Costruire con Classe Magazine

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FEBBRAIO 2012

S u p p l e m e n t o al G i o r n al e d e ll e I m p r e s e d i G e n n ai o 2012, Re g . Tr i b u n al e d i Re g g i o E milia N . 116 5 d e l 0 9 / 0 5 / 0 6

ECOCASA & IMPRESA EXPO‘ 2012

Territorio, clima ed Architettura Sostenibile Riqualificazione degli edifici: tecnologie, costi e benefici REGIONE EMILIA-ROMAGNA Green Economy tra le priorità del “Patto per la crescita”

ARCHITETTURA SOSTENIBILE L’ osservatorio SE-R seleziona le opere migliori

ACER REGGIO EMILIA La riqualificazione energetica dell’edilizia sociale

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Supplemento al Numero di gennaio 2012 del Giornale delle Imprese, Reg. Tribunale di Reggio Emilia N. 1165 del 09/05/06.

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LO SVILUPPO DELLA GREEN ECONOMY TRA LE PRIORITA’ DEL PATTO REGIONALE PER LA CRESCITA

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LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELL’EDILIZIA SOCIALE COME OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO 10

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ARCHITETTURA SOSTENIBILE IN EMILIA-ROMAGNA: una selezione di progetti in mostra ad Ecocasa

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“EASY BUILDING SYSTEM”: un sistema costruttivo sostenibile per un’architettura energeticamente efficiente

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DIRETTORE RESPONSABILE: Ottavio Margini COORDINAMENTO REDAZIONE: Valentina Margini, Ronco all’Adige (Vr) | Dosson di Casier (Tv) Fornace di Dosson Spa Chiara Caselli GRAFICA: Monica Fornaciari STAMPA: Tecnograf srl, Reggio Emilia AREA COMMERCIALE: info@kmg.it Tel. 0522 52.10.33 EDITORE: KeyMedia Group srl Via Settembrini, 12/1 42123 Reggio Emilia www.keymedia.it

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ATAG ITALIA: Tecnologia all’insegna dell’integrazione per l’impiantistica residenziale

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FORTLAN-DIBI PRESENTA TRE IMPORTANTI NOVITA’: Ceravent, Zebra e Armadillo

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GLI ANNUNCI COMMERCIALI DI VENDITA DI IMMOBILI E L’INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA CASA ZERO ENERGY: costruita per l’uomo, progettata per l’ambiente

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COME COSTRUIRE VILLETTE “A SCHIERA” AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA ED IN CLASSE A

............. 26 FRAME & YOU PRESENTA IL NUOVO BRAND ............ 29 GLI OBBLIGHI SUL TRATTAMENTO DELL’ACQUA PER FAVORIRE IL RISPARMIO ENERGETICO

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IMPIANTI FOTOVOLTAICI: la potenza, le prestazioni ed il rendimento condizionano il ritorno dell’investimento

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Ecocasa & Ecoimpresa Expò presenta un nuovo modello di Architettura Sostenibile

Abitare Mediterraneo: un concetto che caratterizza geograficamente la manifestazione Una manifestazione nuova nell’imgie rinnovabili e dell’efficienza enerpostazione e nei contenuti per una getica degli edifici, abbiamo realizFiera nuova nella struttura societaria zato un tavolo altamente qualificato e con un direttore generale fresco di che ci ha consentito di costruire una nomina. Non mancano i motivi per manifestazione di altissimo livello guardare con attenzione alla prossicon convegni e seminari di enorma edizione di Ecocasa & Ecoimpresa me interesse. In più, da quest’anno in programma al quartiere fieristico Ecocasa può contare sul concetto di di Reggio Emilia dal 16 al 19 febbraio Abitare Mediterraneo (un marchio prossimi. Ne abbiamo parlato con il dottor Dario Deveronico, direttore delle Fiere. Società nuova, una manifestazione rinnovata, un management che si è insediato da pochi mesi: cosa succede alle Fiere di Reggio Emilia? “Innanzitutto hanno cambiato nome: dal 1 gennaio 2012 la società che gestisce il quartiere fieristico, nata dalla fusione tra Sofiser e Siper, si chiama Reggio Emilia Fiere: l’intenzione da parte dei soci è di investire sul quartiere e sulle sue iniziative”. Ecocasa fa parte delle Dott. Dario Deveronico iniziative su cui intendete Direttore Reggio Emilia Fiere srl investire? “Certamente, lo abbiamo già fatto. depositato da Reggio Emilia Fiere) e Da quest’anno dietro la manifestapunta decisamente l’attenzione sulla zione c’è un tavolo di lavoro che riqualificazione degli edifici esistenti unisce tutti i più importanti soggetti più che sulla realizzazione di abitadella città: la pubblica amministrazioni ex novo”. zione, le imprese, le associazioni di In cosa consiste nello specifico categoria, gli ordini professionali, “Abitare Mediterraneo”? l’Università e gli enti di ricerca, senza “Abbiamo voluto caratterizzare geodimenticare il mondo cooperativo. graficamente Ecocasa e approfondire Ci siamo caratterizzati come il polo le tematiche legate all’energia soattorno al quale fare convergere tutti stenibile in una zona come la nostra, gli attori attivi nell’ambito delle ener- che ha esigenze, abitudini e condi-

zioni molto diverse, ad esempio, dal Nord Europa, che viene giustamente preso come esempio per quanto riguarda la consapevolezza del tema e le soluzioni tecnologiche adottate, ma che non può essere considerato un modello replicabile qui da noi. In più, considerata la crisi che colpisce soprattutto il settore dell’edilizia, Ecocasa quest’anno approfondirà maggiormente i temi legati alla ristrutturazione degli edifici già esistenti, analizzando tecnologie, normative, costi e benefici legati a questa tipologia di interventi”. Quali sono le altre novità della manifestazione? “A livello di impostazione vanno segnalate le iniziative fuori dalla fiera come, ad esempio, le visite guidate a edifici presi a modello per l’efficienza energetica. Ma, oltre a questa apertura fisica, Ecocasa andrà al di là anche dei limiti temporali della manifestazione, diventando fiera tutto l’anno attraverso momenti di incontro, dibattiti e convegni che hanno preceduto la manifestazione e che la seguiranno, dando una continuità importante alla manifestazione, che, da quest’anno, si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai singoli privati cittadini, che vogliono capire come fare aumentare il valore del proprio immobile rendendolo ecosostenibile, e alle scuole, attraverso visite guidate e percorsi conoscitivi personalizzati”.

Ecocasa & Ecoimpresa Expo’

Tra i temi in primo piano la riqualificazione degli edifici esistenti

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Intervista a Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna

Lo sviluppo della green economy tra le priorità del “Patto regionale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” La strategia della Regione Emiliasostenibile, possibilmente senza occuRomagna per lo sviluppo dei prossimi pare nuovo territorio ma riqualificananni passa da un accordo con le do l’esistente, costruendo edifici che forze sociali, economiche e istituzionon inquinano e che non sprecano nali emiliano-romagnole, ovvero un energia, ma possibilmente la produ“Patto regionale per la crescita intelcono e si autoalimentano. ligente, sostenibile e inclusiva” siglato E’ in questo ambito che si colloca il a Bologna nel novembre scorso. Tra nuovo le priorità dell’accordo un impegno piano congiunto per il settore della green economy. Ne parliamo con Gian Carlo Muzzarelli, Gian Carlo Assessore alle Attività Muzzarelli, Assessore alle Produttive della Regione Attività Produttive, Emilia-Romagna. “Il nuovo Piano Energetico e Sviluppo Sostenibile Patto – spiega Muzzareldella Regione Emilia-Romagna li – avvia la fase due, e vuole essere il motore che contribuirà a portarci fuori dalla crisi, per uno sviluppo forte e concreto. E’ un risultato importante, ed al contempo un incentivo a lavorare attuatutti insieme per la crescita, l’energia, tivo triennale del “Piano Energetico la ricerca, il sostegno alle imprese, la Regionale” adottato in Giunta, e poi legalità. approvato dall’Assemblea legislativa Gli strumenti e le risorse comunitarie nel luglio scorso”. che saranno nei prossimi anni messi Quali gli obiettivi e le azioni prea disposizione della Regione sui vari viste dal Piano energetico? fondi comunitari saranno il perno da “Con il provvedimento adottato – utilizzare per supportare al meglio risponde Muzzarelli – abbiamo assiil rinnovamento e il rilancio dell’imcurato gli obiettivi europei e le risorse prenditoria regionale, a partire dal per raggiungerli ovvero 139,5 milioni settore delle costruzioni che in anni di Euro in tre anni per contribuire al difficili è tra quelli che sente magrisparmio energetico ed allo sviluppo giormente la crisi dei bilanci delle delle fonti rinnovabili. Ridurre l’utifamiglie e delle imprese. lizzo di energia per il settore civile, e Oggi, “Costruire con Classe” significa quindi prima di tutto per le abitazioni, – afferma Muzzarelli – farlo in modo è una delle frontiere su cui stiamo

