migliori risultati in termini di efficienza e continuità di servizio degli impianti

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INTERGEN: SOLUZIONI ENERGETICHE TAILOR MADE PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE

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costi energetici rappresentano uno dei maggiori freni allo sviluppo per le aziende italiane di medie dimensioni. Indagini accreditate dimostrano che la bolletta energetica delle piccole e medie imprese sul territorio italiano è superiore del 30% rispetto al costo pagato dai competitor europei. L’utilizzo di impianti di cogenerazione, che prevedono la produzione di energia elettrica e termica vicino a dov’è consumata, rappresenta la soluzione più efficace e concreta in grado di abbattere i costi energetici di produzione delle aziende italiane. Intergen, divisione energia di IML Group fondata nel 1987, oltre a essere specializzata nella progettazione e realizzazione di gruppi elettrogeni per il settore oil&gas, è leader nella costruzione di impianti di cogenerazione alimentati a gas metano e biogas con motori MWM (Motoren Werke Mannheim). Solida realtà nel panorama energetico nazionale, Intergen propone consulenze tout court - dallo studio di fattibilità, all’installazione, fino alla manutenzione degli impianti 365 giorni l’anno - offrendo soluzioni chiavi in mano, che garantiscono la crescita sostenibile dei propri partner, in un’ottica di risparmio energetico e di rispetto per l’ambiente. La società con sede a Lomagna (Lecco) ha all’attivo più di 230 impianti per un totale di 300 MWe installati e si pone oggi al fianco di centinaia di aziende energivore che operano nei più svariati settori, dall’alimentare al chimico in-

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dustriale e farmaceutico, fino ad arrivare al settore della lavorazione della carta e della ceramica. I progettisti e i tecnici specializzati di Intergen realizzano e installano impianti tailor made che soddisfano le necessità dei singoli sistemi produttivi ai quali sono integrati. La capacità di personalizzare gli impianti, tenendo in considerazione le esigenze specifiche di ogni realtà produttiva, consente di ottenere risultati rilevanti in termini di efficienza energetica e di salvaguardia per l’ambiente. Un eccellente esempio di customizzazione e di integrazione è rappresentato dall’intervento di Intergen presso il prosciuttificio Principe di San Daniele del Friuli (UD). La produzio-

Sempre più aziende del settore scelgono la cogenerazione per diminuire i costi e rendere più efficienti i propri cicli produttivi. Il caso del prosciuttificio Principe di San Daniele.

ne del prosciutto San Daniele - come accade in molte filiere produttive di aziende trasformatrici - comporta un notevole assorbimento di energia elettrica e termica durante tutte le fasi di lavorazione e di stagionatura. Per fare solo alcuni esempi, la doppia fase di salatura del prosciutto



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deve essere effettuata in ambienti con temperatura compresa tra -1°C e +3°C; la fase di rinvenimento e lavaggio del prodotto (prestagionatura) e i trattamenti antimicrobiologici delle sale di stagionatura richiedono invece acqua calda; le fasi di riposo e di stagionatura sono infine effettuate in ambienti con temperatura tra 4°/6°C e un tasso di umidità stabilizzato tra 70/80%. Di fronte all’importante dispendio energetico dell’intero processo di lavorazione, l’azienda friulana ha deciso di affidare a una ESCo (Energy Service Company) gli interventi di efficientamento. La scelta è caduta su Enerlife di Trieste che ha affidato a Intergen il ruolo di partner tecnologico per la realizzazione dell’impianto. L’unità fornita allo stabilimento San Daniele da Intergen è equipaggiata con un motore MWM TCG 2016V16C da 800 kW elettrici, 407 kW termici recuperabili dal circuito di raffreddamento delle camicie motore e 454 kWt dai fumi di scarico. L’efficienza elettrica ottenuta è del 42,3%, mentre quella termica arriva a 45,5%, per un totale dell’87,8%, con un risultato ai vertici della categoria.

Grazie all’intervento di Intergen, l’intera produzione elettrica è oggi totalmente autoconsumata dalle utenze di stabilimento necessarie alle fasi del processo produttivo: refrigerazione, climatizzazione e ventilazione dei locali di preparazione, riposo e stagionatura. L’energia termica ricavata, sotto forma di acqua calda, è invece sfruttata per i lavaggi del prodotto, per la deumidificazione dell’aria e per il trattamento antimicrobiologico ambientale delle sale di stagionatura. Intergen attraverso una progettazione “su misura” è riuscita a elaborare e collocare il nuovo impianto in modo funzionale alle attività di lavoro dello stabilimento, riducendo al minimo l’ingombro a terra della struttura. Il posizionamento dei componenti è avvenuto in sinergia con le attività dell’azienda rendendo ancora più efficiente ed efficace la scelta di un impianto di cogenerazione al servizio dello stabilimento. La customizzazione del prodotto è un driver che Intergen ha sempre sposato e che nel progetto del prosciuttificio di San Daniele trova una concreta realizzazione anche nella

Progetto impianto Intergen per prosciuttificio Principe San Daniele

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contabilizzazione e nel monitoraggio dei recuperi termici. Intergen ha infatti fornito un software, ideato ad hoc, in grado di acquisire e registrare tutti i parametri utili (non solo quelli provenienti dal sistema cogenerazione) per l’ottimizzazione e la miglior gestione possibile dei vettori termici. Il software di monitoraggio e controllo remoto è stato quindi arricchito di una sezione supplementare per la contabilizzazione e la gestione delle utenze di acqua calda prodotta e veicolata in tutto lo stabilimento. In questo modo il cliente ha la possibilità di verificare in tempo reale l’efficienza del proprio sistema produttivo e di introdurre, nel caso si rendesse necessario, ulteriori manovre migliorative e di saving, garantendo sempre le massime performance dell’intero processo.

INTERGEN Intergen è la divisione energia di IML Group, specializzata da quasi 70 anni nella progettazione e realizzazione di gruppi elettrogeni per il settore oil&gas e da oltre 28 anni nella costruzione di impianti di cogenerazione chiavi in mano alimentati a gas metano e biogas. Intergen, distributore esclusivo per l’Italia di motori MWM, ha all’attivo più di 230 impianti in tutta Italia, per un totale di 300 MWe installati, e oltre 1.400 gruppi elettrogeni in tutto il mondo, per una potenza installata superiore ai 1.100 MWe. Con un team di 85 persone e un fatturato che si attesta intorno ai 50 milioni di euro annui, Intergen è una realtà storica in continua evoluzione. L’esperienza e il presidio del settore consentono all’azienda di gestire ogni aspetto del processo: progettazione, produzione, installazione e manutenzione.


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G&G DEPURAZIONE INDUSTRIALE SOLUZIONI PER IL RISPARMIO AZIENDALE A FAVORE DELL’AMBIENTE

C&G

Depurazione Industriale Srl opera dal 1971 nel settore del trattamento dei reflui industriali in Italia e nel mondo. Gli obiettivi dell’azienda sono da sempre quelli di ridurre fino al 95% il costo di smaltimento ed il consumo di acqua utilizzata dalla aziende, riciclare l’acqua usata nella linea industriale, recuperare metalli preziosi e modernizzare la produzione, eliminando al tempo stesso il rischio di incorrere in costose sanzioni da parte delle Autorità preposte alla tutela dell’ambiente. Il team di C&G è composto da ingegneri e personale altamente specializzato che segue direttamente ogni cliente: dal progetto e costruzione della macchina all’installazione “chiavi in mano”, fino all’assistenza e la manutenzione post-vendita. Quest’ultime di altissimo livello grazie a un fornito magazzino di pezzi di ricambio e alla disponibilità del nostro team che permettono a C&G di assistere rapidamente i suoi clienti. Quali sono i fattori che hanno decretato il vostro successo a livello na-

zionale e non? Il know-how che ci caratterizza rappresenta un fattore determinante per il nostro successo, dimostrato dagli oltre 2000 impianti per il trattamento di reflui industriali progettati e costruiti in tutto il mondo. Una caratteristica che ci incoraggia a crescere costantemente per proporre ai nostri clienti soluzioni complete, uniche e personalizzate, sempre nella tutela e nel rispetto del patrimonio ambientale. A quali settori industriali fornite i vostri apparecchi e tecnologie di supporto? Le filiere produttive che serviamo possono sembrare apparentemente molto distanti tra loro, in realtà tutte sono accomunate dallo stesso obiettivo: trattare e migliorare le condizioni di un determinato liquido prodotto da qualsiasi attività industriale che generi acqua inquinata da agenti chimici e non scaricabile in ambiente. I principali settori sono quello galvanico, con recupero di cromo VI, nickel, rame, metalli preziosi e relativo smaltimento, le arti

grafiche, meccanico, chimico, petrolchimico, farmaceutico, cosmetico e alimentare. Quali sono i prodotti della vostra linea di produzione? Evaporatori sottovuoto, osmosi inversa, ultrafiltrazione, scambio ionico, demineralizzatori, ed apparecchi speciali per la galvanica, tutti prodotti conformi alle vigente direttive CEE e caratterizzati da un basso consumo energetico, alimentazione con corrente elettrica di rete o energia alternativa, funzionamento automatico continuo nelle 24 ore, robustezza e compattezza, affidabilità e costanza nei risultati in assenza di fumi e odori. Da oltre 20 anni siete specializzati nel servire imprese specializzate nel trattamento delle superfici metalliche in genere e nella lavorazione dei metalli. Quali sono i vantaggi per le aziende galvaniche di installare un vostro evaporatore? Innanzitutto la possibilità di recupero materie prime provenienti dai bagni esausti dell’attività di galvanica. I nostri evaporatori vengono messi in linea, per esempio, su acque di lavaggio da galvanica che, una volta concentrate, possono essere re-immesse nel ciclo di produzione. Il distillato viene riutilizzato come acqua per effettuare ancora lavaggi. Così non solo si recupera materia prima, ma anche acqua, ottenendo quindi la situazione ideale di scarico 0 e quindi il disinquinamento da sostanze inquinanti. www.cgdepur.it info@cgdepur.it

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Generatori di vapore, caldaie ad acqua calda, acqua surriscaldata e olio diatermico

I.

VAR. Industry è presente sul mercato nazionale ed internazionale da oltre 50 anni. I prodotti civili ed industriali realizzati all’interno dello stabilimento di 100.000mq sono frutto di studi progettuali al fine di proporre un prodotto in grado di soddisfare ogni esigenza. L’alto contenuto tecnologico insieme a sistemi di semplice utilizzo affermano I.VAR. Industry come costruttrice di altissimo livello. Generatori di vapore, caldaie ad acqua calda, acqua surriscaldata e olio diatermico sono i principali prodotti offerti, ma la vasta gamma di accessoristica offre al cliente finale una scelta costruita sulle basi delle effettive esigenze. I macchinari di ultimissima generazione danno la possibilità di produrre internamente la quasi totalità del prodotto. I nostri fornitori e le nostre partnership ci offrono un servizio a 360° che noi, a nostra volta, dedichiamo al nostro Cliente. Attenti alla salvaguardia dell’ambiente e al risparmio energetico, investiamo risorse per mantenere questa filosofia sia all’interno dell’azienda sia sui prodotti commercializzati. Realizziamo impianti “chiavi in mano”, soluzione che toglie ogni preoccupazione e mette al sicuro i clienti che desiderano avere uno studio personalizzato e minuzioso sulle proprie richieste. I.VAR. Industry è presente sul mercato con un’organizzazione commerciale composta da personale altamente specializzato e sempre a disposizione del cliente; inoltre offre una rete che si sviluppa a livello mondiale con punti di riferimento in ogni stato tramite rivenditori e tecnici di fiducia. I.VAR. INDUSTRY S.r.l. è oggi sinonimo di affidabilità totale garantita,

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grazie a severi controlli in tutte le fasi di lavorazione e a puntigliosi collaudi finali. I.VAR.INDUSTRY S.r.l. è : disponibilità immediata del prodotto, efficienza nel servizio pre e post vendita, la gamma più completa e diversificata di prodotti attualmente disponibile sul mercato. I principali prodotti I.VAR Industry si differenziano nelle tipologie sotto elencate, ma ognuna delle seguenti tipologie è adattabile alle esigenze del Cliente in base a rendimento, risparmio energetico, basse emissioni inquinanti e quanto altro di cui il Cliente necessiti. CONDENSAZIONE: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata - basso NOx), con focolare a fiamma passante e fondo bagnato,interamente in acciaio INOX per poter funzionare (utilizzando gas metano) a bassissima temperatura/condensazione, ottenendo cosi elevatissimi rendimenti e forti

risparmi di combustibile.La temperatura di ritorno dell’impianto può essere >15°C utilizzando gas metano (>40°C con combustibili liquidi). La caldaia serie ECOCOND è consigliata per l’utilizzo in impianti funzionanti a bassa temperatura (impianti a pavimento, impianti con corpi scaldanti ad ampia superficie ecc) e garantisce grazie alle sue proprietà un’ efficace protezione dalle corrosioni acide della condensa. ACQUA CALDA: SUPERAC: Caldaia monoblocco, tre giri di fumo (due in camera di combustione), a combustione pressurizzata, dotata di ampio focolare ad inversione di fiamma, con fondo focolare completamente bagnato. Attacco per lo scarico condensa di avviamento posizionato sulla cassa fumi, percorso interno dell’acqua studiato in modo da raffreddare la parte anteriore ed innalzare la temperatura della parte posteriore per


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ridurre la condensa di avviamento. Idonea a funzionare con bruciatori a gas, GPL, gasolio e nafta. La caldaia SupeRac è consigliata per l’utilizzo in impianti di riscaldamento ad acqua calda fino a 110°C imposto da INAIL, (per il mercato estero 115°C), con pressione di esercizio 6 bar ( a richiesta 8 o 10 bar). TRISPACE: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata - basso NOx), con ampio focolare a fiamma passante con fondo bagnato. Struttura geometrica (fascio tubiero sopra la camera di combustione) che consente di ridurne la larghezza. La caldaia TRISPACE è consigliata per l’utilizzo in centrali termiche con stretti passaggi di accesso e con dimensioni totali contenute. Idonea per funzionare con gas, GPL, gasolio e nafta. TRINOX: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata-basso NOx) con focolare a fiamma passante e camera di inversione bagnata, raffreddamento ottimale assicurato dal ritorno dell’acqua. Posteriore canalizzato sulla cassa fuoco, basso carico termico che garantisce una diminuzione delle sollecitazioni meccaniche sul focolare, ampio contenuto d’acqua che permette un’eccellente regolazione della temperatura. Temperatura minima di ritorno 50°C; rendimento elevato (94%). La caldaia serie TRINOX è consigliata per

l’utilizzo in impianti di riscaldamento industriale. Pannello strumenti con temperature fino a 110°C.

alla cassa fumi bullonata totalmente smontabile. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta.

ACQUA SURRISCALDATA: XV/AS: Generatore monoblocco del tipo pressurizzato ad alto contenuto tecnologico per la produzione di acqua surriscaldata tre giri di fumo effettivi a piastre risvoltate; rendimento che può arrivare ad oltre il 92%; idoneo per un elevato volume d’acqua ed un conseguente volano termico a sopperire nel migliore dei modi le varie condizioni di esercizio; pressione di bollo 9,8 bar, a richiesta anche pressioni superiori.

SB/V: Caldaia a vapore monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata, basso NOx), pressione 11,8 bar (su richiesta anche 14,7 bar o 17,6 bar), alto rendimento. Dotata di ampio focolare a fiamma passante con camera di inversione bagnata, ampia superficie di scambio e ampia camera di vapore per meglio sopperire a prelievi improvvisi, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita, elevato contenuto d’acqua, facile manutenzione. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta.

ASA-ASB: Caldaia monoblocco ad acqua surriscaldata, a tre giri di fumo (due in camera di combustione), a combustione pressurizzata, dotate di ampio focolare ad inversione di fiamma. La versione ASB è con pressione di bollo 4,9 bar e la versione ASA è con pressione di bollo 9,8 bar. Dotate di pannello strumenti cablato. Idonea per funzionare con gas metano, GPL, gasolio e nafta. VAPORE: BHP: Caldaia a vapore monoblocco, ad inversione di fiamma (combustione pressurizzata), pressione 11,8 bar (su richiesta anche 14,7 bar), alto rendimento, dotata di ampio focolare a fondo bagnato, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita. Facile manutenzione grazie all’ampio portellone e alla cassa fumi bullonata totalmente smontabile. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta. BLP: Caldaia a vapore monoblocco, ad inversione di fiamma (combustione pressurizzata), a bassa pressione (0,98 bar), alto rendimento, dotata di ampio focolare a fondo bagnato, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita. Facile manutenzione grazie all’ampio portellone e

OLIO DIATERMICO: Riscaldatore ad olio diatermico mono o pluritubolare, con serpentino con tubi di qualità, versione orizzontale o verticale. A richiesta può essere fornito completo di centralina spinta olio (con 1 o 2 pompe), quadro elettrico generale di comando e collegamenti elettrici e idraulici. Dotato di ampio portellone per facilitare le operazioni di manutenzione. I vantaggi dell’uso della caldaia ad olio diatermico sono i seguenti: temperature di lavoro elevate (300°C max, 350°C a richiesta), assenza di incrostazioni e corrosioni tipiche dell’acqua, esenzione dal conduttore patentato anche per la produzione indiretta (tramite scambiatori) di vapore o acqua surriscaldata, esenzione dalle prescrizioni riguardanti i liquidi caldi e/o surriscaldati sotto pressione. Idonea per funzionare con gas, gasolio e nafta. ivarindustry.it

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EnErgia EcosostEnibilE: una ricerca sui vantaggi della cogenerazione da biomassa in territorio alpino

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l progetto GAST del gruppo di Fisica Tecnica della Libera Università di Bolzano ha analizzato le prestazioni di impianti di cogenerazione da biomasse presenti in Alto Adige. Lo studio individua negli impianti di piccole dimensioni una soluzione energetica efficiente e conveniente, sia dal punto di vista economico che ambientale. L’Alto Adige è la provincia italiana con la più alta densità di impianti di cogenerazione - produzione combinata di elettricità e calore - da biomassa. In diverse zone della provincia di Bolzano, imprese e privati cittadini hanno deciso di investire su questa tecnologia. Attualmente, nel territorio altoatesino, sono in funzione più di 30 piccoli impianti che producono energia tramite la gassificazione di materiali legnosi, appositamente prodotti a fini energetici oppure derivanti dagli scarti della lavorazione del legno, come pellet, bricchetti o cippato. L’energia termica viene sfruttata per il teleriscaldamento, mentre quella elettrica - ricavata dalla combustione dei gas ottenuti dalla biomassa - è immessa in rete e rivenduta. Uno studio della Libera Università di Bolzano suggerisce che i piccoli impianti di gassificazione potreb-

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bero essere una soluzione energetica alternativa cui ricorrere in ambito locale soprattutto montano, per la disponibilità di biomassa legnosa - quando l’obiettivo è raggiungere alta efficienza energetica e minimizzare l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra. La ricerca GAST - che sta per Gasification experiences in South Tyrol: energy and environmental assessment, ovvero Esperienze di gassificazione in Alto Adige: valutazione energetica e ambientale ndt. – è stato svolto dal 2013 al 2015 dall’équipe di ricercatori diretta dal prof. Marco Baratieri, responsabile del laboratorio “Bioenergy & Biofuels” e docente di Fisica Tecnica Industriale alla Facoltà di Scienze e Tecnologie. I ricercatori di unibz hanno misurato in scala reale - con gli impianti in condizione di esercizio - le prestazioni di alcuni impianti di cogenerazione rappresentativi, distinti tra di loro per dimensioni e produzione. Secondo i risultati delle misurazioni, i vantaggi che tale tecnologia presenta in impianti di piccole dimensioni consistono in un rendimento elettrico molto più alto, che raggiunge – e spesso supera – il 20%, rispetto al 10% degli impianti tradizionali a combustione. “In Alto Adige, abbiamo un’abbondante disponibilità di biomassa. La filiera, quindi, può essere corta. Il cippato, una possibile tipologia di combustibile per gli impianti di cogenerazione, non deve viaggiare per centinaia di chilometri prima di essere gassificato”, spiega Baratieri. Il docente individua negli impianti di piccole dimensioni la soluzione ideale per decentralizzare e rilocalizzare la produzione di energia nei centri abitati. “Idealmente, sfruttando questo tipo di tecnologia, ogni comune potrebbe produrre tutta l’energia che gli serve per

Prof. Marco Baratieri scaldare gli edifici e fare funzionare le attività produttive”. La tecnologia degli impianti di cogenerazione a biomassa, pur vantaggiosa, presenta tuttavia anche alcuni svantaggi. Durante il processo di gassificazione si formano sostanze di scarto come i catrami (tar) e un residuo carbonioso simile alla carbonella (char). Il follow-up del progetto GAST prevede però una ricerca per ottimizzare il funzionamento degli impianti di cogenerazione. “Stiamo lavorando per sfruttare il char come catalizzatore per promuovere il cracking termico del catrame che ci permetterebbe di bruciare gas più pulito, aumentando l’efficienza complessiva delle macchine e abbattendo un costo. Attualmente, infatti, sia i catrami che il char vanno smaltiti”. Il progetto GAST, finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Ripartizione Diritto alla studio, Università e ricerca scientifica - è stato svolto in collaborazione con EcoResearch, con il consorzio RECORD e con l’Area Energia dell’ex TIS innovation park - oggi IDM Alto Adige - che, attraverso la propria rete sul territorio, ha favorito la selezione degli impianti idonei alla sperimentazione. La pagina http://bit.ly/GASTbz_it illustra, tramite la grafica interattiva, la dislocazione, i costi e le prestazioni degli impianti per la produzione di energia da biomassa in Alto Adige.


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EnErgia sostEnibilE per prodotti di qualità!

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l giorno d’oggi per offrire un prodotto di qualità non è sufficiente puntare sull’alta qualità delle materie prime, ma è anche necessario garantire una produzione sostenibile. Oggi i consumatori pretendono che i loro marchi di fiducia si impegnino in maniera credibile per la tutela del pianeta in cui viviamo.

rilizzazione delle bottiglie e anche per alimentare i frigoriferi per il raffreddamento nel periodo estivo. Il sistema KOHLBACH è stato progettato su misura per la Monte Zovo. Ora, oltre ad utilizzare il cippato di legno per alimentare la caldaia, la Zovo ha anche iniziato a impiegare gli scarti provenienti dalla potatura delle vigne e degli ulivi.

Come è già stato riconosciuto dalle aziende leader del settore alimentare e delle bevande, una produzione sostenibile inizia dalla fornitura di energia. Molte aziende, infatti, stanno cominciando a rivedere i processi di produzione sin dall’origine – l’energia.

Per ridurre le emissioni di CO2 e promuovere le economie locali, la famosa azienda produttrice di aromi e profumi, Symrise, ha installato una caldaia a biomassa KOHLBACH in uno dei suoi stabilimenti in Madagascar, dove viene prodotta l’essenza di vaniglia. Il sistema è una solida caldaia a vapore che genera

1.5 t/h di vapore con una pressione massima di 10 barg. La KOHLBACH ha progettato un sistema in grado di gestire i rifiuti locali di legno come fonte di energia per coprire in maniera affidabile i processi produttivi della Symrise. La caldaia KOHLBACH non solo migliora la sostenibilità produttiva della Symrise, ma aiuta anche l’azienda a sostenere le comunità locali che forniscono la legna. La Namibia Brewery, il più grande birrificio del Sud Africa, ha investito per aumentare il suo grado di indipendenza energetica e per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda. Il birrificio, parte del gruppo Heineken e Diageo, ha realizzato un progetto

Oggi si richiedono soluzioni che siano ecologiche e al tempo stesso affidabili sia economicamente che tecnicamente. Proprio per questo, nel Comune di Clotz in Trentino, è stato installato un solido impianto a biomassa KOHLBACH. Il sistema KOHLBACH genera vapore per la produzione di energia verde, fornendo allo stesso tempo il calore per la sterilizzazione delle bottiglie della rinomata Acqua PEJO. Come fonte di energia rinnovabile viene utilizzato cippato di legno di provenienza locale e il sistema ha un’emissione termica totale di 4000kW. L’elettricità viene generata da un motore a vapore affiancato alla caldaia a biomassa. Anche la nota azienda vinicola Monte Zovo di Venezia è passata alla produzione di energia da biomassa per migliorare la propria sostenibilità. La cantina ha installato una caldaia KOHLBACH di 400kW per fornire il calore necessario alla ste-

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per ricavare energia non più dai carburanti fossili, ma dalla biomassa. L’azienda sta attualmente istallando una caldaia KOHLBACH che genera acqua calda a 160°C con una emissione di 5000kW. Il calore verrà utilizzato per numerosi processi di riscaldamento durante il processo di fermentazione. Un’altra sfida sarà quella di utilizzare le trebbie provenienti dalla fermentazione che attualmente non possono essere utilizzate dagli agricoltori locali e restano inutilizzate a occupare i silos. Per questa ragione, la Namibia Breweries e la KOHLBACH hanno progettato un impianto in grado non solo di gestire il cippato, ma anche di utilizzare le trebbie come fonte di energie per la co-combustione. Il sistema sarà attivo dall’estate del 2016 e fornirà alla Namibia Breweries energia sostenibile, aiutando l’azienda a ovviare ai problemi di smaltimento. Che si tratti di pastorizzazione, distillazione, sterilizzazione, produzione di energia, forni industriali, raffreddamento o riscaldamento, la gamma di prodotti KOHLBACH fornisce soluzioni di energia verde per qualsiasi processo e a qualsia-

si temperatura. I sistemi di energia verde della KOHLBACH partono da 400kW fino a 18000kW e sono disponibili come sistemi di acqua calda fino a 200°C, sistemi di vapore da 0,5 barg a 32barg e sistemi di olio diatermico con temperature fino a 320°C. Come fonte di energia le caldaie a biomassa KOHLBACH possono utilizzare sia il legno tradizionale sia il pellet che può essere facilmente conservato nelle vostre sedi in conformità alle vigenti norme igieniche. Gli esempi sopra riportati dimostrano che la KOHLBACH fornisce soluzioni innovative adatte a scopi specifici che permettono al produttore di utilizzare in modo alternativo i rifiuti di produzione come fonte di energia e guadagno. Da oltre settant’anni la KOHL-

BACH fornisce alle aziende sistemi di riscaldamento e combustione per fonti di energia rinnovabile. Tali sistemi si caratterizzano per il loro design solido particolarmente adatto agli scopi industriali, con oltre 8000 ore di esercizio all’anno, e per la loro sicurezza, facilità d’uso e di manutenzione. La KOHLBACH realizza l’impianto completo dall’alimentazione del carburante, alla caldaia a biomassa, al camino, e si occupa inoltre della progettazione, della realizzazione, dell’istallazione e dell’avvio. La KOHLBACH ha un servizio clienti attivo 24/24 che garantisce al cliente alti livelli di operatività del sistema e lo aiuta a realizzare il suo successo commerciale. www.kohlbach.at

KOHLBACH Energieanlagen Facts Sede: Wolfsberg, AUSTRIA Produttori di caldaie a biomassa Anno di fondazione: 1945 Dipendenti: circa 200 Uffici: AUSTRIA, GERMANIA, FRANCIA, CROAZIA, SVIZZERA e molti altri partner internazionali.

