Calcio d'inizio

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Attività della F.I.G.C

Calcio d’Inizio Magazine Mensile di informazione patrocinato dalla Figc delegazione di Catania N° 1 – Anno I Maggio 2014 tiratura 2000 copie Registrazione Tribunale di Catania In corso di registrazione Progetto ed edizione: Karma Communication snc Corso Italia, 69 Catania - 95129 www.kmcommunication.it karmacommunicationct@gmail.com

In redazione Direttore Responsabile Mariangela Di Stefano Vice Direttore Carla Condorelli Segreteria di redazione Roberta Fusari Progetto grafico, impaginazione Filippo D’Angelo per Karma Communication snc Stampa Eurografica La Rocca – Riposto - Tel 095.931661 Photo credits Foto copertina Bil Kleb via Flickr Foto Stadio Massimino www.ilcalciocatania.it Foto calci in rosa UNE Photos via Flickr

Solidarietà in gioco Aprile, per le Scuola Calcio catanesi è stato il mese del gioco ma anche della solidarietà. Anche quest’anno infatti le società affiliate alla Figc hanno preso parte a “Primavera in festa 2014” l’evento sportivo tanto atteso, che ha visto la partecipazione di migliaia di bambini e ragazzi innamorati del mondo del pallone che hanno potuto incontrare il mondo di Telethon Catania. Alla manifestazione hanno partecipato bambini nati tra il 2006 e il 2008 che sono stati i protagonisti di diversi concentramenti tra il sei e il venti aprile. Le Scuole Calcio hanno organizzato le manifestazioni sportivi all’interno delle loro strutture sportive garantendo anche il cosiddetto “tempo supplementare” ovvero un momento di condivisione e festa tra tutti i partecipanti nel quale la parola d’ordine è stata fair play e che ha

visto protagonisti non solo i bambini ma anche le famiglie insieme ai tecnici e ai dirigenti delle singole squadre. Durante tutti i concentramenti sono stati presenti dei rappresentati di Telethon che hanno sensibilizzato gli allievi delle Scuole Calcio che hanno preso parte poi all’evento che si è tenuto nelle giornate del 27/27/28 aprile in piazza università a Catania. Tre giornate in cui sport e solidarietà sono scesi insieme in campo precedendo così un altro evento sportivo: la Walk of Life, la maratona non competitiva organizzata da Telethon per sensibilizzare non solo i più piccoli sull’importanza di collaborare, anche con poco alla cura delle malattie geniche.

“Giocate con i bambini”

Imparare a insegnare partendo da se stessi di Graziella Zitelli

Giocate! È un incitamento, uno slogan evolutivo. Qualcosa di tanto scanzonato quanto serio. Non si sta parlando di futilità, spensierati passatempi o di hobby. Giocare non è stare insieme in una stanza apposita e in un orario definito, ma bisogna pensare al gioco come ad un’attitudine verso la vita intera. La vita intera come playground. Non sto dicendo che la vita si possa interpretare solo come un gioco. Anzi! Solitamente ci rivolgiamo ai bambini dicendo: studiate, imparate. Giusto! Ma chi dice queste frasi solitamente è poco capace di rendere appassionanti lo studio e la cultura (per esempio). Ma dire giocate proprio per rendere importante tutto ciò che è componente della vita stessa, lo studio, le imprese, lo sport, i valori, le responsabilità, perché ci vuole energia, vitalità e sensi accesi.

Giocate con i bambini, cari allenatori, ma prima ancora giocate fra di voi adulti e con voi stessi. Giocare con i bambini non significa intrattenerli o insegnare loro il gioco del calcio. Non è banalmente del nostro tempo che hanno bisogno, ma della sicurezza che siamo lì con loro e per loro, a volte anche con le loro regole e non soltanto con le nostre. Giocare fra di noi adulti significa re-inventare, ri-lanciare la vitalità di una relazione. Perché le relazioni (progetti, idee, lavori, tutte le esperienze in generale) senza gioco, senza slancio, sono inevitabilmente destinate a ripiegarsi, ad appassire, a trasformarsi (magari anche in modo piacevole) ma ben lontane da grandi entusiasmi. È questo il valore del gioco ed è per questo che chi non sa giocare e chi non spinge i bambini a giocare commette un grande errore e

come conseguenza nel nostro contesto creiamo le basi per un drop-out sportivo (abbandono delle attività).


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Tutti insieme a Kastalia di Mattia Trovato

Dal sei all’otto giugno prossimi l’appuntamento, anche quest’anno, per il quinto anno consecutivo, sarà con il progetto “Le Scuole di Calcio…in gioco”. Se avete partecipato alle precedenti edizioni, o se qualcuno vi ha raccontato di che si tratta, sapete benissimo che quello di cui vi stiamo parlando non è soltanto un evento, ma una vera e propria festa alla quale sono invitati non solo i giovani calciatori delle Scuola Calcio, ma anche i loro genitori, i dirigenti delle società sportive, gli arbitri, gli istruttori e tutti quelli che fanno parte del mondo delle Scuole Calcio.