lavorando, insieme a quella industriale ed ai trasporti. Vogliamo case ecologiche in cui il consumo energetico è di “classe A”, e la riduzione della produzione di anidride carbonica a partire dalle città e dalla mobilità. Il Piano – continua Muzzarelli – stima un taglio annuale di consumi pari a 471 ktep/anno, il 47% delle quali nel residenziale. Questo per noi è “costruire con classe”, ed è un obiettivo raggiungibile solo grazie alla collaborazione con i costruttori e i proprietari. Costruire abitazioni di qualità dentro città di qualità significa avere più qualità urbana, più bellezza e più sicurezza e quindi, anche e soprattutto, dare più valore alle abitazioni. Nei momenti difficili, la coesione e l’incontro sono decisivi. Per questo, il Piano Energetico triennale - così come il nuovo Programma delle Attività produttive e della Ricerca - sono stati caratterizzati da un’ampia partecipazione della società regionale attraverso cicli di incontri in cui ognuno ha potuto esprimere pareri, dubbi, proposte. Se agisce con unità e compattezza, l’Emilia-Romagna – conclude Muzzarelli – ha forze e risorse, prima di tutto umane, in grado di rispondere alle difficili sfide del presente. L’economia verde e l’edilizia sostenibile e inclusiva, sono parti fondamentali di questo impegno”.

Piano Energetico Regionale

Piano Energetico Regionale: stanziati 139,5 milioni di Euro in tre anni per raggiungere gli obiettivi europei

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Marco Corradi (presidente Acer – Reggio Emilia) parla delle strategie di “Energy Retrofit”

La riqualificazione energetica dell’edilizia sociale come opportunità di sviluppo Riqualificazione energetica

Gli studi e le esperienze nel Social Housing trasferibili all’edilizia privata

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L’edilizia sociale, sempre più spesso definita con il termine “social housing”, non può oggi prescindere da un modello di intervento centrato sul concetto dello Sviluppo Sostenibile e quindi sul perseguimento di corrette politiche che abbiano al centro la sostenibilità ambientale, economica e sociale degli interventi. Ne parliamo con Marco Corradi presidente Acer Reggio Emilia e presidente del Gruppo di Lavoro Energy Expert Network-CecodhasHousing Europe “Acer Reggio Emilia – afferma Corradi – è impegnata da anni sui temi dell’efficienza energetica degli edifici nella consapevolezza che questa sia uno strumento strategico per contribuire a diminuire i costi della casa e al tempo stesso ridurre l’inquinamento da CO2 in atmosfera. Le bollette energetiche e le spese condominiali, infatti, troppo spesso incidono in modo sproporzionato sui costi generali della casa. Acer sta lavorando ad ampi progetti di riqualificazione energetica per consegnare ai Cittadini alloggi confortevoli e soprattutto sostenibili da un punto di vista economico. I processi e le attività di riqualificazione per portare gli edifici verso l’efficienza energetica rappresentano un’opportunità di sviluppo straordinaria per rilanciare l’economia attraverso l’utilizzo di nuovi prodotti e nuove tecnologie e creare nuove opportunità di lavoro per il settore dell’edilizia che dovrà pensare a nuove forme di organizzazione del lavoro per riqualificare edifici e parti intere di città. L’efficienza energetica rappresenta quindi la leva per innescare tutti questi processi di valore, i cui risultati non possono che essere positivi”. Come pensate di intervenire sul patrimonio edilizio esistente ? “Acer gestisce per alcuni Comuni 4.800 alloggi – risponde Corra-

di – pertanto abbiamo elaborato un sistema di analisi preventivo che permette di quantificare i reali consumi e le potenzialità di risparmio che si possono ottenere attraverso interventi di riqualificazione energetica (energy retrofit) semplici e complessi. Sono già diversi gli interventi realizzati e stiamo ottenendo ottimi risultati, ma siamo consapevoli di essere solo all’inizio di un percorso articolato di cui anche le modalità di finanziamento rappresentano un fattore determinante per garantire la fattibilità di questi interventi Marco Corradi. Presidente Acer Reggio Emilia

che solo in parte si potranno autofinanziare con il risultato derivante dal risparmio energetico. Gli sforzi di tutti quindi si devono orientare a creare gli strumenti e le condizioni per rendere fattibili gli interventi di riqualificazione energetica”. Da un punto di vista operativo come intervenite? “La nostra azienda – spiega Corradi – ha investito molto nella ricerca e nella conoscenza, si è dotata di nuovi strumenti di analisi ed ha elaborato una metodologia affinché le attività messe in campo possano arrivare ad essere certificate, in quanto riteniamo

che soprattutto nei processi di riqualificazione energetica sia determinante lavorare in qualità per ottenere la garanzia del successo finale. Le fasi di lavoro individuate iniziano con l’audit energetico, quindi si passa alla progettazione e alla costruzione dell’appalto con la relativa contrattualistica. Viene valutata la finanziabilità dell’intervento e vengono preparati i piani finanziari. Acer si occupa della direzione lavori, della formazione e dell’educazione degli utilizzatori, fino al monitoraggio post intervento. La corretta esecuzione di ognuna di queste fasi è fondamentale e concorre ugualmente a determinare il successo finale del processo di riqualificazione”. Quali linee strategiche perseguite? “Le nostre azioni – risponde Corradi – sono in linea con le recenti normative europee in tema di efficienza energetica che dettano le nuove linee guida per conseguire obiettivi ambiziosi, ma indispensabili, e sui quali ci stiamo impegnando per far sì che tutte le iniziative intraprese a livello locale su questi temi abbiano successo. In particolare la Regione Emilia Romagna con il nuovo Piano energetico regionale sta lavorando alacremente con funzioni di raccordo tra i diversi livelli, europeo, nazionale e provinciale. Di fronte all’enorme rischio derivante dalla dipendenza energetica verso paesi terzi, i costi energetici eccessivi e l’inquinamento, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, uniti in una squadra capace di fare rete, in cui scambiare idee e informazioni per realizzare progetti e fare davvero innovazione. L’efficienza energetica degli edifici rappresenta per la nostra Comunità una grande sfida da vincere e una straordinaria opportunità di sviluppo per il sistema economico e imprenditoriale”.


In collaborazione con ProgettoAbitare.it nasce un Osservatorio che monitorerà le opere realizzate sul territorio

Architettura Sostenibile in Emilia-Romagna: una selezione di progetti in mostra ad Ecocasa & Ecoimpresa Expò Nell’anno appena trascorso ha preso vita SE-R, l’Osservatorio sull’Architettura Sostenibile in Emilia-Romagna. Ogni biennio si svolgerà, mediante un apposito bando, una selezione dei migliori progetti realizzati sul territorio. In questa prima edizione sono stati valutati da una Commissione composta dai rappresentanti degli Ordini degli Architetti delle Province emilano-romagnole una cinquantina di Progetti pervenuti da tutta la regione ed i dodici selezionati saranno esposti alla manifestazione Ecocasa & Ecoimpresa

Expò 2012. Per saperne di più ne parliamo con Andrea Rinaldi, Direttore del Centro Architettura Energia della Facoltà di Architettura di Ferrara, tra gli ideatori dell’iniziativa. “SE-R – spiega Rinaldi – nasce da un’idea della Fondazione Architetti Reggio Emilia - di concerto con la Federazione e gli Ordini degli Architetti dell’Emilia-Romagna e del portale ProgettoAbitare.it realizzato da Keymedia Group srl, con la volontà di costituire un Osservatorio regionale che vada a monitorare le opere in tema di ar-

chitettura sostenibile, di più recente realizzazione e compimento. Una selezione di opere di architettura costituisce un riconoscimento per il progettista che ha pensato l’opera selezionata, con impegno e passione. Tuttavia il ruolo principale è quello di sensibilizzare la cultura dell’architettura ed ampliare gli orizzonti dei cittadini, degli amministratori, degli imprenditori, riaffermando l’importanza dell’architettura nella evoluzione della nostra società ed il ruolo sociale della professione dell’architetto.

