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NON CI SONO PARAGONI
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sommario
Job
Milano
È un periodico di Job Editrice
Direttore editoriale Piero Piccioli Direttore responsabile Mauro Cereda Redazione JOB EDITRICE srl via Smareglia 24 - Milano tel. 0270002315 fax: 0271092310 info@jobedi.it Pubblicità FMF COMUNICAZIONE srl via Zenon 6 - Milano tel. 0273953491 fax: 026693953 cell.: 3930839121 fmfcomunicazione@virgilio.it Impaginazione: Silvia Debora Cutri In redazione: Christian D’Antonio Hanno collaborato: Daniela Bianchi, Massimo Casiraghi, Tommaso Di Buono, Riccardo Giuly, Remo Guerrini, Antonella Loconsolo, Giuseppe Martella, Francesca Prosperi, Maria Quarato, Fabio Quinto, Innocente Somarè, Vincenzo Vita Editore JOB EDITRICE srl Sede legale: Via Borgazzi 4 20122 Milano Sede operativa: Via Smareglia 24 20133 Milano tel. 0273953491
pag 15
dituttounpo’
5
notizie e molto di più
storia di copertina
11
giovani, senza un futuro
attualità
15
immigrazione: anche le rimesse calano
pag 26
domande&risposte
20
le risposte dei nostri esperti alle vostre domande
il dopoJob 23
uomini e fornelli indovina chi cucina stasera?
attualità
16
giochi: ti piacerebbe vincere facile?
Cazzullo: quel che conta è il “particulare”
mestieri Gardaland: lavorare con Prezzemolo
26
libri
28
musica 19
Lorella Cuccarini: mi spoglio per amore
programmi a costo zero
30
la cyber-galassia dell’open source
e poi... mostre, cinema, teatri, lirica
Proprietario della testata Cisl Milano Via Tadino 23 20124 Milano Stampa e distribuzione LITOSUD Srl Via Matteotti, 1 20060 Pessano con Bornago tel. 0295742234
Responsabile trattamento dati, legge 196/03: Mauro Cereda
Job vi dà appuntamento con il prossimo numero venerdì 9 aprile
pag 28
CCL cooperazione d’abitazione ACLI-CISL
“
pag 19
www.cclcerchicasa.it
“
Reg. Trib. di Milano n.293 del 26/04/2006 Iscrizione Roc n. 17405 del 09/08/2008
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di tutto un pò
Scuola/1 I “La difficile situazione delle scuole di Le proteste Maciachini” e “La scuola fallita” sono solo alcuni dei titoli di discussione su di maestre e retescuole.net, il sito internet dedicato genitori in prima alle segnalazioni “dal basso” del popolo scuola. A giudicare dal numero delle pagina su della proteste Milano è in testa per disagi di retescuole.net insegnanti e alunni, frutto anche, c’è da dirlo, di una grande diffusione del mezzo.
Scuola/2 Il provveditore Colosio rassicura Nessun istituto chiuderà per mancanza di soldi
I Nel pieno delle polemiche sullo stato della scuola pubblica in Lombardia, il direttore scolastico regionale, Giuseppe Colosio rassicura tutti, a partire dai docenti «Il mondo della scuola è il fiore all’occhiello della Lombardia, il sistema funziona ma c’è bisogno di condivisione. Nessun istituto è a rischio chiusura e gli stipendi agli insegnanti sono coperti».
l’intervista a Rita Frigerio* SINDACATO
Sono pur sempre tagli Didattica e posti falcidiati. Ma l’istruzione resta statale.
LA RIFORMA DELLE SUPERIORI
Gli “Amici” della Gelmini Fra le novità il Liceo musicale-coerutico che molti hanno accostato alla famosa trasmissione televisiva della De Filippi. Gli indirizzi passano da 396 a 6. I Indirizzi ridotti e un liceo ispirato direttamente dalla cultura imperante della tv. Queste le novità per 500mila giovani che dal prossimo settembre entreranno negli istituti superiori targati Gelmini. I regolamenti attuativi della riforma sono stati approvati il 23 febbraio, 3 giorni prima dell’apertura delle iscrizioni. Una decisione in extremis che allarma. Troppo poco il tempo, infatti, per prepararsi a spiegare alle famiglie i criteri delle “nuove” scuole superiori. La filosofia di fondo della riforma è comunque legata ad una razionalizzazione degli indirizzi di studio, dei costi e delle cattedre. Sei indirizzi invece dei 396 attuali. In questi numeri si riassume il nuovo corso degli studi liceali. Oltre ai tradizionali classico, scientifico – che nel corso tecnologico sostituirà al latino l’informatica – linguistico e artistico si aggiungeranno le novità: liceo delle scienze umane e il
musicale-coerutico, già criticato per essere la versione impegnata di “Amici”, la scuola tv di Canale 5. Al classico la lingua straniera sarà obbligatoria per tutti i cinque anni, in tutti gli indirizzi compaiono le scienze naturali per il biennio e scompare la geografia, accorpata a storia. Sarà l’insegnante a decidere autonomamente quante ore dedicare alla materia. I nuovi istituti tecnici si divideranno in 2 settori: economico (che si scompone in 2 indirizzi, amministrativo, finanza e marketing e turismo) e tecnologico (che avrà 9 indirizzi). Le ore settimanali previste saranno 32, una riduzione rispetto alle 36 attuali. Il primo biennio sarà sostanzialmente comune e dedicato alle competenze di base, il secondo sarà invece volto alla specializzazione. Con l’ultimo anno, con l’esame finale, attenzione alle attitudini dello studente e legami col lavoro. •
«La prima esigenza è quella di risparmiare. In pratica nella struttura cambia poco. Quello che salta agli occhi è che ogni decisione che si è presa è stata presa in una pura ottica di contenimento dei costi». Così Rita Frigerio, segretario della Cisl Scuola per la provincia di Milano, definisce la riforma Gelmini. Le iscrizioni sono aperte fino al 26 marzo e anche questo poco tempo è una criticità che influisce sulla decisione delle famiglie per il destino scolastico di migliaia di adolescenti. Chi viene maggiormente colpito da questi tagli? Gli iscritti dalla seconda alla quarta classe delle superiori. Hanno scelto un indirizzo aspettandosi un determinato diploma e una determinata formazione. Usciranno ora da una scuola che conserva il nome ma offre una proposta didattica ridotta. Non si sa ancora dove e in che misura. I tagli alle cattedre previsti dalla riforma si vedranno solo con il decreto sugli organici. Sul quale, tra l’altro, non ci sarà alcuno spazio per il confronto. Qualcosa di positivo? L’istruzione tecnica e professionale non passerà sotto le Regioni, come invece previsto dalla riforma Moratti del 2005. In questo caso si è mantenuto l’impianto previsto dal ministro Fioroni. (F. Pr.) *segretario provinciale Cisl Scuola
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Incidenti I Per scaramanzia non se ne parla mai stradali. Basta ma è meglio pensarci. Le ambulanze di soccorso per gli incidenti stradali un Ice invitano a segnare sulla rubrica del per avvertire cellulare alla voce Ice (in case of il numero del parente più la famiglia. emergency) stretto o dell’amico più vicino in caso Anche all’estero di incidente stradale. Se ci fossero più
La Ue la spunta su Microsoft: da oggi il navigatore di Rete è libero
persone, memorizzate Ice1, Ice2.
I Quando comprerete un pc non vi verrà attribuito automaticamente il browser di Windows (cioè Internet Explorer, il meccanismo che permette la navigazione in Internet) ma comparirà una finestra di scelta. Succede da questo mese grazie a una direttiva Ue per la concorrenza. Dopo Explorer (62%) il sistema più usato è ad oggi Mozilla (24%).
5 DOMANDE A
Sergio Galimberti *Presidente Amsa Milano
1
Come avete affrontato la neve quest’anno?
Non è stata un’emergenza: le sei nevicate tra dicembre 2009 e febbraio 2010 sono state gestite con efficienza, riportando in tempi più rapidi la città alla normalità. Amsa ha potuto assumere in tempo breve lavoratori avventizi (cosiddetti “voucheristi”), sperimentando il nuovo sistema di pagamento dei “buoni lavoro” nati con la Legge Biagi. Si sono iscritte oltre 5mila persone, tra cui tanti disoccupati e cassintegrati, e tante centinaia hanno lavorato.
2
Come procede la raccolta differenziata?
A Milano si attesta al 36%, per un totale di 255.813 tonnellate nel 2009. Rispetto alle altre città italiane metropolitane siamo primi. Questo risultato è stato raggiunto grazie al sistema di raccolta porta a porta esteso a tutte le zone della città, che rappresenta un vero punto di eccellenza.
3
Perché non esiste una raccolta dell’organico?
Il 6 aprile 2009 è stata lanciata la raccolta dell’organico su tre quartieri pilota: S.Siro, Bovisa, Accursio, chiedendo a 45mila cittadini di partecipare alla sperimentazione che è terminata a metà novembre. Ora insieme al Comune stiamo analizzando i dati per valutare come proseguire.
Per i graffiti, quando i cittadini possono chiedere l’intervento dell’Amsa?
Per la terza volta in 4 anni Amsa sta effettuando la pulizia gratuita. Il problema è mantenere i muri puliti. Gli amministratori possono attivare un abbonamento con l’azienda che costa soli “due caffè al mese”. C’è un Numero Verde Amsa (800.33.22.99), attivo tutti i giorni, 24 ore su 24.
5
Com’è la situazione dei parchi?
Il verde a Milano è di 16 milioni di metri quadrati e i parchi milanesi vengono puliti 7 giorni su 7, nelle zone più frequentate e una o due volte a settimana negli altri casi. Vi lavorano 60 squadre di 180 persone. Ci sono poi 350 aree cani, che Amsa provvede a disinfettare con regolarità. Col caldo spesso gli homeless, che cercano riparo nel verde, bivaccano abbandonando i rifiuti nei giardini e quindi le condizioni peggiorano. (christian d’antonio)
CASA\ LO HA DECISO IL TAR
In piazzale Dateo le case comunali a canone sociale Gli appartamenti comunali di piazzale Dateo devono essere assegnati a canone sociale alle famiglie in graduatoria per le case popolari. È quanto deciso del Tar che ha accolto un ricorso del Sicet contro la decisione di Palazzo Marino di affittare una parte degli alloggi (i 2/3) a privati a canone moderato o libero. Il Comune pagherà anche 5.000 euro per le spese di giudizio. La ristrutturazione dei 157 appartamenti, che a lavori terminati sono stati tenuti sfitti per più di 3 anni, è costata 25 milioni di euro. Toni polemici e soddisfazione in una nota del sindacato: «La delibera del Comune era un vero e proprio “schiaffo” nei confronti delle oltre 26mila famiglie in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare, tutte con un reddito inferiore a 14mila euro di Isee». Ora si attende l’esito del ricorso per stabili in analoghe condizioni in Corso XXII Marzo, via Simonetta e via Cesariano. •
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di tutto un pò
Le rockstar I Milano è ancora la capitale del parlano divertimento giovanile e il polo d’attrazione per chi fa musica? Questo di Milano è il tema degli incontri “Milano vista da Incontri aperti lontano” che si tengono fino a maggio lo Spazio Informagiovani di via al pubblico in presso Dogana, 2. Ci saranno Bastards, Piotta, via Dogana Nina Zilli, Subsonica.
Duemila euro per una tesi La Camera di commercio premia i laureati
www.myspace.com/facciamounaband
I La Camera di commercio di Milano ha indetto un concorso con 10 premi da 2mila euro per autori di tesi di laurea sostenute nelle università milanesi e riguardanti la realtà milanese, l’innovazione, i sistemi economici territoriali, le piccole e medie imprese. Se la vostra tesi è originale, collegatevi a www.mi.camcom.it, c’è tempo fino a fine marzo per mandare i lavori.