Kastalia è un evento organizzato dalla Delegazione Provinciale della Figc Catania, in collaborazione con il Comitato Regionale Figc-Lnd della Sicilia, Sezioni AIA di Acireale e Catania, AIAC e Unicef.

Ogni anno a prendervi parte siete circa mille ragazzi, di età compresa tra i cinque e i dodici anni, e per voi sono previste attività diverse. Le rappresentanze delle società, che si sono meglio distinte nella stagione sportiva che si è appena conclusa, infatti potranno partecipare a tutta una serie di giochi nei quali la parola d’ordine sarà fair play. Niente di agonistico dunque, perché a Kastalia non esistono classifiche, o punteggi, ma tutti potranno partecipare alle tante attività con il solo scopo di divertirsi e conoscere le altre rappresentanze delle Scuole Calcio di tutta la Sicilia.

Anche quest’anno l’evento avrà sede al Villaggio Turistico Kastalia di Ragusa che si trova al chilometro 19 della Strada Provinciale 14 Castiglione Scoglitti. Tutte le informazioni sono disponibili ai numeri 0932 82 60 95 o 0932 82 60 17.

PROGRAMMA Venerdì 6

Giugno

Sabato 7

14.40 Arrivo e sistemazione 16.30 Incontro con i dirigenti 18.00 Stage tecnico 19.45 Cena 21.30 Cerimonia di Inaugurazione

Domenica 8

Giugno

7.45 Colazione 8.30 In campo: tornei e giochi piccoli amici – pulcini – esordienti 12.30 Pranzo 15.00 In campo: tornei con i piccoli atleti – genitori – istruttori– dirigenti 19.30 Cena 21.00 Possibilità di SS Messa con la PGS

Giugno

7.45 Colazione 8.30 In campo: tornei e giochi piccoli amici – pulcini – esordienti 12.00 Premiazione per tutti 12.30 Pranzo e partenza

Tutte le informazioni sulle attività e sulle giornate sono disponibili sul sito della Figc all’indirizzo www.figccatania.it


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Parola a Dario Baccin: «Lavoriamo sul territorio per far crescere i nostri ragazzi» di Carla Condorelli

Abbiamo deciso di continuare a sentire il parere dei veri esperti in tema di promesse del mondo del calcio per farvi conoscere sempre di più cosa cerca un talent scout in un giovane calciatore. Questa volta la parola va a Dario Baccin, responsabile del settore giovanile del Palermo, che ci ha spiegato il su autorevole punto di vista: «Noi cerchiamo il talento. E il talento si vede già da piccolissimi… Anche se è chiaro – spiega Dario Baccin - che quello che si guarda cambia a seconda della fascia d’età del calciatore. Nei più piccoli, per esempio, si cercano le attitudini che, magari, non sono naturali (o particolarmente diffuse) in quella “categoria”. Pensando ai più piccoli, il saper calciare o controllare la palla particolarmente bene è un’attitudine da coltivare. Poi, man mano che i ragazzi crescono sui campi delle Scuole Calcio, le esigenze sono diverse. In quei casi si considerano le capacità di essere competitivi, il carattere, la morale e infine la tecnica». E’ chiaro che per raggiungere i propri obiettivi, e realizzare il proprio sogno di diventare un calciatore professionista la strada è lunga ed è lastricata di fatica, impegno e allenamenti: «La formazione – prosegue Baccin - è fondamentale. In tutti i sensi.

Deve essere adeguata e completa in ogni sua parte. Non solo in termini di tecnica e tattiche, ma anche e soprattutto per tutto quello che riguarda la persona. La mentalità, la professionalità, la serietà… Sono tutti valori fondamentali che noi cerchiamo di insegnare alle nostre giovani promesse. Ed ecco perché il nostro rapporto con le famiglie e con le scuole che frequentano i ragazzi è importantissimo. Anche il profitto, il rendimento scolastico per noi è un metro di valutazione. Non accettiamo che i ragazzi portino a casa (e in campo) pagelle “brutte”, diamo loro la possibilità di recuperare (anche saltando qualche allenamento se necessario) perché è importante che i giovani crescano imparando ad applicare capacità di ragionamento e di apprendimento anche in campo». E’ in questo senso che il rapporto con le famiglie si fa sempre più stretto: «Cerchiamo di spiegare ai genitori che noi siamo uno strumento per fare innanzitutto divertire i loro figli con il gioco del calcio. Ecco perché cerchiamo di avere tutto sott’occhio.

