GLI UCCELLI DELLA RISERVA NATURALE TEVERE-FARFA

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ISBN 978-88-89504-16-1 Š 2008 Edizioni Belvedere Via Adige, 45 - 04100 LATINA (Italia) www.edizionibelvedere.it


In copertina: Martin pescatore (Alcedo atthis) (foto Christian Angelici)



TESTI Christian Angelici & Massimo Brunelli <christianangelici@hotmail.it> <mss.brunelli@tin.it>

FOTO Christian Angelici DISEGNI Michele Falchi Grafica, CARTOGRAFIA e impaginazione Luigi Corsetti Ringraziamenti Gli autori ringraziano il Dott. Paolo Henrici De Angelis e il Dott. Pierluigi Capone, rispettivamente Presidente e Direttore della Riserva Naturale “Tevere-Farfa”, per il sostegno all’iniziativa editoriale; il Dott. Maurizio Gallo, primo Direttore della Riserva, per averci incoraggiato; il personale della Riserva per l’aiuto fornito; il Dott. Stefano Sarrocco per la rilettura critica del manoscritto e gli utili suggerimenti; il Dott. Niccolò Falchi per aver riletto il summary.

Citazione raccomandata: Angelici C. & Brunelli M., 2008. Gli uccelli della Riserva Naturale Tevere-Farfa. Edizioni Belvedere, (Latina), “le scienze” (9), 100 pp.


I

INDICE

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PresentazionE

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PreFAZIONE

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introduzione La storia La geografia del territorio Gli ambienti La Rete Natura 2000 - Inquadramento del sito Natura 2000

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GLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI

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IL CICLO ANNUALE DELLA COMUNITà DI UCCELLI ACQUATICI

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CHECKLIST

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PORTFOLIO

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CONCLUSIONI

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BIBLIOGRAFIA

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SUMMARY

9 11 13 16

5


È

PRESENTAZIONE

È un onore presentare il libro di Christian Angelici e Massimo Brunelli. In realtà il libro non avrebbe bisogno di nessuna presentazione, perché parla da solo. Parla dello stato e dell’evoluzione della biodiversità nella nostra Riserva Naturale, ma parla anche dei due autori: Christian Angelici, giovane naturalista che frequenta da quando era bambino la Riserva con una passione per la natura sostenuta dalla competenza scientifica e da un senso non comune dell’immagine fotografica; Massimo Brunelli, direttore della Stazione Romana per l’Osservazione e la Protezione degli Uccelli (S.R.O.P.U), tra i più esperti conoscitori dell’avifauna regionale e autore di numerose pubblicazioni scientifiche apparse sulle principali riviste di ornitologia. La ricerca testimonia da un lato l’importanza della Riserva dal punto di vista naturalistico, dall’altra la presenza di notevoli fattori di criticità e conclude proponendo misure di protezione che ci impegniamo ad affrontare ed in parte stiamo affrontando: • allagamento controllato della zona di campo Nazzano • controllo della popolazione dei cinghiali e delle nutrie • disturbi antropici: - traffico lungo il fiume - eccessiva (o troppo diffusa nel territorio) presenza di pescatori - presenza di attività agricole con uso di sostanze chimiche • creazione di isolotti artificiali protetti per la nidificazione Allo stesso modo ci impegniamo a continuare e a rendere sistematico il monitoraggio della avifauna (e, per inciso, di tutta la fauna e la flora) che Christian e Massimo hanno ripreso e impostato e a lavorare per la creazione della stazione di inanellamento che essi auspicano. Queste misure di conservazione e di studio sono uno degli scopi dell’esistenza della Riserva. Il libro però testimonia anche di altri bisogni che sono stati alla base della creazione della Riserva e restano alla base della sua esistenza: abbiamo bisogno di un rapporto con la natura, abbiamo bisogno della sua bellezza e della meraviglia che nasce dal guardarla e conoscerla. Senza questo non potremmo vivere e forse neanche sopravvivere. L’occhio esercitato degli autori ci aiuta anche in questo. Nessuno rimpiange il mondo durissimo, povero e ingiusto che ha preceduto lo sviluppo industriale, ma bisogna chiederci se il sacrificio degli ambienti naturali, dei paesaggi, degli ambienti urbani non avrebbe potuto essere minore con una gestione più oculata e un amore più vivo per il nostro paese, la sua storia, la sua natura. Oggi siamo al punto di doverci ricordare che ogni costruzione implica distruzione e consumo di risorse, di energia, suolo, aria, acqua, lavoro ecc., che troppo spesso quel che si realizza è meno raro e importante di quel che si consuma, e che quindi dovremmo indirizzare lo sviluppo alla qualità della vita piuttosto che alla quantità dei consumi. Anche di questo è testimonianza l’esistenza e la vita delle aree protette. Per concludere un abbraccio agli autori ed un augurio particolare a Christian Angelici: che possa continuare a lavorare nel campo che lo appassiona. Questo per la sua felicità, ma anche, egoisticamente, perché il suo lavoro serve a noi tutti. Dott. Paolo Henrici De Angelis (Presidente della R. N. Regionale Nazzano, Tevere-Farfa)

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Q

PREFAZIONE

Questo lavoro costituisce l’aggiornamento delle prime ricerche effettuate dall’ornitologo Elio Augusto Di Carlo tra gli anni ’70 e ‘80, sulla presenza dell’avifauna acquatica nella Riserva Naturale Nazzano, Tevere-Farfa. Leggendo le pagine che seguono il lettore potrà scoprire la finalità e l’importanza degli studi presentati e valutare, attraverso i dati in esse contenuti, lo stato di conservazione di questa area umida d’importanza internazionale, tutelata fin dal 1976 dalla Convenzione di Ramsar. A me preme, in queste poche righe, rivolgere un sincero ringraziamento a Maurizio Gallo, al quale si deve anche l’impulso per quest’ultima iniziativa, che per più di un ventennio ha diretto con competenza e passione la Riserva, e, approfittando dell’oggetto di questa ricerca, fornire al lettore alcune indicazioni sulle linee di sviluppo delle future attività di gestione dell’inestimabile patrimonio naturalistico che la nostra Riserva custodisce. La ricerca di Angelici e Brunelli, infatti, chiude idealmente il primo lungo ciclo di vita della Riserva, istituita nel lontano 1979, e rappresenta la base per impostare le future azioni di conservazione e valorizzazione dell’avifauna acquatica. Stiamo pianificando la ripetizione di tale censimento almeno con cadenza triennale, estendendo l’indagine anche agli altri uccelli della Riserva. Nel frattempo continuerà la rilevazione delle specie svernanti e, in collaborazione con la Direzione regionale ambiente e cooperazione tra i popoli e l’Agenzia Regionale dei Parchi, sarà avviata l’attuazione di un progetto, che prevede la realizzazione di nidi artificiali e la costituzione di una stazione di inanellamento. Nell’ambito del medesimo progetto, inoltre, sarà implementata l’attività di controllo della qualità delle acque. In collaborazione con l’APAT e l’ARPA Lazio verificheremo, attraverso specifiche metodologie, lo stato attuale della sinergia e della gerarchia tre le differenti normative a livello internazionale, europeo e nazionale per la tutela della biodiversità degli ecosistemi acquatici: il lago di Nazzano diventerà per qualche tempo un laboratorio dove sperimentare gli strumenti di pianificazione, di gestione e di monitoraggio, previsti per la tutela degli ecosistemi acquatici, al fine di ottimizzarne l’efficacia. Insieme al Museo del Fiume di Nazzano e a docenti e ricercatori degli atenei romani, infine, effettueremo il censimento generale della fauna ittica e degli invertebrati acquatici della Riserva. Ho volutamente tralasciato di menzionare le future attività dirette ad aumentare le nostre conoscenze sugli altri animali della Riserva e sul patrimonio botanico, per rimanere nel solco tracciato da Brunelli e Angelici ma, soprattutto, per rispettare l’impegno a non distogliere ulteriormente l’attenzione del lettore dall’oggetto di questo libro. Non posso e non voglio, in chiusura, evitare di accennare con soddisfazione, a quella che reputo essere la più importante e ambiziosa prospettiva per la nostra area protetta, mi riferisco all’ampliamento del parco lungo l’intero corso del Farfa: effettivamente sembra proprio esserci la volontà di tutti gli Enti coinvolti affinché ciò accada. Dopo tanti anni di attese deluse e di contrapposizioni anacronistiche è stato finalmente avviato dalla regione l’iter procedimentale per l’ampliamento, che, lasciatemelo dire, sarebbe veramente il miglior modo per festeggiare adeguatamente il trentesimo compleanno del primo parco del Lazio. Dott. Pierluigi Capone (Direttore della R. N. Regionale Nazzano, Tevere-Farfa)

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Introduzione

La storia Tra il 1953 e il 1955 l’ENEL costruì, per la produzione di energia elettrica, uno sbarramento sul fiume Tevere, poco più a valle della confluenza con il fiume Farfa. In seguito alla realizzazione della diga, s’innalzò il livello dell’acqua con la conseguente inondazione dei terreni circostanti. Si formò così un “lago”, esteso circa 300 ettari, con profondità variabile tra i 20 e i 100 cm. La diminuzione della corrente, conseguente alla costruzione dello sbarramento artificiale, causò l’accumulo dei detriti portati dai fiumi (in particolar modo dal Farfa) lungo le rive e il centro del lago. L’accumulo


dei sedimenti portò alla formazione degli isolotti sui quali si sviluppò, con il tempo, un’ampia fascia di canneto e successivamente anche salici cespugliosi e arborei. Anche sulle rive del lago si formò pian piano un’ampia fascia di canneto, la boscaglia alveare e il bosco ripariale a ontani, salici e pioppi. Questo tratto del fiume Tevere assunse sempre più le caratteristiche ambientali tipiche delle zone umide lentiche ospitando ben presto un gran numero di uccelli migratori, acquatici in particolare. Vista l’importanza che questo ambiente assunse per la conservazione di molte specie di uccelli, nel 1968 fu istituita, grazie all’intesa tra WWF, comune di Nazzano ed ENEL, un’Oasi di protezione della fauna. In seguito al provvedimento di tutela il numero di uccelli aumentò considerevolmente, anche grazie al fatto che l’habitat tipicamente palustre si strutturava sempre più, con il passare del tempo, tanto che nel 1977 l’area venne inserita tra le ”Zone umide di importanza internazionale” tutelate dalla Convenzione di Ramsar del 1971. Nel 1979 fu istituita la Riserva Naturale Regionale Nazzano TevereFarfa (con Legge Regionale n. 21 del 4 aprile 1979) con lo scopo di tute-

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lare quell’ecosistema che, pur creato artificialmente, aveva acquistato una considerevole importanza naturalistica somigliante sempre più a quello una volta esistente lungo la Valle del Tevere. Oltre ad essere la prima Riserva Naturale Regionale istituita in Italia, costituisce oggi l’area protetta più importante del Lazio lungo il corso del fiume Tevere. La geografia del territorio La Riserva Naturale è localizzata nella media Valle del Tevere, nel territorio dei comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina; ricade quasi interamente nella Provincia di Roma con una porzione minore in quella di Rieti. I suoi confini si estendono dal ponte di Montorso, a nord, alla diga di Meana, a sud. La massima elevazione riscontrabile nell’area protetta è di 202 m, nei

Bosco igrofilo lungo il Tevere, sullo sfondo l’abitato di Nazzano. Riparian forest along the Tevere River. In background the town of Nazzano.

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La Riserva Naturale Regionale Tevere-Farfa. The Regional Natural Reserve Tevere-Farfa.

200m 400m 600m 800m 1Km

Confini

Sede

pressi dell’abitato di Nazzano, mentre la minima è di 30 m, in corrispondenza del corpo d’acqua compreso tra la confluenza del fiume Farfa con il Tevere e la diga di Meana. Il perimetro della Riserva è delimitato, partendo da nord e proceden-

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Il Tevere presso Piano Nazzano. The Tevere River near to Piano Nazzano.

do in senso orario, dal Ponte di Montorso, nel comune di Torrita Tiberina, dalla ferrovia Roma-Orte, dalla diga dell’ENEL di Nazzano, dalla Strada Provinciale Tiberina fino all’altezza del km 31; da qui, verso gli abitati di Nazzano e Torrita Tiberina, e seguendo le anse del Tevere si richiude sul ponte di Montorso. La superficie dell’area protetta è di 700 ettari, metà dei quali occupati delle anse del fiume, dal lago di Nazzano e dal tratto terminale del fiume Farfa. Gli ambienti Dal fiume ai campi coltivati o ai centri abitati, passando per il canneto e per vari tipi di bosco, il paesaggio della Riserva Naturale è caratterizzato dalla presenza di ambienti diversi, a cui corrispondono, naturalmente, altrettante associazioni vegetali e animali. La vegetazione forestale è costituita prevalentemente da boschi di pen-

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dio sui terrazzi fluviali più antichi e lontani dal fiume. È presente la foresta mista a caducifoglie termofile e la foresta sclerofilla sempreverde mediterranea: questo ambiente, nelle zone più lontane dal fluire delle acque, è caratterizzato dalla Roverella (Quercus pubescens), dal Farnetto (Quercus frai­netto), dall’Orniello (Fraxinus ornus), dal Rovere (Quercus petraea) e dal Lec­cio (Quercus ilex). Avvicinandosi alle rive del fiume, è sempre più sensibile l’effetto indotto dalla presenza dell’ambiente acquatico sulla composizione floristica della foresta, che si arricchisce di specie che tollerano periodi più o meno lunghi di allagamento. Bosco ripariale, bosco igrofilo e boscaglia alveale si avvicendano lungo le rive in funzione della topografia più o meno pianeggiante dell’alveo. Le specie vegetali maggiormente rappresentate che crescono spontaneamente, e di notevole interesse, sono vari salici (Salix spp.),

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il Pioppo bianco (Populus alba), le canne palustri (Phragmites australis) e i giunchi (Juncus spp.). Scorrendo lentamente, le acque del Tevere lambiscono i vasti canneti allineati lungo le sponde e perdendosi nei numerosi stagni creano un complesso di ambienti popolati dalle piÚ svariate forme viventi; al di sotto e al di sopra della superficie dell’acqua vivono numerose piante acquatiche tra le quali si muove una moltitudine di minuscoli invertebrati, grossi insetti acquatici e pesci, non mancando, tra acqua e cielo, gli anfibi, e poi interessanti e rare specie di rettili e mammiferi, oltre allo spettacolare e variopinto mondo degli uccelli.

