La Nona Campana 06 2011

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LA NONA CAMPANA GIUGNO - LUGLIO 2011

don Giuseppe Maggioni, parroco tel. 0331.669600 don Marco Catalani, vicario parrocchiale tel. 0331.668372

SOMMARIO Pag. 1 La parola del parroco » 2 Il benvenuto al nuovo Arcivescovo » 4 La Messa di Prima Comunione: una festa » 6 La Cresima: momento di unità » 8 Don Luca: prete per tutta la Chiesa » 10 Dal Consiglio Pastorale » 11 Il cammino di una catechesi rinnovata prosegue » 14 I lavori proseguono » 16 Dai nostri oratori » 18 Dai nostri missionari » 20 Bambini in festa » 21 Dal Centro Accoglienza per Anziani » 22 Notizie di casa nostra » 26 Concerto d’organo » 27 Il Master Plan di Malpensa » 28 Un semestre impegnativo per la “Tramonti - Crosta” » 29 Anagrafe

ANNO XLVI - N. 6 - 7 GIUGNO - LUGLIO 2011

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NUMERI TELEFONICI UTILI

don Giancarlo Leva, tel. 0331.668068 Suore della Carità - Lonate tel. 0331.669089 Suore di Nostra Signora del Suffragio Tornavento, tel. 0331.302230 Oratorio Maschile don Antonio Tagliabue tel. 0331.301399 Oratorio Femminile don Antonio Martignoni tel. 0331.661286


LA PAROLA DEL PARROCO “Tutti sulla stessa barca”: è sì un’espressione consueta che sottolinea la medesima sorte cui sono esposti quanti affrontano una stessa impresa. Ma possiamo trovare il senso più profondo di questa affermazione nell’episodio evangelico della pesca miracolosa compiuta per gli apostoli dopo la Risurrezione del Signore. In quella occasione l’iniziativa di Pietro d’andare a pescare era stata condivisa dai suoi amici, discepoli loro pure di Gesù. Ricordiamo come quella spedizione rischiava di finire senza risultati perché, nonostante la notte trascorsa a pescare, nullo era stato il risultato. Solo quando Gesù risorto, dalla riva aveva dato un’indicazione, le fatiche avevano trovato riscontro, e, in maniera sovrabbondante. Sono ricorso a questa espressione spinto dalla vita della nostra comunità in questo periodo. Non è certo un periodo tranquillo (e, quando mai ce ne sono stati?) per tutte le iniziative in corso, per i cambiamenti che stanno avvenendo intorno a noi e… anche tra di noi. Ora è necessario che, in questo frangente, noi, rendendoci più conto di quanto avviene, assumiamo maggiore responsabilità e, soprattutto, confidiamo nella presenza perenne del Signore risorto che sempre garantisce efficacia alla vita della sua Chiesa. Vorrei, a questo punto, tradurre questa intuizione in alcune precise ed esigenti indicazioni che l’arcivescovo Tettamanzi suggeriva tempo fa (erano parole dirette prima di tutto ai Preti, ma hanno una validità che li travalica e riguarda anche noi). “Dobbiamo vigilare di fronte ad alcune tentazioni, che possono insidiare, sino a disgregarla, la comunione fraterna tra noi.

Queste tentazioni assumono i seguenti volti: uno spirito di isolamento (io faccio da me), uno spirito di indifferenza (che me ne importa degli altri?) uno spirito di pura osservazione (io sto a vedere gli altri), uno spirito di sufficienza (io non ho bisogno d’alcuno..). Dobbiamo riconoscere con sincerità, con coraggio e con umiltà tutte le paralisi della carità che minacciano di allentare o di bloccare la nostra comunione fraterna. Una seconda sottolineatura comporta anche di vivere la fraternità nel segno della più grande concretezza e operosità. Si tratta, quindi, di dare spazio effettivo ad una serie di concretizzazioni della carità: l’obbedien-za, il senso dell’ordine gerarchico, la solidarietà fraterna, la stima vicendevole, l’indulgenza reciproca, la mutua difesa, la serena concordia, la prontezza al favore, al servizio, al soccorso, il rispetto semplice e sincero, la cortesia delle forme, la schiettezza del linguaggio, la comprensione cordiale, la capacità di perdono, la preghiera collettiva e scambievole, la correzione discreta, l’amicizia franca e profonda. La comunione fraterna è la conditio sine qua non per la missione di annunciare e testimoniare il vangelo di Gesù. Sì, bisogna che noi ci amiamo gli uni gli altri. È questo nostro volerci bene nel Signore la via più popolare e più efficace per dire al mondo di oggi la lieta notizia di Gesù Salvatore” Affido alle vostre riflessioni estive questi spunti perché, “remando nella stessa direzione”, abbiamo, con minor fatica a raggiungere il risultato sperato. don Giuseppe

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IL BENVENUTO AL NUOVO ARCIVESCOVO La nostra Diocesi sta vivendo un momento particolare della sua storia: il cambio dell’Arcivescovo, infatti, non è semplicemente l’avvicendarsi di due persone, come in un’azienda, ma segna il cammino della Chiesa locale con la presenza perenne di Cristo, l’unico Buon Pastore, reso visibile e presente dal Vescovo nella sua Chiesa, pur con diversa personalità di ciascuno. Vogliamo allora, qui, innanzitutto esprimere il nostro più vivo ringraziamento al Card. Dionigi Tetttamanzi che, in questi anni, ha guidato le nostre comunità in un periodo particolarmente segnato da difficoltà e cambiamenti. Vogliamo poi esprimere il nostro benvenuto al Card. Angelo Scola che, da settembre, guiderà la nostra Diocesi. Impegniamoci, fin d’ora a conoscerlo e disponiamoci a seguirne gli insegnamenti e le proposte pastorali che vorrà offrirci. Per incominciare a fare questo diamo attenta lettura al primo messaggio che il nuovo Vescovo ha indirizzato a tutta la Diocesi e che qui riportiamo. “Al carissimo confratello nell’episcopato Card. Dionigi, a tutti i fedeli della Chiesa ambrosiana, a tutti gli abitanti dell’Arcidiocesi di Milano, mi preme accompagnare la decisione del Santo Padre di nominarmi Arcivescovo di Milano con un primo affettuoso saluto. Voi comprenderete quanto la notizia, che mi è stata comunicata qualche giorno fa, trovi il mio cuore ancora oggi in un certo travaglio. Lasciare Venezia dopo quasi dieci anni domanda sacrificio. D’altro canto la Chiesa di Milano è la mia Chiesa madre. In essa sono nato e sono stato simultaneamente svezzato alla vita e alla fede. L’obbedienza è l’appiglio sicuro per la serena certezza di questo passo a cui sono chiamato. Attraverso il Papa Benedetto XVI l’obbedienza mia e vostra è a Cristo Gesù.

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Per Lui e solo per Lui io sono mandato a Voi. E comunicare la bellezza, la verità e la bontà di Gesù Risorto è l’unico scopo dell’esistenza della Chiesa e del ministero dei suoi pastori. Infatti, la ragion d’essere della Chiesa, popolo di Dio in cammino, è lasciar risplendere sul suo volto Gesù Cristo, Luce delle genti. Quel Volto crocifisso che, secondo la profonda espressione di San Carlo, «faceva trasparire l’immensa luminosità della divina bontà, l’abbagliante splendore della giustizia, l’indicibile bellezza della misericordia, l’amore ardentissimo per gli uomini tutti» (Omelia del 16/ 3/ 1584). Gesù Risorto accompagna veramente il cristiano nella vita di ogni giorno e il Crocifisso è oggettivamente speranza affidabile per ogni uomo e ogni donna. In questo momento chiedo a Voi tutti, ai Vescovi ausiliari, ai presbiteri, ai diaconi, ai consacrati e alle consacrate, ai fedeli laici l’accoglienza della fede e la carità della preghiera. Lo chiedo in particolare alle famiglie, anche in vista del VII Incontro mondiale. Vi assicuro che il mio cuore ha già fatto


spazio a tutti e a ciascuno. Sono preso a servizio di una Chiesa che lo Spirito ha arricchito di preziosi e variegati tesori di vita cristiana dall’origine fino ai nostri giorni. Lo abbiamo visto, pieni di gratitudine, anche nelle beatificazioni di domenica scorsa. Mi impegno a svolgere questo servizio favorendo la pluriformità nell’unità. Sono consapevole dell’importanza della Chiesa ambrosiana per gli sviluppi dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso. Questo mio saluto si rivolge anche a tutti gli uomini e le donne che vivono le molte realtà civili della Diocesi di Milano, ed in modo particolare alle Autorità costituite di ogni ordine e grado: «L’uomo è la via della Chiesa, e Cristo è la via dell’uomo» (Benedetto XVI, Omelia nella beatificazione di Giovanni Paolo II, 1.05.2011). Vengo a Voi con animo aperto e sentimenti di simpatia e oso sperare da parte Vostra atteggiamenti analoghi verso di me. Chiedo al Signore di potermi inserire, con umile e realistica fiducia, nella lunga catena degli Arcivescovi che si sono spesi per la nostra Chiesa. Come non citarne qui almeno taluni che ci hanno preceduto all’altra riva? Ambrogio, Carlo, Federigo, il card. Ferrari, Pio XI, il card. Tosi, il card. Schüster, Paolo VI e il card. Colombo.