Per esempio a quei genitori che proiettano troppo violentemente le proprie aspettative e speranze sui figli cerchiamo di spiegare che nessuno può essere obbligato a intraprendere una strada che non vuole percorrere. Serve impegno, lavoro e per raggiungere i propri obiettivi anche il merito. A volte, però, lottare contro l’ambizione a tutti i costi è davvero difficile». Quando abbiamo intervistato Dario Baccin, lui stava proprio osservando dei giovani calciatori. Quindi gli abbiamo chiesto se avesse scoperto qualche nuovo talento: «Oggi in particolare no. Ma lo scouting, oggi più di ieri, è fondamentale sia nell’ottica del risparmio (girare costa meno che rivolgersi agli agenti) sia perché noi crediamo che sia molto importante lavorare sul territorio e far crescere i nostri ragazzi. Oggi nel settore giovanile del Palermo circa il 95% dei giocatori è siciliano (la maggior parte proprio di Palermo) e questo determina anche un attaccamento alla maglia non indifferente».

a spasso nel tempo Festeggia il tuo compleanno con gli antichi romani! Diventa per un giorno un piccolo archeologo con gli invitati del tuo compleanno per un divertente ed esclusivo viaggio nel tempo alla scoperta dei tesori nascosti del Monastero dei Benedettini. In spedizione archeologica, si scaverà sulla strada romana, il Decumano, per ritrovare gli antichi resti di città perdute. Info e prenotazioni ai numeri 095.7102767 | 334.9242464 www.monasterodeibenedettini.it


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Lo dice il medico

Il dono dell’estate, la frutta di Filippo Tah

Fragole, pesche, meloni, ciliegie, angurie, nespole e albicocche. Un tripudio di sapori e colori che non potete lasciarvi scappare. La stagione verso la quale stiamo correndo, l’estate, è piena di frutti gustosi che non solo aiutano a tenervi ben idratati, ma sono fondamentali per restare in forma, cosa molto utile soprattutto per chi, come voi, non mette da parte gli allenamenti, neanche con il solleone. La frutta contiene diverse vitamine importantissime: la A, la B e la E, antiossidanti naturali che il nostro corpo accoglie a braccia aperte nella lotta ai radicali liberi. Cosa sono? Sono dei residui delle cellule del nostro corpo che si formano durante le attività che facciamo

ogni giorno e quanto aumentano possono condurre a degli effetti indesiderati nel nostro corpo. Gli antiossidanti, e quindi la frutta, ingaggiano una vera e propria guerra ai radicali liberi e ci proteggono da molte malattie. Quindi soprattutto in questi giorni approfittate per fare una bella scorta di questi piccoli guerrieri per nutrire il vostro corpo nella maniera giusta. Ogni frutto, naturalmente, ha le sue proprietà. Per esempio, le fragole, contengono non solo vitamina C, ma anche ferro, calcio, fosforo e potassio, minerali che ci fanno benissimo e sono anche depurativi. Il melone, non solo ci rinfresca, ma previene la disidratazione, consigliato dunque per gli sportivi come voi. Infine, prima di consigliarvi di andare a dare un’occhiata al box accanto, dove troverete una gustosa ricetta a base di frutta, un ultimo suggerimento. La frutta va bene tutto il giorno, ma i momenti migliori per consumarla sono a colazione e nelle merende che fate. Quanta frutta mangiare? Non c’è limite basta solo, come tutte le cose, non esagerare.

Se oltre che calciatori vi sentite piccoli chef in erba allora mettetevi alla prova e provate questa ricetta. Spiedini di frutta caramellati Ingredienti: la frutta che più vi piace, zucchero e acqua Preparazione: Lavate per bene la frutta e poi tagliatela a dadi, non troppo piccoli però. Infilate ogni pezzo in uno spiedino. Poi, in un pentolino, mettete insieme quattro cucchiai di zucchero e uno di acqua. Dite a mamma o a papà di aiutarvi a tenere la fiamma lenta. Cuocete il vostro zucchero fino a quanto non diventerà marrone, girando sempre. Una volta pronto questo, prendete gli spiedini e metteteli sulla carta forno. Non vi rimarrà altro che cospargerli con il vostro caramello. Lasciateli raffreddare e poi...magiateli.

ESERCIZI DI RISCALDAMENTO

Rotazioni delle braccia

Rotazioni del busto In piedi con le gambe divaricate, avendo cura che i piedi siano all’altezza delle spalle, piegare il busto di novanta gradi e distendere le braccia sui fianchi. Da questa posizione con la mano destra toccare il piede sinistro e, facendo ruotare il busto, andare successivamente a toccare il piede destro con la mano sinistra. Ripetere più volte.

In piedi con le gambe divaricate, sempre con i piedi all’altezza del busto, tenere le braccia lungo i fianchi. Eseguire delle rotazioni con entrambe le braccia. L’esercizio va ripetuto più volte, in una prima fase con le braccia che ruotano in avanti, in una seconda facendo il movimento inverso.

Flessioni del busto In piedi con le gambe divaricate, avendo cura che i piedi siano all’altezza delle spalle, tenere le gambe ben dritte. Chinare il busto verso il piede sinistro, raddrizzarsi e ripetere l’esercizio chinandosi verso il piede destro. Ripetere l’esercizio più volte.


