INSERTO GUIDA AL 730
JOB
730
E le tasse divent ano leggere Semplice da compilare
Imagoeconomica
OB J
LE GUIDE DI
Rapido nei rimborsi Comodo per i pagame nti Tranquillo per la conform ità Tutti i Caaf di Milano e prov incia
MILANO
Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1 DCB Milano
Mensile d’attualità e di approfondimento Anno III - N. 4 - Aprile 2008 DISTRIBUZIONE GRATUITA
E ALL’INTERNO G SANITÀ Per accorciare le liste d’attesa basta pagare G SICUREZZA Pompieri: siamo pochi e mal pagati G SCUOLA Regione Lombardia: dopo il bonus arriva la dote G DOPOJOB Primavera: È tempo di gite fuori porta
CAROVITA
Ce l’hanno
SVUOTATE... ...le tasche. Colpa delle bollette e dei prezzi sempre più cari.
DI TUTTO UN PO’ OB J MILANO
GOVERNO, APPROVATO IL TESTO UNICO
Incidenti sul lavoro, ora non ci sono più scuse
I
l consiglio dei ministri ha approvato il Testo Unico, che riunisce e raccoglie in maniera organica le norme vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: un atto atteso e auspicato da tutto il sindacato, per il quale la Cisl, in particolare, ha lavorato intensamente. Il provvedimento si sviluppa in 13 titoli, per un totale di 306 articoli. L'elemento innovativo è costituito dal potenziamento della figura del Rlst (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale), la cui presenza viene prevista in tutte le imprese prive di Rls interni; e dall'istituzione della figura del Rls di sito produttivo, per realtà complesse come grandi cantieri edili, porti e aeroporti. Un altro aspetto importante riguarda la valutazione dei rischi (obbligatoria per le aziende), che dovrà considerare anche i rischi psicosociali, come lo stress e il mobbing, e quelli collegati al lavoro femminile. Da rilevare anche il rafforzamento della formazione e informazione nei luoghi di lavoro. L’urgenza di ordinare e potenziare la legislazione esistente è dettata dalla crescente drammaticità del fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro. Troppe volte si eludono gli obblighi di legge in materia; le imprese non considerano allo stesso modo le ragioni del mercato e quelle della sicurezza; gli investimenti necessari a rendere sicuro il lavoro sono considerati un costo secondario: ciò non è più tollerabile. Il Testo Unico, inasprendo anche il sistema sanzionatorio, lascia meno scusanti a quegli imprenditori che non prestano l’indispensabile attenzioMILANO ne a questi aspetti. Ora siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, insieme. Le organizzazioni sindacali, quelle imprenditoriali e le istitieri, Si continua a morire: nei can tuzioni devono adoperarsi per dare pienelle fabbriche. Ogni giorno. na e rapida attuazione a quanto previsto dal provvedimento. approfondimento Mensile d’attualità e di Anno III - N. 3 - Marzo 2008 A DISTRIBUZIONE GRATUIT
JOB Perchè? DCB Milano n°46) art. 1, comma 1 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 Spedizione in a.p. D.L.
ALL’IN TERNO
Milano: le scuole cadono a pezzi
G
Case di riposo: liste d’attesa infinite
G
Consumi: risparmi e solidarietà G Omeopatia: molto più che una moda
G
Giuseppe Saronni (segretario Cisl Milano)
JOB Progetto grafico Angelo Rainoldi Editore e pubblicità CALENDARIO srl, via Tortona, 72 - Milano tel. 022363964 - fax: 022663776 calendario@agenziacalendario.it Editing EDITRE srl, via Tortona, 72 - Milano tel 0245478923 - fax 0245478930 jobmilano@editre.it Redazione: J. Macchi, C. D’Antonio
Impaginazione: D. Cutri, S. Lana Hanno collaborato: D. Bianchi, M. Bove, T. Di Buono, M. Finizio, R. Giuly, M. Guidi, G. La Rocca, A. Loconsolo, G. Saronni, L. Spinelli, V. Vita, P. Zani Stampa SIES S.p.A., via Santi, 87 Paderno Dugnano (Mi) Distribuzione EDITRE srl
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E porterà a Milano 70 mila posti di lavoro. A beneficiarne saranno soprattutto turismo e commercio. Ora scatta il conto alla rovescia.
A Milano arriva l’Expo 2015 e dovrebbe portare con sè 70 mila nuovi posti di lavoro; investimenti per oltre 20 miliardi di euro e 29 milioni di visitatori, con almeno 44 miliardi di euro di fatturato in più per le imprese milanesi. A dirlo è una ricerca effettuata dalla Camera di commercio. Come saranno ripartiti? A trarre il maggiore beneficio dall'Esposizione universale sarà il settore alberghiero e turistico con un incremento di fatturato previsto attorno al 25%, seguito dal settore immobiliare (15,1%) e da quello delle costruzioni (13,5%). In valore assoluto, però, è il commercio che si attende il gettito maggiore, con un aumento del fatturato di 14,5 miliardi, quasi 12 miliardi il manifatturiero, oltre 8 miliardi i servizi alle imprese, quasi 4 miliardi le costruzioni, 3,5 miliardi l'immobiliare. Ma non sarà solo Milano a trarre benefici dall’Expo. Secondo una stima dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza-Brianza si aggiungeranno, di indotto, 540 milioni di euro a Roma, 421 a Venezia, 223 a Firenze e 114 a Napoli. Il titolo che Milano ha scelto per l’Expo è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il tema, che è uno degli obiettivi del millennio, è stato individuato allo scopo di dedicare particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo. I problemi dell’alimentazione e dell’energia sono infatti connessi alla tematica più generale dello sviluppo possibile a fronte delle
ACCADDE IERI
MILANO
Direttore editoriale Piero Piccioli Direttore responsabile Mauro Cereda
L’Expo c
2 APRILE 1818 - INDUNO OLONA (VARESE). NASCE L’ARCHITETTO CARLO MACIACHINI. La sua opera più famosa è il Cimitero Monumentale, la cui costruzione gli è affidata nel 1863; si occupa della costruzione o della ristrutturazione di edifici funerari e di chiese, a Milano e in Lombardia, ma anche in Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Muore a Varese il 10 giugno 1899, ed è sepolto nel Cimitero Monumentale. 6 APRILE 1848 - MILANO. PORTA TOSA DIVENTA PORTA VITTORIA. Con un Decreto il Governo provvisorio modifica il nome di Porta Tosa in Porta Vittoria, per celebrare le Cinque giornate. 6 APRILE 1888 - MILANO. MUORE CARLO ERBA, FONDATORE DELLA CASA FARMACEUTICA OMONIMA. Nato a Vigevano (Pavia) il 17 novembre 1811, nel 1853 apre il primo laboratorio farmaceutico
in Italia, che col tempo diventa la più grande industria chimicofarmaceutica del paese, appunto la "Carlo Erba". Nel 1978 l'azienda è fusa con la Farmitalia del Gruppo Montedison e nel 1993 sono entrambe acquisite dal gruppo svedese Pharmacia. 8 APRILE 1848 - BERGAMO. MUORE IL COMPOSITORE GAETANO DONIZETTI, RAPPRESENTANTE DEL MELODRAMMA. Le sue opere più famose sono
JOB MILANO
Agenziafotogramma
c’è
Roberto Formigoni, Governatore
Infophoto
L’Italia è di nuovo al centro della scena mondiale.
La vittoria della candidatura di Milano all’Expo 2015 sarebbe stata impensabile senza l’appoggio del Governo.
Letizia Moratti, Sindaco
Agenziafotogramma
L’Expo è un evento che riguarda non solo Milano ma tutto il Paese. Massimo D’Alema,
continue emergenze del pianeta, non ultima quella del surriscaldamento causato dalle mutazioni climatiche. Un progetto che ha convinto i 151 delegati di altrettanti paesi che hanno dato a Milano 86 preferenze contro le 65 della rivale Smirne. «Il gioco di squadra è stato decisivo», ha detto il sindaco Letizia Moratti subito dopo la vittoria. E infatti sull’Expo hanno lavorato, uniti e senza polemiche, il presidente del consiglio uscente Romano Prodi, con il ministro degli
Ministro degli Esteri
Esteri Massimo D’Alema, insieme all’amministrazione comunale milanese, al governatore lombardo Roberto Formigoni, al presidente provinciale Filippo Penati. Hanno viaggiato per il mondo, presentato progetti, mosso amicizie personali per raccogliere consensi e promuovere Milano. Riuscendo a raggiungere l’obiettivo. Una lezione per il Sistema Paese.
Tratto dalla Rassegna eventi storici di “Calendario” "L'Elisir d'amore" (1832) e "Lucrezia Borgia" (1833). Nato a Bergamo il 29 novembre 1797, è avviato giovanissimo allo studio della musica. Si afferma a Roma con la "Zoraide di Granada" (1822) e a Napoli con "La Zingara" (sempre 1822). 9 APRILE 1933 - MILANO. NASCE GIAN MARIA VOLONTÀ, “UN ATTORE CONTRO”. Nel 1962 ottiene il suo primo ruolo da protagonista nel film "Un uomo da bruciare", diretto dai fratelli Taviani e da Valentino Orsini e premiato dalla Criti-
ca al Festival di Venezia. 9 APRILE 2003 - BRESCIA. OMICIDIO DESIRÉE: CONDANNE FRA I 10 E I 20 ANNI PER I TRE MINORI IMPUTATI. 20 anni per Nicola, 16 per Nico e 10 per Mattia. Queste le condanne per i minorenni accusati dell'omicidio di Desirée Piovanelli, la ragazza di 14 anni, uccisa a coltellate a Leno (Brescia) il 28 settembre 2002. Nell'orribile vicenda è coinvolto anche un adulto, Giovanni Erra. 10 APRILE 1998 - BRESCIA. SEQUESTRO GIUSEPPE SOFFIANTINI.
Il generale dei carabinieri Francesco Delfino è accusato di concussione nell'inchiesta sul sequestro dell'imprenditore. Il 14 sarà arrestato.
nuele III in piazzale Giulio Cesare, durante l'inaugurazione della Fiera. Il re non è colpito, 16 morti e 40 feriti tra la folla.
12 APRILE 1928 - MILANO. ATTENTATO A VITTORIO EMANUELE III. Bomba contro Vittorio Ema-
12 APRILE 1928 - MILANO. INAUGURATO L'ISTITUTO DEI TUMORI. L’Istituto Vittorio Emanuele III per lo studio e la cura del cancro è inaugurato alle ore 15, alla presenza del Re, una presenza messa a rischio degli avvenimenti della mattina, quando un attentato aveva funestato l’apertura ufficiale della Fiera di Milano.
21 APRILE 1948 - SESTO SAN GIOVANNI (MILANO). NASCE IL CHIRURGO GINO STRADA, Chirurgo di guerra, Gino Strada fonda nel 1994 l'associazione umanitaria "Emergency". L’obiettivo dell’organizzazione è fornire assistenza alle vittime civili dei conflitti, menomate da ordig n i bellici come le mine antiuomo.
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JOB DI TUTTO UN PO’ MILANO
LAVORO
SCUOLA: ALLA MARTIN LUTHER KING CROLLA IL SOFFITTO
MOBILITÀ IN CRESCITA
I MURI CADONO DAVVERO
Il Crisp, centro di ricerca dell’Università Bicocca, ha analizzato la situazione contrattuale di 1.500.000 lavoratori di Milano e provincia, tra il 2000 e il primo semestre 2007. La mobilità della popolazione dipendente è passata dal 18% al 37%. Il 70% dei contratti avviati si è chiusa nei 7 anni di osservazione: tutte le forme contrattuali hanno una durata media sempre più breve, a cominciare dal contratto a tempo determinato, che non va oltre i 19 mesi. Nel periodo in esame il 68% dei lavoratori è rimasto stabile nella propria condizione, mentre il 12% è migliorato e solo il 7% è peggiorato. I dati raccolti evidenziano il concetto di cambiamento: è nata l’idea di percorso di lavoro.
Martedì 1 apriTUALITÀ le, ore 11, lezioJOB AT ne in seconda elementare alla scuola Martin Luther King: crolla un soffittto. All’improssivo, mentre la maestra spiegava, si è sentito uno scricchiolio. Gli alunni hanno alzato la testa e hanno visto un pezzo di muro staccarsi dal soffitto. Questione di un attimo: un bambino, fortunatamente, d’istinto si è alzato ed è così riuscito a mettersi in salvo. Mentre cocci, gesso e mattoni si sono schiantati sul suo banco. Nessun ferito, ma per tutti un grande spavento. E soprattutto un bambino ha rischiato di farsi male gravemente. «Poteva morire un alunno» ha dichiarato il preside dell’istituto. Que-
RE GHERARDINI DELL'ELEMENTA EMBLEMATICA CA LA VICENDA EDILIZIA SCOLASTI MILANO
no Gli intonaci rischia bambini ai di finire in testa spesso e le aule sono faggi e topi allagate. Scara indisturbati passeggiano male nei corridoi. Meno cature impal che ci sono le scuola: a tener su la e ce le hanno quelle intern fa messe sette anni a tolte. ancor e non le hanno
Attenzione! Caduta muri
SANITÀ
VIA LIBERA AL NUOVO 118 Sarà operativa la nuova azienda regionale dell’emergenza urgenza (AREU), il nuovo 118. La giunta lombarda ha detto sì. Il servizio avrà il compito di coordinare le diverse realtà già presenti sul territorio, al fine di integrare e ottimizzare le risorse esistenti. In questo modo si supera l’organizzazione della rete di emergenza territoriale legata ad un’unica struttura ospedaliera e si consentono modalità organizzative migliori. E nello stesso tempo si assicura sia l’azione pre-ospedaliera sia l’integrazione con tutte le strutture ospedaliere. Così sarà più facile intervenire nelle zone di confine tra una provincia e un’altra o in caso di emergenza su larga scala.