Architettura sostenibile

Andrea Rinaldi (Fondazione Architetti Reggio Emilia Università di Ferrara) illustra l’iniziativa

Progetto per il quartiere residenziale Fornace del Bersaglio a Faenza (RA). Progetto: Cristofani & Lelli / Lelli & Associati Architettura. Un quartiere che nasce dal recupero di una vecchia fornace, dove l’intenzione è proporre un modo di abitare la campagna in un unico piano orizzontale, dove nascono diversi rapporti con il paesaggio naturale esterno. 11


Una selezione di opere di architettura che hanno come scopo precipuo la compatibilità con l’ambiente che le circonda, il benessere delle persone che le abitano e il risparmio delle risorse disponibili, assumendo pertanto un’importanza fondamentale per la conservazione del nostro ambiente e lo sviluppo della nostra società. La Fondazione Architetti Reggio Emilia – continua Rinaldi – insieme al portale ProgettoAbitare.it, ha voluto questa selezione per monitorare lo stato dell’arte dell’architettura nella Regione Emilia Romagna. Pareva necessario, al momento dell’ideazione, istituire un osservatorio che permettesse di porre all’attenzione della comunità l’importanza dell’architettura

sostenibile, in una regione dove la qualità dell’architettura come strumento d’identità culturale non può considerarsi tra le priorità politiche e di programmazione futura, e dove il concetto di sostenibilità è declinato in attuazioni normative complesse e devianti”. Ci può meglio illustrare che cosa s’intende per Architettura Sostenibile? “L’insieme dei progetti presentati – risponde Rinaldi – mostra come lo stesso concetto di sostenibilità in Emilia-Romagna rappresenti ancora un fatto episodico, dotato certamente di alcune eccellenze, ma non sia ancora consolidato come sistema di pensiero nei progettisti, negli amministratori, negli imprenditori e nei cittadini; mostra inoltre

Progetto per una casa a torre a zero emissioni di CO2 a Lesignano de’ Bagni (PR). Progetto: Simone Riccardi, Silvia Ombrellini, Alberto Mambriani. Il nuovo edificio a torre re-interpreta in chiave contemporanea, con materiali e tecniche costruttive innovative ed energeticamente efficienti, la tipologia della “casa torre” caratteristica della tradizione locale. 12

come spesso il concetto di sostenibilità sia ancora inteso come etichetta da applicare a posteriori a scelte precompiute, o come fatto puramente tecnico. L’idea di sostenibilità in architettura è spesso legata al materiale, alla tecnica od alla metodologia di calcolo energetico adottata. Il rapporto architettura e sostenibilità va invece affrontato liberandosi dalla retorica della tecnologia e della fisica tecnica, affidando al progetto dell’architettura il controllo dell’intero processo. La materia e la tecnica separate dall’architettura non sono portatrici di modernità e di progresso, mentre concentrarsi sul calcolo è il metodo migliore per annullare le idee.


metrico o alle raffinate soluzioni tecniche. Poiché l’architettura è un segno di civiltà oltre che manifestazione tangibile del patrimonio culturale della nostra comunità, c’è da augurarsi che questi progetti indichino l’inizio di una tendenza diffusa che riporti l’architettura a essere una parte importante di ciò che identifichiamo con la nostra regione. Vorrei da ultimo ringraziare i colleghi componenti del comitato di se-

lezione Walter Baricchi (Presidente), Roberto Pagani, Luca Boccacci, Sandra Losi, Piergiorgio Giannelli, Dea Biondi che hanno prestato il loro tempo per la riuscita della selezione dimostrando grande pazienza, dedizione e competenza, ed Ottavio Margini, direttore di Keymedia Group ed Alessandro Cervi della segreteria organizzativa di ProgettoAbitare.it, che hanno fornito un importante supporto e aiuto nell’organizzazione”.

Il tema è molto più ampio: come possiamo rileggere il rapporto tra l’architettura e la sostenibilità nel progetto della forma, dello spazio, del luogo. In tal senso la sostenibilità va intesa come concetto globale, ovvero l’“equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie” (rapporto Brundtland)”. Quale quindi il criterio con il quale avete selezionato i Progetti? “Sono state selezionate – risponde Rinaldi – quelle opere capaci di coniugare la qualità architettonica con un concetto di sostenibilità inteso non solo come fatto tecnologico, ma come concetto di attenzione al benessere delle persone e alla conservazione delle risorse disponibili. Pur trattandosi di opere tra loro eterogenee per dimensioni, tipologia, destinazione d’uso e per linguaggio, la semplicità è il sottile filo rosso che lega le opere selezionate. Esse ci mostrano come l’architettura pensata nella sua sostenibilità ambientale e sociale, possa esplicitarsi in forme e spazi capaci di conciliarsi con l’arte, il senso del luogo, la poesia. L’allargamento del punto di vista conferisce a queste realizzazioni un valore aggiuntivo rispetto a un semplice programma planivolu-

Progetto per una dependance per gli ospiti a Bologna. Progetto: Enrico Iascone Architetti. Questo progetto ha cercato di raggiugere l’obiettivo di sostenibilità attraverso l’uso di materiali eco compatibili, come il legno. Sono inoltre stati ottimizzati l’orientamento e la conseguente luce e ventilazione naturale, valorizzando lo spazio interno trattato in modo minimale.

Andrea Rinaldi Direttore del Centro Architettura Energia Facoltà di Architettura di Ferrara, tra gli ideatori dell’iniziativa.

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Ideato dalla Società di Ingegneria Designo Srl per conto di Cogefrin SpA

“Easy Building System” un sistema costruttivo sostenibile per un’architettura energeticamente efficiente

Architettura sostenibile

Il primo progetto realizzato è stato selezionato tra le 12 migliori opere nell’ambito del Concorso SE-R Sostenibile Emilia-Romagna Nell’attuale panorama delle costruzioni, si consolida la consapevolezza degli operatori, a dispetto delle condizioni di criticità congiunturali del comparto, della necessità di orientarsi ed adottare nuove strategie operative finalizzate al costruire sostenibile. E’ in tale contesto che nasce “Easy Building System” un sistema costruttivo ideato, definito ed aggiornato nel corso degli ultimi anni nelle specifiche caratteristiche progettuali e tecnologiche, dalla Società di Ingegneria Designo Srl (costituita dagli architetti Gianluca Cattoli ed Alessandro Gaiani), per conto della Cogefrin SpA in qualità di azienda promotrice e realizzatrice. Ne parliamo con l’Arch. Gianluca Cattoli. “ Easy Building System® rappresenta – spiega Cattoli – un innovativo

PROTOTIPO EBS. Castelmaggiore (Bo). Designo Srl (progetto architettonico, esecutivo, DL)

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approccio progettuale e costruttivo per la realizzazione di architettura sostenibile ed energeticamente efficiente. La caratteristica forse più interessante del sistema è che propone l’applicazione di innovativi criteri di architettura sostenibile in legno, per la maggior parte applicati ad edifici di taglio mono-bifamiliare, alla scala del fabbricato residenziale plurialloggio e pluripiano. Il Sistema pone una particolare attenzione al contenimento dei costi di installazione per l’applicabilità sia per iniziative immobiliari di mercato che di Social Housing. In termini progettuali, il sistema nasce – continua Cattoli – come palinsesto tecnologico di riferimento (che risolve in partenza mediante la pre-definizione a catalogo di tutte le componenti costruttive rilevanti (pilastri, travi, solai, parti-

zioni orizzontali interne ed esterne), tutte le criticità del progetto relative alla verifica sismica (NTC 2008), alla verifica della classe energetica di riferimento e alla verifica delle prestazioni acustiche del fabbricato. La scelta di optare, in controtendenza rispetto alle scelte di costruzione in legno massiccia maggiormente utilizzata per le costruzioni di questo tipo, a favore di un sistema strutturale di tipo puntiforme (utilizzando pilastri in cap e le restanti strutture di travi e solai in legno lamellare certificato), permette l’adattabilità del sistema a innumerevoli organizzazioni tipologiche e successivi adeguamenti nel tempo, nonché massima capacità espressiva per gli aspetti architettonici dei fabbricati ideati e realizzati con tale tecnologia. Il sistema di progettazione preliminare, esecutiva e costruttiva – pre-


EASY BUILDING SYSTEM Sintesi dei Principi di Sostenibilità del sistema costruttivo:

• certificazione energetica in classe A / A+ (in ragione dell’implementazione impiantistica richiesta)

• velocità di costruzione • costruzione a secco

(pilastri prefabbricati in ca, travi e solai in legno lamellare certificato, pareti in legno assemblate in stabilimento) per assicurare nel tempo la scomponibilità e riciclabilità della maggior parte degli elementi costruttivi)

• utilizzo di sistemi costruttivi e materiali che comportino basse emissioni di CO2 nei loro cicli produttivi e nelle fasi di posa in opera con riduzione delle emissioni da traffico veicolare di cantiere

• fondazioni superficiali continue (in assenza HOUSING CONTEST MILANO. Progetto EBS Easy Living, Nicola Bianchi, Federico Tranfa, Laura Pasquini, Roberto Songini, Designo Srl

di interrati) per non intaccare la vulnerabilità acquifera ed idrogeologica dei siti

• prestazioni in opera costanti e controllabili rispetto all’edilizia tradizionale

• impiantistica “facile” in termini di utilizzo e lizzazione un comparto residenziale sociale composta da n.6 edifici per un totale di 72 alloggi a Lugo di Romagna, attualmente in fase di consegna, realizzato interamente con tecnologia costruttiva EBS. Nell’ambito del bando HOUSIGN CONSTEST MILANO del 2011 n.3 progetti realizzati con tecnologia EBS sono stati selezionati con il massimo del punteggio. Infine mi preme ricordare – conclude Cattoli – la recente affiliazione di Cogefrin SpA, al Green Building Council Italia (GBC Italia). Questa scelta è finalizzata allo sviluppo dei futuri progetti residenziali in corso di definizione ed in accantieramento in conformità al protocollo LEED Home, secondo una continua prospettiva di innovazione della tecnologia costruttiva EBS rispetto alle urgenze economiche, culturali e tecnologiche più attuali”.