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I VOSTRI VANTAGGI CON KOHLBACH Soluzioni energetiche innovative e affidabili per la produzione di energia termica ed elettrica Impianti ad acqua, vapore e olio diatermico da 350 kW a 18.000 kW termici Soluzioni di cogenerazione tramite impianti a vapore saturo, olio diatermico e acqua surriscaldata Sistemi completi per la produzione di energia elettrica a partire da 75 kW elettrici

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Camera di CommerCio Dominico italiana

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obbiettivo fondamentale della Camera di Commercio Dominico Italiana è promovere e stimolare le relazioni economiche, induistriali, commerciali e turistiche tra la Repubblica Dominicana e Italia.

Al giorno d’oggi, la CCDI conta su una adesione all’incirca di 250 soci, attivi nei principali settori dell’economia dominicana, tra i quali si incontrano le principali compagnie di costruzione, i più importanti studi legali, banche, hotel, compagnie aeree, imprese commerciali e industrie dominicane. La CCDI offre un ampio assortimento di servizi a livello nazionale e internazionale. Con le sue attività la CCDI permette assistenze giuridiche e commerciali per l’investimento ed il successo dei suoi menbri. Il proposito di

questa cooperazione è sviluppare la propria attività e la rete per la quale si è formata la grande familia dei membri della CCDI rafforzando allo stesso tempo tutte le imprese e le persone collegate alla Camera. Per i nostri soci sono concessi numerosi privilegi e sconti in relazione ai servizi offerti per la Camera di Commercio Dominico Italiana. I nostri clientoi possono confidare in un’assistenza giuridica e commerciale costante, capace di orientare l’imprenditore sulla situazione del mercato locale e ottenere un appogio strategico concreto per raggiungere e consolidare una buona impressio-

ne nel tessuto impresariale locale. Attraverso la realizzazione di eventi e attività di match-making, la CCDI permette alle imprese di incontrare i partner nazionali e stranieri con i quali concludere accordi di collaborazione commerciale. Per raggiungere i nostri obbiettivi lavoriamo sotto a stretti principi: - Competenza; - Chiarezza; - Cortesia; - Imparzialità; - Soddisfazione del cliente; - Tempestività; - Trasparenza; Attività e servizi Servizi informativi: • Analisi di mercato Paese/Settore; • Consulenze doganali e fiscali; • Consulenze su Fiere e manifestazioni; • Country Presentation; Eventi e comunicazioni: • Gala dinner - networking events; • Eventi individuali; • Servizio di stampa e promozione on-line; • Media relation; Business contact: • Selezione dei partner commerciali; • Missione incoming-outcoming; • Workshop B2B; • Partecipazione a fiere nazionali e internazionali; Servzi di assistenza specializzata: • Assistenza legale;

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ordina 76 Camere con Editrice Zeus Italiane che operano in 50 paesi con più di 24,000 imprese associate. La la CCDI conta una rete nazionale e internazionale di delegazioni attive nel territorio di tutto il paese e di delegati per la regione dei Caraibi, nominati nelle persone che fanno parte dei rappresentanti uffciali della Delegazione diplomaatica italiana. Gli stati coinvolti nella iniziativa sono quelli di Antigua e Barbuda, Haití, Jamaica e Saint Kitts & Nevis. La CCDI opera con l’Ambasciata d’Italia (Panamá) nel paese.

• Appoggio strategico nella fase di insediamento della società o della impresa; • Assistenza doganale; • Assistenza amministrativa, fiscale e tributaria; • Servizio di Visti; • Domiciliazione legale; • Interpretazione di lingue e traduzioni - traduzioni legali; • Servizio di formazione; Attività: • Appoggio ad ogni tipo di iniziativa che contribuisca allo sviluppo economico di entrambi i paese; • Scambio di iformazioni statistiche sul commercio tra Repubblica Domenicana e italia; • Proteggere gli interessi comuni dei membri della Camera; • Adempimenti necessari nei confronti di organismi pubblici, corporazioni e associazioni; • Analisi dei problemi delle politiche economiche bilaterali e pianificazione di soluzion agli organi competenti; • Consulenze in materie relazionate allo scambio reciproco e al commercio estero della Repubblica Dominicana e Italia.

I partner La CCDI è membro fondatore della Federazione delle Camere Europee di Commercio della Repubblica Dominicana (FEDECAMARA) e della Eurocamara. È membro fondatore dell’Accordo di Partenariato de Area ACCA, la alleanza strategica e operativa cotituita tra le Camere Ufficiali di Commercio Italiane dell’Area Ande, Caraibi e Centro America, in più attualmente integrata con l’aggiunta delle Camere di Colombia, Costa Rica, Perú, Venezuela, Nicaragua e Ecuador. La rete commerciale stabile creata con questa via conta una partecipazione di più di 1,700 soci e con la possibilità di aprofittare la attivazione simultanea delle distinte strutture operative nello sviluppo di azioni promozionali unite. Numerosi sono gli eventi organizzati in Repubblica Dominicana tra la CCDI e la ICE - agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane. La Camera è membro anche della Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’estero ASSOCAMERESTERO, con sede a Roma, che co-

Come essere socio della camera: Possono diventare membri della Camera le persone fisiche maggiorenni d’età e le persone giuridiche o morali che si dedichino alle attività commerciali, industriali, agricole, turistiche, finanziarie e professionali , persone che abbiano come interesse comune lo sviluppo economico della Repubblica Dominicana e Italia. Diventare socio della Camera è molto facile: 1. Domandare alla Camera via email (sg@camaraitaliana.com.do), vía telefono (809-535-5111/ 809-533-6193) o vía corriere, il formulario di iscrizione. 2. Compilare il formulario di iscrizione fornendo tutte le informazioni richieste. 3. Riconsegnare il formulario come propriamente richiesto alla Segreteria Generale della Camera, la quale si incaricherà di sottoporre la domanda al Consiglio di Amministrazione della CCDI nella sua prima riunione disponibile. 4. Il Consiglio di Amministrazione studierà la domanda, approvando se si hanno i requisiti l’ingresso del richiedente come nuovo socio.

CAMARA dE COMERCIO dOMINICO ITALIANA Av. Lope de Vega #59, Plaza Lope de Vega, 3er. Piso, Local 17C, Ens. Naco - Santo Domingo, D.N. Tel 809-535-5111 / 809-533-6193 - sg@camaraitaliana.com.do

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CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA SVIZZERA

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a CCIS (Camera di Commercio Italiana per la Svizzera) è l’hub di riferimento in Svizzera per imprese medie e piccole, grandi aziende e marchi del Made in Italy, consorzi, associazioni di categoria ed enti pubblici che abbiano l’obiettivo di accrescere la presenza economica italiana in Svizzera. Fondata nel 1909 la Camera appartiene alla rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, riconosciute dal Governo italiano quali strumenti di promozione del Made in Italy nel Mondo e suscitatrici di opportunità e investimenti delle imprese dei paesi in cui operano verso il mercato italiano. La CCIS assiste con i suoi servizi tutti i soggetti svizzeri e italiani coinvolti negli scambi economici tra Italia, Svizzera e Liechtenstein. La gamma dei suoi servizi è ampia e strategicamente strutturata in aree tematiche:

Esportazioni - Ricerca buyers/clienti. - Consulenza fiscale (rappresentanza fiscale e recupero dell’iva italiana, svizzera e tedesca).

- Consulenza di natura commerciale e doganale. - Export & Investment Desk - Dalla Svizzera nel mondo. - Informazioni finanziarie e legate alla solvibilità dei partner (visure, rapporti commerciali, ecc.). - Organizzazione di degustazioni, workshops ed eventi. - Realizzazione di delegazioni ed export strikes (visite presso buyers svizzeri). - Organizzazione ed accompagnamento di espositori italiani a fiere svizzere e di visitatori elvetici a fiere italiane. - Organizzazione di seminari ed incontri di affari. - Focus settoriali. Investimenti - Apertura di un’attività. - Investire nella ristorazione. - Appalti pubblici in Svizzera. - Attività di M&A e di Corporate Finance.

Comunicazione e promozione turistica La Rivista, magazine mensile in lingua italiana, e www.go-italy.ch, portale bilingue, in italiano tedesco, per l’italianità in movimento. Corsi - Corsi per professionisti e semplici appassionati. - Corsi per sommelier in lingua italiana. Altro - Recupero Crediti. - Ricerca di dati statistici. - Traduzioni ed interpretariato. - Agevolazioni speciali per i soci. I settori di punta Agroalimentare, Industria elettromeccanica, Sistema Casa, Sistema Moda, Innovazione tecnologica e Start-up, Turismo, Pubblicità e Comunicazione. www.ccis.ch

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CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO

CÁMARA DE COMERCIO ITALIANA IN VIETNAM

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antaggi per i membri La Camera di Commercio Italiana in Vietnam (ICHAM) è stata costituita nel 2008 e da allora si impegna per favorire lo sviluppo delle relazioni commerciali tra Italia e Vietnam. Entrando a far parte di ICHAM porterete numerosi vantaggi alla vostra impresa, tra i quali: 1. L’opportunità di utilizzare i servizi forniti: • Informazioni Commerciali: accesso facilitato ai database delle aziende, delle fiere, degli eventi e delle conferenze appartenenti a diversi settori economici. • Ricerca di un partner commerciale: un’ampia mailing list di contatti commerciali nella quale poter identificare il miglior partner per i vostri progetti. • Assistenza informativa: informazioni riguardanti le procedure legali, tasse, la cultura Vietnamita, le regolamentazioni, le leggi sul lavoro, le nuove realtà commerciali, ecc.

2. Partecipare alle attività di ICHAM: • Eventi di networking: grandi opportunità di conoscere partner commerciali. • Seminari e workshops: incontri informativi, con relatori selezionati, riguardanti argomenti economici, legali e commerciali. 3. Inserimento del vostro logo nel sito e nella newsletter di ICHAM: La Newsletter viene pubblicata ogni due mesi ed inviata a più di 1000 contatti, tra cui le comunità imprenditoriali Italiane e Vietnamite e le Camere di Commercio Italiane in Italia e all’estero.

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di ICHAM diventano direttamente “Full Member” di EUROCHAM con i seguenti ulteriori vantaggi: • Essere inseriti nel network di EUROCHAM con più di altre 800 soci. • Partecipare agli eventi, seminari e incontri commerciali organizzati da EUROCHAM. • Inserire il profilo della propria azienda nella Directory di EUROCHAM. • Programa sconti nei migliori alberghi, resorts, ristoranti e negozi in tutto il Vietnam. Per maggiori informazioni, per favore contattateci all’indirizzo: info@icham.org/officer@icham.org o chiamate il: (+84) 8 3822 4059. www.icham.org/en

4. Diventare “Full Member” della Camera di Commercio Europea in Vietnam: Grazie all’accordo tra la nostra Camera ed EUROCHAM, tutti i membri

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Camera di CommerCio ItalIana In thaIlandIa

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a Thailandia si configura attualmente come la seconda economia del Sud-Est asiatico, trainata principalmente dalle esportazioni, le quali risultano comporre oltre il 60% del prodotto interno lordo del paese. Dopo che l’economia si è ristabilizzata nel 2015, per il 2016 si prevede un’incoraggiante crescita economica, la banca dello sviluppo asiatico prevede una crescita del PIL di circa 1.1 % pari al 3.8 rispetto ai 2.7 del 2015. La spesa pubblica in Thailandia è cresciuta con consistenza durante la prima metà del 2015, ad ogni modo i consumi privati non hanno registrato una forte crescita come anche gli investimenti fissi dei privati. I consumi privati crescono sebbene siano limitati dalla caduta dei redditi agricoli, dal rallentamento della crescita dei salari, e dal crescente indebitamento delle famiglie. Gli investimenti privati rimangono moderati a causa delle poco promettenti prospettive nel settore delle esportazioni, ridotta spesa dei consumatori, capacità industriale superiore alla domanda. A causa di queste ragioni il prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto di un modesto 2,9% nell’ultimo semester del 2015. L’alto surplus commerciale degli ultimi 6 mesi deriva da una caduta più marcata nelle importazioni di merci (in calo del 8,7% in dollari) rispetto al calo delle esportazioni del 4,9%. Il surplus commerciale combinato al forte reddito proveniente dall’industria turistica corrisponde a più del doppio del surplus rispetto allo stesso periodo durante il 2014. Il governo militare ufficialmente riconosciuto nel 2015 è impegnato attivamente contro la corruzione e l’abusivi-

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smo edilizio, ritenute priorità dal Primo Ministro. Grazie a tali interventi il paese è riuscito ad evitare la recessione e sebbene la ripresa richieda ancora tempo, il Governo ha risposto iniettando 364.5 miliardi di baht per stimolare l’economia. Il generale a capo del Ministero del Commercio ha dichiarato di voler lavorare a stretto giro con le aziende private per incentivare l’export. Il Ministro ha inoltre dichiarato di voler supportare le aziende offrendo assistenza e riducendo gli ostacoli burocratici per gli scambi commerciali. Nel 2016 inoltre il governo incentiverà le aziende thailandesi a specializzarsi nella creazione di nuovi brand ed incoraggerà la popolazione ad utilizzare prodotti realizzati localmente. Il turismo pesantemente affetto dall’instabilità del paese e dagli attentati durante gran parte dello scorso anno, ha finalmente visto un incremento del 5.12% in arrivi a partire da Novembre 2015. Molti progetti per la pianificazione e la ristrutturazione di centri commerciali sono stati approvvati per il 2016, in particolar modo nelle zone di Bang Na, Srinakarin, Ekkamai e Ram Intra tutti nella provincia di Bangkok . La giunta militare, ha inoltre sbloccato un piano per lo sviluppo delle infrastrutture della durata di 8 anni, approvando 3.3 trilioni di baht in incentivi per lo sviluppo di infrastrutture inerenti all’ampliamento ed al miglioramento della rete ferroviaria.

La moneta locale, il baht, sta dando buoni segni di ripresa. Dall’ultimo trimestre 2015 il bath si è apprezzato toccando quota 36,26 dollari dopo i 36,18 del 2015. Il 16 Dicembre 2015, la Banca Centrale Thailandese ha deciso di mantenere il proprio Benchmark Rate al 1.5%. Il salario minimo fissato a 300 Bath nel 2013 e la crescita economica nel corso degli anni precedenti, fa si’ che la povertà sia un fenomeno in riduzione. La povertà è diminuita notevolmente negli ultimi 30 anni, dal 67% nel 1986 al 10% nel 2015 grazie ad un generale incremento dei redditi. La povertà in Thailandia è principalmente un fenomeno rurale, oltre l’80 per cento dei 7,3 milioni di poveri vive in zone rurali, ed il rimanente 20 per cento vive ora nelle aree urbane al di fuori di Bangkok. Alcune regioni-in particolare il profondo Sud ed il Nord-Est, sono rimasti molto indietro gli altri, e i benefici del successo economico non sono stati equamente ripartiti, in particolare tra Bangkok, la più grande area urbana della Thailandia, e il resto del paese. La disuguaglianza di reddito e mancanza di pari opportunità persistono. La disuguaglianza di reddito, misurata dal coefficiente di Gini, sebbene sia diminuita negli ultimi anni, rimane costantemente al di sopra di 0.45. Le esportazioni del paese sono composte per l’86% da beni di industrie manufatturiere. In particolare, i principali beni risultano quelli elettronici (14% delle esportazioni totali), veicoli (13%), macchinari ed apparecchiature (7,5%) e prodotti alimentari (7,5%). L’agricoltura contribuisce invece per l’8% del valore delle spedizioni all’estero. All’interno

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CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO di questo settore, i principali prodotti esportati risultano riso, gomma naturale, cassava, pesce e zucchero. I principali importatori dalla Thailandia sono la Cina con il 12% del totale dell’export Thailandese, il Giappone e si è verificata una riduzione degli acquisti da parte degli USA giu al 3-4%. L’Unione Europea complessivamente copre una quota del 5%, mentre altri principali importatori sono Malesia, Australia e Singapore. Dall’altro lato della bilancia commerciale, la Thailandia importa principalmente materie prime e beni intermedi, che insieme coprono il 56% del valore importato. In questo gruppo rientrano principalmente il carburante, parti per apparecchiature elettroniche, materiali di metallo e sostanze chimiche. Altre importanti prodotti sono rappresentate da macchinari, apparecchiature e computer. I principali paesi da cui la Thailandia acquista sono il Giappone (20% del totale dei beni importati) e Cina (15%). L’Unione Europea pesa per l’ 8%, mentre altri stati rilevanti sono gli Emirati Arabi, la Malesia e gli USA. Relativamente alle relazioni con l’Italia, abbiamo potuto osservare una lieve ripresa che sembra aver portato miglioramenti nel settore delle esportazione commerciale I dati piu’ significativi legati alla crescita dell’esportazione di prodotti italiani in Thailandia, comprendono: - Macchine di impiego generale, - Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, - Cuoio conciato e lavorato, - Medicinali e preparati farmaceutici, - Mezzi di trasporto, - Gioielleria, bigiotteria, pietre preziose lavorate. L’importazione, invece, ha subito un calo pari al -9,3% rispetto all’anno precedente. Le perdite più importanti sono state registrate nel: - settore alimentare (mercato ittico) cau-

sa del downgrading sulla sicurezza nel mercato del lavoro ittico, - macchine di impiego generali e di altro impiego, - autoveicoli, - settore agricolo (macchine e prodotti). Grazie ad un’espansione della classe media urbana esistono prospettive interessanti per il Made in Italy, in particolare nei seguenti settori: agroalimentare, cosmesi e moda. Di particolare interesse risultano i settori ad alto contenuto tecnologico (gestione delle acque, energie alternative, biotecnologie, macchinari) per i quali sono previsti grandi investimenti, ma di cui i thailandesi mancano di capacità e forniture adeguate. Nel 2013, i principali prodotti importati dall’Italia risultano essere macchinari, apparecchiature elettriche e prodotti chimici. Dall’altra parte, tra le esportazioni si sono contraddistinte quelle di prodotti alimentari, macchinari e in generale beni provenienti dalle industrie manifatturiere. In conclusione, dopo un 2015 senza particolari sviluppi economici dovuto ad instabilità politica e ad altri fattori esterni, le prospettive per l’economia Thailandese per il 2016 restano incoraggianti. Grazie alla ritrovata stabilità politica e alla crescente domanda domestica, nel 2016 è previsto un incremento del Pil pari al 1.1% rispetto al 2015, con un leggero aumento dell’inflazione dal -0.85 % al 0,6%. La crescita secondo le stime dovrebbe rimanere costante anche nel 2016. Proposte di investimento: Data la posizione geografica che favorisce la Thailandia a diventare l’hub logistico dell’ ASEAN, la forte vocazione manufatturiera del paese e date le recenti politiche di sviluppo della rete di trasporti interna attuata dal Governo Thailandese, la Thai-Italian Chamber of Commerce vede un grande potenziale per le imprese Italiane in grado di produrre macchi-

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nari/utensili specon Editrice Zeus cifici per il settore manufatturiero, in particolare legato al settore dell’Automotive, della lavorazione e packaging di prodotti destinati al consumo alimentare, nel settore della sicurezza edile e del settore agricolo, ittico. La crescita del potere di acquisto della popolazione locale, un costante flusso di turisti presenti nel paese durante l’intero anno (accolti in strutture ricettive di altissimo livello), la presenza di gruppi specializzati nella vendita diretta (retail) fa della Thailandia un paese ideale per la vendita di prodotti Italiani di media, alta ed altissima gamma. La crescita costante a due cifre delle vendite di marchi Italiani quali Vespa Piaggio, S. Pellegrino, Ferrero, Ducati etc. mostrano come la Thailandia abbia una forte vocazione verso il Made in Italy ed ancora grandi margini di crescita, grazie allo sviluppo di altre aree abitative oltre a Bangkok (capitale) ed altre aree a vocazione turstica già affermate quali Pattaya e Phuket. In particolare si suggerisce una cauta analisi del mercato degli insaccati crudi ed aziende produttrici di Vino. Le importazioni di insaccati crudi, quali salami, bresaole e prosciutti crudi è diventata piu’ difficile. Le dogane richiedono ulteriori documenti per dimostrare la provenineza e genuinità dei prodotti. Prodotti alcolici, che al momento sono presenti in abbondanza sul mercato da tutti i principali paesi del settore (Italia, Francia, Cile, Australia e Sud Africa etc) soffrono di una forte tassazione e competizione locale (Birra, Superalcolici). Si raccomanda quindi una cauta pianificazione e l’utlizzo di distributori professionisti ed investimenti nel marketing a lungo termine. Come conseguenza del grande sviluppo del settore manifatturiero, dell’edilizia industriale ed urbanistica è in crescita l’interesse verso tecnologie per qualsiasi settore legato al risparmio energetico, green-energy, efficienza energetica.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

Una chiusura ermetica per il nUovo locale di congelazione la august Jaeger nachf. gmbH & co. Kg sceglie i portoni ad apertura rapida altamente isolanti di eFaFleX

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el settembre 2013, la August Jaeger Nachf. GmbH & Co. KG di Engelskirchen ha messo in funzione il proprio locale di congelazione interno. Così facendo, l’azienda ha triplicato la sua superficie di stoccaggio complessiva arrivando a 8.000 metri quadrati. Al fine di poter far funzionare il nuovo magazzino di congelazione nel modo più conveniente possibile, i progettisti di questa nuova struttura hanno scelto di installare la nuova generazione di portoni per zone termoregolate, prodotta dagli specialisti di portoni EFAFLEX. “I prodotti EFAFLEX ci sono stati consigliati dal nostro progettista. Noi abbiamo bisogno di portoni che si aprano e chiudano molto rapidamente e che siano anche robusti, perché i transiti sono mol-

to frequentati“, spiega Markus Vigener. A lui compete la direzione dell’intero magazzino. “EFAFLEX è risultato il primo marchio nella scelta.” La struttura di nuova ideazione del portone per zone termoregolate EFA-SST-TK-100 segue il progresso nell’ambito dei prodotti e delle attrezzature degli stabilimenti, che hanno un effetto positivo sul bilancio energetico dell’azienda. Il nuovo portone ad apertura rapida è altamente resistente e ciò ne consente un impiego a regime costante e di grande efficienza, soprattutto in magazzini di refrigerazione con transiti frequenti in entrata e in uscita. Una guida dinamica a spirale AFM (Active Framework Mechanism) per il manto del portone garantisce che il manto nel movimento in chiusura ven-

ga spinto verso una guarnizione posta su tutto il profilo del portone, richiudendo così ermeticamente gli ambienti di congelazione. Rispetto ad altre strutture di portoni, l’attacco del manto del portone si trova all’interno del dispositivo a spirale sulla parte esterna, e dunque calda del portone. Sulla parte del portone che dà nella zona fredda, vengono utilizzati dei sistemi di riscaldamento per le superfici di contatto, integrate nei profili ermetici, nelle guarnizioni delle doghe e nel profilo della costola di contatto. Lo scopo è di mantenere costante la temperatura in questi punti di contatto tra le guarnizioni e il manto del portone, il pavimento e le singole doghe del manto per evitare la formazione di ghiaccio. Con un valore termico U pari a 0,62/

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m²K nella versione 4000 x 4500 mm, Efaflex offre un portone dello giusto spessore, ben isolato, a basso consumo e con particolare tenuta stagna. Lo straordinario isolamento offerto dall’EFA-SST-TK-100 con EFAAFM viene inoltre raggiunto grazie all’impiego di doghe EFA-THERM spesse 100 mm con riempimento di poliuretano estenso. Le doghe sono fissate singolarmente alle fasce delle cerniere. Questa combinazione di elementi garantisce una grande capacità di scorrimento, una durata senza pari e la massima funzionalità, grazie anche ad una sostituzione delle doghe semplice e veloce. In totale, in questa azienda, attiva nel settore alimentare all’ingrosso, sono diventati ormai nove i vari modelli di portoni ad apertura rapida di EFAFLEX che compiono in modo affidabile e sicuro la loro funzione. Il portone di accesso al settore lattiero-caseario svolge ogni giorno tra 300 e 500 cicli di apertura e chiusura. Ad eccezione della zona di arrivo merci, tutti gli altri portoni delimitano zone

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NOTIZIE IN BREVE

congelanti da -24°C e frigorifere da 5°C. “Sono ormai in funzione da molti anni senza problemi, ne siamo molto soddisfatti”, afferma Markus Vigener. Anche il servizio di assistenza clienti EFAFLEX riceve i complimenti: “La manutenzione avviene senza alcun problema. Non serve neanche accumulare carta inutile: ricevo in breve tempo i rapporti sulla manutenzione via e-mail. Questa è una cosa molto pratica.” “È stato necessario costruire il locale di congelazione per ottenere ampliamento della capacità” continua il racconto Markus Vigener. La August Jaeger Nachf. GmbH & Co. KG gestisce tre supermercati HIT nell’ambito di un processo di franchising. Inoltre, l’azienda possiede anche sette stazioni di servizio. “Le nuove stazioni di servizio Jaeger hanno grandi punti-vendita interni. È chiaro che avevamo la necessità di crescere.” L’azienda è diretta dalla famiglia Pilatzki, già nella quarta generazione. Hendrik Pilatzki, il successore più giovane, dirige insieme al padre l’attività commerciale da

400 dipendenti. L’assortimento è studiato appositamente per soddisfare i diversi gruppi di clienti del mercato all’ingrosso. Sia che si tratti di addetti alla gastronomia, al catering o alla grande distribuzione alimentare: ogni cliente è perfettamente rifornito nella propria attività commerciale, grazie ai 15.000 diversi articoli dell’ampia offerta di prodotti gestiti dalla August Jaeger Nachf. GmbH & Co. KG. Il supermercato Cash&Carry presso la sede centrale a Engelskirchen-Ründeroth rappresenta un ulteriore servizio offerto, studiato appositamente per gli addetti della gastronomia e del settore alberghiero. Oltre ad un’assistenza personalizzata in un’atmosfera famigliare, la Jaeger propone tutti gli articoli per un efficiente rifornimento di merci per i gruppi target dell’azienda. www.efaflex.com


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NOTIZIE IN BREVE

Linea Pane RademakeR “CRusto” AnAlisi tecnicA e vAlutAzione del costo di proprietà

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ntroduzione La Rademaker “Crusto” è una linea industriale per la produzione di pane basata sulla tecnologia della laminazione. La laminazione è preferita ai sistemi tradizionali grazie ai suoi importanti benefici; primo tra tutti, la laminazione rende possibile lavorare una grande quantità d’impasti, da quello green a quello prelievitato, tutti ad alte capacità. Usare sistemi di laminazione che non stressano la pasta, permette di raggiungere in pratica ogni tipo di struttura di pasta e pane desiderati. La struttura della pasta che si crea durante il mixaggio, con l’impasto e la prelievitazione, rimane intatta dando un prodotto di ottima qualità. Inoltre la linea offre moduli innovativi e versatili su ruote che possono essere facilmente inseriti in qualsiasi linea se richiesto. Flessibilità è la parola d’ordine quando si tratta di configurare l’applicazione e la gestione di efficienza produttiva. La linea “Crusto” è adatta per trattare un’ampia gamma d’impasti in scala industriale, partendo da circa 500 fino a 9000 kg per ora (i lotti vanno da 200 - 700 kg/lt). I principali vantaggi di questa linea si possono già vedere in diversi stabilimenti di clienti; la linea “Crusto” si è dimostrata estremamente doughfriendly per una vasta gamma di prodotti e tipi di pasta. Anche la più fragile struttura di pasta rimane intatta durante la suddivisione in lotti e il processo di pre-laminazione. Inoltre la Linea è facile da usare e accessibile per le procedure di pulizia semplici e veloci. Oltre a questi vantaggi, la linea “Crusto” ha il van-

taggio di creare un flusso di prodotto molto stabile, questo grazie all’efficiente processo di divisione in lotti a casata e la seguente azione di laminazione, perfettamente controllati da vari sensori. I risultati effettivi in ambiente industriale dimostrano che questo stabile flusso di prodotto garantisce la migliore omogeneità d’impasto possibile. Prova configurazione Nel centro tecnologico Rademaker (RTC) si eseguono test approfonditi per determinare gli esatti effetti positivi dell’uniformità della pasta sulla precisione del peso del prodotto finale. In seguito i benefici che ne derivano per i costi di gestione sono calcolati dettagliatamente sulla base di effettive esperienze di fabbrica. Vari test sono eseguiti con la Linea “Crusto” anche attraverso confronti con linee concorrenti all’avanguardia e attrezzature Rademaker precedenti. Si è sperimenta un’ampia gamma di pasta con percentuali d’acqua che vanno dal 55% fino all’85%. Tre diversi prodotti sono selezionali per le prove ad alto volume: panini quadrati da 80gr, baguette da 165gr e ciabatta da 150gr. Molti test sono eseguiti con un numero significativo

di prodotti in modo da garantire un risultato statistico corretto. Durante questi dettagliati e approfonditi test si esamina il volume e le cellule della struttura del prodotto finale cosi come l’accuratezza del peso prima e dopo il processo di cottura. Conclusioni Durante svariati tests, si sono sperimentati: il confronto dei volumi, l’omogeneità e l’accuratezza finale per i tipi di prodotti sopra citati. Inoltre si sono valutate diverse situazioni ambientali per conseguire il risultato più affidabile. Il grafico sotto mostra I risultati medi sia per il volume che per la misurazione dell’ccuratezza. Tutti i valori rappresentano i miglioramenti rispetto all’attrezzature all’avanguardia concorrenti. Il volume e la struttura cellulare sono mostrati nella foto. Queste foto mostrano chiaramente che la struttura della pasta rimane totalmente intatta grazie alla particolare manipolazione dell’impasto Dough-friendly della linea Rademaker “Crusto”. Effetti sul costo di proprietà L’accuratezza del prodotto può avere un significante effetto sul costo generale di produzione.

