Olivotto Ivan _ 268847 Scienze dell’Architettura _ Clasa Anno Accademico 2012/2013
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2
Il percorso di studi
Il corso di studi di Scienze dell’architettura ClaSa 509/99 si fonda su un’intenzione da parte dell’ateneo di fornire un percorso di formazione allo studente il piÚ completo possibile nel campo dell’architettura, sia a livello progetWXDOH FKH D OLYHOOR GL FRPSHWHQ]H WHFQLFKH VSHFLÀFKH H non ultimo riguardo alla conoscenza storica della materia e dei suoi grandi protagonisti passati e presenti. Il percorso è perciò organizzato in Laboratori, corsi multidisciplinari che raggruppano attorno ad un unico tema progettuale o di studi, piÚ materie d’insegnamento ed altrettanti docenti, per gettae le basi per la capacità di lavorare in multidisciplinarietà per lo studente che poi ritroverà questa stessa peculiarità nel mondo della professione lavorativa dell’architetto. Al termine di questo percorso di studi e di crescita, sento di poter affermare che tale intenzione organizzativa sia stata sviluppata positivamente dall’offerta formativa dell’ateneo, soprattutto vista la prospettiva del lavoro dell’architetto che negli ultimi anni si sta orientando sempre piÚ verso una connotazione di partnership e collaborazione con colleghi e altri professionisti del settore e non. Questo portfolio vuole essere una summa di quanto realizzato ed acquisito a livello di conoscenze durante il percorso della laurea triennale, primo traguardo nella formazione dell’architetto ma anche trampolino per la successiva fase di specializzazione. L’organizzazione del portfolio è strutturata per macro-temi progettuali, cercando di rispettare per quando possibile la propedeuticità degli insegnamenti e la loro organizzazione in laboratori coordinati.
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4
Modulo coordinato di Rappresentazione 1 | arch. G. D’Acunto
9
A
E
I N D I C E GEOMETRIA DESCRITTIVA
N
DISEGNO DELL’ARCHITETTURA Modulo coordinato di Rappresentazione 2 | arch.V. Lucchese | arch. L. Comacchio
17
C
O
RILIEVO DELL’ARCHITETTURA INFORMATICA e DISEGNO DIGITALE
I
Modulo coordinato di Costruzioni 1 | M. Guardini | A. Cecchi | M. Mainardis
21
ELEMENTI COSTRUTTIVI MECCANICA STRUTTURALE 27
I
Z
ANALISI MATEMATICA Laboratorio integrato di Progettazione 1 | arch. G. Rakowitz | arch. L. Nardi PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
A
CARATTERI TIPOLOGICI E DISTRIBUTIVI DEGLI EDIFICI Laboratorio integrato di Progettazione 2 | arch. S. Rocchetto | arch. A. Cecchi | arch.V. Tatano
37
N
T
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI TECNICA DELLE COSTRUZIONI
T
Laboratorio integrato di Progettazione architettonica e urbana | arch. P. Montini Zimolo | arch. P. Fiocco
53
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Progettazione urbanistica | arch. M. D’Ambros
59
C
E
VALUTAZIONE ESTIMATIVA DEL PROGETTO
G
PROGETTAZIONE URBANISTICA 69 RESTAURO 83
R
W.A.Ve 2010 - Progettare con il legno | arch. F. Laner
E
O
Restauro | arch. P. Faccio
W.A.Ve 2011 - Urban rigeneration | arch. Muschletchner
854
T
P
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE
5
89
W.A.Ve 2012 - Urban rigeneration 2 | arch. A. Aymonino
99
A
Caratteri costruttivi dell’edilizia storica a Venezia (secc. XV-XIX) | arch. G. Gianighian CARATTERI COSTUTTIVI DELL’EDILIZIA STORICA A VENEZIA (secc. XV-XIX)
N Fisica tecnica e controllo ambientale | arch. A. Carbonari
103
O
FISICA TECNICA E CONTROLLO AMBIENTALE
C
E
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE
107
I
Storia dell’architettura | A. Bedon
109
Storia dell’architettura contemporanea | arch. F. Dal Co | arch. M. Bonaiti
I
Z
STORIA DELL’ARCHITETTURA
A
STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
T
N
111
Storia della città e del territorio | arch.V. Zanchettin STORIA DELLA CITTÁ E DEL TERRITORIO
113
T
Lingua inglese | J. Millerchip
6
C E T
P
R
O
G
E
INGLESE
7
8
Modulo coordinato di Rappresentazione 1 | arch. G. D’Acunto GEOMETRIA DESCRITTIVA DISEGNO DELL’ARCHITETTURA
Il corso è stato organizzato mantenendo un costante parallelo tra l’apprendimento delle tematiche e delle nozioni di geometria descrittiva via via piĂš complesse ed approfondite, e le regole per il disegno tecnico ed architettonico “a matitaâ€?, DSSURIRQGLWR FRQ YDULH HVHUFLWD]LRQL JUDĂ€FKH 1HOO¡XOWLPD IDVH GL FRUVR q VWDWD DYDQ]DWD OD SRVVLELOLWj GL XWLOL]]DUH VRIWZDUH SHU LO GLVHJQR GLJLWDOH SHU UHGLJHUH O¡HODERUDWR G¡HVDPH Ă€QDOH FKH FRQVLVWHYD QHO ULGLVHJQR completo di un’architettura a scelta da un elenco di opere dell’architetto americano Richard Meyer, da rappresentare in proiezioni mongiane e in assonometria. La scelta dell’opera è ricaduta sulla Douglas House, un’abitazione per un singolo nucleo familiare isolata nel verde boschivo lungo le sponde del lago Michigan.
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Planivolumetrico 10
Sezione A-A Pianta piano terra
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Prospetto Est Pianta piano primo
Prospetto Nord Pianta piano secondo
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Prospetto Sud
Piano terzo
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Prospetto Sud Pianta piano terzo
Prospetto Ovest Pianta copertura
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Assonometria 16
Modulo coordinato di Rappresentazione 2 | arch.V. Lucchese | arch. L. Comacchio RILIEVO DELL’ARCHITETTURA INFORMATICA e DISEGNO DIGITALE
L’insegnamento si basa sull’acquisizione di nozioni per il rilievo dell’architettura e la restituzione di tale indagine, utiOL]]DQGR L PHWRGL SL DGDWWL D VHFRQGD GHO FDVR VSHFLÀFR TXDOL O·HLGRWLSR OR VFKL]]R H OD SURGX]LRQH GL PDWHULDOL GLJLWDOH IRWRUDGGUL]]DPHQWL H UHVWLWX]LRQL JUDÀFKH GL SUHFLVLRQH /D SDUWH SUHOLPLQDUH DOO·DWWLYLWj GL ULOLHYR GL XQD IDFFLDWD GL XQ·DUchitettura minore del panorama veneziano, assegnata dalla docenza nell’isola di S. Gerolamo a Canareggio, si concentra VXOOR VWXGLR H OD SURGX]LRQH GL HODERUDWL JUDÀFL H GLVHJQL GDO YHUR UHJLVWUDWL VX XQ WDFFXLQR GL VFKL]]L HG HVHUFLWD]LRQL JUDÀFKH FKH PLUDQR D IDU SUHQGHUH FRQÀGHQ]D FRQ OH SL GLIIXVH WHPDWLFKH GHO ULOLHYR PD DQFKH GHO GLVHJQR GHOO·DUFKLWHWWXUD
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Alcune analisi storico-costruttive di esempi di ediliza minore veneziana 18
Nell’indagine effettuata nell’insula di San Gerolamo, si è dapprima indagato lo sviluppo storico dell’insediamento, avvalendosi L ULOLHYL IRWRJUDPPHWULFL GL GRFXPHQWD]LRQH VWRULFD H UHVWLWX]LRQL FDUWRJUDÀFKH VXFFHVVLYDPHQWH VL q HIIHWWXDWD XQ¡LQGDJLQH FRQRVFLWLYD GHOOR VWDWR DWWXDOH GHOO¡LQVXOD H GHL VXRL HGLÀFL WUDPLWWH FDWDORJD]LRQH IRWRJUDÀFD H ULOLYHYR LQ FDPSDJQD GHJOL HGLÀFL Si è approfondito poi lo studio di un fabbricato di ediliia minore veneziana, effettuandone rilievi in dettaglio e restituzione digitale attraverso l’utilizzo di programmi di fotoraddrizzamento e disegno.
5LOLHYR IRWRJUDĂ€FR
Catasto Napoleonico
Raddrizzamento RDF
1,338m
5,794m
Ortofoto
0,833m
7,497m
Destinazioni d’uso
Ridisegno
,QVXOD GL 6 *HURODPR D &DQQDUHJLR H ULOLHYR GL XQD IDFFLDWD GL XQ HGLÀFLR GHOO¡HGLOL]LD PLQRUH YHQH]LDQD 19
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Modulo coordinato di Costruzioni 1 | M. Guardini | A. Cecchi | M. Mainardis ELEMENTI COSTRUTTIVI MECCANICA STRUTTURALE ANALISI MATEMATICA
Il modulo coordinato di Costruzioni 1 si sviluppa intorno allo studio dei principi di utilizzo dei maWHULDOL H GHOOH WHFQLFKH FRVWUXWWLYH DUFKLWHWWRQLFKH HVHPSOLÀFDQGR LQ SDUWLFRODUH LO UDSSRUWR WHRULco-pratico tra l’insegnamento di Meccanica strutturale e quello di Elementi costruttivi per mezzo GHOO¡HVHUFLWD]LRQH G¡HVDPH FKH FRQVLVWH QHO ULVROYHUH L SUREOHPL FRVWUXWWLYL GL XQ LSRWHWLFR HGLÀFLR nel quale vengono impiegati tutti i materiali piÚ comunemente utilizzati nella pratica architettonica, e nel calcolo di una struttura di copertura realizzata con capriate metalliche di tipo assegnato.