Ho bisogno di voi, di tutti voi, del vostro aiuto, ma soprattutto, in questo momento, del vostro affetto. Chiedo in particolare la preghiera dei bambini, degli anziani, degli ammalati, dei più poveri ed emarginati. Lo scambio d’amore con loro, ne sono certo, è ancor oggi prezioso alimento per l’operosità dei mondi che hanno fatto e fanno grande Milano: dalla scuola all’università, dal lavoro all’economia, alla politica, al mondo della comunicazione e dell’editoria, alla cultura, all’arte, alla magnanima condivisione sociale… Un augurio particolare voglio rivolgere alle migliaia e migliaia di persone che sono impegnate negli oratori feriali, nei campiscuola, nelle vacanze guidate, e in special modo ai giovani che si preparano alla Giornata mondiale della Gioventù di Madrid. Domando una preghiera speciale alle comunità monastiche. Nel porgere a voi tutti questo primo saluto, voglio dire il mio intenso affetto collegiale ai Cardinali Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi. Non voglio concludere queste righe senza esprimere fin da ora la mia gratitudine a tutti i sacerdoti, primi collaboratori del Vescovo, di cui ben conosco l’ambrosiana, diuturna dedizione ecclesiale e la capillare disponibilità verso gli uomini e le donne del vasto territorio diocesano. Mi affido all’intercessione della Madonnina che, dall’alto del Duomo, protegge il popolo ambrosiano. In attesa di incontrarvi, nel Signore. Vi benedico † Angelo Card. Scola Arcivescovo eletto di Milano Venezia, 28 giugno 2011

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LA MESSA DI PRIMA COMUNIONE: UNA FESTA È stata una grande emozione per noi genitori vedere i nostri figli ricevere per la prima volta l'Eucarestia, per questo vogliamo esprimere la nostra gratitudine alle persone che li hanno accompagnati in questo cammino. Grazie alle catechiste che hanno permesso ai nostri figli di arrivare preparati all'incontro con Gesù, consapevoli che Lui è stato, è e sarà sempre con loro. Grazie a don Giuseppe che, con le sue parole e la sua vicinanza, ha dato una mano a noi genitori a rinnovare la nostra fede, a don Giancarlo e don Marco che hanno saputo comprendere l'agitazione dei nostri figli nella prima confessione. Grazie al futuro don Luca e a suor Maria Grazia che ci aiutano affinché i nostri figli crescano in età, grazia e sapienza. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati perché la messa di Prima Comunione fosse un giorno di festa: dal servizio d'ordine ai fotografi, al coro che, con le sue voci, ha tradotto in musica la nostra commozione; e un grazie ancora a tutta la comunità che ha seguito con noi la celebrazione domenica 22 Maggio. L'augurio che facciamo ai nostri ragazzi è

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di vivere con la luce che avevano negli occhi quel giorno perché per loro sia sempre un giorno di festa. alcune mamme


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LA CRESIMA: MOMENTO DI UNITÀ La celebrazione annuale della cresima suscita sempre tanti pensieri. Da una parte prevale la gioia e la soddisfazione umana del vedere la crescita umana e cristiana avvenuta, negli anni del catechismo, nei ragazzi che si presentano a ricevere il sacramento. Dall’altra riaffiora sempre la preoccupazione sul futuro dei buoni propositi espressi, in maniera forte anche durante il rito, da questi ragazzi. È poi l’invocazione dello Spirito Santo, il vero protagonista della Cresima e della crescita di quanti ricevono il sacramento, a far superare ogni perplessità.

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Le circostanze particolari hanno poi condotto, quest’anno, le comunità parrocchiali di Lonate e Ferno a celebrare la Cresima dei loro ragazzi nello stesso giorno, seppure in orari diversi. Questo ha permesso di vivere insieme gli ultimi momenti di preparazione: l’incontro, a Ferno, dei ragazzi con il Vescovo che avrebbe conferito loro il Sacramento e l’incontro dello stesso con i genitori, nella chiesa di Lonate. È stato anche questo un segno semplice e visibile dell’unità che si va costruendo tra le nostre parrocchie.


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DON LUCA: PRETE PER TUTTA LA CHIESA Partecipare ad un evento di Chiesa tanto importante come le Ordinazioni Presbiterali, è sempre emozionante: la Chiesa ambrosiana, radunata intorno al suo Vescovo, festeggia questi grandi doni del Padre che sono i nuovi sacerdoti. E che fosse una Diocesi intera ad essersi mossa lo testimoniava il Duomo stesso che, per quanto grande, era gremito! L'attesa che iniziasse la celebrazione è stata lunga: un temprante esercizio di pazienza ed anche di resistenza fisica. Avendo però tra le mani il libretto per seguire tutto lo svolgersi del rito, l'attesa è divenuta una pausa di riflessione e preparazione spirituale potendo leggere e rileggere sia i brani della Parola di Dio che i testi delle orazioni e della preghiera di ordinazione... Piano piano è arrivato il momento dell'inizio della celebrazione! La processione iniziale si è snodata lungo le navate del Duomo, accompagnata dal canto d'ingresso ma anche dalla frenesia di tanti che, tentando di sollevarsi al di sopra dei proprio vicini, cercavano il volto dei diaconi, riversando in uno sguardo tante e tante emozioni portate con sé. Dopo il rito della luce e il canto dell'Inno, è iniziata la Liturgia della Parola della solenne Veglia di Pentecoste; l'unione di queste due solenni celebrazioni ha davvero avuto un significato unico, come del resto ha detto il cardinale rivolgendosi ai candidati all'inizio dell'omelia: “la vostra Ordinazione presbiterale, in questa solenne Vigilia, rende ancora più evidente il rinnovarsi, in mezzo a noi, di quella sorprendente e inarrestabile esplosione dello Spirito che è la Pentecoste.” E di questa “esplosione” che si rinnova nel cammino della Chiesa, l'arcivescovo ha

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chiesto proprio ai neo- sacerdoti di essere portatori: “Far percepire in tutta la sua misura e intensità l'amore del Verbo di Dio per gli uomini, farne sperimentare l'immensa forza di conversione e di santificazione, dispiegare oltre i limiti dello spazio e del tempo, ma soprattutto negli abissi imperscrutabili del cuore di ciascuno, l'energia trasformante dell'amore che è in Dio”. La celebrazione è poi proseguita con tutti i riti propri dell'Ordinazione: l'interrogazione dei candidati, la prostrazione, l'orazione di ordinazione, l'imposizione delle mani, l'unzione delle mani e la consegna del pane e del vino. Come ogni Ordinazione, terminata la Messa, c'è una sorta di rituale popolare che vede assieparsi tutti i partecipanti alla celebrazione fuori dal portone dell'Arcivescovado che dà su piazza del Duomo, in attesa dei neo ordinati per poterli salutare e festeggiare; e subito si possono riconoscere le varie parrocchie presenti che con striscioni e cartelloni di ogni genere attendono impazienti il “loro” prete. In questa calca, non senza fatica, ci siamo immersi anche noi per poter finalmente salutare don Luca che, come del resto i suoi compagni, lasciava trasparire la


gioia finalmente sciolta dall'emozione e dalla tensione che questo “si” a Dio ha significato. L'indomani, in quel di Cocquio, la Prima Messa. Che fosse gran festa lo si intuiva dai tanti striscioni che già dai confini del paese salutavano scherzosamente don Luca “L'avvocato di Dio”. Ad attenderlo all'Asilo vi erano i concelebranti, i diaconi e i seminaristi, insieme a tanta gente e a un gruppo di parrocchiani di Lonate e di ragazzi di Ferno. Da qui, accompagnati dalla banda musicale, ci siamo recati alla chiesa parrocchiale di S. Andrea sul cui sagrato c'era ad attendere il novello sacerdote altrettanta gente. Qui il saluto dell'Amministrazione Comunale e dei bambini. Quindi l'ingresso in chiesa e la Messa, in canto naturalmente. Al termine della celebrazione c'è stato il momento per i vari omaggi, i saluti e i ringraziamenti, che si carica sempre di emozione e significato. Giornate intense, cariche di emozioni, significative di un cammino di Chiesa: Chiesa universale, perché l'Ordinazione, non è mai

un evento privato o semplicemente limitato ad una Diocesi: il prete è prete per la Chiesa di Cristo; Chiesa Diocesana che ha accolto il dono della vita di don Luca e dei suoi compagni a servizio di Dio e dei fratelli, pronti a spezzare il Pane dell'Eucarestia e della Parola; Chiesa locale che ha visto le comunità parrocchiali di Cocquio unite in festa per un figlio e fratello che “conquistato da Cristo” (Ef 3,12) si è lasciato guidare dal suo Amore, quello stesso Amore nel quale ha deciso di restare (Gv 15,9) e di cui è diventato annunciatore speciale; ma anche chiesa locale di Lonate e Ferno che ha ricevuto dall'Arcivescovo questo dono che è un sacerdote novello, non perché diventi egoisticamente proprio, ma perché ricevendo da lui i tanti doni personali e di ministero - prime tra tutti la Messa e il sacramento della Riconciliazione - lo aiuti a camminare i primi passi nel sacerdozio per poi essere “servo per amore, sacerdote per l'umanità” come canta una nota canzone. Andrea Bagattini

