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Job febbraio 2009

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, DCB Milano

Anno IV - N. 2

Mensile d’attualità e di approfondimento

DISTRIBUZIONE GRATUITA

CHE BOTTA! Boom della cassa integrazione, più di 50mila posti a rischio. Ed è solo l’inizio

inchiesta

trasporti

Tanti modi di dire Dio Come e dove si prega a Milano

pag. 15

dopojob

Da piazza Duomo al Colosseo: meglio l’aereo o il treno?

pag. 18

Sport per tutti e per tutte le tasche: una guida per scegliere

pag. 27



Job

sommario

Job

Milano

È un periodico di Job Editrice

Direttore editoriale Piero Piccioli

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dituttounpo’

Direttore responsabile Mauro Cereda

notizie e molto di più

Progetto grafico Angelo Rainoldi

il business dell’expo 2015 9

Redazione JOB EDITRICE srl via Smareglia 24 - Milano tel. 0270002315 fax: 0271092310 info@jobedi.it

appalti d’oro che fanno gola

storia di copertina

Pubblicità FMF COMUNICAZIONE srl via Zezon 6 - Milano tel. 0273953491 fax: 026693953 cell.: 3930839121 info@fmfcomunicazione.it

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regione tante Doti per la famiglia

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inchiesta

Distribuzione DISTRIMARKETING srl via Matteotti 6 Cinisello Balsamo - Milano

come e dove si prega a Milano

Impaginazione: Silvia Debora Cutri

Milano-Roma

In redazione: Christian D’Antonio Greta La Rocca

aereo-treno: gara all’ultimo minuto pag 18

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il pizzaiolo

domande&risposte

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consumi, fisco, previdenza, legale, stranieri, casa: le risposte dei nostri esperti alle vostre domande

il dopoJob

Editore JOB EDITRICE srl Sede legale: Via Borgazzi 4 20122 Milano Sede operativa: Via Smareglia 24 20133 Milano Tel. 0273953491

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sport per tutti quanto costa tenersi in forma

Proprietario della testata Cisl Milano Via Tadino 23 20124 Milano

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il personaggio Giordano Dell’Armellina, esperto in ballate

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mostre

Brera fa festa con Caravaggio per il bicentenario

Reg. Trib. di Milano n.293 del 26/04/2006 Iscrizione Roc n. 17405 del 09/08/2008

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l’intervista Nick Rhodes dei Duran Duran

Responsabile trattamento dati, legge 196/03: Mauro Cereda

Job vi dà appuntamento con il prossimo numero venerdì 6 marzo.

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mestieri

Hanno collaborato: Dario Balotta, Daniela Bianchi, Maurizio Bove, Alessandro Condina, Tommaso Di Buono, Ferdinando Ferilli, Antonio Guerini, Agnese Mattei, Maria Quarato, Leo Spinelli, Vincenzo Vita, Paolo Zani.

Stampa STEM EDITORIALE S.p.A. Via Brescia, 22 20063 Cernusco S/N tel. 0292104710

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è arrivata! La crisi in Lombardia

e poi... teatri, cinema, libri, auto, musica classica

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rubriche

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JOB ALLA RADIO Le professioni religiose a Milano a “Marconi radio aperta”, martedì 10 febbraio, dalle 9 alle 10,30. Conduce Fabio Pizzul

fm 94.8 n. 2 - febbraio 2009

Musica & Notizie

www.radiomarconi.fm

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Job

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I Segnatevi questi due profili: le aziende vogliono controller e retail manager. Il primo è colui che si occupa di controllare i costi preventivati e la riscossione dei debiti. Il secondo è il direttore di negozio. Ben quotate, secondo Page Personnel, le lauree in giurisprudenza ed economia.

I Una ricerca della fondazione Ambrosianeum dice che a Milano gli under 25 sono 1 su 5 e hanno spesso un lavoro precario. Di questi, la maggioranza ha cambiato lavoro per necessità. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 24 anni è del 30% e a diventare mamme si aspetta in media fino ai 33 anni.

Lavoro 2/ A Milano tanti precari fra i giovani. E la maternità è posticipata

agenziafotogramma

Lavoro 1/ Controller e direttori retail: i profili più richiesti

l’intervista Marco Ponti (Politecnico)

Mettiamoli in competizione Marco Ponti, professore di Economia dei trasporti del Politecnico di Milano, fa l‘esempio dell’Inghilterra: «Lì proteggono davvero i consumatori potendo permettere concorrenza e scelta tra i 4 aeroporti londinesi. In più la società che li gestisce è stata costretta a mettere in vendita Gatwick. La Sea venderebbe Linate per l’interesse dei viaggiatori?»

LA NUOVA ALITALIA SNOBBA LO STORICO SCALO MILANESE

E Linate dove lo metto? Concentrando l’attenzione su Malpensa l’aeroporto di viale Forlanini rischia. Ma potrebbe anche essere l’occasione per il rilancio. I tedeschi di Lufthansa ci provano. I Mantenere due aeroporti costa troppo. Circa 150 milioni di euro all’anno, dice Alitalia. E in piena crisi e con la ristrutturazione (come vengono chiamati i tagli) in atto la compagnia che infine si è alleata con Air France punta su Fiumicino (la società che gestisce l’aeroporto romano è legata alla cordata Cai, la nuova Alitalia). Il che fa perdere il 30% dei passeggeri al nord e di conseguenza alla Sea (che gestisce i due scali milanesi) in mano alla Provincia e al Comune. Sea perde anche in casa: Alitalia vuole 14 rotte intercontinentali su Malpensa e solo la tratta Milano-Roma da Linate. Il che significa 11 destinazioni italiane e 12 europee cancellate dal Forlanini e 30 milioni in meno di introiti. Questo, ad oggi, il punto della situazione. Ma la telenovela sembra non è finita. Contro il ridimensionamento di Linate ci sono tutti gli imprenditori, dalla moda ai negozianti, e il presidente della Provincia Filippo Penati.

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Quello della Sea, Giuseppe Bonomi, è più morbido. Del resto Alitalia, con il 55% del mercato domestico, resta un cliente importante per i due scali milanesi. Che adesso sperano di rimettere le casse in sesto con lo sbarco di Lufthansa Italia. In un intreccio degno di una soap, i tedeschi, tenuti in un primo tempo lontani da Silvio Berlusconi sulla faccenda Alitalia, hanno stretto un accordo con Malpensa ed entrano da questo mese, a prezzi appetibili, sul mercato italiano. In proprio e investendo. Tanto che si dice che Lufthansa sarà la prima compagnia nella storia ad aprire un hub (smistamento di voli di coincidenza) in un Paese straniero. I tedeschi potenzieranno perchè «siamo nel bacino di utenza italo-svizzero, la regione più ricca d’Europa». Ai viaggiatori farà piacere sapere che si potrà andare in Belgio, Francia, Spagna e Londra con 100 euro andata e ritorno. Sul fronte dell’occupazione per ora sono arrivati 150 posti. Vedremo. •

La competizione scarseggia da noi? Le low cost sono sempre più messe all’angolo. Si fa solo l’interesse delle società. Si deve poter scegliere tra varie offerte e optare tra un diretto Milano-New York da Malpensa e un conveniente concorrente con uno scalo intermedio. E anche Formigoni l’ha capito e adesso non vuole più chiudere Linate. Malpensa ce la farà? Tra gli scali europei, è il più distante dalla città solo dopo quello di Oslo. Ma con le tariffe giuste ritornerà a essere centrale. Quanto alla guerra con Roma, c’è spazio per sviluppare entrambi. Fiumicino ha meno concorrenza e raccoglie l’area sud. Al nord ci sono parecchi scali e la domanda pur essendo più forte è più frazionata. E il business degli aeroporti? Ci sono situazioni clientelari destinate a morire. Altre che vanno a beneficio degli utenti, come Orio al Serio a Bergamo, figlio del boom di Ryan Air. (C. d’A.)

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Beni di consumo: quest’anno i prezzi scenderanno, ma non per molto

I Se ne parla da tempo e adesso i top manager della finanza, interpellati dall’Ispo, lo confermano. Secondo il 60% degli esperti quest’anno i prezzi dei beni di consumo scenderanno fino a raggiungere il segno meno nel confronto con l’anno scorso. Ma le previsioni dicono: sarà trend breve.

Università: i fuoricorso costano 4 miliardi all’anno. Milano record

I Oltre il 33% dei laureati a Milano ha dovuto cambiare facoltà per terminare gli studi. E i fuoricorso in città sono sempre tanti: 33% alla Statale, 13% alla Bocconi, 24% alla Cattolica, 29% alla Bicocca. Secondo l’Ocse allo Stato italiano i fuoricorso, che sono il 40% degli studenti, costano 4 miliardi di euro.

5 DOMANDE A

Mauro Toffetti Presidente Confesercenti Milano

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Com’è iniziato l’anno per i negozianti?

C’è molta preoccupazione e nemmeno i saldi riescono a farci guadagnare recuperi. C’è tanto invenduto e quello che spaventa è che molti negozi chiudono, specie in periferia.

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Tra gli operatori c’è più rabbia o si inizia a fare un meo culpa? Le armi che abbiamo contro la grande distribuzione sono poche e da rivalutare. Il negozio sotto casa oltre al decoro urbano ha una grande valenza sociale, penso agli anziani e alle persone senza macchina o grandi possibilità di spesa. Al supermercato molti vengono travolti dall’acquisto compulsivo, tornano a casa con spese non preventivate. E se quindi i carichi di prezzo del negozio piccolo sono considerati meno convenienti, si pensi a questo.

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Cosa pensate di fare per voi e per gli acquirenti? Ovviamente puntiamo sulla qualità, ci sarà una selezione tra le botteghe e solo chi si attrezzerà si salverà. Stiamo lavorando con le associazioni dei consumatori e ci troviamo sulla loro stessa lunghezza d’onda. La social card è stata evitata dai grandi super, quindi noi l’abbiamo accolta e la porteremo avanti.

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Anche la sicurezza è diventata una spesa?

Certo, ci si è dovuti attrezzare con telecamere e sistemi di controllo che costano. Sono spese necessarie e allarmano specialmente per il contesto sociale in cui si è costretti a operare.

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Com’è la situazione per gli imprenditori stranieri? C’è bisogno di forte integrazione e di debellare l’annoso problema dei finanziamenti di banche straniere spesso in mano alla criminalità etnica.

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IN UN ANNO INVIATI A CASA 820 MILIONI

Lavorare a Milano fa bene al mondo intero Dal 2006 all’anno scorso le rimesse degli immigrati che lavorano a Milano e che mandano i soldi all’estero sono aumentate del 34%. Un patrimonio ingente che in un anno (il 2007) è stato di 824 milioni di euro. Secondo una ricerca della Camera di commercio della città gli extra comunitari milanesi mantengono circa un milione e mezzo di persone nel mondo. In media ogni mese un immigrato a Milano manda a casa 200 euro. Un piccolo caso economico che vede la Cina in testa ai Paesi che beneficiano del lavoro degli stranieri a Milano (29% delle rimesse), seguita da Filippine, Perù e Romania. •

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Pendolari Fs: riconosciuto il “danno esistenziale”. Valanga d’indennizzi

I Una sentenza del giudice di pace di Piacenza ha stabilito che i disagi e i ritardi subiti dai pendolari costituiscono violazione dei diritti fondamentali delle persone. Per chi fa causa potrebbe arrivare un indennizzo di 1000 euro a utente.

Ecco come ti costruisco il pc perfetto e a basso costo. Tutto online

SERVIZI

Bebè, tanti soldi ma pochi asili nido La Ue dice che entro l’anno prossimo ogni Paese dovrebbe avere tanti asili nido da soddisfare almeno il 33% della domanda. Le città italiane sono lontane da questo livello di copertura, anche se Milano è abbastanza credibile con il 22%. Ma a che costo: ogni bimbo costa al Comune 7.774 euro. Secondo i dati Banca Intesa l’offerta, nonostante le promesse politiche a più livelli, è bassa in tutta Italia e i costi volatili. Fin troppo. Resta da spiegare perchè un Comune come Vimercate spende per ogni bimbo all’asilo comunale ben 14.483 euro. Siamo lontani, inteso, dagli sprechi di Roma che copre il 14% del fabbisogno e spende oltre 15mila euro per bambino. I consumatori dicono: i sindaci farebbero meglio a pagare una baby sitter a ogni mamma che ne ha bisogno. Risparmierebbero. •

LOMBARDIA

SENTENZA

In aumento le aziende al femminile

Attenti alle buche Il Comune non paga

Nell’anno più difficile, le aziende a gestione femminile hanno toccato la soglia record del milione e 200mila (168mila in Lombardia, di cui 91mila individuali). Secondo i dati Unioncamere la soluzione di impresa individuale è la più diffusa in Italia (oltre 860mila) ma cambia il profilo: meno agricoltura e commercio e più forza nel settore dei servizi alle imprese, costruzioni e trasporti. Le donne continuano a costituire il 50% delle titolari in ristorazione e benessere. •

Citare per danni il Comune quando si cade per strada non porta soldi. L’articolo 2051 del codice civile prevede i casi in cui si producono danni da cose in custrodia come la manutenzione delle strade per gli enti a cui sono affidate. La decima sezione civile di Milano ha rigettato un ricorso di un cittadino caduto sul marciapiede perché «serve prudenza e diligenza anche quando si cammina. Le buche sono frequenti in centro come in periferia». E quindi non ci si può più appellare all’incuria del Comune. •

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I I componenti si scelgono su Internet e la consegna è in pochi giorni. Sul sito della Dell o su monclick.it è possibile assemblare computer personalizzati con buona memoria e dvd spendendo intorno ai 300 euro. Possibile farlo anche su nilox.it. Inconveniente: questa nuova moda fa risparmiare ma i costi di manutenzione e assistenza in negozio non si abbattono.

Caro Job... ANDATE A VEDERE COME SI LAVORA NEL PUBBLICO Cari governanti, invece di fare della gratuita propaganda su categorie di lavoratori dipendenti, vi inviterei ad andare a vedere, a verificare, ad analizzare, per capire veramente come lavorano i dipendenti negli ospedali pubblici e privati, a verificare come lavorano nelle cliniche pubbliche e private, ad andare ad osservare come lavorano i dipendenti delle case di riposo e nelle strutture per anziani non autosufficienti, sia pubbliche che private, in tante comunità di recupero dei tossicodipendenti. Poi negli enti nazionali, nelle scuole di ogni ordine, nella ricerca e tanti altri posti, dove si lavora. Troverete sicuramente persone qualificate, specializzate e con tanta professionalità, che lavorano con scienza e coscienza e meritano prima di tutto rispetto e salvaguardia della loro dignità personale. Inviterei veramente i nostri governanti ad andare in ogni posto in cui ci sia anche un solo lavoratore, dalle piccole e grandi fabbriche, alle aziende, troverebbero sicuramente tanti problemi, ma incontrerebbero anche i lavoratori dipendenti, con i loro suggerimenti, le loro proposte per risolverli, per migliorare i servizi, la produttività, ma soprattutto per migliorare la loro sicurezza sui posti di lavoro, e la precarietà (...). Io dico che i lavoratori sia pubblici che privati, cari governanti, hanno la stessa dignità, sia come persone sia come lavoratori e non hanno bisogno di divisioni, ma di risolvere i loro problemi concreti. Come il precariato, che è diventato una piaga nazionale, perchè per un lavoratore precario diventa tutto precario nella vita. Poi lasciatemi dire cari governanti: a capo di ogni azienda sia pubblica che privata, non c’è un dirigente generale responsabile? I dirigenti che non sono in grado di farla funzionare non si potrebbero anche cambiare? Ci vuole più impegno vero, per risolvere i problemi della gente. Francesco Lena Cenate Sopra (Bg)

Per scrivere alla redazione di Job: redazione Job via Smareglia 24 20133 Milano - info@jobedi.it

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I Il Cnr dice che blog e social network che su Internet dispensano consigli medici sono visitati da 4 milioni di pazienti. Significa che il 20% dei cittadini cerca notizie online e solo il 12% ne discute col medico. In arrivo un bollino di affidabilità, chiamato Honcode per distinguere i siti seri.

