QUARTIERE KIEFHOEK J.J.P. Oud
CORSO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA Docente: Matteo D’Ambros Collaboratrici: Claudia Faraone, Stefania Uberti
Jacopo Galeazzo 269034
ANALISI IMPIANTO STRADALE E CORRELAZIONE CON LA GRIGLIA DEL QUARTIERE
Direttrici nord ovest - sud est Direttrici sud ovest - nord est
Autostrade Strade Statali Quartiere Kiefhoek
ACCESSI AL QUARTIERE
PERCORSI DI ACCESSO ALLE ABITAZIONI E SPAZI PUBBLICI
ZONIZZAZIONE
INDIVIDUAZIONE DIVERSE TIPOLOGIE DI UNITA’ ABITATIVE
Verde pubblico
Commerciale
Tipologia A
61 mq
Verde privato
Chiesa
Tipologia B
122 mq
Residenziale
Impianto di depurazione delle acque
Tipologia C
122 mq
Pianta primo piano
Pianta secondo piano
Sezione C-D A
D
C
Sezione A-B
B
ANALISI AREE COMMERCIALI
Pianta negozio tipo
RAPPRESENTAZIONE VOLUMETRICA
CONFRONTO:
Quartiere residenziale Hageneiland MVRDV Ypenburg, Olanda
RELAZIONE CON IL CONTESTO URBANO E L’IMPIANTO STRADALE
Il quartiere residenziale di MVRDV, al contrario della proposizione di Oud, non presenta evidenti correlazioni con l’esterno. Si prospetta come un nucleo chiuso, a sè stante e indipendente. La divisione interna e i percorsi non sono dettati dall’impianto stradale urbano, ma dalla disposizione delle unità abitative e delle aree verdi/giardini. Questa differenza principale rispetto al quartiere Kiefhoek di Rotterdam deriva sicuramente dalla collocazione dei due impianti:
Oud si trova ad affrontare una zona con dinamiche e schemi preesistenti quale quella cittadina, mentre lo studio di architettura olandese opera su un’area recentemente bonificata quindi priva di vincoli o geometrie imposte, creando questo spazio introverso che caratterizza anche gli altri quartieri della zona.
ACCESSI AL QUARTIERE
PERCORSI DI ACCESSO ALLE ABITAZIONI E SPAZI PUBBLICI
ANALISI UNITA’ ABITATIVA Pianta piano terra
Pianta primo piano
La caratteristica principale del quartiere, analoga alla scelta perpetrata da Oud, è quella di creare e utilizzare (almeno prevalentemente per quanto riguarda il quartiere Kiefhoek) un’unica tipologia di abitazione: MVRDV propone un singolo modulo abitativo che viene assemblato in diverso numero e collocato all’interno del lotto privato (sempre di uguali dimensioni) in posizioni differenti. Utilizza inoltre diversi materiali di rivestimento riuscendo così a rompere la monotonia legata alla serialità propria di un intervento di questo genere.
Pianta secondo piano
La tipologia è quella della residenza tradizionale e il taglio è unico per tutto il complesso: un’unità profonda circa 10 metri suddivisa su tre livelli, per un totale di 130 mq (50+50+30). Alla forma esterna, che si rifà allo stereotipo infantile della casa, corrisponde una distribuzione interna altrettanto semplice e tradizionale: la zona giorno è collocata al piano terra, al primo piano la zona notte e nel sottotetto la lavanderia; viene quindi utilizzato un blocco funzionale contenente, a seconda del livello a cui si presenta, servizi igienici, vano scala, cucina e distribuzione.
BIBLIOGRAFIA -Barbieri Umberto, J. J. P. Oud, Zanichelli, Bologna, 1986 -Oud Jacobus Johannes Pieter, Polano Sergio (a cura di), Architettura olandese, 1981 -Veronesi Giulia, J.J. Pieter Oud, Balcone, Milano, 1953 -Oud, Jacobus Johannes Pieter. Hollandse architectuur, 1983 -Oud, Jacobus Johannes Pieter. Niewe bouwkunst in Holland en Europa, 1935 -Ibelings Hans, 20th Century urban design in the Netherlands, Rotterdam, 1999 -Mattie Erik, Derwig Jan, Functionalism in Netherland, Architectura et Natura, Amsterdam, 1995 -Oud Jacobus Johannes Pieter, J.J.P. Oud, 1906-63, 1982