ELLA LOCONSOLO
10 - n. 3 - marzo
2008
Il problema dell’edilizia scolastica è sul numero 3 di marzo 2008. Per saperne di più: www.jobmilano.it
sto è solo l’ultimo di una triste serie di episodi, che hanno coinvolto moltissime scuole della città. L’ultimo lo scorso 10 settembre, quando una lastra di cemento, un metro per 50 centimetri, si è staccata dalla facciata esterna della scuola “Pascoli” di via Rasori. Il problema dell’edilizia scolastica è un tema caldo nella Milano dell’Expo: dalle infiltrazioni ai bagni in cattive condizioni, dal rischio caduta intonaci alle aule sporche. La maggior parte degli edifici scolastici della città sono in pessime condizioni. Il Comune deve intervenire con urgenza, perchè serve maggiore sicurezza.
spesso sempre più non cre- nativa, pa anche I genitori dei ragazzi e. Il diri- immigrati. Preoccu alcune in e a pianterreno dei piccioni dono più alle promess Fausto l’ipotesi, apparsa co, i terreni delgiurano di aver e MICHELA FINIZIO no le maestre gente scolasti riviste, di cedere ricevuto più gi e qualche che si impevisto scarafag scuole a privati Caielli, non ha nuosull’evo- le dell’edificio, informazione a costruire altrove le problema topo. alcuna gnino per scuodella dice e si ad andare vecchie i». Per l’oprazione come in altre La ristruttu Sono pronti luzione del progetto vi edifici scolastic . Interni ai genitori della risale al 1928, procedure «Ci avevano vie legali i le, sono i pluviali Gherardini, che preoccupato. posizione le elementare nel programdei lavori per e in cattivo stavelocizzate: scuola muri, intasati era già inserita promesso l’inizio andrebbero di Quarto opere pubvita alle infila la Musci istrazione avrebbe “Gherardini” to hanno dato ma triennale delle ma l’in- giugno» continu a un l’ammin il primo allali hanno rifatti Comune, ci siamo affidati approvare il finanzia Oggiaro. Dopo trazioni. Ora i bliche del per il «Ora i gior- potuto dell’anscorso maggio, hanno reso previsto fine prossim e dello la nei era no e gamento all’ester tervento avvocato mento entro di distanza, alle pagine di utilizzando ma restano grauna lettera per a quasi un anno bagni agibili, 2009. Di fronte ni invieremo no scorso, anche ha ancora ento del sicurezza. concrete. Se giornali le prioi problemi di il Comune non denuncia dei ottenere risposte i fondi di assestam necessa- vi queento» racconministrazione imento, l’am2007. I genitori stanziato le risorse «Dopo l’allagam rità dell’am parte il provved paga- bilancio razione delpresidente del per questo e e alla fine delzione dovrà rie per la ristruttu lo sanno. E ta Silvia Musci, vigi- sono cambiat il Consiglio ha ministra di ulti- sto allagate di ano di riaccendei genitori «i questa specie scorso minacci Con l’edificio. Le aule comitato l’anno re». motivo uti con dicono finite anche interven azione dei del confronto i genitori si via Cittadini sono li del fuoco sono votato l’anticip la dere i toni però, matum L’acqua è sollevando un La pressioAllo stato attuale, a portare a termine su Youtube, altre due volte. gli amministratori. i bam- lavori. approva- pronti caso su cui per l’attenzione «Chi può perdi nuovo. Oggi vero e proprio dei media e dev’essere ancora loro battaglia. rata l’at- entrata definitivo, ad andare a suo figlio ne pubblica, in il progetto settimane si è concent e degli bini continuano metterselo, porta Patrizia dell’opinione che cada to media avviare l’iter na elettorale, tenzione dei lezione col pericolo necessario per altrove» dichiara piena campag nuova to. Se tutscuola attene consigliee dare una amministratori. l’intonaco». La della gara d’appal potreb- Quartieri, maestra solo chi potrebb sono spenti i anni che venzia. Da quando si de da circa sette to va bene, il cantiere re comunale «rimane alter- spinta alla burocra fato, interni stati i dell’ann sono scelta fine tolti i pontegg riflettori, però, be aprire alla non può fare una interven- gano al 2009. all’ultimo piano ti solo alcuni piccoli oppure slittare - (nella foto), are la situazio depositi di guati per tampon si sono formati Il principane di emergenza.
a cura di ANTON
NE ABBIAMO GIÀ PARLATO
ATTUALITÀ OB J MILANO
SANITÀ: LE LISTE D'ATTESA
TAC, BASTA PAG
Anche per le risonanze magnetiche, gli esami e le visite specialistiche. 100, 200, 300 euro e come per magia i tempi si accorciano. Per chi, invece, è costretto a fare con il servizio pubblico deve mettersi il cuore in pace, e aspettare. di GRETA LA ROCCA I In Lombardia la sanità è in salute, almeno in confronto con le altre regioni. Lo dice il rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni della Cattolica di Roma. Uno studio che premia la sanità lombarda, definendola un sistema “coerente e omogeneo” rispetto ai bisogni dei cittadini, la domanda dei servizi, l’offerta e la spesa. Ma
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poi c’è l’altra faccia della medaglia: quella dei pazienti che tutti i giorni si mettono in coda per una visita o un esame. E la musica cambia. «Questi sono i dati ufficiali» esordisce Emilio Didonè, responsabile Cisl per la sanità «ma sono molto lontani dal vivere quotidiano degli abitanti della Lombardia, sempre più costretti a mettere mano al portafoglio per evitare le estenuanti liste di attesa».
L’attesa è lunga, soprattutto in città Quattro mesi per una visita oculistica all’Istituto Auxologico Italiano e “solo” tre all’ospedale Pio X, cinque per una visita cardiologia al Gruppo Multimedica, sette per una radiografia al tubo digerente al San Raffaele,… tanta l’attesa e altrettanta la pazienza per chi si presente agli sportelli di Asl e ospedali o si avventura nella preno-
tazione telefonica. «Tante volte donne e uomini, pensionati o lavoratori mi hanno raccontato che, davanti alla prospettiva di attendere 4 mesi per una ecografia alla vescica, hanno preferito sborsare 100 euro per eseguirla privatamente; altri 130 euro per un’ecografia renale e 100 euro per una ecografia alla prostata» prosegue Didonè «in tutto 330 euro sborsati allo stesso ospedale per le visite cosiddette in “intramoenia”, cioè eseguite da medici pubblici ma in regime privato». Ogni giorno i medici di Milano eseguono migliaia e migliaia di visite, esami, ricoveri con
attese lunghe, spesso lunghissime. Eppure, qualche volta, è possibile prenotare un servizio anche in tempi ragionevoli, dipende dagli ospedali e dal tipo di prestazione richiesta. In città ci sono più problemi che in provincia: a Milano esistono strutture sanitarie di ottimo livello, che richiamiamo pazienti non solo lombardi. Qui, inoltre, la popolazione è molto più numerosa e, inevitabilmente, le liste d’attesa si allungano. «Ogni cittadino ha diritto ad avere risposte o cure necessarie, in tempi accettabili e compatibili con il problema di salute» precisa Didonè.
JOB MILANO
Tempi d’attesa Da giovedì 21 a mercoledì 27 febbraio abbiamo telefonato ai centri di prenotazione dei principali ospedali di Milano. Abbiamo chiesto quanti giorni di attesa erano necessari per effettuare una prestazione con il servizio sanitario nazionale e quanti, pagando, per fissare un esame o una visita privatamente.
San Pio X
Multimedica
Auxologico
San Raffaele
Niguarda
Galeazzi
Pini
Policlinico e Mangiagalli
4 mesi
2 mesi
2 settimane
non necessaria
insieme a visita cardiologica
insieme a visita cardiologica
n.d.**
35 giorni
3-4 giorni 140 euro
1 settimana 115 euro
immediata 145 euro
non necessaria
insieme a visita cardiologica
insieme a visita cardiologica
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
2 mesi
1 settimana
2 mesi
2 giorni
1 settimana
3 settimane
5 giorni
1 mese
2 giorni 230 euro
2 giorni da 190 a 235 euro
1 settimana 304 euro
n.d.**
2 giorni 200 euro
n.d.**
n.d.*
1 giorno da 100 a 200 euro
2 mesi
3 settimane
2 settimane
2 settimane
10 giorni
2 mesi
da 25 giorni a 1 mese
2 mesi
2 settimane 420 euro
1 settimana 290 euro
1 settimana 380 euro
2 giorni 352 euro
3 giorni 400 euro
n.d.**
n.d.*
1 giorno da 100 a 200 euro
1 mese
2 settimane
1 settimana
2 giorni
5 giorni
non necessaria
1 giorno
1 mese
3-4 giorni 100 euro
3 giorni 40 euro
1 settimana 67 euro
2 giorni 70 euro
3 giorni 50 euro
n.d.**
n.d.*
1 giorno da 100 a 200 euro
3-4 giorni
3 mesi
1 giorno
7 mesi
2 settimane
non necessaria
n.d.**
2 settimane
1 giorno 200 euro
1 mese 250 euro
1 giorno 196 euro
n.d.**
n.d.**
n.d.**
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
3 mesi
3 mesi e 1/2
no con Asl
2 mesi
1 mese e 1/2
n.d.**
n.d.**
2 settimane
1 settimana 100 euro
1 settimana 300 euro
1 settimana 347 euro
1 settimana 480 euro
3 giorni 85 euro
n.d.**
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
1 mese e 1/2 30 euro
Fino a maggio no prenotazioni
1 mese
2 mesi
1 mese e 1/2
n.d.**
n.d.**
2 settimane
2 mesi 180 euro
2 giorni 90 euro
1 giorno 150 euro
2 giorni 140 euro
1 mese 222 euro
n.d.**
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
1 mese e 1/2
da 2 settimane a 3 mesi
Fino a marzo no prenotazioni
2 mesi
1 mese
n.d.**
n.d.**
2 mesi
1 settimana da 85 a150 euro
2 giorni 146 euro
1 giorno 104 euro
2 giorni 100 euro
3 giorni 85 euro
n.d.**
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
7 mesi
3 mesi
4 mesi
2 mesi
2 mesi e 1/2
n.d.**
n.d.**
da 2 a 3 settimane
3 settimane 150 euro
1 settimana da 85 a150 euro
2 giorni 105 euro
1 settimana 105 euro
5 giorni 85 euro
n.d.**
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
Visita pneumologica
1 mese e 1/2
3 mesi e 1/2
1 mese
n.d.**
n.d.**
n.d.**
n.d.**
1 mese e 1/2
1 settimana 150 euro
1 settimana 80 euro
1 giorno 104 euro
1 mese 130 euro
5 giorni 85 euro
n.d.**
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
Visita cardiologica
4 mesi
5 mesi
1 mese
1 mese
1 mese e 1/2
2 mesi
18 giorni
1 mese
3-4 giorni 105 euro
1 settimana 105 euro
1 settimana 104 euro
in giornata 75 euro
2 giorni 85 euro
3-4 giorni 165 euro
immediata da 100 a 200 euro
1 giorno da 100 a 200 euro
3 mesi
1 mese
2 mesi
più di 2 mesi
3 mesi
1 settimana
n.d.**
2 mesi
1 giorno 105 euro
1 settimana 75 euro
1 settimana 103 euro
2 giorni 108 euro
2 giorni 85 euro
3-4 giorni 100 euro
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
n.d.**
n.d.**
n.d.**
n.d.**
n.d.**
2 mesi
n.d.**
2 mesi
n.d.**
n.d.**
n.d.**
1 settimana 69 euro
1 settimana 85 euro
10-15 giorni 150 euro
n.d.**
1 giorno da 100 a 200 euro
Elettrocardiogramma sotto sforzo
Tac per sospetta lombisciatalgia
Risonanza al ginocchio
Raggi x alla spalla
Radiografia tubo digerente
Gastroscopia
ARE Pochi i miglioramenti, il cup non basta L’argomento scotta e non è nuovo: già nel duemila la presidenza della Repubblica aveva sollecitato le istituzioni ad affrontare questo problema. Purtroppo sono ancora pochi i miglioramenti: «Nonostante i diversi interventi organizzativi, come l’attivazione di un numero verde, messi in atto dalla Regione» puntualizza Didonè «le code a Milano non si sono accorciate, anzi su certi esami e visite poco è cambiato». A conferma degli interminabili tempi d’attesa, i risultati dell’inchiesta realizzata da
Agenziafotogramma
Mammografia
Visita ginecologica
Visita oculistica
Visita dermatologica
Visita dentistica
* non disponibile: l’Istituto Gaetano Pini chiede di lasciare un recapito telefonico al quale essere richiamati per poter prenotare una visita privata. Dopo una settimana, non eravamo ancora stati ricontattati ** prestazione non prevista
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ATTUALITÀ OB J MILANO
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nica Mangiagalli si passa dai due mesi a un giorno a prescindere dal tipo di prestazione richiesta; all’ospedale Galeazzi si aspettano al massimo 15 giorni per una visita dentistica (contro i due mesi con il sistema sanitario); lo stesse dicasi per gli ospedali Niguarda o San Raffaele: qui è possibile eseguire una visita cardiologia il giorno successivo alla prenotazione. All’Istituto Auxologico Italiano è possibile effettuare una mammografia da un giorno all’altro (contro un mese con il sistema sanitario). Gli esempi sono tanti e il risultato non cambia: non più liste d’attesa di due, tre, quarto mesi…ma di soli tre, quattro, sette giorni. «Dal 1998 le Regioni hanno l’obbligo di fissare e aggiornare continuamente i tempi massimi ragionevoli entro i quali garantire le cure ai cittadini, che devono essere pubblicati e resi trasparenti, a disposizione degli stessi malati».
“Job” in alcune delle principali strutture sanitarie pubbliche e private della provincia: in 8 ospedali abbiamo verificato (nell’ultima settimana di febbraio 2008) i tempi di attesa per 13 diverse prestazioni. Ed ecco cosa abbiamo scoperto. Pochi sono i casi in cui si aspetta solo una settimana, il più delle volte le attese vanno da un mese e mezzo ai cinque, se non addirittura sette. E il malato, nel frattempo, può peggiorare.
Milano: i risultati sono poco confortanti All’ospedale San Pio X sono necessari 2 mesi per un tac o una risonanza, 3 per una gastroscopia o una visita dermatologica, 4 per un elettrocardiogramma sotto sforzo. Va meglio per chi ha bisogno di una radiografia al tubo digerente, solo 4 giorni. Al Gruppo Mutimedica: 3 mesi e mezzo per una gastroscopia o una visita pneumologica, addirittura 5 per una visita cardiologia e, fino alla fine di maggio, è impossibile prenotare una mammografia. Tutto esaurito. Meno problematico prenotare una visita all’Istituto Auxologico Italiano, all’ospedale San Raffaele o all’ospe-
8 - n. 4 - aprile 2008
dale Niguarda; o all’Istituto Gaetano Pini, all’ospedale Galeazzi o alla clinica Mangiagalli: attese ancora lunghe, ma qui, salvo poche eccezioni, è possibile effettuare una visita entro due mesi. Tempi biblici, ma pur sempre
inferiori ad altre realtà. «Tanti sono i casi in cui si superano i tempi massimi previsti dalla Regione, alcuni già troppo lunghi se teniamo conto dell’ansia di attesa del cittadino» puntualizza Didonè. Eppure i tempi si accorciano
se il malato paga. Le liste d’attesa, prima eterne, per magia si riducono: «La parola “a pagamento o privatamente” pronunciata allo sportello prenotazione riduce drasticamente i tempi di attesa di esami, visite e ricoveri». Alla cli-
N E L L E A LT R E R E G I O N I
E a Napoli ci vogliono anche 400 giorni per un intervento Con i centri unici di prenotazione le attese sono state ridotte, ma non abbastanza. E i casi limite certo non mancano. I milanesi, vien da dire, si possono consolare. Al Nord le liste d’attese sono diminuite, rispetto ai dati 2007, ma solo per alcune prestazioni, come evidenzia un’inchiesta di Repubblica-Salute del 7 febbraio scorso. A Torino, grazie all’introduzione del servizio di prenotazione unico, la situazione è migliorata, tuttavia non per moc e visita ortopedica. Attese più brevi, “solo” 30 giorni, e un risparmio di tempo e, soprattutto denaro, anche a Firenze e Bologna grazie al cup (centro unico prenotazioni). A Genova, invece, bisogna aspettare un anno e mezzo per una desitometria ossea, uno degli esami inseriti nel secondo pacchetto di emergenze dall’assessore della sanità. Nel primo la Regione ha individuato tac ed ecografie, per le qua-
li è necessario un mese di attesa. A Padova non è possibile effettuare una mammografia prima di tre mesi; mentre si rischia di attendere anche 4 mesi per una ecografia e 8 per una visita specialistica. Nella capitale la situazione peggiora: un anno e mezzo per una mammografia, così come per un esame diagnostico. A Napoli, invece, si aspetta fino a 400 giorni per un intervento. Critica, a Sassari, l’ecografia renale, per la quale si va dai 5 agli 8 mesi. A Reggio Calabria le liste d’attesa restano un problema: più di 3 mesi per una visita ortopedica o un elettrocardiogramma. A Bari, invece, il centro unico prenotazione permette di ridurre i tempi, mentre le liste d’attesa infinite sono ancora una realtà, e un problema, a Palermo.