SALUTE\LA DEPRESSIONE
Dilaga il “mal di vivere”, le più colpite sono le donne e poche si curano A Milano solo nell’ultimo anno 100mila persone hanno seguito una cura contro la depressione. Una minoranza rispetto a chi soffre di questo disturbo: il 30% dei casi non viene neppure diagnosticato e più del 50% non viene curato. Le donne sono le principali vittime: 6 su 10 hanno vissuto uno stato depressivo o hanno conosciuto altre donne che ne stanno soffrendo Tra coloro che a Milano sono in cura, l’Asl rileva che il 65% sono donne e che delle 97mila persone in cura psichiatrica nell’ultimo anno i due terzi sono di sesso femminile. L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) dice che metà delle donne ritiene questo “male oscuro” incurabile, più del tumore al seno (incurabile per il 24,2%). Il principale punto di riferimento rimane il medico di famiglia (29%) seguito da famigliari (23%), psicologo (15%) e psichiatra (13%). •
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SOCIETÀ
SINDACATO\147.786 ADESIONI
Milano, crescono gli iscritti alla Cisl Nel 2009 la Cisl di Milano ha raggiunto quota 147.786 iscritti, con un incremento di 3.453 tessere rispetto al 2008 (+2,4%). Il 74,4% è composto da lavoratori attivi, il 25,6% da pensionati. Nel complesso gli attivi sono aumentati di 2.819 unità (+2,6%). Crescono anche gli stranieri (+7,4%), oggi 14.517. Per quanto riguarda le categorie, la più numerosa è quella del commercio e servizi (19.701). A seguire vengono edilizia (8.863), banche e assicurazioni (8.202), poligrafici e telecomunicazioni (7.773), trasporti (7.717), enti pubblici e sanità (7.482), comparto metalmeccanico (7.278), scuola (6.873). •
Un milanese su 5 vittima di stalking Ecco a chi rivolgersi per un aiuto Lo stalking colpisce più a Milano che in altre parti d’Italia. In città le vittime (77% donne) raggiungono il 21% della popolazione (19% in Italia). Ci sono però Centri di aiuto sorti in città già dal 2009. La maggior parte offrono ascolto, sostegno psicologico e legale, qualcuno si rivolge anche agli uomini ed aiuta i presunti autori sostenendoli nei percorsi di risocializzazione (Centro ChiAmaMilano). Altri offrono servizi di ospitalità in strutture protette (come il Centro ambrosiano) e percorsi di orientamento al lavoro. Per ascolto, sostegno psicologico e/o assistenza legale rivolgetevi a: - Associazione SVS DonnaAiutaDonna Onlus -Clinica Mangiagalli, tel. 0255038585 (anche con mediatrice culturale per stranieri); - Telefono Donna Ospedale Maggiore, tel. 0264443043-4, lunven 9-16; - Ce.A.S Centro Ambrosiano, tel. 3358129695 lun-ven 17-23; - Casa delle Donne maltrattate, via Piacenza14, lun - giov 10-16; - Cooperativa sociale Cerchi d’acqua, via Verona 9, tel. 0258430117 - lun-ven 10-18; - Centro di Ascolto e consulenza psicologica - Negozio Civico ChiAmaMilano Largo Corsia dei Servi 11, tel. 327466097; - Comune di Milano Servizio psicotraumatologico per le vittime di reato in via Paulucci De Calboli 1, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, numero verde 800.66.77.33. Ha aperto sportelli anche in tutti i consigli di zona. (Nadia Bertin) •
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Da Arese a I Il 12 aprile chiuderà definitavemtne Torino l’Alfa Romeo di Arese. I 300 dipendenti (anche della divisione Fiat Powertrain) saranno trasferiti in in ritirata Piemonte. L’area di 2 milioni di mq è al verde a al residenziale. Resta solo destinata Al momento restano ad Arese i 500 il call center dipendenti del call center e del
I diritti negati ispirano gli artisti Concorso di Amnesty International
commerciale.
I Amnesty International, per diffondere i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani, lancia il concorso "Walk on Rights", dedicato alla campagna globale “Io pretendo dignità”. Fino al 21 marzo 2010 si può mandare a iscrizione@walkonrights.net un'opera in forma di disegno, vignetta, fotografia, musica e testo. In palio viaggi e partecipazione a forum.
IMMIGRATI IMPRENDITORI
Per via Padova c’è bisogno sì di un esercito, ma di educatori Cardinale Dionigi Tettamanzi
Art.18: in materia di lavoro devono decidere le parti sociali , la politica regoli se stessa Raffaele Bonanni segretario generale Cisl
Il servizio pubblico è stato umiliato e mutilato ed è clamoroso che abbiano cancellato i programmi di approfondimento Michele Santoro giornalista tv
Donne sole (loro malgrado) e madri della classe media, ecco le nuove partorienti Elena Rosci psicoterapeuta Università Bicocca
Dopo i cinesi con le cliniche di aborti, l’abusivismo in medicina si diffonde anche tra i sudamericani Riccardo De Corato vicesindaco Milano
Dateci credito Giovani e intraprendenti. Un quinto sono donne. Mettersi in proprio a Milano è un affare da stranieri. Oltre 20mila aziende che chiedono più attenzione da parte delle banche. I Milano è ufficialmente la capitale delle imprese gestite pensiero che si possa riporre fiducia in un immigrato e nel da immigrati in Italia, secondo il Rapporto suo progetto. Per creare le attività servono oltre alle imprenditorialità dei migranti in Provincia di Milano. finanze anche i cervelli, perchè spesso lavoriamo in Dall'analisi quantitativa su imprese e imprenditori al 31 un’imprenditoria molto avanzata». Milano è ormai un dicembre 2008, a cura di Asiim, l'Associazione per lo laboratorio che fa sperimentare anche gli immigrati e per sviluppo dell'imprenditorialità immigrata a Milano, in questo ora i loro rappresentanti chiedono di premiare la tutta la provincia sono 20.144 le imprese controllate dai creatività. E che dire di tutte quelle attività, specie di migranti, il 7,6% di tutte le attività milanesi, ovvero 1 su titolari cinesi che spuntano in ogni via della nostra città? 12. «Per fortuna ci sono delle comunità che ricorrono al Le attività più presenti sono quelle nei settori dei lavori finanziamento interno e ce la fanno perchè lavorano più più difficili e meno remunerativi: edilizia e terzo settore in ore di un italiano. Per sempio un cinese a un matrimonio testa, bar e negozi di parrucchieri. Protagonisti soprattutto invita centinaia di persone che versano mille euro a egiziani (6237 imprese), cinesi (4334), rumeni (2181), testa». Sulla legalità di questa formula Augustin si dice marocchini (1844) e albanesi (1237). non preoccupato anche se qualche incognita per noi resta. Otto imprenditori stranieri su dieci hanno una piccola Chi fa più fortuna ditta: bar, ristoranti, imprese Gli imprenditori con più di pulizie e di trasporti, un giorno senza di noi soldi sono egiziani e cinesi, esercizi commerciali al anche se crescono i rumeni dettaglio. Ma arrivano, e gli albanesi. sempre più, anche a forme Le donne (1/5 del totale) di impresa più complesse, aumentano più degli con quasi 1.000 nuove uomini e i giovani società di capitali. Augustin costituiscono il 40% (35-40 Mujyarugamba è il anni) del totale di presidente di Aipelimprenditori, contro il Associazione degli 26,9% che si registra fra gli imprenditori e liberi italiani. La crisi, comunque, professionisti si fa sentire anche in extracomunitari in questo universo Lombardia e indica nelle apparentemente molto banche il punto critico di dinamico. In un anno sono questa complessa realtà calati del 5% gli ambulanti imprenditoriale: «Siamo i a posto fisso, mentre il più coraggiosi, sia nella trasporto su furgoni è scelta di venire qui a fare diminuito del 2,4%. Asiim impresa sia nell’assunzione ha iniziato una politica di di responsabilità. Chi si aggiornamento e di sposta ha già coraggio ma i formazione che porterà dolori inziano quando si all’avviamento di corsi chiede alle banche un gratuiti a maggio che prestito che vada al di là dei Avevano chiesto un segno di riconoscimento giallo. E sono stati più di 10mila gli stranieri “in giallo” che il primo marzo hanno affollato il centro faranno studiare leggi e soliti 10mila euro. Questo di Milano per la prima giornata senza immigrati. Una fetta di popolazione mestieri. perchè è ancora lontano il • che produce il 10% del Pil nazionale. agenziafotogramma
hanno detto
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Aumentano tasse e disoccupati Cala il Pil La crisi non molla
Il lavoro I Secondo una ricerca europea della precario fa University college di Londra, nei 16 Paesi Ue le malattie accusate dai più male lavoratori a rischio licenziamento sono Ipertensione e più frequenti. In agguato ipertensione, cardiovascolati, ictus e ansia. ansia sono malattie I problemi di salute mentale sono il in agguato 40% delle domande di invalidità. L’Italia è a metà classifica.
I Aumentano le tasse e la disoccupazione (che tocca il record dal 2004) e crolla il prodotto interno lordo (-5%, mai così male da quasi 40 anni). I numeri dell’Istat sui Conti economici nazionali del 2009 disegnano uno scenario molto critico. La disoccupazione ha toccato l'8,6%, mentre la pressione fiscale è arrivata al 43,2% del Pil, in salita dal 42,9% del 2008.
IL CARO BANCHE NON SI ARRESTA
INTERNET CHE CAMBIA
Attenzione alle condizioni dei conti si può risparmiare fino alla metà
Italiani stregati da Facebook ma preoccupati per la privacy Con lo sconfino
468 euro
Il conto più caro
206 euro
Il conto meno caro
Senza lo sconfino
393
Il conto più caro
181
Il conto meno caro
euro
Nota: ipotesi di giacenza di 10.000 euro, ipotesi di sconfino di 1.000 euro per 1 mese. Fonte: università Bocconi
Liberalizzazione, effetto trasparenza, sicurezza e portabilità di conti e mutui. A guardar bene poi chi ci rimette è sempre il correntista. Allo sportello delle banche italiane, secondo un’elaborazione dell’Università Bocconi, i rincari sono sempre in agguato e se 10mila euro in un mese di deposito fruttano 36 centesimi, il conto più caro può arrivare a costare anche 468 euro all’anno. Partiamo dai conti che ammettono
euro
sconfini di mille euro per un mese consecutivo. Sono convenienti quello di Banca Sella, Deutsche Bank e Credito Valtellinese. Per chi non sfora è consigliato “Componi All Inclusive” di Deutsche Bank che costa 181 euro all’anno seguito da “Voglio” del Credem a 188 euro. Facendo una media tra le prime 15 banche italiane, i costi di gestione superano i 217 euro, la tenuta di titoli di Stato ammonta a circa 18 euro e il rendimento netto su 10mila euro annui è di 4 euro. •
UNO STUDIO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Da uno studio della Camera di commercio di Monza e Brianza emerge che il 75% dei manager è preoccupato di ripiombare in un clima di scarsa trasparenza nei rapporti fra pubblico e privato. Per il momento però si resiste: solo uno su cinque è «costretto a scendere a patti» per vincere nuovi appalti e il 12% è disposto a farlo per tentare di superare la crisi. La preoccupazione per Tangentopoli 2 cresce mentre il vero ostacolo sembra ancora essere la burocrazia e l’onestà: in maggioranza gli imprenditori dicono che seguirle non paga, anzi peggiora la situazione. •
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Tutti temono una nuova Tangentopoli
Sarà anche il fenomeno del millennio (44% degli italiani lo usa, più del 13% rispetto al 2009) ma Facebook rimane un modo per contattare persone ancora non troppo “sicuro”. Una ricerca Eurispes dice infatti che la percentuale di persone che non lo conosce è solo l’1,1% ma quelli che vorrebbero più regole sono ben il 42%. I social network infatti sono ancora considerati i più inaffidabili strumenti telematici per la tutela dei nostri dati personali. In Italia si stima addirittura che la diffidenza porti il 50% a dubitare e a lamentare mancanza di informazioni a riguardo. A chiedere regole più rigide sono gli utenti della fascia 45-64 anni. •
PIANO EDILIZIO E REDDITI DELLE FAMIGLIE
Non ce la facciamo a tirare avanti figurarsi se ci son soldi per farsi casa Gli italiani bocciano il piano casa. La conferma arriva dalle norme complicate messe a punto da Regioni e Comuni che un rapporto dell’Ance, l’associazione dei costruttori, ritiene stiano rallentando i progetti di ampliamento delle case. A Parma, ad esempio, ci vuole l’assenso scritto dei vicini, a Vicenza si possono ampliare solo le prime case, a Rovigo c’è bisogno di un’indagine (costosa) che attesti gli effetti della nuova costruzione. Tutte regole condivisibili che non si capisce perchè non siano uniformate a livello nazionale creando quello che l’Ance definisce «un ammasso di adempimenti che porta alla trasgressione scatendando l’effetto contrario». In realtà se i costruttori lamentano un mancato movimento di 59 miliardi di investimenti per quest’anno (il boom ci sarebbe stato secondo i calcoli nei prossimi due), le famiglie fanno altri calcoli. Non si può pensare con queste regole dispendiose di ingrandirsi la casa in un clima di incertezza. Sul totale delle famiglie italiane, 10,6 milioni che dichiarano introiti mensili di 2mila euro, hanno una proprietà, a quanto risulta dagli studi economici di Nomisma. Altri 7,5 milioni di nuclei hanno un reddito tra i 2 e i 4mila euro e meno di 1 milione dichiara 4mila o più euro al mese. Ci sono dunque pochi nuclei ricchi e quindi le velleità di ingrandirsi la casa sono abbandonate in partenza. •
I N T E R C E RT DIN EN ISO 9001 Certificate N째 08-Q-00001-TIC
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attualità
NOSTRO SONDAGGIO
GIOVANI
senza un futuro Sfiducia nel domani e rimpianti per gli anni passati sui libri ad imparare una professione che non diventa lavoro. Le nuove generazioni si trovano in una sorta di limbo sociale. La speranza è che la crisi passi presto. Ma sarà sufficiente? di CHRISTIAN D’ANTONIO I Per dare coraggio ai loro connazionali, i giovani italiani emigrati all’estero hanno organizzato un viaggio che ricorda un po’ quello di Garibaldi. Da Barcellona, con mille persone a bordo, salperà “La nave dei diritti”: approdo previsto, il 27 giugno prossimo a Genova. Leggete cosa dicono i promotori: «Assistiamo seriamente preoccupati a ciò che avviene in Italia. Certo la crisi c’è anche qua, ma la sensazione è che la situazione nel nostro Paese sia particolare, soprattutto sul lato culturale, umano, relazionale. È un grido di aiuto e solidarietà, che vogliamo unisca chi sta assistendo da fuori a un imbarbarimento pericoloso a coloro che già stanno resistendo e non devono essere lasciati soli».
