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NON CI SONO PARAGONI



Job

numero 2 - febbraio 2010

Job

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sommario

pag 28

pag 30

Milano

È un periodico di Job Editrice

Direttore editoriale Piero Piccioli Direttore responsabile Mauro Cereda Redazione JOB EDITRICE srl via Smareglia 24 - Milano tel. 0270002315 fax: 0271092310 info@jobedi.it

Impaginazione: Silvia Debora Cutri In redazione: Christian D’Antonio Hanno collaborato: Daniela Bianchi, Massimo Casiraghi, Tommaso Di Buono, Riccardo Giuly, Antonella Loconsolo, Maria Quarato, Tino Redaelli, Innocente Somarè, Leo Spinelli, Vincenzo Vita Editore JOB EDITRICE srl Sede legale: Via Borgazzi 4 20122 Milano Sede operativa: Via Smareglia 24 20133 Milano tel. 0273953491 Proprietario della testata Cisl Milano Via Tadino 23 20124 Milano Stampa e distribuzione LITOSUD Srl Via Matteotti, 1 20060 Pessano con Bornago tel. 0295742234

notizie e molto di più

storia di copertina

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regione: le aspettative dei lombardi

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attualità nonno, raccontami una storia

attualità

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Direzione centrale risorse ambientali

i super al verde

mestieri

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Il

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aiuta

controllo annuale dei gas di scarico

logopedista: il dottore della parola

domande&risposte

le risposte dei nostri esperti alle vostre domande

a migliorare l’ambiente e il funzionamento più corretto del vostro veicolo

il dopoJob il sapere su internet

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http://ambiente2.provincia.mi.it/ aria/bollinoblu/mappa è possibile cercare sulla mappa Nel sito

ricerche e studio, le enciclopedie del web

libri

Reg. Trib. di Milano n.293 del 26/04/2006 Iscrizione Roc n. 17405 del 09/08/2008

Stella: ma gli italiani sono davvero brava gente?

Responsabile trattamento dati, legge 196/03: Mauro Cereda

Spandau Ballet: c’eravamo tanto amati

Job vi dà appuntamento con il prossimo numero venerdì 5 marzo

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dituttounpo’

musica

l'autofficina autorizzata più comoda e vicina

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L.R. 11 dicembre 2006 N. 24

là dove c’era una fabbrica 30 il recupero delle aree dismesse

e poi... mostre, cinema, teatri, lirica

CCL cooperazione d’abitazione ACLI-CISL

Campagna controllo gas di scarico

Il mancato controllo prevede la sanzione sino a € 200,00 (art. 27 L.R. 11/12/2006 N. 24)

Anno 2010 Autofficina autorizzata

info tel. 02-7740 3739/3530/3711

Codice aut. N.

Direzione centrale risorse ambientali Settore affari generali (ambiente)

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Pubblicità FMF COMUNICAZIONE srl via Zenon 6 - Milano tel. 0273953491 fax: 026693953 cell.: 3930839121 fmfcomunicazione@virgilio.it

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SPENDERE MOLTI SOLDI


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di tutto un pò

Immigrati/1 I Al 1° luglio 2009 gli immigrati in In un anno Lombardia erano 1 milione 170mila (regolari e non), 110mila in più sul +10% di arrivi 2008 (+10,4%). In 9 anni gli stranieri in Lombardia, sono triplicati, secondo l’Osservatorio per l’integrazione e la in testa romeni Regionale multietnicità (Orim). I più numerosi e marocchini sono i romeni (169mila, +3% rispetto

Immigrati/2 Negli ultimi 10 anni non sono aumentati i reati. Eccetto Mantova e Pavia

I In Lombardia, come nel resto d’Italia, l’andamento della criminalità tra gli stranieri negli ultimi dieci anni si mostra stabile. Secondo il Rapporto Orim, confrontando gli anni 1996 e 2007, la variazione percentuale del totale dei delitti denunciati è pari al 4,5%. Il fenomeno non registra mutamenti a Milano e Sondrio, è in diminuzione a Lecco e Brescia e in crescita soprattutto a Mantova e Pavia.

al 2008), seguiti dai marocchini.

l’intervista a Maurizio Ambrosini* LO SCIOPERO DEL 1° MARZO

Riconosciamo il loro valore

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Buon espediente mediatico ma poco fattibile. Serve unione.

LA PRESENZA INSOSTITUIBILE DEGLI STRANIERI

La nostra vita senza loro Immaginate anziani e famiglie senza badanti e colf. E non solo: se scioperassero gli immigrati si fermerebbero industrie, ospedali, ristoranti, cantieri e anche il calcio. I Industrie in crisi, famiglie disperate, ospedali in emergenza, cantieri bloccati, ristoranti e alberghi chiusi, aziende agricole e allevamenti in ginocchio, traffico merci in tilt, rifiuti in strada, campionato di calcio fermo…. No, non è lo scenario di un film apocalittico, ma è quanto potrebbe accadere se un giorno gli stranieri che vivono in Italia proclamassero uno sciopero su base etnica - capace di coinvolgere africani, asiatici, sudamericani, cittadini dell’Est europeo - e sparissero nel nulla. La questione è all’ordine del giorno e qualcuno si è già mosso. L’ipotesi a cui sta lavorando un movimento spontaneo, costituitosi in comitato, è di organizzare una mobilitazione per il prossimo primo marzo (il comitato si chiama “Primo marzo 2010, una giornata senza di noi”), prendendo esempio dalla Francia, che ha lanciato per la stessa data la “Journée sans immigrés, 24h sans nous”. Sul web se ne parla molto. Di sicuro non sarà un vero e

proprio sciopero, ma l’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica verso i problemi degli immigrati, creare un argine, anche culturale, alle spinte xenofobe che arrivano da più parti, politica compresa. Su questo tema è appena uscito un bel libro del giornalista Vladimiro Polchi (“Blacks out”, Laterza, 15 euro), una via di mezzo tra un romanzo e un saggio, che racconta cosa succederebbe in Italia se un certo giorno i lavoratori immigrati incrociassero tutti insieme le braccia: sarebbe il caos totale. E anche Milano e la Lombardia non se la passerebbero troppo bene. Parlano i numeri. All’anagrafe del Comune (al 31.12.08) risultano iscritti oltre 181mila stranieri, il 14% dell’intera popolazione. Nel territorio regionale, tra gli occupati, si contano quasi 590mila immigrati (il 92% sono extracomunitari), che si concentrano nei servizi (58,1%), con a seguire industria (21,4%), costruzioni (16,1%) e agricoltura (2,4%).

Professore, come giudica l’ipotesi di uno sciopero degli immigrati? Dal punto di vista mediatico è un’idea azzeccata ma dubito che sia realizzabile. Perché? Prendiamo la badante che cura un anziano: se la sentirà di abbandonarlo per un’intera giornata? Non credo. Capisco anche le perplessità dei sindacati: non si è mai visto uno sciopero etnico. Allora avrebbe più senso una mobilitazione di tutti in solidarietà con gli immigrati. Cioè? Basterebbe una sospensione dal lavoro anche di un quarto d’ora, accompagnata a iniziative pubbliche. Bisogna dar atto della loro importanza. Invece c’è come un processo di rimozione. Che impatto avrebbe su Milano? Molto forte. Si incepperebbe il vivere quotidiano. Milano è la città più multietnica d’Italia. Gli stranieri occupano ruoli essenziali e delicati. Ma sa qual è il problema? Dica. Che molti non accettano questa situazione, anche se Milano si crede una città internazionale. La società multietnica è una dato di fatto. Allora ci sono due strade: cercare di riportare indietro l’orologio della storia, oppure essere razionali e lungimiranti. Purtroppo la politica tende a seguire la prima strada. E questo andare appresso alle pulsioni e alle paure della gente si chiama populismo. (Mauro Cereda) *docente di sociologia delle migrazioni alla Statale di Milano e direttore della rivista Mondi migranti (FrancoAngeli)


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di tutto un pò

Missionari I La Federazione Stampa Missionaria contro la Rai Italiana (Fesmi) denuncia l’intenzione della Rai di chiudere 5 sedi di Stanno per corrispondenza nel mondo: Beirut, Il chiudere Cairo, Nairobi, New Delhi e Buenos «Sono le zone calde 5 sedi di Aires. dell’informazione di oggi e rende corrispondenza ancora più periferico il Sud del mondo»

Celiaci all’attacco In Italia si spende il doppio per il senza glutine

dicono alla Fesmi.

I Chi non può mangiare glutine riceve dal Servizio sanitario un bonus mensile (140 euro per maschi, 100 per donne). Ma anche se il mercato è di nicchia (90mila diagnosi al momento in crescita) chi è celiaco ora si fa sentire. All’estero i prodotti si trovano facilmente nei super. Da noi spesso in farmacia. Dove arrivano a costare fino al 100% in più.

GENNAIO IRRESPIRABILE

Aria di veleni 1

Emergenza aria pulita

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I risultati

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Gli indagati

Gennaio si è chiuso con 24 giorni di polveri sottili al di sopra del limite di legge. Nel 2008 con l’arrivo dell’Ecopass i giorni fuorilegge erano stati solo 78. Poi l’anno scorso si è tornati a 106. Anche se i dati, secondo il Comune, sono peggiori a Torino e Napoli, lo smog si è riappropriato dell’aria di Milano e tutta la Lombardia ha passato un mese di tensioni.

A Milano si è pensato di riportare il blocco domenicale (assente dal 2006) ed estendere il divieto dell’Ecopass anche ai veicoli Euro 4 diesel. Effettivamente le città con le domeniche a piedi hanno prodotto un abbassamento di polveri sottili, in molti centri al di sotto dei 50 microgrammi per mc. A Milano il blocco ha fatto segnare 58 microgrammi. I sindaci di tutta la regione, però, protestano: non c’è coordinamento regionale. E gli automobilisti milanesi dicono che non si trovano Ecopass nelle rivendite.

Il reato è “getto pericoloso di cose in luogo pubblico”. Si tratta della contestazione formale dell’inchiesta sulle responsabilità degli amministratori per lo smog. Nel mirino sono finiti il presidente della Regione Roberto Formigoni, il sindaco Letizia Moratti, l’ex presidente della Provincia Filippo Penati e il suo successore, Guido Podestà.

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Filtri inutili?

Un’azienda di Vicenza, la Dukic, che produce dispositivi anti inquinamento, chiede in un esposto di verificare l’efficacia dei filtri particolato. E di accertare anche eventuali pericolose nanopolveri che possono disperdersi.

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Scooter

Tornano le piste dedicate alle moto in città. Ne sono state riaperte tre nei giorni dell’aria nera, la più vistosa in corso Magenta. In città ci sono 140mila motocicli e 10 km di corsie preferenziali (dei 186 complessivi). (christian d’antonio)

ISTITUTI EQUIPARATI NEL MIRINO

Un docente su 5 non è abilitato nelle private Secondo l’ultima indagine dell’Ufficio scolastico regionale, un docente su cinque nelle scuole private è senza abilitazione. Ciò significa che l’equiparazione tra private e pubbliche non c’è, visto che nei 2.491 istituti equiparati lombardi ben 3.684 insegnanti risultato senza i titoli necessari per ricoprire l’incarico. Cioè senza abilitazione del ministero e senza aver vinto un concorso. Mentre in tutta la regione la quota dei prof senza titoli è del 17% a Milano sale al 20%. Che ne penseranno i 400 precari in Lombardia rimasti a casa dopo i tagli? Il provveditore Giuseppe Colosio dice che si fa fatica a trovare personale qualificato, specialmente nelle materie tecnico-scientifiche. Ma le testimonianze che arrivano dai diretti interessati fanno scoprire un’amara verità: per mille euro al mese non ci si butta in una carriera del genere. La scuola privata è vista come un passaggio, in attesa di avere la cattedra pubblica. •


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Utilizzare I Radio Popolare, in collaborazione l’energia in con Legambiente, ha dato il via a una campagna di informazione su come modo utilizzare l’energia in modo intelligente. intelligente Le trasmissioni sono in onda da metà per 30 settimane, ogni lunedì Campagna di gennaio, dalle 12 alle 12.30, e riprese da altre Radio Popolare 10 radio italiane e 6 europee. Info sul

Anche a Linate arriva la crisi: persi in un anno un milione di viaggiatori

sito www.dynamoeffect.org.

I Le low cost cacciate via e la concorrenza dei Freccia Rossa hanno fatto perdere nel 2009 un milione di passeggeri all’aerpoporto di Linate. Il destino del city airport più appetibile d’Italia (attaccato al centro di Milano) ora è nelle mani della linea 4 del metrò (790 milioni di euro di investimento) e dell’arrivo della concorrente di Alitalia, Lufthansa.