21
ůĞŵĞŶƚŽ
DĂƚĞƌŝĂůĞ ĚĞƐŝŐŶĂƚŽ
Fondazioni ĚŝƌĞƩĞ
ĐĂůĐĞƐƚƌƵnjnjŽ ĂƌŵĂƚŽ
ŚŝƵƐƵƌĂ ůĂƚĞƌĂůĞ ĚĞƐƚƌĂ ĮŶŝŶƵƚĂ ĞƐƚĞƌŶĂ
ůĂƚĞƌŝnjŝŽ
ƐƚƌƵƩƵƌĂ
acciaio
ĮŶŝƚƵƌĂ ŝŶƚĞƌŶĂ
vetro
ƐĞƌƌĂŵĞŶƟ
ůĞŐŶŽ
ŚŝƵƐƵƌĂ ůĂƚĞƌĂůĞ ƐŝŶŝƐƚƌĂ ĮŶŝƚƵƌĂ ĞƐƚĞƌŶĂ
ůĞŐŶŽ
ƐƚƌƵƩƵƌĂ
acciaio
ĮŶŝƚƵƌĂ ŝŶƚĞƌŶĂ ƐĞƌƌĂŵĞŶƟ
intonaco acciaio
ŽƉĞƌƚƵƌĂ ĮŶŝƚƵƌĂ ĞƐƚĞƌŶĂ ƐƚƌƵƩƵƌĂ
22
vetro acciaio
ĮŶŝƚƵƌĂ ŝŶƚĞƌŶĂ
ůĞŐŶŽ
ƐĞƌƌĂŵĞŶƟ
acciaio
6SHFLÀFKH FRVWUXWWLYH ULFKLHVWH SHU L YDUL HOHPHQWL GHO SURJHWWR render
Dettagli costruttivi 23
24
Sezione trasversale Prospetto frontale
Prospetti laterali 25
hŶŝǀĞƌƐŝƚă /h s Ěŝ sĞŶĞnjŝĂ Ͳ &ĂĐŽůƚă Ěŝ ƌĐŚŝƚĞƩƵƌĂ Ͳ ŽƌƐŽ Ěŝ >ĂƵƌĞĂ ŝŶ ^ĐŝĞŶnjĞ ĚĞůů͛ ƌĐŚŝƚĞƩƵƌĂ
Modulo Coordinato di Costruzioni 1
>Ă ƐĐĞůƚĂ ĚĞůůĂ ƟƉŽůŽŐŝĂ Ěŝ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ ĚĂ ŝŵƉŝĞŐĂƌĞ ğ ĐĂĚƵƚĂ ƐƵůůĂ WŽůŽŶĐĞĂƵ͘ WĂƌƟĐŽůĂƌŝƚă Ěŝ ƋƵĞƐƚĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ ğ ůĂ ƐƵĂ ŵĂŐŐŝŽƌĂ ĐĂƉĂĐŝƚă Ěŝ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĂ ŶŽŶŽƐƚĂŶƚĞ ůĂ ůĞŐŐĞƌĞnjnjĂ͕ ƌŝƐƉĞƩŽ Ă ƋƵĞůůĞ Ěŝ ĂůƚƌŽ ƟƉŽ͘ >Ž ƐĐŚĞŵĂ ƐƚĂƟĐŽ ĂƉƉĂƌĞ ĐŽŵĞ Ěŝ ƐĞŐƵŝƚŽ͗
WƌŽĨ͘ ŶƚŽŶĞůůĂ ĞĐĐŚŝ͕ DĂƩĞŽ 'ƵĂƌĚŝŶŝ Ğ DĂƌŝŽ DĂŝŶĂƌĚŝƐ
ŽŵĞ Ɛŝ ŶŽƚĂ ĚĂůůŽ ƐĐŚĞŵĂ͕ ŽŐŶŝ ƚĞƌnjĞƌĂ ůĂǀŽƌĂ ĐŽŵĞ ƵŶĂ ƚƌĂǀĞ ĂƉƉŽŐŐŝĂƚĂ ƐŽŐŐĞƩĂ Ă ĚĞůůĞ ĨŽƌnjĞ ƉƵŶƟĨŽƌŵŝ Wi͕ ŐĞŶĞƌĂƚĞ ĚĂŐůŝ ĞůĞŵĞŶƟ ͞Ă ƌĂŐŶŽ͟ ĚĞů ĐƵƌƚĂŝŶͲǁĂůů͕ ŝů ƋƵĂůĞ ğ ĐŚŝĂŵĂƚŽ Ă ƐŽƐƚĞŶĞƌĞ ƵŶĂ ƉŽƌnjŝŽŶĞ ƐƉĞĐŝĮĐĂ Ěŝ ƐƵƉĞƌĮĐŝĞ ĚĞůůĂ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ͕ ŽǀǀĞƌŽ ů͛ĂƌĞĂ Ai ͗
Pi Pi
Pi Pi
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Pi
Pi
½Pi
Pi
Pi
Pi
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VB
ƐĞƌĐŝƚĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ƉƌŽŐĞƩĂnjŝŽŶĞ Ğ ĐĂůĐŽůŽ Ěŝ ƵŶĂ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ a capriate
&ŝŐ͘ ϳ Ͳ /ŶĐůŝŶĂnjŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ŽŐŶŝ ƚĞƌnjĞƌĂ ƌŝƐƉĞƩŽ Ăůů͛ŽƌŝnjnjŽŶƚĂůĞ͕ ĚĞƌŝǀĂŶƚĞ ĚĂůů͛ŝŶĐůŝŶĂnjŝŽŶĞ ĚĞů ĐŽƌƌĞŶƚĞ ƐƵƉĞƌŝŽƌĞ ĚĞůůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ͘
p
½ Pi
A
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P
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p с ϭ͕ϮϱϬ ŵ
ŽƉŽ ƵŶĂ ƉƌŽŐĞƩĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ŵĂƐƐŝŵĂ ĚĞŐůŝ ĞůĞŵĞŶƟ Ěŝ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ ;Ěŝ ĐƵŝ Ɛŝ ƌŝŵĂŶĚĂ ĂůůĂ ƚĂǀŽůĂ y͘Ϳ Ɛŝ ĚĞĮŶŝƐĐŽŶŽ Őůŝ ĞůĞŵĞŶƟ ƐƚƌƵƩƵƌĂůŝ Ğ ƐĞ ŶĞ ƌŝƉŽƌƚĂŶŽ ůĞ ĐĂƌĂƩĞƌŝƐƟĐŚĞ ŝŶŇƵĞŶƟ ŶĞůůŽ ƐƚƵĚŝŽ ĚĞůůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ͕ ŽǀǀĞƌŽ ĚŝŵĞŶƐŝŽŶŝ͕ ƉĞƐŽ͕ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĞ ĐĂƌĂƩĞƌŝƐƟĐŚĞ͘ ĐĂƉƌŝĂƚĂ ĐĂůĐŽůĂƚĂ Ğ ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂƚĂ͕ Ɛŝ ƌŝƉŽƌƚĞƌĂŶŶŽ ŝ ƌŝƐƵůƚĂƟ ŶĞůůĂ ƉƌŽŐĞƩĂnjŝŽŶĞ ĚĞĮŶŝƟǀĂ͘ ^ŝ ŚĂ ƋƵŝŶĚŝ͗ ͻ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ ĂĸĚĂƚĂ ĂĚ ƵŶ ƐŝƐƚĞŵĂ Ěŝ ĐƵƌƚĂŝŶͲǁĂůů͕ ŝŶ ůĂƐƚƌĞ Ěŝ ǀĞƚƌŽ Ğ ƐƚƌƵƩƵƌĂ ŝŶ ĂĐĐŝĂŝŽ͖ ͻ ƚĞƌnjĞƌĞ ŝŶ ƉƌŽĮůĂƟ Ěŝ ĂĐĐŝĂŝŽ ͻ ĐĂƉƌŝĂƚ WŽůŽŶĐĞĂƵ ŝŶ ĞůĞŵĞŶƟ Ěŝ ĂĐĐŝĂŝŽ͖ ͻ ŽƌŶĂŵĞŶƟ ŝŶ ůŝƐƚĞůůŝ Ěŝ ůĞŐŶŽ Ěŝ ƐĞnjŝŽŶĞ ƌŝĚŽƩĂ͘ ŝ ƐĞŐƵŝƚŽ ƵŶŽ ƐĐŚĞŵĂ ĞƐƉůŝĐĂƟǀŽ͗
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ŽƉŽ ĂǀĞƌ ŝŶĚŝǀŝĚƵĂƚŽ ů͛ĂƌĞĂ Ai ͕ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝĂ ƉĞƌ ŝů ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ĚĞŐůŝ ĂƌĐĂƌĞĐĐŝ͕ Ɛŝ ŵŽƐƚƌĂ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝĂ ůĂ ĚĞĮŶŝnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ƌĞůĂƟǀŝ ƉĞƐŝ ĐŚĞ ǀŝ ŐƌĂǀĂŶŽ͖ ŶĞů ĐĂƐŽ ƐƉĞĐŝĮĐŽ͕ ƋƵĞůůŽ ĚĞůůĂ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ͕ ĚĞů ĐĂƌŝĐŽ Ěŝ ŶĞǀĞ Ğ ĚĞŝ ůŝƐƚĞůůŝ Ěŝ ůĞŐŶŽ ŽƌŶĂŵĞŶƚĂůŝ͕ come da Fig. 8͗
P
p ^
3
&ŝŐ͘ ϴ Ͳ WŽƌnjŝŽŶĞ Ěŝ ůŝƐƚĞůůŝ Ěŝ ůĞŐŶŽ ĐŚĞ ƌŝĞŶƚƌĂ ŶĞůů͛ĂƌĞĂ i .
&ŝŐ͘ ϵ Ͳ ĞƩĂŐůŝŽ ĚĞŝ ůŝƐƚĞůůŝ Ěŝ ůĞŐŶŽ͘
Peso ĐƵƌƚĂŝŶͲǁĂůů с ϮϲϬϬ <ŐͬŵϹ Peso ĚĞůůĂ ŶĞǀĞ с ϭϱϬ <Őͬŵϸ Peso ĚĞů ůĞŐŶŽ с ϲϬϬ <ŐͬŵϹ
4 2
ŽŶƐŝĚĞƌĂŶĚŽ ƵŶŽ ƐƉĞƐƐŽƌĞ ŵĞĚŝŽ Ś ĚĞůůĂ ƐƵƉĞƌĮĐŝĞ ĚĞů ĐƵƌƚĂŝŶͲǁĂůů͕ Ɛŝ ŽƫĞŶĞ ƵŶ ĐĂƌŝĐŽ Ăů ŵĞƚƌŽ ƋƵĂĚƌŽ ƉĂƌŝ Ă͗ Ś с Ϭ͕Ϭϯ ŵ PĐǁ с ϮϲϬϬ <ŐͬŵϹ п Ϭ͕Ϭϯ ŵ с ϳϴ <Őͬŵϸ
I --U --A --V
^ƚƵĚĞŶƚĞ͗ KůŝǀŽƩŽ /ǀĂŶ ŵĂƚƌŝĐŽůĂ η 268847
1
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D
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DŵĂdž ϴϵϵϳϱ <ŐĐŵ с ϱϲ͕Ϯϯϰ ĐŵϹ с ʍĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ ϭϲϬϬ <ŐͬĐŵϸ
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6
^ŝ ƉƌŽĐĞĚĞ ĂůůĂ ƌŝĐĞƌĐĂ ĚĞů ǀĂůŽƌĞ Wx e Wy ƉĞƌ ůĂ ĚĞƚĞƌŵŝŶĂnjŝŽŶĞ ĚĞů ƉƌŽĮůŽ ĚĂ ŝŵƉŝĞŐĂƌĞ͗
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WĞƐŽ ĚĞůůĂ ƉŽƌnjŝŽŶĞ Ěŝ ůŝƐƚĞůůŽ ŝŶ Ai с ƐůŝƐƚĞůůŝ п P п ŶΣůŝƐƚĞůůŝ п WĞƐŽ ůĞŐŶŽ с Ϭ͕ϬϬϱ ŵϸ п ϭ͕ϰϰϯ ŵ п ϭ п ϲϬϬ <ŐͬŵϹ с ϰ͕ϯϮϵ <Ő
&ŝŐ͘ Ϯ Ͳ ĞƩĂŐůŝŽ ĚĞů ƐŝƐƚĞŵĂ Ěŝ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ ƐĐĞůƚŽ͖ ƐŽŶŽ ǀŝƐŝďŝůŝ͗ ϭ͘ ĐĂƉƌŝĂƚĂ ƟƉŽ WŽůŽŶĐĞĂƵ͖ Ϯ͘ ƚĞƌnjĞƌĞ ƉƌŽĮůŽ , ϭϰϬ͖ ϯ͘ ĐƵƌƚĂŝŶͲǁĂůů͖ ϰ͘ ůŝƐƚĞůůŝ ŽƌŶĂŵĞŶƚĂůŝ ŝŶ ůĞŐŶŽ͘ 4
ͻ DŽŵĞŶƚŽ ŵĂƐƐŝŵŽ DŵĂdžy ůƵŶŐŽ ů͛ĂƐƐĞ dž͗ ϭϬϯ͕ϵ <Ő A
ŽŶƐŝĚĞƌĂŶĚŽ ĚĞŝ ůŝƐƚĞůůŝ Ěŝ ƐĞnjŝŽŶĞ ƐůŝƐƚĞůůŝ ͕ ů͛ŝŶĐŝĚĞŶnjĂ ĚĞů ůŽƌŽ ƉĞƐŽ ƌŝĨĞƌŝƚĂ Ăůů͛ĂƌĞĂ Ai ğ ůĂ ƐĞŐƵĞŶƚĞ͗ sůŝƐƚĞůůŝ с ;Ϭ͕Ϭϱ п Ϭ͕ϭϬͿ ŵϸ с Ϭ͕ϬϬϱ ŵϸ
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9
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HEB 140
^ŝ ƉĂƐƐĂ ŽƌĂ ĂůůŽ ƐƚƵĚŝŽ ĚĞŐůŝ ƐĨŽƌnjŝ ĐŚĞ ŐƌĂǀĂŶŽ ƐƵůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ Ğ Ăů ƐƵŽ ƌĞůĂƟǀŽ ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ͘
ŽŶĨƌŽŶƚĂŶĚŽ ŝ ĚƵĞ DŽŵĞŶƟ ƌŝƐƵůƚĂ ĐŚĞ͗
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő
ŽƌĂ ƉŽƐƐŝďŝůĞ ƉƌŽĐĞĚĞƌĞ Ăů ĐĂůĐŽůŽ ĚĞůůŽ ƐĨŽƌnjŽ Ă ĐƵŝ ğ ƐŽŐŐĞƩĂ ŽŐŶŝ ĂƐƚĂ ĚĞůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ͕ ƉĞƌ ŝŶĚŝǀŝĚƵĂƌĞ ƋƵĂůĞ ƐŝĂ ůĂ Ɖŝƶ ĐĂƌŝĐĂƚĂ͕ ĚĂ ƵƐĂƌĞ ƉŽŝ ĐŽŵĞ ƌŝĨĞƌŝŵĞŶƚŽ ƉĞƌ ůĂ ƐĐĞůƚĂ ĚĞů ƉƌŽĮůŽ ĚĂ ŝŵƉŝĞŐĂƌĞ͕ ĚĂƚŽ ĐŚĞ Ɛŝ ğ ƐĐĞůƚŽ Ěŝ ŵĂŶƚĞŶĞƌĞ ƵŶ ƉƌŽĮůŽ ƵŶŝĐŽ ƉĞƌ ŽŐŶŝ ĂƐƚĂ͕ Ăů ĮŶĞ Ěŝ ŽƩĞŶĞƌĞ ƵŶ ŵĂŐŐŝŽƌĞ ŵĂƌŐŝŶĞ ĐĂƵƚĞůĂƟǀŽ Ěŝ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĂ Ěŝ ĞƐĞƌĐŝnjŝŽ Ğ ƵŶ ĂƐƉĞƩŽ ĚĞůůĞ ĐĂƉƌŝĂƚĞ Ɖŝƶ ŐƌĂĚĞǀŽůĞ ĂůůĂ ǀŝƐƚĂ͘ / ŵĞƚŽĚŝ ĐŽŶ ĐƵŝ ğ ƉŽƐƐŝďŝůĞ ƉƌŽĐĞĚĞƌĞ Ăů ĐĂůĐŽůŽ ĚĞŐůŝ ƐĨŽƌnjŝ Ěŝ ĐŽŵƉƌĞƐƐŝŽŶĞ Ž ƚƌĂnjŝŽŶĞ ƐƵ ŽŐŶŝ ĂƐƚĂ ƐŽŶŽ ĚƵĞ͗ ͻ ŵĞƚŽĚŽ ĚĞůů͛ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ĚĞŝ ŶŽĚŝ͖ ͻ ŵĞƚŽĚŽ ĚĞůůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ZŝƩĞƌ͘
ϭϬϲϵ͕ϵϱϭ <ŐͬĐŵϸ ч ʍ ĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ
Mmaxy с ϱϭϵ͕ϱ <Őŵ
EŽĚŽ ϭ
F
F
5
ј ɇ ĨŽƌnjĞ ǀĞƌƟĐĂůŝ с Ϭ͖ ϳϯϬϲ͕ϴ Ͳ ϵϭϯ͕ϯϱ н EϭͲϭϱƐĞŶŽϭϬΣ н EϭͲϮƐĞŶŽϯϬΣ с Ϭ ї ɇ ĨŽƌnjĞ ŽƌŝnjnjŽŶƚĂůŝ с Ϭ͖ EϭͲϮĐŽƐĞŶŽϯϬΣ н EϭͲϭϱĐŽƐĞŶŽϭϬΣ с Ϭ
ϵϭϯ͕ϯϱ <Ő ϮϬ
F WĞƌƚĂŶƚŽ ŝů DŽŵĞŶƚŽ ĐŚĞ ǀĞƌƌă ƵƟůŝnjnjĂƚŽ ƉĞƌ ŝů ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ ğ͗
ϭϯ
ϯ
ϭϮ
F
7
ϭϰ
ϭϭ
ϭϱ
A
DŵĂdž с ϴϵϵ͕ϳϱ <Őŵ
ϭ
8
2
½F ϭ
NϭͲϮс ͘͘͘ -NϭͲϭϱ ĐŽƐĞŶŽϭϬΣ п ƚŐϯϬΣ н EϭͲϭϱƐĞŶŽϭϬΣ с Ͳϲϯϵϯ͕ϰϱ
NϭͲϭϱ
