Portofolio_ALBERTOMAPPA

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Alberto Mappa_Politecnico di Torino

portfolio Architecture + Design Selected works 2007 - 2014


Alberto Mappa

via Mantova n. 32 CAP. 10153 Torino (TO) - Italy cell.+39 3201510020 email albertomappa@gmail.com data di nascita 13.10.1988 nazionalita’ Italiana

lingue lingua madre buona competenza competenza di base

italiano inglesse spagnolo

competenze informatiche elaborazione testi e dati word - excel - indesign disegno vettoriale archicad - autocad modellazione 3d archicad - rhinoceros rendering vray for 3ds - keyshot elaborazione immagini photoshop - indesign

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indice

vhom

studios & project

vien - house - of - music

- vhom

07 - 21

- ex-incet

22 - 39

- palomino

40 - 50

- ex-fiat avio

51 - 61

- ex moi

62 - 73

- container

74 - 83

- i love ideas

84 - 95

- loghi_banner_locandine

96 - 103

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vien

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concept Analizzando l’area di progetto e l’intera Vienna abbiamo cercato delle linee guida territoriali che ci aiutassero a definire una griglia e un orientamento per l’edificio. La prima griglia deriva dall’incrocio di assi paralleli alla Weiskirchnerstrabe e assi ad essi ortogonali. La seconda griglia deriva invece dall’incrocio di assi paralleli a una linea ideale che parte dal monumento in Maria Theresien Platz e si collega al punto di incontro delle diagonali del nostro lotto, e assi ad essi ortogonali. La scelta di costruire questa seconda griglia deriva dalla volontà di creare un collegamento ideale

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con un’altro polo culturale: “la zona dei musei”. Dall’incrocio delle griglie si è configurato il perimetro dell’edificio , la cui definizione ha subito varie modifiche fino ad apparire come una compenetrazione di due primitive. Queste ultime nascono da una ricerca progettuale derivante da suggestioni riguardanti il suono e, prevalentemente, la musica, interpretata secondo i nostri gusti personali. Essa si sviluppa come un processo di astrazione attraverso il quale si tenta di pervenire alla creazione di archetipi che hanno guidato e caratterizzato il progetto.

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render prospetto nord ovest

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Il progetto in questione si sviluppa all’interno del parco Stadtpark, posizionato lungo la Ringstrasse, ampio ed elegante viale che circonda il centro storico di Vienna e nel quale trovano collocazione gli edifici e i monumenti più importanti della capitale. Lo scopo è stato quello di realizzare di un edificio in cui la musica e la natura coesistano in accordo con i principi di composizione architettonica del luogo. Inoltre il progetto si propone di ragionare sulla sostenibilità della costruzione rispettando i principi di eco sostenibilità, nonché di combinare le tecnologie edilizie con gli impianti di moderna generazione ad elevata qualità. Posto all’ingresso del parco, in posizione ortogonale rispetto al viale principale, l’edificio è in linea con il disegno urbano preesistente. Lo scopo primario del progetto è quello di creare un ambiente flessibile, capace di assolvere alle necessità derivanti dall’utilizzo degli spazi scolastici e allo stesso tempo ottenere un nuovo luogo di aggregazione per la città.

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render prospetto sud est

sezioni 1:500*

sezione longitudinale

sezione trasversale

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*rappresentazione fuori scala

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prospetti 1:500*

piante 1:500*

Legenda

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1 Hall 2 Ticket office 3 Shop 4 Restaurant - Coffe bar

5 Kitchen 6 W.C. 7 Relax room 8 Auditorium

9 Dressing room 10 Classroom 11 Storage room *rappresentazione fuori scala

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*rappresentazione fuori scala


interno auditorium render interni

hall

auditorium

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interno hall

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particolare 1: 50*

particolare 1: 20* 1Solaio di copertura formato da ghiaia, membrana impermeabilizzante, massetto in calcestruzzo 100 mm con pendenza minima 0,5%, pannello isolante 50 mm, barriera al vapore, lamiera grecata da 15 mm con getto di calcestruzzo collaborante di 230 mm. 2- Sistema di chiusura tra facciata esterna e solaio di copertura formato da scossalina in alluminio verniciato 2 mm, pannello isolante 100 mm con barriera al vapore. 3- Connessione tra copertura e sistema di facciata formato da pannello isolante 40 mm, pannello isolante 100 mm, cordolo in calcestruzzo 130 mm. 4- Trave in acciaio a doppia T 320x240 mm con trattamento ignifugo.