Á L’OPINIONE

Gianfranco Fini presidente della Camera

Milano deve diventare polo artistico del Sud Europa con offerta di livello alto Fulvio Caroli docente di Storia dell’arte moderna Politecnico

Le scuole hanno il dovere di comunicare con le famiglie anche con gli sms Mariastella Gelmini minsitro della Pubblica istruzione

Stanziamo 500mila euro per i tassisti che vogliono attrezzarsi per il trasporto disabili Filippo Penati presidente della Provincia Milano

A Milano il crimine è l’indifferenza, quello degli anziani è un silenzio degli innocenti Alda Merini poetessa

Più formazione in corsia Caro Direttore,

razione teorica e delle competenze degli vorrei esprimere operatori sanitari; SONDAGGIO un’opinione, alla luce credo che valorizzare della mia esperienza le risorse umane inveall’interno della stendo su di loro sia Fondazione IRCCS indispensabile per la Istituto Neurologico crescita e il miglioraC. Besta di Milano, in mento dell’intero merito alla tematica sistema sanitario. di grande attualità Per quanto riguarda della formazione coni contenuti principali tinua come ho avuto della formazione, I occasione di leggere posso rifarmi all’espeIl sondaggio del mese nell’ultimo numero rienza del contesto in scorso: il sistema sanitario della sua rivista. cui opero. Al personapiace ma può migliorare Leva strategica di le del comparto sanifondamentale importario (infermieri e tectanza, la formazione, se progettata ed nici) soggetto, soprattutto per la parte erogata in modo mirato ed efficace, infermieristica, ad un turn over molto con una scrupolosa analisi del fabbiso- elevato, viene data ogni anno la possigno e una collaborazione sinergica tra bilità di frequentare corsi legati a i responsabili e i docenti dei corsi, può tematiche e patologie neurologiche contribuire a garantire un servizio effi- immediatamente fruibili e in linea con ciente, adeguato ai tempi e ai rapidi le peculiarità del contesto in cui sono progressi della medicina, e un’elevata chiamati ad operare quotidianamente. qualità delle prestazioni offerte ai cittaAltro tema imprescindibile è la reladini. zione personale/paziente. Sono stati All’evoluzione incessante delle organizzati corsi per comprendere i conoscenze tecnico-scientifiche deve bisogni dei pazienti e altri per miglionecessariamente corrispondere un rare la comunicazione. Da anni, infine, continuo aggiornamento della prepa- si stanno rivelando sempre più impor-

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DISTRIBUZIONE GRATUITA

Il 59,9% degli intervistati si dichiara “abbastanza” soddisfatto della sanità lombarda. Il 54,4% si rivolge a una struttura pubblica.

stockexpert

Gli imam nelle moschee devono predicare in italiano così si evita l’istigazione all’odio

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, DCB Milano

hanno detto

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I Secondo un’inchesta di “Avvenire”, il bonus famiglie è usato per l’82% da single e coppie senza figli. Alla famiglia classica finisce appena il 18% dello stanziamento. I conviventi possono avere un bonus doppio (non essendo riconosciuta l’unione) mentre le famiglie no. E solo 350mila dell’1,3 milioni di aventi diritto attiva la social card.

ambiente

società

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tanti gli aspetti gestionali e legislativi (come per esempio il codice etico comportamentale). Merita attenta riflessione la modalità di erogazione della formazione. Se il sistema ECM (educazione continua in medicina) e oggi anche il sistema regionale ECM-CPD (continuous professional developement) ha reso sistematico ed obbligatorio l’aggiornamento per tutti gli operatori. Non è stato però codificato come valutare la reale utilità della formazione erogata a tutti i livelli fino a quello, certamente di grande rilevanza, ma di difficile misurazione, del reale impatto della formazione sull’attività quotidiana degli operatori e sulla totalità dell’organizzazione. La formazione è, per tutti gli operatori, un diritto e un dovere, una opportunità di crescita e miglioramento e una responsabilità nei confronti di pazienti e colleghi. Clara G. Moreschi Dirigente SITRA (Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale) Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta” Milano

il prof di Alessandro Condina

Anche gli scrutini del primo quadrimestre sono passati e con loro le pagelle. Lo scoglio più duro è stato il voto in condotta, su cui la ministra Gelmini ha preferito giocare a rimpiattino. Da quest'anno, infatti, secondo la mini “riforma” della scuola un'insufficienza nel voto in condotta porta alla bocciatura, di conseguenza le scuole hanno rimodulato la loro scala di valutazione: voti dal 5 al 10. Alcuni istituti superiori hanno deciso di punire con il 5 anche comportamenti di media gravità, per lanciare un segnale di rigore già dal primo quadrimestre; a metà gennaio, però, la ministra ha finalmente chiarito i criteri sulla condotta attraverso il decreto n.5. La valutazione può essere insufficiente “esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle

fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti... nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni”. In pratica può avere il 5 in condotta solo chi è stato già sospeso per più di 15 giorni, cioè poco meno di un criminale incallito. Intanto la ministra ha annunciato le materie della maturità su Youtube prima che con una circolare e il suo collega Brunetta ha proclamato: dall'anno prossimo i genitori potranno vedere le pagelle via Internet e un sms sul cellulare li informerà delle assenze dei figli: di questo passo finiremo per fare i colloqui in videoconferenza su Skype.

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attualità

I PROGETTI PER IL FUTURO agenziafotogramma

In pochi anni si dovrebbe vedere un nuovo skyline a Milano (foto notturna) e un nuovo centro espositivo in zona Rho.

IL BUSINESS DELL’EXPO 2015

Appalti d’oro che fanno gola Una grande opportunità per il futuro e lo sviluppo di Milano e della regione. Un fiume di soldi che può scatenare appetiti leciti e meno leciti. I rischi d’infiltrazioni ci sono e non sarebbe la prima volta. Ma l’allarme è scattato. di FERDINANDO FERILLI I Alla fine la commissione di vigilanza per i lavori dell’Expo si farà. Come, è ancora da stabilire ma dietro le insistenze di alcuni consiglieri comunali un pool di esperti indipendenti vigilerà sul corretto svolgimento di appalti e lavori per la grande occasione di Milano. Tre miliardi e ventidue milioni di euro sono dietro all’affare Expo 2015, un evento che rischia di scatenare appetiti, leciti e illeciti. Fra chi potrebbe guardare con interesse a questo business ci sono i clan della criminalità organizzata che sono ben presenti o radicati al nord. Qualche segnale di allarme è già arrivato: la Procura di Busto Arsizio ha da tempo aperto un fascicolo su ipotesi d’infiltrazioni. E l’Ufficio italiano cambi, nei primi sei mesi del 2008, ha segnalato 6mila operazioni sospette, di cui un quarto (1618) nella sola Lombardia. In pieno centro a Milano, in via Santa Lucia, è stato sequestrato un palazzo nuovo ad altissimo reddito, costruito tramite prestanome del clan Zagara, affiliato ai Casalesi e box e autorimesse

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sono state sequestrate al clan Guida anch’esso affiliato alla camorra. «Se prima erano deduzioni

logiche» dice il consigliere della Lista Fo Basilio Rizzo, che da sempre ha espresso riserve sulla chiarezza del-

l’operazione Expo «ora i timori sono certezze. Chi ha a disposizione capitali in periodi di crisi? La malavita, ovvio. Che oggi non va in giro con la lupara o la coppola. La mafia è finanza e già abbiamo sperimentato lo stesso con l’affare Fiera. C’era poco tempo, molto bisogno di manodopera e chi ha spostato le risorse non era affatto limpido». Rizzo ricorda pure come un’operazione attenta anni fa smascherò l’affarismo mafioso nei bar: «Le forze dell’ordine si accorsero di repentine compravendite di tantissimi bar in città e scoprirono un giro di riciclo di danaro sporco. La stessa attenzione dobbiamo avere con l’Expo, andare a fondo, assicurarci che il denaro delle

Verso l’Expo di Dario Balotta

Mancano all’appello 6 milioni Sono quelli necessari solo a far partire la società di gestione che ancora non decolla L’assetto da dare alla società di gestione dell’Expo 2015, la Soge, è stato un lunghissimo e tortuoso percorso. Adesso sono di dominio pubblico i contrasti di potere per la spartizione delle cinque poltronissime del Consiglio di amministrazione della società che hanno avvelenato i rapporti tra i diversi protagonisti di quella che è oramai diventata una telenovela. La nomina dell’amministratore delegato della Soge continua a slittare perché non viene eseguita la ricapitalizzazione della società, ossia i finanziamenti che permettono all’Expo di partire e di pagare gli stipendi alla struttura. La Camera di commercio avrebbe messo la sua quota. Regione e Comune di Milano avrebbero garantito il loro impegno, la Provincia afferma che lo farà, ma per il presidente dei revisori dei conti (Lega) non si può partire senza aver formalizzato la ricapitalizzazione da 10 milioni di euro. Il Ministero dell’Economia, rappresentato dal presidente dei revisori, ha assicurato che nel decreto “mille proroghe” del governo sono contenuti i suoi 4 milioni di competenza. Mancano all’appello 6 milioni di euro per partire finalmente. Sullo sfondo c’è un altro conflitto che fa rabbrividire e riguarda la ripartizione di competenza delle risorse per le infrastrutture. Qualcuno sostiene che ogni ente dovrebbe pagare in percentuale le sue. Ma chi dovrebbe pagare una metropolitana che riguarda sia la città che la provincia? Come distinguere un’opera di interesse regionale con una locale? I trasporti in particolare sono un sistema che necessita di una gestione integrata. Se si va avanti cosi si allungano i tempi dell’Expo all’inverosimile. Oramai siamo già a 11 mesi dalla vittoria di Parigi per l’assegnazione a Milano dell’Esposizione. La crisi economica ed occupazionale dovrebbe far rompere gli indugi e dare un nuovo valore all’Expo, cioè quello di volano della ripresa economica e di strumento anticrisi. Possibile che solo il sindacato sia preoccupato di questo grave paralisi che si è determinata?

imprese partecipanti alla costruzione è pulito». Anche Francesco Bianchi della Filca Cisl dice che il mondo edile è in fermento: «L’accordo col Comune prevede che ci sia uno standard comune per tutte le ditte che si apprestavano a lavorare per l’Expo. Una specie di patente a punti: può partecipare solo chi risulta essere pulito, rispettoso delle regole e con un passato tranquillo. E soprattutto che possa dimostrare la provenienza lecita dei soldi». Resta da vedere se al momento del via degli appalti questa promessa di vigilanza verrà mantenuta.

Antidoto alla crisi Con tutti i sospetti sollevati, e i prevedibili ritardi dell’avviamento dei lavori (10 miliardi per le infrastrutture periferiche, comprese strade, svincoli autostradali e prolungamenti extraurbani di linee di trasporto milanesi), i cittadini stanno poco a poco perdendo la fiducia. I sondaggi dicono che la metà dei milanesi è scettica sui reali benefici dell’Expo. A tirare un sospiro dovrebbero essere i lavoratori del settore. «Anche qui c’è da puntualizzare» dice Bianchi «si parla di 70mila risorse in più per i 5 anni che precedono l’evento ma a noi sembrano numeri gonfiati. Piuttosto si andrà in pareggio con quelli che stanno perdendo il posto in questi mesi. Alla Cassa edile già da tempo le iscrizioni sono diminuite, segno che l’occupazione sta già calando. Quindi è presumibile che chi lavora nell’edile e ha perso il posto potrà ricominciare a lavorare per l’indotto creato dall’Expo». E allora sì che l’evento diventerebbe antidoto alla crisi. •

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attualità

Sembra un bollettino di guerra. Fabbriche che tagliano il personale, cassa integrazione a livelli record. Atipici e precari sono i primi a farne le spese. Le storie di chi già deve fare i conti con la riduzione dello stipendio. di ALESSANDRO CONDINA I Annunciata ormai da tanti, temuta da molti, alla fine la crisi economica è arrivata a mordere il tessuto produttivo del Paese e a minacciare le prospettive di vita dei lavoratori, anche se qualcuno insiste a tentare di esorcizzarla, minimizzandone la portata, come fa il presidente del Consiglio che tenta di instillare fiducia e contrastare il panico. «La crisi economica non è così drammatica come tutti vogliono pensare. Bisogna avere paura soltanto di avere troppa paura. Tutti devono dare il loro contributo perché la crisi non sia così profonda e così drammatica» ha detto il mese scorso Silvio Berlusconi proprio da Milano; ma i dati dell'Istat e le esperienze di un numero crescente di persone indicano che la situazione è seria. A novembre, secondo gli ultimi dati dell'Istituto di statistica, nelle grandi imprese si è registrata un'esplosione nel ricorso alla cassa integrazione guadagni (cig), in particolare nel settore dell'industria. Il ricorso alla cig è stato pari a 19,1 ore per mille ore lavorate: 5,8 in più rispetto a ottobre e 11,5 in più rispetto a novembre 2007. Questi dati, dice l'Istat, «sono i più alti in assoluto nelle serie storiche», che risalgono al 2000. Nelle grandi imprese dell'industria le ore di cig utilizzate a novembre sono state pari a 48,7 per mille ore lavorate; nei servizi 2,2 ore ogni mille lavorate. Al di là dei dati, ogni giorno sembra di leggere un bollettino di guerra con sempre nuove aziende che mettono i lavoratori in cassa integrazione o addirittura li lasciano a casa. Negli ultimi mesi, per limitarci alla sola provincia di Milano, l'Eutelia ha annunciato la dismissione del settore It: 500 dei 550 dipendenti della ex

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È ARRIVAT 1.100 aziende in difficoltà 5Omila posti a rischio

Olivetti di Pregnana rischiano il posto di lavoro. In difficoltà anche Engeneering, Otis, Innse, Fast Fluid, Nokia, Siemens. Le aziende che possono tentano la riduzione dell'orario (e dello stipendio), contratti di solidarietà, lunghe pause di produzione, ma in alcuni casi aleggia lo spettro della chiusura e, comunque, i primi a pagare con la perdita del posto sono i contratti a termine e gli interinali, ribattezzati “lavoratori somministrati”. Secondo la Cisl regionale in tutta la Lombardia oltre 1.100 aziende sono in difficoltà e 50mila posti di lavoro a rischio, ma gli atipici sono già stati tagliati: oltre 500 temporanei all'Iveco di Suzzara, 200 alla Brembo, 160 alla Candy di Brugherio, 100 alla Bosch di Offanengo. E neppure il settore pubblico è esente da tagli. Abbiamo raccolto alcune storie di chi ha perso il posto di lavoro o è in cassa integrazione e non riesce a trovare un'alternativa; mentre i soldi sono sempre troppo pochi. •

LE STORIE IL TERZO SETTORE 50 anni, da un anno a casa Patrizia M. ha 50 anni e da più di un anno è rimasta senza lavoro, anche se il suo settore non è di quelli che stanno attraversando una crisi. Aveva accumulato una serie di contratti a termine nella cucina di una residenza per anziani, anche molto conosciuta, ma all'ultima scadenza invece di essere assunta definitivamente è stata lasciata a casa. «Avrei vinto la causa, ma poi sarei dovuta restare a lavorare lì: già mi avevano sfruttato abbastanza e non avevo voglia di subire ancora». Così Patrizia ha accettato un risarcimento ed è rimasta a casa. «Ho un marito che lavora e una figlia che studia; ma non mi piace stare a casa: aiuto un po' tutti e lavoricchio. Non posso dire di aver subito ripercussioni, per adesso, ma questa situazione non sta bene a me. Voglio avere la mia autonomia: certo,

qualche spesa in meno c'è, ho rinunciato alla macchina».

L'IMMOBILIARE Dopo 36 anni il benservito Maria Grazia Giussani e Patrizia Lambrughi sono entrate nella loro azienda lo stesso giorno di 36 anni fa e sono state lasciate a casa, insieme ad altri colleghi, lo stesso giorno del 2008, il primo ottobre; a pochi anni dalla pensione, ma quando ancora pensavano di poter dare il meglio di sé sul lavoro. La loro azienda era la Gabetti holding, capogruppo dell'omonimo gruppo immobiliare: il settore è in difficoltà, ma la crisi non è così grave da motivare la chiusura di tutte le agenzie di vendita in Italia. Eppure solo a Milano, tra i dipendenti, ci sono 34 esuberi e 29 già licenziati; i collabora-

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LA CRISI IN LOMBARDIA

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attualità

TA!

Á ABBONATI ALLE PROTESTE

Negli ultimi mesi i lavoratori lombardi sono scesi più volte in piazza per portare l’attenzione pubblica sul difficile momento economico. Tagli e licenziamenti non risparmiano nessun settore.

tori e le partite Iva sono stati tutti lasciati a casa. E le agenzie immobiliari non hanno ammortizzatori sociali, c'è solo la disoccupazione dell'Inps, al massimo 1.031 euro lordi al mese per un anno. Per loro c'è la prospettiva che l'azienda – questo dicono gli accordi – paghi i contributi che mancano alla pensione; ma c'è da aspettare e intanto da elaborare un lutto inatteso. A che si pensa in questa situazione? «Abbiamo visto nascere questa società» dice Patrizia, con un sorriso che dura un attimo «e l'abbiamo vista distruggere. Non so neanche se cercherò un lavoro. Mancano tre anni alla pensione, non lo trovo di sicuro allo stipendio di ora, quindi in questi an-

ni peggiorerei la mia pensione. Ho lavorato per 36 anni, anche se dovessi trovare un posto da commessa in un grande magazzino a 1.000/1.100 euro, sprecherei la fatica fatta, penalizzando tutta una vita di lavoro per questi ultimi anni. Ma a quest'età, sono le aziende che non investono più su di te». «A dicembre» interviene Maria Grazia «ho visto un buco nero. Ho due figlie, sono grandi: adesso che mi potevo rimettere in gioco mi hanno segato le gambe. Quando sei abituata a lavorare è dura stare a casa». «Mi manca il contatto con il pubblico» dice Patrizia «mi manca la relazione con i colleghi. Ero all'ufficio contratti: mi aspetta un ritorno a casa che non voglio. E poi senza un'entrata economica è difficile, la disoccupazione dimezza gli stipendi». «Tutto è da ricostruire» aggiunge Maria Grazia «ma continuiamo a essere chiamate dall'azienda come rappresentanti sindacali (e in effetti il telefonino squilla in continuazione) anche se non abbiamo più alcun titolo. Non ci chiamano i lavoratori, ma l'azienda che non sa come affrontare alcune situazioni. È un riconoscimento delle qualità, delle capacità, di un ruolo. Noi comunque lo abbiamo fatto per i colleghi».

LA DITTA DI MATERIALE PLASTICO 35 anni, licenziata in un minuto Paola è un'impiegata commerciale, 35 anni, vive in provincia di Milano ed è tranquilla: lavora da 12 anni nella stessa ditta di materiali plastici. Tutto bene fino a luglio 2008. «L'azienda aveva dei problemi, noi ultimamente eravamo una decina e all'improvviso hanno licenziato tutti i dipendenti e chiuso l'attività. Ci siamo ritrovati senza niente dalla mattina alla sera, senza neanche il tempo di capire che stava succedendo. Neppure la cassa integrazione per noi: non avevamo diritto. Adesso abbiamo presentato la domanda di disoccupazione all'Inps: sono 8 mesi, che diventano 12 per chi ha più di 50 anni». Una situazione in cui non solo mancano gli ammortizzatori, ma si rischia di perdere anche i diritti acquisiti. «Siamo in causa lega-

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Job la Curia in campo Il Fondo Famiglia-Lavoro

Parroci in prima linea Dopo il contributo di un milione del Cardinale prosegue la raccolta. Ad aprile l’erogazione dei primi contributi.

Á Non prima di aprile comincerà ad operare concretamente il Fondo promosso dal cardinale Dionigi Tettamanzi per sostenere chi ha perso il lavoro. Un milione di euro è solo «una piccola goccia» nel mare del bisogno per le migliaia di persone che si trovano in difficoltà nel mantenere la propria famiglia, lo ha ammesso lo stesso cardinale mentre annunciava, durante la messa di Natale, la nascita del fondo. Ma da qualche parte si deve pur cominciare e il cardinale ha attinto ai soldi dell'8 per mille per mettere a disposizione il primo milione di euro: chiunque vorrà potrà contribuire con una donazione al conto aperto apposta (Conto corrente bancario 2405, presso Credito artigiano, agenzia 1, Milano, abi 03512 cab 01602, intestato ad Arcidiocesi Milano - Fondo famiglia lavoro – IT 03 Z 03512 01602 000000002405). Tutto il denaro versato andrà alle famiglie bisognose, perché i costi di gestione sono a carico dell'arcidiocesi. A meno di un mese dall'annuncio, il 23 gennaio Tettamanzi ha ufficialmente costituito il “Fondo Famiglia-Lavoro” per affrontare gli effetti, ancora sconosciuti, della crisi economica e finanziaria: resterà in attività fino al termine del 2010, ma potrà essere prorogato per uno o più anni a seconda dell’andamento della crisi e sarà rivolto alle famiglie che abitano nel territorio della diocesi, in particolare quelle che si trovano in difficoltà a causa della perdita del lavoro e non godono di ammortizzatori sociali sufficienti o di altre forme di sostegno. Dal punto di vista formale si tratta di una Fondazione non autonoma all’interno dell’Ente Arcidiocesi di Milano, con sede in piazza Fontana, 2. Gli interventi saranno amministrati da un consiglio di gestione, nominato dall’arcivescovo e composto da 7 membri tra cui il presidente; la verifica è affidata a un Comitato di 3 garanti designati dall’arcivescovo, chiamati a presentare ogni tre mesi una propria relazione. In concreto, però, saranno i 74 decanati, che raggruppano le oltre 1.100 parrocchie, a valutare le singole situazioni e presentare le richieste; mentre una segreteria (diretta e coordinata da un segretario generale nominato dall’arcivescovo in accordo con il presidente) dovrà raccogliere le richieste dei decanati, selezionarle, inoltrarle al Consiglio ed erogare i contributi, che cominceranno ad arrivare verso la primavera.