ϭϬ
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő
½F
ϭϬ
NϭͲϮс ;ͲEϭͲϭϱĐŽƐĞŶŽϭϬΣͿ ͗ ĐŽƐĞŶŽϯϬΣ Ͳϵϭϯ͕ϯϱ н ϳϯϬϲ͕ϴ н ;ͲEϭͲϭϱĐŽƐĞŶŽϭϬΣ ͗ ĐŽƐĞŶŽϯϬΣͿ п ƐĞŶŽϯϬΣ н EϭͲϭϱƐĞŶŽϭϬΣ с Ϭ
NϭͲϮ
F
6
ϰ
NϭͲϭϱс ϭϲϭϴϴ͕ϳϴ <Ő NϭͲϮс ;Ͳϭϲϭϴϴ͕ϳϴĐŽƐĞŶŽϭϬΣͿ ͗ ĐŽƐĞŶŽϯϬΣ ї EϭͲϮ с ͲϭϴϰϬϵ͕Ϯϭ <Ő
9
B
{
{ { { {
F F
Mmaxx > Mmaxy
Ɛŝ ŽƚƚĞŶŐŽŶŽ ĐŽƐŞ͗ N1-2 с ͲϭϴϰϬϵ͕Ϯϭ <Ő ;ƉƵŶƚŽŶĞͿ N1-15= 16188,78 Kg ;ƚŝƌĂŶƚĞͿ
VB
VA WĞƌ ǀĞƌŝĨĐĂƌĞ ĐŚĞ ůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ W ĚĞů ƉƌŽĮůŽ ŝŶ ĂĐĐŝĂŝŽ ƐĐĞůƚĂ ƉŽƐƐĂ ŽīƌŝƌĞ ůĂ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝĂ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĂ͕ ĚĞǀĞ ĞƐƐĞƌĞ ǀĞƌŝĮĐĂƚĂ ůĂ ƐĞŐƵĞŶƚĞ ĚŝƐĞŐƵĂŐůŝĂŶnjĂ͗
Nodo 2
ʍ esercizio ч ʍ ĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ
F Ai
{
N2-3
ϲϬ
{
ј ɇ с Ϭ͖ ͲϭϴϮϲ͕ϳ н E2-3ƐĞŶŽϯϬΣ Ͳ EϮͲϭϱĐŽƐĞŶŽϯϬΣ н ϭϴϰϬϵ͕ϮϭĐŽƐĞŶŽϲϬΣ с Ϭ ї ɇ с Ϭ͖ E2-3ĐŽƐĞŶŽϯϬΣ н EϮͲϭϱĐŽƐĞŶŽϲϬΣ н ϭϴϰϬϵ͕ϮϭĐŽƐĞŶŽϯϬΣ с Ϭ ZŝƐŽůǀĞŶĚŽ ŝů ƐŝƐƚĞŵĂ Ɛŝ ŽƚƚĞŶŐŽŶŽ͗ N2-3 с Ͳϭϳϰϵϱ͕ϴϲ <Ő ;ƉƵŶƚŽŶĞͿ N2-15с Ͳϭϱϴϭ͕ϵϳ ;ƉƵŶƚŽŶĞͿ
ϯϬ
ŝŶ ĐƵŝ ʍ ĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ ǀĂůĞ͗
P
ʍ ĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ с ϭϲϬϬ <ŐͬĐŵϸ
ϵ
Asta
sĂůŽƌĞ ;ŬŐͿ
dŝƉŽůŽŐŝĂ
ϭͲϮ ͖ ϴͲϵ
ͲϭϴϰϬϵ͕Ϯϭ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϮͲϯ ͖ ϳͲϴ
Ͳϭϳϰϵϱ͕ϴϲ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϯͲϰ ͖ ϲͲϳ
ͲϭϲϱϴϮ͕ϰϱ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϰͲϱ ͖ ϱͲϲ
Ͳϭϱϲϲϵ͕ϭϬ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϱͲϭϯ ͖ ϱͲϭϮ
ͲϵϬϯϰ͕ϵϮ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϰͲϭϯ ͖ ϲͲϭϮ
Ͳϭϱϴϭ͕ϵϲ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϯͲϭϯ ͖ ϳͲϭϮ
ϮϯϭϮ͕ϲϯ
ƟƌĂŶƚĞ
ϲϳϮϮ͕ϯϮ
ƟƌĂŶƚĞ
Ͳϯϭϲϯ͕ϵϮ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϯͲϭϱ ͖ ϳͲϭϬ
ϮϯϭϮ͕ϲϵ
ƟƌĂŶƚĞ
ϭϰͲϭϱ ͖ ϭϬͲϭϭ
ϭϯϴϳϲ͕Ϭϴ
ƟƌĂŶƚĞ
ϮͲϭϱ ͖ ϴͲϭϬ
Ͳϭϱϴϭ͕ϵϳ
ƉƵŶƚŽŶĞ
ϭͲϭϱ ͖ ϵͲϭϬ
ϭϲϭϴϴ͕ϳϴ
ƟƌĂŶƚĞ
ϭϭͲϭϰ
ϳϳϲϮ͕ϮϬ
ƟƌĂŶƚĞ
ϱ͕ϬϬϬŵ
Ͳϭ
&ŝŐ͘ ϭϭ Ͳ ^ƵƉĞƌĮĐŝĞ Ěŝ ĐŽƉĞƌƚƵƌĂ ĐŚĞ ŐƌĂǀĂ ƐƵ ŽŐŶŝ ŶŽĚŽ ĚĞůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ͘
Ϭ ϴϰ
ϵ͕Ϯ
ϭ <
Ő
2
ϯϬ
ϲϬ ϲϬ ϯϬ
NϮͲϭϱ
ϭϮ
ϭϬ
WĞƌ ůĂ ǀĞƌŝĮĐĂ͗
ŽŵĞ Ɛŝ ĚĞĚƵĐĞ ĨĂĐŝůŵĞŶƚĞ ĚĂůůŽ ƐĐŚĞŵĂ ƐƚĂƟĐŽ ĚĞůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ͕ ůĂ ƐƚƌƵƩƵƌĂ ğ ƐŝŵŵĞƚƌŝĐĂ͕ Ğ ůŽ ƐŽŶŽ ƉĞƌĐŝž ĂŶĐŚĞ Őůŝ ƐĨŽƌnjŝ ŶĞůůĞ ĂƐƚĞ͕ ĐŽŵĞ ğ ƌŝƉŽƌƚĂƚŽ ŶĞůůĂ ƐĞŐƵĞŶƚĞ ƚĂďĞůůĂ͗
ŽŶƐŝĚĞƌĂŶĚŽ ĂŶĐŽƌĂ ůĂ ƐƚĞƐƐĂ ^ĞnjŝŽŶĞ ϭ͕ ğ ƉŽƐƐŝďŝůĞ ĐĂůĐŽůĂƌĞ ĂůƚƌĞ ŝŶĐŽŐŶŝƚĞ͕ ǀĂƌŝĂŶĚŽ ŝů ŶŽĚŽ ĚĞůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ Ěŝ ƌŝĨĞƌŝŵĞŶƚŽ ƉĞƌ ů͛ĞƋƵĂŶnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ŵŽŵĞŶƟ͗
N ϭϴϰϬϵ͕Ϯϭ <Ő ʍesercizioс с с ϭϭϵϱ͕ϰϬ <ŐͬĐŵϸ ч ϭϲϬϬ <ŐͬĐŵϸ A ϭϱ͕ϰϬ Đŵϸ
ɇ DŽŵĞŶƟ3 с Ϭ ϵϭϯ͕ϯϱ п Ϯ͕ϱ Ͳ ϳϯϬϲ͕ϴ п Ϯ͕ϱ н ϭϴϮϲ͕ϳ п ϭ͕Ϯϱ н EϭϰͲϭϱ п Ϭ͕ϵϴϴ с Ϭ
/ů ƉƌŽĮůŽ ƐĐĞůƚŽ ğ ǀĞƌŝĮĐĂƚŽ͘ ƉƌŽĮůŽ ĐĂǀŽ Ă ƐĞnjŝŽŶĞ quadrata 100x100 mm
ĚĂ ĐƵŝ Ɛŝ ŽƫĞŶĞ͗ N14-15 = 13866,65 Kg ;ƟƌĂŶƚĞͿ ŽŶĨƌŽŶƚĂŶĚŽ ƋƵĞƐƚŽ ǀĂůŽƌĞ ĐŽŶ ŝů ĐŽƌƌŝƐƉĞƫǀŽ ƌŝĐĂǀĂƚŽ ĐŽŶ ŝů ŵĞƚŽĚŽ ĚĞůů͛ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ĚĞŝ ŶŽĚŝ͕ ğ ĨĂĐŝůĞ ǀĞƌŝĮĐĂƌŶĞ ů͛ĂƩĞŶĚŝďŝůŝƚă͘
WĞƌ ǀĞƌŝĮĐĂƌĞ ĐŚĞ ů͛ĂŶĂůŝƐŝ ƐŝĂ ĐŽƌƌĞƩĂ ƉĞƌ ŽŐŶŝ ĂƐƚĂ͕ ğ ƉŽƐƐŝďŝůĞ ƐĨƌƵƩĂƌĞ ŝů ŵĞƚŽĚŽ ĚĞůůĞ ƐĞnjŝŽŶŝ Ěŝ ZŝƩĞƌ͘ ŽǀĞŶĚŽ ǀĞƌŝĮĐĂƌĞ ĐŚĞ ůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ Ɛŝ ƚƌŽǀŝ ŝŶ ƉĞƌĨĞƩŽ ƐƚĂƚŽ Ěŝ ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ͕ ğ ůŽŐŝĐŽ ƐƵƉƉŽƌƌĞ ĐŚĞ ĂŶĐŚĞ ŽŐŶŝ ƐƵĂ ƉĂƌƚĞ ĚĞďďĂ ƚƌŽǀĂƌƐŝ ŝŶ ƋƵĞƐƚŽ ƐƚĂƚŽ Ěŝ ƐƚĂďŝůŝƚă͗ Ɛŝ ĐŽŶƐŝĚĞƌĂ ƉĞƌĐŝž ƵŶĂ ĚĞůůĞ ĚƵĞ ƉĂƌƟ ĚĞůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ ͞ƐƉĞnjnjĂƚĂ͟ ĚĂůůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ZŝƩĞƌ Ğ ƐĞ ŶĞ ǀĞƌŝĮĐĂ ů͛ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ĚĞŝ ŵŽŵĞŶƟ͘ sĞŶŐŽŶŽ ƌŝƉŽƌƚĂƟ ĚƵĞ ĞƐĞŵƉŝ͕ Ěŝ ƐĞŐƵŝƚŽ͗
N14-15 с ϭϯϴϲϲ͕ϲϱ <Ő у Ͳϭϯϴϳϲ͕Ϭϴ <Ő
ɇ DŽŵĞŶƟϭ с Ϭ ͲϭϴϮϲ͕ϳ п ϭ͕Ϯϱ н EϯͲϭϱ п Ϭ͕ϵϴϳ с Ϭ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
ŽŶŽƐĐĞŶĚŽ ŽƌĂ ƚƵƫ Őůŝ ƐĨŽƌnjŝ Ă ĐƵŝ ůĞ ĂƐƚĞ ĚĞůůĂ ƌĞƟĐŽůĂƌĞ ƐŽŶŽ ƐŽƩŽƉŽƐƚĞ͕ Ɛŝ ƉƵž ƉĂƐƐĂƌĞ Ăů ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ĚĞůůĞ ƐƚĞƐƐĞ͘ ŽŵĞ ĚĂ ĐŽŶƐĞŐŶĂ͕ ǀĞƌƌĂŶŶŽ ŝŵƉŝĞŐĂƟ ƉƌŽĮůĂƟ Ěŝ ĂĐĐŝĂŝŽ͘ >Ă ƐĞnjŝŽŶĞ ƐĐĞůƚĂ ğ ƋƵĞůůĂ ƋƵĂĚƌĂƚĂ͘ WĞƌ ŝů ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ Ɛŝ ğ ƐĐĞůƚŽ Ěŝ ŝŵƉŝĞŐĂƌĞ ƵŶ͛ƵŶŝĐŽ ƉƌŽĮůŽ ƉĞƌ ƚƵƩĞ ůĞ ĂƐƚĞ͘ ^ĐŽƌƌĞŶĚŽ ŝ ǀĂůŽƌŝ ĚĞŐůŝ ƐĨŽƌnjŝ ŶĞůůĞ ĂƐƚĞ Ɛŝ ŶŽƚĂ ĐŚĞ ŝů ŵĂŐŐŝŽƌĞ ğ ƋƵĞůůŽ ĐŚĞ ŝŶƐŝƐƚĞ ƐƵůůĞ ĂƐƚĞ ϭͲϮ Ğ ϴͲϵ͕ ƉĂƌŝ Ă͗
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő ϵϭϯ͕ϯϱ <Ő ϭ
2 ϭϰ
5
N4-5
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő 6
ϰ ϭϯ
ϯ
ϭϱ
A
Nmax с Ͳ ϭϴϰϬϵ͕Ϯϭ <Ő
NϱͲϭϯ
ϭϮ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
7
ƉƌŽĮůŽ ĐĂǀŽ Ă ƐĞnjŝŽŶĞ NϭϭͲϭϰ quadrata ϭϭ 100x100 mm ^ĞnjŝŽŶĞ Ϯ
^ĞnjŝŽŶĞ ϭ
8 ϭϬ ^ĞnjŝŽŶĞ ϯ
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő ϭ͕Ϯϱ ŵ
ĚĂ ĐƵŝ Ɛŝ ŽƫĞŶĞ͗ N3-15 = 2313,45 Kg ;ƟƌĂŶƚĞͿ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
ŽŶĨƌŽŶƚĂŶĚŽ ƋƵĞƐƚŽ ǀĂůŽƌĞ ĐŽŶ ŝů ĐŽƌƌŝƐƉĞƫǀŽ ƌŝĐĂǀĂƚŽ ĐŽŶ ŝů ŵĞƚŽĚŽ ĚĞůů͛ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ĚĞŝ ŶŽĚŝ͕ ğ ĨĂĐŝůĞ ǀĞƌŝĮĐĂƌŶĞ ů͛ĂƩĞŶĚŝďŝůŝƚă͘
ϵϭϯ͕ϯϱ <Ő B
ϭ͕Ϯϱ ŵ
ϭ͕Ϯϱ ŵ
N3-15 с Ϯϯϭϯ͕ϰϱ <Ő у ϮϯϭϮ͕ϲϵ <Ő
9
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő
Sezione 2 /Ŷ ƋƵĞƐƚŽ ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ǀĞƌƌă ĐŽŶƐŝĚĞƌĂƚĂ ůĂ ƉĂƌƚĞ ƐŝŶŝƐƚƌĂ ĚĞůůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ ͞ƐƉĞnjnjĂƚĂ͗͟
ϭ͕Ϯϱ ŵ
ͻ ŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ĚĞůůĞ ĂƐƚĞ ĚĞůůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ WŽůŽŶĐĞĂƵ͗ >Ğ ĂƐƚĞ ĚĞůůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ ƐŽŶŽ ƐŽƩŽƉŽƐƚŽ Ă ƵŶ͛ƵŶŝĐĂ ƟƉŽůŽŐŝĂ Ěŝ ƚĞŶƐŝŽŶĞ͕ ůŽ ƐĨŽƌnjŽ ŶŽƌŵĂůĞ͘ ŝ ĐŽŶƐĞŐƵĞŶnjĂ͕ ŝů ĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ǀŝĞŶĞ ĐĂůĐŽůĂƚŽ ĐŽŵĞ ƐĞŐƵĞ͗
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
Sezione 1 /Ŷ ƋƵĞƐƚŽ ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ǀĞƌƌă ĐŽŶƐŝĚĞƌĂƚĂ ůĂ ƉĂƌƚĞ ƐŝŶŝƐƚƌĂ ĚĞůůĂ ĐĂƉƌŝĂƚĂ ͞ƐƉĞnjnjĂƚĂ͗͟ ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
ʍesercizio с E ͬ ĚŽǀĞ͗ N ğ ůŽ ƐĨŽƌnjŽ ŶŽƌŵĂůĞ Ă ĐƵŝ ůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ A ĚĞůů͛ĞůĞŵĞŶƚŽ ŝŶ ĂĐĐŝĂŝŽ ğ ƐŽƩŽƉŽƐƚĂ͘
ϯ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
WĞƌ ǀĞƌŝĨĐĂƌĞ ĐŚĞ ůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ A ĚĞů ƉƌŽĮůŽ ŝŶ ĂĐĐŝĂŝŽ ƐĐĞůƚĂ ƉŽƐƐĂ ŽīƌŝƌĞ ůĂ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝĂ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĂ͕ ĚĞǀĞ ĞƐƐĞƌĞ ǀĞƌŝĮĐĂƚĂ ůĂ ƐĞŐƵĞŶƚĞ ĚŝƐĞŐƵĂŐůŝĂŶnjĂ͗
N2-3
NϯͲϭϱ
2
NϭϰͲϭϱ
ϵϭϯ͕ϯϱ <Ő
ʍesercizio ч ʍĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ
ϭϱ
ϭ
ĚŽǀĞ͗ ʍĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ с ϭϲϬϬ <ŐͬĐŵϸ
^ĞnjŝŽŶĞ ϭ
A