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5- Controsoffitto formato da lamiera metallica microforata 20 mm, sistema di climatizzazione a travi fredde sostenute da *rappresentazione fuori scala

tiranti in acciaio agganciati al solaio. 6- Infisso con telaio in alluminio a taglio termico e vetrocamera apribile a ribalta 10/20/8 mm. 7- Facciata vetrata continua formata da vetro in lastra monolitica temprata con trattamento HST 10 mm, pannello sandwich formato da lamiera in alluminio verniciato e pannello termoacustico 120 mm interposto, camera d’aria, pannello in cartongesso 20 mm. 8- Pavimentazione galleggiante formata da blocchi modulari 600x600 mm con finitura in resina su piedini regolabili in acciaio zincato, solaio in calcestruzzo armato con lamiera grecata a perdere 280 mm. 9- Battiscopa verniciato.

in

SCHOTCHAL 3 mm. 11- Fascia perimetrale formata da prato, terreno vegetale 90 mm, strato di terreno tipo DAKU ROOF SOIL 150 mm, fondaline 15 mm, guaina impermeabilizzante, massetto di sottofondo in calcestruzzo alleggerito 40 mm con pendenza 1%, solaio in calcestruzzo armato 280 mm. 12- Canalina di raccolta delle acqua meteoriche con griglia metallica ispezionabile. 13Pavimentazione galleggiante del piano terra formata da blocchi modulari 600x600 con finitura in gres su piedini regolabili in acciaio zincato, massetto di sottofondo in calcestruzzo alleggerito 40 mm, guaina impermeabilizzante, isolante termico 120 mm, solaio in calcestruzzo armato 280

alluminio

10- Rivestimento della vetrata al piano terra con pellicola adesiva neutra opacizzante tipo

*rappresentazione fuori scala

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Render esterno/interno

Taranto

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ex incet

inquadramento Il lotto in analisi si è formato a partire dai primi anni del secolo scorso con la realizzazione della parte est, comprendente il fabbricato che sarà destinato alla caserma dei Carabinieri, e

industria - nazionale - cavi - elettrici - torino

successivamente si è ampliato fino agli anni ‘50 assumendo l’aspetto che tutt’ora è visibile. Il fattore caratterizzante l’area è sicuramente il fabbricato dell’ex INCET, sorto per ospitare una

delle più importanti industrie italiane di cavi d’acciaio e successivamente convertita per la produzione di pneumatici per veicoli. A chiusura del lotto nella parte nord-ovest è

presente la Facit che ha subito un’operazione di recupero e rifunzionalizzazione nel 2006, dando alla zona un carattere commerciale.

torino

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concept Le nuove chiusure verticali opache perimetrali saranno in moduli di calcestruzzo cellure Gasbeton, che garantiscono un’ottima tenuta strutturale abbinata a caratteristiche di

leggerezza, di isolamento acustico e termico di notevole rilievo, permettendo inoltre un’agevole posa in opera. La facciata al piano terra fronte Facit, sarà rivestita in pannelli

d’alluminio Alucobond per marcare la funzione di basamento della facciata; lo stesso materiale sarà impiegato nel rivestimento del nuovo volume che

sorgerà al terzo piano, in modo da mantenere una coerenza formale e integrare il progettato all’esistente.

Dal volume esistente si innalza uno nuovo. A livello della copertura si estende un piano che copre tutto il fabbricato.

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I percorsi pedonali collegano le due estremità dell’edificio seguendo il suo sviluppo, uno sulla galleria interna e una sulla strada fronte FacitA metà fabbricato è stato ricavato un passaggio che collega la strada alla galleria.

L’intervento sulla facciata esistente fronte Facit è trattata in modo conservativo; al piano terra e al terzo piano si è intervenuti con rivestimento in pannelli di alluminio.

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Il solaio sorretto dalle travi speciali e la doppia altezza generata; la luce illumina abbondantemente il piano terra. Le travi speciali progettate poggiano sul supporto del vecchio carroponte; su esse insiste il solaio a soppalco che genera una doppia altezza.

