Manuale del Kitesurf

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MANUALE DEl KITESURF TESTO DI ANTONIO GAUDINI


IL CORSO DI KITESURF


Il Corso base Teoria Simolatore in spiaggia Ala 3-7 metri in spiaggia Ala 9-12 metri in spiaggia Body Drag in acqua Partenze in acqua


Teoria • Introduzione generale • Conoscenza materiali • Area di volo • Vento ed andature


Simulatore • Utilizzeremo un Kite di tipo “FOIL” (cassonato), di piccole dimensioni, che non ha trazione ma vola come un Kite vero, di 2mq a 2 linee. • Questa lezione ci permetterà di capire come vola un Kite all'interno dell'area di volo e i movimenti corretti da fare al fine di inviare i giusti comandi per governare l’ala.


Pratica in Spiaggia • Utilizzeremo un Kite vero e proprio ma di dimensioni ridotte e con linee corte. • L'obiettivo della lezione è imparare ad armare il kite, raggiungendo una dimestichezza con il montaggio delle linee e la manutenzione dell'ala , e a capirne a pieno l'area di volo e i punti di maggior trazione.


Pratica in Spiaggia • Utilizzeremo un Kite con misure che vanno dai 5 agli 8 mq, a seconda dell’intensità del vento, con linee da 12m. • Impareremo a far decollare e atterrare l'ala. • A gestire il Depower e i sistemi di sicurezza.


Body Drag • Questa lezione si svolge in acqua. Impareremo: • 1) Ad entrare in acqua con il kite.A gestire la trazione del Kite facendoci trascinare su entrambe le mure. • 2) A

trasportare

il

Kite

in

sicurezza sulla spiaggia. • 3) Le tecniche per il recupero della tavola in acqua.


Partenza in acqua • Una volta acquisite, durante il corso, tutte le competenze necessarie, possiamo passare alla lezione finale: Ci troviamo in acqua con tutta l'attrezzatura necessaria a fare Kite, tavola compresa. • Impareremo la tecnica delle partenze: dapprima faremo degli esercizi propedeutici in spiaggia e poi metteremo in pratica la tecnica in acqua.


MANUALE DEl KITESURF TESTO DI ANTONIO GAUDINI


Che cos’è il Kitesurf • La diffusione della disciplina del Kitesurf (o Kiteboard) in Italia ha avuto il suo boom nel 2000 grazie alla nascita di numerose scuole. Le difficoltà per un principiante che si avvicinava a questo sport, prima del 1998, erano molte: Le prime ali erano instabili e poco sicure e gli istruttori qualificati scarseggiavano. Arrivati ai giorni d'oggi l'esperienza, lo studio, la ricerca in campo didattico e i progressi delle tecnologie nello sviluppo e costruzione delle nuove ali e dei vari sistemi di sicurezza fanno sì che l'apprendimento sia molto piú rapido, divertente e sicuro.


Condizioni Meteo Marine •Per poter praticare il Kitesurf

sono indispensabili due

elementi: acqua (non necessariamente quella del mare) e il vento. • Prima di montare l'attrezzatura dobbiamo conoscere e saper valutare se le condizioni metereologiche (del vento e del mare) sono idonee alla nostra abilità ed esperienza. •In

caso

di

perturbazione

Kitesurf

in

considerazione

direzione

e

l'intensità

è

del

sconsigliato

praticare

della

possibilità

vento

possano

che

il la

cambiare

repentinamente, • Anche le condizioni marine

vanno valutate in modo

scrupoloso. • E’ fondamentale inoltre: 1) Non sopravvalutare le proprie capacità, 2) Ascoltare i consigli di chi ha molto più esperienza di noi


Gli effetti del vento Identificare la qualità del vento è importante quanto sapere pilotare il kite. Il vento si comporta in modo imprevedibile in presenza di ostacoli creando turbolenze che influiscono sul volo del kite e sulla nostra sicurezza. Il vento cambia direzione e crea turbolenze prima, dopo e sopra l’ostacolo che incontra. E’ prudente non lanciare e pilotare l’ala vicino ad ostacoli, sopravento e sottovento. - Le Turbolenze del vento vicino a edifici o alberi: La distanza interessata alla turbolenza è più grande sottovento all’ostacolo (7 volte la sua altezza) che non sopravento (3 volte l’altezza), ed aumenta con la velocità del vento. Più il vento è forte, più grande è la turbolenza. Se il vento rinforza, evitare di fare kite in uno spot con presenza di edifici, alberi, colline o altri ostacoli, o aumentare la distanza da essi. - Effetto baia: Come gli altri fluidi, anche il vento cambia direzione quando incontra degli ostacoli. In presenza di grandi ostacoli sulla riva di una baia, il vento cambia direzione in base a questi ultimi. Se non sappiamo risalire il vento, questo effetto ci farà andare ancora più sottovento, quando ci avvicineremo a riva. - Effetto Venturi: L’effetto Venturi è quasi sempre presente in presenza di ostacoli, ma lo percepiamo maggiormente quando è creato da colline, dune di sabbia, alberi o edifici. Il vento, avendo meno spazio di scorrimento, accelera la velocità tra gli ostacoli per tornare alla normale velocità dopo il loro passaggio. Evitare l’Effetto venturi in caso di forte vento, ma usufruirne in caso di vento debole negli altri spot.


Gli effetti del vento ORIENTAMENTO DEL VENTO: - On shore – (da mare a terra) – Il vento arriva dal mare perpendicolare (a 90°) alla spiaggia.

- Off shore – (da terra a mare) – Il vento arriva da terra, perpendicolare alla spiaggia.

- Cross shore – (da mare a terra) Il vento arriva dal mare, obliquo rispetto alla spiaggia, da destra o da sinistra.

- Side shore – Il vento arriva parallelo alla spiaggia. Perfetto per fare kite.


Meteo - Cumulonembi • Il cumulo, una piccola nuvola bianca bassa, non è pericoloso e rimane calmo fino a che non si trasforma in cumulonembo. E’ importante tenerlo sotto controllo e stargli lontano. Meglio ancora smettere di fare kite. • Il cumulonembo può risalire sopravento: per questo è sbagliato credere che non ci sia pericolo in quanto sottovento. Osservare in quale direzione si sta muovendo. Se si sta dirigendo verso di noi, è meglio abbassare l’ala, poiché il vento può rapidamente cambiare direzione e diventare molto forte. Se inizia a piovere, e si è formato un cumulo nero, dirigersi rapidamente a riva. • Il cumulonembo è caratterizzato dallo sviluppo in verticale con un fronte freddo e ghiacciato al suo apice, che può raggiungere altezze elevate. Una volta passato, normalmente il vento cala o sparisce e le nuvole scompaiono.


