jobgiugno2008

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OB J MILANO

Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1 DCB Milano

Mensile d’attualità e di approfondimento - Anno III - N. 6 Giugno 2008 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

E ALL’INTERNO G INFERMIERI No delle Università alla Regione G PENDOLARI Unica certezza i treni sempre in ritardo G VACANZE Viaggi a basso costo, attenti alle bufale G DOPOJOB Parchi acquatici, il mare sotto casa

SICUREZZA, È VERA EMERGENZA? I DATI, LE TESTIMONIANZE, LE RICETTE



SOMMARIO JOB MILANO

Sommario

JOB MILANO

Direttore editoriale Piero Piccioli Direttore responsabile Mauro Cereda

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Progetto grafico Angelo Rainoldi

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ATTUALITÀ Cosa chiede il sindacato al nuovo governo.

ATTUALITÀ Mutui, straordinari, badanti e infermieri.

Editore e pubblicità CALENDARIO srl via Tortona, 72 - Milano tel. 022363964 fax: 022663776 calendario@agenziacalendario.it

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STORIA DI COPERTINA Chi ha paura di chi?

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TRASPORTI Pendolari: unica certezza i ritardi.

Editing EDITRE srl via Tortona, 72 - Milano tel 0245478923 fax 0245478930 jobmilano@editre.it

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VACANZE Viaggi low cost: spiagge lunghe, prezzi corti.

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MESTIERI Il macellaio: filiera della carne, manca il personale.

Redazione: J. Macchi, C. D’Antonio

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D&R LEGALE Rovinata dal lavoro e poi licenziata.

Impaginazione: D. Cutri, S. Lana

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D&R CONSUMI Strozzati dai debiti? Un’alternativa c’è.

Hanno collaborato: D. Balotta, D. Bianchi, T. Di Buono, E. Didonè, M. Finizio, R. Giuly, A. Guerini, G. La Rocca, M. Quarato, L. Spinelli, V. Vita, P. Zani

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D&R PREVIDENZA Lavoratori dell’amianto: la Finanziaria prolunga i benefici.

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D&R CASA Aler: affitti esagerati. Autoriduciamoli!

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D&R FISCO 730 errato? Tranquilli si corregge.

Stampa SIES S.p.A. via Santi, 87 Paderno Dugnano (Mi)

IL DOPOJOB

Distribuzione EDITRE srl

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Reg. Trib. di Milano n.293 del 26/04/2006

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Responsabile trattamento dati, legge 675/96: Mauro Cereda

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I PARCHI ACQUATICI Il mare sotto casa.

CINEMA Estate, tempo di rassegne.

MUSICA Notti di note a cielo aperto.

Scrivi e manda le tue foto a jobmi@editre.it www.jobmilano.it fax 0245478930

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MOSTRE & TEATRI Guido Daniele: la natura in una mano.

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www.jobmilano.it

LIBRI Intervista a Ben Pastor, la voce del fuoco.

JOB MILANO ALLA RADIO Sicurezza, cresce la paura: un viaggio nella Milano a rischio, a “Marconi radio aperta”, lunedì 9 giugno, dalle 9 alle 12. Conduce Fabio Pizzul

fm 94.8

Musica & Notizie

www.radiomarconi.fm

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DALL’ATTUALITÀ ALLA STORIA

Rassegna Ricorrenze Storiche I fatti e i personaggi di 1, 10...,100...,1000 anni fa Uno strumento fondamentale per ricordare, programmare, raccontare

LA RASSEGNA

LE TAPPE DI UN SIGNIFICATIVO PERCORSO

COS’È

dicembre 1987 • 19 Fondazione di Calendario S.r.l. 2 gennaio 1990 • La società diventa operativa 2 luglio 1990 • Primo numero dell’Agenzia giornalistica quotidiana

É un “contenitore” di informazioni unico nel suo genere nel mondo sui fatti (personaggi e avvenimenti), accaduti 1, 10, 20, …, 100, …, 1000, … anni fa (ma oggi sono disponibili anche i fatti accaduti 5, 15, 25 e 75 anni fa) I dati vengono raccolti, verificati e catalogati secondo la loro importanza:

• Generale • Rilevanti • Top Gli eventi possono essere consultati, ad esempio, per:

• Agenda settimanale • Riepilogo cronologico • Area geografica • Sequenza giornaliera • Protagonisti • Categoria e tipologia

CALENDARIO*

• dicembre 2001 • 1Attivazione del sito internet www.agenziacalendario.info 1 gennaio 2006 • La Rassegna Ricorrenze Storiche viene ampliata agli anni 5°, 28 settembre 1999 Primo numero mensile della Rassegna Ricorrenze Storiche

10°, 15° e 75° settembre 2006 • 18 Aumento di capitale a 20.000 euro e ampliamento dell’oggetto sociale per consentire di fare l’editore, di raccogliere pubblicità e di comprarne per conto terzi febbraio 2007 • 19 Viene elaborata ed inserita nella Banca Dati la notizia n. 100.000

COME UTILIZZARLA

• Agenda per la programmazione del lavoro redazionale su qualsiasi media • Rubrica quotidiana e/o periodica, tipo “accadde oggi” su qualsiasi media di fatti e personaggi del passato attraverso articoli, • Attualizzazione interviste o ricostruzioni Progettazione di manifestazioni legate alle ricorrenze •(entro novembre 2007 saranno disponibili tutte le notizie degli anni che terminano con 8 e 9, cioè con un anticipo da 2 a 26 mesi)

• Programmazione di interventi televisivi su fatti e personaggi Prodotti editoriali per veicolare informazioni aziendali, •marketing e commerciali • Realizzazione annuale di un libro dei fatti • Raccolta pubblicitaria legata agli eventi a media-lunga scadenza Servizio di informazione e aggiornamento per i clienti •degli alberghi e dei ristoranti • Integrazione e sviluppo dell’attività delle agenzie fotografiche di informazione e aggiornamento on line • Servizio per associazioni e categorie professionali • Servizio di informazione e aggiornamento per politici e vip • Servizio via sms per telefonini • Servizio per le tv negli aeroporti e nelle metropolitane • Servizio per farmacie

27 aprile 2007 Vengono inseriti i dati del personaggio n. 25.000

*CALENDARIO è un’agenzia giornalistica regolarmente registrata presso il Tribunale di Milano, con decreto n° 569 del 10 luglio 1989. Iscritta con delibera n° 236/01/CONS del 30 Giugno 2001 e registrata al N° 1844 del nuovo Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC) (ex Registro Nazionale della Stampa, cui era iscritta dal 10 dicembre 1991 al n° 3530). Direttore Responsabile e ideatore del progetto editoriale è GianMaria Bedendo, Presidente di Calendario S.r.l. società editrice dell'agenzia. La Redazione è a Milano

CALENDARIO srl VIA TORTONA, 72 MILANO - TEL 02/2363964 - FAX 02/2663776 WWW.AGENZIACALENDARIO.IT CALENDARIO@AGENZIACALENDARIO.IT


ATTUALITÀ JOB MILANO

COSA CHIEDE IL SINDACATO AL NUOVO GOVERNO BERLUSCONI

Non ti scordar di noi... Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà. Occorre intervenire sui salari, che sono troppo bassi, adeguandoli all’inflazione reale. E bisogna puntare sulla sicurezza, perché non si può morire di lavoro.

morire di lavoro. È umanamente e socialmente inaccettabile che il nostro paese sia posto tra i peggiori in Europa in fatto di incidenza degli infortuni, delle malattie professionali, della perdita di vite umane sui posti di lavoro. Si deve esigere che ci sia una vera selezione tra le imprese e che la sicurezza non sia compromessa da inadeguate procedure di lavoro, a partire dai turni eccessivi, dai ritmi alienanti e da una scarsa formazione-informazione.

Agenziafotogramma

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Infophoto

Imagoeconomica

È dura la vita per le famiglie italiane. L’Istat, nel suo Rapporto sul 2007, presentato qualche giorno fa, ha evidenziato che un nucleo su tre è in difficoltà e fa fatica a tirare la fine del mese. In 7 anni, dice sempre l’Istituto nazionale di statistica, i salari hanno perso il 13% del loro valore rispetto alla media dell’Unione europea. Non bastasse, sui bilanci familiari pesano il caro-mutui, l’aumento di tariffe e bollette, gli incrementi dei prezzi dei generi alimentari e di prima necessità, l’esosità del fisco. I problemi economici sono strettamente legati a quelli dell’occupazione. Tutto ciò è e sarà al centro del confronto fra governo e parti sociali. Il Paese ha bisogno di risposte concrete. Job Milano ha chiesto al segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, di evidenziare le cinque priorità poste dal sindacato. Ecco le sue risposte.

Imagoeconomica

di RAFFAELE BONANNI

Agenziafotogramma

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Occorre ridurre le tasse sul secondo livello di contrattazione, in modo da aumentare i salari e gli stipendi. È stata la Cisl a lanciare, alcuni mesi fa, questa proposta, proprio per scardinare le resistenze ideologiche di chi in realtà non voleva cambiare nulla. E su questa esigenza il nuovo governo Berlusconi è chiamato subito a dare una risposta concreta. In tal senso i provvedimenti presi dal consiglio dei ministri, sulla detassazione degli straordinari ed i premi aziendali van-

no nella direzione giusta.

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I salari e gli stipendi devono recuperare quello che hanno perso in questi anni. Va introdotto nei contratti un nuovo meccanismo di calcolo dell’inflazione “realisti-

camente prevedibile”, per adeguare gli stipendi al reale andamento dei prezzi e delle tariffe. Gli attuali indicatori dell’ inflazione vanno rivisti tenendo conto del peso dei mutui e dei consumi interni. Bisogna ripristinare la politica dei redditi con

un effettivo controllo delle dinamiche inflattive e aumentare le detrazioni per i lavoratori dipendenti e i pensionati.

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C’è bisogno di una concreta svolta sul piano della sicurezza. Non si può e non si deve più

Sul pubblico impiego è necessario aprire un tavolo di confronto per un’ effettiva ristrutturazione del comparto pubblico. Il sindacato si aspetta dal ministro Brunetta un piano industriale che punti all’efficienza e alla maggiore produttività, premiando il merito e i risultati, anche attraverso la detassazione degli straordinari.

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Sul federalismo fiscale, la Cisl è favorevole a una riforma che articolando le diverse competenze delle autonomie locali, riesca a contemperare le esigenze di effettiva solidarietà nazionale. Il contribuente deve percepire e raccogliere i risultati della sua contribuzione. Le tasse sono troppo alte e onerose e spesso non è chiaro a che cosa siano destinate. Chi amministra i soldi degli italiani è giusto che tenga una gestione più trasparente. I

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ATTUALITÀ OB J MILANO

ACCORDO BANCHE E GOVERNO, ECCO COSA CAMBIA

Mutuo, sconto apparente Si può risparmiare ma, alla lunga, le condizioni non sempre migliorano. Con l’accordo del ministro Tremonti con l’Abi, l’associazione delle banche, vengono istituiti dei vantaggi momentanei per le famiglie in difficoltà col pagamento delle rate dei mutui a tasso variabile. In attesa di utilizzare il Fondo di 20 milioni stanziato dalla Finanziaria, ecco le principali novità. A chi è rivolto l’accordo Abi-Governo sui mutui? Tutte le famiglie con mutuo a tasso variabile per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa. Anche quelle morose (entro i 6 mesi). Entro fine anno si potrà : rinegoziare, portare mutuo presso altra banca o aderire all’accordo. Di quanto si riduce la rata mensile? Il riferimento sono i tassi di interesse del 2006. Su un mutuo di circa 100.000 euro di 25 anni la riduzione è di circa 100 euro. Quello che resta

sarà accantonato su un conto di “debiti” verso la banca sui quali è applicato un tasso leggermente inferiore al mercato (5,22%). Aderendo all’accordo il mutuo resta a tasso variabile? Sì, per cui se nei mesi successivi gli interessi dovessero aumentare, la rata del mutuo aumenta. A differenza del passato, resta la rata fissa da pagare e la parte aggiuntiva viene addebitata sul conto.

Quanto costa questa agevolazione? È costosa, poiché ciò che non si paga oggi viene pagato con un prestito aggiuntivo alla banca al tasso di interesse del 5,22%. Ogni anno di agevolazione comporta circa 2 mesi e mezzo di allungamento del mutuo. Cosa succede se nel futuro i tassi di interesse scendono? Si continuerà a pagare la rata convenuta e la diffe-

renza in più andrà in detrazione del debito accumulato sul conto. Cosa cambia con la dichiarazione dei redditi? Non cambia nulla, cioè gli interessi maturati nel corso dell’anno possono essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi anche per quella parte che viene addebitata sul conto. Che fine fa il Fondo di 20 milioni di euro?

IPOTESI MUTUO VARIABILE DA 25 ANNI DI 150 MILA EURO VOCE Costo secondo il tasso 2004 Costo al tasso attuale

RATA MENSILE

COSTO COMPLESSIVO

793

238.022

1.080

292.315

Costo in base all’accordo governo

913

296.338

Costo se si rinegoziasse lo spread

958

271.033

916

275.837

840

297.499

dal 2% all’1% al tasso invariato del 5,3% Passaggio a tasso fisso a 20 anni del 5,7% Passaggio a tasso fisso del 5,7% con allungamento a 25 anni * Dati Osservatorio credito e risparmio di Adiconsum. Le cifre sono in euro arrotondate per difetto

Nella Finanziaria 2008 sono stati approvati 20 milioni di euro dal governo Prodi a favore delle famiglie in difficoltà per le rate del mutuo. Adiconsum ha chiesto al ministro che queste risorse pur limitate siano spese a favore delle famiglie in difficoltà. Ora bisogna definire i criteri. Come evitare di arrivare alle condizioni dell’accordo? Tentare una rinegoziazione con la propria banca, in particolare sullo spread, cioè la quota di interessi su cui può decidere la banca (può arrivare fino ad un punto in meno). Oppure tentare la portabilità: ricercare una banca che offra delle condizioni migliori, con trasferimento a costo zero.