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DAL CONSIGLIO PASTORALE SEDUTA CONGIUNTA DEI “NOSTRI” TRE CONSIGLI PASTORALI Lunedì 6 giugno, presso l’oratorio di Ferno si sono riuniti i Consigli Pastorali di Lonate e Tornavento e quello di Ferno, per verificare insieme il cammino fatto nella Unità Pastorale e raccogliere proposte per il nuovo anno pastorale. Durante la preghiera iniziale, don Giuseppe ha preso lo spunto da un brano degli Atti degli Apostoli sulla attesa della Pentecoste. Come gli Apostoli che vivevano quei momenti nell’incertezza, anche il futuro delle nostre comunità è fatto di dubbi e perplessità. Ciò che ci dovrà, però, sostenere non sarà tanto la preoccupazione di serrare le fila tra noi, ma il compito primario di annunciare il Vangelo oggi, e di favorire l’incontro degli altri con Cristo. Inoltre dovremo continuare ad avere fiducia nello Spirito. È Lui che guida la Chiesa nel tempo. Dopo una verifica insieme del cammino intrapreso nel corso dell’anno pastorale che si sta per concludere, sono state evidenziate alcune prospettive nuove per il crescere della nostra Unità: esse potranno tradursi in ulteriori proposte. - Le vacanze estive insieme: esperimento in corso quest’anno e che si potrà consolidare con gli anni. - Qualche passo insieme nell’ambito della catechesi di Iniziazione cristiana. Ciò potrebbe essere molto utile in vista dei cambiamenti che si introdurranno nella proposta diocesana al riguardo. - Nel 2012 incontro mondiale delle famiglie. Sarebbe interessante proporre una “catechesi in preparazione” all’evento, anche questa da pensare all’unisono. - Concretizzare l’idea già discussa di un rapporto più stretto a livello comunicati-

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vo, partendo dagli informatori pubblicati nelle nostre Parrocchie. Proprio perché le prospettive da aprire sono molte, si è pensato di formare 3 commissioni che, durante il mese di luglio, si possano incontrare per iniziare a stilare qualche proposta più articolata da riportare poi nei consigli riuniti. Ogni commissione (formata da membri dei due consigli) prenderà in esame uno dei seguenti punti: - discutere la nuova elezione del Consiglio, pensando alle attenzioni richieste dal dover, tra qualche anno, costituire un unico Consiglio Pastorale tra Lonate, Tornavento e Ferno quando partirà la Comunità Pastorale. - pensare e proporre qualche iniziativa da vivere insieme durante l’anno. - ragionare sulle iniziative relative alla pastorale famigliare. All’ultimo punto abbiamo discusso del rinnovo, il 16 ottobre per tutta la diocesi, del Consiglio Pastorale. Nelle linee guida si trovano alcune novità a partire dall’anno prossimo. In primo luogo il mandato viene ridotto da 5 a 4 anni. In secondo luogo ci si può ricandidare per 3 mandati di seguito e non più per 2. Sarà sicuramente necessario (e già la commissione di cui si accennava prima inizierà a farlo) nominare un numero di membri tali da potersi poi integrare (quando diventeremo comunità pastorale) in un unico consiglio, senza la necessità di fare una nuova elezione. Avendo aperto quindi molte prospettive si è deciso di riunirsi a settembre per poter concretizzare al meglio le proposte lanciate durante la serata. Alessandra Romanò


IL CAMMINO DI UNA CATECHESI RINNOVATA PROSEGUE In linea con le indicazioni diocesane che vanno precisando il necessario rinnovamento della catechesi di Iniziazione cristiana, anche la nostra comunità, da alcuni anni, va cercando di elaborare nuove proposte che coinvolgano maggiormente i ragazzi stessi e le loro famiglie. Così si va insistendo sulla necessità di un accostamento sempre più coinvolgente dei ragazzi alla parola di Dio: devono sentirsi sempre più diretti interlocutori e partecipi di quanto viene proposto. In questa ottica è nata l’idea di far rappresentare dai ragazzi stessi in scena quei brani di Vangelo o quegli episodi che avevano accostato lungo l’anno negli incontri di catechesi. Eccone la relazione.

AL CATECHISMO… DA “PROTAGONISTI” LO SEGUIMMO FIDANDOCI DEGLI OCCHI, GLI CREDEMMO AMANDO LE PAROLE. La fiducia e l'amore sono i due atteggiamenti che i bambini di seconda elementare hanno voluto mettere in risalto nella rappresentazione che hanno regalato ai loro genitori. Domenica 5 giugno infatti, accompagnati dalle loro catechiste, nel salone dell'oratorio hanno inscenato degli episodi tratti direttamente dal Vangelo. Questo momento è stato una tappa fondamentale dell'anno catechistico iniziato a settembre, in cui i piccoli hanno avuto la

possibilità di trasmettere a chi li accompagna nella vita di tutti i giorni quello su cui hanno riflettuto durante l'anno. QueI pomeriggio, però, non voleva essere semplicemente una manifestazione della bravura di questi bambini o una consuetudinaria recita di fine anno, assumeva invece un valore più profondo: tra le novità introdotte per la formazione catechistica vi è proprio quella di far immedesimare i bambini con i personaggi della storia di Gesù. Già durante l'anno non sono mancate le occasioni per drammatizzare e quindi vivere insieme alcune vicende che altrimenti sarebbero state un po' difficili da capire. Riteniamo infatti che con questo metodo i bambini possano accostare i loro sentimenti a quelli dei personaggi così da capire meglio quello che hanno provato entrando in contatto con il grande amore di Dio verso gli uomini. Per sottolineare la volontà di affiancare questi bambini sulla via che il Signore ci

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ha mostrato con il sue esempio, tutte le famiglie erano state invitate alla Messa domenicale insieme. Il momento è stato vissuto bene dai bambini che si sono sentiti davvero partecipi nella celebrazione: hanno portato all'altare le impronte dei loro piedini, simbolo sia della strada che hanno percorso fino a qui nella Chiesa e soprattutto dell’impegno a continuare in questa direzione verso Gesù. La Messa è stata momento importante anche durante l'anno di catechismo: dalla Parola che i bambini hanno ascoltato ogni domenica, hanno capito davvero che Gesù è un amico che non ci abbandona mai e che è pronto a aiutarci, correggerci e perdonarci. La meraviglia e lo stupore con cui ognuno di loro ha guardato a questi episodi sono stati proprio il motore nelle rappresentazioni del pomeriggio. Con una perfetta collaborazione tra di loro, i piccoli sono diventati discepoli, uomini della Palestina, miracolati o grandi personaggi di fede per offrire ai loro parenti il frutto delle loro riflessioni e degli insegnamenti di tutto l'anno. Chi era seduto in sala perciò non era chiamato semplicemente a guardare uno spettacolo qualunque ma con un impegno in più doveva osservare attentamente quello che avveniva sotto i suoi occhi per cogliere tutti gli aspetti importanti. I protagonisti delle vicende erano spesso uomini piccoli e peccatori che si sono fidati di Gesù nelle scelte della loro vita: hanno lasciato quello che li portava a peccare per avvicinarsi all'amore grande di Dio. La prima scenetta raccontava la vicenda di Zaccheo, un uomo peccatore e mal

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giudicato da tutti che però non si curò del giudizio della gente e, determinato a vedere Gesù, anche se un po' intimorito decise di salire su un albero per parlare con lui. Gesù capì che l'uomo era davvero pentito e si fermò a mangiare a casa sua (i nostri attori non hanno disdegnato un assaggio del pane della tavola imbandita). Subito ci siamo spostati a Betsaida dove un cieco è stato guarito da Gesù: ”oh oh Gesù, mi sa che ti stanno portando un altro cieco da guarire!” erano state le parole di un discepolo. Ma il Signore con un amore che non ha limiti guarisce anche questo malato che inizialmente vedeva solo alcune immagini confuse ma poi riuscì a vedere in modo chiaro. Il terzo episodio ha visto protagonista una uomo di chiesa sicuramente molto conosciuto: San Francesco. Questo ragazzo ha avuto la forza di credere alle parole di Dio che gli chiedeva di “ricostruire la sua Chiesa” e così, anche andando contro a suo padre che lo voleva ricco come lui, Francesco decide prima di ricostruire la chiesa di San Damiano con le sue mani e poi dedicarsi alla predicazione per convertire anche la gente più povera. Anche Santa Chiara sull'esempio di Francesco dedicherà la sua vita al Signore e alle sue creature meravigliose.