^ŝ ƌŝĐĞƌĐĂ ƋƵŝŶĚŝ ůĂ ƐĞnjŝŽŶĞ ŵŝŶŝŵĂ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝĂ͗ N ϭϴϰϬϵ͕Ϯϭ <Ő с с с ϭϭ͕ϱϭ Đŵϸ ʍĂŵŵŝƐƐŝďŝůĞ ϭϲϬϬ <ŐͬĐŵϸ
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő ϭ͕Ϯϱ ŵ
ĂůůĂ ƚĂďĞůůĂ ƌŝƉŽƌƚĂŶƚĞ ŝ ƉĂƌĂŵĞƚƌŝ ĚĞŝ ƉƌŽĨŝůĂƚŝ ĐĂǀŝ Ă ƐĞnjŝŽŶĞ ƋƵĂĚƌĂƚĂ ǀŝĞŶĞ ŝŶǀŝĚƵĂƚŽ͗
ɇ DŽŵĞŶƟϭϱ с Ϭ ϵϭϯ͕ϯϱ п ;ϭ͕Ϯϱ н ϭ͕ϱϭϮͿ Ͳ ϳϯϬϲ͕ϴ п ;ϭ͕Ϯϱ н ϭ͕ϱϭϮͿ н͘͘͘ ͘͘͘н ϭϴϮϲ͕ϳ п Ϭ͕ϮϲϮ Ͳ E2-3 п Ϭ͕ϱϮϱ с Ϭ ĚĂ ĐƵŝ Ɛŝ ŽƫĞŶĞ͗ N2-3 = -17501,30 Kg ;ƉƵŶƚŽŶĞͿ ŽŶĨƌŽŶƚĂŶĚŽ ƋƵĞƐƚŽ ǀĂůŽƌĞ ĐŽŶ ŝů ĐŽƌƌŝƐƉĞƫǀŽ ƌŝĐĂǀĂƚŽ ĐŽŶ ŝů ŵĞƚŽĚŽ ĚĞůů͛ĞƋƵŝůŝďƌŝŽ ĚĞŝ ŶŽĚŝ͕ ğ ĨĂĐŝůĞ ǀĞƌŝĮĐĂƌŶĞ ů͛ĂƩĞŶĚŝďŝůŝƚă͘
5
N2-3
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő 6
NϯͲϭϱ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
ϭϮ
7
^ĞnjŝŽŶĞ Ϯ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő 8
NϭϭͲϭϰ ϭϭ
ϵϭϯ͕ϯϱ <Ő 9
ϭϬ
B ϭ͕Ϯϱ ŵ
ϭ͕Ϯϱ ŵ
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő
N2-3 с ͲϭϳϱϬϭ͕ϯϬ <Ő у Ͳϭϳϰϵϱ͕ϴϲ <Ő ϭ͕Ϯϱ ŵ ϭϳ
ϭϱ
ϭϲ
Relazione di calcolo della struttura del tetto a capriate modello Polonceau 26
ϵϭϯ͕ϯϱ <Ő
ϭϬ
ϳϯϬϲ͕ϴ <Ő
с ϰϭϲ͕ϱϱϭ <ŐͬĐŵϸ ц ϲϱϯ͕Ϭϰ <ŐͬĐŵϸ с
DA с Ϭ ͖ DB с ;ϰϭϱ͕ϲ п ϭ͕ϮϱͿ Ͳ ;ϭϬϯ͕ϵ п ϭ͕ϮϱͿ с ϯϴϵ͕ϲϮϱ <Őŵ D с ;ϰϭϱ͕ϲ п Ϯ͕ϱͿ Ͳ ;ϭϬϯ͕ϵ п Ϯ͕ϱͿ Ͳ ;ϮϬϳ͕ϴ п ϭ͕ϮϱͿ с ϱϭϵ͕ϱ <Őŵ DD с ;ϰϭϱ͕ϲ п ϯ͕ϳϱͿ Ͳ ;ϭϬϯ͕ϵ п ϯ͕ϳϱͿ Ͳ ;ϮϬϳ͕ϴ п Ϯ͕ϱͿ Ͳ ;ϮϬϳ͕ϴ п ϭ͕ϮϱͿ с ϯϴϵ͕ϲϮϱǀ <Őŵ DE с ;ϰϭϱ͕ϲ п ϱͿ Ͳ ;ϭϬϯ͕ϵ пϱͿ Ͳ ;ϮϬϳ͕ϴ п ϯ͕ϳϱͿ Ͳ ;ϮϬϳ͕ϴ п Ϯ͕ϱͿ Ͳ ;ϮϬϳ͕ϴ п ϭ͕ϮϱͿ с Ϭ <Őŵ
ƉƌŽĨŝůŽ ϭϬϬdžϭϬϬ ŵŵ с ϭϱ͕ϰϬ Đŵϸ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő 8
ϭϰ ϭϱ
A
DLJ Ddž ϴϵϵϳϱ <ŐĐŵ ϱϭϵϱϬ <ŐĐŵ ʍ esercizio с ц с ц с Ϯϭϲ ĐŵϹ Wdž WLJ ϳϮ ĐŵϹ
ZŝĐĞƌĐĂ ĚĞŝ DŽŵĞŶƟ ŝŶ ŽŐŶŝ ƉƵŶƚŽ ƐĞŶƐŝďŝůĞ͗
ϯͲϭϰ ͖ ϳͲϭϭ
7
2
^ŝ ƉƌŽĐĞĚĞ ƉŽŝ ĂůůĂ ǀĞƌŝĨŝĐĂ ĚĞůůĂ ƌĞƐŝƐƚĞŶnjĂ Ă ĨůĞƐƐŝŽŶĞ͗
ɇ ĨŽƌnjĞ ŽƌŝnjnjŽŶƚĂůŝ с Ϭ ŶĞƐƐƵŶĂ ĨŽƌnjĂ ŽƌŝnjnjŽŶƚĂůĞ
ϭϯͲϭϰ ͖ ϭϭͲϭϮ
ϭϴϮϲ͕ϳ <Ő
6
ϰ
Laboratorio integrato di Progettazione 1 | arch. G. Rakowitz | arch. L. Nardi PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA CARATTERI TIPOLOGICI E DISTRIBUTIVI DEGLI EDIFICI
Il Laboratorio integrato di progettazione 1 si basa sulla ricerca dellâ&#x20AC;&#x2122;archetipo insediativo minimo, ovvero unâ&#x20AC;&#x2122;abitazione singola per una coppia o un single. Il caso di studio è stato individuato nella richiesta da parte della cittĂ di Vienna di prevedere degli LQVHGLDPHQWL LVRODWL QHO YHUGH ERVFKLYR OXQJR OH VSRQGH GHO Ă&#x20AC;XPH 'DQXELR LQ XQD ]RQD YHUGH ORQWDQD GDO FHQWUR FLWWDGLQR PD IUHTXHQWDWD QHO Ă&#x20AC;QH VHWWLPDQD GDL YLHQQHVL LQ FHUFD GL ULVWRUR H FRQWDWWR FRQ OD QDWXUD SDUWLFRODULWj GHOO¡DUHD DVVHJQDWD q OD SUHVHQ]D LQ VLWR GL FDSDQQL SHU OD SHVFD FKH L SHVFDWRUL GHO 'DQXELR XWLOL]]DQR QHO Ă&#x20AC;QH VHWWLPDQD GD TXL OD ULFHUFD GHO FDVR GL VWXGLR VL q RULHQWDWD YHUVR XQ LQVHGLDPHQWR VLQJROR SHU XQD FDVD GL YDFDQ]D GHO Ă&#x20AC;QH VHWWLPDQD RSSXUH SHU XQR VWXGLR GL XQ DUWLVWD
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Il luogo del progetto di architettura è Vienna. In particolare si tratta di unâ&#x20AC;&#x2122;area limite adiacente al grande parco del PRATER tra il Praterstern, il Blaues Wasser, lâ&#x20AC;&#x2122;Alberner Hafen, la Simmeringer Lände, il Friedhof der Namenlosen (â&#x20AC;&#x2DC;Cimitero dei senza nomeâ&#x20AC;&#x2122;) e il Danubio. Vienna con la sua caratteristica di cittĂ nodale, mitteleuropea è da sempre uno dei primi punti di contatto nel diaframma est ovest Europa, grazie anche al Corridoio del Danubio che collega Vienna, Bratislava, Budapest. Oggi Vienna si presta ad essere una cittĂ nomade e sedentaria allo stesso tempo, cittĂ di passaggio per la sua posizione e cittĂ confortevole, la forte presenza del verde, O¡HIĂ&#x20AC;FLHQWH UHWH LQIUDVWUXWWXUDOH SHU L VXRL VHUYL]L LQL]LDWLYH FXOWXUDOL H OD JHVWLRQH H O¡XWLOL]]R GHOOR spazio pubblico, nonchĂŠ la luminositĂ degli spazi ottocenteschi. Lâ&#x20AC;&#x2122;area progettuale è situata a Simmering nel 11° Bezirk, oggi compresa tra il Danubio e il Donaukanal, un tempo era una zona circondata dalla palude del Danubio. La localizzazione è verso nord est, una delle zone di maggior sviluppo della cittĂ , tra la parte storica e piĂš rappresentativa della capitale e il Danubio, quindi anche secondo lâ&#x20AC;&#x2122;attuale piano regolatore è situato vicino una zona dove è prevista una forte quantitĂ di interventi pubblici e residenziali, ma attualmente strutturato esclusivamente da piccole case per pescatori, e/o amanti del Danubio. Il sito per sviluppare la progettazione e costruzione di unâ&#x20AC;&#x2122;architettura abitativa, di una â&#x20AC;&#x2DC;dimoraâ&#x20AC;&#x2122; è in prossimitĂ del Danubio, successivo al grande parco del Prater, cui Praterstern segna lâ&#x20AC;&#x2122;inizio della Prater-Hauptallee, la via pedo-ciclabile che collega Vienna a Bratislava attraverso il bosco. In passato il sito in oggetto era una delle principali zone di ritrovo per i viennesi, la Praterstrasse era la via commerciale piĂš importante, la passeggiata andava dal centro, la zona dello Stephansdom, DWWUDYHUVR LO 'RQDX .DQDO OXQJR LO %RXOHYDUG DQFRUD SUHVHQWH GHOOD 3UDWHUVWUDVVH Ă&#x20AC;QR DO SDUFR area boschiva originalmente riservata allâ&#x20AC;&#x2122;imperatore per la caccia con al suo interno la presenza/ SUHHVLVWHQ]D GL XQ /XVWKDXV GLPRUD FKH VL HVWHQGHYD FRPH XQ VHUSHQWH YHUGH Ă&#x20AC;QR %UDWLVODYD
(VHUFLWD]LRQL HIIHWWXDWH GXUDQWH LO FRUVR QRGL FRVWUXWWLYL 28
Sopra e sotto: plastici di studio in fase progettuale
Sito di progetto 29
30
Prospetto Nord Pianta pianta primo
Prospetto Est Pianta pianta terra
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32
Prospetto Sud Pianta pianta secondo
Prospetto Ovest Pianta piano copertura
33
Viste assonometriche 34
Esploso assononometrico 35
0RGHOOR GHO SURJHWWR LQ VFDOD 36
Laboratorio integrato di Progettazione 2 | arch. S. Rocchetto | arch.V. Tatano | arch. A. Cecchi PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI TECNICA DELLE COSTRUZIONI
L’esercitazione per il corso di Laboratorio integrato di progettazione 2 verte sul tema dell’insediamento residenziale ad elevata GHQVLWj &RPH IDVH SUHOLPLQDUH VRQR VWDWL VWXGLDWL GHJOL HVHPSL GL WDOH WLSRORJLD VXJJHULWL GDOOD GRFHQ]D QHO FDVR VSHFLÀFR LO SURgetto-guida è stato quello per la Penn’s Landing Square di Philadelphia, ad opera dell’architetto statunitense Louis Sauer. L’area dell’ex campo sportivo “Francesco Baracca” di Mestre, dismessa da tempo, viene assegnata dalla docenza per la realizzazione di un numero previsto di alloggi con una cubatura massima limite, il cui progetto deve indagare anche la parte tecnologico-costruttiva in dettaglio.
