Polizia di Stato
Polizia Postale e delle Comunicazioni
2009
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L’obiettivo di avvicinare sempre di più la pubblica amministrazione ai cittadini trova nel processo di informatizzazione dei suoi uffici e nello sviluppo sistemico delle reti di comunicazione telematica un momento di fondamentale importanza, che consente di trattare dati e procedimenti con le tecnologie digitali per ottimizzare il lavoro e offrire servizi più rapidi ed efficienti. L’attuazione del programma di e-government sta portando ad un esponenziale aumento del numero dei cittadini che si collegano ai portali Web delle pubbliche amministrazioni, con le quali, spesso, possono interagire, affidando ai relativi sistemi informatici i propri dati personali. L’introduzione e l’implementazione di tali tecnologie se, da un lato, permettono di conseguire concreti benefici per il sistema-Paese, dall’altro, possono generare pericoli per la sicurezza delle informazioni trattate; appare, pertanto, prioritario tutelare al massimo le persone che si collegano ai siti informatici al fine di evitare loro le spiacevoli conseguenze prodotte dai c.d. cyber-criminali. La Polizia di Stato, attraverso l’Ufficio di specialità della Polizia delle Comunicazioni, ha il compito di contrastare l’uso distorto o illecito delle tecnologie per evitare che queste si trasformino in strumenti di illegalità e di danno nei confronti della gente. Innumerevoli le iniziative realizzate, anche di recente, al fine di rafforzare constantemente gli strumenti della sicurezza informatica e rendere, quindi, più immediato e fruibile il rapporto del cittadino e delle aziende che entrano nella “Rete” con le strutture investigative della Polizia di Stato deputate alla prevenzione ed al contrasto dei crimini commessi attraverso gli strumenti informatici. Basti pensare, solo a titolo esemplificativo, al Commissariato di pubblica sicurezza on line, un ambiente web 3D interattivo per acquisire informazioni ed effettuare pratiche direttamente dal personal computer, al Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedofilia on line, un “occhio” virtuale ed efficace per monitorare la rete e difendere i minori dai criminali che la usano per delinquere senza frontiere, al Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, ufficio strategico per la tutela dei sistemi informatici che assicurano al Paese i servizi pubblici essenziali.
Il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Antonio Manganelli
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La continuità dell’azione svolta dai reparti specialistici della Polizia di Stato è stata e sarà elemento caratterizzante del prossimo futuro per continuare ad assicurare ai cittadini una sicurezza diffusa, soprattutto a quanti operano attraverso la rete internet. La diffusione della cultura della sicurezza informatica fra tutti gli operatori di Internet e la messa a disposizione di servizi immediatamente accessibili, soprattutto per le segnalazioni alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di abusi o fatti illeciti, sarà il volano per la completa utilizzazione dei complessi servizi messi a disposizione che, conseguentemente saranno forniti con migliore qualità e costi ridotti. In tal senso sono già allo studio, nell’ambito della Direzione Centrale, nuove strategie di integrazione tra settore pubblico e privato, volte a migliorare le condizioni di sicurezza degli utenti della rete, strategie basate sulla ricerca scientifica e sull’analisi dell’evoluzione del cybercrime osservata dagli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni durante le loro indagini.
Il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Luciano Rosini
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La lotta della Polizia Postale e delle Comunicazioni ai crimini informatici in genere, e soprattutto dello sfruttamento dei minori a fini sessuali attraverso la rete internet, si svolge senza sosta. Considerando la dimensione tipicamente transnazionale di tali crimini, sono state realizzate specifiche forme di collaborazione per migliorare la risposta investigativa e tutelare più efficacemente gli utenti. L’adesione alla Virtual Global Task Force, costituita da un network di polizie specializzate di tutto il mondo, l’avvio di operatività della European Financial Coalition, per il tracciamento delle transazioni elettroniche relative all’acquisto di materiale pedopornografico e il raggiungimento della piena operatività della black list dei siti pedopornografici gestita dal centro Nazionale per il Contrasto delle Pedofilia On line, sono tutti tasselli di un articolato mosaico di iniziative intraprese che non costituiscono un punto arrivo ma un punto di partenza verso il raggiungimento di obiettivi sempre più importanti.
Il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Domenico Vulpiani
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La Polizia postale e delle comunicazioni L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso indispensabile l’uso di Internet quale mezzo di scambio di informazioni, di accesso alle grandi banche dati, di esecuzione di transazioni e disposizioni finanziarie, di ideazione e creazione di nuove attività professionali; la rapida diffusione dell’uso di Internet ha ben presto messo in evidenza i punti di debolezza della Rete stessa, in particolar modo con riferimento alla sicurezza informatica. è in questo scenario che nasce, con legge riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, quale “specialità” della Polizia di Stato all’avanguardia nell’azione di prevenzione e contrasto della criminalità informatica e a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione. Il principale sforzo operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni è nella direzione del continuo adeguamento della propria risposta alle nuove frontiere tecnologiche della delinquenza. Allo stato attuale la Polizia Postale e delle comunicazioni si occupa di: • Pedopornografia: Attraverso il Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia su Internet la Polizia Postale e delle comunicazioni raccoglie segnalazioni e coordina le indagini sulla diffusione, in Internet o tramite altre reti di comunicazione, delle immagini di violenza sessuale sui minori. • Cyberterrorismo: Una qualificata squadra di investigatori monitora costantemente la rete Internet e conduce indagini specialistiche sul sempre più diffuso utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione da parte dei gruppi antagonisti ed eversivi nazionali e stranieri. • Copyright: I circuiti di condivisione di file (file-sharing) e i numerosi altri servizi Internet che consentono la circolazione di opere dell’ingegno hanno contribuito alla diffusione illegale di file e hanno imposto un’attenzione operativa costante al fenomeno. • Hacking: Tutti coloro che utilizzano la Rete Internet per danneggiare o per colpire, tramite la stessa, obiettivi a essa correlati sono oggetto di attenzione da parte degli investigatori. • Protezione delle Infrastrutture Critiche del Paese: Le aziende e gli enti che sostengono e garantiscono il funzionamento del Paese mediante reti e servizi informatici o telematici vengono monitorati e protetti da attacchi informatici attraverso l’azione di un’equipe di investigatoti specializzati. • E-banking: le nuove frontiere del commercio e della circolazione di denaro impongono un puntuale monitoraggio delle risorse tecnologiche correlate con la finalità di garantirne la sicurezza.