Scelta del luogo - Spot

• Per

poter

praticare

Kitesurf

in

modo

quantomeno studiare in modo scrupoloso

sicuro

è

fondamentale

le caratteristiche

conoscere

o

dello spot in cui si

intende uscire,a • E’ assolutamente necessario assicurarsi che non ci siano ostacoli sia sottovento che intorno a noi. • Nel periodo estivo è buona norma uscire nelle KiteBeach autorizzate al fine di non incorrere in sanzioni e di non procurare danni ai bagnanti. • È consigliabile se ci si trova in uno spot non conosciuto chiedere ai locals le caratteristiche del vento ed eventualmente delle maree.


La vela Il Kite è composto da: •Una struttura gonfiabile chiamata LEADING EDGE o bordo d'entrata che conferisce una forma a mezza luna all'ala. •Gli STRUCTS o BLADDERS che conferiscono profondità all'ala. •La struttura gonfiabile fa in modo che non appena il Kite entri in contatto con l'acqua galleggi dando la possibilità, a chi la governa, di rilanciarla con facilità.


Il boma BARRA:Alcune barre possono essere usate solo con i corrispondenti kite della stessa marca, e non possono essere adattate ad altri kites. Un kite di grandi dimensioni, ad es. un 12 mq., reagisce più lentamente di un kite piccolo, ad es. 9 mq., ed un kite pilotato con una barra piccola gira più lentamente di uno pilotato con una barra grande. La misura della barra è importante per avere un buon controllo e prevenire che il kite sia troppo rapido o troppo lento. Barra piccola da 40 a 50 cm, usata con kite piccolo 7 mq; media da 50 a 65 cm usata con kite da 8 a 12mq; grande da 65 a 70 cm usata con kite da 13 a 18 mq. DEPOWER: è possibile intervenite sull'intensità di trazione del Kite istantaneamente agendo sulla barra, tirandola o rilasciandola , andando ad agire sulle back lines, oppure agendo sul sistema di depower accorciando o allungando di fatto le front lines. LINEE: La lunghezza usata più frequentemente è 25m., E’ un buon compromesso tra la reazione del kite e lo sviluppo della potenza. 30 m di linee allargano la finestra di volo, quindi avremo più tempo di reazione. Quest’ultima misura è perfetta con venti leggeri e per la disciplina “Racing”. Le linee di misura inferiore, da 20 m, rendono i movimenti dell’ala più repentini, il kite è più reattivo e ciò richiede un buon livello di esperienza di pilotaggio in quanto il raggio dell'area di volo si riduce notevolmente. 5° LINEA: è connessa al centro della leading edge. Poiché il centro della potenza è situato dopo il punto di connessione della quinta linea, questa permette al kite di perdere l’angolo di attacco e quindi fermare la potenza. Uno svantaggio può essere che la quinta linea può girarsi intorno al kite e danneggiarlo. Il sistema con 5º linea sta andando in disuso e viene utilizzato ormai in pochissimi modelli di ali, per lopiù c-Kite.


Il boma


Sistemi di Sicurezza • Nel Kite, in situazioni di emergenza, come un’ errata manovra, un ingaggio, cambiamenti improvvisi del meteo e in qualunque altro momento di pericolo, possiamo utilizzare i sistemi di sicurezza .

• I sistemi di sicurezza a nostra disposizione sono essenzialmente due: • 1) Lo sgancio dall'ala tramite il CHICKEN LOOP

• 2)Il rilascio totale del kite, con conseguente perdita dell'attrezzatura, tramite l'attivazione del LEASH DI SICUREZZA. • IL CHICKEN LOOP: E’ la prima misura da utilizzare in caso di pericolo, permette di liberare il Kite sganciandolo dal nostro trapezio e lasciandolo vincolato ad una sola linea collegata . • IL LEASH DI SICUREZZA: viene utilizzato in caso di estremo pericolo. È collegato a noi tramite il trapezio e al Kite sulla linea di sicurezza, si utilizza solo è soltanto se lo sgancio del Chicken loop non è bastato per metterci in salvo.

• P.S. NEL CASO IN CUI NON SIA ESTREMAMENTE NECESSARIO È BUONA NORMA NON SGANCIARE IL LEASH DI SICUREZZA CONSIDERANDO CHE IL KITE HA UNA STRUTTURA GONFIABILE UTILE AL GALLEGGIAMENTO.


Sistemi di Sicurezza


La Finestra di Volo LA FINESTRA DI VOLO E ZONE DI POTENZA: Durante la prima conduzione di volo del kite, abbiamo imparato a spostare a destra e a sinistra il kite, tramite la barra (o boma). Adesso è il momento di vedere in prospettiva il movimento del kite e di imparare i termini corretti dell’area in cui il kite sta volando: la finestra di volo. AREA DI VOLO: Posizionandosi con il vento alle spalle, il Kite vola circa a 180' davanti a noi. L'area di volo si ingrandisce o diminuisce in base all'intensità del vento. A seconda della posizione assunta dal Kite all'interno dell'area di volo ci troviamo in POWER O NEUTRAL ZONE DA DOVE VIENE IL VENTO: Per trovare con precisione la direzione del vento senza usare strumenti, ma solo i nostri sensi, mettiamoci faccia al vento, occhi chiusi, fino al punto in cui in vento soffierà contemporaneamente sulle orecchie. La maggior parte delle situazioni che affronteremo come kiters, dipendono da questo, poiché il vento è l’elemento chiave del kitesurf!


La Finestra di Volo


La Finestra di Volo

- LO ZENITH: posizione di stallo, si trova sopra la testa del kiter, l’ala ha poca trazione ed e’ la posizione perfetta per riposarsi o camminare. - IL BORDO FINESTRA: detta anche zona neutra, e’ quella zona che si trova subito dopo lo zenit, passa sopra la testa del kiter per circa 45° prima di arrivare al centro finestra, e’ la zona dove vengono effettuati lanci e atterraggi del kite. - IL CENTRO FINESTRA: e’ la zona di massima trazione del kite con le linee che formano 45° rispetto all’acqua. Portando l’ala dal bordo finestra verso il centro finestra si ottiene un aumento progressivo della potenza generata dal vento. - POWER ZONE: e’ la zona di massima potenza del kite, e’ posizionata al centro ed in basso della finestra di volo. Si usa per eseguire il body drag, o le manovre.


La direzione del Vento

• In base a come soffia il vento rispetto alla spiaggia, esso assume diverse denominazioni: Side SHORE(parallelo alla spiaggia), on SHORE(da mare) e off SHORE(da terra) . • La condizione migliore per uscire é quella di vento parallelo alla spiaggia, ovvero in presenza di vento Side SHORE. E’ da notare che il termine “parallelo”

viene utilizzato in questo contesto in

senso teorico, poiché in effetti tale condizione in natura è difficilmente verificabile in quanto la maggior parte delle baie ha una tipica conformazione ad arco di circonferenza o comunque a curva, piuttosto che a linea retta, ove il parallelismo non sussiste. • Possiamo comunque praticare kite anche con il vento non perfettamente allineato alla spiaggia chiamato Side-on (un mix tra side shore e on shore, dove precale più l’una o l’altra direzione) .