I due episodi finali riguardavano eventi sul mare: i discepoli che erano semplici pescatori diventeranno, grazie a Gesù, pescatori di uomini capaci di trasmettere con l’esempio e le parole quello che Lui aveva loro insegnato. Nel primo caso erano spaventati dalla tempesta che scuoteva bruscamente le acque del mare e che Gesù riuscì a sedare, mentre nel secondo episodio verranno tranquillizzati dal loro Maestro che risorto si manifestò a loro. Sconsolati per non aver pescato nulla durante la notte, i discepoli saranno invece sicuri di stare cori il loro amico quando riusciranno ad avere nelle loro reti un gran numero di pesci (ben 153

ci hanno ricordato le bambine!) Due miracoli grandiosi che ancora una volta testimoniano la volontà di Gesù a non lasciare mai solo l'uomo che a volte sbaglia e si sente smarrito. Il momento insieme si è concluso con il canto "amare questa vita" che ha nelle sue parole tutto il senso del pomeriggio e dell'anno vissuto insieme: gli occhi, le parole e i gesti di Gesù sono stati la guida che ci ha sorretto e che ci sosterrà sempre. Non si deve invece considerare concluso il viaggio bellissimo che abbiamo iniziato con Lui, che è "strada, meta, gioia imprevedibile e sincera!". Angela

IN CAMMINO PER RIPARTIRE E, per impostare gli incontri di catechesi che vengono offerti ai ragazzi per la loro Iniziazione Cristiana, ecco, da subito, l’indicazione dei giorni e degli orari per il prossimo anno pastorale. La preoccupazione che ci spinge non è solo quella organizzativa per facilitare la frequenza dei ragazzi, per organizzare al meglio la proposta che viene loro offerta, ma, anche, quella di cercare il modo di accostare di più i Genitori, primi protagonisti della educazione dei loro figli anche

per l’aspetto religioso. Riteniamo, infatti, che, se questo è lo spirito con il quale ci si avvicina a questo aspetto della vita cristiana personale e insieme comunitaria, non si debba badare unicamente a far incastrare bene tutti gli impegni dei ragazzi (compresi quelli “sacrosanti” dell’educazione sportiva, della danza o del nuoto…) ma si debbano cercare le condizioni più adatte ad una partecipazione attenta e proficua dei ragazzi a quanto viene loro proposto.

Orari del catechismo per i ragazzi nel 2011 - 2012 ORE

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

VENERDÌ

II, III, IV, V elementare

10.30

14.30

II e V elementare

15.00

17.00

SABATO

I media IV elementare

III elementare

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I LAVORI PROSEGUONO Facciamo il punto sui lavori in corso sul tetto della chiesa parrocchiale di S. Ambrogio e sul modo di affrontare il grosso impegno economico. IL PUNTO SUI LAVORI La fase iniziale dei lavori, dopo d’aver approntato l’impalcatura su tutti i lati dell’edificio stesso, ha riguardato la pulizia del sottotetto. Lo stato di partenza era deplorevole: fino a più di un metro di altezza, erano stipati, nel sottotetto, coppi rotti, travetti, sassi e porcherie varie… abbondantemente “condite” da guano dei piccioni che vi hanno vissuto indisturbati, per un lungo periodo. Si è lavorato sodo, per alcuni giorni portando alle discariche ben 15 camion di macerie!

Questo, certo, ha messo in evidenza l’architettura della nostra chiesa, coperta, nella parte centrale da una volta a botte. Ciò ha permesso di approntare, nel sottotetto stesso, un’impalcatura che permettesse agli operaio di lavorare per predisporre, sulle travi, un assito impermeabilizzato, sul quale, poi, si appoggeranno i coppi.

Ecco l’impalcatura realizzata nel sottotetto per permettere agli operai di lavorare.

Attualmente siamo arrivati alla conclusione di questo lavoro e si stanno predisponendo i canali pluviali in rame. Si dovrà, a questo punto, provvedere ad approntare tutto quel che riguarda l’impianto del parafulmine, e l’impianto antipiccioni.

La scala poggiata alla parete esterna dell’abside indica fino a quale altezza arrivavano le macerie che sono state tolte dal sottotetto.

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La fase finale riguarderà la posa dei coppi con un’attenzione particolare imposta dalla Sovrintendenza: mentre i coppi nuovi saranno posati nello strato inferiore, il manto


superiore e visibile del tetto dovrà essere costituito da coppi vecchi, e si è cercato nella fase di smantellamento - di recuperarne in quantità sufficiente...

PREVISIONI PIù di una persona mi ha chiesto, in diverse circostanze, se, approfittando dell’impalcatura che circonda la chiesa su ogni suo lato, abbiamo l’intenzione di mettere mano, oltre che al tetto, anche al rifacimento della facciata della chiesa e al restauro delle pareti laterali. La domanda, certo, non è ingenua, perché vorrebbe far risparmiare la cifra impiegata mell’impalcatura (e non è cosa indifferente) ma, d’altra parte, comporterebbe un impegno economico molto consistente (raggiungendo almeno il doppio di quanto si sostiene per il solo tetto) e, in preparazione, richiederebbe una non breve e non facile fase di studio, di progettazione e di approvazione. Quindi, per ora ci si fermerà “solo” alla sistemazione del manto di copertura,rimandano altri interventi a tempi futuri migliori.

Daremo, dunque, fondo a quelle riserve rimaste che avevamo accantonato allo scopo di affrontare impegni economici gravosi: ma non bastano. La cifra rimanente (circa 139 mila euro) la dovremo raccogliere con le forme consuete delle offerte e delle iniziative consuete della comunità. E, a questo punto, ecco l’appello urgente: occorre, che da parte di tante persone, venga un aiuto consistente (certo in base alle possibilità di ciascuno, perché non si possono fare i conti in tasca alla gente, tanto meno in un periodo di congiuntura come quello che attraversiamo). Nel solito grafico che pubblichiamo in questa pagina risulta che già sono state raccolte offerte per € 13.810 (siamo ad un decimo di quanto occorre!). Ricordo che un riquadro del disegno equivale all’offerta di 100 euro. Coraggio, dunque! don Giuseppe

IL PUNTO SULLE CIFRE Ricordo, innanzitutto, la spesa totale già indicata nei mesi scorsi: € 389.771,79. Come pensiamo di affrontarla? Chiarisco, innanzitutto, che queste spese sono da affrontare con le “nostre” forze: non ci sono, cioè, finanziamenti strani e generosi da parte di chicchessia…

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DAI NOSTRI ORATORI DALL’ORATORIO FERIALE “BATTIBALENO - INSEGNACI A CONTARE I NOSTRI GIORNI” Un altro anno è passato, un'altra estate è entrata nelle nostre vite portando con sé le sue frizzanti novità e le sue calde tradizioni, trasformando le giornate di tutti noi, bambini, ragazzi e adulti, in un'avventura nuova da gustare in tutte le sue sfumature! I nostri oratori, come ogni anno, hanno spalancato le loro porte e ci hanno permesso di rivivere quell'atmosfera festosa e spensierata in cui tutti noi possiamo trovare conforto, amicizie e tanto divertimento, proponendoci un innovativo slogan da cui partire: "BattiBaleno, insegnaci a contare i nostri giorni". Quest'anno i! tema non è stato solo a dir poco azzeccato, ma, in più, trattava di un argomento che ultimamente preme molto ai giovani: il tempo! Eh si, questo continuo scorrere di secondi è una preoccupazione tale da soggiogare chiunque, grandi e piccoli. Piccoli che forse non sanno apprezzarlo, che preferiscono aspettare "più in là", quando saranno più comodi lasciando che le ore sfuggano loro di mano e rischiando di rimanere senza un nulla di concreto dentro di sé; grandi che o non sanno sfruttare al meglio, o che non riescono a dare priorità alle cose più importanti e che rischiano,

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così, di essere superficiali e frivoli. Insomma questo tema ha fatto proprio al caso nostro, insegnandoci giorno dopo giorno, attraverso la preghiera, la Parola di Dio e l'esempio stesso di suo figlio Gesù, a non sprecare il nostro tempo, a tenerlo stretto e ad imparare a sfruttarlo, a dare priorità alle cose più importanti, a guardare il mondo con occhi diversi e soprattutto ad essere molto pazienti! Noi tutti che abbiamo condiviso quest'esperienza abbiamo sicuramente ricavato dei ricordi e delle lezioni essenziali e “memorabili”! Come poter dimenticare gli incontri fatti, le amicizie strette e rafforzate? O gli innumerevoli, stancanti e spassosi giochi? Oppure le istruttive discussioni ed osservazioni mirate ad un fine costruttivo? Tutto questo mix di emozioni forti, di parole importanti e di intrattenimento sfrenato hanno contribuito a sfornare quelle che sono state le quattro settimane più intense che abbiamo mai vissuto! E stato meraviglioso poter, ancora una volta, vivere questa nuova ed avvincente storia assieme ai nostri cari ragazzi che ci hanno regalato i loro sorrisi e la loro vivacità in


BICICLETTATA ALLA PINETINA

modo sempre diverso e sorprendente! Ed è stato un piacere poterlo condividere con gli adolescenti: gli animatori perseveranti ed energici che abbiamo visto lavorare duro coordinati dalle nostre innarestabili e favolose guide senza le quali nulla di tutto questo sarebbe stato possibile! Perciò un enorme GRAZIE lo dedichiamo a loro: al caro don Giuseppe che da molti anni ormai ci sopporta e gestisce la nostra grande comunità, al nuovo ed intraprendente don Marco che stiamo apprezzando sempre di più, a don Luca che sta dimostrando a tutti noi le sue qualità e la sua forte tempra e alle nostre amate Suore che, come sempre, non ci deludono mai! Un ringraziamento in particolare va a tutti coloro che hanno partecipato a rendere indimenticabile quest'avventura con il loro duro lavoro e la loro infinita pazienza in modo particolare ai baristi, ai cuochi, alle signore dei lavoretti, alle donne e agli uomini che hanno collaborato per rendere i nostri oratori puliti e ordinati e a tutti gli adulti che hanno preso parte ai lavori per creare il fantastico ambiente che è l'oratorio! E ancora Grazie lo vogliamo dire a voi ragazzi che siete la nostra famiglia, la nostra comunità, i nostri migliori insegnanti!! Continuiamo a crescere insieme sulla strada che Gesù ci indica, imparando dai nostri sbagli e regalando noi stessi agli altri proprio come abbiamo fatto in queste settimane!' GRAZIE E A PRESTO!!

