jobottobre-2008

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ottobre 2008

Mensile d’attualità e di approfondimento

Job Anno III - N. 10

DISTRIBUZIONE GRATUITA

La seconda generazione

Sono un milione. Sono nati qui da genitori immigrati. Come vivono, cosa pensano, cosa sognano.

la storia

novità

Marito, moglie e la fabbrica che non c’è più pag. 16

Turismo sociale: arrivano i buoni vacanza pag. 20

Rete G2 - Seconde Generazioni

Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1 DCB Milano

Italiani a colori


www.regione.lombardia.it

Non ci fermiamo mai.

LOMBARDIA. COSTRUIAMOLA INSIEME. Insieme a voi abbiamo realizzato 7 nuovi ospedali , grandi infrastrutture e pi첫 di 3000 alloggi a canone sociale. Insieme, sosteniamo la scuola , la piccola e media impresa , lo sviluppo. Insieme, non smetteremo mai di fare.


Job

sommario

Job

Milano

È un periodico di Job Editrice Direttore editoriale Piero Piccioli

dituttounpo’

Direttore responsabile Mauro Cereda

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notizie e molto di più

storia di copertina

Progetto grafico Angelo Rainoldi

10

i nuovi italiani

Redazione e pubblicità JOB EDITRICE srl via Smareglia 24 - Milano tel. 0270002315 fax: 0271092310 info@jobedi.it

trasporti

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volare ai tempi della nuova Alitalia

il caso

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lui, lei e la fabbrica che non c’è più

Distribuzione DISTRIMARKETING srl via Matteotti 6 Cinisello Balsamo - Milano

università

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100mila studenti in cerca di un posto letto Impaginazione: Silvia Debora Cutri Hanno collaborato: Daniela Bianchi, Maurizio Bove, Alessandro Condina, Christian D’Antonio, Emilio Didonè, Tommaso Di Buono, Riccardo Giuly, Antonio Guerini, Greta La Rocca, Maria Quarato, Leo Spinelli, Olivia Villa, Vincenzo Vita, Paolo Zani. Editore JOB EDITRICE srl Sede legale: Via Borgazzi 4 20122 Milano Sede operativa: Via Smareglia 24 20133 Milano Tel. 0273953491

turismo pag 14

smog

Reg. Trib. di Milano n.293 del 26/04/2006 Iscrizione Roc n. 17405 del 09/08/2008 Responsabile trattamento dati, legge 196/03: Mauro Cereda

www.jobmilano.it Job vi dà appuntamento con il prossimo numero venerdì 7 novembre. n. 10 - ottobre 2008

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auto inquinanti, stop anche sulle provinciali

mestieri

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credito al consumo: c’è posto

domande&risposte

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consumi, casa, fisco, previdenza, stranieri, legale: le risposte dei nostri esperti alle vostre domande

il dopoJob viaggi pag 20

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week-end nelle Langhe: dove e come

tv

Proprietario della testata Cisl Milano Via Tadino 23 20124 Milano Stampa STEM EDITORIALE S.p.A. Via Brescia, 22 20063 Cernusco S/N tel. 02/92104710

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arrivano i buoni vacanza

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“crimini bianchi” visti da un medico

intervista pag 32

parliamo di... Nuovo e sempre lo stesso Dopo 21 numeri Job si rinnova. Da questo è stampato su una carta più bella e si presenta con una nuova grafica: più semplice, lineare, che facilita la consultazione e la lettura del giornale. Man mano saranno introdotti anche nuovi contenuti accanto a quelli tradizionali: più rubriche, più notizie, più attenzione ai

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faccia a faccia con Beppe Severgnini pag 34

giovani e alla società che cambia, senza dimenticare le fasce più deboli e disagiate. Trentasei pagine di base, divise in quattro sezioni ognuna connotata da un colore: Dituttounpo’ - Un antipasto di rapida lettura, da leggere e da vedere. Attualità - Gli approfondimenti e le storie. Il mestiere.

rubriche

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Scrivi e manda le tue foto a info@jobedi.it Domande&Risposte - i vostri quesiti e i consigli dei nostri esperti. DopoJob - La parte dedicata al tempo libero si arricchisce di nuove rubriche (motori, turismo, mode, tecnologie, internet, tv). Le novità non finiscono qui. Anche la distribuzione si potenzia. Oltre alla rete consueta delle sedi territoriali della Cisl, i circoli Acli, librerie e altro, da questo numero Job si

potrà trovare in oltre 1800 punti fissi sparsi in tutta Milano: negozi, ristoranti, hotel, uffici pubblici, scuole, palestre e altro ancora. Per il futuro i progetti non mancano: Job non vuole rimanere un’esperienza limitata all’area milanese–lombarda, e punta ad uscire più di una volta al mese. Il cantiere è aperto: vi terremo informati sullo stato di avanzamento dei lavori.

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Job dituttounpo’ Parafarmacie: sconti e 5mila posti di lavoro a rischio

I Quando sono comparse hanno dato lavoro a 5mila persone praticando sconti fino al 20%. Le parafarmacie volute dall’ex ministro Bersani, con il decreto Gasparri-Tommasini, rischiano di scomparire, lasciando ai supermecati solo una ristretta gamma di prodotti “self service”.

I conti della spesa sanitaria non tornano: privati e tagli in vista

I L’Italia invecchia e se oggi la copertura della spesa sanitaria da parte dello Stato è del 75%, nel 2050 dovrà essere del 50%. Lo dice un rapporto del Cerm che prevede un’incidenza della voce sul Pil vicina a un insostenibile 10%. A questo punto si sta studiando un ingresso del finanziamento privato per ridare ossigeno alle casse statali.

l’intervista Giacomo Vaciago, Univ. Cattolica

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Tutti sapevano che la crisi era in agguato

GLI EFFETTI DEL CRAC DEL SISTEMA FINANZIARIO USA

Lehman, il contagio “Tranquilli, da noi è diverso” rassicuravano gli esperti. Ma poi si è visto che non è proprio così e il 90% dei risparmiatori ora teme che i propri soldi finiscano in fumo. ILe abbiamo viste tutti quelle immagini di impiegati del colosso americano Lehman Brothers: colletti bianchi costretti ad abbandonare con gli scatoloni le loro scrivanie. Ci avevano fatto anche un pò pena. Ma il clamoroso crac della banca d’affari si ripercuote, eccome, sui nostri risparmi. Tutta colpa di quelle index linked, le polizze assicurative vendute da banche e assicurazioni italiane. I bond Lehman in quel mix erano molto gettonati, una cinquantina di prodotti finanziari venduti in Italia la cui performance era garantita dalla banca che è fallita. E molti clienti, si suppone, non sanno nemmeno di avere dei legami con Lehman Brothers nei loro risparmi. Poi ci saranno i risparmiatori più esperti che hanno investito nel fondo azionario Bim o il lussemburghese Db Platinum IV US Value e che già sanno che sono i prodotti più esposti. Secondo un sondaggio di Renato Mannheimer ad avere paura è il 90% degli italiani, ma

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dopo Parmalat e Cirio, gli istituti hanno imparato a comunicare celermente. Mediolanum ha detto di aver venduto polizze Lehman per 213 milioni di euro. L’esposizione di Unipol è di 250 milioni, Cattolica 53 milioni. Unicredit per garantire i depositi ha ricapitalizzato per oltre 6 miliardi di euro, con l’ad Alessandro Profumo che ha ammesso una «crisi mai vista dal 1929». Tranquilli i clienti Intesa San Paolo e Generali, istituti che hanno dichiarato di non avere avuto legami con Lehman. Le ripercussioni sono sorprendenti. Il cda della Siae nel 2003 decise di investire 40 milioni di euro nella Lehman Brothers, con il voto favorevole di un consigliere che pare avesse un cugino che lavorava come dirigente presso l'istituto di credito. La Procura di Roma ora vuol far luce sulla circostanza. Senza dimenticare la conseguenza più diretta: prima del crac lavoravano nelle sedi di Lehman Brothers a Milano e Roma circa 140 persone. •

Gli scandali finanziari si susseguono e a pagare sono sempre i risparmiatori perchè troppo esposti e poco colti in materia. Giacomo Vaciago, professore ordinario di Politica economica alla Cattolica di Milano da esperto si fida poco del mondo che studia. Professore, questo ultimo crac sa di già visto? Nonostante i prodotti legati a Lehman fossero protetti dalla dicitura “Patti chiari” le ripercussioni ci sono e non ci si potrà rivalere sugli intermediari, cioè le banche italiane che li hanno venduti. Lehman era considerata affidabile fino a un anno fa. Nessuno poteva prevedere? Ad agosto 2007 era uscito un mio articolo dove dicevo che la crisi era in agguato. L’Fbi si è svegliato ora e sta indagando. Mi sorprende che nessun procuratore italiano abbia ancora preso iniziative simili. Che strumenti hanno i risparmiatori per farsi valere? A ogni investimento corrisponde un rischo. Il problema è che la ricchezza è in mano a persone anziane o vedove perlopiù prive di strumenti di analisi che aiutino a capirlo. Abbiamo abbassato troppo il livello di tutela. Bisogna prima conoscere noi stessi e le nostre esigenze per fare le scelte giuste. A volte è meglio investire nella vita e nel futuro dei figli che nella finanza. •

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Job dituttounpo’ Cellulari: businnes delle suonerie. La Ue ci vuole vedere chiaro

I Un mercato che vale 700 milioni di euro merita un’indagine. L’ha fatta la Ue e ha scoperto che 8 gestori su 10 non rispettano le regole di trasparenza in materia di suonerie sul telefonino. Spesso dietro l’sms di attivazione si cela un abbonamento di 5 euro a settimana.

Numeri a pagamento dei telefonini: il blocco è automatico

I Dal primo ottobre l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha stabilito il blocco automatico per le telefonate da numeri fissi per le numerazioni a pagamento come 144, 899 e 892. Se non si comunica al gestore la volontà di accedere al servizio, si è automaticamente “blindati”.

5 DOMANDE A...

Mister Prezzi Antonio Lirosi, Garante per la sorveglianza dei prezzi

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Com’è cambiato il panorama da quando ha iniziato a lavorare lo scorso gennaio? Non determino i prezzi perchè il mercato è libero. Posso confermare che da quando c’è l’attività di controllo la nostra inflazione, nonostante l’aumento di petrolio e grano, si è mossa in linea con l’Europa. Se non ci fosse stato il controllo non so se il risultato sarebbe stato lo stesso.

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Si ricorda di un caso di aumento particolarmente eclatante? In provincia di Foggia contemporaneamente in due comuni il pane era passato da 2 a 2,50 euro. Se non avessimo avuto la segnalazione dei cittadini non avremo potuto verificare l’ipotesi di accordo tra i produttori. Aumenti bassi ma su un bene primario impressionano molto i consumatori.

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Si parla molto di psicosi prezzi. Qual’è la sua impressione?

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Qual’è stato il maggiore successo di Mr Prezzi finora? Non scoraggiamo solo gli aumenti, ma incoraggiamo le diminuzioni. Le iniziative per gli stabilimenti balneari a costo fisso o il prezzo del pane calmierato in diverse città sono state molto apprezzate.

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Un consiglio per i consumatori?

Sono maturi abbastanza per cercarsi le offerte migliori. In Italia oltre alla grande distribuzione resistono i piccoli esercizi, gli ambulanti e i franchising che assicureranno sempre maggiore concorrenza. (c. d’a.)

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CONSUMI/1

Anche la colazione al bar è diventa un lusso Aumenti del 45% per il caffè e del 208% per l’acqua. Secondo un’indagine dell’Adoc i rincari per la colazione del mattino dal 2001 a oggi hanno frenato i consumi degli italiani che preparandosi latte e caffè in casa risparmiano il 740%. Cifre incredibili per una voce di spesa minima che però giorno per giorno pesa sul budget mensile. I rincari della frutta fresca (33% annuo) hanno spinto alle stelle i costi dei gelati: 290% in più rispetto a 7 anni fa. Anche gli spuntini veloci come il tramezzino son passati da 1500 lire a 2 euro vanificando in parte il benefit di un comune buono pasto che non supera i 5 euro. •

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Il pane è aumentato fino al 13% e la pasta anche del 25%. Colpa del mercato delle materie prime che però entro la fine dell’anno si stabilizzerà. Un capitolo di spesa che incide molto di più sul budget famigliare, come la telefonia mobile, è però in costante diminuzione.

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Job dituttounpo’ Sorpresa, leggere piace. Molto più ai giovani che agli adulti

I Non sono al passo con i coetanei europei, ma i giovani italiani davanti ai libri fanno bella figura rispetto ai propri genitori. Secondo il Censis, il 77% legge un quotidiano, il 53% un libro contro la media generale del 43%. Boom delle librerie online (+37% annuo).

La casa “verde” del futuro s’ispira a quelle dei rom

Ispirate ai rom o agli aborigeni, le soluzioni architettoniche viste alla Biennale di Venezia sono state estremamente fantasiose. Da San Paolo in Brasile è stata presentata addirittura una casa verde, chiamata Harmonia 57 con muri esterni completamente rivestiti di piante e tubi che riciclano l'acqua piovana e la vaporizzano. Si aspetta che il progetto venga comprato.

RAPPORTO CARITAS

Caro Job...

Sono 85mila i milanesi a rischio povertà

L’INTEGRAZIONE CON I CINESI SI È PERSA PER STRADA

Cresce la povertà nella Diocesi di Milano, un territorio che comprende la metropoli, Lecco e Varese. In città i sono 5mila senza tetto, il 70% sono donne e i tre quarti stranieri. Dall’ultimo rappoorto della Caritas ambrosiana si apprende che si rivolgono all’assistenza di prima necessità specialmente giovani coppie con il problema dell'occupazione (58,9%) o persone con un redditto non sufficiente (33,3%). Il 15% di chi si rivolge a uno dei 61 centri Caritas lo fa perchè non trova un tetto. Il precipizio è in agguato per un’altra fetta del ceto medio. Nella sola Milano 85mila persone, secondo una ricerca dell'Università Bicocca, sono da considerare vulnerabili, cioè a un passo dalla condizione di bisogno. •

Si fa un gran parlare negli ultimi tempi di integrazione e rapporto con gli extracomunitari. Io mi indigno per come il Comune si sta comportando con la comunità cinese a Milano. Non credo che in nessun altra grande città europea un sindaco o le istituzioni in genere abbiano mai proposto a un’intera comunità di fare i bagagli e trasferirsi in altro luogo, scelto dall’alto, o meglio imposto. Io vivo vicino via Paolo Sarpi, il disagio c’è, l’affollamento di carichi e scarichi è innegabile. Perché nessuno si è accorto prima dei problemi che tanti negozi di ingrosso comportavano in una strada così stretta? Credo proprio che qualcuno abbia avuto la mano larga nella concessioni di tante licenze da grossisti. O che, peggio ancora, ci sia qualcuno che abbia messo gli occhi su quella strada che a pochi passi da Corso Como potrebbe diventare appetibile per tanti interessi.

Rosa, Milano

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MA

CONSUMI/2

CONSUMI/3

Comprare italiano fa risparmiare

Il petrolio scende le bollette no

Cento euro di guadagno all’anno e mille chili di anidride carbonica risparmiata. Secondo la Coldiretti i prodotti a “chilometro zero” quelli che vengono dalle regioni italiane, fanno sorridere l’ambiente e anche il portafoglio. E non è un caso che al mercato o al super di recente i prodotti tricolore abbondino. Rispettare la stagionalità e corretta informazione fanno il resto. Il latte fresco alla spina viene venduto a 1 euro contro l’1,60 dei super. E a Milano e Roma sono spuntate le vendite dirette dai produttori ai consumatori. •

Continua a non esserci corrispondenza tra il costo delle materie energetiche e le bollette. Dal primo ottobre sono aumentati luce (+0,8%) e gas (5,8%) su decisione dell’Autorità per l’energia elettrica. Questo succede perchè i ribassi internazionali vengono recepiti più lentamente. Le famiglie spenderanno 3,7 euro in più per l’energia elettrica e 61,5 euro per il gas. Gli aumenti delle bollette in 9 mesi (+7,9 % per l'energia elettrica e + 4,4% per il gas) sono comunque stati più contenuti rispetto al petrolio (+19,7 %). •

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PERCHÈ GLI AFFITTI NON SCENDONO MAI?