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• Analisi criminologica dei fenomeni emergenti: una qualificata equipe di psicologi e investigatori analizza ed elabora dati relativi alle nuove frontiere del crimine informatico, ponendo il sapere clinico e criminologico delle scienze sociali al servizio di una più efficace azione di prevenzione e repressione dei reati informatici. • Giochi e scommesse on line: Attraverso il monitoraggio della Rete e un’attenta analisi dei siti dedicati si individuano le attività non autorizzate dal Ministero delle Finanze – Amministrazione autonoma monopoli di Stato.
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Il servizio Polizia delle comunicazioni Il Servizio Polizia delle Comunicazioni viene istituito con decreto ministeriale il 31 marzo 1998. Il Servizio, quale organo del Ministero dell’Interno per la sicurezza e la regolarità dei servizi di telecomunicazione, è il punto di riferimento di eccellenza nel coordinamento, la programmazione e pianificazione operativa degli uffici periferici della specialità. La sua organizzazione interna ricalca l’ampia tipologia dei fenomeni di criminalità informatica e garantisce attraverso l’alta professionalizzazione dell’equipe di coordinamento, un’efficace azione di raccordo tra i singoli operatori e i rispettivi uffici territoriali, che ha inoltre la capacità di svolgere le seguenti azioni, in virtù del suo costituirsi quale punto di riferimento nazionale al quale affluiscono tutte le informazioni rilevanti in materia di cybercrime: • analisi della sfera applicativa delle normative in materia di comunicazioni; • analisi criminologica dei fenomeni criminali legati all’utilizzo di strumenti hi-tech (“High Tech Crime”); • individuazione delle strategie di contrasto ai fenomeni criminali generati da sistemi telematici e di elaborazione computerizzata dei dati; • partecipazione a gruppi di lavoro istituiti presso organismi nazionali e internazionali; • selezione e formazione del personale; • collaborazione con il mondo accademico e gli operatori del settore della “New Economy”; • cooperazione con organi di polizia di Paesi stranieri.
I COMPARTIMENTI E LE SEZIONI La Polizia Postale e delle Comunicazioni è presente in modo capillare sul territorio nazionale attraverso 20 Compartimenti e 76 Sezioni, “avanguardie” impegnate nella lotta contro le attività illecite. Collocazione geografica e conoscenza del territorio di competenza rappresentano il valore aggiunto dei Compartimenti e delle Sezioni e sono caratteristiche fondamentali per un’azione investigativa efficace. Questi i compiti istituzionali svolti: • prevenzione e repressione dei crimini postali e informatici; • tutela dei servizi postali, di bancoposta e di telecomunicazione;
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controllo del corretto utilizzo delle licenze radio-amatoriali degli apparati, degli impianti, delle emittenti radio e televisive; controllo degli esercizi che commercializzano materiali o apparecchiature di telecomunicazione soggette a marcatura e omologazione; raccordo operativo con gli Ispettorati Territoriali del Ministero delle Comunicazioni nelle attività di controllo amministrativo di comune interesse; prevenzione e repressione dei reati legati al commercio elettronico.
LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Importante per il lavoro del Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni è la partecipazione a importanti consessi internazionali. I contatti e gli scambi di informazioni con interlocutori internazionali sono elemento fondamentale nell’ottica dell’efficacia operativa. Internet non ha un solo territorio ma da tutto il mondo e verso tutto il mondo possono essere messe in atto azioni criminali. In tale ottica risulta fondamentale ampliare la Rete di contatti con le polizie straniere per un proficuo confronto con i colleghi sulle problematiche comuni e per garantire uno scambio informativo costante in fase operativa, con un continuo aggiornamento sulle tecniche investigative e sulle innovazioni tecnologiche. Un ruolo attivo nelle discussioni sulle tematiche politico-investigative è stato intrapreso con la partecipazione al Sottogruppo High Tech Crime del G8 e al Comitato per la Politica dell’Informatica e delle Comunicazioni (I.C.C.P.) dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (O.C.S.E.). Il Servizio è anche il punto di contatto internazionale per le emergenze di carattere informatico all’interno della Rete istituita nel G8 e operante con modalità 24/7. Nell’ambito delle attività tese al contrasto della pedopornografia on line il Servizio Polizia delle Comunicazioni partecipa agli incontri del Child Phornografy Group ed è parte del network di polizie denominato Virtual Global Task Force (VGT). Da non dimenticare, infine, la partecipazione ai lavori dell’European Working Party on Information Technology Crime che si riunisce periodicamente presso il Segretariato Generale Interpol di Lione, del Comitato High Tech Crime dell’Europol e del Police Cooperation Working Group (P.C.W.G.) della Commissione Europea.
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IL COMMISSARIATO DI P.S. ON LINE Come si è detto, l’incremento dell’uso di Internet accresce parallelamente le aspettative di sicurezza da parte del cittadino. Per questo lo Stato ha risposto prontamente con l’istituzione del primo Ufficio di Polizia on line reperibile all’indirizzo www.commissariatodips.it. Prima e unica esperienza in Europa, il portale del “Commissariato di P.S. On line” è un punto di riferimento ove trovare informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, scaricare modulistica e presentare denunce. Ecco i principali servizi offerti: • informazione: passaporti, immigrazione, minori, concorsi e licenze; • prevenzione: Internet, consigli, segnalazioni, forum tematico; • repressione: denunce via web per furti, smarrimenti e reati informatici. Nei primi due anni di attività il sito ha ricevuto più di 1.000.000 di visite. Il progetto “Commissariato di P.S. On Line” ha ricevuto il premio “Most Inspiring Good Practice” all’European e-Government Awards 2007, organizzato dalla Commissione Europea a testimonianza dell’innovatività e l’efficacia dell’iniziativa. è stato tra i finalisti nel concorso internazionale “Stockholm Challenge Award 2008” - premio biennale rivolto alle pubbliche amministrazioni centrali e locali ed alle società private di tutti i paesi del mondo - quale progetto destinato a migliorare i servizi resi dalla pubblica amministrazione ai cittadini.