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aiuti Comune Provincia Regione Oltre agli aiuti del governo (la social card per gli anziani, il bonus per le famiglie numerose) anche Comune di Milano, Provincia e Regione hanno attivato una serie di iniziative a sostegno delle famiglie e delle imprese.

COMUNE Oltre ai normali aiuti economici per famiglie con minori e anziani (oltre 8 milioni nel 2008) la giunta, su proposta di Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, scuola e politiche sociali, ha deliberato uno stanziamento straordinario di oltre 1 milione e 650 mila euro. Una delibera da 1 milione e 300mila euro è rivolta in particolare agli aiuti alle famiglie con minori, con contributi erogati mensilmente, valutati caso per caso che vanno da un minimo di 150 a un massimo di 450 euro. L’altra, da 350mila euro, va a potenziare gli aiuti che il Comune già eroga mensilmente agli anziani, alle famiglie, agli adulti in difficoltà, come contributi economici straordinari, buoni taxi, buoni spesa e titoli sociali (da un minimo di 300 a un massimo di 600 euro). Con 350.000 euro in più aumenterà del 5% il numero di anziani che potranno usufruirne: sono quelli con un’età superiore a 70 anni, oppure a 60 se invalidi al 100% e un reddito di 13.132 euro annui. Verrà data priorità alle famiglie con un solo genitore e alle famiglie numerose con almeno tre figli di cui uno minore. I contributi sono costituiti da buoni spesa, buoni taxi, buoni podologia e interventi economici straordinari a seconda delle esigenze degli anziani. In città è nata anche la Fondazione Welfare Ambrosiano, con un fondo di otto milioni di euro: partecipano Comune di Milano, Provincia di Milano, sindacati confederali e Camera di commercio che hanno conferito due milioni di euro ciascuno. La Fondazione, i cui organi non avranno compensi e che è presieduta dal sindaco di Milano, presterà somme di denaro a chi si trova in difficoltà (lavoratori, precari, persone in cassa integrazione) con la formula del microcredito, dando cioè mutui a tasso agevolato a chi non è preso in considerazione da banche e società finanziarie.

le, perché non hanno dato a tutti quanto gli spettava né hanno versato il tfr. Da quando siamo rimasti a casa, ogni giorno a turno qualcuno chiamava e le risposte erano vaghe; alla fine non rispondevano neppure. Lunedì ho ricevuto la raccomandata in cui annunciano il fallimento». E la vita quotidiana come va? «Fortunatamente c'è papà: vivo con lui ed è il mio ammortizzatore personale, perché finora non ho ricevuto niente neanche dall'Inps e i pochi risparmi che avevo sono già consumati». Prospettive di un nuovo lavoro? «Sto cercando, ma con molta difficoltà. Mi dicono che per il momento è difficile; sento anche le agenzie interinali, vado anche in città più lontane, ma ancora niente». Come sono cambiate le giornate? «In modo negativo. Il lavoro è un impegno, ma adesso dopo che ho finito le faccende di casa mi collego a Internet e cerco nuovi annunci. Il pensiero è sempre quello: trovare un lavoro e adesso anche come poter andare avanti nei mesi successivi». E ci sono momenti di svago? «Bisogna sempre fare i conti. Per uscire a Milano devi avere del denaro in tasca: andare fuori non me lo posso permettere. Ho fatto una cosa: mi sono iscritta a un corso di inglese perché è molto richiesto negli annunci, lo vedo sempre; le altre cose le ho dovute disdire, palestra, piscina. Tutto tagliato». Dal parrucchiere ci vai di meno? «Me li lavo in casa, vengono bene lo stesso no? Tutto quello cui si può rinunciare è tagliato».

LA CROCE ROSSA Atipici a vita Chi l'ha detto che nel pubblico non ci sono tagli e lo stipendio è sicuro? Provate a spiegarlo ai dipendenti a termine della Croce Rossa di Milano! Dal 1995 è un “ente pubblico non economico”, come l'Inps, ma negli ultimi anni specie in alcune realtà come Milano subisce la concorrenza di tanti altri servizi di assistenza e ambulanza, con croci di vario colore. C'è gente con 10 anni di contratti precari, perché il lavoro è legato alle convenzioni: se si rinnova l'accordo con il 118 ci sono i posti, altrimenti niente da fare. Solo a Milano ci sono 42 precari alle lettighe e in tutta la provincia gli “atipici” sono 380 contro un centinaio di assunti in ruolo. In 8, adesso, devono andarsene fuori Milano, nelle sedi dove c'è meno concorrenza e i privati non hanno interesse a fare offerte al ribasso. Virgilio ha 45 anni, da 27 è in Cri, prima come volontario e dal 1999 come dipendente precario: «Oltre allo stress per il contratto che arriva o non arriva, c'è di umiliante che facciamo un lavoro molto particolare, ma non ci viene riconosciuto. È dura, vedi il peggio del peggio. Ho fatto 19 anni da volontario, come il 98% della gente che fa questo lavoro. Devi avercelo dentro». Alessandro ha 35 anni, è in Croce Rossa dal 1998: «Il mio contratto è scaduto, ma mi hanno detto che lo rinnoveranno. Il proble-

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PROVINCIA Si chiama “Alziamo la testa” il piano di emergenza Welfare della Provincia e prevede un contributo straordinario di 25 milioni di euro. Il programma agisce su tre direttrici: 19 milioni di aiuti alle famiglie, un milione per le povertà estreme, 5 milioni alle imprese che regolarizzano o stabilizzano i lavoratori. Le famiglie al di sotto di un certo indicatore Isee (14.900 euro annui o 16.900 per le spese per l'infanzia) potranno ricevere un contributo una tantum fino a 1500 euro per alcune spese che hanno dovuto sostenere: si va dal mutuo della casa all'affitto, da una malattia o cure per un anziano alle spese per la scuola e l'università e le rette dell'asilo dei figli. Per accedere al contributo bisogna presentare la domanda allo sportello del proprio Comune oppure online attraverso il sito della Provincia (www.provincia.milano.it). Per informazioni: tel 800133300

ma è che quando hai sempre contratti a tempo determinato devi accettare sempre le stesse condizioni al ribasso: anche diplomati e laureati sono fermi al quarto livello. Ho una compagna e pago il mutuo: la banca me l'ha concesso guardando alla continuità. Anche se i contratti erano sempre nuovi».

LA SOCIETÀ DI INFORMATICA Difficile trovare un altro posto «Per me la vita è cambiata parecchio con la cassa integrazione. Ero fuori dalla mattina alla sera, ci impiegavo quasi due ore per andare e tornare dal lavoro, ma anche così non si rinuncia. Adesso mi trovo a casa e sto cercando un lavoro, ma non è così semplice alla mia età; anche i colleghi pensano a mettersi in proprio, per ora non si trova niente». Anna ha 50 anni, un marito e un figlio, che ha appena cominciato a lavorare, da precario ovviamente. «Quello che prendo di cassa è

i numeri

REGIONE LOMBARDIA Finanziamenti alle imprese per un miliardo di euro, garanzie per il credito fino a 3 miliardi e un bonus da 1.500 euro all'anno per le famiglie numerose. Sono questi i punti centrali del piano anti-crisi della giunta Formigoni. Impegnando alcune decine di milioni per i fondi di garanzia, la Regione mette a disposizione delle imprese un pacchetto che può mobilitare 3 miliardi di euro di finanziamenti, per aiutare le pmi in crisi di liquidità. I finanziamenti diretti invece arrivano a un miliardo: 130 milioni per il Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM); verrà attivato, nei primi mesi del 2009, il Fondo Made in Lombardy, per un totale di 100 milioni di Finlombarda, oltre a 35 milioni di garanzie regionali, in grado di attivare 400 milioni di finanziamenti; rifinanziamento per un totale di 48 milioni del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all’artigianato, in grado di mobilitare altri 400 milioni. Per le famiglie invece arriva un bonus più ricco di quello offerto dal ministro Tremonti, con richieste da presentare alla Asl: secondo le previsioni della Regione auterà 13.000 o 15.000 famiglie. Un primo stanziamento di 20 milioni di euro destinati al "Buono Famiglia"

poco più di un terzo di uno stipendio. Mio marito ha un lavoro per fortuna, ma io ero quella che guadagnava di più in famiglia. Ora c'è una bella differenza. Intanto avevo una macchina e ora la vendo». Dopo 10 anni di lavoro per la stessa azienda di informatica, nella programmazione, con un contratto da metalmeccanico: a ottobre 2008 è arrivata la cig straordinaria per un anno. L'accordo prevede poi 3 anni di mobilità e la possibilità di essere richiamati se l'azienda ne avesse bisogno. Lo scetticismo in questi casi si trasforma in sconforto. Difficile trovare qualcos'altro, anche fuori. «Annunci, qualche colloquio, ma mi avrà chiamato il 20% di quelli cui ho fatto domanda, ma non sono arrivata in fondo». E la retribuzione? «Quello me l'hanno già detto: il suo stipendio non glielo possiamo dare. A me stava bene, meglio di zero, per crescere e non morire. Sto facendo la casalinga, ma non di mia scelta: per adesso me la sento ancora di lavorare».

per l'anno 2009 garantirà un contributo di 1.500 euro in tre versamenti quadrimestrali di 500 euro, per le famiglie a basso reddito che hanno almeno tre figli minorenni, uno dei quali deve avere meno di 6 anni. Il contributo andrà anche alle coppie non sposate. Per accedere al bonus si calcola il limite Isr (Indicatore della situazione reddituale), riferito ai redditi percepiti da tutti i componenti della famiglia nel 2007, che non può superare i 10mila euro. Questa cifra però tiene conto del numero dei componenti della famiglia, dell'affitto e di altri elementi. Per esempio 10mila euro Irs corrispondono a un reddito annuale di 28.500 euro per un genitore solo con tre figli; oppure ai 37.500 euro di una famiglia con 4 figli nella quale entrambi i genitori lavorano. Le domande andranno presentate agli sportelli appositamente predisposti presso i distretti delle Asl, a partire dal 15 febbraio e fino al 13 marzo 2009. A partire dal 16 marzo, l'Asl comunicherà alle famiglie l'assegnazione del contributo, che sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale della famiglia beneficiaria in tre rate di 500 euro. Arriverà a cadenza quadrimestrale a fine aprile, a fine agosto e dicembre.

LA CHIMICA 52 anni, da 9 mesi in cassa integrazione «Da 9 mesi sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore e guadagno 6/700 euro in meno del solito. Mia moglie lavora e ne prende 800 al mese e abbiamo un mutuo di quasi 1000 euro. Con un budget ridotto del 40% si devono fare rinunce anche nel mangiare, rinunciamo noi per la bambina, che l'anno prossimo va alle medie, a cui non vogliamo far mancare niente». Maurizio Ottuzzi ha 52 anni e dal 2000 lavora per una ditta del settore chimico, come addetto al controllo degli acidi; vive in provincia di Lodi e lavora a Milano. Nel 2003 un infortunio lo ha tenuto lontano dal lavoro per quasi un anno e da lì è cominciato il suo calvario. «Quando sono rientrato ho accettato 6 mesi di turni di notte, finché è cominciata la cig. Nessuno mi dice nulla e sono l'unico impiantista in cassa: la rotazione non è mai stata attuata».

le vostre storie... Precari o sull’orlo del licenziamento? In giro da mesi tra agenzie di lavoro e curricula porta a porta? Per fare conoscere le vostre storie e portarle all’attenzione di tutti i lettori vi invitiamo a segnalarcele agli indirizzi qui sotto.

redazione Job via Smareglia, 24 20133 Milano

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info@jobedi.it

11,5

1.100

50mila

1060 atipici

miliardi

il balzo annuale avvenuto a novembre per la cig

secondo la Cisl Lombardia sono in difficoltà

a rischio nella regione nei diversi settori industriali

che hanno già perso il lavoro in Lombardia

stanziati dalla Regione per le pmi in crisi

per cento n. 2 - febbraio 2009

aziende

posti

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333 MILIONI PER SCUOLA, FORMAZIONE E LAVORO

Regione, tante Doti per battere la crisi Un complesso di misure di sostegno e d’incentivi alle famiglie e ai soggetti deboli. Un piccolo patrimonio individuale da utilizzare in diversi campi. Ecco di che cosa si tratta e chi può chiederlo. Si parte con l’istruzione. I La crisi richiede risposte immediate e concrete. La Regione Lombardia ha da poco stanziato 333 milioni di euro per il 2009 a sostegno delle famiglie nei percorsi scolastici, di formazione professionale e di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Sistema Dote, ideato e messo a punto dal vicepresidente e assessore al Lavoro e formazione Gianni Rossoni, è un complesso di misure per le famiglie (oltre 200.000 quelle destinatarie di un contributo per la scuola nel 2008) e soggetti più deboli in un periodo, come quello attuale, di crisi economica. Basato su un “piccolo patrimonio” che ciascuno può utilizzare, nel corso di tutta la vita, in diversi campi. C’è la Dote Scuola (195.921.000 euro), la Dote Formazione (25.000.000 euro) e la Dote Lavoro (112.000.000 euro).

to sostiene la libertà delle famiglia di far frequentare ai propri figli le scuole paritarie (pubbliche non statali, legalmente riconosciute, parificate). Alle famiglie con un indicatore reddituale inferiore o uguale a 8.348,75 euro verrà riconosciuta per ciascun figlio una Dote corrispondente al 50% della previsione di spesa dichiarata, con un tetto massimo di 1.050 euro. Alle famiglie con un indicatore di reddito compreso tra 8.348,75 euro e 46.597 euro verrà riconosciuta per ciascun figlio una dote corrispondente al 25% della previsione di spesa dichiarata, sempre con un tetto massimo di 1.050 euro. • Handicap - Contributo di 3000 euro per l’insegnante di sostegno per disabili certificati iscritti alle scuole paritarie o percorso Ifp regionale. • Integrazione al Buono Scuola - Alle famiglie bisognose,

DOTE SCUOLA

Scuola: dal 10 febbraio al 30 aprile le domande

Destinata ai ragazzi che frequentano le scuole pubbliche e paritarie della Lombardia, ha lo scopo di garantire il diritto allo studio e di ampliare la libertà di scelta degli studenti lombardi. La Dote riunisce in sé tutti i vecchi contributi scolastici a cui le famiglie ora possono accedere attraverso un sistema informatico semplificato. Alla Dote Scuola sono destinati 195.921.000 euro. Si diversifica in “Dote Scuola per l’istruzione” (75.482.000 euro), destinata alle scuole elementari, medie e superiori, pubbliche e paritarie e “Dote Scuola per istruzione e formazione professionale” per i giovani dei corsi triennali Ifp (120.439.000 euro). Comprende diverse componenti a seconda della tipologia dei beneficiari. • Buono Scuola - Il contribu-

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che hanno i figli che frequentano le scuola paritarie, e un Isee minore o uguale a 15.458 euro, verrà riconosciuta un'integrazione pari a 500 euro per gli studenti della scuola primaria, 700 euro per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, 1.000 euro per gli studenti della scuola secondaria superiore. • Sostegno al reddito - Per studenti delle scuole elementari, medie e superiori statali o dell’Ifp regionale le cui famiglie presentino un Isee inferiore a 15.458 euro. Comprende assegni per libri di testo e borse di studio già previsti per questa tipologia di beneficiari. Si presenta un'unica domanda e presso un solo ente (la Regione). Varia dai 120 euro per le elementari ai 220 euro per le medie inferiori, 320 euro per le medie superiori e 160 per l’Ifp regionale. • Merito - Assegnata agli

allievi delle scuole statali e non statali le cui famiglie abbiano un Isee inferiore o uguale a 20.000 euro. Non c’è il limite per i 100 e lode all’esame di maturità. L’assegno è di 300 euro per coloro che hanno superato l’esame di terza media con un voto uguale o superiore a 9 e di 1.000 euro per chi quelli che hanno ottenuto 10. Per gli studenti di prima, seconda, terza e quarta superiore che hanno ottenuto una votazione superiore a 9 l’assegno è di 500 euro, per quelli il cui voto è superiore a 8, è di 300 euro; 1.000 euro invece i 100 e lode alla maturità. C’è poi la “Dote Scuola per istruzione e formazione professionale” (4.500 euro annui) per chi frequenta un Centro di Formazione Professionale accreditato dalla Regione Lombardia.

DOTE FORMAZIONE 25 milioni di euro per chi, tra

I A che serve Assicura a ogni studente il diritto allo studio; garantisce alle famiglie la più ampia libertà di scelta; accompagna i ragazzi lungo tutto il percorso scolastico, anche in vista dell’inserimento lavorativo.

I Chi la usa Gli studenti che frequentano i percorsi educativi per l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione dai 6 ai 18 anni. Comprende diverse componenti, che variano a seconda del percorso scelto e delle caratteristiche dell’allievo. Le domande devono essere compilate on line dal 10 febbraio al 30 aprile su www.dote.regione.lombardia.it e consegnate alla scuola paritaria o all'ente di formazione dove si è iscritti o presso il comune nel caso di iscrizione alla scuola statale Scuole paritarie

Studenti Scuole statali

Studenti Istruzione e Formazione Professionale

Buono scuola

Sostegno al reddito

Contributo per frequenza

Integrazione

Merito

Sostegno al reddito

Contributo per disabilità Merito

Contributo per disabilità

i 16 e i 64 anni, voglia rafforzare le proprie competenze, usufruendo dei servizi formativi del sistema di istruzione e formazione professionale regionale. Il contributo massimo è di 5.000 euro. Ne potranno usufruire anche coloro che lavorano purché naturalmente frequentino i corsi al di fuori dell’orario di lavoro.