Ho letto ultimamente del fantomatico arresto del mercato immobiliare. Mi sembra sinceramente che questi dati che vengono sparati sui giornali siano inventati e distanti dalla drammatica realtà. Ma dove le fanno queste indagini? Non riesco a capire cosa ci possa essere dietro la diffusione di statistiche che sembrano truccate. Mi spieghino che valore ha se un appartamento in centro dalle cifre astronomiche cala in 6 mesi dell’1%. È questo il crollo immobiliare? E io che con mia moglie sono ancora in appoggio dai miei perché non riesco a trovare un bilocale? Ci chiedono tutti attorno ai 1000 euro, esattamente come l’anno scorso o ancora due anni fa.

Emilio Bassi, Cinisello Balsamo

Per scrivere alla redazione di Job: redazione Job via Smareglia 24 20133 Milano - info@jobedi.it

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Job dituttounpo’ La rata diminuisce ma poi si allunga. Nessuno sconto per la casa

Commessi, contabili e infermieri. Il posto è assicurato

I Il Tesoro si era battuto e l’accordo con le banche ha portato i frutti. Se non ce la si fa con il mutuo variabile, tagliare la rata mensile di 100 euro è possibile presso ogni sportello. Quasi sempre però il periodo del mutuo si allunga in media da 50 a 70 mesi, a riprova che gli sconti non ci sono stati.

I Unioncamere ha diffuso la lista delle professioni che tirano di più in questo momento. Sono quasi tutti profili del terziario: i commessi sono al top (oltre 66mila assunti in un anno) seguiti dai contabili (17mila neoassunit) e gli addetti al controllo qualità e sviluppo di nuovi mercati. E vanno ancora gli infermieri (5mila assunti nel 2008).

LA CRISI LIVELLA LE DIFFERENZE

hanno detto Il vero spreco sono gli imballaggi. Ma anche il cibo che veniva buttato per il 25%. Ora non più. Giampaolo Fabris docente dei Consumi al San Raffaele

I milanesi non vogliono una Milano da bere o da fumare, ma una città senza drogati sotto casa.

Mutuo, fisso o variabile ormai pari sono Non c’è più nessuna differenza sostanziale tra il tasso fisso e il tasso variabile di un mutuo. Questa è l’amara conclusione di una ricerca de Il Sole 24 Ore riferita ai valori di mercato di fine settembre. A conti fatti, per un mutuo di 150 mila euro a 20 per un impiegato tipo di Milano, la differenza è di solo lo 0,05%. Quello a tasso fisso all’inizio costa leggermente in più perchè mette a riparo da eventuali variazioni dei tassi. Ma anche gli

esperti in questo momento si dividono: chi consiglia di assicurarsi sonni tranquilli con la scelta del fisso, e chi sostiene che col variabile ci si ritroverà presto rate più piccole. Due certezze restano per i consumatori. Nel 2004 era meglio il variabile perchè costava fino al 2% in meno del fisso. E se proprio deve essere variabile che lo sia con la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza che ha il miglior tasso, al 5,73% (effettivo).

ECCO L’ALTALENA CHE HA AZZERATO LA CONVENIENZA L’andamento dei tassi dei mutui dalla fine del 2007 a oggi (fonte: Progetica).

4,92

4,89

Letizia Moratti sindaco di Milano

4,35 4,25

4,22

4,53 4,50 4,45 4,36 4,42

Expo è una grande iniezione di ottimismo. Ma non potrà fare tutto il settore pubblico Roberto Formigoni

presidente della Regione

Milano è come l’America. A Trapani raccolgo i meloni, qui mi faccio una vita. Salvatore Bonanno aspirante bidello

La stretta del governo sull’asilo politico tradisce i diritti umani e gioca al ribasso. Mons. Agostino Marchetto segretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti

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31 ott. ‘07

30 nov. ‘07

31 dic. ‘07

31 gen. ‘08

29 feb. ‘08

29 feb. ‘08

31 mar. ‘08

30 apr. ‘08

31 mag. ‘08

ieri

SCUOLA & GIOVANI/1

SCUOLA & GIOVANI/2

Non si può minacciare la bocciatura

Imparare il sesso? No, grazie

Il professore che intimidisce gli studenti promettendo la bocciatura commette il reato di minaccia aggravata. In una recente sentenza della Corte di Cassazione si legge che per i ragazzi «la ingiusta prospettazione di una bocciatura rappresenta una delle peggiori evenienze» e «ingenera forti timori, incidendo sulla libertà morale» degli allievi. Per questo motivo la Suprema Corte ha confermato la condanna per Marcello P., (50 anni) insegnante del liceo scientifico Paolo Lioy di Vicenza. Il professore aveva detto all’alunna che lo ha citato di «non avere nessuna speranza di essere promossa». I difensori del docente avevano sostenuto che il reato di minaccia era inesistente «in quanto non dipendeva solo dalla sua volontà, ma dall'intero collegio dei docenti». •

Ai ragazzi italiani il sesso a scuola non interessa. O meglio, il 50% dei 1200 intervistati dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia ritiene le ore di educazione sessuale una perdita di tempo. I giovani a quanto pare peccano di saccenza. Secondo l’istituto che ha commissionato la ricerca, il 22% degli interpellati non raggiunge livelli di pulizia e cura corporea adeguati e il 31% non considera la contraccezione un modo per restare in salute. •

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Job

attualità

STORIE DI SECONDE GENERAZIONI

I nuovi italiani Nati nel Belpaese, da genitori immigrati Sono più di un milione. Di etnia diversa ma cittadini della Repubblica a tutti gli effetti. La morte assurda di Abdoul a Milano ha attirato l’attenzione su questa nuova realtà destinata a crescere nel tempo. Cosa fanno, come vivono, qual è il loro grado di “italianità”? di ALESSANDRO CONDINA

I Un delitto, in pieno centro a Milano, ha fatto emergere il caso. Italiani contro italiani di etnia diversa. Molti di quelli che chiamiamo extracomunitari ormai sono italiani a tutti gli effetti. Sono un milione di nati qui. Hanno studiato qui. E per loro l’integrazione è una condizione acquisita. Solo conoscendoli si ha la giusta percezione di come vivono. E che aspirazioni hanno. La morte di un ragazzo nero di 19 anni, ucciso a colpi di bastone a Milano per aver rubato un pacco di biscotti, ha svelato una realtà che finora era oggetto di studio per i sociologi, ma non così di attualità. Il ragazzo ucciso, Abdoul Salam Guibre, era figlio di immigrati africani del Burkina Baso, ma era nato in Italia e aveva documenti italiani. Era italiano: essere italiano, dunque, non equivale più automaticamente a essere di pelle bianca, figlio e nipote di italiani. Sempre più spesso anzi capiterà di incontrare e conoscere italiani neri, gialli, olivastri, di origine asiatica o latinoamericana o africana: un mondo che finora è rimasto sommerso, ma che – a parti-

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re dalle manifestazioni seguite alla morte di Abdoul – comincia a farsi sentire. Secondo una valutazione empirica della Fondazione Giovanni Agnelli di Torino, in Italia vive ormai un milione di ragazzi (alcuni ormai adulti) “issues de l'immigration”, cioè “frutto dell'immigrazione” come li definiscono le ricerche scientifiche; o “seconde generazioni” provenienti dall'immigrazione, come si sente dire sempre più di frequente e come spesso loro stessi preferiscono essere definiti. Sono giovani nati in Italia da genitori immigrati o trasferitisi nel nostro paese da piccoli, ma che comunque hanno compiuto qui l'intero ciclo scolastico o almeno una parte: le stime distinguono i nati in Italia da genitori stranieri (incluse le coppie miste) che sono le seconde generazioni in senso stretto; la generazione 1,75 (i giovani nati all'estero e immigrati in Italia in età prescolare, ovvero 0-5 anni); la generazione 1,5 (i giovani stranieri immigrati in età comprese nella fascia 6-12 anni) e la generazione 1,25 (i giovani stranieri immigrati in età compresa tra i 13 e i 17 anni). Tutti insieme un folto drappello, quasi una “ventunesima regione” secondo la Fondazione Agnelli, in cerca di riconoscimento, diritti e visibilità, anche attraverso associazioni come la Rete G2 – Seconde generazioni (www.secondegenerazioni.it).

Scuola a colori Sherif ha 28 anni, è nato in Italia, a Bergamo, da padre egiziano e madre bergamasca; ha nome e cognome stranieri, capelli un po' ricci, folte sopracciglia nere e occhi che sembrano sottolineati da una linea di kajal, ma parla perfettamente l'italiano e ha una carta d'identità della Repubblica. Di lavoro fa il magazziniere

precario, anche in questo simile alla maggior parte dei suoi coetanei. Più di una volta qualcuno gli ha fatto notare (e a volte pesare) questa sua doppia identità: «Quando avevo circa 6 anni» racconta «con la mia famiglia ero andato a trovare un amico di mio padre, che mi aveva chiesto: 'Ma tu preferisci essere più italiano o egiziano?'. Io, essendo ignaro del mio aspetto, ho risposto ovviamente

Nome: Sherif Origine: egiziano Età: 28 anni ziniere Mestiere: magaz

'italiano'. A scuola, poi, quando i maestri e le maestre, che dovevano spiegare l'antico Egitto, si focalizzavano su di me, i miei compagni mi prendevano in giro muovendosi come nel video (delle Bangles, ndr) “Walk like an Egyptian”.

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Job

rete G2 - seconde generazioni

attualità L'associazione

G2, una rete dai mille colori Uno dei punti di riferimento per i “figli dell'immigrazione” è un'associazione nata nel 2005 a Roma e poi estesa ad altre città italiane (Milano, Prato, Genova, Mantova, Arezzo, Padova, Imola, Bologna, Bergamo e Ferrara), la Rete G2 - Seconde Generazioni. Due gli obiettivi principali : riformare la legge per la concessione della cittadinanza italiana nei confronti delle seconde generazioni, perché sia più aperta e lotta per una trasformazione culturale della società italiana perché sia più consapevole e si riconosca in tutti i suoi figli. Fanno parte dell’associazione ragazze e ragazzi dai 18 ai 35 anni, originari di diversi paesi, dall’Europa all’Asia all’Africa, che si incontrano anche sul forum del sito secondegenerazioni.it., da cui sono state tratte le foto della copertina e quella di apertura di questo servizio.

da generazione. Eravamo in una classe molto multi-etnica e non mi sono mai sentita trattata male o esclusa da qualcosa». Eh sì che non poteva passare inosservata, lei proprio nera nera, miscuglio di Africa e Brasile. «In quarta elementare c'era il desiderio di essere bianca, anche nei disegni mi rappresentavo con la pelle chiara; ma era, più che altro, la voglia di essere come gli altri. Da piccola le persone erano affascinate e crescendo i miei amici non mi hanno mai fatto pesare le differenze».

A volte gira bene

Allora i figli di immigrati erano pochi, specie nel bergamasco e non mancavano a volte insulti o prese in giro. La situazione è migliorata quando ho conosciuto altri ragazzi di origine egiziana. Certo il posto in cui sono sempre stato a mio agio è la mia famiglia». Ma gli anni dell'infanzia in alcuni casi sono stati anche allegri. È il caso di Dona, 27 anni, arrivata in Italia all'età di

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10 anni per ricongiungersi con il padre e la madre, entrambi filippini. «Ho rifatto la quarta elementare e poi studi fino all'università. A scuola sono stata fortunata perché in classe c'era un'altra bambina filippina nata in Italia, quindi non ero sola; in ogni caso una compagna dai tratti differenti era per gli altri una cosa bella e curiosa. Adesso sono iscritta al corso per interprete e traduttore e mi manca solo la

Non è più un ragazzo Marco Wong, 45 anni, nato a Bologna da genitori cinesi immigrati in Italia; anche i nonni erano immigrati nel nostro paese. «Quando ero piccolo» dice «l'immigrazione era ancora una realtà molto minoritaria. C’era un po' di provinNome: Dona cialismo ma non cattiveria. Origine: filippina Ora invece mi sembra che ci Età: 27 anni sia un pregiudizio negativo, tesi, ma ata la situazione è peggiore intanto lavoro Mestiere: impieg adesso e i cinesi non sono in banca». quelli che stanno peggio, Anche visto che la Cina è in boom economico». Queenia (si pronuncia Kinia), 22 anni, ha Non è un caso che Wong – che fa ricordi positivi della sua infanzia, lei nata parte di Associna e ha un proprio sito a Rio de Janeiro da madre brasiliana e www.marcowong.it – sia riuscito a trapadre nigeriano, in Italia da quando sformare la sua doppia appartenenza in aveva 5 anni. «Ho ritrovato un compagno un punto di forza, rappresentando in della scuola materna, anche lui di secon-

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Job

attualità

i numeri

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70

200

49

700

milione

mila

mila

per cento

mila

La stima dei figli di immigrati nati in Italia all’inizio del 2008

La media annuale dei nati da genitori stranieri in Italia

I ragazzi nati da coppie miste che vivono nel nostro paese

I figli italiani di coppie provenienti dai paesi della Ue allargata

I rumeni censiti attualmente sul territorio nazionale

Cina grandi imprese italiane, come trolli al computer tornano chiedendomi Pirelli: «Ho puntato sulla conoscenza come mai avevo un nome straniero, se delle due culture. E con la mia storia lavoravo, perché ero lì». posso essere anche un punto di riferiEsperienze simili a quelle vissute da mento per cinesi che vogliono studiare, Jaska, 24enne nato a Jalandar, nello stato anche contro il parere dei genitori». del Punjab, Unione Indiana, arrivato in Episodi di intolleranza? «Quando cercaItalia a 7 anni e studente di Relazioni vo casa, al telefono non c'era nessun prointernazionali: «Qualche settimana fa ho blema, ma quando ci si incontrava di peravuto un’accesa diatriba con il gestore di sona l'appartamento non era più in affitun pub che si rivolto. Se mi vesto in geva a me in termimondo molto formale ni del tipo ‘la tua mi scambiano per giapcultura’, ‘la vostra ponese, se sono un po' cultura’, ‘il tuo g Nome: Marco Won più trasandato, allora paese’, ‘noi italiaOrigine: cinese sono cinese». Marco, ni’ ecc. A quel però, pur essendo italiapunto non sono Età: 45 anni re riuscito a tratteto di en pr im no non esclude il ritorno e: er Mesti al paese dei genitori: nermi dal far «Se fossi libero da vinconotare al signore li familiari, non ci pensein questione di rei molto, ma ho moglie e figli. Non si quale cultura stesse parlando, di quale tratta comunque del ritorno a un presunfosse la mia cultura e cosa ne sapesse lui to paese d'origine: potrebbe essere quadella mia cultura, quando stavo parlando lunque altro posto, purché ci sia entusiacon lui nella sua lingua e non nella ‘mia’ smo e la possibilità di fare la differenza. (che conosco poco tra l'altro), quando ho In Italia adesso non si può, c'è sfiducia e studiato e sono cresciuto nel ‘suo’ sistema in più quest'atmosfera di contorno che scolastico, quando la storia che conosco è non è piacevole». tutta eurocentrica o italocentrica; se potevo avere qualcosa di diverso da lui si tratPregiudizi e gaffe tava semmai di qualcosa in più e non E di episodi sgradevoli, questi giovaqualcosa in meno, dato dalla mia doppia ni di seconda generazione ne vivono in appartenenza, al doppio legame che mi continuazione. Spesso non sono altro che lega - mio malgrado, ma anche per mia frutto di tanta ignoranza da parte di perfortuna - a due mondi, due concezioni sone mosse anche da buone intenzioni. della vita, dell'amore, del denaro, del «Le persone che incontro» dice Sherif tempo, degli affetti, del rispetto, della «pensano che sia immigrato, non sono libertà». ancora abituati ai figli dell'immigrazione, Anche Dona e Queenia raccontano di spesso mi fanno scenate per non farmi vecchiette «che si stringono la borsetta al entrare nei locali; altri, specialmente petto» quando salgono sul bus o cammiquando si accorgono del mio italiano fluinano per strada. Oltre a gaffe più innodo, credono che sia meridionale... ehecue, come i camerieri che si rivolgono a heh qui al nord è sempre un dispregiatiloro in inglese, salvo ricevere una risposta vo. Molti fanno riferimento alla religione con accento romanesco o un cliente che 'voi che non potete mangiare il maiale...', dopo una conversazione al telefono non ma voi chi? Non sono neppure musulmapuò credere che la sua bancaria sia la no; oppure alcuni cercano di scandire ragazza filippina dietro lo sportello. bene le parole. Un giorno d'agosto in Voglia di cittadinanza pausa pranzo dal lavoro ero tranquillaNon è difficile percepire che questi mente sdraiato su una panchina in un giovani sono italiani a tutti gli effetti, parparco a prendere un po' di sole, improvlano e si vestono come la maggioranza visamente arrivano due volanti della dei loro coetanei. Hanno a volte anche la polizia a svegliarmi e chiedermi i docucadenza del posto dove sono cresciuti menti, io ho mostrato loro la carta d'idenmentre nel paese dei genitori «siamo tità e dopo una decina di minuti di con-