La direzione del Vento

•É sconsigliabile, se non a volte impossibile, uscire con condizione di vento OnSHORE (da evitare soprattutto in presenza di ostacoli in spiaggia e in mare o in caso di conformazione rocciosa della costa). Questa condizione è ad ogni modo assolutamente da evitare per un principiante il quale, si presuppone, non ha totale padronanza della bolina stretta. • E’ possibile uscire in condizione di vento OffSHORE solo se è presente un mezzo di salvataggio in spiaggia.


Le andature Per andatura si intende la navigazione secondo l'angolo formato dalla direzione del vento rispetto alla direzione del kite


Le tavole • Nel Kite esistono 4 tipologie di tavole ma le piu utilizzate sono le: BI-DIREZIONALI e le MONO-DIREZIONALI • BIDIREZIONALE (o TwinTip): chiamano prua e poppa)

Hanno il Nose e il Tail (quelle che in una imbarcazione si

uguali. Hanno una coppia di pinnette per lato e ogni coppia è

rivolta simmetricamente di fronte all’altra. Queste caratteristiche ci permettono di navigare su tutte e 2 le mure indifferentemente dal piede utilizzato. Queste tavole sono in genere molto flessibili, con anima in legno o carbonio per resistere alle notevoli sollecitazioni del pop e agli impatti violenti con la superficie dell’acqua durante la chiusura dei tricks. Trovano il loro impiego nelle discipline del FreeStyle,

FreeRide e

nel Wakeboard. • MONODIREZIONALI: sono utilizzate nelle

discipline del Wave e del Race e possono

navigare in una sola direzione. Il nose è allungato e a punta nelle tavole da wave, più stondato e tozzo in quelle da race. Le pinne delle tavole da race sono inoltre molto più lunghe di quelle da wave. Entrambe le tipologie di tavole necessitano di virare la prua della tavola per cambiare mure ed eventualmente di scambiare la posizione dei piedi.


Le tavole Bidirezionali


Le tavole Monodirezionali


Le tavole Racing


Il Trapezio •Nel Kite esistono 2 tipologie di trapezi: •Quello a FASCIA che si attacca intorno alla vita, tra bacino e costato, avvolgendo la zona lombare. E’ il piú utilizzato ed è adatto a tutte le discipline e in particolare allo stile “FREESTYLE”. •Quello a imbracatura che invece si infila dalle gambe, non sale oltre il bacino perché è vincolato all'inguine. E’ utilizzato prettamente per la disciplina “RACE”.


Preparazione dell’ala • CONDIZIONE: Spalle al vento, la leading edge del kite poggia a terra con il bordo di entrata rivolto verso di noi e quindi rivolta verso la direzione da cui proviene il vento, l’estradosso sarà a noi visibile. Per un principiante è consigliabile mettere bene in vista le briglie stendendole davanti al kite. • ATTACCO DELLE LINEE: Le due linee al centro della barra (front lines) devono essere collegate alla parte del kite che poggia a terra (leading edge) tramite apposito sistema di briglie; Le altre due linee, a volte colorate in modo da poter distinguere la sinistra dalla destra, vanno collegate alla parte superiore dei tips, sulla trailing edge. Il kite può essere preparato sulla spiaggia, con la barra sopravento o sottovento. Nel secondo caso, bisogna avere cura di invertire la barra, cioè la parte rossa, solo durante l’operazione di montaggio, che andrà quindi messa sul lato destro in modo che tutta la barra sia orientata verso il basso e non verso di noi. •


Lancio dell’ala • CONTROLLO

DEI

CAVI

PRIMA

DEL

LANCI:

correttamente il kite volerà senza controllo il che può provocare incidenti. • Fare sempre un doppio check prima del lancio: prendere le linee frontali (collegate al depower) e separarle dalle altre linee per valutare se le stesse sono perfettamente collegate frontalmente alla leading edge, e soprattutto che non siano intrecciate con le back lines, che devono essere collegate alla trailing edge (bordo posteriore del kite). Quando l’assistente al lancio ha girato il kite, siamo già collegati con il chickenloop al trapezio, le linee sono tese e visibilmente separate tra loro, possiamo procedere al segnale di lancio.

Se

le

linee

non

sono

collegate

o non rispondendo in modo corretto


Lancio dell’ala SCEGLIERE LA POSIZIONE CORRETTA PER IL LANCIO : Il vento può avere più turbolenze lato spiaggia che non lato mare. E’ per questo che è consigliabile posizionare l’ala per il lancio, lato mare. A meno che non siamo posizionati con il nostro corpo troppo vicino ad ostacoli come muri, edifici o alberi a causa di una spiaggia troppo piccola. Se la spiaggia fosse più stretta di 50 mt, è meglio posizionare il kite sulla spiaggia e noi in acqua circa 30 mt fuori. In questo modo, le linee saranno lontane da ogni ostacolo. Evitare di tenere il kite allo zenith, prima di entrare in acqua; preverrà incidenti in caso il vento fosse rafficato o incostante. In caso di vento instabile infatti il kite tende a muoversi in avanti e indietro mentre è posizionato a metà altezza tra zenith e terreno. Se il kite viene posizionato allo zenith, una raffica potrebbe sollevarci. In queste condizioni, atterrare l’ala ed andare in cerca di un vento più regolare. In caso di spiagge larghe e senza ostacoli, l’ala può essere lanciata lato spiaggia ed orientata lato mare soltanto nel momento dell’ingresso in acqua


Lancio dell’ala Per il lancio del kite, il kiter deve posizionarsi con la giusta angolazione rispetto al vento: la giusta posizione iniziale è con le linee a 90° con la direzione del vento. Se il kite risulta troppo sottovento, rispetto a questa posizione, si troverà inpower zone e al momento del lancio partirà in massima potenza, con la possibilità di causare incidenti. Se il kite viene lanciato troppo sopravento (fileggerà e sarà completamente scarico), volerà indietro prima di cadere, rotolare in avanti e strattonare. Lanciare sempre il kite secondo i punti sottodescritti per assicurarsi che il kite venga lanciato nella finestra di volo.


Lancio dell’ala • Dare il kite all’assistente e dirgli di lasciarlo andare solo dopo il segnale di OK (pollice in alto). • Connettersi al leash, mettere le linee in tensione a 90° al vento ed eseguire un check per verificare siano correttamente collegate al kite (il kite dovrebbe fileggiare). • Agganciarsi al trapezio, camminare sopravento, fino a che il kite smette di fileggiare. • Fare

ancora

un

controllo

che

le

linee

siano

collegate

correttamente

e

dare

segnale

OK

all’assistente e richiamare il kite a metà altezza tra lo zenith ed il terreno, lentamente. • Camminare sottovento per dare tensione ai cavi. Eccezione alla regola: 
 Se il vento non fosse abbastanza sostenuto per lanciare il kite a bordo finestra, possiamo camminare un po’ sopravento per posizionare l’ala più in centro finestra per avere più power ed aiutarlo a volare. Farlo sotto i 10 nodi. Può essere sempre un buon allenamento per le nostre future sessioni.