Sifducia a mille Non si esagera se si parla di generazione sfiduciata più che in passato. «Ovviamente è una proiezione della sfiducia che si respira nelle aziende e nel mondo di lavoro, per chi ce l’ha intendo» dice Sabria Sharif, responsabile del Coordinamento giovani della Cisl di Milano che in 15 anni ha notato un vero «precipizio nell’affrontare la condizione di giovane che si affaccia al mondo del lavoro». Questo osservatorio è uno dei modi più interessanti per capire cosa sta succedendo: il ricorso al part time dei lavoratori junior è cresciuto del 10%, la crisi di identità e di ruoli ha colpito donne e uomini. «Non sono solo colf e muratori a chiedere sostegno» dice
Noi ci siamo S
oprattutto nei momenti critici, quando è difficile andare oltre il giorno per giorno e non si riesce a programmare il futuro, bisogna aiutare i giovani a non cedere ai compromessi e sostenerli nella ricerca di una lavoro gratificante e stabile. Pur di trovare un posto qualsiasi molti ragazzi e molte ragazze sono costretti ad accettare offerte ampiamente al di sotto del proprio titolo di studio e della loro formazione. Laureati che vanno a fare i camerieri, che per un co.co.pro. di pochi mesi, spesso mal pagato, mettono nel cassetto anni e anni di sacrifici, loro e delle loro famiglie. Altro che bamboccioni! I trentenni rimangono con i genitori perché non hanno un lavoro e non possono permettersi di affittare o (tantomeno) di acquistare una casa. La crisi economica, che non è ancora passata, ha accentuato le incertezze e il senso di precarietà verso il futuro. Il sindacato è consapevole di questa situazione e sa che non può occuparsi solo di chi un posto ce l’ha e lo difende a denti stretti. Dobbiamo guardare avanti, attrezzarci sempre più per diventare il punto di riferimento di chi un posto lo cerca e intorno a questo vuole costruire una prospettiva di vita. A volte basta poco per orientarsi verso una direzione piuttosto che un’altra. Ad esempio la famosa legge Biagi, troppo spesso e ingiustamente ridotta a pura regolamentazione del precariato: i contratti di apprendistato sono molto più vantaggiosi e offrono migliori prospettive delle assunzioni a progetto. Venite nelle nostre sedi, consultate i nostri siti Internet, scriveteci: le porte sono aperte per discutere e progettare il futuro di una generazione e di ogni persona. Il sindacato da sempre è questo, ma oggi vuole essere molto di più: vuole vivere fra i giovani, conoscerli, confrontarsi con essi, suscitare interesse. Speranza. Insieme si può fare molto.
Danilo Galvagni segretario generale Cisl Milano
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attualità
le domande e le risposte
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Italia difficile ma studiare serve
Come vede il futuro occupazionale dei giovani? 46,6%
2
Quanto ritiene importante una buona istruzione per affermarsi professionalmente? 33,9%
molto, se studi verrai sicuramente ripagato/a
nero, sarebbe tutto da rifare
18,4%
Mancano grosse speranze nel futuro ma le certezze arrivano solo dallo studio. E non è detto che la cultura faccia far carriera.
23,8%
roseo, confido in una “svolta positiva”
poco, purtroppo oggi come oggi sono altre le qualità che contano
nota informativa Sondaggio commissionato da Job Editrice, eseguito su tutto il territorio italiano dalla società S&G Kaleidos srl di Milano, dal 21 dicembre 2009 al 13 Gennaio 2010 con sistema di rilevazione tradizionale. Universo di riferimento: 49.141 (valori assoluti x 1.000) persone in età dai 18 agli oltre 64 anni - Popolazione italiana (DATI ISTAT). Hanno risposto n. 500 individui (n° 1064 contatti – 47%). Ai sensi dell’art. 3 della delibera n. 153/02 CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il documento completo riguardante il sondaggio è reso disponibile dalla società realizzatrice all’interno del sito http://www.agcom.it ETÀ
ZONE GEOGRAFICHE
Maschi
48.0%
18/24 anni
8.9%
Nord
Femmine
52.0%
25/44 anni
36.3%
Centro
19.7
45/64 anni
30.9%
Sud
34.5
+64 anni
23.9%
Sharif «ma anche uomini con curriculum di studi importante in aziende apparentemente solide che ora non sanno che fine faranno». Secondo il Coordinamento c’è scarsa attenzione all’innovazione e molte aziende che potevano sfruttare i new market son rimaste ferme. Stessa sensazione per l’apprendistato, utlizzato a Milano solo per il 3% delle società. Benedetta Cosmi, autrice del libro “Non siamo figli controfigure” per Sovera, ha studiato il fenomeno delle nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro e ha un’idea precisa
grigio, non vedo grossi cambiamenti all’orizzonte
26.7
su quanto sta accadendo: «La scolarizzazione eterna ha dimostrato i suoi limiti. Non si può più pensare di trascorrere anni a fare università e master e arrivare tardi per l’inserimento nella società». Guardiamo cosa accade all’estero:«I giovani ricoprono posizioni di potere perchè ci arrivano prima. Bisogna iniziare a pensare che le vecchie logiche non funzionano più e che i giochi non sono fatti. Se c’è crisi per gli adulti i ragazzi ne devono approfittare e inventarsi un lavoro se c’è bisogno. La volontà di cambiamento c’è». •
abbastanza, non sempre i sacrifici hanno il giusto riconoscimento
agenziafotogramma
CAMPIONE
42,3%
35%
la storia
Ricomincio da sola e mi accontento di quello che ho penserà papà». «Non che stia affrontando la vita allegramente» si corregge mentre è alle prese ancora con i pacchi del trasloco «vede, faccio tutto da sola. Ho un lavoro che le mie amiche commesse invidiano, “che figa in tailleur” mi dicono, ma poi glielo vada a dire lei che mi sono spostata con tutti i pacchi dall’altra parte della città in metro. Chi me li dava i soldi per pagare un furgoncino?». Insomma, finita l’era dei progetti a Serena non resta che riprendere fiato sperando nel lavoro. «Che crescita ci può essere in una ditta di consulenza dove siamo spremuti fino all’osso per 12 ore al giorno senza nemmeno avere la certezza sul futuro?» dice piccata. Pessimismo tardivo? «Eh no, è solo che sono stanca di arrivare in ufficio e sentirmi dire che sono libera professionista e non ho la postazione assegnata. Lo sa lei come succede in queste realtà? Chi prima arriva al mattino trova il posto, altrimenti per l’azienda non sei una risorsa degna nemmeno di avere una scrivania». agenziafotogramma
Ora che di attenzione al precariato ha parlato anche il presidente della Repubblica, anche Serena si sente più confortata. A 32 anni ha già un bel bagaglio di esperienza in una società di consulenza internazionale, ma certo non si sente arrivata. Col suo contrattino a termine rinnovato più volte, progetto dopo progetto, può fare pochi prigrammi «L’unica cosa che mi sono permessa ultimamente una casa in affitto in una zona migliore, e soprattutto da sola. Pago 650 euro e visto che ho da poco lasciato il fidanzato, sono stufa di mettere da parte soldi per un’eventuale sistemazione a due. In quella prospettiva semplicemente non vivevo». Serena è tornata a uscire, a farsi una pizza con gli amici. In libertà fa le cose che sembrano normali per tutti i trentenni ma che in realtà non aveva mai potuto fare quando era in coppia. «Se hai un progetto a due e vuoi portarlo fino in fond, ti annienti. Non voglio piangermi addosso ma è così. Questa è la realtà, lo stipendio non mi permette di conservare soldi e per le emergenze ci
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attualità
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L’occupazione giovanile, secondo lei, è un problema “nostrano” o riguarda anche l’estero?
4
Cosa si sentirebbe di dire a un giovane che si affaccia al mondo del lavoro? 45,5%
“tieni duro”, prima o poi verranno riconosciute le tue potenzialità
58,9%
è un problema prevalentemente nostrano
41,1%
è un problema “globale”
20,1%
5
Secondo lei quanto i giovani d’oggi “tengono” ad una buona occupazione? 8%
per nulla, non ci pensano, lo vedono come un problema lontano
15,3%
molto, la maggior parte studia per affermarsi
non saprei, mi trovo in difficoltà
34,8%
abbastanza, la maggioranza punta al guadagno alto
41,9%
poco, vorrebbero il massimo con il minimo sforzo
34,4%
“vai all’estero” perché il nostro è un Paese di veline, tronisti e calciatori
l’intervista
a Francesco Alberoni
ANCHE LA CULTURA SOFFRE QUANDO SI È IN CRISI
La deriva è ciclica, si riprenderanno
Ci sono i film tristi e drammatici. Poi i libri che fanno successo con tematiche depressive. Francesco Alberoni, il sociologo dell’amore e dei rapporti interpersonali non si sorprende dei risultati del nostro sondaggio: «C’è una depressione in corso nelle fasce più giovani della popolazione ma la cosa è già successa», dice. Quando cambieranno le cose? La crisi economica si riflette nell’atteggiamento della società e questo succede ovunque. Se adesso va in Cina che è in piena espansione troverà una situazione diversa. Quello che viviamo oggi in Italia mi ricorda a grandi linee ciò che i Paesi arabi hanno attraversato negli anni ‘50: grande massa di giovani senza speranza, poi si sono ripresi con i soldi del petrolio e l’indipendenza. C’è una prerogativa italiana a questo pessimismo? Anzitutto l’atteggiamento tutto italico del piangersi addosso fa la sua parte. Stanno molto peggio però i tedeschi, ad esempio, loro che dalla sconfitta della guerra, anche se con una grande crescita economica in mezzo, non si sono mai ripresi. Ma in definitiva gli italiani hanno dimostrato che anche ora, in ristrettezza non rinunciano a viaggiare, a conoscere. Mi sembrano
spunti positivi. Andare all’estero per vedere come si vive o come si lavora è segnale di curiosità. E poi in tempi di globalizzazione siamo comunque quelli che continuano ad esportare, dopo la Cina ovviamente. Cosa ci condiziona maggiormente a livello culturale? Risentiamo ancora molto di quello che arriva dall’America. Quindi ci avviamo alla stupidità senza molte capacità di critica. Il fatto che ci siano dei successi editoriali o cinematografici di poco spessore lo dimostra. E poi abbiamo un’attitudine a essere influenzati da politica e tv come nessun altro. Pensi ai veleni degli ultimi mesi o ai successi del Grande Fratello. Rimedi? Lo sfiduciato non vuole evadere, riposa, sta a casa. Come fanno molti giovani adesso. Ma questa fase è ciclica e riprenderemo la fiducia in noi stessi. I giovani, anche quando fanno lavori precari, si sentono comunque attivi ed è un bene. Non si aspettassero risposte dal mondo culturare perchè non arriveranno.
agenziafotogramma
Il celebre scrittore e sociologo non si allarma: non c’è un mondo culturale in grado di aiutare la sfiducia ma questa fase non sarà permanente. Unica certezza: i reality show e la politica avvelenata peggiorano la situazione.