gestione e con alto grado di adattabilità degli impianti (in particolare riferimento al Social Housing)

previsione di schermature solari per il controllo degli apporti energetici in fase estiva

• utilizzo di legname certificato FSC

(programmi di riforestazione controllata)

Il sistema di progettazione preliminare, esecutiva e costruttiva utilizza metodologie di Building Information Modeling (BIM) per poter garantire controllo di progetto e la congruenza prestazionale della costruzione.

cisa Cattoli – utilizza metodologie di Building Information Modeling (BIM) per poter garantire controllo di progetto e la congruenza prestazionale della costruzione. Nel 2009 è stato realizzato dalla Cogefrin SpA con la supervisione progettuale e realizzativa della Società di Ingegneria Designo Srl, il primo prototipo della tecnologia costruttiva EBS, per verifica e controllo dell’intero ciclo di ideazione e costruzione in relazione alla qualità architettonica e dell’edificio, alle caratteristiche di qualità e vivibilità ambientale, alle performance tecnologiche del sistema. Il progetto – afferma Cattoli – è stato selezionato tra le 12 migliori opere nell’ambito del Concorso SE-R Sostenibile Emilia-Romagna e sarà esposto ad Ecocasa & Ecoimpresa Expò 2012. Da maggio 2011 è in corso di rea-

PARCO DEI MULINI, Lugo (Ra). Studio Conti Galegati (progetto architettonico), Designo Srl (ottimizzazione, progetto esecutivo)

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Prorogati gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici

Perché conviene ora ristrutturare la propria casa

Riqualificazione

Lo spiega, numeri alla mano, Federico Mattioli di MBI Energie

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Gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici sono stati prorogati anche per il 2012. Si tratta di un’opportunità importante, da non perdere, visto i continui tagli alle agevolazioni apportati negli ultimi tempi in conseguenza della crisi economica. Come poter utilizzare al meglio questa opportunità? Ce lo spiega l’ing. Federico Mattioli di MBI Energie (www.mbienergie.it). “La maggior parte delle costruzioni del nostro territorio – afferma Federico Mattioli – è di medio/bassa qualità e necessità di una ristrutturazione/riqualificazione che spesso si rende necessaria anche per l’età dell’edificio e dell’impiantistica. Una riqualificazione appunto che permetta di migliorare le qualità della vita sia all’interno che all’esterno delle abitazioni. Sempre più spesso – continua Mattioli – ci chiedono come risparmiare sulla bolletta di luce/ gas e migliorare il comfort all’interno delle abitazioni. La soluzione è una riqualificazione energetica dell’edificio studiata “ad hoc” sulle esigenze del cliente e sulle caratteristiche dell’abitazione. Si possono distinguere diversi interventi: dalla sostituzione del generatore di calore (caldaia) alla coibentazione dell’involucro esterno (pareti, tetti, pavimenti). Naturalmente l’impegno economico è assai diverso, ma risulta anche molto diverso il risparmio energico che ne consegue come i benefici in termini di qualità abitativa. Faccio alcuni esempi. La coibentazione di un tetto – spiega Federico Mattioli – di una palazzina nel centro del paese di Casalgran-

de, in provincia di Reggio Emilia, ha comportato una spesa di Euro 22.000 ma ha portato ad un risparmio energetico all’appartamento sottostante (di un’ampiezza di circa 100 mq) di kWh/anno 8000 (costo del kWh tutto compreso Euro 0,27) ovvero di Euro 2160 all’anno. Con gli incentivi del 55% (prorogati anche nel 2012) il rientro dell’investimento si ottiene in 4 anni e mezzo. Questo è certamente un dato importante ma ancora più importante è stato il riscontro della qualità della

vita all’interno dell’alloggio sia in estate che in inverno. Altro intervento – continua Federico Mattioli – ma assai meno oneroso, che permette però un risparmio consistente in kWh è la sostituzione del generatore di calore obsoleto (ovvero caldaie prodotte ed installate negli anni 80/90 con rendimenti pari a circa l’80/85%) con caldaie a condensazione che permettono rendimenti anche del 105%. Questo intervento può essere affrontato con una spesa di circa Euro 3.000 un risparmio medio (per un’abitazione di 80 mq costruita con le caratteristiche degli anni 70/80) di kWh/anno 1500, cioè Euro 400. L’investimento si paga così in poco più di tre anni. Faccio presente che prima o poi la caldaia

andrebbe comunque sostituita (non è eterna). Per rimanere in tema, altrettanto consigliato per poter utilizzare le energie rinnovabili sono gli interventi riguardanti i kit solari (quindi impianto solare e caldaia). Tra gli altri interventi che richiedono un cospicuo impegno economico – afferma Mattioli – ritroviamo anche la coibentazione delle pareti dell’edifico, meglio conosciuto come “cappotto esterno”. Questi interventi di solito sono consigliati in abitazioni singole. E’ un intervento risolutore non solo per evitare alte dispersioni energetiche, ma anche quando si assiste ad una persistente formazione di muffe (quindi eccessiva umidità): il cappotto esterno permette, infatti, di abbattere notevolmente il ponte termico (una discontinuità costruttiva che determina una decisa differenza tra le caratteristiche termiche di una parte costruttiva e quelle a lei circostanti). Interventi di questo tipo comportano una spesa di Euro 120 al mq di superficie disperdente ed un risparmio di kWh/anno 100 al mq di superficie disperdente (Euro 27 mq). Preciso che la superficie disperdente è quella che viene coibentata e non i mq complessivi dell’abitazione. Grazie agli incentivi, anche questo tipo di intervento è particolarmente conveniente. MBI Energie è a disposizione – conclude Mattioli – di coloro che sono interessati ad approfondire il tema della ristrutturazione/riqualificazione per individuare insieme le soluzioni più idonee anche in relazione ai costi e benefici economici”.



IDROTERMICA Triex s.n.c., in collaborazione con ATAG ITALIA, propone un impianto all’avanguardia installato nel comune di Casalgrande (RE)

Tecnologia all’insegna dell’integrazione per l’impiantistica residenziale Impianti di riscaldamento

Riscaldare integrando condensazione e solare

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“Una progettazione integrata che tenga conto di ciascuna caratteristica e necessità connessa alla realizzazione finale dell’impianto e che fornisca la soluzione più indicata per l’ottimizzazione delle risorse. “Questa è la filosofia impiantistica ATAG – afferma Andrea Avesani, responsabile ATAG per le energie alternative. Una logica fortemente legata al concetto di sistema, inteso come sinergia di tutti gli elementi che contribuiscono alla creazione del comfort per riscaldamento e sanitario, con una spiccata attenzione al rendimento globale della soluzione installata. Questa tecnologia viene da noi applicata in tutti gli edifici residenziali dalla casa singola, a quella a schiera, al condominio”. Ci può illustrare alcune applicazioni? “Certamente – risponde Avesani. Per offrire un rendimento ottimale nel rispetto dell’ambiente presso una villa bifamiliare abbiamo adottato una soluzione impiantistica con caldaia a condensazione a integrazione solare, collettori sotto-

vuoto e impianto a pavimento. Ciascuna unità abitativa è dotata di modulo termico a condensazione pre-assemblato Q Solar abbinato ai collettori con tecnologia sottovuoto ATAG serie SOLVHP30 e ad impianti a pavimento FLOOR. I nostri impianti favoriscono la creazione di un “sistema” a cascata dove le fonti energetiche alternative vengono gestite con precedenza rispetto all’utilizzo tradizionale di combustibile fossile, ottenendo così una riduzione dei consumi, un minor inquinamento ed un aumento della vita del generatore. Solamente se l’energia solare non si rivelerà sufficiente interverrà il generatore termico, cuore pulsante del Sistema ATAG. In dettaglio la soluzione Q Solar – spiega Avesani – è costituita da un boiler verticale da 380 litri a stratificazione in acciaio inox a tre scambiatori, impiantistica solare per l’integrazione totale, un generatore termico a camera stagna con scambiatore in acciaio inox e bruciatore ad irraggiamento con un elevato campo di modulazione (16%-100%), una centralina elettronica a bordo macchina per la gestione climatica delle utenze, per la produzione di ACS e per l’utilizzo dell’energia solare. Completa le caratteristiche del generatore la pompa a velocità variabile. La parte solare JODO (ATAG), è poi composta da due collettori sottovuoto serie SOLVHP, realizzati con la tecnologia heat-pipe. La scelta del collettore sottovuoto rispetto al collettore piano – specifica Avesani – è stata fatta considerando la richiesta dell’impianto, la zona d’in-