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ormai visti come turisti», ammette Dona. «La vita futura te l'immagini qui». L'ostacolo più grosso, però, per tanti di loro è la cittadinanza. A parte casi come quelli di Sherif, Nome: Jaska che ha una mamma italiana, Origine: indiana diventare italiani è difficile persiEtà: 24 anni no per chi è nato in Italia (vedi tessa Mestiere: studen intervista ad Ambrosini nella pagina accanto) e senza cittadinanza sono tanti i problemi. «Dopo 17 anni in Italia» lamenta Jaska «ho ancora il permesso di soggiorno per motivi di studio, che dalla maggiore età sto rinnovando ogni anno, e anno dopo anno è sempre più lunga l'attesa (insieme ai costi): una delle conseguenze dell'attesa è il non poter viaggiare liberamente per l'Europa come qualsiasi mio amico. La famosa gita di quinta superiore è stata in questo senso il primo scoglio (anche se banale) nel quale è arenata la mia vita quasi normale. Il non poter votare quando sono uno studente di scienze politiche è un'altra corda stonante nella mia esistenza».

La rete che aggrega Ostacoli come quelli che ha trovato Dona: «All'università non potevo fare l'Erasmus, per ogni viaggio bisognava avere i visti, dimostrare i soldi dei miei genitori. A 18 anni non ho potuto fare il servizio sociale. Ho accumulato permessi di soggiorno di ogni tipo (ricongiungimento familiare, studente, lavoratore), ma quando a 18 anni sono andata a chiedere la cittadinanza mi hanno detto che senza un reddito da almeno tre anni non avrei potuto averla. E durante l'università ho deciso di farmi fare un contratto da babysitter da un'amica di famiglia per cui lavoravo: il permesso di lavoro, così, durava 2 anni invece che uno solo». La cittadinanza «non è solo un riconoscimento, ma anche un'esigenza: senza quella, non puoi neppure iscriverti a un albo professionale, anche se hai preso la laurea». Questi ragazzi hanno trovato un punto di aggregazione, un sostegno, nell'associazione G2. «Per me è una seconda famiglia», dice Sherif, «perché ho trovato altri ragazzi nella mia stessa situazione». «Grazie a loro» dice Dona «ho scoperto che non ero sola: era come guardarmi allo specchio».

La loro speranza, oltre ai cambiamenti legislativi come quello per la cittadinanza, è che cambi la mentalità, che si smetta di giudicare in base all'appartenenza, che i media trasmettano un'immagine corretta degli immigrati e delle seconde generazioni, in modo che tutti capiscano che ormai essere italiani non è più un fatto di pelle o di colore dei capelli e di tratti somatici. «Alcuni forse» dice Jaska «ci vorrebbero come le banlieu parigine, ma noi no. Vogliamo vivere come persone normali, nel paese in cui abbiamo la nostra casa, e per il quale vorremmo darci da fare». •

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attualità Fonte: ricerca Fondazione Giovanni Agnelli

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figli

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I figli italiani di genitori provenienti dai paesi dell’Africa

I figli italiani di genitori asiatici di cui il 5% sono di origine cinese

La stima dei cittadini albanesi che vivono in Italia

Nascono in media da una donna marocchina residente qui

L’aumento di tasso di fecondità delle straniere quando arrivano in Italia

intervista a Maurizio Ambrosini, sociologo

IL PROBLEMA LAVORO

Stranieri in patria Non si sentono accettati dove sono nati e non si riconoscono nel paese d’origine. La strada dell’integrazione è lunga. Le seconde generazioni non sono accettate o riconosciute come italiane e non si sentono parte del paese d'origine. Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia dei processi migratori all'Università di Milano, fa un quadro negativo della situazione degli italiani di colore.

I TIFOSO E FELICE Rabbii Kissi, 23 anni, marocchino che vive a Milano da quando ne aveva 8, è perfettamente integrato: fa il cuoco, tifa Juve e vuol sposare un’italiana.

per saperne di più Il portale dei cinesi in Italia: www.associna.it Il web più visto dagli stranieri: www.ilcannochiale.it Annunci e guide: www.stranieriinitalia.it

Professore, qual è il problema di questi giovani? Per i nati qui c’è difficoltà ad accedere alla buona occupazione, anche se hanno studiato. I candidati con un cognome “esotico” il più delle volte non vengono neppure invitati a un colloquio. Poi c'è il rischio dell'effetto banlieu: ragazzi di periferia che, sperimentando o percependo fenomeni discriminatori, ripiegano sull'identità di provenienza. In Francia si dichiarano musulmani anche se non frequentano la moschea. Ma con questa identità capiscono che “fanno paura” e si ribellano verso uno stato che non li accoglie. La particolarità dell’Italia? La nostra lingua è molto

meno parlata all'estero. C'è una mediocre qualità nell'occupazione dei genitori ma spesso le madri lavorano fuori casa per lunghe ore. Qual è il problema con la cittadinanza? In termini di diritti e di appartenenza, la situazione è strana. Anche chi nasce qui da genitori stranieri rimane straniero fino ai 18 anni; e può chiedere la cittadinanza solo fra i 18 e i 19, a condizione di dimostrare che non si è allontanato mai dall'Italia per più di 4 mesi. Gli insegniamo l'educazione civica e la Costituzione ma li teniamo fuori dai diritti.

JOB ALLA RADIO Italiani di seconda generazione a “Marconi radio aperta”, lunedì 13 ottobre, dalle 9 alle 10,30. Conduce Fabio Pizzul

fm 94.8

Musica & Notizie

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DOPO LA CRISI DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA

Volare, oh oh Mentre si discute di piani industriali e partner straniero, il popolo dei pendolari s’interroga sul futuro. Chi sostituirà le tratte che Alitalia dovrà abbandonare? E i prezzi? Tra dubbi e incertezze a salvare l’utenza arriverà, forse, il caro vecchio treno. di ANTONIO GUERINI «È finita e meno male. Altrimenti i miei punti Mille Miglia sarebbero stati inutilizzabili e ci avrei smenato». Aeroporto di Linate, lunedì 29 settembre, le nove del mattino. Al pendolare lombardo, che a Roma ci deve andare, interessa questo. In queste lunghe settimane di altalena politica, al dramma di chi protesta per conservare il posto di lavoro si contrappone l’incertezza dei frequent flyer, quelli che sull’efficienza dei collegamenti aerei fondano tutti gli spostamenti di lavoro della settimana. Egoismo? Glielo facciamo notare, al pen-

Viaggiare ai tempi dell’Alitalietta dolare: «Beh, guardi: ho dei conoscenti che lavoravano alla Sea di Malpensa e nessuno dice niente di loro. Ma a parte questo, io a Roma ci devo arrivare e il più in fretta possibile: Alitalia, Air One, low cost per me non fa nessuna differenza. Chieda, chieda pure anche agli altri qui che stanno partendo. E poi ho sentito alcuni commenti su questa nuova Alitalia, questa Cai. Mi sa che per noi non sarà il massimo». Breve sondaggio (senza nessuna pretesa statistica ovviamente) e bene o male gli umori raccolti sono gli stessi. Gli annunci di questi giorni assicurano che la nuova compagnia aerea sarà attiva dal primo novembre con affiancato un partner straniero: un mese per risolvere importanti problemi di licenze, di sigle per i voli (la mitica AZ potrebbe venir meno) e… pure di punti Mille Miglia. Ancora un po’ tutto da definire insomma. Ma c’è già chi ipotizza

la storia

Dalle stelle ai tagli Primo volo di Alitalia il 5 maggio del 1947: Torino-Roma-Catania con un Fiat G12 Alcione. La compagnia aerea di bandiera nasce di fatto quel giorno. Un anno dopo gli aerei col tricolore coprono anche la prima tratta internazionale da Roma a Oslo. Nel 1950 a bordo fanno la loro apparizione le prime hostess. Da allora è stato un crescendo, con il boom negli anni Sessanta e Settanta. Poi, lentamente, il declino. Tra il 1995 e l'anno scorso i passeggeri trasportati dall'Alitalia sono oscillati tra 21 e 25 milioni l'anno. Lufthansa l'anno scorso ha fatto volare 63 milioni di passeggeri e Air France-Klm quasi 75 milioni. La compagnia tedesca genera ricavi per 22 miliardi di euro e Air France-Klm supera i 24 miliardi mentre il fatturato di Alitalia ristagna sotto i 5 miliardi di euro. La fonte è l’Asca, l’Agenzia stampa quotidiana nazionale. Forse basterebbe questo per spiegare il tutto. Ora la nuova Alitalia, o Cai o ancora altre possibili sigle. Personale tagliato (3250 gli esuberi dichiarati), numero di aerei ridotti dagli iniziali 238 a 137 per il prossimo anno con la prospettiva di aumentare il parco a 158 velivoli entro il 2013. I piloti saranno 1689, di cui 140 part-time.

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che decollerà sì la nuova Alitalia, ma molti passeggeri resteranno a terra. Il perché è presto spiegato. Milano-Roma: un aereo ogni venti minuti, costo andata e ritorno (Linate-Fiumicino) 200 euro in media. Se si sceglie una low cost si atterra a Ciampino e si può risparmiare anche la metà. La tratta aerea più frequentata, maggiormente remunerativa e anche quella che (a detta degli addetti ai lavori) sarà la prima ad essere interessata dalla nuova politica dei costi.

L’utente ci guadagna? Un avvertimento in tal senso era arrivato anche quest’estate. In agosto, a Cortina, Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, aveva detto partecipando ad un dibattito: «Al termine di questa vicenda avremo un servizio peggiore e a prezzi più alti». Anche Marco Ponti, docente di economia dei trasporti al Politecnico di Milano, sembra non avere dubbi: «Di fatto la concorrenza, con questo tipo di salvataggio, non ci sarà. Facile immaginarsi cosa succederà». Milano-Roma la prima, ma poi, assicurano, la Cai non si fermerà qui. «Avere a tutti i costi una compagnia di bandiera» spiega ancora il docente universitario «sarà pure una questione di prestigio, ma ancora dobbiamo dimostrare se l’utente ci guadagna. La nascita e il proliferare delle low cost non è causale: sono contro le compagnie di bandiera che hanno monopolizzato il mercato». Quello dei costi per chi sale in aereo (affari o turismo) è un problema risaputo. Un passaggio dal blog di un manager che descrive i suoi viaggi di lavoro: «Per MilanoBruxelles Alitalia opera in code sharing con una compagnia locale, la Brussels Airlines. Significa che l'aeromobile è lo stesso, l'equipaggio è lo stesso, i biglietti li vendono due compagnie differenti: Alitalia vuole 750 euro ma ti offre lo snack. La belga ne vuole 150 (sì, avete letto bene) e chiede

ulteriori 3 euro per bottiglietta d'acqua e snack. Viene da chiedersi: perchè dovrei pagare 597 euro di differenza?». In sintesi, la compagnia di bandiera deve restare sul mercato in modo concorrenziale e non monopolistico. E l’utente? Anche lui deve necessariamente aspettare. La tratta Milano-Roma potrebbe avere una concorrenza esterna, con un potenziale beneficio per tutti. Esterna perché arriverebbe, da dicembre, dalla ferrovia con l’alta velocità: 4 ore tra Milano e Roma, competitività aereo/treno più reale. A meno che il viaggio non costi 200 euro, in media. •

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agenziafotogramma

attualitĂ

I numeri I Ogni settimana passano per l’aeroporto di Linate 50mila passeggeri. Quasi 50 sono i voli giornalieri. PiÚ di 500, invece, le persone che lavorano qui e che stanno rischiando di perdere il posto.

150 Controllori di volo, pompieri, 34.546 Alitalia 14.966 Altre compagnie passeggeri settimanali

imprese di supporto

24 Alitalia 13 Altre compagnie

400 AttivitĂ commerciali lavoratori a Linate

voli giornalieri

Fonte: Corriere della Sera, settembre 2008.

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Il traffico Numero dei passeggeri registrato da Assaeroporti nel mese di giugno 2008.

Roma Fiumicino Ciampino Milano Malpensa Linate Bergamo Catania Napoli Palermo Bologna Torino

19.276.098 16.937.518 2.338.580 14.720.424 9.866.803 4.853.621 3.132.521 2.895.583 2.720.344 2.076.119 2.041.355 1.829.139

Variazione in un anno +7,2% +10,7% -13,1% -8,4% -11,9% -0,4% +15,4% +7,2% +5,4% +3,0% -0,2% +3,9%

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ILCASO - LA FAST&FLUID DI CINISELLO CHIUDE

Lui, lei e la fabbrica che non c’è più La storia di Luigi e Angela, figli piccoli e mutuo da pagare, che rischiano entrambi di perdere il posto insieme ad altri 52 dipendenti. L’assurdo è che l’azienda va bene e produce utili. Ma i proprietari vogliono portarla in Olanda. di CHRISTIAN D’ANTONIO I Un mutuo, due figli all’asilo, e due stipendi, anche se modesti, su cui contare. Un quadretto famigliare felice e abbastanza comune, fin quando non si incappa in una crisi che nessuno aveva previsto e di cui pochi parlano. Nei giorni del caos Alitalia, in Lombardia si consuma un’altra terribile emergenza occupazionale nel settore dellametalmeccanica. «Non riesco a immaginarmi un futuro per me e mia moglie al di fuori di questo posto e non so come faremo se, nel migliore dei casi, arriverà la cassa integrazione a 900 euro», dice Luigi Torelli, 41 anni, dal 1992 dipendente della Fast &

Fluid Management, che da azienda gioiello dell’hinterland milanese, si è trasformata in incubo per 54 dipendenti. A Cinisello Balsamo la ditta di sistemi di miscelazione era il fiore all’occhiello di un settore, quello metalmeccanico, che fino a poco fa dava lavoro a oltre mezzo milione di persone in tutta la regione. E che ora ne lascia per strada circa 12 mila. La situazione dell’azienda di Cinisello era talmente rosea che molti suggerivano a parenti e amici di andare a lavorare alla Fast. E ora diverse famiglie si ritroveranno no con entrambi i coniugi senza lavoro da novembre, la

«Non riesco ad immaginare un futuro fuori da qui. Non so cosa faremo».

data in cui la proprietà ha deciso il fermo dell’attività che verrà spostata in Olanda.