La confluenza tra il Tevere e il Farfa. The confluence between the Tevere River and the Farfa River.

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La Rete Natura 2000 Con il termine “Natura 2000” si intende un insieme di siti individuati nei Paesi dell’Unione Europea ai sensi della Direttiva “Uccelli” (79/403/CEE) e della Direttiva “Habitat” (92/43/CEE), al fine di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità del continente europeo. Le due Direttive, pur non fornendo a priori regole e divieti standardizzati da applicare nei siti, impongono agli Stati membri dell’Unione l’obbligo di raggiungere un livello soddisfacente di conservazione degli habitat e delle specie che ne hanno determinato l’individuazione. L’insieme dei siti costituisce pertanto un sistema strettamente relazionato dal punto di vista funzionale, finalizzato alla tutela di aree e di specie di interesse prioritario per la conservazione della natura in Europa. La Rete Natura 2000 è quindi costituita da:

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Zone a Protezione Speciale (ZPS), designate ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie di uccelli contenute nell’allegato 1 della medesima. Gli stati membri richiedono la designazione dei siti, precedentemente individuati dalle regioni, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione per la Conservazione della Natura - presentando l’elenco dei siti proposti accompagnato da un formulario standard correttamente compilato e da una cartografia. Il Ministero dell’Ambiente trasmette poi successivamente i formulari e le cartografie alla Commissione Europea e da quel momento le Zone di Protezione Speciale entrano automaticamente a far parte della Rete Natura 2000.

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Siti di Importanza Comunitaria (SIC), definiti ai sensi della Di­­ rettiva Habitat (92/43/CEE) al fine di contribuire in modo significativo a mantenere o a ripristinare un habitat naturale (allegato 1) o una specie (allegato 2) in uno stato di conservazione soddisfacente. Gli stati membri definiscono la propria lista di Siti di Importanza Comunitaria proposti (pSIC) sulla base dei criteri individuati nell’articolo III della Direttiva. Per l’approvazione dei pSIC la lista viene trasmessa formalmente alla Commissione Europea (Di­re­zione Generale Ambiente), unitamente a una scheda standard informativa, completa di cartografia, di ogni sito individuato. Spetta poi al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio designare con decreto adottato d’intesa con ciascuna regione interessata, i SIC elencati nella lista ufficiale come “Zone speciali di conservazione” (ZSC). Inquadramento del sito Natura 2000 Il SIC\ZPS “Riserva Naturale Tevere-Farfa” compare nell’elenco dei siti europei di maggiore pregio naturalistico che compongono la Rete Natura 2000 e rappresenta un significativo contributo italiano alla costituzione di questo network di aree protette, grazie alla cospicua presenza di habitat e specie di interesse comunitario (Brunner et al., 2002).

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Caratteristiche del Sito Natura 2000 “ Riserva Naturale Tevere-Farfa”. Features of Natura 2000 site “Riserva Naturale Tevere-Farfa”. Tipologia

SIC e ZPS Regione Biogeografia Mediterranea

Provincia

Roma

Comuni

Nazzano, Torrita Tiberina, Filacciano, Montopoli di Sabina, Forano, Civitella S.Paolo, Poggio Mirteto

Estensione (ha)

2063,0

Altezza media (m s.l.m)

95

Ricade in area protetta

Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa

Habitat

92A0. Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 3280. Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspa­lo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba 3130. Acque oligotrofe dell’Europa centrale e perialpina con vegetazione di Littorella o di Isoetes o vegetazione annua delle rie­merse (Nanocyperetalia) 3150. Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition 6210. Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) 3260. Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion

Specie della Direttiva

Uccelli: A022 Ixobrychus minutus, A029 Ardea purpurea, A024 Ardeola ralloides, A229 Alcedo atthis, A081 Circus aeruginosus, A021 Botaurus stellaris, A032 Plegadis falcinellus, A397 Tadorna ferruginea, A060 Aythya nyroca, A103 Falco peregrinus, A073 Milvus migrans, A094 Pandion haliaetus, A119 Porzana porzana, A127 Grus grus, A166 Tringa glareola, A197 Chlidonias niger. Rettili: 1220 Emys orbicularis, 1279 Elaphe quatuorlineata. Anfibi: 1175 Salamandrina terdigitata, 1167 Triturus carnifex. Pesci: 1137 Barbus plebejus, 1136 Rutilus rubilio.

Altre specie di rilievo

Fauna: Hystrix cristata, Martes martes, Muscardinus avellanarius, Mustela putorius, Natrix tessellata. Flora: Carex grioletti, Carex pseudocyperus, Ceratophyllum submersum, Epipactis palustris, Hydrocaris morsus-ranae, Najas minor, Sagittaria sagittifolia, Spiranthes aestivalis.

Importanza

Sito di importanza per la presenza di specie minacciate, vulnerabili e rare per il Lazio o indicatrici di un buono stato degli habitat presenti. Area di estremo interesse ornitologico, in particolare per lo svernamento e la nidificazione di avifauna acquatica, con la presenza di una comunità ittica diversificata.

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Gli uccelli acquatici svernanti

Il censimento degli uccelli acquatici svernanti (IWC, International Waterbird Census) costituisce una forma di monitoraggio a lungo termine lanciata nel 1967 dall’International Waterfowl Research Bureau (IWRB), oggi Wetlands International. Le attività svolte in seno a questo progetto sono basate su conteggi assoluti ed esaustivi, effettuati su tutte le specie di uccelli acquatici rilevate nelle diverse zone umide nel mese di gennaio, quando il movimento migratorio è quasi assente e la maggior parte degli uccelli si trovano in aree che ne consentono l’osservazione. Il database esistente per la regione Paleartica Occidentale (incluso tutto il Medio Oriente) riguarda oggi circa 250 specie di uccelli, 15.000 zone umide e oltre 60 nazioni, queste ultime organizzate quasi tutte con un proprio centro di coordinamento nazionale che per l’Italia è l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) (Serra et al., 1997). Gli scopi primari di questa forma di monitoraggio, a cui collaborano un numero molto elevato di rilevatori, amatori e professionisti, sono: ⚈ ⚈ ⚈ ⚈

stimare l’entità complessiva delle popolazioni censite descrivere le variazioni numeriche e distributive stabilire l’importanza a livello internazionale e nazionale dei vari siti contribuire agli sforzi internazionali per la conservazione degli uccelli acquatici

A questi scopi possono essere ricondotte tutta una serie di finalità derivate e di più immediato uso pratico: implementazione della Convenzione di Ramsar e dell’African-Eurasian Migratory Waterbird Agreement (AEWA/ Convenzione di Bonn), regolamentazione della caccia e gestione faunistica (anche a livello locale), strategia di conservazione delle specie minacciate (a livello globale o comunitario: SPECs, ecc.), studio delle variazioni climatiche e dell’impatto proprio delle diverse attività antropiche (es. agricoltura, pesca costiera), studio della diffusione di agenti patogeni (Baccetti et al., 2002).

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Il Cormorano (Phalacrocorax carbo) ha iniziato a svernare nella Riserva Naturale negli anni Ottanta del Novecento, oggi è presente tutto l’anno. Phalacrocorax carbo has become a wintering species in Natural Reserves since the 1980’s, today it is present all year round.

In Italia i censimenti si svolgono con una certa regolarità dal 1975, inizialmente furono coordinati dal Ministero Agricoltura e Foreste, al quale è subentrato, a partire dal 1985, l’Istituto Nazionale di Biologia della Sel­vaggina (INBS), oggi Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS). L’attività svolta in Italia nel decennio 1991-2000 (Baccetti et al., 2002) ha interessato 615 sistemi di zone umide, ciascuno composto da più siti accomunati dall’essere utilizzati da un medesimo popolamento ornitico (principio dell’unità ecologica funzionale). Ogni anno vengono rilevate presenze complessive di molte centinaia di migliaia di individui, con un massimo di 1.270.000 rilevato nel gennaio 2000. La consistenza delle popolazioni di uccelli svernanti presenti nelle diverse aree è stata utilizzata in relazione a due dei criteri di identificazione dei siti di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. A questo riguardo, i dati raccolti hanno permesso di definire in maniera puntuale (relativamente al quinquennio 1996-2000) quella che è la situazione italiana: 12 zone raggiungono il livel-

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L’Airone cenerino (Ardea cinerea) è presente nella Riserva Naturale durante tutto l’anno, nella primavera 2007 è stata accertata la prima nidificazione. Ardea cinerea is present in Natural Reserves all year round, since spring 2007 it has become a breeding species.

lo soglia per il criterio relativo alle dimensione della popolazione complessiva di uccelli acquatici presenti (valori medi superiori a 20.000 individui) e 13 per quello relativo a presenze superiori all’1% della popolazione di una singola specie, con 10 zone in comune a entrambi i criteri e 5 interessate solo dall’uno o dall’altro. Le medesime informazioni vengono poi utilizzate per produrre una classificazione dell’importanza delle diverse zone relativamente al solo scenario nazionale, utilizzando le presenze superiori all’1% della media italiana di ciascuna specie rappresentativa. Secondo questo approccio, ben 128 sono le zone che rivestono importanza nazionale per almeno una specie, e tra queste vi è la Riserva Naturale Tevere-Farfa, risultata di importanza nazionale per il Beccaccino (Baccetti et al., 2002). Nel Lazio i censimenti degli uccelli acquatici svernanti si svolgono con regolarità dai primi anni Novanta del Novecento e sono stati curati in particolare dalla Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli (S.R.O.P.U.) e dal Gruppo Pontino Ricerche Ornitologiche (G.P.R.O.); per

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Risultati dei censimenti di uccelli acquatici svernanti nel periodo 1991-2007. Census data of waterbirds wintering in the Natural Reserve Tevere-Farfa in the period 1991-2007.

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0

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0

0

0

0

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20

0

0

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Tuffetto

Svasso maggiore

Svasso piccolo

Cormorano

Tarabuso

Nitticora

Airone guardabuoi

Garzetta

Airone bianco m.

Airone cenerino

Cigno reale

Oca selvatica

Fischione

0

0

50

0

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0

0

0

0

0

4

200

0

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55

0

0

0

Porciglione

Gallinella d’acqua

Folaga

Avocetta

Pavoncella

Beccaccino

Pittima reale

Piro piro piccolo

Gabbiano comune

Gabbiano reale m.

9

0

0

Falco pescatore

16

0

0

Falco di palude

Totale specie

0

0

Moretta

0

0

2

Moretta tabaccata

367

70

160

Moriglione

80

9

24

Mestolone

1.113

0

Totale individui

60

0

Germano reale

150

Alzavola

Codone

0

45

0

250

Canapiglia

Specie/Anno

0 3.058 22

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600

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0

2

-

0

0

0

8

2

0

0

4

-

0

0

0

300

180

60

200

42

134

76

60

40

8

0

0

0

0

-

0

0

0

100

18

2

12

14

-

10

8

8

5

65

2

25

10

-

50

20

50

150

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

27

3.288

80

250

18

0

150

600

0

600

150

10

1

3

1

0

450

10

18

350

300

4

10

0

0

60

15

4

0

4

2

120

3

25

50

2001

17

1460

15

0

0

0

20

0

0

200

0

0

0

1

2

8

500

4

0

390

200

20

8

0

0

12

0

2

0

0

0

48

0

10

20

2002

14

1.153

26

80

0

0

0

10

0

24

0

0

0

1

0

0

535

0

2

180

202

0

0

0

0

13

0

6

0

0

0

45

0

24

5

2003

19

1.809

10

375

0

0

3

2

0

259

19

4

0

0

0

0

671

0

0

204

172

4

4

0

0

11

0

7

0

0

0

31

1

24

8

2004

17

1.597

56

0

0

0

6

0

0

352

6

2

0

0

4

0

607

0

2

152

275

2

42

0

0

6

0

8

0

0

0

37

0

12

28

2005

20

1.474

18

0

0

0

6

0

0

85

4

2

0

0

2

0

485

16

2

130

561

6

67

0

13

10

1

13

0

0

0

40

0

12

1

2006

71,9

1,1

0,6

54,4

213,0

0,3

295,6

61,4

4,8

0,1

1,2

4,3

0,6

419,2

18,2

10,8

208,6

215,5

5,8

21,1

0,1

0,8

25,6

2,1

5,1

0,2

0,6

0,6

72,0

0,3

12,6

22,9

Media

D.S.

113,6

4,5

2,5

72,9

260,3

1,0

202,0

73,5

8,5

0,3

1,3

7,6

2,0

186,8

24,2

14,0

95,5

124,3

5,2

24,4

0,3

3,3

20,6

4,0

4,3

0,8

1,4

1,2

53,4

0,8

7,3

21,1

27,1 48 28,6 1.392  1.679,4  912,1 6,1 19  17,4

0

0

0

16

8

0

220

39

18

0

0

5

0

429

0

0

230

253

11

7

0

0

18

0

1

3

0

1

38

1

16

30

2007


1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

N. individui Lazio

28.155

27.220

35.421

44.438

49.248

48.811

63.292

51.984

62.127

N. individui R.N. Tevere-Farfa

1.113

367

1.533

2.088

2.955

134

2.339

2.262

527

2007

Media

Anno

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

N. individui Lazio

77.104

77.380

93.360

73.899

64.149

63.583

83.199

71.264 59.684,35

N. individui R.N. Tevere-Farfa

3.058

3.288

1.460

1.153

1.809

1.597

1.474

1.392

Anno

1.679,35

Numero di uccelli acquatici svernanti nel Lazio e nella Riserva Naturale TevereFarfa nel pe­riodo 1991-2007. Number of indiduals of waterbirds wintering in Latium and in the Natural Reserve Tevere-Farfa in the period 1991-2007.

i risultati di queste indagini si rimanda ad altri lavori (Brunelli et al., 1998, 1999, 2004, 2006). Nella Riserva Naturale Tevere-Farfa i primi dati sull’avifauna acquatica svernante sono stati raccolti dal 1970 al 1983 da Elio Augusto Di Carlo (1983); le specie oggetto di indagine furono allora gli anatidi e un solo rallide, la Folaga. Purtroppo negli anni successivi la raccolta dati si interruppe, fino al 1990. Dal 1991 in poi, i censimenti ripresero e, ad eccezione del 1996, si svolsero regolarmente fino a oggi. Nel panorama regionale la zona umida del “Lago di Nazzano” rientra tra le dieci aree umide più importanti e nel periodo preso in esame (1991-2007) ha ospitato mediamente il 2,8% del popolamento degli uccelli acquatici svernanti nelle zone umide regionali. L’andamento altalenante del numero di individui svernanti registrato nel periodo esaminato non evidenzia in modo chiaro la tendenza in atto. Ciò è dovuto in buona parte alla presenza o meno di specie molto mobili come la Pavoncella, il Gabbiano comune e il Gabbiano reale che possono influire fortemente sul numero complessivo di individui svernanti. Le condizioni idriche del bacino al momento del censimento costituiscono poi un ulteriore fattore di grande importanza. Il numero di specie è variato invece da un minimo di 9 registrato nel 1992, escludendo il 1996 in cui il censimento è stato realizzato solo per il Cormorano, a un massimo di 27 riscontrato nel 2001. Anche in questo caso le condizioni idriche costituiscono un fattore importante. La composizione media dell’avifauna acquatica svernante nella Riserva Naturale mostra come il Moriglione sia la specie più rappresentata, seguita nell’ordine da Folaga, Alzavola, Germano reale e Pavoncella; nettamente meno rappresentate le altre. Quelle che mediamente non hanno superato l’1% sono state riunite sotto la voce “altre”.