stallazione e un rendimento maggiore del 20% ottenuto grazie alle elevate proprietà isolanti del vuoto creato all’interno del singolo tubo. I collettori installati in questa realizzazione rappresentano un’evoluzione del classico collettore sottovuoto a scambio diretto, dove il fluido vettore circola all’interno dei singoli tubi: in questi collettori heat-pipe, il singolo tubo termina con una sonda calore che trasmette l’energia captata dall’assorbitore al collettore, all’interno del quale circola il liquido vettore. Anche in caso di rottura del singolo tubo, l’impianto solare continua a fornire l’energia pulita all’abitazione mentre l’elemento danneggiato può essere facilmente sostituito senza interrompere il funzionamento dell’impianto. Per ottimizzare l’impianto stesso, come si può vedere anche dall’immagine, è stato installato un equilibratore in acciaio inox ed un circolatore di rilancio grundfos magna ups 32/100 che ci permette consumi energetici veramente ridotti. All’abbinamento efficace tra il modulo a condensazione e i collettori sottovuoto, si aggiunge la scelta dell’impianto a pavimento per il riscaldamento degli ambienti che permette di trasformare tutta la pavimentazione degli edifici in corpi scaldanti aumentando notevolmente la superficie di irraggiamento del calore e diminuendo così, a parità di comfort ambientale, la necessaria temperatura di mandata fornita dal generatore. In questo modo la temperatura di ritorno dagli impianti è molto bassa e può essere integrata in maniera efficace dall’energia


LA PAROLA ALL’INSTALLATORE: IDROTERMICA TRIEX. “Dal 2008 collaboriamo con ATAG – afferma Luca Munzittu di Idrotermica Triex – arrivando oggi alla installazione di una settantina di caldaie ed alla realizzazione di una ventina di impianti complessi ed uno concentrato sul solare, nonchè diversi progetti in essere. La scelta di questo marchio è univoca: abbiamo verificato come la qualità di ATAG abbinata al supporto tecnico fornito dall’azienda che ci ha permesso di poter fare la manutenzione e l’assistenza, sia sempre la soluzione più indicata per il nostro lavoro, anche a fronte di alternative magari più abbordabili economicamente ma di qualità ben diversa, sia in termini di prodotto che di servizio. Un esempio? la scelta del prodotto Q Solar: immediata, facile, priva di ulteriori centraline e monitorata da un computer integrato”. La preferenza per questo tipo di soluzioni si estende quindi anche al post-installazione? “Certo: uno dei motivi che continuano a farci preferire ATAG è la possibilità di fare manutenzione sul prodotto senza aprirlo. Al momento dell’installazione di un

prodotto ATAG, l’azienda ci chiede la compilazione di documenti dettagliati che risultano preziosissimi al momento della manutenzione: se c’è un problema, la diagnosi del problema “si fa da sola” grazie ai parametri memorizzati; l’assistenza tecnica è inoltre sempre disponibile telefonicamente e on-line e, sfruttando l’archiviazione dei dati di ciascun impianto per accompagnarci in ogni istante nell’azione sul prodotto da revisionare, offre davvero un supporto mirato di utilità impagabile, dando così all’utente finale la garanzia e la tranquillità di un unico referente per la gestione dell’impianto”.

gratuita del sole. Il calore percepito viene trasmesso per irraggiamento, come l’energia del sole, e quindi non crea moti convettivi d’aria e di polvere all’interno dei locali”. Ed in ambito condominiale avete soluzioni? “Abbiamo al riguardo, tra le tante soluzioni – risponde Avesani – un “case history” che chiamiamo “Condominio Verde”, ovvero una residenza multiutenza costituita da 66 appartamenti, progettata e realizzata secondo i più avanzati principi della tecnologia ecologica. Come avviene tipicamente nelle residenze multiutenza, la richiesta sanitaria giornaliera è particolarmente articolata, prevedendo specifiche esigenze di apporto idrico in considerazione di una serie di parametri quali il numero di persone previste per ciascun appartamento, la contemporaneità dell’utilizzo, l’incidenza di periodi di punta, etc.. Per rispondere al bisogno indicato, ATAG Italia ha realizzato un impianto centralizzato dove confluiscono tutte le fonti energetiche, creando la precedenza per le soluzioni solari. Nel “Condominio Verde” le tecnologie solare e a condensazione funzionano dunque in completa sinergia. L’altro tassello della “scacchiera impiantistica” ATAG è la soluzione modulare a condensazione Modulo ATAG MAS480RSV. Esso è formato da 8 generatori termici a condensazione posti in cascata e gestiti direttamente dalla regolazione Supervisor che, in funzione delle richieste impiantistiche, definisce l’intervento e la modulazione delle singole caldaie”.

In alto: un particolare dell’impianto ATAG

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padiglione C Stand 41

Installatore Partner ATAG Italia TECNOLLI IMPIANTI snc

IMPIANTI TECNOLOGICI A RISPARMIO ENERGETICO VIA C. PERGREFFI, 4 - 42123 Reggio Emilia - tecnolli.impianti@libero.it T Oliverio 339.52.42.001 - T Stirparo 392.92.92.594


Soluzioni per l’isolamento termo-acustico di edifici

Fortlan-DIBI presenta Ad Ecocasa & Ecoimpresa Expò tre importanti novità Fortlan-DIBI, nota azienda reggiana specializzata in materiali e soluzioni per l’isolamento termo-acustico di edifici e apparecchiature industriali, partecipa ad Ecocasa & Ecoimpresa Expò 2012 presentando tre nuovi prodotti. Per comprendere meglio di che cosa si tratta ne parliamo con l’Amministratore Delegato Ennio Delia. “Innanzitutto – afferma Delia – mi preme sottolineare l’impegno costante dell’azienda nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali che possano migliorare le prestazioni e quindi la qualità degli ambienti in cui viviamo, all’interno di edifici esistenti o di nuova costruzione. E’ in tale ottica che presentiamo alla manifestazione tre nuovi prodotti. Il primo – spiega Delia – è un pannello che abbiamo chiamato “Zebra” per l’isolamento a “cappotto”. Il pannello è composto da due strati, due colori, e ha un duplice vantaggio. Zebra è infatti la somma dei plus di prodotto di due tipi differenti di EPS (Polistirene Espanso Sintetizzato), che accoppiati insieme su un’unica lastra offrono prestazioni straordinarie. Tutta la capacità di isolamento termoacustico di un pannello in EPS grafitato elasticizzato combinata alla duttilità e al “grip” dell’EPS bianco. Il corpo grigio elasticizzato garantisce i migliori risultati in termini di isolamento termico ed acustico. Un cappotto in EPS, infatti, ottimizza l’efficienza energetica dell’edificio e

offre un comfort abitativo superiore. Lo strato bianco facilita il lavoro dei posatori. Non ha bisogno di essere protetto in quanto non teme l’irraggiamento solare; mantiene una perfetta stabilità dimensionale; assicura una superficie ottimale per la rasatu-

ra. I due differenti strati di EPS sono accoppiati senza l’utilizzo di colla. Questo significa che Zebra mantiene inalterati i valori di traspirazione ed elasticità dei singoli componenti comportandosi meccanicamente come un singolo pannello. Ad Ecocasa – continua Delia – presenteremo anche “Ceravent”, ovvero un sistema di isolamento termico a cappotto con microventilazione.

Questa soluzione per l’isolamento termico a cappotto nasce dalla collaborazione con Panaria Group. La parete microventilata è un sistema di rivestimento esterno caratterizzato dalla presenza di una sottile intercapedine d’aria (aperta in alto e in basso) tra la faccia esterna della parete perimetrale ed il rivestimento della stessa. L’intercapedine d’aria – spiega Delia – genera un “effetto camino” in grado di provocare un moto ascensionale d’aria che disperde il vapore acqueo proveniente dagli ambienti interni. L’abbinamento del cappotto con un sistema microventilato permette di migliorare le prestazioni del sistema di isolamento e di eliminare la presenza di umidità nelle pareti. Oltre ai vantaggi del cappotto l’isolamento con parete microventilata, grazie all’intercapedine di ventilazione, agevola l’eliminazione dell’umidità eventualmente presente nella struttura verticale, aumentando il comfort degli ambienti interni e riducendo il rischio della formazione di condensa sulle superfici interne dell’edificio. Questa soluzione è quindi particolarmente indicata nelle situazioni caratterizzate dalla forte presenza di umidità nelle pareti. La terza novità che presenteremo si chiama “Armadillo”. Membrana traspirante in polipropilene armato con fibra di vetro, speciali additivi ed isolanti termoacustici, creato per resistere agli urti. “Armadillo” è facile da montare e si presta – conclude Delia – particolarmente per le Zoccolature ed i Cappotti fibrosi”.