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SMARCAMENTO

IN

La didattica

ATTACCANTE

Lo smarcamento

DIFENSORE

di Francesco Spinella

Che cos’è lo smarcamento? A spiegarlo sembra una cosa complicata e in realtà un po’ lo è davvero, anche perché si tratta di un principio fondamentale per il gioco del calcio, sia per la tattica individuale, sia per la tattica collettiva di possesso di palla. Senza troppi paroloni, potremmo spiegare lo smarcamento come un movimento senza palla, nello spazio vuoto, utile per favorire un passaggio o liberare lo spazio per fare passare un compagno. Per smarcarsi, bisogna quindi sapere cosa fare, come e dove farlo. Sono importanti la velocità, la posizione di compagni, avversari e palla, e il calcolo dello spazio utile per compiere il movimento. Ci si muove seguendo gli sviluppi dell’azione gioco: con corse di deviazione (allontanamento dalla semiretta che unisce la palla alla porta avversaria), corse in diagonale (movimenti verticali che permettono di aggredire lo spazio alle spalle della linea difensiva avversaria), tagli interni (corse interne alla linea avversa-

ria che consentono il passaggio), tagli esterni (corse fra i difensori avversari che consentono passaggi verticali in profondità), incroci (movimenti combinati di due giocatori contro una difesa schierata a uomo), sovrapposizioni (corse alle spalle del proprio compagno che è in possesso della palla che consentono la “superiorità” numerica) e contromovimenti (è il momento in qui si prendono le misure con l’avversario e si finge un movimento, per poi effettuarne un altro in direzione opposta, per trarlo in inganno). Sono essenziali la sincronia tra chi passa la palla e chi la riceve. In linea di massima, il passaggio deve avvenire quando il compagno alza la testa per riceverlo. E’ quindi fondamentale farsi notare sempre durante lo svolgimento dell’azione.

PORTIERE

ALLENATORE MOVIMENTI E TIRI MOVIMENTO IN POSSESSO DI PALLA

MOVIMENTO SENZA PALLA

FINTA O DRIBBLING

PASSAGGIO

TIRO

Largo Paisiello 2, Catania Tel. 095 31 23 85 | catania@vivodemilio.it


E tu cosa metti nel borsone? Stavolta scriviamo un po’ per voi, giovani calciatori, e un po’ anche per genitori. Alzi la mano chi si prepara il borsone senza l’aiuto di mamma o papà. Chissà perché crediamo che le mani in su non debbano essere poi tante. Che siate voi a preparare la vostra “valigia da campo” oppure che siano i folletti, ci sono delle cose che nessuno deve dimenticare, che sia estate o inverno. Allora visto che andiamo incontro alla bella stagione, tralasciamo la roba di lana vi mettiamo di seguito tutto quello che vi serve perché il vostro borsone sia più utile possibile.

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Cominciamo proprio dal borsone. Cercate qualcosa che sia quanto più spazioso possibile e con varie tasche, in maniera tale da trovare ogni cosa al posto giusto, in più, dopo l’allenamento, potrete facilmente dividere le cose sporche da quelle pulite e le cose bagnate da quelle asciutte.

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Accappatoio, bagnoschiuma, shampoo e naturalmente ciabatte. E’ quanto vi serve per fare la doccia: non dimenticate assolutamente le ciabatte, perché non è bello camminare scalzi in uno spogliatoio.

Un cambio completo per il dopo doccia. Non vorrete certo tornare a casa con i vestiti con i quali avete sudato in campo. Non è igienico, ma soprattutto non è salutare perché tenere i vestiti bagnati addosso non fa bene alle vostre ossa.

4 L’asciugacapelli è qualcosa che non potete tenere fuori dal vostro borsone. Mica vorrete uscire dallo spogliatoio con i capelli bagnati. Ricordate sempre di asciugarli dopo esservi messi le scarpe ai piedi. Le ciabatte, per motivi di sicurezza, vanno assolutamente evitate durante questa operazione, soprattutto se non siete ancora belli asciutti.

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Un k-way vi consigliamo di tenerlo sempre in qualche tasca del borsone. Anche le giornate splendenti possono trasformarsi. Ed è sempre meglio “prevenire che curare”, no?


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LA STORIA DEL NOSTRO STADIO di Elena Condorelli

Lo stadio dei catanesi, vera roccaforte della passione rossoazzurra, dal 20 giugno 2002 è intitolato ad Angelo Massimino, lo storico presidente del club etneo tra il 1969 e il 1996. In molti, però, continuano a chiamare il Massimino “lo stadio del Cibali”, il vecchio nome di battesimo della struttura dovuto all’omonimo quartiere che lo ospita. La costruzione del complesso sportivo iniziò nel 1935, su progetto dell’architetto Raffaele Leone. L’inaugurazione ufficiale dello stadio avvenne il 28 novembre 1937 (in occasione della partita Catania-Foggia che finì 1-0). Quindi nell’estate del 1940, lo stadio venne dedicato a Italo Balbo: un nome che resterà fino alla caduta del fascismo. Il complesso sportivo, oltre allo stadio con il campo da calcio include la pista d’atletica, il Cibalino, un campo d’allenamento, il PalaSpedini interno (campo di pallavolo) e il PalaSpedini esterno (campo di basket)… Tutti spazi che a breve diventeranno un centro di avviamento allo sport gestito dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) e dalle Federazioni sportive. Dal 1960, dopo la seconda promozione in Serie A dei Rossoazzurri, la Dirigenza del Catania Calcio ha cominciato ad avanzare l’ipotesi di lasciare l’impianto per costruire un nuovo stadio appena fuori città. La ragione era (ed è tuttora) dettata dal fatto che la pista d’atleti-