DOTE LAVORO 112 milioni di euro destinati a disoccupati, inoccupati, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione tra i 16 e i 64 anni che vogliono (re)inserirsi nel mercato del lavoro. Il contributo base è di 1.500 euro, che potrà essere utilizzato per frequentare brevi corsi formativi realizzati dal sistema di istruzione e formazione regionale, in base ad un piano di intervento personalizzato elaborato con un operatore accreditato per i servizi per il lavoro. Il contributo sarà raddoppiato nel caso che a beneficiare della Dote lavoro sia una “persona a rischio di svantaggio o emarginazione dal mercato del lavoro”: adulti che vivono da soli con una o più persone a carico; persone che hanno superato i 50 anni di età; persone con un titolo di studio inferiore al diploma e persone in cerca di occupazione da oltre 6 mesi. Per chi ha bisogno di un sostegno in più per poter usufruire dei servizi programmati, un ulteriore contributo massimo di 3.000 euro (300 per ciascun mese di frequenza fino ad un massimo di 10 mesi). Finanziamenti ad hoc con “Dote donna” per disoccupate o laureate in ambito umanistico; “Dote specializzazione“, “Dote ricercatori” per la frequenza a stage in imprese o istituti di ricerca, “Dote lavoro coop sociali” per i disabili. •

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INCHIESTA \ 1 - COME E DOVE SI PREGA A MILANO

Tanti modi di dire

Il milanese resta una “terra” legata alle proprie radici cattoliche, ma all’ombra della Madonnina vengono praticate anche altre professioni religiose. Siamo andati a fare un viaggio fra queste comunità di fedeli, alcune presenti da tempo, altre, come l’islamica, sviluppatesi impetuosamente grazie anche ai crescenti flussi migratori. n. 2 - febbraio 2009

Dio

di MAURO CEREDA I A Milano si prega in tanti modi. Dalla città salgono al cielo invocazioni per Dio, Gesù, Jahvè, Allah, Buddha e Shiva. Il milanese resta, infatti, “terra” cattolica ma, complici anche i flussi migratori, all’ombra del Duomo stanno crescendo comunità che professano altri culti. I rapporti tra le confessioni si sono istituzionalizzati in due ambiti: il Consiglio delle chiese cristiane, che riunisce cattolici, protestanti, ortodossi, anglicani e il Forum delle religioni, di cui fanno parte anche ebrei, musulmani, buddhisti e induisti. Nel capoluogo lombardo, secondo l’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità (dati 2007), tra gli stranieri, prevalgono i cattolici (35,5%), seguiti dai musulmani (28,9%). Più distanziati vengono ortodossi (8,9%), protestanti (7,1%), buddhisti (3,9%), copti (1,9%), induisti (1,5%). Gli atei sono l’11,1%. Job è andato a conoscere queste comunità.

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EBREI

MUSULMANI

Il giorno sacro è il sabato

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Il cuore della comunità ebraica milanese è la sinagoga di via della Guastalla. Inaugurata nel 1892, distrutta nel 1943 da una bomba, è stata ricostruita nel dopoguerra. All’ingresso una lapide ricorda gli ebrei deportati dai nazisti. La comunità conta 6.700 iscritti (più 2mila non iscritti). «La sinagoga» spiega il rabbino David Sciunnach «è aperta tutti i giorni, ma i momenti più partecipati sono le grandi solennità e la preghiera del sabato, il giorno sacro, dedicato alla meditazione e a Dio che proprio di sabato, il settimo giorno, si riposò dopo aver creato il mondo». La giornata di un ebreo maschio è scandita dalla preghiera mattutina, pomeridiana e serale (la donna, invece, deve rivolgersi a Dio solo una volta). Si può pregare da soli o con dei fratelli (in città ci sono anche circa 15 sinagoghe più piccole e tre scuole ebraiche). Il rito prevede la lettura di brani biblici (dell’Antico Testamento), salmi, testi dei maestri, invocazioni. La preghiera “pubblica” è condotta da un rabbino o da un adulto maschio (l’uomo diventa adulto a 13 anni e 1 giorno, la donna un anno prima), che sia osservante e conosca la lingua ebraica. Il rito del sabato (Shabbath) è lungo e complesso. «Per noi» aggiunge il rabbino «il sabato comincia al tramonto del venerdì. Questo giorno è completamente dedicato a Dio. In sinagoga si legge e si commenta il Sefer, il rotolo della Bibbia, o Torah, che viene custodito in un armadio posizionato verso Gerusalemme. Il Sefer è l’oggetto più sacro: la legge data da Dio». La funzione

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dura circa due ore e mezza. Al sabato è uso portare in sinagoga anche i bambini. Dopo il pranzo comunitario, il pomeriggio prosegue con altre preghiere e una lezione del rabbino. Nell’ebraismo il rapporto con Dio è diretto. Il rabbino è una guida spirituale, un maestro e spesso un ministro di culto (ad esempio, può celebrare matrimoni e funerali), ma non un “intermediario” con il divino. La vita dell’ebreo osservante è regolata da principi e divieti rigidi, che discendono dalla Bibbia. Di sabato, ad esempio, non si può fare (“trasformare”) nulla: non è concesso lavorare, andare in macchina o fare acquisti. Ugualmente rigida è la disciplina dell’alimentazione: gli ebrei mangiano solo cibi “Kasher”(il pane è privo di strutto e grassi animali e la carne è macellata secondo regole precise). A Milano ci sono cinque negozi “Kasher”. In via Soderini ha sede il Keren Kayemeth Leisrael, associazione ecologica che realizza progetti in Israele.

indirizzi utili Sinagoga via della Guastalla, 19 Ristoranti Re Salomone via Sardegna, 45 Carmel viale San Gimignano, 10 Sito internet www.mosaico-cem.it

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In città ci sono una quindicina di sinagoghe e tre scuole

Ora ci sono anche Imam italiani Prima ancora delle moschee c’è il problema dei pregiudizi A Milano, tra gli stranieri, la comunità musulmana è seconda per numero solo a quella cattolica. In città i luoghi di culto sono diversi. I principali si trovano in via Meda, via Padova, viale Piceno e a Segrate. «Quello dei luoghi di preghiera è un problema» spiega l’Imam Yahya Pallavicini, vicepresidente della Coreis Italiana, Comunità religiosa islamica «io credo che sarebbe opportuno consentire l’apertura di piccole moschee nei quartieri, invece che una grande moschea in periferia. Altrimenti si rischia di creare un ghetto. I musulmani possono convivere tranquillamente con i credenti di altre religioni». Il fedele deve pregare cinque volte al giorno, rivolto alla Mecca, recitando alcuni versetti (“Sure”) in arabo del Corano, il testo sacro rivelato da Allah al profeta Maometto. Prima di rivolgersi al cielo bisogna lavarsi (è un gesto di purificazione). Il venerdì è prevista la preghiera comunitaria in moschea (o in altri spazi). Il rito prevede una serie di invocazioni e la predicazione dell’Imam, la guida spirituale della comunità, riconosciuta sulla base della sua preparazione e religiosità. «I problemi» avverte Pallavicini «nascono a volte con gli Imam ‘fai da te’, che approfittano del loro ruolo per mandare messaggi più ideologici che religiosi. Noi della Coreis stiamo formando degli Imam italiani. A Milano ce ne sono una ventina». La ricorrenza più sacra è il “Ramadan”, il mese del digiuno, consacrato alla preghiera e alla purificazione, durante il quale i fedeli non possono bere e mangiare dall’alba al tramonto. Il credente deve rispettare cinque grandi precetti (“Pilastri”): testimoniare la fede, pregare cinque volte al giorno, praticare il Ramadan, fare l’elemosina al

termine del Ramadan, andare in pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita. Poi ci sono i precetti alimentari: i musulmani non possono mangiare carne di maiale e bere alcol e la carne deve essere trattata in un certo modo. A questo provvedono le numerose macellerie islamiche presenti in città. Sull’Islam ci sono tanti pregiudizi e anche Milano non si sottrae a questo atteggiamento. «Se gli italiani conoscessero meglio la nostra fede» conclude l’Imam «tante difficoltà verrebbero superate. Il messaggio che passa spesso è il seguente: arabo=musulmano=terrorista. Non è così. Certo abbiamo i nostri ‘cattivi esempi’, ma la stragrande maggioranza dei musulmani vuole vivere in concordia. L’Islam è una religione che predica la giustizia e la pace».

indirizzi utili Casa della Cultura Islamica via Padova, 144 Tel 0228510513 Centro islamico di Milano e della Lombardia via Cassanese, 3 - Segrate Tel 022137080 Confraternita dei sufi Jerrahi Halveti in Italia viale Piceno, 18 www.sufijerrahi.it Coreis Italiana via Meda, 7 www.coreis.it

n. 2 - febbraio 2009


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attualità

PROTESTANTI

Un universo vario e in crescita 0ltre agli aspetti religiosi è forte l’impegno sociale Avventisti, battisti, luterani, metodisti, valdesi: il mondo dei protestanti milanesi è articolato e in crescita, grazie anche ai flussi migratori. All’origine di queste chiese c’è la Riforma avviata da Martin Lutero nel sedicesimo secolo (tranne che per i valdesi, le cui radici risalgono al 1200). Le comunità sono curate dai pastori: persone con una precisa formazione teologica, uomini o donne, che possono sposarsi e avere figli. «I pastori» spiega Ulrich Eckert, pastore luterano «presiedono di solito il culto, ma non ‘intercedono’, non fanno da tramite fra il credente e Dio. Il rapporto con il divino è diretto. La preghiera può essere individuale, anche se è molto importante partecipare alla liturgia comunitaria domenicale». La liturgia festiva comprende la lettura di brani della Bibbia (Antico e Nuovo Testamento), invocazioni, momenti di confessione del peccato e il sermone del pastore o di un altro esponente della comunità. Le chiese protestanti celebrano due sacramenti: il Battesimo e l’Eucaristia. Alcune amministrano il Battesimo a grandi e a piccoli; altre solo a persone che professano in prima persona la propria fede. L’Eucaristia, che chiamano “Santa Cena” o “Cena del Signore”, non è sempre prevista e ha, comunque, un significato diverso che per i cattolici . «Tra i protestanti» evidenzia

Eliana Briante, pastora metodista «la Santa Cena è un momento fortemente simbolico, perché ricorda l’ultima cena di Gesù con gli apostoli, ma non prevede la transustanziazione. Il pane e il vino restano pane e vino». Nel culto sono molto importanti i canti. Le chiese sono sobrie, quasi spoglie: i due elementi principali sono l’altare e il pulpito. La croce è, in genere, priva del corpo di Cristo. «Questo per due ragioni» osserva Anne Zell, pastora valdese «da un lato perché nella chiesa protestante non c’è l’uso di rappresentare il divino, dall’altro perché Cristo dopo la crocefissione è risorto e quindi la croce resta vuota». Nelle chiese, a eccezione di quelle luterane, non ci sono statue o immagini. I protestanti non hanno il culto dei santi e nemmeno della Madonna. Maria è considerata parte importante del progetto di Dio (“E’ la madre di Gesù”) ma non è venerata. Le feste liturgiche sono simili a quelle cattoliche, ma ogni confessione celebra anche momenti particolari della propria storia o tradizione. Molte sono impegnate in attività sociali, caritatevoli e culturali. Una bella realtà è il Centro culturale protestante, che ha sede presso la libreria Claudiana, in via Francesco Sforza 12/a. Battisti, valdesi e metodisti gestiscono insieme una casa di seconda accoglienza per stranieri in via Ampola.

il libro

indirizzi utili Battisti Chiesa: via Jacopino da Tradate, 16 via Pinamonte da Vimercate, 10 www.ucebi.it

Valdesi Chiesa: via Francesco Sforza, 12/a www.milanovaldese.it

Luterani e Riformati Chiesa: via Marco de Marchi, 9 www.ccpm.org

Esercito della Salvezza Sede: via Paolo Sarpi, 44 Tel 023319942

Seconda puntata dell’inchiesta: i cristiani ortodossi, i buddhisti e gli induisti e un’intervista a monsignor Bottoni, responsabile dell’Ufficio ecumenismo e dialogo della diocesi ambrosiana

Le religioni del mondo

Da uno dei massimi specialisti, la mappa delle professioni religiose. Il libro racconta i culti dell’antichità, quelli indigeni, induismo, jainismo, buddhismo, sikhismo, zoroastrismo, ebraismo, cristianesimo, Islam, le religioni dell’Asia orientale, la fede bahá’í. Un’opera documentata, ricca di illustrazioni e di schede di approfondimento.

35,5

Metodisti Chiesa: via Porro Lambertenghi, 28 www.protestantiamilano.it

non perdete il prossimo numero...

Un mappamondo di fedi

i numeri

Avventisti Chiesa: piazza Mirabello, 2/a www.avventistimilano.org

Autore Christopher Partridge Editore Edizioni San Paolo Prezzo 46 euro

28,9

7,1

6.700 mila

confessioni

il numero di persone iscritte alla comunità ebraica milanese

sono quelle rappresentate nel Forum delle religioni di Milano

per cento

per cento

per cento

di cittadini stranieri che si dichiara di religione cattolica

gli stranieri che si dichiarano di religione musulmana

la quota di cittadini stranieri che si dichiara di religione protestante

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5

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attualità

LA TRATTA MILANO-ROMA

Per una manciata di minuti in meno Con l’entrata in servizio di Frecciarossa la distanza fra le due capitali d’Italia si è accorciata e la sfida treno-aereo è entrata nel vivo. Siamo andati a vedere cosa cambia per i passeggeri e se ci guadagnano qualcosa. di ANTONIO GUERINI I Il treno con le ali? Ancora no, perché viaggiare tra le nuvole rimane più veloce che servirsi della rotaia, ma la forbice si fa sempre più stretta. Non a caso in un mese (il primo di vita del Frecciarossa, l’Alta Velocità) il Milano-Roma ha contato 160mila passeggeri: il 30 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inizio incoraggiante nella sfida che le Ferrovie hanno lanciato a l l ’ a e r e o : «L’obiettivo» aveva dichiarato Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie «è di sottrarre 5 milioni di passeggeri alla tratta Roma Milano». Toglierli soprattutto alla nuova Alitalia che, in effetti, sempre nello stesso periodo di riferimento ha perso il 38% di clienti. Vettore che però non sta a guardare: riduzione dei prezzi dei biglietti, procedure più snelle per l’imbarco le prime contromosse adottate. E in futuro, probabilmente, aerei più piccoli e maggiori frequenze. Insomma, quasi una navetta. Battaglia che in ultima

analisi dovrebbe andare a beneficio di chi viaggia.

Una prova sul campo E allora proviamoci: partiamo da piazza Duomo a Milano per arrivare a scattare una foto ricordo sotto il Colosseo. Taxi, stazione Centrale (che si è rifatta il look), stazione Termini e ancora taxi per l’andata; taxi, Fiumicino, Linate, di nuovo taxi per il ritorno. Andata: 20 minuti in taxi per raggiungere la stazione Centrale (spesa di 24 euro), tre ore e mezza per arrivare a Termini in perfetto orario (109 euro), 25 minuti per arrivare a scattare la foto ricordo sotto il Colosseo. Ritorno: 35 minuti, in taxi, per arrivare a Fiumicino (50 euro), un’ora di volo (imbarco veloce in quanto con il solo bagaglio a mano) per una spesa di 320 euro, taxi da Linate in piazza Duomo: 20 minuti, 25 euro di spesa. Andata 4 ore e 15 minuti spendendo 163 euro. Ritorno un’ora e 55 minuti

Il traffico su rotaia è aumentato del 30% grazie anche alla crisi di Alitalia

i numeri

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treni

che collegano ogni giorno Milano con Roma con orario dell’Alta Velocità

18

19 treni

che ogni giorno fanno la spola tra le due città senza fermate intermedie

sborsandone 395. Da notare che in entrambi i casi il biglietto acquistato è stato di sola andata. Per il biglietto cumulativo andata e ritorno i prezzi scendono per l’aereo (al 19 gennaio) a 170 euro e per il treno a 135 euro in seconda classe. Curiosità: il tempo (è una stima) impiegato in auto è di circa sei ore e la spesa è di 120 euro (90 euro per la benzina, il resto di pedaggio). Per chi opta per l’Alta Velocità c’è anche una ‘chicca’: il Limo. Ovvero il servizio limousine (auto con conducente) che le Ferrovie mettono a disposizione per i clienti di prima classe. Costo fisso di 35 euro per quattro ore e prenotabile via internet. Al singolo utente la sentenza o la preferenza.

Capitali sempre più vicine Va comunque ricordato che i chilometri della tratta effettiva dell’alta velocità sono per ora 182. Da Milano a Bologna, percorribili in un’ora e 5 minuti. Suggestivo l’accostamento fatto dalle stesse Ferrovie: lo stesso tragitto coperto a piedi richiederebbe un giorno e 21 ore di cammino ininterrotto lungo i 218 chilometri di strada. Ben

109 euro

costo di prima classe per la tratta a promozione finita. 79 euro in seconda

170 i cavalcavia attraversati per raggiungere Bologna. Sei miliardi e 900 milioni il costo: sul Po si passa il ponte dell'architetto Petrangeli, mentre all'arrivo a Reggio Emilia si attraversa il ponte illuminato dell'architetto spagnolo Calatrava, sospeso sopra l'autostrada del Sole. A Modena si attraversa un viadotto lungo settemila metri. Non si è badato a spese insomma. I tempi per collegare le due ‘capitali’ d’Italia sono destinati a ridursi ulteriormente. Tra un anno, con l'ultimazione della Torino-Salerno, la distanza dalle stazioni di Roma

24 treni

che collegano quotidianamente la capitale a Venezia di cui 2 no stop al giorno

335 km/h

la velocità massima raggiunta in prova lungo la MilanoBologna

Tiburtina e Milano Rogoredo scenderà, infatti, fino a due ore e quarantacinque minuti.