Il sistema sanitario italiano è povero I dati di questa indagine dimostrano come in alcune strutture sanitarie milanesi le iniziative della Regione Lombardia non sono riuscite a risolvere il problema. «I ventinove mesi di attesa necessari all’Asl di Benevento per una vista odontoiatrica a una bimba di 4 anni affetta da carie multipla rappresentano un triste primato del nostro servizio sanitario nazionale». Secondo il centro studi economici–sanitari dell’Università “Tor Vergata” di Roma, i maggiori colpevoli di questo impoverimento sono i ticket regionali a carico del paziente, i farmaci non rimborsabili, le situazioni di disabilità e le cure odontoiatriche, non comprese nella copertura del sistema sanitario. A questo va sommato il costo di esami e visite a pagamento che molto spesso le famiglie sono costrette ad affrontare per evitare estenuanti liste d’attesa. E chi non fosse nella condizione di pagare una visita privata, il cui prezzo può raggiungere anche i 400 euro, ha una sola possibilità: mettersi pazientemente in fila e aspettare. I
COPERTINA JOB MILANO
58 EURO: È QUANTO VERRÀ TOLTO DALLE TASCHE DI OGNI FAMIGLIA NEL 2008
Luce e gas, con il caro-petrolio, continuano la loro ascesa. Per il terzo trimestre consecutivo l’Autorità ha annunciato rincari oltre il 4%. In arrivo un bonus per i più disagiati. E gli altri? Si può risparmiare razionalizzando o cambiando gestore. Ma la giungla delle tariffe non aiuta.
Siamo in
BOLLETTA di CHRISTIAN D'ANTONIO e MARCO GUIDI
La raffica di aumenti dei costi energetici non conosce sosta. Per il terzo trimestre consecutivo, una sequenza che si verifica raramente, l’Autorità dell’energia ha comunicato
che da aprile le tariffe rincarano del 4,1% per l'elettricità e del 4,2% per il metano. Questo significa che per una famiglia media la spesa annuale aumenta di 58 euro. In sostanza, la paga di un giorno lavorativo basterà solo per far fronte all’aumento del-
l’utenza domestica. L'aumento si deve ai 18 euro che saranno spesi in più per l'elettricità (consumo medio da 2.700 kilowattora l'anno) e ai 40 euro spesi in più per il gas (riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi). Questo perché dal gen-
naio 2007 il greggio è aumentato del 93%. Poi ci sono le tasse. Poi la dipendenza altissima dell’Italia dall’approvvigionamento del petrolio. Così la bolletta energetica degli italiani dal marzo 2007 a oggi è salita del 10%. All’estero, con una maggiore scelta di fonti
rinnovabili, la situazione non è così drammatica. Da noi, invece, sono in aumento i casi di interruzione del servizio per mancati pagamenti.
Attenti alla tutela Per il momento, non resta che leggersi bene la bolletta e atti-
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COPERTINA OB J MILANO
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SE VOLETE CAMBIARE
varsi per risparmiare. Non tutti sanno che da quando il mercato è in concorrenza (luglio 2007) le aziende che distribuiscono l’energia nelle nostre case hanno in teoria la libertà di applicare tariffe libere. Per questo l’Autorità ha istituito il Servizio di maggior tutela applicato alle famiglie per le quali è garantita la fornitura di energia a prezzi stabiliti. Con la prima bolletta di quest’anno, ad esempio, i clienti dell'Enel hanno ricevuto un modulo per l'adesione a questo servizio che garantisce un costo unico più basso. I clienti che ne usufruiscono che intendessero stipulare contratti con venditori del mercato libero, avranno il diritto di cambio con un preavviso di un mese. I clienti che non sottoscrivono alcuna nuova offerta continuano a pagare la tariffa fissata dall’Autorità. Se si calcola di concentrare i consumi in una fascia oraria, invece, conviene aderire a uno dei programmi di risparmio energetico dei vari distributori. Attenzione però: i consumi di elettrodomestici fuori dalla fascia prescelta costeranno molto di più.
Concorrenza trasparente Con la liberalizzazione di gas ed elettricità la giungla di tariffe rischia di diventare più intricata di quella che ha portato l’apertura della telefonia. Per farsi un'idea si può consultare il sito www.autorità.energia.it dove ci sono gli elenchi dei venditori, molti dei quali attivi anche su base provinciale o regionale. Potenzialmente però con la liberalizzazione qualsiasi venditore può vendere in ogni parte d'Italia e non importa la sua sede. Al momento non esiste un raffronto che metta insieme tutte le offerte. L'Autorità per ogni proposta ha però reso obbligatoria la scheda di confronto prezzi, che mette a confronto la spesa per diversi livelli di consumo se si scegliessero le condizioni di maggior tutela o quelle proposte dall'offerta in questione, evidenziando l'eventuale risparmio o spesa aggiuntiva. L'Autorità sta poi definendo un "price calculator" su Internet che potrà permettere di confrontare le diverse offerte per ambiti territoriali. I
Risparmi possibili: bisogna concentrare i consumi in una fascia oraria fissa.
I numeri 3,3
Per la vendita porta a porta, o con banchetti nei centri commerciali o nelle strade, o al telefono, il personale che propone offerte commerciali deve sempre qualificarsi, consegnare un documento dal quale risultino elementi identificativi propri e dell’impresa di vendita per cui opera (indirizzo, numeri telefonici, fax, sito Internet).
Bisogna chiedere sempre la scheda di confronto dei prezzi, prevista dal Codice di condotta commerciale.
Farsi specificare i tempi tecnici necessari per l’effettiva sostituzione del precedente venditore.
L’Adiconsum consiglia di tenere la vecchia tariffa che corrisponde al profilo d’utenza abituale.
Aderire alle offerte su specifiche fasce orarie solo se si pensa di poter spostare la propria utenza in quella fascia.
Con la liberalizzazione del mercato energetico, arrivata in Italia lo scorso luglio, solo ora si vedono i primi effetti concreti per i consumatori. Questo significa che nei centri commerciali come al telefono, possiamo facilmente incappare in qualche offerta di cambio fin troppo “agevolata”. Bisogna avere chiaro quali sono i propri diritti, come i doveri dei nuovi gestori che ci propongono il cambio di fornitura. Anche se non obbligatoria, l’Autorità ha predisposto una lista con i nomi e le sedi delle nuove società operative su tutto il territorio, verificabile sul sito www.autorita.energia.it. Per il resto, valgono le stesse regole che furono suggerite ai tempi dell’apertura del mercato telefonico. Con qualche precauzione in più. Allo stato attuale, infatti, converebbe in ogni caso non discostarsi dalla tariffa di maggior tutela, quella fissata dall’Autorità.
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L’INFLAZIONE RILEVATA DALL’ISTAT NEL MESE DI MARZO.
SONO PASSATI DA QUANDO L’INFLAZIONE TOCCÒ PICCHI COSÌ ALTI.
L’INCREMENTO DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE NELL’ULTIMO ANNO.
L’AUMENTO DEL COSTO DELL’ENERGIA NELL’ULTIMO MESE.
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JOB MILANO
GESTORE ATTENTI A... Verificare il prezzo del servizio e le sue possibili variazioni nel tempo, durata e altre spese del contratto.
Diritto al ripensamento: entro 10 giorni si può cambiare idea (se il contratto è stato stipulato fuori dalla sede dell’operatore).
Un bonus sulla luce Le condizioni di maggior tutela devono essere riportate chiaramente nel prospetto.
Attenzione alla pubblicità dei prezzi congelati: spesso sono tariffe nuove a cui bisogna aderire, che comportano costi fissi maggiori della vecchia.
I costi fiscali sulla bolletta sono uguali per tutti gli operatori in Italia.
Sconti per circa 5 milioni di famiglie con un reddito non superiore ai 7.500 euro.
Grazie a un decreto interministeriale l'Autorità sta mettendo a punto un’iniziativa di tutela sociale per alleviare i rincari per gli utenti. Si tratta di un bonus che riguarda circa 5 milioni di famiglie per uno sconto totale intorno ai 400 milioni per l’elettricità che significherebbe uno sgravio fino a 120 euro per i nuclei familiari più numerosi, ovvero il 20% in meno della spesa media. In attesa di un piano analogo per il gas, entro questa estate la documentazione per la richiesta del bonus sarà predisposta dai comuni ma i rimborsi saranno calcolati dal primo gennaio scorso. I beneficiari saranno i nuclei con reddito non superiore a 7.500 euro annui, e con un contratto di fornitura elettrica di potenza non superiore a 3 KW. Agevolazione estesa anche ai malati che hanno necessità di macchine indispensabili per il mantenimento in vita. La documentazione necessaria deve essere presentata, da parte dell’interessato, al Comune di residenza ogni 12 mesi. Sarà poi il Comune a trasmettere al distributore territorialmente competente l’elenco degli aventi diritto al bonus, che viene accreditato in bolletta. Il cliente finale è tenuto a segnalare al Comune, entro il mese successivo all’evento, ogni eventuale variazione che modifichi o abbia fatto decadere il diritto alla compensazione.
L’UNIONE FA LA FORZA
Ma come fanno i consumatori... Organizzati e informati, i gruppi di acquisto risparmiano con l'energia pulita.
Stockxpert
Risparmiare usando energia pulita? In un futuro, non poi così lontano, si potrà fare. A Milano ci si sta attrezzando. «Nel quartiere QT8 abbiamo già un progetto, anche se ancora in fase embrionale, cui si è interessata anche l’Aem» dice Michele Bernelli del GASd’8 di Milano, uno dei Gruppi d’acquisto solidale più attivi in Lombardia. Villette con pannelli solari, generatori d’energia pulita, regolatori di temperatura autonomi. Il progetto QT8, nato dall’iniziativa di un comitato di residenti stufi di bollette sempre più care e inquinanti, vuole essere un
modello per l’autoproduzione territoriale, di cui il primo passo è l’acquisto collettivo d’energia pulita. Ecco perché si è costituita Gas Energia, un’associazione di livello nazionale composta da tanti gruppi d’acquisto (Gas, appunto) locali. «Il fine è quello di sederci a un tavolo con i generatori e i fornitori di energia e scegliere insieme tariffe che incentivino il risparmio e si basino su fonti pulite», continua Bernelli. Un accordo nazionale di massima, è stato già stipulato, per esempio, con l’azienda La 220 dell’imprenditore bresciano Giuseppe Zanardelli. «Con
15,2
5,5
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per cento
per cento
euro
kWh
L’AUMENTO TENDENZIALE DELLE BOLLETTE DI LUCE, ACQUA E GAS A FEBBRAIO.
L’AGGRAVIO ANNUO PER LE FAMIGLIE DOPO I RINCARI DI LUCE E GAS.
IL CONSUMO ENERGETICO MEDIO DI UNA FAMIGLIA ITALIANA IN UN ANNO.
LA PERCENTUALE DI CRESCITA DEI COSTI DELL’ENERGIA IN UN ANNO.
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COPERTINA OB J MILANO
I C O N S I G L I D E L L’ E S P E R T O
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Risparmarmiare è possile Basta ridurre i consumi
Mettendosi assieme molti consumatori riescono a ridurre i costi energetici, grazie anche a contratti di fornitura collettiva che rispettano l’ambiente.
ECO-COMPATIBILI E SOLIDALI
la liberalizzazione il mercato è sovrano. Per cui, se è vero che c’è più possibilità di scegliere, è altresì vero che più consumi e più il fornitore ti concede sconti. Noi invece promuoviamo un consumo responsabile, in cui chi riesce a risparmiare energia rispetto al passato ottiene tariffe speciali, una specie di premio. Le basi dell’accordo con l’azienda bresciana, che prevede anche un fondo da destinare alla produzione d’energia pulita, sono proprio queste», spiega Bernelli. Tra i punti della collaborazione con La 220, figura anche la promo-
zione di una formula particolare di contratto estendibile anche a chi non fa parte dei Gas. Un “contratto solidale” che potrà essere sottoscritto da qualsiasi singolo consumatore voglia risparmiare investendo sull’energia pulita. «Tariffe studiate a tavolino per un consumo consapevole, tutela dell’ambiente, forniture d’energia di qualità, massima trasparenza su bollette e origini dell’energia prodotta. Il nostro contratto prevede tutti questi punti e sarà a disposizione di chi ha a cuore il problema energetico», conclude Bernelli.
gli aumenti
Dall’inizio 2006 a questo mese le tariffe di luce e gas sono cresciute a ritmo costante. Prezzi in centesimi di euro per Kilowatt/ora
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Prezzi in centesimi di euro per metro cubo
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gennaio 2006
aprile 2008
gennaio 2006
LUCE
I numeri 63000
aprile 2008 GAS
Apparecchi efficienti e fonti rinnovabili. Con qualche accorgimento si può ridurre i costi fino al 50% dei costi. Il mercato ha la bacchetta magica? Dati i piccoli margini disponibili per Molti pensano di sì. Altri invece si fer- ridurre i costi del segmento vendita di mano ad analizzare vantaggi e costi energia, il prezzo del kWh non dimidel libero scambio concedendosi il be- nuirà in modo significativo con l’avneficio del dubbio. Lorenzo Pagliano, vento del mercato. Se si pensa che la direttore di eErg (end-use Efficiency bolletta è il prodotto del prezzo del Research Group), gruppo di ricerca kWh e del numero di kWh consumati sull’efficienza energetica negli usi fi- e che, dunque, sul primo fattore si può nali dell’energia della facoltà di Inge- far ben poco, chiedere sconti al fornigneria del Politecnico di Milano, do- tore è meno conveniente che risparcente di Fisica dell’edificio e Fisica tec- miare (si può arrivare anche al 50%) nica ambientale, è tra questi. E spiega: sui propri consumi. Magari utilizzan«Non è detto che la liberalizzazione, do apparecchi efficienti e attingendo a attuata dal governo fonti rinnovabili. Prodi nel 2007, del settore energetico Risparmiare sui conporterà a un calo delsumi. Ci fa degli le bollette per i sinesempi? goli consumatori. Ce ne sono moltissiL’esempio inglese mi. Dall’utilizzo di della seconda metà lampade fluorescendegli anni ’90 è inditi a basso consumo al cativo in questo senposto delle tradizioso: a un dimezzanali lampadine inmento dei costi di candescenti, a quelgenerazione non corlo di un interruttore rispose un’analoga e una presa unica riduzione dei prezzi. per tutti gli apparecPer vigilare sul merchi di intrattenimencato occorrerà semto (stereo, tv, videopre l’opera di un Re LORENZO PAGLIANO registratore, compugolatore attento a chi Direttore si un gruppo di ricerca sull’efficien- ter…). Occorre, poi, specula sulla pelle za energetica al Politecnico di Milano. scegliere con cura i degli utenti». nostri elettrodomestici, a cominciare dal frigorifero (eviSi dice sempre che l’Italia è in ritardo tare i congelatori tropicali o subtropricon le liberalizzazioni. Vale anche per cali). C’è da dire che le nuove tecnoil mercato energetico? logie ci vengono incontro: chi può faNon direi. L’Italia, per esempio, ha sta- rebbe bene a sostituire il boiler eletbilito che nessuna ditta possa posse- trico dell’acqua calda con un boiler sodere più del 50% della potenza di ge- lare o a gas. nerazione elettrica. Cosa che altri pae- E per chi cambia la caldaia, il consisi europei non hanno fatto per contra- glio è di assicurarsi che la nuova sia stare la concentrazione di mercato. ad alto rendimento, possibilmente a Qual è il futuro dei piccoli consuma- condensazione e con sistema avanzatori con le nuove strategie aziendali ti di controllo della produzione e deldei fornitori di energia? la distribuzione di calore.