Lancio dell’ala

Trova gli errori in questi video


Lancio dell’ala: errori Non corretta comunicazione con l’assistente


Lancio dell’ala: errori Il lancio dell’ala da parte dell’assistente


Lancio dell’ala: errori La partenza dell’ala non a bordo finestra


Lancio dell’ala: errori Inversione del boma con sinistro (rosso) a destra


Trasporto dell’ala • Abbiamo imparato a preparare il kite. Per trasportarlo, dobbiamo tenerlo sempre come mostrato nella foto. In questo modo eviteremo di danneggiare il kite e potremo trasportarlo o girarlo e camminare con il minimo sforzo! Il punto di equilibrio è con la mano al centro della leading edge.

• Non è strettamente necessario scollegare le linee della barra dal kite: A meno che non siamo consapevoli che a seguito di incidente o operazioni errate i cavi sono intrecciati e da districare, sarà suffficiente riavvolgere i cavi attorno alla barra fino a ridurli ad una lunghezza tale da permetterci di afferrare il kite.

• La barra potrà essere poggiata sull’intradosso e tenuta con la stessa mano che regge il kite.

• Attenzione: Non lasciare mai linee penzolanti dalla barra durante il trasporto poiché potrebbero avvinghiarsi ad oggetti sulla spiaggia o nel peggiore dei casi finire tra i piedi di qualche bagnante.


Trasporto dell’ala


Primi passi in volo • IN SICUREZZA GIA’ IN PARTENZA: Abbiamo imparato le basi della conduzione del kite e dobbiamo quindi conoscere come fermare il kite in caso di pericolo. Questo viene fatto rilasciando la barra di controllo (BOMA) facendolo scorrere verso l’alto lungo il depower: ma ricordiamoci di essere sempre collegati al kite con il leash, dal momento del lancio e all’atterraggio. Non dobbiamo aver paura di aprire la sicurezza in caso di pericolo. Il casco dovrebbe essere indossato in ogni momento, durante il corso e gli allenamenti. • PILOTAGGIO DI BASE DEL KITE: Pilotare il kite consiste fondamentalmente nell’agire, tramite la barra di controllo, sulle back lines del kite. Guardando la figura, immaginiamo di trovarci nel punto “V”. Una volta portato il kite allo zenith (sopra la nostra testa) ,tirando la back destra (senza tirare la barra verso di noi, cioè senza intervenire acnhe sull’altra back e senza far scorrere la barra lungo il depower) il kite tenderà a muoversi verso destra, fino araggiungere il punto b della figura. Viceversa, agendo sulla back sinistra il kite si muoverà verso sinistra fino a raggiungere il punto a. •

Con questi due movimenti, senza per ora utilizzare il sistema di depower, e nello specifico senza mandare in potenza il kite, l’ala tenderà a muoversi su di un piano bidimensionale disegnando un angolo di 180°

• Tirando e quindi avvicinando anche la barra verso di noi, andremo a modificare l’angolo di incidenza del bordo di entrata del kite. Tirando la barra infatti è come se accorciassimo la lunghezza delle back lines, lasciando invariata quella delle front. Verrà esposta al vento una superficie crescente di intradosso (vedi figura 2)


Primi passi in volo • Abbinando i due movimenti, chiamata destra/ sinistra bar ra

e

tirando

verso

di

contemporaneamente

no i

avremo

l’effetto

la di

mandare il kite in potenza e di farlo volare non

più

su

di

una

superficie

piana

ma

tridimensionale. • Il

kite

potrà

quindi

raggiungere

diverse

posizioni in profondità, avanti a noi. L’effetto di tutte le traiettorie possibili è chiamato finestra di volo e tutti i punti davanti a noi, escludendo quindi il piano

bidimensionale

della neutral zone è chiamato power zone, cioè zona in cui il kite è in potenza. • L’effetto

geometrico

della

sommatoria

di

tutte le traiettorie non è altro che un quarto di sfera (vedi figura)


Atterraggio dell’ala Se vogliamo abbassare il kite, il nostro assistente andrà verso l’ala, la afferrerà e la metterà a terra. L’operazione è sicuramente molto semplice per chiunque abbia

già frequentato un corso di kite L’azione

sarà meno semplice e sconatata per una persona inesperta: potrebbe lasciare il kite o prenderlo dal bordo di uscita al posto che da quello di entrata!!!!! Sia con un kite gonfiabile che con un cassonato, dobbiamo spiegare alla persona che ci sta aiutando come procedere, ed essere sicuri che abbia capito. Recuperiamo immediatamente il kite dal nostro assistente, appena viene bloccato. 1 ATTERRAGGIO CON ALA PUMP (profilo a C o ala piatta): mettiamo il kite allo zenith e spieghiamo brevemente al nostro assistente i punti chiave: mostrare la L.E., descrivendola come il “tubo” cha va da un lato all’altro del kite – dire che abbasseremo l’ala vicino alla riva e che dovrà afferrare il “tubo” al centro e tenerlo saldamente fino a che non andremo noi a recuperarlo. PHOTO 9 Nel momento in cui l’assistente afferra la L.E., camminiamo verso di lui per rilasciare la tensione nelle linee ed annullare la potenza. Recuperiamo il kite, lo giriamo a terra, senza dimenticare di aver sganciato il chicken-loop dal trapezio e di aver lasciato collegato il leash. 2 ATTERRAGGIO CON ALA CASSONATA: il principio è lo stesso, ma invece di dire all’assistente di afferrare il kite dalla L.E., gli diremo di prendere uno dei tip (i lat più corti dell’ala). Diremo inoltre che una volta afferrato il tip, l’ala normalmente sventola. Atterriamo e velocemente recuperiamo il kite.


Atterraggio dell’ala


Atterraggio dell’ala • Se abbiamo deciso di terminare la nostra sessione di kite e in spiaggia non c’è nessuno che possa aiutarci, atterreremo l’ala da soli, il metodo più semplice è di usare il sistema di sicurezza, da utilizzare sempre in caso di emergenza.

• Attenzione: Il leash deve essere collegato ad una linea frontale o ad una direzionale o alla quinta linea.

• In acqua, mettiamo il kite allo zenith(importante), e apriamo la sicurezza.

• Camminiamo sottovento al kite mentre l’ala è in caduta: ciò rallenterà la velocità di caduta.

• Se restiamo sopravento al kite mentre l’ala sta cadendo, ciò incrementerà la velocità di caduta.

• Se molliamo la sicurezza (aprendo il chicken loop) mentre l’ala è in posizione di bordo finestra, potrebbe girarsi sottovento, arrotolandosi su sé stessa e rovinarsi. Questa procedura è consigliabile in acqua, perché la spiaggia potrebbe rovinare il kite.