Ma la badante no! Sono state pubblicate le graduatorie del Decreto flussi e le notizie sulle novità che il governo vuole introdurre rispetto agli immigrati irregolari, preoccupano stranieri e datori di lavoro. Riassumiamo: a fronte delle 750mila domande presentate a livello nazionale, i posti disponibili sono 170mila (che si riducono a 6.199 a Milano e provincia rispetto ai circa 79mila necessari). Quindi, visto che la maggioranza dei lavoratori per i quali è stata presentata la domanda si trova già in Italia, ab-

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biamo più di 70mila stranieri irregolari nel milanese e quasi 600mila nel Paese. Da tempo la Cisl sostiene che il Decreto flussi non può essere l’unico strumento per regolare l’ingresso dei cittadini stranieri: intanto perché la sua rigidità, nei numeri e nelle tipologie di contratto previste, non si adatta a un mercato del lavoro flessibile e

in evoluzione; in secondo luogo perché, soprattutto per figure delicate come colf e badanti, la conoscenza diretta tra datore di lavoro e lavoratore è presupposto fondamentale per la formalizzazione del contratto. Il risultato è evidente: nonostante le norme più rigide su espulsioni e Cpt, già introdotte nel 2002 dalla legge Bossi-Fini, il numero di stranieri senza permesso è pari a quello regolarizzati nel 2002 con la sanatoria del governo Agenziafotogramma

Nel milanese solo 6.199 posti disponibili a fronte di 79mila domande. Famiglie e lavoratori in ansia.

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IMMIGRAZIONE: DECRETO FLUSSI

Berlusconi. Ora la domanda sorge spontanea: è meglio proseguire con l’inutile politica dell’inasprimento della legge, minacciando il reato di clandestinità per 600mila lavoratori che hanno come unica colpa di trovarsi in un Paese che non consente ai loro datori di lavoro di metterli in regola, oppure è il caso di pensare a una modifica strutturale della normativa, capace gestire quello che è un bisogno effettivo delle imprese e, soprattutto, delle famiglie? Maurizio Bove Resp. politiche migratorie Cisl Milano


JOB MILANO

IL CASO

Il balletto degli infermieri

di EMILIO DIDONÈ* In Lombardia mancano gli infermieri e per sopperire alla carenza bisogna farli venire dall'estero, con tutto quello che comporta per ragioni di lingua, di formazione, di cultura sanitaria. Tutti lo sanno meno le università che gli infermieri devono preparare. Per il prossimo anno accademica (20082009) la Regione ha chiesto 3100 posti laurea, quelli concessi sono solo 1795 meno delle 2100 domande domande presentate dagli aspiranti infermieri. La carenza, cronica, del-

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Negli ospedali manca il personale. La Regione chiede più di 3mila posti ma gli atenei ne concedono appena la metà. Una soluzione ci sarebbe. la Lombardia è di circa 5000 unità, fate voi i conti. In concreto questo significa: turni massacranti per il personale in servizio (e Berlusconi li ha esclusi anche dalla detassazione degli straordinari), meno assistenza per chi è ammalato e ha bisogno. Gli atenei si giustificano sostenendo che il numero degli ammessi deve essere in funzione della qualità dell'insegnamento e del fatto che in Lombardia non ci sono le strutture sufficienti per accogliere adeguatamente i fuori sede. Di per se il ragionamento può anche filare, ma c'è qual-

cosa che non torna. Intanto ci sono regioni come il Lazio dove il rapporto tra laureati (2800 posti) e fabbisogno (3200) è più equilibrato ma soprattutto non tornano i conti a livello nazione. Nel biennio 2006-2007 la richiesta totale delle Regioni (16689) si è dimostrata palesemente non proporzionata né alle domande e nemmeno agli indici demografici delle varie zone d'Italia. Nelle regioni del sud (Campania, Puglia e Sicilia in particolare) hanno accolto solo una domanda su 4 con la motivazione che nei loro ospedali gli infermieri laureati sono più che sufficienti, anzi molti sono disoccupati. Anche qui il ragionamento ha una sua logica: piccolo particolare, i posti-laurea tagliati al sud non sono stati compensati da un corrispondente aumento di

L’EMERGENZA INFERMIERI

Annoaccademico 2003-2004 Domandestudenti 1639 1850 Posti disponibili RichiestaIpasvi* 3291 RichiestaRegione 2300

2004-2005

2005-2006

2006-2007

2007-2008

Previsioni 2008/2009

1589 1721 3200

1894 1735 3200

1979 1660 2760

2053 1795 3000

1795 3500

2100

2200

2700

2800

3100

Domande a confronto Fed.Ipasvi Regione Università Domandestudenti

3.500 3.250 3.0000 2.750 2.500 2.250 2.000 1.750 1.500

2003-2004

2004-2005

2005-2006

2006-2007

2007-2008

2008-2009

*Federazione dei Collegi degli infermieri

MENO TASSE IN BUSTA PAGA

Straordinari in Italia

Straordinari, bene ma... Il governo detassa le ore di lavoro aggiuntive, ma non per gli addetti del pubblico impiego. Nel tentativo di rimettere qualche euro in più nelle tasche vuote dei lavoratori, il governo ha deciso di detassare le ore di straordinario. Il prov-

quelli messi a disposizione dalle università del nord dove d'infermieri c'è bisogno, eccome, e nessuno rimane disoccupato. Ssn sta per Sistema sanitario nazionale ma spesso, sempre più spesso, non c'è la necessaria programmazione e pianificazione nazionale, come il caso infermieri dimostra. Di fatto ogni regione fa a gara per creare 21 sistemi sanitari diversi, incapaci di dialogare fra di loro, di mettere a disposizione per tutta la nazione il proprio contributo di solidarietà in nome di forme esasperate e improduttive di federalismo e autonomia. Non è eticamente corretto che un cittadino si possa ritenere fortunato se nasce in una regione o sfortunato se nasce in una altra. * Cisl Fps sanità Milano

vedimento è contenuto in un decreto legge (lo stesso che abolisce l’Ici sulla prima abitazione), non a caso, denominato “disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie”. L’agevolazione fiscale interesserà “13 milioni di contribuenti che hanno avuto nel 2007 entrate di lavoro dipendente fino a 30mila euro''. Tra questi non ci sono, però, gli addetti del pubblico impiego. A sostegno delle loro ragioni sono intervenuti i sindacati e i partiti dell’opposizione. La questione non riguarda tanto “l’impiegato del catasto”, quan-

to altre figure che operano a stretto contatto con i cittadini: infermieri, poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco… Il caso dei lavoratori della sanità è poi davvero paradossale, perché gli infermieri in servizio in una clinica privata potranno usufruire della detassazione, mentre i colleghi che assistono i degenti di un ospedale pubblico no. La Cisl, che nel complesso considera positivo il provvedimento (a differenza della Cgil che è contraria), ha invitato il governo a rivedere la sua posizione. È probabile che lo farà.

ECCO COME SONO RIPARTITE LE ORE LAVORATE IN PIÙ RISPETTO A QUELLE DI BASE PREVISTE DAI CONTRATTI.

SETTORE RETRIBUITO Industria 49,8 Servizi: alla produzione 41,1 alla distribuzione 49,8 alle persone 36,3 sociali 42,1 agricoltura 34,5 Orario: full-time 46,5 part-time 37,4 dipendente a tempo indeterminato 46,2 dipendente a tempo determinato 38,5 Area geografica: nord 48,8 centro 46,0 sud 38,5 Genere: uomini 5,14 donne 46,0 MEDIA TOTALE 45,3

NON RETRIBUITO 5,9 16,3 8,6 9,6 14,8 4,6 11,1 5,6 10,6 8,8 9,8 10,8 11,3 9,4 10,8 10,4

Fonte: Isfol-Plus

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COPERTINA OB J MILANO

IL VIAGGIO DI JOB NELLA MILANO “A RISCHIO”

PAURA di chi? L’insicurezza cresce di pari passo e forse più dei reati effettivamente commessi. Lo dicono le statistiche e l’esperienza quotidiana della gente: nei quartieri, nei bar, nei luoghi di lavoro. Non solo i “soliti” spacciatori, scippatori, ladri e rapinatori. Nel ‘mirino’ ci sono soprattutto gli zingari, i rom, gli immigrati più o meno irregolari. Indipendentemente da quello che fanno. Ma è veramente questa la realtà in cui viviamo, sono queste le vere emergenze dell’Italia di oggi?

di MICHELA FINIZIO Ci sono gli spacciatori in viale Monza, il giro dell’ecstasy all’Isola e dintorni, gli autobus dove la sera non vogliono salire nemmeno i conducenti (la 90 e la 91) oppure quello degli eroinomani (la 72). I borseggiatori in pizza Duca d’Aosta, le prostitute nella zona tra via Vitruvio e via Tadino. Senza dimenticare i venditori abusivi di corso Buenos Aires o le situazioni limite dei condomini come il famigerato Bligny 42, il fortino dello spaccio porta a porta. I comitati di quartiere hanno provato a mettere a punto una mappa delle strade «a rischio»

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sicurezza. Ne individuarono 134: «Al primo posto tra le zone più problematiche», c’era scritto nel comunicato, «c’è il quadrante nord est della città (dalla stazione Centrale a Città studi – Rubattino), e poi i quartieri occidentali da Baggio a Quarto Oggiaro». Le cause: «Scarsa illuminazione, disordine architettonico, degrado urbano ed edilizio». Ma anche in centro non se la passano meglio: corso Buenos Aires è la quarta strada commerciale d’Europa, eppure è piena di abusivi. Ma il viaggio nella Milano che ha paura, non finisce qui. Le situazioni a rischio sono molte e l’illegalità diffusa e l’in-

I

Oltre il “pugno di ferro” l problema esiste, non ci sono d u b b i . L o d i c o n o i d a t i e l'esperienza quotidiana di ognuno di noi. Basta entrare in un bar, andare in un quartiere di periferia, parlare con il vicino di casa per capire che il senso d'insicurezza della gente è cresciuto notevolmente negli ultimi tempi. E non ci sono dubbi nemmeno sul fatto che, in qualche modo (e rapidamente), sia necessario intervenire. Il punto è come: certamente non con la giustizia (ma poi è veramente giustizia?) “fai da te” dei vigilantes, delle ronde e degli incendi ai campi nomadi; sicuramente non restringendo i diritti e la libertà di chi in Italia vive (regolarmente), lavora e paga le tasse; tantomeno, infine, trasformando fenomi sociali come quello dell'immigrazio-

ne in una questione di ordine pubblico. Il problema è complesso e nessuno ha la bacchetta magica per risolverlo in un lampo. Qui non si tratta di fare del facile “buonismo”, ma è evidente che il “pugno di ferro” da solo non basta. Accanto alle misure repressive (che devono essere accompagnate dalla certezza della pena: un delinquente non può uscire dal carcere per un semplice vizio di forma...), occorre mettere in campo concrete politiche di integrazione, che riguardano, in particolare, i servizi sociali ed educativi e il lavoro. Politiche rivolte sia agli stranieri che agli italiani. Oggi va piuttosto di moda il “dagli” allo straniero e poi quasi ci si dimentica che ci sono intere regioni in mano alla criminalità organizzata... di casa nostra.


JOB MILANO

1.616

Sono le prostitute milanesi secondo l’Osservatorio regionale sulla tratta nel 2007.

Piazza Duca d’Aosta ma anche il centro, piazza del Duomo in testa. Queste sono le zone di caccia dei borseggiatori.

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Le vie della Circonvallazione ma anche la Vigevanese, o le zone intorno alla Centrale: la prostituzione a Milano è ovunque.

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Sono aumentate le violenze ai danni di onne a Milano. Praticamente nel 2006 c’è statopiù uno stupro al giorno.

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17,82%

A crescere sono state anche le aggressioni a mano armata, quelle che avvengono ogni anno sono oltre 5.000, aumentate del 4,8% (2007).

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Anno ricco anche per gli scippatori. I furti con strappo a Milano sono aumentati del 10,1% nel 2007.

15 mila Sono i furti in appartamento denunciati nel 2007.

+6,1% Sono aumentati i borseggi lo scorso anno rispetto al 2006. n. 6 - giugno 2008 -

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COPERTINA OB J Agenziafotogramma

MILANO

sicurezza aumentano. E pere che è in corso un venon servono le statistiche, ro e proprio censimento per raccontare il disagio delle zone disagiate. A vissuto dai milanesi. Ba- partire dai quartieri consta passeggiare per le finanti con i campi nomastrade per accorgersi del- di che, oltre a quelli più la presenza di veri e pro- conosciuti, si calcola supri ghetti, dove si con- perino i duecento in tutta centrano le condizioni so- Milano. «La sensibilità ciali più critiche. Basta dei cittadini oggi è sicuentrare nei bar, e in base ramente molto più alta rial tipo di clientela, è pos- spetto al passasibile capire che c’è qual- to»,commentano dagli ufcosa che non va. Le zone fici del Prefetto, «e la sodove si concentra il disa- glia di percezione è salita gio sono nurispetto a merose, ma qualsiasi forsalgono all’atma di illegaLa tenzione delE infatti sensibilità lità». l’opinione non mancano verso tutti le proteste pubblica e delle istituziocontro il dei reati è ni solo quangrado urbano molto do i Comitati e il chiasso viaumentata cino ai locali di quartiere manifestano. e la paura notturni, come È successo o Corora è reale. asoBrera contro la proComo, dostituzione vicive invece c’è no al Cimitero monumen- anche il problema dello tale, in via Sassetti vicino spaccio di ecstasy e droga a Melchiorre Gioia e in che rifornisce la movida via Novara. Il disagio si del sabato sera. E le teleannida anche nei quartie- camere non bastano più. ri popolari, come in via Milano ne ha 900 instalGiolli in zona Niguarda o late in città per cogliere vicino a Ponte Lambro. sul fatto i malviventi. Le Spaccio ripreso anche a stesse che ci sono in una Porta Venezia, dal docu- metropoli come Londra, mentario “Cocaina” an- che è molto più grande di dato in onda su Rai Tre. Milano. Ma oggi per senDalla Prefettura fanno sa- tirsi sicuri non basta più.I

INTERVISTA

Più volanti, meno caserme Parola di Vincenzo Italiano, segretario del Siulp, il sindacato di Polizia. Che spiega come si combatte la “grande paura”. «Continuano ad aprire nuovi commissariati a parità di organico. Questo significa solo burocratizzare la nostra attività a scapito del controllo sul territorio». Parola di Vincenzo Italiano, rappresentante regionale del sindacato dei lavoratori di polizia (Siulp), che spiega cosa servirebbe per far passare «la grande paura» in materia di sicurezza. Cosa chiedete alla politica? Chiediamo da parecchio tempo di integrare l’organico. Milano è sotto di almeno 500 poliziotti rispetto al fabbisogno

reale. Non si riesce nemmeno a coprire il turn over di chi va in pensione. Perché siete contro l’apertura di nuovi commissariati? Si impiega personale per i turni di guardia, per seguire i centralini e si riduce il numero delle volanti. Razionalizzando i commissariati si potrebbero riportare in strada 240 poliziotti. E i poliziotti di quartiere? Potrebbero essere sostituiti con la polizia municipale. (m. f.)