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340
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gigawatt
per cento
euro
venditori
QUANTITÀ DI ENERGIA BRUCIATA IN LOMBARDIA IN UN ANNO.
CONSUMO LOMBARDO DI ENERGIA SUL TOTALE NAZIONALE.
L’AUMENTO IN BOLLETTA DI LUCE E GAS DAL 2005 AD OGGI.
DI ELETTRICITÀ ISCRITTI VOLONTARIAMENTE AL SITO DELL’AUTORITÀ.
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JOB ATTUALITÀ MILANO
VA IN PENSIONE IL BUONO SCUOLA DELLA REGIONE: ECCO LE NOVITÀ
Ragazzi, studiate! Alla dote ci pensiamo noi Più fondi e un meccanismo di accesso più semplice: ecco le novità per le famiglie lombarde per il prossimo anno scolastico. Domande da presentare entro il 30 giugno. di JARVIS MACCHI I Oltre sessantatré milioni di euro di “dote” per le famiglie degli studenti lombardi. Per dare più libertà nella scelta dell’istituto scolastico, sostenere i redditi più bassi, premiare il merito e aiutare la formazione e l’integrazione nel sistema scolastico dei disabili. Sono questi, in estrema sin-
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tesi, i numeri e le finalità della nuova “dote scuola” della Regione Lombardia che dal prossimo anno scolastico 2008-2009 riunirà e integrerà l’ex buono scuola e gli altri finanziamenti a sostegno delle famiglie e degli studenti. Con un meccanismo nuovo per l’accesso ai fondi, più semplice e meno burocratizzato, e una filosofia di fon-
do che cambia radicalmente, con la Regione a diretto contatto con
il cittadino. Per ottenere la nuova dote scuole è necessaria una sola domanda da presentare online (vedi box). L’assegnazione del contributo viene comunicata alle famiglie prima
dell’inizio dell’anno scolastico. Quanto alle nuove tipologie di finanziamento, quattro sono le categorie di intervento previste. La prima è quella dedicata al sostegno al reddito, un contributo attraverso il quale la Regione intende finanziare la permanenza nel sistema dell’istruzione per gli studenti meno abbienti nelle scuole statali. Un’altra è quella dedicata al supporto alla scelta: fondi destinati a sostenere la libertà di frequentare una
JOB MILANO
I NUMERI 50 Milioni LA LIBERTÀ DI SCELTA (EX BUONO SCUOLA)
8,7 Milioni PER IL SOSTEGNO AL REDDITO
3 Milioni PER PREMIARE IL MERITO
1,8 Milioni PER IL SOSTEGNO ALLE PERSONE DISABILI
63,5 Milioni di euro È IL TOTALE DELLA DOTE SCUOLA PER L’ANNO 2008/2009 scuola paritaria. Ci sono poi dei riconoscimenti dedicati al merito, che premiano gli studenti dai risultati più brillanti con ticket da spendere presso esercizi convenzionati o gratificazioni in denaro (solo per i maturandi), mentre l’ultimo stanziamento è dedicato a favorire una formazione personalizzata nella scuola paritaria per gli studenti disabili. Ma la vera novità sta nella filosofia di fondo che ha ispirato il concetto della dote, applicato non solo al sistema scolastico primario e secon-
dario,ma estesa a tutte le iniziative regionali di sostegno ai cittadini nel campo della formazione professionale e del lavoro. In pratica con il nuovo meccanismo la Regione concentra la propria azione sui criteri di accreditamento per garantire la qualità degli operatori, e sulla valutazione dei risultati raggiunti, valorizzando il libero incontro tra i cittadini e gli operatori, operando inoltre una semplificazione burocratica che aiuta il contatto diretto con l’istituazione.
LE TIPOLOGIE E I REQUISITI
Tutto quello che c’è da sapere La mappa dei finanziamenti e i documenti da presentare. SOSTEGNO
AL REDDITO
SOSTEGNO
ALLA SCELTA
È un aiuto alla permanenza nel sistema dell’istruzione per gli studenti meno abbienti delle scuole statali primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e secondarie superiori statali. Per richiedere la dote lo studente deve: - risiedere in Lombardia - frequentare una scuola statale situata in Lombardia oppure nelle Regioni confinanti a condizione che la frequenti come pendolare - presentare a livello familiare un indicatore della situazione economica (ISEE) equivalente o inferiore a 15.458,00 euro. La dote può variare da 120 a 320 euro. È un aiuto alla libertà di scelta di frequentare scuole paritarie Per richiedere la dote lo studente deve: - risiedere in Lombardia - frequentare una scuola paritaria, legalmente riconosciuta e parificata situata in Lombardia, oppure nelle Regioni confinanti, a condizione che la frequenti come pendolare - avere un indicatore reddituale inferiore o uguale a 46.597,00 euro. La dote corrisponde al 25% della previsione di spesa con un tetto massimo di 1050,00 euro.
IL
È un riconoscimento agli studenti più brillanMERITO
ti che frequentano il terzo anno delle scuole secondarie di primo grado (medie) e le scuole secondarie superiori, statali e non, paritarie e legalmente riconosciute e parificate con sede in Lombardia. Per richiedere la dote lo studente deve: - risiedere in Lombardia - frequentare una scuola paritaria, legalmente riconosciuta e parificata situata in Lombardia, oppure nelle Regioni confinanti, a condizione che la frequenti come pendolare - avere un indicatore reddituale inferiore o uguale a 20.000,00 euro. E aver conseguito una votazione pari a: - “Ottimo” per gli allievi che hanno concluso il terzo anno della scuola - da 7,5 compreso a 10 decimi per gli allievi che hanno concluso il I, II, III e IV anno della scuola secondaria superiore. - Gli studenti che hanno concluso il V anno della scuola secondaria superiore riportando la votazione di 100 e lode sono beneficiari della Dote Merito a semplice presentazione della domanda senza indicazione della situazione reddituale. - L’entità della dote varia da 500 a 1000 euro.
LA DISABILITÀ
È un sostegno per favorire una formazione personalizzata anche nella scuola paritaria. Nel caso di alunno portatore di handicap certificato, frequentante scuola paritaria, verrà riconosciuto un contributo aggiuntivo pari a 3.000,00 euro.
Come si richede la dote scuola È possibile richiedere i contributi della dote scuola presentando le domande dal 21 aprile fino al 30 giugno 2008. Le domande vanno presentate esclusivamente online sul sito della Regione Lombardia www.regione.lombardia.it. Chi non potesse inoltrare la domanda online può rivolgersi al proprio comune di residenza con il foglio compilato o compilarlo al momento. Al momento della compilazione della domanda sarà calcolato in automatico l’ISEE. Per
quanto riguarda i contributi per gli studenti meritevoli fino al 30 giugno saranno accettati quelli relativi all’anno scolastico 20062007. Per l’anno scolastico 2007-2008 ci sarà un’apposita finestra dal 1 al 30 settembre 2008 per le domande. Durante quel periodo sarà possibile inoltrare anche le domande per le altre tipologie di contributo o modificarle, però le richieste pervenute saranno inserite in una graduatoria a parte e saranno soddisfatte se avanzeranno fondi.
JOB MILANO ALLA RADIO Luce e gas: con il caro-petrolio siamo in BOLLETTA, a “Marconi radio aperta”, venerdì 18 aprile, dalle 9 alle 12. Conduce Fabio Pizzul
fm 94.8
Musica & Notizie
www.radiomarconi.fm
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ATTUALITA’ OB J MILANO
VITA DA POMPIERE
Non si vive di sola GLORIA I vigili del fuoco sono amati dalla gente. Fanno un lavoro difficile. Rischiano la vita ogni giorno, feste incluse, ma non guadagnano abbastanza. E gli organici non sono sufficienti. di MAURO CEREDA Quando si chiede a un bambino «cosa vuoi fare da grande?», una delle risposte più frequenti è: «il pompiere». Nella fantasia dei più piccoli, quei “signori in divisa” che, senza paura, si gettano nelle fiamme per salvare una vita in pericolo, sono degli eroi. Per la verità la figura del pompiere, o meglio del vigile del fuoco, mantiene intatto il suo fascino anche per chi bambino non lo è più. Ancora oggi è difficile dimenticare le immagini degli agenti del Fire Department di New York in azione dopo l'attentato terroristico alle Torri Gemelle. O quelle dei colleghi milanesi al lavoro dopo il tragico incidente all’aeroporto di Linate. Ma non è tutto oro quello che luccica. Anzi. Il problema è che con la gloria non si paga il mutuo e non si fa la spesa. Oggi un vigile del fuoco “rischia la pelle” tutti i giorni per una busta paga che va dai 1.200 ai 1.400 euro al mese. E per chi vive a Milano è dura tirare la fine del mese. «Il livello degli stipendi» osserva il comandante provinciale, Dante Pellicano «è modesto. Questo è un mestiere di grande responsabilità, che richiede passione e una notevole
preparazione. I vigili del fuoco si misurano quotidianamente con il pericolo, sono sempre vicini al cittadino, pronti ad intervenire in caso di bisogno. Per quello che fanno meriterebbero senza dubbio un miglior riconoscimento economico. I compensi sono inadeguati». Il corpo dei vigili del fuoco è nazionale: il personale è inquadrato tra il pubblico impiego e gli stipendi sono ugualmente bassi dalle Alpi alla Sicilia. «L’Italia» spiega il segretario milanese della Cisl Vigili del fuoco, Giovanni Pace «fa un
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Nelle caserme di Milano e provincia mancano almeno cento uomini.
pò storia sé. Qui un vigile del fuoco appena assunto guadagna circa 1.200 euro al mese, mentre i capi squadra o i capi reparto arrivano intorno ai 1.400 euro. Nel resto d’Europa la busta paga media si aggira, invece, sui 2.500-3.000 euro. Praticamente il doppio». Il lavoro nei comandi è organizzato su turni di 12 ore, diurni e notturni. E non ci sono feste che tengano: il servizio di soccorso va garantito sempre: domeniche, Natale, Pasqua, 31
dicembre e Capodanno… A chi tocca, tocca. Le squadre devono essere pronte a rispondere in ogni momento alle chiamate che giungono alla sala operativa (115), anche a quelle più assurde (c’è chi per risparmiare la fattura del fabbro, quando perde le chiavi di casa telefona ai pompieri…). Nel 2007 le uscite sono state circa 30mila. Di tempi morti ce ne sono pochi: tra un intervento e l’altro i “firemen” sono di solito impegnati in attività for-
JOB MILANO
LE TESTIMONIANZE
I NUMERI 1200
Chi fa questo mestiere è animato da grande passione
LO STIPENDIO DI UN VIGILE DEL FUOCO NEOASSUNTO
ag3
euro
1400 euro LO STIPENDIO DI UN CAPOSQUADRA O CAPOREPARTO
900 unità IL PERSONALE IN SERVIZIO SUL TERRITORIO
12 ore LA DURATA DI OGNI TURNO DI LAVORO
13 unità I COMANDI TRA MILANO E PROVINCIA
30 mila GLI INTERVENTI ANNUALI NEL MILANESE
mative, esercitazioni, lavori di manutenzione dei mezzi. Quello dello stipendio non è, comunque, l’unico tasto dolente: l’altro riguarda la situazione organici, che nel milanese è particolarmente delicata. «L’organico teorico» nota ancora il comandante Pellicano «che è già di per sé sottostimato, è di circa mille uomini. In realtà tra Milano e provincia siamo attorno a quota 900, cioè cento unità in meno rispetto ad una soglia
che, lo ripeto, è comunque inadeguata per un territorio complesso come quello su cui operiamo. Ovviamente io auspico nuove assunzioni, ma il tappo finanziario le impedisce». Il corpo dei vigili del fuoco dipende dal ministero dell'Interno. Le assunzioni avvengono per concorso pubblico nazionale, ma di soldi per i concorsi non ce ne sono e i pochi innesti che vengono fatti periodicamente fanno fati-
La specializzazione non è riconosciuta «La mia ultima busta paga? 1.317 euro». Igor Cardani, 37 anni, è vigile del fuoco dal 1996. Ama il suo lavoro, ma è molto “arrabbiato” per lo stipendio che riceve. «È del tutto inadeguato» dice «ci chiamano specialisti ma non ci trattano di conseguenza. Come si fa a vivere a Milano con questa cifra? Io non ho figli, abito in provincia e mia moglie lavora. Insomma, non possiamo esagerare, ma ce la caviamo. Per i colleghi che hanno dei bambini, invece, è veramente dura…». Secondo Cardani questa situazione è ancora più ingiusta se si considerano i rischi e i sacrifici che impo-
ne la professione del pompiere. «Io devo essere pronto a intervenire in ogni momento. Devo essere sempre addestrato. Quanto è il mio turno, lavoro di notte e nei giorni festivi. Faccio un mestiere pericoloso. E per cosa? Al massimo, quando va bene, per 1.400 euro al mese. Non è vita…». Cardani è specializzato in soccorso alpino fluviale, ha la patente nautica, può guidare automezzi di grandi dimensioni e manovrare gru. «È giusto specializzarsi» aggiunge «il problema è che le specializzazioni non sono remunerate in alcun modo. E questo, invece, non mi sembra proprio giusto».