Treno o aereo? La concorrenza tra i due mezzi di trasporto, viene spiegato, nasce dal ‘sistema’. Anche se i treni viaggiano tra i 200 e i 320 chilometri orari e gli aerei tra i 720 e i 990, per quest’ultimi i tempi morti (attesa dell'imbarco, sicurezza) e di trasferimento (gli aeroporti sono decentrati rispetto alle città) sono maggiori rispetto a quelli dei treni, che vivono la fortunata eredità ottocentesca delle stazioni nel cuore delle città. Sopra i mille

165 minuti

ci vorranno tra un anno per andare da Milano Rogoredo a Roma Tiburtina

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attualità pendolari

Sempre peggio Ma per le linee locali non è cambiato niente. Anzi per dare spazio ai convogli veloci aumentano i ritardi. Un’ora e 5 minuti da Milano a Bologna, tre ore e mezza per arrivare a Roma. Parte l’Alta Velocità ma l’Italia, quella dei pendolari, rallenta e in alcuni casi addirittura si ferma. Il 15 dicembre, il giorno dopo il viaggio inaugurale del Frecciarossa, scoppiano già le proteste: 200 pendolari fermano il treno diretto a Bergamo delle 7.30 nella stazione di Treviglio Ovest, manifestando contro le novità introdotte dall'orario invernale. Trenitalia ha rassicurato, ma gli orari sono rimasti scombussolati per lasciare spazio ai treni veloci. I ritardi si sono ‘stabilizzati’ sui 20 minuti. In più ci si è messo il gelo di un inverno particolarmente rigido. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si era detto per nulla soddisfatto di come era partito il servizio: «Devo constatare» aveva dichiarato «che Rete Ferroviaria Italiana non ha mantenuto gli impegni, non possiamo tollerare che la Regione e i propri pendolari siano presi in giro. L'Alta Velocità e l'alta capacità devono affiancarsi a un servizio pendolari in orario». «La Regione» aveva aggiunto l'assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo «è pronta ad azioni clamorose. Se Trenitalia ha deciso che il Frecciarossa deve correre passando davanti a tutti gli altri treni e sulle spalle dei pendolari, può darsi che saremo costretti a dimostrare a Trenitalia che il Frecciarossa può anche rimanere in stazione». I pendolari ribattono: «Restano i disagi, le coincidenze sono dilatate nei tempi, continua a far freddo, l’orario è quello che più fa comodo alle Fs. E noi, per bilanciare l’Alta Velocità, rallentiamo. A qualcosa serviamo».

chilometri la supremazia dell'aereo è netta, al di sotto dei 500 il treno dice la sua. Ma questa differenza non è necessariamente la ragione di un antagonismo. In Francia, per esempio, le ferrovie Sncf e Air France-Klm si sono alleate per il tra sporto di merci e persone. L'obiettivo è presentare un fronte comune quando, nel 2010, saranno aperte le frontiere alla competizione delle compagnie ferroviarie in tutti i Paesi europei. Ma anche Air France vuole un alleato di terra per alimentare il suo hub parigino e gli aeroporti principali del Paese, oltre a costruire economie di scala per il trasporto delle merci. È una strategia simmetrica a quella della gemella Klm in Olanda, con le locali ferrovie Nederlandse Spoorwegen. La manifestazione più evidente è l'accordo di codesharing (un unico biglietto con un unico codice) tra Air France e Sncf. •

n. 2 - febbraio 2009

Duomo-Colosseo andata e ritorno Andata in treno Trasporto

euro tempo

Taxi da Duomo a stazione Centrale 24

TOTALE 4 ore e 15 min.

20 min.

Treno da stazione Centrale a Roma Termini

109 ore 3 1/2

Taxi Roma Termini al Colosseo

30

163 euro

25 min.

Ritorno in aereo Trasporto

euro tempo

Taxi da Colosseo a Fiumicino

50

35 min.

Aereo da Fiumicino a Milano Linate

320

1 ora

Taxi da Linate al Duomo

25

20 min.

TOTALE 1 ora e 55 min. 395 euro

19



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domande&risposte

chiedete a Job Se avete dubbi o questioni che non trovano risposte certe, potete scrivere a Job dove i nostri esperti vi risponderanno attraverso le colonne del giornale e in seguito anche nel nostro sito internet. Ecco come:

redazione Job via Smareglia, 24 20133 Milano

Fax: 0271092310

@ info@jobedi.it

su internet agenziafotogramma

dal lunedì al venerdì, a partire dale ore 14,00 “Le notizie del giorno” Rassegna stampa, news e appuntamenti su www.jobmilano.it

mestieri IL PIZZAIOLO

Si fa presto a dire pizza

È un lavoro impegnativo, richiede passione e sacrifici. Ma è molto ricercato e regala tante soddisfazioni, anche economiche Dire pizza è dire Italia. Non c’è grande

città nel mondo che non abbia la sua bella pizzeria italiana. Naturalmente molti locali non sono gestiti da connazionali, e spesso i risultati si vedono. Infatti, contrariamente a quello che si può pensare, non è facile preparare una buona pizza. Oltre agli ingredienti (che devono essere di prima qualità), è fondamentale la mano sapiente del pizzaiolo che deve saperli dosare (la preparazione dell’impasto è decisiva) e combinare in modo corretto, fino a portare il tutto a cottura al punto giusto. Insomma, non ci si può improvvisare pizzaioli.

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«Questa professione richiede tanta passione e spirito di sacrificio» spiega Antonio Primiceri, presidente dell’Apes, l’Associazione pizzaioli e similari «é faticosa e si svolge in orari scomodi: la sera, il sabato e la domenica. Però può offrire tante soddisfazioni, sia personali che economiche. Tra busta paga e mance, un giovane porta a casa anche 2mila euro al mese». Il mestiere lo si impara sul campo, lavorando in pizzeria, ma può essere molto utile frequentare un corso di formazione. Per diventare pizzaioli non è obbligatorio

iscriversi a una scuola o sostenere un esame. Non esiste un albo di categoria e il sistema dell’istruzione non prevede un modulo specifico (si fa cenno a questa attività, ma in modo non approfondito, solo nelle scuole alberghiere). Gli unici corsi vengono organizzati a livello territoriale, in genere dalle diverse associazioni di categoria: sono iniziative a pagamento (se non interviene la mano pubblica a finanziarle), non tutte valide e strutturate. In campo formativo una delle organizzazioni più accreditate è proprio l’Apes (www.pizzapress.it) che gestisce due scuole in Lombardia (Milano, in via Andrea Ponti 16/bis e Casalmaggiore) e una in Emilia Romagna vicino a Parma. L’offerta prevede moduli base e avanzati, alcuni sostenuti dal Fondo sociale europeo. «Il pizzaiolo» continua Primiceri «è una figura molto richiesta anche nel milanese. I bravi professionisti non si trovano facilmente. Li cercano i ristoranti, ma anche gli alberghi. Noi riceviamo anche domande dall’estero. Oggi risultano in aumento gli stranieri, soprattutto

nordafricani, ma anche cinesi. I giovani italiani non amano questo lavoro perché comporta sacrifici. Eppure è un mestiere sicuro, offre buone prospettive di carriera, compresa la possibilità di mettersi in proprio, magari cominciando con una pizzeria d’asporto». Le pizzerie costituiscono un importante fattore economico per l’Italia: secondo una stima dell’Apes, circa l’80% dei locali pubblici vende e/o produce pizza. •

storia Ma chi ha inventato la pizza? Le sue origini sono lontane nel tempo. «Antesignane della pizza» si legge nel libro “Pizza & Co” (Food Editore) furono schiacciate e focacce già segnalate nella tradizione culinaria degli antichi greci e romani. Dall’epoca moderna, però, chi dice pizza dice Napoli. La pizza per antonomasia – rotonda con la mozzarella di bufala e il pomodoro – nasce nella città partenopea tra il XVIII e il XIX secolo.

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domande&risposte

previdenza Sono disoccupato da più di un anno. A settembre l’Inps mi ha riconosciuto, a seguito di una patologia che ha ridotto la mia capacità lavorativa, un assegno di invalidità calcolato per i 31 anni di contributi versati come lavoratore dipendente. A gennaio speravo di ottenere, come tutti gli altri pensionati, un aumento per effetto dello scatto di scala mobile. Invece, nulla! Anzi, mentre fin allo scorAntonello so anno percepivo un importo mensile netto di 1.032 euro, ora la mia pensione netta è scesa a 1.017 euro. Perché?

LA MIA PENSIONE LORDA È MAGGIORE MA QUELLA NETTA NO, PERCHÈ?

Invalidità, l’aumento va tutto in tasse risponde Paolo Zani Inas Cisl Via B. Marcello, 18 - Milano Tel 0229525021 milano@inas.it

I La colpa, caro lettore, come al solito, è delle tasse: hanno tagliato l’importo netto della pensione, mentre hanno aumentato il lordo. Confronta, infatti, l’importo lordo del tuo assegno nel 2008 con l’importo lordo di gennaio 2009, vedrai che quest’ultimo è maggiore perché ti hanno messo in pagamento l’Inps. La rata di quest’anno è aumentata al lordo proprio del 3,3% che è la percentuale di incremento prevista per l’anno 2009, a titolo di perequazione automatica, per le pensioni fino ad un importo mensile di 2.217,80 euro (per le quote di pensioni superiori a quest’importo l’indice, invece, scende dal 3,3 al 2,475%). Ma, allora, se l’importo lordo è incrementato, come mai l’importo netto è inferiore a quello del 2008? La risposta è semplice: perché da un lato l’aliquota Irpef applicata dall’Inps sulla pensione nel 2009 è aumentata e, dall’altro, le detrazioni fiscali (ovvero lo sconto sulle imposte dovute) sono diminuite; per di più, è stata anche applicata, per la prima volta, l’addizionale regionale e comunale sull’Irpef. Andiamo con ordine e vediamo in concreto cosa è avvenuto.

Aliquota fiscale Se la tua pensione decorre da settembre del 2008 ed il suo importo era lo scorso anno di 1.160,47 euro lordi, tu hai percepito complessivamente dall’Inps a titolo di pensione 4.641 euro per le 4 rate del 2008 più i 4/12 della tredicesima, per un totale complessivo di

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5.028 euro. Su quest’importo l’Inps ha applicato nel 2008, così come prevede la legge, una aliquota fiscale pari al 23% e dalla cifra così ottenuta ha sottratto, a titolo di detrazioni di imposta per redditi da pensione, l’importo previsto per chi ha redditi da pensione non superiori a 8.000 euro rapportata ai mesi di pensione. A gennaio 2009 il tuo reddito da pensione è, invece, aumentato rispetto a quello dello scorso anno, non solo perché hai avuto l’incremento dovuto alla scala mobile ma anche perché riscuoterai la rata della pensione per tutti i 12 mesi del 2009 invece che per i 4 dello scorso anno. Ciò comporta, in primo luogo, un incremento dell’aliquota Irpef che sale dal 23 al 27% per la quota di pensione annua che

eccede i 15mila euro lordi all’anno, ma provoca anche una diminuzione della detrazione che ti spetta, il cui importo è inferiore a quello che compete a chi ha meno di 8mila euro annui. L’altra cosa che cambia in materia di tasse riguarda le addizionali comunali e regionali. Queste, infatti, sono applicate su 11 mesi (da gennaio a novembre) e sono calcolate, nell’anno successivo, sul reddito dell’anno precedente. Nel tuo caso, quindi, nel 2008 l’Inps non ha applicato sulla pensione alcuna addizionale, visto che nel 2007 non avevi alcun reddito da pensione. Nel 2009, invece, l'Inps è a conoscenza del reddito di pensione 2008 e, quindi, è stata in grado di applicare l'addizionale dovuta. •

SONO DISCRIMINATO SUL POSTO DI LAVORO, COSA POSSO FARE?

Se la vessazione è ripetuta è mobbing legale Lavoro in un'azienda di interesse nazionale, di recente sono stato trasferito in altro ufficio, dove il nuovo capo mostra un'avversione nei miei confronti. Mi contesta la qualità del lavoro, sono oggetto di denigrazioni e rimarca le presunte mancanze con lettere di contestazione. I colleghi, prima solidali, ora mi evitano. Sono subentrati anche disturbi del sonno, che il medico valuta come sintomi di esaurimento. Mi sono rivolto alla direzione del personale, ma la situazione è peggiorata. Può cessare questa persecuzione? Lettera firmata

risponde Maria Quarato Ufficio Tecnico-legale Cisl Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525320 ut.tadino@cisl.it

I Queste difficoltà sono riconducibili al fenomeno del mobbing. Si tratta di atti e comportamenti ostili, vessatori e di persecuzione psicologica, che possono provenire da colleghi (mobbing orizzontale) e/o dal datore di lavoro e dai superiori gerarchici (mobbing verticale), nei confronti di un dipendente, volti ad isolarlo nell'ambiente di lavoro, e spesso finalizzati ad ottenerne l'estromissione.

È importante che la vessazione psicologica sia attuata in modo sistematico e ripetuto nel tempo, non essendo certo sufficiente una situazione conflittuale. In poche parole, diverbi e attriti da soli non possono giustificare il mobbing. C’è bisogno di provare che la conflittualità e il disagio psicologico siano situazioni che si ripetono di continuo. Il datore di lavoro è obbligato a tutelare la salute psico-fisica dei propri dipendenti ed ha la responsabilità delle conseguenze di tali condotte (ex artt. 2049 e 2087 codice civile), tanto più se avvisato, ometta di intervenire. L'azienda deve risolvere la situazione. Altrimenti la parte offesa, in questo caso lei, può aprire

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Job agenziafotogramma

domande&risposte fisco Mio figlio frequenta da due anni l’Università di Milano e per poter seguire le lezioni ha acquistato un abbonamento annuale per i mezzi pubblici urbani. Il tesserino di abbonamento è elettronico, ricaricabile mensilmente. Per quanto riguarda l’iscrizione alla facoltà, ho sostenuto un costo di circa 1..200 euro. Queste spese sono detraibili e in che misura? Le chiedo inoltre delucidazioni in merito alle novità presenti nel modello Roberto Noto 730.

POSSO SCALARE LE SPESE DI TRASPORTO?

Dichiarazione redditi: tutte le novità del 2009 risponde Vincenzo Vita Caaf Cisl Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525301 vincenzo.vita@cisl.it

un contenzioso contro il datore di lavoro. Per questo motivo è indispensabile acquisire un parere medico-legale, che attesti la relazione tra la compromissione del suo stato di salute e la situazione lavorativa, e stabilisca l'entità del danno subito. Per intentare una causa bisogna tener presente la necessità di raccogliere le testimonianze di colleghi, che comprovino l'atteggiamento persecutorio da parte della dirigenza. Si sa che spesso questo è l’aspetto più delicato e quindi è importante verificare la disponibilità e l’autenticità delle verifiche raccolte. A questo punto, con l'assistenza dell'ufficio vertenze del sindacato, può chiedere un incontro alla direzione del personale per cercare una soluzione concordata, sia per il superamento della situazione persecutoria, sia per il riconoscimento del danno. In caso di mancato accordo non rimane che ricorrere alla magistratura del lavoro. •

n. 2 - febbraio 2009

la fotonotizia

Santa Giulia cittadella fantasma L’assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli ha calmato i primi 100 residenti con ulteriori promesse. Ma al quartiere che doveva essere il gioiello della nuova edilizia milanese, mancano parcheggi (primi pronti a fine 2009), strade, e soprattutto negozi. Nella cittadella fantasma i lavori riprendono a rilento, l’immondizia e le pozzanghere non si contano. Per gli abitanti pionieri non resta che sperare.

I Proprio in questi giorni è stato pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il modello 730 definitivo con tutte le novità relative all’anno 2009. Tra queste troviamo anche le spese per l’abbonamento al trasporto pubblico, che consento di ottenere una detrazione d’imposta del 19%, su un massimo di spesa non superiore a 250 euro. Il risparmio fiscale ottenibile è pari a 47,50 euro. La documentazione necessaria per poter ottenere la detrazione delle spese per abbonamento deve contenere: la denominazione o ragione sociale, il logos distintivo dell'impresa e il numero di partita IVA; la descrizione delle caratteristiche del trasporto; l’ammontare dei corrispettivi dovuti; il numero progressivo e la data. Per i biglietti in formato elettronico ricaricabili sarà necessario produrre una documentazione certificativa, che contenga la qualifica del titolo di viaggio ed ogni altra informazione utile. Per i biglietti non nominativi il

contribuente dovrà fornire anche un’autocertificazione in cui si attesta che l’abbonamento è stato acquistato per il contribuente o per un suo familiare a carico. Entra nel nuovo modello 730 anche il bonus famiglia e consente di ottenere un importo che varia da 200 a 1.000 euro, in relazione al reddito e al numero dei componenti. Vi è poi l’innalzamento del limite da 3.615,20 a 4.000 euro per gli interessi passivi, contratti in relazione all’acquisto dell’abitazione principale e ciò consente di ottenere un ulteriore sconto fiscale rispetto allo scorso anno di 73 euro. La possibilità di sfruttare al meglio la norma sulla defiscalizzazione degli straordinari consente di scegliere tra la tassazione ordinaria e l’imposta sostitutiva del 10% nel limite massimo di 3.000 euro. Questa opportunità è riservata ai lavoratori di aziende private in possesso di un reddito da lavoro o pensione per il 2007 non superiore a 30.000 euro. Per quanto riguarda le spese di iscrizione all’Università la norma consente la detrazione del 19% e nel caso in cui le stesse fossero riferite ad istituti universitari privati, l’importo massimo detraibile non può superare quella stabilito per le tasse e i contributi degli istituti statali. •

da non perdere

Sul prossimo numero la guida completa al 730 23


Job

domande&risposte

consumi Il 6 gennaio, giorno successivo alla forte nevicata su Milano, percorrevo con la mia auto la strada di un comune dell’hinterland. Purtroppo mi sono imbattuto in una profonda buca presente sulla strada e resa non visibile dalla neve. Questo sinistro ha causato la rottura del semiasse della mia macchina. Ho chiesto un preventivo delle riparazioni al mio meccanico, quantificabile in 1.000 euro. Posso chiedere il risarcimento del danno che ho subito e a chi? Federico Bianchi - Pioltello

IL 6 GENNAIO HO SUBITO UN SINISTRO SU UNA STRADA MUNICIPALE?