LA POLEMICA SUI BAMBOCCIONI

L’ultima di Brunetta: 500 euro ai giovani tagliando sulle baby pensioni Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha spiazzato tutti di nuovo con una proposta choc: mandare fuori casa i “bamboccioni”, ovvero gli ultratrentenni che per pigrizia o mancanza di risorse non vogliono lasciare la casa d’origine, aiutandoli con un bonus di 500 euro. Le risorse si troverebbero tagliando sulle pensioni di chi ha 55 anni. In realtà il mese scorso Brunetta aveva lanciato la proposta di una legge per far uscire i 18enni di casa e poi ha rincarato ideando il bonus che non ha raccolto grandi favori. Al di là degli annunci il problema esiste. Al Sud il 57% se ne va di casa solo quando si sposa (30% al Nord). In media solo l’8% dice di andarsene perchè trova lavoro. Quindi a reggere la baracca sono le pensioni dei genitori. L’Italia ha il rapporto più alto nella Ue (dopo la Germania) tra ultra 64enni e under 15enni. •

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ITALIANI SPARSI NEL MONDO

LOMBARDIA TERRA DEI PRODOTTI TIPICI

Carne e riso, così sfamiamo la Ue Chi è ancora intrappolato nella vecchia equazione Lombardia=industria dovrà ricredersi. La Regione ha diffuso i dati sull’agricoltura del 2008 alla vigilia di importanti novità circa i prodotti provinciali, che presto avranno distribuzione privilegiata e costi contenuti. Da qui partono 642mila tonnellate all’anno di carne, che rappresentano il 40% del prodotto in Italia e il 3,6% rispetto alla Ue. Di riso se ne producono 606mila tonnellate ogni anno, il 41% della produzione italiane e circa il 23% di quella europea. Grandi fette di mercato, dunque, che ora si vuol tutelare. •

Bye bye Italia, per quattro milioni il lavoro è all’estero Sono quasi 4 milioni gli italiani che risiedono all’estero e hanno ormai stabilito la loro vita al di là dei confini della penisola. L’identikit di questo esercito di connazionali (che è numericamente quasi identico agli immigrati nel nostro Paese) è cambiato negli anni. Ultimamente si spostano all’estero più ingegneri e funzionari di organizzazioni internazionali. Inoltre la metà di questi italiani “lontani” ha meno di 35 anni. L’interessante fotografia è stata scattata dalla Fondazione Migrantes, secondo cui gli emigranti sono in maggioranza meridionali (prevedibile) ma tra le metropoli italiane Milano è in testa come luogo di origine degli espatriati (oltre 46mila persone contro le 34mila di Napoli). Ci sono poi delle città in cui i residenti all’estero superano addirittura i residenti in Italia. Come Castelnovo di Conza e Santomenna in Campania, Aquaviva Platani in Sicilia. Non mancano alcune scoperte inedite: 60mila italiani all’anno vanno via. E per 600mila lavoratori c’è una dura realtà: lavorano fuori per 6 mesi e poi rientrano. Ogni anno. •


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di tutto un pò

Monza: per Secondo la Camera di commercio di battere la crisi Monza, il 70% delle microimprese brianzole reagisce alla crisi. E negli i giovani ultimi 6 mesi del 2009 chi ha perso il ex dipendenti lavoro, in maggioranza giovani, si è le maniche e ha iniziato si mettono rimboccato un’attività in proprio. in proprio I giovani imprenditori dicono di

Licenziati via fax 70 operai La Dhl non paga nè cassa integrazione nè liquidazione

sperare nell’innovazione e nell’export.

hanno detto

Il 18 gennaio Dhl, dalla sera alla mattina, ha comunicato che non aveva più bisogno di 70 operai. Il corriere dice di non avere colpe e di avere soltanto tolto un appalto per riorganizzare il lavoro. La cooperativa a cui facevano capo i lavoratori, la Padana Servizi, dice di non avere responsabilità. Ora, davanti alla sede Dhl di San Giuliano Milanese, infuria la protesta.

IL LAVORO A MILANO

Papa Benedetto XVI

Un filtro generalizzato su Internet è restrittivo e inefficace perché è un filtro burocratico a priori. Corrado Calabrò presidente Autorità Comunicazioni

In Italia arrivano ancora tanti immigrati irregolari perchè trovano facilmente lavoro. Tito Boeri Economista

Confido nella trasparenza degli amministratori. La corruzione e i veleni portano sfiducia. Cardinale Dionigi Tettamanzi arcivescovo di Milano

Contro la recessione bisogna evitare il brutto e inventarsi un lavoro a cui abbiamo rinunciato per paura. Francesco Alberoni scrittore

La crisi non molla L’impatto è stato in parte mitigato dal ricorso alla cassa integrazione, ma la situazione resta preoccupante. Il tasso di disoccupazione nel milanese è salito al 4,7%. La crisi morde anche a Milano, anche se il suo impatto riforma degli ammortizzatori sociali per estendere le è stato, in parte, mitigato dal ricorso agli ammortizzatori tutele a chi oggi non ne ha diritto. «La crisi» ha aggiunto sociali. E il 2010 non si annuncia facile. Sono questi, in Galvagni «oltre ad aver espulso migliaia di persone dal estrema sintesi, i risultati della quarta edizione del mercato, ha inciso pesantemente sui bilanci dei rapporto “Il lavoro a Milano”, l’indagine sulla situazione lavoratori. Per rinforzare le buste paga occorre agire del mercato del lavoro locale messa a punto dai centri sulla leva fiscale, riducendo le imposte sui redditi da studi di Cgil, Cisl e Uil e Assolombarda. lavoro, e potenziare la contrattazione di secondo livello I dati, sia pure parziali (l’indagine si ferma ai primi sei nelle aziende». mesi dell’anno scorso), parlano chiaro: il tasso di I dati sulla cassa integrazione sono molto significativi. disoccupazione a Milano è salito dal 3,9% del secondo Nei primi sei mesi del 2009 il ricorso a questa misura è trimestre 2008 al 4,7% del secondo trimestre 2009. La stato fortissimo. La cassa ordinaria ha raggiunto quasi 20 situazione rimane migliore rispetto alla Lombardia milioni di ore (con un aumento del 1000% rispetto al (4,9%) e al resto d’Italia (7,4%), ma merita di essere 2008), mentre quella straordinaria è salita a quota 30 seguita con attenzione. Sul territorio (dato dicembre milioni di ore (con un aumento del 400% rispetto al 2008) si contano 1.808.000 2008). Su questo aspetto è occupati, in gran parte intervenuto anche il l’indagine concentrati nei servizi ministro del Welfare, (1.291.000) e a seguire Maurizio Sacconi. nell’industria (509.000). «L'impiego effettivo della «Guardiamo al 2010 ancora cassa integrazione nel con preoccupazione» ha corso del 2009» ha notato spiegato, intervenendo alla «dovrebbe essere inferiore presentazione del rapporto, al 65% delle ore il segretario generale della autorizzate. Abbiamo dei Cisl milanese, Danilo conti che ci stupiscono e Galvagni «le difficoltà non parlano di un tiraggio sono finite. Nel 2009 gli anche inferiore, ma effetti della crisi sono stati occorreranno ancora un in parte attenuati dal paio di mesi per avere dati ricorso alla cassa certi». L’indagine ha integrazione, ma questo analizzato anche altre non ci deve consolare, aspetti, come la anche perché molti formazione. Il tasso di lavoratori, penso ad laureati tra gli occupati esempio ai milanesi (21,7%) è più alto parasubordinati o alle della media lombarda partite Iva, che a Milano (17,3%) e nazionale (17%). sono tantissimi, non hanno Di converso, è più bassa potuto usufruire di l’incidenza di lavoratori protezione». Secondo il con un titolo di studio Un’indagine dell’Ipsos rivela che il 58% dei milanesi ritiene che il senso civico sia diminuito rispetto a 10 anni fa. Il rimedio più invocato è sindacato è più che mai inferiore alla qualifica per il 49% l’educazione. I comportamenti più condannati sono favoritinecessario procedere alla professionale. smi, assenza dal lavoro per ‘falsa’ malattia e l’abbandono dei rifiuti. agenziafotogramma

Bisogna fare tutto il possibile per salvare i posti di lavoro e far crescere l’occupazione.


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Nel Nord Ovest il I Il rapporto biennale del Registro maggior numero nazionale dei mesoteliomi ha rivelato che il 70% di persone colpite da di malati di malattie legate a esposizione da amianto. amianto si è ammalata sul lavoro. anno muoiono in Italia 3mila Uno su cinque Ogni persone per queste cause. Per uno su 5 non sa perchè l’esposizione è ignota. Ci si ammala di

A Milano mancano i pediatri Un bimbo su 10 non è stato mai visitato

più in Piemonte, Lombardia e Liguria.

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di tutto un pò I Anche nei quartieri più centrali mancano i pediatri. A Milano ci sono 151mila bimbi, significa che c’è un medico ogni 1.200 minori. I pediatri che lavorano in città sono 131 mentre ne servirebbero, secondo lo standard normativo, 189. La situazione, aggravata anche dal boom di nascite nei nuclei stranieri, è allarmante nei weekend e durante la notte. Non c’è ricambio per chi va in pensione.

ESPORTAZIONI E CONSUMI IN DIFFICOLTÀ

SHOPPING VINTAGE ONLINE

Ora chiudono anche le raffinerie

Mercato in crescita anche con la crisi I veri affari si fanno su Internet

Il presidente dell’Unione petrolifera italiana, De vita ha detto che al momento, con il calo di consumi e di export di energia, sono a rischio 7.500 posti di lavoro nelle raffinerie. «Siamo riusciti a raggiungere accordi nello stabilimento di Falconara ma ci sono stati 100 tagli. Poi ci sono i costi delle bonifiche, altissimi. Il Governo deve darci regole più semplici e sostegno pari a quello presente in altre parti d’Europa». In bilico c’è il destino di almeno 4 raffinerie nella penisola, che signica un quarto del numero complessivo in Italia. Alcune sono in cerca di compratori, altre già ferme. •

INDUSTRIA METALMECCANICA

Sei mesi di passione per 4mila aziende Il 27° Rapporto semestrale dell’Osservatorio regionale sulla crisi e occupazione della Fim Lombardia ha evidenziato numeri allarmanti: 108.537 lavoratori sospesi negli ultimi 6 mesi, sempre più ricorsi alla cig e un aumento del 545% di aziende metalmeccaniche lombarde in difficoltà (8.366 nel 2009 contro le 1.298 del 2008). I lavoratori coinvolti sono aumentati del 305%. Tra luglio e dicembre quasi 4mila aziende sono state in crisi. I territori maggiormente coinvolti sono quelli di Bergamo (21% degli interventi), Milano (19%), Brianza (10%), Lecco (10%), Brescia (9%). •

CONTRO-FEDERALISMO

Nucleare, alt del Governo alle Regioni del no La strada per il decentramento del potere è ricca di ostacoli e contraddizioni. In vista dell’arrivo del nucleare in Italia (bandito, lo ricordiamo con un referendum negli anni ‘80 sull’ondata emotiva di Chernobyl), il Governo sta facendo di tutto per rimuovere le normative che impedirebbero le costruzioni di nuove centrali. Tre leggi regionali in Puglia, Campania e Basilicata sono state impugnate alla Corte Costituzionale «perchè non riconoscono la competenza esclusiva dello Stato in materia». Cosa succederà quando si parlerà di progetti concreti? •

In un anno nero come il 2009 le vendite online sono salite dell’1%. Erano uscite da un 2008 boom (+14%). Ad oggi il 10% di italiani che naviga, acquista abitualmente, da viaggi ad oggetti vintage. L’abbigliamento vale al momento 335 milioni di euro ed è trainato da siti come vintagebarbarella.com, un negozio virtuale (con sede fisica a Napoli) che si è fatto conoscere in tutta Italia per i pezzi unici che propone. «Abbiamo iniziato lo scorso anno» dice la titolare Barbara Carere «e oltre alle griffe italiane, ci chiedono molto lo stile retrò inglese che altrimenti non si saprebbe dove trovare. Poi c’è il fenomeno del baratto, sempre online e sempre in ascesa. I visitatori si scambiano oggetti di moda a prezzi che stabiliscono loro». Un modo nuovo di fare business approfittando della grande visibilità senza confini della Rete. •