37
Attacco a terra 38
39
Louis Sauer - 1928 Nasce a Chicago, vicino ad Oak Park, zona famosa per la presenza delle “Prairie house” di Frank Lloyd Wright. Si laurea in architettura sotto la guida di Louis Kahn. In Europa entra in contatto con diversi colleghi, tra cui Carlo Scarpa. Il progetto per Penn’s Landing Square a Philadelphia per un complesso ad alta densità insediativa di abitazioni “basse” si concentra sulla volontà del progettista di massimizzare l’individualità dei singoli nuclei abitativi, dotandoli di propri accessi e propri spazi esterni assegnati.
40
Riferimenti per la progettazione Penn’s Landing Square, Philadelphia, 1970 - Louis SOUER
Planivolumetrico
Attacco a terra e sistema di parcheggi coperti
Planimetria generale del progetto 41
Prospetto Est
Prospetto Nord 42
43
Prospetto Est
Prospetto Sud 44
45
Sezione trasversale
Sezione longitudinale 46
47
Piano terra
48
Piano primo
Modulo tipo Prospetti Pianta piano terra e piano primo
Piano secondo
Piano copertura
Modulo tipo Prospetto Pianta piano secondo e copertura
49
Sezione costruttiva 50
Dettagli costruttivi 51
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Laboratorio integrato di Progettazione architettonica e urbana | P. Montini Zimolo | P. Fiocco PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA VALUTAZIONE ESTIMATIVA DEL PROGETTO
Il tema del corso è la progettazione di un campus universitario per la cittĂ di Parigi, recuperando le strutture di un ex ospedale cittaGLQR LQWHJUDQGROH FRQ QXRYL HGLĂ&#x20AC;FL GHGLFDWL DOO¡LVWUX]LRQH XQLYHUVLWDULD ,O UDSSRUWR WUD O¡HVLVWHQWH DUFKLWHWWXUD WUDGL]LRQDOH H OD QXRYD funzione è stato al centro dellâ&#x20AC;&#x2122;indagine preliminare al corso. Lâ&#x20AC;&#x2122;intervento di progetto prevede la realizzazione di unâ&#x20AC;&#x2122;entrata diretta dal IURQWH VWUDGD GHGLFDWD DOO¡DWHQHR SURYYLVWD GL XQD KDOO G¡DFFRJOLHQ]D XQ HOHPHQWR GL FROOHJDPHQWR WUD O¡HQWUDWD H O¡XVFLWD SUHGHĂ&#x20AC;QLWH consistente in un â&#x20AC;&#x153;corridoioâ&#x20AC;? coperto, e di un auditorium al centro del lotto come nuovo fulcro dâ&#x20AC;&#x2122;interesse anche per la cittadinanza. 3DUDOOHODPHQWH LO FRUVR GL (VWLPR q VWDWR DIĂ&#x20AC;DQFDWR SHU SRWHU SURVHJXLUH GL SDUL SDVVR DO WHPD GL SURJHWWR PDQWHQGHQGR FRQWHPporaneamente uno sguardo critico al costo e alla realizzazione.
53
Planivolumetrico 54
Pianta piano terra 55
Prospetto frontale auditorium
Sezione longitudinale auditorium
Prospetto fronte strada 56
57
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Valutazione estimativa del progetto 58
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Progettazione urbanistica | arch. M. Dâ&#x20AC;&#x2122;Ambros
PROGETTAZIONE URBANISTICA
Il tema di progetto per il corso di Progettazione urbanistica ruota intorno alla zona della stazione ferroviaria di Mestre e alle aree contigue, nucleo di tematiche interconnesse eppure non ben correlate, in primis la circolazione su auto e pedonale/ciclabile del centro cittadino, in vista anche dellâ&#x20AC;&#x2122;introduzione del sistema di trasporto su tram. La stazione ferroviaria, in coppia con lo svincolo della tangenziale, fa anche da cesura con dei tessuti urbani dalle caratteristiche molto differenti, come ad esempio la parte a sud, verso Marghera, con il suo progetto di cittĂ giardino, e la parte nord, dove la concentrazione abitativa è piĂš alta e le aree verdi sono piĂš frammentate e discontinue, seppur comprendente un sistema di parchi urbani. $ QRUG RYHVW GHOOR VYLQFROR GHOOD WDQJHQ]LDOH H SL SUHFLVDPHQWH IXRUL GDO FRQĂ&#x20AC;QH ´HGLĂ&#x20AC;FDWRÂľ GHOOD FLWWj GL 0HVWUH OD SLDWWD FDPpagna veneta si riappropria del paesaggio, fornendo lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per una nuova progettazione di un parco rurale tematico, servito da un â&#x20AC;&#x153;ponte verdeâ&#x20AC;? pedonabile che ne è lâ&#x20AC;&#x2122;accesso.
59
Distribuzione delle zone di limite urbano e di risulta
Diagramma della distribuzione delle zone di limite urbano e di risulta
tangenziale
ferrovia
aree agricole
zone risulta
Distribuzione dei servizi
Confronto quantitativo delle diverse categorie
commerciale
poste
scuole
cinema/teatri
impianti sportivi
Sistema dei forti e dei canali
Sistema dei forti e dei canali esteso nel territorio
tangenziale
ferrovia
forte
canali
IL TERZO PAESAGGIO “Definisce l’insieme degli spazi abbandonati, che sono i principali territori di accoglienza della diversità biologica. Comprende il territorio residuo, sia rurale che urbana, e l’incolto; i cigli delle strade e dei campi, i margini delle aree industriali e le riserve naturali. E’ lo spazio dell’indecisione, e gli esseri viventi che lo occupano agiscono in libertà. Considerare il paesaggio una necessità biologica, che condiziona il futuro degli esseri viventi, modifica la lettura del territorio e valorizza luoghi abitualmente trascurati.”
60
Cleaver, Kevin M. - Schreiber, Gotz A. Reversing the spiral : the population, agricolture, and environment nexus in Sub-Saharan Africa / Kevin M. Cleaver, Gotz A. Schreiber. - Washington, D.C. : World bank, [1994].
PorositĂ urbana
Tipologie di vuoti e pieni
vuoto agricolo
vuoto di circolazione
vuoto agricolo
vuoto di circolazione
vuoto di sosta
vuoto di sosta
pieno
pieno
Sistema dei trasporti del territorio mestrino
ViabilitĂ
tangenziale
ferrovia
strade principali
strade secondarie
Confronto quantitativo delle categorie
Destinazione funzionale degli spazi aperti
ferrovia, tangenziale
spazi aperti privati
spazi aperti pubblici
spazi aperti incolti
30 m
20 m
10 m
spazi aperti agricoli
0
30 m 20 m
30 m
20 m
10 m
10 m
61 Studio dello smog (ARPAV, tra Novembre e Dicembre 2003)
Studio del rumore (Comune di Venezia)
0
0
UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA Scienze dell’architettura
Corso di Progettazione Urbanistica Docente: Matteo D’Ambros Collaboratrici: Claudia Faraone, Stefania Uberti
62
Studenti: Monica Busetto, Stefano Del Ben, Veronica Di Francesco, Elisa Nicolè, Ivan Olivotto, Marco Pierdonà, Sofia Vezzaro
ABITARE IL VERDE
spazi aperti privati
spazi aperti pubblici
spazi aperti agricoli
spazi aperti incolti
spazi aperti privati
spazi aperti pubblici
spazi aperti agricoli
spazi aperti incolti
63 Schema attuale degli spazi aperti
Schema progettuale degli spazi aperti
64 A path in the forest, Tetsuo Kondo Architects, Estonia
Arboretum Lakenbach, 3.0 Landscape Architects, Austria
New garden, Stphen Lenzen rmp Landschaftsarchitenkten, Germania
Passerella sui fori romani, Massimiliano Fuksas, Roma
The edge park, W-Architects, New york
Sezione di progetto della tangenziale e dell’isola
di cemento colorato
Sezione di progetto del parco e dell’isola di cemento colorato in rapporto al canale a nord, al limite del progetto
Sezione di progetto dell’orto botanico
Sezione di progetto dello spazio verde e dei percorsi ciclabili e pedonali
Sezione di progetto dell’area sportiva
Sezione di progetto della zona residenziale
Sezione di progetto del parco a collina lasciato al naturale inverdimento 30 m
20 m
10 m
0
65 Millennium Footbridge, Norman Foster, Londra
Park Gleisdreie, Atelier Loidl, Berlino
Passerella stazione alta velocità, Zaha Hadid, Afragola, Italia
La Craquelure, Magna Architetture, Badalucco, Italia
Musee du Quai Branly, Gilles Clément, Parigi
66
Analisi urbana - aree verdi Analisi urbana - spazi vuoti e spazi costruiti
PONTE VERDE
PONTE VERDE passaggio sopraelevato sulla tangenziale e sulla ferrovia
concept dei punti nevralgici
il ponte verde che fa da accesso al parco
PONTE VERDE riferimenti
IMPIANTI SPORTIVI riferimenti
Atelier Loidl Park Am Gleisdreieck Berlino
Massimiliano Fuksas passerella sui fori romani roma
Progetto - ponteverde verdeede accesso parco urbano Progetto - ponte al parco 67
68
Restauro | arch. ing. P. Faccio
RESTAURO
Il tema di progetto è incentrato sulla richiesta da parte del MUVE di Venezia della realizzazione di una nuova sede espositva e manifatturiera per il Museo del vetro di Murano, da collocare all’interno dell’ex ospizio Ca’ Renier Zen per vedove, facente parte del Convento dei Crociferi di Cannaregio. La richiesta è di provvedere ad una parte di esposizioni, una di vendita per piccole realizzazione in vetro di Murano, e una parte destinata a piccoli laboratori di lavorazione per dei maestri vetrai, che lavoreranno e produrranno in loco il materiale dell’esposizione e della vendita.