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Richiesta informazioni dal 01/01/08 al 31/12/08 ALTRO HACKING E-COMMERCE DIALER SPAMMING BANCOMAT PHISHING DIRITTO D’AUTORE PEDOFILIA TOTALE
3568 949 2068 1120 625 371 2938 250 845 12734
C.N.C.P.O. Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla Rete Internet Con la legge n. 38 del 6 febbraio 2006 viene istituito presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni il “Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla Rete Internet”, un Polo Centrale attraverso il quale vengono coordinate tutte le indagini in tema di pedopornografia on line e tutte le iniziative correlate alla prevenzione e alla gestione delle fonti informative in materia. Attraverso una capillare attività di monitoraggio dei siti pedopornografici, il Centro aggiorna costantemente una black list da trasmettere agli Internet Service Provider così che possano applicare filtri per impedire a chi naviga dall’Italia la fruizione dei relativi contenuti. Il Centro nazionale antipedofilia lavora anche sul fronte del contrasto al mercato di questo materiale, avvalendosi del sostegno delle banche e delle aziende di credito con la mediazione dell’Ufficio italiano cambi. Quale organo di raccordo operativo in materia di lotta alla pedofilia in Rete, il Centro dialoga con l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia presso il Dipartimento per le politiche della famiglia. Un’equipe di psicologi e criminologi della Polizia di Stato è attiva presso il Centro e analizza i dati provenienti dall’attività di contrasto al fenomeno attraverso l’uso di avanzati programmi di raccolta e analisi.
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Non bisogna dimenticare la collaborazione di Associazioni, scuole, strutture medico ospedaliere, professionisti del settore dell’infanzia, Enti Governativi e Locali nonché Finanziari e delle Telecomunicazioni, quale aiuto nel lavoro della Specialità. Oltre alla collaborazione internazionale con Interpol, Europol ed Eurojust attraverso l’utilizzo del software “C.E.T.S.”, fornito da Microsoft, che gestisce i dati di tutte le investigazioni sulla pedopornografia on line e che, in futuro, poiché utilizzato da diverse nazioni (Canada, Gran Bretagna, Brasile, Australia ecc.), potrà essere utilizzato per coordinare le azioni di contrasto a tale crimine. Il Centro partecipa attivamente a specifici tavoli di lavoro nazionali e internazionali che si occupano del contrasto al fenomeno della pedofilia on line. In questo ambito si colloca la partecipazione alla Virtual Global Task Force, importante network di agenzie di polizia specializzate nel settore del contrasto allo sfruttamento dei minori on line di Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito, allo scopo di realizzare una sinergia operativa internazionale.
CNCPO Persone arrestate
2007
2008
33
39
Persone denunciate 352
1167
Perquisizioni 362
559
Monitoraggio Internet 2007
2008
22.445
23.281
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NAVIGAZIONE SICURA E CONSAPEVOLE DEI MINORI SULLA RETE INTERNET La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha partecipato alla stesura del Codice di autoregolamentazione “Internet e Minori”, in collaborazione con il Ministero delle Comunicazioni, dell’Innovazione e le Tecnologie e le Associazioni degli Internet Service Providers. ll Codice nasce per aiutare adulti, minori e famiglie nell’uso corretto e consapevole di Internet, fornendo consigli e suggerimenti.
Consigli per i genitori
• Insegnate ai più piccoli l’importanza di non rivelare in Rete la loro identità. Spiegate loro che è importante per la sicurezza di tutta la famiglia non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici). • Spiegate ai vostri figli come navigare sicuri anche se non si dimostrano particolarmente interessati alla navigazione in Rete. A scuola o a casa di amici, potrebbero comunque ritrovarsi a farlo. • Controllate i più piccoli affiancandoli nella navigazione per capire quali sono i loro interessi e indicando quali siti sono da evitare. • Insegnate ai vostri figli preadolescenti e adolescenti a non accettare mai incontri personali con persone conosciute in Rete. • Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro PC e chi lo utilizza. • Dite ai bambini di non rispondere a messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo e, allo stesso tempo, invitateli a comportarsi correttamente in Rete.
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Spiegate ai bambini che può essere pericoloso compilare moduli on line e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato. Affiancate i bambini quando creano profili legati a un nickname per usare programmi di chat. Non lasciate i bambini e i ragazzi da soli in Rete per troppe ore. Stabilite quanto tempo possono passare navigando su Internet.
La migliore garanzia di tutela per i minori, in generale, è non lasciarli soli in un ambiente popolato da adulti come la Rete.
Come equipaggiare il proprio computer e usarlo in sicurezza • • •
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Garantitevi una preparazione informatica quantomeno analoga a quella dei vostri figli per rispondere alle loro domande e predisporre le opportune misure di protezione del computer. Fate regolari backup dei dati più importanti. Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Vi consentirà di dare anche solo una fugace occhiata ai siti visitati senza che vostro figlio si senta “sotto controllo”. Installate un buon antivirus. Aggiornate e scaricate le nuove versioni dei programmi per rendere permanente la protezione del computer. Usate un firewall come “gatekeeper” tra il vostro computer e Internet. I Firewall sono essenziali per chi ha una connessione ADSL o via cavo ma sono preziosi anche per chi utilizza la connessione telefonica. Impostate la “cronologia” di navigazione in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati da vostro figlio. Controllare periodicamente il contenuto dell’hard disk del computer. Usare software “filtri” con un elenco predefinito di siti da evitare. Verificate periodicamente che funzionino in modo corretto e tenete segreta la parola chiave. Leggere le e-mail con i bambini più piccoli controllando ogni allegato al messaggio. Se non conoscete il mittente non aprite l’e-mail, né eventuali allegati: possono contenere virus o spyware in grado di alterare il funzionamento del computer. Date le stesse indicazioni ai ragazzi più grandi. Non tenete il computer allacciato alla Rete quando non lo usate: È consigliato piuttosto disconnettere il computer, se necessario, anche fisicamente. Non aprite gli allegati delle e-mail provenienti da sconosciuti e verificate prima il nome dei mittenti e l’oggetto. Siate sospettosi anche di allegati inaspettati ricevuti da chi conoscete perché possono essere spediti da una macchina infettata senza che l’utilizzatore ne sia a conoscenza. Scaricate regolarmente le “security patches” (modifiche per incrementare la sicurezza dei software) dal vostro fornitore di software.