ALTO L’INDICE DI FIDUCIA

Assistenza, sanità, famiglia: i cittadini promuovono i Comuni Li sentiamo vicini e ci soddisfano abbastanza tanto da promuovere il loro operato. Questo è il risultato di un’indagine della Fondazione per la sussidiarietà che ha misurato il grado di fiducia tra cittadini e comuni. Il 56% delle famiglie è soddisfatta dei servizi comunali. Al Nord la percezione di vicinanza ai problemi del cittadino è stata valutata dagli interpellati con un 7 su 10. Gli altri enti locali sono prossimi al 5. I migliori giudizi riguardano sanità e assistenza, infanzia e famiglia. A quanto pare, nel rapporto con gli enti locali gli italiani non considerano molto problemi che sono costantemente dibattuti come l’immigrazione o il diritto alla casa. L’indagine, poi, ha evidenziato due bocciature nette: le Regioni, che sono da Nord a Sud considerate molto distanti dalle reali esigenze dei cittadini, e dei servizi privati, che non ci sono a sufficienza ma alle famiglie va bene così. I contribuenti, in sostanza, vogliono essere assistiti dal pubblico. Ultimo capirolo da tenere in considerazione, la prospettiva di un federalismo più accentuato. I favorevoli numericamente equivalgono agli scettici. Al Nord Ovest quelli che lo vogliono sono il 43%, al Nord Est la percentuale sale (57%) mentre cala il gradimento (ma non di tanto) al Sud, dove viene bocciato dal 50%. •


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attualità

NOSTRO SONDAGGIO

Regione, sogni e desideri Cosa chiedono i lombardi al nuovo governatore di CHRISTIAN D’ANTONIO

Il 28 e 29 marzo si vota per il rinnovo del consiglio regionale e per l’elezione del nuovo presidente. Mentre tutti discutono di nomi, liste e alleanze Job è andato a chiedere ai cittadini e alle categorie economiche e sociali cosa si aspettano dalla nuova giunta. I temi caldi sono quelli del lavoro, i morsi della crisi si fanno sentire, eccome; l’ambiente (il 30% chiede di limitare il traffico privato); la sanità (la gente vuole meno ticket); i trasporti (più attenzione ai pendolari). I candidati alla presidenza ne terranno conto?

Musica & Notizie

I In Lombardia si sta bene, gli uomini campano 6 anni in più di prima, le donne 4. Insomma, 10 milioni di italiani in salute, che fanno più figli della media nazionale e sono felici. Queste sono le conclusioni del tradizionale rapporto di fine legislatura dell’Irer, l’Istituto regionale di ricerca. Ma star bene non significa che tutto vada bene e che non ci siano problemi da risolvere e condizioni da migliorare. Il 28 marzo prossimo si vota e noi siamo andati a chiedere ai cittadini lombardi cosa si aspettano dal nuovo governatore, chiunque esso sia. I temi sensibili sono quelli tipici di una grande regione all’avanguardia ma che non può non risentire degli effetti di una crisi globale: il bisogno di una vita più sana

(dall’ambiente alla sanità) e continuare a poter fungere da “faro” per l’Italia senza farsi travolgere dalla crisi.

Pur sempre locomotiva I cittadini che hanno risposto al nostro sondaggio vogliono in maggioranza servizi di mobilità efficienti (per i pendolari specialmente), mentre oltre la metà del campione chiede interventi più decisi per la riduzione dell’inquinamento, sia per le auto che per le aziende. Immancabile il riferimento agli effetti della crisi. L’allarme è alto: primo perchè la perdita di posti di lavoro si è fatta sentire soprattutto nelle regioni del nord industrializzato, secondo perchè i giovani non vedono una p ro s p et t i va per il

loro futuro. Sono quest’ultimi, infatti, a farsi particolarmente sentire (il 36% vorrebe agevolazioni per chi assume a tempo indeterminato, ormai una chimera) e gli anziani invece si scoprono tra i punitivi (penalizzare le aziende che delocalizzano è la misura tra le più indicate dagli over 64). «Con la giunta uscente» spiega Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl di Milano «c’è stato un discreto rapporto e insieme abbiamo affrontato le emergenze occupazionali dell’area del lavoro dipendente. Su questo fronte c’è ancora molto da fare, è tuttavia necessario affrontare subito anche i problemi dei lavoratori in proprio e dei parasubordinati che rappresentano buona parte del tessuto produttivo lombardo». Sotto accusa, invece, la sanità. Oltre il 36% delle risposte al sondaggio sono contro il ticket e il 30% lamenta inefficienza. Nell’ultimo anno, infatti, per riuscire ad andare dal medico, i milanesi hanno aspettato più dei 30 giorni previsti dai limiti massimi previsti dalla Regione. •

JOB ALLA RADIO


numero 2 - febbraio 2010

Job

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attualità

candidati

Penati all’attacco della fortezza Formigoni Il Partito democratico, nel tentativo di evitare il terzo mandato del leader del Pdl, punta tutto sull’ex presidente della Provincia di Milano. L’Udc gioca la carta Pezzotta, mentre la sinistra candida Agnoletto. Pdl, alleato con la Lega, compatto attorno a Roberto Formigoni e il centro-sinistra che gioca la carta Filippo Penati nel tentativo di espugnare il fortino berlusconiano. Questo, politicamente, è il tema su cui ruota la prossima competizione regionale senza dimenticare i confronti all’interno delle coalizioni: il peso della Lega nel centrodestra, le alleanze intorno alla candidatura di Penati. Come sempre, quello che succede in Lombardia avrà riflessi sul piano nazionale, sia per l’importanza economico-sociale della regione in sé, sia per gli equilibri all’interno dei partiti e delle coalizioni. Se il centro-destra gioca per la quarta volta la carta Formigoni, rimandando, almeno per un’altra legislatura, le ambizioni leghiste sulla presidenza, sul versante opposto, dopo gli insuccessi del 2000 e del 2005, il Pd fa leva sull’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, sconfitto alle provinciali del 2009 da Guido Podestà per una manciata di voti. Al secondo turno, Penati, aveva ottenuto il 49,9% dei voti: un buon risultato che lascia bene sperare anche se la Lombardia non è tutta come Milano. Nella coalizione anche i Verdi, sul piede di guerra contro la giunta uscente per gli scottanti temi ambientali. Hanno già criticato Formigoni per non fare quanto in suo potere sull’inquinamento perchè più preoccupato dalla campagna elettorale. Alleato del Pd in Lombardia c’è l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che punta

su Giulio Cavalli, noto attore, che in un recente spettacolo teatrale (“A cento passi dal Duomo”) ha trattato i temi della ‘ndragheta milanese. Ci sono poi gli altri, quelli che si presentano in proprio, fuori dalle principali coalizioni. L’Udc di Pierferdinando Casini si smarca dai principali contendenti e mette in campo un canditato di peso: il bergamasco Savino Pezzotta, ex segretario generale Cisl, con forti legami nel mondo cattolico. I radicali, a differenza di altre regioni come il Lazio dove Emma Bonino è la candidata del centro-sinistra, vanno da soli e giocano la carta del quarantenne Marco Cappato . Il Movimento a 5 Stelle vicino a Beppe Grillo con la lista Lombardia a 5 Stelle ha invece organizzato una campagna di raccolta firme per andare alle elezioni. Candida Vito Claudio Crimi, classe ‘72, operatore giudiziario della Corte d’Appello di Brescia. L’obiettivo è avere un consigliere per farsi sentire in Regione. L'ex europarlamentare Vittorio Agnoletto è il candidato presidente per la Federazione della Sinistra (Prc, Pdci, Lavoro e solidarietà, Socialismo 2000). Medico e ricercatore, Agnoletto è stato fondatore e presidente per un decennio della Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids e portavoce del Genoa Social Forum nel 2001.

Milano: un giorno senza stranieri a “Marconi radio aperta”, martedì 16 febbraio, dalle 9 alle 11,00. Conduce Fabio Pizzul

fm 94.8

www.radiomarconi.fm


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attualità

Caro presidente ricordati che....

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Crisi

Capitale umano

Conferme

Formazione

Innovazione

Formazione

Infrastrutture

Scuola

La formazione è fondamentale in un’ecoCi saranno ancora effetti devastanti nel nomia che vuole guardare al futuro. E la 2010. Bisogna continuare a garantire il nostra economia dipende ancora molto sostegno degli ammortizzatori sociali per dal settore manifatturiero che si alitutto l’anno. menta di tecnici.

L’impegno deve andare oltre la ripresa, anche perchè gli strascichi sono evidenti. C’è bisogno della certezza dei lavoratori di poter accedere alla cassa integrazione in deroga.

Bisogna pensare a un piano strutturale per la Il sostegno alla capacità di innovare è formazione perchè, sembra incredibile, ma la alla base delle proposte che presentiamo manodopera per i lavori manuali è scarsa e seralla Regione per la competitività delle novono figure specializzate. Deve passare il constre imprese. cetto che non siamo di serie B.

Bisogna verificare le esigenze del mercato del lavoro. Il sistema delle “doti” ha lasciato solo il lavoratore nella scelta della materia in cui riqualificarsi.

Certezze

Continua la nostra attività di monitoragGli Osservatori ci danno soltanto numeri gio delle infrastrutture regionali. Un’area e non verifiche di quanto è stato fatto. ad elevato Pil merita grandi attenzioni e Ben 3mila persone in cig hanno finito il sovolontà di ulteriore rafforzamento del sistegno ad agosto. Che fine faranno? stema trasporti.

Approviamo quello che il ministro Gelmini a livello nazionale sta facendo per colmare il divario tra istruzione e laboratori. Ma la Regione ha sue competenze in materia e l’apprendistato così com’è è troppo costoso e complesso.

Produttività

Internazionalizzazione

Futuro

Il tessuto produttivo è fatto specialmente di piccole e medie imprese. Bisogna pensare di aprire il mondo per queste realtà e sostenere politiche che ne facilitino la visibilità.

I servizi hanno tenuto meglio della produzione e questo deve essere considerato. Al momento la cura della persona, come l’acconciatura, i massaggi e l’estetica soffrono di meno e bisogna sostenere tutti i settori.

Expo

Credito

Niente improvvisazione

Dobbiamo imparare da Torino. C’è stata troppa dispersione, le nuove professioni dopo le Olimpiadi sono andate all’estero perchè in Italia non c’era più posto. Bisogna evitare che questo si ripeta nel 2015.

Specialmente in tempi di crisi le risorse e il loro reperimento sono un passo fondamentale. Per questo chiediamo sostegno al credito, alle capitalizzazioni e alle reti d'impresa.

L’artigianato può essere occasione di lavoro ma le possibilità devono essere chiare e i metodi di accesso alle professioni non debbono illudere. C’è la sicurezza del reddito e della libertà del lavoro se ci si prepara bene.

A Milano è aumentata nel 2009 del 3%. Alla Regione spetta il governo del territorio e quindi il controllo della forza lavoro. Bisogna fare in modo che ci siano nuove assunzioni.

Cosa si aspetta dalla nuova giunta regionale per la sanità lombarda? 12,5%

maggiore cortesia e disponibilità degli addetti

36,6%

riduzione o eliminazione dei ticket

20,6%

mantenere i buoni livelli attuali di efficienza

2

3

E per quanto riguarda i trasporti/mobilità? 5%

facilitare i collegamenti con gli aeroporti

10,2%

nuove autostrade e strade di collegamento

20,5%

39,9%

E per quanto riguarda l’ambiente? 29,9%

12,3%

servizi più efficienti per i pendolari

organizzare diversamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti

12,8%

più treni e autobus

più risorse e maggiore tutela delle aree verdi protette

18,4%

limitare l’espansione edilizia

30,3%

più efficienza e tempestività per le prenotazioni

24,4%

facilitare gli spostamenti tra città e hinterland

26,6%

norme più rigide per contrastare l’inquinamento privato e industriale

limitazione del traffico privato per ridurre l’inquinamento atmosferico


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attualità

Abbiamo chiesto al mondo impreditoriale e all’associazionismo quali sono le priorità su cui la nuova giunta dovrà intervenire. Hanno risposto Danilo Galvagni (segretario Cisl Milano), Alberto Barcella (presidente Confindustria Lombardia), Marco Accornero (segretario generale Unione Artigiani Milano), Renato Borghi (vicepresidente Confcommercio Lombardia), Lino Lacagnina (presidente coordinamento Ciessevi Lombardia), Andrea Poggio (vicedirettore Legambiente).

Fisco

Burocrazia

Green economy

Chiediamo federalismo fiscale, riduzione della pressione fiscale ed un alleggerimento per le nuove imprese, specie per quelle che investono in innovazione e per le aziende composte da giovani e donne.