• Una volta atterrato, camminiamo verso il nostro kite, cercando di mantenere in tensione la linea connessa al leash, recuperandola mentre ci avviciniamo. Non dobbiamo afferrare nessun’altra linea! Potrebbe essere pericoloso perché il kite potrebbe tornare in potenza!!


Rilancio dell’ala Il kite è posizionato con la l.e. in acqua, non nuotare verso le linee, ma metterle in tensione nuotando al vento, se necessario. Preparazione al rilancio: •rilasciare completamente la barra , mantenendo questa ripreso

posizione forma

e

fino

a

mostri

che

l’ala

non

l’intradosso

abbia

. Questo

aiuterà l’ala a catturare più vento e facilitare il prossimo step. •Piegarsi in avanti, prendendo la prelinea il più lontano possibile dalla barra. Non incrociare le linee intorno alle dita, o alla mano. Se si vuole rilanciare il kite a destra, dovremo tirare sulla linea centrale sinistra e viceversa. Manteniamo sempre la posizione del boma con il rosso a sinistra (cioè in posizione corretta).


Rilancio dell’ala

• Tirare la prelinea fino a che il kite ruoti in una direzione, e sollevi il tip dall’acqua. • Spingere la barra durante il lancio e mettere entrambe le mani sulla barra per controllare il kite Nel caso in cui le linee siano intrigate (es; il kite è caduto tra le onde e si è girato su se stesso) e il rilancio possa risultare pericoloso per noi e per le altre persone, lasciare la barra e aprire il sistema di sicurezza del chicken loop. Non provare a rilanciare il kite in vicinanza di qualsiasi ostacolo.


Rilancio dell’ala Caduta del kite con l.e. rivolta verso di noi e in acqua:

• Prima di eseguire la procedura precedente, il kite deve essere ruotato di 180°. Iniziare tirando sulla linea direzionale sinistra dell’ala, per orientare un tip al vento: contemporaneamente nuotare nella parte opposta alla linea che stiamo tirando.

• Una volta che il tip in tensione è orientato al vento, prendere l’altra linea direzionale e tirare su questa, per posizionare l’ala al vento per il rilancio.

• Fare attenzione a non arrotolare le linee intorno a qualsiasi parte del corpo. Con vento sostenuto, lasciare la barra e aspettare che l’ala si rialzi da sola.


Rilancio dell’ala RILANCIO DALL’ACQUA DEL KITE PROFILO A “C”: Se il kite cade in acqua, ecco gli step di base per rilanciarla da soli:

1- ridurre la potenza dell’ala tirando la cinghia del depower e spingere la barra lontano da noi. Lasciare le linee incrociate, quando il kite è rovesciato in acqua, ma controllare che la parte rossa della barra sia a sinistra.

2- Rovesciare l’ala: a- tirando la barra rilasciarla nuotando verso l’ala (in caso di 5° linea) tirare la 5° linea fino a che di 45° sull’acqua e mantenerla sempre in

verso di noi e non fosse dotato la l.e. sia ruotata tensione.

3- L’ala dovrebbe ruotare in una direzione, verso il bordo finestra: tirare la barra (tenendola lontano da noi!!!!! Con le braccia tese) dal lato del tip sollevato dall’acqua e nuotare dalla parte opposta, per facilitare l’orientamento in bordo finestra.

4- Continuare a tenere la barra in questa posizione, fino a che il kite si muoverà verso la finestra di volo, come se fosse lanciato a terra, e tirare leggermente sulla linea corrispondente al tip più in alto. Sempre a braccia tese.


Recupero dell’ala in acqua In caso di calo di vento o rottura di una linea durante una sessione in acqua, dovremo atterrare l’ala in acqua e recuperare l’attrezzatura. In ogni situazione: STOP! RIFLETTI! AGISCI! Non facciamoci prendere dal panico o da decisioni affrettate! In acqua è faticoso muoversi, quindi controlliamo bene la respirazione e procediamo. 1- Il primo passo da fare è nuotare verso il kite arrotolando le linee sulla barra, facendo attenzione a non arrotolarle intorno al corpo. Per evitare questo, manttersi sempre in posizione sopravento o sopracorrente. Prendere la L.E. ancora gonfia e aspettare di tornare verso riva o attendere l’imbarcazione di salvataggio. 2- In caso di forte vento, non tentare di rifare le linee sulla barra, ma collegarsi al leash e attendere di farsi portare verso riva.


Procedura di autosalvataggio LA PROCEDURA SEGUENTE È VALIDA SIA PER IL KITE SLE CHE C-KITE. 1- Aprire il sistema di sicurezza del chicken loop e aspettare che l’ala si stabilizzi in acqua. Il leash dovrà essere collegato ad una linea, sin dalla partenza. Non arrotolare mai le linee alle mani!!!! 2- Afferrare il leash e nuotare verso la barra, nuotando su un lato per mantenere le linee lontano da noi. 3- Una volta raggiunto il boma, bloccare la linea che abbiamo in mano intorno alla barra, questo manterrà il kite in sicurezza. Se il kite vola di nuovo, aspettare che cada ancora, perché comunque non avrà potenza. Se invece vola in potenza, significa che non abbiamo collegato il leash alla linea giusta. In questo caso aprire la sicurezza del leash. 4- Terminata l’operazione di rifare la linea del leash attorno alla barra, iniziamo ad arrotolare le altre linee, tutte insieme, fino a raggiungere il kite. Bloccare le linee con un mezzocollo (alcune barre hanno un sistema per bloccare le linee sulla barra) 5- Usare il kite come una vela, tenendolo per i tips, per tornare a terra e restare sempre collegati al leash. 6- Oppure arrotoliamo il kite.....come ci verrà dimostrato durante il corso dall’istruttore! (pack down) e usiamo come mezzo di galleggiamento! USARE LA TRAZIONE DEL KITE: Dopo aver fatto il nostro primo body drag, sappiamo come creare potenza per permettere al kite di trasportarci. Pilotare l’ala su un lato della finestra di volo, creerà una trazione sul nostro corpo nella stessa direzione. Pilotare l’ala da un lato all’altro della finestra di volo (da ore 1 a ore 11) creerà una trazione sottovento.


Procedura di autosalvataggio Se notate che la vela non vi permette, visto la rigidità di prendere una parte e l’altra della punta il consiglio è quello di sgonfiarlo leggermente. USARE LA TRAZIONE DEL KITE: 
 Dopo aver fatto il nostro primo body drag, sappiamo come creare potenza per permettere al kite di trasportarci. Pilotare l’ala su un lato della finestra di volo, creerà una trazione sul nostro corpo nella stessa direzione. Pilotare l’ala da un lato all’altro della finestra di volo (da ore 1 a ore 11) creerà una trazione sottovento.