Il 22 giugno, alle 9.15, l’ingresso dell’oratorio era gremito! Numerosi bimbi, ragazzi e animatori erano pronti, armati di bici e zainetto, per partire alla volta dell’ormai tipica biciclettata alla pinetina dell’Agusta, a Cascina Costa. Quest’anno però, sarebbe stato un po’ diverso: a condividere con noi questa esperienza, infatti, ci sarebbero stati anche i ragazzi dell’oratorio di Ferno. Dopo circa un’oretta di attesa (dovevamo, infatti, aspettare il pullman che avrebbe portato a Cascina Costa i bambini di prima, seconda e terza elementare) siamo partiti. Come ogni anno non sono mancati gli imprevisti: pedali staccati, catene cadute e manubri stortati, con i conseguenti aiuti degli animatori (sempre pronti a tutto) hanno contribuito a rendere il clima comunitario. Al nostro arrivo, però, ha iniziato subito a piovere. Nessuno di noi, malgrado il clima sfavorevole, si è dato per vinto e, dopo una preghiera accanto alla grotta e un gustoso pranzo, ci siamo preparati al mega-giocone che avrebbe coinvolto tutti! Per i piccini, infatti, è stata organizzata una caccia al tesoro mentre per i grandi il cosiddetto “postino”. In entrambi i giochi vi è stata una grandissima partecipazione nei bambini e un’ intensa collaborazione tra animatori di Ferno e Lonate. Finito il gioco e, dopo la merenda, ci siamo preparati per il ritorno tutti insieme, coscienti del fatto che la gita alla pinetina è da sempre un’incredibile esperienza che serve a creare un clima sereno e unito tra bambini e animatori e, da quest’anno è servita per rafforzare il legame con l’oratorio di Ferno. Colgo l’occasione per ringraziare i volontari dell’ Augusta che tutti gli anni ci accolgono e ci ristorano con il pranzo. Ci vediamo l’anno prossimo!! Cilli

Stefania

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DAI NOSTRI MISSIONARI Riceviamo notizie da suor Pierina Mazzoleni da un altro posto, che è pur sempre una missione! La Suora, rientrata in Italia, è dovuta andare a Verona... per essere operata. In questa sua lettera ci aggiorna sulla sua situazione. Sicuri che nelle nostre preghiere verrà sempre ricordata, le auguriamo una pronta guarigione. Nel frattempo, Suor Marisa è partita lei per la Missione dopo gli anni di sosta in paese per accudire la mamma e, anche lei, per motivi di salute. Verona, 30/05/2011 Carissimo don Giuseppe, don Marco, don Giancarlo, Suore e parrocchiani tutti: pace e bene! Due righe per augurarvi buona festa di Pentecoste oramai vicina e che lo Spirito Santo scenda con abbondanza e resti in crescendo per l’avvento del suo Regno. Io sto aspettando il giorno 21 [giugno n.d.r.] per l’intervento, ma il giorno 18 ho la visita dall’anestesista: spero di essere promossa! Aspettare è un po’ un martirio, ma quanta gente aspetta e sono più pazienti di me, e mi edificano. Ho visto suor Annamaria: è venuta a trovarmi, anche lei si trova a Verona per degli esami quasi finiti, pronta per il Chiad. È stata una sorpresa la sua visita, non sapendo che era a casa. Riparte contenta, la Madonna l’accompagni. Suor Marisa lascia Verona questa sera, pronta per la missione: le faccio tanti auguri. Le do un consiglio: “mi raccomando: arriva in Kenia senza romperti l’altra caviglia: altrimenti son guai! A Dio piacendo ti raggiungo!” Vi ricordo tutti; di nuovo buona festa di Pentecoste. La mia preghiera per tutti, in particolare per quelli che soffrono. Con affetto, Sr. Pierina

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Cairo, 03/06/2011 Carissimo Don Giuseppe, mando come al solito qualche notizia La situazione per ora é calma ma ci aspettiamo giorni più caldi emotivamente per il prossimo mese del Ramadam e anche mentre si avvicina il tempo per le elezioni. C'é un vento un po' fondamentalista che soffia ma le forze più moderne e i giovani tentano di spegnerlo in modo attivo. Speriamo in bene. Un ricordo nella preghiera Mando il mio nuovo indirizzo, per avere gli ultimi numeri della Nona Campana di Giugno e Luglio. Padre Anzioli Angelo Eglise Cordi Jesu 47 Ramses Street 11111 Le Caire Egypte Carissimo Don Giuseppe, mentre scrivo si sono appena smorzati i toni della battaglia nella piazza della Libertà che ha visto implicati circa 5 mila persone e le forze di polizia con il risultato di quasi 1020 feriti, interruzione del traffico, lanci di lacrimogeni, tiri di pietre, fuochi di copertoni, pallottole a salve e altri eventi spiacevoli. Vedendo le immagini li in Italia al telegiornale, sembrava di vedere tutta la città coinvolta. Ma é necessario ricordare che il Cairo conta circa 21 milioni di abitanti. Per cui, giustamente, se c’é un tafferuglio di circa 5 mila persone é sempre giusto e doveroso domandarsi: dove sono gli altri 20 milioni e 915 mila ? Forse a casa. Altre al lavoro e altre che vanno per la loro strada. Certamente i telegiornali non sprecano parole quando parlano dell’Egitto e ne danno le descrizioni più disparate. I politologi si sforzano di fare delle previsioni talvolta basate su scuole politiche di diversa estrazione politica. Ma, come in ogni evento, é necessario evitare sia una propensione all’ottimismo o ad un eccessivo pessimismo. Certamente l’Egitto sta vivendo un momento


molto delicato della sua storia plurimillenaria. Per la prima volta dopo diversi leader militari il popolo sta sperimentando una stagione di democrazia mai vista. Purtroppo c’é chi ne sta approfittando per portare caos e confusione. Sono aumentati i casi di aggressioni e di ruberie anche se tutto sommato la città é abbastanza sicura. Il paese vede anche la nascita di nuovi partiti o movimenti che prima non esistevano o che non potevano esprimersi. Alcuni di questi partiti sono di tendenze integraliste, vorrebbero che tutti gli uomini portassero la barba e tutte le donne il velo. Ma fortunatamente anche se si assiste ad un certo aumento di donne velate, oppure a uomini che ostentano la propria appartenenza all’Islam fermandosi a pregare in pubblico, la maggioranza della gente é ancora su posizione moderate. Tra i diversi partiti quello che ha una buona organizzazione é quello dei Fratelli Musulmani, tuttavia sono divisi tra di lori e certamente nelle nuove elezioni non raggiungeranno una grande maggioranza. Certamente i cristiani sono molto apprensivi dato che qualcuno di questi partiti vorrebbe che il paese fosse governato dalla pura legge islamica. Molta speranza é riposta nel movimento giovanile che vuole un paese veramente democratico, dove ci sia libertà di pensiero e di espressione religiosa. Qua e la ci sono casi sporadici di tensioni tra i cristiani e i musulmani, specialmente nei piccoli villaggi lungo le rive del Nilo. Queste tensioni finiscono talvolta in risse

Piazza Tahrir, al Cairo: un manifestante mostra un crocifisso e un Coreano durante una manifestazione dopo la caduta di Mubarak.

che lasciano feriti sia da una parte che dall’altra. Nella passionalità di questi scontri talvolta vengono dati a fuoco case o negozi. Certamente una visione non molto edificante. Ma questa é la realtà del mondo orientale. Una realtà talvolta molto cruda e dura come del resto é anche la vita di questi popoli del Medio Oriente, molto provati da tensioni storiche e in alcuni casi da lotte per la propria sopravvivenza, come ad esempio il popolo Armeno con alle spalle un genocidio di un milione e 200 mila persone. Come i cristiani dell’Iraq rispettati durante il regime di Saddam Hussein e ora perseguitati dall’attuale potere politico. Certamente viviamo in una situazione di apprensione per il domani, ma ci sono anche segni di speranza. Le due chiese che erano state bruciate sono state ricostruite a nuovo dai militari. Ci sono incontri tra giovani cristiani e musulmani. I giovani cristiani intensificano gli incontri sia sociali che di preghiera. C’é un forte senso dell’identità cristiana, che si spingerebbe, se necessario fino al martirio. Per i cristiani d’Egitto non c’é posto per una fede tiepida, o peggio per un cristianesimo fiacco. La parola di Dio é parte integrante del loro vissuto, anche se talvolta sono essi stessi tentati da un certo estremismo religioso che talvolta rinuncia al dialogo per lasciare posto alla legge dell’antico Testamento, quella dell’occhio per occhio e dente per dente, ma che alla fine lascia solo degli sconfitti. Come responsabili di chiesa e come pastori cerchiamo di dare speranza e infondere fiducia. Certo noi pure siamo apprensivi. Talvolta, come é già successo in passato, rischiamo di essere accusati come provocatori dell’Europa dai facili costumi. Un’Europa cristiana sì, ma la cui fede sta diventando tiepida. E questo ci rammarica. Il nostro compito é quello di annunciare sempre che, come dice l’apostolo Paolo, in Cristo Gesù non c’é distinzione tra Giudeo o non, tra libero o schiavo, tra uomo o donna, ma tutti siamo uno in Cristo che ci ha riscattati mediante il suo sangue. Voi ricordateci come sempre con la vostra preghiera. Padre Angelo