Isolamento termoacustico

Trovano applicazione nei “Cappotti” termici

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Dal 1 gennaio 2012 sulla base del Decreto Legislativo 3 Marzo 2011, n. 28

Dal 1° Gennaio 2012 tutti gli annunci commerciali di vendita, dall’editoria, alla tabellonistica, fino ai portali web e tutti gli altri mezzi di comunicazione devono riportare l’indice di prestazione energetica dell’edificio o della singola unità immobiliare oggetto di compravendita; sarà quindi necessario far redigere l’attestato di certificazione energetica da un certificatore accreditato e poi riportare i dati in esso contenuti negli annunci pubblicati. Per saperne di più, ne parliamo con Luca Savigni di Studio Alfa (www. studioalfa.it). “L’obbligo – spiega Savigni – è sancito dal Decreto Legislativo 3 Marzo 2011, n. 28 che all’Articolo 13 stabilisce che, nel caso di offerta di trasferimento a titolo oneroso di edifici o di singole unità immobiliari, gli annunci commerciali di vendita devono riportare l’indice di prestazione

energetica contenuto nell’attestato di certificazione energetica. La norma è stata recepita dalla Regione Emilia-Romagna, così come da molte altre Regioni, con la Delibera n. 1366/2011 (“Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici”) con la quale sono approvate, inoltre, le nuove disposizioni di recepimento degli obblighi previsti dal D. Lgs. N.28 in materia di rendimento energetico degli edifici. Sino al dicembre scorso – chiarisce Savigni – l’obbligatorietà di fornire l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) riguardava solo l’atto di compravendita o locazione.

Ora, per gli edifici offerti in vendita, la situazione cambia profondamente: l’indice di prestazione energetica, infatti, può essere ricavato solo mediante una Certificazione Energetica eseguita da un professionista abilitato. Tale obbligo è già presente ed applicato in diversi Stati dell’Unione Europea”. Quali le conseguenze in caso di mancato rispetto della norma? “In Emilia-Romagna – risponde Savigni – a differenza della regione Lombardia, non sono previste sanzioni ma questo nuovo obbligo, ha l’obiettivo di far scegliere consapevolmente la propria casa ai futuri acquirenti, sapendo fin dal momento della prima selezione i potenziali consumi energetici dell’abitazione”.

Certificazione Energetica

Tutti gli annunci commerciali di vendita di immobili devono riportare l’indice di prestazione energetica

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CASA ZERO ENERGY: un progetto di ricerca realizzato da Gruppo Polo Le Ville Plus

Costruita per l’uomo, progettata per l’ambiente

Realizzata dal Gruppo Polo Le Ville Plus, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Trento e con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, Casa Zero Energy è un Progetto che riunisce anni di ricerca e l’applicazione delle tecnologie più innovative. Casa Zero Energy è stata concepita come prototipo, come migliore esempio di sintesi tra comfort, vivibilità e basso impatto ambientale. Quali le caratteristiche fondamentali della casa realizzata? Li descrive Loris Clocchiatti, Presidente del Gruppo Polo Le Ville Plus: “Il progetto è partito dallo studio bioclimatico del territorio per determinare sia la posizione della casa nel terreno, sia il suo orientamento per favorire la luce ed il calore d’inverno e per evitare il surriscaldamento in estate. L’edificio è stato progettato per non utilizzare nessun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili (fossili) ed è autonomo, ovvero autoproduce energia da fonti alternative e non inquinanti (pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore, etc.). La casa, quindi, non è allacciata alla rete del gas metano. Nel portico dell’abitazione – continua Clocchiatti – per le auto è stata realizzata la presa di corrente predisposta per la ricarica della macchina elettrica. Casa Zero Energy quindi può produrre anche l’energia necessaria

per caricare l’automobile a costo zero. Il sistema costruttivo – spiega il Presidente Clocchiatti – utilizzato per Casa Zero Energy è quello brevettato da Gruppo Polo Le Ville Plus che utilizza solo legno e materiali naturali: una struttura portante di travi e pilastri in legno lamellare.

Tale sistema sfrutta la flessibilità e la capacità di dissipazione di energia del legno e garantisce la massima continuità strutturale antisismica. Le pareti sono “leggere”, realizzate da pannelli in legno ed elementi isolanti; verso l’interno hanno un isolamento in fibra di legno naturale, mentre nella parte esterna sono interamente ricoperte dal rivestimento in sughero, il miglior isolante

in natura. Non si è utilizzato alcun trattamento o vernice tossica per tutelare la salubrità dell’ambiente. Il tetto verde o “tetto-giardino” permette – continua Clocchiatti – di avere, inoltre, una copertura estremamente isolante, protetta dall’aria e dall’acqua, resistente al vento e al fuoco. Tutta l’acqua piovana viene raccolta in un’apposita vasca dotata di un sistema di filtraggio e viene utilizzata per l’acqua degli scarichi del wc, per la lavatrice, per l’irrigazione dell’orto e del giardino come anche per l’acqua del laghetto balneabile. Grazie ad un avanzato sistema domotico vengono percepite le variazioni di luminosità, temperatura, umidità, ecc. per attivare in modo autonomo l’accensione e la regolazione di riscaldamento, climatizzazione, apertura e chiusura degli infissi, nonchè garantire così il massimo del comfort abitativo ed un notevole risparmio energetico. Una particolare cura nel design esalta, poi, la bellezza dell’edificio. Casa Zero Energy – conclude Clocchiatti – è stata curata in ogni dettaglio e concepita per essere un tutt’uno tra interno ed esterno, tra edificio e natura”.

Ricerca & Progettazione

E’ la migliore sintesi tra comfort, vivibilità e basso impatto ambientale

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L’intervento sarà realizzato a Casalgrande (RE)

Come costruire Villette “a schiera” ad alta efficienza energetica ed in Classe A

Bioedilizia

Saranno costruite da A.C.M srl sulla base di un progetto del CCDP

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Un nuovo progetto residenziale ad alta efficienza energetica che prevede la costruzione di quattro villette a schiera certificate in classe A sarà realizzato a Villalunga di Casalgrande, in Provincia di Reggio Emilia. Per come concepito, può essere preso a riferimento per tipologie costruttive di questo genere. La progettazione è stata studiata dall’Architetto Enrico Termanini del CCDP (Centro Cooperativo di Progettazione), la costruzione sarà eseguita dall’impresa A.C.M srl. Ad illustrarci l’intervento è Carlo Amarossi titolare dell’Impresa Costruzione A.C.M. srl. “Il progetto mira innanzitutto – afferma Amarossi – a realizzare un edificio a basso impatto ambientale capace di incidere in quantità minimale sul territorio rispetto ad un edificio tradizionale. Si è tenuto conto infatti dei criteri cari alla Bioedilizia finalizzati a garantire da un lato un ottimale comfort interno e dall’altro una riduzione drastica

dei consumi sia in campo energetico che idrico. Le quattro villette a schiera – spiega Amarossi – si inseriscono nel contesto urbano ed ambientale circostante con un’attenzione particolare ai temi dell’orientamento, della luce naturale, dell’esposizione ai venti e

Carlo Amarossi – è stata posta all’involucro e alla scelta delle stratigrafie murarie di progetto, le quali contribuiranno a soddisfare pienamente i requisiti imposti dalla nuova normativa regionale sul risparmio energetico degli edifici (D.A.L. 156/2008 e s.m.i) e, anzi, a rag-

delle visuali da valorizzare. Lo studio dell’irraggiamento solare locale ha contribuito alla determinazione della scelta ottimale dell’orientamento dell’edificio che permetterà di sfruttare l’energia gratuita captabile sia nell’ottica di risparmio energetico che di illuminazione naturale. Particolare attenzione – continua

giungere un indice di prestazione energetica particolarmente basso, inferiore a 40 kWh/m2q (EPtot), corrispondente a una classe energetica (sia secondo il sistema di certificazione energetica della Regione Emilia Romagna che secondo quello, volontario, del circuito Casa Clima). Più precisamente, le due villette di testa (est o ovest) avranno un indice