Danni per neve, risponde il Comune risponde Tommaso Di Buono Adiconsum Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525340 adiconsum_milano@cisl.it

I Signor Federico, il caso che ci sottopone presenta la sovrapposizione di due eventi differenti che hanno concorso a causarle il danno da lei descritto. In particolare la presenza da un lato di una profonda buca nel manto stradale e dall’altro di neve non rimossa che impediva di vedere le caratteristiche della strada percorsa. I Comuni hanno responsabilità in entrambi i casi. In caso di precipitazioni a carattere nevoso, infatti, l'amministrazione comunale ha la responsabilità di provvedere a mantenere e/o ripristinare condizioni adeguate e sicure per il traffico veicolare e pedonale. Inoltre, il Comune è obbligato a custodire le strade, con la conseguenza che è responsabile dei danni cagionati alle persone all’interno del proprio territorio. È evidente che sulla strada da lei percorsa non erano stati svolti l’adeguato controllo e la manutenzione, che la neve non è stata rimossa per tempo e che, pertanto, la buca nel manto stradale risultava di fatto invisibile. Il Comune, inoltre, non ha steso preventivamente un’adeguata quantità di sale sulle strade nonostante quella nevicata fosse stata prevista con anticipo. Per tutte queste ragioni è possibile chiedere il risarcimento del danno direttamente al Comune, responsabile di tali inadempienze. È bene che la domanda di risarcimento sia corredata da prove, eventuali testimonianze e il preventivo di un professionista per ripristinare la normale funzionalità dell’automobile. In queste situazioni è opportuno raccogliere della documentazione:

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ad esempio, una fotografia del luogo in cui si è verificato l’evento e una dei danni subiti, dalle quali sia possibile evincere la data (è semplice farlo includendo nell’inquadratura un quotidiano con la data in evidenza); se possibile testimonianze di persone che abbiano assistito all’incidente, comunque è buona precauzione chiamare i vigili urbani affinché redigano un verbale sullo stato dei luoghi. Infine è necessario un preventivo e la fattura dell’intervento eseguito. Le operazioni sopra descritte sono importanti perché, normalmente, è richiesto al danneggiato di provare la responsabilità del Comune e l’entità dei danni. La domanda di risarcimento va sempre inoltrata al Comune, Stato o ente gestore della strada (es. Anas, Società Autostrade nel caso di incidenti

per la cattiva manutenzione di statali extraurbane o autostrade). Accade spesso che il Comune inviti chi ha subito il danno a rivolgersi direttamente alla compagnia di assicurazione, inducendo in lui la convinzione di poter agire solo contro quest’ultima. Così facendo, il danneggiato è indotto a credere di dover rinunciare al risarcimento. In realtà il Comune è e rimane il vero responsabile e quindi è anche il soggetto obbligato al risarcimento. Se la sua assicurazione paga, bene; altrimenti, se la richiesta è fondata, il cittadino potrà chiedere nuovamente il risarcimento al Comune e, in caso di diniego, citare in giudizio lo stesso (e non la sua assicurazione, nei confronti della quale il danneggiato non ha azione diretta). •

HO PRESENTATO DOMANDA NEL 2007 MA FINORA NESSUNA RISPOSTA

Badanti, c’è l’ok della Prefettura stranieri Buongiorno. Mi chiamo Giuseppina, ho 75 anni e, a causa delle mie condizioni di salute, nel mese di dicembre 2007, in occasione del Decreto Flussi, ho presentato una domanda per l’assunzione di una ragazza peruviana che dovrebbe assistermi giorno e notte presso la mia abitazione. È possibile che, a distanza di più di un anno, non abbia ancora ricevuto alcuna risposta dalla Prefettura? Grazie Lettera firmata

risponde Maurizio Bove Cesil-Anolf Via B. Marcello, 10 - Milano Tel 0220408142 cesil.immigrati@cisl.it

I Gentile signora, capisco il suo disagio e concordo con lei nel ritenere eccessivi i tempi di attesa necessari per ottenere una risposta a una richiesta di assunzione, tanto più in situazioni così delicate come la sua. Infatti, come certamente saprà se è un’affezionata lettrice del nostro giornale, da tempo sosteniamo che il Decreto Flussi è un meccanismo ormai inadeguato per gestire in modo efficace l’incrocio tra domanda e offerta di

lavoro, soprattutto nell’ambito del settore domestico e dell’assistenza alla persona. D’altra parte, non credo che, almeno nel breve periodo, ci sia la volontà di trovare soluzioni diverse, che siano più rispondenti alla realtà del nostro mercato del lavoro e ai bisogni dei cittadini immigrati e delle famiglie italiane. Pertanto, per ora posso solo limitarmi a presentare il quadro della situazione, sperando che la sua istanza sia compresa tra le pratiche attualmente in esame. Ad oggi, la Prefettura ha trattato tutte le 6900 pratiche che, per Milano e provincia, potevano essere accolte in base alle quote stabilite dal Decreto Flussi 2007. D’altra parte, grazie alla

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domande&risposte casa

Nello stabile dove abito ci sono stati problemi con l’amministratore precedente perché non presentava mai i rendiconti delle gestioni. Il problema è stato risolto con la nomina di un nuovo amministratore condominiale. Il proprietario dell’alloggio da me affittato mi ha richiesto il pagamento di conguagli spese arretrati relativi al 2005-20062007-2008, senza inviarmi alcuna documentazione giustificativa. Vorrei sapere se li devo pagare e quali sono le spese a carico del conduttore. Renato Villari - Milano

RITARDI DA PARTE DELL’AMMINISTRATORE

Spese condominiali, dopo due anni non si pagano risponde Leo Spinelli Sicet Via Tadino 31 - Milano Tel. 0229522100 / 1797 sindinq1@tuttopmi.it

redistribuzione di quelle avanzate dalle altre provincie, al nostro territorio, visto l’elevato numero di domande presentate, sono stati assegnati ulteriori 6.500 posti; a questi, vanno poi aggiunte le quote che saranno assegnate a Milano in seguito alla ripartizione dei 150.000 posti previsti dal Decreto Flussi 2008 che, come di certo avrà sentito, sono stati destinati interamente al “ripescaggio” di quelle istanze a favore di collaboratori domestici e assistenti familiari che sono rimaste escluse a dicembre 2007: quindi, sulla base di questi dati, la Prefettura di Milano ritiene che, limitatamente al settore domestico e di assistenza alla persona, tutte le istanze presentate a dicembre 2007 dovrebbero essere accolte. Si tratta certamente di una buona notizia, anche se non vengono forniti tempi certi in merito alla definizione di tutte le pratiche: non mi resta, quindi, che augurarle sinceramente di ricevere al più presto la convocazione presso lo Sportello Unico. •

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la fotonotizia

Le tende all’arco della solidarietà Comune e Croce Rossa hanno allestito tendoni riscaldati all’Arco della Pace da 30 posti ciascuno, a disposizione di chi è restio ad andare nei dormitori. Le postazioni sono aperte dalle 21 alle 6 del mattino e dispensano anche cibi e bevande calde. Altri punti sono stati allestiti al Cimitero monumentale e alla stazione Centrale. L’emergenza freddo il mese scorso ha ucciso 6 clochard in città in 15 giorni.

I Innanzitutto bisogna premettere che sulle richieste di saldo di conguagli spese arretrati è possibile eccepire la prescrizione biennale, secondo quanto previsto all’art. 6 ultimo comma, L. 841/73. Questo significa che conseguentemente non è esigibile dalla proprietà il saldo di conguagli spese mai richiesti in passato e riferiti a gestioni precedenti che superino il biennio. Quindi, nel suo caso specifico, il proprietario dell’alloggio non può pretendere il pagamento dei conguagli relativi ai consuntivi 2005 e 2006, sempre nel caso in cui tale richiesta non sia stata formalizzata prima, con conseguente interruzione della prescrizione. Per quanto concerne i conguagli non prescritti, bisogna innanzitutto precisare che la proprietà, insieme alla richiesta di pagamento, deve inviare all’inquilino anche i consuntivi spese adeguatamente specificati per singolo capitolo e per singola voce di spesa, unitamente alle tabelle millesimali di ripartizione. Questa regola è disciplinata dall’art. 9 della L. 392/78. Nel caso ciò non fosse avvenuto, sempre secondo l’art. 9 della L. 392/78, è possibile sospendere il saldo delle somme richieste a conguaglio. Bisogna inviare una lettera di contestazione alla proprietà entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta di pagamento, ove chiedere appunto i rendiconti esaustivi delle

gestioni interessate ed eventualmente anche la possibilità di poter prendere visione dei documenti giustificativi relativi. Questi possono essere fatture, bollette di pagamento delle utenze, copia dei contratti di appalto. Per orientarsi, invece, sulla ripartizione delle spese a carico del conduttore e del locatore, bisogna sapere che: sono a carico dell’inquilino tutte quelle ordinarie relative alle riparazioni, all’erogazione dei servizi (cioè riscaldamento, pulizia, conduzione ascensore), gli oneri inerenti alle utenze (elettricità parti comuni e acqua) e il servizio portineria al 90% (art.9 della L.392/78-art.1609 del codice civile). I lavori di manutenzione straordinaria e, comunque, gli interventi manutentivi di rilevante entità sono invece da considerarsi a carico della proprietà dello stabile, come indicato dagli art.1576-art.1621 del codice civile. Bisogna anche tenere presente che l’inquilino ha diritto di voto, in luogo del proprietario, nell’ambito dell’assemblea condominiale, quando si assumono decisioni in materia di gestione del servizio riscaldamento e può, comunque, prendere parte all’assemblea condominiale su tutti gli altri problemi, pur non avendo alcun diritto di voto in merito (art. 10 della L. 392/78). È però necessario, quando si affronta la questione degli oneri accessori, procedere anche alla verifica di ciò che è eventualmente previsto nel contratto di locazione, che è sempre il riferimento. È fondamentale controllare se in esso siano contenuti a riguardo pattuizioni specifiche o vessatorie che tentano di derogare alle norme imperative. •

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QUANTO COSTA TENERSI IN FORMA

Sport per tutti. E per tutte le tasche A Milano l’offerta sportiva, pubblica e privata, è ampia, ci sono le società storiche e nuove proposte. Ecco come orientarsi, anche per i costi.

di GRETA LA ROCCA Á Sport e salute, un'altra voce di spesa. L’attività fisica fa bene per il corpo e per la mente e, soprattutto, fa bene a un business alimentato da più di 17 milioni di persone, il 30% della popolazione. Muoversi è salutare per i grandi, aiuta la forma, e ancora di più per i bambini e i ragazzi, per i quali ha anche un’importante funzione educativa. Il nord ovest è l’area più sportiva d’Italia con la regione Lombardia al terzo posto. A Milano, eletta capitale dello sport del 2009, tanti impianti e palestre dove è possibile tenersi in movimento. Secondo la Camera di commercio nel 2008 sono state censite 1.000 imprese in città legate al benessere del corpo (+5% annuo).

all’interno Nick Rhodes racconta Rio dei Duran Duran: stile e musica degli ‘80

La mostra di Caravaggio per festeggiare il bicentenario di Brera

Giordano Dall’Armellina: compositore e musicista che riscopre la ballata

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Una questione di costi I milanesi possono scegliere tra un’offerta pubblica e privata. Il Comune, infatti, ha affidato una trentina di impianti a Milano Sport: la società gestisce ben 11 piscine (tra le quali la Cozzi, fresca di restauro), 9 centri sportivi, 1 palestra, 1 centro tennis, 2 grandi impianti (il Vigorelli e il Palalido) e 3 centri balneari. Moltissime sono le discipline ai quali i ragazzi e gli adulti possono iscriversi: gli sport acquatici, le lezioni di tennis e pallavolo, di pattinaggio e di ballo (dalle danze orientali alle danze moderne), il calcio, fino ai corsi in palestra, come yoga, ginnastica, tonificazione muscoli, risveglio muscolare. Sul sito www.milanosport.it si sceglie lo sport, l’impianto e il giorno. Qui è anche possibile verificare il prezzo (e evitare così cattive sorprese): un corso annuo con frequenza un solo giorno a settimana (una formula molto amata dai bambini, che spesso decidono di praticare due sport diversi, e ancora di più dalle loro mamme) costa in media dai 150 ai 200 euro. I costi si moltiplicano per chi decide di frequentare due volte alla settimana. Milano Sport (che nel 2007 ha raggiunto 68mila iscritti) ha pensato anche alle famiglie più numerose: il terzo componente iscritto può godere di una sconto del 15%. Leggermente più alti i costi per una delle strutture private, e più famose, della città. Come ad esempio la Canottieri Olona, dove è possibile praticare piscina, tennis, canottaggio e fitness, ma che offre anche un centro estetico, una sala relax, la sauna e il bagno turco; o le società di basket Pallacanestro Milano e Olimpia; o l’Asystel Volley, tempio della pallavolo. I prezzi variano in base al livello del corso. La spesa annua per i più piccoli va da 200 a 250 euro: i giovani atleti della Pallacanestro Milano spendono 280 euro annuo due volte a settimana, ma ricevono in omaggio la divisa completa della società. Mentre i più grandi (per i quali le ore settimanali di allenamento aumentano) arrivano a spendere

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fino a 350 euro. Poco economica, soprattutto per gli indecisi, la Canottieri Olona: qui un abbonamento open permette di frequentare discipline diverse in qualsiasi orario della giornata, ma costa più di 1.000 euro. In questo caso lo sport fa bene alla salute, di sicuro non al portafoglio.

all’anno. Del resto, in tempi di crisi per le famiglie, la prima ricerca condotta in Italia dedicata al mondo del fitness (della Millward Brown Delfo) conferma che la maggioranza dei frequentatori di una palestra (66%) sono single, con un’età media di 33 anni e un’istruzione di buon livello.

Il fitness: scelta d’élite

Una scelta educativa

Prezzi alti, spesso altissimi, nelle palestre private. I centri fitness oggi fanno a gara per offrire servizi sempre più moderni e innovativi. E costosi. La sala pesi, il programma corsi, la sauna, il bagno turco, il ciclo di massaggi: i centri sono sempre più beauty e sempre meno fitness. A Milano è difficile spendere meno di 500 euro per un abbonamento annuo. Tra le più care il San Babila Sport Club, dove è presente anche un ristorante di sushi: 1.300 euro per poter frequentare dal lunedì alla domenica, a ogni ora del giorno. La più economica, ma non troppo, è la palestra “20 Hours” (appunto aperta 20 ore al giorno): grazie alle promozioni, proposte di frequente, è possibile risparmiare e spendere non più di 350 euro

Ma c’è anche il discorso aggregazione. I giovani che amano gli sport di squadra possono scegliere la società sportiva dell’oratorio (nel 2007 gli iscritti erano 17mila). A Milano ognuno ne ha una. Per calcio, basket e pallavolo i costi sono molto bassi: l’abbonamento annuo va 50 a 150 euro. E se fino a qualche anno fa gli insegnati erano volontari con una passione per le discipline sportive, oggi sono professionisti, preparati e competenti, ai quali vengono di frequente proposti anche corsi di aggiornamento. Le strutture sono meno affascinanti, la possibilità di scelta è meno varia, ma queste realtà non hanno nulla da invidiare alle altre strutture in termini di competenza e professionalità. E, soprattutto, convengono. •

il confronto Prezzi espressi in euro, riferiti a un corso annuale con frequenza una volta a settimana

Dove

da 50 a 100

Oratorio

sport di squadra (basket, pallavolo, calcio) agenziafotogramma

Imbarazzo della scelta, si direbbe, ma i prezzi, spesso troppo alti, la limitano.

agenziafotogramma

il dopo Job

Milano Sport

da 100 a 200

da 200 a 300

yoga

pallavolo

ginnastica artistica

nuoto

karate

nuoto per un quadrimestre due volte alla settimana

pallavolo

ginnastica artistica

per un quadrimestre due volte alla settimana

per un anno due volte alla settimana

calcio a 5

palestra per un quadrimestre due volte alla settimana

pattinaggio

acquafitness

per un quadrimestre due volte alla settimana

30 ingressi per 4 mesi

tennis

corso di tuffi per un anno due volte alla settimana

tennis

pallanuoto

cinque lezioni induviduali

Strutture

judo

pallacanestro

per un anno due volte a settimana

per un anno due volte a settimana

Private

sport da combattimento

pallavolo

per un anno due volte a settimana

per un anno due volte a settimana

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il dopo Job integratori

sport sociale

Primo: mangiar sano

Muoversi a ogni età

Niente sostanze. Per migliorare le proprie prestazioni fisiche basta una buona alimentazione. Da accompagnare con i consigli del medico.

Un Consorzio, corsi in palestra e centri creativi: ecco come fare per mantenersi in salute e in movimento.

Soprattutto tra i ragazzi è spesso diffusa la convinzione di non poter praticare sport, a qualsiasi livello, senza il ricorso a integratori alimentari concepiti per attività sportive. È corretto pensarla così? Quanto i genitori fanno bene a temere che l'integrazione possa portare i propri figli sulla strada del doping? L’abitudine a una alimentazione il più possibile variata e bilanciata, che assicuri all’organismo il giusto apporto di tutti i nutrienti, costituisce il modo più efficace e meno dispendioso per migliorare le prestazioni sportive e la salute in generale e l’utilizzo di integratori, con l’idea che si possa migliorare la propria prestazione sportiva attraverso l’assunzione di una sostanza, va assolutamente contrastato. Scegliere integratori alimentari senza conoscere il proprio fabbisogno nutrizionale e la composizione nutritiva degli alimenti può causare il rischio di carenze nutrizionali o di tossicità da iperdosaggio. Per gli sport di resistenza (ciclismo, maratona, canoa, sci di fondo), e quando si pratica un'attività aerobica prolungata, sono importanti sia carboidrati (zuccheri) semplici, quali le maltodestrine, sia gli amminoacidi ramificati che forniscono energia a lungo termine. Per coloro che si dedicano, invece, a un'attività sportiva di tipo esplosivo (corsa breve, lancio del disco e del peso, salto in alto e in lungo) è indicata soprattutto la creatina, una proteina naturalmente presente all’interno dei muscoli che fornisce energia di pronto utilizzo per sforzi brevi di pochi secondi e molto intensi. Mentre la maggior parte degli integratori alimentari può essere venduta liberamente nei supermercati, quelli per lo sport vanno distribuiti dalle farmacie, anche senza ricetta medica, e devono essere registrati al Ministero della Salute. Gli esperti dicono di usare integratori solo in caso di attività agonistica, essendo 'alimenti semplificati'. Essi nascono per apportare energia all'organismo col vantaggio di richiedere tempi di assimilazione minori. Chi intende utilizzare queste sostanze dovrebbe rivolgersi al proprio medico o all'allenatore per un consiglio su qualità e quantità in rapporto all'esercizio e al proprio metabolismo. (Luigia Atorino, biotecnologa)

L’attività sportiva aperta democraticamente a tutti. Questo è il principio che muove gli enti di promozione dello sport sociale presenti sul territorio di Milano. Csi (Centro sportivo Milano), Uisp (Unione italiana sport per tutti) e Us Acli (Unione sportiva Acli) organizzano tornei, campionati, momenti di incontro e sono un punto di riferimento per le società milanesi. Insieme le tre associazioni hanno dato vita anche al Consorzio Tre Sport, che collabora con la Provincia per promuovere e organizzare iniziative di carattere motorio, in grado di coinvolgere non solo i giovani, ma anche le persone affette da disabilità e gli anziani. Alla terza età, inoltre, dedicano programmi specifici (di solito in mattinata) quasi tutte le palestre della città, sia le private sia i centri gestiti da Milano Sport. La ginnastica dolce, la ginnastica del risveglio, i corsi di nuoto sono le attività più consigliate e più praticate. Sono pensati per gli anziani anche i centri socio educativi organizzati dal Comune. Sono più di 20 e sono dislocati in tutte le zone della città; sono rivolti alle persone che abbiano compiuto i 55 anni d’età e sono aperti tutto l’anno. Oltre alle iniziative di tipo ricreativo, come il ballo, i centri propongono anche attività sportive, come i corsi di yoga o le sfide a bocce. L’iscrizione annuale costa 5,50 euro. Sul sito del Comune (www.comune.milano.it, Tel 0288463130) le informazioni sulle iniziative dei centri.