JOB ALLA RADIO Job a “Marconi radio aperta”, venerdì 12 marzo, dalle 9 alle 10.
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Musica & Notizie
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attualità
IMMIGRAZIONE
Anche le rimesse calano agenziafotogramma
Sono gli effetti della crisi: il denaro guadagnato in Italia e spedito nei Paesi d’origine è diminuito del 6%. Si tratta comunque di una bella cifra: oltre 6,3 miliardi di euro, ovvero 1.859 euro per immigrato nel 2008. I più prodighi sono i cinesi, seguiti da filippini e rumeni. Tra le regioni, quella che “esporta” di più è il Lazio. Milano i testa alla classifica fra le città. di FABIO QUINTO
I Italiani o extracomunitari, la crisi non fa discriminazioni. E colpisce anche uno degli aspetti principali del fenomeno migratorio nel nostro Paese, vale a dire le rimesse, i soldi che gli immigrati inviano alle loro famiglie che risiedono ancora negli Stati d’origine. Ad inquadrare il fenomeno è stata, da ultimo, la Banca mondiale, che ha segnalato un calo globale delle rimesse verso i Paesi più poveri pari a circa il 6%. Un duro colpo soprattutto per le nazioni meno sviluppate, in cui una parte rilevante della ricchezza è costituita proprio dalle rimesse: da queste, infatti, dipende il 34% del Prodotti interno lordo (Pil) della Moldavia, il 18% della Serbia, il 13% dell’Albania, l’11% delle Filippine e il 10% del Senegal. «In Italia il calo è del tutto analogo a quello globale del 6%» afferma Maurizio Bove, responsabile immigrazione della Cisl di Milano «a pesare, ovviamente, è la crisi, che ha determinato non solo una diminuzione dei guadagni da parte degli immigrati, ma anche una loro decrescita sul suolo nazionale, soprattutto per i clandestini. Basti pensare gli irregolari in Italia sono oggi circa 422mila, mentre nel 2008 erano 651mila». Tutto questo in un quadro in cui gli ingressi
regolari risultano cresciuti solamente di poco: il decreto flussi del 2008 ha comportato infatti la regolarizzazione di “solo” 150mila persone. Nel 2009 c’è stata un’altra regolarizzazione riservata a colf e badanti dalla quale ci si attendeva la presentazione di circa 700mila domande. In realtà sono state solo 293mila. Ma vediamo ora più da vicino l’entità del fenomeno rimesse in Italia, descritto nella tabella sotto. Nel 2008, secondo i dati dell’Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), dall’Italia sono partiti verso i Paesi di origine degli immigrati 6,381 miliardi di euro, vale a dire 1.859 euro per im-
In Lombardia PROVINCIA
migrato all’anno. A fare la parte del leone è il Lazio, con 4.500 euro a persona, seguito dalla Toscana con 3.100. Mentre la Lombardia si ferma solamente a quota 1.900 spediti a testa, preceduta anche da Campania, Calabria, Liguria, Puglia e Sicilia: segno che a pesare molto è anche l’etnia e soprattutto la presenza o meno della propria famiglia nel Paese d’origine. Dagli stessi dati dell’Ismu emerge infatti che a spedire più soldi a casa sono i cinesi, con 1,541 miliardi di euro nel 2008 (il che spiega l’altissimo dato toscano), seguiti dai filippini (922 milioni), dai rumeni (768 milioni), dai marocchini (333) e dai senegavalori in euro, dati 2008 TOTALI
PRO-CAPITALE
Milano
862.825.000
2.506
Varese
55.348.000
979
Como
34.060.000
944
Lecco
12.315.000
858
Sondrio
5.783.000
940
Bergamo
104.886.000
1.172
Brescia
132.627.000
990
Mantova
37.015.000
905
Cremona
19.382.000
641
9.781.000
521
29.506.000
782
Lodi Pavia Totale Lombardia
1.303.528.000
1.598,76
TOTALE ITALIA
6.381.324.000
1.859,01
Senza
bandiere Il calo di disponibilità di denaro si fa sentire per le agenzie di rimesse. Secondo le stime più recenti Milano è in testa per il volume ma è anche la città più colpita dal calo. Un colpo anche per il Pil dei Paesi che ricevono i soldi dall’estero come Moldavia, Serbia e Albania.
lesi (262). Questo fattore dice molto anche sulla volontà o meno dell’immigrato di rimanere in Italia oppure, in futuro, di voler tornare nel proprio Paese. «Il lavoratore immigrato che ricorre alle rimesse» aggiunge Bove «tolti i soldi per le spese personali, invia tutto il denaro alle famiglie nello Stato di origine. Che poi utilizzeranno questi soldi per il 40% in spese immediate, per il 38% in sanità-istruzione e per il 22% in risparmi e investimenti finanziari e immobiliari. La prospettiva di questo lavoratore è quindi quella di un futuro ritorno in patria, mentre invece chi vive con la propria famiglia in Italia ha fatto probabilmente una scelta di vita definitiva nel nostro Paese». Sul calo delle rimesse nel 2009 pesa la crisi ma non solo. Il giro di vite deciso dal go-
verno in materia di immigrazione, infatti, ha influito non solo sulla minore presenza di clandestini, ma anche su una maggiore regolamentazione delle rimesse attraverso le agenzie di money transfer. Con l’approvazione del decreto sicurezza l’extracomunitario deve presentare il proprio permesso di soggiorno all’agenzia che poi effettuerà l’invio, e che dovrà conservare copia del documento per almeno dieci anni. «Questo fattore potrebbe aver scoraggiato le rimesse e agevolato invece canali illegali» afferma Bove «come le agenzie non iscritte all’Albo unico degli intermediari finanziari. Oppure quei furgoncini che, diretti soprattutto nell’Europa dell’Est, oltre a beni mobili trasportano denaro, spesso al di fuori di ogni • controllo».
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700 mila
per cento
i giocatori compulsivi in Italia per cui si parla di patologia
dei giocatori minimizza e considera il “vizio” un passatempo
pesante. P., 43 anni, operaio specializzato. Per giocare ha accumulato un grosso debito e, dato che lavora da 25 anni nella stessa azienda a tempo indeterminato, si licenzia per avere a disposizione il Tfr. Si gioca anche quello, e perde. Oggi dopo più di un anno di disoccupazione, riesce a fare solo qualche ora in una cooperativa, e a malapena porta a casa 250 euro al mese. Ha dovuto lasciare l’appartamento e tornare a vivere da
sua madre, che tira avanti con la pensione. A., 55 anni, lavora da molti anni allo sportello di una banca. Al Casinò per la prima volta c’è andato con moglie e amici, in occasione di una vacanza. Ma negli ultimi dieci anni ha cominciato ad andarci sempre più spesso: la molla è stata aver visto alcune persone vincere parecchio. Così comincia a giocare forte, ma i soldi non bastano mai. Allora prende “in prestito” il denaro sul posto di lavoro,
miliardi
miliardi
milioni
la previsione di spesa in euro per il 2010 nel gioco d’azzardo in Italia
gli euro che finiscono nelle casse dello Stato dai giochi
gli italiani che almeno una volta hanno tentato la sorte con i giochi
25,7
IL BUSINESS DEL GIOCO
Ti PIACEREBBE
vincere facile!
Per il 2010 si prevedono introiti di 58 miliardi. A giocare sono oltre 35 milioni di italiani. La speranza di avere una grossa vincita, o meglio, un vitalizio assicurato è il movente. Ma per 700mila è una malattia. di DANIELA BIANCHI E ANTONELLA LOCONSOLO
I Ti piace vincere facile? Così provoca una pubblicità del Gratta e Vinci. E non piace vincere, si vuole anche saperlo subito. Per rendersi conto di quanto l’impazienza sia diventata l’elemento fondamentale nella scelta del tipo di gioco, basti pensare che per arrivare a quello che la Lotteria Italia incassa in un anno, al Gratta e vinci bastano poco più di due giorni e al Superenalotto meno di una settimana. Una tendenza che colpisce molto anche chi nelle ricevitorie ci lavora ogni giorno: «Aspettare due mesi col biglietto della Lotteria appeso al frigo è una roba da nonni» ci dice Paola Ravalli, che insieme alla famiglia manda avanti da oltre trent’anni una rice-
vitoria in zona Bicocca, a Milano «mentre hanno sempre più successo giochi come “Win for Life” e “10 e Lotto”, che hanno la caratteristica di farti sapere subito se hai vinto».
Affare di Stato Il mercato dei giochi è un’industria che non conosce crisi: nel 2009 ha fruttato oltre 47 miliardi di euro e il trend è di crescita. Si prevede infatti di arrivare a 58 miliardi nel 2010. Oltre 35 milioni gli italiani coinvolti e se il 25,7% di loro lo considera un puro divertimento, ben il 28,4% dei giocatori con reddito basso spera nella grossa vincita, che gli cambi la vita (Rapporto Eurispes dicembre 2009). Un passatempo che però
talvolta si trasforma in malattia, con interi stipendi spesi e famiglie distrutte. Si calcola che circa 700.000 persone in Italia siano vittime del gioco patologico. Ecco di seguito tre storie che mostrano in che modo si rimane incastrati in questa spirale. S., 45 anni, operaia. Ha iniziato per caso a giocare al Gratta e Vinci e le è andata bene. Da quel momento la speranza del “colpo grosso”, la fantasia di poter sistemare figli e marito, la spinge a giocare sempre di più. Davanti al miraggio di recuperare le migliaia di euro spesi in grattini, utilizza i soldi destinati alla spesa per giocare, ma la vincita non arriva e il senso di fallimento si fa sempre più
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Fonte: Rapporto Eurispes dicembre 2009
14mila
59mila
punti
bar
dove si vendono giochi istantanei con 31mila slot machine
dove i giocatori possono usufruire di 169mila macchine da gioco
indirizzi utili
Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze www.giocaresponsabile.it numero verde - 800921121 Gruppo Abele telefono 011 2486221
e-mail: accoglienza@gruppoabele.org Associazione Azzardo e Nuove Dipendenze www.andinrete.it telefono 339-3674668
l’intervista
a Daniela Capitanucci*
COME SI DIVENTA DIPENDENTI
Giochi pericolosi Vincite fantastiche altrui o casi di fortuna isolati. Da qui al vortice del “voglio di più” il passo è breve. E dannoso.
agenziafotogramma (2)
«Il passaggio da un gioco d’azzardo “non problematico” ad un gioco eccessivo e devastante avviene in modo imprevedibile, subdolo e progressivo». A dirlo è Daniela Capitanucci, psicologa e presidente dell’Associazione AND – Azzardo e Nuove Dipendenze, una delle prime in Italia ad occuparsi di questo problema.
ma nel giro di un anno lo scoprono. La banca gli propone un accordo: firmare le dimissioni, senza Tfr né buona uscita, evitandosi una denuncia penale. Ha dovuto accettare. Ora non riesce a trovare un altro lavoro e sua moglie ha chiesto il divorzio.
Correre ai ripari Tutto questo però la pubblicità dei giochi non te lo racconta: la prospettiva è solo quella della vincita, e mai vengono avvisati i gio-
catori dei rischi di assuefazione, come accade (a dire il vero con una buona dose di ipocrisia) per le sigarette. Qualcosa però si sta muovendo: per aiutare i giocatori patologici è stato attivato un Numero verde (800921121) frutto della collaborazione tra Federsred (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze) e Lottomatica, con il patrocinio dei Monopoli di Stato, completamente gratuito e anonimo, accessibile
sia dal telefono fisso sia da cellulare, tutti i giorni dalle 14 alle 2 di notte. Esiste anche il sito www.giocareresponsabile.it tramite il quale si può entrare in contatto con un team di operatori in grado di offrire indicazioni immediate e indirizzi utili a cui rivolgersi. Tutto questo in attesa di una campagna di pubblicità progresso, che sarebbe più efficace dell’invito “Gioca responsabilmente” appiccicato in coda • agli spot.