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Solitamente il contributo del prezzo di costo del così detto give away (regalo) o di un prodotto in eccedenza di peso varia dal 20 al 30% del costo aggiunto totale di una linea di laminazione e formazione pane (fatta esclusione per la cottura e l’imballaggio) come si vede nella foto qui sotto*. Migliorando l’accuratezza, il costo aggiunto del give away può essere drasticamente ridotto. Il calcolo del costo di proprietà (CoO) dimostra che

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si può raggiungere una riduzione totale del costo prodotto fino al 15% , secondo il tipo di pasta. Da queste indagini si può facilmente concludere che la Rademaker Linea pane “Crusto” non solo è in grado di produrre un prodotto altamente superiore ma è in grado di aumentare in modo significativo il vostro profitto. Invitiamo i gentili clienti a visitare

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il nostro centro tecnologico RTC e esaminare i risultati sopracitati o altri aspetti che potrebbero essere di loro interesse, più dettagliatamente. * calcolo del give away secondo la normative Europea 76/211/EEG

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om stiLL reAlizzA per imasaF uno speciAle coMMissionAtore A cABinA doppiA studiato per garantire i massimi standard di sicurezza, l’eK-X è stato adattato per ospitare a bordo due operatori contemporaneamente

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M STILL ha consegnato uno speciale commissionatore EK-X a cabina doppia, in grado di ospitare a bordo due operatori contemporaneamente. Il mezzo è stato sviluppato per il Gruppo IMASAF, che necessitava di una macchina con la quale effettuare il picking di colli per i quali è necessaria la collaborazione di due operatori. Con oltre 60 anni di storia alle spalle e circa 6.500 marmitte prodotte ogni giorno, il 65% delle quali destinate al mercato estero, IMASAF è leader in Italia e uno dei principali produttori europei di marmitte e catalizzatori. L’azienda ha uno stabilimento produttivo a Cittadella (PD) a cui si aggiungono 6 sedi commerciali e 11 magazzini dislocati sul territorio nazionale per assicurare ai clienti un servizio rapido ed efficiente. La partnership tra le due aziende dura da molti anni e, ad

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oggi, più di 30 commissionatori OM STILL sono operativi nei vari depositi del Gruppo IMASAF. L’EK-X appena consegnato rappresenta però un’assoluta novità, IMASAF ha infatti chiesto a OM STILL di realizzare un mezzo con una cabina larga 2,3m (rispetto ai tradizionali 1,2m) e con una portata di 1t fino a 8,5 m. di altezza. Questo speciale EK-X è utilizzato per prendere dagli scaffali le marmitte, per il prelievo delle quali servono due operatori. Oltre ad avere misure eccezionali, il commissionatore è dotato di speciali sistemi di sicurezza al fine di tutelare gli operatori che svolgono operazioni complesse a molti metri d’altezza. “Abbiamo scelto di commissionare alla OM STILL lo sviluppo di questo nuovo progetto - spiega Giampaolo Sgarbossa, Amministratore Delegato della società - certi che con la sua tecnologia sareb-

be stata in grado di venire incontro alle nostre esigenze e, ancora una volta, OM STILL si è dimostrata una partner di sicura affidabilità, fornendoci una macchina su misura che ci sta dando grandi soddisfazioni”.

www.om-still.it


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RotRonic, sistemi di misura

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a esattamente mezzo secolo, Rotronic produce e distribuisce sistemi di misura. Fondata nel 1965 dalla famiglia Schroff in Svizzera, l’azienda ha rapidamente conquistato una notevole importanza nel suo settore grazie alla precisione dei suoi prodotti. Nel tempo le soluzioni Rotronic si sono evolute mantenendosi tecnologicamente all’avanguardia, ma quel che non è cambiato è l’indiscussa qualità e affidabilità dei prodotti, che hanno portato il marchio Rotronic a diffondersi in tutto il mondo. Per conoscere meglio questa interessante azienda e le sue innovative soluzioni abbiamo parlato con Marco Gavina, General Manager di Rotronic Italia Srl. 1) A quali mercati si rivolge l’offerta Rotronic e quali sono gli utilizzatori tipici dei vostri prodotti? Rotronic è una realtà con oltre 200 dipendenti, 8 società affiliate e 42 punti di distribuzione, una dimensione che la pone fra i principali protagonisti del segmento della misurazione di umidità e temperatura: la vasta gamma di strumenti per questa esigenza assicura prestazioni di estrema accuratezza. Rotronic pone inoltre una grande attenzione alla ricerca e sviluppo di soluzioni sempre più rispondenti alle esigenze di mercato: per questo ha recentemente arricchito la propria offerta con strumenti per la misurazione dell’anidride carbonica e della pressione differenziale. Dagli strumenti portatili ai data logger, dai trasmettitori alle soluzioni per il laboratorio, le soluzioni Rotronic sono adatte a tutti i settori in cui sono richieste misurazioni precise di umidità e temperatura: l’in-

Marco Gavina

dustria alimentare e farmaceutica, il settore della stampa e dell’industria cartaria, la meteorologia, il settore agrario, i processi di essiccazione, gli impianti di ventilazione e climatizzazione e molte altre applicazioni. 2) Come è articolata la struttura produttiva di Rotronic e quale impatto ha avuto la recente rivalutazione del franco svizzero? La Casa madre di Rotronic ha sede nei pressi di Zurigo, in Svizzera, dove trovano anche gli stabilimenti: la produzione avviene infatti in Svizzera. Gli elementi centrali di tutte le soluzioni Rotronic sono realizzati in unità produttive di proprietà dell’azienda. Questo permette di effettuare un controllo di qualità stringente e costante; presso la sede si trovano infatti anche il reparto di controllo qualità e il laboratorio di calibrazione e taratura. Il laboratorio della Casa madre, accreditato e riconosciuto a livello internazionale dall’ente di certificazione svizzero SCS, dispone di campioni standard con i quali confrontare gli strumenti; per questo motivo è in grado di fornire prodotti con certificato ufficiale di calibrazione e taratura, di qualità uniforme e riconosciuta dai singoli enti certificatori nazionali (come l’Ente italiano Accredia), utilizzabili quindi come parametri di riferimento per successivi controlli di qualità. Ogni singolo strumento di misura Rotronic è inoltre calibrato, tarato e corredato da certificato ISO di riferimento. La rivalutazione del franco svizzero ha comprensibilmente avuto un impatto sulle politiche commerciali dell’azienda, che si è però adoperata per non trasferire le conseguenze del

General Manager

nuovo cambio interamente sui clienti; il riassorbimento di una congrua parte degli effetti dell’apprezzamento della valuta da parte dell’azienda e un ulteriore sforzo per migliorare le caratteristiche qualitative dei prodotti ha permesso di mantenere sostanzialmente inalterato il rapporto fra prezzo e prestazioni delle soluzioni Rotronic. 3) In termini di prestazioni, di affidabilità e di requisiti manutentivi, quali sono i principali punti di forza della gamma di prodotti Rotronic? L’esperienza maturata da Rotronic e la continua attenzione ai nuovi sviluppi della tecnologia hanno portato l’azienda a offrire soluzioni con una deviazione standard delle misure decisamente inferiore rispetto alla media del settore; gli strumenti Rotronic si rivelano affidabili e forniscono misure perfettamente ripetibili anche in condizioni di umidità e temperatura estreme (si pensi alla lavorazione della pasta alimentare, dove in alcune fasi si raggiungono il 90% di umidità con temperature intorno ai 95°C). I prodotti Rotronic solitamente non richiedono manutenzione, ma nei rari casi in cui si rivela necessaria l’azienda fornisce un’assistenza rapida e puntuale. In determinati settori una manutenzione periodica è peraltro prevista dai protocolli produttivi (basti pensare al settore farmaceutico, dove il mantenimento di condizioni ambientali costanti può influenzare composizione e conservazione dei medicinali). In questi casi le periodiche calibrazioni possono avvenire

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senza alcuna interruzione dei processi, grazie a diverse soluzioni che Rotronic può fornire a seconda dei casi: l’azienda è in grado di fornire (in vendita o anche a noleggio) uno strumento di riferimento certificato Accredia per consentire al cliente di effettuare internamente le calibrazioni, può studiare un sistema di rotazione per calibrare le sonde presenti nella struttura produttiva assicurando che ne rimangano sempre in funzione un numero sufficiente a garantire il corretto funzionamento del processo, o infine può, in seguito a specifici accordi di manutenzione, provvedere alla calibrazione direttamente presso la sede del cliente garantendo un’immediata ripresa dei lavori. 4) Che peso hanno i servizi di consulenza prevendita, di assistenza postvendita e quale ruolo riveste la filiale italiana nell’offerta di prodotti e servizi? In un settore così specializzato la competenza tecnica del personale commerciale è centrale: un adeguato background permette di comprendere veramente le esigenze del cliente e proporre soluzioni adeguate, non sovradimensionate né tali da rivelarsi insufficienti alla minima variazione delle prestazioni richieste. Una conoscenza approfondita delle caratteristiche dell’offerta Rotronic è inoltre essenziale per apprezzare e spiegare le differenze qualitative rispetto a proposte meno evolute. Attualmente la filiale italiana riceve molte richieste, grazie alla notorietà e ottima reputazione del marchio, alle quali fornisce sempre risposte adeguate, ma l’obiettivo che l’azienda persegue, tramite investimenti in formazione e mediante l’espansione della forza vendita, è di poter anticipare le richieste proponendo nuove applicazioni – e questo naturalmente richiede una conoscenza ancor più approfondita delle soluzioni Ro-

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tronic quanto dei processi produttivi utilizzati dalle aziende clienti. Da questo punto di vista la filiale italiana di Rotronic si distingue per flessibilità proponendo in determinati casi anche un servizio di prova per verificare l’adeguatezza delle nuove applicazioni proposte, in modo da poter arrivare, collaborando con il cliente, alla definizione di soluzioni ottimali. 5) Quali sono gli scenari e le prospettive del segmento di mercato a cui si rivolge Rotronic e quali strategie e obiettivi si propone l’azienda per il prossimo futuro? Rotronic si rivolge in misura rilevante a mercati che per loro natura risentono limitatamente della congiuntura, come l’alimentare e il farmaceutico. Nell’ambito della produzione alimentare, uno dei segmenti più importanti per Rotronic è la lavorazione della pasta, che attraversa una fase di particolare dinamismo; il mercato nazionale è maturo, ma i costruttori italiani di macchine per la lavorazione della pasta esportano il loro insuperabile know-how in mercati emergenti e in espansione. Ne deriva un mercato potenziale in crescita per le applicazioni Rotronic che, con adeguate politiche commerciali e con la capacità di studiare soluzioni ad hoc per questi clienti, adattandosi ai nuovi scenari e trovando nuove applicazioni, potrà cogliere questa opportunità. Le prospettive future autorizzano quindi un certo ottimismo: pur in una contingenza non particolarmente favorevole, qualità e innovazione riescono a trovare spazi per la crescita. 6) Che importanza hanno ricerca e sviluppo in termini economici e strategici? Per un’azienda come Rotronic che basa il suo successo sull’offerta di una qualità superiore, ricerca e sviluppo sono evidentemente fon-

damentali. Rotronic investe per sviluppare strumenti dalle prestazioni sempre migliori, e recentemente ha concentrato i suoi sforzi verso soluzioni che, mantenendo l’eccellente livello di precisione e affidabilità ai quali i clienti sono abituati, siano anche più convenienti e performanti, per soddisfare anche le esigenze di realtà aziendali di dimensioni minori ma non per questo meno attente alla qualità. Va ricordato che Rotronic è un marchio riconosciuto come leader nella misurazione dell’umidità da 50 anni: senza adeguati investimenti in ricerca e sviluppo il mantenimento di questa posizione sarebbe stato impensabile. Chiaramente la volontà di Rotronic è di rimanere sempre ai vertici del settore, e per questo l’azienda continuerà a considerare prioritari questi investimenti. 7) Per Rotronic, a livello globale, la tutela della proprietà intellettuale è un problema? L’ottima reputazione dei prodotti Rotronic costituisce una forte attrazione per diversi costruttori di prodotti di primo prezzo, che cercano di emularne le caratteristiche; le copie non sono affatto equivalenti agli originali, chiaramente, ma sarebbe illusorio credere che non possano trarre in inganno almeno gli utilizzatori meno esperti. Per poter offrire prodotti apparentemente simili a prezzi minori, altri produttori acquistano sensori Rotronic, montandoli poi su sonde di qualità inferiore per ottenere soluzioni imitazioni più economiche. Nel caso di applicazioni semplici, e nel breve periodo, queste possono in effetti svolgere la loro funzione, ma le soluzioni Rotronic sono di un’altra categoria. Per le applicazioni più sofisticate, la maggior parte delle marche più economiche non sono proprio in grado di soddisfare le condizioni richieste dai protocolli dei diversi settori. Il cuore dei pro-


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dotti Rotronic, il sensore, è sempre di produzione dell’azienda, che non utilizzerebbe mai componenti di terzi per questa funzione cruciale. Gli enti di certificazione come Accredia, o istituti come l’INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Meteorologica (nato dalla fusione dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale “Galileo Ferraris” (IEN) e dell’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti” del CNR) sono fra gli utilizzatori abituali di prodotti Rotronic: un motivo c’è, ed è sicuramente la riconosciuta affidabilità e la ripetibilità di misura che le soluzioni Rotronic garantiscono. 8) Quali novità sono previste a livello di innovazioni produttive, investimenti per il breve-medio termine, risorse umane e servizi offerti? Proprio la consapevolezza dell’esistenza di una domanda per strumenti “entry level”, e la convinzione di

NUOVI ARRIVI PER ROTRONIC ITALIA

Rotronic Italia ha recentemente potenziato il settore tecnico e l’area commerciale con l’ingresso in azienda di due dinamici nuovi elementi: Chiara Ponzellini e Fabrizio Iosano. Chiara Ponzellini, che entrerà a far parte del team tecnico di Rotronic, ha maturato significative esperienze in aziende del settore degli strumenti di misura quali Ametek, mentre Fabrizio Iosano contribuirà con la sua esperienza, acquisita in aziende quali Eurotron (entrata a far parte del gruppo Asgard, presente nel settore della strumentazione con la società AOIP), a rafforzare la funzione vendite di Rotronic. Entrambi hanno iniziato il nuovo lavoro con l’entusiasmo

Chiara Ponzellini

Rotronic che anche aziende con minori possibilità di investire in tecnologia possano e debbano comunque puntare a un buon livello qualitativo, hanno spinto l’azienda a cimentarsi anche in questo segmento. Pur sapendo che si tratta di un mercato saturo e dove la concorrenza è feroce e basata sul prezzo, Rotronic ha un marchio di tale notorietà e valore da poter costituire un’attrattiva anche per questa fascia di consumatori, e l’allargamento della gamma per comprendere prodotti semplici – ma sempre caratterizzati dalla massima qualità e affidabilità – dovrebbe portare un maggior numero di utilizzatori a provare e apprezzare le soluzioni dell’azienda. Rotronic sta inoltre lavorando a un ampliamento della sua gamma di strumenti, oltre che per la misurazione dell’umidità nella quale l’azienda è specializzata, anche per la misurazione della pressione differenziale e del’anidri-

che deriva dall’ingresso in un gruppo internazionale, dall’indiscussa leadership qualitativa nel settore degli strumenti professionali per la misurazione dell’umidità. Un periodo di formazione all’interno dell’azienda ha naturalmente consentito ai nuovi collaboratori di acquisire un’approfondita conoscenza di qualità e caratteristiche dell’ampia gamma di prodotti Rotronic. Lo stretto rapporto fra area tecnica e commerciale è uno dei punti di forza di Rotronic, in quanto permette ai suggerimenti dei clienti, che il personale commerciale fa pervenire al reparto tecnico, di trasformarsi in miglioramenti concreti nella direzione delle richieste del mercato. Come tutto il personale dell’azienda, Chiara e Fabrizio hanno una conoscen-

de carbonica. L’azienda produce già strumenti per la misurazione della pressione differenziale in uso nel settore farmaceutico; la previsione è di un allargamento della gamma per offrire soluzioni per la misura della portata dell’aria, partendo anche in questo caso da soluzioni semplici e convenienti, ma caratterizzati da un’affidabilità equiparabile a quella di strumenti più complessi. Rotronic intende anche ampliare la gamma delle proprie soluzioni per la misurazione dell’anidride carbonica negli ambienti, un mercato relativamente nuovo e potenzialmente interessante. Le novità di Rotronic non riguardano però solo i prodotti: l’azienda è infatti in crescita, sia sul mercato globale, con la recente apertura di una nuova filiale canadese, sia a livello nazionale, con l’ampliamento della rete di vendita in Italia. www.rotronic.it

za dei settori applicativi che permette loro di comprendere le richieste dei clienti, di identificare con precisione, fra le molte soluzioni che Rotronic offre, la più adatta alle loro specifiche esigenze e di adoperarsi perché la corrispondenza fra le necessità del mercato e le concrete risposte di Rotronic sia sempre più stretta. Il Gruppo Rotronic, e in particolare Rotronic Italia, rivolge un caloroso benvenuto a Chiara e Fabrizio, nella convinzione che sapranno trasmettere entusiasmo e motivazione ai loro interlocutori, oltre a fornire il supporto necessario a rafforzare ulteriormente il legame dei clienti con Rotronic; a entrambi i migliori auguri di un grande successo in questa nuova esperienza professionale.

Fabrizio Iosano

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INTERROLL RIORGANIZZA IL CENTRO DI ECCELLENZA DI SINSHEIM CON LA CRESCITA MONDIALE NEL MIRINO

Il Centro di Eccellenza Trasportatori e Sorter di Interroll a Sinsheim in Germania

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ernhard Kraus, 38 anni, è il nuovo direttore delle Operations del Centro di Eccellenza (CoE) Trasportatori e Sorter di Sinsheim, in Germania. Il manager vanta una vasta conoscenza specialistica e straordinari successi nella gestione dei processi di lean production e di change management. Il Centro di Eccellenza di Sinsheim sarà gestito oltre che da Bernhard Kraus, da Robert Lugauer e dal dott. Heinrich Droste. La riorganizzazione del CoE si è resa necessaria per far fronte alla forte domanda globale di nuove soluzioni di convogliamento e smistamento.Dopo il successo del lancio in Europa e in Asia della piattaforma modulare per trasportatori (MCP), Interroll ne avvierà la produzione anche negli Stati Uniti a partire dal marzo prossimo. La piattaforma modulare per trasportatori ha suscitato un grande interesse: ad oggi Interroll ha già ricevuto 250 ordini per questa soluzione da system integrator e OEM europei. Gli ordini spaziano da soluzioni più piccole fino ad enormi applicazioni. Sono stati forniti trasportatori fino a quattro chilometri di lunghezza complessiva. Le ragioni di questo grande interesse sono varie, ad esempio il

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design universale della soluzione, adatto per il trasporto di oggetti fino a 50 kg di peso e imballi da 200 mm x 150 mm. Se necessario il sistema può essere ingegnerizzato anche per il trasporto di buste plastiche. Le opzioni di azionamento a 24 V o 400 V offrono la massima efficienza energetica e capacità di movimentazione. Deviatori elettromeccanici garantiscono elevate capacità di smistamento. Interroll ha evitato l’utilizzo di attuatori pneumatici per la piattaforma modulare per trasportatori per mantenere i requisiti di elevata efficienza energetica e garantire un ambiente di lavoro silenzioso. Ogni azienda che desideri fornire soluzioni ad alte prestazioni di “material flow” deve affrontare un mercato intralogistico ad alta dinamicità e a mutevoli richieste di performance con una piattaforma, come questa, che consenta di durare nel tempo. I clienti devono essere oggi in grado di reagire con grande flessibilità a cambi last minute della struttura degli ordini o della gamma di prodotti. Da tempo la rigida produzione di massa di prodotti identici è diventata l’eccezione alla regola mentre cicli di ordini più brevi e il rapido

cambiamento di imballi per dimensioni e pesi è sempre più frequentemente all’ordine del giorno. Allo stesso tempo, è necessario fare in modo che qualsiasi soluzione possa ancora essere integrata con facilità nel mutante ambiente IT del futuro; “Industry 4.0” è un concetto ormai acquisito. Con l’avvio della produzione della piattaforma modulare per trasportatori in USA, system integrator americani e i loro clienti possono ottenere più agevolmente soluzioni ultra efficienti e a prova di futuro. La piattaforma modulare per trasportatori sta conquistando clienti con la sua versatilità unica, bassi costi operativi, interfacce dati aperte e la massima facilità di installazione e manutenzione. Dopo Sinsheim in Germania e Suzhou in Cina, Wilmington nel North Carolina, USA, è il terzo sito di produzione nel il mondo per la nuova piattaforma modulare per trasportatori. www.interroll.com


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ALLEGRI, TUBI FLESSIBILI PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE PHARMALINE N Pharmaline N è un tubo realizzato in PTFE conforme alle norme FDA requisiti 21 CFR 177.1550. È inoltre disponibile una versione in PTFE antistatico, W.Pharmaline AS, conforme anch’esso alle norme FDA requisiti 21 CFR 178.3297. Entrambi i tubi, W.Pharmaline GS e W.Pharmaline AS, sono stati testati e il loro sottostrato in PTFE è conforme alla Classe VI USP, incluse le Elution test (Citotossicità). Sia il W.Pharmaline GP che il W.Pharmaline AS sono rivestiti con una treccia metallica in INOX AISI 316 e un’ulteriore copertura di silicone vulcanizzato bianco Platinum Cured; (post vulcanizzato a 200°C per 4 ore in osservanza alle caratteristiche della Classe VI USP). Sono disponibili alternative per la copertura siliconica su specifica richiesta del cliente: le coperture chiare e trasparenti che sono approvate dalla Classe VI USP; altre colorazioni sono disponibili ma non approvate dalla Classe VI USP.

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PHARMALINE X Pharmaline X è un tubo in PTFE estremamente flessibile, internamente liscio con corrugazione esterna ricoperto da una guaina in silicone trasparente “Platinum Cured”. Il suo particolare design è stato realizzato per colmare le mancanze dei convenzionali tubi in silicone nelle applicazioni ove la gomma siliconica interna è soggetta a reazioni chimiche a causa dei fluidi di passaggio, reazioni che possono degradare il silicone interno o contaminare il liquido stesso. APPLICAZIONI Grazie alla sua elevata purezza il Pharmaline X è stato progettato per usi non gravosi ad alta igienicità dove la pressione di esercizio non è elevata; è infatti particolarmente adatto nelle applicazioni farmaceutiche, Biotech, chimiche e alimentari grazie al suo notevole grado di pulizia sia interna che esterna. È inoltre usato in applicazioni industriali in genere, specialmente per passaggio di liquidi caldi e gas.