I finanziamenti pubblici e gli accordi per ottenere rimborsi sono l’ostacolo principale alla macchina del volontariato. C’è bisogno di snellire questi processi e rispetto del rinnovo delle convenzioni.

Le vere risposte alla crisi devono tener presente che all’estero molti stanno investendo sul “verde”. E le tecnologie verdi e le energie rinnovabili sono una possibilità che crea occupazione.

Energia e ambiente

Sedi

Agricoltura

Sono temi che ormai investono in costi e sostenibilità sia le imprese che i cittadini. Bisogna guardare alle esigenze di innovazione e di formazione delle piccole imprese, all'apertura dei mercati.

La Lombardia pur avendo un’alta percentuale di adesione alle attività del nonprofit è carente di sedi. Ne soffrono molto le attività culturali e di assistenza agli animali.

Le aziende agricole si orientano sempre più verso la produzione non solo di cibo ma anche di biomasse e si convertono al turismo. Le politiche regionali ne debbono tener conto.

Innovazione e semplificazione

Coinvolgimento

Certificazioni

Chiediamo attenzione alle micro e piccole imprese che, anche quando di dimensione familiare, sono la linfa vitale del sistema. E sostegno ai fondi rischi per migliorare le condizioni con gli istituti bancari.

Reclutare e formare i volontari richiede molto impegno. Bisogna sensibilizzare e divulgare. Molti gestori delle attività vorrebbero maggior coinvolgimento anche del settore pubblico.

In Francia la grande distribuzione si è accordata per vendere il 15% dei prodotti con basso impatto. Dobbiamo tendere a queste iniziative delle aree europee avanzate.

Condivisione

La relazione annuale

Energia

Il nostro sistema associativo si è dimostrato affidabile e ha agito nell'interesse delle imprese e della collettività. Ben vengano politiche di parternariato pubbliche e private e più dialogo progettuale.

Per le organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale, la relazione ogni anno fa il punto sulle attività. Ma i volontari chiedono che sia più rappresentativa della loro opera svolta.

Le norme devono essere più precise e più severe, dall’edilizia alla circolazione. Non bisogna paragonarsi al resto d’Italia ma al resto del mondo. E la Lombardia è ancora indietro in questo.

Continuità

Farsi conoscere

Densificazione

Ci aspettiamo che la Regione prosegua in quel coraggioso percorso di innovazione politica e istituzionale intrapreso negli ultimi anni. C’è bisogno di cooperazione e dialogo con le forze economiche e sociali.

Le associazioni lamentano spesso scarsa collaborazione con gli enti pubblici in generale. Vorrebbero che ci fosse più semplicità nel fare “rete” e cooperazione tra altre organizzazioni.

Deve passare il concetto che lo spazio è un bene. Le città troppo densificate inquinano, bisogna ridurre l’occupazione del suolo e iniziare veramente a risanare le città.

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E per quanto riguarda il lavoro? 7,7%

misure di penalizzazione contro le aziende che delocalizzano

12,5%

agevolazioni fiscali agli imprenditori che decidono di investire sul territorio lombardo

19,9%

più politiche attive di ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro

27,7%

interventi di integrazione del reddito per sostenere le famiglie in crisi

32,2%

agevolazioni fiscali alle aziende che assumono con contratti a tempo indeterminato

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E per quanto riguarda la scuola e la formazione? 16,8%

più risorse per la scuola privata

nota informativa

45,5%

più risorse per la scuola pubblica

Sondaggio commissionato da Job Editrice, eseguito su tutto il territorio lombardo dalla società S&G Kaleidos srl di Milano, dal 4 al 13 gennaio 2010 con sistema di rilevazione tradizionale. Universo di riferimento: 8.065.583 persone in età dai 18 agli oltre 64 anni - Popolazione residente in Lombardia (DATI ISTAT). Hanno risposto n. 500 individui (n° 1315 contatti – 38%). Ai sensi dell’art. 3 della delibera n. 153/02 CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il documento completo riguardante il sondaggio è reso disponibile dalla società realizzatrice all’interno del sito http://www.agcom.it CAMPIONE Maschi 48.6% Femmine 51.4% ETÀ 18/24 anni 25/34 anni 35/44 anni 45/64 anni 64 anni ed oltre

7.7% 15.8% 21.1% 32.0% 23.4%

In generale cosa pensa debba fare il nuovo presidente della Regione? 6,6%

maggiore autonomia dal governo centrale nel settore lavoro

27,1%

più risorse proprie (tasse) a disposizione

9,9%

maggiore collaborazione con le altre regioni

37,7%

misure che impediscano la girandola di insegnanti ad ogni nuovo anno scolastico

14,5%

maggiore autonomia dal governo centrale nel settore sanità

16,8%

maggiore autonomia dal governo centrale nel settore trasporti

21,3%

maggiore autonomia dal governo centrale nel settore scuola/formazione



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attualità

STORIE DI VOLONTARIATO

“Nonno, raccontami una storia”

agenziafotogramma

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Si occupano di bambini, in Italia e all’estero, ma anche dei loro coetanei in difficoltà. Sono i “giovani pensionati” dell’Anteas che dedicano parte del loro tempo libero agli altri. di MAURO CEREDA

I Vanno nelle scuole a raccontare favole o a spiegare come si fa un orto, aiutano i bambini ad attraversare la strada, leggono i giornali agli ospiti delle case di riposo, fanno compagnia ai pazienti ricoverati in ospedale, passano le vacanze negli orfanatrofi rumeni: sono i volontari dell’Anteas di Milano, l’Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà, legata alla Cisl, un bel gruppo di “giovani pensionati” che, da anni, dedica una parte del proprio tempo agli altri. «Spesso – osserva Anna Tombini, segretaria della Fnp milanese, il sindacato dei pensionati della Cisl – si ha un’immagine negativa della terza età. Certo, non è tutto rose e fiori. Ma gli anziani sono anche una risorsa, che ha molto da dare. I nostri volontari sono pensionati in salute che invece di passare le giornate al bar o davanti alla tv si danno da fare, si mantengono attivi, facendo del bene alla collettività e a sé stessi». L’Associazione è nata nel 1997 e ha 400 iscritti. Da allora, anche in collaborazione con Comune e Provincia, ha promosso e gestito iniziative e ser-

vizi a favore di disabili, minori, anziani, adulti a rischio di esclusione. Ecco tre storie.

Marina Marina Balbiani ha 64 anni. Entrata in Anteas nel 2002, dopo una vita come impiegata, ha fatto volontariato in diversi ambiti. «Nei primi anni ho lavorato con gli anziani. Andavo in ospedale, al Policlinico, a tenere compagnia a chi era ricoverato, nelle case di riposo a leggere i giornali, nelle sedi del Caaf Cisl ad aiutare chi aveva problemi con la compilazione della dichiarazione dei redditi. Poi ho scoperto i bambini». Da qualche tempo Marina gira per le scuole materne ed elementari a raccontare favole. «È un esperienza bellissima. Noi volontari leggiamo le storie, insieme alle insegnanti, poi i bambini dicono cosa ne pensano e disegnano. In questo scambio escono delle cose meravigliose. A volte adottiamo dei travestimenti e la lettura di-

venta un piccolo spettacolo. Dopo un paio d’ore con i bambini mi sento rinascere». Da questa attività sono nati due libri e un concorso: «Nonno raccontami una storia».

Michele Michele Smeraldi, 62 anni, è un ex dipendente di un gruppo assicurativo. In Anteas dal 2001, si è dedicato a lungo ai progetti internazionali. «Per quattro anni siamo stati impegnati in alcuni orfanatrofi di Braila, città a 350 km da Bucarest. In Romania gli abbandoni di minori sono frequentissimi, quindi queste strutture erano piene di ospiti. Noi andavamo lì d’estate, per due-tre settimane, facevamo attività di animazione e portavamo aiuti». Nel tempo la maggior parte degli orfanatrofi sono stati chiusi, ma l’impegno dell’Anteas non si è esaurito «Attualmente stiamo gestendo un’iniziativa a Ceplenita, una cittadina agricola al confine con la Moldavia. Ab-

biamo comprato e attrezzato un auto medica, con a bordo un medico e un’infermiera, che porta assistenza a domicilio agli anziani. Inoltre abbiamo realizzato un ambulatorio che verrà inaugurato a breve». L’Associazione ha anche aiutato (raccogliendo fondi) il vescovo di Amman, in Giordania, a costruire un centro di cura per disabili.

Stella Stella Sironi, 60 anni, ex impiegata, in pensione da quattro, è impegnata nel progetto “Non lasciamoli soli”, promosso in convenzione con diversi enti ospedalieri. «Insieme a un’altra quindicina di volontari, che ruotano, vado un paio di giorni alla settimana al Day hospital geriatrico di via Piave per aiutare gli anziani, soli o in difficoltà, che devono sottoporsi a esami o terapie. Il nostro compito è di confortarli, fargli compagnia durante i momenti di attesa, ma anche di affiancarli

nel disbrigo delle pratiche burocratiche». Ogni turno dura dalle 8 alle 15. Il progetto comprende anche un servizio di trasporto e di teleassistenza. «Periodicamente contattiamo gli anziani per sapere se va tutto bene o hanno dei bisogni. In un paio di occasioni il nostro intervento è stato determinante per aiutare delle persone che stavano male e vivevano in completa solitudine. Non è un impegno facile, sono spesso a contatto con il disagio e la sofferenza, ma l’idea di poter essere utile a qualcuno mi rende • felice».

Informazioni utili Anteas Milano Via Tadino, 23 Tel. 02205253460220525306 Fax 0220240635 E-mail: info@anteamilano.org Web: www.anteasmilano.org


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attualità

LA SVOLTA DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

I super al verde Illuminazione a risparmio energetico, prodotti sfusi per limitare gli imballaggi. Ne guadagnano l’ambiente e il portafogli dei consumatori. di DANIELA BIANCHI e ANTONELLA LOCONSOLO

I Si chiama “Pacific Trash Vortex”, è un’isola di plastica grande due volte il Texas situata 500 miglia al largo della California: 50 anni di rifiuti, soprattutto di plastica non biodegradabile, hanno prodotto, complici le correnti marine, questo risultato agghiacciante. Per non fare la fine di delfini e balene, soffocati da un oceano di plastica, si impone un cambiamento dei nostri stili di consumo. In questo senso si stanno muovendo alcune grandi catene di supermercati, con soluzioni che hanno un minor impatto ambientale grazie agli imballaggi riutilizzabili e riciclabili. Le regioni più sensibili sembrano essere Piemonte ed Emilia Romagna, ma anche la Lombardia si sta organizzando: il Parr (Piano per la riduzione dei rifiuti) approvato nel 2009, prevede 11 azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti urbani; questo perché ogni cittadino lombardo produce ben 512 chilogrammi (dati 2007) di spazzatura. I primi supermercati che hanno aderito all’iniziativa sono Coop e Simply Sma, dotandosi di distributori di prodotti sfusi. Ma ecologia può fare rima con risparmio? Per verificarlo abbiamo fatto un giro di “ricognizione” tra i negozi dell’hinterland milanese e i risultati sono inco-

raggianti.

Il risparmio c’è Alla Coop di Desio si possono acquistare tre litri di detersivo per lavatrice a 3,45 euro, contro i 5,14 del detersivo confezionato a marchio Coop e così via per altri prodotti specifici per la pulizia della casa, della linea Viviverde Coop, a base di materie prime vegetali. L’Auchan offre invece distributori food, con la possibilità di acquistare il quantitativo desiderato: 500 grammi di cereali per la prima colazione, che confezionati costano 1,75 euro, sfusi li porti a casa per 0,95, con un risparmio del 46%.

