Il superamento del vero_Die Überwindung der Wirklichkeit

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Frag – Via Fraghes 1 – 39043 Klausen Chiusa (BZ) Telefax 0472846148 – museum@klausen-bz.it – www.facebook.com/museumklausenchiusa

Mostra_Ausstellung

Il superamento del vero_Die Überwindung der Wirklichkeit L’astrattismo Capolavori del Novecento nella collezione Carlo Pepi Abstrakte Kunst Meisterwerke des 20. Jh.s aus der Sammlung Carlo Pepi Giacomo Balla, Franco Baroni, Giorgio Bartoli, Jean Mario Berti, Vinicio Berti, Gianni Bertini, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Arturo Carmassi, Enrico Castellani, Ferdinando Chevrier, Antonio Corpora, Roberto Crippa, Piero Dorazio, Gianni Dova, Lucio Fontana, Nino Franchina, Mario Lido Graziani, Renato Lacquaniti, Marcello Landi, Riccardo Licata, Elio Marchegiani, Sandro Martini, Galliano Mazzon, Sante Monachesi, Piero Monteverde, Zoran Music, Gualtiero Nativi, Mario Nigro, Italo Rossi Ciampolini, Paolo Scheggi, Bruno Secchi, Mario Sironi, Renato Spagnoli, Giulio Turcato, Renzo Vestrini

Inaugurazione_Eröffnung venerdí 27 luglio_Freitag, 27. Juli, ore 18.00 Uhr Durata della mostra_Dauer der Ausstellung 28/7 - 15/9/2012 Ma-sa_Di-Sa, ore 9.30-12, 15.30-18 Uhr Do, lu, 15 agosto chiuso_So, Mo, 15. August geschlossen

Die große Sommerausstellung im Stadtmuseum Klausen richtet den Blickwinkel auf die Entwicklung der abstrakten Kunst im 20. Jahrhundert am Beispiel einiger ihrer bedeutendsten italienischen Vertreter. Durch das Entgegenkommen des großen Toskanischen Sammlers Carlo Pepi kann eine repräsentative Auswahl von 36 namhaften Künstlern, die jeweils mit einem Werk vertreten sind. Der Sammler konzentrierte dabei sein Augenmerk auch auf weniger bekannte Künstler, die vielfach von der offiziellen Kritik unberücksichtigt blieben, doch äußerst innovative und kunsthistorisch bedeutende Arbeiten schufen. Gerade das Oeuvre dieser Kunstgrößen ist in der Sammlung Pepi bestens dokumentiert. Von den mehr als 2.000 vertretenen Namen konnte deshalb nur eine bemessene, doch signifikante Auswahl von außerordentlichem künstlerischem Wert getroffen werden, die wiederum Ausdruck die ganz persönliche Note des Sammlers trägt.


Mit dieser Sonderschau schließt sich eine Trilogie von bedeutenden Ausstellungen, die einen Überblick des italienischen Kunstschaffens von der Mitte des 19. Jh.s bis heute gab und den Bogen von den Macchiaioli bis zu den jüngsten künstlerischen Richtungen spannt. Mit dem Begriff „abstrakte Kunst“ werden alle nicht figürlichen Ausdrucksformen umschrieben, die auf jeden gegenständlichen Bezug verzichten. Wenngleich in Italien die abstrakte Kunst erst ziemlich spät aufgegriffen wurde, so entwickelten sich Elemente von hohem künstlerischem Gehalt, die Wegbereiter waren für viele der bedeutendsten Kunstbewegungen des 20. Jh.s. In Italien zeigte sich das Interesse an den abstrakten Kunstströmungen Europas erst gegen Ende der 1920er Jahre. Nach einem kurzen Intermezzo, bewirkt durch eine neue figurative Welle, gewann die abstrakte Kunst nach dem Zweiten Weltkrieg wiederum an neuer Vitalität, die verschiedene künstlerische Gruppierungen hervorbrachte. In Florenz wird dies 1949 durch das „Manifesto dell´Astrattismo Classico“ eingeleitet, in Rom 1948-50 mit der Kunstbewegung Forma 1, in Mailand 1949 mit dem „Movimento Arte Concreta Mac“. Innerhalb der abstrakten Kunst lassen sich zwei Strömungen unterscheiden: die lyrische und die geometrische. Erstere lässt der Phantasie und dem persönlichen Empfinden des Künstlers großen Freiraum, während die geometrische Linie von einer rationalen Strenge der Ausdrucksform geprägt ist. Diese unterschiedlichen Aspekte der abstrakten Kunst kennzeichnen auch die Ausstellung.

La grande mostra estiva che propone il Museo Civico di Chiusa, focalizza l´attenzione sulla ricerca astratta nel panorama artistico del Novecento, presentando alcuni importanti esponenti dell´astrattismo italiano. L´esposizione, resa possibile grazie alla collaborazione con il collezionista toscano Carlo Pepi, propone al pubblico ben 36 artisti, ognuno presente con un dipinto. Accanto ad artisti noti, nella mostra sono stati inseriti anche degli artisti poco noti, dimenticati dalla critica ufficiale ma che hanno espresso un'arte innovativa e di altissimo livello. Specialmente su questi si è incentrata l'attenzione del collezionista che nella sua collezione li ha voluti rappresentati in tutto l'arco della loro produzione. E` stato arduo scegliere gli artisti nel quadro di una raccolta così vasta (oltre 2.000 artisti), il risultato è una mostra di alto livello con opere di qualitá accuratamente selezionate, che delineano il gusto personale del collezionista. Si completa in questa modo una trilogia di mostre importanti, con nomi prestigiosi del panorama artistico italiano dalla seconda metá dell´Ottocento ad oggi, dai Macchiaioli fino alle piú recenti espressioni artistiche. Con il termine "astrattismo" vengono designate forme di espressione artistica non figurative, esso indica la volontà di rinunciare a ogni riferimento a oggetti reali riconoscibili. Anche se in Italia l'Astrattismo venne accolto piuttosto tardi, esso si sviluppò in forme di grande spessore artistico, che aprirono la strada a molti dei più significativi movimenti del '900. E' alla fine degli anni Venti che venne dimostrato interesse per le esperienze astratte che da tempo circolavano in Europa. Nel secondo dopoguerra l’astrattismo, dopo aver subito un momento di pausa in relazione al fenomeno di ritorno al figurativo, ritrovó nuova vitalità, dando vita a diversi gruppi astratti. L'Astrattismo a Firenze nel 1949 venne presentato con il "Manifesto dell'Astrattismo Classico", a Roma nel 1948-50 con il movimento Forma 1, a Milano nel 1948 con il Movimento Arte Concreta Mac. All’interno dell’Astrattismo si distinguono due filoni: quello lirico e quello geometrico. L’Astrattismo lirico lascia ampio spazio alla fantasia e all’universo personale dell’artista, quello geometrico è dominato da un rigore e da un controllo razionale dell’espressione. Questi vari aspetti dell´astrattismo caratterizzano la mostra.


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