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I PRINCIPALI USI DEGLI ESSICCATOI TIPO “TURBINE”

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a Società Italiana Essiccatoi, ora S.I.E. SWISS SA, è stata progettista di essiccatoi per 150 anni e produce diverse attrezzature originali brevettate per trattare molti prodotti diversi. Agli inizi del ‘900 gli essiccatoi erano molto semplici con circolazione d’aria forzata. I nomi commerciali sono stati ispirati dai venti caldi del deserto del Sahara. In quel tempo è stato creato un dispositivo in cui la circolazione dell’aria è circolare e veloce, così veloce da sollevare i prodotti d’essiccazione. È stato naturalmente chiamato “TURBINE”. Da allora questo tipo di essiccatoio è stato fabbricato in almeno 5.000 unità per trattare tutti i tipi di diversi materiali che vanno dai farmaceutici ai chimici fino ai biologici o scarti industriali. Il principio di funzionamento è basato sull’esposizione del prodotto al flusso d’aria calda diretta. L’aria a contatto con il prodotto gli da parte della sua energia interna. Questo comporta l’evaporazione dell’acqua e, allo stesso tempo, la riduzione della temperatura dell’aria. L’energia interna persa dall’aria è totalmente recuperata dall’energia di vapore e prodotto. L’essiccatoio consiste in un corpo cilindrico (il diametro varia da 0,4 metri a 5 metri ed ancora di più) che è diviso nella parte inferiore da uno speciale piano provvisto di lame sagomate brevettate. Sotto il piano c’è la camera di distribuzione d’aria e al di sopra della camera d’essiccazione abbiamo i filtri a maniche o altri dispositivi di purificazione dell’aria. I materiali sono caricati nell’essiccatoio solitamente in modo discontinuo e sono rapidamente elaborati in modo che il tempo richiesto per un singolo carico raramente superi i 90 - 120 minuti. L’aria d’essiccazione entra tangenziale e, attraversando lo strato del prodotto, circonda ed agita ciascuna delle sue particelle: inoltre, l’aria è costretta dal nostro piano speciale a passare attra-

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verso il prodotto ad una velocità controllata e in direzione sub-verticale per ottenere un tempo di contatto più lungo rispetto ad altri comuni essiccatori a letto fluido aventi un percorso dell’aria diretto verticalmente. Processo continuo o discontinuo? Naturalmente dipende dal prodotto che si deve essiccare. Condizioni stabili continue permettono lo sviluppo di un processo continuo. I prodotti aventi un’umidità iniziale o aspetti fisici variabili necessitano di essere essiccati in batch. In ogni caso l’essiccatoio TS può operare sia in continuo che in discontinuo. È anche disponibile un sistema intermediario chiamato “pulse”. Con il sistema pulse, l’essiccatoio è alimentato continuamente ma scarica il prodotto in tempi prestabiliti.Le condizioni lavorative possono essere selezionate dal pannello di controllo sul quadro principale. L’ultimo impianto: l’essiccatoio per semi d’uva. I semi d’uva recuperati dopo la produzione di vino ed alcohol etilico contengono ancora un materiale molto prezionso, che è l’olio. L’olio di semi, se è puro, è famoso per i suoi effetti benefici ed è spesso usato nei cosmetici. Ma l’estrazione e l’essiccazione devono essere fatte in modo leggero per prevenire qualsiasi danno nella sua composizione chimica. L’essiccatoio è il tipo TURBINE, completamente automatico, che tratta 1.500 kg/h di semi lasciandoli sempre a bassa temperatura. Il piccolo segreto del sistema è l’alta efficienza dell’essiccatoio in modo che la temperatura dell’aria si riduce immediatamente a causa della veloce evaporazione ed il prodotto rimane freddo. Descrizione dell’impianto. Questo essiccatoio TS a letto fluido è composto da:

• SISTEMA DI CARICO - Un piccolo contenitore con un miscelatore e una coclea con barriera interna per impedire l’aspirazione di aria dall’esterno. La coclea è azionata da inverter ed agisce come un dosatore per alimentare la giusta quantità di materiale nell’essiccatoio. • ESSICCATOIO TS – Questo è il cuore dell’impianto. All’interno dell’essiccatoio, l’aria ed i solventi sono estratti dal prodotto dall’evaporazione termica. Sopra l’essiccatoio, una camera di separazione permette alla polvere di essere separata dai semi. • GRUPPO DI TRATTAMENTO ARIA – All’uscita dell’essiccatoio, la polvere è trasportata al gruppo di cicloni e filtro. • VENTILATORE PRINCIPALE – Installato all’inizio dell’impianto. Esso genera il processo di flusso d’aria necessario per il processo d’essiccazione. Il flusso d’aria è regolato da una serranda ad azionamento. • GENERATORE DI CALORE – È lo scambiatore di calore che funziona con il vapore saturo. La temperatura è controllata da una valvola gestita dal PLC.


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PORTONE SEZIONALE HÖRMANN SPU F42: MASSIMA RESISTENZA E ROBUSTEZZA L’ottima combinazione di materiali costruttivi e i potenti accessori di protezione termica assicurano prestazioni elevate nella soluzione Hörmann da 42mm

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ealizzato in robusto acciaio a doppia parete, nonché estremamente resistente e ideale per qualsiasi edificio industriale, il nuovo portone sezionale industriale SPU F42 è caratterizzato da un manto dallo spessore uniforme di 42 mm e dall’anima schiumata in poliuretano espanso rigido privo di Cfc, grazie ai quali è in grado di assicurare elevate capacità di coibenza termica, raggiungendo un coefficiente U = 0,94 W/m2K. Inoltre, se equipaggiato con raccordo telaiomuro Thermo Frame, questo portone può aumentare la propria capacità di coibentazione termica del 21%. La superficie degli elementi, in lamiera d’acciaio zincata a caldo e verniciata, con mano di fondo a base di poliestere ad alta adesività (2K PUR), lo rende particolarmente resistente anche agli agenti atmosferici, con certificazione di permeabilità all’aria in classe 2 e certificazione in classe 3 per quanto riguarda l’impermeabilità all’acqua e la resistenza alle sollecitazioni del vento. Il portone Hörmann SPU F42 è disponibile in misure diverse, fino a

un massimo di 8 metri di larghezza e 7,5 metri di altezza, e in due versioni del manto: Micrograin oppure goffrato, versione che rende difficilmente visibili piccoli graffi e tracce di sporco. Opzionalmente, la superficie può essere verniciata su richiesta scegliendo tra dieci diverse tonalità RAL. Inoltre, questo portone Hörmann può essere impreziosito da finestrature, portina pedonale senza soglia e motorizzazione. A seconda del contesto, delle caratteristiche

dimensionali e dell’equipaggiamento, tra gli elementi del portone sono presenti anche la collaudata protezione salvadita, il sistema di bloccaggio dall’ interno e dall’esterno, il dispositivo antisollevamento e un ulteriore dispositivo di sicurezza paracadute per portoni. Come tutti i prodotti, gli accessori e i dispositivi Hörmann, anche il portone sezionale SPU F42 risponde perfettamente ai requisiti della normativa UNI EN 13241-1. www.hormann.it

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Nuova Kärcher BD 43/25 c Bp: lavasciuga pavimenti agile e compatta Dotata di sistema easy-operation è ideale per superfici fino a 900 m²

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rimo produttore mondiale di macchine e soluzioni per la pulizia domestica, professionale e industriale, Kärcher presenta BD 43/25 C Bp, lavasciuga pavimenti “operatore a terra” compatta, altamente manovrabile, silenziosa e facile da utilizzare. Alimentata a batte-

ria o tramite presa di rete (mod. 43/35) e dotata di tecnologia a disco, offre un’area di lavoro di ben 43 cm ed un serbatoio di 25 litri. Grazie alle dimensioni compatte e all’ampia visibilità garantita all’operatore, è ideale per ambien-

ti medio-piccoli, fino a 900 m², dove qualunque altra lavasciuga avrebbe margini di manovra insufficienti. Ogni dettaglio di questa macchina è volto a facilitarne l’utilizzo. Il sistema EASY-Operation, ad esempio, favorisce l’intervento anche da parte di personale poco esperto, grazie alla possibilità di scegliere fra tre singoli programmi di lavoro–lavaggio e aspirazione; solo lavaggio; solo aspirazioneche non lasciano spazio ad altre complicate opzioni. Tutti gli elementi di controllo sono evidenziati in giallo, colore che risalta rispetto al più scuro antracite ed aiuta l’operatore ad identificare

50 KARCHER comunicato RA 1-16.indd 3

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immediatamente i comandi corretti per ogni operazione. Il display a riga singola –chiaro e leggibile- indica volta per volta lo stato di carica delle batterie e le ore di lavoro effettuate. Il vano batterie è facilmente accessibile per procedere rapidamente ad una loro sostituzione, riducendo al minimo il tempo di fermo macchina. La regolazione della soluzione di pulizia è posta sotto il volante e risulta immediatamente raggiungibile; la stessa soluzione può essere facilmente caricata e scaricata attraverso due comodi bocchettoni: il suo livello sarà sempre sotto controllo grazie ad un apposito indicatore. Il serbatoio dell’acqua è suddiviso in due vani per contenere il volume di ingombro, facilitare le operazioni di riempimento e svuotamento e liberare campo visivo per controllare il gruppo spazzola.

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La ruota girevole posta sotto la lavasciuga aiuta l’operatore a spostare facilmente la macchina anche quando è spenta. Sulla macchina, infine, è possibile installare il Kit Home Base ove riporre mop, detergenti ed accessori vari. Tergipavimento dritto o curvo sono ordinabili separatamente, assieme a una vasta serie di accessori che ampliano prestazioni e funzionalità di questa lavasciuga: tra i molti, ben cinque tipi di pad e di squeegee per operare su ogni superficie. In versione BD 43/35 C Ep, questa macchina offre un serbatoio soluzione più capiente di 10 litri, una maggiore velocità della spazzola e maggior potenza grazie al motore elettrico da 230V/ 50Hz.

no di BD 43/25 C BP e BD 43/35 C Ep due macchine potenti ed efficienti ma - al contempo - economicamente accessibili, grazie alla bassa incidenza della manutenzione. Soluzioni che offrono un ottimo rapporto prezzo/prestazioni, indicate per la pulizia di pavimenti in ambito industriale, automotive, hospitality, horeca e retail. Per una dimostrazione è possibile rivolgersi ad un qualunque Kärcher Center o Kärcher Store sul territorio o al proprio dealer di zona. www.kaercher.it

Semplicità costruttiva e totale integrazione delle parti meccaniche fan-

Specialisti in macchinari per il food processing Quando si parla di food processing e di panificazione industriale, gli ingredienti chiave per il successo sono: innovazione, ispirazione e una visione internazionale che consideri i gusti locali e regionali. Presso il Centro Tecnologico Rademaker, dove si trova il nostro centro per i test di panificazione e di formazione degli operatori, abbiamo accumulato oltre 30 anni di esperienza nello sviluppo di innovative applicazioni per il food processing e per la panificazione industriale. Vi invitiamo pertanto a visitarci per potervi dare nuove idee e nuove ispirazioni su come aiutarvi a creare prodotti di altissima qualità nella maniera più flessibile ed efficiente. Chiamate il numero +39 345 5279508 per parlare con il nostro esperto in macchinari per il food processing e in sistemi per la panificazione industriale. Oppure visitate il nostro sito:

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NOTIZIE IN BREVE

GHIACCIO ALIMENTARE: È ORA DI INNOVARE L’istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare INGA in audizione alla xIII commissione agricoltura della Camera dei deputati

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egolamentare il mercato del ghiaccio alimentare, promuovere buone prassi e informazioni corrette su produzione, distribuzione e consumo. È quanto ha chiesto ieri, mercoledì 17 febbraio 2016, l’Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare INGA in audizione alla XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Nel corso dell’Audizione, alla quale hanno partecipato Simone De Martino, consigliere dell’Istituto, il Prof. avv. Gaetano Armao, componente del comitato scientifico dell’INGA ed il dott. Gianpietro Boieri, della società Iseven Servizi, partner scientifico dell’Istituto, INGA ha presentato le proprie istanze sulle problematiche del settore del ghiaccio alimentare di fronte alla Commissione presieduta dall’on. Luca Sani. «In Italia vi è molta meno cultura e consapevolezza, rispetto agli altri paesi europei, sul fatto che il ghiaccio sia a tutti gli effetti un alimento e che come tale deve essere considerato» - ha spiegato De Martino, specificando che l’istituto intende tutelare e valorizzare il mercato del ghiaccio alimentare in Italia, garantendo massima sicurezza igienica per i consumatori. Per questo, INGA e Confindustria hanno redatto il “Manuale di Corretta Prassi Operativa per la produzione del ghiaccio alimen-

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tare”, approvato dal Ministero della Salute, oggi primo e unico documento tecnico in Italia e in Europa che fornisce le linee guida per la corretta produzione e distribuzione del ghiaccio alimentare. «Il Manuale è uno strumento operativo che diffonde maggiore consapevolezza tra i produttori di ghiaccio, le industrie e i singoli bar in merito ai rischi che un prodotto così diffuso e consumato giornalmente da milioni di persone potrebbe manifestare e, dunque, di come si può evitare ogni tipo di problema, usandolo in tutta sicurezza» - ha dichiarato Boieri. A supporto del Manuale è stata redatta anche una specifica Check List che aiuta i produttori ad autovalutarsi rispetto all’ottemperanza del Manuale e alle disposizioni cogenti in materia di igiene degli alimenti. La lista, inoltre, può essere un utile strumento per le autorità di controllo nelle attività ispettive, consentendo loro di valutare con efficacia se e come sia stata effettuata l’analisi dei rischi nelle attività che producono e/o somministrano ghiaccio. «Pur in presenza di nuove e specifiche disposizioni che disciplinano il settore alimentare in materia di igiene, è necessaria una più puntuale regolamentazione del settore in quanto restano ancora disattesi i potenziali rischi che un prodotto apparentemente “semplice”, ma

Simone De Martino Consigliere INGA

estremamente diffuso e consumato, potrebbe arrecare alla salute pubblica. E per questo chiediamo ulteriori presidi normativi che meglio tutelino i consumatori» - ha ricordato, infine, Il prof. Armao. All’audizione seguiranno ulteriori fasi di approfondimento ed interlocuzione. www.ghiaccioalimentare.it


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“La nostra filosofia e molto semplice: Dare il meglio a chi chiede solo il meglio” (D.Z.)

La nostra visione, La nostra missione e La filosofia di eccellenza

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n un Paese dove l’industria alimentare ha grandi potenzialità, la produzione alimentare deve essere intesa come uno dei pilastri del progresso tecnologico ed economico. PIGO ha fissato l’obiettivo di diventare la forza motrice del progresso tecnologico e di conseguenza economico nell’industria alimentare, leader nel paese e nel mondo nella produzione di macchine per la lavorazione alimentare dal suo programma. Oggi, PIGO si è affermata come leader di livello mondiale nella progettazione e produzione di alta tecnologia degli impianti per surgelazione, freeze dryers essiccatori e di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia

nel congelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti e l’efficienza energetica, pur essendo facile da usare, garantendo così molti vantaggi e privilegi per i clienti. Prodotti principali PIGO si è specializzata nella costruzione di congelatori a letto fluido, EASY Freeze, il più adatto per il congelamento IQF tutte le varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti di mare, prodotti ittici, carne e formaggi, rinnovando IQF tecnologia con adattabile flusso d’aria. La tecnologia EASY Freeze fornisce un eccellente aspetto ed una separa-

zione perfetta del prodotto, grazie alla fluidizzazione controllata che mantiene il prodotto costantemente sospeso sopra il nastro in un cuscino d’aria. Il risultato è un immediato congelamento della superfice del prodotto ed un efficiente congelamento interno di ogni singolo pezzo del prodotto, indipendentemente dal tipo, varietà o condizione del prodotto. PIGO garantisce la massima efficienza di congelamento per ogni prodotto indipendente dal fatto che sia pesante, leggero, morbido, appiccicoso o delicato, grazie al controllo variabile della velocità del nastro e dei ventilatori, permettendo immediati aggiustamenti del flusso d’aria. Il video monitoraggio interno consente in tempo reale supervisione delle

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condizioni di funzionamento, consentendo il completo controllo e regolazione del processo dall’esterno, senza necessità di entrare nel congelatore. EASY Freeze è disegnato per avere il massimo livello di pulizia, dando così la possibilità all’utente di congelare prodotti diversi uno dopo l’altro, senza rischio di contaminazione. EASY Freeze è una soluzione ad alto risparmio energetico, facile da usare ed affidabile. All’interno della famiglia dei surgelatori PIGO produce anche l’innovativo EASY Freeze SPYRO, l’ultima generazione di congelatori a spirale con i maggiori vantaggi per gli utenti in termini di efficienza energetica, condizioni igieniche e le caratteristiche tecnologiche avanzate, come ad esempio: › Motori sono posizionati fuori dalla cabina isolata (senza lubrificazione all’interno del congelatore) evitando qualsiasi rischio di contaminazione a causa di alcune perdite d’olio; › L’unità è priva di ripiani piattaforme intermedie, per evitare ogni accu-

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mulo di sporcizia (presenza di queste ultime renderebbe difficili le operazioni di pulizia) - assolutamente più elevati standard igienici; › la progettazione del congelatore è stato fatto per fornire il massimo scambio di calore e per permettere il massimo sfruttamento della superfice del nastro › Bassi costi di manutenzione e di parti di ricambio grazie all’utilizzo di componenti di alta qualità; › Ventilatori a bassa pressione per una maggiore velocità dell’aria, al fine di ottenere un processo di congelamento rapido. EASY Freeze SPYRO è progettato per la circolazione di aria fredda ad alta velocità (4 -10 m / sec) in contatto con il prodotto su tutta la lunghezza del nastro a spirale; › Bassissimo livello di perdita di peso, due volte inferiore rispetto al congelatori con flusso d’aria verticale › Colpisce il prodotto in entrata con l’aria più fredda; il prodotto è quindi

immediatamente surgelato in superfice, diminuendo così la formazione di brina; I congelatori PIGO sono costruiti modulari e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inossidabile, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF anche con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lamponi, ecc. PIGO progetta e costruisce sofisticati liofilizzatori, EASY Freeze DRYER -LYOPHILIZER, linea di prodotti che comprende un’ampia gamma di unità standardizzate e personalizzate.


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La tecnologia freeze drying consente di conservare aromi delicati e di ottenere un prodotto di prima qualità essiccando sotto vuoto il prodotto congelato. Il prodotto finito avrà proprietà sensoriali paragonabili a quelle del prodotto fresco. L’esecuzione della macchina è interamente in acciaio inossidabile (Camera, porte, scaffale, ecc). Nel nostro concetto del EASY Freeze DRYER, scaffali modulari e condensatore del vapore sono contenuti all’interno della camera, dando come risultato finale tempo di liofilizzazione molto più breve di qualsiasi altro liofilizzatore. Le porte sono provviste di finestre di visualizzazione, consentendo così l’osservazione sia di vassoi con pro-

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NOTIZIE IN BREVE

dotto sia del condensatore di vapore durante del ciclo di essiccazione. Ogni unità è provvista di un impianto di refrigerazione appositamente dimensionato, che include un condensatore per controllare l’utilizzo di gas refrigerante Oltre ad EASY Freeze, EASY Freeze SPYRO e EASY Freeze DRYER – LYOPHILIZER, uno dei macchinari principali è la denocciolatrice automatica PG 103 che ha una capacità del 50%-100% superiore rispetto alle altre macchine presenti nel mercato. L’esperienza dei clienti pigo conferma che PG 103 lavora con un’efficienza dello 0,00% di noccioli rimasti se frutta è di qualità con preparazione adeguata.

PIGO macchinari sono studiati per creare impianti per la produzione di frutta arricchita, che contengono piccole innovazioni e grandi miglioramenti per un sistema più affidabile e insieme conservano e migliorano le proprietà naturali della frutta. Nel campo delle diverse tecnologie di essiccazione, PIGO ha anche sviluppato la tecnologia continua di essicazione con infusione (CONTINUOUS INFUSION TECNOLOGY) e know-how per i suoi clienti, dando anche possibilità di migliorare le caratteristiche naturali della frutta, migliorare le capacità di preservazione ed aumentare i possibili utilizzi del prodotto. Per avere un’idea migliore della produzione PIGO visitate il sito: www.pigo.it o mandate una mail a info@pigo.it per avere un’offerta dettagliata ed anche avere la presentazione con molti video delle macchine in funzione. Brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono visibili su: www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl.


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CAPITANI SRL, L’ESPRESSO DEL CAPITANO

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APITANI srl, ormai da tempo nel settore produttivo delle macchine per il caffè in cialda o capsula, sia nell’ambito casalingo che professionale, con il marchio ESPRESSO DEL CAPITANO. Caratteristica di primaria importanza è il dinamismo e la celerità dell’UFFICIO TECNICO dove vengono studiate e sviluppate nuove soluzioni poi trasfuse nelle linee produttive. Il sistema di preinfusione, ennesimo brevetto Capitani, è adattabile ad ogni capsula o cialda preesistente. Realizzazione di gruppi infusori personalizzati per macchine a sistema chiuso o aperto secondo le esigenze del cliente. Laboratorio interno di prototipazione rapida che consente di ridurre i

costi e i tempi di sviluppo di nuovi prodotti. L’indiscussa qualità dei prodotti che contraddistinguono la CAPITANI, che ricordiamo, produce tutto nella propria sede di Solbiate Comasco COMO e la fiducia dei clienti che ci hanno sostenuto, sprona tutti noi a continuare con il MADE IN

ITALY, marchio che ci contraddistingue e che ci invoglia ad affrontare il futuro in modo positivo. Visita il sito: www.espressodelcapitano.com


INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA

LATTIERO-CASEARIA

A perfect tailor made service! Cad Project Srl progetta, realizza e installa macchine e impianti per l’industria casearia e alimentare

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el 1996 nasce lo Studio Cad Project, specializzato nella progettazione di macchine e impianti per il settore caseario e alimentare. A seguito delle molteplici richieste da parte dei propri clienti, comincia a realizzare i propri progetti. Nel 2000 è Cad Project srl: si trasferisce in una struttura più ampia e amplia il proprio organico. Grazie all’alta specializzazione raggiunta nel corso degli anni, continua a crescere e nel 2007 si trasferisce nuovamente in una struttura ancora più vasta a San Pietro Mosezzo, zona industriale di Novara. Nel 2015 investe ampliandosi e ristrutturando quella esistente. Cad Project si avvale di uno staff qualificato e di collaboratori scelti che sono sempre pronti ad affrontare nuove sfide, adeguandosi alla continua evoluzione della tecnologia e del mercato.

è una azienda dinamica che lavora a stretto contatto con il cliente, in modo da soddisfare ogni sua esigenza. Ogni progetto è studiato su misura. Un perfetto tailor made!

lizzazione di impianti per la stagionatura (salinatrici, salatrici a secco, spazzolatrici, foratrici e pelatrici) e per la porzionatura (manuali, semiautomatiche, automatiche).

zarsi nel taglio - peso fisso o variabile, lama tradizionale o a ultrasuoni.

AutomAzione, innovAzione, tecnologiA

Alcuni esempi di macchine e impianti della vasta gamma di Cad Project. macchine per la stagionatura: salatrici a secco La richiesta dei clienti era di poter automatizzare il processo di salatura per ottenere forme salate come con il processo manuale. Cad Project ha progettato e realizzato questo impianto, modello SAT; una macchina

La maggior richiesta del mercato per i prodotti a peso fisso e l’esigenza di trovare un partner affidabile, hanno contribuito nella scelta di specializ-

Le macchine e gli impianti sono moderni, progettati e costruiti con criteri di praticità, di limitata manutenzione e di riduzione dei costi produttivi. Il continuo investimento in strumenti tecnologici per la progettazione e la costruzione hanno permesso a Cad Project di affermarsi nel settore alimentare, specializzandosi nel settore caseario. L’intero ciclo di produzione avviene nello stabilimento di San Pietro Mosezzo; dalla progettazione alla reaTPFZA-4

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INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA

che consente la salatura automatica dello scalzo e delle facciate. Durante il ciclo di lavorazione il sale viene completamente recuperato. Tramite pannello operatore si possono impostare le quantità di sale. Produzione: fino a 600 forme orarie per il gorgonzola e fino a 300 forme per il pecorino romano. Diversi articoli sono stati pubblicati per queste salatrici a secco, intitolandoli “uniformità di salatura”. Una frase che spiega tutto! macchine per la porzionatura con lama tradizionale o a ultrasuoni, a peso variabile o fisso Nella foto è indicata TPFZA4, linea automatica di porzionatura a peso fisso e a roccia. Consente la porzionatura a peso fisso o variabile di formaggi a pasta dura e semi-dura come Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gruyere, Parmino, Sbrinz...si carica la forma intera che trasla nella zona di porzionatura in dischi; ogni disco è spinto o traslato tramite un braccio automatico nella seconda zona di taglio, quel-

TZX2T-M

la della fustellatura e porzionatura in due anelli concentrici. Ogni porzione viene divisa in due metà, traslata nella zona di pesatura e tagliata in fette. Ogni fetta trasla su un nastro trasportatore che la accompagna fino alla linea di packaging. E’ dotato di lame intercambiabili e di facile e veloce sostituzione: lama liscia o per il taglio a roccia. Tramite pannello operatore si visualizzano e/o impostano i dati di produzione tra i quali il peso-fisso o variabile- gestione dei differenti prodotti da porzionare con abilitazione/ disabilitazione delle singole zone di produzione. Produzione: 60 fette al minuto Nella foto è indicata TZX2T-M, linea automatica di porzionatura a peso fisso del gorgonzola. La linea consente la porzionatura delle mezze forme di gorgonzola in porzioni a peso fisso e l’inserimento diretto in vaschetta o vassoio fino all’allineamento con la linea di packaging. Sono presenti due gruppi di porzionatura con lama a ultrasuoni, che permettono un taglio pulito e

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preciso. Tramite pannello operatore si impostano i parametri di produzione ed è presente una telecamera per controllare l’uscita delle vaschette.Le mezze forme vengono caricate sul nastro trasportatore di ingresso, pesate e traslate nella zona di taglio, una per ogni testata. Alcuni sensori le misurano e tutti i dati vengono inviati al Plc per il calcolo delle porzioni. Ad ogni taglio la fetta viene posta direttamente nella vaschetta e pesata. Se per caso si presenta una fetta di peso diversa, la macchina corregge il peso automaticamente sulla porzionatura successiva. Come per tutti gli impianti che porzionano a peso fisso, anche sulla linea TZX2T-M si può impostare, tramite pannello operatore, la scelta dello scarto-se presente-: spalmarlo sulla mezza forma o avere una fetta di peso diverso (scegliendo se la prima o l’ultima). Produzione: 60 porzioni al minuto TPX, impianto che consente la porzionatura dei panetti di formaggi a pasta morbida, come gorgonzola-mascarpone, brie, brie farcito,cheddar, feta... Tramite pannello operatore si imposta la larghezza delle fette da tagliare. Ad ogni taglio avviene l’inserimento in automatico nelle vaschette. Una lama a ultrasuoni esegue la porzionatura, garantendo un taglio preciso e pulito. Produzione: 60 porzioni al minuto Nella foto è indicata PPSX, impianto automatico di porzionatura a peso fisso del provolone. Porziona vari formati del provolone, in fette a peso fisso. La forma è caricata sul nastro trasportatore e traslata fino alla zona di centratura e pesatura tramite una piattaforma di pesatura e ad alcuni sensori di misurazione. Il gruppo di taglio è a ultrasuoni e permette un taglio pulito e preciso. Ogni fetta è traslata su di

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un nastro a tappeto per connettersi alla linea di packagin. Tramite pannello operatore si impostano i parametri di produzione, tra cui la scelta del peso fisso o variabile, la scelta dello scarto: spalmarlo sul prodotto di partenza o avere una fetta di peso diverso. Produzione: 60 fette al minuto PGL, impianto automatico di porzionatura a peso fisso del grana padano, parmigiano reggiano e pecorino romano. Per il grana padano e parmigiano reggiano: la forma viene caricata sul nastro trasportatore di ingresso, pesata e in automatico un gruppo di taglio provvede a sezionarla in due metà, fustellarla e porzionarla in fette. Il gruppo di taglio è composto da una lama in acciaio inox. Produzione: 40 forme orarie Per il pecorino romano: la forma viene pesata, poi sezionata in dischi. Ogni disco può essere porzionato in due e poi in fette oppure porzionato direttamente in fette. Produzione: 50 fette al minuto TC, impianti di porzionatura per crescenza. Macchina semi automatica o automatica per la porzionatura della cre-

LATTIERO-CASEARIA

scenza e prodotti simili, in porzioni da 80 a 500 grammi. - TC01: l’operatore carica i panetti all’interno dello stampo e preme contemporaneamente i pulsanti di avvio per ottenere il taglio in automatico dei panetti. Produzione: 100 porzioni al minuto - TC02: l’operatore carica i panetti sul nastro trasportatore e in automatico avviene la porzionatura. Sono presenti due stazioni di porzionatura Produzione: 200 porzioni al minuto

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TIG200, impianto automatico per la porzionatura in metà o in dischi del grana padano, parmigiano reggiano e pecorino romano. Produzione: 20 forme orarie. PDG, impianto automatico per la porzionatura dei dischi di grana padano, parmigiano reggiano e pecorino romano in fette. Si adatta anche al taglio in fette di forme intere di pecorini con diverse dimensioni. Produzione: 360 dischi orari. Nella foto sono indicate alcune tipologie di taglierine semi automatiche. TS3

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LINPAC LANCIA LA SUA NUOVA GAMMA DI PASTICCERIA AL MERCATO ITALIANO

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asticceri e rivenditori in Italia avranno presto l’accesso alla nuova gamma di prodotti per la pasticceria, disegnati e creati da LINPAC, produttore di imballaggi per alimenti freschi. LINPAC sta espandendo la sua popolare linea ‘LeanBake®’, la quale offre al mercato italiano una presentazione sullo scaffale migliore e di stile. La gamma che comprende i contenitori per torta, contenitori con coperchio con cerniera e confezioni monoporzione, disponibili in diverse varietà di colori e dimensioni, offrono un’ottima apparenza quando disposti sullo scaffale. Il direttore generale, Cristiano Madama, al LINPAC Verona dice: “La gamma LeanBake è più leggera dei design precedenti ed è stata inoltre fabbricato in PET, offrendo una soluzione di imballaggi ricicla-

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bili a basse emissioni di carbonio. I nostri clienti ci hanno chiesto di creare una presentazione limpida dei loro prodotti delicati oltre a minimizzare i loro costi e l’impatto ambientale.” Adatta per fette di torta o pasticcini, cornetti, crostate e muffin, la gamma è stata disegnata con base e coperchio leggeri non compromettendo tuttavia la rigidità e le proprietà protettive delle confezioni.

mo e viene permesso ai consumatori di godere della loro pasticceria in condizioni ottimali. Le confezioni possono anche includere delle cavità per mantenere i prodotti in sede impedendogli di muoversi al suo interno.