Tecnica di partenza Per imparare a partire con la tavole i prerequisiti sono: • - Essere in grado di fare volare il kite da un lato all’altro della finestra di volo senza farla cadere;

• - Saper rilanciare il kite dall’acqua;

• - Essere in grado di far volare il kite con una mano in modo da

poter trasportare la tavola in acqua e

saperla recuperare se la si perde con l’altra mano;

• - Conoscere e saper utilizzare i sistemi di sicurezza;

• - Essere in grado di infilare la tavola ai piedi, nelle apposite straps, senza perdere il controllo dell’ala.


Tecnica di partenza Mettere una mano al centro della barra per evitare di dare comandi involontari al kite e posizionare l’ala leggermente a destra o a

sinistra

dello

zenith,

per

tenerlo

più

stabile. Il

principio

che

sta

alla

base

delle

partenze è quello di sfruttare la trazione del kite per farci sollevare in piedi sulla tavo la

e

costante, muovere

di

mante n ere

eventualmente l’ala,

in

tale

trazio n e

continuando

mo do

da

a

acquistare

velocità e planare sull’acqua. Il

corpo

dovrà

solo

bilanciare,

con

il

proprio peso, la forza propulsiva del kite, per

evitare

di

cadere

in

avanti,

e

non

dovremo quindi fare grandi movimenti per issarci.


Tecnica di partenza POSIZIONE DEL CORPO: Le gambe devono essere piegate per mantenere il più possibile il corpo vicino alla tavola; Quando si muove il kite per la partenza, le spalle devono leggermente chiudersi sulle ginocchia fino a che la trazione creata dal kite non ci sollevi sulla tavola. Per guadagnare velocità, mettere la pressione del corpo sul piede di prua. Le gambe vanno ora stese . PILOTAGGIO DEL KITE PER LA PARTENZA IN ACQUA CON LA TAVOLA: Per avere trazione nella direzione che vogliamo, il kite dovrà essere pilotato nel lato finestra scelto, dopo essere passato dalla direzione opposta. Esempio: Se vogliamo navigare mura a dritta, per la partenza il kite sarà: zenith – ore 11 – ore 2. Per la partenza mure a sinistra il kite sarà: zenith – ore 1 – ore 10. Il vento sarà diverso ogni volta che faremo pratica, dovremo quindi adattare il pilotaggio alla forza del vento. Più porteremo l’ala in posizione bassa in finestra nella direzione desiderata, maggiore potenza avremo.


Tecnica di partenza, gli errori •

Non riuscire ad alzarsi sulla tavola

1- Il kite è troppo piccolo;

2- Gambe tese;

3- Tavola piccola

Riuscire ad alzarsi e cadere in avanti

1- La tavola non è orientata sottovento;

2- Gambe troppo piegate e corpo che va in avanti;

3- Troppa pressione sulla punta dei piedi, nulla sui talloni;

4- Guardarei piedi invece che la direzione in cui vogliamo andare.

Riuscire ad alzarsi e cadere indietro

1- Kite troppo piccolo o non ci si alza nel momento di massima potenza;

2- Kite troppo alto in finestra;

3- Gambe troppo tese;

4- Si sta tirando sulla barra per alzarsi.


Tecnica di partenza, consigli EQUILIBRIO E POSIZIONE DEL CORPO PER LA PARTENZA Con poca trazione (poco vento): • gamba posteriore leggermente più flessa di quella anteriore; braccia semiflese e morbide per direzionare la barra; • Pressione dei piedi leggermente sui talloni; • bacino testa e spalle sono girati verso la direzione di marcia. Con più trazione (più vento): • il corpo e le gambe sono più distese; • le braccia sono leggermente distese per ridurre la potenza sulla barra, di consequenza la pressione dei piedi sarà maggiore sui talloni. • ritrovare l’equilibrio in caso di calo di vento per non cadere indietro • portare il kite in alto, piegare le gambe e portare il petto in avanti per spostare il baricentro del corpo sulla tavola. • Quando l’intensità del vento si stabilizza, distendere di nuovo le gambe e portarsi nella posizione precedente. In caso di eccessiva velocità - Per rallentare una eccessiva velocità distendere gambe e corpo indietro e fare pressione sui talloni, per creare attrito tavola/acqua. Per fare questo mantenere la vela bassa ore 11 o 13. Per fermarsi, in casi estremi, portare il kite allo zenith e mettere una mano in acqua, per aumentare l’attrito


Le precedenze Essere un bravo kiter significa anche conoscere le regole di precedenza di base, che permettono di navigare in sicurezza e nel rispetto degli altri. • 1- Il kiter che esce dalla spiaggia ha precedenza sul kiter in arrivo dal mare. A terra spesso il vento è più rafficato che in mare. Il kiter a terra è quindi più a rischio dell’altro. • 2- Quando 2 kiters si incrociano il kiter con mura a dritta (mano destra davanti) Ha la precedenza sul kiter con mura a sinistra (mano sinistra davanti). Il kite con mura a sinistra deve cambiare rotta o passare sottovento. • 3- Il kiter con velocità superiore ad un altro, con stessa direzione, DEVE lasciare spazio a quello più lento. • 4- Il kiter sopravento deve mantenere l’ala alta, e il kiter sottovento deve abbassarla, per evitare incroci. • 5- Il kiter che surfa l’onda HA la precedenza sul kiter che salta o che sta andando in altra direzione. • 6- La precedenza va data a qualsiasi bagnante o altro mezzo nautico. • 7- Per saltare, il kiter deve avere una zona libera sopravento di 30 m., e sottovento di 50 m. • 8- E’ buona norma assicurarsi di avere acqua, prima di ogni cambio di direzione.


Le precedenze


L’andatura L’ASSETTO DEL CORPO Durante la navigazione la posizione del corpo e’ fondamentale per una ottimale conduzione del kite. -Braccia distese sul boma; -Gambe flesse, quella anteriore quasi distesa, quella posteriore flessa; - Schiena e spalle all’indietro, più il kite avrà trazione, più dovremo buttarci all’indietro verso l’acqua; - Peso del corpo più concentrato a poppa; - Sguardo verso la direzione di marcia, e se ci riusciamo, guardiamo il meno possibile l’ala; -La tavola sarà tenuta di taglio ( presa di spigolo ) e non piatta sull’acqua; - Non sbilanciamoci in avanti. IL MOVIMENTO DELL'ALA Il movimento del kite varia in base all’intensità del vento: la traiettoria e’ una sinusoide, ma cambia in modo considerevole l’ampiezza del movimento. - Vento leggero : Occorre muovere molto il kite, (dallo zenith a ore 2) per creare vento apparente ed avere più trazione. Appena in planata occorre lascare per prendere velocità, subito dopo ci portiamo progressivamente di bolina. - Vento forte : Quando il vento e’ sostenuto occorre avere un’ala adatta,( 9 mt. Max) una barra corta, e per navigare e’ sufficiente tenere basso il kite e muoverlo poco.