25


3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 -

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

0-

Numero di individui svernanti nel periodo 1991-2007. Nel 1996 il censimento è stato svolto solo per il Cormorano. Number of indiduals of waterbirds wintering in the Natural Reserve Tevere-Farfa in the period 1991-2007.

30 25 20 15 10 5-

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

0-

Numero di specie svernanti nel periodo 1991-2007. Nel 1996 il censimento è stato svolto solo per il Cormorano. Number of species of waterbirds wintering in the Natural Reserve Tevere-Farfa in the period 1991-2007.

26


Moriglione 24%

Airone cenerino 1% Gabbiano reale merid. Fischione 2% 1% Beccaccino Tuffetto Mestolone 3% 1% 1% Gallinella d’acqua 3% Altre 3% Gabbiano comune 4% Cormorano 4%

Germano reale 12%

Folaga 17%

Pavoncella 12%

Alzavola 12%

Composizione percentuale del popolamento del uccelli acquatici svernanti nel periodo 1991-2007. Percentage composition of waterbirds wintering in the Natural Reserve TevereFarfa in the period 1991-2007.

Dal confronto effettuato con i dati raccolti nel periodo 1991-2007 e quelli raccolti nel 1970-1983 da Di Carlo si evidenziano alcuni importanti cambiamenti nella consistenza dei contingenti svernanti nella Riserva Naturale (Brunelli e Sorace, in stampa). In particolare si rileva un significativo incremento di moriglioni, cormorani, svassi maggiori e gabbiani reali, mentre è palese la diminuzione di fischioni, codoni e mestoloni. Fenomeni di eutrofizzazione e processi di interramento delle zone poco profonde, nonché la frequente variazione del livello dell’acqua dovuto all’attività di gestione della diga, potrebbero essere all’origine di questi decrementi che hanno riguardato specie tipiche delle acque basse; per contro gli incrementi hanno riguardato quelle specie che frequentano per l’attività trofica le acque più profonde, e in particolare il corso del Tevere, piuttosto che le zone palustri.

27


Airone cenerino (Ardea cinerea)


Il ciclo annuale della

comunità di uccelli acquatici

In molte zone umide italiane vengono effettuati conteggi stagionali o annuali per valutare l’andamento delle specie ornitiche nei diversi mesi dell’anno, in particolar modo nei periodi delle migrazioni (primavera e autunno) e durante l’inverno. In primavera e in autunno, in corrispondenza dei picchi di migrazione, centinaia di specie diverse frequentano le zone umide: gli uccelli sostano qualche giorno per alimentarsi e riposarsi prima di riprendere il volo verso le aree riproduttive o i quartieri di svernamento. Questi monitoraggi permettono la stima della qualità e quantità delle specie che frequentano le aree di sosta durante le migrazioni o nel periodo invernale; consentono inoltre di determinare l’importanza della zona umida per la biologia e la sopravvivenza delle specie di uccelli acquatici e di conoscere lo stato di conservazione dell’area stessa. Nella Riserva Naturale Tevere-Farfa, in gennaio vengono effettuati censimenti annuali della comunità degli uccelli acquatici mentre quelli stagionali si sono interrotti nel 1983 (cfr. Di Carlo, 1983); non si avevano quindi dati recenti sull’utilizzo dell’area da parte delle varie specie nel corso dell’anno. Solo di recente è stato intrapreso uno studio specifico sulla presenza qualitativa e quantitativa dell’avifauna acquatica in un ciclo annuale completo (Angelici, 2007). I censimenti degli uccelli acquatici (con l’esclusione dei Laridi e Sternidi) sono stati effettuati ogni 15 giorni, dal 14 ottobre 2006 al 1° ottobre 2007. Il metodo utilizzato per il censimento è quello del conteggio totale diretto, ovvero il conteggio di tutti gli individui di ogni specie: viene percorso l’intero perimetro dell’area fluviale nel minor tempo possibile, annotando quantitativamente e qualitativamente su schede apposite le varie presenze. I rilevamenti si svolgono tra le 10 e le 12,30, orario in cui la maggior parte degli uccelli acquatici è visibile perché generalmente intenta nell’attività trofica; in altri orari, buona parte delle specie risulta infatti meno attiva, nascosta nella vegetazione e quindi di difficile individuazione. È stato possibile percorrere l’intero perimetro dell’area esaminata anche grazie

29


Specie / Data

14.10.06

30.10.06

15.11.06

30.11.06

16.12.06

01.01.07

16.01.07

02.02.07

16.02.07

02.03.07

17.03.07

02.04.07

Risultati dei censimenti nel periodo 2006-2007. Number of waterbirds censused in the period October 2006-October 2007.

Tuffetto

29

31

30

30

40

29

32

33

31

33

31

34

Svasso maggiore

29

31

29

31

33

29

21

24

27

30

27

26

Cormorano

38

38

38

38

38

38

38

38

38

38

38

38

Tarabuso

0

0

0

0

1

1

1

1

0

0

0

0

Tarabusino

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Airone guardabuoi

0

0

0

0

3

3

29

28

29

29

27

29

Garzetta

23

18

17

19

2

1

0

0

0

1

2

4

Airone bianco maggiore

5

4

5

6

2

1

0

0

0

1

2

3

Airone cenerino

21

21

14

19

18

20

15

17

15

10

11

14

Airone rosso

2

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

1

Cicogna bianca

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

Spatola

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

2

2

Cigno reale

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Oca selvatica

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

5

Volpoca

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Fischione

0

0

0

0

4

4

5

0

0

0

2

2

Canapiglia

8

6

6

5

6

6

2

0

0

2

3

6

Alzavola

65

95

82

76

220

253

244

243

221

214

134

71

Germano reale

178

180

161

170

184

218

224

244

233

236

102

119

Codone

0

0

0

0

0

1

1

0

1

0

1

2

Marzaiola

0

0

0

0

0

3

0

0

0

0

0

6

Mestolone

0

0

0

0

0

0

0

0

0

2

2

4

Moriglione

48

42

46

46

268

471

439

393

279

128

98

24

Moretta tabaccata

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Moretta

0

0

0

0

1

2

2

1

2

1

2

2

Moretta grigia

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

0

0

Gru

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

1

Porciglione

16

11

13

11

11

11

11

8

9

10

8

10

Gallinella d’acqua

64

69

54

60

35

34

27

31

33

32

33

38

Folaga

212

208

199

198

214

190

203

188

206

228

122

91

Cavaliere d’Italia

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

12

12

Avocetta

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

6

Pavoncella

0

8

6

6

0

0

0

0

0

0

0

0

Combattente

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

2

1

Beccaccino

0

8

13

6

6

8

7

7

6

2

0

0

Pittima reale

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

2

0

Chiurlo maggiore

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Totano moro

0

0

0

1

0

0

0

0

0

1

5

7

Pettegola

0

1

0

0

0

0

0

0

0

0

3

0

Albastrello

0

0

2

1

1

0

0

0

0

0

1

1

Pantana

0

1

2

0

0

0

0

0

0

0

3

2

Piro piro culbianco

0

3

5

10

5

0

0

0

0

1

8

7

Piro piro boschereccio

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

2

Piro piro piccolo

0

10

9

7

2

0

0

0

0

2

6

6

30


Specie / Data

17.04.07

02.05.07

16.05.07

01.06.07

16.06.07

02.07.07

17.07.07

02.08.07

16.08.07

02.09.07

16.09.07

01.10.07

Risultati dei censimenti nel periodo 2006-2007. Number of waterbirds censused in the period October 2006-October 2007.

Tuffetto

33

33

32

33

40

28

30

36

38

30

31

35

Svasso maggiore

26

28

27

28

26

31

30

31

27

24

30

29

Cormorano

34

37

16

5

6

6

6

7

6

6

13

15

Tarabuso

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Tarabusino

3

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Airone guardabuoi

12

3

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Garzetta

5

8

5

7

4

7

5

8

6

10

11

17

Airone bianco maggiore

3

2

2

3

2

3

3

3

4

3

6

4

Airone cenerino

11

10

13

12

14

14

13

25

26

25

21

20

Airone rosso

1

0

0

1

2

1

1

1

1

0

1

1

Cicogna bianca

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Spatola

1

1

1

1

0

0

0

0

0

0

0

0

Cigno reale

0

0

0

13

13

13

13

13

13

13

13

13

Oca selvatica

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Volpoca

1

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Fischione

5

0

2

2

0

2

1

1

0

1

2

4

Canapiglia

5

0

2

0

0

0

2

2

0

2

3

5

Alzavola

53

40

33

22

10

5

3

2

8

8

33

62

Germano reale

106

112

121

131

136

124

122

129

117

136

167

186

Codone

3

0

0

0

0

0

0

0

0

1

0

1

Marzaiola

0

0

0

0

0

0

6

0

0

0

0

0

Mestolone

4

2

2

0

1

0

0

0

0

0

0

0

Moriglione

22

12

14

20

16

18

13

16

12

16

26

26

Moretta tabaccata

0

1

1

1

0

0

0

0

0

0

0

0

Moretta

2

2

2

1

0

1

0

0

0

0

0

1

Moretta grigia

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Gru

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Porciglione

9

9

10

13

14

9

12

13

10

12

14

13

Gallinella d’acqua

33

42

49

61

70

63

62

58

68

63

69

69

Folaga

87

67

48

65

77

89

80

76

81

84

111

128

Cavaliere d’Italia

9

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Avocetta

4

2

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Pavoncella

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Combattente

2

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Beccaccino

0

0

0

0

0

3

8

10

12

8

12

10

Pittima reale

2

0

0

0

0

0

0

0

0

0

3

2

Chiurlo maggiore

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Totano moro

4

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Pettegola

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Albastrello

0

2

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

Pantana

4

2

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Piro piro culbianco

5

3

1

1

0

1

0

2

1

1

3

4

Piro piro boschereccio

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

1

Piro piro piccolo

6

2

2

2

0

0

2

2

3

0

3

5

31


all’aiuto dei Guardiaparco, per l’accesso alla diga dell’ENEL, e con l’ausilio di un’imbarcazione a remi è stato poi possibile accedere in tutte quelle località difficilmente raggiungibili via terra. I risultati dei censimenti svolti nel periodo 2006-2007 indicano come diverse specie, quali Svasso maggiore, Tuffetto, Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua e Porciglione, seppure con un andamento altalenante,

35 30 25 20 15 10 5-

Numero di specie censite. Number of species censused in the period October 2006-October 2007.

Folaghe (Fulica atra)

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-


1400 1200 1000 800 600 400 200 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-

Numero di individui censiti. Number of individuals censused in the period October 2006-October 2007.

più marcato nel caso della Folaga e del Germano reale dovuto all’arrivo dei contingenti svernanti e migratori, siano sedentarie, ovvero vi trascorrono tutto l’anno e si riproducono; altre, come il Moriglione e l’Alzavola, sono invece presenti quasi esclusivamente nei mesi invernali. Nel periodo esaminato la ricchezza specifica dell’avifauna acquatica registrata varia da un massimo di 33 specie nel mese di aprile a un minimo di 14 in ottobre e febbraio. Nel complesso l’andamento evidenzia una discreta stagionalità, con valori maggiori nei mesi primaverili (oltre 30 specie censite); in questo periodo di migrazione è infatti frequente il passaggio e la sosta di limicoli quali Cavaliere d’Italia, Piro piro piccolo e Avocetta, e molte altre specie. Il maggior numero di uccelli acquatici è stato registrato nel periodo invernale, con oltre 1.300 unità. In questo periodo è infatti notevole il numero degli svernanti quali Moriglioni, Folaghe e Alzavole, che vanno ad aggiungersi agli individui delle specie sedentarie. I numeri indicano come questo tratto del fiume Tevere sia oggi uno dei luoghi preferiti dagli uccelli acquatici per trascorrere il periodo invernale, ma anche dove rifocillarsi e riposarsi durante la migrazione autunnale e primaverile; per altre specie invece, l’area della Riserva Naturale rappresenta un luogo ideale dove trascorrere l’intero ciclo vitale.

33



Checklist

Nell’elenco che segue vengono riportate tutte le specie rinvenute nella Riserva Naturale a partire dalle prime indagini svolte da Elio Augusto Di Carlo nei primi anni Settanta del Novecento, fino alla primavera 2008. Le specie sono riportate in ordine sistematico (secondo Brichetti & Massa, 1998) e per ognuna di esse vengono indicati: stato fenologico, consistenza numerica e habitat frequentati nella Riserva Naturale. Per alcune delle specie acquatiche sono inseriti anche i grafici relativi ai censimenti (IWC) svolti nel periodo 1991-2007 e del ciclo annuale. Considerata la limitata estensione territoriale della Riserva Naturale sono state incluse anche le specie rinvenute nelle immediate vicinanze dell’area protetta. Quando per descrivere lo stato fenologico di una specie è stato necessario utilizzare più categorie, queste sono state elencate in ordine di importanza per l’area esaminata.