I numeri 59,52%

68,24%

+40,79%

+5%

+8,98%

denunciati

arrestati

furti in casa

reati

rapine

NEL CORSO DEL 2006 CITTADINI EXTRACOMUNITARI

NEL 2006 SUL TOTALE I CITTADINI EXTRACOMUNITARI

TANTO SONO AUMENTATI NEGLI ANNI 2004-2006

QUESTO È L’AUMENTO DEI REATI A MILANO NEL CORSO DEL 2007

DI TANTO SONO AUMENTATE QUELLE IN NEGOZIO NEL 2006

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JOB MILANO

TESTIMONIANZA

Li chiami, arrivano e poi se ne vanno

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«Le telecamere di sorveglianza non risolvono i problemi di disagio. Le installano credendo di dissuadere la criminalità, di tranquillizzare le paure dei cittadini, ma dopo un anno la loro presenza è totalmente inefficace». Lo afferma Siro Palestra, segretario del Coordinamento dei comitati cittadini di Milano, criticando l’assenza di interventi strutturali che assicurino nel lungo periodo «sonni tranquilli» alla popolazione.

Ad esempio? In zona 7, a Quinto Romano, l’anno scorso abbiamo manifestato bloccando via Novara, contro la prostituzione e lo spaccio di droga. In seguito abbiamo avviato un tavolo di discussione con il Comune. Degli interventi che ci avevano promesso all’inizio, alcuni ancora non sono stati realizzati. Dove hanno installato le telecamere la strada sta tornando a ripopolarsi di notte.

Le vostre richieste vengono ascoltate dalla Moratti? Quando si accendono i riflettori su una particolare zona, all’inizio intensificano la vigilanza. A distanza di un anno, però, i controlli si allentano: dopo aver installato le telecamere, ci si affida a loro pensando che possano dissuadere i vandali, ma non è così.

Chiedete più attenzione? Le nostre lamentele e manifestazioni vengono sempre prese in considerazione, anche in tempi brevi. Ma col tempo la sorveglianza si allenta e si ritorna alla situazione iniziale. L’insicurezza dei cittadini è aumentata veramente? Oggi l’argomento molto caldo è le-

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I cittadini hanno paura e chiedono risposte concrete a sindaco e giunta. Non solo sorveglianza “elettronica” ma reale e fattiva. Soprattutto nelle zone a rischio.

gato al disagio vissuto nelle zone con i locali notturni o al degrado urbano. Per quanto riguarda la microcriminalità, in realtà, devo dire che siamo meno preoccupati di tempo fa. Vorremmo solo partecipare di più alle decisioni politiche. Ci piacerebbe che le nostre proposte fossero prese in considerazione e che ci fosse più dialogo tra le diverse istituzioni, per ridurre gli “scaricabarile” e gli interventi inefficaci. (m.f.)


ATTUALITÀ OB J MILANO

PENDOLARI LOMBARDI: TANTE PAROLE E POCHI FATTI

Unica certezza i RITARDI Il piano per migliorare il servizio c'è ma, come al solito, mancano i soldi. Una pezza ce l'ha messa in extremis il governo Prodi e Trenitalia garantisce gli attuali (scarsi) standard fino a fine giugno. E poi si vedrà.... di ANTONIO GUERINI Fino alla fine di giugno

Infophoto

Fs continuerà ad assicurai 350mila re per un pendolari «Sette minuti minimi altro trilombardi estre di ritardo quotidiano, m possono l’attuale treno dopo treno, livello dei stare tranquilli o anno dopo anno. s e r v i z i meglio non egionali Ci ho fatto rnell’attesa avranno l’abitudine». che il parsorprese, I testi fra virgolette perchè sono tratti dal sito continueranno a patire www.ilpollonord.it i disagi di sempre. Le ferrovie dello stato, infatti, hanno accolto «con soddisfazione il decreto legge approvato dal consiglio dei ministri con il quale sono stanziati 80 milioni di euro come corrispettivo per il trasporto regionale. Si tratta di uno stanziamento che copre i servizi ferroviari per i pendolari già erogati da Trenitalia nel primo trimestre. Grazie a questa decisione,

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lamento trovi le risorse per la copertura fino alla fine dell’anno in corso e che soprattutto siano rinnovati i contratti poliennali con le regioni, nella loro qualità di committenti del servizio». Il consiglio dei ministri a cui si fa riferimento è del primo aprile scorso. Poi si

vedrà quali saranno le deci- ci si mette la classica pezsioni del za: fino a n u o v o giu«Contanti, si prega fine governo. gno, con contati, carta di l’auspicio Insomma, il problema credito e bancomat che il non è sono accettati solo fg uo vt eur rn oo aff rontato nelle stazioni metro, trovi i solin modo radicale ma code garantite». di per assicurare l’attuale standard fino alla fine dell’anno. E poi? Inutile chiederselo. Meglio che i pendolari lombardi non ci pensino. Meglio vivere alla giornata che purtroppo è lunga: perché i ritardi non sono stati cancellati ma anzi aumentano, perché la frequenza delle corse non è cresciuta, perché – nonostante le promesse – le carrozze sono quelle di sempre, perché ormai il ritardo è istituzionalizzato.


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IL PUNTO L’ultima carrozza

Un istituto di ricerca specializzato in trasporti ha messo in luce recentemente che il trasporto pubblico locale italiano è il più arretrato d’Europa, viaggia almeno 10 anni indietro rispetto a Paesi come la Francia,la Germania,il Regno Unito o la Svezia. La crisi italiana investe in particolare il trasporto ferroviario nelle aree urbane dove non solo non è sufficiente per quantità di servizi offerta ma continua ha provocare pesanti disagi quotidiani ai pendolari visti i ritardi e le pessime condizioni di viaggio date dall’utilizzo di vecchie carrozze prive di climatizzazione e qualche volta senza il riscaldamento funzionante, per non parlare delle pessime condizioni di pulizia. In Lombardia, dove si muove quasi un terzo dei pendolari italiani, serve una decisa inversione di tendenza. Le FS devono adottare un piano di investimenti per l’acquisto di nuovi treni pendolari, per programmi di maggiore manutenzione della rete e per la sicurezza, gli incidenti sono sempre dietro l’angolo. Anche avanzate tecnologie della rete sono indispensabili per migliorare i sistemi di gestione e di regolazione del traffico ferroviario sui 1.600 Km di rete regionale. Questi programmi assieme al rapido completamento delle tratte ad alta capacità Torino - Milano, Milano - Verona e Milano - Bologna sono l’unica strada percorribile per il rilancio delle ferrovie e per avviare quel potenziamento che consentirà a Milano e all’Italia di affrontare al meglio il tema della mobilità odierna e futura che si determinerà con l’Expo del 2015. Dario Balotta

Uno dei dieci e più attivi Tratta Bergamo-Trevigliocomitati pendolari della Milano (gestore Trenitalia): Lombardia ha calcolato che 56 chilometri, un’ora di se si sommano i ritardi di percorrenza. un anno si arriva a una set- Lecco-Milano (gestore timana, che ovviamente Trenitalia) : 50 chilometri, potrebbe essere spesa un’ora e 39 minuti. Assodiversamente. Milano (gestore Ferrovie Anni di battaglie (addirit- Nord): 46 chilometri, un’ora tura si è arrivati a occupa- e 19 minuti. Mortarare i binari) sono serviti a Milano (gestore Trenitalia): poco. Raccontiamo, in un 45 chilometri, 45 minuti. altro artiAnni di «Per i pendolari della battaglie, colo, di due pendolari Laveno-Milano la si diceva, che hanno è forse settimana comincia ed trovato un per questo con un guasto. m o t i v o loro equilibrio. Le informazioni? che si senStorie che la Poche». te fanno notinecessità zia, perché per il resto è un di far nascere un vero e proquotidiano inferno. prio sindacato dei pendoRecentemente il Sole24Ore lari. ha pubblicato una ricerca «Quella dei pendolari è sui punti caldi delle ferro- ormai un’emergenza: bisovie in regione. Vediamoli. gna creare una lobby, un

gruppo organizzato in grado di far pesare in sede istituzionale richieste che sono indifferibili». Era l’appello lanciato da Legambiente un paio di

mesi fa e che ha trovato riscontro. Categoria, quella dei pendolari, in costante crescita: dal 2001 ad oggi si registra un incremento del 14,5%.

Per capire il perché di un simile fenomeno ci viene in aiuto l’Istat. I dati sono estrapolati dall’ultimo censimento: a Milano i residenti sono

OLTRALPE

In Europa i treni sono puntuali

Sette le principali lamentele di cui i comitati dei pendolari si fanno portavoce: puntualità, igiene, informazione, affollamento, climatizzazione, sicurezza, cortesia del personale. A ben vedere sono cose scontate, ma non è così per l’Italia. Ai due milioni di pendolari italiani, che si servono del treno, si rizzano i capelli quando leggono alcune interviste: «Se il treno ritarda cinque minuti noi rimborsiamo per intero il biglietto». A rilasciarla un dirigente delle Ferrovie spagnole. O ancora: «Quasi tutti i progetti messi in cantiere sono stati realizzati». Siamo in Francia, appena al di là delle Alpi, dove un chilometro di linea ad alta velocità costa 10 milioni di euro (nove nella menzionata Spagna) e in Italia se ne devono sborsare, per ogni chilometro, 32, senza peraltro avere almeno la soddisfazione di veder terminare l’opera in tempi umani. In Italia un pendolare spende, mediamente, 50 euro al mese e percorre in media 25 chilometri al giorno impiegandoci 40-45 minuti. Ecco allora i comitati. Una realtà ormai presente in tutte le regioni, che di anno in anno si presenta più strutturata, competente e agguerrita.

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ATTUALITÀ OB J MILANO

NUMERI Pendolari ferroviari in Italia di cui in Lombardia Diretti ogni giorno su milano Non residenti che entrano in Lombardia ogni giorno Spesa media mensile Distanza media giornaliera Tempo medio impiegato Principali comitati attivi Rete ferroviaria lombarda

2 milioni 350mila 170mila

167mila 50 euro 25 chilometri 40-45 minuti 10 1900 chilometri di cui il 53% a binario unico Stazioni 409 Treni in transito ogni giorno 1770 Vagoni 1200 Età media locomotori 30 anni Treni in ritardo entro i 5 minuti 88% i ritardi accumulati in un anno equivalgono ad una settimana Totali spostamenti (treno, auto, metro, tram, flibus, pullman) in Lombardia 15 milioni al giorno

TESTIMONIANZE

diminuiti dell’8,3%, così quali concentrati nella come una diminuzione più fascia del mattino, che va contenuta (meno 1,6%) si dalle ore 7 alle ore 9. Nella registra anche nei diversi sola Milano arrivano, via comuni della prima corona. treno, 170mila pendolari. L’inversione di tendenza Il fenomeno, bisogna dirlo, inizia a registrarsi già nei non è esploso all’improvvicomuni della seconda coro- so. I dati del censimento, na, che fanno registrare un infatti, sono stati raccolti nel più 1%, per finire al più 2001 e, pertanto, i mana7,1% dei comuni del resto ger delle ferrovie avrebbedella proro dovuto vincia di «Gli utenti delle Nord t e n e r n e Milano. devono aspettare le conto. Si tratta di Tarare il coincidenze per il s e r v i z i o una tend e n z a tempo massimo alle nuove comune a consentito dalla es as irgeebnbz ee tutta la frequenza dei treni». stato di regione. Sempre una ovviepiù persone, infatti, devo- tà disarmante. no raggiungere il luogo di Mauro Moretti, amminilavoro in treno. stratore delegato di Aggiungiamo che quoti- Trenitalia, afferma che «Il dianamente varcano, in piano industriale presentaentrata, i confini regionali to nel 2007 prevedeva l’au167mila persone. mento del 50% dell’offerta Complessivamente in ferroviaria nelle grandi citLombardia ogni giorno si tà in quattro anni. Però, purregistrano 15 milioni di troppo, non è stato finanspostamenti, il 22% dei ziato». I

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Tecniche di sopravvivenza Due storie di chi è riuscito a sfruttare a proprio vantaggio i disagi del disservizio. Le cronache abbondano di storie di pendolari che affrontano il quotidiano calvario. Noi andiamo in controtendenza, raccontando di due pendolari che hanno trovato, seppur faticosamente, un certo equilibrio. Quasi un augurio rivolto a tutti gli altri. Fabio Bettini ha 46 anni, abita a Lodi e da oltre 20 anni sale in treno per raggiungere Milano. Tre anni fa la scoperta: può caricare in treno anche la bicicletta. Risultato: mezz’ora guadagnata. Se le condizioni meteo non sono improponibili inforca la bici appena fuori casa: cinque minuti ed è alla stazione (se è costretto ad andarci in auto o con i mezzi ne impiega 20). Quaranta minuti di treno e scende alla stazione Centrale. Ancora una deci-

na minuti sui pedali ed è in ufficio. Ci sono degli inconvenienti però. Al di là delle condizioni meteo, le ferrovie potrebbero rendere agevole il carico della bici. O non c’è la carrozza riservata o se ci sono alcuni limiti tecnici. La soluzione: una bici pieghevole, che sta tra un sedile e l’altro.

DA VARESE A MILANO …LAVORANDO Quarant’anni, consulente per una società di marketing, ufficio in centro Milano, per molte ore al giorno incollato alla scrivania. Federico Palla è un pendolare. Prima arrivava al lavoro in auto. Meglio, ci provava: «O mi facevo venire l’ulcera o mi licenziavo». In mezzo alle due drastiche possibilità ecco spuntarne

una terza: il treno. Ma dopo i primi viaggi l’illusione di aver trovato il sistema giusto è svanita e si è reso conto che non era il massimo nemmeno la strada ferrata: ritardi, caldo d’estate, gelo d’inverno, sporcizia. Ma Federico ha trovato il suo equilibrio: «Non posso farci niente. Certo, quando c’è da protestare mi faccio sentire anch’io, ma nella speranzosa attesa che qualcosa cambi ho cercato di trarre i vantaggi che il treno offre». L’accordo con i datori di lavoro di recuperare in uscita quanto perde in entrata, portatile sulle ginocchia e soprattutto la non curanza dei ritardi. «Così ho trovato il mio equilibrio. Durante il viaggio ottimizzo il tempo e mi porto avanti».