Carriere veloci «Io sono diventato responsabile della sala prove per i test sulle macchine» continua Luigi «e mia moglie è entrata nel 1994 come operaia. Fino al 2000 si è lavorato bene. Poi con l’ingresso degli olandesi sono iniziati i primi problemi». Angela, 38 anni, all’epoca pensava che due stipendi appena sufficienti valevano soprattutto per la tranquillità e la sicurezza che si respirava da quelle parti. Ora se le cose andranno male le entrate sranno come minimo dimezzate. «L’anno scorso» ricorda Luigi «ci hanno chiesto un sacrificio di circa 30 persone per far andare avanti noi che

rimanevamo qui. Sono scattati pre-pensionamenti e mobilità, è stato critico ma lo abbiamo fatto in accordo tra tutti i lavoratori. Le commesse aumentavano e siamo dovuti ricorrere a straordinari e turni. E poi quest’anno a luglio la doccia fredda: chiudono per spostare tutto in Olanda». A Cinisello non riescono ancora a crederci: attraverso un

carteggio con Assolombarda, scoperto per caso, l’azienda ha deciso la chiusura del presidio lombardo a ridosso delle ferie e da luglio è iniziato lo stato di agitazione. «Perché ci hanno chiesto un sacrificio l’anno scorso per poi ingannarci ora?» dice Luigi «chi se n’è già andato ci assicura che è impossibile ricollocarsi in un settore come questo, specie per chi ha lavorato a lungo in un’azienda perché ci stava bene».

E arrivarono gli olandesi I DIPENDENTI

COMBATTIVI Luigi e Angela hanno rispettivamente 41 e 38 anni. Lui lavora in azienda dal 1992, lei da due anni dopo. Con lo stipendio di Luigi (sesto livello, responsabile sala prove) e di Angela (operaia) la famiglia deve vivere, far fronte all’istruzione di due figli piccoli e pagare il mutuo. Come loro, in pericolo ci sono altre 52 posizioni tra cui molti coniugi che si trovano nella stessa disastrosa situazione.

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I veri motivi del trasferimento sono solo intuibili: ci si sposta per essere più vicini alle esigenze del management olandese. Non è solo la Cina, quindi, a mettere paura. Anzi. I cinesi vengono a spiare e copiano. Gli olandesi a Cinisello sono arrivati, ricordano i dipendenti, hanno selezionato i progetti ideati dagli italiani e se li sono portati a casa. Questa manovra non è per niente piaciuta a chi per anni ha investito con dedizione sul proprio lavoro. Adesso alla Fast sperano di poter trovare, in accordo con la Provincia di Milano, un compratore alternativo entro novembre che possa salvare

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L’azienda In pochi anni il fiore all’occhiello dell’industria milanese è entrato in crisi. Ecco le tappe: I 1973 - Fast spa è fondata da un imprenditore italiano. I 1989 – Da piccola officina diventa leader nella produzione di sistemi di miscelazione e viene acquisita da Gecofin, azienda milanese attiva nel settore auto. I 1999 – La Index Corporation americana acquisisce la Fast che continua a produrre utili. I 2002 – Inizia l’integrazione con l’altra società della Index, l’olandese Fluid. I 2005 – Arrivano gli olandesi anche nel consiglio di amministrazione italiano e il nome diventa Fast

l’azienda e sottrarla al trasferimento in Olanda. Nel frattempo, resta l’amarezza per il lavoro scippato: «Dovremo imparare dai tedeschi» conclude Luigi «che quando licenziano sono obbligati a ricollocare i dipendenti. Oppure dagli americani che non assumono nella stessa azienda marito e moglie. Così

se qualcosa va storto, almeno uno dei due si salva. Vedersi mancare due stipendi nello stesso momento ti toglie il sonno. Pensavamo di poter vedere i figli crescere, con sacrificio ma con la certezza di due entrate. Ora come facciamo a pagare il mutuo, la scuola e tutto il resto?». •

& Fluid. La strategia cambia fino alla richiesta l’anno dopo di cassa integrazione e 34 esuberi. Eppure gli affari vanno bene. I 2008 – Il sindacato entra in fabbrica per la prima volta. Dopo gli esuberi l’azienda comunica l’intenzione di spostare la produzione in Olanda e lasciare a casa i rimanenti 54 dipendenti. Giuseppe Mansillo della Cisl dice: «I vertici vogliono smobilitare una struttura che fattura 7 milioni di euro».


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100MILA STUDENTI FUORI SEDE IN CERCA DI UN POSTO LETTO

Case, tante e care Contratti, un optional Migliaia di annunci nelle bacheche degli atenei e su internet. Tutti promettono alloggi in regola e garantiti. Poi le sorprese, di ogni genere. Anche Job è andato a suonare qualche campanello, ecco i risultati.

BACHECA VIRTUALE Un tempo gli annunci scritti a penna nelle bacheche dell’università erano il modo migliore per risolvere il problema alloggi per studenti. Oggi con internet le possibilità si sono moltiplicate, ma i tour fotografici virtuali spesso non corrispondono alla realtà degli angusti locali disponibili.

di GRETA LA ROCCA «Sì è rotto il rubinetto? Chiamate pure l’idraulico, senza problemi. Ovviamente pagate voi». Clara, 21 anni, venuta dalla Toscana a Milano a studiare biotecnologie alla Bicocca si sente dire la stessa cosa ogni volta che si rompe qualcosa. Il suo “padrone di casa” si chiama Luigi, ha 60 e a qualsiasi richiesta (rete del letto vecchia e arrugginita, pensili della cucina che vengo giù a guardarli) risponde sempre allo stesso. La filosofia sua e di tanti suoi colleghi affittuari di alloggi e posti letto è tassativa : incassare il massimo, spendere il minimo, con meno obblighi possibile. Clara fa parte della schiera dei 94mila fuori sede che il ministero dell’Istruzione ha calcolato per il 2007. «Trovare un letto sembra facile» dice sconsolata «i siti

internet sono tantissimi, da affittistudenti.studenti.it a studiando.it. Tutti dalle foto sembrano belli, puliti, ordinati e poi, quando vai a vederli, la sopresa. Poco e niente è come ti hanno fatto credere negli annunci».

Una via crucis «Due camere doppie, palazzina appena restaurata, zona 6, 1500 euro al mese, spese incluse» promette un annuncio on line. Proviamo a telefonare, prendiamo un appuntamento e andiamo a verificare di persona. La zona, via Tortona, famosa per gli showroom e le agenzie di modelle, è bella e tranquilla; l’appartamento, invece, è sporco, gli infissi sono rovinati e i muri da imbiancare. La televisione e la lavatrice ci sono, ma non funzionano: «Se vi servo-

I consigli del Sicet

No agli intermediari Il contratto deve essere chiaro e attestare la coabitazione, cioè elencare chi abita in casa. Controllare le postille e le clausole prima di firmare. Stabilire prima in forma scritta chi deve sostenere le spese di sostituzione e di ripristino. Il contratto libero non può essere inferiore a 4 anni più 4. Chiedere un rapporto diretto con il locatore e rifiutare contatti con intermediari. In caso di dubbi rivolgersi al sindacato degli inquilini (www.sicet.it, sede milanese tel. 02.29409465).

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no, provvedete pure a farli riparare. A vostro carico» chiarisce il Luigi di turno. Un aiuto alla ricerca di casa arriva anche dalle bacheche universitarie: dalla Statale alla Cattolica, dal Politecnico alla Bicocca. Ma anche in questo caso, orientarsi non è semplice: «Due locali, due letti, zona 6, 1000 euro» o «camera condivisa, zona 6, 450 euro, palazzina signorile, supermercato nelle vicinanze» e ancora «Camera, zona 1, 750 euro, ristrutturato, compreso di ogni comfort». Contattiamo i tre affittuari, ma le telefonate non vanno a buon fine: «Mi dispiace, ma sono già stati affittati». Però gli annunci sono ancora esposti. Con fatica troviamo un posto letto in zona S. Agostino. Il prezzo non è tra i più bassi, 1000 euro mensili, ma la palazzina li vale. L’appartamento è troppo “di lusso”per essere affittato a due studenti: nelle stanze c’è il parquet e ogni locale è stato dipinto con un diverso colore. «Non riesco ad affittarlo, i ragazzi non vogliono spendere più di 500 euro, eppure non vogliono rinunciare al comfort». In compenso, però, questa situazione è del tutto regolare: contratto registrato, validità di 4 anni, nessuna sorpresa e nessun rischio di ritrovarsi in un subaffitto o in un contesto poco chiaro. Per star tranquilli, insomma, bisogna spendere molto più della media. La situazione tipo che molti studenti denunciano, infatti, è quella di pagare molto, non ricevere nessun tipo di assistenza se succede qualcosa di imprevisto in casa o, peggio ancora, scoprire dopo mesi che il signore a cui si è pagato l’affitto non è il diretto interessato e che quindi deve “riferire”. C’è da dire però che non ci

sono solo Luigi in città. Persone che privilegiano la “qualità” degli inquilini. Un annuncio in cui ci siamo imbattuti recitava: «Affitto bilocale a prezzo conveniente solo a studentesse referenziate e non fumatrici». Discriminazione? La proprietaria ci è sembrata genuinamente interessata a non avere problemi: «Mi interessa la

tranquillità più che arricchirmi su poveri ragazzi». Tenere gli occhi aperti non fa mai male: verificare che gli interruttori della luce non siano staccati, che la cucina sia a norma, che non manchi l’acqua calda. Spesso sono furbi anche i ragazzi alla disperata ricerca di qualcuno che li rimpiazzi per coprire una quota dell’affitto. •

I numeri

500 euro per un letto Milano conta 10 atenei, 170mila iscritti di cui solo il 20% risiede in città. L’Isu (Istituto per il diritto alla studio), offre solo 3mila stanze in residenze convenzionate. La spesa per un posto letto a Milano va da 300 a 1500 euro per le zone più esclusive. A Roma: ci vogliono in media 500 euro. Bologna: la città universitaria, è la più cara dell’Emilia Romagna, con 350 euro. Padova e Savona: le più economiche, 250 euro. 200 euro: è il prezzo chiesto a Perugia, Ancona, Camerino, l’Aquila, Chieti e Campobasso. Al sud: 300 euro a Napoli, 200 a Bari, 150 a Foggia.

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il prof di Alessandro Condina

Vietato ammalarsi, lo stipendio non lo permette Anno nuovo, scuola nuova, studenti nuovi (o quasi). I problemi della scuola, invece, sono quelli vecchi, quelli di sempre: strutture cadenti, organizzazione in ritardo, pochi incentivi economici e scarsa motivazione per i docenti; e anche chi dovrebbe cercare di risolverli sembra impegnato, più che altro, a conquistarsi titoli sui giornali. L'ultima uscita della ministra Gelmini – che nel suo curriculum vanta un titolo di avvocato conquistato a Reggio Calabria e la qualifica di nipotina del più noto don Gelmini – riguarda il latino: non si insegnerà più al liceo scientifico. Mentre il ministro Brunetta si scatena contro i fannulloni. La grande maggioranza di maestri e professori si domanda (e interroga i sindacati) se può permettersi di ammalarsi senza rischiare di assottigliare lo stipendio, già troppo magro; i soliti furbi, invece, hanno già presentato un bel certificato per una decina di giorni di malattia. In sala professori si lotta per conquistare un sabato libero o un lunedì: uno sfodera 30 anni di anzianità di servizio, una l'età anagrafica

CHI SIAMO

degna di reverenza, un'altra rivendica di non aver cambiato istituto negli ultimi 16 anni. Il tutto mentre lo sport preferito di politici e chiacchieroni da bar sembra essere il “tiro al prof”. In un liceo di Milano addirittura un preside precisa con circolare che è obbligatorio presentarsi al collegio docenti, anche se dovesse coincidere con il proprio giorno libero. Peccato che a nessun professore sia mai venuto in mente di stare a casa con una motivazione del genere: qualcuno vuol essere più Brunetta di Brunetta, senza nemmeno saper intonare “Paese mio, che stai sulla collina”. E gli studenti? Nonostante quello che si dice in giro, hanno molto più entusiasmo, soprattutto “i primini”, che si affacciano con curiosità e qualche timore su un'esperienza tutta da scoprire, che li porterà nel mondo degli adulti. Ma anche gli studenti un po' più smaliziati sembrano contenti di tornare sui banchi, hanno sguardi interessati e domande pronte: ci penseranno i pomeriggi di studio e le prime interrogazioni a fare passare loro la voglia.

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attualità

I BUONI VACANZA In Francia, Svizzera e Ungheria sono una realtà da anni. Fra due mesi arrivano anche in Italia. In tagli da 20 euro e in blocchetti da 250 a 400 euro, sono destinate alle famiglie con reddito basso, ai pensionati e ai portatori di handicap. Sono interessate anche le aziende che li usano come benefit per i dipendenti.

LA VACANZA NON È PIÙ UN LUSSO

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Possono chiedere i buoni i nuclei più numerosi e con reddito più basso. In Italia riguarda ben 40mila famiglie, che possono scegliere tra strutture alberghiere, di ristorazione e turismo familiare e avere dal 10 al 25% di sconto.

Un ticket per le ferie di OLIVIA VILLA Ferie e relax non saranno più un miraggio per chi non se le può permettere. Dopo i buoni benzina e i buoni pasto arrivano anche i buoni vacanza. In altri Paesi dell’Unione europea, come Francia, Svizzeria e Ungheria sono una realtà da anni. Da noi sbarcheranno fra un paio di mesi: giusto in tempo per le vacanze di fine anno. Le famiglie più numerose e con reddito più basso (in Italia ce ne son 40mila), e presto anche i pensionati e le persone portatrici di handicap, potranno richiederli alle aziende turistiche o di servizio al turismo che hanno sottoscritto un contratto di convenzione con Fitus, Federazione italiana turismo sociale, promotrice dell’iniziativa. Ci sono, inoltre, anche molte le aziende, che già li stanno utilizzando come benefit per i loro dipendenti.

Cosa sono I buoni vacanza sono dei voucher immediatamente spendibili. Sono disponibili in tagli di 20 euro e in blocchetti da 260 a 400 euro. Possono circolare solo nel territorio nazionale, sono utilizzabili fuori dal Comune di residenza e hanno una validità massima di 24 mesi. In futuro, invece, la convenzione avrà valore anche nei Paesi dove i buoni esistono già da tempo. I soggiorni saranno presso strutture alberghiere, di ristorazione, di turismo famigliare e all’aria aperta, di servizi al turismo (comprese agenzie e tour operators) alle migliori condizioni economiche,

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scontate tra il 10% e il 25%, a seconda delle stagioni. Il buono vacanza, inoltre, permette ai possessori di accedere a un prestito turistico molto vantaggioso presso la rete “Intesa San Paolo”. «La novità riguarda il mondo del lavoro dipendente, gli assistiti dei comuni e le categorie dei progetti speciali» precisa Benito Perli, presidente della Federazione italiana turismo sociale «oggi gli italiani sono in difficoltà, non tutti possono permettersi di partire per una vacanza. Stiamo coinvolgendo anche i sindacati, così da permettere alle imprese di chiedere la detassazione dei buoni distribuiti ai propri dipendenti».