Per inserire un interpiano nel ampio volume del piano terra, è stata scelta una soluzione originale: si è progettata una trave con profilo IPE in acciaio che permettesse di avere il piano di calpestio al di sotto della base d’appoggio, posta sulla stuttura di sostegno del vecchio carroponte.

isolamento

Il commerciale e gli uffici sono previsti sul lato prospiciente la galleria coperta per mantenere le attivitĂ comuni unite e separate dal residenziale. Le residenze si troveranno sul lato fronte Facit, ricavando dei duplex di piccolo e medio taglio al piano terra; nei due piani superiori sono previsti altri duplex di metratura maggiore con doppio affaccio.

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Renzo Piano: Academy of Sciences_California. Art Istitute_Chicago Per assicurare un’elevata classe energetica si è prestata molta attenzione nella scelta e nel dimensionamento della pannellatura isolante: si è scelto di installare pannelli in lana di legno e cemento Celenit N per le tamponature verticali ed orizzontali, mentre per l’incamiciatura dei pilastri si è optato per il Foamglas.

La superficie è piana ed è costituita nella parte centrale da pannelli fotovoltaici monocristalli ad alta efficienza, mentre perimetralmente saranno impiegati pannelli amorfi a celle chiuse che permetteranno il parziale passaggio della luce solare. Il campo fotovoltaico è staccato dal solaio, ed è sostenuto da una struttura in pilastri e travi d’acciaio di sezione ridotta che gli conferiscono leggerezza ed evanescenza.

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piante 1:100*

piano secondo

piano terzo

piano primo

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*rappresentazione fuori scala

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prospetti 1:100*

sezioni 1:100*

nord

A-A

B-B

sud

C-C

D-D

est

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ovest

E-E

keyplan *rappresentazione fuori scala

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Stralcio 1:50* keyplan

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prospetto ovest

sezione longitudinale

pianta *rappresentazione fuori scala

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particolare 1:20* 1) Porta vetrata d’ingresso 2) Muratura esterna: intonaco interno 1 cm, isolante Celenit N 13 cm, blocchi in Gasbeton 24 cm, intonaco esterno 1 cm. 3) Trave profilo HEA 20 cm. 4) Trave speciale profilo IPE 500. 5) Ballatoio: trave IPE 20, massetto in cls 10 cm. 6) Solaio: lamiera grecata 10 cm, massetto 10 cm, isolante Celenit N 5 cm, massetto di completamento 8.5 cm, pavimento 2 cm. 7) Muratura esterna: intonaco interno 1 cm, isolante Celenit N 13 cm, blocchi in Gasbeton 24 cm, intonaco esterno 1 cm. 8) Solaio interno: trave in c.a. (esistente) 12 cm, massetto 8 cm, isolante Celenit N 5 cm, massetto 10 cm, pavimento 2 cm. 9) Muratura esterna: intonaco interno 1 cm, isolante Celenit N 17 cm, mattone pieno 25 cm.

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*rappresentazione fuori scala

10) Muratura esterna: intonaco interno 1 cm, isolante Celenit N 17 cm, architrave in c.a. 26 cm, intonaco esterno 1 cm. 11) Solaio: intonaco interno 1 cm, isolante Foamglas 5 cm, trave in c.a. 12 cm (esistente), massetto 13 cm, isolante Celenit N 5 cm, massetto 10 cm, pavimento 2 cm. 12) Solaio esterno: intonaco interno 1 cm, isolante Foamglas 5 cm, trave in c.a. 12 cm (esistente), getto il cls 28 cm, pavimento 2 cm. 13) Muro parapetto: c.a. 15 cm. 14) Muratura esterna: intonaco interno 1 cm, blocchi in Gasbeton 24 cm, isolante Celenit N 13 cm, rivestimento in Alucobond. 15) Solaio esterno: intonaco interno 1 cm, travi in c.a. 10 cm, isolante Celenit N 13 cm, getto di copertura in cls 5 cm, guaina impermeabile 0.5 cm. 16) Copertura: trave IPE 21, trave IPE 12, trave IPE 8, pannello fotovoltaico monocristallino.

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modello in legno di balsa

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palomino plueblo de colombia

palomino

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Lo schizzo sottostante esplica quella che è la nostra strategia progettuale. Compreso che, la maggior fonte di attrattiva commerciale è data dalla strada st. 90, e che le terre al sud di palomino sono ancora incoltivate, la nostra azione si è indirizzata

verso la progettazione di una zona urbana che si configurasse come polo produttivo, commerciale (nelle ore diurne), luogo di svago ,divertimento e incontro (nelle ore notturne).