ATTUALITÀ OB J MILANO

VACANZE A BASSO COSTO Una valanga di offerte “straordinarie” ma solo a prima vista. Basta indagare un po’ meglio e si scopre che non è tutto così conveniente. Ma le possibilità di partire spendendo poco si sono davvero moltiplicate, complici le vetrine on-line. E alcune iniziative sociali dei Comuni.

di CHRISTIAN D’ANTONIO Low cost, no frills, last minute. Ovvero basso costo, senza fronzoli, partenze all’ultimo minuto. Se si vuole andare in vacanza con l’occhio al portafogli si risparmia, eccome, imbattendosi in lunghe (a volte estenuanti) ricerche sul web e tra le agenzie

Spiagge lung prezzi corti

tradizionali. Ma la fregatura, spesso occultata sapientemente, è in agguato.

DOVE C’È RISPARMIO Mettiamo da parte i “pacchi” più eclatanti, quelli che palesemente non hanno corrispondenza tra offerta e realtà. Resta un mare di proposte a ridos-

so dell’estate per spendere poco accontentandosi. Anzitutto bisogna sapere che se si abbatte il costo della consulenza di un operatore turistico, organizzandosi il viaggio-faida-te gli occhi devono essere ben aperti. La legge tutela le nostre aspettative da parte delle promesse dei professionisti.

Più intricato diventa l’individuazione delle responsabilità con qualsiasi tipo di acquisto a distanza. Expedia.it è ad esempio il paradiso delle partenze “in proprio”. Ci si prenota l’hotel, la macchina, il biglietto aereo su internet. Ma il sito non garantisce la qualità dei servizi o, ancora peggio, nessuna

ricopertura in caso di overbooking. In alcuni casi le spese di dimezzano, ma se qualcosa va storto non ci sarà un agente Expedia a cui rivolgersi. Lowcostholiday.it (tel. 0245074708) ha perlomeno un ufficio a Milano e degli interlocutori fisici. Non propone solo partenze immediate ma possibi-

Lowcostholiday.it ed Espedia.it sono solo due dei siti Internet che permettono di prenotare in proprio viaggi e servizi. Declinano la responsabilità sulla qualità dei prodotti ma permettono risparmi notevoli sulle proposte turistiche.

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LA RETE DELL’AFFARE

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I CONSIGLI DELL’ADICONSUM Meno spese non sempre significa meno rogne. Ecco i sette comandamenti per chi vuole approfittare delle offerte con “giudizio”.

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Leggere con attenzione anche nel dettaglio le clausole del contratto di viaggio, che sia presso un’agenzia fisica o virtuale. Se si vuole abolire i costi dei professionisti del turismo bisogna far da sé ma usando più buon senso.

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Spesso le vacanze vengono abbinate a proposte di cure (specialmente dentistiche) all’estero. In totale costano meno entrambe. Difficile però far valere i diritti del paziente in un Paese straniero.

he ghe

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Inutile essere diffidenti a priori. Le statistiche Adiconsum dimostrano che non ci sono picchi di “pacchi” per i viaggi low cost o last minute rispetto a quelli tradizionali. Esistono dei siti web che mettono a confronto le offerte dei singoli operatori o compagnie aeree.

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La normativa del 1999 fu la prima a stabilire le norme base per gli acquisti su Internet. Dall’anno scorso due decreti (145 e 146/2007) definiscono la condotta sleale e come viene punita.

Attenti alla formula roulette. Vi propongono di partire a prezzi stracciati ma si riservano la possibilità di farvi cambiare destinazione all’ultimo momento, restando il costo bloccato. In questo caso non si può impugnare il contratto.

lità di prenotare viaggi per tutta la stagione. I last minute sono facilmente individuabili nel sito. Per il resto, le offerte sono selezionate in base alle disponibilità più vantaggiose di decine di tour operator. Anche le realtà più strutturate e consolidate, come Alpitour, stanno venendo incontro alla voglia di par-

tenze a basso costo. Sul sito dell’operatore alla voce “vacanze low cost di qualità” si trovano una serie di proposte, specie marittime, che vengono aggiornate notte e giorno in tempo reale con la disponibilità di posti. Molto gettonate le Canarie e le Baleari, da sempre il piatto forte di Alpitour.

ANCHE A RATE La tendenza generale è approfittare delle offerte e ridurre i tempi di permanenza. Ma già l’anno scorso, un italiano su 20 ha preferito comprare un viaggio al di là delle sue possibilità e rateizzare il pagamento. Agos, Findomestic e Intesa San Paolo generalmente propongono: anticipo del 25% della quota e successive 6/8 rate. Si deve produrre la copia della busta paga (o dell’assegno di pensione) e per i crediti di viaggi tra 5 e 10mila euro si possono chiedere anche 30 rate.

Il tasso è generalmente fisso e si aggira intorno all’8%. Alcune banche, come Unicredit, pongono dei termini per la richiesta che poi sarà valutata: generalmente il tutto deve essere presentato entro fine luglio. Alla Consob è arrivata una segnalazione che ha messo in allarme il settore: una banca aveva trasformato all’insaputa dei clienti i soldi prestati in un investimento azionario. Attenzione dunque a quello che si sottoscrive.

FAMIGLIE E BIMBI Per l’universo delle famiglie e dei bambini al seguito le opzioni sono tante. Alpitour con il programma “Prenota prima” fa risparmiare il traghetto o il pernottamento al bimbo su alcune destinazioni della Sardegna. Sul sito viaggi.ciao.it ci sono elencate molte esperienze di vacanze con bimbi al seguito e sono gli stessi clienti a dare

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Tutti i costi accessori non richiesti sono generalmente riportati nei siti in forme poco chiare (ad esempio: caselle delle assicurazioni già “flaggate”). Altre volte ci si imbatte in risultati di ricerche che danno come più visibile il percorso o il vettore più costoso. Si può ricorrere contro questi trucchi ingannevoli ma spesso si demorde perché si tratta di poche decine di euro. In alternativa: meglio segnalarlo alle associazioni di consumatori che possono dal prossimo luglio intentare le class action.

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Le variazioni di costo a viaggio prenotato sono ammissibili solo fino al 10% per rincari del carburante o aggiustamenti nel tasso di cambio. Per tutto il resto la legge tutela i reclami dei clienti.

un voto ai servizi e alla qualità dei viaggi. Il tutto sembra abbastanza libero e trasparente. Il nostro Comune ha in ogni caso in programma l’offerta “Estate Vacanza” dove la vacanza si associa ad attività ricreative e culturali. I soggiorni iniziano il 16 giugno e finiscono il 5 settembre (numero verde 800273709). Il settore Servizi alla persona e Promozione sociale del Comune di Sesto San

Giovanni invece propone destinazioni mirate con partenze prefissate per gli anziani (tel. 0236583621). Per 15 giorni di vacanza gli ultrassessantenni pagheranno, in base alla fascia di appartenenza, dai 283 ai 565 euro. Iniziative simili sono state adottate da parecchi Comuni dell’hinterland, basta contattare l’ufficio comunale competente in tempo per mettersi in graduatoria. I

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MESTIERI OB J MILANO

LA STORIA

Sempre tagli di alta qualità

IL MACELLAIO

Macellerie,il vuoto oltre il bancone

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Ercole ha iniziato con il padre ad Arcore e ora gestisce una “boutique” di alto livello.

Mancano gli addetti, sia nell’industria di lavorazione delle carni che nella grande distribuzione. I giovani sono poco invogliati anche perchè non c’è una formazione professionale adeguata. di RICCARDO GIULY L’Italia (Lombardia, in testa) ha “fame” di macellai. La “filiera” della carne mette a disposizione notevoli opportunità di impiego, ma fa fatica a reperire sul mercato le professionalità di cui ha bisogno. I giovani italiani non sembrano attratti dall’idea di andare a lavorare in una macelleria, e così nel settore cresce la manodopera straniera. Il problema riguarda l’industria, ma comincia a farsi sentire anche nella grande distribuzione e nel commercio al dettaglio. Eppure quelli “in palio” sono posti stabili e discretamente remunerati. Alle difficoltà legate al reclutamento del personale, si aggiungono poi quelle relative alla formazione. Di fatto non esistono indirizzi di studio strutturati.

Industria Nel nostro Paese l’industria della lavorazione e trasformazione della carne si concentra

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nel centro-nord. Il settore dei bovini ha fatturato quasi 6 miliardi e mezzo di euro nel 2006. Le operazioni in un macello si dividono in due fasi: la prima (che comprende l’uccisione dell’animale, lo scuioamento, il taglio della testa…) serve a “preparare” la seconda: il “disosso”, cioè la divisione della carcassa in parti diverse. Gli addetti impegnati nella prima fase lavorano su una sorta di catena di montaggio, l’attività è faticosa, ma non comporta una preparazione particolare. Preparazione che è, invece, richiesta per i disossatori. «Le imprese» osserva Francois Tomei, direttore di Assocarni, l’associazione imprenditoriale di categoria «cercano personale, ma faticano a trovarlo. C’è una notevole richiesta di disossatori. Su

questa figura abbiamo un problema di ricambio generazionale. Ci sono pochi giovani e mancano percorsi formativi dedicati. Il settore ha bisogno anche di operai per la prima fase della macellazione, ma qui il reclutamento è meno difficoltoso, soprattutto grazie alla presenza di lavoratori stranieri». Il quadro non cambia nel comparto suino (7 miliardi e mezzo di euro di fatturato nel 2007).

A supplire alla carenza di personale ci sono gli stranieri, soprattutto nel settore industriale.

Grande distribuzione

Ci sono buone possibilità di inserimento anche nelle catene della grande distrib u z i o n e . All’interno del reparto macelleria sono presenti due profili: l’addetto alla macelleria e il macellaio specializzato. Il primo si occupa del confezionamento e della prezzatura delle carni, provvede al caricamento dei

Nel 2009 festeggerà i 50 anni di attività, tutti nella stessa bottega: un piccolo negozio in viale Brianza, a Milano, stipato di tagli di carne pregiata (rigorosamente piemontese) e salumi, divenuto col tempo un punto di riferimento obbligato per chi (privati e ristoranti “stellati”) è disposto a pagare qualche euro in più in cambio di prodotti di altissima qualità. Ercole Villa, classe 1938, ha iniziato a fare questo mestiere da ragazzino, dando una mano al padre che aveva una macelleria ad Arcore, in Brianza. Da allora, è sempre rimasto dietro al bancone. «Ormai è cambiato tutto. Una volta i giovani entravano a bottega e imparavano il lavoro. Adesso è difficile trovare qualcuno disponibile: la prima cosa che ti chiedono è: quanto mi dai? Poi se gli dici che devono lavorare anche al sabato… tanti saluti». La sopravvivenza dei negozi al dettaglio è sempre più a rischio, soprattutto nelle città. «Fino a un po’ di anni fa a Milano eravamo in 1.200, adesso siamo 300. Con la concorrenza degli ipermercati resiste chi punta sul prodotto di alta qualità. Poi c’è un problema di ricambio generazionale: i figli non vogliono seguire i padri e i piccoli negozi, prima o poi, sono destinati a chiudere». Villa ha due dipendenti fissi: uno italiano, che è con lui da 25 anni, e un giovane indiano. Questo mestiere ce l’ha nel sangue. «Io ho sempre lavorato con tanta passione e tanto impegno. Senza non vai da nessuna parte. Gratificazioni? La prima è sapere che i clienti sono soddisfatti». E che clienti. Villa non fa nomi («Io ho riguardo per tutti»). Gliene scappa solo uno: un certo George Bush, che di passaggio in Italia per una visita ufficiale ha assaggiato la sua tagliata di “fassona”… banchi a libero servizio, controlla la freschezza delle merci, ritira quelle non idonee alla vendita. Il secondo è più specializzato, compie le operazioni di disosso , di porzionatura delle carni, serve e consiglia i clienti nella vendita al banco. «Il reperimento non è facile» spiega Maria Matera, responsabile della selezione e sviluppo risorse umane della Coop Lombardia «mancano macellai specializzati, ma si fa fatica anche a trovare persone da addestrare. L’interesse verso questa professione va scemando. È un’attività impegnativa, che prevede un’alta manualità, che non si impara dall’oggi al domani». Un altro “freno” al reclutamento sono gli orari: a pochi piace lavorare al sabato e, ancor meno, alla domenica.

Negozi al dettaglio In Italia ci sono 32mila macellerie, con 80mila addetti. Il set-

tore vive una fase delicata, legata anche alla mancanza di ricambio generazionale . Negli ultimi 10 anni ha chiuso circa il 20% degli esercizi. Eppure le opportunità di impiego non mancano. «Le prospettive in termini di occupazione» spiega Maurizio Arosio, presidente di Federcarni, l’associazione di settore di Confcommercio «sono positive. L’ampliamento delle referenze merceologiche consente al macellaio di essere un consulente gastronomo e di trasformare la propria attività in una vera gastronomia. Trovare personale qualificato è, però, molto difficile. Per questo Federcarni ha attivato corsi di avviamento e di riqualificazione». Nel comparto al dettaglio sta aumentando il personale straniero, più disponibile a rimanere in macelleria dalle 12 alle 14 ore giornaliere, compreso il sabato.


LEGALE

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Ho lavorato presso una azienda metalmeccanica come operaia di 4° livello con mansioni che comportano l'uso continuativo di strumenti vibranti (avvitatori). Sono stata costretta ad assentarmi più volte a causa di dolori sempre più acuti al gomito destro. Mi è stata poi accertata una malattia (epicondilite) aggravatasi sino a divenire cronica. Anche molte colleghe hanno subito questo calvario. Purtroppo l'Inail mi ha respinto la domanda di infortunio e quindi l'azienda mi ha licenziata per "superamento del periodo di comporto". E' giusto essere licenziata per essere stata “rovinata” dal lavoro?