Unica donna in servizio a Milano
«Lavoro per aiutare gli altri, non certo per i soldi» «Io mi sento come gli altri colleghi e vengo trattata per quello che sono e che faccio». Letizia Mira D’Ercole, 37 anni, è l’unico vigile del fuoco donna in forza al comando provinciale di Milano, e una delle poche in Italia (non arrivano a venti). È in servizio dal 2001. «Ho cominciato come volontaria nel ’95» spiega «dopo aver vinto un ricorso al capo dello Stato contro una norma che, di fatto, vietava alle donne di diventare vigile del fuoco. Mi è piaciuto, mi sono iscritta al concorso e dopo averlo vinto ho deciso di farne la professione della vita». La sua è stata una scelta
ca a coprire i vuoti lasciati da chi va in pensione. «Di fatto» aggiunge Pace «considerando le assenze per malattia, ferie e riposo compensativo, mediamente qui sono operativi circa 135 vigili per turno. Pochi per un’area urbanizzata e ricca di attività produttive come il milanese. Oggi la media europea è di un pompiere per 1.500 abitanti. Questo significa che a Milano abbiamo un
di passione. «Questo lavoro» aggiunge «non lo fai certo per i soldi. Lo fai perché vuoi far del bene agli altri, renderti utile. Perché è un lavoro vario, interessante, che richiede un forte spirito di gruppo». Mira D’Ercole non si è mai sentita “diversa” in quanto donna. È specializzata in soccorso alpino fluviale e in Nbcr (Nucleare, biologico, chimico, radioattivo). «Assolutamente no» conclude «io mi sento come i miei colleghi maschi e loro mi trattano e mi stimano per come mi comporto e per quello che faccio. Ciò che conta è la professionalità, non il sesso».
quarto del personale rispetto a quel valore. Non so se mi spiego...». I 900 “operativi” si dividono tra i 13 comandi del milanese (5 sono nel capoluogo, uno è fisso allo scalo di Linate, i restanti in provincia). Non bastasse, c’è un altro problema: il reclutamento del personale non è vincolato al terri-
torio. Oggi chi vince il concorso e viene destinato ad un comando, può chiedere il trasferimento e spostarsi in tempi brevi in uno più vicino a casa, con il risultato che alcune zone (come la provincia di Milano) vanno in sofferenza. Per essere più chiari: campare con 1.200-1.400 euro sotto la Madonnina è un’impresa, in altre zone d’Italia (al sud soprattutto) è più facile. I
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MESTIERI OB J MILANO
UN PERCORSO LUNGO E IMPEGNATIVO
Si comincia con la laurea
Agenziafotogramma
È obbligatorio un praticantato di 18 mesi. L’esame di Stato si articola su tre prove scritte e una orale. Superarlo non è semplice.
I NOTAI
Cattiva fama Ottimo guadagno Non sono molto amati e svolgono una professione scomoda. Ma lo stipendio è alto e il lavoro gratificante. La professione è a numero chiuso e richiede ingegno, coraggio e pazienza. di RICCARDO GIULY Nella vulgata comune sono quelli che “prendono un sacco di soldi solo per mettere un timbro e una firma su un foglio di carta…”. I notai godono di uno status sociale prestigioso, non rischiano la disoccupazione e guadagnano bene, ma non hanno certo una buona immagine. In sostanza, non sono molto “amati”. In realtà la loro è una professione tutt’altro che comoda e facile. «Il notaio» spiega una definizione del Consiglio nazionale del notariato «è un pubblico ufficiale che svolge la propria attività in forma di libera professione. I suoi principali ambiti di intervento sono, per quanto riguarda il settore immobiliare, le compravendite e i mutui; in
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ambito societario la costituzione e modifiche di società di persone, la costituzione e verbali di società di capitali, le cessioni di quote di srl e cessioni e affitti di aziende. Il notaio svolge una funzione di giustizia preventiva: agendo in qualità di controllore della legalità, egli ammette alla circolazione giuridica, sotto la propria responsabilità, solo atti e diritti conformi alle norme. Non assolve una mera attività certificatrice di registrazione, ma crea le regole del rapporto giuridico. In questo modo garantisce sicurez-
za al sistema giuridico e previene l’insorgere di controversie». In Italia i notai sono circa 5 mila (74% uomini, nel ‘91 erano l’83%). In media gestiscono tra 1,7 e 2 milioni di pratiche all’anno. La professione è a “numero chiuso” (tanti notai per altrettante sedi notarili). Il ricambio avviene o per sostituzione di notai non più in attività o per la creazione di nuove sedi notarili, mentre la “presunta” ereditarietà del mestiere è, appunto, “presunta”: oltre l’82% dei notai non è figlio di un notaio. Ma quali requisiti bisogna
In Italia sono circa 5 mila. E gestiscono tra 1,7 e 2 milioni di pratiche all’anno.
Diventare notaio non è facile. Il primo passo è la laurea in Giurisprudenza. Quindi bisogna svolgere un periodo di pratica obbligatoria di 18 mesi presso uno studio notarile, che può essere intrapreso già durante l’ultimo anno di università. Qui l’aspirante notaio comincia a “lavorare sul campo”. In contemporanea si prepara al concorso di Stato, frequentando una scuola di specializzazione universitaria. Numerosi atenei “esternalizzano” i corsi alle scuole di notariato organizzate dal Consiglio nazionale del notariato. In Italia ce ne sono sedici. «Il percorso» spiega il coordinatore didattico e scientifico della Scuola di notariato della Lombardia, Massimo Caspani «dura due anni, durante i quali si affrontano tutti gli ambiti di competenza della professione. I docenti sono notai e professori universitari. Qui insegniamo anche un metodo di studio». Finita la scuola, per accedere al concorso bisogna superare una preselezione a test. Il concorso si tiene a Roma. Il numero dei posti viene stabilito dal ministero della Giustizia sulla base di alcuni parametri . In genere sono tra 100 e 250 all’anno. Attualmente è in corso una revisione ministeriale più ampia che dovrebbe rendere disponibili circa mille nuove sedi per i prossimi anni. Al concorso partecipano tra le 2 e le 3mila persone, ma è così selettivo che spesso non ci sono abbastanza promossi per coprire tutti i posti. L’esame si articola su tre prove scritte: per superarlo bisogna avere la media del 7. Chi è promosso (in media un iscritto su venti) va all’orale. Tra lo scritto e l’orale passa circa un anno. Sulla base del voto finale viene stilata una graduatoria nazionale, che stabilisce anche il diritto di scelta delle sedi notarili da occupare. Il primo classificato sceglierà per primo, il secondo per secondo e via dicendo fino all’esaurimento dei posti. possedere per svolgere questa professione? «Oltre a quelli tecnici» osserva il presidente del Consiglio nazionale del notariato, Paolo Piccoli «direi ingegno, per trovare la soluzione più soddisfacente per le parti; coraggio e prudenza insieme, per interpretare le norme al meglio ma senza fare scelte avventate; pazienza, perché certe pratiche richiedono un lungo studio. E poi servono capacità relazionali e psicologiche per interpretare i bisogni del cliente e dargli sicurezza. Un bravo notaio deve cercare di mettersi al posto del cliente». Ma i notai guadagnano davvero troppo? Gli interessati preferiscono dire che guadagnano bene («Più dell’80% della somma versata
va allo Stato», dice Piccoli). La gratificazione economica, insieme a quella personale (la soddisfazione di aver fatto bene il proprio lavoro e di aver risolto un problema al cliente), resta comunque uno stimolo importante nella scelta di svolgere questa professione. La categoria è anche orgogliosa di prestare un servizio di utilità collettiva: se il notaio fa bene il suo lavoro, il rischio che le parti finiscano un giorno davanti a un giudice è molto basso. E in un paese con la giustizia lenta come l’Italia non è poco...
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PREVIDENZA JOB MILANO
PREPENSIONAMENTO
Un assegno straordinario
Giulia Milano
I Anche se i termini utilizzati non sono proprio quelli, come avviene quasi sempre, ha ragione il sindacato. Per far fronte all’ emer-
genza occupazionale di una categoria come quella dei bancari, priva dei cosiddetti “ammortizzatori sociali” (mobilità o cassa integrazione), la legge 662/1996 ha previsto l’istituzione presso l’Inps di un Fondo di solidarietà per il personale del credito che ha il compito di erogare una prestazione previdenziale sostitutiva della retribuzione ai lavoratori dipendenti delle imprese del credito, che sono stati “esodati” ovvero inseriti in un processo di ristrutturazione o in una situazione di crisi aziendale che determina una riduzione del personale. Questa prestazione , che si chiama assegno straordinario e spetta per un massimo di 60 mesi, può essere ottenuta dai lavoratori del credito che, nell'arco massimo dei 5 anni che vanno dalla cessazione del rapporto di lavoro alla cessazione dell'erogazione dell'asse-
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Mio marito lavora in un Istituto di credito ed ha già 32 anni di contributi. La banca gli ha prospettato di andare in pensione da subito con il prepensionamento. Il sindacato a cui è iscritto gli ha detto che non si tratta di una vera e propria pensione ma piuttosto di una specie di cassa integrazione. Chi ha ragione?
LA DOMANDA
Lavoratori in mobilità: dal 1996 un fondo di solidarietà eroga ai dipendenti un credito sostitutivo della retribuzione.
gno, perfezionano il diritto alla pensione di anzianità o alla pensione di vecchiaia.
La pensione non finisce mai LA DOMANDA
La reversibilità per l’ex coniuge è prevista anche in caso di separazione. Problemi, invece, se c’è il divorzio e un secondo matrimonio. Sono divorziata dal 1990 e il mio ex marito, dopo aver contratto un nuovo matrimonio, è deceduto qualche mese fa. Mi è stato detto che posso avere dall’Inps la pensione di reversibilità del mio ex coniuge. E’ vero? Maria - Sesto San Giovanni
I Si, è vero! Se sono presenti alcune condizioni. A questo quesito, infatti, non c'è un'unica risposta, visto che il diritto alla pensione di reversibilità in favore dell'exconiuge è condizionato, tra l'altro, anche dalla circostanza che il deceduto non abbia
contratto un nuovo matrimonio. Vediamo cosa dispongono le norme che regolano questa intricata matassa.
Se i coniugi sono separati Nel caso di separazione legale, il coniuge superstite ha
diritto, senza alcuna limitazione, alla pensione di reversibilità. Qualche problema si pone se la sentenza di separazione è stata pronunciata per "colpa" del coniuge rimasto in vita. Secondo una decisione della Corte costituzionale il riconoscimento della pensione può avvenire solo se il beneficiario percepisce un assegno alimentare a carico del defunto.
Se sono divorziati Nel caso di divorzio la situazione si complica e il regime è differente a seconda che esi-
L’assegno straordinario non è una vera e propria pensione e, quindi, maturati i
requisiti previsti, il lavoratore dovrà richiedere la pensione all’Inps. I
sta o meno un altro coniuge. Se non c'è un altro coniuge, se il pensionato è deceduto senza aver contratto un nuovo matrimonio, l'ex-coniuge, anche se divorziato, ha diritto ad ottenere la pensione di reversibilità, a due condizioni: la prima è quella che il versamento dei contributi assicurativi sia iniziato prima del divorzio, mentre la seconda prevede che, al momento del divorzio, sia stato riconosciuto al superstite l'assegno di mantenimento. In presenza di un altro coniuge, se il defunto, invece, ha lasciato, l'Inps paga la pensione di reversibilità al coniuge attuale, senza tener conto del precedente matrimonio. Ma se l'ex-coniuge ricorre in Tribunale ed ottiene una
sentenza che gli riconosce una quota di quella pensione, allora la rendita viene spartita salomonicamente. In questo caso, sarà la stessa sentenza del giudice a stabilire, in base alla durata dei due matrimoni, in che percentuale va ripartita tra le due vedove l'intera pensione. E’ però indispensabile che la divorziata sia titolare dell'assegno divorzile e che non abbia contratto, nel frattempo, un nuovo matrimonio. I Paolo Zani Responsabile Inas Cisl Milano
INAS CISL Via Benedetto Marcello 18 Tel. 0229525021 milano@inas.it
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CONSUMI
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IN BOLLETTA TELEFONATE MAI FATTE, COSA FARE?
Con il Pin stop ai servizi speciali Il 31 marzo è entrata in vigore una delibera del Garante per le telecomunicazioni. Prevede che gli utenti possano bloccare le chiamate più costose ed evitare sorprese nella fattura.
Giungono sempre numerosissime, al centralino dell’Adiconsum, segnalazioni e richieste di intervento in merito a problemi con la telefonia. Il fenomeno è così evidente che, su pressione delle associazioni dei consumatori, il Garante delle telecomunicazioni ha recentemente emanato delle linee guida per tutelare gli u t e n t i . L'Autorithy ha varato una delibera che riguarda tutti gli operatori telefonici e che dovrebbe garantire una maggiore protezione nel caso di ricevimento di bollette con importi esagerati. Uno spiacevole “incidente” che, come dimostrano le cronache dei giornali, si verifica abbastanza spesso, generando il panico tra gli utenti (si parla anche di cifre a tre e più zeri).
Il sistema prevede l'utilizzo di un Pin, che consente di accedere ai servizi più costosi, ed è entrato in funzione dal 31 marzo scorso: da quella data tutti i provider devono prevedere il meccanismo di blocco, permettendo a chi lo desidera di poter attivare subito e gratuitamente una protezione per le proprie utenze. Dal 30 giugno, poi, chi non avesse manifestato l'intenzione di mantenere i numeri speciali sbloccati, verrà automaticamente dirottato nella schiera delle utenze "protette", secondo il cosiddetto principio del silenzio-assenso. Questo approccio protettivo è finalizzato alla massima tutela degli utenti ,
È stata varata una delibera per garantire agli utenti una maggiore protezione.
ed in particolare delle fasce più deboli, come ad esempio gli anziani, tra i meno pratici di tariffe e numerazioni e quindi più facilmente vittime di trappole e raggiri, da cui è sempre complicato uscire. L'Authority prevede inoltre l'introduzione, a breve, dei cosiddetti "tetti massimi di spesa", per evitare che possano essere addebitate somme superiori a limiti predefiniti. Una garanzia in più per le nostre tasche. Tommaso Di Buono Segretario generale Adiconsum
ADICONSUM Via Tadino 23 – Milano Tel. 0220525340 adiconsum_milano@cisl.it
Stockxpert
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Nel passato mi sono state addebitate sulla bolletta delle spese notevoli per telefonate satellitari che non avevo mai fatto, ma la mia contestazione è finita nel nulla. Come posso tutelarmi per il futuro? Giovanna Borsieri – Milano
LA DOMANDA
MILANO
Verifiche periodiche dei contatori del gas Parliamo di misurazioni irregolari del gas, vicenda di cui si è occupata recentemente anche l'autorità giudiziaria. Per tutelare i consumatori l’Autorità per l’energia elettrica e il gas suggerisce di agire su due piani. Prima di tutto occorre effettuare controlli periodici ai contatori, visto che oggi la normativa vigente non li prevede, così da accertare che essi misurino il gas effettivamente fornito al cliente. In secondo luogo, bisogna definire un tempo massimo di vita dei contatori. Per la presenza di una particolare membrana al loro interno, che con il tempo e le condizioni atmosferiche è destinata a irrigidirsi falsando la misurazione, questi strumenti di misura devono avere una scadenza che attualmente non è prevista.