Come ci si ritrova schiavi del gioco? L’incontro con il gioco può avvenire per caso, quasi dolcemente, in modo graduale, oppure come un evento imprevisto e brutale. Il miraggio del gioco, che sembra la soluzione giusta alle difficoltà, diventa il perno intorno a cui ruota tutta l’esistenza. Quali sono i campanelli d’allarme? Inspiegabile mancanza di soldi, richieste di prestiti e accumulo di debiti, assenze e ritardi ingiustificati: spesso il capo del personale o i colleghi di lavoro si accorgono per primi del problema. Si può tracciare un percorso che porta alla dipendenza dal gioco? Il colpo di fulmine può capitare assistendo a giochi altrui, sentendo parlare di montepremi favolosi, o azzeccando una vincita. Segue la fase dell’innamoramento, durante la quale i giocatori fantasticano sul fatto che esista un sistema sicuro per vincere: è sufficiente scoprirlo per “svoltare”, così si investe sempre più nel gioco. La tappa seguente è la rincorsa della perdita, che pian piano spinge la persona a procurarsi i soldi in qualunque modo, anche illegale, partendo dal presupposto che si tratta di prestiti “temporanei”. Solitamente non c’è lieto fine: anche chi entra in terapia lo fa con la consapevolezza di aver perso tutto, denaro e fiducia dei propri familiari. Quanto peso ha la pubblicità nel determinare queste situazioni di dipendenza? Oggi non sono applicate tutte le misure possibili a tutela dei giocatori. Lo Stato è correo perché autorizza la promozione dei giochi senza la necessaria azione di informazione e tutela. Avvisare in merito ai rischi potenziali e denunciare pubblicità ingannevoli dovrebbero essere le priorità. Meglio ancora sarebbe evitare di pubblicizzare del tutto simili prodotti, dal momento che possono portare a dipendenza, proprio come accade per le sigarette. *psicologa, presidente Associazione AND Azzardo e Nuove Dipendenze
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mestieri
chiedetelo a Job Se avete dubbi o questioni che non trovano risposte certe, potete scrivere a Job dove i nostri esperti vi risponderanno attraverso le colonne del giornale e in seguito anche nel nostro sito internet. Ecco come:
redazione Job via Smareglia, 24 20133 Milano
Fax: 0271092310
@
info@jobedi.it
www.jobnotizie.it
mestieri GARDALAND
Lavorare con Prezzemolo Il celebre parco di divertimenti cerca personale per la stagione estiva. Opportunità anche a Waterpark, a Milano.
A lavorare con il draghetto Prezzemolo, nel mondo dell’avventura e della fantasia, tra viaggi indietro nel tempo e attrazioni mozzafiato. Il parco di divertimento di Gardaland, il più grande e noto in Italia, offre centinaia di opportunità di impiego per la prossima stagione. Si tratta per lo più di posti a tempo determinato, frutto del naturale turn over che si registra in questo tipo di strutture (i lavoratori dell’anno precedente hanno diritto ad una sorta di prelazione per quello successivo e, ovviamente,
non tutti la esercitano). Gardaland si trova a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona. Nel periodo di maggior afflusso di visitatori, tra giugno e settembre, occupa anche 1.500 persone, tra cui circa 250 a tempo indeterminato. «Nei nostri organici» spiega il direttore delle risorse umane, Aldo Marigo «abbiamo sostanzialmente due tipologie di lavoratori: chi fa del lavoro stagionale la propria professione, magari alternandola nei mesi invernali con un impiego nell’industria dolciaria; e chi lo considera un’attività transitoria, per
mettersi in tasca qualcosa. In quest’ultima casistica rientrano soprattutto gli studenti e le donne, mamme o casalinghe». La previsione per l’anno che si apre è di procedere ad almeno 400 nuove assunzioni. Le offerte variano nei diversi ambiti. Si cercano addetti alle attrazioni, commesse per i negozi, personale per l’accoglienza e i punti informazione, addetti alla ristorazione (cuochi, pizzaioli, baristi, camerieri), personale per le pulizie, tecnici (elettricisti, meccanici, falegnami). A seconda del profilo sono richieste buoni doti relazionali, conoscenza delle lingue, esperienza specifica, buona volontà (la formazione è, comunque, assicurata dall’azienda). Per i profili più qualificati non mancano anche le opportunità di crescita. «Gardaland» aggiunge Marigo «fa parte del gruppo Merlin Entertainments, realtà internazionale seconda nel mondo
solo alla Disney, con quasi 14mila dipendenti, che controlla strutture visitate da 35 milioni di persone, tra cui la ruota panoramica di Londra (The London Eye) o i parchi a marchio Legoland. Per i giovani laureati si aprono quindi concrete possibilità di andare a fare interessanti esperienze anche all’estero». Il parco è aperto dal primo aprile ad ottobre e durante il periodo natalizio. La modalità più semplice per candidarsi ad un posto è mandare la propria richiesta, compilando l’apposita scheda, direttamente dalla “Job Area” del sito Internet www.gardaland.it. Altre opportunità sono offerte da Gardaland Waterpark, il parco acquatico del gruppo che si trova a Milano. Qui si cercano addetti all’accoglienza,baristi, cassiere, animatori e assistenti bagnanti. Il curriculum può essere inviato dal sito www.gardalandwaterpark.it, alla voce "contatti". •
L'AGENZIA DEL BUON LAVORO Aut. Min. Def. Prot. 1115-SG del 26/11/04
Viale Tunisia, 50 " 20124 Milano Tel. 02.673381 " Fax 02.6733883
welcome@e-work.it
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domande&risposte
consumi Spesso ho visto nei parcheggi a pagamento cartelli in cui si declina ogni responsabilità per furti o danneggiamenti dell'automobile. Ma sono validi? E allora se per caso una persona subisce un danno che cosa può fare? D.O. - Brugherio
AUTO, OBBLIGO DI CUSTODIA
Parcheggiata e sorvegliata risponde Tommaso Di Buono Adiconsum Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525340 adiconsum_milano@cisl.it
I É bene sapere che in un parcheggio “a pagamento", se ritrovassimo la nostra auto danneggiata ovvero non la ritrovassimo affatto, saremmo legittimati a richiedere il risarcimento per i danni subiti anche nell'eventualità in cui sui muri dello stesso fossero affissi cartelli che lo qualifichino quale "incustodito". Giurisprudenza consolidata infatti ritiene che il caso in esame costituisce un contratto atipico di parcheggio cui si applica la disciplina del contratto di deposito (artt. 1766 ss c.c.), e in particolare quella dettata per il deposito oneroso, il quale non richiede per il perfezionamento il previo scambio espresso del consenso dei contraenti ma potrà concludersi semplicemente mediante il collocamento del veicolo nell'apposito spazio con il consenso del depositario, anche se non vi sia stata la consegna delle chiavi a personale addetto e rilascio di scontrino e se il pagamento del compenso non avvenga anticipatamente. Sostanzialmente, quindi, non sarà necessario l'affidamento del veicolo a una persona fisica per far sorgere un obbligo di custodia e basterà l'adozione di sistemi completamente automatizzati per la procedura di ingresso e di uscita dei veicoli dal parcheggio mediante schede magnetizzate. Come ribadito dalla Cassazione, l'offerta della prestazione di parcheggio, cui segue l'accettazione attraverso l'immissione del veicolo nell'area, fa sorgere l'affidamento che in essa sia compresa la custodia, restando irrilevanti eventuali condizioni generali di contratto che escludono un obbligo di custodia. •
legale Lavoro come impiegata presso un'industria chimica; il mese scorso mi sono accorta che i miei colleghi, tutti maschi, hanno uno stipendio più alto. Svolgiamo lo stesso lavoro fianco a fianco e mi sento discriminata! Lettera anonima
DONNE SOTTOPAGATE
Discriminazione e disparità l’azienda deve spiegare risponde Maria Quarato Ufficio Tecnico-legale Cisl Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525320 ut.tadino@cisl.it
I Questa è una situazione diffusa; i dati statistici certificano che le donne lavoratrici guadagnano oltre il 20% in meno dei colleghi maschi. Quindi occorre avviare una vertenza per discriminazione contro l'azienda. Se dal dato statistico aziendale, a parità di mansioni, emergesse una disparità effettiva fra uomini e donne, la legge prevede che sia il datore di lavoro a provare l’inesistenza di una discriminazione. Questo quindi deve fornire dati concreti ed
oggettivi, slegati dal fattore di genere, che giustifichino la disparità, come dimostrare che il lavoro dei dipendenti “meglio remunerati” esprime una qualità più alta di quello delle altre o è più oneroso per circostanze di tempo o di luogo. Il sindacato affianca la lavoratrice in ogni verifica, interessando l'ufficio della Consigliera di Parità provinciale per chiedere un suo primo intervento presso l'azienda; se quest'ultima non sana la discriminazione, i legali del sindacato, per conto della lavoratrice, si rivolgeranno al giudice, anche affiancati da quelli della Consigliera di Parità. Superare questa situazione è un atto di civiltà: il sindacato si impegna anche per questo. •
INDENNITÀ INPS
Per i precari bastano 78 giorni previdenza Sono un lavoratore in cassa integrazione e padre di due ragazzi che da qualche anno, dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, lavorano saltuariamente con rapporti di lavoro precario, sempre in attesa di trovare un lavoro a tempo indeterminato. In fabbrica qualche collega di lavoro mi ha detto che l’Inps in questi casi paga un sussidio di disoccupazione a condizioni di particolare favore. Quello che mi hanno detto è vero? Se la risposta è affermativa, cosa devono fare per ottenerlo? Giorgio Forte
risponde Remo Guerrini Inas Via B. Marcello, 18 - Milano Tel 0229525021 milano@inas.it
I Chi ha prestato nel 2009, un’attività lavorativa da dipendente per poco meno di tre mesi ha, infatti, la possibilità ottenere dall'Inps il pagamento, a condizioni di estremo favore, dell'indennità di disoccupazione. La domanda per il pagamento di questa prestazione va inoltrata, senza alcuna possibilità di appello, entro il prossimo 31 marzo all’Inps della propria zona di residenza, utilizzando gli appositi moduli. Le facilitazioni per ottenere
questa indennità, riguardano i requisiti richiesti per il diritto a questa prestazione. Mentre, infatti, per l'indennità di disoccupazione è previsto, di regola, che il lavoratore sia stato licenziato, sia assicurato da almeno due anni e che nei due anni antecedenti la data del licenziamento possa far valere almeno 52 contributi settimanali, per i lavoratori precari o stagionali non è necessario né l'anno di versamento nei due anni antecedenti la domanda nè occorre essere attualmente disoccupato o iscritto nelle liste di collocamento: occorre soltanto che l'attività da lavoro dipendente sia iniziata prima del 2008 e che si sia lavorato nel 2009 per almeno 78 giorni (si calcolano 6 giorni a settimana). Per ottenere questa prestazione occorre inoltrare all’Inps un’apposita domanda, da compilare sul modello DS21. A partire dal 2008 l’importo dell’indennità – che è pagata un
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fisco
Sono un pensionato di 78 anni, mi ricordo che l’anno scorso l’Inps mi aveva inviato, ai primi di febbraio, la consueta lettera con il Cud, necessario per la presentazione del modello 730. Come mai ad oggi l’Inps non ha mandato niente? Valerio Ruva - Milano
730 E RED: QUALI SONO LE DETRAZIONI?
Risparmio eneregetico, frigo e biglietti del bus risponde Vincenzo Vita
agenziafotogramma
Caaf Cisl Via Tadino 23 - Milano Tel. 0220525301 vincenzo.vita@cisl.it
numero di giornate pari a quelle effettivamente lavorate nell'anno precedente e fino ad un massimo di 180 - è pari al 35% della retribuzione per i primi 120 giorni e al 40% per il restante periodo. Esempio: un precario nel 2009 ha svolto lavori occasionali per 130 giorni e ha percepito in tutto, compreso la tredicesima mensilità e le eventuali altre gratifiche, 7mila euro. In media ha guadagnato 58,33 euro al giorno (7mila euro di stipendio diviso 120 giorni) e l'indennità di disoccupazione che l’Inps gli corrisponderà sarà pari, per i primi 120 giorni di lavoro nel 2009, al 35% di 58,33 euro, ovvero 20,42 euro, mentre per i restanti 10 giorni, l’indennità giornaliera sale al 40% di 58,33 euro ovvero 23,33 euro. L'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti spetta anche a chi, dopo aver lavorato come “precario”, è entrato a far parte del popolo dei lavoratori parasubordinati. •
la fotonotizia
Smog: il flop del blocco e i dati taroccati La domenica a piedi (e un pò bagnata) a Milano ha funzionato con musei pieni e sindaco esultante. Proteste per le deroghe al popolo della moda (5mila permessi) e multe (537) ci sono state ma tutto sommato l’inquinamento è calato. Il flop è stata l’adesione dei comuni (solo 4). Ma ben più grave è la denuncia della Ue che in un dossier dice che le cifre diramate sullo smog in città sono inferiori alla realtà anche del 40%. A insospettire è il fatto che i dossier sono segreti.