Maria – Sesto San Giovanni

LA DOMANDA

per le vostre domande: jobmilano@editre.it - fax 0245478930

INFERMIERI

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Posto fisso anche per gli extracee ROVINATA DAL LAVORO E POI LICENZIATA

Non ci resta che il Tribunale Dopo il no dell’Inail l’unica strada da percorrere è quella del ricorso contro l’Istituto e l’azienda. Fondamentale la perizia del medico legale di parte che dimostri l’origine professionale dell’invalidità. I Gentile signora, deve opporsi al licenziamento. I suoi malesseri e quindi le sue assenze sono state determinate dalla ripetitività dei gesti che lei ha effettuato nel corso del rapporto di lavoro. Per fare questo si deve rivolgere all'ufficio legale del sindacato e dare mandato di aprire un contenzioso in tribunale nei confronti dell'azienda. Deve quindi ricorrere

anche nei confronti dell'Inail per il riconoscimento dell'infortunio o malattia professionale. A questo scopo deve incaricare un medico legale per effettuare una perizia che certifichi l'origine della sua patologia. In ogni caso si può rivolgere al patronato sindacale. Il fatto che altre lavoratrici abbiamo contratto gli stessi o simili malesseri in questo processo produttivo, è importan-

Un caso analogo si è concluso con la riassunzione e il risarcimento dei danni.

te per dimostrare l'origine professionale della malattia; nel caso poi l'azienda abbia nel frattempo modificato la linea di produzione, può essere un elemento rilevante in questo contenzioso. Abbiamo gestito una causa su problemi analoghi, in cui il giudice ha riconosciuto la validità del nostro ricorso ed ha costretto l'azienda a riassumere la lavoratrice e ad assegnarle mansioni compatibili; la stessa ha anche ottenuto il pagamento della retribuzione per il periodo compreso tra il licenziamento e la riassunzione. Abbia fiducia! Non è facile ma si può rivendicare con

Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Cisl e Cgil contro l’Ospedale San Paolo che aveva discriminato alcuni lavoratori.

Anche i lavoratori extracomunitari possono essere assunti a tempo indeterminato in un ente pubblico e hanno diritto alla stabilizzazione del posto. Lo ha deciso un’ordinanza del giudice del Tribunale di Milano, Carla Bianchini, che ha accolto un ricorso di Cisl e Cgil milanesi. Il sindacato si è appellato al caso di 41 lavoratori extracomunitari (tra infermieri, tecnici e operatori sanitari) in forza all’Ospedale San Paolo i quali, pur avendone maturato i requisiti (un certo numero di contratti a termine o come collaboratori, ripetuti nel tempo), per via della cittadinanza non italiana non erano stati ammessi, dalla direzione del nosocomio, alle procedure per la stabilizzazione del posto nel pubblico impiego, introdotte con le leggi finanziarie 2007 e 2008. Il giudice, nell’ordinanza depositata il 30 maggio (il ricorso risale al 20 marzo 2008), ha dichiarato “il comportamento discriminatorio dell’Azienda Ospedaliera San Paolo” e ha ordinato “alla stessa di ammettere i dipendenti extracomunitari già assunti con contratto a termine o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa alle procedure di stabilizzazione previste dalle norme di legge e dalle norme contrattuali fermi restando gli ulteriori requisiti diversi dalla cittadinanza”.

successo i propri diritti. Approfitto in chiusura della sua domanda per fare una precisazione sul cosiddetto “superamento del periodo di comporto" ovvero il periodo massimo che ogni contratto prevede di assenza per malattia. Quando si incorre in malattie lunghe, bisogna sapere bene cosa prevede il proprio contratto di categoria. Molti lavoratori vengono licenziati perchè credono ancora alla “leggenda

metropolitana” per cui si possano fare 6 mesi di malattia continuativa, riprendere per pochi giorni il lavoro e poi continuare la malattia per altri 6 mesi. Non è così. I Maria Quarato Ufficio Tecnico-legale

UFFICIO TECNICO-LEGALE CISL Via Tadino 23 - Milano Tel. 0220525320 ut.tadino@cisl.it

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Vivo a Milano e sono un lavoratore a tempo indeterminato. Ho una moglie e un figlio, ma facciamo sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese con i conti. Ci siamo indebitati per la casa e per alcuni altri acquisti per gli elettrodomestici. Ho paura di finire in mano a persone prive di scrupoli. A chi potrei rivolgermi?

Medicine urgenti, dal’11 maggio anche senza ricetta Dall'11 maggio 2008 diventa più facile avere le medicine urgenti in farmacia quando non si riesce a trovare il medico per la prescrizione, soprattutto durante il week end. Infatti un decreto del ministro della Salute del 31 marzo 2008 prevede che in situazioni d'emergenza i malati cronici, ma anche chi sta seguendo una terapia antibiotica o è stato appena dimesso da un ricovero, hanno la possibilità di ottenere il farmaco senza ricetta pagandolo per intero. Il farmacista potrà consegnare solo la confezione con il più basso numero di unità del farmaco. Questo, però, sarà possibile solo se in farmacia risultano altre ricette analoghe, ovvero se il paziente esibirà un documento che confermi la patologia per cui è indicato il farmaco, o una ricetta scaduta da non oltre 30 giorni, salva la conoscenza diretta dell'assistito da parte del farmacista. In ogni caso restano escluse da questa modalità semplificata le sostanze stupefacenti o psicotrope.

Imagoeconomica

Nicola C. - Milano

LA DOMANDA

JOB CONSUMI

MUTUO E ALTRI PRESTITI, NON SO COSA FARE

Strozzati dai debiti? Un’alternativa c’è Il fenomeno è in continua, costante crescita. Le cause sono molteplici e gli usurai sempre in agguato. Evitarli si può grazie anche a iniziative come quella promossa da Adiconsum e Fiditalia. I Purtroppo il suo caso è simile a tante segnalazioni che riceviamo ogni giorno. Il fenomeno del sovraindebitamento delle famiglie italiane risulta in sensibile crescita. Tra le cause molte sono note, come ad esempio le speculazioni selvagge post euro, un licenziamento o una malattia, la precarietà del lavoro, l’aumento della rata del mutuo: tutti eventi che creano difficoltà impreviste. Altre cause, invece, sono meno conosciute: pen-

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so all’uso smodato e non responsabile del denaro, a separazioni e divorzi, alla dipendenza dal gioco d’azzardo. La nostra è una delle maggiori associazioni di consumatori ed è impegnata da anni nella prevenzione e nella lotta all’usura. Da noi può trova-

re esperti che possono aiutarla nella gestione del bilancio familiare. Inoltre di recente Adiconsum ha sottoscritto con Fiditalia, società leader nel settore del credito, un accordo di collaborazione per contrastare il sovraindebitamento e l’usura e per favorire un accesso legale al

Prestiti fino a 26.000 euro al 6,20% per i soggetti a rischio usura.

in breve

Rateizzabili le maxi bollette del gas: multata l’Eni L’Eni dovrà sborsare 3 milioni e 240 mila euro per non aver informato gli utenti sulla possibilità di rateizzare le bollette del gas di importo elevato, come quelle del conguaglio annuale. Lo ha deciso l’Autorità per l'energia elettrica e il gas attraverso la delibera n. VIS 40/08 del 14 aprile 2008. In pratica l’Autorità ha accertato che la società del gas, nel periodo dicembre 2004 – settembre 2007, non scriveva in chiaro sulle bollette con grossi importi che questi ultimi potevano essere pagati a rate dal cliente. Di conseguenza circa il 96% delle bollette rateizzabili sono state pagate in un’unica soluzione dalla maggioranza dei clienti per scarsa informazione.

credito. L’accordo prevede la concessione di prestiti personali, fino a 26.000 euro, a un tasso di circa il 6.20%, a favore di soggetti a rischio che si rivolgono agli sportelli dell’associazione. La valutazione delle richieste, la selezione e l’istruttoria delle pratiche saranno curate da Adiconsum mentre i prestiti personali verranno erogati da Fiditalia. Il Fondo di 5 milioni di euro stanziato da questa società si affianca con gli stessi criteri al fondo anti-usura del ministero dell’Economia, gestito fin dal 1998 da Adiconsum, creando di fatto un nuovo strumento di accesso legale al credito in grado di rispondere alle richieste di aiuto dei consumatori in difficoltà. Tra le condizioni di accesso

al fondo ricordiamo: 1. l’effettivo stato di bisogno del richiedente e la serietà della ragione dell’indebitamento; 2. la capacità di rimborso del finanziamento concesso; 3. l’entità dell’indebitamento non superiore a 26.000 euro (escludendo il mutuo casa se in regola con i pagamenti delle rate); 4. la sottoscrizione del debito per esigenze personali e non per conto di esigenze d’impresa. I Tommaso Di Buono Segretario generale Adiconsum

ADICONSUM Via Tadino 23 – Milano Tel. 0220525340 adiconsum_milano@cisl.it


PREVIDENZA

JOB MILANO

Sono un lavoratore dipendente che ha lavorato per parecchi anni in ambienti a contatto con le fibre di amianto. Mi è stato detto che l'ultima legge Finanziaria avrebbe riaperto i termini per le richieste di riconoscimento dei benefici previdenziali legati all’attività lavorativa sull'amianto. È vero? Giorgio – San Giuliano Milanese

LAVORATORI DELL’AMIANTO

La Finanziaria prolunga i benefici È possibile chiedere i benefici previdenziali anche per il periodo successivo al 1992 e comunque non oltre il 2 ottobre 2003. Ecco come e quando presentare la domanda di ammissione. 2007 n° 247 (art. 1, commi 20, 21 e 22) contiene disposizioni in materia di benefici previdenziali in favore di specifiche categorie di lavoratori che abbiano svolto attività lavorativa con esposizione all’amianto. In realtà non si può parlare di riapertura dei termini ma, semmai, di un prolungamento dei termini. La norma, infatti, riconferma la validità delle certificazioni rilasciate dall’Inail per il conseguimento dei benefici previdenziali previsti dall’art. 13 comma 7 della legge 257/92 ai lavoratori, dipendenti da aziende interessate dagli atti di indirizzo del ministero del Lavoro, che abbiano subito l’esposizione all’amianto durante l’attività lavorativa per periodi anche suc-

cessivi al 1992 (quando entrava in vigore la legge 257 che prevedeva, tra l’altro, la dismissione dell’amianto) fino all’avvio dell’azione di bonifica e, in ogni caso, verificatisi al massimo entro il 2 ottobre 2003. L'atto di indirizzo del ministero è un documento che identifica, nello specifico, sia le aziende interessate sia eventuali reparti di aziende in cui abbiano prestato attività lavorativa dipendenti a contatto con la sostanza amianto nella concentrazione individuata dalla legge; tale concentrazione media annua non deve essere inferiore a 100 fibre/litro come valore medio su otto ore al giorno o comunque sulla durata oraria giornaliera prevista dai contratti nazionali di lavoro. In altre parole, in

la Previdenza sociale, di concerto con il ministero dell'Economia, i lavoratori interessati devono presentare domanda all'Inail tassativamente, a pena di decadenza dal diritto, entro il 27 maggio 2009. I benefici connessi al riconoscimento del rischio amianto si concretizzano in una maggiorazione contributiva dei periodi di esposizione; questi periodi vengono rivalutati dell’1,25% e questa maggiorazione varrà solo per determinare la misura della pensione e non per il diritto alla pensione stessa. I Paolo Zani Responsabile Inas Cisl Milano

INAS CISL Via Benedetto Marcello 18 Tel. 0229525021 milano@inas.it

Pagamento “quattordicesima” sulle pensioni basse L’Inps ha fornito alle proprie strutture periferiche le indicazioni necessarie al pagamento della cosiddetta quattordicesima sulle pensioni di importo basso, che sarà erogata durante il prossimo mese di luglio. I pensionati, in proposito, dovrebbero aver già ricevuto la relativa comunicazione, da parte dell’istituto previdenziale. La somma aggiuntiva alle pensioni basse, erogata una volta all’anno, è stata introdotta dalla legge n.127/07. Il beneficio, decorrente dal 2008, è stato già anticipato nel 2007, in favore degli aventi diritto: pensionati di età pari o superiore a 64 anni, in possesso di reddito personale non superiore a determinati limiti, fissati annualmente. Riportiamo, di seguito, il nuovo limite di reddito e gli importi della somma aggiuntiva per l’anno 2008: - Limite di reddito personale: 8.640,84 euro - Importi massimi della somma:

in breve

I Sì, la legge 24 dicembre

assenza di questi “atti di indirizzo” potrebbe non essere sufficiente dimostrare di aver lavorato a contatto con l’amianto. I lavoratori interessati sono solo ed esclusivamente quelli che: l. abbiano presentato all’Inail, entro il 15 giugno 2005, la domanda di certificazione dell’attività lavorativa svolta con esposizione all’amianto; 2. abbiano lavorato con esposizione all’amianto in aziende individuate dagli atti di indirizzo del ministero del Lavoro, sulla base dei quali sono state rilasciate le certificazioni da parte dell’Inail, per più di dieci anni; 3. non siano titolari di pensione da data anteriore al 1° gennaio 2008. Ai sensi e per gli effetti del decreto 12 marzo 2008 del ministero del Lavoro e del-

LA DOMANDA

per le vostre domande: jobmilano@editre.it - fax 0245478930

Anni di contributi/Dipendenti Fino a 15 Da 16 a 25 Da 26 in poi

Anni di contributi/Autonomi Fino a 18 Da 19 a 28 Da 29 in poi

Somma anno 2008 336 euro 420 euro 504 euro

L’Inps dichiara, inoltre, di essere già in possesso dei redditi riferiti all’anno 2007, richiesti tramite i modelli Red 2008, quindi non è necessaria la presentazione di ulteriori modelli Red. Qualora, invece, un pensionato preveda di superare, nel 2008, il limite di reddito stabilito per la corresponsione del beneficio, potrà presentare alla competente sede Inps apposita dichiarazione, utilizzando lo specifico modello, indicando di non aver diritto al beneficio in pagamento nel prossimo mese di luglio.

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CASA

Sono un inquilino delle case popolari dell’Aler di Milano e abito in un alloggio nella zona del Giambellino da circa 16 anni. Agli inizi di maggio mi sono arrivati i bollettini dell’affitto con un aumento molto elevato rispetto a quello che pagavo prima. Io sono un lavoratore dipendente che percepisce circa 1.400 euro mensili, con 2 figli e mia moglie a carico e, adesso, tra il nuovo affitto e le spese non so se riuscirò ad arrivare alla fine del mese. So che chi sta in un alloggio privato paga molto di più…. ma queste non dovrebbero essere case popolari per i lavoratori? Che cosa posso fare? Sandro Mancini - Milano

per le vostre domande: jobmilano@editre.it - fax 0245478930

Agenziafotogramma

MILANO

LA DOMANDA

JOB

IL CANONE DELL’ALER È MOLTO ALTO, COSA FARE?