Airone bianco maggiore (Ardea alba)

Airone cenerino (Ardea cinerea)

35


Podicipediformes Podicipedidae

⚈ Tuffetto Tachybaptus ruficollis

È una specie che frequenta l’ambito fluviale, principalmente a ridosso delle rive coperte da ricca vegetazione. Nel corso degli anni Novanta del Novecento l’andamento della popolazione svernante è stato piuttosto altalenante, con presenze variabili da 0 a 65 unità. Nel corso del ciclo annuale indagato la specie è risultata stazionaria con una popolazione di 30-40 individui. Nella Riserva Naturale il Tuffetto è anche nidificante: i primi casi sono stati accertati a metà anni Settanta dal Di Carlo (1976), e sempre il compianto ornitologo ne stimava 3-5 coppie nidificanti nei primi anni Ottanta. In seguito Isotti (1995) conferma la nididficazione di 2 coppie nei primi an­ni Novanta. Attualmente la popolazione nidificante è di circa 15 coppie.

45 40 35 30 25 20 15 10 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-

02.05.07

5-

Ciclo annuale degli individui svernanti di Tuffetto (Tachybaptus ruficollis). Number of individuals of Tachybaptus ruficollis in the period October 2006October 2007.

36


70 60 50 40 30 20 10 -

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

0-

Andamento degli individui svernanti di Tuffetto (Tachybaptus ruficollis). Annual wintering trend of Tachybaptus ruficollis in the period 1991-2007.

⚈ Svasso maggiore Podiceps cristatus

Si osserva facilmente lungo tutta l’asta fluviale, dal ponte di Torrita Tiberina alla diga di Nazzano. In passato la specie era considerata poco frequente e presente irregolarmente in inverno; oggi sverna invece regolarmente e la popolazione è in costante aumento dai primi anni Novanta del Novecento a oggi. Durante l’anno si registra una presenza stabile di circa 30 individui. I primi casi di nidificazione risalgono al 1989, quando furono rinvenute due coppie nidificanti (Di Carlo et al., 1990); la nidificazione di una coppia è stata poi confermata anche nei primi anni Novanta (Isotti 1995) e attualmente la specie è presente con una popolazione di circa 13 coppie.

37


35 30 25 20 15 10 5-

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-

Andamento stagionale dello Svasso maggiore (Podiceps cristatus). Number of individuals of Podiceps cristatus in the period October 2006-Oc足to足ber 2007.

30 25 20 15 10 5-

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

0-

Andamento degli individui svernanti di Svasso maggiore (Podiceps cristatus). Annual wintering trend of Podiceps cristatus in the period 1991-2007.

38


⚈ Svasso piccolo Podiceps nigricollis

Specie osservabile in ambiente di acque aperte e profonde, è presente in modo molto irregolare durante le migrazioni e in inverno; generalmente compare con soggetti isolati o in piccoli gruppi. Fenologia e consistenza sono del tutto simili a quelle del passato (Di Carlo, 1976; 1983; Di Carlo e Laurenti, 1988).

Pelecaniformes Phalacrocoracidae

⚈ Cormorano Phalacrocorax carbo Negli anni Settanta del Novecento la specie non era ancora stata segnalata per l’area (Di Carlo, 1976) e per gli anni Ottanta era soltanto poco frequente, con presenze invernali di un massimo di 20 individui nell’inverno 1988-89 (Laurenti e Di Carlo, 1988). A partire dagli anni Novanta, invece, la specie sverna regolarmente nella Riserva Naturale e in alcuni anni anche con picchi di oltre 150 individui. L’arrivo dei primi contingenti svernanti si ha in ottobre, con picchi di presenze nei mesi invernali e l’abbandono dell’area nella tarda primavera; alcuni individui però si trattengono anche nel periodo estivo. Durante il giorno la specie si osserva un po’ ovunque lungo il corso del Tevere; all’imbrunire tende a concentrarsi in un “dormitorio” in località Meanella.

39


40 35 30 25 20 15 10 5-

Andamento stagionale del Cormorano (Phalacrocorax carbo). Number of individuals of Phalacrocorax carbo in the period October 2006October 2007.

250 200 150 100 50 -

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

0-

Andamento degli individui svernanti di Cormorano (Phalacrocorax carbo). Annual wintering trend of Phalacrocorax carbo in the period 1991-2007.

40

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-


Ciconiiformes Ardeidae

⚈ Tarabuso Botaurus stellaris È specie strettamente legata al canneto e nella Riserva Naturale capita regolarmente durante le migrazioni; occasionalmente è anche svernante, generalmente con individui isolati. Considerate le abitudini crepuscolari e criptiche tipiche della specie, l’osservazione è spesso casuale. Fenologia e consistenza sono simili a quelle rilevate in passato (Di Carlo, 1976; 1983). ⚈ Tarabusino Ixobrychus minutus

Strettamente legata al canneto, questa specie è migratrice regolare e nidificante. Negli anni Settanta del Novecento la popolazione nidificante era di 15-20 coppie (Di Carlo, 1976) mentre oggi, osservazioni non sistematiche, sembrerebbero indicare una notevole riduzione. Per questa specie sono auspicabili indagini mirate per determinarne la reale consistenza della popolazione nidificante.

⚈ Nitticora Nycticorax nycticorax Specie legata ai boschi riparali, si osserva principalmente durante le migrazioni, in particolare nei pressi della foce del fiume Farfa. In passato era considerata nidificante (Di Carlo, 1983) mentre mancano prove di nidificazione certa recenti. Per questa specie sono auspicabili indagini volte ad accertarne la nidificazione. ⚈ Sgarza ciuffetto Aerdeola ralloides

È una specie migratrice scarsa; frequenta i boschi riparali e le zone con acqua poco profonda. Per il passato è nota una nidificazione, mai più riconfermata (Di Carlo, 1983).

⚈ Airone guardabuoi Bubulcus ibis

Questa specie è associata ai pascoli in prossimità di zone umide, frequentate da bovini e ovini. La sua presenza in passato era ritenuta accidentale (Di Carlo, 1976), ma da qualche anno si osserva con maggiore regolarità, sia durante le migrazioni, sia nei mesi invernali. Nel 2007 circa 30 individui hanno sostato nei campi presso il ponte di Torrita Tiberina, da gennaio ad aprile.

⚈ Garzetta Egretta garzetta

Migratrice regolare comune ma anche svernante ed estivante rara. Fre­ quenta principalmente l’area in prossimità della foce del fiume Farfa ed è

41


comune anche sui pascoli umidi di Campo Naz­za­ no. La presenza della specie è maggiore nel periodo della migrazione autunnale, scarsa in estate.

25 20 15 10 5-

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-

Andamento stagionale della Garzetta (Egretta garzetta). Number of individuals of Egretta garzetta in the period October 2006-October 2007.

⚈ Airone bianco maggiore Ardea alba

È un migratore regolare, presente con pochi individui anche nei periodi invernale ed estivo, frequenta gli stessi ambienti della specie precedente. Le prime osservazioni della specie risalgono alla fine degli anni Settanta e ai primi anni Ottanta del Novecento (Bardi et al., 1978; Gallo, 1983).

⚈ Airone cenerino Ardea cinerea

È un migratore regolare, svernante e nidificante. La specie è facilmente osservabile lungo tutto il corso del Tevere e in particolare in prossimità della foce con il fiume Farfa, dove sfrutta le acque basse per la ricerca del cibo. Regolarmente segnalato durante il periodo invernale, spesso anche con contingenti superiori alle 30-40 unità, nel corso dell’anno si riscontrano presenze stabili di almeno 10-20 individui. La nidificazione di questa specie è stata accertata per la prima volta nella primavera del 2007 quando fu rinvenuto un nido con 4 pulli, poi regolarmente involati (Angelici e Brunelli, 2007). Nel 2006 un nido venne costruito in un’area limitrofa ma fu poi abbandonato (Gallo, com. pers.). In passato la nidificazione della specie era stata solo ipotizzata (Di Carlo, 1983). Nella primavera 2008 le coppie

42


che hanno nididficato sono state 2. La Riserva costituisce una delle poche aree di nidificazione per questa specie nell’Italia centro-neridionale (Fasola et al., 2007). 30 25 20 15 10 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

Andamento stagionale dell’Airone cenerino (Ardea cinerea). Number of individuals of Ardea cinerea in the period October 2006-October 2007.

80 70 60 50 40 30 20 -

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

0-

1992

10 1991

0-

14.10.06

5-

Andamento degli individui svernanti di Airone cenerino (Ardea cinerea). Annual wintering trend of Ardea cinerea in the period 1991-2007.

43


⚈ Airone rosso Ardea purpurea Migratore raro ma regolare, osservabile in genere con individui isolati nelle aree più ricche di vegetazione palustre. Di Carlo ed Heinze (1975) segnalarono la presunta nidificazione di una coppia nella primavera del 1975 ma successivamente, prove certe di nidificazione non sono state mai più raccolte. ⚈ Cicogna nera Ciconia nigra

Ciconiidae

È specie migratrice, molto rara anche se probabilmente regolare, in quanto il corso del fiume Tevere costituisce una delle rotte migratorie della specie (Brunelli, 2005).

⚈ Cicogna bianca Ciconia ciconia Specie migratrice scarsa, probabilmente regolare; anche per questa specie il Tevere rappresenta una via di migrazione regolarmente percorsa (Di Carlo e Laurenti, 1991). Threskiornithidae

⚈ Mignattaio Plegadis falcinellus

È una specie di comparsa irregolare durante le migrazioni, osservata in piccoli gruppi o con individui isolati; l’area più favorevole alla sua presenza è quella delle acque basse nei pressi della foce del fiume Farfa (Di Carlo, 1976).

⚈ Spatola Platalea leucorodia

Come la specie precedente, anche la Spatola compare irregolarmente durante le migrazioni; nella Riserva Naturale le prime segnalazioni note in letteratura sono relative ai primi anni Ottanta del Novecento (Gallo, 1982).

⚈ Cigno reale Cygnus olor

Anseriformes Anatidae

La presenza di questa specie nella Riserva Naturale è divenuta più regolare negli ultimi anni, probabilmente in seguito all’incremento delle popolazioni naturalizzate in vari bacini di aree circostanti, derivanti da immissioni di soggetti semidomestici.

44


⚈ Cigno selvatico Cygnus cygnus

Nel Lazio è considerata specie accidentale (Brunelli, 1997) e per il territorio della Riserva Naturale è nota una sola osservazione, avvenuta nel febbraio del 1940 (Di Carlo, 1976).

⚈ Oca granaiola Anser fabalis

È una specie migratrice, molto scarsa e irregolare; mancano dati recenti per la Riserva Naturale.

⚈ Oca lombardella Anser albifrons

Anche questa specie è da considerarsi migratrice molto scarsa e irregolare; mancano dati recenti per l’area protetta.

⚈ Oca lombardella minore Anser erythropus Nel Lazio è specie accidentale (Brunelli, 1997) e per il territorio della Riserva Naturale è nota una sola osservazione, avvenuta il 17 gennaio 1976 (Di Carlo, 1983). ⚈ Oca selvatica Anser anser

È una specie migratrice, regolare ma scarsa, occasionalmente anche svernante. A volte se ne osservano gruppi consistenti: fino a una cinquantina di individui il 22 marzo 1983 (Di Carlo, 1983) e il 16 febbraio 1986 (Brunelli, oss. pers.).

⚈ Casarca Tadorna ferruginea

Nel Lazio è specie accidentale (Brunelli, 1997) e per la Riserva Naturale sono note tre osservazioni avvenute negli anni 1971 (3 individui), 1973 (4 individui) e 1999 (1 individuo) (Di Carlo, 1977; Brunelli e Sorace, 1999).

⚈ Volpoca Tadorna tadorna

Tipica delle zone umide costiere, nelle aree interne questa specie è da considerarsi migratrice piuttosto rara. Per la Riserva Naturale sono note poche segnalazioni avvenute negli anni Ottanta del Novecento (Di Carlo, 1983; Brunelli, oss. pers).

Fischione (Anas penelope)

45


⚈ Fischione Anas penelope È un migratore regolare, svernante e occasionalmente estivante con individui isolati. Dagli anni Novanta del Novecento a oggi, sverna nella Riserva Naturale ma in modo irregolare: 6-7 individui o picchi di 60-80. La specie si rinviene generalmente alla confluenza dei fiumi Farfa e Tevere. 90 80 70 60 50 40 30 20 -

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0-

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10 -

Andamento degli individui svernanti di Fischione (Anas penelope). Annual wintering trend of Anas penelope in the period 1991-2007.

⚈ Canapiglia Anas strepera

È specie migratrice regolare, svernante e occasionalmente estivante con individui isolati. Anche per la Canapiglia l’andamento del contingente svernante è decisamente irregolare negli ultimi 15 anni: passa da 2-4 a 20 individui. La specie la si rinviene in genere alla confluenza dei fiumi Farfa e Tevere.

⚈ Alzavola Anas crecca

È specie migratrice regolare e svernante, rinvenuta principalmente nei chiari tra le canne e dove l’acqua è meno profonda, spesso a ridosso delle rive. La popolazione svernante media si aggira sui 250 individui: i primi

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arrivano a novembre e lasciano l’area protetta in primavera. Per il passato è noto un solo caso di nidificazione accertato (Di Carlo, 1983); al momento, l’osservazione di alcune coppie nei mesi di giugno e luglio, fanno ritenere solo possibile la nidificazione della specie nella Riserva Naturale. 300 250 200 150 100 50 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

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16.06.07

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16.05.07

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17.04.07

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16.02.07

02.02.07

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01.01.07

16.12.06

30.11.06

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30.10.06

14.10.06

0-

Andamento stagionale dell’Alzavola (Anas crecca). Number of individuals of Anas crecca in the period October 2006-October 2007.

600 500 400 300 200 100 -

Andamento degli individui svernanti di Alzavola (Anas crecca). Annual wintering trend of Anas crecca in the period 1991-2007.