Dove si trovano Sul sito internet www.buonivacanze.it è stato sviluppato un sistema di ordine on line, che permette di chiedere in modo semplice e veloce i buoni. È necessario compilare due form, il primo riservato agli utenti privati e il secondo agli enti pubblici, alle associazioni e alle aziende. Chi, invece, non conosce il web, può inviare la richiesta alla sede nazionale Fitus (via Tagliamento 9, Roma). Prima di spedire la domanda, tuttavia, è necessario versare in banca l’importo relativo. Tutte le informazioni sono reperibili on line oppure è possibile contattare la fonda-

i numeri Francia: gli Chèques-Vacances sono nati nel 1982. Nel 2004 l’ANCV (agenzia nazionale per gli Chèques-Vacances) ha emesso buoni per 908 milioni di euro. Nel 2007 ha fatturato 1 miliardo e 200 milioni, ha emesso 95 milioni di buoni vacanza. Svizzera: la cassa di viaggio è una cooperativa fondata nel 1939. Nel 2004 ha emesso buoni per 340 milioni di euro, utilizzati da un quarto della popolazione. Nel 2007 ha raggiunto i 400 miliardi di fatturato. Ungheria: la fondazione nazionale della vacanza è sorta nel 1998. Nel 2004 ha emesso buoni per 1,1 milioni di euro, a favore di oltre 293mila cittadini. Italia: si stima di raggiungere entro un anno i 10 milioni di euro di fatturato (email info@fitus.it). La Federazione italiana turismo sociale è nata nel 1993 e raggruppa organismi associativi (Acsi, Aics, Cits, ETSI Cisl). Nel gennaio 2007 ha stipulato una convenzione con Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, per sviluppare le aree interne, allargare la stagione turistica e favorire l'accesso delle categorie deboli ai servizi del settore.

BENITO PERLI «Coltivavo da dieci anni questo progetto. Sono molto orgoglioso».

zione all’indirizzo info@buonivacanze.it o al numero di telefono 0685350621. La Fitus si impegna a promuovere il turismo sociale da più di dieci anni, dal 1993: «Da qualche anno il turismo italiano è ormai in crisi, con questa iniziativa possiamo finalmente contribuire alla cresciuta della domanda interna» continua il presidente Perli «la convenzione, inoltre, avrà presto valore anche in Francia e in Svizzera, dove i buoni esistono già da alcuni anni. E, a loro volta, i francesi e gli svizzeri saranno in questo modo incentivati a visitare le bellezze del nostro Paese». È, inoltre, già in distribuzione in tutta Italia una guida dei buoni vacanza: «Si tratta di uno strumento molto utile e necessario. Dà, infatti, la possibilità ai possessori dei buoni vacanza di scegliere autonomamente dove e come trascorrere un periodo di riposo e di svago» conclude Perli. •

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attualità

REGIONE - SMOG, TORNANO LE LIMITAZIONI

Stop anche sulle provinciali Dal 15 ottobre le auto inquinanti non potranno circolare nemmeno sulle strade extraurbane. Da quest’anno il divieto esteso ai diesel Euro 2. I Dal 15 ottobre ritornano le limitazioni al traffico in Lombardia per i veicoli inquinanti (Euro 0 e Euro 1). Quest’anno c’è un’estensione del divieto, in vigore fino al 15 aprile 2009, che interessa anche le strade provinciali e perfino i veicoli diesel Euro 2. La strategia per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria nella stagione invernale è duplice: la Regione ha complessivamente stanziato 15 milioni di euro per affrontare l’emergenza smog. E gli incentivi sono stati così ripartiti: 3,5 milioni di euro per l’acquisto di mezzi nuovi a nullo o a basso impatto ambientale (elettrici, ibridi o Euro 3) e per la rottamazione dei vecchi ciclomo-

tori e motocicli Euro 0 o Euro 1, i contributi singoli vanno da 200 a 2mila euro; 10 milioni di euro per l'installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi diesel destinati al trasporto merci con contributi che vanno da 2mila a 3mila euro e, infine, 1,4 milioni per rinnovare il parco taxi. I divieti, secondo la regione, danno i frutti. Ad oggi le emissioni di PM10 pro capite lombarde sono circa la metà (-53%) della media Ue; sono inferiori a quelle spagnole, francesi, svedesi o inglesi e in linea con quelle tedesche e olandesi. «Per il decimo anno consecutivo» spiega il presidente Roberto Formigoni, che ha predisposto il piano insieme agli assessori

Massimo Buscemi (reti, servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile) e Massimo Ponzoni (qualità dell'ambiente) «proponiamo una serie di misure per contrastare l'inquinamento atmosferico secondo una strategia di grande realismo. Agiamo su due leve: incentivi per la diffusione di tecnologie eco compatibili e limiti alla circolazione dei mezzi più inquinanti in inverno». Nell’ultimo anno, i divieti e le condizioni meteorologiche meno sfavorevoli del solito per Formigoni «stanno portando a un miglioramento della qualità dell'aria. Purtroppo siamo nella zona più sfortunata d'Europa dal punto di vista della dispersione delle sostanze inquinanti. Per le

15 MILIONI Sono gli euro stanziati dalla Regione Lombardia per l’emergenza smog. Incentivi per chi rottama la vecchia auto, il ciclomotore e il taxi. emissioni pro capite e le emissioni in rapporto al Pil, la Lombardia risulta la regione più virtuosa in Europa». Buscemi ha annunciato incentivi per nuovi motoveicoli ecologici (elettrici, ibridi o Euro 3 per i cittadini; solo elettrici e ibridi per imprese e enti), il cui

bando è già attivo e resterà aperto fino all’esaurimento fondi. Gli stanziamenti sono destinati a residenti nella zona critica A1 (che comprende 210 comuni lombardi) e alle imprese ed enti con sede legale o operativa nella stessa area. Secondo il presidente di Ancma, l’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, Guidalberto Guidi «con questo stanziamento saranno sostituiti nei prossimi mesi oltre 10mila mezzi con un notevole risparmio di emissioni». •

Chi siamo...

Un gruppo di amici da sempre impegnati a promuovere la solidarietà. L’Associazione è nata con lo scopo di aiutare i bambini che vivono situazioni di estrema difficoltà nel loro Paese d’origine. Per gli interventi ci avvaliamo dell’aiuto di organizzazioni e persone che operano in loco.

...cosa abbiamo fatto...

▪Interventi a favore:

- degli orfanotrofi di Herson e Kaliniska (Ucraina);

- della missione montana di Don Giovanni a Puka (Albania);

- dell’asilo di padre Casimiro a Vinnitsa (Ucraina):

- delle suore canossiane di Vinnitsa che svolgono la loro mis-

sione tra i poveri e le famiglie più bisognose.

▪Realizzazione della “Casa di accoglienza” per bambini ed adolescenti di Horativ (Ucraina), in collaborazione con l’asso-

▪Abbiamo accolto in Italia una bambina nata con un grave ciazione “Credo” di Cremona.

difetto all’orecchio. L’abbiamo fatta operare e le abbiamo impostato la riabilitazione.

...con il tuo aiuto possiamo fare di più.

▪Case di Accoglienza di Horavit: prima e dopo.

Versa un contributo, anche modesto, sul conto corrente dell’Associazione Codice IBAN IT18 I030 6933 0006 2501 8822 785 - presso Banca Intesa San Paolo - Agenzia di Cormano Associazione un sorriso oltre le barriere onlus - Via Roma, 6 - 20032 Cormano (Mi) Tel. 3351489880 - 3351489886 www.unsorrisooltrelebarriere.org E-mail: associazione@unsorrisooltrelebarriere.org



Job domande&risposte chiedete a Job Se avete dubbi o questioni che non trovano risposte certe, potete scrivere a Job dove i nostri esperti vi risponderanno attraverso le colonne del giornale e in seguito anche nel nostro sito internet. Ecco come:

redazione Job via Smareglia, 24 20133 Milano

Fax: 0271092310

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su internet dal lunedì al venerdì, a partire dale ore 14,00 “Le notizie del giorno” Rassegna stampa, news e appuntamenti su www.jobmilano.it

mestieri FINANZIARIE - L’OPERATORE DI SPORTELLO

C’è credito per (quasi) tutti Buone opportunità soprattutto per chi ha fatto studi economico-giuridici. Cresce in Italia il ricorso al credito al consumo. Nel primo semestre dell’anno, secondo un’indagine di Kìron Partner, il mercato è salito del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2007, per un giro d’affari di 31,6 miliardi di euro: sono aumentati i prestiti personali non finalizzati (+14,7%), le carte di credito (+7,1%), la cessione del quinto dello stipendio (+21,7%). Il settore è popolato da una miriade di società, molte delle quali sono emanazione di grandi gruppi bancari. Società complesse, che annoverano tra i propri organici numerosi profili professionali, diversi

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per ruoli, mansioni e responsabilità: quello più a contatto con il cliente è l’operatore di sportello. «Si tratta di una figura che appartiene alla rete commerciale» spiega Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin, l’associazione che riunisce le principali imprese del settore «e lavora nei punti vendita, nelle filiali ‘fronte strada’, cioè quelle direttamente accessibili al pubblico. Il suo compito è ricevere il cliente, verificarne le esigenze, consigliargli la soluzione migliore, istruire la pratica. È un’attività delicata, che richiede un mix di

competenze tecniche e caratteriali. Bisogna conoscere i prodotti e le normative e occorrono buone doti relazionali e psicologiche». La professione non è regolamentata e non esiste un albo. Inoltre, l’accesso non è subordinato ad un percorso formativo particolare o al superamento di esami. Le aziende tendono, comunque, a privilegiare chi ha una laurea (soprattutto ad indirizzo economico o giuridico). Ma come sono le prospettive di impiego nel credito al consumo? «Direi buone» osserva Sandro Bujoni, responsabile Divisione risorse umane di

Fiditalia «perché in Italia la quota di indebitamento pro-capite è più bassa rispetto a quella di altri Paesi. Il mercato è ancora lontano dalla saturazione e quindi credo che le opportunità di inserimento non mancheranno per un bel po’ di tempo. Nell’ultimo triennio abbiamo assunto circa 80 addetti all’anno, ovviamente non tutti da impiegare nelle filiali. Cerchiamo persone motivate, con buone doti relazionali, capaci di fare squadra, disposte ad imparare, a crescere, a confrontarsi con i cambiamenti». Nel settore vengono applicate diverse tipologie di contratti di lavoro. I più diffusi sono quelli del credito e del commercio (terziario). In fase di ingresso è frequente il ricorso a rapporti di lavoro a tempo determinato. Un buon canale per entrare nel mercato è lo stage. Ogni anno Assofin mette a disposizione 20 borse di studio che consentono di fare esperienza in azienda. Informazioni su www.assofin.it. •

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Job domande&risposte Consumi Ho letto sul vostro giornale che esiste un bonus sociale sull’elettricità, destinato ai nuclei famigliari con basso reddito. La mia è una famiglia monoeddito e io e mia moglie abbiamo anche due bambini a carico. Vorrei sapere di cosa si tratta. Rientro nelle fasce per goderne? Quali sono i presupposti? Come posso richiederlo? Marino Terrano – Sesto S. Giovanni (Mi)

COME FACCIO AD USUFRUIRE DELLA FACILITAZIONE ?

Buono luce, è questione di Isee risponde Tommaso Di Buono Adiconsum Via Tadino 23 - Milano Tel. 0220525340 adiconsum_milano@cisl.it

I Su disposizione dell’Autorità per l’energia stanno partendo le modalità applicative per il bonus sociale sull’elettricità destinato alle famiglie economicamente disagiate. Hanno diritto a riceverlo tutte quelle che dispongono di un indice Isee il cui valore sia inferiore o uguale a 7.500 euro. L’Isee è l’indicatore che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio e del numero dei componenti. A titolo esemplificativo, un nucleo familiare come il suo (composto da padre, madre e due figli) monoreddito, con una casa in affitto e con un reddito annuo lordo fino a circa 23.400 euro, rientra nella soglia Isee di 7.500 euro. Al bonus avranno diritto anche le famiglie che abbiano un componente del nucleo familiare in gravi condizioni di salute, tali da richiedere l’utilizzo di macchinari salvavita, ma in questo le modalità di applicazione saranno definite prossimamente dall’Autorità, dopo l’approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico dei criteri per la loro determinazione. Il valore del bonus è differenziato a seconda della numerosità del nucleo familiare: • 60 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone, • 78 euro/anno per 3-4 persone, • 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4. Il bonus sarà corrisposto direttamente come sconto sull’importo della bolletta, dividendo l’importo annuale per il numero delle bollette. Qualora il bonus dovesse superare l’importo della bolletta (al netto delle imposte), il cliente non dovrà

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pagare nulla, ma non è previsto un bonus annuale superiore al costo della bolletta. Per le famiglie che ne avranno diritto, il godimento del bonus sarà retroattivo perché decorrerà da gennaio 2008, purché abbiano presentato la richiesta entro il 28 febbraio 2009. La richiesta del bonus deve essere portata al Comune di residenza. Tuttavia l’Autorità per l’energia ha dato 90 giorni di tempo ai comuni per attivare il sistema informatico necessario per far fronte alle richieste. Pertanto il tutto dovrebbe essere pienamente operativo da gennaio 2009. La richiesta va presentata insieme all’attestazione del valore Isee, agli estremi della fornitura elettrica (reperibili sulla bolletta) e all’indicazione del numero dei componenti del nucleo familiare. Fra breve, l’Autorità per l’energia renderà disponibile un modello fac-

simile per la richiesta contenente tutte le informazioni da fornire. La domanda darà diritto al riconoscimento del bonus per 12 mensilità (salvo rinnovo). Per recuperare gli importi necessari a coprire questa misura sarà introdotta una nuova componente tariffaria (denominata As) che verrà applicata su tutti i clienti elettrici (domestici e non). L’applicazione del bonus, tuttavia, non comporterà variazioni della spesa elettrica della famiglia tipo (con consumi di 2.700 kWh/anno e 3 kW di potenza impegnata), poiché l’Autorità ha disposto la revisione della tariffa applicata ai clienti domestici. Le consiglio di contattare il suo Comune di appartenenza per capire se hanno già attivato questo servizio e le modalità di accesso. Le sedi della nostra associazione sono a disposizione per informazioni e chiarimenti. •

L’HOUSING SOCIALE PUO’ RISOLVERE L’EMERGENZA ABITATIVA?