ca impedirebbe la visione della partita. Sulla rivista “Il Catania Calcio” (sul numero del febbraio 2002) vennero elencati 20 buoni motivi che rendevano inadeguato il Massimino. Da qualche mese, però, è ufficiale: Nino Pulvirenti, il presidente dei rossoazzurri, ha appena acquistato un terreno di 50 ettari (in contrada Jungetto) dove sorgerà il nuovo stadio da circa 33.000 posti. Il progetto da presentare al Comune di Catania dovrebbe essere pronto per la fine dell’anno e includerà un’ampia zona ristoro, tanti parcheggi, una fermata della metropolitana interna. La realizzazione dovrebbe essere completata entro il 2017.

MASSIMINO IN NUMERI 20.016 posti, di cui: 3243 Tribuna A (coperta) 4502 Tribuna B 5865 Curva Sud 5406 Curva Nord 1000 Settore ospiti 8 varchi d’accesso 32 tornelli elettronici 11 telecamere interne 69 telecamere esterne 12 postazioni in sala regia 23 monitor per la videosorveglianza

CURIOSITA’ Il 4 giugno del 1961, viene coniata una delle espressioni più famose riferite al nostro stadio. Sandro Ciotti, in collegamento durante la trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto” esclamò “Clamoroso al Cibali” a proposito della vittoria del Club dell’Elefante contro l’Inter (2-0). Il Cibali è stato anche lo stadio dell’Atletico Catania e della Jolly Componibili Catania, la squadra di calcio femminile che ha vinto lo scudetto nel 1978. Fra le manifestazioni sportive più importanti che il Massimino ha ospitato, oltre alle amichevoli della nazionale (28 gennaio 1998: Italia-Slovacchia; 13 febbraio 2002: Italia-Stati Uniti), ricordiamo le Universiadi estive del 1997 e i Giochi Mondiali Militari del 2003. Il Massimino, concluso il periodo di squalifica legato ai disordini del 2 febbraio 2007 che causarono la morte del valoroso Ispettore capo della Polizia di Stato Filippo Raciti, è oggi uno fra gli stadi più sicuri d’Italia. Per esempio, gli elementi di separazione interna dei settori raggiungono l’altezza di 3,5 metri, ben al di sopra dello standard di riferimento.


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Curiosità - La più grande Campionessa Italiana si chiama Carolina Morace e tutt’oggi detiene il record di gol della Nazionale Femminile, con 105 reti, inoltre è l’unica donna ad avere allenato una squadra maschile, la Viterbese - Nel 1933 a Milano, nacque il Gruppo Femminile Calcistico e le ragazze giocavano con le sottane - In Seria A giocano 16 squadre, Serie B i team invece sono 53 - Il calcio femminile è molto popolare negli Stati Uniti

Calci in rosa di Claudio Di Mauro

Chi lo dice che il calcio è un sport da maschi e basta? Di chiunque si tratti c’è da aggiungere che questo tipo di affermazioni potevano andare bene qualche anno fa, forse anche qualche secolo fa, ma da anni ormai il calcio femminile è diventato una realtà e, anche nelle Scuole Calcio che frequentate, le bambine, le ragazze e le giovani donne, sono sempre di più. Il calcio dunque non è né azzurro né rosa, perché piace sia ai maschi che alle femmine. Sempre più spesso le bambine, fin da piccole, esprimono ai loro genitori la loro voglia di imparare a calciare una palla. Ad alti livelli anche le donne hanno i loro Campionati del Mondo e delle tifoserie di tutto rispetto. Forse non lo sapete ma, proprio il mese scorso, la Nazionale under 17 femminile ha conquistato un terzo posto al Campionato del Mondo, dopo Giappone e Spagna, ottenendo così un risultato che possiamo considerare storico, ma che conferma come il calcio in Italia, non abbia sesso. Esiste anche un Campionato di Calcio Femminile istituito dalla Figc nel 1986 ed è costituito dalla Serie A, dalla Serie B e poi, a livello regionale, dalla Serie C e dalla Serie D.


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Tattiche

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Il catenaccio Il modulo classico di Antonio La Porta

Centravanti Attaccante dx

Attaccante sx Centromediano

Mezzala sx

Terzino sx

Mezzala dx

Stopper

Terzino dx

Libero Portiere

Quello di cui vi parliamo stavolta è un modulo di calcio che si caratterizza per il fatto che la squadra gioca principalmente in difesa. In realtà con il catenaccio facciamo un passo indietro nella storia dei moduli calcistici, cosa che non è poi tanto male. Quando si parla di catenaccio si fa riferimento ad una squadra che gioca in maniera tale da evitare di subire dei gol e si dice che chiude la propria porta. Sebbene in alcune situazioni quella del catenaccio possa sembrare una tattica non proprio coraggiosa proprio perché si rinuncia ad essere offensivi, rende la squadra impenetrabile e ci sono racconti celebri di team che hanno perso partite a cinque stelle contro squadre che hanno applicato questo modulo.