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0-


⚈ Germano reale Anas platyrhynchos

È un migratore regolare, svernante, stazionario e nidificante; è diffusa in tutto il territorio della Riserva Naturale anche se le concentrazioni maggiori si registrano comunque nei pressi della confluenza con i fiumi Farfa e Tevere. La specie è presente tutto l’anno con più di 100 individui, che raggiungono i 200 nel periodo invernale, grazie ai contingenti svernanti provenienti da altre aree. In passato si stimava una popolazione nidificante di 10-15 coppie (Di Carlo, 1983); attualmente sono presenti 25-30 coppie. L’integrità genetica della popolazione residente è oggi parzialmente compromessa a causa della consistente presenza di individui di origine domestica. 450 400 350 300 250 200 150 100 -

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1993

1992

0-

1991

50 -

Andamento degli individui svernanti di Germano reale (Anas platyrhynchos). Annual wintering trend of Anas platyrhynchos in the period 1991-2007.

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300 250 200 150 100 50 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

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17.04.07

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17.03.07

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16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-

Andamento stagionale del Germano reale (Anas platyrhynchos). Number of individuals of Anas platyrhynchos in the period October 2006-Octo­ ber 2007.

⚈ Codone Anas acuta È un migratore regolare e svernante irregolare, con scarso numero di individui. La specie è apparentemente in declino: da tempo infatti non si segnalano più le numerose presenze della metà degli anni Settanta del Novecento (Di Carlo, 1976), con 250-300 individui. A partire dagli anni 60 50 40 30 20 10 -

Andamento degli individui svernanti di Codone (Anas acuta). Annual wintering trend of Anas acuta in the period 1991-2007.

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Novanta lo svernamento è poi divenuto irregolare e negli ultimi anni le osservazioni sono quanto mai rare e occasionali. Nell’ambito della Riserva Naturale l’habitat tipico della specie è quello rappresentato dalle acque poco profonde presso la foce del fiume Farfa.

⚈ Marzaiola Anas querquedula

È una specie presente quasi esclusivamente durante il transito migratorio, più frequente in quello primaverile. In passato è nota la nidificazione di alcune coppie avvenuta nei primi anni Settanta del Novecento (Di Carlo, 1976); da allora mancano altre prove di nidificazione.

⚈ Mestolone Anas clypeata

È un migratore regolare ma anche svernante, in modo irregolare, e con uno scarso numero di individui. Lo status della specie sembra simile a quanto riportato dal Di Carlo (1983) negli anni Settanta e Ottanta del Novecento. Nella Riserva Naturale l’habitat frequentato dalla specie è quello delle acque poco profonde presso la foce del fiume Farfa. 80 70 60 50 40 30 20 -

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0-

1991

10 -

Andamento degli individui svernanti di Mestolone (Anas clypeata). Annual wintering trend of Anas clypeata in the peri­od 1991-2007.

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⚈ Moriglione Aythya ferina

È un migratore regolare, svernante ed estivante. In inverno è l’anatra più comune della Riserva Naturale; negli ultimi anni sverna con una media di oltre 400 inidivudi e picchi di presenze nel mese di gennaio. Quasi tutti gli individui lasciano l’area nel mese di febbraio e solo una decina di esemplari si fermano in primavera-estate: al momento non sono stati registrati casi di nidificazione. La presenza della specie in periodo riproduttivo è un fenomeno piuttosto recente: in passato infatti, la specie non veniva più osservata oltre il mese di marzo (Di Carlo, 1983). Nell’ambito della Riserva Naturale l’habitat tipico della specie è quello delle acque profonde del corso del Tevere. 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

02.07.07

16.06.07

01.06.07

16.05.07

02.05.07

17.04.07

02.04.07

17.03.07

02.03.07

16.02.07

02.02.07

16.01.07

01.01.07

16.12.06

30.11.06

15.11.06

30.10.06

14.10.06

0-

Andamento stagionale del Moriglione (Aythya ferina). Number of individuals of Aythya ferina in the period October 2006-October 2007.

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800 700 600 500 400 300 200 -

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1995

1994

1993

1992

0-

1991

100 -

Andamento degli individui svernanti di Moriglione (Aythya ferina). Annual wintering trend of Aythya ferina in the period 1991-2007.

⚈ Moretta tabaccata Aythya nyroca È specie migratrice e svernante irregolare, sempre con uno scarso numero di individui; quelli che si osservano nella Riserva Naturale sono generalmente frammisti ai moriglioni. Lo status della specie non sembra differire da quanto riportato per il passato (Di Carlo, 1976, 1983). ⚈ Moretta Aythya fuligula

È una specie migratrice e svernante irregolare, sempre con uno scarso numero di individui; anche questa si osserva spesso assieme ai moriglioni. La sua consistenza numerica è probabilmente in declino rispetto al passato (Di Carlo, 1983).

⚈ Moretta grigia Aythya marila

È una specie di comparsa accidentale e sono note per la Riserva Naturale solo alcune osservazioni effettuate nel gennaio del 1974 (Di Carlo, 1976).

⚈ Quattrocchi Bucephala clangula

Anche questa specie è di comparsa accidentale ed è nota una sola

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osservazione relativa a una coppia effettuata nel gennaio del 1979 (Di Carlo, 1983).

⚈ Smergo minore Mergus serrator

Di comparsa accidentale, questa specie è stata segnalata in una sola occasione: 10 individui osservati il 22 dicembre 1973 (Di Carlo, 1976). Trattandosi di specie che transita in gran parte lungo le coste, è rara la sua presenza nei bacini interni dell’Italia centrale e meridionale (Baccetti et al., 2002).

⚈ Smergo maggiore Mergus merganser

Come la specie precedente è di comparsa accidentale: segnalati 12 individui il 22 dicembre 1973 (Di Carlo, 1976). Raramente si osserva nei bacini dell’Italia centrale e meridionale (Baccetti et al., 2002); forse più comune in passato.

Accipitriformes Accipitridae

⚈ Falco pecchiaiolo Pernis apivorus

È un migratore regolare e si osserva prevalentemente in maggio. Nidifica nelle aree collinari limitrofe alla Riserva Naturale, pertanto può essere osservato anche in periodo riproduttivo.

⚈ Nibbio bruno Milvus migrans

È un migratore regolare e nidificante. La sua nidificazione nella Riserva Naturale è nota da tempo e già in passato Di Carlo (1976) segnalava la presenza di 3 coppie; successivamente anche Gallo (1983b) stimava in 34 coppie la consistenza della popolazione nidificante nell’area protetta e nelle sue immediate vicinanze. Resta invariata, attualmente, la consistenza delle coppie nidificanti.

⚈ Nibbio reale Milvus milvus È una specie ritenuta in passato migratrice regolare (Di Carlo, 1976; Gallo, 1983b) ma da molti anni mancano osservazioni nella Riserva Naturale e appare ormai sempre più rara nelle aree interne. Nel Lazio la sua presenza è limitata al comprensorio dei Monti della Tolfa. ⚈ Biancone Circaetus gallicus È un migratore regolare che si osserva prevalentemente in marzo-aprile. Nel Lazio la specie sembrerebbe far registrare un’espansione di areale verso 53


le aree interne del Reatino e dunque può essere osservata anche in periodo estivo.

⚈ Falco di palude Circus aeruginosus

È una specie migratrice regolare e occasionalmente anche svernante. Nonostante la presenza di habitat idonei, costituiti da estese formazioni a canneto, la sua nidificazione non è stata mai riscontrata. Sono noti per il passato soltanto comportamenti nuziali di coppie adulte (Gallo, 1983b; Isotti, 1995).

⚈ Albanella reale Circus cyaneus

È una specie migratrice regolare, lungo il corso del fiume Tevere. Nella Riserva Naturale si osserva raramente in pascoli e colture erbacee.

⚈ Albanella minore Circus pygargus

In passato la specie era segnalata come nidificante da Di Carlo (1976) ma già Gallo (1983b) negli anni Ottanta del Novecento non la riteneva più tale, almeno nel territorio della Riserva Naturale. Attualmente è da considerarsi solo specie migratrice, peraltro molto scarsa.

⚈ Astore Accipiter gentilis È specie accidentale e per l’area protetta è nota una sola osservazione di un individuo, alla confluenza dei fiumi Farfa e Tevere, il 7 novembre 1999 (Brunelli e Sorace, 2000). ⚈ Sparviere Accipiter nisus

È specie migratrice, scarsa, nidificante nelle aree forestali delle colline circostanti al territorio della Riserva Naturale.

⚈ Poiana Buteo buteo

È una specie presente tutto l’anno e si osserva prevalentemente nelle aree boscose, con maggiore frequenza in inverno e durante le migrazioni. Una o due coppie nidificano regolarmente; in passato Gallo (1983) riportava la nidificazione di 2-3 coppie nel territorio della Riserva Naturale e nelle arre limitrofe.

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⚈ Poiana codabianca Buteo rufinus

È specie accidentale e per il Lazio sono note 6 segnalazioni, una delle quali effettuata in prossimità della Riserva Naturale il 15 gennaio 1947 (Brunelli, 2007).

⚈ Poiana calzata Buteo lagopus

Anche questa è specie accidentale e per il Lazio sono note 7 segnalazioni; una di queste è avvenuta in prossimità della Riserva Naturale, l’8 gennaio 1990 (Brunelli, 2007).

⚈ Aquila minore Hieraaetus pennatus

È specie migratrice, probabilmente regolare. Mai segnalata in passato, negli ultimi anni è apparsa più frequente (Molajoli, 2004) e nelle immediate vicinanze della Riserva Naturale, il 29 novembre 2003 e il 7 dicembre 2004, sono stati recuperati due individui feriti da arma da fuoco.

Pandionidae ⚈ Falco pescatore Pandion haliaetus

È una specie migratrice regolare e occasionalmente svernante con singoli individui. Il transito avviene sia durante la migrazione primaverile, sia in quella autunnale. Le buone risorse trofiche del bacino favoriscono la sosta di questo predatore, specializzato nella cattura di pesci.

Falconiformes Falconidae

⚈ Gheppio Falco tinnunculus

È stazionario e nidificante, migratore regolare e svernante, presente tutto l’anno nel territorio della Riserva Naturale. Frequenta principalmente gli ambienti aperti o scarsamente alberati. Negli anni Ottanta del Novecento erano stimate circa 4 coppie nidificanti (Gallo, 1983b).

⚈ Falco cuculo Falco vespertinus

È un migratore raro che può essere osservato più facilmente durante la migrazione primaverile, principalmente nelle aree agricole.

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⚈ Smeriglio Falco columbarius

In passato era considerata specie migratrice (Di Carlo, 1976); mancano invece dati recenti per il territorio della Riserva Naturale.

⚈ Lodolaio Falco subbuteo

È un migratore regolare e nidificante negli ambienti forestali della Riserva Naturale; sia Di Carlo (1976) che Gallo (1983b) riportano la specie come nidificante con 2-3 coppie nell’ambito della Riserva Naturale e delle sue immediate vicinanze. Più recentemente (1993) una coppia probabilmente nidificante nei pressi della confluenza tra il Tevere e il Farfa (Brunelli oss. pers.).

⚈ Falco pellegrino Falco peregrinus Segnalato in passato come migratore e svernante (Di Carlo, 1976; Gallo, 1983a, 1983b), nell’ultimo decennio la presenza della specie è divenuta sempre più costante, finché nella primavera del 2004 è stata accertata la nidificazione di una coppia che ha portato all’involo di almeno un giovane (Gallo, com. pers.). Probabilmente la nidificazione era già avvenuta nel 2003 in quanto, nella stessa zona della Riserva Naturale, era stato osservato un adulto in periodo riproduttivo (Brunelli, oss. pers.) e successivamente rinvenuto un giovane dell’anno ferito da arma da fuoco (Gallo, com. pers.). Nel novembre del 2004 una femmina adulta, probabilmente della coppia nidificante, è stata trovata morente, anche questa con una ferita da arma da fuoco. Nelle stagioni 2005, 2006, 2007 e 2008 una coppia si è riprodotta con successo, sempre nella medesima area, portando all’involo rispettivamente 3, 4, 3 e 3 giovani.

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Galliformes Phasianidae

⚈ Quaglia Coturnix coturnix È una specie migratrice regolare e nidificante; frequenta le aree a vegetazione erbacea presenti nella Riserva Naturale. ⚈ Fagiano Phasianus colchicus

Stazionario e nidificante, si osserva frequentemente nelle aree aperte; probabilmente la specie sopravvive grazie alle immissioni effettuate a scopo venatorio nelle aree circostanti l’area protetta.

Gruiformes Rallidae

⚈ Porciglione Rallus aquaticus È stazionario e nidificante, migratore regolare e svernante, comune negli ambienti umidi con presenza di canneto, tifeto e cariceto. Nei mesi invernali si aggiungono alla popolazione residente contingenti svernanti provenienti da altre aree che abbandonano la Riserva Naturale alla fine dell’inverno. La specie nidifica regolarmente nell’area protetta ma la sua spiccata elusività rende difficile una stima della sua consistenza. ⚈ Voltolino Porzana porzana

È un migratore regolare, probabilmente anche svernante, raro, e frequenta gli stessi ambienti del Porciglione. In passato era considerato anche nidificante (Di Carlo, 1976; 1983) mentre oggi probabilmente non lo è più, mancando prove certe recenti di nidificazione.

⚈ Schiribilla Porzana parva

È specie migratrice regolare, rara. Frequenta i medesimi ambienti delle precedenti e anche questa, in passato, era ritenuta specie nidificante (Di Carlo, 1976; 1983).

⚈ Schiribilla grigiata Porzana pusilla

In passato era ritenuta specie migratrice regolare, più frequente in primavera (Di Carlo, 1976). Considerato il carattere elusivo e la possibile confusione con la Schiribilla, che ne condivide anche l’habitat preferenziale, la presenza della Schiribilla grigiata potrebbe passare facilmente inosservata.

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⚈ Re di quaglie Crex crex

In passato questa specie era considerata migratrice e invernale (Di Carlo, 1976); mancano purtroppo osservazioni recenti.