C’è un solo modo per fermare i prezzi Casa Si parla spesso di “housing sociale” per risolvere i problemi abitativi. Non ho ancora ben capito, però, di che cosa si tratti. Vivo in una casa di 60 metri, ho un reddito di 1.500 euro e spendo circa 800 euro al mese di affitto. Ho presentato la domanda per avere una casa popolare, ma la mia posizione in graduatoria è bassa. L’”housing sociale” potrebbe essere una soluzione? Silvia - Milano

risponde Leo Spinelli Sicet Via Tadino 31 - Milano Tel. 0229522100 / 1797 sindinq1@tuttopmi.it

I No, l’housing sociale non risolverebbe il problema né a lei né alle altre 20mila famiglie, che a Milano hanno presentato domanda per avere un alloggio popolare, ma sono molto basse in graduatoria. È forse opportuno fare alcune considerazioni sulla questione delle politiche abitative e del dibattito a senso unico, che viene prodotto ai vari livelli. A Milano, come in tutte le grandi aree metropolitane, il problema

della casa ha assunto una dimensione di drammaticità dovuta al livello dei prezzi degli affitti privati assolutamente insostenibili per la maggior parte delle famiglie e alla sostanziale assenza di una politica di offerta di case pubbliche a canone sociale. Il disagio abitativo tocca, innanzitutto, i nuclei familiari che hanno redditi bassi e che non possono accedere o rimanere sul mercato privato delle locazioni. Per dare una risposta ai problemi abitativi di nuclei familiari come il suo sono necessarie politiche pubbliche mirate, dotate di adeguati e stabili finanziamenti che individuino, innanzitutto, le priorità di offerta. È fuor di dubbio che in una città

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Job domande&risposte agenziafotogramma

fisco Sono un lavoratore dipendente e non ho mai presentato la dichiarazione dei redditi, l’unico reddito da me posseduto è certificato dal modello Cud, rilasciato annualmente dal mio datore di lavoro. Nel 2007 ho speso 4.300 euro per esami medici e 980 per l’università. Ho saputo che se avessi inserito queste spese nel 730, avrei ottenuto un rimborso. E ora? Cosa posso fare? Riccardo Rossi

HO DIMENTICATO DI DENUNCIARE LE SPESE

Unico, per i ritardatari c’è ancora tempo risponde Vincenzo Vita Caaf Cisl Via Tadino 23 - Milano Tel. 0220525301 vincenzo.vita@cisl.it

I Purtroppo il termine per la

con circa 20mila famiglie nella graduatoria delle case popolari, oltre 10mila sfratti esecutivi pendenti ed un incremento continuo degli sfratti per morosità, sia essenziale aumentare in maniera consistente l’offerta di alloggi pubblici. Non serve, invece, una politica pubblica di offerta indifferenziata, che mette sullo stesso piano tutti i segmenti della domanda abitativa, senza individuare le priorità, discriminando nei fatti proprio la domanda socialmente ed economicamente in maggior difficoltà (la più diffusa sul territorio) e snaturando proprio il concetto stesso di offerta pubblica abitativa. Per tutelare il “ceto medio” servirebbe una riforma radicale della legge 431/98, che abolisca il mercato libero degli affitti e mantenga solo quello contrattato, in modo da poter porre un limite ai continui aumenti dei prezzi. Solo così si mette un freno alla speculazione immobiliare. •

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la fotonotizia

Due scuole su tre sono fatiscenti Un rapporto di Cittadinanza attiva ha rilevato che due istituti scolastici su tre sono insicuri e peccano in sicurezza, qualità e comfort. L’indagine è stata svolta in 12 regioni su 132 scuole. Stufe elettriche al posto dei riscaldamenti, aule sotto il livello stradale, palestre abbandonate. Mancano i fondi per gli arredi e anche per gli impianti elettrici: molti risalgono agli anni ’40. Alla faccia dei grembiulini!

presentazione del Modello 730/2008, come lei ben sa, è scaduto il 3 giugno. E la normativa fiscale non prevede la possibilità di una presentazione tardiva di tale modello. C’è però l’opportunità di ricorrere al modello Unico, avvalendosi del ravvedimento previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 472/97. Secondo questa normativa il contribuente ha la possibilità di presentare la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza (fissata per il 2008 al 30 settembre) con il pagamento di una sanzione di 32 euro, pari a un ottavo del minimo previsto (258 euro). Pertanto i ritardatari hanno tempo fino al 29 dicembre 2008. Attraverso questa dichiarazione è possibile ottenere il riconoscimento della detrazione Irpef, derivante dall’esposizione delle spese sanitarie e scolastiche, che sarà pari al 19% degli importi sostenuti, al netto della franchigia di 129,11 euro, da sottrarre alle spese sanitarie. Il credito ottenuto potrà essere riportato come eccedenza nel modello 730 del prossimo anno, ottenendo il rimborso da parte del suo sostituto di imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), con la mensilità di luglio 2009. In questo modo non si devono aspettare i cinque anni previsti normalmente per i rimborsi diretti da parte dell’Agenzia delle entrate. Il modello Unico tardivo potrà essere utilizzato anche per

sanare situazioni che comportano l’obbligatorietà alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Si veda ad esempio il caso in cui il soggetto abbia fruito, nel corso dell’anno di imposta considerato, di detrazioni per figli a carico non più spettanti, in quanto il familiare ha superato il limite di reddito di 2.840,51 euro. In tale ipotesi si dovranno pagare, oltre ai 32 euro per la presentazione entro 90 giorni dal termine prefissato, le differenze di imposta, maggiorate degli interessi del 3%, da calcolarsi giorno per giorno, e della sanzione del 6%. Bisogna però tenere presente che l’intermediario, Caf o professionista abilitato, dovrà trasmettere la dichiarazione, entro 30 giorni dal ricevimento dell’incarico, da parte del contribuente e comunque non oltre il 29 dicembre, termine ultimo per l’invio delle dichiarazioni tardive. La mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, in presenza dell’obbligatorietà, da parte del contribuente, difficilmente consente di sfuggire ai controlli del fisco, che in questi ultimi anni si sono ulteriormente (e per fortuna) perfezionati. In caso di contestazione, infatti, saranno attribuite delle sanzioni in misura maggiore di quelle previste per il ravvedimento volontario. Considerata la complessità dell’argomento, che comporta una conoscenza approfondita della normativa fiscale, per la predisposizione della dichiarazione in questione le consiglio, comunque, di avvalersi dell’assistenza degli uffici del Caaf Cisl presenti sull’intero territorio nazionale. Così facendo sarà sicuro di evitare di incorrere in errori nella compilazione del modello. Cordiali saluti. •

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Job

domande&risposte

previdenza Sono nata nel 1958, ho sempre lavorato, ma attualmente sono disoccupata. Nel corso della mia vita ho cambiato più volte professione. Sono stata per 28 anni dipendente e poi, per 6 anni, parasubordinata. Vorrei riprendere il lavoro, sono alla ricerca di un impiego. Mi basteranno 6 anni di contributi per raggiungere i 40 utili per la pensione di anzianità? O non sono Lettera firmata sufficienti?

28 ANNI DA DIPENDENTE, 6 DA CO.CO.CO.: QUANDO VADO IN PENSIONE?

Decide tutto la totalizzazione risponde Paolo Zani Inas Cisl Via B. Marcello 18 - Milano Tel. 0229525021 milano@inas.it

I Con la situazione da lei prospettata, se lavorerà ancora per 6 anni come Co.Co.Co o anche come dipendente, potrà accedere alla pensione di anzianità totalizzando 40 anni di contribuzione complessiva. Il problema è un altro: utilizzando la totalizzazione per accedere al pensionamento anticipato la pensione verrà calcolata con il sistema contributivo su tutta la contribuzione ivi compresa quella da lavoro dipendente. Il sistema di calcolo contributivo è meno favorevole rispetto a quello retributivo che nel suo caso verrebbe applicato alla contribuzione da lavoro dipendente solo se la domanda di pensione (anche in totalizzazione) verrà presentata al compimento del 60esimo anno di età. Come vede la situazione è complessa e, soprattutto, andrà analizzata al momento in cui maturerà il diritto a pensione per valutare la scelta più opportuna; oggi non è possibile fare alcuna proiezione. È bene, tuttavia, ricapitolare ciò che è necessario sapere sulla totalizzazione.

Cosa è Con questo termine si intende la possibilità, per chi ha versato contributi in istituti previdenziali diversi, di raggiungere, sommando tutti i versamenti, il diritto alla pensione di vecchiaia o di anzianità senza ricorrere alla ricongiunzione, che, quando prevista, comporta, come ben sanno gli interessati, oneri proibitivi. Con la totalizzazione i periodi, che non devono essere coincidenti, possono essere sommati in quanto da soli non potrebbero dare diritto alla pensione per mancanza dei

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requisiti minimi. La totalizzazione può essere utilizzata da tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti ed è gratuita a differenza della ricongiunzione che spesso è onerosa. Possono, quindi, esercitare la facoltà di cumulare i diversi spezzoni di contributi i lavoratori dipendenti e autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), i lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata, gli iscritti al fondo clero, i liberi professionisti (avvocati, ingegneri, medici, commercialisti, ecc) iscritti ad una delle casse professionali, nonché dagli iscritti alle forme assicurative sostitutive ed esclusive dell’Inps (Inpdap, Enpals, Ipost).

Le condizioni Il lavoratore deve aver compiuto i 65 anni di età e deve far valere complessivamente 20 anni di

contributi oppure, a prescindere dall’età anagrafica, almeno 40 anni. E deve possedere eventuali altri requisiti, diversi da quelli di età e anzianità contributiva, fissati dalle rispettive casse professionali eventualmente totalizzate.

La novità del 2008 Fino alla fine del 2007 si poteva far valere in ciascuno dei fondi almeno 6 anni di contributi. Dal 2008 il limite dei 6 anni è stato ridotto a 3. Inoltre viene data facoltà ai lavoratori, che si vedranno liquidata la pensione esclusivamente con il sistema contributivo, di totalizzare tutti i periodi di contribuzione superiori ai 3 anni, anche se si è maturato il diritto a pensione in una qualsiasi gestione assicurativa. Chi accede alla pensione con la totalizzazione non ha diritto al trattamento minimo e la pensione verrà pagata nell’importo maturato. •

VOGLIO OSPITARE A CASA MIA UN’AMICA ARGENTINA, COSA DEVO FARE?

Tutti gli extraue passano in Questura stranieri Ciao! Mi chiamo Daniela. Una mia amica che vive in Argentina arriverà settimana prossima per trascorrere qualche giorno in Italia. Ho sentito dire che, se dovesse alloggiare da me, dovrei immediatamente avvisare la Questura. Siccome è la prima volta che mi capita di ospitare qualcuno in casa mia, sapete dirmi se l’informazione è corretta? In tal caso, qual è la procedura da seguire? Grazie! Daniela - Milano

risponde Maurizio Bove Cesil-Anolf Via B. Marcello 10 - Milano Tel. 02-20408142 cesil.immigrati@cisl.it

I In effetti, siccome la tua amica è argentina, e quindi extracomunitaria, l’informazione è corretta: infatti, ogni volta che una persona ospita nella propria abitazione un cittadino extracomunitario, anche nel caso in cui si dovesse trattare di un proprio parente, ha l’obbligo di avvisare l’autorità di pubblica sicurezza. Nello specifico, se sei residente a Milano, devi darne comunicazione al commissariato di polizia più

vicino; se, invece, vivi in provincia, devi avvisare il comando della polizia locale della tua città. La comunicazione, che è prevista espressamente all’articolo 7 del decreto legislativo 286/1998 - Testo unico sull’immigrazione deve peraltro essere effettuata in qualsiasi caso, anche se l’ospitalità è limitata ad un solo giorno, e deve avvenire entro e non oltre 48 ore dall’arrivo dell’ospite: il trasgressore rischia, nel caso in cui venga accertata l’inottemperanza, una sanzione amministrativa che varia da un minimo di 160 a un massimo di 1100 euro. Nella comunicazione devono essere indicate le proprie generalità, quelle del cittadino extracomunitario ospitato, i dati

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Job domande&risposte agenziafotogramma

legale

salute

Lavoro con contratto part-time a tempo indeterminato. Il mio orario deve essere distribuito sulla base delle esigenze aziendali. Ho sempre dato la mia disponibilità, ma ora le esigenze familiari sono cambiate. Cosa fare? Giovanna

QUANTO DEVO LAVORARE?

L’orario è un diritto risponde Maria Quarato Ufficio Tecnico-legale Cisl Via Tadino 23 - Milano Tel. 0220525320 ut.tadino@cisl.it

relativi al suo passaporto e l’indirizzo dell’abitazione presso la quale sta alloggiando. Bisogna, inoltre, specificare espressamente il motivo per cui la persona si trova in casa propria: tale comunicazione, infatti, va effettuata non solo nel caso in cui si dà ospitalità, ma anche qualora si intende affittare, vendere o cedere a qualsiasi titolo il proprio appartamento ad un cittadino extracomunitario. I moduli da utilizzare sono disponibili presso gli stessi commissariati o comandi di polizia locale e possono anche essere spediti tramite raccomandata con avviso di ricevimento: in tal caso, farà fede il timbro dell’ufficio postale. Non è necessario effettuare alcuna comunicazione, invece, nel momento in cui termina il periodo di ospitalità: ti ricordo, comunque, che, ai sensi della legge in vigore, un cittadino extracomunitario può soggiornare in Italia per motivi di turismo per un massimo di 90 giorni. •

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la fotonotizia

Più 300mila disoccupati in 6 mesi Torna l’allarme occupazione in Italia. Nel secondo trimestre 2008 i disoccupati sono stati 1.704.000 (+291 mila, +20,6% rispetto al secondo semestre 2007). In un anno la disoccupazione in Italia è aumentata di un punto arrivando al 6,7%, il dato peggiore da due anni. Enorme ancora il divario tra il tasso di disoccupati al Nord (3,8%) e al Sud (11,8%). Anche i disoccupati stranieri sono cresciuti dal 7,6% all’8,8%.

I La lettera di assunzione dovrebbe prevedere un orario determinato. In mancanza, lei ha diritto ad ottenere un orario settimanale ben definito, che - se le parti non trovano un accordo – può essere stabilito dal giudice, tenendo conto delle sue esigenze familiari e di quelle aziendali. Per il periodo in cui ha ruotato su tutti i turni si può anche stabilire il diritto a un risarcimento del danno che adegui la retribuzione alla maggiore onerosità del lavoro legata alla continua variazione di orario. Nel caso in cui, invece, abbia specificatamente sottoscritto le clausole flessibili, che attribuiscono al datore di lavoro la facoltà di variare, a propria esclusiva discrezione, la collocazione temporale dell’orario di lavoro nel part-time orizzontale (es. lavoro da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e mi chiamano lunedì 15/18, martedì 21/24 e così via…), occorre valutare in primo luogo se tale clausola è legittima (la possibilità di variare la collocazione della prestazione presuppone pur sempre un orario fisso di partenza) e se il contratto nazionale del suo settore prevede la possibilità, con un breve preavviso, di recedere dalla clausola di flessibilità in caso di maternità. In tal modo la lavoratrice può tornare all’orario fisso inizialmente definito (o che stabilirà il giudice). Si può, comunque, rivolgere al nostro Ufficio vertenze per valutare la situazione e aprire una trattativa con l’azienda per ottenere il rispetto della normativa. •

di Emilio Didonè*

Non c’è limite alla fantasia dei “furbetti” Italia patria delle truffe ospedaliere. Il rapporto dei nuclei antisofisticazione dei carabinieri (Nas) parla chiaro: in otto anni 390 persone arrestate, 4.712 denunciate, circa 630mila ricette sequestrate insieme a 98mila fustelle di farmaci fasulle. Ma nella casistica degli imbrogli scoperti non manca chi lucra sui campioni gratuiti dei farmaci, sui ricettari regionali del sistema sanitario nazionale e sui doppi rimborsi per interventi mai effettuati. Tutto a carico del Ssn, tanto a pagare sono sempre i cittadini e il conto di questo imbroglio è molto salato: quasi 233 milioni di euro in otto anni per la comunità. Il trend della truffa non dà segnali di discesa ma, grazie ai nuovi controlli incrociati con la collaborazione della Corte dei conti, si incomincia ad intravedere qualche risultato. Nel 2007 sono state denunciate circa 200 persone presso le procure regionali della magistratura contabile per farsi restituire il “bottino” e sono stati recuperati circa 5 milioni di euro “rubati” al sistema. La vera novità è la truffa della “chirurgia estetica camuffata”, scoperta in alcune cliniche accreditate. Qui decine di donne si sono rifatte seni o nasi o si sono sottoposte a liposuzioni, spendendo di tasca propria da 6mila ai 10mila euro, mentre i “furbetti” medici chiedevano contemporaneamente i rimborsi alla Asl. Anche in Lombardia gli imbrogli non mancano e le truffe valgono quasi 30 milioni di euro. Un grosso danno è rappresentato anche dai “medici” che prescrivono troppi esami e medicine, facendo più felici le case farmaceutiche. Un’emorragia di soldi: a circa 12 milioni di euro ammonta il danno delle “ricette facili”, e sono 277 i dottori lombardi coinvolti. • *Responsabile Cisl sanità Milano

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il dopo Job

viaggi motori Tv musica mostre personaggi cinema

libri

teatri

di GRETA LA ROCCA

ITINERARI\ALBA E BAROLO

Sapori d’autunno Gli ultimi week end prima del ‘letargo’ invernale. Tappa obbligata le Langhe: le colline, i vigneti, i castelli medioevali e il tartufo.

Il barolo, il profumo del tartufo, il ricordo dei romanzi di Pavese, la bellezza delle vigne che in autunno si colorano quasi di magico. Ecco le Langhe, un insieme di colline con creste affilate, segnate da valli profonde, parallele, scavate da torrenti, tra il Tanaro, l'Appennino ligure e il fiume Bormida. L’autunno da queste parti è la stagione del risveglio. Manifestazioni e

all’interno Crema, a casa di Beppe Severgnini: i viaggi, il nuovo libro e l’Inter, l’amore di sempre.