Accesso ai veicoli dei disabili nelle Ztl di tutta Italia Il libero accesso ai veicoli delle persone con disabilità deve essere consentito nelle zone a traffico limitato di tutta Italia. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso di un portatore di handicap al quale il Comune di Milano aveva rilasciato nel 2002 il permesso di circolare in tutte le zone a traffico limitato e che era stato multato dai vigili urbani di Roma per essere entrato nella Ztl della capitale con il solo permesso rilasciato dall’amministrazione milanese. Per questo l’uomo aveva fatto ricorso sostenendo che i soggetti con invalidità devono poter circolare nelle Ztl di tutto il Paese, non solo del Comune di residenza, e senza nemmeno bisogno che il permesso sia collegato all’utilizzo di un veicolo con una specifica targa. La Suprema Corte ha condiviso le ragioni del ricorrente.
in breve
JOB
Buongiorno. Nel mese di dicembre 2007 ho presentato con la vostra assistenza una richiesta di assunzione di un cittadino extracomunitario residente all’estero, in base all’ultimo Decreto Flussi. Ad oggi non ho, però, ottenuto ancora alcuna risposta. Dal momento che mia madre ha assoluta urgenza di essere assistita, mi sapete dire quando sarà possibile avere alle mie dipendenze questo lavoratore? Grazie. Mario C. – Milano
STRANIERI JOB MILANO
LA DOMANDA
per le vostre domande: jobmimilano@editre.it - fax 0245478930
A QUANDO I NULLA OSTA PER LE ASSUNZIONI? Agenziafotogramma
Decreto flussi: per ora tutto tace Gli esiti delle domande sono incerti e non esiste una graduatoria. Non è chiaro a chi spettino le quote previste. Serve chiarezza. E vanno tutelati i datori di lavoro, anche con una "class action". no di invio, a causa della ben nota disfunzione del sistema informatico, che non ha riconosciuto i
cognomi dei cittadini dello Sri Lanka. Promettiamo di tenere aggiornati tutti i singoli
Maurizio Bove Responsabile Cesil -Anolf
CESIL-ANOLF Via B. Marcello 10 – Milano Tel. 0220408142 cesil.immigrati@cisl.it
2011: un milione di alunni stranieri Gli alunni stranieri in Italia sono oggi più di mezzo milione, ma il tetto di un milione di studenti non italiani potrà essere superato nel 2011. Lo rivela l’agenzia di stampa Redattore Sociale, citando alcuni dati del ministero della Pubblica istruzione, relativi all'anno scolastico 2006/2007. Secondo il rapporto nel 2005/2006 gli alunni stranieri erano 425mila, mentre nel 2006/2007 superavano le 500mila unità. Negli ultimi anni si è registrato un aumento costante del 2025% rispetto a ogni anno precedente: con questi ritmi il raddoppio (e quindi il superamento di quota un milione) dovrebbe arrivare nel 2011. Ovviamente la distribuzione non è uniforme sul territorio nazionale: in Emilia-Romagna un alunno su 9 non è italiano e percentuali molto vicine al 10% si registrano anche in Lombardia, Veneto, Umbria e Marche. Mentre in quasi tutte le regioni del sud e nelle isole si supera di poco l'uno per cento.
MILANO SEI UN LAVORATORE AUTONOMO? VUOI DIVENTARLO? VIENI AL SAF CISL LAVORATORI AUTONOMI Il Saf (servizi amministrativi fiscali) è lo sportello dedicato a chi intende avviare un’attività di lavoro con partita Iva. Offre un servizio di consulenza a liberi professionisti, agenti di commercio o pracacciatori d’affari, artigiani, commercianti per la predisposizione della documentazione necessaria per avviare l’attività. Inoltre offre un servizio di gestione degli adempimenti connessi alle seguenti attività: Tenuta e registrazione libri contabili obbligatori; Adempimenti Iva; Gestione contributi previdenziali (Inps, Inail, ecc.); Adempimenti fiscali (mod. unico, denuncia Irap, dichiarazione periodica e annuale Iva, 770, Ici, ecc.); Invio telematico di tutte le dichiarazioni COME CONTATTARCI: Via Tadino, 23 - 20124 Milano - Tel. 02.20525.316/7/8 Fax 02.29512099 - E-mail: saf.milano@cisl.it
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COLF - ASSISTENZA DATORI DI LAVORO
in breve
I Gentile signore, molti iscritti che, come lei, sono stati assistiti dai nostri uffici nella compilazione e nell’invio delle istanze relative all’ultimo Decreto Flussi 2007, ci stanno chiamando in questi giorni per avere notizie in merito all’esito della loro domanda. In effetti, contrariamente a quanto era stato detto, non esiste alcuna graduatoria, né a livello nazionale, né a livello locale, che stabilisca un ordine di arrivo delle istanze e, pertanto, quali rientrino nelle 170.000 quote previste. D’altra parte, sappiamo che molte prefetture, compresa quella di Milano, stanno nel frattempo convocando alcuni datori di lavoro per il rilascio dei nulla osta. Abbiamo, pertanto, provveduto ad inviare sia alla prefettura di Milano che al ministero degli Interni una lettera con la quale non solo chiediamo chiarimenti in merito al criterio utilizzato per scegliere i datori di lavoro convocati, ma, soprattutto, ribadiamo che intendiamo tutelare, anche con un’eventuale “class action”, tutti quei datori di lavoro le cui domande sono partite con forte ritardo il primo gior-
datori di lavoro in merito ai prossimi sviluppi, ribadendo ancora una volta che la nostra posizione è quella di richiedere che tutte le istanze valide vengano accolte in un successivo Decreto Flussi. I
Lo sportello Colf (contro orientamento lavoro familiare) è il servizio di assistenza e gestione del rapporto di lavoro domestico e familiare. L’ufficio offre ai datori di lavoro i seguenti servizi: Adempimenti normativi per apertura e chiusura rapporto di lavoro; Compilazione prospetti buste paga mensili (13°, ferie, ecc.); Predisposizione comunicazione annuale sui redditi percepiti del lavoratore (Cud); Calcolo Tfr; Predisposizione bollettini di pagamento contributi Inps; Informazioni relative al contratto di lavoro domestico; COME CONTATTARCI: Via Tadino, 23 - 20124 Milano - Tel. 02.20525899 Fax 02.29522737 - E-mail: cms.colf@cisl.it
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MILANO
FISCO
Nel mettere ordine tra la documentazione per il modello 730, ho ritrovato tra le mie carte un’appunto dello scorso anno in merito agli scontrini per l’acquisto di medicinali, che segnalava come elementi utili per scaricare tali spese, l’indicazione sullo scontrino del codice fiscale e dei dati relativi al medicinale. Considerato che nei prossimi giorni mi dovrò recare al Caaf, per il 730, vorrei sapere come comportarmi. Rino Cerri - Milano
per le vostre domande: jobmilano@editre.it - fax 0245478930
LA DOMANDA
JOB
SCARICARE LE SPESE MEDICHE: COME FARE?
Retromarcia sugli scontrini "parlanti" Il 28 marzo l’Agenzia delle Entrate ha rivisto la propria posizione. Per i medicinali comprati dopo l’1 luglio, gli acquirenti devono indicare a penna la natura, la qualità e la quantità dei farmaci. I La Finanziaria 2007 ha apportato delle modifiche significative all’articolo 15 del Tuir, prevedendo che la dedu-
cibilità e la detraibilità delle spese mediche sia ammessa a condizione che esse siano documentata da fattura o da
scontrino fiscale, contenente il codice fiscale del l’acquirente, la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquista-
ti, cioè il cosiddetto scontrino parlante. La norma ha, inoltre, stabilito l’entrata in vigore delle novità a decorrere dal primo luglio 2007, prevedendo per il 2007 la possibilità di riportare a penna l’indicazione del codice fiscale. Pertanto gli acquisti effettuati prima di tale data potranno essere documentati seguendo le vecchie regole, che consentono di dedurre o detrarre anche le spese per medicinali, documentate da scontrino non dettagliato, ed accompagnate da eventuale autocertificazione per i medicinali da banco. Le notevoli difficoltà incontrate dai contribuenti, che spesso si sono ritrovati ad aver a che fare con farmacie non dotate di registratori di cassa appropriati (quindi nell’impossibilità, anche dopo il primo di luglio, di certificare l’acquisto di medicinali con scontrini parlanti), in un primo momento non sono state prese in considerazione dall’Agenzia delle Entrate, rimasta “arroccata“ a difesa della norma che prevedeva la perdita della detrazione per le spese non adeguata-
mente documentate (come quelle certificate da scontrino con la sola dicitura “farmaco”). Tuttavia, a seguito di precise indicazioni e sollecitazioni da parte dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e UIl e della Consulta dei Caaf, che hanno evidenziato le oggettive difficoltà incontrate dai contribuenti per richiedere la documentazione prevista alle farmacie, il 28 marzo scorso l’Agenzia delle Entrate, con la circolare numero 30, ha rivisto la propria posizione, consentendo di detrarre anche le spese non documentate da scontrino parlante. Per averne diritto bisognerà integrare lo scontrino con l’indicazione, anche su un foglio aggiunto, del codice fiscale di chi ha acquistato i farmaci, nonchè della loro natura, qualità e quantità. I Vincenzo Vita Responsabile Caaf Cisl
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Mancano le case E il Comune le vende In 20mila chiedono un alloggio, Palazzo Marino non è in grado di soddisfare la domanda e invece di recuperare nuovi stabili dismette quelli di proprietà che per anni sono rimasti sfitti. sto che il Comune abbia deciso di vendere le case popolari. Soprattutto se si considera che a Milano ci sono migliaia di cittadini nelle sue condizioni, cioè nuclei famigliari che hanno partecipato in questi anni ai bandi di assegna-
zione per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e che rimarranno in graduatoria senza avere la possibilità concreta di accedere a una casa popolare. Si pensi che attualmente le domande in graduatoria sono quasi 20.000!
MILANO
Sono anni che partecipo a tutti i bandi di assegnazione fatti dal Comune e, fino ad ora, pur essendo in graduatoria, non mi hanno mai neppure chiamato per offrirmi una casa popolare. Ho letto sui giornali delle ultime settimane che il Comune vuole vendere alcuni stabili residenziali di sua proprietà. All’interno di questo patrimonio vi sono alloggi vuoti da molto tempo. Ma è giusto vendere le case popolari? E con i soldi ricavati che cosa faranno? Simona - Milano
Altrettanto inaccettabile è stata la scelta del Comune di mantenere sfitti per molti anni parte degli alloggi degli stabili residenziali, ora posti in vendita, senza metterli a disposizione delle tante famiglie che erano in graduatoria o di quelle, altret-
tanto numerose, che chiedevano un alloggio con le adeguate procedure di emergenza. Le politiche di dismissione degli alloggi pubblici, in questi ultimi anni, hanno semplicemente prodotto una consistente diminuzione dell’offerta pubblica e una conseguente incapacità dell’amministrazione comunale di fornire risposte positive alla sempre crescente domanda di alloggi popolari. Questa triste considerazione è tanto più rilevante se si osserva come le condizioni di disagio abitativo legate all’esecuzione degli sfratti, alla precarietà alloggiativa, ai canoni esosi richiesti sul mercato privato degli affitti e alle situazioni di condivisione forzata, siano sempre più diffuse nella nostra metropoli. In una situazione di questo genere i bandi semestrali per gli alloggi pubblici indetti da Palazzo Marino (come l’ultimo, che è partito lo scorso 20 marzo) rischiano di essere principalmente il censimento della domanda casa presente nella nostra città, senza significativi riscontri da parte del Comune sul versante della risposta alla domanda così diffusa su tutto il territorio. Con la delibera di vendita a cui lei fa riferimento, inoltre, si dismette in real-
tà una parte consistente del patrimonio pubblico comunale, senza che ci siano vincoli concreti sull’utilizzo delle risorse ricavate a favore di eventuali nuove realizzazioni di alloggi pubblici a canone sociale. È soprattutto evidente, infine, che tale operazione viene condotta, dal sindaco Moratti e dalla sua maggioranza, esclusivamente per tentare di risolvere i diversi problemi di bilancio del Comune. D’altronde tutte le leggi di alienazione degli alloggi pubblici non hanno mai prodotto risultati apprezzabili sul versante della realizzazione di nuove abitazioni di edilizia popolare. È per questo motivo, e per difendere il ruolo dell’edilizia popolare anche nel nostro territorio, che il Sicet di Milano ha impugnato davanti al Tar la delibera della giunta e del consiglio comunale, chiedendone l’immediata sospensione e poi la revoca. In questi giorni dovrebbero uscire i primi pronunciamenti. Restiamo in attesa.
Una manovra che invece di risolvere il problema abitativo punta a fare cassa.
Agenziafotogramma
Certamente non è giu-
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VIVERE IL TEMPO LIBERO
OB J MILANO
PRIMAVERA: È TEMPO DI GITE
Fuga per un giorno
Dimenticare la città per qualche ora e regalarsi giornate primaverili di sole e relax. Moltissime le proposte. E non solo in Lombardia. di GRETA LA ROCCA I Il freddo è passato e i milanesi possono godersi il primo sole. Aprile, anche se un po’ pazzerello, è il mese ideale per dimenticare gli impegni settimanali, scappare dallo smog cittadino e regalarsi tranquille giornate al par-
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FUORI PORTA OB J MILANO
co o gite fuori porta, percorsi culturali o enogastronomici. Per chi volesse restare a Milano anche la città presenta proposte interessanti, come le feste di quartiere tra musica, sagre e bancarelle (www.milanofree.it) o le botteghe artigiane (www.unioneartigiani.it): una sfilata di vecchi mestieri, arti, antichi sapori e ancora lavorazioni in ferro, legno, vetro, tessuto e ceramica. Gli amanti dell’arte e della cultura possono trascorrere un giornata nei musei, moltissimi in città. A Palazzo Reale va in scena la modernità futurista; allo Spazio Oberdan la m o s t r a “Rumore: un buco nel silenzio” e ancora gli anni ’40 e ’50 sono i protagonisti di “Dal crollo dell’ideologia agli anni dell’Apocalisse” in programma alla Fondazione delle Stelline presso la sala del collezionista di Milano. Gli eventi culturali lontano dalla Madonnina diventano un’occasione per visitare città nuove e di grande fascino, come Brescia, dove il museo Santa Cecilia presenta “America! Storie di pittura del Nuovo Mondo” o
il palazzo Roverella di Rovigo con “La Belle Èpoque. Arte in Italia 1880-1915” (www.artdreamguide.it). I comuni a nord della città, dal 12 al 21 aprile, sono teatro dell’iniziativa “una settimana fra le Groane”: Arese, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Lainate, Novate Milanese, Senago, Solaro e il consorzio Parco delle Groane aprono le porte dei luoghi storici e artistici. Accompagnano i turisti guide d’eccezione: gli studenti delle scuole (www.insiemegroane.it). Moltissime le proposte, sia a Milano che in provincia, e per chi volesse spingersi più in là, altrettanti itinerari, eventi, iniziative in Lombardia o nelle regioni vicine. Dalle passeggiate in Valtellina alle gite sul lago di Como (www.sistemalagodicomo.it) o di Lecco (www.reloaded.it), famoso per i tranquilli ristorantini lungo lago; dalle visite ai castelli emiliani alla fiera enogastronomica di Mantova, dove nelle piazze del centro storico dal 11 al 13 aprile è in scena la manifestazione “mille e 2 formaggi”. I
Feste di quartiere, botteghe di artigiani, mostre, percorsi culturali e culinari.