69
70
Ospizio Renier Zen al Campo dei Gesuiti, Canareggio, Venezia Alla metĂ del XII secolo risale la fondazione di un ospedale tenuto dai frati crociferi che ospitava anche pellegrini e crociati in transito verso la Terrasanta. Trasformato lâ&#x20AC;&#x2122;ospedale nel corso del â&#x20AC;&#x2DC;300 in ricovero per donne indigenti, il luogo mantiene tuttâ&#x20AC;&#x2122;ora la funzione di ospizio, intitolato a Renier Zen, il doge che nel 1268 lasciò ai Crociferi una cospicua ereditĂ . Nel XVI secolo una serie di ristrutturazioni culminò nella decorazione artistica dellâ&#x20AC;&#x2122;oratorio voluta dai padri Crociferi e dai procuratori di 6DQ 0DUFR HG DIĂ&#x20AC;GDWD D Jacopo Palma il Giovane che la realizzò tra il 1583 ed il 1592. In otto teleri che occupano tutte le pareti sono narrate, con forte realismo, e vicende legate alla storia dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale - lascito Zen ed elezione dogale di Pasquale Cicogna - e dei frati Crociferi, nonchĂŠ momenti della tradizione cristiana a cui costoro erano particolarmente devoti. 6XO VRIĂ&#x20AC;WWR D FDVVHWWRQL OLJQHL XQ FRUR GL DQJHOL PXVLFDQWL FLUFRQGD OD Vergine Assunta, titolare della chiesa.
lâ&#x20AC;&#x2122;Ospizio rappresentato in una stampa del Filippi
Prospetto sud
Prospetto ovest
Sezione trasversale auditorium 71
0,80
3,35
0,80
3,70
1,18
3,83
0,80
3,20
0,81
0,56
1.45
V4
V3
3,49
V1
V2
3,76
0,80
3,51
1.93
1.92
1.57
2,85
0,89
1.90
1.92
1.57 2,69
2,77
2,62
0,90
0,88
0,89
C1 1.65
18,37 18,57
1.77
0,87
1.75
0,90
0,99
3,16
1.59
0,89
1,92
0,90
1,73
2,46
1.94
2,58
1.92
3,31
2,50
1.92
1.93
1.91
0,82
V7
4,60
4,54
S1
8,52
V5
V6
V8
3,51
8,50
Ct 1.94
1.70
N
Alterazione cromatica
Alveolizzazione
Crosta
Danno antropico
Degradazione del giunto Degradazione differenziale
Disgregazione
Distacco
Erosione
Efflorescenza
Esfoliazione
Fessurazione
Fronte di risalita
Incrostazione
Macchia
Mancanza
Rigonfiamento
Patina superficiale
Pellicola
Scagliatura
N
72
Pianta piano terra - analisi materica Pianta piano terra - degradi
0,78
3,34
0,80
3,73
1,15
3,85
2,07
0,77
3,23
0,81
0,57
0,64 1,90
0,85
0,85
3,86
3,85
3,82
3,72
V12
V11
0,82
V9
V10 2,72
2,94
2,82
0,82
2,99
0,90
0,93
2,63
0,88
0,90
19,44 19,02 1,93
0,89
1,39
0,89
0,77
0,87
0,90
1,73 3,18 2,75 2,74
0,80
V17
V16 V15
1,28 1,82
4,59 4,65
4,13
V14
V13
8,91
7,34 0,77
0,98
0,77
2,14
0,74
0,37
0,70
3,10
1,91
3,53
0,92
1,24
N
Alterazione cromatica
Alveolizzazione
Crosta
Danno antropico
Degradazione del giunto Degradazione differenziale
Disgregazione
Distacco
Erosione
Efflorescenza
Esfoliazione
Fessurazione
Fronte di risalita
Incrostazione
Macchia
Mancanza
Rigonfiamento
Patina superficiale
Pellicola
Scagliatura
N
Pianta piano primo - analisi materica Pianta piano primo - degradi
73
Prospetto Sud
Prospetto Sud - analisi materica
Alterazione cromatica
Alveolizzazione
Crosta
Danno antropico
Degradazione del giunto
Degradazione differenziale
Disgregazione
Distacco
Erosione
Efflorescenza
Esfoliazione
Fessurazione
Fronte di risalita
Incrostazione
Macchia
Mancanza
Rigonfiamento
Patina superficiale
Pellicola
Scagliatura
Colatura
Pellicola vegetale
Deposito superficiale
Prospetto Sud - degradi
74
Prospetto Sud - analisi materica Prospetto Sud - degradi
Prospetto Ovest - analisi materica
Prospetto Ovest - degradi
Prospetto Ovest - analisi materica Prospetto Ovest - degradi
75
R6
R6
R6
R6
R6
R6
PL4
R6
R6
R6
R6
PIANTA PIANO TERRA
^ŽŵŵĂƌŝŽ ĚĞŐůŝ ŝŶƚĞƌǀĞŶƚŝ ƐƵ ĚĞŐƌĂĚŝ Ğ ŵĂƚĞƌŝĂůŝ - R1 : rimozione intonaco e sostituzione con intonaco di calce aerea - R6 : rimozione pavimentazione precedente e sostituzione con pavimentazione in pastellone - R5 : rimozione della boiserie e sostituzione con intonaco di calce aerea - PL1 : pulitura degli elementi in pietra - PL2 : pulitura del danno antropico dagli elementi in pietra - PL3 : pulitura dall'efflorescenza su pietra e mattone - PL4 : pulitura del deposito superficiale dall'elemento in pietra - CS1 : consolidamento dell'elemento in pietra soggetto a disgregazione/erosione/alveolizzazione/fessurazione/rigonfiamento - CS2 : consolidamento della muratura - CS3 : consolidamento dell'elemento in pietra soggetto a degradazione superficiale/esfoliazione - CS4 : consolidamento della muratura soggetta a disgregazione/erosione/degradazione differenziale/scagliatura - IN3 : integrazione di uno strato di vernice protettivo per gli elementi degli infissi in legno - IN4 : integrazione di uno strato impermeabile di resina epossidica nella muratura soggetta ad umidità di risalita
Piante piano terra - interventi 76
R6
R6
R6
R6
CS1
R6
R6
PL4
R6
R6
R6
R6
PIANTA PIANO PRIMO
Piante piano primo - interventi 77
Alterazione cromatica
Alveolizzazione
R1
R1
CS4
CS1
R1
R3
Crosta
Danno antropico
Degradazione del giunto
Degradazione differenziale
Disgregazione
Distacco
Erosione
Efflorescenza
Esfoliazione
1.35
Fessurazione
0.80 Fronte di risalita
Incrostazione
Macchia
Mancanza
Rigonfiamento
Patina superficiale
R1
PL2
R1
R1
CS1
R1
CS4
PL2 CS1
Pellicola
Scagliatura
PROSPETTO SUD
CS1
R2
Colatura
Pellicola vegetale
Deposito superficiale
PL1
CS4
R1
R1
R1
PROSPETTO SUD 2
78
Prospetto Sud - interventi Prospetto corte interna - interventi
R1
CS3 PROSPETTO OVEST 2
CS1
R1
R1
R1
R1
PL3
R2
R2
R2
CS3
CS4
CS3 R1 PROSPETTO OVEST
R1
R1
R1
R2
R1 CS4 R1
R1
R1
R2
R2
CS3 IN3
PL1 PL1
CS2 CS1
R1
PL3 R2
CS4
CS1
CS1
R1
R1
CS1 CS3 PL2 PL3
PL1
PL1
CS3 PL3 PL2
CS1
IN4
R1
R1
R1
R1
R1
SOTTOTETTO CAPPELLA DEI CROCIFERI NON RILEVABILE Q 7.71
Q 7.71
SEZIONE A_A
R1
R1
PL4
Prospetto Ovest - interventi Sezione - interventi
R5
R5
79
Vasi dei maestri vetrai di Murano
Schema tridimensionale della struttura d'esposizione
Struttura piano primo 2,50
Q 5.87
Q 5.34 Q 4.93
2,58
Q 2.96
Struttura piano terra
2,80
2,47
Q 1.92 1,39
1,21
Q 1.75
3,11
4,36
Progetto - pianta piano terra 80
Vista interna dell'allestimento museale
Vista panoramica dell'allestimento a piano terra
2,56
Q 4.93
Q 4.93
Q 4.93
2,60
Q 1.75
Q 1.75
Progetto - pianta piano primo 81
82
W.A.Ve 2010 - Progettare con il legno | arch. F. Laner
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE
Il tema di progetto per il workshop W.A.Ve. 2010 verte sulla ricerca di una costruzione sull’albero per bambini, la classica “casa sull’albero”, e la sua successiva messa in produzione e commercializzazione da parte di una ditta specializzata. Il sito di riferimento preso in esame è quello di Fagagna, Friuli Venezia Giulia.
83
Dettaglio costruttivo
Piante - prospetti 84
Schizzi e foto
W.A.Ve 2011 - Urban rigeneration | arch. S. Muschletchner
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE
Il tema proposto per questo workshop W.A.Ve. è il futuro della cittĂ di Venezia, ad una data indicatiYD LQGLYLGXDWD QHO /H ULĂ HVVLRQL VXOOD QDWXUD VWHVVD H OD VWRULD DQFKH GHPRJUDĂ&#x20AC;FD GHOOD FLWWj ODJXQD VRQR le base per una discussione in termini previsionali-ipotetici di come questa cittĂ saprĂ affrontare - oppure no - le trasformazione della societĂ e dellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente che da qui ai prossimi 50 anni caratterizzeranno il modo di vivere la cittĂ 5LĂ HVVLRQL SURYRFD]LRQL SURJHWWXDOL VL FRQIURQWDQR LQ XQ GLEDWWLWR VSHFXODWLYR FKH SL FKH GDUH ULVSRVWR WHQGH D SRUre domande, non sempre scontate, o che spesso non vengono neppure poste, concentrandosi sulla zona della cittĂ e della laguna che le fa da contorne, in un inscindibile rapporto interpidentente, che negli ultimi anni sembra pure discordante.
85
VENEZIA 2050 I movimenti, gli spostamenti e i tempi a Venezia sono completamenti diversi da qualsiasi altra cittĂ del mondo. Tutto è piĂš lento, la cittĂ si attraversa a piedi o in barca e non vi sono altri mezzi di trasporto. Questo è un carattere fortemente connotativo della cittĂ che mantiene la sua XQLFLWj DQFKH DWWUDYHUVR L VXRL WHPSL 3HU TXHVWR UHVWLWXLUH XQ YHUR LVRODPHQWR DOOD FLWWj VLJQLĂ&#x20AC;FKHUHEEH GDUOH OD SRVVLELOLWj GL HVSULPHUH OD WRWDOLWj della sua essenza, non tradendo la sua identitĂ assolutamente peculiare.Venezia nel 2050 sarĂ una cittĂ raggiungibile soltanto in barca, mezzo di trasporto lento e con un giusto approccio alla realtĂ della laguna. Lâ&#x20AC;&#x2122;idea infatti è che la Venezia del futuro abbia nuovamente le sue caratteristiche di isola. Per ottenere ciò verrĂ demolito il Ponte della LibertĂ e L FROOHJDPHQWL VDUDQQR WXWWL YLD PDUH 4XHVWR ROWUH D OLEHUDUH OD FLWWj GD WXWWR LO WUDIĂ&#x20AC;FR GL YHWWXUH H WUHQL DSSRUWHUj GLYHUVL FDPELDPHQWL DOOH GXH teste del ponte. Spazi come la stazione dei treni, i parcheggi del Tronchetto e piazzale Roma diventeranno luoghi con funzioni e fruizioni completamente nuove. Allo stesso modo Marghera sarĂ ripensata come un nuovo punto dâ&#x20AC;&#x2122;incontro e crocevia di trasporti. SarĂ il principale punto di collegamento con lâ&#x20AC;&#x2122;isola e non piĂš soltanto un passaggio, acquistando connotati commerciali e sociali. Tutto il fronte di Venezia rivolto verso Mestre e Porto Marghera avrĂ la funzione di accogliere chi arriva con la barca e fare da spazio dâ&#x20AC;&#x2122;entrata nella cittĂ . Lâ&#x20AC;&#x2122;interesse di questâ&#x20AC;&#x2122;area è che lâ&#x20AC;&#x2122;accesso non sarĂ piĂš concentrato soltanto in un punto, comâ&#x20AC;&#x2122;è oggi, ma ce ne saranno diversi nella cittĂ con spazi comuni di incontro e di servizio che porteranno ad uno sviluppo dellâ&#x20AC;&#x2122;area simile a quello di tutta Venezia. Lâ&#x20AC;&#x2122;intento è di avere un quartiere nuovo, con spazi pubblici come mercati coperti, impianti VSRUWLYL H SDUFKL PD DQFKH FRQ ]RQH UHVLGHQ]LDOL FKH YL VL PHVFRODQR 6L WUDWWD GL GDUH XQR VYLOXSSR IXWXUR DOOD FLWWj XWLOL]]DQGR OH VXH DQWLFKH FDUDWWHULVWLFKH SHU DYHUH XQ WHVVXWR GL IXQ]LRQL PLVWH H QRQ GHL SROL GL WUDIĂ&#x20AC;FR R GHSRVLWR VHQ]D XQD YHUD FRQQRWD]LRQH XUEDQD VH QRQ TXHOOD GL transito.
Concept di progetto 86
BACK TO THE FUTURE 5LGDUH D 9HQH]LD LO VXR FDUDWWHUH XQLFR DO PRQGR VSRVWDPHQWL OHQWL H PHVFRODQ]D XUEDQD Nel futuro di Venezia e della laguna i trasporti ritorneranno ad essere soltanto via mare, così questo territorio peculiare si vedrà restituire tempi e abitudini a lui conformi. Demolire il Ponte della Libertà porterà alla città nuove occasioni di scambio e di incontro, perché cambierà totalmente le due teste del ponte che diventeranno da zone di passaggio a punti di incontro e sosta lenta.
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W.A.Ve 2012 - Urban rigeneration 2 | arch. A. Aymonino
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE
Il tema di progetto per il workshop W.A.Ve 2012 si concentra in una zona da anni poco frequentata della laguna di Venezia, quella degli Alberoni del Lido, famosa negli ultimi anni piĂš per essere uno dei siti ospitanti del contestato MOSE, che per proprio merito. In passato zona balneare molto frequentata, ora giace in uno stato di abbandono e disinteresse, e lâ&#x20AC;&#x2122;incuria ne ha segnato lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto e le funzioni offerte ai residenti e ai pochi vavanzieri che ancora la frequentano. Per tentare di dare almeno uno spuno G¡LQWHUHVVH DOOD ULTXDOLĂ&#x20AC;FD]LRQH GHOOD ]RQD VL q VFHOWR GL LQWHUYHQWLUH VXOOH IXQ]LRQL FKH JLj VRQR SUHVHQWL SRUWDQGROH DG XQ JUDGR di fruibilitĂ maggiore, soprattutto per quel che riguarda lo spostamento di persone e merci, intervenendo su un sistema di percorsi pedonali e ciclabili che attualmente quasi non esiste, e sulla rivitalizzazione del sistema di autobus, dotandolo di una fermata che negli ultimi anni è stata cancellata. Contemporaneamente, la dotazione dellâ&#x20AC;&#x2122;area della spiaggia di un nuovo polo balneare, seppur di dimensioni contenute, fa da contraltare al sistema dei percorsi.