Affitti esagerati Autoriduciamoli! I sindacati degli inquilini hanno deciso di rispondere così all’applicazione della legge regionale con cui vengono aumentati i prezzi degli alloggi popolari mettendo in crisi singoli utenti e famiglie. I Egregio signore, l’aumento dell’affitto e delle spese che si è trovato nei nuovi bollettini deriva dall’ applicazione della legge regionale n° 27/2007, che ha previsto una radicale modifica del sistema di calcolo sia dell’affitto, sia del reddito familiare al quale viene applicato il nuovo sistema dell’Isee/Erp. Per completezza di informazione le dirò anche che questi aumenti decorrono dal mese di gennaio e, quindi, l’Aler le chiederà pure gli arretrati per i mesi precedenti. Si tratta di una legge ingiusta fatta solo per ingrassare i bilanci dell’Aler, facendo pagare agli inquilini la cattiva gestione delle case popolari, lasciando nel contempo i quartieri nel degrado. L’Aler Milano, poi, ci ha messo del suo applicando la legge nel peggiore modo possibile sia nel merito che nella procedura. Ha infatti applicato i valori massimi e, in modo unilaterale ed in contrasto con i più elementari diritti di informa-

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zione e di trasparenza, non ha neppure inviato agli inquilini, come invece previsto dalla legge, la scheda con la spiegazione degli elementi sui quali è stato calcolato il nuovo affitto e l’Isee/Erp delle famiglie. Il risultato è stato che la maggior parte delle famiglie delle case popolari ha avuto un aumento spropositato dell’affitto (che si è aggiunto ai prezzi già eccessivi dei servizi e del riscaldamento) e senza saperne la motivazione. In realtà i sindacati degli inquilini è da qualche mese che, attraverso volantini e assemblee, hanno avvisato gli interessati degli effetti della nuova legge regionale e hanno anche organizzato più di una manifestazione sotto il palazzo della Regione Lombardia, prima per non farla approvare e, poi, per cambiarla.

sotto la sede dell’Aler, di non fare pagare questi aumenti, organizzando l’autoriduzione dei bollettini di affitto e mantenendo gli stessi importi del trimestre precedente. Questo è l’unico modo per mettere veramente in crisi le nostre controparti e riaprire una nuova trattativa che tuteli gli interessi delle migliaia d’ inquilini delle case popolari. Peraltro per gli inizi di giugno sono già previsti incontri in sede regionale tra i sindacati e l’assessore alla partita. La invitiamo quindi a recarsi presso la sede del Sicet più vicina per la compilazione dei bollettini autoridotti e a partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione che verranno organizzate. I

A Milano e provincia i sindacati degli inquilini, unitariamente, hanno anche deciso, oltre alla mobilitazione

SICET Via Tadino 31 - Milano Tel. 0229522100/0229521797 milano.spinelli@sicet.it

Leo Spinelli

Segretario generale Sicet

FORMAZIONE SINDACALE

Cento ore a“lezione” per aggiornarsi Al via un percorso destinato ai dipendenti di alcune strutture della Cisl.

Il 28 febbraio ha preso avvio il progetto di formazione continua Fo.S.Mi. Formazione Sindacale Milano, destinato ai dipendenti di Cisl Milano Servizi, Filca Cisl Lombardia, Filca Cisl Milano, Cisl Pavia, AssiCisl Bergamo, e finanziato con le risorse di Foncoop, il fondo interprofessionale per la formazione continua cui aderiscono molte strutture della Cisl. Questo primo progetto è destinato a 40 operatori e operatrici ed è finalizzato ad aggiornarne, arricchirne e adeguarne la professionalità. In particolare gli obiettivi del percorso formativo sono: sviluppare le conoscenze dei partecipanti, le loro competenze relazionali e comunicative, le abilità trasversali, orientate sia al miglioramento delle prestazioni sia all’auto-realizzazione personale e al benessere organizzativo. L’avvio dei moduli didattici sarà preceduto da due attività propedeutiche: la redazione di un bilancio delle competenze e la definizione di un’analisi dei fabbisogni formativi. Dai risultati si approderà alla personalizzazione del percorso per ciascun partecipante, che disporrà – all’interno delle 100 ore previste – di 60 ore di formazione da realizzare scegliendo fra diversi moduli, all’interno di “pacchetti” programmati in relazione agli specifici obiettivi del piano. Il monte ore formativo complessivo sarà pari a 100 ore di cui 40 d’aula, 50 di formazione a distanza e 10 di apprendimento nell’esperienza pratica di lavoro (training on the job). Il fattore cruciale del successo del progetto saranno l’impegno e la motivazione delle persone coinvolte nel percorso d’apprendimento. Un ruolo centrale sarà ricoperto dal Comitato di pilotaggio - composto dai rappresentanti delle organizzazioni beneficiarie, dell’ente attuatore nonché da Coo.form e APQ (Associazione Progetto Quadri e Alte Professionalità) – che procederà alla redazione di un Piano della Qualità messo a punto con la collaborazione di importanti figure del mondo accademico come il professor Cocozza docente alla Luiss “Guido Carli” di Roma. Una funzione decisiva verrà esercitata anche da Coopform nazionale, ente bilaterale della cooperazione per la formazione e ambiente, cui è affidato il compito di certificare i processi formativi e le competenze acquisite dai singoli partecipanti.


730 errato? Tranquilli, si corregge C’è tempo fino al 25 ottobre se il saldo è a favore del contribuente, fino al 31 luglio, se invece il dichiarante deve pagare. I Gentile lettore, le comunico che può correggere il modello 730. La normativa fiscale, infatti, consente fortunatamente di correre ai ripari. La dichiarazione da lei presentata potrebbe essere corretta sia attraverso il modello 730 integrativo, sia attraverso il modello unico di rettifica. La scelta dipenderà dal risultato prodotto dalla correzione della dichiarazione. Potrà ricorrere al modello 730 integrativo, da presentarsi tramite un Caaf entro il 25 ottobre, qua-

lora le modifiche apportate determineranno un risultato a suo vantaggio, come l’aumento del credito o la diminuzione del debito Irpef. In tale ipotesi il rimborso avverrà tramite il suo sostituto di imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), con la mensilità di dicembre. Nel caso in cui, invece, il risultato della correzione sia a suo svantaggio, in quanto produce un aumento del debito verso l’erario o diminuzione del credito, potrà utilizzare il modello Unico correttivo nei

JOB

730

E le tasse diventano leggere

Imagoeconomica

HO DIMENTICATO ALCUNE SPESE

Semplice da compilare Rapido nei rimborsi Comodo per i pagamenti Tranquillo per la conformità Tutti i Caaf di Milano e provincia

termini, se presentato entro il 31 luglio 2008 , o integrativo, attraverso l’istituto del ravvedimento operoso, che comporta l’aggravio di relative sanzioni ridotte ed interessi sulle differenze, purché la correzione sia effettuata entro il 31 luglio 2009. Tenga presente, inoltre, che il ravvedimento operoso consente di limitare l’aggravio delle sanzioni rispetto ad una contestazione diretta da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Le preciso, infine, che la ret-

Per sapere tutto su come compilare il 730 consulta la nostra guida, la trovi sul sito www.jobmilano.it

tifica tramite il modello Unico può essere utilizzata anche in presenza di un risultato a suo vantaggio. È sufficiente destinare il credito a rimborso, oppure come eccedenza da inserire nel modello 730, dell’anno successivo. I Vincenzo Vita Responsabile Caaf Cisl

CAAF CISL Via Tadino 23 – Milano Tel. 0220525301 vincenzo.vita@cisl.it

REGIONE - CHE C’È DI NUOVO TUTELA CONSUMATORI

Un fondo per aiutare le famiglie sovraindebitate Famiglie sovraindebitate, che sempre più ricorrono al credito al consumo negli acquisti? Prezzi dei beni di largo consumo che continuano a correre all’insù? Tra le tante iniziative con le quali rimediare a queste difficoltà si inserisce ora quella della Regione Lombardia, d’intesa con le varie associazioni di difesa dei consumatori. In sostanza l’ente regionale “sborsa” loro 430.000 euro perché possano “inventarsi” delle azioni in grado di lenire gli effetti sempre più opprimenti del carovita. È una collaborazione che funziona dal 2003 sulla base di una normativa regionale volta alla tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini. In Lombardia sono circa 300 gli sportelli e le sedi locali delle associazioni dei consumatori.

il compenso sarà esente da imposizione fiscale.

DOTE SCUOLA

Un sito Internet e un numero verde per saperne di più “Dote scuola”, ovvero una specie di “tesoretto” che la Regione Lombardia mette a disposizione delle famiglie per accompagnare i loro figli nel percorso scolastico. Tre i tipi di “dote”: per la libera scelta della scuola, per il merito, per la “permanenza del sistema educativo” (per i libri di testo, gli assegni e le borse di studio). Informazioni sul sito www.dote.regione.lombardia.it - call center 840.00.00.09 (da fisso e dalla Lombardia) e 02.999.60.801 (da cellulare o fuori Lombardia).

INFANZIA LAVORO

Convenzione con Inail e Inps per i lavoratori occasionali Si chiamano “prestazioni occasionali di tipo accessorio”. In realtà sono quei lavori “occasionali”, non riconducibili ad alcun contratto di lavoro, in quanto del tutto saltuari. L’esempio tipico è il lavoro svolto in occasione della vendemmia o della raccolta del pomodoro (o anche baby sitter e badanti di professione). Questi lavoratori “stagionali” di fatto sono privi di qualsiasi copertura previdenziale e antinfortuni e quindi anche il datore di lavoro corre i suoi bravi rischi. Ora la Regione è corsa ai ripari con una convenzione con Inps e Inail che viene a sanare questa situazione, con l’aggiunta che per il lavoratore

Classi primavera per i bimbi fra i due e i tre anni Si chiamano “Classi primavera”, ospitano bambini fra i due e tre anni e nel prossimo anno scolastico offrono 4.500 posti che si aggiungono, non si sostituiscono, a quelli a disposizione negli asili nido lombardi, rispetto ai quali svolgono un’attività educativa più consona a questa fascia di età. Nell’anno che si sta concludendo sono state in tutto 188, poche rispetto alle 273 domande pervenute. La Regione Lombardia ha pertanto deciso di mettere mano al portafoglio e ha stanziato due milioni di euro che permetteranno di raddoppiarne il numero. (in collaborazione con Lombardia Notizie)

JOB MILANO

Nel controllare il mio modello 730, presentato ad un Caaf nel mese di aprile, mi sono accorto di aver dimenticato di esporre una fattura del dentista di 4.000 euro, e di riportare, tra i fabbricati, la nuova casa al mare, acquistata a gennaio dello scorso anno, in quanto al momento di presentare la dichiarazione, il notaio non mi aveva ancora fornito la copia del rogito. Posso correggere il modello 730 o devo attendere che il fisco mi mandi la cartella? Petazzoni Francesco Milano

LA DOMANDA

LE GUIDE DI

FISCO

Via l’ici sulla prima casa Il governo ha varato la soppressione dell’Ici sull’abitazione principale e relative pertinenze. Restano escluse dal beneficio le abitazioni principali in immobili di lusso o castelli. Per quanto riguarda le altre tipologie di utilizzo, immobili a disposizione e/o affittati, l’obbligo al pagamento alle scadenze previste rimane tutt’ora in vigore. Pertanto i proprietari di tali immobili dovranno provvedere a versare l’Ici in acconto, entro il 16 giugno 2008.

in breve

per le vostre domande: jobmimilano@editre.it - fax 0245478930

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VIVERE IL TEMPO LIBERO

OB J MILANO

Sono molto di più di semplici piscine. Sono dei veri e propri luoghi di relax e di divertimento che hanno come elemento base l’acqua. Sempre più un’alternativa per chi non può permettersi una vacanza. I Perché attendere agosto per un tuffo nell’acqua fresca? Mentre aspettiamo il mese più caldo dell’anno per scappare dall’afa cittadina, possiamo rilassarci e divertirci nei parchi acquatici, dislocati alle porte di Milano o spingerci più in là e regalarci una piacevole giornata fuori porta. Chi abita ai piedi della madonnina conosce l’Idroscalo, noto ai più co-

I PARCHI ACQUATICI E GLI ALTRI

me “il mare di Milano”; è una piacevole alternativa anche la vecchia Acquatica, oggi diventata Gardaland Waterpark, un paradiso di piscine e giochi d’acqua in zona San Siro. Chi volesse guidare fino a Vicolungo, provincia di Novara, può godersi la bellezza e la magia del più grande parco acquatico d’Italia, Ondaland; mentre chi avesse nostalgia della propria infanzia potrebbe visitare Gardaland, che, nonostante l’età, riesce sempre a rinnovarsi. Il parco sulla riva del Garda festeggia la XXIII° stagione e, nel frattempo, le statistiche stilate dal mistero dei Beni Culturali, incrociando i dati Siae e le vendite dei biglietti, vedono la casa di Prezzemolo al 3° posto per numero di visitatori: 3.000.000 nel 2007, dopo il Colosseo (4.545.000) e i Musei Vaticani (4.310.000). Sembra che le attrazioni di Gardaland attirino sempre più turisti e mettano in fila più persone anche degli scavi di Pompei. La cultura, fortuata-

Agenziafotogramma

di GRETA LA ROCCA

Il mare sotto casa

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I PARCHI ACQUATICI OB J MILANO

con 1.290.000 presenze, Castel Sant’Angelo con 850.000 curiosi e per ultima, la Reggia di Caserta con 671mila avventori. I parchi tematici e di divertimento rientrano nelle attrazioni dello spettacolo viaggiante, il cui volume d’affari nel 2007 era di circa 97 milioni di euro, con un incremento quasi del 7% rispetto all’anno precedente, per un totale di quasi 4milioni di ingressi. Solo al nord la spesa del pubblico è stata poco superiore a 81milioni di euro, dei quali quasi 2 milioni sono da attribuirsi all’area intorno a Milano. La città dell’Expo, da sola, registra 39mila ingressi, 389mila euro di spesa del pubblico e 340mila euro di volume d’affari. Tra i frequentatori più affezionati i bambini, accompagnati dai genitori e, meno spesso, dai nonni. Gite scolastiche o le giornata organizzate dagli oratori sono le occasioni più frequenti per regalarsi una giornata di tuffi e divertimenti. Non mancano le famiglie, magari costrette a rinunciare alle vacanze al mare, e, a Gardaland soprattutto, gli adolescenti o gli under 30, che, per qualche ora, decidono di tornare bambini. I

Un giro di affari che solo al nord supera gli 80 milioni di euro.

Tutte le novità dell’estate 2008 Una nuova attrazione a Gardaland; l’Idroscalo presenta la “Idrocamp Sport & Fun”; la “storica” Aquatica cambia nome e diventa Gardaland Waterpark; poi, dalle parti di Novara, c’è Ondaland, inaugurata un anno fa.