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leaf Il problema principale che occorre affrontare è quello causato dalle ombre allungate che potenzialmente sottraggono radiazione solare alla linea di coltivazione adiacente alla struttura. Il problema riguardante l’ombreggiatura protettiva per il lavoratore risulta secondario in quanto è risolvibile per mezzo di “dispositivi” quali scuri verticali a lamelle che vengono utilizzati in caso di necessità per permettere al lavoratore di poter svolgere in condizioni ottimali la propria attività. Lo studio è stato effettuato nei giorni del solstizio negli orari in cui le ombre sono più lunghe su tre diverse configurazioni e sposizioni solari dei dispositivi architettonici creati.

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21 giugno

21 dicembre

21 giugno

21 dicembre

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sprout

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Colombia_realizziamo


huertas

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cobertura

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work in progress

ex fiat avio

il grattacielo della regione e il suo intorno

torino

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modello 3d masterplan

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progetto zona residenziale

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progetto edificio residenziale

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render esterni

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render interni

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piante - prospetti - sezioni p3

sezione longitudinale

p2

sezione trasversale

p1

prospetto sud-est

pt

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prspetto nord-ovest

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masterplan

ex moi

residenze familiari

mercato - ortofrutticolo - ingrosso

residenze studenti

associazioni mercato coperto

residenze

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Il progetto ruota attorno a 4 concetti chiave. La disgregazione del tessuto urbano in elementi semplici unitari dĂ vita al modulo elementare di partenza che costituisce ogni dispostitivo componente il progetto. Gli spazi sono porosi e composti in modo tale da risultare permeabili da chiunque in ogni direzione.Le zone sono connesse tra loro per mezzo di dispositivi infrastrutturali sospesi garantendo la fruibilitĂ degli spazi con continuitĂ urbana.

Esternalizzare le funzioni che tendenzialmente si svolgono all’interno della propria abitazioni rende il progetto un esempio di co-housing urbano, nel quale la casa stessa perde il suo ruolo di grande spazio attrezzato nel quale vivere e diventa cellula abitativa minima prefabbricata contenente il minimo indispensabile. Queste connotazioni progettuali che caratterizzano il masterplan

hanno come obiettivo principale far sĂŹ che il progetto venga vissuto intimamente da chi lo abita, in modo che chiunque possa trovare al suo interno un luogo utile e confortevole, dal punto di vista urbano, sociale, materico e percettivo.

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modello 3d

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sezione masterplan

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residenza studenti Una parte del villaggio olimpico ospita alloggi per studenti e giovani disoccupati, nel tentativo di dare spazio alla dinamicità giovanile in continuo

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mutamento. Questi spazi a misura d’uomo si configurano come cellule abitative essenziali: le funzioni sono collocate all’esterno dell’unità abitativa e

il modulo abitativo sono dunque collettive, dando la possibilità di favorire l’aspetto sociale svolgendo una qualsiasi attività quotidiana.Lo spazio si disgrega e diventa un tessuto

poroso che disintegra il muro impermeabile costituito dai binari inutilizzati, dando spazio ad un’immensa area filtro contenente dispositivi.

Il box abitativo minimo è pensato per i giovani: la dinamicità del target implica che questo spazio abitativo sia essenziale, in modo tale da consentire un ambiente intimo e confortevole per

svolgere le funzioni primarie: studiare, mangiare, fare il bucato, divertirsi, relazionarsi. I blocchi residenziali per gli studenti sono tutti diversi fra loro. Ciò rispecchia la dinamicità

della categoria di persone per le quali è pensato. Ogni affaccio, ogni sporgenza, ogni rientranza, sono frutto di uno studio compositivo modulare che fa della frammentazione dello spazio il suo punto di forza. Alcuni dei servizi sono contenuti all’interno dei blocchi, perchè ospitati in box identici a quelli abitativi, costituendo una grande macchina per l’abitare sociale.