Viene inoltre garantito che i prodotti al suo interno non vengono danneggiati durante il trasporto, i rifiuti della filiera vengono ridotti al mini-

Includendo scatole con coperchio incernierato, con chiusura ermetica o semi ermetica, così come una varietà di soluzioni di basi e coper-


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chi, la gamma incontra ormai la domanda di tutto l’intero settore della pasticceria. Le scatole con coperchio a cerniera possono essere anche ermetiche permettendo ai prodotti a base di pan di spagna di mantenere l’umidità all’interno della confezione, rimanendo così freschi più a lungo. Gli imballaggi semi ermetici sono leggermente ventilati su tre lati per consentire all’aria di circolare al suo interno, garantendo così ai prodotti di pasticceria, come ad esempio i cornetti, la loro fragranza. LINPAC ha anche garantito che il design della gamma permetta una più facile chiusura rispetto ai classici imballaggi.

Questo nuovo sistema permette di chiudere la confezione usando solo una mano, facendo una leggera pressione sul contenitore, a differenza delle chiusure tradizionali, le quali richiedono la chiusura premendo ciascun angolo. Questo requisito è stato ritenuto necessario dai rivenditori principali, i quali producendo ed impacchettando i loro prodotti direttamente nel proprio negozio hanno bisogno di un ambiente di vendita efficiente per le marche e per i rivenditori. Il Sig. Madama continua: “in LINPAC, abbiamo una lunga storia nel rifornire una grande varietà di im-

ballaggi che soddisfano i bisogni dei produttori attraverso diversi mercati alimentari. La nostra gamma LeanBake è famosa tra gli imballatori alimentari ed i rivenditori. è stata un’evoluzione naturale per LINPAC rifornire il mercato italiano di questi prodotti.” “Come principale produttore di imballaggio PET in Europa, LINPAC si è impegnata ad ascoltare i suoi clienti ed a lavorare con loro per assicurarsi un prodotto che si rivolgesse e rispondesse ai loro interessi e bisogni.” www.linpac.com

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TECNO PACK S.P.A.: “la migliOrE TECNOlOgiA flOw PACK per il confezionamento dei formaggi”

Qualità Leone, rinomata realtà industriale produttrice dal 1966 di prodotti lattiero-caseari, sceglie la tecnologia di Tecno Pack per confezionare i propri formaggi.


CONFEZIONAMENTO

etichettatura - pesatura

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e eccellenze Italiane, anche per quanto riguarda il mondo dell’industria alimentare, sono riconosciute a livello internazionale. L’Italia vanta centinaia di realtà delle più disparate dimensioni, i cui prodotti sono di altissima qualità. Una consolidata tradizione e la grande attenzione applicate dalle aziende sia nel processo produttivo, che in quello legato alla conservazione e al confezionamento dei propri prodotti, fanno sì che esse scelgano tecnologie all’avanguardia, efficienti e con elevatissimi standard qualitativi. Per questa ragione anche l’azienda casearia Qualità Leone ha scelto un partner leader nel settore delle macchine flow pack, come TECNO PACK per confezionare i propri formaggi. Qualità Leone è una storica realtà di Villafranca di Verona, ha mosso i primi passi nella piccola e media distribuzione organizzata già nel 1966, è un’azienda a conduzione familiare e non è solo specializzata nel confezionamento dei medio-duri, ma vanta anche alcune produzioni proprie di formaggi, come il Rigatel del Castel e la Roverella. La macchina confezionatrice FP027 INOX di Tecno Pack usata da Qualità Leone, è una confezionatrice orizzontale e multi asse, specifica per il confezionamento di formaggi in atmosfera modificata. Emmenthal bavarese, Emmenthal svizzero, Maasdam, Fontal, Gouda, Pecorino, Ricotta salata, Rosa Camuna, Monte veronese, Asiago. Dai formaggi esteri a quelli italiani, per arrivare ai tipici della zona del villafranchese e dei Monti Lessini: sono solamente alcuni degli oltre 120 porzionati che la flow pack FP027 è in grado di confezionare. FP027 è uno dei quattro modelli specifici per il settore lattiero-caseario, proposti da Tecno Pack. Questa macchina è adatta a confezionare formaggi sfusi, che vengono trasferiti direttamente sul film, evitando i problemi di trasporto sul

nastro, grazie alla bobina dal basso. FP200 EVO ha, al contrario, la bobina in alto ed è adatta, per questo, a confezionare formaggi porzionati in vaschetta; completano la gamma FP025EVO e FP025EVOBB. Porzionamento del formaggio, caricamento, raccolta delle confezioni, palletizzazione: le confezionatrici orizzontali si collocano al centro di questi passaggi e, pertanto, sono state studiate per poter essere abbinate a sistemi robotizzati, come, per esempio, a quello dell’alimentazione automatica del prodotto, con lo scopo di ridurre al minimo l’intervento umano. FP027 al lavoro FP027 è fabbricata nella sede di Tecno Pack S.p.A. la cui sede si trova a Schio, in provincia di Vicenza. Il team di Tecno Pack, costantemente attento alle specifiche necessità di ogni singolo cliente, si è recato a vedere direttamente da Qualità Leone una giornata di lavoro di questa macchina. Nella FP027 le forme più svariate di formaggio, tutte perfettamente allineate sul nastro di carico della macchina, vengono, per prima cosa rilevate da una fotocellula a barriera, che, mandando segnali alla telecamera anteriore e lavorandoci in sinergia, permette di capire quali, tra di esse, sono in fase e quali, invece, in effetti, molto raramente, non lo siano; in quest’ultimo caso la macchina o si arresta, o fa scattare un al-

larme, oppure salta una confezione. Questo sistema di controllo e di “taglia e cuci”, reso possibile da sette motori brushless indipendenti, è anche il responsabile della cura con cui sono chiuse le confezioni, a seconda dei materiali utilizzati: dalla pellicola, alla carta-film, si ottengono involucri destinati a molte linee di mercato. La parola chiave è modularità: al posto di un unico grande nastro di carico, infatti, si possono eventualmente inserire due, quattro, sei nastri rifasatori abbinati a una linea di taglio automatica, in modo da poter introdurre nella macchina molti più pezzi di formaggio e velocizzare il processo. Si tratta di una tecnologia in grado di soddisfare tutte le esigenze del commerciante, il quale ha piccoli quantitativi e molti formati da fare. Da qui si capisce come, a maggior ragione, la FP027 sia in grado di soddisfare le esigenze della media e grande industria che, al contrario, ha meno formati da fare e grandi quantità. Tecno Pack ha costruito FP027 mettendo al primo posto la possibilità della macchina di chiudere tutti i differenti tipi di film: dalla carta-film, che, dotata di una finestra centrale trasparente attraverso cui vedere l’interno, conferisce un senso di artigianalità alla confezione, alle pellicole più semplici. Un errore molto comune del processo di confezionamento, tuttavia, è l’utilizzo di un unico film per tante se-

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CONFEZIONAMENTO

zioni radiali dei pezzi di formaggio: il rischio in questo caso è di trovare un eccesso di film sopra la confezione, situazione antiestetica e pericolosa, poiché una chiusura mal riuscita permette la fuoriuscita dei gas e, di conseguenza riduce la shelf-life del prodotto. FP027 riesce a gestire questo problema grazie al suo doppio porta bobine, per poter, all’occorrenza, muoversi rapidamente da una all’altra e al sistema rifila sfrido che permette di gestire una bobina fino a circa 100 mm più larga di quella idonea per il prodotto in lavorazione. Multifunzionalità e versatilità: Non sorprende solamente la multifunzionalità della macchina, ma anche la possibilità di confezionare prodotti freschi, non porzionati, i quali vanno incontro, nei primi dieci giorni di vita, a un prevedibile calo fisiologico. Con l’ausilio della giusta miscela, della chiusura flow pack di FP027 e l’inserimento nella catena del freddo, il calo è stato abbattuto circa del 70%. Uno dei primi formaggi a sperimentare questa innovazione è stato proprio il Rigatel del Castel, prodotto con latte proveniente da due stalle

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di Valeggio sul Mincio, a pochi chilometri da Villafranca. Versatilità fa rima con poliedricità: il passare velocemente da un tipo di formaggio all’altro, dai cubetti alla forma intera, confezionando fino a 100 pezzi al minuto, è sicuramente il valore aggiunto di questa macchina, caratteristica che la rende facilmente utilizzabile in tutti i Paesi. I formaggi, le concentrazioni delle miscele di gas, le pellicole, tutti questi elementi, anche se diversi da quelli normalmente utilizzati in Italia, funzionano benissimo sulla FP027. La sfida che Tecno Pack intende accogliere è proprio la frontiera dei paesi esteri. Svizzera e Francia, per citare due mercati Europei, saranno assistiti dai centri di assistenza specializzata e da tecnici competenti, per dare la stessa continuità di servizio alle aziende estere, come se si trovassero vicino alla sede Tecno Pack italiana. Aumento della shelf-life FP027 garantisce saldature blindate concorrendo, in questo modo, ad aumentare la shelf-life del prodotto, un parametro definito dalle cariche microbiche iniziali del formaggio, dalla tipologia di film, dalle operazioni di sanitizzazione e dalle corrette misce-

le e temperature dei gas utilizzati in atmosfera modificata (MAP). Tenendo conto di queste variabili, nei numerosi test effettuati dalla Leone, con FP027, la shelf-life di alcuni formaggi da 90 è aumentata fino a 120 giorni. Un esempio concreto di questo risultato è la stagionatura del Pecorino sardo da parte di Qualità Leone. In casa Leone sono stagionate circa 7.000 forme di questo formaggio, il trucco adottato per fare in modo che a distanza di mesi il prodotto risulti ancora perfetto, è stato il confezionamento in flow pack con FP027. Si tratta di forme da 2,5 kg che, dopo tre mesi, appaiono come appena confezionate, senza calo peso. Il bello, quindi, sta proprio nel poter scoprire, poco a poco, la FP027: con la giusta dose di sperimentazione, le potenzialità della macchina sono pressoché infinite. Le esperienze di confezionamento di Tecno Pack S.p.A. in diversi settori hanno permesso all’azienda di costruire un ricco know-how di saperi, traducendolo in giusti consigli al cliente. www.qualitaleone.it www.tecnopackspa.it

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CONFEZIONAMENTO

ETIChETTATurA - pEsATurA

PRO.VE.MA, macchine aggraffatrici per barattoli

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RO.VE.MA. è azienda leader per la produzione e commercializzazione della macchine aggraffatrici per barattoli da 125 e 250 gr per caffè macinato e per barattoli da 1, 2, 3 e 4 kg per caffè in grani. Le macchine aggraffatrici PRO.VE.MA. sono ormai ampiamente diffuse in Italia e all’estero (Stati Uniti, Portorico, Francia, Svizzera, Svezia, Belgio, Spagna, Portogallo, Finlandia, Romania, Russia, Croazia, Slovenia, Ucraina, Uganda e Marocco). Le macchine aggraffano il barattolo creando il vuoto con un residuo di ossigeno inferiore allo 0,6% e con immissione di gas inerte fino alla totale saturazione del barattolo. In questo modo, è garantita la perfetta conservazione della qualità del prodotto. Il caffè, protetto dai suoi principali nemici, l’aria e la luce, conserva intatto il suo aroma nel tempo. Le aggraffatrici vengono proposte sia nella versione singola semiautomatica sia nella linea completamente automatica. La versione manuale, che comprende la singola aggraffatrice, ha il vantaggio di un investimento economico contenuto ed è ideale per una

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produzione non ancora significativa in termini di quantità. Quando la produzione aumenta è possibile passare alla linea automatica che comprende tavolo di accumulo barattoli vuoti, tavolo di accumulo barattoli pieni, nastro trasportatore e dispositivo per il posizionamento automatico del barattolo. Questa linea consente di aumentare la capacità produttiva oraria. Da qualche anno è stata progettata anche una linea COMBI che si compone della aggraffatrice da 250 e 125 gr e della aggraffatrice da 2 e 3 kg, di un gruppo di dosaggio che riceve alternativamente caffè in grani e caffè macinato, di un solo tavolo di accumulo barattoli vuoti e un solo tavolo accumulo barattoli pieni semovente, che può ricevere i barattoli dalle due aggraffatrici. Questa nuova linea consente di ridurre i costi evitando la duplicazione della gruppo di dosaggio e dei tavoli di accumulo. In secondo luogo si riducono gli ingombri guadagnando spazio prezioso nelle torrefazioni. Diventa inoltre più semplice la manutenzione perché la compattezza rende la linea più facilmente controllabile e ispezio-

nabile da un solo operatore. I barattoli da 125 e 250 gr., utilizzati per il caffè macinato, si stanno diffondendo anche in altri settori (lieviti per panificazione, arachidi, cacao, caramelle, riso, latte in polvere, pastine e alimenti per la prima infanzia) perché uniscono alla garanzia di perfetta conservazione del prodotto un packaging di impatto che si distingue nel punto vendita. I barattoli da 2 o da 3 kg sono il packaging privilegiato per il caffè all’interno del bar. Si è ormai superato il concetto di funzionalità dell’involucro, affidando in buona parte alla confezione l’immagine del marchio. Gli elementi visivi come la forma, la materia, il colore, la grafica raccontano il prodotto e lo qualificano. Così il barattolo da 2 o da 3 kg comunica con forza dalla vetta del macinino, è un oggetto di design che parla delle scelte di qualità fatte dal torre fattore. Diventa un packaging prezioso e unico, un vero e proprio evento comunicativo. www.provema.it


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P.E LABELLERS CONQUISTA ANCHE IL MONDO DEL FOOD E LATTIERO

T

ra i settori a cui P.E. LABELLERS si rivolge si trovano anche le azienda che trattano prodotti alimentari ed i latticini. Tra le referenze che la società nel corso del tempo è riuscita a conquistare si possono annoverare: Cargill, Farchioni olii S.p.A., Menz&Gasser S.p.A., Laitierie Soummam e Lactalis. Cargill per esempio offre prodotti alimentari, agricoli, industriali e servizi finanziari a tutto il mondo. Cargill si è presentata a P.E. LABELLERS con un’esigenza specifica: la necessità di avere un’etichettatrice modulare per 20.000 bph in grado di applicare etichette pre-tagliate in carta con sistema colla a spruzzo e etichette autoadesive non stop fronte e retro. Di fronte a questa richiesta, a seguito di studi effettuati dal personale tecnico, P.E. LABELLERS è stata in

grado di configurare una macchina MODULAR TOP, con diametro primitivo 810, in cui sono stati inclusi controlli qualità applicazione etichette. In aggiunta l’etichettatrice è stata pensata anche per soddisfare le esigenze di cambio formato etichetta, frequenti nell’arco della giornata. Il risultato dell’attenzione rivolta alle richieste del cliente ha permesso a P.E. LABELLERS di essere fornitori preferenziali di Cargill permettendo di collaborare direttamente o indirettamente con l’azienda, grazie a partnership con altri costruttori di macchine. Le etichettatrici P.E. LABELLERS sono tutte modulari ed idonee all’applicazione di etichette autoadesive ed a colla, adatte a cambi formato semplici e veloci. Farchioni olii S.p.A., uno dei principali produttori italiani di prodotti

alimentari tipici dell’Umbria: l’olio, il vino e la farina, ha deciso di puntare su un partner indipendente e di facile relazione, che fornisse etichettatrici autoadesive o colla a freddo per formati vetro e PET nel settore dell’olio d’oliva. La soluzione adottata dall’impresa è stata l’implementazione di una serie di macchine MODULAR FIX con camma meccanica e MODULAR PLUS con camma elettronica, equipaggiate con gruppi applicazione etichette adesive e colla a freddo, a seconda della linea produttiva d’installazione. L’idea di base è stata la volontà di contenere al massimo i costi di produzione, offrendo macchine realizzate secondo gli elevati standard P.E. LABELLERS. Data la grande soddisfazione della famiglia Farchioni per le proposte di P.E. LABELLERS ad oggi si possono contare più di 7 etichettatrici sulla loro linea di produzione dell’olio d’oliva, stoccando il pregiato olio solamente al coperto dei propri stabilimenti. Inoltre considerando la differenziazione dell’offerta che la società Farchioni olii S.p.A. propone al proprio pubblico, P.E. LABELLERS ha avuto la possibilità di fornire anche un’etichettatrice per la loro linea di birra artigianale ed una per il confezionamento dei vini della loro cantina. Rimanendo sempre nel mercato delle eccellenze italiane è possibile anticipare a livello nazionale la nuova referenza che P.E. LABELLERS

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è riuscita ad acquisire nel 2015, si tratta infatti di una commessa con Menz&Gasser S.p.A., celeberrima società specializzata nella produzione e confezionamento di marmellate, confetture di frutta e già cliente P.E. LABELLERS. Nel portafoglio di prodotti offerti al mercato dalla società trentina sono compresi anche miele in diversi formati, dalle porzioni monodose ai classici vasi in vetro, sciroppi per bevande dissetanti, granite e cocktail e Nocciolino, la crema spalmabile alle nocciole. La macchina che sarà consegnata al cliente nella prima parte del 2016, sarà una MODULAR TOP con carrelli su cui saranno installati gruppi colla a freddo ed autoadesivi, che saranno tra loro intercambiabili per la specifica esigenza dell’acquirente di adattamento ad ogni contenitore su cui applicare le etichette. La richiesta di Menz&Gasser S.p.A. è stata proprio quella di avere una macchina performante, raggiungerà infatti una velocità di produzione pari a 36.000 bph, ma che avesse la massima flessibilità di lavorazione per esigenze legate al marketing, chiamato a rispondere all’evoluzione dei gusti del mercato. La macchina etichettatrice, che sarà in futuro combinata ad una mac-

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china sleever PE modello MAYA è in fase di studio e di progettazione dal reparto R&D di P.E. LABELLERS. Questo aspetto denota la cura che P.E. LABELLERS pone rispetto al soddisfacimento delle esigenze del cliente, riuscendo ad integrare verticalmente le soluzioni P.E. LABELLERS per il confezionamento completo dei prodotti Menz&Gasser arrivando a personalizzare le etichettatrici con elementi che non erano stati predisposti per quell’impiego. Per quanto concerne invece il settore del latte, Laitierie Soummam ha espresso la necessità di installare, presso le loro linee di produzione latte in Algeria, macchine etichettatrici di facile utilizzo per l’applicazione di etichette avvolgenti su formati cilindrici in PET e HDPE. È stato dunque proposto a Laitierie Soummam la nostra etichettatrice Adhesleeve, in grado di applicare etichette in OPP oppure in materiale ROSO con la possibilità di retrazione a trattamento termico fino al 16-18%. La stessa macchina è quindi idonea a trattare contenitori con retrazione e senza retrazione, cambiando solo il tipo di film. A seguito di questa solu-

zione il cliente ha rinnovato per ben 3 volte in 5 anni la sua fiducia nell’operato di P.E. LABELLERS acquistando 3 etichettatrici Adhesleeve che hanno consentito all’impresa di avere una riduzione dei costi e dei tempi di manutenzione del 50% rispetto a macchine roll-fed tradizionali. Le stesse macchine hanno apportato il vantaggio di applicare etichette normali e con termoretrazione sulla stessa macchina, minimizzando la richiesta di spazio occupato nella linea di imbottigliamento e riducendo anche al minimo l’investimento economico iniziale e finale. Rimanendo sempre nel settore del latte e dei suoi derivati si può considerare un’importante referenza, il gruppo Lactalis Italia, che è nato nel 2007 e riunisce al suo interno il mondo Galbani (entrata a far parte del Groupe Lactalis nel 2006) e le altre società italiane già parte del gruppo francese con i marchi Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Président. Gruppo Lactalis Italia è leader assoluto nel mercato dei prodotti lattiero-caseari in Italia e tra i principali attori nel mercato dei salumi. Commercializza oltre 300 prodotti ed è


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presente in oltre 100 Paesi grazie a Galbani, prima marca di formaggi italiani nel mondo. La società ha acquistato una macchina etichettatrice FUTURA 810, personalizzata su richiesta del cliente. Le customizzazioni operate sono state le seguenti: i dischi porta-piattelli, i supporti piattelli ed i piattelli in acciaio inox, la canalina raccogli-goccia perimetrale, il doppio magazzino etichetta ed il gruppo a spruzzo, grazie alla collaborazione con Nordson. Inoltre nel 2015 il gruppo ha acquistato anche una macchina ROLLMATIC 810 a bobina per etichette in OPP d’applicare su formati bottiglia in vetro imbottigliati con latte fresco non pastorizzato.

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LERS cerchi in ogni occasione e per ogni esigenza di progettare, realizzare e consegnare macchine che possano rispettare il più possibile le necessità del cliente e che

vantino gli elevati standard che la società offre a fronte della sua pluridecennale esperienza nel campo delle etichettatrici che non conosce eguali nel territorio italiano.

Da quanto appena esposto è chiaro comprendere come P.E. LABEL-

QUALITÀ E CONVENIENZA, IL SEGRETO È NEL GRUPPO. Rotative

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Etichettatrici per qualsiasi esigenza. Colla a freddo Autoadesivo Roll-fed Colla a caldo Sistemi Print & Apply Sleever

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GENERAL SYSTEM PACK, LINEE AUTOMATICHE DI CONFEZIONAMENTO

G

eneral System Pack è un’azienda di consolidata fama internazionale e produce differenti tipologie di macchine confezionatrici. La tecnologia è indiscutibilmente il suo maggior punto di forza, oltre all’elevatissimo standard qualitativo delle proprie macchine. Le linee di confezionamento prodotte da General System Pack sono tutte a gestione elettronica, estremamente robuste, longeve e semplici da gestire, realizzate adottando soluzioni mirate a risolvere le più severe richieste di ergonomicità e sanitizzazione. La vasta gamma dei modelli che General System Pack propone, offre risposte sempre eccellenti per tutti i settori del packaging in flow pack, comprese le alimentazioni automatiche ed il fine linea. Qualsiasi tipo di prodotto con General System Pack trova il giusto “vestito su misura”; le molteplici soluzioni proposte dall’azienda, spaziano dall’atmosfera controllata all’alta velocità, fino all’automatismo più esasperato, garantendo sempre il massimo ottenibile. General System Pack non teme confronti. Le confezionatrici e gli impianti General System Pack trattano sempre il prodotto del cliente con la stessa cura ed attenzione impiegate dal cliente stesso nel proprio processo produttivo. Le linee di confezionamento proposte sono la migliore soluzione per le aziende medie e piccole che si apprestano a fornire un packaging di taglio industriale al proprio prodotto. General System Pack si candida ad essere un partner autenticamente solido e versatile, in grado di contribuire in modo sostanziale al successo della propria utenza.

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Di seguito alcuni esempi di confezionatrice e linea automatica

1 GSP 55 EVO:

Confezionatrice elettronica, versatile e affidabile, estremamente flessibile nel cambio formato, ideale per prodotti alimentari e non, sia per monodose che per confezioni multiple. La sua struttura a sbalzo e la facile accessibilità le permettono di contraddistinguersi, così come per i principi di sanificabilità, semplicità di manutenzione e sicurezza per i quali è stata concepita.

2 GSP 65 BB:

Macchina confezionatrice orizzontale elettronica a lungo tempo di saldatura, modello GSP65EVO BB, concepita per ottenere buste ermetiche in atmosfera controllata, di tutti quei prodotti che possono presentare difficoltà di trasporto o che hanno bisogno di estrema cura ed assenza di traumi nel trasporto ed inserimento nel fi lm. Questa è una delle tante soluzioni che GSP può fornire per aumentare la Shelf Life dei prodotti alimentari, nel contesto di una busta perfetta esteticamente ed in grado di offrire anche una protezione meccanica al contenuto.

3 GSP 50 EVO:

Confezionatrice orizzontale elettronica GSP50EVO, ad alto livello tecnico; velocità, versatilità, facilità d’uso ed affidabilità concentrate in un’unica macchina, in grado di abbinare l’alta tecnologia ad un rapporto qualità prezzo e prestazioni difficilmente eguagliabile.

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OCME supEra i prOpri liMiti e lancia la gammadi macchine ad altà velocità: aDVaNCE raNGE!

O

CME, azienda multinazionale italiana con sede a Parma, da 60 anni è tra i leader mondiali di produttori di macchine per il confezionamento, riempimento e sistemi di trasporto nel mondo.

Federico Sartori, Responsabile della Business Unit Macchine OCME ci spiega meglio: “Un mercato in rapida evoluzione ha bisogno di una soluzione di pallettizzazione che è altrettanto veloce, la gamma Advance nasce per superare gli attuali standard di velocità nel fine linea e dà ai nostri clienti la soluzione più veloce in mercato, in grado di soddisfare le ambizioni dei nostri clienti “. La gamma Advance, la nuova gamma di prodotti ad alte prestazioni è composta da: Pegasus Advance (palettizzatore robotizzato), Orion Advance (palettizzatore in linea) e Vega Advance (termofardellatrice).