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Consigli ai più piccoli per un uso sicuro della Rete
• Naviga su Internet SEMPRE insieme ai tuoi genitori! • Non dare MAI il tuo nome, cognome, indirizzo, numero del telefono di casa, numero del telefono cellulare, nome della scuola che frequenti a persone conosciute su Internet. • Non mandare MAI le tue FOTO a qualcuno conosciuto via Internet senza il permesso dei tuoi genitori. • Leggi SEMPRE le e-mail insieme ai tuoi genitori, controlla bene ogni allegato al messaggio: potrebbe contenere VIRUS che fanno impazzire il tuo computer! • Se leggi o vedi qualcosa su Internet che ti fa sentire a DISAGIO o ti spaventa, parlane subito con i tuoi genitori o con le maestre. • Non scambiare MAI il numero di telefono con persone conosciute su Internet, senza il permesso dei tuoi genitori.
Consigli ai ragazzi per un uso sicuro della Rete
• Installa un buon antivirus e un buon firewall prima di cominciare a navigare su Internet. • Aggiorna e scarica le versioni nuove dei programmi per rendere permanente la protezione del tuo computer. • Non scaricare programmi se non ne conosci bene la provenienza. Potrebbero contenere: VIRUS che danneggiano il computer, SPYWARE che violano la privacy, DIALER che fanno lievitare il conto della tua bolletta. • Nelle chat, nei forum e nei giochi di ruolo non dare MAI il tuo nome, cognome, indirizzo,numero di cellulare o di casa. Lo schermo del computer nasconde le vere intenzioni di chi chatta con te. • Non incontrare MAI persone conosciute in Rete senza avvertire i genitori.
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Se proprio vuoi incontrare qualcuno conosciuto su Internet prendi appuntamento in luoghi affollati e porta con te almeno due amici. Se qualcuno su Internet dice di essere un ADULTO e ti parla di sesso senza che tu voglia, ti chiede di mantenere segreti i contatti, ti propone di incontrarlo, ti minaccia in qualche modo, sappi che NON DEVE FARLO! Puoi parlare di questo con i tuoi genitori, con i tuoi insegnanti o con la Polizia. Se qualcuno che ti sembrava simpatico comincia a scrivere cose strane in chat o manda e-mail che non ti piacciono, cambia indirizzo di posta elettronica, cambia nickname e non avere timore di parlarne con i tuoi genitori o insegnanti. Ricordati che dietro al computer tutti possono fingere di essere migliori, peggiori o comunque diversi da quello che sono davvero. Se utilizzi circuiti di file-sharing per scaricare musica, film o altro controlla sempre il materiale che ricevi: gli utenti che utilizzano questi servizi sono tantissimi e provengono spesso da tutto il mondo, può capitare che ti arrivino file diversi da quelli che avevi chiesto e può capitare anche che alcuni di questi siano illegali. Se ritieni che sia stato mandato al tuo computer materiale illegale, avverti subito i tuoi genitori e valuta insieme a loro l’opportunità di segnalare la cosa alla Polizia. Se possiedi un collegamento Internet a banda larga flat non lasciare il PC sempre connesso se non lo utilizzi: un computer “incustodito” sulla Rete è un PC più vulnerabile.
I comportamenti allarme
Potrebbe essere tutt’altra l’origine del turbamento di vostro figlio, alcuni comportamenti non vanno sempre ascritti a situazioni di abuso o molestie, soprattutto se sta attraversando un momento evolutivo particolare (preadolescenza, adolescenza, separazioni o cambiamenti familiari). Tuttavia, se questi comportamenti riguardano l’uso del computer o del telefonino, vale la pena cercare di comprendere cosa sta realmente accadendo.
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Ecco i casi in cui prestare attenzione: • se tuo figlio modifica improvvisamente l’uso del telefonino o del computer e passa molto tempo a scrivere sms, a effettuare o ricevere chiamate, anche in tarda serata, e rimane connesso per molte ore al PC; • quando si allontana e si apparta ogni volta che riceve o effettua una chiamata con il telefonino o si connette a Internet; • se mostra ansia o rifiuta categoricamente di farti vedere il suo telefonino o lo schermo del computer mentre naviga o è connesso; • se consuma molto velocemente il credito telefonico e non ti dà spiegazioni circa i suoi consumi; • se mostra ansia e preoccupazione quando squilla il telefonino o mentre è connesso senza spiegarne spontaneamente il perché; • quando modifica i ritmi sonno-veglia (dorme troppo, dorme poco, ha incubi) o il comportamento alimentare e il rendimento scolastico.
Consigli sull’uso sicuro del telefonino per i genitori • Spiega a tuo figlio che il telefonino è un mezzo di comunicazione che impone una cautela analoga a quella che si ha nei confronti del computer. Scegli per i più piccoli modelli semplici, quelli con telecamere e fotocamere riservali a quando sapranno utilizzarli in modo sicuro e consapevole. • Spiega a tuo figlio che foto e riprese effettuate con il telefonino sottostanno alla normativa italiana in materia di protezione dell’immagine e della privacy delle persone. • Per i telefonini che consentono la navigazione in Internet o l’accesso a community e chat, spiega a tuo figlio che i rischi in termini di adescamento da parte di pedofili on line sono i medesimi della Rete “tradizionale”. • Scegli per i tuoi figli SIM Card ricaricabili e ricarica sempre tu il credito in modo da poter monitorare la quantità di traffico telefonico effettuato. • Al momento dell’attivazione della SIM Card fornisci ai tuoi figli il PIN ma non il PUK. Con il PUK infatti potrai accedere al telefono anche se il pin è stato modificato. • Spiega ai tuoi figli che sms o mms che promettono ricariche facili o altri vantaggi immotivati sono spesso il primo contatto effettuato da chi non ha buone intenzioni. • Parla ai tuoi figli della potenziale pericolosità di richiamare col telefonino numeri sconosciuti da cui provengono squilli o chiamate mute. In passato si è trattato di una modalità con cui i pedofili adescavano i minori. • Scoraggia tuo figlio dal diffondere foto o filmati fatti con il telefonino in community o chat telefoniche. Una volta immesse in Rete foto e filmati possono continuare a essere diffuse senza controllo per lungo tempo.