GARDALAND SEA LIFE

IDROSCALO

Un grande acquario situato nel parco divertimenti, con un occhio alla ricerca e alla salvaguardia dell'ambiente.

Sole, mare, sport e giochi a soli 10 km dal centro di Milano. E un'iniziativa per i più piccoli.

Relitti di galeoni affondati, misteriosi tesori, leoni marini e pesci di tutti i tipi. Questi i suggestivi e affascinanti elementi che i visitatori di Gardaland potranno osservare da vicino. Dal mese di giugno, infatti, Gardaland si arricchisce di una nuova attrazione: Gardaland Sea Life, un grande acquario che ospita al suo interno un totale di 35 vasche disposte su una superficie di 3.000 metri quadrati, in un edificio su due piani. Grandi e piccini potranno stare faccia a faccia con ben 5.000 esemplari di oltre 100 specie di pesci e creature marine diverse. Il cuore dell’attrazione è rappresentato da una grande vasca oceanica di 14 metri per 13 e una profondità superiore ai 5 metri, in cui sono stati posizionati coralli e spugne, insieme al relitto di un galeone che solleticherà la fantasia dei bambini. Gardaland Sea Life è aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle 18. Il prezzo del biglietto è di 13 euro per gli adulti, 9.50 per i ragazzi fino ai 10 anni e sarà gratuito per i bambini sotto il metro d’altezza. Sono previsti biglietti cumulativi per Gardaland e Gardaland Sea Life.

Per i milanesi il primo caldo fa rima con Idroscalo, un bacino acquatico collocato all’interno di un grande parco naturale, a soli 10 chilometri dal centro della città. Qui è possibile stendersi al sole, rinfrescarsi per sconfiggere l’afa di Milano o tenersi in forma: ogni anno, infatti, da maggio a settembre, la Provincia organizza manifestazioni sportive e allestisce percorsi attrezzati per diverse discipline, come il running o il walking. Qui, inoltre, hanno sede i campionati italiani e mondiali di remo e pagaia e le gare di motonautica, sci nautico e triathlon. Il ricco calendario eventi presenta l’edizione 2008 di “Idrocamp Sport & Fun”, in programma dal 9 giugno al 25 luglio. L’iniziativa, voluta dall’assessorato allo Sport in collaborazione con gli enti di promozione sportiva (Csi, Us Acli, Uisp), è rivolta ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. I partecipanti, divisi per età, potranno scoprire nuovi sport, come l’arrampicata, o il basket, la canoa o il calcio, il tennis o il tiro con l’arco, l’hockey o la mountain bike. Quest’anno, inoltre, per i piccoli amanti del circo, sarà allestita anche una scuola circense. I genitori potranno stare tranquilli, perché istruttori e educatori sportivi specializzati veglieranno sui loro giovani atleti (info: www.provincia.milano.it). Agenziafotogramma

mente, resiste ancora: gli ospiti di musei, mostre, monumenti e aree archeologiche sono circa 50 milioni ogni anno, il doppio rispetto ai parchi tematici. Le oltre quaranta attrazioni di Gardaland hanno richiamato più di 3milioni di visitatori ed il merito è, forse, da attribuire anche alla multinazionale del divertimento inglese Merlin Entertainments: ha acquistato il parco nel 2006 ed in breve tempo lo ha portato al quinto posto della graduatoria mondiale dei parchi divertimenti. Nella classifica dei luoghi a pagamento più visitati nel 2007 il quarto piazzamento è stato ottenuto dagli Scavi archeologici di Pompei, con 2.540.000 visitatori, un luogo magico a ridosso del Vesuvio. L’altra grande sorpresa è il quinto posto di Mirabilandia, frequentato da 2milioni di persone nel 2007. Con i suoi 750mila metri quadrati d’estensione, di cui 100.000 dedicati al parco acquatico, è la più grande struttura per l’intrattenimento presente nel nostro Paese. Seguono la Galleria degli Uffizi con 1.629.000 visitatori, la Galleria dell’Accademia a Venezia

Un percorso nella giungla: Jungle Rapids.

Il parco acquatico a nord ovest di Milano: “Ondaland”. La preferita dai più piccoli: la casa di Prezzemolo.

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Una delle attrazioni più bel le del parco: Magic Mountain .

JOB MILANO

La novità 2008 di “Gardaland”:: Mammut.

WATERPARK

ONDALAND

La struttura alla periferia di Milano cambia nome e si rinnova. Per i grandi e i piccini.

Scivoli e piscine sono la principale attrazione del parco. Insieme alla novità: Quadmania.

Le piscine di “Gardaland Waterpark”.

L’acquatica di Milano cambia nome. E volto. “Gardaland Waterpark” è il nuovo parco acquatico della città, che inaugura la stagione 2008 con due nuove attrazioni, “Baby Lagoon” e “Rafting Pipe”. La prima, dalle tinte accese e colorate, è pensata per i più piccoli. E’ una divertente “lagoon” a più livelli, che presenta diverse opportunità di gioco: dalla ruota agli spruzzi d’acqua, dai percorsi “adventure” agli scivoli. Il livello dell’acqua è molto basso, per permettere ai bambini e alle mamme di divertirsi in tranquillità. Emozioni forti, invece, regala la seconda novità del parco. “Rafting Pipe” è un gommone, che sfreccia ad alta velocità lungo un percorso acquatico, che prende il via a ben 12 metri di altezza. “Gardaland Waterpark” è circondato da un grande parco, meta ideale per chi desidera trascorrere una giornata di relax, abbronzandosi al sole o trovare riparo all’ombra degli ombrelloni. È perfetto anche per un tranquillo pic-nic lontano dalla confusione della città. Il waterpark è aperto tutti i giorni dal 7 giugno al 7 settembre, dalle ore 9.30 alle 18. Il prezzo del biglietto, dal lunedì al sabato, è di 15.50 euro per gli adulti e di 13.50 euro per i bambini. Nei giorni festivi è di 17.50 euro per gli adulti e di 14.50 euro per i bambini.

Una valida alternativa per chi decidesse di puntare sul versante a ovest di Milano è certamente il parco acquatico Ondaland, che si trova sull’autostrada A4 Milano-Torino, all’uscita Biadrate-Vicolungo, nei pressi di Novara. L’attrazione principale del parco divertimenti, che si estende su un’area di 120mila metri quadrati, è certamente l’area con gli scivoli e le piscine, pensata in special modo per i più piccoli. E proprio ai bambini è destinata anche la zona dei gonfiabili: la “Laguna Bimbi”, dotata di numerosi giochi d’acqua, è la più grande del nord ovest. La novità di quest’anno è “Quadmania”: darà la possibilità a tutti i visitatori di esplorare il boschetto in due percorsi, a bordo dei caratteristici veicoli a quattro ruote. Il parco sarà aperto fino al 31 agosto, ogni giorno dalle ore 10 alle 19. I prezzi: il biglietto intero è di 20 euro, 15 euro il ridotto, mentre i bambini sotto il metro d’altezza entrano gratis. Per maggiori informazioni, visitare il sito: www.ondaland.it.

Il grande acquario di “Gardaland”.

IL BUSINESS

dati in euro

VOLUME D’AFFARI

96 milioni

in Italia

1,4 milioni

M Milano e provincia

VISITATORI

3,7 milioni

in Italia

39 mila

M Milano e provincia

(dati SIAE, 1 semestre 2006-2007)

La storica “Aquatica”, oggi “Gardaland Waterpark”, di sera si trasforma in discoteca.

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AGENDA OB J MILANO

E LE ALTRE...

CINEMA

Estate, tempo di rassegne

SOUND&MOTION PICTURES Multisala all’aperto per la rassegna “Sound and Motion”, pellicole in lingua originale: i luoghi adibiti alle proiezioni sono il Chiostro dei Glicini in via Daverio 7, il Cortile del Conservatorio in via Conservatorio 12, e il Giardino del Teatro Litta in corso Magenta 24. Il prezzo dell’ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro, tessera di abbonamento a 10 spettacoli (valida per le tre arene) 35 euro. (info:www.spaziocinema.inf o/news/arianteo2006)

Tre eventi cinematografici animeranno le serate dei milanesi. Fino alla fine di luglio, in cartellone le pellicole migliori. di GRETA LA ROCCA Con l’arrivo dell’estate si diradano le uscite di nuovi film. Per gli appassionati e per chi d’inverno non è riuscito a stare dietro a tutte le uscite, ci sono le rassegne che permettono di recuperare i film perduti e, perchè no, godersi anche un pò di fresco. Ex Paolo Pini - “Da vicino nessuno è normale” - dal 10 giugno al 28 luglio Anche quest’anno, il parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini farà da Da cornice al festival “D vicino nessuno è normale”, organizzato dall’associazione Olinda e giunto all’undicesima edizione. Appuntamenti cinematografici, ma non solo, animeranno le calde serate milanesi. Il programma presenta incontri, spettacoli teatrali, feste, concerti ed è la prima occasione dell'estate per assistere all'aperto alle proiezioni dei migliori film della passata stagione. 15 film per 7 settimane, con un’attenzione particolare alle produzioni nostrane, come “La strada di Levi”, “Le ferie di Licu” e l’ultimo capolavoro di Paolo Sorrentino, “L’amico di famiglia”. Due serate dedicate a

due registi: il surreale Aki Kaurismaki e l’indiana Deepa Mehta. “Fire” e “Water”, firmati Mehta, presentano la cultura dell’India e le difficili condizioni di vita delle donne e dei bambini. Impedibile il premio oscar come miglior film straniero, “Le vite degli altri”. In calendario anche temi di carattere sociale, come “La strada di Levi” o “Il segreto di Esma” ambientato a Sarajevo. Sul grande schermo non mancano i belli del cinema americano, come Leonardo Di Caprio e Matt Damon, protagonisti di “The Departed – il bene e il male”. (Paolo Pini via Ippocrate 45, tel 0266200646, 5euro, inizio proiezioni ore 21.45, info: www.girami.it). “La milanesiana 2008” dal 27 giugno al 11 luglio Tra gli appuntamenti cinematografici estivi l’ottava edizione de “La milanesiana 2008”. 7 premi

“Le vite degli altri” e i film della registra indiana Mehta sono i più attesi, in programma al festival “Da vicino nessuno è normale”.

PROIEZIONI ESTIVE

Nobel, 2 premi Pulitzer, 1 premio Cervantes e 1 premio Oscar: tutti da ammirare e applaudire allo spazio Oberdan, al Teatro Del Verme e al Teatro degli Arcimboldi. Insieme agli spettacoli teatrali, alle letture e ai frammenti cinematografici, arrivano le proiezioni impegnate.

FILM D’ESSAI Cinema Orizzonte, piazza Damiano Chiesa, zona Fiera

Tema della rassegna: i quattro elementi. (info www.provincia.milano.it) “Cannes e dintorni” - dal 12 al 18 giugno E mentre l’ultima edizione de “Il Festival di Cannes” è un ricordo e gli artisti di fama internazionale hanno lasciato la Croisette, ecco arrivare nelle sale milanese i titoli più belli dell’ evento francese. “Cannes e dintorni” coinvolgerà diversi cinema della città e presenterà le proiezioni più affascinanti, senza dimenticare i film fuori concorso. (info: www.lombardiaspettacol o.com).

Rassegna film d’essai: le proiezioni sono strutturate con una programmazione serale (unico spettacolo) venerdì e sabato sera alle ore 21: un filo conduttore lega i 3 film e ogni proiezione verrà introdotta brevemente da Gianluigi Valisi, organizzatore della rassegna, con una sottolineatura sui contenuti artistici o sui legami con il tema principale. Il costo del biglietto è di 4 euro per il ridotto e di 5 euro per l'intero. (info: www.cinemaorizzonte.it)

SPAZIO OBERDAN Palazzina di Porta Venezia, via Vittorio Veneto, 2

Varie rassegne in corso allo Spazio Oberdan: tessera annuale 3 euro, ingresso 5 euro. C’è anche la possibilità di acquistare un carnet per 8 spettacoli a 32 euro. Orari delle proiezioni: dal mercoledì al venerdì, alle ore 17, 19 e 21.30. (info: www.cinetecamilano.it).

MEMO

Cinema e lavoro Costruire una storia del lavoro al cinema: questo l’obiettivo dell’iniziativa presentata dalla Cisl Lombardia. Sono state realizzate schede tematiche che anno per anno presentano le produzioni aventi per soggetto il lavoro e le imprese. La raccolta parte dal 1930 e presenta i film più importanti. La pellicole in archivio arrivano al 1973, ma il fine è quello di completare il per-

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corso fino ai giorni nostri. Il materiale è disponibile nell’area “Cinema e lavoro” del sito della Cisl Lombardia (www.lombadiacisl.it). Alle produzioni più interessanti della storia del lavoro, inoltre, sono dedicate presentazioni approfondite, rintracciabili nella sezione “le pellicole”. Alcune sono inserite nello spazio “classici”. L’iniziativa ha preso vita circa quattro anni fa e da allora sono state recensite tutte le produzioni più recenti, pubblicate in “film della settimana”.