L’andatura


Cambio di direzione • Adesso che sappiamo mantenere l’equilibrio per navigare, è arrivato il momento di controllare la direzione di navigazione, e quindi la velocità e la potenza del kite. • Prima di andare avanti sviluppiamo in ulteriori dettagli la nozione di ANDATURA: • la DIREZIONE e la VELOCITA’ sono controllate dalle manovre del kite e della tavola. • La TAVOLA reagisce ai movimenti dei piedi, che chiameremo presa di spigolo sulle punte o sui talloni. • Pressione sui talloni: Quando andiamo sopravento la tavola forma un grande angolo con la superficie dell’acqua. E’ l’andatura principale con il kite (bolina). Permette di mantenere una direzione, “tagliando” l’acqua con la linea talla tavola, e di virare (girare al vento), continuando a spigolare. • Pressione sulle punte: La posizione mette la tavola piatta sull’acqua. Usiamo questa posizione per prendere velocità e, quando saremo più esperti, per strambare (virare sottovento). • Pressione piede posteriore: L’effetto di questa posizione dipende dal tipo di tavola usata: su una bidirezionale – maggiore peso sulla gamba posteriore piuttosto che su quella anteriore riduce la superficie della tavola a contatto con l’acqua. Più pressione sul piede posteriore e presa di spigolo sui talloni, ci aiuterà a controllare più potenza e a navigare di bolina. Troppo peso sul piede posteriore riduce la potenza e impedisce di risalire il vento (ci fermiamo quasi al vento). Su una monodirezionale – La pressione sul piede posteriore è necessaria perché la resistenza alla deriva sottovento viene esercitata più dalle pinne che dal bordo della tavola, come invece nella bidirezionale. Meno pressione sui talloni è necessaria perché le pinne creano la maggiore trazione. • Pressione piede anteriore: La posizione anteriore è importante per acquisire velocità e navigare in bolina, combinata con la posizione sui talloni. Permette di mantenere più superficie del bordo della tavola in acqua e di surfare più velocemente, andando di bolina. Questa posizione è usata quando il vento non è molto forte, dopo la partenza, o all’atterraggio di un salto. • Combinazione di posizioni: Per un cambio di direzione veloce combiniamo la posizione posteriore con la pressione sulle punte. Per mantenere un’andatura con vento leggero usa una posizione anteriore e sui talloni. • La posizione posteriore combinata a quella sui talloni aiuterà ad iniziare la rotazione durante i salti.


Cambio di direzione Tecnica per il cambio di direzione con tavola bidirezionale: • - Diminuire la velocita’ dell’andatura alzando il kite fino allo zenith; • - Sbilanciarsi indietro con le spalle fino a sfiorare l’acqua con il corpo; • - Appiattire la tavola sull’acqua ed orientarla nella nuova direzione; • - Ripartire nelle nuove mura portando di nuovo il kite in avanti, come se si dovesse partire dall’acqua.


Regolazione del boma TRIMMAGGIO DELLA BARRA L’ al a d e v e e s s e r e s t a b i le q u a n d o v o l a all’interno della finestra di volo. Impariamo a trimmarla: - Il kite cade all’indietro(BackStall): linee centrali troppo lunghe o direzionali troppo corte. Causa: la barra è troppo tirata verso di noi o la cinghia del depower è troppo lunga. Soluzione: Spingere la barra lontana dal corpo o tirare la cinghia del depower. - Il kite non reagisce velocemente o non reagisce affatto: linee centrali troppo corte o linee direzionali troppo lunghe. Causa: la barra è troppo lontana da noi o la cinghia del depower è troppo tirata. Soluzione: Tirare la barra verso di noi o aumentare la lunghezza della cinghia del depower.


La Bolina L’ANDATURA DI BOLINA (ovvero come rientrare al punto di partenza!) Per “bolina” si intende il navigare con angolo dai 55° ai 45° rispetto alla direzione del vento. Per navigare di bolina è necessario trovare un equilibrio tra direzione e velocità. Navigare

troppo

al

vento

significa

perdere

velocità, fino a fermarsi. La

prat i ca

inseg n erà

a

tro vare

il

g iu s to

equilibrio tra direzione e velocità. Trovare un punto di riferimento a terra o in mare e cercare di navigare sopravento ad esso. Normalmente il kite è posizionato a metà della finestra di volo e la maggiore pressione sui talloni aiuterà a gestire la potenza.


La Bolina

Ognuno di noi ha una direzione in cui la bolina riuscirĂ meglio, ma prima o poi siamo tutti rientrati al punto di partenza!!!!!!! Per bolinare occorre orzare cioè dirigersi verso il vento, mettere la tavola di taglio e aumentare la pressione dei talloni . Il bordo della tavola, in parte immerso in acqua, aiuta a risalire il vento. E’ necessario adoperare un’ala adatta per le condizioni del vento presente in quel momento: il vento leggero non consente una efficace andatura di bolina, scarrocciando sottovento con conseguente rientro a piedi rispetto al punto di partenza.


La Bolina

Tecnica: - Aumentare la pressione dei talloni e del piede di poppa, cosi facendo la tavola orzerà (si orienterà verso il vento): il peso deve essere scaricato maggiormente a poppa, tenendo leggermente flessa la gamba posteriore. Avremo il 60 % del peso sulla gamba posteriore ed il 40 % su quella anteriore ; - Portare le spalle all’indietro, girare il corpo verso il senso di marcia e guardare in direzione del punto in cui vogliamo andare ; - Guardare il kite solo se necessario e solo per pochi istanti, mantenendo l’assetto del corpo come al punto precedente ;


La Bolina - Tenere

alto

l’aquilone

renderà

d iffico ltoso

mantenere la tavola di taglio sull’acqua facendoci perdere l’assetto di bolina: teniamo il kite basso 30° / 40° dalla superficie dell’acqua . A lc u n i

fatto r i

p ot r a n no

co nt r i b u i re

a

farc i

scarrocciare, impedendoci di tornare al punto di partenza: - Manovre d’inversione non eseguite con rapidità ; -

Cad ute

co n

la

co nsegue nte

pro ce d u ra

di

ripartenza che fanno scarrocciare di qualche decina di metri ; -Vento rafficato e bucato; - Salti molto alti.


Glossario •

SICUREZZA – E’ tutto ciò che evita un incidente: un’azione, un sistema di sicurezza, un’analisi, un riflesso, la scelta di uno spot sicuro.

ANGOLO DI ATTACCO – E’ l’angolo con il quale il kite vola in relazione al vento. L’angolo di attacco si regola dal depower e dalla barra.

VENTO APPARENTE – Vento che si percepisce quando siamo in movimento.

ASPECT RATIO (ar) – E’ il rapporto tra lunghezza e larghezza della proiezione del kite. Oppure è definito come la lunghezza di 1⁄2 arco di cerchio della proiezione del kite, diviso per la corda del kite.

BACK LINES (LINEE DIREZIONALI) – Le linee esterne con effetto direzionale del kite. STRAMBATA– Cambio di direzione con vento di poppa, ottenuta facendo pressione sulla punta dei piedi.

BINDINGS – Scarponi da wakeboard che bloccano i piedi alla tavola da kite.