Curiosità - Il catenaccio è stato inventato in Svizzera negli anni Trenta, vuol dire che ha quasi compiuto novant’anni - Nella partita di Champions League 2009/2010 Barcellona-Inter, Mourinho fece difendere ai suoi il 3-1 dell’andata usando il catenaccio e la squadra nerazzurra perse solo 1-0 - Tra le squadre passate alla storia per avere utilizzato questo modulo c’è anche la Nazionale Italiana allenata da Bearzot nei Mondiali del ‘78 e in quelli successivi - Catenaccio in inglese si dice “close defence system”

Oggi comunque il catenaccio, nella sua forma puramente difensiva, non viene quasi più utilizzato, se non in casi particolari di inferiorità numerica.

Nella figura il modulo Catenaccio

GLOSSARIO Ala

Dribbling

Nel vocabolario dei calciatori indica l’attaccante che gioca in prossimità delle fasce laterali, ossia la zona laterale del campo di gioco vicina, appunto, alle linee laterali.

E’ un gesto tecnico che consiste nel superare il proprio avversario con la palla al piede, grazie a una rapida mossa che riesce a disorientarlo.

Barriera

Fallo

Si tratta dell’“ostacolo”, composto da due o più giocatori della squadra che si difende. Questo ostacolo umano, si colloca fra il punto di battuta di un calcio di punizione e la porta da difendere. Il suo scopo, ci pare ovvio, è quello di impedire agli avversari di completare la propria azione.

Si tratta di un’infrazione sul terreno di gioco. A seconda del tipo di intervento falloso, l’infrazione è punibile con un calcio di punizione (diretto o indiretto) a favore della squadra che ha subito, l’ammonizione o l’espulsione di chi ha commesso il fallo.

Contropiede E’ un’azione di ripartenza. Si verifica quando durante l’attacco di una delle due squadre, l’altra riesce a cogliere l’occasione di passare all’attacco. Di norma il contropiede coglie impreparata la difesa avversaria.

Palla contesa Viene chiamata anche “palla a due” o “palla scodellata”, ma è più corretto chiamarla “rimessa da parte dell’arbitro”. Si tratta di una ripresa di gioco che viene effettuata dall’arbitro che lascia semplicemente cadere il pallone a terra nel punto in cui si trovava prima dell’interruzione del gioco. Questo genere di

ripresa di gioco si utilizza dopo un’interruzione per infrazione. Il gioco riprende quando il pallone tocca terra.

Terza linea Con questo termine si indica la linea composta dai difensori.

Vantaggio La norma del vantaggio, che può essere applicata a discrezione dell’arbitro, consiste nel far proseguire il gioco – nonostante un’azione fallosa – perché lo sviluppo dell’azione può ritenersi positivo per la squadra che avrebbe beneficiato della punizione, se questa fosse stata assegnata. Se, la squadra contro la quale era stata commessa l’infrazione perde la palla in breve tempo, l’arbitro può comunque decidere di fermare il gioco e fischiare il calcio di punizione, precedentemente sostituito dal vantaggio.


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Curiosità calcistiche

STELLE DEL FUTURO? Il calciatore professionista più giovane di sempre ha solo 20 mesi. Si chiama Bryce Brites, ha da poco imparato a camminare, porta ancora il pannolino, non sa parlare ed è titolare del FC Racin Boxberg, una delle squadre emergenti del calcio belga. La società avrebbe firmato un contratto con la famiglia del piccolo Bryce che, pur non sapendo neanche pronunciare la parola “gol” e non conoscendo alcuna nozione del gioco, è stato scelto dalla squadra come vera e propria promessa nella categoria Under 5. Nel contratto ci sarebbe anche una clausola che gli vieta di cambiare squadra per i prossimi 10 anni, a meno che la FC Racin Boxberg non riceva un giusto rimborso. Troppo presto? L’allenatore della FC Racin Boxberg ha risposto così: «Il suo controllo sulla palla è incredibile e il modo in cui calcia non è comune. Soprattutto per un bambino della sua età». Bryce non è il primo bambino ad essere assoldato da una squadra di calcio, il fatto era già accaduto qualche tempo fa in Olanda con un team che aveva accettato in squadra un calciatore di 18 mesi.

I CLUB CHE HANNO VINTO DI PIU’ Sul podio dei Club che hanno vinto di più al mondo si piazzano: al primo posto il Real Madrid (con 32 Liga vinte, 18 Coppe del Re, 9 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa Eva Duarte, 1 Coppa della Liga, 3 Coppe intercontinentali, 2 Coppe Uefa e 1 Supercoppa Uefa); al secondo posto il Barcellona (con 21 Liga, 26 Coppa del Re, 2 Coppa della Liga, 10 Supercoppe di Spagna, 4 Champions League, 4 Coppe Uefa, 4 Supercoppe Uefa, 2 Coppe del Mondo per Club Fifa); al terzo posto, il Bayer Monaco (con 23 titoli della Bundesliga, 15 DFB-Pokal-Coppa di Germania, 6 DFB Ligapokal-Coppa di Lega tedesca, 5 Supercoppe di Germania, 5 Champions League, 1 Coppa Uefa. Fra i club Italiani, rispettivamente al 5 e al 7 posto della classifica generale, si piazzano invece il Milan e la Juventus. I rossoneri sono considerati il primo club per quanto riguarda i titoli internazionali, avendo collezionato 7 Champions League, 2 Coppe Uefa, 5 Supercoppe Uefa, 3 Coppe intercontinentali, 1 Coppa del Mondo per Club Fifa, 18 Scudetti, 5 Coppa Italia, 6 Supercoppa italiana. La Juve, invece, conta 29 Scudetti, 9 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane 2 Champions League, 3 Coppe Uefa, 1 Coppa Intertoto, 2 Supercoppe Uefa e 2 Coppe intercontinentali.