ARTIGIANI IN PIAZZA SABATO 5 APRILE Via Morgantini SABATO 19 APRILE Piazza Mercanti SABATO 10 MAGGIO Monza (p.za San Paolo) SABATO 17 MAGGIO Corso Europa SABATO 24 MAGGIO Via Spallanzani SABATO 31 MAGGIO Piazza De Angeli SABATO 7 GIUGNO Piazza Diaz SABATO 13 SETTEMBRE Via Dante SABATO 20 E DOMENICA 21 SETTEMBRE Festa di Padre Pio SABATO 27 SETTEMBRE Piazzale Baracca SABATO 4 OTTOBRE
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Via Morgantini SABATO 11 OTTOBRE Monza (p.za San Paolo) SABATO 18 OTTOBRE Via Garibaldi DOMENICA 19 OTTOBRE Baggio SABATO 25 OTTOBRE Via Mercanti SABATO 8 NOVEMBRE Piazza San Materno SABATO 15 NOVEMBRE Corso Europa SABATO 22 NOVEMBRE Piazza De Angeli SABATO 29 NOVEMBRE Via Gramsci SABATO 13 DICEMBRE Via Washington SABATO 20 E DOMENICA 21 DICEMBRE Via Spallanzani
ITINERARIO 1/ VOLTA MANTOVANA
I passiti dei Gonzaga Il Palazzo Gonzaga, residenza storica dei marchesi di Mantova, farà da cornice alla VI edizione della mostra nazionale dei vini passati e da meditazione. Dal 25 al 27 aprile gli amanti del vino si incontreranno a Volta Mantovana per degustare i più pregiati passiti italiani e partecipare a percorsi sensoriali e degustazioni guidate da sommelier e analisti sensoriali italiani. Sarà La precedente edizione della mostra possibile anche assaggiare salumi, formaggi, confetture, dolci e prodotti locali. Rallegreranno le giornate gli cata dalla mostra dei vini e prodotti mantoartisti della Compagnia teatrale vani, che i visitatori potranno acquistare. Paolo “L’Ordallegri”: in abiti d’epoca gli attori gui- Lauciani, sommelier e giornalista, e Osvaldo deranno gli ospiti in un tour nel passato. Murri, giornalista e analista sensoriale, orGustoso l’evento fuori salone “A tavola con…”: ganizzeranno le degustazioni guidate: abgiornalisti e sommelier proporranno delica- bineranno i vini alle confetture, ai formagti abbinamenti di cibi e vini, da assaporare gi, ai dolci, al cioccolato e ai sigari. Sarà alin alcuni ristoranti selezionati. lestito anche uno spazio libri, che presenteChi volesse pranzare potrà scegliere uno dei rà l’editoria del settore. menù convenzionati offerti dai ristoratori voltesi: 25 euro per assaporare i piatti locali, abINFO binati a un vino passito, accompagnati da Ingresso: dalle 10 alle 20 costo 5 euro dolce e caffè. È necessaria la prenotazione. Informazioni: comune di Volta La rassegna nazionale dei vini, oltre 150 etiMantovana, Tel.0376839431-432 chette provenienti da tutta Italia, sarà affian-
ITINERARIO 3/ I PAESAGGI LOMBARDI
I laghi visti dal finestrino I paesaggi della Lombardia si scoprono comodamente seduti in treno, grazie ai “treni dei sapori”. La natura, le feste enogastronomiche e le mostre fuori porta sono le mete scelte dal programma 2008, al via il prossimo 27 aprile, presentato dall’associazione di volontariato “Ferrovia del Basso Sebino”. Fiore all’occhiello dell’iniziativa è la 15° edizione di “TrenoBlu - treni turistici per il lago d’Iseo”, che dal 27 aprile al 29 giugno e dal 7 al 28 settembre, ogni domenica porterà i turisti da Bergamo a Paratico Sarnico,
sul lago. E in occasione dell’inaugurazione ufficiale del servizio, il 1° maggio con il “treno di primavera”, o in coincidenza con la fine, il 23 settembre con il “treno d’autunno”, sarà possibile raggiungere Iseo su un caratteristico treno d’epoca trainato da una locomotiva a vapore, una delle ultime rimaste in Italia e oggi conservata nel parco storico di Trenitalia. Completano la proposta tre pacchetti, che comprendono, oltre al viaggio in treno, un’escursione in battello e un pranzo tipico in un ristorante. L’Associazione, inoltre, ha presentato cataloghi specifici per le scolaresche. E propone diverse gite fuori porta alla scoperta degli angoli più nascosti. I “treni dei sapori”, in partenza da Milano, accompagnano i buongustai verso le saghe lombarde.
Uno scorcio del lago d’Iseo
INFO Informazioni: FBS – Ferrovia del Basso Sebino. Tel. 0307402851 www.ferrovieturistiche.it
JOB MILANO
ITINERARIO 3/ PARMA E PIACENZA
Tra Rinascimento e tagliatelle Un itinerario tutto emiliano per scoprire i castelli del Ducato di Parma e Piacenza. La via Emilia svela, nei pressi di Fiorenzuola D’Arda, Cortemaggiore, paesino rinascimentale. Qui è possibile visitare San Pietro in Cerro, dove si trova un ex casino di caccia, la chiesa di San Pietro Apostolo e la splendida villa Barattieri. Gli affreschi e gli arazzi del palazzo raccontano la storia della famiglia: i Barattieri divennero famosi a Venezia per aver recuperato dal mare la colonna di San Giorgio e il drago e il leone di San Marco. Tra i campi coltivati nella campagna piacentina si nasconde la fortezza di Paderna, struttura difensiva
con vocazione rurale. Caratteristico il cortile interno, con le vecchie stalle, la torre dell’acqua e l’orologio di fine ‘700. Il castello, sorto nel IX secolo, è oggi di proprietà della famiglia Pettorelli, che ne ha ricavato un’azienda agricola. Ultima tappa: il paesino di Aguzzano, famoso per la rocca del ‘400 e il castello di fine ‘700. La leggenda racconta che il condottiero Pier Maria Scotti, “il Buso”, abitasse nella roccaforte e qualcuno oggi giura di aver visto aggirarsi lungo il fossato il suo fantasma. Completano l’itinerario i ristoranti, le trattorie e gli esercizi alimentari, dove è possibile acquistare le
prelibatezze locali, dai salumi ai “risarei e fasò”, dai tortellini alle tagliatelle. INFO Informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza Tel. 0521829055 - 0521823221 www.castellidelducato.it
Via Cadore (da via Bergamo a p.le Libia) e v.le Lazio (da p.le Libia a via Maffei) Organizzata da Comitato Spontaneo via Cadore - Zona 4
Via Mincio (da p.le Ferrara a p.za Bonomelli) Organizzata da Ass.ne “Milano sì! Città Viva” Zona 4
L’entrata del palazzo Dalla Rosa Prati
ITINERARIO 4/ BORMIO
Una bel bagno rigenerante Per gli amanti dello sport e del relax sono di grande fascino le montagne lombarde. La più famosa è Bormio, paesino della Valtellina, che ostenta anche una ricca tradizione culturale. Nel XIV secolo la città vantava 32 torri, le quali, oltre ad avere compiti difensivi, erano il simbolo della potenza dei diversi casati. Il punto di partenza per scoprire la storia locale è la pizza del Kuerc, dove, oltre all’omonima costruzione, si possono ammirare la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio e la torre delle ore. La piazza è caratteristica perché è in salita ed è racchiusa tra le facciate di antichi e imponenti palazzi, un tempo appartenenti alla nobiltà bormina e oggi conosciuti come il “complesso di coperto vecchio”, per la presenza del palazzo del Kuerc o “coperto nuovo”: l’edificio era caratterizzato da un doppio ordine di loggiati a colonne e nel log-
DOMENICA 13 APRILE Via Ronchi, via Pordenone, via D’Aragona, via Treves, via Staro Organizzata da Asco Service e comitato Negozianti - Zona 3
DOMENICA 20 APRILE Via Padova (da p.le Loreto a via Mariani) Organizzata da Ascomar Padova - Zona 2
Dalla Rosa Prati: un gioiello nel cuore della città Gioiello della città di Parma è il palazzo Dalla Rosa Prati, dal XVII secolo dimora della famiglia Prati e oggi elegante albergo. L’antico palazzo presenta, sopra il primo piano abitato ancora dai nobili, sette appartamenti, che si affacciano sui principali monumenti cittadini. L’ascensore, in cristallo, accompagna gli ospiti fino all’ultimo piano dove è possibile ammirare la piazza del duomo, dove si trovano il battistero, la cattedrale e il palazzo vescovile. La residenza è stata ristrutturata dall’architetto Paolo Conforti, esperto in belle arti e dimore storiche, che ha mantenuto inalterate le caratteristiche architettoniche. Le stanze sono arredate con antichi mobili di famiglia, al fine di impreziosire ulteriormente il palazzo. L’alloggio offre diversi servizi, tra i quali “La forchetta”, ristorante con cucina tipica parmigiana (info:www.palazzodallarosaprati.it).
FESTE DI QUARTIERE
e la piscina panoramica all’aperto dalla quale si ammira l’intera vallata di Bormio. Completano l’offerta beauty e benessere le terme e i bagni nuovi, un moderno centro suddiviso in quattro settori. Per gli sportivi, conclusasi la stagione sciistica, tante sono le proposte: dalle escursioni in valle alle gite in bicicletI bagni nuovi di Bormio ta, dalle passeggiate nel parco naturale dello Stelvio alle giato superiore, loggia delle grida, ve- gare di golf. Il golf di Bormio è un camnivano annunciati i nomi di coloro che po a 9 buche, dotato di un ristorante, erano messi al bando dal contado e “Buca 19”: un elegante chalet rinovenivano letti i proclami contro i ma- mato per l’ottima cucina dello chef Pierino lefici. Sul monte Reit, all’imbocco del- Canclini. Qui, oltre ai classici sciat e la valle del Braulio, si trovano i bagni malfatti, è possibile assaggiare gustosi piatti a base di pesce. vecchi. È il complesso termale più antico, conosciuto nel medioevo come INFO “Hospitium Balneorum”. Informazioni: Recentemente ristrutturato, oggi il cenwww.golfbormio.it - www.bormio3.it tro offre 26 diversi servizi, tra i quali www.bormio.com spiccano la grotta sudatoria naturale
DOMENICA 27 APRILE Via Battistotti Sassi, via Dall’Ongaro Organizzata da Movimenti Spuntisti Zona 4 Via Ripamonti (da via Filippetti a Circonvallazione), via Bellezza, via Vannucci Organizzata da Ascomart “Le Mura Spagnole” - Zona 5 Via Cenisio Organizzata da Comitato Commercianti e Artigiani Cenisio-Firenze - Zona 8
Bancarelle e giochi rallegrano alcuni quartieri di Milano nelle prime domeniche primaverili.
FESTE IN CITTÀ
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AGENDA OB J MILANO
RIPRENDIMI DI ANNA NEGRI
DVD in uscita
Precari in amore Un documentario racconta quanto le problematiche lavorative possano incidere sulla sfera affettiva. di GRETA LA ROCCA Giovanni, attore, e Lucia, montatrice, vivono di lavori a breve termine e, con un figlio piccolo, faticano ad arrivare a fine mese. Per guadagna-
re qualche soldo in più accettano di diventare protagonisti di un cortometraggio sulla vita di un attore.
RIPRENDIMI Regia: Anna Negri Interpreti: A. Rohrwacher, M. Foschi, V. Lodovini Genere: drammatico Data uscita: 11 aprile Info: www.medusa.it
Una troupe cinematografica, infatti, vuole realizzare un documentario per presentare il mondo del cinema e metterne in luce gli aspetti meno conosciuti: dall’insicurezza economica ai problemi del precariato, alla fragilità che comporta. Pochi giorni dopo l’inizio delle riprese la situazione cambia:
Giovanni, vittima di una crisi di nervi, lascia la moglie e il figlio piccolo. Il documentario si trasforma allora in un reportage, presenta un matrimonio in difficoltà e spiega come la precarietà economica possa influire sulla sfera sentimentale.
BEE MOVIE Regia: Steve Hickner Interpreti: J. Seinfeld, R. Zellweger, A. Arkin Genere: commedia Data uscita: 9 aprile Casa editrice: Paramount Pictures Prezzo: 20,99 euro
E G L I A LT R I . . .
JIMMY DELLA COLLINA Regia: E. Pau Interpreti: N. Adamo, V. Carnelutti, F. Origo Genere: drammatico Data uscita: 4 aprile Info: www.jimmydellacollina.com Protagonista Jimmy, un ragazzo di quasi 18 anni, che ancora non sa cosa fare da grande. È nato in una famiglia di operai, è cresciuto in una piccola città industriale in Sardegna, ma non vuole lavorare in fabbrica. A causa del suo comportamento ribelle viene arrestato. Una notte cercherà di riscattarsi, tentando di fuggire alla sua tendenza verso l’autodistruzione.
NON PENSARCI
JUNO
Regia: G. Zanasi Interpreti: V. Mastanadrea, A. Caprioli, G. Battiston Genere: commedia Data uscita: 4 aprile Info: www.nonpensarci.com
Regia: J. Reitman Interpreti: E. Page, M. Cera, J. Garner Genere: drammatico Data uscita: 4 aprile Info: www.20thfox.it
Stefano Nardini è una star del punk rock, ma ormai ha trentasei anni e, forse, è diventato grande per continuare a suonare con ragazzi di vent’anni. Decide di tornare a casa, ma la sua famiglia è cambiata. Il padre, reduce da un infarto, ha iniziato a giocare a golf, mentre la madre segue seminari di tecniche sciamaniche. Toccherà a Stefano occuparsi di loro.
Juno è un’adolescente di 16 anni. Un giorno scopre di essere rimasta incinta del coetaneo Bleeker e escogita un paio. Con l’appoggio dei genitori e l’aiuto di un’amica cerca una coppia alla quale affidare il bambino. Sceglie Vanessa e Mark Loring, all’apparenza perfetti. Man mano che il parto si avvicina, il matrimonio dei coniugi Loring, però inizierà a vacillare.
LA SECONDA VOLTA NON SI SCORDA MAI Regia: F. Ranieri Martinotti Interpreti: A. Siani, E. Canalis, M. Messeri Genere: commedia Data uscita: 11 aprile Info: www.mikado.it Giulio, agente immobiliare , rivede Ilaria, la sorella di un ex compagno di scuola. Lei sta visitando un appartamento insieme ad uomo più grande, suo futuro sposo. Giulio rimane folgorato dalla sua bellezza tanto da non accettare il matrimonio. Un giorno, seduto alla sua scrivania, riceve un’email: Ilaria lo invita a cena. Ma la serata non andrà secondo i suoi piani.
CASINO ROYALE (1967) Regia: Val Guest Interpreti: D. Niven, P. Sellers, U. Andress Genere: azione Data uscita: 9 aprile Casa editrice: 20th Century Fox Prezzo: 9,90 euro
HARRY TI PRESENTO SALLY (Edizione Speciale) Regia: Rob Reiner Interpreti: LB. Crystal, M. Ryan, C. Fisher Genere: commedia Data uscita: 29 aprile Casa editrice: 20th Century Fox Prezzo: 12,99 euro
MEMO
Disney on ice Da Minnie a Topolino, da Mulan al Re Leone, dalla Bella e la bestia a Pinocchio....tutti gli eroi dei cartoni, in occasione dei 100 anni della Walt Disney, mettono i pattini e scendono in pista per dar vita a un emozionante spettacolo sul ghiaccio. Un evento per tutta la famiglia, in programma a Milano, Torino e Roma (Milano, Palasharp 9-13 aprile. Info: 0233400551, www.applauso.it).
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Buon compleanno cinema! La 20th Century Fox festeggia il 90° annivesario di United Artist. Questa è l’occasione per un dvd book da 30 film ( da “I magnifici sette” a “La maschera di ferro”) e il dvd edizione speciale de “La pantera rosa” (1964). Dal cinema al teatro Barbara D’Urso approda a teatro Sarà protagonista della commedia “Il letto ovale” di J. Chapman e R. Cooney. Con lei M. Micheli e S. Milo. Regia di G. Landi (Teatro Manzoni, 7 aprile - 4 maggio. Info: www.teatromanzoni.it).