I La presentazione della dichiarazione dei redditi, che riguarda milioni di italiani, coincide sempre di più con gli appuntamenti previsti per il modello 730. Lo si usa per: il controllo preventivo della documentazione effettuato dai Caaf Lavoratori, attraverso l’apposizione del visto di conformità; la garanzia assicurativa posta a copertura di eventuali errori; la rapidità nel recupero dei crediti Irpef, in quanto il rimborso è effettuato attraverso la busta paga o la pensione relative alle mensilità di luglio o agosto; la semplicità nella compilazione del modello. Per il 730, quest’anno ci sono proroghe delle agevolazioni fiscali. Le vere novità sono: detrazione del 20% per acquisto di mobili, apparecchi televisivi e computer per l’arredo di immobili ristrutturati, cioè di quei fabbricati che sono stati interessati, a decorrere dal primo luglio, di interventi di ristrutturazione edilizia, meglio conosciuti come 36%. L’acquisto di tali beni, per essere agevolabile, deve essere stato effettuato mediante bonifico bancario; credito d’imposta per la riparazione, la ricostruzione o l’acquisto degli immobili danneggiati dal sisma in Abruzzo; la riduzione del 30% del reddito da locazione o comodato di immobili situati nella regione Abruzzo concessi a nuclei familiari le cui abitazioni principali siano
state distrutte o dichiarate inagibili. Per quanto riguarda le principali agevolazioni prorogate, troviamo: la detrazione del 20% per la sostituzione di frigoriferi e congelatori; la detrazione del 55% per le spese relative agli interventi di risparmio energetico; la detrazione del 36% per gli interventi di ristrutturazione edilizia; la detrazione del 19% per le spese di autoaggiornamento e formazione dei docenti; la detrazione del 19% per l’abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico. Il ritardo nell’invio dei Cud da parte dell’Inps dipende essenzialmente dalle novità relative alle certificazioni Red, che prevedono sostanzialmente che i pensionati che presentano la dichiarazione dei redditi non dovranno più presentare l’eventuale dichiarazione Red. Questa riguarda solo tutti quei pensionati che non presentano il modello 730 o Unico e che godono di prestazioni pensionistiche aggiuntive, legate al reddito. Per quanto riguarda il Cud, l’Inps sta provvedendo in questi giorni ad inviare ai pensionati la consueta comunicazione fiscale che dovrebbe pertanto ricevere a giorni. Tenga comunque presente che l’Inps fornisce annualmente ai Caaf i Cud telematici relativi ai pensionati da cui hanno ricevuto l’autorizzazione a richiedere tale dato. Pertanto se lei lo scorso hanno ha autorizzato il suo Caaf per la compilazione del modello 730 potrà utilizzare il suo Cud telematico, disponibile presso il Caaf. •
ARTICOLAZIONE REGIONALE LOMBARDIA
c/o ELBA Viale Vittorio Veneto, 16/A 20124 Milano - Numero Verde 800135440 lun-ven 9-18
il dopo Job
tendenze tv musica libri teatri mostre personaggi cinema
UOMINI E FORNELLI Due ore e mezza al giorno tra pentole e casseruole. Sono sempre di più i maschi che si cimentano, con passione e competenza, nell’arte culinaria. E il gusto ci guadagna.
di DANIELA BIANCHI e ANTONELLA LOCONSOLO
Indovina chi cucina stasera?
Á Quando Lorella Cuccarini diceva, in una vecchia pubblicità, che la cucina è il luogo più amato dagli italiani, sicuramente non si riferiva ai nostri compagni di vita o ai trentenni bamboccioni. Invece una recente indagine della Doxa ci svela che gli uomini trascorrono mediamente circa due ore e mezzo della loro giornata in questa zona della casa, e non per pura e
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semplice necessità, ma anche per il piacere di stare ai fornelli. A confermarlo è l’elevato numero di mariti, padri, ma anche single che si iscrivono ai corsi per imparare o perfezionare le proprie competenze nell’arte culinaria. Secondo un’indagine commissionata dalla Camera di commercio di Milano, il 28,8% degli uomini dedica alla cucina dalle 6 alle 40 ore settimanali e in particolare a Milano quasi 1 uomo su 2 è ai fornelli almeno sei ore alla settimana. Questa tendenza è confermata dall’alto numero di iscritti di sesso maschile ai corsi per amatori della scuola de La Cucina Italiana (a Milano in piazza Aspromonte): su circa 3.500 allievi che ogni anno la frequentano, il 40% è uomo. Ma com’è l’uomo in cucina? «Pratico, dinamico, molto aperto all'improvvisazione e ad assecondare la propria creatività» racconta Antonio Marchello, personal chef e insegnante presso lo spazio Kitchen di Milano «l’uomo cucina soprattutto per piacere personale di condivisione o per sedurre. Difficilmente una donna rimane insensibile di fronte ad una cena preparata con passione e grande cura dei dettagli... ed è proprio quest'ultimo punto, in definitiva, che a mio parere ha avvicinato molti uomini alla cucina».
Impara l’arte … Funzionano davvero le scuole di cucina, perché hanno il grosso vantaggio di unire alla teoria la pratica, e ce n’è veramente per tutti i gusti. Dalle tecniche di base alla cucina etnica, dal pesce alla pasticceria, tutto si può imparare. Si possono frequentare serate a tema o veri e propri corsi, ovviamente il costo varia ma difficilmente sarà inferiore ai 60/70 euro a lezione. Solitamente si svolgono in serata, dalle 19,30 in poi, ma per chi ha solo il sabato libero, il Four Season organizza una serie di lezioni che si tengono alla mattina sotto la guida di Sergio Mei.
Tv, Internet e libri Per chi non vuole spendere o ha poco tempo, c’è la tv: esistono
infatti una serie di programmi televisivi dedicati all’argomento. Uno dei più seguiti è La prova del cuoco: giunto ormai alla sua decima edizione, va in onda su Raiuno dal lunedì al sabato a mezzogiorno e rastrella oltre il 20% di share. Il reality di La7, Chef per un giorno, vede personaggi famosi cimentarsi nella cucina di un ristorante nella preparazione di piatti che vengono poi sottoposti al giudizio di critici e di ignari clienti. Vere e proprie lezioni, tenute in genere da cuochi professionisti, sono proposte sui canali sa-
tellitari, come ad esempio il Gambero Rosso, che si auto-definisce la tv per chi ama mangiare, bere e girare il mondo. Come sempre poi, Internet si rivela una miniera di informazioni: si possono seguire videolezioni che vanno dai primi rudimenti alla preparazione di piatti sempre più elaborati. Basta andare su siti specifici, come la Cucina Italiana, oppure nei portali più disparati, ad esempio quello dell’enciclopedia online Sapere.it o Donnamoderna.it. Per i tradizionalisti edicole e librerie non mancano di offrire stimoli sempre nuovi. Sale e
Pepe, Cucina moderna, Cucina Naturale sono solo alcune delle riviste specializzate sull’argomento, e tutte prevedono ricette di vari livelli di difficoltà, indicati in modo chiaro. Tra i libri non passa giorno che non esca un nuovo titolo: visto il periodo di crisi consigliamo Avanzi popolo, un volume sull’arte di riciclare gli avanzi (Stampa alternativa Nuovi Equilibri editore – 15 euro)
La cucina in vacanza Se poi da qui all’estate la vostra passione sarà cresciuta a tal punto da pensare di dedicarle
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interviste a Marisa Laurito
Troppo casinari Gli uomini in cucina? Si salva solo Arbore.
I Allievi e attori I più pignoli frequentano diligentemente la Scuola de La Cucina Italiana (a sin.). In alto Luca Argentero in Saturno Contro. Sotto, il geometra Luca Salvi, cuoco per passione
«Ho passione per la cucina perché prima di ogni altra cosa ho passione per l' accoglienza». A parlare è l’attrice Marisa Laurito, che con Andy Luotto conduce su Alice Tv Pasta, Love e Fantasia, un programma che mescola intrattenimento e buona cucina. «Mi piace mangiare bene, anche perché così ingrasso per un buon motivo...» continua la Laurito «cucino regolarmente da sempre e per tutti, a volte inventando dal nulla cene improvvisate». È tutta farina del suo sacco, la simpatica attrice napoletana non ha frequentato nessun corso, e candidamente confessa di avere uno splendido rapporto con il cibo semplicemente perché le piace, e in particolare adora paste e zuppe. E gli uomini ai fornelli? Il giudizio è lapidario: «I casalinghi normalmente fanno un casino in cucina per preparare il nulla». Salvo eccezioni: «Arbore ha una grande passione per la cucina e sa anche cucinare bene». In confidenza, a noi lo può dire: ma Benigni, mangia qualche volta o il suo pane è solo la Divina Commedia? «Benigni mangia eccome … visto che è vivo!».
a Davide Oldani
Meglio le donne La buona cucina richiede gusto e programmazione.
una fetta delle vostre ferie, molti agriturismi offrono corsi residenziali: protagonista, la tradizione culinaria locale. Si tratta di vere e proprie vacanze organizzate intorno ad un tema gastronomico: se il partner non condivide la vostra passione, mentre voi sudate ai fornelli può dedicarsi a visitare luoghi d’arte e a sollazzarsi in piscina. In conclusione, in attesa che, nei sogni delle donne italiane, l’uomo in divisa sia definitivamente sostituito dall’uomo con il grembiule, un semplice consiglio: dopo… non scordate di caricare la lavastoviglie. •
indirizzi utili I Kitchen via E. De Amicis 45 - 20123 Milano telefono 0258102849 e-mail: info@kitchenweb.it I Four Seasons Hotel Milano via Gesu' 8 - 20121 Milano telefono 027708 1416 e-mail: monica.zerbola@fourseasons.com www.fourseasons.com I Siti per corsi, video e ricette www.lacucinaitaliana.it www.donnamoderna.com www.sapere.it
Davide Oldani è uno degli chef più apprezzati d’Italia. Nel suo “D’O”, a Cornaredo, offre piatti di alta cucina a prezzi ragionevoli (popolari a pranzo). Come vede gli uomini ai fornelli? Non mi convincono molto, mi fido più delle donne. Hanno più gusto e sensibilità. Per l’uomo, penso ai single, cucinare è questione di sopravvivenza. Arrivano a casa dal lavoro e preparano qualcosa in fretta. Non va bene, la cucina è programmazione. Allora è meglio affidarsi al mercato, che offre alimenti già pronti, di ottima qualità. Molti si danno da fare con le pentole nel week end. Allora è diverso. Al sabato e alla domenica si ha più tempo a disposizione e quindi anche gli uomini possono fare le cose per bene. A cominciare dalla spesa. Che va fatta a stomaco pieno e con la lista in mano Un consiglio per un uomo che vuole cominciare a cucinare? Stare sulle cose semplici. Per i piatti complessi c’è sempre tempo. Si impara leggendo, studiando le ricette e gli alimenti, provando e riprovando. C’è un segreto per preparare un buon piatto? Si, e vale per uomini e donne: utilizzare i prodotti di stagione, che costano meno e sono più gustosi. È la filosofia del mio modo di fare cucina.
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libri
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IL NUOVO LIBRO DI ALDO CAZZULLO a cura di Riccardo Giuly
I misteri del Vaticano Autore B. Lecomte Editore Edizioni San Paolo Prezzo 22 euro
Perché fu Mussolini a fondare la Città del Vaticano? Quali furono i "silenzi" di Pio XII sul nazismo? Qual è il vero legame tra monsignor Marcinkus e il banchiere Calvi? Di che cosa è morto Giovanni Paolo I? Chi voleva far uccidere Giovanni Paolo II? Su queste e altre domande rimangono delle ombre, per le quali vale la pena condurre una nuova indagine.