BODY DRAG – Esercizio per sentire la trazione del kite in acqua, senza la tavola.. BRIGLIE – Linee collegate al kite che mantengono il suo profilo (utilizzate prevalentemente per bow kite o ibridi)

LASCO – andatura tra 110 e 140 ° rispetto alla direzione del vento.

CELLE – scomparti di uguale sezione che si riempiono di aria nei foil kite (detti a cassone o no pump).

BOLINA – Navigare risalendo con angolo al vento da 70 a 45°

CORDA (cord) – La misura tra la Leading Edge e la Trailing Edge del kite.

CORSA – Direzione..

TRAVERSO (CROSS WIND o REACHING) – Navigare con angolo di 9°° al vento.

DELTA KITE – Kite piccolo con forma triangolare


Glossario •

DIREZIONALE – Tavola asimmetrica con 2 o 3 straps e pinne larghe a poppa. SOTTOVENTO (Downwind) – Ciò che abbiamo davanti quando siamo posizionati con vento alle spalle.

DRAG – Turbolenza creata dal passaggio del vento sul profilo del kite o dall’acqua sulla tavola.

DRIFT (scarroccio) - Impossibilità del kite a mantenere una direzione lineare. Nella tavola è la pressione laterale dovuta all’azione del vento sulla vela

BASSA MAREA (EBB) – Quando la marea declina o va verso il largo

PRESA DI SPIGOLO (edging) – Azione di spinta sulla tavola con i talloni o con la punta dei piedi per mantenere una andatura o effettuare un cambio di diezione. FILEGGIAMENTO (Flapping) quando il kite sbatte come una bandiera.

ALTA MAREA (Flood) – Quando la marea cresce o entra.

FOIL – Tipo di kite senza stecche, fatto di due strati e celle a riempimento di aria. FOOTSTRAP _ Cinghia collegata ai pads e alla tavola che permette al kiter di mantenere il piede fermo alla tavola.

GOOFY- persona che predilige andatura con piede sinistro posteriore.

GRAB – manovra – Quando il Kiter stringe con la mano la tavole durante un salto. TRAPEZIO (Harness) – Indumento indossato intorno al punto vita (a mutanda o fascia) con un gancio metallico che collega il kite al kiter.

CHICKEN LOOP – Linea coperta di plastica fissata al boma che permette di agganciarsi al trapezio, dotato di apertura di sicurezza.

Heelside o FACKIE – andatura in cui la presa di spigolo della tavola è fatta dai talloni del kiter.

CARENA (Hull) – Parte della tavola in acqua.

PAD – Plastica o metallo che collega lo strap alla tavole


Glossario •

LEADER LINES (PRELINEE) – Linee che collegano la barra alle linee di volo, più spesse delle linee di volo, per evitare lesioni in caso di avvolgimento alle mani.

LEADING EDGE – parte del Kite (la più spessa) dove il vento batte per primo.

LEASH – Linea che collega la tavola (board leash) o il kite al rider (kite leash). (SOTTOVENTO) – Parte verso la quale soffia il vento.

LIFT (relativo al Kite) – Forza del kite che spinge in alto.

LIFT(relativo alla tavola) – curva della poppa del profilo della tavola.

INTRADOSSO – Superficie interna del Kite.

MUTANT – Piccola tavole direzionale con una o più pinne in prua..

SICUREZZA PASSIVA – E’ ciò che riduce la probabilità di incidenti. Una sicurezza automatica, una protezione, una condizione fisica.

PLANATA (Planing) – E il momento in cui la tavola scivola sulla superficie dell’acqua, all’aumentare della velocità. Quando inizia la planata, la esistenza diminuisce. POINTING – Andare al vento . una tavola appruata naviga al vento con un angolo migliore di un’altra.

MURE A SINISTRA (PORT) – Parte sinistra o andatura verso sinistra = mano di andatura è la sinistra.

AREA PROIETTATA – Area totale del kite che genera la portanza

POWER ZONE – Porzione centrale della finestra di volo che genera la spinta più potente e la maggiore velocità nel kite.

SPOT – Zona per kitesurf.

MURE A DRITTA (STARBOARD) – Andatura verso destra = mano di prua è la destra. STRUT – Parte del kite in fibra o gonfiabile che irrigidisce il profilo..


Glossario •

JIBE – Cambio di direzione con tavola direzionale, passando sottovento.

TERMICO (THERMAL WIND) – Vento creato dalla differenza di temperatura tra la terra ed il mare, proveniente dal mare (onshore) o a 45° dal mare (cross-on-shore).

TOP – Posizione del kite sopra la testa del pilota, allo zenith della finestra di volo.

TIP – Parte più corta del kite, dove vengono collegatele linee.

TOESIDE – Posizione del rider con presa di spigolo sulle punte dei piedi.

ESTRADOSSO (topskin) Superficie esterna del kite.

TRAILING EDGE – Bordo di uscita del vento, opposto alla Leading edge.

TRANSIZIONE (TRANSITION) – manovra aerea o di superficie che origina un cambio di direzione.

CINGHIA DEL DEPOWER (TRIM o LOOP) – linea al centro della barra che permette il movimento della barra per regolare la potenza.

VENTO REALE (TRUE WIND) – Il vento che si percepisce da fermi.

(BIDIREZIONALE) TWIN TIP – Tavola simmetrica che permette il cambio di direzione senza cambiare la posizione dei piedi.

SOPRAVENTO (UPWIND) – Spalle al vento, è tutto ciò che abbiamo tra il vento e noi. UPWIND RIDING – (ANDATURA AL VENTO) – Senso di marcia in direzione al vento. VORTEX – Turbolenza nella zona dei tip del kite, creata dall’incontro dei flussi di aria sull’estradosso e sull’intradosso.

WINDWARD (UPWIND) – Sopravento – Direzione da dove arriva il vento.


Have Funny and windy days! Dopo un lungo periodo finalmente abbiamo concluso la prima versione del manuale del kitesurf destinato agli allievi. Naturalmente il manuale avrà continui aggiornamento a seconda dell’evoluzione delle tecniche di insegnamento e dei materiali, volevo ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dei contenuti, come Michele, Cinzia, Alessandro, Andrea, Valentino, e tutti gli altri istruttori che ogni giorno fanno si che la nostra organizzazione diventi sempre più professionale ed importante. Un ringraziamento va anche alla Brand Partner ULTIMATE KITEBOARDING che da sempre ha sostenuto con impegno l’intera organizzazione seguendo e confrontandosi con tutto il popolo del kitesurf per cercare di realizzare i migliori prodotti di sempre Grazie mille a tutti… Have Funny and Windy days! Antonio Gaudini…

for more info… antonio@kitesurifng.it +39 3394442845 www.kitesurfing.it www.associazionekitesurfitaliana.it www.ultimate-kiteboarding.com

Vietata ogni riproduzione copyright by www.kitesurfing.it Testo redatto da ANTONIO GAUDINI PATNER’S:


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