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Nuova piazza sulla laguna e capolinea servizio di autobus zona Alberoni 90
Nuova piazzetta e fermata autobus
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5LTXDOLĂ&#x20AC;FD]LRQH GL XQ ORWWR YXRWR Case a schiera e centro ricreativo di quartiere
Case a schiera e centro ricreativo
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Percorso pedonale verso lâ&#x20AC;&#x2122;approdo del ferry-boat
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Percorso ciclabile e approdoto al ferry-boat della zona Alberoni Dispositivi a servizio del percorso pedonale e ciclabile
Approdo ferry-boat
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Nuovo parcheggio a servizio della zona balneare
Nuovo complesso balneare lungo il litorale del Lido
Parcheggio e nuova struttura balneare vicino al litorale del Lido 96
Nuovo parcheggio e complesso balneare
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Caratteri costruttivi dellâ&#x20AC;&#x2122;edilizia storica a Venezia (secc. XV-XIX) | arch. G. Gianighian
CARATTERI COSTUTTIVI DELLâ&#x20AC;&#x2122;EDILIZIA STORICA A VENEZIA (secc. XV-XIX)
,O FRUVR VL VYLOXSSD DWWRUQR DOOR VWXGLR GHL SHFXOLDUL FDUDWWHUL WHFQLFR FRVWUXWWLYL GHJOL HGLĂ&#x20AC;FL GL 9HQH]LD LQ SDUWLFRODUH TXHOOL GHOOD cosiddetta â&#x20AC;&#x153;edilizia minoreâ&#x20AC;?, riferendosi al prezioso contributo di Egle Trincanato in materia e al suo testo, riferimento e supporto costante per lo studio in esame. /D VFHOWD GHOOR VWXGLR q ULFDGXWD VX XQ FRPSOHVVR GL FDVH D VFKLHUD LQ FDOOH 5LHOOR D &DQQDUHJLR ULOLHYR IRWRJUDĂ&#x20AC;FR PLVXUD]LRQL LQ campo, approfondimento storico del complesso sono stati preliminari allâ&#x20AC;&#x2122;indagine delle caratteristiche costruttive, indagate poi tramite schizzi e ridisegni.
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Case in calle Riello a S. Geremia di Cannaregio
IL SITO_Contrada di S. Geremia a Cannaregio
Il complesso è situato nel sestiere di Cannaregio, nel quartiere di S. Geremia.
* (&6* & 6(-.*5& )*/ .*//2 * /& -.*6& ). ! *5*0.& (-* dà il nome alla contrada.
Cannaregio come appare nella veduta “Venetie MD” di Jacopo de’ Barbari, 1500 (part.). Il complesso non B,85& 32.(-< /& 68& *).B(&:.21* = 3267*5.25* rispetto alla data di stesura della veduta.
Calle Riello a S. Geremia, con il parco ben visibile sul 5*752 )*/ (203/*662 *)./.:.2
Gruppo Monica Busetto 268799 Laura Gobbi 269099 Ivan Olivotto 268847 Anna Valastro 269043
Esercitazione: Analisi dei caratteri costruttivi del complesso residenziale a schiera in calle Riello a Cannaregio UNIVERSITA’ IUAV di VENEZIA: Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura
Corso di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica a Venezia tra il XV e il XIX secolo _ 2010/2011
Prof. Arch. Giorgio GIANIGHIAN 1
2
CATASTI STORICI
CENNI STORICI_Come è nato il complesso di calle Riello Tra il 1514 e il 1537 i fratelli Alberto e Francesco Muti, discendenti del mercante di seta Cristoforo «dalla Seda», acquistavano dalla Scuola di Santa Maria della Carità «una casa posta in contrà di S. Geremia in logo dito rielo» in decima per rendita di circa dieci ducati.
La condizione del 1537 dei fratelli denuncia: «uno stabele in S.Geremia parte in soler et parte a pe pian son (&6*7* 62/*& 3&,&5 )8(&7. &/&12 &/ 35*6*17* &F7&). .1 &F7&:.21. 3*5 )8(&7. @.
Vista assonometrica con indicazione e pianta dell’intero corpo edilizio, in cui è riconoscibile il modulo delle singole abitazioni a schiera.
Catasto del Fossati (part.), con i numeri catastali delle case a schiera del Riello.
Catasto napoleonico (part.), con evidenziato il sedime del complesso a schiera, e la vera da pazzo nel punto di slargo del Riello.
3
In data 1556 «Francesco di Muti della Seda q.m s. Francesco» possiede 27 case .87 ,1O==4 466>=,=4 0 ,5.>74 dei medesimi inquilini. La rendita complessiva di questa proprietà è di circa 380 ducati, per canone medio 90; ,-4=,@4870 /4 98.8 94F /4 />.,=4 , 47 ;0,5=A 254 ,1O==4 /055, <.340;, <878 /4110;07@4,=4 47 6,740;, <47285,;0 />0 ,558224 685=8 68/0<=4 .87 ,1O==4 /4 />.,=4 ,55N,778 <4 ,5=0;7,78 ;0285,;607=0 ,/ >7, .,<, 94F 2;,7/0 8<.455,7=0 =;, 4 0 4 />.,=4
4
IL COMPLESSO_Carattere insediativo delle abitazioni
IL COMPLESSO_Le unità tipo: tre tipologie
Il caso di questo complesso di case a schiera a S. Geremia è particolarmente curioso. N0/4O.48 C 471,==4 /05 =498 , <.340;, 6, >7 98N 9,;=4.85,;0
Esso è costituito da 9 moduli uguali 6, <878 =>==4 tripartiti ,5 .07=;8 /05 68/>58 ,5 94,78 =0;;, <4 =;8?, 5N472;0<<8 /4 >7, .,<, ;05,=4?,607=0 2;,7/0 .30 8..>9, 45 94,78 9;468 0/ 45 60@@,7478 /4 <8==8=0==8 , O,7.8 /4 =,50 472;0<<8 <878 <4=>,=0 >7, 90; .4,<.>7 5,=8 50 98;=0 /4 />0 .,<0==0 ,<<,4 68/0<=0 .30 occupano solo un’area terrena e sono costituite unicamente da camera e cucina.
Piano terra
Piano terra
Piano primo
Piano primo
Piano terra
Piano primo Alloggio di dimensioni maggiori composto da piano terra e primo piano con scale di pertinenza per ogni appartamento.
Piano terra: alloggio di dimensioni intermedie 47 -5> ,1O,7.,=8 /,55N472;0<<8 .87 <.,5, 47 24,558 /4 90;=4707@, /4 >7N,5=;8 ,5582248 /4 /4607<4874 6,2248;4 ,5 94,78 9;468 , 60=;,=>;, ;0<4/>, C 8..>9,=, /,55N,5582248 /4 /4607<4874 94F 68/0<=0 47 ?0;/0 Piano primo e sottotetto: ,558224 /4 6,2248;4 /4607<4874 47 24,558
Alloggio di dimensioni medie, al piano terra. 5
Due tipologie di alloggi di dimensioni minori, al piano terra. 6
Indagine storico-costruttiva delle case in calle Riello a S. Geremia, Cannaregio 100
IL COMPLESSO_Sommarioni ed inquilini 05 .,=,<=8 7,9850874.8 ,254 ,558224 /055N0/4O.48 ?072878 ,<<027,=4 4 7>60;4 .,=,<=,54 .869;0<4 =;, 0
Prospetto della testata del complesso, su calle Pesaro.
Sezione di un modulo tipo degli alloggi del complesso; si vedono le scalinate che portano al piano primo e da questo al sottotetto.
& 7*67&7& )*//A*).B(.2 68 (&//* *6&52 (20* appare oggi.
7
8
ELEMENTI COSTRUTTIVI_Dispositivi e tecniche della tecnologia edilizia impiegata
CALLE RIELLO e CALLE PESARO
Lâ&#x20AC;&#x2122;osservazione dellâ&#x20AC;&#x2122;esterno del complesso ci ha permesso di individuare caratteri e testimonianze interessanti dellâ&#x20AC;&#x2122;edilizia dellâ&#x20AC;&#x2122;epoca e dei modi di abitare della popolazione veneziana del XVI secolo. Di seguito si riportano i principali elementi edilizi ed architettonici analizzati. Ove non è stato possibile ?0;4O.,;0 /4;0==,607=0 =0.74.30 0 6,=0;4,54 ,/ 0<06948 ,55N47=0;78 /05 .86950<<8 <4 C 9,<<,=4 ,55, deduzione e allo studio di manuali di edilizia storica.
>;8 .30 <09,;, .,550 0<,;8 /,5 9,;.8 .87 0?4/07=0 5N,90;=>;, =,6987,=,
Scorcio del fronte del complesso da calle Riello.
Il nome â&#x20AC;&#x153;calle Rielloâ&#x20AC;? sembra far pensare che la calle fosse, in precedenza, un piccolo canale, poi interrato durante 50 ?,;40 .,69,270 /4 -874O., /05 ,77,;0248 <>5 ;0=;8 /055N0/4O.48 90;E <4 78=, >7 6>;8 /4 .47=, /05 9,;.8 .30 delimita anche la vecchia calle Pesaro che presenta delle evidenti testimonianze di aperture nella muratura poi =,6987,=0 <4 C 498=4@@,=8 .30 98<<, =;,==,;<4 /4 98;=0 /N,.:>, 6, 5, .,550 .87 >7 7860 .30 ;46,7/, ,4 .,7,54 787 C :>055, <> .>4 24,.0 8;, 45 6>;8 -07<D :>055, <>55N,5=;8 5,=8 /055N0/4O.48 ,99>7=8 .,550 "40558 !>0<=N47.872;>07@, .4 5,<.4, 47 />--48 <>55N8;42470 /4 ?4, /N,.:>, /4 >7, 8 /4 07=;,6-0 50 .,554 /,=8 .30 787 ,--4,68 =;8?,=8 =0<=46874,7@0 7B <=8;482;,O.3B 7B .,=,<=,54 /4 =,50 .87/4@4870
9
10
FONDAZIONI
Fondazioni
Fondazioni su pali #0;40 /4 9,54 ;4.,?,=4 /, 47=0;4 =;87.34 /N,5-0;8 47O<<4 705 =0;;078 .30 98=0?,78 0<<0;0 /4<98<=4 47 94F O50 8 <> =>==, 5, <>90;O.40 /055, 187/,@4870 ?0 787 <4 /4<9870<<0 /4 >7 =0;;078 <854/8 ,/ >7, 9;8187/4=A ;,224>724-450 /4;0==,607=0 /,5 9,58 50 187/,@4874 <> 9,54 ;46,70?,78 .86>7:>0 1>7@487,54 94F 45 9,58 <.07/0 705 =0;;078 94F :>0<=8 /4?07=, .869,==8 984.3B ?4070 .8<=49,=8 <,5/,607=0 9;89;48 /,4 9,54 .30 ?4 ?072878 47O<<4 .;0,7/8 .8<D >7, -,<0 <854/, 90; 45 =,?85,=8 <> .>4 984 ?4070 4698<=,=, 5, 187/,@4870 47 6,==874 , 9;8.0/>;, 0;, ;05,=4?,607=0 <06954.0 45 <0/460 /05 1>=>;8 0/4O.48 ?074?, /05464=,=8 /, >7, 9,54@@,=, /4 =;87.34 5N47=0;78 /055N,;0, /05464=,=, ?074?, ;40694=8 /4 1,728 ?074?,78 054647,=4 4 ;0<4/>4 /N,.:>, <4 9,<<,?, ,/ 47O220;0 4 9,54 705 =0;;078 O78 , ;,224>720;0 58 <=;,/8 /4 =0;;078 <854/8 /0==8 caranto 8 , .8<=49,;0 45 =0;;078 5,2>7,;0 ;07/07/858 ;0<4<=07=0 Particolare costruttivo di fondazioni impiegate tipicamente lungo gli argini dei canali: sezione e spaccato assonometrico. Ipotizzando lâ&#x20AC;&#x2122;origine di via dâ&#x20AC;&#x2122;acqua di calle Riello o di calle Pesaro, potrebbe non essere sbagliato considerare la presenza di questo tipo di fondazioni per il complesso residenziale in esame. 11
A - intonaco a protezione della muratura; B - terra da savon: argilla impermeabile; C - codena in pietra dâ&#x20AC;&#x2122;istria che intercetta la risalita capillare dellâ&#x20AC;&#x2122;umiditiĂ .
12
101
FACCIATE
FINESTRE
<<07/8 5N0/4O.48 /0<=47,=8 , /0550 .,=028;40 /4 47:>45474 787 /04 ;,7234 94F ,5=4 0/ .87<4/0;,7/8 45 .,;,==0;0 /4 .,<, , <.340;, /05 .86950<<8 787 <4 <878 ;450?,=4 9,;=4.85,;4 ,;.34=0==874.4 /4 9;0248 ,;=4<=4.8 8 <=454<=4.8 ,56078 90; :>05 .30 ;42>,;/, 50 1,..4,=0 :>055, .30 /A <> .,550 "40558 C 5, 9;47.49,50 <> .>4 4 <0274 /05 =0698 0 /04 /4?0;<4 47=0;?07=4 /4 ;0.>90;8 0 /4 .,6>11,607=8 <4 <.8;2878 602548 607=;0 :>055, <>55, ?0..34, .,550 0<,;8 C 8;, <=;0==, /,55, 6>;,=>;, .30 .4;.8<.;4?0 5N,/4,.07=0 9,;.8 5N>74., 0..0@4870 ?4<4-450 C .8<=4=>4=, >7, 98;@4870 /4 /4607<4874 68/0<=0 /4 ,7=4.8 47=87,.8 /0.8;,=4?8 , 187/8 ;8<<8 .87 68=4?4 P8;0,54 /4 .858;0 -4,7.8
, /4<=;4->@4870 0 5, =4985824, /0550 O70<=;0 .30 <4 ;4.878<.0 47 1,..4,=, <89;,==>==8 .87<4/0;,7/8 :>055, <> .,550 "40558 C 5, =494., <>..0<<4870 /4 O50 /4 ,90;=>;0 <>//4?4<0 90; =498 ,/ 8274 94,78 90; :>0<=8 =498 /4 0/4O.4 <4645 :>,/;,=0 ,4 5,=4 /055N472;0<<8 0 .87 2;,=, 60=,554., ,5 94,78 =0;;, ,;.>,=0 , =>==8 <0<=8 687818;0 <472850 ,..8994,=0 0 -418;0 ,5 94,78 9;468 /4 7>8?8 ;0==,7285,;4 8 <4645 :>,/;,=0 ,5 94,78 /05 <8==8=0==8
Ingressi
#.8;.48 /055, 1,..4,=, 1;87=,50 <> .,550 "40558
#1 *6*03.2 ). .1,5*662 +5*48*17*0*17* 5.(255*17* 1*//& +&((.&7& )*//A*).B(.2 su calle Riello. 15
19
GRONDE e ABBAINI e ALTANE
COMIGNOLI E CANNE FUMARIE
Abbaino e comignolo, sul fronte di calle Pesaro.