Chi fu Silvestro II, conosciuto anche come il Papa mago? Per alcuni un visionario, un saggio e un erudito, per altri, invece, un fattucchiere e un negromante. Il libro immerge il lettore in un'epoca appassionante, raccontando, come in Il Papa mago un romanzo, uno dei Autore M. Montanez personaggi più Editore Zero91 affascinanti della storia. Prezzo 19,90 euro Un uomo più evoluto del suo tempo che è divenuto leggenda. La vita di tutti i giorni, quella che scorre ripetitiva e prevedibile, nasconde grandi e piccole "sorprese" in grado di deviare in modo improvviso il corso delle nostre esistenze. In questi micro-racconti, Romagnoli innesca Navi in bottiglia scintillanti "bombe a orologeria". Un Autore G. Romagnoli personaggio, una Editore Garzanti situazione ed ecco la Prezzo 14,60 euro "rivelazione" che mette in gioco l'imprevisto.
La principessa di ghiaccio Autore C. Lackberg Editore Marsilio Prezzo 18,50 euro
Erica Falck è tornata nella casa dei genitori sulla costa occidentale della Svezia. Il ritrovamento del corpo di un’amica d'infanzia riapre una misteriosa vicenda che aveva turbato il villaggio molti anni prima. Erica è convinta che non si tratti di suicidio, e in coppia con il poliziotto Patrik Hedström scoprirà cosa si nasconde dietro questa morte.
Quel che conta è il “particulare”
L’ interesse privato prevale sempre su quello pubblico. Il ritratto dell’Italia e degli italiani, che si assomigliano sempre più, da Nord a Sud. di MAURO CEREDA Un ritratto impietoso (ma sincero) dell’Italia e dei vizi degli italiani, che ormai si assomigliano da Nord a Sud. È quello tracciato da Aldo Cazzullo nel libro L’Italia de noantri (Mondadori, 18 euro). Cominciamo dal titolo. Perché l’Italia “de noantri”? Perché noantri siamo noi. È la parola chiave dell’Italia di oggi. Indica il campanile, la fazione, la corporazione, la famiglia, il clan, il partito… fino alla cosa più brutta: la mafia, Cosa Nostra, appunto. È il particolare che prevale sul generale, l’interesse privato che sovrasta quello pubblico. Il noantri è ormai una caratteristica comune a tutta l’Italia. La tesi centrale del libro è proprio che gli italiani si assomigliano molto più di quello che si pensa. Questo, ovviamente, non significa che sono tutti uguali. Però… Però?
Però ci accomuna l’attenzione al nostro particolare. Non a caso l’espressione che indica questo modo di essere e di fare esiste in tutti i dialetti. C’è in quello piemontese, siciliano, veneto… Perché allora ha scelto l’accezione romanesca? Perché ho l’impressione che Roma stia diventando sempre più centrale nell’Italia di oggi. Nel bene e nel male. A Roma c’è la politica, c’è la Chiesa... Vedo un tratto romanesco che si sta estendendo in tutto il Paese, complice anche la televisione. In che senso? Nel senso che in televisione il romanesco è sempre più diffuso. In televisione persino il bergamasco Papa Giovanni XXIII, nello sceneggiato sulla sua vita, parla con l’accento romano. E gli esempi sono tanti. Nel film Il partigiano Johnny, ambientato
nelle Langhe, il comandante Nord è interpretato da Claudio Amendola, il protagonista dei Cesaroni un serial che guardano più al Nord che al Sud. Nel libro lei dice che l’Italia si è meridionalizzata. Cosa significa? Che ha assunto certi caratteri tipici del Sud. Non dico che il Sud abbia contagiato il Nord, ma ci sono fenomeni evidenti. Uno su tutti è la criminalità organizzata, che non è nata a Belluno, ma che ora è presente e fa affari al Nord. Penso alla mafia e alla ‘ndrangheta. Ma penso anche ad altri simboli: il cibo, la cultura, padre Pio... Certo, nel libro sottolineo, soprattutto, l’idea sempre più diffusa del “farsi i fatti propri”, del particolare. Che non è nemmeno così recente. In che senso?
mostre Fino 11 aprile
Giorgione Dove Castelfranco Veneto Museo Casa Giorgione e Duomo tel. 0492010076 Orario 9-19 (tutti i giorni) Biglietti 10 euro
La mostra dedicata a Giorgione a 500 anni dalla sua morte è una delle più grandi antologiche sull’artista veneto mai realizzate. Il progetto è stato realizzato grazie ai contributi di importanti musei europei, tra cui l’Ermitage di San Pietroburgo, gli Uffizi, la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches di Vienna e la National Gallery di Edimburgo. In particolare si è cercato di ricostruire l’ambiente culturale e artistico nel quale visse Giorgione, accostando alle sue opere quadri di Tiziano, Perugino e Bellini.
Una grande mostra che si articola in cinque sezioni tematiche, arte, fotografia, moda, architettura e design: oltre 1000 opere selezionate dall’enorme archivio del CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma,
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Dell’attenzione degli italiani per il “particulare” ne parlava anche Guicciardini nel ‘500. Poi successivamente, tra la mentalità sabauda e quella borbonica ha prevalso quest’ultima. Quanto ha contribuito la televisione degli ultimi vent’anni a una certa deriva culturale e di valori? Diciamo che la televisione ha trovato un terreno fertile e da qui ha generato un ulteriore decadimento del gusto, dei modi, dell’estetica. Il cattivo gusto è presente dappertutto. I rapporti umani sono sempre più degradati, l’educazione è considerata un orpello che non si usa più. Non a caso hanno successo personaggi come Lele Mora e Vittorio Corona. Ad esempio, uno dei tratti dell’Italia de noantri che mi dà più fastidio è questa tendenza a rivendicare in pubblico cose che prima si facevano in privato. Un capitolo del libro si intitola: “Gli italiani non hanno più voglia di lavorare”. Cosa significa? Mi rendo conto che l’affermazione è forte e non va intesa alla lettera. Io però non vedo nei giovani, ma anche nei quarantenni di oggi, la disponibilità al lavoro e al sacrifico che avevano i loro padri e i loro nonni. E non vedo neppure la capacità di fare squadra. In compenso lavorano tanto gli immigrati… Certo e ormai non svolgono
il dopo Job solo i lavori che gli italiani non vogliono più fare. A proposito di lavoro e immigrazione ho una critica da muovere al sindacato. Il sindacato, oltre com’è giusto a chiedere l’emersione del lavoro sommerso e a battersi per i diritti dei lavoratori, dovrebbe tener conto che l’arrivo di ampie masse di stranieri giovani e disposti a lavorare in nero o per pochi euro fa la gioia degli impren-
ditori disonesti, ma manda fuori mercato gli altri, creando una sorta di dumping sociale. Su questo aspetto credo che il sindacato abbia un ritardo culturale. Ma l’Italia riuscirà mai a diventare un Paese normale, dove tutti pagano le tasse, non si costruisce abusivamente, non si avanza per raccomandazione…? Io credo che finché la politica continuerà a parlare un linguaggio consolatorio, a dire che va tutto bene, che usciremo prima degli altri dalla crisi, che noi italiani siamo bravi, la situazione non cambierà. Occorre maggiore responsabilità da parte di tutti. •
chi è Aldo Cazzullo è inviato e editorialista del Corriere della Sera. Ha scritto diversi libri, tra cui l’ultimo (Outlet Italia, Mondadori), dedicato ai nuovi (e non) luoghi di aggregazione e di divertimento di massa della penisola.
Fino 25 aprile
al 20 marzo all’11 luglio
Nove100 (arte, fotografia, architettura, moda, design)
Il paesaggio dell’Ottocento a Villa Reale
Dove Parma - Palazzo del Governatore - tel. 0521218889 Orario 10-19 (mart-dom), 10-24 (sab) Biglietti 8 euro
considerato il maggior fondo sul Novecento oggi esistente in Italia. In esposizione, tra le altre, tele di Baj, Schifano, Sironi, Guttuso ma anche creazioni di Versace, Ferrè, Krizia, architetture e arredi di Ettore Sottsass Jr., Gio Ponti, Luigi Nervi.
Dove Monza - Serrone della villa Reale - tel. 0243353522 Orario 10-20 (mar-dom) Biglietti 8 euro
Cento dipinti raccontano l’evoluzione di un genere, la pittura di paesaggio, particolarmente rappresentativo della cultura figurativa del XIX secolo in Lombardia. Si va dal neoclassicismo e primo romanticismo dove il paesaggio è sfondo all’azione, al realismo nel quale il paesaggio diventa protagonista e raggiunge una sua autonomia, per arrivare infine al simbolismo. La mostra è anche l’occasione per visitare, con percorsi guidati, alcune sale del complesso monumentale della Villa Reale di Monza.
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teatri
a cura di Daniela Bianchi Fino al 28 marzo
Bothanica
Di Moses Pendleton Interpreti Momix Dove Teatro Nuovo Piazza San Babila - Milano telefono 02794026 Orario mart-sab 20,45; dom 16-20 Biglietti 40-25 euro
Un omaggio alla bellezza della natura: è il nuovo spettacolo dei “Momix”, nato dalla geniale fantasia del coreografo Moses Pendleton, che si è Ispirato al ciclo delle quattro stagioni di Vivaldi. Trentacinque diversi canti di uccelli ma anche un coro di rane, fanno da sottofondo all’esibizione di cinque coppie di danzatori illusionisti. Tra questi anche due italiani: Donatello Jacobellis, il primo ballerino italiano maschio in trenta anni di vita dei Momix, e Simona Di Tucci.
Dal 16 al 26 marzo
Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche! Regia F. Timi e S. De Santis Interpreti Filippo Timi, Paola Fresa Dove Teatro Parenti Via Pier Lombardo 14 - Milano telefono 025995206 Orario mart-sab 21; dom 16,30 Biglietti 32 euro Nonostante il titolo si rifaccia a una frase attribuita alla regina Maria Antonietta, il nuovo spettacolo di Filippo Timi, che ritorna sulle scene teatrali dopo i recenti successi cinematografici e le notevoli esperienze letterarie, si ispira ad Amleto. Ma è altro rispetto al personaggio shakesperiano: lo spettatore si trova davanti un Amleto in bilico tra comicità e tragedia, tanto ironico da trasformare il celebre monologo esserenon-essere in una filastrocca. Dal 23 marzo all’1 aprile
Orson Welles’Roast Regia Michele De Vita Conti Interpreti Giuseppe Battiston Dove Teatro Elfo Puccini Cosro Buenos Aires 33 - Milano telefono 02716791 Orario mart-sab 20,45; dom 16 Biglietti 25 euro Un ritratto di Orson Welles alla maniera anglosassone del “roast” (che letteralmente vuol dire arrosto), una forma di rappresentazione che si può definire come un “elogio al contrario”: il celebre attore e regista è interpretato magistralmente da Giuseppe Battiston, che in accappatoio bianco e l’immancabile sigaro, racconta aneddoti della sua vita o episodi legati al mondo del cinema o del teatro. Uno spettacolo che fin dall’esordio ha conquistato pubblico e critica.
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cinema
IL NUOVO “PIANETA PROIBITO” a cura di Daniela Bianchi
Shutter island Regia Martin Scorsese Interpreti Leonardi di Caprio e Mark Ruffalo
dal 5 marzo
Mine vaganti Regia Ferzan Ozpetek Interpreti R. Scamarcio e A. Preziosi
dal 12 marzo
Il profeta Regia Jacques Audiard Interpreti Tahar Rahim e Niels Arestrup
dal 19 marzo
Happy family Regia Gabriele Salvatores Interpreti Fabio De Luigi e Margherita Buy
dal 26 marzo
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Mi spoglio per amore
Tratto dal romanzo “L’Isola della paura” di Dennis Lehane, il film si svolge, come da titolo, su un’isola a largo di Boston, sede di un manicomio criminale che ospita assassini pericolosi. È il 1954: una paziente scompare e due agenti del FBI sono incaricati di indagare . Una gothic novel in cui, complice la sceneggiatura di Dante Ferretti, il confine tra realtà e immaginazione è molto sottile.