il Cus

Atenei in gara da 300 a 400

da 400 a 500

tennis

più di 500 euro

tennis

tennis

per un quadrimestre due volte alla settimana

per un anno due volte alla settimana

tennis

nuoto

nuoto

dieci lezioni individuali

per un anno due volte a settimana

per un anno tre volte alla settimana

corso di gag e acquafitness

acquafitness per un anno due volte a settimana

nuoto sincronizzato per un anno due volte alla settimana

per un anno abbonamento open

agenziafotogramma

palestra (corsi e sala pesi)

agenziafotogramma

hydrobike

palestra (corsi e sala pesi) per un quadrimestre due volte alla settimana

pallacanestro per un anno tre volte a settimana

pallavolo per un anno tre volte a settimana

palestra (ginnastica, aerobica, body building, sauna e solarium) per un anno abbonamento open

palestra (ginnastica, corsi di ballo, yoga, pilates, personail trainer) per un anno abbonamento open

palestra (nuoto, fitness, tennis, canottaggio) per un anno abbonamento open

n. 2 - febbraio 2009

Gli studenti universitari si sfidano a colpi di goal. Il più bravo vince una coppa. E poi ci sono le borse di studio. Studiosi e in perfetta forma. In aula al mattino, in palestra al pomeriggio. Sono gli studenti universitari, che scelgono il Cus Milano: il centro sportivo delle Università della città, punto nevralgico di tutte le attività sportive degli atenei milanesi. Oggi ben 11mila studenti decidono di praticare sport (cinque anni fa i soci erano 3.500): c’è chi sceglie la strada dell’agonismo e chi preferisce la tenuta fisica, magari per combattere la sedentarietà, o chi vuole il fisico perfetto e chi cerca un’ora di svago e sano divertimento. Le motivazioni sono tante, così come tantissime, sono le possibilità: dall’atletica, al rugby, al nuoto, agli ingressi convenzionati in alcune palestre della città. Come nei cult americani alla Beverly Hills 90210, ora in città è approdato il campionato tra atenei. Le gare, che terminano alla fine dell’anno, coinvolgono sette discipline: calcio a undici, calcio a cinque femminile, pallacanestro maschile, pallacanestro femminile, pallavolo maschile, pallavolo femminile e tennis. Gli atleti studenti cercano di conquistare la “coppa delle università”, che viene assegnata ai migliori in ciascuna disciplina. Lo scorso anno ha vinto il Politecnico. I più bravi, grazie alla collaborazione con la provincia di Milano, ricevono anche una borsa di studio: nel 2008 ne sono state istituite 10 per un totale di quasi 15mila euro.

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il dopo Job libri

IL PERSONAGGIO - A MILANO VIVE E LAVORA UNO DEI PRINCIPALI E a cura di Riccardo Giuly

La Compagnia della Morte Autore F. Forte Genere romanzo Editore Mondadori Prezzo 20 euro

Revolutionary road Autore R. Yates Genere romanzo Editore minimux fax Prezzo 18 euro

Guida alle birre d’Italia 2009 Autore autori vari Genere guide Editore Slow Food Prezzo 14,50 euro

Morirono tutti felici e contenti Autore autori vari Genere racconti Editore Neo Prezzo 13 euro

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Lombardia, 1176. Le truppe del Sacro Romano Impero, guidate dal Barbarossa, stanno per invadere il Nord Italia. Milano, insieme ad altri Comuni, ha dato vita a un esercito che intende fermare l’imperatore tedesco. Alla testa dei soldati c’è Alberto da Giussano. Il comandante lombardo ha dalla sua la forza della Compagnia della Morte, composta da novecento valorosi. Avvincente. Frank e April Wheeler sono una coppia middle class dei sobborghi benestanti di New York che coltiva il proprio anticonformismo con velleità ingenua, quasi ignara della sua stessa ipocrisia: nella storia della famiglia felice la tensione è nascosta ma crescente, il lieto fine impossibile, ma l'inevitabile esplosione avviene dopo 400 pagine intense. Uno dei classici “dimenticati” dell’America del secondo Novecento. La produzione birraria italiana è in grande crescita, come dimostrano le circa 200 realtà produttive oggi operanti in tutte le regioni. Birre d'Italia offre un panorama esaustivo della produzione nostrana, ponendo attenzione sia alle realtà industriali consolidate che alla galassia dei microbirrifici. Una scheda descrive le 141 aziende, assaggia e valuta 350 birre e premia l'eccellenza con la riproduzione dell'etichetta. Utile per gli appassionati. Con un titolo già dissacrante come questo non ci si può aspettare che racconti di denuncia, ironici, crudi, a volte amari. Un nuovo immaginario fiabesco dove autori emergenti e con grande ispirazione capovolgono fiabe arcinote e non solo le attualizzano ma le condiscono di paradossi e contaminazioni moderne. I riadattamenti “fiabeschi” sono frequenti, ma non era ancora capitato di leggere di 7 nani alla Thyssen.

Le ballate del tempo che fu Molto prima dell’unità monetaria e poltica, della tecnologia e dei trasporti, la vecchia Europa, da nord a sud, era collegata da una lingua e da questo particolare genere musicale. Che poi non è altro che l’antenato della moderna canzonetta. di CHRISTIAN D’ANTONIO Scrittore, compositore, studioso. O semplicemente uno dei più grandi conoscitori di musica popolare antica in Italia. Abita a Milano, ha 58 anni e si chiama Giordano Dell’Armellina, un simpatico professore in pensione che ha dedicato gli ultimi 28 anni della sua vita alla riscoperta di testi antichi e di musiche non scritte che avevano fatto l’Europa prima della Ue. Precisamente 1100 anni fa. Come si è accostato al mondo della ballata? Facevo già il musicista e un giorno mi chiesero un intervento per una serata dedicata a questo particolaregenere. Avevo 30 anni e ne sapevo ben poco; non mi persi d’animo e cominciai a documentarmi, poi mi accorsi che la ricerca era appassionante e da allora non ho più smesso, anche perché dopo il primo concerto

cinema

me ne chiesero altri. Quali sono le radici comuni della ballata tradizionale europea? I popoli nordici di stirpe germanica e vichinga già cantavano le loro saghe e canti epico-eroici e quando i Vandali e i Visigoti arrivarono in Spagna portarono quel modo di cantare. Ma lo portarono anche i Vichinghi e gli Anglo-Sassoni in Gran Bretagna e i Normanni in Francia. Si sviluppò cioè un modo di narrare cantando che accomunava l’Europa medioevale e che sfocerà nei Canti di Gesta. Da singoli episodi tratti da questi ultimi nasceranno le ballate, canti molto più brevi formati da strofe di solito con 4 righe, che all’inizio erano cantate in langue d’oc e in spagnolo. La langue d’oc nel Medio Evo era una specie di lingua franca, molti potevano capirla.

a cura di Daniela Bianchi

Ti amerò per sempre Regia Philippe Claudel Interpreti Kristin Scott Thomas, Elsa Zylberstein dal 6 febbraio

Philippe Claudel, uno dei più apprezzati scrittori francesi contemporanei, sceglie una storia dolorosa per il suo debutto come regista: Juliette esce dal carcere, dove ha scontato una pena di 15 anni per avere ucciso il proprio figlio di sei, ed è accolta nella casa dove la sorella vive con la sua famiglia. Il ritrovarsi delle due sorelle è il punto di partenza per la rinascita di Juliette, interpretata da un’intensa Kristin Scott Thomas: il film si chiude con un finale risolutore che svela al pubblico il passato della protagonista. Per usare le parole dello stesso regista, è “una storia sulla forza delle donne”.

Il curioso caso di Benjamin Button Regia David Fincher Interpreti Cate Blanchett, Brad Pitt dal 13 febbraio

Ispirato a un racconto di Francis Scott Fitzgerald, il film inizia con una nascita molto singolare: il giorno della fine della Grande Guerra viene al mondo un bambino vecchio e rugoso, dall’età di circa settant’anni, che durante la sua vita ringiovanirà, contrariamente a quello che succede a tutti gli altri esseri umani. Questo percorso a ritroso sarà per il protagonista una sorta di viaggio alla scoperta di sé stesso. Il film, a metà tra il fantasy e la commedia, ha conquistato ben 13 candidature all’Oscar tra cui spicca quella di Brad Pitt come miglior attore protagonista.

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il dopo Job in auto

ESPERTI DI MUSICA POPOLARE ANTICA

chi è

a cura di Angelo Rainoldi

Giordano Dall’Armellina (www.dallarmellinagiordano.it) è nato a Milano nel 1950. Oggi è uno dei principali esperti di ballate popolari europee, materia di cui si occupa da quasi 30 anni. Conosce correntemente 5 lingue e ne legge 9. I suoi libri sono frutto di analisi di testi antichi e ricerche fatte tra Spagna, Italia, Francia e Gran Bretagna. Ha tenuto circa 1400 concerti, specie nelle scuole. Ha pubblicato 4 cd: “Ballate Europee del tempo che fu”, “Ballate Britanniche del tempo che fu”, “Ballate Romanze del tempo che fu” e “Ballate popolari italiane”. L’ultimo lavoro è “Ballate Popolari Europee”, un ricco testo con 4 cd allegati con 64 brani dove si mettono a confronto ballate in 8 lingue diverse.

Come ha fatto la ballata a resistere fino ad oggi? Con la trasmissione orale da padre in figlio, nello stesso modo in cui sono sopravvissute le fiabe. All’inizio furono i pellegrini ad imparare, mentre viaggiavano, canti di altri popoli e a trasmetterli alle genti del proprio villaggio quando tornavano a casa. Ecco perché le storie narrate nelle ballate possono essere simili in qualunque parte d’Europa, sia che appartengano alle tradizioni nordiche o a quelle del sud Europa. Che coscienza c'è oggi di questo passato comune? Poca. Persino quando vado nei conservatori a proporre le ballate mi guardano stralunati. Ma la Tosca di Puccini non esisterebbe senza la ballata popolare

The reader Regia Stephen Daldry Interpreti Kate Winslet, Ralph Fiennes dal 20 febbraio

chiamata “Cecilia”. Anche “Bella Ciao” è una canzone che affonda le radici in vecchi testi in langue d’oc del XIV secolo. Cosa non c'è più di quel mondo? Lo stare assieme. Fino agli anni ’50, le donne nei campi o nei cortili cantavano ancora quell’universo che con l’avvento della tv si è perso. Siamo stati molto più vicini e vivi culturalmente 60 anni fa di come lo siamo oggi, uniti economicamente grazie all’euro, ma senza anima. C’è una ballata classica lombarda? Una si chiama “Donna lombarda”, una donna che vuole avvelenare il marito con il vino perché si è invaghita di un altro. Il marito sta per bere quel vino quando miracolosamente un bimbo di 9 mesi parla e avverte il padre dell’inganno. Così l’uomo le punta la spada e costringe la donna a bere da quel bicchiere e sarà dunque lei a morire. E l’avvelenamento del marito non credo sia una caratteristica dei lombardi! Tanto è vero che la ballata si è diffu-

Á Ambientato nella Germania del dopoguerra, “The reader” è l’adattamento cinematografico del romanzo "A voce alta" di Bernhard Schlink: la vicenda ruota intorno alla relazione amorosa di un quindicenne con una donna più grande, Hanna, che si rivelerà essere una ex guardia del campo di concentramento di Auschwitz. La pellicola ha suscitato polemiche negli Usa per le scene di nudo di Kate Winslet, considerate fuori luogo per un film sull’Olocausto. L’attrice, indimenticabile Rose accanto a Di Caprio nel colossal “Titanic”, ha ottenuto per questo ruolo la sua sesta nomination agli Oscar.

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Gran Torino Regia Clint Eastwood Interpreti Clint Eastwood dal 27 febbraio

sa anche in Francia ed è cantata ancora oggi finanche nel Canada francofono. •

la ballata In un lontano passato, che tuttavia sfiora anche il presente, esistevano canti narrativi simili in molte parti d’Europa. Quei canti si chiamavano ballate (dalla langue d’oc “balada” che significava “canto che racconta una storia”). Erano storie cantate da ascoltare e quindi non si ballava durante l’esecuzione. Dal tardo Medioevo sono state tramandate oralmente e solo dal 1750 circa alcuni studiosi cominciarono a trascriverne i testi e talvolta le musiche. Le più resistenti al tempo sono arrivate fino a noi. Oggi è grazie ai ricercatori, che lavorano ancora che possiamo riscoprire questo genere di musica.

Á Dopo il successo di “Changelling”, di cui aveva curato la regia, Clint Eastwood torna a recitare e lo fa nei panni di un veterano della guerra di Corea, scontroso e razzista, con un’unica passione, una Ford Gran Torino del 1972. Un tentativo di furto della preziosa automobile, che dà il nome al film, sarà l’occasione per il suo proprietario di rivedere il proprio atteggiamento verso gli altri, in questo caso i vicini di casa coreani. Un invito a riflettere su quanto l’intolleranza e i pregiudizi influenzino negativamente i rapporti umani e in genere tutta la società.

Futuro formato mini Un’automobile ultracompatta, economica nei consumi e con un elevato livello di sicurezza. Ma soprattutto con un occhio all’ambiente. Si chiama iQ ed è la prima automobile al mondo al di sotto dei 3 metri omologata per quattro persone. Una vera rivoluzione tecnologica resa possibile da una progettazione che sfrutta le possibilità offerte dai processi di miniaturizzazione. Inizialmente sarà disponibile un’unica versione dotata con un motore 3 cilindri benzina di 1.000 cc da 68 cavalli già eletto “Engine of the Year 2008” nella propria categoria. Grazie alle sue caratteristiche è in grado di rendere brillante la piccola city car con consumi di carburante estremamente bassi ed emissioni di CO2 a partire da 99g/km. nome Nonostante le dimenToyota iQ sioni l’abitabilità è motore discreta e accoglie le 4 1.000 cc persone in modo dignipotenza toso. Il bagagliaio è 68 cavalli mini (32 litri) ma prezzo entrambi i sedili posteda 13.700 euro riori possono essere abbattuti per aumentare la capacità di carico che può arrivare fino a 238 litri. All’interno ulteriore spazio è stato creato posizionando in modo intelligente la leva del cambio e il freno a mano vicini tra loro. Inoltre, è possibile sistemare degli oggetti in un cassetto segreto sotto i sedili posteriori. Per quanto riguarda la sicurezza, la iQ è il primo modello al mondo a utilizzare un airbag a tendina esclusivo per il lunotto posteriore per proteggere la testa dei passeggeri. Gli altri 8 (avete letto bene, in totale adotta 9 airbag) insieme al telaio ad alta rigidità completamente nuovo, puntano a fargli ottenere il massimo punteggio nei test Euro NCAP. La versione di lancio sarà disponibile in tre colori, tutti metallizzati: nero, bianco perla e ametista, un sofisticato viola intenso. Durante l’anno, poi, arriverà il motore 1.3 litri a benzina con la tecnologia start&stop.

i numeri

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il dopo Job

16 febbraio 2009 Concerto di Daniel Barenboim

Beethoven Concerto n.5 Dove Teatro alla Scala Via Filodrammatici, 2 Tel 0272003744 Biglietto 5-66 euro Orario 20

23 febbraio Recital di Thomas Quasthoff Dove Teatro alla Scala Via Filodrammatici, 2 Tel 0272003744 Biglietto 5-32 euro Orario 20

24 febbraio 2009 Concerto di Enrico Dindo

Haydn e Ciajkovskij Dove Conservatorio Via del Conservatorio, 12 Tel 02795393 Biglietto 25 euro Orario 20,30

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Á Nella doppia veste di solista e direttore d’orchestra, Daniel Barenboim, nato a Buenos Aires da genitori russi di origine ebraica, in questa esibizione si misura con il Concerto n.5 detto “Imperatore” di Beethoven, una delle vette più alte della musica del grande compositore tedesco e, allo stesso tempo, ultimo suo concerto in assoluto. Famoso non solo come musicista ma anche per il suo impegno a favore della pacificazione tra israeliani e palestinesi, Barenboim dalla stagione 2007-2008 è “Maestro scaligero” del Teatro alla Scala. Á Una voce eccezionale racchiusa in un uomo di un metro e 34 di altezza: classe 1959, Thomas Quasthoff, a causa del talidomide, è nato con gravi malformazioni alle braccia e alle gambe, ma il suo handicap non gli ha impedito di diventare uno dei bassi baritoni più apprezzati in campo internazionale. Specializzatosi nei Lieder, nel 2003 ha debuttato in campo operistico nel ruolo di Don Fernando in “Fidelio” di Beethoven a Salisburgo. In questa occasione sarà accompagnato al pianoforte da Daniel Barenboim. Á Violoncellista di grande talento, Enrico Dindo, torinese del 1965, si esibisce come solista e direttore d’orchestra, affrontando il Concerto in do maggiore di Haydn e dirigendo i suoi “Solisti di Pavia” nell’esecuzione del Notturno op.19 n.4 e la Serenata op.48 di Ciajkovskij. Primo italiano ad aggiudicarsi nel 1997 il prestigioso premio “Rostropovich” di Parigi, suona un violoncello del 1717. Dindo nel 2005 ha ricevuto dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il premio “Vittorio De Sica” per la musica.