Questo servizio si può trovare anche in alcuni punti vendita Simply e riguarda sia la vendita di alimenti, come pasta, riso, cereali, legumi e caffè, che quella dei detersivi. L’azienda sicuramente più virtuosa è la Crai, con un’esperienza di ben cinque anni in materia e con la più vasta gamma di prodotti sfusi, che comprende anche la linea Piccoli Amici per gli animali domestici. Il rispetto per la natura non si limita solo a ridurre gli imballaggi: i negozi di nuova concezione prevedono accorgimenti per la tutela dell’ambiente che vanno dal risparmio energetico per quanto riguarda

illuminazione e climatizzazione e conservazione degli

alimenti, all’utilizzo di materiali di recupero per ar-

consumi attenti

Il miglior rifiuto è quello che non si produce I prodotti freschi buttati ci costano oltre 500 euro all’anno. E producono anche metano dannoso. Ogni giorno va nella spazzatura dal 3 al 10% del pane prodotto, questo è quanto riferisce l’Associazione panificatori di Confcommercio. Ma non finisce qui: secondo l’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) si butta il 9% della nostra spesa. Il record lo detengono i prodotti freschi, che rappresentano una fetta del 37% degli alimenti che finiscono nel cassonetto. In media vanno in fumo così 515 euro annui di cibo per ogni famiglia. Il motivo principale per cui si butta è che si compra troppo rispetto alle necessità. La mancata attenzione nei confronti delle date di scadenza fa aumentare lo spreco così come cedere alla tentazione delle offerte speciali. Eppure basta seguire alcuni semplici accorgimenti: comprare meno, riciclare gli avanzi e usare meglio frigorifero e congelatore. Lo spreco non danneggia solo il portafoglio, ma anche l’ambiente. Molti ritengono che il cibo buttato si decomponga e non inquini:

in realtà nella spazzatura, in assenza di aria e luce, produce gas metano, che contribuisce al riscaldamento globale. Per non parlare di scatole, bottiglie e pacchi, che costituiscono il 40% del totale dei rifiuti domestici. Quindi quando facciamo la spesa optare per un prodotto sfuso, può fare la differenza: infatti se il 2,5% della popolazione lombarda acquistasse detersivi alla spina, ogni anno si risparmierebbero 47 milioni di chilowattora di energia, 17,7 milioni di metri cubi di acqua e 4 milioni di chili di anidride carbonica sarebbero immessi in meno nell'aria (Fonte Parr Regione Lombardia) . La lotta all’inquinamento si fa anche con questi piccoli gesti: una bottiglia di plastica per il detersivo si può riutilizzare fino a 30 volte, il che vuol dire molta meno plastica nella spazzatura. Se a questi si aggiunge qualche soldo risparmiato il gioco è fatto.


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attualità l’intervista a Diego Parassole, comico DIFFERENZIARE RIDENDO

Crediamo tutti in un solo bio

A teatro lo spassoso protagonista di Zelig diverte facendo riflettere sugli sbagli comuni.

I SPESA ECOLOGICA

Sono in crescita i supermercati che offrono prodotti con imballaggi riutilizzabil. Secondo una stima della Regione se il 2,5% dei lombardi comprasse detersivi alla spina si immetterebbero 4 milioni di chili di anidride carbonica in meno nell’aria.

redi e accessori (ad esempio al Simply i carrelli e i cestelli a disposizione dei clienti sono realizzati in plastica riciclata, così come per il legno degli scaffali).

Bio contro spreco Per chi sceglie rigorosamente il Bio, esistono i punti-vendita Naturasì, che prevedono distributori di detersivi sfusi ecologici: unico neo i prezzi, non propriamente popolari. Incredibile ma vero: si può inquinare meno, riducendo enormemente la produzione di spazzatura, anche attraverso l’impegno nel sociale, che accomuna tutte queste iniziative. «Con il progetto Buon Fine» spiega Andrea Pertegato, responsabile dell’Ufficio stampa di Coop

Lombardia «la nostra azienda ritira dai banchi e dagli scaffali prodotti ancora perfettamente integri e commestibili, prima che scadano, e li distribuisce ad organizzazioni no profit at-

tive nel sociale (Onlus) che li utilizzano direttamente realizzando pasti quotidiani per i loro assistiti. È così che gli invenduti si trasformano da spreco in • risorsa».

prezzi a confronto

Prodotto

Serissimo come un comico. Sembra un paradosso ma lo dicevano anche i latini con il motto “Ridendo castigat mores”: con lo spettacolo “Che Bio ce la mandi buona”, Parassole tocca uno dei temi più scottanti della nostra epoca, l’ecologia e mette il dito nella piaga dei comportamenti sbagliati in termini di rispetto della natura. «Una volta ho visto una mia vicina che buttava una bottiglia di plastica nell’umido. Le ho detto: “Ma cosa fa, quella è plastica!”. E lei: “Sì ma dentro c’è ancora un po’ d’acqua, quindi è umido!”». Quanta verità in questa affermazione, un sacco di gente non sa quanti danni provoca ogni volta che butta qualcosa senza prestare attenzione. Bisognerebbe partire dall’educazione delle giovani generazioni, ma come dice Diego, «i figli, dal punto di vista del consumo energetico sono un dono di Dio… ma una spesa della Madonna». E che dire dell’aria che respiriamo? Il comico incalza: «Ma se bloccano il traffico il primo pensiero di tutti è che ci tocca andare a piedi. Eppure tutti i medici ci consigliano di fare movimento. Ma anche qui troviamo una scappatoia, la sauna dove sudiamo senza fatica. Ma sai quanto consuma, una sauna, di corrente elettrica? E per cosa? … Per far sudare 2 commercialisti… Ma mandagli in studio la finanza e vedi che sudano anche senza sauna! E se l’energia non basta più, ci toccherà il nucleare. Ma non dobbiamo preoccuparci: come recita un volantino distribuito agli abitanti dei dintorni di una centrale nucleare Usa, «i guasti alla centrale non possono causare danni superiori a quelli di una bomba atomica».

Fagioli secchi

Corn flakes

Detersivo lana

Ammorbidente

Prezzo confezionato marca supermercato

Euro 0,26 all’etto

Euro 0,35 all’etto

Euro 1,80 al litro

Euro 0,90 al litro

Prezzo sfuso

Euro 0,12 all’etto

Euro 0,19 all’etto

Euro 1,20 al litro

Euro 0,65 al litro

Risparmio

Oltre 53%

Oltre il 45%

Oltre il 33%

Oltre il 27%

Dove: per i detersivi Coop di Desio, per il food Auchan Cinisello


DIN EN ISO 9001 Certificato N° 71 100 G 133


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mestieri

chiedetelo a Job agenziafotogramma

Se avete dubbi o questioni che non trovano risposte certe, potete scrivere a Job dove i nostri esperti vi risponderanno attraverso le colonne del giornale e in seguito anche nel nostro sito internet. Ecco come:

redazione Job via Smareglia, 24 20133 Milano

Fax: 0271092310

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mestieri IL LOGOPEDISTA

Il dottore della parola Una professione del comparto medico-sanitario che offre un immediato inserimento lavorativo. In Italia sono 8.500.

I neo-dottori che escono dalle università non bastano per coprire le richieste del “mercato”. Per loro il posto è assicurato e in tempi di crisi come quelli attuali non è poco. Stiamo parlando dei logopedisti, una figura del comparto medico-sanitario, che si sta sempre più imponendo. «I logopedisti» spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione logopedisti italiani (www.fli.it) «sono professionisti della salute specializzati nella prevenzione, educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, della comunicazione e del

linguaggio orale e scritto, come i disturbi dell’apprendimento, del calcolo e delle funzioni orali come la disfagia». In Italia i logopedisti sono circa 8.500. Non esiste un albo della categoria (per l’istituzione del quale si sta “battendo” la Fli), ma il profilo professionale è specificato da un decreto del ministero della Sanità (D.M. 14/9/944, n. 742 e successive integrazioni). Per accedere alla professione bisogna conseguire una laurea triennale in logopedia (a Milano il corso è attivato in due atenei: alla Statale e alla Cattolica). L’iscrizione è a numero programmato, stabilito ogni

anno su base nazionale. E questo è un problema. La Fli calcola che il rapporto tra domande e posti disponibili sia di 10 a uno. «Le stime» nota Alessandra Pinton, presidente della Società scientifica logopedisti italiani (www.ssli.it) «sono deficitarie. Servirebbero numeri più alti. Le strutture sanitarie pubbliche e private chiedono in continuazione un apporto di professionisti maggiore di quello che può garantire il sistema universitario. Tra i logopedisti non ci sono disoccupati». Al termine del percorso, gli studenti devono superare una prova tecnicopratica, che vale come esame di Stato e abilita all’esercizio della professione. Dal punto di vista formativo i logopedisti, al pari delle altre figure del comparto sanitario, sono poi tenuti ad acquisire ogni anno un certo numero di crediti attraverso dei corsi di qualificazione. «Il titolo di studio» aggiunge Rossetto «è infatti necessario ma non sufficiente, perché questa è una

disciplina che evolve rapidamente e richiede quindi un costante aggiornamento. Inoltre il logopedista deve conoscere almeno una lingua straniera e avere buone conoscenze informatiche, perché parte del lavoro si svolge utilizzando le nuove tecnologie. Alcune doti fondamentali sono poi la sensibilità, l’intuito, la pazienza, la creatività e il possesso di ottime capacità relazionali». Per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali, questi professionisti svolgono la propria attività in strutture del servizio sanitario pubblico o privato, come dipendenti o consulenti, nei reparti di riabilitazione, di neuropsichiatria infantile e di otorinolaringoiatria degli ospedali o delle cliniche, negli ambulatori dei servizi territoriali, nelle strutture riabilitative, nelle cliniche universitarie, nelle case di cura e negli istituti per disabili e anziani. Sono anche molti quelli che operano come liberi professionisti in propri studi privati o associati. •

L'AGENZIA DEL BUON LAVORO Aut. Min. Def. Prot. 1115-SG del 26/11/04

Viale Tunisia, 50 " 20124 Milano Tel. 02.673381 " Fax 02.6733883

welcome@e-work.it


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domande&risposte

casa

legale

Sono un’inquilina con un contratto di quattro anni più quattro. La scadenza del secondo periodo di quattro anni sarà fra cinque mesi. Qualche tempo fa ho ricevuto la disdetta: cosa devo fare? A.D.

DISDETTA DEL CONTRATTO

Non basta, ci vuole lo sfratto risponde Leo Spinelli

Sono stata licenziata dopo 15 anni di lavoro in una piccola azienda perché, hanno detto, il lavoro è calato. Hanno invece tenuto colleghe con minore anzianità e senza figli. È legale il comportamento dell'azienda? C.V.

LICENZIATA DOPO 15 ANNI

Grandi e piccole, tutte uguali quando si licenzia risponde Maria Quarato Ufficio Tecnico-legale Cisl Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525320 ut.tadino@cisl.it

Sicet Via Tadino 31 - Milano Tel. 0229522100 / 1797 sindinq1@tuttopmi.it I Innanzitutto è necessario verificare che la disdetta sia pervenuta almeno 6 mesi prima della scadenza contrattuale. Altrimenti continuerà a pagare lo stesso affitto per altri 4 anni. Se la disdetta è stata fatta pervenire nei tempi corretti, lei non deve, comunque, lasciare l’alloggio alla data della scadenza contrattuale perché la proprietà dovrà avviare un’azione di sfratto in tribunale, poiché sarà il giudice a definire la risoluzione del contratto di affitto per finita locazione. Quando sarà convocata in tribunale potrà chiedere una proroga (il giudice decide da 1 a 12 mesi) e avrà il titolo esecutivo, cioè in questo caso lo sfratto per finita locazione. Tuttavia, non sarà vincolata a lasciare l’appartamento se non avrà trovato un’altra soluzione abitativa. Prima le verrà notificato dall’ufficiale giudiziario il titolo esecutivo e l’atto di precetto, che fisserà in 10 giorni la data per la riconsegna dell’appartamento, ma anche quel termine non sarà decisivo. Entro 90 giorni dalla notifica, le verrà consegnato dall’ufficiale giudiziario l’avviso di sloggio e riceverà comunicazioni di accesso dell’ufficiale giudiziario. Questi accessi saranno più di uno e, in ogni caso, lei avrà l’obbligo di uscire dal suo appartamento solo quando l’ufficiale giudiziario sarà effettivamente assistito dalla forza pubblica. Solo durante la fase esecutiva dello sfratto la proprietà può richiederle un incremento del solo canone di locazione del 20%. •

I In primo luogo occorre stabilire se si è effettivamente verificata una diminuzione del lavoro tale da comportare la soppressione del posto di lavoro e se non vi era possibilità di reimpiego in azienda in mansioni di analogo contenuto. In ogni caso, però, anche per i licenziamenti individuali nell’ambito delle piccole aziende, occorre rispettare - per analogia e in applicazione del principio di correttezza e buona fede - i criteri stabiliti dall'art. 5 della legge n. 223 del 1991. La norma prevede che, nella scelta dei lavoratori da

licenziare, occorre tenere conto di alcuni criteri, fra i quali quello dell'anzianità di servizio e dei carichi familiari (figli e coniuge, ecc.). L'analisi sul rispetto di questi elementi, a parità di mansioni svolte, permette di valutare se la scelta dell'azienda è stata effettuata correttamente o secondo criteri arbitrari. Le consiglio quindi di impugnare il licenziamento entro i 60 giorni previsti; ma attenzione: se la lettera dell'azienda non specifica adeguatamente i motivi della interruzione del rapporto, va richiesta una specifica illustrazione entro 15 giorni dal ricevimento della lettera. Si può quindi rivolgere agli operatori dell'ufficio vertenze legali del sindacato, che le forniranno l'assistenza necessaria. •