⚈ Gallinella d’acqua Gallinula chloropus

È una specie sedentaria e nidificante, migratrice regolare e svernante. Come il Porciglione frequenta principalmente le zone interne del canneto ma non è difficile vederla nuotare anche in acque calme. La popolazione residente è composta da circa 30-40 individui, ai quali se ne aggiungono alcune decine durante le migrazioni e in inverno. La popolazione nidificante nella Riserva Naturale può essere stimata in 10-12 coppie. 80 70 60 50 40 30 20 10 -

01.10.07

16.09.07

02.09.07

16.08.07

02.08.07

17.07.07

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16.06.07

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16.05.07

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17.04.07

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17.03.07

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16.02.07

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16.01.07

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16.12.06

30.11.06

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30.10.06

14.10.06

0-

Andamento stagionale della Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus). Number of individuals of Gallinula chloropus in the period October 2006-Octo­ ber 2007.

⚈ Pollo sultano Porphyrio porphyrio

Nel Lazio è specie accidentale e per la Riserva Naturale è nota l’osservazione di due individui effettuata nel novembre del 1976 (Di Carlo, 1976; Brunelli, 1997).

⚈ Folaga Fulica atra

È specie migratrice regolare, svernante e nidificante, frequente lungo

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tutto il corso del fiume Tevere e piĂš abbondante durante i mesi invernali; nella Riserva Naturale è presente tutto l’anno con circa 80 individui. In passato si stimava una popolazione nidificante di 80-90 coppie (Di Carlo, 1983), mentre oggi se ne contano circa 20, concentrate maggiormente alla foce del fiume Farfa. 25 20 15 10 5-

01.10.07

16.09.07

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16.08.07

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17.07.07

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Andamento stagionale della Folaga (Fulica atra). Number of individuals of Fulica atra in the period October 2006-October 2007.

800 700 600 500 400 300 200 -

Andamento degli individui svernanti di Folaga (Fulica atra). Annual wintering trend of Fulica atra in the period 1991-2007.

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2007

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2003

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0-

1991

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⚈ Gru Grus grus

Gruidae

È specie migratrice regolare ma raramente sosta nella Riserva Naturale; il corso del fiume Tevere rappresenta comunque una rotta migratoria abituale per la specie.

Charadriiformes Recurvirostridae

⚈ Cavaliere d’Italia Himantopus himantopus

È un migratore regolare, forse più comune rispetto al passato quando si riteneva di presenza occasionale (Di Carlo, 1983).

⚈ Avocetta Recurvirostra avosetta

È una specie migratrice regolare, occasionalmente svernante. Come la specie precedente è probabilmente più frequente oggi che in passato, quando si considerava di passo irregolare (Di Carlo, 1976).

Charadriidae ⚈ Corriere piccolo Charadrius dubius

È un migratore regolare e nidificante; frequenta le zone limacciose, le acque basse, ed è stato rinvenuto nidificante sui greti ghiaiosi degli affluenti del fiume Tevere (Di Carlo, 1983).

⚈ Piviere dorato Pluvialis apricaria È specie che transita principalmente lungo le coste e nella Riserva Naturale è da considerarsi un migratore molto scarso. ⚈ Pivieressa Pluvialis squatarola Anche questa, come la precedente, deve ritenersi specie migratrice scarsa nella Riserva Naturale, transitando principalmente lungo le coste della Penisola. ⚈ Pavoncella Vanellus vanellus È specie migratrice regolare e svernante. Si osserva nei campi e nelle zone con acque basse; nei mesi invernali è presente a volte in gruppi consistenti composti anche da centinaia di individui. Scolopacidae ⚈ Piovanello maggiore Calidris canutus

È una specie che transita prevalentemente lungo le coste. Nella Riserva

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Naturale è da considerarsi un migratore raro, segnalato solo in due occasioni (Di Carlo, 1983): un individuo il 25 maggio 1964 e uno il 21 aprile 1973.

⚈ Gambecchio comune Calidris minuta È un migratore regolare e occasionalmente svernante; si osserva principalmente nelle zone limacciose nei pressi della foce del fiume Farfa. ⚈ Piovanello comune Calidris ferruginea Per questa specie è nota una sola segnalazione di un gruppo di 35 individui, osservati il 14 ottobre 1989 (Isotti, 1995). ⚈ Piovanello pancianera Calidris alpina

È specie che transita principalmente sulle coste della Penisola; lungo la valle del fiume Tevere è da considerarsi un migratore scarso.

⚈ Combattente Philomacus pugnax È un migratore regolare che si osserva principalmente nelle aree fangose alla foce del fiume Farfa. ⚈ Frullino Lymnocriptes minimus

È un migratore regolare e svernante raro; predilige fossi e prati umidi.

⚈ Beccaccino Gallinago gallinago È un migratore regolare e svernante; si osserva facilmente nelle zone fangose a ridosso della vegetazione palustre. ⚈ Croccolone Gallinago media

Migratore raro il cui habitat preferenziale è costituito da prati umidi.

⚈ Beccaccia Scolopax rusticola

È specie migratrice regolare e svernante. Di difficile osservazione, l’habitat preferenziale è costituito dalle aree forestali.

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⚈ Pittima reale Limosa limosa È specie migratrice regolare e occasionalmente svernante. Si osserva piuttosto regolarmente presso la foce del fiume Farfa. ⚈ Pittima minore Limosa lapponica

Questa specie è una visitatrice accidentale della Riserva Naturale e le ultime osservazioni sono relative agli anni Settanta del Novecento (Di Carlo, 1983).

⚈ Chiurlo maggiore Numenius arquata È un migratore irregolare, raro; l’habitat elettivo della specie è costituito dalle zone fangose presenti in prossimità della foce del fiume Farfa. ⚈ Totano moro Tringa erythropus È un migratore regolare che si osserva nelle zone fangose presenti in prossimità della foce del fiume Farfa, suo habitat elettivo. ⚈ Pettegola Tringa totanus

Migratrice regolare ma anche svernante irregolare, è specie che si rinviene nello stesso habitat d’elezione della Pettegola.

⚈ Albastrello Tringa stagnatilis

È un migratore molto scarso che nella Riserva Naturale frequenta le stesse aree fangose delle specie precedenti.

⚈ Pantana Tringa nebularia

È specie migratrice regolare che si osserva nelle zone fangose presenti soprattutto in prossimità della foce del fiume Farfa, suo habitat elettivo.

⚈ Piro piro culbianco Tringa ochropus

È un migratore regolare che frequenta sia l’alveo principale del fiume Tevere, sia i fossi laterali.

⚈ Piro piro boschereccio Tringa glareola

È un migratore regolare che frequenta gli stessi habitat della specie precedente.

⚈ Piro piro piccolo Actitis hypoleucos

È un migratore regolare e svernante raro; in passato anche nidifican-

62


te (Di Carlo, 1983) ma in questo senso mancano prove recenti. Frequenta sia le zone fangose, sia i greti ciottolosi dei corsi d’acqua della Riserva Naturale.

Laridae

⚈ Gabbianello Larus minutus Specie prevalentemente costiera, solo occasionalmente si rinviene nelle aree interne. Nella Riserva Naturale mancano osservazioni recenti: Di Carlo (1983) segnala la presenza occasionale di soggetti isolati e lo stesso riporta la rilevante osservazione di 30 individui, effettuata il 3 febbraio 1973 (Di Carlo, 1976). ⚈ Gabbiano comune Larus ridibundus

È un migratore regolare e svernante, assente in passato (Di Carlo, 1976) mentre oggi si osserva regolarmente anche con alcune centinaia di individui.

⚈ Zafferano Larus fuscus

È una specie più frequente lungo la costa, capitando occasionalmente nelle aree interne. L’unica segnalazione nota si riferisce a un individuo osservato il 19 dicembre 1985 (Di Carlo, 1988), ancora presente il primo febbraio 1986 (Brunelli oss. pers.).

⚈ Gabbiano reale Larus michahellis

Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento la presenza di questa specie era decisamente occasionale (Di Carlo, 1983); in seguito sempre più regolare e oggi alcuni individui sono presenti tutto l’anno mentre nei censimenti invernali si contano fino a 80 individui. Nel 1998 è stata inoltre accertata la nidificazione di una coppia (Brunelli, 1998), non più riconfermata ne­gli anni successivi.

63


Sternidae

⚈ Sterna zampenere Gelochelidon nilotica

Tipicamente costiera, per questa specie è nota solo la segnalazione di un individuo avvenuta il 23 aprile 1988 (Di Carlo, 1988).

⚈ Sterna maggiore Hydroprogne caspia

Questa specie è più frequente lungo le coste e per la Riserva Naturale è nota solo la segnalazione di un individuo avvenuta il 3 settembre 1987 (Di Carlo, 1988).

⚈ Sterna comune Sterna hirundo Di comparsa accidentale, per la Riserva Naturale è nota una sola segnalazione relativa a cinque individui (Di Carlo, 1983). ⚈ Mignattino piombato Chlidonias hybridus È presente in modo occasionale, e con uno scarso numero di individui, durante le migrazioni. ⚈ Mignattino Chlidonias niger

È un migratore regolare, più frequente durante il passo primaverile quando, soprattutto in maggio, si osservano centinaia di individui sorvolare le acque libere.

⚈ Mignattino alibianche Chlidonias leucopterus È presente in modo occasionale, e con uno scarso numero di individui, durante le migrazioni. Columbiformes Columbidae

⚈ Piccione selvatico Columba livia

È stazionario e nidificante molto comune, soprattutto nei centri urbani. Le popolazioni geneticamente pure sono ormai quasi del tutto scomparse e quelle rimaste presentano caratteri fenotipici molto variabili, dovuti all’inquinamento genetico con la forma “domestica”.

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⚈ Colombaccio Columba palumbus

Comune nei boschi della Riserva Naturale come specie sedentaria e nidificante; è più numerosa in inverno, quando alla popolazione residente si aggiungono individui svernanti provenienti da aree limitrofe.

⚈ Tortora dal collare orientale Streptopelia decaocto

È specie stazionaria e nidificante. Nella Riserva Naturale ha fatto la sua comparsa nei primi anni Ottanta del Novecento (Gallo e Scarpati, 1982) e da allora ha avuto una crescita continua (Isotti, 1995); oggi è piuttosto comune e si osserva principalmente nei centri abitati.

⚈ Tortora Streptopelia turtur

È una specie migratrice, comune e nidificante nei boschi della Riserva Naturale.

⚈ Cuculo Cuculus canorus

Cuculiformes Cuculidae

È un migratore regolare, nidificante comune nei boschi della Riserva Naturale.

⚈ Barbagianni Tyto alba

Strigiformes Tytonidae

È stazionario e nidificante nei centri abitati e nei casali diroccati della Riserva Naturale.

⚈ Assiolo Otus scops

Strigidae

Migratore regolare e nidificante, in estate il suo canto è frequente anche in prossimità dei centri abitati della Riserva Naturale.

⚈ Civetta Athene noctua

È specie stazionaria e nidificante comune, anche migratrice. Nidifica sia nei centri abitati, sia nei casali presenti nella Riserva Naturale.

⚈ Allocco Strix aluco È stazionario e nidificante sia nei centri abitati della Riserva Naturale, sia nei boschi circostanti. 65


⚈ Gufo comune Asio otus

È un migratore regolare, svernante e nidificante raro. Frequenta gli ambiti forestali della Riserva Naturale.

⚈ Gufo di palude Asio flammeus

Probabile migratore regolare, si può osservare nelle zone a canneto della Riserva Naturale; tra i rapaci notturni è quello che più facilmente si osserva anche nelle ore diurne.

Caprimulgiformes Caprimulgidae

⚈ Succiacapre Caprimulgus europaeus

È un migratore regolare che a causa delle abitudini crepuscolari si osserva raramente; è anche nidificante nelle colline circostanti la Riserva Naturale.

⚈ Rondone Apus apus

Apodiformes Apodidae

Migratore regolare e nidificante comune, presente da aprile a settembre nei centri abitati della Riserva Naturale.

⚈ Rondone maggiore Apus melba

È un migratore regolare, molto più scarso della specie precedente.

Coraciiformes Alcedinidae

⚈ Martin pescatore Alcedo atthis È sedentario e nidificante; nella Riserva Naturale si osserva facilmente in tutte le stagioni e vi nidifica con alcune coppie. Meropidae

⚈ Gruccione Merops apiaster È un migratore regolare e nidificante, in progressivo incremento ed espansione territoriale. Nella Riserva Naturale si osserva facilmente; nidifica in cavità che scava nelle scarpate di argilla o di arenaria. 66


Coraciidae ⚈ Ghiandaia marina Coracias garrulus

È specie migratrice, ormai rara nelle aree interne; in passato nidificava nella Riserva Naturale e nelle sue vicinanze (Di Carlo, 1976).

Upupidae

⚈ Upupa Upupa epops

È specie migratrice regolare e nidificante. Si osserva a partire da aprile e fino a ottobre; per nidificare sfrutta le cavità presenti nei tronchi degli alberi.

⚈ Torcicollo

Piciformes Picidae

Jynx torquilla

È un migratore regolare e nidificante che frequenta soprattutto i frutteti e le aree ad alberatura sparsa presenti nella Riserva Naturale.

⚈ Picchio verde Picus viridis

Stazionario e nidificante, risulta poco comune nel territorio della Ri­ser­va Naturale e si rinviene nelle aree aperte agricole o nei pascoli con al­be­ra­ture sparse.

⚈ Picchio rosso maggiore Picoides major

È stazionario e nidificante; si rinviene fre­ quen­ temente sia nei boschi di sclero­fil­le, sia in quelli igro­ fili presenti nella Ri­ser­va Naturale.

PASSERIFORMES Alaudidae

⚈ Calandra Melanocorypha calandra

È una specie probabilmente migratrice, molto rara. Un tempo ritenuta nidificante nella Riserva Naturale (Di Carlo, 1976), oggi è in declino e molto localizzata come nidificante nel Lazio. Le aree idonee alla sua presenza sono soprattutto quelle agricole di Campo del Pero e Campo del Pozzo.

⚈ Calandrella Calandrella brachydatyla

È specie migratrice, rara. La sua nidificazione, accertata in passato (Di Carlo, 1976; Boano et al., 1995), meriterebbe conferma. Si rinviene nelle stesse aree di presenza della specie precedente.

67


⚈ Cappellaccia Galerida cristata

È specie migratrice regolare, stazionaria, svernante e nidificante. Piut­ tosto comune nelle zone agricole di Campo del Pero e Campo del Pozzo.

⚈ Tottavilla Lullula arborea

Migratrice e svernante rara, è specie associata agli ambienti aperti con vegetazione arborea sparsa e nella Riserva Naturale è di difficile osservazione.