Largo Paisiello 2, Catania Tel. 095 31 23 85 www.titodemilio.it | largopaisiello@titodemilio.it

RECORD CURIOSI Il giocatore più giovane ad aver esordito nella massima categoria è Mauricio Baldiveso. Il calciatore aveva solo 12 anni. Il giocatore più vecchio, invece, è Stanley Matthews che giocò la sua ultima partita (prima del suo ritiro a 50 anni) nella Nazionale Inglese il 14 marzo 1957. Il calciatore più basso nella storia del calcio è Elton Josè Xavier Gomes con 158 centimetri. Il più alto, invece, è Yang Changpeng ciocatore cinese dello Shenzen Fengpeng, con 211 centimetri. Il calciatore più pesante è l’inglese William Foulke rinomato non solo per i suoi 150 chili, ma anche per la sua altezza: 195 centimetri. Il Gol più veloce in assoluto è stato segnato da Nawaf Al Abed il 2 settembre 2009 in soli 2 secondi. La squadra attiva più antica è lo Sheffield FC, fondato il 24 ottobre 1857. La partita più seguita di sempre, infine, è stata giocata al Macaranã di Rio de Janeiro il 16 luglio del 1950. A sfidarsi erano il Brasile e l’Uruguay che vennero seguiti da 199.854 spettatori.


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Terzo tempo Calcio d’Inizio Magazine è il vostro giornale. Proprio così. E’ il giornale sul quale non solo potete trovare delle informazioni utili che riguardano lo sport che vi piace più di tutti gli altri e che praticate con passione, è anche il giornale sul quale potete raccontarci le vostre avventure fuori e dentro i campi di calcio. Così abbiamo immaginato una pagina, chiamata Terzo tempo, sulla quale inserire le vostre foto, quelle che vi scattate prima di iniziare un allenamento o quando siete su un pullman che vi sta riportando a casa. E ancora, potete inviare gli auguri di compleanno ad un compagno di squadra, fare uno scherzo simpatico a qualcuno. Noi siamo a vostra disposizione. Scrivete all’indirizzo email calciodiniziomagazine@gmail.com e le foto più belle le troverete proprio su una pagina come questa. Noi, come vedete, la faccia ce l’abbiamo messa, rendendovi partecipi della gioia provata con l’arrivo della prima copia del giornale. Adesso tocca a voi farci vedere i vostri sorrisi.

Il giornale su Facebook Calcio d’inizio Magazine è anche su Facebook. La nostra pagina Facebook viene aggiornata quotidianamente con i contenuti del giornale. Giorno dopo giorno vi raccontiamo quello che è stato pubblicato inserendo i tag giusti. In più il giornale, nella sua versione sfogliabile, è anche sul sito www.kmcommunication.it, dove trovate qualche piccola curiosità che ci riguarda. Vi invitiamo dunque a mettere “mi piace” sulla pagina Facebook a seguirci e a commentare i nostri post. In più, per le Scuole Calcio che invieranno una mail a calciodiniziomagazine@gmail.com inseriremo anche le informazioni che ci verranno girate, a cominciare dalle segnalazioni delle loro pagine Facebook. E allora che aspettate ad essere sociali con noi?

News dalla cucina di CDI Lo abbiamo pensato, lo abbiamo scritto, lo abbiamo costruito e alla fine lo abbiamo distribuito. Subito dopo avere compiuto queste operazioni ci siamo messi a lavoro sul nuovo numero, proprio quello che state tenendo in questo momento in mano. In attesa che ci facciate avere le vostre sensazioni, a nome di tutta la redazione, possiamo dirvi che avere in mano il primo numero di Calcio d’Inizio Magazine è stato davvero emozionante. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di sentire il buon odore della carta, poi abbiamo aperto i blocchi di giornali e abbiamo cominciato a sfogliare quello che fino a qualche giorno prima avevamo visto solo al computer.

Ci sono ancora molti passi da fare, passi che vogliamo compiere insieme a voi, perché Calcio d’Inizio Magazine sia sempre di più il vostro giornale, uno spazio in cui ritrovarsi e che risponda alle vostre e alle esigenze delle Scuole Calcio che frequentate. Augurandovi una buona lettura,vi invitiamo a scrivere a calciodiniziomagazine@gmail.com per raccontarci tutto quello che fa parte della grande passione che avete per il pallone.