ce di produrre acqua calda per sono ridotte in modo da diminuire di prestazione energetica pari a 2 usi sanitari gratuitamente anche le dispersioni termiche invernali. circa 33 kWh/m q (EPtot). nel periodo estivo sfruttando una La struttura portante del fabbricato Gli isolanti termici ed acustici sarà così realizzata: struttura in c.a. tecnologia innovativa e rientrando previsti in progetto – specifica a “telaio” (fondazioni, travi e pilaa pieno titolo in tutte le indicazioni Carlo Amarossi – al fine di otstri), solai latero-cementizi (primo, relative alle fonti rinnovabili. Vertenere buoni risultati dal punto secondo e terzo solaio), solaio di ranno realizzati impianti radianti di vista dell’isolamento termocopertura inclinata (copertura del a pavimento-soffitto con controllo acustico, sono, per quanto pospiano secondo-sottotetto) con strutdell’umidità negli ambienti stessi. sibile, di derivazione naturale tura portante in legno. La Ventilazione Meccanica Cone sono tutti certificati secondo i È previsto, perlopiù, l’utilizzo di trollata (VMC) garantirà il ricambio criteri di bioedilizia. In particolare materiali d’aria con “naturarecupero li” e che, di calocomunre per que, conrendere feriscano l’abitazioalle ne ancora strutture più comopache fortevole. un’ottima E ’poi permeaprevisto bilità al sulla vapore copertura e quindi dell’edificonsencio, nella tano falda all’invorivolta lucro edisviluppo progettuale: verso sud, CCdP (Centro Cooperativo di Progettazione soc. coop., Reggio Emilia, www. ccdprog.com ) lizio, pur un’imarch. Enrico Termanini garanpianto fotendo un tovoltaico idoneo destinato coeffialla prociente di duziotrasmitne di tanza energia termica, elettrica di “respicon una rare” e potenza compennominale sare le pari a 1 oscillakWp per zioni di ciascuna concenunità abitrazione di umidità relativa intertativa che può essere ampliato. La gli isolanti utilizzati in copertura na. A est e ad ovest l’involucro superficie di copertura di ciascuna saranno della tipologia certificata edilizio sarà “protetto” da parete unità abitativa, infatti, permette di da ICEA secondo gli standard per ventilata in lastre trafilate di gres raggiungere una potenza di picco la Bioedilizia predisposti da ANAB ceramico che contribuiranno a mipari a 7 kwp. Da ultimo – conclude (Associazione Nazione di Architetgliorare il comfort interno nonché tura Bioecologica) e da Natureplus Amarossi – visto l’importanza semla “salute” della struttura esterna pre maggiore della risorsa acqua (ente di certificazione per prodotti dell’edificio. A sud sono previste è stata prevista una cisterna per il a basso impatto ambientale della grandi aperture sui locali abitati recupero delle acque meteoriche Germania). con sistemi di protezione dal sole a fini irrigui e verranno introdotte Circa l’impiantistica, continua estivo quali profondi sporti (balcole cassette wc a doppio flusso e Amarossi, il fabbricato sarà dotato ni), “spallature”, “brie-soleil” (fran- di pompa di calore aria acqua lavandini e docce con riduttori di gisole). Mentre a nord le aperture flusso e di portata. reversibile (caldo/freddo) capa27



IRS porta in fiera i suoi prodotti con il nuovo “Brand“

FRAME&YOU presente ad Ecocasa & Ecoimpresa Expò con importanti novità Per il secondo anno consecutivo IRS, nota azienda reggiana che da oltre trent’anni è presente sul mercato, torna a Ecocasa & Ecoimpresa Expò dopo l’ottimo successo dell’edizione 2011. L’azienda porta nuovamente in fiera il suo brand FRAME&YOU ed annuncia importanti novità dal punto di vista produttivo. Per saperne di più ne parliamo con il Direttore Tecnico Emiliano Bonini: “Saranno due le grandi novità – afferma Bonini – che presenteremo alla manifestazione e che si aggiungono alla nostra articolata produzione di serramenti in PVC quali finestre, portefinestre, sistemi scorrevoli, cassonetti e chiusure oscuranti (scuri e persiane). La prima novità è un serramento in PVC, con incollaggio strutturale della vetrata, dalle grandi prestazioni termiche in termini di valore nodo/telaio, con un rivestimento in alluminio sulla facciata esterna. Questo ne determina un perfetto accoppiamento di tonalità, soprattutto nell’ambito degli edifici del terziario, oltre ad un miglioramento anche dal punto di vista strutturale e di comfort. Questo nuovo investimento è perfettamente in linea con la “mission” che IRS sta perseguendo, ovvero il costante miglioramento ed ampliamento della gamma produttiva mantenendo saldi quelli che sono i “credo” che in questi anni hanno contraddistinto la nostra produzione. La seconda novità – continua Bonini – è il nuovissimo prodotto “Libra” realizzato da MAICO e presentato in anteprima assoluta al “klimahouse

2012” di Bolzano. Si tratta di una struttura modulare, progettata anche con il contributo della nostra azienda - per posare serramenti ed oscuranti all’insegna del risparmio energetico. Trova applicazione – spiega Bonini – sia come controtelaio per il serramento, che come cassonetto per tapparelle o frangisole motorizzati. Ma può anche essere entrambe le cose insieme. Ed in futuro servirà anche per montare le persiane. Qualsiasi forma questa struttura modulare assuma, una cosa è certa: Libra di Maico risolve il problema dell’isolamento nel foro

finestra. Sia isolamento termico (la trasmittanza del cassonetto è 10 volte più bassa rispetto a un comune cassonetto con coperchio spesso 1,5 cm), sia isolamento acustico (grazie a un abbattimento fino a 48 decibel). Non solo: una finestra posata con Libra fa risparmiare il 45% di energia per il riscaldamento e il raffrescamento, rispetto alla stessa finestra posata con metodo tradizionale. Libra sarà visibile ad Ecocasa & Ecoimpresa Expò all’interno del nostro stand. In Fiera, conclude Bonini, vi sarà nuovamente uno spazio dedicato ai sistemi di posa e ai materiali. L’attenzione al progetto di posa contraddistingue la nostra azienda e ci ha permesso di poter essere recentemente selezionati in tre grandi progetti di nuova costruzione in edifici residenziali ad altissima efficienza energetica.

Serramenti

“Libra” di Maico: la soluzione per l’isolamento nel foro finestra

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Sono previsti dal decreto applicativo Dpr 59/09

Gli obblighi sul trattamento dell’acqua per favorire il risparmio energetico

Trattamento acqua

Marco Piccinini (Romani & C ): un provvedimento utile che riduce i costi e favorisce l’ambiente

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La maggior parte degli impianti termici di riscaldamento utilizza l’acqua come fluido termovettore all’interno di un circuito chiuso; questo circuito trasporta il calore agli elementi terminali dell’impianto termico i quali diffondono il calore in ambiente. In tutti gli impianti termici l’acqua, sulla base delle sue caratteristiche, può essere responsabile di fenomeni di corrosione e incrostazione che coinvolgono tutti i componenti dell’impianto: dal generatore (caldaia), alle valvole di regolazione e manovra, agli elementi terminali dell’impianto come piastre o pannelli radianti, radiatori, ventilconvettori e tubazioni. Si riducono, così, i propri diametri utili con conseguente calo della portata di acqua. Ricordiamo che lo spessore di solo un millimetro di calcare provoca una perdita di efficienza del 7-8% ed un aumento del combustibile di circa il 3%. Proprio per ottenere un risparmio energetico degli impianti termici, preservando le apparecchiature installate da incrostazioni e corrosioni, è intervenuto Il DPR 59/09 che si applica a edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni in generale. A spiegarci cosa occorre fare è Marco Piccinini della ditta Romani di Reggio Emilia: “Il DPR n. 59/09 – afferma Piccinini – è una legge molto utile che si proietta, da un lato, nel futuro per proteggere l’ambiente e, dall’altro, sull’aspetto economico in quanto ci consente di risparmiare costi. E’ opportuno quindi rispettare il suo dettato. Il DPR n. 59/09 prescrive di effettuare un corretto trattamento e condizionamento dell’acqua per gli impianti igienico sanitari per la produzione e distribuzione dell’acqua

calda, nonché per l’acqua in circolazione nell’impianto di riscaldamento ad acqua calda. Gli apparecchi che occorre installare – spiega Piccinini – per rispettare il DPR 59/09 sono, nel caso di acque aventi una durezza totale pari o inferiore a 25°fr un filtro di protezione autopulente batteriostatico, un misuratore per dosare all’acqua i sali minerali in grado di proteggere gli impianti dalle incrostazioni calcaree e dalle corrosioni. Per gli impianti di riscaldamento serve poi installare un filtro defangatore/ chiarificatore tramite il quale è anche possibile aggiungere all’acqua in circolazione il condizionante prescritto. Nel caso di acqua avente una

durezza superiore ai 25°fr occorre – continua Piccinini – possibilmente installare un addolcitore tramite il quale si regola la durezza dell’acqua greggia a 15°fr (durezza ideale per tutti gli usi domestici). Scegliere bene questi prodotti da installare è fondamentale. Noi abbiamo scelto la gamma di prodotti della Cillichemie, azienda leader a livello mondiale nel trattamento acqua, presente sul mercato da oltre 40 anni. La filosofia di Cillichemie – conclude Piccinini – si sposa con la nostra in quanto, da sempre, persegue la continua ricerca e innovazione nonché la qualità dei prodotti e del servizio.