In piazza Duomo apre il primo museo rock d’Italia, curato da Red Ronnie.

“Crimini bianchi”, la fiction tv sulla malasanità vista insieme a un medico vero.

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n. 10 - ottobre 2008

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il dopo Job percorsi culturali si susseguono partendo dal cuore del territorio, la città di Alba, che ancora conserva resti e testimonianze dell’epoca romana. È famosa, non solo in Italia, per la gastronomia ed è conosciuta come capitale italiana del gusto, grazie alle osterie, i ristoranti e le enoteche. Rinomato è anche il mercato del sabato, variopinto e molto frequentato, soprattutto dai turisti: lungo le vie, nascoste nelle piazze, si trovano vecchi banchi con i tipici prodotti alimentari. Caratteristico il “mercato della roba del sabato”: camicie, calzoni, giubbotti militari da usare in campagna, tra i filari e nei campi. Da qui, arte e paesaggi si fondono in un itinerario avvincente. Imboccata la provinciale per Barolo, si raggiunge il piccolo paese di Roddi, il cui castello conserva una forte impronta medioevale. La piazzetta del municipio è il luogo più raccolto e suggestivo; qui si trova la chiesa parr o c c h i a l e dell’Assunta. La provinciale sale poi verso Verduno. Si possono vedere i primi vigneti a nebbiolo: a metà tragitto ecco la collina Monvigliero, uno dei vigneti storici della zona, la cascina omonima e quella Fava e Marzio. Visitando a piedi Monvigliero, si raggiunge la distesa di Langa, si incontrano altre vigne lungo le colline di Santa Maria e, andando verso ponente, la valle del Tanaro con il castello di Santa Vittoria e lo stabilimento della Cinzano. Il tragitto si conclude con le colline del Roero, altra terra di vini. Sette chilometri più in là si entra in Pollenzo, città del commercio nel periodo romano e centro agricolo a metà dello scorso secolo. È famosa anche per la tintura delle lane e per i vasi e i cali-

ci. Caratterizza il piccolo borgo il complesso voluto da Carlo Alberto di Savoia: il castello, i fabbricati dell’Agenzia (centro direttivo delle tenute agricole dei Savoia), le cantine del Moscatello e la fattoria Albertina; cuore di questa reggia è la piazza Vittorio Emanuele II, chiusa a nord e a sud da due porticati paralleli, a est dalla chiesa di San Vittore e, a ovest, da un castello di proprietà privata. In direzione Roreto-Cuneo, si incontra Cherasco. La passeggiata dei bastioni, nella parte nord della città; il viale dei platani, che porta al castello visconteo del ‘300; la chiesa di San Pietro, il campanile di San Gregorio, il palazzo Brizio di Veglia e palazzo Lellio con le sue finestre ad arco ogivale: questo è quanto resta della Cherasco medioevale e gotica. Si prosegue verso La Morra, una delle capitali del Barolo. Via Umberto, la via maestra dove si affacciavano le botteghe degli artigiani, porta alla piazza del Municipio. Qui si trova la chiesa di San Martino e la Confraternita di San Rocco. A due passi c’è la cantina comunale, dove si possono degustare e acquistare i vini de La Morra. Famosa la “Ca dj’ amis”, luogo di incontri culturali, mostre di pitture e di artigianato, sede della biblioteca enogastronomica “Libri da gustare”. La Ca è aperta il sabato e la domenica, nei giorni feriali basta suonare all’azienda vinicola Rocche Castamagna, la cui cantina merita di essere visitata. La provinciale BaroloNovello, passando per la frazione Vergne, porta a Novello. Famoso il castello, che domina la rocca del paese e si apre sui boschi e sui vigneti. Interessante da visitare, e da gustare, la bottega del vino del

Si parte dal mercato di Alba e si sale fino all’enoteca regionale a Barolo.

paese. Si scende per sei chilometri ed appare Barolo. Il paese ha dato il nome all’omonimo vino nel secolo scorso, quando dalle cantine partivano i convogli di botti per

Torino e la corte sabauda. E proprio nelle cantine ha sede l’enoteca regionale. Qui viene promossa e diffusa la conoscenza del Barolo, nel salone espositivo si trovano bottiglie di vino con eti-

chette e annate differenti. Da non perdere la sala degustazione, dove addetti servono il pregiato vino con dettagli tecnici che fanno la gioia dei fan dell’enogastronimia. •

Apertura 9 ottobre 2008

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Job


il dopo Job in auto a cura di Angelo Rainoldi

indirizzi I castelli per dormire, le osterie e i ristoranti locali per assaggiare i prodotti tipici e le cantine per gustare i vini più pregiati.

Alba

Verduno

Barolo

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Á I Castelli Corso Torino, 14 Tel 0173361978 www.hotel-icastelli.com

Á Cà’ del Re

Á Savona

Á Locanda dell’Orso Bevitore

Á Albergo del Buon Padre Via delle Viole, 2 Frazione Vergne Tel 017356192 www.viberti-barolo.com

Via Roma, 1 Tel 0173440440 www.hotelsavona.com

Via Vittorio Emanuele, 28 Tel 0172470447 www.burlotto.com/agriturismo

mangiare

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Á Enoclub

Á Il Falstaff

Piazza Savona, 4 Tel 017333994

Via C. Schiavino, 1 Tel 0172470244

Á Osteria dei sognatori

Á Real Castello

Via Macrino, 8 Tel 017334043

Via Umberto I, 9 Tel 0172470125

Á La Cantinella Via Acquagelata, 4 A Tel 017356267

cantine

cantine

cantine

Á Silvano ed Elena Boroli

Á Fratelli Alessandria

Località Madonna di Como, 34 Tel 0173365477

Via Beato Valfrè, 59 Tel 0172470113

Á Giacomo Borgogno e figli Via Gioberti, 1 Tel 017356108

Á Ceretto

Á Bel Colle

Località San Cassiano, 34 Tel 0173282582

Frazione Castagni, 56 Tel 0172470196

Via Umberto I, 14 Tel 0172470281 www.castellodiverduno.com

Á Barolo

Via Lomondo, 2 Tel 017356354 www.hotelbarolo.it

mangiare Á Brezza Via Lomondo, 2 Tel 017356191

Á Bric Cenciurio Via Roma, 24 Tel 017356317

Fonte: Itinerari Slow - Barolo e Barbaresco. Le langhe dei grandi vini - Slow Food Editore

Il salone del gusto Anche quest’anno ritorna il Salone internazionale del Gusto e di Terra Madre, organizzato da Slow Food a Torino. Dal 23 al 27 ottobre la città piemontese ospita un unico grande evento che per la prima volta riunisce due manifestazioni finora distinte. È un viaggio alla scoperta del cibo, dalla terra alla tavola. On line è possibile scaricare il programma completo (www.salonedelgusto.com), scoprire tutti gli eventi e le iniziative. Sede principale della manifestazione è il Lingotto, ma sono coinvolte anche altre suggestive zone della città e del territorio: nobili dimore d’epoca e castelli, come Villa Contessa Rosa, il Real Castello di Verduno e la Reggia di Venaria. Molti gli eventi su prenotazione: i laboratori del gusto (le degustazioni guidate), il teatro del gusto (l’area didattica, dove chef nazionali e internazionali cucinano in diretta i loro piatti), incontri d’autore a tavola (i protagonisti del vino e della gastronomia presentano i loro prodotti), appuntamenti a tavola (cene a tema) e il caffè di Slow Food (incontri e presentazione dei libri di Slow Food Editore).

n. 10 - ottobre 2008

Diesel, non gasolio È l’ultima versione griffata della city car torinese. Un prodotto tutto Made in Italy. Fiat 500 continua a far parlare di sé. Questa volta lo fa con una versione originale frutto della collaborazione tra il Brand Fiat e la nota griffe di abbigliamento di Renzo Rosso. L’idea è quella di condividere concetti come talento, creatività, simpatia e innovazione; insomma gli ingredienti vincenti del famoso “Made in Italy”. 500 by Diesel (questo è il suo nome) verrà prodotta in edizione limitata di 10.000 esemplari nell’arco di due anni. Realizzata sulla base della versione Sport, si contraddistingue per alcuni elementi estetici di forte impatto visivo, a partire dai particolari colori della carrozzeria. Tra gli elementi che la rendono unica risaltano i cerchi in lega da 16 pollici con logo Diesel, le pinze dei freni verniciate di giallo (solo sulla versione più potente), le modanature laterali con il logo e la specifica calotta degli specchi retrovisori. Nel posteriore, invece, cinque prese d’aria riproducono il caratteristico dettaglio del sistema di raffreddamento della 500 storica mentre all’interno la selleria è realizzata con tessuto denim abbellito con cuciture gialle. Tre i motori disponibili in gamma: un 1.2cc da 69 Cv, un 1.3 Multijet 75 Cv con DPF e un 1.4 nome 16v 100 Cv. Fiat 500 by Diesel I prezzi (chiavi in mano) motore partono dai 15.000 euro da 1.2 a 1.4cc per la versione che potenza monta il propulsore da da 69 a 100 Cv 1.2cc per arrivare ai prezzo 17.000 euro che da 15 a 17.000 euro occorrono per le altre due versioni. •

i numeri

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il dopo Job TV - CANALE 5, “CRIMINI BIANCHI”

libri a cura di Riccardo Giuly

Mourinho Autore: J. Amhurst Genere: biografia Editore: Cairo Prezzo: 10 euro

Tutto Mourinho frase per frase, citazione dopo citazione, dichiarazioni, battute e provocazioni. Un modo curioso per andare alla scoperta di “The Special One”: l’uomo di fascino, l’allenatore di successo, lo sportivo innovatore, il manager moderno. Il tecnico che ha vinto in Europa, in Portogallo e in Inghilterra e che oggi guida l’Inter. Un personaggio fuori dagli schemi e mai banale.

Stoccolma, 28 febbraio 1986: uno sconosciuto uccide il primo ministro Olof Palme. L’omicidio lascia la Svezia sgomenta e scuote il mondo politico europeo. Il colpevole non è mai stato trovato. Molti anni dopo il capo della polizia nazionale Lars Martin Johansson decide che è arrivato il momento In caduta libera dargli un nome. Troverà come in un sogno di una pista, ma alla fine Autore: L. GW Persson avrà la conferma della Genere: romanzo corruttibilità di chi si Editore: Marsilio avvicina troppo al potere. Prezzo: 19,50 euro “Confessioni di un condannato a morte la sera del suo arresto”: inizia così la prima parte del romanzo, con Gesù che ripercorre le tappe che lo hanno condotto al Getsemani. Nella seconda parte l’indagine condotta da Ponzio Pilato: una Pasqua conclusasi con tre crocifissioni; la Il vangelo notizia della scomparsa secondo Pilato del corpo di Gesù; la Autore: Eric E. Schmitt necessità di ritrovarlo Genere: romanzo prima delle “leggende” Editore: San Paolo sulla risurrezione. Prezzo: 14,50 euro Kurt von Hammerstein-Equord era il capo di stato maggiore dell'esercito tedesco quando Hitler prese il potere: non tardò a capire quali erano le vere intenzioni del cancelliere, si dimise e sino alla sua morte fu il punto di riferimento dell'opposizione al Hammerstein Un saggio che si o dell'ostinazione nazismo. legge come un romanzo, Autore: H.M. Enzensberger che fa luce su un Genere: saggio personaggio rimasto Editore: Einaudi nell’ombra della storia. Prezzo: 20 euro

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Ai limiti della realtà Siamo andati a casa di un medico, vero, a vedere la discussa fiction sugli errori nella sanità. Ecco il racconto. di OLIVIA VILLA «È assurdo, non è reale, non è possibile». Perde il controllo Maurizio Giussani, professione medico di base, mentre guarda la prima puntata di “Crimini bianchi”, la fiction tanto annunciata, e criticata, dedicata alla malasanità. Davanti alla tv sintonizzata mercoledì 24 settembre su Canale 5, appena si accorge di un’esagerazione spettacolarizzata a favore dei sensazionalismi, si indigna. A meno di un’ora dall’inizio, ecco la scena clou: Stefano, chirurgo, viene ricoverato dopo un incidente d’auto; riporta una ferita alla gamba, niente di grave; viene operato, ma pochi minuti dopo essere stato riportato in reparto muore. La causa del decesso è un errore del primario: ha saturato la ferita con un filo riassorbibile, che si è lasciato andare e il paziente è morto dissanguato. «Io non sono un chirurgo, eppure so che non è vero. Tutti lo sanno. È irreale perché la sutura riassorbibile ha bisogno di 4 mesi per aprirsi, non può avvenire in

così poco tempo. Il decesso può essere causato da una ferita suturata male, ma non da un filo riassorbibile». Più plausibile, invece, il secondo episodio: protagonista un bambino di 13 anni, al quale viene asportato un rene per una diagnosi sbagliata. Siamo in sala operatoria, il primario toglie l’organo sano davanti allo stupore del collega, consapevole del grave errore. «Non dice niente. Come può non dire niente? Non fermarlo?» dice stupito il dottor Giussani. Eppure nel film accade, i due finti medici non si tradiscono. «Può succedere. È successo. Vedi la clinica Santa Rita o i casi di malasanità degli ultimi anni. Ma da qui a generalizzare ce ne passa». Le regole della tv a caccia di audience sono sempre le stesse. Fin dall’inizio della fiction subito si delineano gli schieramenti: i protagonisti buoni, due attori belli e famosi, e il primario cattivo, anziano e dai lineamenti duri: «La gente, in questo modo, viene

influenzata. Già ha paura prima di guardare i film. In definitiva queste fiction non fanno bene né ai pazienti né alla categoria. Qui tutto viene esagerato e enfatizzato

teatri

Filumena, una storia vera È una delle opere più famose e più rappresentate di De Filippo. Dopo Roma sarà a Milano a novembre.

Dal 9 ottobre al 16 novembre

Filumena Marturano Dove: Teatro Argentina Largo Torre Argentina, 52 Roma Regia: Francesco Rosi Interpreti: L. Sastri, L. De Filippo Biglietto: da 12 a 27 euro

Una tormentata storia d’amore e insieme una “commedia sociale”: così si può definire “Filumena Marturano”, opera di Eduardo De Filippo. Ex prostituta, Filumena vive da 25 anni nella casa di Domenico Soriano, di fatto come moglie anche se i due non si sono mai sposati; la donna si finge moribonda per farsi portare all’altare. Scoperto l’inganno l’uomo chiede l’annullamento del matrimonio e a questo punto ecco il colpo di scena: la donna rivela di avere tre figli, di cui uno è di Soriano. Ma l’uomo, che infine sposerà Filumena con una cerimonia ufficiale, non saprà mai quale dei tre è veramente figlio suo, ma li accoglierà tutti in casa perché «i figli sono figli». Il capolavoro di Eduardo si ispira effettivamente a un fatto di cronaca; scritta per la sorella Titina, che ne sarà la protagonista sia in teatro che al cinema, è la più rappresentata tra le sue commedie. Dopo il debutto romano “Filumena Marturano” sarà a Milano al Teatro Strehler dal 25 novembre al 14 dicembre. (D.Bia.)

n. 10 - ottobre 2008


il dopo Job mostre a cura di Daniela Bianchi

Á I CAMICI BUONI Tra i protagonisti la ginecologa Francesca Corona interpretata da Christiane Filangieri, e il chirurgo Luca Leoni, alias Daniele Pecci. (Foto di Delia Woehlert).