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L’angolo dei giochi

Quante ne sai sul pallone? 1)

Che forma ha?

a) Sferica b) Quadrata c) Rettangolare

2)

Quanto pesa?

a) b) c)

Circa cento grammi Circa 400 grammi Circa un chilo

3)

Di che materiale è fatto?

a) Plastica b) Vetro c) Cuoio

4)

Da cosa è riempito?

5) Chi ne stabilisce le caratteristiche fisiche? a) La Fifa b) Il Presidente del Consiglio c) L’allenatore

6)

Cos’è il pallone d’oro?

a) b) c)

Un gioiello Un pallone che si usa per gare importanti Un prestigioso premio

7)

Come si chiama il pallone dei mon diali 2014 che si terranno in Brasile?

a) Cocorito b) Brazuka c) Maracanà

a) Acqua b) Aria c) Elio

Sai chi è questo personaggio e sai a che evento calcistico fa riferimento? Manda la tua risposta a calciodiniziomagazine@gmail.com indicando il tuo nome e la Scuola Calcio dove ti alleni. La risposta e i nomi di chi ha indovinato verranno pubblicati sul prossimo numero.

8) a) b) c)

Cos’è Ctrus? La mascotte di una squadra Un pallone da calcio supertecnologico Uno scherzo

Se siete arrivati fin qui avete risposto alle otto domande che riguardano il pallone. Volete sapere se avete fatto bene? Dovete aspettare le soluzioni sul prossimo numero di Calcio d’Inizio Magazine. Ma intanto, se avete dubbi, parlatene con il vostro Mister.

Il colmo per un calciatore è...usare le pantofole perché si gioca in casa

Unisci i puntini Con una matita, una penna o un pennarello colorato segui e traccia la strada indicata dai numeri. Che oggetto o che personaggio ne verrà fuori? Tocca a te svelare il mistero!



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PRESENTAZIONE Calcio d’Inizio è la testata giornalistica, promossa dal Delegazione Provinciale della Figc di Catania, dedicata al mondo delle Scuole Calcio che insistono sul territorio catanese. Con un formato tabloid e una cadenza mensile, Calcio d’Inizio racconterà sia il mondo generale delle Scuole Calcio, con un focus sulle comunicazioni della Figc, sia quello delle singole associazioni sportive che avranno la possibilità di raccontare le proprie realtà. Approfondimenti sugli aspetti tattici, quelli medici, ma anche quelli sociali, raccontati dalla voce di chi vive questo sport quotidianamente e, in qualche caso, è riuscito a farne una passione. Calcio d’Inizio non sarà una testata statica, ma in continua evoluzione grazie al contributo delle singole Scuole Calcio e di quanto potrà arrivare da una gestione ottimale dei Social Network che verranno coinvolti, per rendere quanto più possibile partecipi i ragazzi e per raccontare il loro modo di vivere lo sport per il quale nutrono una grande passione. Proprio a questo fine è già stata inaugurata una pagina Facebook e, prossimamente, verrà lanciata anche la versione online del magazine.

CALCIO DI INIZIO E LA F.I.G.C Calcio d’Inizio è una testata giornalistica che ha avuto il patrocinio del Delegazione Provinciale della Figc di Catania. Proprio per questo il magazine svolgerà anche una funzione di servizio informando, quanti entreranno in possesso del giornale delle comunicazioni della Federazione, per dare il massimo risalto alle notizie che riguardano le Scuole Calcio, per creare una sorta di coordinamento, seppur virtuale, di quanto avviene sui diversi campi.

CARATTERISTICHE TECNICHE Calcio d’Inizio è un A3, sedici pagine con periodicità mensile. Il giornale verrà regolarmente registrato al Tribunale di Catania dopo avere prodotto il numero 0 e la tiratura iniziale sarà di 2000 copie. La progettazione, la realizzazione e la distribuzione (in parte gratuita in parte finanziata dalle Scuole Calcio che ne faranno richiesta) sono a cura di Karma Communication.

CONTRIBUTO SCUOLE CALCIO Le Scuole Calcio catanesi, su ogni numero potranno acquistare, al prezzo di 80,00 euro più Iva uno spazio nel quale potranno parlare delle proprie attività. Lo spazio che verrà riservato ad ogni Scuole Calcio che vorrà contribuire con l’acquisto della pagina equivarrà a mezza pagina del giornale (come da esempio). In più, le associazioni sportive che avranno contribuito potranno inviare alla redazione di Calcio d’inizio, degli scatti che verranno utilizzati nell’impaginazione del giornale con specifico sottotitolo. Il contributo darà diritto inoltre alla consegna di n°100 copie del Magazine.

SPONSOR Sulle pagine di Calcio d’inizio verranno previsti i seguenti spazi pubblicitari con i rispettivi costi che sono da intendersi al netto dell’Iva.

Manchette Machette

50€

Piedone

100€

Mezza pagina

150€

PER INFORMAZIONI SUGLI INGOMBRI PUBBLICITARI CONTATTARE IL NUMERO

328 45 32 051 calciodiniziomagazine@gmail.com

Quarto di pagina

80€

Pagina Intera

250€



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