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INTERNET RISCHI E MINACCE Sicurezza del PC: Virus, Worm, Trojan Horses, Spyware sono programmi concepiti per invadere, danneggiare, sottrarre e nei casi più estremi cancellare dati personali. Minacce sulla Rete: Phishing, Truffe, Furto di identità, Spam sono sistemi concepiti per carpire, manipolando i sistemi informatici, notizie e dati personali con lo scopo di ottenere informazioni di accesso riservate alla gestione dei propri conti bancari o postali. Internet e i bambini: Abuso di file-sharing, Contenuti inappropriati, Pedofilia sono i rischi principali che un bambino può incontrare durante la navigazione sulla Rete Internet.
Come segnalare illeciti e comportamenti scorretti
Siti Web dai contenuti illeciti o contatti con persone sospette devono essere segnalati alla Polizia Postale e delle Comunicazioni all’indirizzo: www.commissariatodips.it www.poliziadistato.it/pds/informatica/contatti.html Il 114 è il numero di emergenza al quale rivolgersi tutte le volte che un bambino è in pericolo; è attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, è gratuito ed è raggiungibile sia dal telefono di casa che dal telefono mobile. www.114.it Si segnalano anche i riferimenti di alcune Associazioni che si occupano delle problematiche relative allo sfruttamento dei minori a scopo sessuale e che hanno collaborato, in alcune occasioni, con la Polizia Postale e delle Comunicazioni: ECPAT - www.ecpat.it - info@ecpat.it METER - www.associazionemeter.it - segnalazioni@associazionemeter.org MOIGE - www.genitori.it - redazionemoige@genitori.it Save the Children - stop-it@savethechildren.org Telefono Azzurro - www.azzurro.it UNICEF – www.unicef.it - info@unicef.it
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UNITÀ DI ANALISI DEL CRIMINE INFORMATICO L’Unità è composta da personale tecnico e investigativo e affianca gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni nelle indagini sul Cybercrime sui crimini ad alta tecnologia. Sotto la direzione di uno psicologo della Polizia di Stato esperto in criminologia, progetta nuove tecniche investigative e traccia profili psicologici e comportamentali degli autori e delle vittime di tali crimini, attraverso l’uso di evoluti sistemi di raccolta ed elaborazione dati. In collaborazione con enti pubblici e privati, l’Unità si fa promotrice e partner di progetti di ricerca e studio in materia di criminalità informatica, con particolare attenzione alla tematica della pedofilia on line.
CONTRASTO DEGLI ILLECITI RELATIVI AL COMMERCIO ELETTRONICO Anche l’acquisto di beni e servizi on line è sempre più frequente mediante il pagamento con carte di credito, bancomat, moneta elettronica. Nell’ambito delle frodi on line l’attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha raggiunto eccellenti risultati, così come si può rilevare dai seguenti dati.
Contrasto degli illeciti relativi al commercio elettronico Persone arrestate
2007
2008
80
102
Persone denunciate 2824 4115 Perquisizioni 308
253
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Monitoraggio Internet
Consigli utili per l’utilizzo delle carte di credito
Le carte di credito offrono un sistema di pagamento comodo e relativamente sicuro, sia nell’utilizzo tradizionale che in Rete. Il verificarsi di alcune frodi implica però che l’utente assuma delle accortezze nel loro utilizzo.
Utilizzo tradizionale (negozi, ristoranti ecc.)
Uno dei sistemi classici utilizzati dai truffatori per acquisire entrambi i codici è chiamato skimming. Consiste nella cattura dei dati della banda magnetica con la semplice “strisciata” della carta di credito su un apparecchio denominato, appunto, Skimmer. Lo Skimmer può essere grande quanto un pacchetto di sigarette e autoalimentato con batteria, ma anche più grande, per un utilizzo meno occulto, e può immagazzinare fino a diverse decine di bande magnetiche. I dati illecitamente carpiti vengono trascritti su un supporto plastico, con le caratteristiche di una carta di credito/bancomat, attraverso un comune PC e un programma di gestione per bande magnetiche. Lo skimmer, ovviamente, è un’apparecchiatura diversa dal normale P.O.S. fornito dalle società emittenti; per eseguire questo genere di frodi è necessario quindi che il malintenzionato entri in possesso per alcuni istanti della carta di credito del cliente lontano dalla sua vista. Ecco allora una lista di accortezze che l’utilizzatore di carta di credito dovrebbe adottare per ridurre le possibilità di clonazioni e di frodi: 1. non cedere la carta ad altre persone; 2. non perdere mai di vista la propria carta di credito al momento del pagamento; 3. diffidare di un qualsiasi esercizio che afferma di non avere l’apparecchiatura P.O.S. in prossimità della cassa;
2007
2008
3.306
12.462
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4.
controllare, al momento del recapito della carta di credito e del successivo codice PIN., che la busta sia integra, che sia della vostra banca, di chi emette la carta di credito oppure della società incaricata dei servizi di recapito postale.
Due consigli per gli esercenti
Anche i commercianti dovrebbero adottare alcune cautele, effettuando due semplici controlli per ridurre le possibilità di frodi: 1. in caso di sospetto di utilizzo fraudolento di carta di credito clonata, confrontate se vi sono differenze tra il numero della carta di credito sul supporto plastico e il numero di carta di credito (15 o 16 cifre) che viene stampato dal P.O.S. sullo scontrino. Il numero è rilevabile subito sotto data e ora della transazione, a volte preceduto dalla lettera “C”; 2. controllate frequentemente il macchinario P.O.S., al fine di impedirne la manomissione e la modifica dell’apparecchiatura.
Utilizzo di carte di credito sulla Rete Internet
L’utilizzo su Internet della carta di credito in assenza di supporti speciali quali lettori di smart card e/o bande magnetiche, si limita di solito alla richiesta da parte del sito del numero di carta di credito e della relativa data di scadenza. è così che i pirati informatici (o dipendenti infedeli del sito Internet) possono acquisire i numeri della carta attraverso un’intrusione telematica. Per ridurre i rischi di frode è quindi consigliabile in primo luogo far sì che la propria carta venga maneggiata dal minor numero di persone possibile e in secondo luogo è opportuno effettuare spese su Rete Internet utilizzando siti conosciuti o che abbiano un minimo di credibilità sia per quanto riguarda il prodotto venduto, che la solidità del marchio. Alcune accortezze: 1. I siti dediti al commercio elettronico utilizzano protocolli di sicurezza che permettono di identificare l’utente (il più diffuso è il Secure Socket Layer – SSL), e impediscono l’accesso, casuale e non, ad altri utenti. A tal proposito basta verificare se durante la transazione in basso a destra della finestra compare un’icona con un lucchetto che sta a significare che in quel momento la connessione è sicura. 2. Evitare di fornire troppe informazioni personali o relative al proprio conto corrente all’interno di un sito, le transazioni per andare a buon fine necessitano solamente del numero della carta di credito e relativa scadenza. 3. Fare uso della varie soluzioni di home banking, messo a disposizione dalle banche, per controllare quasi in tempo reale il proprio estratto conto, così da bloccare tempestivamente la carta qualora si disconoscessero delle spese addebitate.