Il sistema di pallettizzazione robotizzato più veloce in commercio: PEGASUS ADVANCE grazie all’esclusiva tecnologia della testa di presa brevettata da Ocme raggiunge i 630 strati all’ora, permettendo di palettizzare dal basso sfruttando la flessibilità di lay-out tipica dei sistemi robotizzati. L’esperienza di OCME con questa tecnologia si fonde con standard qualitativi da top di gamma e massima attenzione alla sicurezza. Nuovo pallettizatore dal basso ad alta velocità di Ocme: ORION ADVANCE è nato per il beverage, trova applicazione in tutti quei settori dove è necessario abbinare accessibilità, compattezza e velocità. Tecnologia e sicurezza si fondono insieme per garantire un prodotto di alta qualità che può spingersi ad una velocità di palettizzazione dal basso di 570

strati all’ora. La riconosciuta attenzione di OCME per l’ambiente incontra la necessità di risparmio energetico associato ad alta efficienza. L’Orion Advance utilizza motori brushless e a recupero di energia. Vega adVaNce è la più performante delle fardellatrici Ocme Capace di raggiungere 150 cicli al minuto con solo film e 120 cicli al minuto con il vassoio, si pone tra le macchine più performanti nel suo settore. Dispone di selezione con pioli e contro-pioli comandati da motori brushless e di un forno che garantisce un alta qualità di retrazione del film. Il taglio del film e la saldatura automatica tra le bobine sono sistemi brevettati da Ocme. Nella Vega Advance risparmio energetico e sicurezza sono all’unisono con performance d’alto livello e semplicità manutentiva.

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Nel 2016 sono previsti oltre 30 eventi, un aumento del 17% rispetto al 2015, grazie anche alla nasci-

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ta degli OCME EVENTS (Seminari, Conferenze organizzati da OCME). Non mancheranno gli OpenHouse,

Conferenze ed eventi interni. Inoltre, parteciperemo a 18 fiere in 13 paesi diversi, ecco dove potrete trovarci:

• UPAKOVKA, Mosca - Russia dal 26/01/16 al 29/01/16 • PROPAK VIETNAM, Ho Chi Minh City - Vietnam dal 01/03/16 al 03/03/16 • LOGIMAT, Stoccarda - Germania dal 08/03/16 al 10/03/16 • TISSUE WORLD, New Orleans - USA dal 14/03/16 al 17/03/16 • PROPAK AFRICA, Johannesburg - Sud Africa dal 15/03/16 al 18/03/16 • IRAN FOOD + BEV TEC, Tehran - Iran dal 30/05/16 al 02/06/16 • CEMAT, Hannover - Germania dal 31/05/16 al 03/06/16 • FISPAL, San Paolo - Brasile dal 14/06/16 al 17/06/16 • PROPAK ASIA, Bangkok -Tailandia dal 15/06/16 al 18/06/15 • PROPAK CHINA, Shangai - Cina dal 13/07/16 al 15/07/16 • CHINA BREW & BEVERAGE, Shangai - Cina dal 11/10/16 al 14/10/16 • MIAC, Lucca - Italia dal 12/10/16 al 14/10/16 • ALLPACK, Jakarta - Indonesia dal 12/10/16 al 15/10/16 • PACK EXPO INTERNATIONAL, Chicago - USA dal 06/11/16 al 09/11/16 • GULFOOD MANUFACTURING, Dubai - E.A.U dal 07/11/16 al 09/11/16 • BRAU BEVIALE, Norimberga - Germania dal 08/11/16 al 10/11/16 • EMBALLAGE (Visita), Parigi - Francia dal 14/11/16 al 17/11/16 • INTERVITIS INTERFRUCTA HORTITECHNICA, Stoccarda - Germania dal 27/11/16 al 30/11/16

Vantando un’esperienza che dura da 62 anni, OCME è conosciuta in tutto il mondo come uno dei leader più affidabili e innovatori nel settore delle macchina di imballaggio e soluzioni per la movimentazione automatica. Con sede a Parma, OCME produce macchinari per l’imballaggio primario e secondario,

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inclusi riempitrici, fine linea, sistemi di pallettizzazione e depallettizzazione e macchine per la logistica interna, per i settori del beverage, prodotti alimentari, detergenti, tissue e petrolchimico. Oltre ad essere un fornitore di macchine, OCME fornisce linee complete “chiavi in mano”, offrendo soluzioni

personalizzabili (anche come fornitore di terze parti). OCME presta particolare attenzione alle implicazioni ecologiche ed economiche e le sue macchine sono state progettate per ottimizzare l’uso dello spazio, il personale, l’energia, risparmiando tempo e materiali.


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Un sistema per il vuoto centralizzato per Un confezionamento affidabile ed efficiente

C

on nove stabilimenti produttivi e un fatturato di 2.500 milioni di euro Westfleisch si presenta come una delle più grande aziende tedesche di lavorazione carni. Il centro di lavorazione di Erkenschwick si estende su un’area di 135.000 m2 e macella ogni settimana da 30.000 a 40.000 suini, trasformando da 800 a 900 tonnellate di carne, in particolare per la produzione di salsicce, crude e cotte, e prosciutti. Le ampie aree di produzione sono dotate di un sistema per il vuoto centralizzato Busch che alimenta 30 linee di confezionamento in diversi edifici. Questa soluzione per la generazione del vuoto ha dimostrato di essere la più affidabile ed economica per Westfleisch. Fondata nel 1928 come cooperativa di allevatori, Westfleisch è oggi una delle aziende leader in Germania e in Europa nella lavorazione delle carni ed esporta oltre il 40% della sua produzione in più di 40 paesi. Grazie ai contratti di fornitura con oltre 4.000 allevatori di suini, manzi e vitelli, Westfleisch è in grado di registrare in dettaglio l’origine delle carni e garantirne la sicurezza e la qualità lungo tutta la filiera. La vendita al consumatore finale avviene tramite le rivendite di generi alimentari. La sede amministrativa centrale del gruppo Westfleisch, che impiega circa 1.900 dipendenti, si trova a Münster, in Westfalia. La macellazione, la lavorazione e la finitura vengono effettuate in nove stabilimenti produttivi. Il primo sistema per il vuoto centralizzato Busch è stato installato già nel 1990 nel centro di lavorazione carni di Erkenschwick. Ora

Sistema per il vuoto centralizzato Busch nel centro di lavorazione carni Westfleisch di Erkenschwick

Westfleisch in questo stabilimento impiega più di 1000 persone che lavorano in un sistema a doppio turno per cinque giorni alla settimana e, se la domanda stagionale lo richiede, a volte anche il sabato. Il terzo turno effettua le operazioni di pulizia dell’impianto. Con il tempo, la continua espansione della capacità produttiva, i conseguenti ampliamenti dello stabilimento, gli interventi di ristrutturazione e la rigorosa separazione delle aree per le carni crude e cotte (“zoning”) hanno richiesto l’installazione di un secondo sistema per il vuoto centralizzato. Nel 2013 Westfleisch ha così deciso di sostituire i due sistemi per il vuoto iniziali, collocati a una distanza di alcune centinaia di metri l’uno dall’altro, con un sistema unico. Il

nuovo sistema avrebbe dovuto essere collocato in una posizione che consentisse di ridurre al minimo la lunghezza delle tubazioni collegate alle linee di confezionamento poste nei diversi edifici dello stabilimento. Poiché le esperienze fatte in altri stabilimenti Westfleisch con la tecnologia e i sistemi per il vuoto centralizzati Busch erano state positive, è stata scelta una soluzione Busch che presentava tutti i requisiti richiesti. Busch ha progettato il sistema in modo da ottenere tempi di ciclo brevissimi in tutte e 30 le linee di termoformatura. L’aria viene estratta dalle camere di confezionamento in due fasi, ottenendo una risposta in pressione più rapida e riducendo al minimo il tempo di ciclo. Una parte del

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sistema centralizzato comprende quindi pompe per basso vuoto che effettuano un pre-svuotamento fino a una pressione di 50 mbar. Una valvola commuta al sistema per medio vuoto in base alle esigenze, riducendo la pressione di confezionamento a due e tre millibar. Questo non è soltanto il metodo più veloce, ma anche il più efficiente, per raggiungere la pressione finale nella confezione. L’elevato livello di efficienza è garantito dalle pompe per vuoto rotative a palette R 5 di Busch per il basso vuoto, di dimensioni relativamente compatte. Il medio vuoto viene ottenuto con pompe booster Panda modulate con inverter, che si attivano solo dopo che è stato raggiunto il livello del basso vuoto. Un sistema modulare genera il vuoto a 160 mbar per le stazioni di termoformatura. Il vuoto viene utilizzato per far aderire la pellicola allo stampo dando forma a un vassoio. Il sistema per il vuoto centralizzato Busch è stato progettato in modo da poter essere ampliato con moduli aggiuntivi nel caso fosse richiesto un aumento della produzione. Un ampliamento si è reso necessario all’inizio del 2015.

per vuoto rotative a palette e booster per vuoto rotative a lobi. Il numero di pompe è quindi rimasto complessivamente uguale a quello dei due sistemi utilizzati prima del 2013, ma mentre questi generavano il vuoto per 13 confezionatrici, il nuovo sistema centralizzato alimenta ben 30 macchine. La combinazione dei due vecchi sistemi in un sistema unico centralizzato ha quindi consentito di ottenere un risparmio energetico del 56%. Il quadro di comando del nuovo sistema è programmato per attivare o disattivare i moduli per il vuoto in modo da soddisfare la richiesta del momento. La distanza tra il sistema centralizzato e le linee di confezionamento è di massimo 400 m. Nello stabilimento Westfleisch di Erkenschwick sono installati complessivamente 1.300 metri di tubazioni in PVC per il basso e medio vuoto e per la termoformatura.

Da allora il sistema per il vuoto centralizzato è costituito da 18 pompe

Oltre al risparmio energetico, un fattore importante alla base di questa

Dopo dieci mesi di utilizzo la direzione Westfleisch ha espresso soddisfazione per il nuovo sistema e ha riconfermato la propria fiducia nella scelta dei sistemi Busch.

decisione è stata la possibilità di disporre di una gamma completa di servizi da un unico fornitore. La pianificazione, la progettazione, la costruzione, l’installazione e la messa in servizio del sistema, tubazioni comprese, sono state eseguite interamente dal personale specializzato Busch. L’azienda offre inoltre un pacchetto di servizi tutto compreso in cui si assume la piena responsabilità del sistema per il vuoto e si impegna ad eseguire tutte le operazioni di manutenzione e ad intervenire immediatamente in caso di guasto. I tecnici Busch sono in grado di effettuare la manutenzione senza fermare l’impianto, scollegando i singoli moduli per vuoto dalla rete e ricollegandoli al termine delle operazioni. Non hanno bisogno di entrare nelle zone di produzione e questo rappresenta un grande vantaggio nell’industria alimentare, nella quale l’igiene è fondamentale. Infine, un altro vantaggio dei sistemi per il vuoto centralizzati è l’assenza di pompe per vuoto e quindi di emissioni termiche nelle zone di produzione e confezionamento refrigerate, un fattore che riduce notevolmente i costi energetici della climatizzazione.

Fornitura di sistemi per il vuoto centralizzati per il confezionamento delle carni bovine

D

al 2014 DC Beef, una divisione di Danish Crown, gestisce un impianto di macellazione e lavorazione delle carni bovine a Holsted, in Danimarca. Con una capacità di 900 capi al giorno l’impianto è uno dei più grandi e moderni del suo genere a livello internazionale. Per il confe-

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zionamento sottovuoto dei prodotti finali viene utilizzato un sistema centralizzato Busch. Danish Crown è presente nel mercato alimentare da più di 125 anni ed è attualmente la più grande azienda in Europa di macellazione e lavorazione carni. Con un organico di 23.000 dipendenti Danish Crown

è uno dei tre principali esportatori di carne al mondo. La divisione DC Beef si occupa della macellazione e della lavorazione delle carni bovine. Gestisce due centri di macellazione e disosso in Danimarca e uno a Husum, in Germania, oltre a due centri di lavorazione in Danimarca. Il nuovo stabilimento di Holsted, co-


CONFEZIONAMENTO

struito all’inizio del 2014, conta 350 dipendenti impiegati in un sistema a doppio turno per la macellazione, il disosso e la lavorazione delle carni. Tutti gli aspetti del processo produttivo sono stati definiti come previsto dalle norme più recenti. La classificazione EUROP garantisce la massima qualità nella lavorazione delle carni. Ogni mezzena viene scansionata automaticamente per determinarne le dimensioni, il contenuto di grassi e la distribuzione degli strati di grasso. Le informazioni vengono quindi analizzate e utilizzate per lo smistamento, con l’obiettivo di fornire carne bovina di qualità costante in tutte le linee di lavorazione. Questo sistema completamente automatico è integrato dal lavoro del personale di DC Beef che effettua un ulteriore controllo visivo. Le mezzene vengono quindi conservate per almeno 24 ore a una temperatura inferiore a 7 °C prima di essere lavorate. La carne prodotta nello stabilimento DC Beef di Holsted viene esportata nell’intera Europa. Tutti i prodotti che escono dallo stabilimento sono confezionati sottovuoto, dai quarti di bue alle confezioni su misura del cliente finale. DC Beef utilizza diversi tipi di macchine di confezionamento, a seconda delle dimensioni del prodotto, del numero di unità e dei tempi di ciclo richiesti. Tutte le macchine utilizzate, termoformatrici, sigillatrici per vaschette e sigillatrici sottovuoto a tavola rotante, richiedono livelli di vuoto elevati. Le linee di confezionamento sono state progettate fin dall’inizio per un sistema del vuoto centralizzato. I vantaggi della centralizzazione sono evidenti e sono stati confermati dall’esperienza degli altri stabilimenti. Il fatto che le pompe per vuoto non vengano installate nell’area di produzione garantisce numerosi vantaggi: - si risparmia energia perché non sono presenti emissioni termiche

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Vista della sala pompe con le pompe per vuoto rotative a palette R 5 installate

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nelle sale refrigerate, l’igiene è ottimale grazie all’assenza di nebbie d’olio nell’area di produzione, massima affidabilità, assenza di tempi di fermo per la manutenzione: gli interventi possono essere eseguiti facilmente senza fermare la produzione, nessuna operazione di manutenzione nelle aree di produzione e confezionamento, bassi costi di esercizio, elevata efficienza energetica, mantenimento di livelli di vuoto elevati, assenza di rumore nelle postazioni di lavoro.

L’incarico di progettare e realizzare il sistema per il vuoto centralizzato è stato assegnato a Busch dato che le apparecchiature di questa azienda erano già state impiegate con successo in altri stabilimenti Danish Crown. Un ulteriore argomento a favore dei prodotti Busch è stata la presenza in Danimarca di Busch A/S, che dispone di un reparto speciale per la progettazione e la produzione di sistemi per il vuoto centralizzati e realizza impianti complessi su misura del cliente. Il sistema per il vuoto centralizza-

to è stato progettato e costruito in Danimarca dal personale specializzato Busch ed è entrato in funzione nel primi mesi del 2014. Anche le tubazioni in acciaio inossidabile sono state dimensionate, installate e messe in opera da Busch. Il sistema per il vuoto è stato installato in un piano intermedio posto direttamente sopra le linee di confezionamento ed è alimentato da pompe per vuoto rotative R 5. Queste pompe sono state richieste espressamente da DC Beef considerato che le precedenti esperienze con questi modelli erano state estremamente positive. Inoltre sono state inserite nel sistema alcune unità R 5 precedentemente in uso in altri stabilimenti. Il sistema per il vuoto centralizzato comprende quindi pompe per vuoto R 5 sia nuove che rigenerate in fabbrica. Due unità R 5 con una capacità di aspirazione di 400 m³/h alimentano tre sigillatrici per vaschette di carne macinata generando un vuoto permanente di 30 mbar. Cinque pompe dello stesso tipo e dimensione creano il vuoto con una pressione di 150 mbar per tre macchine termoformatrici e due sigillatrici sottovuoto a tavola rotante (carrellate).

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Il sistema per il vuoto è stato progettato in modo che le tubazioni che collegano tra loro le confezionatrici fungano da serbatoio per la formazione del vuoto tra i cicli di espulsione. Un vantaggio che ne consegue è che il vuoto viene creato immediatamente all’inizio del processo. Inoltre questo rende superflua l’installazione di un serbatoio per il vuoto e aumenta la produttività riducendo i tempi di espulsione. Anche il sistema di controllo del vuoto è stato fornito da Busch e integrato in quello dello stabilimento. Fra tutti i vantaggi dei sistemi per il vuoto centralizzati, quello più apprezzato da DC Beef è sicuramente l’elevata efficienza. Il numero di pompe per vuoto messo in funzione è determinato dal sistema di controllo, che attiva solo

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le unità necessarie per soddisfare la richiesta di quel momento. Poiché le confezionatrici non operano mai tutte contemporaneamente a pieno regime, raramente è necessario utilizzare la produzione completa di tutte le pompe. Rispetto ai sistemi per il vuoto decentrati, quello centralizzato permette un sensibile risparmio energetico, sia da parte delle confezionatrici che della rete. Il sistema sta funzionando ininterrottamente in cicli di uno o due turni da quando è stato abbattuto il primo capo nell’impianto, nel 2014. La direzione di DC Beef ha fatto sapere che in oltre un anno di esercizio non si sono mai verificate anomalie o guasti di sistema. Le operazioni di

NEWs

manutenzione meno importanti, quali le ispezioni e la sostituzione dell’olio e dei filtri, sono state effettuate dal personale di DC Beef. Il contratto di manutenzione concluso con Busch garantisce l’assistenza del personale tecnico di Busch. Le unità utilizzate per turni singoli vengono sottoposte a manutenzione una volta all’anno, quelle impiegate per turni doppi, ovvero per un numero doppio di ore, ogni sei mesi. Busch Denmark dispone di un magazzino di pompe per vuoto R 5 ricondizionate che, in caso di emergenza, possono essere fornite, installate e messe in servizio entro quattro ore.

www.buschvacuum.com

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nuovo servizio di tracking online per r+W

R+W

Italia, la filiale italiana dell’azienda tedesca R+W GmbH, leader nella produzione di giunti di precisione per automazione meccanica e limitatori di coppia a sfere di precisione, offre ai clienti un interessante servizio di tracking on line. I clienti R+W non dovranno più porsi la domanda “Dove sono i miei giunti?” (o se lo faranno, avranno comunque una riposta immediata). Ordinando prodotti R+W, con il nuovo servizio di Tracking On Line sarà possibile sapere in tempo reale dove si trovano e conoscere con precisione i tempi di consegna: contestualmente alla presa in carico dell’ordine, il corriere espresso incaricato della consegna (TNT) invierà una mail all’indirizzo che il cliente ha comunicato a R+W in occasione dell’ordine, con i dati relativi alla spedizione. Per

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seguire passo dopo passo l’iter di consegna, basterà utilizzare il link che si trova in questa mail e inserire negli appositi campi i dati dell’ordine; sarà così possibile essere sempre aggiornati sullo stato della spedizione in ogni sua fase, dal ritiro dai magazzini R+W alla consegna. Per i clienti che non dovessero ritenere necessario seguire la spedizione in ogni sua fase, il corriere provvederà comunque a inviare un’altra mail quando i prodotti saranno in consegna. Per qualunque richiesta aggiuntiva, il personale R+W resta in ogni caso a disposizione dei clienti, che possono sempre contattare gli uffici commerciali di R+W Italia al numero +39 / 02 / 262 641 63 o inviare una mail all’indirizzo info@rw-italia.it per ricevere tutte le informazioni che occorrono.

Il nuovo servizio è perfettamente coerente con la filosofia aziendale di fornire sempre, con immediatezza e nel modo più chiaro possibile, tutte le informazioni che possono servire a migliorare la qualità del lavoro dei clienti. La qualità dei prodotti R+W e l’efficienza del servizio di assistenza permettono infatti all’azienda di essere del tutto trasparente nelle sue comunicazioni con i propri interlocutori. Per saperne di più... #restaconnesso con R+W!

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componentistica - elettronica industriale

La serie di sensori a ultrasuoni uMB800 di PePPerl+Fuchs UMB800 è il sensore a ultrasuoni in acciaio inossidabile più piccolo al mondo, con un diametro di 18mm e una lunghezza di 55mm. Nonostante le ridotte dimensioni e il design compatto, offre un campo di rilevamento di 800mm. Il sensore è conforme alle linee guida dell’European Hygienic Engineering and Design Group (EHEDG) mentre i materiali sono conformi alle norme FDA; la certificazione comprende anche la staffa di montaggio appositamente sviluppata. Il sensore è resistente a fluttuazioni significative di temperatura, rimanendo operativo fino a 85 °C. La serie UM800 è stat progettata per le applicazioni che presuppongono il rispetto di numerose norme igieniche, come si verifica, ad

esempio, nel settore dell’industria alimentare (confezionamento di alimenti in vassoi termoformati), farmaceutica o nei processi di elettrodeposizione e verniciatura.

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a serie di sensori a ultrasuoni UMB800 di Pepperl+Fuchs è realizzata interamente in acciaio inossidabile ed è conforme alle norme igieniche FDA. Grazie all’ampio campo di rilevamento e al design compatto, è adatta alle applicazioni hygienic design. I nuovi sensori della serie UMB800 sono realizzati interamente in acciaio inossidabile e sono sigillati ermeticamente in modo da poter essere puliti senza difficoltà con dei getti di vapore o prodotti chimici aggressivi. I sensori sono dotati di certificazione ECOLAB e dei gradi di protezione IP68/IP69; possono essere integrati facilmente nelle macchine e sistemi già esistenti, pertanto non è necessario modificare i processi di pulizia.

nimax: la qualità vuole sicurezza Sistemi di controllo a Raggi-X e Metal Detector per la ricerca di corpi estranei. I sistemi di ispezione a Raggi-X, Metal Detector e le Selezionatrici Ponderali proposti da Nimax sono progettati per essere inseriti in linee di produzione nuove o esistenti, senza influenzarne la produttività e consentendo di passare dal controllo a campione a una verifica su ogni singola confezione. La ricerca dei corpi estranei è opportuna per diverse ragioni: tutela l’azienda nei confronti della propria clientela, protegge il vostro marchio ed è richiesta dalla GDO. L’uso dei Raggi-X consente ispezioni multiple tra cui il corretto riempimento, il conteggio prodotti e il controllo forma e volume in imballi metallizzati o non trasparenti, scartando i prodotti non conformi. I sistemi a Raggi-X e Metal Detector si abbinano perfettamente alle Selezionatrici Ponderali e alle Peso-Prezzatrici proposte da Nimax per rendere, in poco spazio, le vostre linee produttive più efficienti e ridurre drasticamente le non conformità. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di sicurezza: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.

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automazione

componentistica - elettronica industriale

LavabiLi e senza Lubrificanti L’azienda specialista in “motion plastics” con sede a Colonia presenta nuovi componenti senza lubrificazione per l’industria alimentare

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ei settori alimentare, delle bevande e dell’imballaggio è necessario rispettare requisiti particolarmente stringenti. Uno dei criteri fondamentali di discriminazione è costituito dalla mancanza di lubrificazione. Ed è proprio qui che la “motion plastics” di igus manifesta tutti i suoi punti di forza. I suoi prodotti senza lubrificazione né manutenzione, appositamente progettati per requisiti quali l’igiene e le certificazioni alimentari, rappresentano la soluzione ideale. La mancanza di manutenzione, in particolare, è un vantaggio decisivo, poiché permette di abbattere i costi legati ai periodi di inattività dei macchinari. I cuscinetti lineari in polimeri sono ormai presenti in una vasta gamma di applicazioni, dai sistemi di riempimento alle macchine per formatura, riempimento e sigillatura di buste. Cuscinetti a sfere xiros M180 Anche i cuscinetti a sfera in polime-

I cuscinetti a sfera xiros in polimeri di igus non hanno bisogno di lubrificazione né di manutenzione. I cuscinetti xiros M180 sono rilevabili e totalmente resistenti alla corrosione. (Fonte: igus GmbH) ri xiros M180, come tutti i prodotti xiros di igus, non hanno bisogno di lubrificazione né di manutenzione. Le piste dei cuscinetti a sfera xiros M180 sono inoltre rilevabili sia visi-

vamente che al metal detector oltre che resistenti alla corrosione; le sfere sono sempre in AISI 316. www.igus.it

RuLLi peR nastRi tRaspoRtatoRi, senza Lubrificazione e ConfiguRabiLi in tRe passaggi nuova soluzione igus con cuscinetti a sfere in polimeri

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gus GmbH ha sviluppato un sistema per i rulli convogliatori e trasportatori utilizzati nei settori dell’etichettatura, dell’imballaggio e alimentare, che possono essere configurati e ordinati online

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con pochi clic. Questo componente consiste in un tubo in alluminio anodizzato pronto all’installazione, dotato di cuscinetti a sfera flangiati che non necessitano di manutenzione. I cuscinetti sono realizzati in

xirodur B180, un materiale plastico a elevate prestazioni. Per questa ragione, la nuova soluzione funziona molto agilmente, genera un basso livello di attrito con un prezzo competitivo.