IL RICORSO AL GIUDICE DI PACE NON BASTA

Ma la multa va avanti consumi

risponde

Anni fa mi è stata notificata una multa al mio domicilio per l'auto. Però, ritenendo che fosse ingiusta, l’ho regolarmente impugnata presso il giudice di pace competente. Al momento del deposito in cancelleria ricordo che mi era stato detto che avrei ricevuto notizie nel momento in cui la causa fosse stata assegnata a ruolo. Pochi giorni fa mi è stato intimato di pagare in tempi brevissimi la somma che era oggetto della multa, oltre a spese e interessi accumulati nel frattempo. Come faccio a oppormi? C.C. - Milano

Tommaso Di Buono Adiconsum Via Tadino, 23 - Milano Tel 0220525340 adiconsum_milano@cisl.it

I A differenza di quanto comunemente ritenuto da molti, i ricorsi al giudice di pace contro le contravvenzioni non sospendono affatto in via automatica l'esecutività del provvedimento sanzionatorio che viene impugnato. Semmai va chiesta a parte e specificamente nel ricorso la sospensione dell'esecutività del provvedimento e il giudice decide in breve tempo su questo solo punto, riservandosi di entrare nel

merito della contestazione solo in un secondo momento, e cioè durante la discussione della causa. Di conseguenza l'ente che ha inflitto la sanzione mantiene il potere di riscuoterla, anche coattivamente mediante per esempio l'emissione di una cartella esattoriale, e questo anche in attesa di una eventuale sentenza d'annullamento o di un'ordinanza con cui il giudice investito della controversia ne sospenda l'esecuzione. Di regola poi i tempi di esame e definizione del ricorso sono più rapidi delle eventuali azioni esecutive e quindi il problema non si pone perché l'eventuale sentenza d'annullamento giunge prima della eventuale cartella esattoriale, ma a volte esistono eccezioni e il suo caso ne rappresenta proprio una.


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fisco

Sono un pensionato di 75 anni, vivo a Milano in un appartamentino di due locali, insieme a mia moglie, e per noi diventa sempre più difficile arrivare a fine mese. Ho sentito del bonus del gas e vorrei sapere quali documenti servono per richielettera firmata - Milano derlo.

BONUS GAS, COME PAGARE MENO

È l’Isee che decide se c’è lo sconto

risponde

Vincenzo Vita

agenziafotogramma

Caaf Cisl Via Tadino 23 - Milano Tel. 0220525301 vincenzo.vita@cisl.it

Il lettore, essendosi già rivolto al giudice, non deve fare nessun ulteriore ricorso nei trenta giorni. Quest'ultimo è infatti possibile solo se il contravventore vuol eccepire la mancata notificazione del processo verbale di constatazione della violazione prima dell'iscrizione a ruolo (Corte di Cassazione, 8 febbraio 2006, n. 2819). La sola cosa che il lettore può fare, ora, è di chiedere al giudice di pace la sospensione della cartella in attesa della decisione sul suo ricorso. La cartella esattoriale che indica gli estremi del verbale e richiede il pagamento della vecchia multa è correttamente motivata e l'ente esattore non aveva nessun obbligo di indicare nell'atto di riscossione il fatto che pende un ricorso per annullare la multa (anche perché questo fatto potrebbe non essere a sua conoscenza e comunque il ricorso potrebbe essere respinto). •

la fotonotizia

Giù la maschera ministro Gelmini I tagli non sono piaciuti a docenti e famiglie di alunni. Ma a metà anno non si fermano le proteste contro il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Qui vediamo una colorita parata contro i nuovi annunci di tetto alla presenza di immigrati e novità sull’apprendistato a 15 anni per le superiori. Cosa ha ispirato tanta fantasia? L’aria carnascialesca che si respira in città, coniugata alla notizia delle nozze del giovane ministro.

I Nell’ambito dei provvedimenti varati dal governo per garantire un aiuto alle famiglie che si trovano in situazione di disagio economico, è stato introdotto il cosiddetto Bonus gas. Dal 15 dicembre 2009, come disposto dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, è possibile richiedere, la riduzione sulle bollette del gas, attraverso la presentazione di un’apposita domanda. La riduzione è riservata alle famiglie a basso reddito e a quelle numerose in possesso di un valore Isee non superiore a 7.500 euro, o 20.000 euro per i nuclei con più di tre figli a carico. Il valore Isee è determinato dalla sommatoria dei redditi dei componenti il nucleo familiare e dal 20% del patrimonio immobiliare (terreni e fabbricati) e mobiliare (depositi in cc, Bot, Cct, azioni e altri investimenti) posseduti dai componenti il nucleo familiare al 31/12 dell’anno precedente; il risultato ottenuto viene poi diviso per il parametro della scala di equivalenza, dipendente dal numero dei componenti, dalla presenza di eventuali figli minori o familiari disabili. A titolo esemplificativo, per una famiglia di due persone il parametro della scala di equivalenza e pari a 1,57. Il Bonus può essere richiesto esclusivamente per il gas metano, fornito dalla rete di distribuzione e non vale quindi per il gas in bombola o per il Gpl. È possibile ottenerlo sia per consumi derivanti da cottura cibi e acqua calda, che per riscaldamento. Il Bonus si potrà ottenere con effetto retroattivo al 2009

presentando la domanda entro il 30 aprile 2010. L’importo relativo all’anno 2009 verrà erogato da Poste Italiane tramite bonifico. Le domande presentate dopo il 30 aprile 2010 daranno diritto al Bonus per i dodici mesi successivi. Il risparmio previsto varia in relazione alla zona climatica e, per quanto riguarda Milano, collocata nella zona E, il Bonus per l’anno 2009 può variare da un minimo di 25 euro ad un massimo di 125, oppure da un minimo di 40 euro ad un massimo di 180 euro per le famiglie con più di 4 componenti. Le domande, utilizzando gli appositi modelli previsti dall’ dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, dovranno essere presentati al proprio Comune di residenza o al Caaf convenzionato. Il Caaf della Cisl si è già convenzionato con il Comune di Milano e con i diversi Comuni dell’hinterland, ed è in grado di fornire l’assistenza necessaria alla predisposizione della domanda e all’eventuale invio della stessa, per i Comuni convenzionati, oltre al rilascio della certificazione Isee. La documentazione per la richiesta del Bonus è la seguente: • Modello Isee • Bolletta gas, per rilevazione codice PDR ( per le utenze direttamente intestate); • Bolletta eeergia elettrica per rilevazione Codice Pod; • codice Pdr, codice fiscale condominio e intestazione della fattura di fornitura gas, da richiedere all’amministratore, per le utenze condominiali. Tenga comunque presente che oltre al Bonus gas, è possibile richiedere anche il Bonus energia, con gli stessi valori Isee: 7.500 euro, o 20.000 euro, per le famiglie con più di tre figli a carico. Il risparmio varia da un minimo di 56 euro ad un massimo di 124 euro. •


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il dopo Job

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ENCICLOPEDIE IN RETE

Il sapere ai tempi di Internet

Vuoi il nome di una capitale, la data di nascita e le opere di uno scrittore? Non è più necessario sfogliare decine di pagine: basta andare su un motore di ricerca e fare click. Ma se la fonte non convince? Come suggerisce Umberto Eco non resta che tornare al caro vecchio libro di carta.

di DANIELA BIANCHI e ANTONELLA LOCONSOLO Á Qual è la capitale dell’Uzbekistan? Qualche anno fa avremmo preso il volume T-Z della nostra enciclopedia dallo scaffale. Ora le nostre dita corrono alla tastiera del pc e cercano in Internet, vera miniera di informazioni. L’indirizzo più “cliccato” in questo campo è sicuramente Wikipedia, enciclopedia libera e multilingue (ben 200) con il più alto tasso di crescita: ogni giorno sono aggiunte oltre 5mila voci. Infatti la caratteristica principale di questo progetto è che tutti si possono registrare e, in questo modo, contribuire all’ampliamento dell’opera. Solo in Italia i Wikipe-


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diani (così si chiamano i volonterosi che inseriscono, ampliano e correggono le voci) sono 12mila. Nata nel 2001, è uno dei primi 5 siti al mondo per numero di contatti: ben 60 milioni al giorno. Esiste però, o perlomeno esisteva l’alternativa Microsoft: fino a qualche mese fa digitando Encarta si poteva accedere ad una vasta opera composta da circa 60mila voci, parte delle quali accessibile solo previo abbonamento. La chiusura di questo servizio utile e apprezzato è stata motivata dall’offerta sempre maggiore di prodotti gratuiti (vedi Wikipedia) altamente concorrenziali.

Vecchie e nuove Tra le vere e proprie enciclopedie online segnaliamo la Britannica, Sapere e, new entry, la mitica Treccani. Della prima si possono consultare gratuitamente solo una

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a disposizione dei navigatori la nuova mini-enciclopedia in due volumi insieme ad una serie di risorse, come le voci della Piccola Treccani da 15 volumi, oltre 75mila biografie di personaggi storici e il vocabolario Conciso.

La carta è finita? A questo punto è d’obbligo domandarsi se Internet possa decretare la morte delle enciclopedie su carta. Se da una parte è vero, come recita il comunicato diramato dalla Microsoft in occasione della chiusura di Encarta che “La gente oggi cerca e consuma le informazioni in modi molto diversi rispetto al passato”, dall’altra non si può mettere la mano sul fuoco sull’affidabilità delle informazioni reperite nella rete, soprattutto per quanto riguarda Wikipedia. Uno studioso di fama, Umberto Eco fa così: «Consulto su un certo argomento Wiki-

pedia e poi vado a confrontare con altri due o tre siti: se la notizia ricorre tre volte ci sono buone probabilità che sia vera (ma bisogna fare attenzione che i siti che consulto non siano parassiti di Wikipedia, e ne ripetano l'errore).»Ma davanti a una contraddizione? In questo caso Eco consiglia «contro ogni vostra religione del virtuale di andare a consultare un’enciclopedia cartacea». • parte dei contenuti: unica difficoltà la lingua, le voci infatti sono solo in inglese. Sapere.it è il prodotto più adatto per le ricerche scolastiche, in quanto offre contenuti differenziati a seconda della classe frequentata, permettendo inoltre di consultare atlanti e dizionari in più lingue. Una novità è Dea by Day, un canale tematico che consente di vedere filmati su argomenti della vita quotidiana, dalle ricette di cucina alla puericultura, dall’ecologia domestica al fitness. Il portale Treccani.it, online da circa un anno, mette gratuitamente

siti studenteschi

Al supermercato della “ricerca pronta” Se è lecito fare un paragone gastronomico, le enciclopedie on line offrono gli ingredienti base per cucinare un buon piatto, mentre i siti studenteschi ti presentano la versione “Quattro salti in padella”, anzi quattro click. Tesine, relazioni, traduzioni fatte dagli utenti sono consultabili, in qualche caso a pagamento, su siti come Studenti.it. Con addebito sulla scheda telefonica si possono avere anche “servizi di emergenza” con risposta via Sms, un espediente usato spesso per salvare compiti in classe. Le informazioni sono proposte in diversi formati: dalla relazione scritta al filmato o al file audio, per soddisfare tutti i gusti e le esigenze di studio. Una nota di colore: sul sito esiste una classifica degli insegnanti compilata dagli utenti, che hanno valutato oltre 22mila docenti. Riservato agli universitari è Tesionline, unico sito dedicato alla conservazione e divulgazione di tesi di laurea, dottorato, master e specializzazione. La pubblicazione è gratuita e, particolare non trascurabile, garantisce un piccolo guadagno perché ogni persona che la consulta è tenuta a versare 12,50 euro di diritti all’autore.