IL BICENTENARIO

Brera fa festa con Caravaggio

agenziafotogramma

musica classica a cura di Daniela Bianchi

Inaugurata nel 1809 in occasione del compleanno di Napoleone Bonaparte, la Pinacoteca inizia le celebrazioni con le più belle opere del famoso maestro lombardo del Barocco.

teatro

Dal 3 febbraio al 1 marzo

Il sindaco del rione sanit’a di Eduardo De Filippo Dove Teatro Manzoni Via Manzoni, 42 - Milano Tel 027636901 Regia Carlo Giuffre Interpreti Carlo Giuffre Biglietto 15-32 euro Orario mart-sab 20,45 dom 15,30

di AGNESE MATTEI I La Pinacoteca di Brera sceglie Caravaggio per inaugurare la serie di eventi per il suo bicentenario: infatti fu inaugurata esattamente il 15 agosto 1809, in occasione del compleanno di Napoleone Bonaparte. La sala XV è il luogo dove è possibile ammirare quattro capolavori giovanili del grande maestro lom-

bardo del Barocco, a cominciare dalla celeberrima Cena di Emmaus: di questo quadro sono accostate le due versioni, la prima, dipinta nel 1601, in cui si vede Cristo nel momento dello spezzare del pane di fronte a due pellegrini esterefatti, concessa in prestito dalla National Gallery di Londra e l’altra, facente parte della collezione di Brera, di-

Á La critica ha usato l’aggettivo “indimenticabile” per descrivere l’interpretazione di Carlo Giuffré, nei panni di quello che Edoardo De Filippo, autore della commedia, ha definito come il suo ruolo preferito: don Antonio Barracano è un malavitoso a cui gli abitanti del rione Sanità hanno conferito il compito di dirimere tutte le loro controversie e contrasti; da qui l’appellativo di Sindaco. Barracano è quindi un punto di riferimento a cui tutti si rivolgono per risolvere i loro problemi, è, per usare le parole dello stesso Giuffré, “un giusto che perpetua l’ingiustizia”. Lo spettatore assiste di conseguenza a una sfilata di storie popolari tutte sottoposte al giudizio del “Sindaco”. Scritta da De Filippo nel 1960 con l’intento di puntare il dito contro il malcostume e la corruzione, si rivela quanto mai attuale anche ai giorni nostri.

Dal 10 al 22 febbraio

Odissea Di Mario Perrotta Dove Crt Salone Via U. Dini, 7 - Milano Tel 0289011644 Regia Mario Perrotta Interpreti Mario Perrotta Biglietto 6-12 euro Orario mart-sab 21 dom 16

Á Un ragazzo cresciuto nell’assenza del padre, di cui tenta di ricostruire la storia attraverso i racconti di un vecchio pescatore: questa è l’Odissea “rivisitata” di Perrotta, che costruisce tutto lo spettacolo sulla figura di Telemaco. Sullo sfondo non Itaca ma il Salento e i ricordi d’infanzia dell’attore – autore.

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il dopo Job il programma

I CAPOLAVORI

Primi piani delle tre opere di Cravaggio e uno scorcio della sala XV di Brera dove sono esposte.

Un anno all’insegna della storia e di grandi artisti I Dopo Caravaggio, ecco gli altri appuntamenti per il bicentenario: 19 marzo - Raffaello Lo Sposalizio della Vergine. Presentazione del restauro 7 aprile - 2 giugno - Brera com’era: Paesaggi di lombardia 1817-1822

pinta quattro anni dopo la prima, dove Cristo benedice gli apostoli davanti al pane già spezzato.

York e dalla Galleria Borghese di Roma. Il dipinto raffigurante i Musici costituisce forse il primo esempio di composizione a più figure di Caravaggio, che lo realizzò a Roma per il Cardinale Del Monte. Passata dalle mani di diversi proprietari, tra cui il Cardinale Richelieu, approderà al Metropolitan nel 1953. Realizzato tra il 1593 e il 1594 presso la bottega del D’Arpino, l’ultimo dipinto ci mostra un giovane a mezza figura che regge una bellissimo cesto di frutta: la critica ha addirittura ipotizzato che possa essere un autoritratto dello stesso artista ma non sono da escludere nemmeno altre interpretazioni tra cui, per dirne una recente, che sia la personificazione di Vertumno, dio dei frutti.

Da New York e da Roma Le altre due opere sono i Musici e il Ragazzo con canestro di frutta, concessi in prestito rispettivamente dal Metropolitan Museum di New

Á Un tragico fatto di cronaca è alla base della rappresentazione della Fura dels Baus. Nell’ottobre 2002 un gruppo di terroristi ceceni prese d’assalto il Dal 26 febbraio teatro Dubrovka Boris Godunov a Mosca, Di La Fura Dels Baus sequestrando Dove Teatro Smeraldo i novecento Piazza XXV Aprile, 10 - spettatori che Milano assistevano ad un Tel 0229006767 musical, con un Regia La Fura Dels Baus bilancio finale di Interpreti La Fura Dels quasi 200 vittime. Uno spettacolo al Baus limite del surreale Biglietto 25-40 euro Orario mart-sab 20,45 per condannare la ferocia inaudita dom 16,30 del potere.

n. 2 - febbraio 2009

Un po’ di storia La Pinacoteca di Brera nasce con finalità didattiche accanto all’Accademia di belle arti voluta da

Á Due atti unici di Miller insieme: il primo è un noir che ha come protagonisti un detective e una prostituta, il secondo è un’ironica Dal 19 febbraio al 15 marzo rappresentazione Una specie di storia della vecchiaia e d’amore racconta Di Arthur Miller dell’amicizia di Dove Teatro Out Off due vecchietti, Via Mac Mahon, 16 una vedova Milano smemorata e uno Tel 0234532140 scapolo irriducibile. La Regia Lorenzo Loris Interpreti Elena Callegari, difficoltà di distinguere la Mario Sala realtà Biglietto 8-16 euro dall’immaginario Orario mart-sab 20,45 lega gli episodi. dom 16

5 maggio - Il restauro della statua di Napoleone 11 giugno - 20 settembre - Brera com’era: il Il Gabinetto dei pittori di Giuseppe Bossi 15 ottobre - 15 febbraio 2010 - I Crivelli che arrivarono a Brera 11 novembre - 10 gennaio 2010 - Brera e la guerra. L’Archivio fotografico della Soprintendenza: documenti sul primo e sul secondo conflitto mondiale a Milano

Maria Teresa d’Austria nel 1776: della sua collezione, il cui nucleo centrale è costituito da opere confiscate in chiese e conventi dalle truppe napoleoniche, fanno parte diversi capolavori tra cui “La Madonna col Bambino e i Santi” di Piero della Francesca e “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello. •

Á La leggenda del ladro che rubava ai ricchi per dare ai poveri diventa un musical, grazie Beppe Dati, autore di canzoni di successo, e alla Dall’11 febbraio al 1 marzo regia di uno dei Robin Hood-Il musical più promettenti Di Beppe Dati talenti del Dove Teatro Allianz genere, Christian Via Di Vittorio, 6 - Assago Ginepro. Il ruolo Tel 02488577516 del protagonista Regia Christian Ginepro è affidato a Interpreti Manuel Frattini Manuel Frattini, Biglietto 21-46,50 euro che il pubblico ha già applaudito Orario mer-ven 21 sab 15,30 dom 15,30 e 19,30 nei panni di Peter Pan; al suo fianco Marian, Valeria Monetti.

mostre

a cura di Daniela Bianchi Fino al 15 marzo

Eccellenza italiana Dove: Civilerghe di Mazzano Brescia Musei Mazzucchelli Tel. 030212421 Orario: mar-ven 9-18 sab-dom 10-18 Biglietto: 8 euro

Á Moda, Vino e Arte: a questi temi salienti dell’eccellenza italiana è dedicata un’originale mostra, ospitata ai Musei Mazzucchelli e visitabile ancora per poche settimane. Quasi cento tra bozzetti e affiches realizzati dai maggiori artisti e illustratori italiani del XX secolo, tra cui spiccano nomi quali De Chirico, Cambellotti, Depero, Fontana, Metlicovitz, Dudovich e Villa. Un percorso tra arte e pubblicità per conoscere un aspetto importante della storia del costume del nostro Paese. Fino al 22 marzo

Mario Giacomelli Dove: Centro Forma piazza T. L. Caro, 1 - Milano Tel. 0258118067 Orario: mar, mer, sab, dom 10-20, gio, ven 10-22 Biglietto: 7,50 euro

Á Mario Giacomelli è stato definito un “poeta della fotografia”: a questo artista, tra i più innovativi nel panorama italiano, il Centro Forma dedica un’ampia retrospettiva. Duecento foto in bianco e nero, tutte in formato originale, che ritraggono soggetti appartenenti al mondo contadino, alla vita paesana o ad ambienti particolari come l’ospizio o il seminario: in particolare quest’ultimo costituisce la cornice della famosa serie di fotografie intitolata “Pretini”. Un appuntamento da non perdere. Dal 12 febbraio

Darwin 1809-2009 Dove: Palazzo Esposizioni Via Nazionale, 194 - Roma Tel. 0639967500 Orario: mar, mer, gio, dom 10-20 ven, sab 10-22,30 Biglietto: 12,50 euro

Á Nel bicentenario della nascita di Charles Darwin, arriva dagli Usa un’importante mostra sul grande naturalista inglese, padre della teoria dell’evoluzione, ancor oggi al centro di accesi dibattiti ma da cui il pensiero scientifico non può più prescindere. Attraverso materiale di vario genere, sia storico che artistico, viene ricostruita la vita e l’opera di Darwin: l’edizione italiana, adattata da due grandi evoluzionisti come Niles Eldredge e Ian Tattersall, farà tappa a Milano a giugno.

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il dopo Job Salvo Zuppardo

NICK RHODES – DURAN DURAN

Edonisti per caso I Duran Duran 25 anni fa diventarono i simboli di uno stile di vita che nessuno poteva permettersi. E che oggi tutti rincorrono. Nick Rhodes spiega come il mondo sta riscoprendo la spensieratezza di “Rio”, uscito ora in dvd.

di CHRISTIAN D’ANTONIO

Nel Classic Album dvd di “Rio”(uscito per la Eagle) è spiegato a perfezione. La musica anni ’80 iniziò a colorarsi proprio quando i Duran Duran uscirono con il loro secondo album. Prima c’era grigiore e disoccupazione. Fu così che il tastierista Nick Rhodes, il cantante Simon Le Bon e i tre Taylor diventarono il gruppo rifugio di milioni di teenager in cerca di disimpegno. E quei colori oggi vengono riscoperti da giovani fan che non erano nemmeno nati all’epoca dei new romantic, grazie alle citazioni di artisti contemporanei. Basta andare su You Tube per rendersene conto. Non solo i video “esotici” dei Duran Duran sono i più commentati e ricordati, ma le canzoni di “Rio” sono le più rifatte in assoluto del loro catalogo. Nick, quando vi siete resi conto che “Rio” era diventato un disco icona? Quando fai un album devi credere sempre che è il meglio di te in quel momento. La nostra ambizione ci permise di evolvere lo stile. Ma furono i fans a decidere per noi:

quelle canzoni catturarono lo spirito di una generazione. E in questo dvd raccontiamo come sono nate. I video erano molto importanti per voi all’epoca. Fummo i primi a fare video in India e ci fu grande intuizione per rendere “Save a Prayer” e “Hungry Like The Wolf” scenografici, con una fotografia che non si era mai vista prima. Erano gli inizi dell’industria dei video e ci proposero di andarci a fare una vacanza e girare dei piccoli filmati. Non sapevamo che sarebbero diventati decisivi per la discografia. Vi accusavano di spassarvela mentre in Inghilterra chiudevano le fabbriche. Volevamo far capire che c’era un mondo al di fuori del proprio orticello. Che tutti se volevano potevano divertirsi. E i giovani ci ringraziano ancora oggi, perché in quegli anni abbiamo rappresentato un sogno. Questo spirito ha ispirato tutti i video che si vedono oggi degli artisti black americani, dove c’è molta ostentazione di auto e gioielli. Grazie a quel disco l’America vi aprì le porte, cosa

chi sono Il quintetto di Birmingham debutta nel 1981 con “Planet Earth”. In 3 anni diventano il gruppo pop più famoso del decennio, vengono invitati a suonare per Lady D e al lancio dell’allora nascente Mtv. Nel 1985 scoppia la Duranmania in Italia ma il gruppo si scioglie e Simon Le Bon si sposa. Sul finire degli anni ’80, ridotti a un trio, i Duran fanno due tour epocali in Italia ma sono ignorati all’estero. La guerra del golfo ispira la canzone del loro riscatto, “Ordinary World” nel 1992. Nel 2003 si riunisce la formazione originale e l’anno dopo esce “Sunrise”. L’ultimo disco è “Red Carpet Massacre”, ispirato alle finzioni della vita dei vip in pasto ai media. ricordi? Non mi mancano i musicisti dell’epoca, quelli che erano bravi sono rimasti nel tempo. Mi mancano gli artisti che frequentavamo, New York in quegli anni visse un’esplosione di creatività. Andy Warhol amava la nostra immagine e ci veniva sempre ad ascoltare, ma rimpiango specialmente l’assenza del pittore Jean Michel Basquiat. Eravate molto giovani quando scriveste le vostre canzoni che più vengono ricordate, come lo spieghi? Tutto l’album è un’esperienza da vivere dall’inizio alla fine e funziona ancora oggi. Ma noi guardiamo sempre avanti, mai indietro. Spesso ci capita di rifare quei pezzi in chiave diversa per i concerti perché se c’è un modo nuovo di ripescarli è sempre un’opzione valida. In questo momento stiamo pensando di fare un disco orchestrale, per dare un vestito sinfonico alle nostre canzoni. È vero che collaborerete con Mark Ronson, il produttore di Amy Winehouse? Abbiamo fatto con Mark un concerto unico a Parigi dove lui aveva preparato un mix con tutte le sue canzoni preferite dei Duran, coinvolgendo anche degli elementi di dischi di altri artisti. Ci ha detto di essere un fan, credo che sia l’unico al momento ad avere una grande comprensione di cos’è la band e speriamo di riuscire a coordinarci per registrare cose nuove assieme. •

i-Pod Artista Pacifico Titolo Dentro Ogni Casa Etichetta Sugar “Verrà l’estate” è il capitolo più emozionante del disco con l’italomarocchina Malika Ayane. Il cantautore milanese di questi tempi è meno alternativo dei suoi esordi coi Rossomaltese, ma sempre godibile. La sua città ne ispira i testi, ma le melodie e sonorità sono più da relax in campagna toscana che industrial. Sarà un caso la presenza della senese Gianna Nannini?

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Artista Varnadi Ceriello Titolo Radio Varnadi Etichetta Afre Music Andrea Roncato e il chitarrista di Vasco Mauro Palermo spiccano tra gli ospiti di questo disco congeniato come una programmazione radiofonica. Archi, atmosfere jazz e cori intervallati da radiogiornale, previsioni del tempo e richieste da casa. L’idea è davvero vincente e Luciano Varnadi Ceriello è pure bravo nell’amalgamare il caos organizzato di questo cd.

Artista Prodigy Titolo Invaders Must Die Etichetta Edel Nostalgia del futuro la chiamano. I Prodigy, che alle masse sono arrivati 10 anni fa, ma che per i 10 precedenti avevano ispirato i rave britannici, hanno imparato a convivere con la matrice hard rock della scena elettronica di cui sono figli. Qui fondono le loro due anime scatenate a volte contaminandole con meno rumore ed effetti più cinematografici che in passato. Restando capostipiti.

Artista Talk Talk Titolo Live At Montreux 1986 Etichetta Eagle DVD In 90 minuti si colma il grande vuoto per questa band anni ’80 che dallo scioglimento non aveva ancora avuto uscite live di qualità. Il concerto ripreso è all’apice della fama e creatività del gruppo inglese, con classici come “It’s My Life” e “Such A Shame” che riascoltati oggi superano i limiti del pop da classifica degli anni in cui sono usciti. Peccato ci si debba accontentare solo del passato.

n. 2 - febbraio 2009


sono disponibili ancora alcuni alloggi nelle seguenti iniziative: coop. Solidarnosc Milano Nord edilizia Libera nella zona Nord di Milano alloggi di qualità di 2,3,4 locali in piena proprietà. I lavori sono in corso. per informazioni: 02-77.116.300 - 312 338-44.59.124 2.850 €/mq

Milano via Bisceglie

coop. Solidarnosc Ovest Milano edilizia Convenzionata nella zona Ovest di Milano alloggi di qualità di 3,4 locali in edilizia Convenzionata con terreno in proprietà. Avvio lavori previsto entro il 2009. per informazioni: 02-77.116.300 - 317 2.500 €/mq

Abbiategrasso Residenza Viscontea coop. Monteverde ACLI

edilizia Libera

nel centro della cittadina, accanto al fossato Visconteo, alloggi di qualità su due livelli, ultimo piano, in piena proprietà. PRONTA CONSEGNA per informazioni: 02-77.116.300 - 317 338-73.56.054 2.200 €/mq

Abbiategrasso Castelletto

coop. Solidarnosc Villette a schiera alle porte di Abbiategrasso. Consegna prevista settembre 2009. per informazioni: 02-77.116.300 - 317 338-73.56.054

Monza via della Blandoria

coop. Isimbaldi

intervento adiacente al Grande Parco per informazioni: 335-54.800.59

Marnate avvio lavori previsto: fine 2008 per informazioni: 347-16.33.839

Peschiera Borromeo c.so Italia

coop. S.Ambrogio 1.750 €/mq

edilizia Libera

2.050 €/mq

Avvio lavori previsto: fine 2008 per informazioni: 349-77.30.441

Solaro via Galvani Edison

coop. La Trasparente edilizia Libera

2.350 €/mq coop. ACLI Villaggio Brollo

avvio lavori previsto: inizi 2009 iscrizioni aperte: 334-10.73.294

edilizia Libera

2.150 €/mq

coop. S.Ambrogio edilizia Convenzionata

1.700 €/mq

Tradate (villette)

coop. ACLI Casa Achille Grandi consegna alloggi prevista: giugno 2009 edilizia Convenzionata per informazioni: 347-16.24.832 1.600 €/mq

Legnano via Bottini

coop. ACLI Groane

coop. La Marna

edilizia Convenzionata

Ronco Briantino via Galilei pronta consegna per informazioni: 335-66.99.247

Ceriano Laghetto via Volta

2.700 €/mq

1.650 €/mq

Bernareggio via Donizetti

280.000 euro*

avvio lavori previsto: inizi 2009 per informazioni: 338-200.20.51

edilizia Libera

edilizia Convenzionata

realizzazione in corso per informazioni: 360-75.64.53

edilizia Convenzionata

coop. ACLI CISL Promoabita avvio lavori previsto: primi mesi 2009 edilizia Libera per informazioni: 347-16.24.832 1.800 €/mq

ed ancora nei Comuni di: Bareggio via Rossini coop. ACLI Lienà

338-283.18.22

Varedo zona Valera coop. ACLI S. Giuseppe 338-200.20.51 Senago via Cavour coop. Nuova Senago II 338-200.20.51

promosso da:

ACLI CISL milanesi

02 - 77.116.300

www.cclcerchicasa.it

tutte le indicazioni dei costi sono riferiti al costo medio preventivo al mq *ad esclusione dell’iniziativa di Castelletto di Abbiategrasso per la quale è indicato il costo a corpo.

Milano via Adriano



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