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4. Verificare con attenzione gli estratti conto segnalando immediatamente alla società emettitrice ogni transazione sconosciuta.
Come bloccare la propria carta di credito
Tutte le società emittenti delle carte di credito forniscono un numero telefonico gratuito da chiamare in caso di furto o smarrimento per bloccare immediatamente la carta. Di seguito segnaliamo i numeri telefonici verdi delle carte più diffuse: Servizi interbancari: 800 151616 American Express Italia: 06 72900347 American Express estero 800 26392279 Top Card: 800 900910 Diner’s: 800 864064 Agos Itafinco: 800 822056
Deutschebank: 800 207167 Setefi: 800 825099 Banca Sella: 800 663399 Findomestic: 800 866116 Citibank: 800 407704 Banca Fineco: 800 525252
Carte di debito (bancomat)
Ecco cosa fare prima di eseguire una qualsiasi operazione presso uno sportello Bancomat: 1. Osservare le “condizioni” dello sportello alla ricerca di anomalie e modifiche come, per esempio, se sulla verticale o diagonale rispetto alla tastiera c’è una microtelecamera che riprende quanto viene digitato. 2. Controllare se la bocca della fessura dove si inserisce la tessera Bancomat è fissa sullo sportello. Se si muove o addirittura si stacca significa che è stata coperta da uno Skimmer. 3. Verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori sovrappongono una “loro” tastiera per catturare il codice Pin. In questo caso c’è un gradino di un paio di millimetri. 4. Digitare il codice Pin avendo l’accortezza di nasconderlo con il palmo della mano. 5. Nel caso di dubbi non introdurre la tessera e non inserire il codice Pin, allontanarsi dalla banca e poi chiamare le forze dell’ordine. Generalmente i malfattori sono appostati nei dintorni, quel tanto che basta per essere in contatto visivo e “tenere” d’occhio la situazione. In auto hanno un computer portatile con tecnologia “senza fili” che riceve informazioni e immagini dalla telecamera.
Polizia Postale e delle Comunicazioni
Le truffe via e-mail
Il commercio elettronico e l’attività di pubblicizzazione di merci e business su Internet offre possibilità di sviluppo notevole per molte aziende e oltre a costituire una notevole comodità per i consumatori. Ma al moltiplicarsi delle opportunità si aggiunge il rischio delle truffe ai danni degli utenti attuate attraverso i messaggi di posta elettronica. Identifichiamo alcune delle principali truffe telematiche perpetrate soprattutto via e-mail: • finte vendite all’asta sul Web con prezzi gonfiati e merci offerte e mai inviate ai clienti; • vendite di merci generiche su catalogo on line, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato; • offerta di servizi gratuiti su Internet che poi si rivelano a pagamento o mancata fornitura di servizi pagati o fornitura di servizi diversi da quelli pubblicizzati; • vendite di hardware o software su catalogo on line, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato; • schemi di investimento a piramide e multilevel business; • opportunità di affari e franchising; • offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all’esecuzione di tale lavoro; • prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione; • false promesse di rimuovere informazioni negative per l’ottenimento di crediti (es. rimozione di nominativi da black list); • false promesse di concessione (con richiesta di commissione) di carte di credito a soggetti con precedenti negativi; • numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita (di vacanze, di oggetti). Nella maggior parte dei casi il tentativo di truffa inizia con l’invio di una e-mail alla potenziale vittima. In caso di sospetto salvare l’e-mail e informare immediatamente la Polizia delle Comunicazioni.
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ILLECITI E REATI POSTALI In aderenza a una convenzione stipulata tra il Dipartimento della P.S. e Poste Italiane S.p.A., la Polizia Postale e delle Comunicazioni garantisce una capillare attività di prevenzione e contrasto alla minaccia criminale in materia postale. Le aumentate attività finanziarie intraprese da Poste Italiane S.p.A. hanno accresciuto esponenzialmente il rischio che i circa 14.000 uffici postali, dislocati su tutto il territorio nazionale, siano vittime di aggressioni criminali. Per questo di particolare importanza è stata l’impostazione e l’avvio del “Progetto Sicurezza Uffici Postali” in stretta collaborazione con Poste Italiane, per un’attenta valutazione della minaccia criminale e dei provvedimenti di natura preventiva e repressiva.
Illeciti e reati postali Persone arrestate
TRUFFE TELEFONICHE E ON LINE Tra le attività di Cybercrime, ne sono state rilevate numerose mirate all’individuazione di punti deboli nella Rete di telefonia (fissa e mobile) allo scopo di commettere azioni fraudolente ai danni dei gestori telefonici o degli utenti. Queste avvengono tramite le numerazioni a tariffazione speciale (70X – 899 – ecc.), le numerazioni internazionali (00XX), la fraudolenta ricarica, mediante appositi software e carte telefoniche prepagate. L’attività preventiva e repressiva della Specialità prevede sia una campagna informativa verso gli utenti tramite il sito Web istituzionale www.poliziadistato.it sia un costante monitoraggio della Rete alla ricerca di spazi Web offerenti servizi mediante numerazioni non geografiche a tariffazione specifica utilizzati in difformità rispetto alla normativa vigente. (Delibera 9/03/circ dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).