AGENDA

JOB MILANO

PARTE LA STAGIONE DEI FESTIVAL

Notti di note a cielo aperto Dai prestigiosi teatri di città alle aree della periferia, decolla con giugno la musica sotto le stelle. Ce n’è per tutti i gusti: dalla classica al rock, dal jazz all’etnico. Con un pizzico di stravagante. di CHRISTIAN D’ANTONIO Colta e pop, etnica e lirica, le sette note in città con la bella stagione si rimescolano. Non ci sono più le barriere (anche strutturali) a cui ci abitua l’inverno e la musica per fortuna diventa più fruibile, da parte di tutti. Aprire gli occhi, e soprattutto le orecchie, e ascoltare senza pregiudizio è fondamentale. Un concerto di Barocco italiano (non capita tutti i giorni) inaugura la Milanesiana il 27 al Teatro Dal Verme (10 euro, info: 0287905). La rassegna, che da 9 anni propone un interessante intreccio tra note e letteratura, prosegue il giorno dopo con una performance di Noa (l’israeliana de “La vita è bella”). Il 30 suonerà invece il compositore inglese Gavin Bryars, un contrabbassista ai confini tra il jazz e la classica. Ragnorock Nordic Festival, organizzato dall’omonima associazione, è un tentativo di rafforzare i legami cultu-

rali tra Italia e Scandinavia. Ultimamente le proposte più interessanti di design, fotografia e musica sembrano arrivare tutte da lì: scopriamo perché le rockstar amano farsi fotografare dal danese Soren Starbird (Spazio AG22 Della Rovere – Fondazione Mazzotta, Via Alserio, 22) e come un gruppo di fiati scandinavi reinterpretano i classici della musica mondiali alla Palazzina Liberty (Largo dei Marinai, 1). Stessa location il 27 per la giovane cantante d’opera Denise Beck, seguita dal grande spettacolo dell’artista Else Marie Laukvik fondatrice dell’Odin Teatret a Oslo nel 1964. In Brianza invece si guarda ad Est. “Notturni”, ciclo di appuntamenti nelle ville storiche (gratuito, info: 3314519922) propone a Villa Pusterla Crivelli Arconati a Limbiate il 14 giugno la performance in movimento “Ultimo tango nei Balcani”. Il concetto è: ascoltare musica e godere dei panorami e delle bellezze artistiche di

Anche questa estate concerti in villa con la rassegna i Notturni.

questi gioielli fuori città. Il 28 si prosegue con il tema a Villa Borromeo D’Adda ad Arcore con un happening di musica e danza bosniache chiamato“Il tempo della festa”. Al Circolo della Magnolia all’Idroscalo ritorna il MiaMi (Festival della musica importante a Milano, info: 0289127724) che propone il 6 un concertone fiume dove spiccano il cantautore Paolo Benvegnù e l’ex voce dei 99 Posse Meg. Ancora più alternative-rock il cartellone del giorno successivo: The Hormonauts, Dead Elephants, Tiger Tiger. Per entrambi gli appuntamenti sono previsti dj set notturni (impedibile quello di DJ Spiller) e reading all’aperto. Domenica 8 si inizia presto, alle 16,30 ma c’è l’opportunità di verificare dal vivo le qualità del nuovo cantautore amato dai critici, Bugo. Più rock la proposta di Rock The Week (Alcatraz, via Valtellina, 20 euro, info: 0236533507) che nella tappa milanese il 16 prevede esibizioni dei punkettoni di The Blackout e Rise Against, degli arrabbiati Anti Flag (anti-americani e anti-capitalisti), degli oscuri Funeral For A Friend.

RADUNI Non solo Idroscalo nella programmazione di inizio estate a Milano. C’è l’offerta musical-gastronomica del festival sudamericano al Forum di Assago, la rassegna di Palazzina Liberty sulla cultura scandinava e gli happening intellettuali della Milanesiana.

A P P U N TA M E N T I

E al Forum sarà Fiesta! Un’infornata caliente di musica, cibo e cultura sudamericana sta per travolgere ancora una volta il Forum d’Assago. Latinoamericano quest’anno parte il 18 (ogni giorno dalle 18 alle 3 di notte), con una serata di world music brasiliana, seguita il giorno dopo dall’esibizione del maestro della salsa Eddie Santiago. Il 20 è di scena il mambo di Augusto Enriquez mentre il 21 arriva la massima stella pop argentina, Marcela Morello. L’organizzazione ha pensato davvero a tutti i target possibili: la domenica 22 è dedicata agli

happening per i bimbi, il 23 alle orecchie raffinate degli estimatori del brazilian jazz e il 24 ai fanatici del reggaeton innamorati di Julio Voltio. E a seguire, quasi ogni sera, si ballerà con proposte e stelle della latin groove, della bachata e salsa cubana. Di rilievo il portoricano Cheo Feliciano (28) e Antonella Ruggiero (29) che accosterà la sua preziosa sensibilità alle atmosfere latine. Ci sarà il tempo anche per giocare: nello stesso giorno il festival cercherà di entrare nel Guinness dei primati per la Rueda (ballo cubano) più affollata mai realizzata. Accorrete numerosi.

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AGENDA OB J MILANO

DAL 5 AL 25 GIUGNO

TEATRI

Giraffe e tigri in una mano Ci vogliono dalle 8 alle 10 ore per trasformare gli arti umani in variopinti animali. Si chiama body painting (pittura del corpo): una tecnica antica come il mondo.

DAL 3 GIUGNO AL 6 LUGLIO

LA SERVA AMOROSA Di: Carlo Goldoni Regia: Lorenzo Loris Interpreti: Elena Callegari, Giovanni Franzoni Dove: Teatro Out Off Via Mac Mahon,16 tel 0234532140 Orario: da martedì a sabato, domenica 16 Biglietto: 16 euro

GUIDO DANIELE:

classe 1950, nato a Soverato e adottato da Milano, dove oggi vive e lavora. Ha scoperto la magia del body painting nel 1990.

Una mano che diventa tigre, coccodrillo, aquila, gatto e altro ancora, secondo quanto la fantasia del loro creatore suggerisce: Guido Daniele, artista multimediale e body painter, usa le mani altrui come tele, trasformandole in animali dai colori sgargianti. Specializzato nell’illustrazione iperealistica, Daniele è approdato al body painting negli anni ’90. L’arte di decorare il corpo, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, diventa, è il caso di dir-

FINO AL 22 GIUGNO 2008

TRILOGIA DELLA SIGNORA K (L’analfabeta, L’ora Grigia, La chiave dell’ascensore)

di DANIELA BIANCHI Dove: Fondazione Luciana Matalon- Foro Buonaparte 67, tel 02878781 Orario: da martedì a sabato 10-13 e 14-19 Biglietto: ingresso gratuito

Al centro della “Serva amorosa” c’è Corallina, tipico personaggio della “Commedia dell’Arte”: servetta intelligente e dotata di grande senso pratico, può essere considerata il prototipo di quell’altra più famosa figura goldoniana che è Mirandolina. Corallina è legata a Florindo, figlio del suo padrone, ma è al tempo stesso consapevole della distanza sociale che li divide inesorabilmente: di conseguenza si adopererà perché Florindo sposi Rosaura mentre lei sposerà il servo Brighella. Lieto fine e divertimento assicurato.

lo nelle mani di Daniele, lo strumento principe non solo per realizzare delle opere d’arte assolutamente originali ma soprattutto per attirare l’attenzione sul mondo animale, che rischia di andare distrutto proprio ad opera dell’uomo. Questi “Hand animals”, di cui il Museo Fondazione Luciana Matalon ospita una significativa selezione, diventano allora i protagonisti della sigla di un programma in difesa della natura trasmesso su Discovery channel o ancora colorano le campagne di sensibilizzazione del Wwf svizzero, dan-

Di: Agota Kristof Regia: Cristina Crippa e Elio De Capitani Interpreti: Cristina Crippa, Elio De Capitani, Elena Russo Arman, Jean-Christophe Potvin e Stefania Yermoshenko (violino) Dove: Teatro dell’Elfo Via Ciro Menotti 11 tel 02716791 Orario: da martedì a sabato 20.45 domenica 16.00 Biglietto: 20 euro

do vita così allo slogan “Diamo una mano agli animali”. Una curiosità: realizzare una mano dipinta richiede dalle 8 alle 10 ore di lavoro.

Personalità tormentata, dallo stile definito “glaciale” Agota Kristoff è una scrittrice la cui vita è stata segnata dall’esilio. E il titolo della prima pièce in scena all’Elfo è “L’analfabeta”, che sta proprio a indicare il vero nodo della sofferenza dell’esule: l’estranietà dei suoni e dei segni. Nel secondo testo “L’ora grigia” una prostituta e un suo vecchio cliente si trovano a parlare poco prima dell’alba accompagnati dal suono del violino che proviene dalla stanza accanto; chiude la trilogia “La chiave dell’ascensore” metafora della solitudine femminile all’interno della coppia.

MEMO

Movimento oltre il limite

La città che apprende

Il Museo Nazionale della scienza e della tecnologia continua la collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, ospitando una serata di cabaret in compagnai dei comici di Zelig a sostegno dei malati cronici di artrite reumatoide. Mercoledì 25 giugno presso l’auditorium in via San Vittore n.21, inizio ore 20.30, ingresso libero fino a esaurimento posti (info: 0229015286).

Il Museo Nazionale della scienza e della tecnologia partecipa alla IV edizione del convegno organizzato dall’Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà. Venerdì 27 giugno ospita l’appuntamento culturale “2008Anno europeo di dialogo interculturale”. Il tema promosso dalla Commissione europea vuole essere un’occasione per discutere temi, quali l’educazione degli adulti, il ruolo delle università e la terza età. (info: www.auser.it)

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AGENDA FACCIA A FACCIA CON L’AUTORE

Da Roma antica al ‘900 La storia si tinge di giallo “La voce del fuoco” è l’ultimo libro dell’italoamericana Ben Pastor. Cambia l’ambientazione, ma i suoi romanzi non perdono fascino. E aiutano a ritrovare la propria identità collettiva. di MAURO CEREDA Da Martin Bora a Elio Sparziano. Che l’ambientazione sia l’Europa della seconda guerra mondiale o la Roma imperiale, non cambia. Ben Pastor rimane una delle migliori “penne” del giallo storico. I suoi romanzi si leggono d’un fiato. Come descriverebbe questo suo nuovo romanzo, “La voce del fuoco”? “La voce del fuoco” è il seguito de “Il ladro d’acqua”. Al centro di entrambi i romanzi troviamo Elio Sparziano, storico soldato realmente esistito, ma della cui vita sappiamo ben poco. Ne “La voce del fuoco” Sparziano dovrà condurre una complessa indagine “on the road” per fare luce su una serie di omicidi che sembrano ruotare attorno

alla figura di Agnus, un guaritore cristiano in grado di resuscitare i morti. La verità si rivelerà assai più terrena e la soluzione del caso rinvierà simbolicamente al tramonto di un mondo (quello della romanità classica) e all’ascesa, nel bene e nel male, di una nuova civiltà: quella cristiana. Come mai è passata dalle atmosfere della seconda guerra mondiale a quelle della Roma antica? Anche se la mia carriera universitaria ha avuto a che fare soprattutto con la storia contemporanea, io nasco come studiosa della cultura classica. Mi sono laureata in Lettere con un focus particolare in archeologia ed epigrafia, sicché i romanzi del

ciclo di Sparziano hanno per me il valore di un ritorno acasa, alle mie radici più profonde e profondamente sentite. Quanto studio c’è alle spalle di un giallo storico? Parecchio, davvero parecchio, se si vuole fare un lavoro onesto. Gli strumenti che uso sono quelli tipici del ricercatore storico: valutazione delle fonti primarie e secondarie, interviste (laddove è ancora possibile avere testimoni degli eventi), sopralluoghi, full immersion in biblioteche e archivi. Ricordo, ad esempio, che per restituire con la maggior esattezza possibile la Cracovia occupata di Lumen, non solo mi recai sul posto, ma scattai migliaia di foto-

Chi è Italoamericana, è laureata in Lettere con indirizzo archeologico. Docente universitaria, si cimenta da anni nel giallo storico, scrivendo libri e racconti per le principali riviste di letteratura poliziesca. I romanzi con protagonista Martin Bora, tormentato ufficialeinvestigatore tedesco ispirato alla figura di Claus von Stauffenberg, l'attentatore di Hitler, sono pubblicati da Hobby & Work. Quelli con Elio Sparziano da Frassinelli.

La voce del fuoco Autore: Ben Pastor Genere: Romanzo Editore: Frassinelli Prezzo: 17 euro

grafie e realizzai decine di interviste ai pochi ebrei polacchi sopravvissuti all’Olocausto. Come si spiega il grande successo dei romanzi storici? Secondo me ci sono sia ragioni superficiali che più profonde. Tra le prime il fatto che la “Storia” è vissuta come l’ultimo esotismo. In un mondo come il nostro, dove non esiste più un altrove geografico che non sia raggiungibile in poche ore di volo, “Shangri-La”, per così dire, non si trova più nello spazio bensì nel tempo, nel passato. Accanto a questa voglia di esotismo, c’è anche il desiderio di riannodare i fili della propria identità collettiva: se vogliamo capire chi siamo, dobbiamo anzitutto sapere da dove veniamo. Nel suo piccolo, la fiction storica, purché attenta e rigorosa, può essere un ottimo aiuto in questa direzione. Cosa ci dobbiamo attendere ora: una nuova avventura di Martin Bora o di Elio Sparziano? Entrambe le cose. Nei prossimi romanzi, sia Martin Bora che Elio Sparziano, si confronteranno con modi di vita diversi, che si situano ai loro antipodi intel lettuali.

JOB MILANO

Novità Il signore delle vigne Autore: N.Gordon Genere: Romanzo Editore: Rizzoli Prezzo: 19 euro

Linguadoca, 1874. Il giovane Josep Alvarez lavora in un’azienda agricola, quando riceve la notizia della morte del padre. Ritorna in Catalogna e scopre che il fratello vuole disfarsi della vigna paterna. Josep ha un'ambizione: produrre un vino degno di quelli francesi.

Così perdiamo il Nord Autore: R. Illy Genere: Saggio Editore: Mondadori Prezzo: 19 euro

L’Italia è un Paese a due velocità. Il Nord corre, ma fa sempre più fatica a tenere il passo dei competitors europei, imprigionato dai lacci posti da una pubblica amministrazione che non funziona e da una politica che non decide. L’analisi impietosa di un imprenditore e uomo delle istituzioni che il Nord lo conosce bene.

Firmino Autore: S. Savage Genere: Romanzo Editore: Einaudi Prezzo: 14 euro

Firmino è un topo nato in una libreria di Boston. È il tredicesimo cucciolo, il più fragile. La mamma non può allattarlo e allora per sopravvivere comincia ad assaggiare i libri che ha intorno. Scopre che quelli più belli sono i più buoni. Diventerà un vorace lettore.

MEMO

Il portiere di riserva

Questa notte non si balla

Marco Mathieu, giornalista e appassionato di calcio, pubblica un nuovo libro dedicato all’Italia e all’amore per questo sport. È la storia di un ragazzino, nato e cresciuto nella periferia di Torino, che realizza un sogno: diventare un portiere. Non da titolare, ma da riserva. Proprio come Alberto Maria Fontana, Jimmy per i tifosi, portiere di riserva del Toro.

Marco Bernardin, giornalista, scrittore e nipote del patron de “La Bussola”, mitico locale della Versiglia, racconta un capodanno borghese, che segna la fine di un sogno. È il 31 dicembre 1968, tutti sono pronti per salutare il nuovo anno. Fred Bongusto e Shirley Bassey sono gli ospiti d’onore della serata, ma non c’è solo aria di festa. C’è qualcuno che vuole rovinare la serata.

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