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i numeri Wikipedia: 200 edizioni 7 milioni di voci Uno dei cinque siti più visitati al mondo Britannica online: 70 dollari abbonamento annuo Studenti.it: servizio Magic Sms a partire da 1,50 euro

l’insegnante

Non ci sono più i compiti di una volta Internet ha completamente cambiato il modo d’insegnare. «Non c’è scampo: Internet costringe i docenti a rivedere i vecchi metodi di insegnamento e ad “inventarsi” nuove strategie per valutare il lavoro degli studenti». A parlare è la professoressa Mirella De Bernardi, che insegna italiano e storia in un liceo scientifico milanese. «Riassunti e parafrasi non sono più proponibili, perché i ragazzi li trovano già pronti sui siti studenteschi» continua la docente «e anche per i temi bisogna studiare titoli più originali o proporre schede di lettura con domande mirate. Molto più arduo è il compito per gli insegnanti di latino e greco: le versioni si trovano già pronte, unico sforzo è il copia e incolla». Ma allora Internet è il “nemico”? «No, la rete offre molti vantaggi, come la velocità di utilizzo e la quantità di informazioni che si possono reperire. In questo senso le enciclopedie online, come Wikipedia, offrono buoni spunti, ma per approfondire gli argomenti bisogna cercare altrove». Ma è possibile insegnare un metodo valido per sfruttare le risorse presenti online? «Purtroppo la scuola non offre spazi per queste iniziative: i laboratori di computer sono riservati alle lezioni di informatica e per gli insegnanti di lettere il massimo che si può ottenere è un’ora ogni tanto. L’unica strategia possibile è cercare di motivare i ragazzi, non demonizzando il web, ma consigliando di utilizzarlo come punto di partenza a cui deve seguire una loro personale rielaborazione». Tanti auguri, professoressa: è di dicembre la notizia che l’Università Bicocca ha adottato un softare antiplagio, Compilatio.net, per scoprire nelle tesi degli studenti le parti copiate e incollate da fonti reperite su Internet.

Riservato agli universitari è Tesionline, unico sito dedicato alla conservazione e divulgazione di tesi di laurea, dottorato, master e specializzazione. La pubblicazione è gratuita e, particolare non trascurabile, garantisce un piccolo guadagno perché ogni persona che la consulta è tenuta a versare 12,50 euro di diritti all’autore.


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libri

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EMERGENZA RAZZISMO a cura di Riccardo Giuly

La cucina moresca Autore Sam e Sam Clark Editore Ponte alle Grazie Prezzo 18 euro

Binario 21: un treno per Auschwitz Autore S. Consenti Editore Edizioni Paoline Prezzo 13 euro

Palpebre Autore G. Canova Editore Garzanti Prezzo 16,60 euro

Cos'è la cucina moresca? È una cucina che riprende due universi gastronomici uniti, come scrivono gli autori, dall'asse cannellazafferano. È figlia di Spagna e Marocco. Una grande “fusion" fra le tradizioni araba, berbera, visigota, spagnola, ebraica. Un libro di ricette, ma non solo, che i coniugi Clark propongono al “Moro”, il loro ristorante londinese.

Il libro racconta, come in un reportage giornalistico, il viaggio degli studenti, dei lavoratori e dei pensionati lombardi che in treno, nel gennaio del 2009, hanno raggiunto il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Venti ore in carrozza, sulle tracce e in memoria degli ebrei deportati che partirono dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Un giallo con forti venature pulp. Giovanni Vigo, studioso di Dante, assistente alla Statale di Milano, si trova suo malgrado coinvolto in una serie di terribili omicidi. Cercherà di capire cosa c’è dietro, ma la sua vita non sarà più la stessa. Il primo romanzo del critico cinematografico Gianni Canova. Chissà che non ne nasca un film…

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Italiani brava gente? Non troppo Nel nuovo libro dell’inviato del “Corriere della Sera” storie e cause dell’odio verso “l’altro”. di MAURO CEREDA “È un luogo comune sostenere che gli italiani non possono essere razzisti perché non lo sono mai stati. Non è vero. Smettiamola di dire falsità”. Gian Antonio Stella, firma brillante e pungente del Corriere della Sera, non ne può più del mito “italiani brava gente”. Un mito, appunto, perché la storia, anche piuttosto recente, dice il contrario. Il virus dell’intolleranza verso il “diverso” ha colpito nei tempi il nostro, come tanti altri Paesi. Stella lo dimostra - fatti, dati, testimonianze alla mano - in un volume, dal titolo significativo: “Negri, froci, giudei & co.” (Rizzoli, 19,50 euro). Il libro, come evidenzia anche il sottotitolo (“L’eterna guerra contro l’altro”), ci dice che l’odio per il prossimo alberga da sempre tra gli uomini e tra i popoli. Sembra un destino ineluttabile.

No, non direi: si può sempre cambiare. Anzi il mondo cambia, un po’ alla volta, ma cambia. Magari si fanno tre passi avanti e due indietro ma pian piano si progredisce. Guardiamo agli Stati Uniti. Fino a non molto tempo fa sarebbe stata impensabile l’elezione di un presidente nero. Eppure è successo. Il tema dell’immigrazione è al centro del dibattito politico. Molti si scagliano contro gli stranieri, però dicono che gli italiani non sono razzisti, quasi fosse una caratteristica genetica. Dobbiamo finirla di ripetere come pappagalli questa storia. È falsa. L’ultimo documento notarile che parla di un passaggio di proprietà di schiavi è del 1812, a Palermo, e a me il 1812 non sembra così lontano. Oppure vogliamo

parlare dei massacri che abbiamo compiuto in Africa durante il periodo coloniale? O delle leggi razziali varate da Mussolini nel 1938? Anche gli italiani hanno alle spalle una lunga storia di migrazioni ma chi, come la Lega, si oppone alla società multietnica, risponde: “Si, però noi eravamo diversi”. È così? No, è un’altra bugia. Un altro mito da sfatare. Anche noi eravamo irregolari. Anche noi eravamo considerati straccioni, scansafatiche, violenti, sporchi. Ci sono cronache di giornali americani di un secolo fa che scrivono che per trovare Little Italy

mostre Fino al 7 marzo

Australia Today Dove Palazzo Incontro, Via dei Prefetti 22 - Roma tel 0667662250 Orario mart-dom 10-19 Biglietti ingresso libero

Per la prima volta in Italia l’arte australiana, espressione delle più antiche e importanti tribù aborigene: una mostra originalissima a partire dai materiali utilizzati dagli artisti come bastoncini di legno masticato o ciocche di capelli usati come pennelli, o argille, carboni fossili, succhi d’erbe e bacche selvatiche da cui si ricavano i colori. In totale 220 opere, realizzate anche su corteccia di eucalipto o carta riciclata, che evocano le leggende ancestrali del “Tempo del Sogno”.

In mostra oltre cinquanta opere, in gran parte provenienti dal museo di New York, che raccontano per la prima volta al pubblico europeo il dialogo artistico tra lo zio Solomon R. Guggenheim e la nipote Peggy sul tema dell’astrazione.


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basta seguire la puzza di aglio. Non c’è stereotipo che oggi applichiamo agli stranieri che non sia stato usato per gli italiani. La storia è questa, poi la si può cambiare finchè si vuole. I leghisti stanno riscrivendo la storia a loro uso e consumo. Quando sostengono, ad esempio, che i lombardi sono sempre stati un popolo unito dicono il falso. Le cronache medievali, al contrario, raccontano che le città lombarde si combattevano con una ferocia che non si vedeva neppure fra i barbari. Milano ha raso al suolo Lodi tre volte…

il dopo Job Però la “guerra” all’immigrato porta voti. È vero. Ma questo succede anche perché chi dovrebbe controbattere a certe argomentazioni lo fa male. Il centrosinistra, gli antirazzisti, dovrebbero rispondere a tono. Anche preparandosi meglio. Qualche responsabilità ce l’hanno pure i mass media. Ci sono giornalisti che, anche di fronte a certe affermazioni, di domande ne fanno poche… O no? È vero. Il giornalista che si limita a portare a destinazione dei messaggi, a volte veramente indecenti, così come si porta a destinazione un pacco, non fa il suo mestiere. In parte dell’opinione pubblica mondiale persiste un forte sentimento di ostilità verso gli ebrei. Lei nel libro ne parla diffusamente. Su Internet, ad esempio, si trovano numerosi siti antisemiti, per non dire di chi nega la Shoah e di chi vede complotti ebraici dappertutto. Come mai?

Il fatto è che secoli e secoli di pregiudizio antiebraico, nel passato coltivato purtroppo anche dalla Chiesa cattolica, hanno lasciato il segno. Non è facile liberarsi dai pregiudizi. Ma ce la faremo ad uscire da questa situazione? Io confido nelle nuove generazioni. Una mia amica, che fa l’insegnante in una scuola materna, mi ha raccontato una storia meravigliosa. Lei aveva due bambini che stavano sempre insieme. Uno dei due, quando era a casa, continuava a raccontare dell’altro: Mario qui, Mario là. Allora un giorno sua mamma gli dice: perché non inviti Mario a giocare da noi, così lo conosciamo. Detto fatto, un giorno lo invita. Suona il campanello, la mamma va ad aprire e si trova davanti il figlio con il suo amico. La donna lo guarda, spalanca gli occhi e gli dice: ma sei nero! Allora suo figlio si volta, guarda Mario e gli dice: sei nero? Il bambino non si era neanche accorto del colore della pelle del suo amico… •

chi è Gian Antonio Stella è inviato e editorialista del “Corriere della Sera”. Ha scritto diversi libri, tra cui “L’orda”, sull’emigrazione italiana all’estero, e con Sergio Rizzo i best seller “La casta” e “La deriva”, dedicati agli sprechi e ai privilegi nella politica italiana.

Dal 20 febbraio fino al 30 maggio

Dal 25 febbraio fino al 6 giugno

Peggy e Solomon Guggenheim. Le Avanguardie dell’Astrattismo

Schiele e il suo tempo

Dove ARCA Ex Chiesa di San Marco Piazza San Marco 1- Vercelli tel. 0161596333 Orario da lun a ven 14-19; sab e dom 10-20 Biglietti 8 euro Capisaldi dell’allestimento sono diversi quadri dei due grandi maestri Vasily Kandinsky e Piet Mondrian. Tra gli artisti italiani, Edmondo Bacci, Tancredi e Emilio Vedova. Un'occasione rara per ammirare i capolavori storici del Novecento.

Dove Palazzo Reale Piazza Duomo 12 - Milano tel 02875672 Orario lun 14,30-19,30; mart-mercven-dom 9,30-19,30; giov e sab 9,3022,30 Biglietti 9 euro

Una grande libertà formale ed espressiva, una sensibilità intensa e inquieta, un presentimento di morte unitamente a una sessualità disinvolta: questi gli elementi della pittura di Egon Schiele, uno dei maggiori esponenti nel primo Novecento della Secessione viennese e del successivo Espressionismo. A questo particolarissimo artista è dedicata la mostra di Palazzo Reale: in tutto una quarantina di opere, oltre ad una selezione di dipinti di altri esponenti della Secessione.

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teatri

a cura di Daniela Bianchi Dal 2 al 28 febbraio

Dona Flor e i suoi due mariti Di Jorge Amado Regia Emanuela Giordano Interpreti C. Murino, P. Sermonti, P. Calabresi Dove Teatro Manzoni Via Manzoni 42- tel 02-7636901 Orario 20,45 Biglietti 20-30 euro Un menage à trois è al centro di questo spettacolo, tratto dal romanzo più famoso di Jorge Amado: la protagonista vive due storie parallele, una con lo spirito del primo marito, Vadinho, l’altra con il secondo marito, vivo e vegeto, Teodoro, sposato dopo essere rimasta vedova. Erotismo, tenerezza e risate si mescolano in questa divertente commedia: alle battute degli attori fa da contrappunto la musica dal vivo dell’orchestra Bubbez.

Dall’11 febbraio al 7 marzo

Personaggi

Di e con Antonio Albanese Dove Teatro Ciak Webank.itFabbrica del Vapore Via Procaccini 4 tel 02-76110093 Orario da mart a sab 21; festivi 16 Biglietti 25-35 euro

Il nuovo spettacolo nato dal genio comico di Antonio Albanese è una carrellata dei suoi più riusciti personaggi: Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego sono i prototipi della nostra società, attraverso i quali Albanese racconta la nevrosi, l’alienazione, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico che possiamo ritrovare in noi stessi come nel nostro vicino di casa. Si ride ma purtroppo si ride amaro.

Dal 2 al 14 marzo

Frankestein ossia il Prometeo moderno Di Stefano Massini Regia StefanoMassini Interpreti Roberto Posse Dove Teatro dell’Elfo Via Ciro Menotti, 11-tel 02-716791 Orario da mart a sab 20,45- festivi 16 Biglietti 15-25 euro Non è il classico mostro a cui ci hanno abituato le diverse trasposizioni cinematografiche del romanzo di Mary Shelley: la rilettura di Stefano Massini punta infatti a evidenziare di questo personaggio il lato umano più che quello orrorifico. In particolare è la solitudine della Creatura la chiave interpretativa di tutto il testo, che non mancherà di suscitare nello spettatore inaspettati spunti di riflessione.