2007
2008
47
63
Persone denunciate 364
259
Monitoraggi internet 154
178
Perquisizioni 119
86
Polizia Postale e delle Comunicazioni
Truffe telefoniche e on line Persone arrestate
Persone denunciate Perquisizioni
2007
2008
2
5
1.206
1.341
153
193
Monitoraggio Internet 2007
2008
112
582
Consigli
Il fenomeno delle truffe con dialer (connessione telefonica su un’utenza a pagamento durante la navigazione su Internet) ha indotto migliaia di cittadini a lamentare diversi tipi di violazioni penali e amministrative: migliaia sono le segnalazioni presentate presso gli Uffici della Polizia Postale da parte dei titolari di utenze telefoniche che hanno contestato addebiti in bolletta.
Come avvengono le truffe
• Assenza di avvertenze relative alla nuova connessione, sostituite solo dall’avviso di protezione del sistema operativo che richiama l’attenzione sul fatto che la procedura di download sta per essere avviata. • Caratteristiche particolarmente insidiose del programma, come
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l’attivazione in maniera occulta e automatica di connessioni in sequenza, non vengono descritte. • Si forniscono informazioni generiche, lacunose o volutamente equivoche sul costo dell’operazione affermando, per esempio, che il programma da installare è gratuito dimenticando di specificare i costi della nuova connessione. • Non viene fornita alcuna prestazione, anche se viene attivata la connessione a valore aggiunto con i relativi addebiti in bolletta. • Anche se si è cliccato sul tasto con il quale si rifiuta l’operazione il dialer viene installato. • Viene modificata in modo permanente la connessione originariamente impostata sul PC, ciò significa che ogni collegamento ad Internet viene indirizzato sull’utenza a pagamento. Alcuni utenti hanno addirittura segnalato che la nuova connessione, anche se eliminata, viene ripristinata quando si riaccende il computer.
Precauzioni per evitare le frodi con dialer
Oltre ai rimedi che riguardano la linea telefonica, alcuni accorgimenti possono evitare le conseguenze di costose connessioni fraudolentemente provocate. In primo luogo affidarsi a software in grado di impedire la funzionalità del dialer, verificandone la compatibilità con il sistema operativo impiegato. Inoltre è necessario aggiornare periodicamente sia l’antivirus sia il firewall. È di estrema importanza la lettura attenta degli avvisi che accompagnano l’installazione di un programma, prestando molta attenzione ai suoni emessi dal modem. Qualora emetta il tipico rumore di toni telefonici è bene spegnere l’apparato o staccare il cavetto telefonico, per poi controllare meglio le impostazioni relative ai collegamenti in Rete.
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ILLECITI COMMESSI IN AMBITO RADIO-TELEVISIVO La SpecialitĂ si occupa anche del monitoraggio delle trasmissioni radio e televisive allo scopo di controllare il rispetto della vigente normativa, specialmente in materia di tutela dei minori e del rispetto della normativa relativa alle televendite e la pubblicitĂ . La Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero delle Comunicazioni, vigila sul regolare utilizzo delle frequenze radio-televisive su tutto il territorio nazionale.
Illeciti commessi in ambito radio-televisivo Persone arrestate
2007
2008
0
1
Persone denunciate
41
45
Perquisizioni
12
2
Monitoraggio Internet 2007
2008
27
144
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TUTELA DELLA RETE E DELLE AZIENDE E PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE I criminali che operano attraverso la Rete mirano a violare i sistemi informatici per fini sia di lucro sia di rivendicazione politica. La Polizia Postale e delle Comunicazioni è particolarmente impegnata nella prevenzione e nella repressione delle attività criminose (hacking) che si sostanziano in accessi abusivi o attacchi ai sistemi telematici di utenti pubblici e privati. Oltre che rivolta alla sicurezza e tutela dei cittadini, la sua attività è improntata anche sulla tutela informatica delle aziende necessarie al funzionamento del Paese. Come disposto dall’art. 7 bis della Legge n.155/05, la Polizia Postale e delle Comunicazioni assicura i servizi di protezione informatica delle infrastrutture di interesse nazionale individuate come tali dal Ministro dell’Interno.
CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE INFORMATICO PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE Energia, comunicazioni, trasporti, finanza, pubblica amministrazione hanno processi di produzione, gestione ed erogazione gestiti per via informatica da strutture diverse, nevralgiche per la sicurezza del Paese e per il normale svolgimento della vita quotidiana dei cittadini. Tali strutture vengono definite “infrastrutture critiche informatizzate” per il ruolo strategico che rivestono nell’ambito dei processi che regolano i flussi produttivi e decisionali del Paese. L’attività di protezione e repressione dei crimini informatici ai danni di tali infrastrutture è assicurata dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C), una struttura specializzata, istituita presso il Servizio Polizia delle Comunicazioni e costituita da risorse di elevato livello tecnologico e personale altamente qualificato che rappresenta il punto di contatto 24/7 con le infrastrutture critiche collegate e, più in generale, con il mondo esterno. Il C.N.A.I.P.I.C., svolge una mirata attività di intelligence e analisi ai fini della prevenzione dei crimini informatici, anche mediante la predisposizione di rapporti previsionali sull’evoluzione della minaccia e delle tecniche criminali e sulle vulnerabilità che possono riguardare i sistemi gestiti dalle infrastrutture critiche, singolarmente o nel loro complesso. Vulnerabilità risolte attraverso il costante monitoraggio di Internet e la raccolta e approfondimento di tutti i dati e le informazioni acquisiti. Sul piano investigativo vanno annoverati i seguenti risultati: • 228 ATTACCHI RILEVATI • 4712 SITI MONITORATI • 851 SEGNALAZIONI EFFETTUATE • 64 ATTIVITà D’INDAGINE