Variazioni sostanziali sulla base della tipologia e della qualità del materiale utilizzato

Impianti fotovoltaici: la potenza, le prestazioni ed il rendimento condizionano il “ritorno” dell’investimento La decisione di realizzare un impianto fotovoltaico segue spesso un’analisi economica e finanziaria dettagliata dell’investimento, che comprende l’energia producibile, i ricavi, i costi, ecc. Per fare questo occorre conoscere e prendere in considerazione vari fattori: quanto può produrre l’impianto, i costi finanziari, i costi di manutenzione, gli incentivi, ecc. Approfondiamo l’argomento con Alessandro Fantini di SEI srl un‘azienda che si occupa di fotovoltaico sin dagli inizi dello sviluppo di questa tecnologia. “In S.E.I – spiega Fantini – abbiamo avuto la fortuna di vivere l’evoluzione del mondo fotovoltaico nel suo complesso. Da subito abbiamo compreso quanto fosse importante in questo settore l’individuazione di componenti di qualità identificabili magari tramite test pregressi, realizzati da enti appositi ma anche, con un minimo di specifica attrezzatura, all’interno delle stesse aziende installatrici. Da questi molto dipendono l’effettiva potenza e le prestazioni dell’impianto. Nonostante ciò capita spesso che questi aspetti vengano trascurati. In passato, su richiesta di diversi Enti, proprio in virtù della nostra esperienza sulle energie rinnovabili ed in particolare sul fotovoltaico, ho svolto docenza in corsi di formazione per installatori, e sulla qualità dei componenti ho sempre posto l’attenzione. A distanza di anni – continua Fantini – mi sono reso conto che i miei consigli non sono assolutamente stati presi in considerazione; molti concor-

renti propongono infatti moduli e/o inverter basandosi esclusivamente sull’economicità del loro acquisto senza preoccuparsi di capire o valutale se, da un punto di vista tecnico possano giustificare la sostenibilità dell’investimento da parte del cliente finale. Non dimentichiamoci che un impianto fotovoltaico che accede al meccanismo di finanziamento in Conto Energia deve garantire prestazioni

zione dati sia elettrici che meteorologici indispensabile per la determinazione delle prestazioni dell’impianto stesso. Siamo in una fase iniziale del test ma posso anticipare che le prime parziali elaborazioni fatte evidenziano già la veridicità di quanto andiamo sostenendo da sempre.

Impianti fotovoltaici

S.E.I. srl realizza un impianto “pilota” sperimentale per verificare i rendimenti

Particolari dell’impianto

adeguate almeno per venti anni. Per avvalorare le mie indicazioni in S.E.I. abbiamo deciso di dimostrare con valori numerici inopinabili quanto andiamo divulgando da tempo, tramite la realizzazione di un impianto sperimentale pilota da 19,906kWp costituito da 10 mini impiantini da circa 2kWp realizzati appositamente con marche di moduli ed inverter diversi. Il tutto – spiega Fantini – è collegato ad un apparato di acquisi-

Invitiamo pertanto – conclude Fantini – i professionisti del settore, interessati alla realizzazione di impianti fotovoltaici e chiunque sia un appassionato del settore delle rinnovabili, a farci visita in azienda. Saremo onorati di presentare il nostro progetto e di confrontarci, anche in modo critico, sui dati acquisiti, dati che in parte possono comunque essere visionati anche sul nostro sito internet www.seielettrotecnica.com”.

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Presentate al Made Expò di Milano

Nuove case ecologiche “Classe A” made in Reggio per guardare al futuro

Bioedilizia

Prende forma il progetto che ha coinvolto il sistema CNA – Reggio Emilia

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Prestazione energetica “classe A” Casaclima, edificio composto all’80% da materiali riciclabili, utilizzo di energie rinnovabili quali fotovoltaico e termico, struttura altamente antisismica e resistente al fuoco, tempi di costruzione brevissimi. Che cos’è? E’ il nuovo modulo abitativo prefabbricato ad elevata efficienza energetica presentato al Made Expò da Luxferov Nuovo Corso, azienda di Carpineti (RE), e da Koinos, consorzio CNA per il facility management. Un impegno all’insegna dell’innovazione, del progresso e del rispetto dell’ambiente che si è tradotto in una proposta abitativa all’avanguardia che ha spopolato al Made Expò di Milano nell’ottobre scorso: una proposta che cambierà la concezione dell’abitare. “Funzionalità, energie rinnovabili e innovazione, anche nel design, sono le parole chiave che guidano questo progetto – spiegano Mario Belloni e William Pifferi, titolari di Luxferov Nuovo Corso – grazie all’instancabile ricerca condotta dagli esperti, la nostra azienda, in partnership con Koinos, sta rilanciando il nome dell’Appennino reggiano in tutto lo Stivale e ben oltre, con soluzioni davvero interessanti anche nel rapporto qualità-prezzo”.

“L’avventura dei nuovi moduli abitativi ecologici è iniziata da poco ma ha già trovato numerose conferme – asserisce Tristano Mussini, presidente di CNA Reggio Emilia – siamo convinti che la strada della casa eco-sostenibile sia quella giusta”. E’ una casa ecologica tutta da scoprire quella progettata da Luxferov Nuovo Corso e sostenuta da Koinos,

Questi gli impianti presenti: pompa di calore aria-acqua, caldaia elettrica con accumulo di acqua calda, ricambio d’aria forzata con recuperatore di calore, riscaldamento e raffrescamento a pavimento, impianto elettrico e impianto idrico sanitario. Anche l’architettura del modulo ha richiesto un grande ed approfondito studio. La struttura portante è

alimentata dai pannelli Luxferov che funzionano sia come pannelli fotovoltaici che come pannelli solari termici, generando una potenza capace di rendere autosufficiente il modulo. Ma non è tutto. La dotazione del modulo prevede involucro in lastre ceramiche e impiantistica integrata che consente all’edificio di produrre più energia di quanta ne consumi.

costituita da travi e pilastri tagliati a misura in stabilimento, quindi montati a secco in loco per una maggiore velocità e pulizia di esecuzione. Le pareti laterali e la copertura sono realizzate con tamponamento a sandwich composto da cartongesso, intercapedine per impianti, struttura portante con interposto isolante, lastra di ceramica, intercapedine per ventilazione e lastra ceramica.


Spedizione reggiana Gasherbrum 2011

I Pannelli fotovoltaici di CNA Koinos e Luxferov Nuovo Corso sulla vetta del K4 Ultraleggeri e di piccole dimensioni, hanno dato un contributo fondamentale al successo dell’impresa CNA e realizzati da Luxferov, azienda produttrice di pannelli solari dell’ Appennino reggiano. I pannelli dati in dotazione alla spedizione possono fornire fino a un massimo di 30 watt utili di energia elettrica per l’utilizzo degli strumenti di comunicazione necessari alla buona riuscita dell’impresa: telefoni satellitari, portatili e, durante il giorno, piccoli apparecchi elettrici. Gli studi condotti da Luxferov hanno cercato di fornire un’apparecchiatura che raggiungesse il massimo grado di funzionalità, leggerezza e piccole dimensioni. Il risultato sono pannelli da 2,5 Kg l’uno con dimensioni, chiusi, di 40x35 cm, realizzati utilizzando 12 celle monocristalline. “Se il K4 è stata la sfida di Silvetti e compagni – commenta il presidente provinciale di CNA Tristano Mussini – la sfida di Koinos e Luxferov è la pro-

UNA PARTNERSHIP STRATEGICA PER LA GREEN ECONOMY Innovazione, risparmio energetico, compatibilità economica, rispetto per l’ambiente e valorizzazione del territorio sono al primo posto nei pensieri sia di Luxferov Nuovo Corso, azienda produttrice di pannelli solari dell’Appennino reggiano, sia di Koinos, Consorzio CNA per il facility management. Questo ha prodotto una naturale intesa, sfociata quasi un anno fa in un importante accordo commerciale che ancora oggi continua a dare risultati concreti per la soddisfazione del presidente di Koinos, Tristano Mussini, e dei titolari di Luxferov Nuovo Corso Mario Belloni e William Pifferi. L’intesa prevede l’impiego di tutte le risorse di conoscenza, esperienza e rete di relazioni di Koinos per far conoscere e commercializzare i pannelli solari prodotti dalla ditta reggiana sul territorio dell’EmiliaRomagna e nel contempo l’impegno di Luxferov per un continuo miglioramento dei propri prodotti ed un aggiornamento delle risorse e delle conoscenze dei tecnici e degli esperti di Koinos.

Fotovoltaico

K4 è il suo nome originario, ma sulle carte lo si trova come Gasherbrum 2, che in lingua Baltì significa “Muraglia scintillante”. A dirimpetto di K2 e Broad Peak nel Karakorum pakistano, il K4 è una montagna di 8.035 metri, la tredicesima degli ottomila. Ebbene, tra ghiacciai e crepacci, tra pernottamenti in tenda e pasti arrangiati in campo, a favorire la scalata della spedizione reggiana Gasherbrum 2011 portata a termine nell’Agosto scorso c’erano anche i pannelli fotovoltaici forniti da Koinos

mozione delle energie rinnovabili. I pannelli fotovoltaici, leggeri, compatti e funzionali, si sono rivelati essenziali compagni di viaggio nella risalita di una montagna tra le più alte, e siamo fermamente convinti che possano ugualmente esserlo nella quotidianità”.

LUXFEROV S.r.l. Via San Prospero, 33 42033 Carpineti (RE) Tel. 0522.718054 info@luxferov.it 33





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