Noi italiani abbiamo proceduto per secoli e ancora procediamo su un difficile crinale, quello sul quale riescono a legarsi le nostre diversità e le nostre virtù. I quattro volumi che qui si concludono dovrebbero aiutarci non solo a metterlo a fuoco, ma anche a capire come percorrerlo e come rientrare in carreggiata dopo le scivolate in cui, più volte nella nostra storia, ci è capitato e continua a capitarci di incorrere. (Giuliano Amato, Postfazione a L’Italia e le sue regioni, Treccani, 2014)
L’Italia e le sue regioni, pensata in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, si inserisce nel solco della grande tradizione enciclopedica Treccani delle opere a impianto sistematico-disciplinare, dal XXI secolo a Il contributo italiano alla storia del pensiero. Opera in quattro volumi, L’Italia e le sue regioni, osserva il nostro Paese attraverso i suoi territori regionali, la loro ricchezza culturale e tutte le loro specificità, dal secondo dopoguerra a oggi. Le regioni sono diventate, in questi ultimi quarant’ anni, soggetti istituzionali in grado di produrre mutamenti nella realtà economica, sociale e culturale dell’Italia, e in quest’opera sono una vera e propria lente d’ingrandimento, uno strumento indispensabile che permette al lettore di “leggere” e comprendere il Paese, i suoi territori, le sue diverse culture. L’ingente mole di informazioni e di dati sulle singole regioni, fornita dai saggi qui pubblicati, è per la prima volta ricondotta al contesto nazionale e in quel quadro presentata e analizzata. Ciò rende innovativa e unica, nel panorama editoriale italiano, l’opera diretta da Mariuccia Salvati e Loredana Sciolla, con la postfazione di Giuliano Amato.
• Perché è uno strumento indispensabile per conoscere e comprendere l’Italia e la sua storia • Per abbattere i confini e valorizzare le peculiarità • Per scoprire cosa accomuna gli Italiani e cosa li divide • Per condividere la varietà di tradizioni complesse e ricchissime che costituiscono la nostra identità • Per comprendere come e perché nascono le regioni
In ciascun volume, 140 fra i maggiori studiosi in campo storico, sociologico, politologico, antropologico, geografico, economico e urbanistico, analizzano in 129 saggi tematici la dimensione specifica delle regioni che da soggetti politico-territoriali influenzano, rielaborano, rivitalizzano tradizioni e, a volte, creano dal nulla forme culturali e identità, offrendo un esame approfondito e multidisciplinare della realtà italiana. I saggi compresi nei quattro volumi cercano di delineare il quadro di orientamenti e comportamenti che più accomunano o dividono gli italiani delle diverse regioni. Emerge un quadro nazionale complesso, costellato di differenze storiche e forti pluralità, ma al tempo stesso un quadro che si compone di convergenze e omogeneità tali da mettere in discussione il tradizionale dualismo Nord/Sud. Oltre al percorso delle tavole fuori testo di ciascun volume, la corposa Appendice cartografica, presente nel quarto volume, raccoglie le carte aggiornate di tutte le regioni e le specifiche tavole tematiche costruite in funzione dei capitoli dei singoli volumi.
Struttura dell’opera Nel primo volume le regioni vengono analizzate come Istituzioni. L’oggetto dei saggi è il mutamento delle competenze istituzionali intervenuto nell’arco di tempo considerato. Si prendono in esame anche le sue ricadute negli ambiti legislativi, economici, sociali, amministrativi, culturali. Nel secondo volume, Territori, si affrontano le trasformazioni del territorio e gli aspetti visibili di una cultura, quali i manufatti urbani, gli strumenti delle attività industriali e i saperi a questo riconducibili, ma anche la produzione agricola, i consumi, il turismo. Nel terzo volume, Culture, si guarda agli aspetti ritenuti centrali nella definizione dell’identità di una comunità sociale, come le pratiche e le ritualità legate alle tradizioni popolari e religiose, la varietà linguistica, la memoria. Nel quarto volume, Società, sono prese in esame le varie dimensioni del capitale sociale e della cultura civica, come il tessuto associativo, le norme di reciprocità, la fiducia, i valori civili, l’impegno pubblico e la partecipazione politica.
CARATTERISTICHE DELL’OPERA • • • •
4 VOLUMI DI FORMATO CM 24x31 DORSI IN PELLE E PIATTI IN TELA TITOLO E INCISIONI IN ORO A CALDO SU PIATTI E DORSI OLTRE 600 PAGINE PER CIASCUN VOLUME
• • • •
309 ILLUSTRAZIONI A COLORI (tra grafici, cartine e fotografie) 288 TAVOLE A COLORI FUORI TESTO 360 TABELLE APPENDICE CARTOGRAFICA
Tra i maggiori studiosi che hanno contribuito all’opera, ricordiamo: Marzio Barbagli – sociologo, Fabrizio Barca – economista e politico, Giuseppe Berta – storico, Luigi Bobbio – politologo, Sofia Boesch – storica, Aldo Bonomi – sociologo, Roberto Cartocci – sociologo, Gian Primo Cella – sociologo, Piergiorgio Corbetta – sociologo, Donatella Della Porta – sociologa, Tullio De Mauro – linguista e filosofo del linguaggio, Emanuele Felice – storico economico, Goffredo Fofi – saggista e critico cinematografico e letterario, Giovanni Filoramo – storico, Massimo Montanari – storico, Giovanni Moro – sociologo politico, Enrico Pugliese – sociologo, Francesca Sofia – storica delle culture, Carlo Trigilia – sociologo e politico, Gianfranco Viesti – economista, Stefano Zamagni – economista
Direzione scientifica di Mariuccia Salvati e Loredana Sciolla Postfazione di Giuliano Amato
Mariuccia Salvati è stata professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Bologna fino al 2013. Attualmente dirige la rivista "Parolechiave" e fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Basso (Roma). Dal 2010 con Loredana Sciolla ha diretto l'opera in 4 volumi L’Italia e le sue regioni (età repubblicana) per l’Istituto della Enciclopedia Italiana. Ha pubblicato, fra gli altri, Da Berlino a New York. Crisi della classe media e futuro della democrazia nelle scienze sociali degli anni Trenta (Bruno Mondadori 2000), Cittadini e governanti. La leadership nella storia dell'Italia contemporanea (Laterza 1997) e Il Novecento. Interpretazioni e bilanci (Laterza 2004).
Loredana Sciolla è professore ordinario dal 1990, prima nell’Università di Firenze e poi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino, attualmente è professore di Sociologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Direttore della “Rassegna Italiana di Sociologia” per due trienni, dal 1985 fa parte della Direzione. È inoltre membro della Direzione della rivista “il Mulino”. Attualmente è Vice-presidente dell’Associazione di Cultura e Politica “il Mulino” e membro del Comitato Direttivo. Ha fatto parte per molti anni del Consiglio Editoriale della Società Editrice.
I quattro volumi de L’Italia e le sue regioni trovano posto nella grande tradizione enciclopedica Treccani, la tradizione delle opere a impianto sistematico-disciplinare, che vanno dal XXI secolo a Il contributo italiano alla storia del pensiero, fino ai volumi dedicati all’Italia unita pubblicati in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia (150 anni Unità d’Italia, per citare le più recenti)