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BAMBINI IN FESTA “Arte e parte”... il divertimento! Scuola dell’infanzia parrocchiale ancora in festa! Domenica 12 giugno i bambini della scuola dell’infanzia hanno fermato le nuvole facendo festa con i loro genitori, nonni ed insegnanti esibendosi in uno spettacolo unico, ispirato al progetto educativo dell’anno, “Arte e parte”. Ci hanno accolto la mostra dei lavori svolti dai bambini insieme alle insegnanti durante l’anno e la mostra del laboratorio di gioco-arte insieme a Chiara, in cui i bambini si sono divertiti ad approfondire il tema dell’arte attraverso gioci sensoriali con materiali sempre diversi. Un profumino di salamella e patatine ci ha accolto e stuzzicato l’appetito, grazie al ricchissimo stand gastronomico gestito da alcuni volenterosi genitori, per proseguire con una buona torta fatta e impacchettata ad arte da alcune mamme ai fornelli. Si è potuto tentare la fortuna al banco di beneficienza, oppure chiacchierare e giocare all’ombra degli alberi del nostro bel giardino, in attesa del momento dell’esibizione! Ed ecco che in una serie di meravigliose cornici scenografiche preparate ad hoc da un gruppo di ingegnosi e creativi genitori, parte la nostra festa! I piccoli, in gruppi differenti per colore, giallo, verde, rosso e blu, hanno rappresentato il tema “arte e colore” attraverso percorsi psicomotori sulle note di “Barbara Ann” e “Mamma Mia”. Nel menù della giornata non potevano mancare “Le tagliatelle di nonna Pina” servite in un simpatico balletto dei bambini mezzani, con contorno di “Lollipop”, un altro dolcissimo balletto dei bimbi rossi, per il tema “arte e cibo”. I nostri ometti e signorine blu ci hanno invece deliziato con un’originale interpretazione sulle musiche di due canzoni mixate insieme: “Sono tre parole” di Vittorio de Sica e “ABC” dei Jackson 5, sull’onda del tema “arte e parole”, facendo danzare fiori e letterine unendo così tre generazioni! Ma le sorprese non finisco-

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no.. una grandiosa esecuzione dei bambini rossi, che accompagnati da Agustina, ci hanno fatto ascoltare suoni e ritmi del loro intenso laboratorio di musica, portandoci nel mondo degli strumenti musicali e di melodie vicine e lontane. Il nostro menù tutto musicale ci ha poi servito una bel momento in cui schiarire le ugole: abbiamo cantato tutti insieme parole di pace, allegria e amicizia sulle note de “L’arcobaleno” e “Tutti i colori”, dalle quali abbiamo tratto insegnamenti preziosi per volerci bene e stare insieme nonostante le differenze che naturalmente ognuno porta con sè. Per concludere la performance danzante, i bambini blu si sono esibiti insieme ad Antonella nel saggio di educazione psicomotoria, sventolando mestoli di legno al ritmo de “Il cuoco pasticcione” e invitandoci a ballare con le matite colorate “Alla festa dei colori”. I bambini grandi sono stati infine protagonisti della cerimonia della consegna dei diplomi, con un saluto speciale da parte delle insegnanti e l’augurio di un futuro divertente e pieno di sorprese. E come ci mancheranno i grandi blu, ci mancherà anche la nostra Tania, che abbiamo calorosamente salutato e ringraziato per questi anni di lavoro insieme. Ti auguriamo una vita serena ed avvincente, ti accompagniamo per la tua strada portandoti nel nostro cuore. Grazie ancora a tutti coloro che hanno partecipato e hanno reso possibile la nostra festa, ogni anno è unico e irripetibile!


DAL CENTRO ACCOGLIENZA PER ANZIANI Su "La nona Campana" del gennaio 86, alla parola del parroco si leggeva: "agli anziani è stato dedicato un anno (1985) in cui sono state promosse iniziative e si sono sprecate parole. Rimane certa una cosa: che gli anziani crescono di numero ed è sempre più necessario occuparsi di loro." Ebbene, oggi più di allora, gli anziani hanno bisogno di aiuto, del nostro aiuto. L'articolo continuava sottolineando la necessita, l'urgenza di fare un centro anziani a Lonate. Oggi che il Centro opera sul nostro territorio da quasi 20 anni, ancora è importante richiamare l'attenzione dei Lonatesi sulla necessità di occuparsi anche degli anziani. Quest'anno è l'anno del volontariato; per questo abbiamo avuto l'opportunità di avere tra noi un gruppo di ragazzi della Il media che hanno partecipato alle nostre attività: accompagnare gli ospiti, aiutare a dare la merenda, parlare con loro, soprattutto ascoltare i nostri anziani. Hanno festeggiato con noi il Carnevale, la festa dell'Unità d'Italia, per concludere, domenica 3 aprile, la manifestazione in piazza con tutti i gruppi di volontariato. Alla fine del percorso abbiamo donato a questi ragazzi la "tessera onoraria del volontario - amici del Centro Anziani" e alcune di loro si sono presentate "volontariamente" altre volte, non ultima per la Festa del Centro: la nostra festa annuale. Domenica 12 giugno, la S. Messa celebrata

solennemente in salone, con tanti ospiti e parenti, il Banco di beneficenza allestito fin dal sabato pomeriggio e fino ad esaurimento dei premi. Attrazione spettacolare “I trampolieri” che hanno divertito moltissimo gli anziani e tutti i presenti. Interessante, e calorosamente applaudita, l'esibizione di Greta, la nostra campionessa italiana di danza ritmica, che molto semplicemente, su un tappeto improvvisato, ha dato spettacolo della sua bravura. La festa è continuata martedì con due gruppi folkloristici: “I sumari della Croazia”, “I montanari della Calabria” che con le loro danze hanno coinvolto tutti i presenti. Un ringraziamento va anche al sig. Baggio, sempre disponibile con la sua fisarmonica ad arricchire le nostre feste. In questa occasione abbiamo potuto visitare il nucleo Azzurro, dell' Alzheimer, dove le pareti sono state affrescate con molto entusiasmo dai ragazzi del Liceo Artistico Cattaneo di Busto Arsizio, inoltre anche I'allestimento di una mostra fotografica, è servita a far conoscere sempre di più la struttura e le attività del nostro Centro anziani. Ringraziamo la Presidente dott.sa Rossi, la direttrice dott.sa Zaro che si fidano di noi e apprezzano il nostro operato. Ringraziando per l'opportunità di far conoscere ai lonatesi la nostra associazione, invitiamo altre persone, magari giovani, ad unirsi a noi.

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NOTIZIE DI CASA NOSTRA ABBIAMO VOTATO COSÌ Anche nel nostro Comune nettissima è risultata la prevalenza dei SÌ nei quattro referendum abrogativi del 12 e 13 giugno, come appare dalla tabella sottostante; i votanti non hanno tuttavia superato il 50% degli elettori. Le differenze tra i numeri dei voti validi e dei votanti rappresentano le schede nulle e bianche. Con percentuali analoghe a quelle nazionali, i lonatesi hanno detto no alla gestione dell’acqua da parte dei privati, alla possibilità di aumentare le tariffe sulla base degli investimenti sulle reti idriche effettuati dai privati, alla possibilità di costruire centrali nucleari e alla possibilità, per il presidente del Consiglio e per i ministri, di non comparire davanti al giudice nei processi che li riguardano. Elettori

Votanti

9.251

4.612 49,85

Gestione acqua da privati

Tariffa servizio idrico

Legittimo impedimento

NO

NO

NO

NO

4.215 92,80

327 7,20

4.241 93,02

318 6,98

4.143 91,05

407 8,95

4.153 91,54

384 8,46

LA “SORMANI” DI NUOVO AL CENTRO ANZIANI Lo scorso anno avevano salutato i nonni del Centro Anziani con un affettuoso “ci rivedremo!”. Siccome ogni promessa è debito,sono tornati in mezzo a loro per vivere e far vivere alcune ore gioiose. Accompagnati dalla direttrice e dalle insegnanti, i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia hanno trascorso otto mattinate con gli ospiti e gli animatori del Centro. Nel programma annuale della Scuola viene infatti data molta importanza a questo laboratorio intergenerazionale, quale momento didattico. Raccontando il viaggio di Cipollino e della sua famiglia, del re Limone, della nonna Carotina e dell’amico Carciofino, i bambini hanno fatto delle preziose esperienze: hanno lacrimato per la cipolla tagliata, hanno assaggiato un limone aspro, hanno gustato le mele gialle e quelle rosse. Tutte queste sensazioni sono state tradotte in disegni, realizzati e colorati sulle ginoc-

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Centrali nucleari

chia delle nonne, che si sono meravigliate delle abilità artistiche dei piccoli. Come ricordo del loro affetto, i bambini hanno costruito delle corone che hanno poi donato alle nonne Paola, Antonia, Maria, Rosetta, Luigia e tante altre (si sussurra che le corone sono gelosamente custodite dalle signore). Un grazie sentito va agli animatori Diego, Federica, Marta i quali con giochi, canti e palloncini hanno realizzato gli incontri. Rimane solo da dire: ‘Arrivederci al prossimo anno!’.