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cinema

SPANDAU BALLET IN TOUR A MARZO a cura di Daniela Bianchi

An education Regia Lone Scherfig Interpreti Carey Mulligan, Peter Sarsgaard

dal 5 febbraio

Lourdes Regia Jessica Hausner Interpreti Sylvie Testud, Bruno Todeschini

dall’ 11 febbraio

Il figlio più piccolo Regia Pupi Avati Interpreti Christian De Sica, Laura Morante

dal 19 febbraio

Invictus Regia Clint Eastwood Interpreti Morgan Freeman, Matt Damon

dal 26 febbraio

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Scritto dal romanziere Nick Hornby, prodotto da sua moglie Amanda Posey e diretto dalla danese Lone Scherfig, “An education” è un riuscito racconto di formazione di una giovane inglese negli anni '60. Il film ha già conquistato tre nomination agli Academy Awards; nel cast spicca l’eccellente Carey Mulligan, qui al suo primo ruolo da protagonista. Arriva nelle sale italiane Lourdes, un film che, presentato alla 66esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, non ha vinto nulla dei premi ufficiali ma è stato accolto molto favorevolmente. La protagonista è Christine, paralizzata a vita, che si ritrova a Lourdes perché ormai non ha più alcuna speranza. Un film sulla fede, sui suoi dubbi e i suoi miracoli. Pupi Avati conclude la trilogia sui padri con una pellicola interpretata da un’insolito Christian De Sica nei panni di un immobiliarista senza scrupoli: per evitare infatti il tracollo finanziario decide d’intestare al figlio minore tutte le sue proprietà in bilico, approfittandosi cinicamente del ragazzo, ingenuo e generoso, che non ha ancora scoperto la vera natura del padre. E’ l’ultimo film di Clint Eastwood come regista, con Morgan Freeman nel ruolo di Nelson Mandela: in un paese dove l’apartheid, ufficialmente sconfitto, continua però a manifestarsi in diverse forme di razzismo, lo sport può rappresentare un modo per unire bianchi e neri. E l’occasione è la Coppa del mondo di rugby del 1995, disputata appunto nel Paese del continente africano.

C’eravamo tanto amati

Dopo un ventennio di attesa si sono riformati i new romantic degli anni ‘80. Sconvolsero l’Italia con un pop facile e un’immagine sexy. Ora tornano per 3 live. di CHRISTIAN D’ANTONIO Quando si sono riuniti lo scorso anno nessuno scommetteva che avrebbero fatto un disco assieme. Ora “Once More” è uscito con successo e gli Spandau Ballet sono attesi per 3 date italiane (1 marzo al Forum di Milano, 2 al Palalottomatica di Roma, 3 al Mandela Forum di Firenze). Questo perchè la favola degli Spandau Ballet, gruppo pop per eccellenza degli anni ‘80, si era interrotta bruscamente a suon di litigi e aule di tribunale. Poi, come ci hanno abituato ormai le innumerevoli reunion di vecchi gruppi, tutto ha funzionato e oltre ai concerti è arrivato anche un disco di successo, “Once More” che contiene inediti e materiale storico rivisto per gli anni 2000. Tony Hadley, il cantante, ricorda:

«Quando ci siamo ritrovati e abbiamo annunciato il Reformation Tour, nessuno di noi poteva credere alle fantastiche reazioni dei fan e della critica. Per questo, nel momento in cui si è presentata l’opportunità di trovarci in uno studio di registrazione per suonare insieme, non abbiamo avuto un attimo di esitazione».

Tanto entusiasmo, anche da parte degli ex sex symbol, che ora si avvicinano ai 50 e hanno messo su famiglie numerose, è davvero già una scommessa vinta. «La band ha “preso forma” immediatamente e abbiamo cominciato a suonare persino meglio che in passato» sottolinea Gary Kemp, il chitarrista compositore che nel periodo d’oro incassava tutte le ro-

i-pod Artista Blur Titolo All The People Live At Hyde Park Etichetta Emi Quello che negli anni ‘90 sembrava brit-pop ben fatto da classifica, oggi è salutato come un capolavoro dell’epoca. E con l’implosione dei rivali Oasis il documento della reunion di Damn Albarn e soci ha ancora più valore. Peccato non ci sia nemmeno un inedito da confrontare con il repertorio, che qui ha punte altissime in Trimm Trabb e The Universal. Ad avercele composizioni così oggi.

Artista Stereophonics Titolo Keep Calm & Carry on Etichetta Universal

Per strane coincidenze del marketing ci troviamo a ripassare gesta e suoni di una generazione brit che a fatica cerca di superare la dimensione radio-pub. Gli Stereophonics erano abituati a sfondare i timpani con deliziosi inni di massa più o meno 10 anni fa (risentitevi Have A Nice Day e Maybe Tomorrow). Qui manca la presunzione dell’epoca (a parte la messianica copertina) ma c’è una bella svolta in Beerbottle e 100mp.


il dopo Job

numero 2 - febbraio 2010

chi sono Pop legends Nel 1980 5 ragazzi di Islington frequentano lo stesso club, il Blitz di Covent Garden in pieno West End londinese e si inventano un movimento. I new romantic nascono, prima che musicalmente, con una moda sfarzosa fatta di abiti esotici e feste glamour. Poi il successo mondiale con “True” e “Gold”. In Italia rimarranno padroni assoluti delle classifiche fino al 1990, anno dello scioglimento temporaneo.

yalty dei brani. Proprio per questo fu trascinato in tribunale da Hadley che rivendicava nome e paternità della band. Il bel Tony perse clamorosamente la battaglia legale e per anni degli Spandau non si sentì più parlare.

Fenomeno di massa Da mania collettiva, con punte di fanatismo in Italia raramente viste,

il quintetto si dissolse in mille declinazioni soliste. Hadley si diede ai reality nostalgia, i fratelli Kemp ebbero successo al cinema. Ma la musica è rimasta sempre nel loro dna. Gary Kemp ha tradotto “Vamos A Bailar” di Paola&Chiara in Inghilterra e Steve Norman, il biondo sassofonista, si è dato brevemente alla house music. Poi a un certo punto è stato il pas-

Artista Thisorder Titolo Inner Island Etichetta New Model Label

Con un bel gioco di parole (ordine/disordine) questi rockettari ischitani (da non crederci!) son riusciti a fare un disco a metà tra il melodico e il rock americano. E non è frastuono senza anima: provate a seguire i testi (in inglese) e scoprirete belle liriche, presumibilmente trait d’union con il background mediterraneo della band. Un debutto che lascia ben sperare.

sato glorioso a ridare fiato alla formazione disciolta, come spiega Kemp: «La nostra musica è più forte di noi, è sopravvissuta alle battaglie, è ogni giorno in radio, viene usata nei film degli altri. E per tanti anni è stata sepolta nella mia mente per poi ritornare a galla». Questo è stato il momento in cui gli Spandau hanno deciso di sfidare il tempo e tornare a mettersi in gioco. In patria la reunion è stata un successo e i perfidi media inglesi hanno contenuto le battute facili sulle vecchie glorie in cerca di popolarità, inchinandosi al fascino del pop d’annata. Sembra proprio che il pop britannico voglia continuare a far sognare gli ascoltatori di tutto il mondo. •

Artista AA.VV. Titolo Nine-colonna sonora Etichetta Universal

Con un pizzico di orgoglio italiano l’ascolto sarà sicuramente più divertente del film. Guarda La Luna della Loren e Cinema Italiano di Kate Hudson nella loro dimensione musicale hanno anzitutto il merito di non farci rimpiangere Fellini, come invece fa il film. E poi ci sono le chicche assolute, come Be Italian di Fergie e Io Bacio... Tu Baci degli interessanti Noisettes, con tutti gli attributi per diventare dei cult.

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classica a cura di Daniela Bianchi 25,26,28 febbraio

La Missa Solemnis di Beethoven con Xian Zhang Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Dove Auditorium di Milano Largo Gustav Mahler tel 0283389401 Orario giovedì 20,30; venerdì 20; domenica 16 Biglietti 13-40 euro Giovane e cinese, Xian Zhang è il nuovo direttore musicale dell’Orchestra Verdi. Nata a Dedong, vanta un ottimo curriculum, nonostante i suoi 37 anni: già direttore associato alla New York Philarmonic Orchestra, ha diretto prestigiose orchestre tra cui ricordiamo la London Symphony Orchestra. In questa occasione si cimenterà con la Missa Solemnis di Beethoven, definita dallo stesso compositore “la mia opera più compiuta”.

3 marzo

Berlin Chamber Soloists Avi Avital mandolino Musiche di Schubert, Bach, Schonberg Dove Fondazione La Società dei concerti - Conservatorio Giuseppe Verdi -tel 0266984134 Orario 21 Biglietti 20-35 euro Nato in Israele nel 1978, Avi Avital è stato il primo mandolinista a vincere l’Aviv Competitions, il più prestigioso concorso per solisti in Israele. Il suo repertorio spazia dalla musica antica alla musica tradizionale ebraica: il mandolino di Avital è accompagnato in questa occasione dai BERLIN CHAMBER SOLOISTS, una formazione di livello internazionale nata nel 2004 e composta dai più apprezzati giovani musicisti di Berlino.

4 e 6 marzo

Orchestra i Pomeriggi Musicali Andrea Lucchesini pianoforte Dove Teatro dal Verme, Via Giovanni sul Muro, 2-tel 0287905 Orario giovedì21; sabato 17 Biglietti 7,50-17 euro

Mozart scrisse ben 23 Concerti per pianoforte e orchestra, genere di cui a ragione si può considerare il capostipite, in quanto fu il primo a perfezionarne sia il lato formale che quello tecnico-virtuosistico. Del grande compositore ascolteremo il concerto K 448 e il K 271. Al piano Andrea Lucchesini, che ha suonato con le più grandi orchestre mondiali, collaborando con direttori quali Abbado e Chailly.


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numero 2 - febbraio 2010

IL RECUPERO DELLE AREE DISMESSE

Là dove c’era la fabbrica, ora c’è...

Procaccini Lo spazio che si recupera nelle aree dell’industrializzazione dello scorso secolo viene trasformato in nuovi poli attrattivi. In zona Procaccini la Fabbrica del Vapore ospita oggi la tensostruttura del Teatro Ciak.

Capannoni che diventano musei. Quartieri residenziali e università al posto di storici siti industriali. Milano cambia volto. di TINO REDAELLI

occupazionale. Qualcosa è stato fatto, come nelle aree ex Breda e Marelli, al confine tra Sesto San Giovanni e Milano, oggi occupate dai nuovi insediamenti del-

l’Università Bicocca. Il primo progetto di riqualificazione “inteligente” è stato però quello degli ex stabilimenti Pirelli alla Bicocca, oggi sostituiti dall’Università, dal grande

Cultura

Vicino all’Università Bicocca sorgono un laboratorio dell’innovazione, un distretto artigianale e il Mil, museo dell’industria e del lavoro.

agenziafotogramma (4)

Á C’era una volta la Milano industriale. Una città nella città, fatta di fabbriche sparse in periferia e nella cintura esterna, che dava lavoro a migliaia di operai. Oggi, tranne in qualche caso isolato, questa Milano non c’è più ed è svanita la testimonianza di decenni di sudore e lavoro. Recentemente, anche grazie alla sollecitazione della Cisl Lombardia, si è riaperto il dibattito relativo alla riconversione dei siti industriali dismessi. Alcuni urbanisti e numerosi amministratori pubblici sostengono la costruzione di nuovi alloggi. L’idea lanciata dalla Cisl è invece quella di utilizzare le aree per un rilancio industriale della città, o al massimo che siano legate a vincoli di interesse sociale o di sviluppo

teatro degli Arcimboldi e da numerosi centri di ricerca, oltre che dal cosiddetto Hangar, un ex vero e proprio capannone da 15mila metri quadrati in cui il gruppo Ansaldo produceva bobine elettriche per treni, oggi trasformato in uno dei più apprezzati spazi italiani per l’arte contemporanea. E ancora la Fabbrica del Vapore di Milano (zona Procaccini), che dopo aver prodotto per decenni carrozze per treni si è oggi trasformata in uno spazio aperto per giovani artisti e per l’associazionismo. E per finire l’ex area Falck di Sesto San Giovanni che sarà trasformata dal celebre architetto Renzo Piano che annuncia «una fabbrica delle idee, con centri di ricerca, università e un vivaio • di imprese».

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