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Con il nome commerciale ‘xiros’, igus produce cuscinetti a sfera in polimeri che non hanno bisogno di manutenzione e recentemente ha sviluppato una soluzione indicata per etichettatrici e macchine dei settori alimentare e dell’imballaggio. La soluzione completa consiste in un tubo leggero in alluminio anodizzato e due cuscinetti a sfera flangiati B180. L’elemento di scorrimento è costituito da sfere in acciaio inossidabile di elevata qualità. Data l’elevata domanda nei settori dell’imballaggio e trasporto, igus assicura la fornitura del sistema xiros in tempi molto brevi. Utilizzando un configuratore online, gli utenti possono realizzare la propria soluzione personalizzata in soli tre passaggi. Innanzitutto, occorre selezionare il diametro interno desiderato (8, 10, 12, 15 o 17 mm), poi si aggiunge il diametro esterno (30 o 38 mm) e infine occorre specificare la lunghezza richiesta del tubo di alluminio. È possibile selezionare un qualunque valore tra 25 e 1500 mm. Dopo aver selezionato i tre parametri, viene visualizzata la quotazione del prezzo. Con un altro clic il prodotto viene aggiunto al carrello

componentistica - elettronica industriale

e può essere ordinato online. igus effettua le consegne tra le 24 e le 48 ore. xirodur B180: un polimero polivalente che facilita il funzionamento e garantisce un coefficiente di attrito ridotto xirodur è il nome del materiale plastico a elevate prestazioni appositamente sviluppato per i cuscinetti a sfera in polimeri di igus. Al momento, sono disponibili sette materiali con diverse proprietà. xirodur B180 è il materiale standard più economico. Resiste agli agenti chimici ed è stato progettato per temperature che vanno da -40°C a + 80°C. I cuscinetti a sfera in polimeri senza lubrificazione raggiungono coefficienti di attrito inferiori rispetto ai cuscinetti a sfera lubrificati in metallo, perché le sfere non devono vincere la resistenza del lubrificante. Questa è una delle ragioni per cui molti produttori, quando i carichi e le velocità consentono, preferiscono cuscinetti non lubrificati e che non necessitano di manutenzione. Ad esempio, i rulli xiros sono installati come rulli guida film nei macchinari per l’etichettatura o il confezionamento di alimenti perché l’assenza di lubri-

ficanti impedisce la contaminazione del prodotto. Questo vale anche per i rulli trasportatori utilizzati nei macchinari che processano carne e pesce. Un altro aspetto positivo è costituito dalle prestazioni del rullo. Rispetto ai cuscinetti a sfera in metallo, i cuscinetti a sfera in plastica presentano una maggiore fluidità di movimento. xiros: ampia gamma di cuscinetti a sfera in plastica Dal 2008, igus ha sviluppato una vasta gamma di cuscinetti a sfera in polimeri che non necessitano di lubrificazione. Quelli più comuni sono i cuscinetti radiali a sfera disponibili nelle dimensioni previste da DIN 625, dimensionalmente intercambiabili ai cuscinetti a sfera in metallo. Un altro gruppo di prodotti è costituito da cuscinetti assiali a sfera, ralle o sfere portanti in polimeri. Sono disponibili numerose opzioni, tra cui cuscinetti radiali a doppia pista per un migliore assorbimento delle forze, cuscinetti d’estremità, cuscinetti con coperchio di protezione. Il seguente link porta alla pagina del configuratore xiros www.igus.eu/xiros-configurator

INFORMAZIONI SU IGUS

Configurabili in tre passaggi: rulli in alluminio senza lubrificazione nè manutenzione dalla igus. (Fonte: igus GmbH)

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igus GmbH è leader mondiale nella produzione di sistemi di alimentazione e cuscinetti in polimero. Impresa a conduzione familiare con sede a Colonia, igus è rappresentata in 35 Paesi e conta in tutto il mondo circa 2.400 dipendenti. igus produce “motion plastics”, ovvero componenti plastici per l’automazione. igus gestisce inoltre i più grandi laboratori per test del settore per poter offrire in tempi brevissimi soluzioni e prodotti innovativi, sviluppati specificamente alle esigenze del cliente. www.igus.it


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InnovatIons Day 4.0, come ottenere valore dalla tecnologia

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iunto alla sua quarta edizione, l’evento dedicato alle innovazioni di B&R non ha deluso le grandi aspettative dei numerosi progettisti dell’automazione. Ogni anno vede, infatti, un numero crescente di iscritti, che riconoscono la valenza di questo appuntamento formativo. Quest’anno ha registrato oltre 150 partecipanti. Durante la giornata le diverse tecnologie presentate per il 2016 sono state oggetto di approfondimento tecnico e di dimostrazioni dal vivo. Tali tecnologie sono destinate a portare grandi benefici in progettazione: nel controllo, nella visualizzazione, nei consumi energetici, nella sicurezza (intesa sia come safety, sia come security), nella manutenzione… con un approccio che abbraccia l’intero sistema fabbrica, in perfetto e completo stile Industria 4.0. E se per una fortunata combinazione questa edizione dell’evento è stata proprio la 4.0, non è un caso che tutte le presentazioni abbiano avuto come filo conduttore i concetti di fabbrica intelligente, di integrazione di ogni oggetto connesso, di gestione di grandi moli di dati per distillare informazioni preziose per ottimizzare la produzione, migliorare la qualità e ridurre i costi. Il processo che ha visto B&R realizzare nel corso dell’ultimo decennio una reale smart factory, per prima nei suoi stabilimenti di Eggelsberg - il quartier generale austriaco - è indizio significativo di quanto sia reale e concreta la propensione dell’azienda all’ottimizzazione, alla qualità e alla gestione efficiente della produzione, in ogni suo aspetto. Sperimentato in prima persona, e valutati i vantaggi ottenibili, è stato poi naturale per B&R offrire le stesse opportunità anche ai propri clienti, che possono sfruttare l’integrazione nativa delle soluzioni arancioni per ottenere analoghi risultati. Durante l’Innovations Day di quest’anno, infatti, oltre a spiegare in dettaglio le nuove tecnologie dell’automazione, c’è stato un grande impegno da parte dei relatori per fornire

anche informazioni pratiche, stimando l’impatto di queste sull’attività giornaliera dei progettisti in sala, ma anche le possibili ricadute a livello delle loro aziende. Tra le tante novità presentate alcune avranno il merito, ancora una volta, di cambiare radicalmente le regole dell’automazione. Qualche esempio? Mapp View, la soluzione web-based per creare interfacce uomo macchina evolute, intuitive e potenti, senza dover conoscere i linguaggi di programmazione del web, ma usando i widget integrati comodamente nell’ambiente di sviluppo. A sostegno di una sempre più ampia scalabilità delle soluzioni di automazione, sono state presentate in anteprima le nuove CPU X20, compattissime, cost effective, per tutte le applicazioni, insieme agli ultimi PC, pannelli e Panel PC, con le infinite taglie e funzionalità disponibili per controllare e operare macchine di ogni tipo, dalle entrylevel ai top di gamma. Anche sul fronte motion control sono stati fatti importanti aggiornamenti che vedono una famiglia ACOPOS P3 allargata con nuove potenze e modelli per 1, 2 o 3 assi in spazi ridottissimi, insieme a nuovi tool e funzioni motion sempre più evolute, configurabili e acquistabili secondo le esigenze. Tema

caldo della giornata, l’adozione di standard come l’OPC UA - integrato sia lato client, sia server - è ciò che permetterà interconnessioni, ancora più semplici e codificate, sia con dispositivi di terze parti, sia con i sistemi informativi di fabbrica, facilitando il lavoro dei progettisti e consentendo una integrazione senza sorprese delle linee di produzione. Parlando di sicurezza, l’Innovations Day è stato veicolo per la presentazione anche di nuove rivoluzionarie tecnologie di sicurezza sviluppate da Datalogic, partner di B&R. Tali tecnologie consentiranno di impiegare barriere ottiche connesse su bus per funzioni molto più evolute del semplice intervento in caso di violazione della barriera. Esse sono infatti in grado di discriminare forma e posizione degli oggetti che passano attraverso le barriere, e intervenire in modo intelligente e reattivo, in totale sicurezza. E ancora in tema di sicurezza, questa volta delle informazioni, l’accento è stato posto sulle possibilità offerte dal Secure Remote Maintenance, per la diagnosi e la manutenzione da remoto, con connessioni che possono essere adattate alle esigenze degli IT manager che gestiscono il sito di installazione della macchina. www.br-automation.com

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TIESSE ROBOT: DALLA TECNOLOGIA KAWASAKI IL NUOVO ROBOT “DUARO” Con doppio braccio robotizzato per la cooperazione con l’operatore nelle aree di lavoro

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l colosso nipponico Kawasaki ha da sempre uno sguardo particolarmente attento alle potenziali esigenze dei nuovi mercati nel settore dell’automazione robotizzata. Un tema, come dimostrato anche in recenti convegni, che sta emergendo è la cooperazione tra un operatore e un braccio robotizzato, intendendo per “cooperazione” la possibilità di lavorare nelle medesime aree di lavoro senza stringenti dispositivi fisici di delimitazione delle stesse per motivi di sicurezza. Kawasaki Robot ha valutato di potersi introdurre in questo settore, proponendo non un singolo braccio, ma un doppio braccio robotizzato denominato Duaro che, come da configurazione riportata nella fotografia allegata, permette di essere installato ed eventualmente anche rimosso in modo estremamente rapido in postazioni di lavoro dove sono già presenti degli operatori ed in aree con

operazioni di assemblaggio , di test o di ispezione , di particolari meccanici, elettronici etc. E questo senza la necessità di modificare la configurazione della linea di lavoro stessa. Come possiamo notare dalla fotografia, il robot risulta compatto e montato su un carrello mobile, e quindi facilmente trasportabile, che contiene anche l’unità di controllo dei due bracci robotizzati. Particolari concezioni dell’hardware, del software e la limitazione dei motori a potenze di 80 watt, danno accesso alla certificazione riguardo la sicurezza nelle aree di lavoro secondo le nuove normative esistenti. Il robot può avere una configurazione minima di 2 più 2 assi con applicati alle estremità degli end effector di tipo pneumatico, fino a un massimo di 4 più 4 assi per rendere il sistema più flessibile nella gestione

delle aree di lavoro. La facilità di installazione si affianca anche ad operazioni di teaching molto facilitate tramite tablet o mediante operatore, che può muovere direttamente i singoli assi nelle posizioni richieste. Portata da 2 a 4 Kg. Il robot può naturalmente essere collegato a sistemi di visione che gli permettono una maggiore flessibilità di utilizzo; inoltre estremamente semplice è la riconfigurazione della lunghezza dei bracci e del polso a seconda della necessità del cliente. La fiera Emo è stata la vetrina di lancio per il mercato italiano di questo nuovo robot, che sarà poi disponibile per le vendite dalla tarda primavera del 2016. www.tiesserobot.it

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AVENTICS AL FIANCO DI DMG MECCANICA: SOLUZIONI PNEUMATICHE AL SERVIZIO DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Una solida e proficua partnership che ha prodotto soluzioni di automazione industriale uniche per il settore automotive

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na partnership di successo quella tra AVENTICS, punto di riferimento mondiale del business pneumatico, e DMG Meccanica, azienda italiana con sede a Buttigliera Alta in provincia di Torino, specializzata nella progettazione di macchine per l’automazione industriale, in particolare per la produzione di statori di motori elettrici e alternatori applicabili a ogni settore industriale. Per svolgere la propria attività DMG si affida a partner storici e qualificati come AVENTICS che in diverse occasioni ha affiancato l’azienda in qualità di consulente sin dalle fasi iniziali di progettazione, studiando e fornendo la soluzione pneumatica più adatta per rispondere alle sfide che il mercato pone. È il caso di due macchine progettate da DMG Meccanica per il settore automotive, realizzate con le componenti pneumatiche AVENTICS che si sono dimostrate perfette per soddisfare al meglio le richieste del cliente. Per la macchina di bobinatura e inserimento per la produzione di motori elettrici, DMG si è affidata ai prodotti AVENTICS per risolvere un problema legato alla sicurezza. La macchina si occupa di manipolazione e movimentazione di statori di grandi dimensioni, destinati all’applicazione su bus ibridi. È stato installato un portale dotato di un cilindro con freno pneumatico LU6 di AVENTICS che viene utilizzato come sistema anticaduta. Nel caso di mancata alimentazione o di un gua-

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specifica era quella di ottenere un tempo ciclo molto breve. “La richiesta per noi rappresentava una sfida di progettazione, che siamo stati ben lieti di cogliere e di soddisfare grazie anche alla consulenza AVENTICS” dichiara Veglia. La soluzione è stata trovata grazie alle valvole AV03 di AVENTICS, valvole di nuova generazione in materiale plastico più compatte del 45% e leggere come mai in precedenza, pesano infatti soltanto la metà rispetto alle tradizionali valvole metalliche. La dimensione e il peso ridotti delle AV03 hanno permesso di ridurre al minimo l’inerzia della tavola rotante, garantendo una velocità di rotazione tale da soddisfare il cliente. sto, il cilindro è in grado di arrestare lo statore in movimento e proteggere così la macchina da eventuali danni. Una prestazione non indifferente considerando il peso della massa da frenare che raggiunge i 200 Kg. Pensato per il bloccaggio statico e dinamico di aste o similari in acciaio in caso di mancanza di tensione, il dispositivo LU6 è utilizzabile in sistemi DIN ISO 13849-1, può essere montato in qualsiasi posizione in combinazione con cilindri a norma fino a diametro 125 mm o usato an-

che in modalità stand-alone. Forze di serraggio fino a 12.000 N e la possibilità di monitorare la pinza di serraggio attraverso un sensore esterno (Copertura Diagnostica 99%), sono solo alcune delle peculiarità di questo prodotto. “I tempi di reazione e le altre caratteristiche dell’unità di bloccaggio LU6 ci garantiscono il 100% della sicurezza, risolvendo così un potenziale problema non indifferente – spiega Lorenzo Veglia, Sales Manager di DMG Meccanica - Questa idea ci è venuta nel corso dell’analisi di valutazione del rischio e il prodotto AVENTICS è la soluzione. Senza il sistema di sicurezza anticaduta, la macchina potrebbe subire danni importanti che richiederebbero il nostro intervento sul campo e di conseguenza un costo rilevante per la nostra azienda. In questo modo invece la sicurezza per macchina e operatori è assolutamente garantita”. La seconda sfida posta ad AVENTICS da DMG Meccanica è una macchina per la legatura delle testate degli alternatori impiegata nel settore dei trasporti. Si tratta di una macchina unica nel suo genere, sviluppata ad hoc per il cliente, la cui esigenza

“È la prima volta che utilizziamo le AV03 su una delle nostre macchine e devo dire che ne siamo molto soddisfatti, perché ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo” – prosegue Veglia - “Il Team AVENTICS ci ha affiancati durante le fasi di consulenza iniziale e ci ha saputo consigliare la soluzione migliore in base alle nostre esigenze. Inoltre la loro decennale expertise nel campo della pneumatica applicata ci garantisce componenti della migliore qualità e prestazioni, requisiti indispensabili per la progettazione di macchine destinate al mondo automotive”. Fondamentale infatti, in entrambi i casi, il contributo di AVENTICS che non si pone come semplice fornitore di prodotti, ma come partner qualificato pronto ad offrire al proprio interlocutore una consulenza specializzata, per la realizzazione di macchine e sistemi su misura. www.aventics.it

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Alto rendimento, poco scArto: BizerBa presenta l’affettatrice a650 Un porzionamento preciso grazie alla funzione di pesatura

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izerba amplia la famiglia di affettatrici Scaleroline con la nuova affettatrice automatica A650 dedicata all’industria della produzione alimentare. Con la sua elevata velocità di taglio, la A650 completa la gamma dei prodotti Scaleroline permettendo di ottenere processi industriali dove non sono richiesti rendimenti elevati, ma con un’ampia varietà di prodotti da affettare. La tecnologia di pesatura integrata permette di affettare diversi prodotti (come insaccati, prodotti stagionati e formaggi) fino a raggiungere il peso desiderato, sia delle singole fette sia delle porzioni. È possibile affettare prodotti fino a 900 mm di lunghezza: ciò permette di sostituire il prodotto con una minor frequenza. La macchina può essere utilizzata in vari ambienti, assicurando un’elevata produttività e flessibilità: un investimento che si ripaga in fretta. La A650 è particolarmente indicata quando si devono affettare diverse tipologie di alimenti e prodotti freschi nell’industria della trasformazione alimentare, dove le affettatrici lavorano per molte ore al giorno. Con la A650 è possibile affettare e disporre a ventaglio o in pile praticamente qualsiasi tipo di insaccato o formaggio, senza necessità di precongelarlo. La macchina permette di controllare con precisione il peso desiderato attraverso il controllo di tendenza per singola fetta nella porzione. Lo spessore della fetta viene nuovamente regolato subito dopo il primo taglio, in modo da ridurre al minimo gli scarti durante le operazioni di set-up e durante il funzionamento. Ciò vale anche nel caso in cui la temperatura dell’ambiente e del

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prodotto non possa essere regolata in modo preciso. La A650 è dotata di tutte le funzioni per un utilizzo semplice, ergonomico e sicuro. Il fermaprodotto automatizzato permette di fissare in modo semplice i prodotti naturali, assicurandone una rapida sostituzione senza l’ausilio di utensili con conseguente riduzione dei tempi di allestimento. Grazie al suo design compatto e alle ruote integrate, la macchina può essere trasportata e utilizzata rapidamente in diversi ambienti e spostata agevolmente dal reparto di produzione alla zona di pulizia e

lavaggio. Inoltre è pratica da riporre. Grazie all’interfaccia software_statistics.BRAIN di Bizerba, i principali dati di produzione vengono raccolti e analizzati in tempo reale in forma di report: sulla base di questi dati, l’operatore può intervenire per ottimizzare la produttività della macchina. Inoltre è possibile sviluppare interfacce personalizzate per soddisfare specifiche esigenze, come ad esempio il passaggio automatico del prodotto affettato alla confezionatrice. www.bizerba.com


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...LA QUALITÀ RICHIEDE PERFEZIONE

EFFICIENTE, FLESSIBILE, PRECISA, in una parola… UNICA Unica nella sua classe, Bizerba presenta l’affettatrice automatica Scaleroline A650 con tecnologia di pesatura integrata, per un perfetto porzionamento della singola fetta. Efficiente: ➢ Tempo di set-up ridotto, grazie al dispositivo di fissaggio prodotto con sistema cambio rapido. ➢ Riduzione del give-away, con la funzione tendency control attivata durante l’affettatura. Flessibile: sono gestibili diversi tipi di prodotto in diverse forme. Precisa:

il posizionamento prodotto controllato da un sensore consente l’affettatura evitando il classico ciclo a vuoto.

Unica:

riduzione degli errori peso delle singole porzioni, l’affettatura avviene direttamente sulla bilancia.

Grazie alle sue componenti altamente prestazionali e ad un’elettronica di livello industriale, l’affettatrice Scaleroline A650 garantisce un tempo di vita in servizio estremamente lungo; perfettamente in linea con i concetti Servolution di Bizerba Service, che assicurano una continua disponibilità in opera a basso rischio di guasti.

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CON ISHIDA, SI PUÒ!

Quando si produce uno dei marchi di dolciumi più amati della Finlandia, ogni singolo aspetto delle operazioni di lavorazione deve funzionare alla perfezione.

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isu, lanciata nel 1928, è molto più di una linea di pasticche di liquirizia: queste caramelle sono una specie di patrimonio nazionale, il cui nome riflette la natura e il carattere dei finlandesi. Tradotto letteralmente, ‘sisu’ significa coraggio, determinazione, perseveranza. Non c’è da meravigliarsi quindi che il marchio Sisu faccia talmente parte dello spirito finlandese da non poter essere rimpiazzato da nessun altro marchio. L’essenza e i valori di Sisu sono sintetizzati nello slogan: “Con Sisu, si può.” Perciò, quando Sisu è diventato un marchio di Cloetta, uno dei leader mondiali nella produzione dolciaria, l’azienda era consapevole della necessità di conservare la qualità, il patrimonio e le tradizioni del marchio. Un passo fondamentale è stato il trasferimento della produzione in Italia, nello stabilimento all’avanguardia dell’azienda a San Pietro in Casale,

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rinomato per gli elevati standard produttivi. Dal momento che una produzione di qualità richiede operazioni di confezionamento di qualità altrettanto elevata, per massimizzare l’efficienza è stata installata una nuova linea dotata di un’avanzata pesatrice multiteste Ishida. I risultati parlano da sé. La pesatrice Ishida, che ha sostituito due macchine utilizzate nella linea di confezionamento precedente, è in grado di raggiungere velocità fino a 150 confezioni al minuto per astucci da 32 g e da 70 g. Il margine di errore su una confezione da 70 g è di 0,3 g. L’efficienza produttiva totale è aumentata di oltre il 10% rispetto alle operazioni di confezionamento precedenti, equivalenti a 250 kg di prodotto confezionato in più in ogni turno. La pesatrice Ishida CCW-RS-216B-2D-15-SS a 16 teste funziona in modalità doppia, con due gruppi di otto teste che pesano simultaneamente il prodotto, per un rendimento effettivamente doppio rispetto a una singola pesatrice. Per una precisione ancora maggiore, un set di tramogge ausiliarie, poste sotto

alle tramogge di pesatura, aumenta il numero di pesate fra cui è possibile selezionare la combinazione più vicina al peso impostato. Quindi uno speciale sistema di distribuzione con movimento rotatorio, posto sotto alla pesatrice, riempie gli astucci. La linea di confezionamento automatica è in grado di gestire confezioni sia singole che doppie, sigillate con un film. Le confezioni singole vengono poi collocate in astucci espositori per il punto vendita, le confezioni doppie in cartoni. “Alla nostra struttura è stato riconosciuto il merito di aver raggiunto la massima qualità di produzione, perciò era di vitale importanza che anche la qualità delle operazioni di confezionamento fosse altrettanto elevata” afferma Marco Bagato, responsabile di stabilimento. “Cloetta dispone di pesatrici Ishida nei suoi stabilimenti in tutta Europa, perciò conoscevamo bene le capacità di queste macchine. È stato quindi naturale decidere di optare per la pesatrice Ishida, che rappresentava l’equilibrio ideale di qualità, prestazioni e costi. Sappiamo che è in


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grado di funzionare a velocità fino a 180 confezioni al minuto, tuttavia siamo attualmente vincolati dalla velocità della cartonatrice.” La pesatrice Ishida, installata dall’agente italiano, Itech Italia, gestisce numerosi prodotti Sisu, compresi quelli sugar-free (Leijona) e quelli con copertura di zucchero. Il cambio di prodotto può essere eseguito con rapidità tramite l’unità di controllo remoto

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(RCU), facile da usare. La pulizia della pesatrice, effettuata ogni volta che si passa dalla produzione di prodotti ricoperti di zucchero a prodotti non ricoperti di zucchero, avviene in modo semplice e senza necessità di smontare le parti. Lo stabilimento di San Pietro in Casale è impegnato nella riduzione di sprechi in tutti gli ambiti operativi. Le pesatrici Ishida, grazie all’ottima accuratezza,

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che minimizza lo spreco di prodotto, e alla facilità di pulizia, sono di fondamentale importanza per il raggiungimento di questo obiettivo. “Avevamo bisogno di una pesatrice che unisse la facilità d’uso alla massima affidabilità ed efficienza” conclude Bagato. “Ishida ci è riuscita perfettamente.” www.ishida.de

NOTIZIE IN BREVE

IV GAmmA: dal 2015 uN’UlterIore SPIntA alla CreSCIta del merCatO NazIONale

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l 2015 si è chiuso in positivo per il mercato nazionale della IV Gamma, facendo registrare una crescita significativa negli acquisti da parte delle famiglie italiane. Dai dati Nielsen* relativi ai 12 mesi del 2015 rispetto al 2014 si evidenzia una crescita del 3% nelle vendite a valore e del 2,8% in quelle a volume. Nel corso del 2015 si è perciò manifestata una netta espansione nella domanda di prodotti di IV Gamma che ha dato slancio e vigore al settore. A fungere da traino per la crescita dei consumi, a fronte di una spesa media annua per nucleo familiare rimasta pressoché invariata a 34 Euro (1,92 € per singolo atto d’acquisto), è stato l’allargamento del parco acquirenti, arrivato a 19 milioni di famiglie. Pertanto, al netto delle variazioni nell’andamento degli acquisti dovute

ai consueti picchi primaverili ed estivi e dell’incidenza di iniziative promozionali, si è in presenza di una crescita nel numero di italiani che inseriscono con regolarità le referenze di Quarta Gamma nel carrello della spesa.“Si tratta di un dato che consideriamo di grande importanza, perché è un segnale indiscutibile del fatto che i vantaggi offerti dalla categoria sono chiari a un numero sempre più ampio di consumatori” - commenta il Dott. Guido Conforti, Responsabile di AIIPA IV Gamma. “Il tempo delle persone è un bene sempre più prezioso e la IV Gamma soddisfa un bisogno fondamentale: avere a disposizione un prodotto fresco e pronto per il consumo, che non necessita di ulteriori lavaggi ed è equiparabile dal punto di vista nutrizionale all’ortofrutta tradizionale preparata in ambito domestico.”