LA NUOVA SEDE DEL GRUPPO ALPINI DI LONATE POZZOLO È il 12 giugno 2011: si inaugura la nuova sede degli Alpini di Lonate Pozzolo. In un’atmosfera bucolica, nel verde del prato appena tagliato, dove l’azzurro del cielo finalmente è tornato a risplendere dopo giorni di pioggia, eccoci giunti alla vetta. Perché proprio di montagna si tratta, montagna di problemi, di lavori, di incombenze, dove pure il fato ci aveva messo del suo. Con caparbietà siamo tuttavia arrivati in vetta, come solo chi possiede il temperamento da alpino può avere. Il risultato è molto esaltante e la cornice in cui avviene sono di tutto rispetto; la presenza del Sindaco, contornato dai suoi assessori, sancisce come la popolazione lonatese sia cara agli Alpini, ai quali si è stretta in questo momento di vera gioia. Non è mancata la partecipazione dell’autorità militare nella figura del col. Ciorra – comandante del vicino aeroporto militare di Cameri – e come non menzionare la figura del nostro presidente sezionale Francesco Bertolasi, affiancato dalla madrina Annalisa Romanò, alla quale è spettato il compito di tagliare il nastro inaugurale della sede. Dunque la presenza di tanti personaggi,

unitamente a vari gagliardetti dei Gruppi della provincia di Varese (ne abbiamo contati ben nove), hanno dato il meritato spessore alla inaugurazione. La cerimonia che ne è seguita ha toccato nei vari momenti le diverse espressioni dell’essere Alpino: Alzabandiera – Onore ai Caduti – S. Messa con preghiera dell’Alpino, recitata dal capogruppo Franco Lindelli. Questi passaggi sono stati accompagnati dal coro Armony che ha fornito la colonna sonora all’evento. FESTA DI FINE AGOSTO Festa ormai entrata nella tradizione lonatese è quella di “fine estate”, che la Pro Loco organizzerà da giovedì 25 a lunedì 29 agosto, presso l’Area Cerello di viale Po. Tutte le sere, dalle ore 19.30, avverrà l’apertura del bar e della gastronomia e, dalle ore 21, si avvicenderanno i complessi musicali. Lunedì 29 agosto, nell’intervallo del concerto del complesso “I Portofino” saranno riproposti i fuochi d’artificio, che sempre richiamano moltissimi spettatori. Al termine dei fuochi sarà possibile gustare le “Frittelle di zio Leo”.

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IL RITORNO DEI VIONESI Sono tornati. Erano venuti a Lonate la prima volta il 12 ottobre 2008 quando si inaugurò il trasferimento del cippo detto sass – pastùr dalla brughiera di cascina Grasca al chiostro di Sant’Ambrogio, antico cimitero di Lonate. Come è noto, il cippo, inciso dai pastori di Vione (Alta Valle Camonica) durante l’ultima fase della transumanza invernale, ricorda la morte del giovane pastore Matteo Pietroboni, ammazzato da un fulmine nel maggio del 1771 insieme con 36 pecore del gregge che custodiva. Matteo venne sepolto nel “foppone” di Sant’Ambrogio: il chiostro, ovvero il porticato ad archi costruito per recingere il “foppone” e per offrire avelli alle famiglie benestanti, venne costruito quattro anni dopo. Il campanile già c’era, ma era più basso, perché gli mancava ancora la cella delle campane, che era stata sbrigativamente rimpiazzata nel 1636 (stan-te l’invasione franco-sabauda) da un “casotto” terminale con castello di legno reggente soltanto tre campane. Sulla triste vicenda di Matteo e sul fenomeno della transumanza si costruì nel 2008 un libro (ormai quasi esaurito) e si imbastì un dialogo tra la comunità di Lonate, animata dal Gruppo Ricerche Storiche, e la comunità di Vione, dialogo nel quale trovarono posto due trasferte di lonatesi a Vione, nel

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2009 e nel 2010. Ora toccava a Vionesi scendere a Lonate, per dimostrare di credere al dialogo. E i Vionesi sono venuti. Li abbiamo accolti domenica 19 giugno, giornata splendida dopo giorni di tempo capriccioso e a tratti piovoso. Una dozzina di persone soltanto, perché Vione è piccolo (500 anime). Ma un gruppo ben qualificato, guidato dall’assessore alla cultura ing. Sterli, e animato dall’inossidabile quasi ottantenne maestro Marino Tognali, storico del luogo. Ricco il programma dei momenti vissuti insieme in tutta cordialità: colazione, Messa, sosta al sass-pastùr, visita del chiostro che lo ospita, veduta del paese dal campanile, pranzo (preparato dall’ottimo staff di cucina della Pro Loco) alla tensostruttura del Cerello, visita del parco-museo delle Rimembranze e della nuova sede degli Alpini, discesa di Gaggio, veduta della valle di Ticino dalla piazza di Tornavento. Durante il pranzo, scambio di libri. Hanno condiviso la giornata, almeno nei momenti salienti della Messa e del pranzo, una cinquantina di lonatesi. L’amministrazione comunale ha partecipato con il vicesindaco Patera, l’assessore Simontacchi, il consigliere Grandinetti. La parrocchia ha fatto bene la sua parte, anzi ha fatto più delle attese. In chiesa per gli ospiti sono state predisposte panche rivestite di


a 50 milioni di tonnellate”; - la costruzione, all’interno del sedime aeroportuale, di 200.000 metri quadri di nuovi capannoni e strutture per la logistica. Per la realizzazione di questi ultimi si impiegherebbero 12 anni: dal 2014 al 2026!

La delegazione Vionese in attesa della celebrazione della Messa. Al centro della foto l’assessore Sterli e, alla sua destra, il maestro Tognali.

panno rosso, la cantoria ha eseguito pezzi apprezzati (tra gli ospiti c’era una organista) e l’organo ha accompagnato i canti, don Giuseppe ha celebrato la Messa, spiegando benissimo ai ragazzi, nel commento al vangelo del giorno, il motivo dell’incontro tra le due comunità, ed ha voluto poi partecipare almeno ad una parte del pranzo. I Vionesi hanno lasciato Lonate alle 18 passate. A fine giornata, tutti contenti, sia gli ospiti, sia gli ospitanti. Che il dialogo continui! F. B. ‘MASTER PLAN’ DI MALPENSA E INERTIZZAZIONE DELL’AMIANTO Nella seduta dello scorso 7 luglio il Consiglio Comunale ha approvato - con voto unanime di tutti i consiglieri - le 26 osservazioni in opposizione al Master Plan di Malpensa e le 16 osservazioni contro il progettato impianto di inertizzazione dell’amianto. Dalla sintetica illustrazione del contenuto delle osservazioni relative alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), predisposte dall’amministrazione comunale - che vanno ad aggiungersi a quelle presentate dai cittadini lonatesi - si sono appresi altri dettagli relativi al master plan presentato da SEA: - l’inserimento nel sedime aeroportuale di 437 ettari di territorio comunale; - l’entità dei traffici annui nel 2030: incremento dei passeggeri da “20 milioni a 50 milioni e del movimento merci da “370.000

ALUNNI DELL’ANNO SCOLASTICO 2011-2012 La presentazione del ‘Piano per il diritto allo studio’ del nostro Comune, che per il prossimo anno prevede una spesa complessiva di 759.000 euro, ha permesso di conoscere il numero e la ripartizione degli alunni che, dal prossimo settembre, frequenteranno le scuole lonatesi: Scuole Materne: 102 Parrocchiale, 69 ‘Sormani’, 69 ‘Bambin Gesù’ di Sant’Antonino, 50 ‘Parravicino’ di Tornavento; Scuole Elementari: 138 ‘Dante’, 276 ‘Volta’, 108 ‘Brusatori’ di Sant’Antonino; Scuola Media ‘C. Carminati’: 302 alunni. VECCHIE FOTO DELLE SCUOLE LONATESI Siamo alla ricerca di vecchie foto degli alunni delle scuole elementari di Lonate, Sant’Antonino e Tornavento degli anni scolastici compresi tra il 1920 e il 1950, nonché dei primi vent’anni della Scuola Media ‘C. Carminati’. In particolare, quelle relative agli anni scolastici dal 1926 al 1932 ci servono per completare le illustrazioni del libro su padre Luigi Rosa, la cui pubblicazione è imminente. Tutte le altre verranno utilizzate per il Tacuín da Luná del 2012, che avrà per argomento “La scuola a Lonate”. Si prega di contattare telefonicamente la Pro Loco (0331-301.155), la cui sede rimane aperta il lunedì sera, dalle ore 21 alle 23. Ovvio dire che vengono garantite la loro restituzione e la citazione dei proprietari, in caso di pubblicazione. GARA CICLISTICA Nel pomeriggio di domenica 11 settembre “Malpensa Bike”, in collaborazione con la Pro Loco, organizzerà una gara ciclistica nei dintorni di Lonate. Un ritorno al passato, quando anche da noi si tenevano simili manifestazioni.