Dal 5 settembre al 14 dicembre

La Belle Epoque arte in Italia 1880-1915 Dove: Castello Visconteo Piazza Castello - Pavia Biglietto: 7 - 9 euro

Dal 26 settembre al 23 novembre

Migrart Dove: Rotonda della Besana Via Besana 15 - Milano Biglietto: ingresso libero

perché risponde ai canoni cinematografici». Non ci resta che sperare, con Giussani, che la realtà sia meglio della fantasia. •

Dal 21 ottobre al 16 novembre

Blasted Dove: Teatro dell’Elfo Via Menotti, 11 (Mi) Regia: E. De Capitani Interpreti: E. R.usso Arman, P. Pierobon , A. Capaldi Biglietto: 24 - 12,5 euro

Á Estremo dolore: è questo che esprime il testo di esordio di Sarah Kane. La drammaturga inglese lo scrisse poco più che ventenne e venne subito accolto con clamore. Un uomo e una donna, legati da una relazione priva di tenerezza, e un soldato sono il triangolo in cui prendono forma le violenze più mostruose dallo stupro al cannibalismo.

n. 10 - ottobre 2008

Á Scrittore, interprete e regista Gigi Proietti dà il meglio di sé: un mix di avanspettacolo, commedia e tragedia, dove il mattatore romano canta, balla e si Dal 24 ottobre confronta con i al 2 novembre mostri sacri del “Di nuovo teatro Buonasera” tradizionale quali Dove: Teatro Ventaglio Goldoni e Smeraldo perfino P.za XXV Aprile, 10 (Mi) Shakespeare. Regia: G. Proietti Il tutto condito Interpreti: G.Proietti da una dose di Biglietto: 65 - 35 euro ironia che sfocia nella satira.

Dal 10 al 19 ottobre

“La strega” Dove: Teatro Litta C.so Magenta, 24 (Mi) Regia: L. Sicignano Interpreti: F. Bellone Biglietto: 18 euro

Á La stagione del teatro Litta si apre con “La strega”, tratto dal romanzo di Sebastiano Vassalli “La chimera”: è la storia vera e tristissima di Antonia Spagnolini. Abbandonata in fasce davanti all'ingresso dell’Orfanatrofio di Novara, poi cresciuta da una coppia di contadini, verrà accusata di stregoneria e bruciata sul rogo.

Á La belle epoque, epoca in cui tutto pareva possibile, illusione spezzata dalla Grande Guerra, rivive in una mostra a Pavia: 60 opere di diversi artisti, che illustrano i molteplici aspetti della borghesia di fine Ottocento. Spicca la figura femminile, ritratta sia all’interno della casa che in ambiti più mondani. Completano l’esposizione una serie di affiches, esempi di quello che è considerato il periodo d’oro della grafica pubblicitaria. Á Un insieme di visi, luoghi, situazioni per fornire uno sguardo nuovo sulle diverse comunità di stranieri (ufficialmente ben 180mila) che sono presenti nella nostra città. Gli scatti di Lorenzo Pesce e Alex Majoli “inseguono” le persone incrociate sui tram e le immortalano nella loro quotidianità, cercando di andare oltre gli stereotipi: il risultato è un viaggio alla scoperta dell’ “altro”. L’esposizione fa parte di un progetto ideato da ATM.

Á Per la prima volta in Italia una selezione di sculture lignee dei popoli del Borneo: 39 opere provenienti dal Museo delle culture di Lugano. L’esposizione si divide in due sezioni: la prima Dal 5 ottobre comprende le sculture di al 15 febbraio 2009 maggiori dimensioni, Patong - La gran- mentre nella seconda sono collocati oggetti più de scultura dei popoli del Borneo piccoli, di raffinata fattura Dove: Scuderie della Villa quali per esempio un porta Borromeo D’Adda - Arcore neonato o uno scudo. Uno sguardo su una cultura per Biglietto: 3,50 - 5 euro noi pressoché sconosciuta.

Dal 18 ottobre al 25 gennaio 2009

Van Gogh a Brescia Dove: Museo di Santa Giulia, Via dei Musei, 81 Brescia Biglietto: 10 euro

Á Dopo la mostra del 2005-2006, che illustrava il rapporto tra Gauguin e Van Gogh, lo stesso museo inaugura una rassegna dedicata ai disegni e agli acquerelli di Vincent Van Gogh. Per la prima volta in Italia il pubblico potrà conoscere a fondo l’opera grafica, esplorando il lato più intimo dell’artista. 85 opere messe a confronto con 15 dipinti, che ripercorrono tutto l’arco temporale della sua attività.

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il dopo Job i-Pod a cura di Christian D’Antonio

Artista Christopher Cross Titolo The Cafè Carlyle Carlyle Sessions

Á Riascoltare queste gemme dei primi anni ’80 vi farà saltare dalla sedia. Cross con la maturità della sperimentazione acustica si prende il lusso di rivisitare classici del suo repertorio sfruttatissimi negli anni da pubblicità e compilation. Quando scorrono “Sailing”, “Ride Like The Wind” e “Arthur’s Theme” (Oscar nel 1982) la pelle davvero si accappona.

Artista Rasmus Titolo Black Roses

Á I piccoli alfieri del rock gotico finlandese in realtà sono dei padri di famiglia che calcano le scene scandinave da 15 anni. Da noi sono idoli da Mtv ma questi nuovi pezzi rivelano un pizzico di sapienza in più rispetto ai dischi della loro esplosione. Merito anche del mago del metal Desmond Child che li ha aiutati a concepire il disco come una sceneggiatura.

Artista Grace Jones Titolo Hurricane

Á Un ritorno in grande stile della protagonista della New York dell’epoca dello Studio 54, quella degli eccessi e delle contaminazioni con musica e arte. La matrice reggae, a 20 anni di distanza dal suo ultimo lavoro, per Grace Jones, giamaicana di origine, 60 anni, è sempre lì ma il funk e l’eleganza della sua voce oscura e sussurrata non l’hanno abbandonata.

FACCIA A FACCIA CON: BEPPE SEVERGNINI

Inter, che passione! Il tifo, ovviamente, rimane ma basta libri. Il motivo? Il club di Moratti è diventato più ‘normale’ e quindi meno ‘interessante’. Il sogno nel cassetto è quello di tutti i nerazzurri, la Champions. Ma per ora meglio fare finta di niente. Scaramanzia? di ANTONIO GUERINI Lo studio dà su piazza del Duomo, a Crema, la città in cui Beppe Severgnini è nato e della quale non perde occasione di parlare. Ne ricorda le bellezze, tortelli e dolci compresi. È scrittore, giornalista (carta stampata, televisione, radio), ha un’ironia sottile quanto pungente, capelli folti, grigi, un quasi ciuffo un poco birichino (ogni tanto richiede qualche sistemazione) che gli conferisce quell’aria da intellettuale, occhiali. I libri (suoi e di altri cento e più autori) sono sistemati nella libreria, che occupa un’intera parete. Ampie finestre sullo slargo cittadino, ricordi di lavoro (articoli di giornale, foto e altro) e personali appesi ai muri.

incontrare è quello sportivo, l’interista. Nessun problema. Non sono un giornalista sportivo e perciò ho pubblicamente manifestato il mio tifo. L’ho sempre ammesso: con l’Inter non sono sereno e non sono obiettivo. Tre i libri sulla squadra del presidente Massimo Moratti, che vanno ad aggiungersi agli altri undici scritti in 19 anni. L’ultimo sarà in libreria tra poche settimane, il 30 ottobre: “Italians. Giro del mondo in 80 pizze”. La mia rubrica sul Corriere della Sera raggiunge un traguardo importante: compie 10 anni. É un modo per festeggiarla. Decisamente più contenuti e privati, invece, sono stati i festeggiamenti per gli ultimi due scudetti

Il 30 ottobre esce “Italians. Il giro del mondo in 80 pizze”.

Il Severgnini che vogliamo

dell’Inter, nonostante siano arrivati dopo molte sofferenze. I neroazzurri sono tornati a vincere e sono anche tornati ad essere una squadra ‘normale’, e - in quel senso - non fa più notizia. Meglio un libro che racconta, descrivere cos’era allora un interista non ha più senso. L’Inter è stata un fenomeno letterario. Ora, invece, è più squadra e diventa difficile scriverne: fino ad oggi, diciamolo pure, era anche una terapia. Basta libri sull’Inter quindi? Eurointer sarebbe bello, ma non credo. Ho già dato. A proposito, come sono stati accolti gli ‘interismi’? Ad una piccola percentuale la trilogia, raccolta poi nel “Manuale del perfetto interista”, non è piaciuta. Sostenevano campassi sulle disgrazie – calcistiche ovviamente – della squadra. Una piccola percentuale, lo ripeto. Per il resto sono stati apprezzati. Anche tifosi milanisti

Da Elvis a Vasco A Milano il primo museo del rock. Dischi, strumenti, foto e cimeli di ogni tipo selezionati da Red Ronnie.

Artista Chris Rea Titolo “Fool (If You Think It’s Over)”

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Á La leggenda del blues rock inglese degli ultimi 30 anni si riappacifica col suo repertorio che ha riempito le programmazioni radiofoniche di tutto il mondo. E per questa raccolta accosta i classici a una selezione di brani dai suoi ultimi lavori “Stoney Road”, “Blue Juke-Box”, “Blue Guitars” e “The Return Of the Fabulous Hofner Bluenotes”. Imperdibile per gli estimatori.

Ci saranno proprio tutti: dai Queen ai Sex Pistols, da Elvis ai Nirvana a Vasco. Red Ronnie, il famoso giornalista conduttore tv, ha messo insieme la più grande galleria dei cimeli del rock per un’occasione unica, la Rock’n’Music Planet, una hall of fame versione italiana della storia della musica in piazza Duomo. Red, che oltre a essere un fervido collezionista conosce molti dei protagonisti della scena rock degli ultimi 25 anni, in 730 mq è riuscito a organizzare un’expo dei miti dell’ultimo secolo: la poesia autografa di Jim Morrison e i disegni di John Lennon, le testimonianze private di Sting e

n. 10 - ottobre 2008


il dopo Job I CHI È Nome: Beppe Cognome: Severgnini Nato a: Crema (CR) il 26 dicembre del 1956 Residente a: Crema Studi: Maturità classica e poi laurea in Diritto internazionale a Pavia Giornalista, scrittore, commentatore radiofonico e televisivo Sposato con Ortensia, padre di Antonio che frequenta la seconda superiore Due cani: Romeo (dalma-

Luciano Pavarotti e spartiti inediti. Ci sarà pure un calco della faccia di David Bowie utilizzato per un film. Il percorso va dal 1954 ad oggi ed è diviso in 10 sezioni tematiche cronologiche. Ad accompagnare la mostra le opere del neofuturista Marco Lodola. «Era ora di condividere questo patrimonio» dice Red Ronnie, a lato con la chitarra a forma di Africa autografata dalle star per un’asta a favore del continente nero «la sua importanza diventa ancora più fondamentale se si considera che la musica è la più diffusa cultura di questa era e le canzoni sono le poesie del mondo moderno». Il biglietto (soli 5 euro) risponde all’esigenza di portare la conoscenza della storia del rock a un pubblico vasto e non fatto solo di giovani. L’iniziativa, dopo un lungo periodo di gestazione (compresa la polemica con Bologna che non ha fornito adeguate sicurezze organizzative) è stata inserita nel calendario degli eventi milanesi pre-Expo. Dopo la chiusura il 15 marzo 2009, la mostra inizierà un tour mondiale che durerà fino alle celebrazioni di Expo 2015.

n. 10 - ottobre 2008

ta) e Luna (labrador) Auto: una Volvo XC 70 Esordio giornalistico: nel 1984 corrispondente da Londra per il ‘Giornale’ di Montanelli Tifoso dell’Inter. Da quest’anno è presidente (onorario) dell’Inter Club Kabul Diciannove i libri al suo attivo, pubblicati in Italia dalla Rizzoli Tre quelli sull’Inter: ‘Interismi’ (2002), ’Altri interismi’ (2003), ‘Tripli interismi’ (2007) raccolti nella trilogia ‘Manuale del perfetto interista’ (2007) Un sito internet: www.beppesevergnini.com

e juventini li hanno acquistati: si documentavano così da prendere in giro gli amici, quelli di tifo neroazzurro. Queste due storiche società rivali, invece, hanno manifestato un po’ di ‘invidia’ perché l’Inter ha fatto e fa letteratura. Ora c’è José Mourinho, ‘The special one’. É un bravo allenatore: si sapeva e si vede. Ma è anche un uomo di spettacolo. Si è capito dal suo esordio e lui ha capito cos’è il calcio in Italia. L’Inter ora è una squadra che ha tutto. Addirittura ha due titolari per ogni ruolo. Però detto questo a ben pensarci qualcosa le manca: non ha riserve. Esiste lo ‘stile Inter’? Direi proprio di sì. E si vede anche nella scelta degli uomini, che occupano posti di dirigenza. Spero continui ad avere questo atteggiamento. Che non diventi antipatica perché vince. Quando può Beppe Servergnini è a San Siro. Se è in giro per il mondo si vede le partite registrate. Come faccio a dividermi tra gli impegni di scrittore, giornalista, commentatore radiofonico, intervistatore televisivo? Lavoro molto e mi distraggo poco. Se poi tralasci golf, vela, riunioni, giurie, presidenze, petizioni, inaugurazioni, salotti, manifestazioni di piazza, onorificenze, Rotary e Lions, politica attiva, bridge, scacchi e adulterio, il tempo lo trovi. L’Inter ha compiuto cent’anni. E come la squadra della mia città, l’Ac Crema, e Luigi Barzini junior, un grande giornalista. Pronostici per campionato e soprattutto Champions? Beppe Severgnini sembra non voler sentire. Scaramanzia? Glielo chiederemo a fine stagione. Per il momento, come se la domanda non fosse mai arrivata, ci saluta. C’è una telefonata dalla Spagna che lo aspetta. •

cinema a cura di Daniela Bianchi

Miracolo a Sant’Anna Regia: Spike Lee Interpreti: D. Luke, M. Ealy, V. Cervi dal 3 ottobre

Á Tratto dall'omonimo romanzo di James McBride, "Miracolo a Sant'Anna”, il film è costruito intorno all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto 1944, in cui le SS uccisero 560 persone. Racconta la vicenda di alcuni soldati di colore, appartenenti alla 92ª divisione “Buffalo Soldiers” dell’esercito statunitense che rimangono bloccati in un piccolo paese al di là delle linee nemiche.

Á Al centro del film il rapporto di un insegnante con gli alunni della sua classe. Basandosi sul diario dell'insegnante stesso, il regista François Bégaudeau vuole far riflettere sulla complessità della realtà scolastica, servendosi di attori non professionisti e adottando La classe - Entre un taglio documentaristico senza nessun cedimento le murs alla retorica. Il film Regia: Laurent Cantet racconta un intero anno Interpreti: F. Bégaudeau scolastico ed è ambientato dal 10 ottobre solo nell’edificio.

Vicky Cristina Barcelona Regia: Woody Allen Interpreti: S. Johansson, P. Cruz, J. Bardem dal 17 ottobre

The life before her eyes Regia: Vadim Perelman Interpreti: U. Thurman, E. R. Wood dal 25 ottobre

Á Barcellona e Oviedo fanno da sfondo a uno dei film più ironici dell’ultimo Woody Allen. Tutto ruota intorno alla figura di un pittore che incontra due amiche in vacanza, diverse tra loro. Affascinato dalla loro bellezza, le invita a passare dei giorni con lui ad Oviedo. Ma la sua ex, una Penelope Cruz in grande forma, si ingelosisce e medita vendetta. Una commedia leggera con momenti esilaranti, stile Allen. Á Uma Thurman e Evan Rachel Wood sono le protagoniste di un thriller drammatico: entrambe prestano il volto a Diana, che da ragazza si trova coinvolta in una sparatoria a scuola ad opera di un giovane disadattato. Lei sopravvive, ma perde la sua migliore amica. Vent’anni dopo Diana ha un marito e una figlia, ma il ricordo di quella terribile esperienza torna a tormentarla. Tratto da un romanzo di Laura Kasischke.

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Tasse universitarie no problem Ai fini della determinazione dell’importo della

SECONDA RATA la valutazione della condizione economica dello studente viene determinata in base all’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) e all’Iseeu (indicatore della situazione economica equivalente dell’università).

Dobbiamo ancora

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