Il Responsabile di AIIPA IV Gamma esprime cauto ottimismo sulle prospettive per l’anno in corso: “Alla luce dei dati 2015, direi che esistono le premesse per un 2016 di consolidamento e ulteriore accelerazione della crescita del mercato, grazie anche ai benefici che deriveranno dal pieno trasferimento ai consumatori delle maggiori garanzie in termini di sicurezza e qualità del prodotto introdotte nell’agosto scorso con l’entrata in vigore della Legge 77/2011.“

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AUTOMAZIONE

COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

AUTO-PARAMETRIZZAZIONE: UN TEMA SEMPRE RICORRENTE Come possono gli inverter contribuire a Industry 4.0? Frank Maier guarda avanti ad un futuro non troppo lontano

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500 è il nome della rivoluzionaria serie di inverter Lenze, lo specialista di Motion Centric Automation. i500 stabilisce nuovi standard in termini di dimensioni, modularità e facile messa in servizio, soddisfando i più elevati standard di efficienza delle risorse. Il Responsabile Innovazione di Lenze, Frank Maier, guarda al futuro, mostrando come i requisiti di Industry 4.0 siano stati integrati nei nuovi dispositivi. Compatto, efficiente, semplice: questa triade di qualità passa attraverso il concetto di progettazione dell’inverter i500 come comune denominatore. La serie di inverter Lenze i500 combina caratteristiche del prodotto, come l’alta efficienza e le dimensioni compatte, con una notevole semplicità di utilizzo. “In termini di gestione, i500 è progettato in modo così semplice che può essere messo in servizio senza necessità di conoscenza pregressa. Si deve tener presente che le impostazioni per il controllo vettoriale sono abbastanza impegnative, perché questo controllo può diventare rapidamente instabile”, dice Maier. A causa del cambiamento demografico, vi è una carenza di lavoratori qualificati, per cui è sempre più difficile trovare persone in grado di gestire tali compiti difficili e quindi “dobbiamo creare una tecnologia così semplice che chiunque possa padroneggiarla”. “L’inverter che si auto-parametrizza è un tema sempre ricorrente”, afferma Frank Maier. In passato ciò ha portato, per esempio, alla targhetta elettronica uno sviluppo che Lenze non ha adottato. “I costi di produzione dei motori

AC trifase standard non possono coprire un componente elettronico che costa tra cinque a dieci euro”, spiega Maier. Oggi, però, abbiamo i chip RFID, che possono essere facilmente installati nella targhetta convenzionale - costano solo 10 centesimi e possono essere letti con NFC. L’idea è questa: “Usiamo uno smartphone con tecnologia NFC, scarichiamo i parametri del motore tramite l’applicazione Lenze e li importiamo nell’inverter i500 attraverso la rete LAN wireless - e il gioco è fatto.” Con questo procedimento facile e allo stesso tempo all’avanguardia, Lenze sta collegando il tradizionale campo della tecnologia di azionamento a velocità controllata con il nuovo potenziale di Industry 4.0. “Una volta che l’inverter ha i dati del motore, si può passare a una modalità più efficiente”, aggiunge Maier. In pratica, questo può essere fatto

per regolare la corrente di magnetizzazione di un carico parziale, per esempio - cosa che Lenze ha già reso possibile con la funzione VFCeco di Lenze Smart Motor. Fornire la massima efficienza con il minor sforzo possibile: Frank Maier è convinto che gli operatori vogliano inverter che, idealmente, non necessitino di alcuna parametrizzazione. Questo è il motivo per cui Lenze è alla ricerca di modi per adattare i dispositivi alle macchine con la massima automazione possibile. Attualmente, Lenze sta lavorando ad una metodologia che funziona in tutto il mondo: la combinazione di chip RFID, tecnologia NFC, una semplice applicazione smartphone, e caricamento tramite rete LAN wireless. “Chiunque è in grado di utilizzare uno smartphone, non importa che lingua parli.” www.lenze.com

L’inverter che si auto-parametrizza è un tema sempre ricorrente. Foto: Lenze

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automazione

componentistica - elettronica industriale

UN PANIFICIO RISPARMIA 27.000 EURO ALL’ANNO GRAZIE AI CUSCINETTI NSK

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a tecnologia Molded-Oil di NSK ha garantito a un’importante azienda alimentare un risparmio annuo di oltre 27.000 Euro sul funzionamento del nastro trasportatore principale di un panificio. Il produttore riscontrava guasti ogni sei settimane, con circa 36 cuscinetti sostituiti ogni anno. Tutto questo generava perdite di produzione notevoli e fermi impianto. Il settore alimentare, caratterizzato da una forte concorrenza e da tempi di consegna sempre più ridotti, non permetteva all’azienda in questione di sostenere costi così alti. È stato necessario ricercare cuscinetti che garantissero una maggiore durata operativa. Per questo motivo il produttore si è rivolto a NSK, che è intervenuta con il programma specifico per la riduzione dei costi, AIP. In seguito all’ispezione, NSK ha scoperto che i cuscinetti si guastavano a causa di una lubrificazione insufficiente e per l’infiltrazione di acqua e particelle solide. Dopo aver completato l’analisi applicativa, NSK ha consigliato una fase di prova con l’utilizzo di cuscinetti Molded-Oil per dimostrarne i vantaggi in termini di affidabilità. La prova è durata oltre due anni e non sono stati riscontrati episodi di cedimento o guasti. Un netto miglioramento rispetto alla durata media dei cuscinetti originali che resistevano solo sei settimane. Il cliente è riuscito a ottenere un risparmio notevole attraverso una produzione più efficiente ed evitan-

do i costi legati ai fermi impianto. La tecnologia Molded-Oil è stata sviluppata da NSK per migliorare notevolmente le prestazioni dei cuscinetti in termini di affidabilità e per garantire un funzionamento esente da manutenzione. I cuscinetti Molded-Oil sfruttano una resina poliolefinica impregnata di olio per assicurare una corretta lubrificazione del cuscinetto. Con un contenuto d’olio superiore al 50 percento del peso, la soluzione di NSK è migliore di altre plastiche impregnate d’olio disponibili in commercio, nelle quali la percentuale d’olio per peso è molto inferiore. La tecnologia Molded-Oil è un metodo di lubrificazione sviluppato appositamente per le applicazioni che richiedono elevati livelli di igiene, come quelli che caratterizzano l’industria alimentare e delle bevande. Il lubrificante Molded-Oil viene rilasciato gradualmente attraverso uno speciale meccanismo. Questo assicura una lubrificazione adeguata del cuscinetto per lunghi periodi di tempo. Allo stesso tempo, il rischio di perdite di olio viene ridotto al minimo, garantendo un movimento estremamente regolare e omogeneo del cuscinetto che impedisce ogni tipo di contaminazione. Le caratteristiche tecniche dei materiali garantiscono un flusso adeguato di lubrificazione, dipendente dalle temperature: con l’aumentare del calore, aumenta anche la quantità di olio rilasciata. I cuscinetti con tecnologia Molded-Oil risolvo-

no anche i problemi di perdita di lubrificante dovuti all’infiltrazione di acqua. NSK offre la tecnologia Molded Oil™ per cuscinetti radiali rigidi a sfere standard, cuscinetti radiali orientabili a rulli e cuscinetti a rulli conici con diametro interno fino a 110 mm. Per applicazioni caratterizzate da ambienti corrosivi o per impianti destinati al settore alimentare, i cuscinetti possono essere realizzati in acciaio inox. I cuscinetti volventi rappresentano un componente essenziale per le macchine e gli impianti del settore alimentare e delle bevande; la loro affidabilità rappresenta un fattore fondamentale per il controllo dei costi di esercizio. Inoltre, con il continuo evolversi della tecnologia dei cuscinetti, questi componenti eserciteranno un ruolo sempre più importante nella riduzione dei costi per le macchine di produzione del settore alimentare. Una riduzione che non si raggiunge utilizzando componenti più economici, ma applicando le ultime innovazioni in termini di materiali, soluzioni di tenuta e tecnologie di lubrificazione al fine di migliorare la progettazione degli impianti e ridurre i costi di manutenzione. www.nskitalia.it

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FIERE

appuntamEntI - convEgnI

SPS IPC DrIveS ItalIa, punto di riferimento per l’automazione industriale

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PS IPC Drives Italia si conferma il punto di riferimento a livello nazionale per l’automazione industriale facendosi portavoce della crescita del comparto, cresciuto, nel primo semestre 2015, del 9,5% secondo i dati presentati da ANIE Automazione; con un confortante +7% complessivo. Dal 24 al 26 maggio 2016, a Parma, SPS Italia si arricchisce di contenuti e di nuovi eventi. Due padiglioni espositivi, il 2 e il 3, dove trovare tutta l’offerta e i principali player e interlocutori del mercato, e un padiglione di ingresso, il 4, che ospiterà la nuova area dimostrativa Know How 4.0, il progetto Industrial Software e una spaziosa sala convegno per le Tavole Rotonde e i convegni. L’area esterna, allestita tra i padiglioni espositivi, ospiterà le iniziative di alcune aziende pensate per i

visitatori e indicate nel biglietto di ingresso. Confermato anche il progetto dedicato ai System Integrator che si collocherà in una nuova area del padiglione 3. La più attrattiva delle novità della sesta edizione della fiera è lo spazio Know How 4.0, un’area dimostrativa che intende dare sostanza ai concetti di Industrie 4.0 e Smart Factory con isole di lavoro reali e virtuali affiancate da contenuti multimediali. Concetti quali l’innovazione di processo / prodotto, la computerizzazione, l’uso di tecnologie abilitanti, l’elettronica e l’IT, saranno coniugati e dimostrati praticamente sotto gli occhi dei visitatori, in un clima di condivisione delle conoscenze teso a far circolare una nuova cultura di impresa e nuovi modelli di business e di relazione. Una risposta all’esigenza di conoscere e comprendere le innovazioni di set-

tore e avvicinare il mondo dell’industria alle nuove opportunità messe a disposizione dalle tecnologie più moderne. Nello stesso luogo saranno presenti anche gli espositori del settore Industrial software, i giovani ingegneri del mondo universitario e le startup. In quest’ottica, i progetti più interessanti realizzati da studenti, laureandi e neo-ingegneri, potranno essere concretamente mostrati sotto forma di prototipi, applicazioni e prodotti. I tradizionali incontri su “Food&Beverage”, “Pharma&Beauty” e “Automotive” verranno declinati dalle aziende seguendo il tema Industrie 4.0 e i convegni scientifici verteranno su Progettazione meccatronica e robotica (24 maggio) e Big Data (25 maggio). A questo si aggiungono due partnership di eccezionale livello come Cisco e Roland Berger, rispettivamente azienda leader a livello mondiale del networking e società di consulenza di caratura europea. Nell’ambito della Tavola Rotonda “Automotive” Roland Berger presenterà “Osservatorio Industry 4.0: la nuova frontiera della competitività industriale” con focus sui settori automotive, cyber security, elettromeccanica, food e pharma&beauty. The 24th of May, opening the debate, Cisco will present the third step of “IoE Talks: la fabbrica in digitale”, aimed to explore the potentialities of Internet of Everything enlightening the weight of such a changing which is already happening for the innovation of our country. www.spsitalia.it

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FIERE

appuntamEntI - convEgnI

ProSweetS Cologne: la convincente interpretazione del settore delle subforniture incremento dei visitatori ed elevata partecipazione di decision maker

A

nche l’ottava edizione di ProSweets Cologne si è conclusa positivamente per le 336 aziende partecipanti. Nel corso dei quattro giorni di fiera sono stati registrati circa 17.600 visitatori specializzati, con un incremento pari al quat-

Gli espositori esprimono soddisfazione in merito alla qualità degli operatori. Incremento dei visitatori anche per ISM

tro per cento e un’incidenza estera del 65% circa. ProSweets Cologne prosegue quindi sulla strada di un costante miglioramento, facendo registrare nel 2016 un leggero incremento anche del numero di espositori. “Qui a Colonia l’industria delle subforniture trova le condizioni ideali per presentare gli ultimi ritrovati della tecnologia e le nuove applicazioni alle aziende produttrici di prodotti dolciari e snack, alla costante ricerca di innovazioni e nuovi investimenti”, afferma Katharina C. Hamma, COO di Koelnmesse GmbH, al termine della rassegna. “La concomitanza con ISM offre agli espositori di ProSweets Cologne un contatto diretto con clienti di tutto il mondo, sviluppando così sinergie eccezionali. Questo binomio garantisce

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anche agli espositori di ISM un importante valore aggiunto nelle immediate vicinanze dell’evento leader per il loro settore”, osserva Bastian Fassin,

amministratore delegato della Katjes Fassin GmbH in rappresentanza degli espositori di ISM. Gli espositori di ProSweets Cologne hanno sottoline-


FIERE

ato in particolare la qualità dei visitatori, di importanza fondamentale per il successo della fiera; grazie alla maggiore presenza di decision maker, sia dai reparti commerciali che produttivi, è stato infatti possibile allacciare contatti ai massimi livelli. Oltre ai direttori di produzione delle aziende leader, hanno visitato il salone anche numerosi piccoli e medi imprenditori, che nel proprio ruolo di dirigenti decidono in prima persona i futuri investimenti delle relative aziende. Lo svolgimento in contemporanea di ISM ha ulteriormente intensificato il dialogo, indirizzandolo su binari specifici. I risultati dei sondaggi condotti in fiera e rivolti ai visitatori specializzati confermano fin d’ora che il 62% degli intervistati intende fare ritorno a ProSweets Cologne anche nel 2017, mentre il 92% raccomanderebbe a un collega la visita in fiera; oltre l’80% dei visitatori è rimasto soddisfatto o molto soddisfatto di ProSweets Cologne. La partecipazione di operatori esteri si è mantenuta a un livello elevato e si è attestata al 65%; il numero di visitatori provenienti da paesi extra-

appuntamEntI - convEgnI

europei ha fatto registrare un leggero aumento, ma le nazioni europee confinanti sono risultate essere ancora una volta quelle maggiormente rappresentate fra i visitatori. La rassegna ha affrontato il tema degli impianti flessibili, che possano essere adeguati velocemente a nuove ricette ed esigenze di produzione. Nell’industria dei prodotti dolciari e degli snack la personalizzazione di formati e confezioni è di grande importanza e ProSweets Cologne non si è sottratta a questa sfida, come anche a quella dell’utilizzo di ingredienti naturali, sempre più fondamentali in fase di produzione. Per ottimizzare la resa e il pieno sfruttamento degli impianti il ritmo nei reparti di produzione e confezionamento è in continua accelerazione. Anche ISM, il salone internazionale dei prodotti dolciari che si svolge in contemporanea, ha chiuso i battenti facendo registrare un aumento dei visitatori: circa 38.000 visitatori provenienti da 146 paesi hanno visitato la rassegna, con un incremento del 4% rispetto allo scorso anno. ISM è cresciuta anche sul versante degli espositori: 1.601 aziende da 65

paesi hanno presentato dolciumi e snack da tutto il mondo. In abbinamento a ISM, il Salone internazionale dei Prodotti Dolciari, ProSweets Cologne copre l’intera filiera della produzione dolciaria industriale, creando una costellazione unica nel suo genere a livello internazionale. ProSweets Cologne è patrocinata da Bundesverband der Deutschen Süßwaren-Industrie e.V. (BDSI) (Associazione federale tedesca dell’industria dolciaria), Sweets Global Network e.V. (SG), DLG e.V. (Società Tedesca per l’Agricoltura) e Zentralfachschule der Deutschen Süßwarenwirtschaft (ZDS) (Istituto Tecnico Centrale dell’Industria Dolciaria Tedesca). ProSweets Cologne 2016 in cifre: 336 aziende da 34 paesi hanno partecipato a ProSweets Cologne 2016, di cui il 67 per cento dall’estero, per una superficie espositiva lorda di 21.000 m2; il contingente tedesco contava 106 espositori e 6 aziende rappresentate, mentre sul fronte estero erano presenti 222 aziende espositrici e 2 aziende rappresentate. Includendo le stime relative all’ultimo giorno di fiera, a ProSweets Cologne 2016 sono giunti circa 17.600 visitatori specializzati da quasi 100 paesi, con un’incidenza estera del 65 per cento. www.prosweets-cologne.com www.ism-cologne.com

La prossima ProSweets Cologne, il Salone internazionale della fornitura per l’industria dolciaria e degli snack, si terrà dal 29 gennaio al 1 febbraio 2017. In contemporanea si svolgerà anche la 47^ ISM, la più grande fiera al mondo dedicata a prodotti dolciari e snack.

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FIERE

APPUNTAMENTI - CONVEGNI

DECOLLA “INDUSTRIA DELLA CARNE 4.0”

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a rivoluzione annunciata con Industria 4.0 da oltre cinque anni non ha avuto luogo finora. Piuttosto si può affermare che la trasformazione digitale sta prendendo corpo in tante piccole fasi evoluzionarie. Numerose applicazioni provenienti da settori come il controllo dei prodotti e dei processi, la tecnica di etichettatura, il packaging, la distribuzione e la logistica, così come la manutenzione e la riparazione mostrano già oggi in quale direzione ci stiamo muovendo. Software, sensori, dati e networking sono qui gli attori principali. Industria 4.0 necessita di innumerevoli indirizzi IP In futuro i macchinari e gli impianti non solo dovranno fornire autonomamente informazioni su tutti i principali stati dei processi e dei sistemi, ma dovranno anche comunicare fra loro e intervenire nei processi produttivi per correggerli e ottimizzarli senza l’intervento dell’uomo. Tutto ciò richiede innumerevoli sensori ad alte prestazioni, collegati tra loro in modo intelligente, per monitorare i dati relativi a prodotti, macchinari e processi. Il protocollo Internet finora adottato, l’IPv4, non può tuttavia fornire il numero di indirizzi IP neces-

La digitalizzazione: il fattore che crea valore aggiunto

sario. Innanzitutto occorre quindi attuare una rapida conversione al nuovo standard IPv6 al quale è possibile associare tutti gli indirizzi IP che occorrono per sensori, apparecchi, macchinari o impianti. Questa trasformazione è attualmente in atto in tutto il mondo.

e stoccaggio. Integrati in ganci da macellaio, carrelli di trasporto, contenitori, casse E2 o confezioni, i tag RFID possono controllare macchinari e impianti e documentare tutti gli stati dei prodotti e dei processi lungo l’intera catena di produzione del valore. I dati sui processi, reperibili

Sensori collegati in rete: componenti imprescindibili A svolgere un ruolo di primo piano nella misurazione di temperatura, umidità, viscosità, corrente assorbita, torsione, pressione, flusso di materiale, peso, ecc. sono sempre più i sensori con collegamento in rete diretto o con trasmissione dei dati via radio così come i datalogger. A distinguersi in questo ambito è soprattutto la tecnologia RFID (radio frequency identification). I tag RFID si scambiano informazioni e segnali via radio con gli apparecchi di scrittura e i lettori dei vari macchinari di lavorazione, così come con i sistemi di trasporto, refrigerazione

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in qualsiasi momento, garantiscono maggiore trasparenza, controllo dei processi ed efficienza nella produzione e creano una banca dati sicura per le aziende nell’ambito della rintracciabilità di prodotti e lotti. La tecnica di etichettatura garantisce trasparenza e sicurezza I sistemi di etichettatura intelligenti e flessibili sono indispensabili per la lavorazione, il confezionamento e la logistica, stoccaggio compreso, di carne e insaccati. Secondo quanto stabilito dal Regolamento UE 1169/2011, a svolgere un ruolo di primo piano sono le informazioni sulla denominazione dell’alimento, il Paese di origine o il luogo di provenienza, il luogo di macellazione, il numero di serie e di lotto individuale, così come le informazioni sugli ingredienti, la dichiarazione nutrizionale, il quantitativo netto, la data di congelamento della carne e dei prodotti a base di carne congelati, ecc. In questo campo si sono affermate le stampanti laser, a getto d’inchiostro e termiche per la produzione di etichette con codice a barre, Datamatrix o QR. Gli scanner a laser e le fotocamere digitali garantiscono che le etichette siano stampate e posizionate correttamente. Particolare attenzione merita anche in questo caso la tecnologia RFID, che, diversamente dai procedimenti summenzionati, non necessita di una “linea di vista” libera per scrivere o leggere i dati. Di conseguenza i tag RFID possono essere posizionati in qualsiasi punto delle casse E2 o di altri contenitori da trasporto. In questo modo si semplifica l’intera gestione (trasporto, paletizzazione, stoccaggio, ecc.) e tutto risulta molto più sicuro in quanto, ad esempio, si evitano errori nello stoccaggio. Trasformazione in atto nella gestione dei macchinari Con la crescente complessità e con il collegamento in rete delle linee

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APPUNTAMENTI - CONVEGNI

di produzione, lavorazione e confezionamento crescono anche le aspettative verso l’utilizzabilità di questi sistemi. In questo ambito si affermano sempre più i touchscreen con funzioni come quelle in uso negli smartphone e nei tablet PC. In questo modo si garantisce un utilizzo semplice, sicuro e soprattutto intuitivo in quanto le funzioni di base risultano familiari alla maggior parte delle persone, perché sono comuni a quelle dei loro dispositivi di comunicazione mobili. Fondamentale per l’ergonomia del lavoro è la creazione di interfacce utente con icone il più possibile autoesplicative fino a immagini fotorealistiche di macchinari e impianti delle proprie linee di produzione. In una fase successiva, gli apparecchi di controllo mobili sostituiranno i sistemi stazionari. Tuttavia vi sono ancora tanti aspetti da chiarire in relazione alla sicurezza dei macchinari, dei prodotti e dei dati, così come alle norme vincolanti. Disponibilità degli impianti e sicurezza della produzione Gli arresti di produzione non pianificati sono l’incubo di qualsiasi produttore. Qui i sensori collegati in rete per il monitoraggio dei macchinari (condition monitoring o CMS), in combinazione con l’analisi intelligente dei dati e l’integrazione nei sistemi ERP offrono la possibilità di eseguire interventi di manutenzione preventiva (predictive maintenance, abbreviato PM). Questi ultimi possono essere eseguiti anche in assistenza da remoto da parte del produttore del macchinario o dell’impianto, riducendo così i costi del servizio di assistenza e riuscendo ad elevare in maniera considerevole la qualità della produzione, così come la sicurezza della programmazione. IFFA, la fiera n. 1 dell’industria della carne, aprirà nuovamente i cancelli d’ingresso dal 7 al 12 maggio 2016 a Francoforte sul Meno. I visitatori

avranno la possibilità di informarsi in modo esaustivo sulle opportunità offerte dal networking di macchinari e processi supportato dalla moderna tecnologia informatica, tecnologia dei sensori e sistemi di controllo, nell’ottica del progetto Industria 4.0. Circa 960 espositori provenienti da 47 Paesi, tra cui tutte le aziende leader di mercato, presenteranno le loro innovazioni lungo l’intera catena di produzione dell’industria della carne. www.iffa.com


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appuntamEntI - convEgnI

Le novità più importanti neLLe tecniche di cantina Le novità più importanti nelle tecniche di cantina. La fiera INTERVITIS INTERFRUCTA HORTITECHNICA 2016 illustra di quali innovazioni i viticoltori possono munirsi per il futuro.

N

uovi processi di filtrazione e confezioni innovative entrano a far parte delle tecniche di cantina. In occasione della INTERVITIS INTERFRUCTA HORTITECHNICA 2016 sarà possibile osservare l’intero ventaglio di soluzioni. Con 600 espositori internazionali e circa 36.000 visitatori provenienti dalla Germania e dall’estero, la fiera promuove lo scambio e il dialogo tra scienza e applicazione pratica al fine di equipaggiare al meglio gli espositori in vista delle sfide attuali e future. Ammessi i processi di filtrazione per la gestione dell’alcol: Gli amanti del vino percepiscono le conseguenze del cambiamento climatico sul palato: “Sempre più spesso la loro bevanda preferita contiene molto alcol, ma poca acidità”, afferma la Prof.ssa Monika Christmann, Direttrice dell’Istituto di Enologia presso l’Università di Geisenheim e Presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV). Da un po’ di tempo i cantinieri contrastano questo effetto tramite la gestione dell’alcol filtrando lo zucchero dal

mosto oppure rimuovendo una parte dell’alcol dal vino. “Per fare ciò vengono applicati procedimenti relativamente nuovi, tra cui il processo a membrana, che, sebbene abbiano ricevuto il via libera da più di un anno, sono ancora poco noti nel settore”, afferma Christmann. Secondo questo processo, il mosto viene filtrato in successione attraverso due membrane dotate di pori di diversa grandezza. Questo permette di rimuovere lo zucchero in modo mirato. Lo zucchero può essere parzialmente riaggiunto al mosto in una seconda fase fino a raggiungere il quantitativo desiderato. Eliminare in modo mirato note di gusto non gradite: Oltre a elevate percentuali di alcol, il vino contiene altre sostanze non desiderate, tra cui composti come il tricloroanisolo e il tribromoanisolo, responsabili del gusto di tappo tanto sgradito agli amanti del vino. La loro presenza non è da ricondurre unicamente al tappo in sé, diversamente da quanto spesso si ritiene. “La nota di gusto provocata da queste sostanze può derivare

dall’aria delle cantine mal ventilate, in quanto i sistemi di chiusura e le sostanze utilizzate nei trattamenti possono assumerla durante la conservazione e trasferirla successivamente al vino”, prosegue Christmann. Nel frattempo sono stati sviluppati strati filtranti con i quali è possibile rimuovere in modo selettivo tali sostanze. Tuttavia, Christmann specifica che il loro utilizzo non è ancora consentito. Confezioni alternative in arrivo: Accanto alla classica bottiglia di vetro, si stanno affermando per il vino anche altre confezioni. Già da tempo si è diffuso il “bag-in-box” (BIB), un sacchetto di alluminio racchiuso in un cartone. Attualmente i produttori di BIB, spiega Christmann, stanno testando nuovi materiali per i sacchetti e confezioni di nuove dimensioni. Inoltre, il vino viene imbottigliato ora anche in bottiglie in PET. “La bottiglia in PET è in fase di test anche tra le compagnie aeree. Il risparmio di peso rispetto alla bottiglia in vetro svolge in questo caso un ruolo fondamentale”, prosegue Monika Christmann.


east europe

meeting • events •

fairs

FIERE

russia • china middle east • asia

congressi

семинары • asia • middle east • east europe SIGEP

23-27/01/2016 RIMINI Salone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali.

PROSWEET

SPS/IPC/ DRIVES/ ITALIA

24-26/05/2016 PARMA Salone delle tecnologie per l’automazione industriale.

MACFRUT

SAVE

19-20/10/2016 VERONA Mostra convegno delle soluzioni e applicazioni verticali di automazione, strumentazione, sensori.

14-16/09/2016 RIMINI Mostra internazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola.

SüDBACK 2016

FACHPACK

CIBUSTEC

05-09/02/2016 PARIGI Salone internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria.

IBIE

PACK EXPO

CFIA

SIMEI@China Brew-China Beverage

BRAU BEVIALE

31/01-03/02/2016 COLONIA Salone internazionale della subfornitura per l’industria dolciaria.

FRUITLOGISTICA 03-05/02/2016 BERLINO Salone internazionale di frutta e verdura.

EUROPAIN

08-10/03/2016 RENNES La fiera dei fornitori dell’industria alimentare.

IFFA

07-12/05/2016 FRANCOFORTE Manifestazione internazionale sulle tecnologie per l’industria della carne.

27-29/09/2016 NORIMBERGA Salone internazionale su soluzioni e tecnologie per il confezionamento. 08-11/10/2016 LAS VEGAS Salone internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria.

11-14/10/2016 SHANGHAI Tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento.

IPA-SIAL

16-20/10/2016 PARIGI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging e del prodotto alimentare.

22-25/10/2016 STOCCARDA Salone internazionale per l’indindustria della panificazione e della pasticceria. 25-28/10/2016 PARMA Fiera della tecnologia per l’industria alimentare. 06-09/11/2016 CHICAGO Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio. 08-10/11/2016 NORIMBERGA Fiera su materie prime, tecnologie, logistica e processo per la produzione di birra e bevande.

EMBALLAGE

14-17/11/2016 PARIGI Salone internazionale dell’imballaggio.

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Fiere Fiere Fiere - exhibitions

Fiere - exhibitions

FIERE

VINITECH

INTERSICOP

ANUGA

SIGEP - AB TECH

INTERPACK

HOST

ENOMAQ

SIMEI@DRINKTEC

29/11-01/12/2016 BORDEAUX Fiera internazionale sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento. 21-25/01/2017 RIMINI Salone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali. 14-17/02/2017 SARAGOzzA Fiera del vino e dell’olio, per l’innovazione e l’internazionalizzazione.

19-22/02/2017 MADRID Salone di panetteria, pasticceria e affini. 04-10/05/2017 DüSSELDORF Fiera della tecnologia per imballaggio, confezionamento, panificazione, pasticceria. 11-15/9/2017 MONACO Tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento.

MEDIO ORIENTE GULFOOD

21-25/02/2016 DUBAI Mostra annuale sull’ospitalità e i prodotti alimentari.

DjAzAGRO

18-21/04/2016 ALGERS Luogo di incontro per le aziende che operano nel settore agro-alimentare.

AGROFOOD NIGERIA

26-28/04/2016 LAGOS Fiera Internazionale per l’agricoltura, tecnologia per il confezionamento delle bevande e alimentari e ospitalità.

DUBAI DRINK TECHNOLOGy EXPO

16-18/05/2016 DUBAI Fiera esclusiva e conferenza sull’industria delle bevande in Medio Oriente e la regione del Nord Africa.

IRAN FOOD BEV TEC

29/05-01/06/2016 TEHRAN Fiera internazionale sugli alimenti, bevande e tecnologie per il confezionamento.

EURASIA PACKAGING

02-05/11/2016 ISTANBUL Vetrina per i macchinari del confezionamento, la produzione, la trasformazione, la tecnologia, la stampa, il design e le attrezzature.

GULFOOD MANUFACTURING

07-09/11/2016 DUBAI Fiera internazionale di macchine e impianti per l’industria del packaging e del Food&Beverage.

07-11/10/2017 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande. 20-24/10/2017 MILANO Salone tecnologico per la panifi cazione e la produzione di pasta e pizza.

RUSSIAN UPAKOVKA UPAK ITALIA

26-29/01/2016 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio.

MODERN BAKERy

14-17/03/2016 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari.

INPRODMASH

13-15/09/2016 MOSCA Fiera della tecnologia per l’industria alimentare.

AGROPRODMASH

10-14/10/2016 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale.

UPAKOVKA UPAK ITALIA 24-27/01/2017 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio.

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