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CONCERTO D’ORGANO Chiesa Parrocchiale di S. Eugenio - Tornavento Domenica 28 agosto, ore 21 Nell’ambito del 31° Ciclo di Concerti su Antichi Organi della Provincia di Varese tornerà a suonare l’organo Franzetti della chiesa di S. Eugenio in Tornavento. Un grazie particolare va all’Amministrazione Provinciale che ha reinserito l’organo nella rassegna organaria varesina, alla Parrocchia che ha messo a disposizione lo strumento, alla Pro Loco che ha curato le pratiche burocratiche. Invitiamo la cittadinanza a fruire di una serata musicale di sicuro valore (per chi non l’avesse ancora visitata, sarà l’occasione per ammirare la chiesa dopo i recenti restauri).

Programma J.J. DE NEUFVILLE

Ciaccona in si minore

1684-1712

J. BENNET XVIII sec.

J. DE SOUSA CARVALHO

Voluntary in fa maggiore adagio - allegro - adagio - allegro

1745-1798

Sonata in re maggiore allegro - larghetto - allegro

J. M. DREYER

Andante in sol maggiore con sei variazioni

1746-1824

G. VALERJ 1760-1822

Sonata n. 4 in la maggiore Sonata n. 5 in si bemolle maggiore

Padre A. CASINI

Elevazione

XIX sec.

POLIBIO FUMAGALLI

Scherzo per Flauto ed Ottavino

1830-1900

C. FUMAGALLI 1822-1907

Versetto per il Gloria, dalla Traviata Offertorio, dalla Traviata Marcia per dopo la Messa, da Aida

Organista MARIO DUELLA Ha iniziato i suoi studi musicali con Giuseppe Rosetta, Arturo Sacchetti e Alberto Soresina, diplomandosi in seguito presso il Conservatorio G. Verdi di Milano in musica corale e direzione di coro e, sotto la guida di Gianluigi Centemeri ed Eva Frick Galliera, in organo e composizione organistica. Ha frequentato corsi di musica italiana (F. Tagliavini), musica francese (M. Chapuis), musica spagnola (M. Torrent) e musiche bachiane (A. Heiller e V. Lukas). Ha tenuto concerti in Italia, Europa, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada, Messico, Malta, ecc. Ha al suo attivo registrazioni radio e televisive, diversi LP e CD e più di mille concerti. Ha pubblicato una serie di musiche inedite del Settecento Lucchese per le edizioni Paideia-Bärenreiter. Nei suoi programmi compaiono spesso, accanto a compositori più conosciuti, autori del passato ritrovati attraverso una scrupolosa ricerca presso archivi e biblioteche. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino e con diverse orchestre da camera, anche come clavicembalista. Suona in duo con il trombettista Fabrizio Patrucco. È direttore artistico dell’Associazione Culturale Storici Organi del Piemonte, per la quale organizza Festival d’organo internazionali e ha fatto parte di giurie in concorsi nazionali ed internazio nali.

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IL “MASTER PLAN” DI MALPENSA La costruzione della terza pista e il conseguente ampliamento del sedime aeroportuale della Malpensa - assieme al progetto “Krysalide” dell’impianto per l’inertizzazione dell’amianto - da tempo sono all’attenzione dei lonatesi, ma hanno assunto particolare rilevanza nei dibattiti in questi due ultimi mesi. Sul primo problema l’amministrazione comunale ha di recente trasmesso alle istituzioni e alle associazioni due DVD contenenti il nuovo master plan (cioè il piano generale) dell’ampliamento dell’aeroporto, che coinvolgerà direttamente via Molinelli, l’area dell’ex “Campo da Bombardamento” del Campo della Promessa con via Gaggio e, a Tornavento, i residenti in via Sant’Anna e in via del Gregge. Poiché non ci è risultato possibile riprodurre i disegni contenuti nei DVD, proponiamo tre planimetrie, anche se riferite al settembre 2008. La prima mostra la collocazione della terza pista (2.400 x 45 metri, da realizzare entro il 2015), la seconda l’ampliamento di Cargo City, la terza il completamento del master plan entro il 2030.

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UN SEMESTRE IMPEGNATIVO PER LA “TRAMONTI - CROSTA” La stagione del 44° della sua costituzione, dedicata anche al 150° dell’Unità d’Italia, vede la Fanfara di Lonate Pozzolo impegnata in diversi obiettivi. A marzo, partecipa al celebre Carnevale storico di Pont-St-Martin (AO), per poi dedicarsi ad una serie di concerti diretti dal M° C. Cortellezzi sul tema del 150°: Castellanza e Lonate Pozzolo, Vicolungo (NO), con una sentita partecipazione di pubblico e di giovani leve. Segue in aprile a Cuneo, nello splendido “Teatro Civico Toselli”, una serata che gratifica il complesso lonatese, con il tutto esaurito e un pubblico caloroso ed applaudente. Poi, a Goito (MN) si tiene una manifestazione - per commemorare il 163° anniversario di quel fatto d’armi - che autentica il battesimo di fuoco dei fanti piumati. Due sono gli interventi significativi di maggio che si tengono a Busto Arsizio: la celebrazione della “Giornata del Ricordo”, entrata nel novero della tradizione provinciale, ed una serata chiamata ”Penne e Piume”, presso il Teatro Sociale, preparata da Alpini e Bersaglieri all’insegna della solidarietà. Partecipa alla 7^ Edizione dell’Air Show di Venegono Superiore (VA), organizzato da Finmeccanica, dove vi è la presenza delle mitiche “Frecce Tricolori”, di varie autorità civili e militari, tra le quali il Ministro dell’Interno on. I nostri bersaglieri a Torino.

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Roberto Maroni. A Bisuschio (VA) la fanfara partecipa alla manifestazione di inaugurazione di una strada dedicata ai Bersaglieri, con il successivo concerto serale eseguito nel cortile della rinomata “Villa Panza” e, concludendo in bellezza le fatiche mensili, aderisce al Raduno Regionale di Magenta. L’anniversario della fondazione del Corpo dei Bersaglieri - 18 Giugno - vede la fanfara di Lonate Pozzolo impegnata ad Alessandria per un concerto in un insolito luogo: “La Cittadella” dove cavalli, note e piume deliziano i numerosi partecipanti all’inusuale spettacolo. Il giorno seguente, con la sfilata al 59° Raduno Nazionale di Torino, dedicato al 150° dell’Unità d’Italia, si conclude l’attività del primo semestre. Per il secondo fervono gli addestramenti, volti alla preparazione dei Tattoo internazionali, che avranno luogo nel mese di luglio in Germania e in agosto in Svezia. Bers. Gianclaudio Ruggeri


ANAGRAFE Parrocchia S. Ambrogio RINATI IN CRISTO 1 maggio 21) DE FRANCESCO Anna 22) BOLLAZZI Francesca 23) ARCANGELI Asia 24) CECCARELLI Arianna 25) ZEFI Aurora 18 maggio 26) HAOUARI Nadia 29 maggio 27) CAZZANIGA Simone 28) DALLA LONGA Pietro 29) DALLA LONGA Lorenzo 30) RACANO Gabriele 31) ARZUFFI Noemi 32) ROSA Angela UNITI NELL’AMORE DI CRISTO 1) MUCCHIO Arturo con NISTICÒ Jessica VIVONO IN CRISTO RISORTO 27) RAINERI Sebastiano di anni 74 28) GUERRA Giuseppe di anni 76 29) GALBIATI Candida in Pisoni di anni 70 30) REGALIA Giovanna ved. Zocchi di anni 76 31) STANCU Ana in Spaghi di anni 32 32) FERRARIO Antonia ved, Lavezzari di anni 89 33) REGALIA Maria ved. Moscheni di anni 88

Parrocchia S. Eugenio RINATI IN CRISTO 7) MAGNAGHI Valentina 8) PORTOGALLO Alice UNITI NELL’AMORE DI CRISTO 1) MAZZUCCHELLI Edoardo con RESCALDANI Laura

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APPUNTAMENTO DEL MESE

L’augurio piÚ cordiale a tutti di trascorrere qualche tempo di riposo che ricrei anche lo spirito.

LA NONA CAMPANA

Iscritto al N. 5/1967 Registro giornali e periodici del Tribunale di Busto Arsizio Direttore responsabile: don Giuseppe Maggioni Stampa: Printart s.n.c. - Lonate Pozzolo

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