⚈ Allodola Alauda arvensis È specie sedentaria e nidificante ma anche migratrice regolare e svernante; le aree maggiormente interessate alla sua presenza sono quelle agricole di Campo del Pero e Campo del Pozzo.

⚈ Topino Riparia riparia

Hirundinidae

È un migratore regolare e si osserva in gruppi molto numerosi sorvolare il fiume Tevere alla ricerca di insetti; un tempo nidificante nelle scarpate sabbiose del fiume, oggi nel Lazio la specie è considerata estinta come tale (Boano et al., 1995)

⚈ Rondine Hirundo rustica

Migratrice regolare e nidificante, la specie è abbondante durante le migrazioni e frequente come nidificante. Osservabile ovunque nella Riserva Naturale, per nidificare utilizza stalle, cascinali e altri edifici.

⚈ Balestruccio Delichon urbica È un migratore regolare e nidificante, molto comune durante le migrazioni, quando si riunisce con rondini e topini a formare grandi stormi che sorvolano il Tevere alla ricerca di insetti. Per nidificare utilizza principalmente gli edifici, soprattutto quelli dei centri storici presenti nella Riserva Naturale. Motacillidae

⚈ Calandro Anthus campestris

È un migratore regolare, in passato ritenuto anche nidificante (Di Carlo, 1976): mancano dati circostanziati recenti. L’habitat preferenziale della specie, costituito da aree aperte pietrose, con presenza di vegetazione rada, è scarsamente rappresentato nella Riserva Naturale.

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⚈ Prispolone Anthus trivialis

È un migratore regolare che si rinviene principalmente ai margini degli ambiti forestali della Riserva Naturale.

⚈ Pispola Anthus pratensis

È specie migratrice regolare e svernante. Si rinviene soprattutto in inverno, nelle aree aperte della Riserva Naturale, come pascoli, prati umidi, incolti e rive fluviali.

⚈ Spioncello Anthus spinoletta È un migratore regolare e svernante, raro frequentatore della Riserva Naturale; si rileva negli stessi habitat della specie precedente. ⚈ Cutrettola Motacilla flava È specie migratrice regolare e nidificante che frequenta i coltivi, i prati incolti con buona copertura di graminacee, e i pascoli con vegetazione arborea o arbustiva rada. ⚈ Ballerina gialla Motacilla cinerea

È specie migratrice regolare, stazionaria e nidificante, svernante; associata alla presenza dell’acqua, si osserva principalmente lungo i tratti fluviali e i canali.

⚈ Ballerina bianca Motacilla alba È specie stazionaria e nidificante, ma anche migratrice regolare e svernante; abbondante tutto l’anno, si rinviene negli ambiti naturali e sinantropici. Trogloditydae ⚈ Scricciolo Troglodytes troglodytes

È stazionario e nidificante; in inverno la popolazione residente cresce con l’arrivo di individui proveniente da altre aree. Frequenta gli ambiti forestali con preferenze per i boschi freschi e umidi.

Prunellidae ⚈ Passera scopaiola Prunella modularis

È una specie migratrice regolare e svernante; si rinviene a partire da ottobre fino a marzo inoltrato, più facilmente in pieno inverno, nei mesi di dicembre e gennaio, ai margini di boschi freschi e umidi.

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⚈ Pettirosso Erithacus rubecula

Turdidae

È un migratore regolare, svernante, stazionario e nidificante; frequente in inverno, quando giungono nella Riserva Naturale numerosi individui provenienti dalle zone di nidificazione poste a latitudini e quote più elevate. In primavera invece, diminuisce sensibilmente e si rinviene come nidificante nei tratti più freschi dei boschi.

⚈ Usignolo Luscinia megarhyncos

È un migratore regolare e nidificante. Frequenta le aree boscate e cespugliate della Riserva Naturale e a primavera, o all’inizio dell’estate, è molto facile udire il suo caratteristico canto.

⚈ Pettazzurro Luscinia svecica

È un migratore scarso e svernante che predilige i margini dei canneti e le aree coperte da bassa vegetazione ripariale.

⚈ Codirosso spazzacamino Phoenicurus ochruros

È un migratore regolare, svernante e nidificante che si rinviene sia nelle aree aperte, sia negli ambiti prettamente urbani.

⚈ Codirosso Phoenicurus phoenicurus

È un migratore regolare ma raro; frequenta le aree aperte della Riserva Naturale.

⚈ Stiaccino Saxicola rubetra

È un migratore regolare che si rileva nelle aree agricole e nei pascoli della Riserva Naturale.

⚈ Saltimpalo Saxicola torquata

È sedentario e nidificante nelle aree coltivate e nei pascoli della Riserva Naturale.

⚈ Culbianco Oenanthe oenanthe

È un migratore regolare che si rinviene nelle aree aperte della Riserva Naturale.

⚈ Passero solitario Monticola solitarius

È stazionario e nidificante che vive quasi esclusivamente all’interno dei centri abitati dell’area protetta.

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⚈ Merlo Turdus merula

Stazionario e nidificante molto comune in tutto il territorio della Riserva Naturale.

⚈ Tordo bottaccio Turdus philomelos

È un migratore regolare e svernante, più comune in inverno nelle aree forestali e nelle siepi ai margini dei coltivi.

⚈ Tordo sassello Turdus iliacus

Migratore regolare e svernante che si rinviene raramente nella Riserva Naturale e nelle aree limitrofe.

⚈ Tordela Turdus viscivorus

È specie migratrice regolare e svernante ma rilevata raramente nella Riserva Naturale e nelle aree limitrofe.

Sylviidae ⚈ Usignolo di fiume Cettia cetti

È stazionario e nidificante, ampiamente diffuso nei canneti e nei cariceti della Riserva Naturale.

⚈ Beccamoschino Cisticola juncidis

È stazionario e nidificante, frequente negli ambienti con vegetazione erbacea coltivata o spontanea.

⚈ Salciaiola Locustella luscinioides

È specie migratrice, probabilmente regolare, ma rara; il suo habitat elettivo è costituito dal canneto e da altre forme di vegetazione riparia.

⚈ Forapaglie castagnolo Acrocephalus melanopogon

È un migratore regolare e svernante, comune in inverno nei canneti e cariceti della Riserva Naturale.

⚈ Forapaglie Acrocephalus schoenobaenus

È un migratore regolare che si osserva tra i canneti della Riserva Na­tu­ rale.

⚈ Cannaiola verdognola Acrocephalus palustris

È specie migratrice regolare, rinvenuta occasionalmente anche nidificante (Di Carlo, 1976; Boano et al., 1995). Meno legata all’habitat acquatico rispetto alla congenere Cannaiola, predilige la vegetazione cespugliosa.

71


⚈ Cannaiola Acrocephalus scirpaceus

È specie migratrice regolare e nidificante, abbastanza comune in primavera-estate; nidifica nei fragmiteti della Riserva Naturale.

⚈ Cannareccione Acrocephalus arudinaceus

È un migratore regolare e nidificante, più abbondante della specie precedente con la quale condivide l’habitat di nidificazione.

⚈ Canapino maggiore Hippolais icterina

Migratore probabilmente regolare per la Riserva Naturale, ma scarso.

⚈ Canapino Hippolais polyglotta

È un migratore regolare e nidificante, piuttosto comune ai margini degli ambienti forestali e nelle aree cespugliate.

⚈ Sterpazzolina Sylvia cantillans

È specie migratrice regolare e nidificante, comune negli stessi ambienti della specie precedente.

⚈ Occhiocotto Sylvia melanocephala

È stazionario e nidificante, molto comune soprattutto nelle aree cespugliate della Riserva Naturale.

⚈ Sterpazzola Sylvia communis

È specie migratrice regolare, nidificante probabile, comunque scarsa; frequenta gli ambienti aperti con vegetazione erbacea e arbustiva.

⚈ Beccafico Sylvia borin

È un migratore regolare, abbondante nelle aree coltivate intervallate da vegetazione arbustiva.

⚈ Capinera Sylvia atricapilla

È specie stazionaria e nidificante, mi­gratrice regolare e svernante, molto comune durante tutto l’anno. Si rinviene in una vasta tipologia di ambienti, dalle aree cespugliate a quelle forestali asciutte e umide.

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⚈ Luì bianco Phylloscopus bonelli

È un migratore regolare che si rinviene principalmente nelle aree forestali della Riserva Naturale.

⚈ Luì verde Phylloscopus sibilatrix

È un migratore regolare osservato più frequentemente nelle porzioni più fresche dei boschi di latifoglie.

⚈ Luì piccolo Phylloscopus collybita

È un migratore regolare, nidificante e svernante, comune tutto l’anno nei boschi di latifoglie della Riserva Naturale.

⚈ Luì grosso Phylloscopus trochilus

È un migratore regolare che si rinviene principalmente nelle aree forestali della Riserva Naturale.

⚈ Regolo Regulus regulus

È un migratore, probabilmente regolare, e svernante raro.

⚈ Fiorrancino Regulus ignicapillus

È stazionario e nidificante, principalmente nei boschi maturi di sclerofille sempreverdi della Riserva Naturale.

Muscicapidae ⚈ Pigliamosche Muscicapa striata

È un migratore regolare e nidificante che predilige le aree aperte ai margini dei boschi e quelle coltivate con alberatura sparsa, come oliveti e frutteti.

⚈ Balia dal collare Ficedula albicollis

È specie migratrice regolare, poco comune, che transita più frequentemente durante la migrazione primaverile.

⚈ Balia nera Ficedula hypoleuca

È una specie migratrice regolare, ma scarsa, che transita soprattutto durante la migrazione primaverile.

⚈ Basettino Panurus biarmicus

Timaliidae

È un migratore raro nella valle del Tevere, associato esclusivamente al fragmiteto; anche in passato l’osservazione di questa specie era ritenuta occasionale (Di Carlo, 1976).

73


Aegithalidae ⚈ Codibugnolo Aegithalos caudatus

È stazionario e nidificante; in inverno agli individui residenti si aggiungono quelli provenienti dalle aree circostanti. Si rinviene soprattutto in varie tipologie di ambienti forestali.

⚈ Cincia bigia Parus palustris

Paridae

È specie migratrice regolare e svernante, frequente principalmente nelle aree forestali ripariali della Riserva Naturale.

⚈ Cincia mora Parus ater

È specie migratrice regolare e svernante rara che frequenta gli habitat forestali della Riserva Naturale.

⚈ Cinciarella Parus caeruleus

È stazionaria e nidificante, ampiamente diffusa sia negli ambienti forestali, sia nelle aree con vegetazione arborea rada.

⚈ Cinciallegra Parus major

È specie stazionaria e nidificante, diffusa ampiamente negli stessi ambienti della Cinciarella.

Certhiidae ⚈ Rampichino Certhia brachydactyla

È stazionario e nidificante, comune soprattutto nelle zone forestali con presenza di alberi maturi.

⚈ Pendolino Remiz pendulinus

Remizidae

È stazionario e nidificante lungo le rive del fiume Tevere e degli altri corsi d’acqua della Riserva Naturale; il suo caratteristico nido si rinviene infatti di frequente su salici e pioppi.

⚈ Rigogolo Oriolus oriolus

Oriolidae

È un migratore regolare e nidificante nelle aree forestali più estese e fitte della Riserva Naturale, dove è più facile udirne il caratteristico canto che osservarlo.

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Laniidae

⚈ Averla piccola Lanius collurio

È specie migratrice regolare e nidificante, poco comune, nelle aree agricole con presenza di alberatura sparsa.

⚈ Averla capirossa Lanius senator È specie migratrice regolare e nidificante, rara. Si osserva negli stessi ambienti della specie precedente ma per questa, come le altre specie del genere Lanius, è in atto una forte rarefazione. Corvidae

⚈ Ghiandaia Garrulus glandarius

È specie stazionaria e nidificante, comune in tutte le aree forestali della Riserva Naturale.

⚈ Gazza Pica pica Stazionaria e nidificante, è una delle poche specie in forte espansione nelle aree interne, comune nelle zone aperte con alberatura sparse e nelle aree verdi dei centri abitati. ⚈ Taccola Corvus monedula

È stazionaria e nidificante, comune nei centri abitati o prevalentemente in situazioni sinantropiche; una consistente colonia abita i piloni del viadotto autostradale.

⚈ Cornacchia Corvus corone

È stazionaria e nidificante, abbondante in tutti gli ambiti della Riserva Naturale.

⚈ Storno Sturnus vulgaris

Sturnidae

È un migratore regolare, svernante, stazionario e nidificante. Un tempo presente esclusivamente in inverno, oggi la specie è ben rappresentata anche come nidificante, peraltro in continuo aumento (Di Carlo, 1976; Isotti, 1995). Frequenta sia gli ambiti urbani, sia le aree agricole.

⚈ Passera d’Italia Passer italiae

Passeridae

È specie stazionaria e nidificante che frequenta principalmente le aree urbanizzate; in inverno la popolazione residente si arricchisce di individui provenienti da altre aree.

75


⚈ Passera mattugia Passer montanus Come la congenere, è stazionaria e nidificante, con una popolazione più numerosa in inverno per l’arrivo di contingenti svernanti; frequenta maggiormente le aree agricole. Estrildidae ⚈ Bengalino Amandava amandava

Specie esotica acclimatata, osservata in modo occasionale; si tratta di individui generalmente sfuggiti alla cattività. Nella Riserva Naturale la specie non sembra avere costituito popolazioni stabili.

⚈ Fringuello Fringilla coelebs

Fringillidae

Stazionario e nidificante, migratore regolare e svernante, è comune in tutti gli ambiti forestali della Riserva Naturale.

⚈ Peppola Fringilla montifringilla

È un migratore raro, occasionalmente svernante; si rinviene raramente, spesso in gruppi misti a fringuelli.

⚈ Verzellino Serinus serinus Stazionario e nidificante, molto comune; frequenta sia le aree aperte con alberatura rada, gli oliveti e i frutteti, sia i margini delle aree forestali. ⚈ Verdone Carduelis chloris

È stazionario e nidifìcante comune che frequenta gli stessi ambienti del Verzellino.

⚈ Cardellino Carduelis carduelis

Stazionario e nidificante molto comune; si rileva con maggiore frequenza ai margini dei coltivi con presenza di alberatura sparsa.