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ATTIVITÀ DI AUSILIO ALLA LOTTA AL TERRORISMO La collaborazione tecnico investigativa alle indagini condotte dalla Direzione centrale delle Polizia di prevenzione e D.I.G.O.S. delle Questure ha permesso alla Specialità di contribuire, in modo determinante, alla positiva conclusione delle più importanti inchieste di questi ultimi anni sul fronte del terrorismo nazionale, e alla conduzione di indagini di particolare complessità sul terrorismo internazionale, nelle quali si è dovuto far fronte all’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica da parte delle organizzazioni terroristiche. Nell’ottica della prevenzione di turbative e pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, la Polizia Postale e delle Comunicazioni procede anche al sistematico e costante monitoraggio della Rete, in particolare degli spazi Web e dei servizi di comunicazione on line utilizzati dai militanti e dalle organizzazioni o gruppi con finalità di propaganda, proselitismo e pianificazione di manifestazioni ed altre iniziative ed azioni di carattere dimostrativo e violento. Allo stesso scopo, gli Uffici della Specialità sottopongono a costante monitoraggio anche le attività, rilevabili on line, delle associazioni e dei gruppi di ispirazione razzista e xenofoba, delle frange estreme delle tifoserie sportive così come l’organizzazione di “rave party”. Compito della Specialità è anche il vigilare sulla applicazione dei precetti contenuti nel Decreto Legge n. 144/05, convertito dalla L. n.155/05, recante “misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale, ove, con l’art. 7, l’avviamento di attività quali Internet point e phone center, è stato subordinato al rilascio della licenza da parte del Questore. In tale contesto, inoltre, proprio per rafforzare gli strumenti a disposizione dello Stato per assicurare ai cittadini la massima tranquillità, è stato imposto, tanto agli esercenti dei suddetti esercizi che ai fornitori di servizi attraverso postazioni Internet on vigilate, l’obbligo di identificazione del fruitore del servizio stesso. GENNAIO 2008 - DICEMBRE 2008 • 1311 Phone Center/Internet Point controllati • 163 Persone denunciate • 181 Volazioni amministrative TLC • Euro 507.755 Importo totale sanzioni • 37 Arrestati (per precedente decreto di espulsione)
SicuramenteWeb è l’iniziativa realizzata da Microsoft Italia, in stretta collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, per promuovere i temi della navigazione protetta dei minori sul Web e della sicurezza informatica. Sotto il nome SicuramenteWeb sono identificate tutte le attività e i programmi che Microsoft realizza per sensibilizzare, sostenere e promuovere – in particolare nei confronti di ragazzi, genitori e insegnanti – iniziative che abbiano un impatto concreto in termini di sicurezza per i minori, sia per contribuire a innalzare i livelli di consapevolezza e capacità reattiva nel Paese rispetto agli attacchi informatici. L’obiettivo è fornire competenze, tecnologie e risorse per diffondere cultura e informazione per un mondo digitale migliore, in partnership con il più ampio numero di istituzioni ed enti pubblici e privati. È destinato proprio alla navigazione protetta per i minori, infatti, il sistema denominato Child Exploitation Tracking System (CETS), un sistema di tracciamento contro la pedopornografia. CETS consente alla Polizia di tracciare eventuali tentativi di pedopornofilia in Rete e di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti Internet sospetti. Sempre nell’ambito di SicuramenteWeb rientra un’altra importante novità tecnologica, a sostegno di una sempre maggiore protezione di bambini e ragazzi in Rete: Windows Live Family Safety, uno strumento gratuito e innovativo per proteggere e controllare la navigazione di tutta la famiglia. Altro passo importante di SicuramenteWeb è rivolto principalmente alle scuole. Microsoft ha messo a disposizione dei docenti, attraverso il portale www.apprendereinrete.it, materiale didattico sulla sicurezza della navigazione, per tutte le fasce di età, da utilizzare in classe. Per ulteriori informazioni: www.sicuramenteweb.it
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GLOSSARIO Attivazione Procedura indispensabile, connessa all’installazione di alcuni software (per esempio Windows XP) per attestarne la genuinità. Copyright È il diritto d’autore per l’ordinamento legale americano e anglosassone. Craccare Neologismo gergale da “to crack”, “spezzare”. Si intende il superamento delle protezioni di un programma o di un sistema informatico. Cracker Pirata informatico, in grado di disabilitare protezioni o infiltrarsi nei sistemi informatici per finalità illecite. Disclaimer Traduzione: “Esonero di responsabilità”. L’insieme delle condizioni di utilizzo: diritti e doveri dell’utente, limitazioni di responsabilità del produttore, relative a un software, da accettare al momento dell’installazione. DRM (Digital Right Management) Standard ideato da Microsoft sulla gestione dei diritti sulle opere protette da copyright. DVD (Digital Versatile Disc) Supporto di memoria rimovibile. Il formato più usato può contenere 4,7 Gb di dati, ma ve ne sono con capacità maggiori. E-book Traduzione: “libro elettronico”, di solito in formato pdf (portable file document) o lit (Microsoft Reader), frequentemente scaricabili liberamente dalla Rete, o acquistabili a un prezzo vantaggioso. eMule Popolare software per la condivisione e lo scambio di file attraverso le reti peer to peer (eDonkey e Kad di preferenza). Fake Traduzione: “falso”. Alcune accezioni su Internet: • utilizzo di un’identità falsa o altrui; • file designato in modo diverso dal reale contenuto; • allarme relativo a virus inesistente. File sharing Traduzione: “condivisione dei file”. Lo scambio dei file di solito attraverso reti paritarie (p2p), ma anche attraverso apposite piattaforme. Può essere illegale.
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Firma digitale Procedura che garantisce l’integrità e l’autenticità di un documento informatico, in analogia con la firma autografa. Flame Il termine significa “fiammata”, è tipico dei newsgroup, identifica un attacco o reazione aggressiva verbale nei confronti di un utente. Hacker Il termine significa “esperto di informatica” e indica chi ha molta esperienza nel campo e riesce anche a inserirsi in computer e Reti, a scopo conoscitivo e di solito non malevolo. ICRA (Internet Contant Rating Association) Associazione internazionale senza fini di lucro nata per difendere e aiutare la navigazione dei minori in Rete. Lurker Il termine significa “chi sta in agguato”; nelle attività in Rete indica chi osserva senza prendere parte attiva. Netiquette Insieme di regole di buona educazione nelle comunicazioni in Rete (e-mail, forum, gruppi). Netizen Il termine significa “cittadino della Rete”. Neologismo abbastanza usato, cittadino della comunità in Rete (da network-citizen). Newbie Neologismo gergale: un nuovo utente della Rete, navigatore alle prime armi. Pop-up Il termine significa “saltar su”; il termine indica le finestre che si aprono nel browser in modo automatico, di solito per pubblicità. Ripper Traduzione: “squartatore”. È così definito un programma che acquisisce i dati da CD musicale o DVD video e li importa sul disco fisso, per un’eventuale conversione e modifica. Warez Traduzione: “software pirata”. Neologismo usato per individuare software scaricabili abusivamente e illegalmente dalla Rete.
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