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co-housing

piano terrra

residenza

Nell’isolato delle famiglie i moduli si compongono a descrivere una zona caratterizzata dalla regolarità, a riflesso dello stile di vita che esse svolgono. Alcune pratiche dell’abitare sono state esportate, estrapolando dal tradizionale concetto di casa le funzioni : pranzare, cucinare, lavare, asciugare, stirare.Tale pratica produce una modalità di vita nell’ambiente casalingo che sfuma e si fonde con il concetto di co-housing. modulo lava-stira-asciuga

piano primo

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modulo cucina

modulo mensa

residenza

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porosità La porosità è un’altra caratteristica del progetto. Lo spazio filtro che contiene dispositivi è percorribile in tutte le direzioni, trasversalmente e longitudinalemente, per mezzo di una serie di percorsi sinuosi che, traendo ispirazione dai tracciati individuati dai binari ferroviari, disegnano i percorsi e l’andamento del verde.

L’inserimento di questo spazio filtro individua un gradiente di transizione fra la zona abitata e la zona contenente i binari morti. Le passerelle, oltre ad essere collegate al concetto di connessione, esprimono al meglio la porosità dello spazio,penetrando al suo interno, inserendosi fra i volumi,

il verde

il verde Il parco si configura come un filtro verde che crea un legame con la vecchia area inutilizzata. Al suo interno troviamo dispositivi differenti

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giardino urbano

giardino ricreativo area sport che permettono di svolgere svariate attività: coltivazione, ricreazione, sport. I dispositivi sono al servizio di tutti e costituiscono elementi

giardino botanico

funzionali inseriti in un tessuto permeabile. L’area è attraversata dai percorsi sospesi che tagliano il parco e rafforzano la connessione

fra quest’ultimo e la zona abitata, in modo tale da renderlo facilmente raggiungibile, anche senza dover attraversare la strada.

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connessioni Il masterplan si estende per una’area urbanistica di dimensioni consistenti, ma la mobilità è comunque garantita da una rete di percorsi galleggianti; la loro funzione è quella di creare una maglia che corre in senso longitudinale e trasversale per poter gestire al meglio i flussi e creare percorsi agevoli. L’utilizzo di queste infrastrutture viarie crea un legame con ciò che è presente. La passerella olimpica comunica con questi nuovi oggetti urbani che si configurano come il sistema nervoso del progetto. Il concetto di connessione è anche legato all’aspetto sociale: cohousing significa abitare insieme e dunque l’essere sempre in contatto con le persone è un idea fondamentale e ha caratterizzato il nostro masterplan.

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container

trasformazione - recupero - studio di registrazione

Mesagne (Bri)

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Assonometria

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Pianta

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Fasi_costruttive

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Il tuo complemento più fedele... Se provate a chiamarlo mobiletto si arrabbia e inizia subito a ringhiare... Lui si chiama Bau e dal momento che la sua più grande dote è la fedeltà non è felice di ricevere appellativi che lo sminuiscano. Gli piace stare all’aria aperta, magari nel verde di un giardino o anche solo in balcone, portarvi riviste o libri, far sedere su di se i bambini che tanto adora. Bau non è solo un mobile, questo è certo. E’ un complemento unico nel suo genere. Anzi, più che unico, FEDELE!

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Componibile

betulla

Lo stesso complemento si presta ad una versione scomponibile ad incastro ed avvitamento che in futuro, non esclude materiali differenti nelle varie parti... abete

ontano

noce

faggio chiaro

frassino

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...a volte su a volte giù, come te...

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I nostri stati d’animo sono soggetti a sbalzi d’umore. Per questa ragione abbiamo realizzato un mobile che ci accompagni nelle nostre giornate. L’unicità di UMORALE sta nella

ricercatezza delle diverse essenze legno che rivestono le sue ante, insieme a fessure invisibili e un particolare effetto gommato che riveste i moduli.

materiali

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La particolarità del tavolo anima sta in ciò che si vede. Le tavole di legno sono spesso senza tempo e di ricercata provenienza, pressate in due

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lastre di vetro temprato. Vi mostreranno facilmente come un tavolo può cambiar faccia, rendendo questo complemento d’arredo sempre diverso...unico,

e originale, l’uno dall’altro...La sua storia la troverete in bella vista, in una etichetta di stoffa... per non dimenticarlo mai...

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Div-one

dv-2

dv-3 94

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Cubia

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Loghi _ Banner_ Locandine

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+39 3201510020 albertomappa@gmail.com


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