⚈ Lucarino Carduelis spinus

È un migratore regolare che si rinviene soprattutto durante la stagione invernale; per motivi alimentari la specie è associata quasi esclusivamente alla presenza dell’ontano comune.

⚈ Fanello Carduelis cannabina È stazionario e nidificante, migratore regolare e svernante, piuttosto comune; si rinviene nelle aree aperte, come coltivi e pascoli, con presenza di vegetazione arbustiva rada. 76


⚈ Ciuffolotto Pyrrhula pyrrhula

Nella Riserva Naturale è da considerarsi un migratore e svernante raro.

⚈ Frosone Coccothraustes coccothraustes

Come la specie precedente è da considerarsi un migratore e svernante raro.

Emberizidae ⚈ Zigolo giallo Emberiza citrinella

È un migratore regolare e svernante, raro frequentatore delle aree agricole della Riserva Naturale.

⚈ Zigolo nero Emberiza cirlus

È stazionario e nidificante, ampiamente diffuso nella Riserva Naturale e nelle aree circostanti; frequenta i margini dei boschi prospicienti coltivi e pascoli.

⚈ Ortolano Emberiza hortulana

È un migratore e nidificante raro; la sua nidificazione, rilevata intorno al 1990 (Isotti, 1995), non è stata più riconfermata nella Riserva Naturale. La specie, associata ad ambienti di transizione, è infatti in forte declino ovunque.

⚈ Migliarino di palude Emberiza schoeniclus

È un migratore regolare e svernante, associato agli ambienti umidi; si rinviene principalmente nel fragmiteto.

⚈ Strillozzo Miliaria calandra

È stazionario e nidificante, comune nelle aree aperte, come coltivi e pascoli, con presenza di alberi e cespugli sparsi.

77



Portfolio

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Svasso maggiore Tarabuso Tuffetto Garzetta Sgarza ciuffetto Airone rosso Airone bianco maggiore Nitticora Spatola Cigno reale Oca selvatica Fischione Moretta Alzavola Moriglione Moretta tabaccata Falco di palude Albanella minore Fagiano Gru Gallinella d’acqua Folaga Beccaccino Piro piro boschereccio Cavaliere d’Italia Totano moro Martin pescatore Ballerina bianca Pettirosso Ghiandaia Migliarino di palude

Foto: Christian Angelici


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Conclusioni

Da quanto esposto si può facilmente rilevare come la Riserva Naturale Tevere-Farfa rivesta un ruolo importante nella conservazione della biodiversità regionale; la presenza di habitat e specie di interesse comunitario ne fanno infatti una delle aree a più elevato valore naturalistico del Lazio. La Riserva Naturale ospita, più o meno regolarmente, numerose specie ornitiche di interesse conservazionistico, ovvero quelle inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409 UE) o nelle prime tre categorie “SPEC”, in base al livello di conservazione delle specie in Europa (BirdLife International, 2004): ⚈ SPEC 1: specie di rilevanza conservazionistica globale. Il loro status a scala mondiale è classificato come globalmente minacciato. ⚈ SPEC 2: specie la cui popolazione globale è concentrata in Europa e che hanno uno status sfavorevole di conservazione in Europa. ⚈ SPEC 3: specie la cui popolazione non è concentrata in Europa ma che hanno uno status sfavorevole di conservazione in Europa. La modesta estensione dell’area protetta, la presenza di attività antropiche e l’evoluzione tipica dei bacini di origine artificiale, pongono alcuni problemi di gestione che andrebbero affrontati quanto prima, al fine di conservare, ma anche di migliorare, le caratteristiche del territorio rendendo l’area sempre più favorevole alla conservazione dell’avifauna selvatica. Di seguito vengono elencate tutte le specie di interesse comunitario ospitate nell’area protetta, nonché i pricipali fattori di criticità e le misure di conservazione attuabili. Tra i compiti della Riserva Naturale un aspetto non secondario è poi quello relativo alla ricerca, finalizzata soprattutto a migliorare le conoscenze del patrimonio naturalistico e fornendo utili indicazioni per la sua gestio-

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Specie

Direttiva

SPEC

Specie

Airone rosso

� � � � � �

Canapiglia Codone

Tarabuso Tarabusino Nitticora Sgarza ciuffetto

Direttiva

SPEC

Uccelli (All. 1)

Uccelli (All. 1) 3

Pettegola

-

2

3

Mignattino

3

3

Tortora

-

3

3

Barbagianni

-

3

-

Assiolo

-

2

3

Civetta

-

3

-

3

Gufo di palude

-

3

Succiacapre

Moriglione

-

2

Martin pescatore

Moretta tabaccata

� � �

1

Gruccione

-

3

Moretta

-

3

Upupa

-

3

-

Torcicollo

-

3

3

Picchio verde

-

2

3

Cappellaccia

-

3

3

Allodola

-

3

3

Topino

-

3

-

Rondine

-

3

-

Balestruccio

-

3

-

Calandro

3

2

Passero solitario

-

3

-

Forapaglie castagnolo

-

-

Pigliamosche

-

3

Garzetta

Falco di palude

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Gheppio

-

Falco pecchiaiolo Nibbio bruno Biancone

Pellegrino Voltolino Schiribilla Gru Cavaliere d’Italia Avocetta

� � � � � �

3 2 3

Pavoncella

-

2

Averla piccola

3

Combattente

2

Averla capirossa

-

2

Frullino

-

3

Storno

-

3

Beccaccino

-

3

Passera europea

-

3

Croccolone

1

Passera mattugia

-

3

Beccaccia

-

3

Ortolano

2

Totano moro

-

3

Strillozzo

-

2

Specie di interesse conservazionistico regolarmente presenti nella Riserva Na­tu­ rale Tevere-Farfa. Conservation concern species regularly present in the Natural Reserve Tevere-Farfa.

94


ne. In campo ornitologico le attività da implementare nella Riserva Naturale sono certamente il monitoraggio dell’avifauna acquatica e la creazione di una stazione di inanellamento a scopo scientifico, considerato che l’area protetta si trova su una delle rotte migratorie più importanti dell’Italia peninsulare: la valle del Fiume Tevere.

Fattori critici

Misure di conservazione

Variazione dei livelli delle acque legati alle attività della diga di Nazzano

Allagamento controllato permanente delle aree nella zona di Campo Nazzano, con zone a profondità diversificate

Impatto delle popolazioni di Cinghiale Sus scrofa e di Nutria Myocastor coypus sulle nidificazioni degli uccelli acquatici

Misure di contenimento delle popolazioni dei due mammiferi (cfr. Cocchi e Riga, 2001; Toso e Pedrotti, 2001)

Disturbo antropico lungo le rive

Limitazione del transito veicolare sulla strada tra il ponte di Torrita Tiberina e il parcheggio della Riserva presso Nazzano

Eccessiva presenza di pescatori

Rilasciare un numero giornaliero limitato di permessi per l’attività di pesca che potrà essere praticata solo dalle piazzole appositamente attrezzate

Presenza di attività agricole

Favorire la diversificazione delle colture e le buone condizioni agronomiche ed ambientali (cfr. Genghini, 1994)

Mancanza di aree sufficientemente tranquille e sicure per la nidificazione degli uccelli acquatici al riparo dal calpestio dei cinghiali e dai predatori terrestri

Creazione di isolotti artificiali, con eventuale installazione di nidi artificiali, per favorire la nidificazione degli uccelli acquatici (cfr. Gariboldi et al., 2004)

Ridotta estensione della Riserva

Ampliamento della superficie dell’area protetta includendo ulteriori tratti fluviali ed ambiti perialveali

Criticità e misure di conservazione. Critical factors and conservation measures.

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BIBLIOGRAFIA Angelici C., 2007. Censimento degli uccelli acquatici della Riserva Naturale Regionale Tevere-Farfa (Lazio): conteggi stagionali. Tesi di Laurea (non pubblicata), Università di Roma “La Sapienza”. Anno Accademico 2006-2007. Angelici C. & Brunelli M., 2007. Prima nidificazione accertata di Airone cenerino Ardea cinerea nel Lazio. Alula, XIV: 123-124. Baccetti N., Dall’Antonia P., Magagnoli P., Melega L., Serra L., Soldatini C. & Zenatello M., 2002. Risultati dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti in Italia: distribuzione, stima e trend delle popolazioni nel 1991-2000. Biol. Cons. Fauna, 111: 1-240. Bardi A., Coppo E. & Sestieri L., 1978. Avvistamento di Airone bianco maggiore (Egretta alba) nell’Oasi di Nazzano. Riv. ital. Orn., 48: 55-56. BirdLife International, 2004. Birds in Europe: population estyimates, trends and conservation status. Cambridge, UK: BirdLife Conservation Series, n. 12. Boano A., Brunelli M., Bulgarini F., Montemaggiori A., Sarrocco S. & Visentin M. (eds), 1995. Atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio. Alula, II: 1-224. Brichetti P. & Massa B., 1998. Check-list degli uccelli italiani aggiornata a tutto il 1997. Riv. ital. Orn., 68 (2): 129-152. Brunelli M., 1997. Gli uccelli di comparsa accidentale nel Lazio. Alula, IV: 3-19. Brunelli M., 1998. Nidificazione di Gabbiano reale Larus cachinnans nella Riserva Naturale Tevere-Farfa. Alula, V: 148-149. Brunelli M., 2005. La Cicogna nera nel Lazio. In: Bordignon L. (red.). La Cicogna nera in Italia. Parco Naturale del Monte Fenera. Tipolitografia di Borgosesia s.a.s., Borgosesia (VC): 95-109. Brunelli M., Calvario E., Cascianelli D., Corbi F. & Sarrocco S., 1998. Lo svernamento degli uccelli acquatici nel Lazio, 1993-1998. Alula, V: 3-124. Brunelli M., Calvario E., Cascianelli D., Corbi F. & Sarrocco S., 1999. Lo svernamento degli Ardeidae nel Lazio. Avocetta, 23: 19. Brunelli M., Calvario E., Corbi F., Roma S., & Sarrocco S., 2004. Lo svernamento degli uccelli acquatici nel Lazio, 1993-2004. Alula, XI: 3-85. Brunelli M., Corbi F. & Sarrocco S., 2006. Rapporto sui censimenti degli uccelli acquatici svernanti nel Lazio negli anni 2005 e 2006. Alula, XIII: 125-138. Brunelli M. & Sorace A., 1999. Avvistamenti e comportamenti insoliti. Alula, VI: 179-184. Brunelli M. & Sorace A., 2000. Avvistamenti e comportamenti insoliti. Alula, VII: 88-92. Brunelli M. & Sorace A., in stampa. Cambiamenti nell’avifauna acquatica svernante nella Riserva Naturale Regionale Tevere-Farfa (Lazio) tra i periodi 1970-1983 e 19912005. Avocetta. Brunner A., Celada C., Gustin M., Rossi P., 2002. Sviluppo di un sistema nazionale delle ZPS sulla base della rete IBA. Relazione finale. LIPU e Ministero dell’Ambiente. Cocchi R. & Riga F., 2001. Linee guida per il controllo della Nutria (Myocastor coypus). Quad. Cons. Natura., 5, Min. Ambiente - Ist. Naz. Fauna Selvatica. Di Carlo E. A., 1976. L’Oasi di Protezione Faunistica detta “La Meanella” o “Lago di Naz­ zano” sul Fiume Tevere, a Nord di Roma. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina, VII: 321-358. Di Carlo E. A., 1977. La Casarca Tadorna ferruginea (Pallas) in Italia: la sua presenza nel-

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SUMMARY The Natural Regional Reserve of “Tevere-Farfa” is located in the middle course of the Tiber River near the confluence with the Farfa Stream, 40 km north of Rome. The lake, of artificial origin, was formed by the building of a dam to produce electric power in the proximity of the town of Nazzano in the middle of the 50s. The barrage caused the rising of the water level that flooded the surrounding ground; the lake has an area of about 300 ha. The site, called “Nazzano Lake” took on an important role for waterbirds and an “Oasis for the fauna protection” was founded in 1968; in 1977 the Lake was declared a “Ramsar site”. At the moment the area is under protection of the Natural Regional Reserve created in 1979, with a surface of 700 ha including Nazzano and Torrita Tiberina towns. Moreover the Riserve has been designated as SCI and SPA and therefore listed among the sites of Natura 2000 network. The Reserve is characterized by the presence of riverbanks vegetation areas with Salix sp., Populus alba, Phragmites australis, Juncus sp., etc.; in the drier areas there is a mixed wood, made up mainly of Quercus pubescens, Quercus ilex, Quercus frainetto. At regional level this wetland area has assumed an important role for the wintering waterbirds: in the period between 1991- 2007 the area has housed from a minimum of 367 birds in 1992 to a maximum of 3,288 birds in 2001; the number of species varied from a minimum of 9 in 1992 to 27 in 2001. The composition of the wintering waterbirds shows a prevailing presence of Aythya ferina and Fulica atra, whereas other important presences are represented by Anas platyrhynchos, Anas crecca and Vanellus vanellus. The composition of the waterbird community was studied for a whole year bettween October 2006 and October 2007. According to this research, some species like Podiceps cristatus, Tachybaptus ruficollis, Anas platyrhynchos, Fulica atra, Gallinula chloropus and Rallus aquaticus are basically sedentary, whereas Aythya ferina and Anas crecca are mostly abundant during the winter. Other species such as Himantopus himantopus and Recurvirostra avosetta are present mainly at migration times. The number of species varied from a minimum of 14 in October 2006 to a maximum of 33 in April 2007, whereas the highest amount of birds was registered in wintertime and the lowest in summertime. Among the breeding species, the most interesting for this area are Podiceps cristatus, Ardea cinerea, Milvus migrans and Falco peregrinus. A detailed check-list includes all the species observed in the Reserve and provides information about the status of each of these. A list of all the species of conservation interest included in the Annex 1 of the Bird Di­rec­ tive (79/409 CEE) and in the first three “SPEC” categories of BirdLife International, is also given. The main weak points of the area are: changes of water levels related to the opening of the dam, impact of the Wild boar, Sus scrofa, and the Coypu, Myocastor coypus, on the waterbirds, human disturbance and the small extension of theprotected area. With respect to all these aspects, consequent and specific protection measures have been proposed.

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