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QUEL GRAN BRUTTO VIZIO DI RESPIRARE di Lorenzo Palloni

QUEL GRAN BRUTTO VIZIO DI RESPIRARE

di Lorenzo Palloni

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“Siate l’anomalia. L’aberrazione. L’errore. L’inconveniente. La diversità. Il dato indecifrabile.” Una delle citazioni più famose di David Icke, giornalista britannico, hippy e probabile antisemita che ha dato il via al Complotto dei Complotti: l’universo che ci circonda è un continuo input olografico, e la razza extradimensionale dei Rettiliani ci governa in segreto e ci schiavizza con l’inganno.

Okay, Dave, è l’ora delle medicine.

Ma c’è qualcosa di sensato in mezzo a questa massa di intuizioni dementi: uno spettacolare monito di autodeterminazione; di autoesclusione dal sistema-mondo; di autovolontà di potenza, che è poi la necessità di essere umani, ognuno a modo suo, ognuno con i suoi tempi, ognuno per ragioni più o meno universali.

Nell’ultimo secolo, narrazioni di ogni sorta hanno sparso nel mondo un pensiero già evidente ma mai espresso prima con questa tenacia: ognuno è anomalia unica e irripetibile in una serie di anomalie uniche e irripetibili, nel bene e nel male. Quando sei anomalo non c’è legge né pensiero che tenga: tutto esiste per la prima volta, non c’è precedente che si adatti al caso, non c’è nozione che calzi a pennello, non c’è esperienza già fatta da qualcun altro in quel modo, in quel momento, con quella paura del Nuovo a prendere il sopravvento. Quando sei il primo, l’unico, hai tutto nelle tue mani ed è terribilmente esaltante, ma anche giustamente terrorizzante.

Nessun medium migliore del fumetto riesce a rendere l’unicità, l’irriproducibile angoscia gommosa e la tagliente responsabilità dell’essere unici: ogni segno, ogni vignetta, ogni ambientazione, ogni balloon piazzato al posto giusto. Non c’è limite alla quantità di elementi di storytelling che rendono incomparabili e perfettamente logici i propri giustapposti.

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E se il contesto tiene in ordine il contenuto, anche le storie dei ragazzi del collettivo Mojo avranno in sé quella magia che rende ogni cosa anomala e per questo imprescindibile. Giovanissimi e bravissimi, i Mojo: ne sentirete parlare ancora. Ma qui fanno il loro debutto, direttamente dai banchi della Scuola di Comics di Firenze. Un debutto maturo, sicuro, deciso. Anomalo, manco a dirsi.

Eccoci quindi tornare al vecchio Dave e al suo invito, che i Mojo hanno afferrato, masticato e digerito alla grande. Essere singolarità in una serie, errore all’interno di un sistema chiuso, modifica di pattern di sviluppo o evolutivi. Essere chimere, caselle di un mosaico in cui non ci incastriamo, per volontà o per natura. Essere il Neo del nostro Matrix personale. Essere in vita, attaccati a quel brutto vizio di respirare che abbiamo tutti e che ci porta e costringe a voler essere, sempre e comunque, pezzi unici.

Da anomalia ad anomalia: buona lettura, vi sentirete a casa.

Studio Traccia La Spezia 18/4/2019

LORENZO PALLONI, fumettista, è nato ad Arezzo nel 1987. È uno dei fondatori dell'Associazione Culturale MAMMAIUTO ed è autore di MOONED (Shockdom 2017); SCARY ALLAN CROW insieme a Dj Aladyn (Edizioni Inkiostro, 2017); INSTANTLY ELSEWHERE con Martoz e TIMED: 365 con Paolo Castaldi (Shockdom, 2018); e delle raccolte di storie brevi FALENE e TEMPO DA LUPI (Mammaiuto, 2018). Ha vinto il Premio Boscarato come “Miglior Sceneggiatore Italiano” per THE CORNER disegnato da Andrea Settimo (Rizzoli Lizard, 2016). Al momento è al lavoro su nuovi libri di prossima uscita in Francia e in Italia, ed è docente di fumetto e sceneggiatura presso le sedi di Reggio Emilia e Firenze della Scuola Internazionale di Comics.

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