Lorella Cuccarini e Luca Tommassini hanno inventato uno spettacolo ricco di trovate e talenti. Con accenni rock ed echi di Shakespeare. di CHRISTIAN D’ANTONIO
Quanto tempo è passato da quando era la più amata degli italiani. Se la contendevano Rai e Berlusconi (allora solo imprenditore tv) e la sua popolarità aveva scalfito quella di Raffaella Carrà e Heather Parisi. Adesso che la Carrà è misteriosamente ferma e la Parisi diventa mamma (a 50 anni) per Lorella Cuccarini (che di anni ne ha 44) è giunto il momento di giocarsi tutto. E non il tutto per tutto come si potrebbe pensare dopo aver visto il numero provocante del nuovo musical “Il Pianeta Proibito”, che ha sconvolto Sanremo ed è l’immagine che tappezza le strade in questi giorni. No, perchè questo spettaolo è molto di più di un balletto succinto, che pur rappre-
Ozpetek questa volta cambia registro, rispetto all’ultimo “Un giorno perfetto”, passando dal drammatico a quello della commedia all’italiana. Il suo nuovo film, ambientato a Lecce, ruota intorno a una famiglia d’oggi: le mine vaganti sono alcuni membri di questo nucleo famigliare. In particolare Tommaso, il più giovane, che ritorna da Roma per confessare ai suoi di essere gay. Premiato con ben nove César e candidato all’Oscar come miglior film straniero, è insieme la storia di una vendetta e un romanzo di formazione. Il protagonista è un ragazzo di 19 anni, condannato a sei anni di carcere, che non sa né leggere né scrivere: un gruppo di prigionieri corsi lo prende sotto la sua protezione, insegnandogli tutti i trucchi per sopravvivere. Il giovane si trasformerà in un vero e proprio padrino. Gabriele Salvatores ritorna sugli schermi cinematografici con una commedia dai toni surreali, tratta dall’omonimo testo teatrale di Alessandro Genovesi: interamente ambientata in una Milano dei giorni nostri, racconta di due famiglie i cui destini si incrociano perché i due figli di quindici anni decidono di sposarsi. Le loro storie sono raccontate dall’autore che le sta scrivendo interpretato da Fabio De Luigi.
senta bene tutto l’allestimento avveniristico del nuovo show. «Ci abbiamo messo un sacco di talento e passione» dice il regista Luca Tommassini, reduce dalle coreografie osannate a X Factor «e anche un sacco di impegno per farcelo approvare da Bob Carlton, l’autore originale che per seguire il progetto è venuto da Londra. Poi la nostra ambizione di contaminare la storia con spunti recenti e antichi ha fatto il resto». Tommassini è davvero inarrestabile e da un pentolone di idee-mitraglia, rispolverate anche da anni di lavoro in Usa accanto a nomi mitici come Michael Jackson e Madonna, riesce a confezionare un prodotto godibilissimo e ad alta concentrazione di stimoli.
live Artista Cranberries Dove Assago Forum Quando 16 marzo
Arrivano in Europa per la prima volta in 8 anni ma non è il caso di parlare di reunion. Dolores, la cantante che stregò Pavarotti e che negli anni ‘90 lanciò un nuovo modo di cantare al femminile, ha richiamato i suoi compagni dopo un paio di uscite soliste molto intimiste. Dal vivo gli irlandesi non deludono: all’estero le recensioni sono state entusiasmanti. E non ci dovrebbero essere cattive sorprese: ripropongono Zombie e tutte le altre hit.
Artista Dakota Days Dove Settimo Milanese Palazzo Granaio Quando 1 Aprile
Difficle descrivere le ambientazioni del duo formato da Ronald Lippok (batterista berlinese) e Al Fabris (electronic master in un tour col pianista Ludovico Einaudi). Una musica minimal e surreale adatta più alle catwalk che ai rock club, affascinante per contrasti che ripesca anche nel passato pop (riletture di Kylie e Love Boat a braccetto). Ascoltateveli su www.myspace.com/dakotadaysband e sicuramente vi verrà voglia di vederli dal vivo.
il dopo Job
numero 3 - marzo 2010
sanremo Arrivano le enciclopedie
Testo storico In realtà “Il Pianeta Proibito” è un musical che a Londra è stato rappresentato fin dal 1988. Si rifà al film dello stesso titolo uscito negli anni ‘50 che a sua volta traeva spunto da La Tempesta, commedia di William Shakespeare. Tutto questo babaglio culturale pop ce lo ritroviamo ora sul palco con la bionda Lorella, star assoluta che interpreta il ruolo di Miranda («l’ho riscritto e ampliato apposta per lei» sottolinea il regista) ma c’è con lei anche un bravissimo Attilio Fontana, ex frontman dei Ragazzi Italiani e già nel cast della Tosca di Dalla. Fontana è Capitan Tempesta che con la sua navetta spaziale atterra sul misterioso pianeta di Shakespiria, creato dalla mente dello scienziato Prospero (Pietro Pignatelli), che vi abita insieme alla figlia Miranda (di cui Tempesta si innamorerà) e ad Ariel, robottino costruito dall'inventore ed interpretato da Enrico Nordio (ex X Factor, una bella sorpresa). La scena clou è quella vista al Festival,
dove Lorella è coperta solo da una chitarra e cerca di fermare la partenza del suo amato, dicendo che per amare bisogna spogliarsi di tutte le sovrastrutture. Tra gli altri talenti Chiara Ranieri (Gloria, madre di Miranda), Ilaria Porceddu (Maya), Francesca Ciampa (Roxy) e Antonio Marino (Cookie). Lo show mette d’accordo grandi e piccoli e incassa consensi da tutto lo star system che è corso a frotte a vederlo a Roma e agli Arcimboldi. Una “prima” lombarda resa unica anche da un inconveniente tecnico che è stato trasformato in un happening, con i ragazzi di X Factor e l’ospite Marco Mengoni che hanno cantato “a cappella” fuori programma. Ora l’astronave si sposta a Varese (dal 6 aprile) e Bergamo (dal 16). «La cosa più bella» dice la protagonista «è che i giovani vengono a rivederci. Più vedono lo spettacolo, più scoprono dettagli che erano sfuggiti». •
Artista Enempidi Dove Arese, Sga Quando 23 aprile
Quanto Basta è il loro EP che facilemnte classificheremo come metal, ma il progetto, che ora esce distribuito da Edel, è molto di più. C’è hard rock di matrice old school, collaborazione con membri dei più conosciuti Mellowtoy e melodie interessanti. Si sente nei solchi arrabbiati delle loro composizioni (Bolla su tutte) l’influenza del mitico rock scandinavo e i ragazzi, che sono al loro debutto ufficiale ma che suonano da 10 anni, ci infilano pure samples insoliti.
Come tutti i capitoli storici del costume italiano che si rispettino, ora Sanremo ha anche le sue enciclopedie. Notevole è il lavoro fatto per la Panini da Eddy Anselmi, il “sanremista” più conosciuto della nuova generazione che nel volume di 300 pagine a colori “Sanremo 1951-2010” snocciola aneddoti segreti e soprattutto statistiche interessanti sulla kermesse canora più vista e televotata della tv italiana. Si va da curiosità sul numero di canzoni in gara nei 60 anni di festival (oltre 1.700) agli ospiti e le vallette più bizzarre. C’è tutto: dalle proteste del pubblico in sala allo snobismo recente degli acquirenti dei dischi nei confronti dei prodotti sanremesi. Divertente anche perchè può cotituire una sfiziosa base per quiz casalinghi su un pezzo della nostra storia. Di diverso tenore “Vox Populi” (Ecelsior1881) di Gigi Vesigna che privilegia in centinaia di pagine fatti inediti e voci di corridoio che solo l’ex direttore di Tv Sorrisi e Canzoni poteva snocciolare.
Artista La Sindrome Titolo L’arena del peccato
Non ci sono ancora date fissate per questo trio emergente (consultate www.myspace.com/arenadelpeccato) ma vale la pena tenerli d’occhio per i prossimi live. Il loro disco autoprodotto è un bell’esempio di rock emo e bilingue made in Milan suonato da Luca Salmaso (voce, chitarra, synth), Simone Pellizzari (basso, cori), Fabio Vicidomini (batteria). In studio hanno avuto l’apporto di tecnici esperti. Vedremo in concerto.
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classica a cura di Daniela Bianchi 20 marzo
Markus Stockhausen e Ferenc Snetberger Musicamorfosi Dove Teatro Binario 7 Via Turati 8 - Monza tel 3314519922 Orario 21 Biglietti 18 euro
La ricerca di un linguaggio comune, basata sulla libertà di improvvisazione e al contempo su un ascolto reciproco. Queste sono le caratteristiche del duo Markus Stockhausen, solista di tromba e flicorno,figlio del grande compositore tedesco, e Ferenc Snetberger, chitarrista classico : la loro collaborazione è iniziata nel 1999 e da allora il loro “dialogo” è continuato. Il risultato è un concerto che mescola musica classica, contemporanea e jazz.
29 marzo
Shlomo Mintz, violino Petr Jirikovsky, piano Musiche di Bach/Schumann, Brahms, Ravel Dove Conservatorio Via Conservatorio 12 - Milano tel 0229409724 Orario 21 Biglietti 15 euro Un duo d’eccezione per le Serate Musicali: Shlomo Mintz, violinista moscovita si esibirà con il pianista Petr Jirikovsky. Entrambi musicisti di fama internazionale, Il primo è considerato da critica e pubblico tra i maggiori violinisti del nostro tempo, l'altro ha iniziato a studiare pianoforte all'età di quattro anni e ha un repertorio che va dal piano solo alla musica da camera. Il programma proposto mette a confronto il romanticismo di Schumann e Brahms con l’impressionismo di Ravel.
30 marzo
Concerto di Pasqua: 300 anni dalla nascita di Pergolesi G.B. Pergolesi, L. Boccherini United Europe Chamber Orchestra Dove Chiesa del Carmine Piazza del Carmine 2 - Milano tel 0236527958 Orario 21,15 Biglietti 20 euro Per la Settimana Santa la Ueco propone lo Stabat Mater, nella versione di Pergolesi, di cui ricorre il trecentesimo della nascita, e quella di Boccherini: entrambe le opere si basano su un testo in latino attribuito a Jacopone da Todi. Ad un soprano, un contralto e a una piccola orchestra d’archi è affidato il compito di tradurre in musica le sofferenze della Madonna durante la Crocifissione e la Passione di Cristo, in un crescendo di tensione che culmina nel grandioso “Amen” finale.
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INTERNET
La cyber-galassia dell'open source
Top Ten Gli antivirus gratuiti sono i programmi più scaricati dal web. Poi seguono il celebratissimo Messanger, ormai diffuso anche tra i non giovani, e i programmi per “zippare” i file. Per navigare si usa perlopiù Internet Explorer ma è in rimonta Firefox.
In testa ci sono gli antivirus. Poi Messanger per dialogare e i programmi per comprimere i file. Tutto gratis e sicuro. di GIUSEPPE MARTELLA Á Sicurezza, comunicazione e file sharing. L’utente web cerca questo quando scarica programmi gratuiti. Un’attività molto diffusa visti i dati della ricerca di html.it che elenca 7.200 programmi a costo zero in circolazione. In cima alla lista ci sono AVG, Avira e Avast!, antivirus che proteggono il pc dell'utente da ogni possibile attacco pirata. Segue il Windows Live Messenger 2008, programma per chiacchierare online. La medaglia di bronzo spetta a WinRar e a WinZip, piccoli e leggerissimi programmi che permettono la compressione di file (che risparmiano spazio sull'hard disk, in altri termini). Si arriva quindi a uTorrent e LimeWire per lo scambio di file e Windows Live Messenger nella versione 7.5. Tutti questi programmi sono gratuiti, ma esiste una differenza tra loro: alcuni
sono freeware, altri shareware. I programmi freeware, stando a quanto è possibile leggere su Wikipedia, sono concessi in distribuzione e in uso gratuito agli utenti, ed è possibile anche modificarli
usando il codice sorgente, le “istruzioni” con le quali il programma è stato realizzato. I programmi in shareware sono distribuiti con una licenza a orologeria, di solito 30 giorni, alla cui scadenza è possibile acquistare ciò che si è avuto gratis. Tra i browser più diffusi c’è Microsoft Internet Explorer. Ma il suo podio è sempre più asse-
diato dall'altrettanto noto Mozilla Firefox. La volpe rossa, nel gennaio di quest'anno, ha registrato 43 milioni di dowload. E, visti i recenti problemi di sicurezza che Internet Explorer 8 ha purtroppo dimostrato di avere, Firefox è consigliato da molti anche per le sue personalizzazioni. I programmi open source hanno successo perchè rispondono all’idea di condivisione dell’informatica. Più diffusi sono Firefox, appunto, la suite per ufficio OpenOffice, il programma per la grafica Gimp, e Vlc, che permette di ascoltare musica e vedere filmati di qualsiasi tipo e dimensione. Questo articolo, per esempio, è stato scritto grazie a un portatile che ha come sistema operativo Ubuntu, gratuito, basato su Linux. Non sapete di cosa si tratta? Potete sempre fare una ricerca on• line con Firefox.
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