AGENDA Il cantautore di Molfetta è atteso questo mese al Live Club (sotto). Dal vivo, per riproporre i brani del nuovo disco, si esibirà con più strumenti reali.
IRONIA LIVE
CAPAREZZA A TREZZO IL 26
pronta riflessione, intimista e sociale. Un luna park musicale dove il rock anni settanta in stile Jimi Hendrix (nel brano “La rivoluzione del sessintutto”) si mescola alle atmosfere elettropop da sigla cartoni tv di “Cacca nello spazio” e la patchanka dolce amara di “Vieni a ballare in Puglia”. Tutte prese di posizione in bilico tra ironia e disprezzo per un mondo in perenne contraddizione. Ma il pezzo di punta del nuovo disco è soprattutto “Eroe (storia di Luigi delle Bicocche”. Il punto è questo: Rocky, Rambo e l’Uomo Ragno sono dei pivellini rispetto a Luigi, muratore precario che difende la sua famiglia dagli strozzini e combatte ogni
Storia in musica di un eroe moderno In molti se lo ricordano per il tormentone-sigla di Zelig. Ma nel nuovo disco Caparezza denuncia anche precarietà e diossina. di CHRISTIAN D’ANTONIO Con “Le dimensioni del mio caos” Caparezza vol-
ta pagina. Il cantautore pugliese, al secolo Michele Salvemini, ex idolo dei tormentoni estivi, si adden-
tra in un nuovo viaggio nella società contemporanea, fatto di sogni ma anche di denunce e momenti di
JOB MILANO
giorno per la pensione. Una storia che più attuale non si può. «L’ultima cosa che volevo», dice Caparezza, «è legarmi alla cronaca e cavalcare l’attualità. Ma è successo e questa è una storia vera che io racconto senza pontificare, ma dal punto di vista di chi sta in mezzo alla gente». Non vuole dare lezioni o denunciare, però il cantautore di Molfetta, che questa volta ha fatto il salto di qualità. Il testo del brano dice: “Io stringo nelle spese e goodbye macellai, e mi verrebbe da devolvere l’8 per 1000 alla Snai, io sono pane per gli usurai”. Ma alla fine, almeno nel racconto stralunato e poetico “alla Pennac” del pezzo, l’eroe contemporaneo, il muratore precario, vince e evita alla sua famiglia il precipizio della rovina economica. «L’ironia mi serve per sdrammatizzare e per vedere sotto un’altra ottica le contraddizioni che ci sono intorno» dice lui. Eppure il passaggio dove se la prende con le storture del sistema bancario ha più efficacia di mille titoloni a nove colonne in prima pagina: “Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi”. Tutti spunti che si ritrovano, supportati da disegni, vignette e diari, nel suo primo libro in distribuzione ora, dal titolo “Saghe Mentali”. Da non perdere, quindi, la sua data dal vivo il 29 al Live Music Club di Trezzo sull’Adda (Mi) (via Mazzini, 58 - ingresso 14 euro, info: 0290980262, www.liveclub.it).
MEMO
Giovanni Allevi in libreria Con tre dischi in classifica questo mese e un libro appena uscito, il pianista compositore Giovanni Allevi è il personaggio del momento. Stralunato pensatore e geniale musicista, Allevi rivela se stesso e le coincidenze sorprendenti della sua vita in “La musica in testa” (Rizzoli), un’autobiografia avvincente anche per l’ascoltatore casuale. «C’è un po’ di Kant e un po’ di Pitagora» spiega l’autore «perché è da loro che ho attinto una visione della vita diversa. C’è da ridere quando racconta del suo incontro rocambolesco con il maestro Riccardo Muti, a una ce-
na di gala dove Allevi si era intrufolato come cameriere per regalargli un suo cd. Un po’ meno quando racconta di essersi trasferito a Milano per perfezionare la sua abilità al piano e per un anno si era cibato solo di pasta e tonno. La nostra città fa da sfondo a parecchi aneddoti ma quando gli regala il successo il timido genio delle 7 note si schernisce: «Per me non è cambiato niente. L’attenzione deve essere sempre su chi mi ascolta, perché è lì che sono le emozioni. Io sono solo un mezzo, un pretesto per far arrivare la musica agli altri».
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AGENDA OB J MILANO
DALL’1 AL 27 APRILE ALLO SMERALDO
MOSTRE
Gli hippies tra sogni e desideri Dopo quarant’anni dal debutto a New York arriva a Milano “Love rock musical”. Tutto suonato e cantato dal vivo da giovani artisti.
DAL 3 APRILE AL 5 MAGGIO
SIGNS Dove: Glenda Cinquegrana Art Consulting The Studio - Via F. Sforza, 49 - tel 0289695586 Orario: mart- merc-giov-ven-sab h 11-19,30; lunedì e domenica chiuso Biglietto: ingresso libero Con il termine “ Signs” ci si riferisce a un fenomeno artistico e di costume insieme, che privilegia l’azione per strada piuttosto che l’intervento tra le mura bianche delle gallerie d’arte, esprimendosi in forme e tecniche diverse che vanno dai murales ai posters, dai tatuaggi fino ai siti internet e video. In questa galleria si possono scoprire cinque artisti, tra cui spiccano due della più giovane generazione, 108 e Abominevole. Il primo si ispira alla figurazione primitiva, il secondo mescola abilmente linguaggio colto a quello della “street culture”.
FINO AL 20 APRILE
“MA LIBERACI DAL MALE...” Dove: Galleria San Fedele via Hoepli 3/a-b - tel 0286352233 Orario: h 16 - 19 apertura al mattino su richiesta; chiuso festivi e lunedì Biglietto: ingresso libero
di DANIELA BIANCHI
HAIR THE TRIBAL LOVE ROCK MUSICAL Regia: Giampiero Solari Dove: Teatro Ventaglio Smeraldo, Piazza XXV Aprile, 10 - tel 0229006767 Orario: mart-merc-giovven-sab h 20,45; dom h 18 Biglietto: 36-15 euro
I «Quando la luna entrerà nella settima casa e Giove sarà in congiunzione con Marte, sarà la pace a guidare i pianeti e l’amore a far muovere le stelle.
È l’alba dell’Era dell’Acquario» (…): questi sono i primi versi di “Aquarius”, celeberrimo brano che compone la colonna sonora di “Hair”, il primo ed unico “Loverock musical”, in scena al Teatro Smeraldo a quarant’anni dal suo debutto a New York. I protagonisti sono sempre gli hippies: il loro mondo e i loro sogni, il desiderio di libertà, d’amore e di pace unito alla protesta contro la guerra e l’intolleranza. Lo spettacolo, cantato e suonato dal vivo, è recitato in italiano
da un cast di venti giovani talenti selezionati in Italia e negli Stati Uniti, tra i quali emergono Gianluca Merolli nel ruolo di Claude e Attilio Fontana nel ruolo di Berger. La regia è di Giampiero Solari, le coreografie di David Parsons, mentre le musiche sono state riarrangiate da Elisa, responsabile della direzione artistica del musical. Per “contestualizzare“ e allo stesso tempo rendere più attuale lo spettacolo, si è fatto ricorso a delle proiezioni video: si tratta di immagini tratte in parte dalla cro-
Foto di detenuti di San Vittore a confronto con opere di maestri del passato e di artisti contemporanei: nodo comune la riflessione sul male. Alla galleria San Fedele è quindi possibile confrontare le acqueforti di Goya con i filmati dei soldati americani in Iraq tratti dalla Rete e montati da Gabriele Pesci. In particolare le immagini dei detenuti esprimono la consapevolezza della drammaticità della loro esistenza in carcere ma anche una possibile via di redenzione.
naca dell’epoca, in parte dal film “Fragole e sangue” di Stuart Hagman (1970) e in parte da eventi recenti come il G8. Particolare non trascurabile, la nuova pro-
duzione è il frutto della collaborazione di tre grandi teatri italiani: il Teatro Colosseo di Torino, il Teatro Smeraldo di Milano e il Politeama Genovese. I
MEMO
Ancora risate I grandi comici della trasmissione Zelig tornano a far ridere sul palco dello Zelig Cabaret. Da Teresa Mannino a Federico Basso, da Simonetta Guarino a Daniele Raco, da Katia&Valeria a Luca Elias (info www.areazelig.it).
Posizione e deposizione La Galleria Pack presenta Zhang Huan e Franko B: per la prima volta i due maggiori performer di arte contemporanea dialogano insieme. La mostra, a cura di Francesca Alfano Miglietti, inizia il 15 aprile (www.galleriapack.it).
Nel giardino dell’Eden Negli spazi della galleria Agoràrte viene inaugurata il 10 aprile la mostra dell’artista albanese Aghim Muka a cura di Simona Vigo. Si tratta di un’interpretazione personale del racconto biblico (www.agorarte.com).
Al semaforo Una galleria di immagini scattate per le strade della città ci restituisce uno spaccato della realtà emarginata milanese. In programma fino al 18 aprile al ponte delle Gabelle (www.milanofree.it).
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AGENDA ALBERTO GUARESCHI RICORDA GIOVANNINO
Mio padre, Don Camillo libri, mostre, e Peppone Centenario: film e convegni Era un uomo libero, malinconico e solitario. Un genitore curioso e, forse, un pò invadente. Rispettava chi perseguiva un ideale e criticava chi monopolizzava le coscienze. Il ritratto di un figlio nell’anno del centenario dalla nascita. di MAURO CEREDA Cento anni fa, il primo maggio 1908 a Fontanelle, nella Bassa parmense, nasceva Giovannino Guareschi, il “papà” di Don Camillo e Peppone, uno dei più importanti giornalisti e scrittori del ‘900. Ne parliamo con il figlio Alberto. Guareschi è ancora un autore molto apprezzato. Come mai? Forse perché i suoi libri sono ricchi di valori intramontabili: la speranza, i buoni sentimenti, le buone cose. Non sono opere da leggere, ma da rileggere. Molti alla sera sfogliano un paio di pagine per conciliare il cuore. Un giovane chirurgo, Stefano Beltrami, dopo avere fatto una ricerca nella corrispon-
denza ricevuta da mio padre e avere scoperto tante testimonianze sul benefico influsso “terapeutico” che deriva dalla loro lettura, ha scritto un libro: "Bicarbonato e mentine" (GAM editore). Chi era Giovannino? Un uomo sincero, libero, che non ha mai chiesto sconti. Andava sempre avanti per conto suo. E in privato? Era molto malinconico, come tutti gli umoristi. Stava volentieri da solo, ma con la compagnia giusta diventava irresistibile. E riusciva a parlare con tutti, soprattutto con i vecchi e con i bambini.
Sono previste iniziative nei comuni della Bassa e in altre città organizzate dal Comitato d’onore, voluto dal ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con la Provincia di Parma e il Club dei Ventitré (info: www.giovanninoguareschi.it, www.guareschi2008.com). Da segnalare due titoli: la biografia "Giovannino Guareschi" (G. Conti, Rizzoli, 21,50 euro) e "Il Don Camillo mai visto" (BandiniCasamatti-Conti, Mup editore, 16 euro), con fotografie inedite dei film. Difetti? Era forse un po’ invadente. Una personalità debordante. Voleva sapere tutto di noi. Cosa pensava dei film? Nutriva sentimenti contrastanti. Durante le riprese litigava spesso con i registi perché riteneva che i film non cogliessero in pieno ciò che esprimevano i libri. Con gli attori, invece, il rapporto era splendido, di affetto e stima. Soprattutto con Gino Cervi. Mio padre, pur essendo anticomunista, amava Peppone perché era una persona onesta che credeva in quello che faceva. Lui ha sempre rispettato chi perseguiva un ideale. Criticava, invece, il partito che monopolizzava le coscienze. È vero che Peppone avrebbe dovuto interpretarlo lui? Sì, furono anche girate alcune scene, poi la scelta cadde su Cervi che secondo mio padre incarnava perfett a m e n t e Peppone. Di
Fernandel diceva che non somigliava al Don Camillo dei libri, ma era talmente bravo… Suo padre, in guerra, è stato internato nei lager tedeschi. Quel periodo è stato il più importante della sua vita perché gli ha fatto scoprire doti che non pensava di avere, come la capacità di farsi carico dei problemi degli altri. Le foto lo mostrano magro e con lo sguardo intenso di chi sa di avere un compito da svolgere. Ha messo a frutto il talento che gli ha donato il Padreterno, facendo nel lager il suo lavoro di giornalista per aiutare i compagni a non lasciarsi andare alla disperazione. Li ha tenuti aggrappati alla vita raccontando loro delle favole legate alla quotidianità. Molte le ha poi raccolte nel "Diario clandestino", la sua opera più importante e meno conosciuta. Lei e sua sorella Carlotta siete stati protagonisti di molti racconti. Da bambini pensavamo che facesse la “spia”. Poi abbiamo capito che quelli non eravamo noi ,ma i suoi personaggi, e non ci siamo più preoccupati.
JOB MILANO
Novità Il carro magico Autore: Joe R. Lansdale Genere: Romanzo Editore: Fanucci Prezzo: 14 euro
La famiglia del giovane Buster Fogg viene spazzata via da un tornado. Il ragazzo si unisce alla compagnia itinerante di Daniels, inventore di medicine e tiratore eccezionale. Un romanzo sul vecchio West che trascina il lettore in una spirale di emozioni.
Radio Moro Autore: Andrea Salerno Genere: Attualità – Dvd + libro Editore: Bur Prezzo: 19,50 euro
I 55 giorni del rapimento di Aldo Moro rivivono in un Dvd che raccoglie le voci e le immagini dei radiogiornali e dei telegiornali della Rai. In allegato un libro con la cronologia del sequestro e la deposizione del figlio di Moro alla Commissione parlamentare d’inchiesta.
Solitudini Autore: Annamaria Trevale Genere: racconti Editore: Prospettiva Prezzo: 10 euro
Dodici storie diverse per raccontare come, in un mondo che ci appare sempre più spesso sovraffollato, sia fin troppo facile ritrovarsi completamente soli. Solitudini materiali, ma anche morali.
MEMO
Pensato per i più piccoli È uscito “Luoghi”, il quaderno n.10 della collana “Fare scuola al museo Poldi Pezzoli”, dedicato al paesaggio. Linguaggio semplice e chiaro e illustrazioni a colori per spiegare ai bambini alcune delle opere presenti nel museo.
Occhi puntati su Bergman Milano rende omaggio a Ingmar Bergman: in programma dal 31 marzo al 22 aprile una rassegna cinematografica, una serata tetrale, una mostra, una tavola rotonda e la presentazione di due libri (info: www.comune.milano.it).
Coppola da leggere In libreria dal 3 aprile il cofanetto dedicato a Francis Ford Coppola: due dvd, che mostrano l’attesissimo film “Un’altra govinezza”, e il libro di 128 pagine “Di tempo e sogno”, a cura di Mario Capello. Prezzo: 16,90 euro.
Non solo cantante Biagio Antonacci presenta “Se ami devi amare forte”, la prima autobiografia del cantante di Rozzano. Un diario intimo, ricco di appunti, aforismi, aneddoti quotidiani, poesie e riflessioni personali (240 pagine, 16 euro).
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