La maggior parte dei comignoli e delle canne fumarie è stata ripresa e resa funzionante come impianto moderno, e molte sono state intonacate, con scarsi risultati, più volte negli anni, come dimostrano i vari strati di intonaci.
Gronda in pietra per convogliare l’acqua nelle cisterne.
Finitura odierna delle gronde in pietra. Prospetto
Sezione
Abbaino e comignolo, con altane moderne ai lati. 24
29
MURATURE Cantonale Elemento lapideo Elem alto 6 piedi, largo 1,5 piedi. Si impiegava per 0&5(&5* . (21B1. delle fondamenta.
La tessitura muraria che si vede dove i vari strati di intonaco della facciata sono caduti è del tipo testacosta, che lascia supporre una muratura a due teste.
IMPIANTISTICA STORICA Vera da pozzo esterna La classica e più antica vera da pozzo è un elemento caratteristico di slarghi e campi di Venezia, nei pochi K18;4L /05 O==4<<468 =0<<>=8 0/454@48 Pianta
Sezione
Scantonatura Fiuba F Foro nella di pietra per tenere l’
Sezione verticale
Sezione orizzontale Pilella
Pavimento A Arpese Fiuba i cerniera in pietra d’Istria che fa da ancoraggio per l’arpese, inchiodato al tavolato del solaio interno. Serve a connettere muratura esterno e solaio. 32
La pioggia si raccoglie, grazie alla pendenza della pavimentazione, in prossimità delle pilelle forate, dove si raccoglie, e per percolazione continua la discesa verso il fondo della cisterna attraverso il vero e proprio, costituito da sabbia, in cui l’acqua viene depurata dai componenti non desiderati. Si deposita poi sul fondo a catino della cisterna, che essendo realizzato in creta è impermeabile. Il pozzo, in mattoni arrotondati e legati con malta idrata, permette la discesa dell’alto del secchio, dalla vera da pozzo, per raccogliere l’acqua depurata.
Pozzi e cisterne Lo scavo per alloggiare la cisterna misura 20 metri per 20, profondo dai 3 ai 5 metri; deve essere poco profondo per evitare di incontrare falde acquifere di acqua salmastra (detta acqua salsa). Costruire una vera da pozzo era un lavoro delicato, era necessario un artigiano particolare, il pozzer. Le pilelle .1 3.*75& )A 675.& 3*50*77*9&12 ./ 35.02 B/75&,,.2 dell’acqua nella cisterna. 35
Indagine storico-costruttiva delle case in calle Riello a S. Geremia, Cannaregio 102
Fisica tecnica e controllo ambientale | A. Carbonari
FISICA TECNICA E CONTROLLO AMBIENTALE
Il corso di Fisica tecnica e controllo ambientale è stato orientato allâ&#x20AC;&#x2122;ambito dellâ&#x20AC;&#x2122;architettura tramite lo studio dei sistemi FKH UHJRODQR LO FRPSRUWDPHQWR GHJOL HGLĂ&#x20AC;FL LQ DPELWR GL FRPIRUW GHL VXRL RFFXSDQWL GHOOH ORUR SUHVWD]LRQHL HQHUJHWLFKH GHOle loro peculiaritĂ derivanti dal carattere costruttivo e progettuale e ai metodi per regolare e migliorare queste prestazioni. Preliminarmente, lo studio della termodinamica di base e del funzionamento dei suoi principi e fenomeni è stato portatao avanti proprio per poter comprendere meglio quali siano le problematiche ma anche le occasioni di ricerca e sviluppo di una progettazione sostenibile in questo periodo di attenzione verso lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente e verso le risorse energetiche del pianeta.
103
ŽƐƚƌƵnjŝŽŶĞ ĚĞů ĚŝĂŐƌĂŵŵĂ Ěŝ 'ůĂƐĞƌ ƉĞƌ ƵŶĂ ƉĂƌĞƚĞ ŵƵůƚŝƐƚƌĂƚŽ
^ƚƌĂƚŽ ϭ ŝŶƚĞƌŶŽ Ϯ ϯ ϰ ĞƐƚĞƌŶŽ
ĞƐĐƌŝnjŝŽŶĞ /ŶƚŽŶĂĐŽ >ĂƚĞƌŝnjŝŽ WŽůŝƐƚŝƌĞŶĞ ĞƐƉĂŶƐŽ ŝŶƚŽŶĂĐŽ
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104
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Storia dellâ&#x20AC;&#x2122;architettura | A. Bedon
STORIA DELLâ&#x20AC;&#x2122;ARCHITETTURA
,O FRUVR GL 6WRULD GHOO·DUFKLWHWWXUD LQL]LD OD VXD LQGDJLQH GDO ;,, VHFROR H GDL VXRL SULPL SHUVRQDJJL GHÃ&#x20AC;QLELOL FRPH ´DUFKLWHWWLµ H VL SURWUDH DWWUDYHUVR OD VWRULD GHOO·DUFKLWHWWXUD ULQDVFLPHQWDOH Ã&#x20AC;QR DO SHULRGR %DURFFR FRQFHQWUDQGRVL SULQFLSDOPHQWH VXOOD VFHQD LWDOLDQD
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Storia dellâ&#x20AC;&#x2122;architettura contemporanea | F. Dal Co | M. Bonaiti
STORIA DELLâ&#x20AC;&#x2122;ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
'DOOD 5LYROX]LRQH LQGXVWULDOH GL Ă&#x20AC;QH O¡DUFKLWHWWXUD YLHQH LQĂ XHQ]DWD FRPH IRUVH QRQ PDL GDOOH VFRSHUWH VFLHQWLĂ&#x20AC;FKH FKH GL ULĂ HVVR LQĂ XHQ]DQR OD YLWD GHOOH SHUVRQH H WXWWR LO PRQGR FKH PDQR D PDQR VL ID VHPSUH SL SLFFROR Dai proto-razionalisti di zona mitteleuropea, si iniziano a muovere i primi passi verso quella che verUj SRL GHĂ&#x20AC;QLWLYD DUFKLWHWWXUD PRGHUQD H DO VHFROR SL OXQJR VHSSXU EUHYH SHU TXHO FKH LQWHUHVVD O¡DUFKLWHWtura e i suoi movimenti, i suoi sviluppo, i suoi temi e le sue problematiche, tuttâ&#x20AC;&#x2122;ora irrisolte e anzi, forse, piĂš aspre che mai.
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Storia della cittĂ e del territorio | V. Zanchettin
STORIA DELLA CITTAâ&#x20AC;&#x2122; E DEL TERRITORIO
Il corso si sviluppa a partire dalla rivoluzione in ambito culturale ma soprattutto delle immagini che Ottaviano Augusto, primo imperatore di Roma, promuove come propria propaganGD SROLWLFD H D WXWWH OH LQĂ XHQ]H FKH WDOH LQL]LDWLYD FRPSRUWHUj LQ DPELWR DUFKLWHWWRQLFR H GHO OLQJXDJJLR Ă&#x20AC;JXUDWLYR Successivamente , papi, principi, ricche casate familiari, tutti i piĂš importanti personaggi della scena politica si rivolgono allâ&#x20AC;&#x2122;architettura come metodo di espressione della propria visione del mondo, del proprio poteUH GHOOD SURSDJDQGD SURSULD H GHL IDPLOLDUL LQ XQ JLRFR DO ULPSLDWWR SHU FKL FRVWUXLVFH GL SL H FRQ SL LQĂ XHQ]D VXOla scena politica ed architettonica, appunto dalla prima fase dei Roma Imperiale, agli alti traguardi poetici del veneto Palladio.
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Lingua inglese | J. D. Millerchip
LINGUA INGLESE
In un periodo in cui gli architetti sono sempre piÚ esposti sulla scena internazionale, la conoscenza della lingua inglese è un requisito minimo imprescindibile nel bagaglio di un professionista.
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Tadao Ando — Langen Foundation building in Neuss, Germany Two years ago, in Spring, I went on a trip to Germany, organized and led by prof. S. Rocchetto, along with other students of IUAV. The pourpose of the trip was to visit interesting buildings and sites spread in a large part of the country, which are often ignored by students, because of the more-promoted attractions of the capitol, Berlin. I enjoyed the visit to an isolated modern-looking complex, in the middle of an agricoltural site, surrounded by REXYVI ERH ½IPHW XLI 0ERKIR *SYRHEXMSR FYMPHMRK JSV %RGMIRX ERH 1SHIVR 3VMIRXEP %VX RIEV ( WWIPHSVJ HIWMgned by the japanese architect Tadao Ando.
View of the front of the complex. An angled path by a large water pond leads to the modest main entrance, just a small and quite hidden door in the glass skin of the entrance wing.
As often in Tadao Ando works, in this project there is a large use of concrete walls and transparent glass walls with thin steel structural ginders; the glass skin covers the concrete core where the art exposition starts, with its 76 meter long, 11 meter wid, 6 meter high, and allows the visitor to feel and see the nature despite being already inside the building.
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0EVKI STIRMRKW EPPS[ XLI REXYVEP PMKLX XS MPPYQMREXI MRXIVMSVW [LIVI SRI WTEGI XVERWJSVQW MRXS ERSXLIV [LMGL can be the case of a corridor that takes the visitors to an exhibition hall. The exhibition spaces spread also in hight, with a simple but effective system of ramps that conducts the visitor XS IRNS] FSXL EVX [SVOW ERH EVGLMXIGXYVI JVSQ E HMJJIVIRX TSMRX SJ ZMI[ XLIR XLI KVSYRH他SSV
Ando obteined this effect using a curtain-wall system that reduce the presence of supporting ginders, beams, tie-rods to the minimum, to maximize the sense of clearness and allow the nature of the outside to dialogue more directly with the interiors.
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%FSZI VMKLX WMXI TPER %FSZI PIJX FYMPHMRK TPER &SXXSQ FYMPHMRK WIGXMSR
View of the front façade, which gives place to a rest area, with a tiny bar hidden behind the concrete mass visible through the glass wall.
The complex consists of two main wings; a long rectangular-shaped glass volume, which is the main entrance, crosses the rear wing with an angle of 45°. 8LI I\LMFMXMSR TEXL WXEVXW SRGI XLI ZMWMXSV IRXIVW XLI GSRGVIXI WXVYGXYVI PEVKI WTEGIW LSWX QER] OMRHW SJ objects of oriental art, mostly from japanese and chinese cultures. 8LI QYWIYQ WTEGIW EVI HI½RIH F] GSRGVIXI TERIPW XLEX GVIEXI VSSQW LEPPW GSVVMHSVW WXEMVW JSVQMRK E TEXL that leads slowly under the level of the ground. The atmosphere is calm, peacefull, with a gentle light coming through cut-shaped glass openings in the solid concrete walls, VI½RIH [MXL E PE]IV SJ [LMXI TPEWXIV as often seen in many Ando’s public architectures.
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,S[IZIV XLMW PEVKI YWI SJ KPEWW SR XLI JEpEHIW PIEH XS ER MWWYI XLI GIRXVEP LIEXMRK ERH GSSPMRK W]WXIQ MW EP[E]W WXVYKKPMRK XS QEMRXEMR XLI VMKLX GPMQEXI GSRHMXMSRW JSV XLMW VIEWSR XLI RSMWI SJ XLI VEHMEXSVW ° [IPP LMHHIR MR XLI GIMPMRK ° MW E GSRWXERX XSYV GSQTERMSR Also, having a heating system always running has a certain impact of the energy consumption, which makes this building not so environment-friendly as the designer ment to declair. I must admit, though, that this is a personal hypothesis, because we did not recieved any information regarding this technical aspect of the project.
- VIEPP] PMOI 8EHES %RHS´W [SVOW IWTIGMEPP] TYFPMG SRIW [LIR LMW TYVI WLETIW ° [LMGL GPIEV] LEZI E HMVIGX ERH MRXMQEXI VIPEXMSRWLMT [MXL XLI EVGLMXIGX HVE[MRKW ° GVIEXI E WXVSRK FYX ]IX KIRXPI WTEGI XS WXE] XS QIHMXEXI MX is like being in a parallel universe that leaves the all world outside, beyond the smooth and geometrically frank GSRGVIXI [EPPW ERH WTIRH WSQI XMQI EPSRI [MXL XLI I\LMFMXMSR ° [LMGL GER FI XLI GEWI SJ E QYWIYQ SV E PMFVEV] ° SV IZIR [MXL SYVWIPZIW EW MR E LSYWI Ando’s architecture is often judged as brutal and uncomfortable to live in, but I think this is not a fair descripXMSR %RHS PIEZIW XLI QIR EPSRI MR LMW TVSNIGXW MW YT XS XLI TIVWSR XS FI EX IEWI [MXL XLEX
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A chi mi vuole bene.
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