Giornale delle Imprese

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periodico d’informazione aziendale edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena

anno IV Gennaio 2012 COngiuntura

ECONOMIA

MAFIE

Crescita del PIL dello 0,9% nel 2011 per l’EmiliaRomagna

Cresce l’export per l’industria ceramica. Flessione per il mercato nazionale

Dal dossier di “Libera informazione”: 8.500 vittime di usura in Emilia-Romagna

Il servizio a pagina 8

Il servizio a pagina 8

Il servizio a pagina 7

Editoriale

C’era una volta il welfare... e la concertazione di Ottavio Margini Per anni l’attenzione verso le politiche sociali ha costituito un vanto per l’Italia, anche nei confronti di molte nazioni avanzate. Quando si parla di politiche del lavoro, previdenziali, sanitarie - insomma, di politiche sociali - il confronto ed il dibattito era d’obbligo. Lo Stato Sociale è stato un cardine importante per il nostro Paese, sostenuto a “spada tratta” da più parti a livello politico, mediatico ed ovviamente sindacale. Ad un tratto questo principio fondamentale sembra vacillare, e molti di quelli che lo aveva sostenuto rimangono - sindacato a parte - quasi in silenzio. Be’ un po’ ci meraviglia! Sembra possibile intervenire ora sulle norme e modificarle in modo unilaterale, per dirla con un termine “sindacale” di altri tempi. E molto ci meraviglia quanto accaduto in questo 2011, nel giro di pochi mesi. Un anno che, fino a giugno, era caratterizzato da una fase di stagnazione ma orientato al positivo, così come evidenziavano tutti i rilevamenti e le stime degli organismi e centri studi più autorevoli. Non mi sembra di ricordare fino al giugno scorso grida d’allarme, avvisi che l’Italia era sull’orlo del precipizio. La crisi del debito era vissuta con moderata tranquillità come fattore strutturale del sistema Italia. Ciò che era al centro del dibattito erano semmai la questione giustizia, le vicende di una certa Ruby, eccetera eccetera. - Continua a pag. 23 -

In primo piano

Dopo la tempesta finanziaria

Imprese & pensare positivo: voglia di riscossa Unire gli sforzi per un 2012 migliore

Gennaio 2012 IMMOBILI INDUSTRIALI

Trend stabille per il mercato regionale

Il servizio a pagina 19

MANAGER

Cisita Parma: concluso progetto per dirigenti d’impresa Il servizio a pagina 11

RICERCA

Reggio Emilia Innovazione realizza meeting con gli Organismi Notificati Europei

Il servizio a pagina 10

FORMAZIONE

IFOA presenta quattro nuovi corsi

è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la Tua azienda

Il servizio a pagina 9


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IMPRESE & PENSARE POSITIVO

Gli auspici e le riflessioni di imprenditori e “Il nostro Paese si ritrova come dopo Caporetto, ma oggi come allora inizia la fase della riscossa”

GIUSEPPE ALAI Presidente Confcooperative Reggio Emilia Giuseppe Alai: “Per il 2012 non possiamo che augurarci che finalmente si prenda pienamente coscienza del valore e del potenziale insito nell’esperienza cooperativa. E’ una realtà che grazie alla sua flessibilità ha resistito meglio di altri alla crisi e ha continuato a garantire lavoro e occupazione, ma sulla quale si sono determinati pesi (e quelli fiscali ne sono un esempio) che ne limitano l’azione e introducono rischi di snaturamento. Spero che il prossimo anno - e questo sarà il nostro impegno - consenta di affermarne il valore come straordinaria risorsa per i nostri territori e le nostre comunità sia in termini economici che sociali”.

MARCO ARLETTI Amministratore delegato di Chimar SpA.

Marco Arletti: “Sarà un anno difficile, gli scenari sono preoccupanti, ma dobbiamo avere la consapevolezza, di avere agito su tutte le leve che vengono definite oggi come la ricetta per crescere: organizzazione della produzione, green economy e riduzione dell’impatto ambientale, innovazione di prodotto e processo, investimenti in energie rinnovabili e sulla sicurezza sul lavoro. Se sapremo trasmettere questo al mercato, raggiungeremo anche gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti per il 2012”.

CESARE AZZALI Direttore Unione Parmense degli Industriali Cesare Azzali: “Il mio augurio è che i giovani imprenditori si rendano conto che ancora una volta il nostro Paese si ritrova nelle condizioni in cui versava dopo Caporetto. Allora i nemici del Paese erano in carne ed ossa e non avevano la forma dei mercati finanziari, ma oggi come allora inizia la fase della riscossa, nella quale a ciascuno è chiesto di impegnarsi con convinzione e competenza per riaffermare il ruolo economico, politico, sociale e culturale del Paese”.

“Occorre rafforzare il lavoro di squadra a favore di un territorio che tutti dobbiamo concorrere a sviluppare”

ENRICO BINI Presidente Camera di Commercio di Reggio Emilia Enrico Bini: “L’auspicio della Camera di Commercio per il 2012 è che Istituzioni, Associazioni di categoria, soggetti economici e sociali sappiano rafforzare ed affinare il lavoro di squadra già in essere a favore di un territorio che tutti dobbiamo concorrere a sviluppare, tutelare e promuovere. A questo augurio corrisponde l’impegno della Camera di Commercio a consolidare il suo ruolo di “casa delle imprese” e punto di riferimento in materia di legalità, di tutela e valorizzazione del “saper fare” reggiano”.

FRANCO BONI Presidente Fiere di Parma

Franco Boni: “Il maggior auspicio per il 2012 è che il nuovo Governo riesca ad

“Il punto di partenza è la persona, l’io di fronte alla globalizzazione appare il più fragile ma invece è il più forte”

operare per la salvezza e la modernizzazione del Paese. Per una rinnovata crescita, spero che ci impegneremo tutti per un ritorno alla centralità del lavoro. Ad esempio, occorre far capire, alle nuove generazioni, la differenza tra cultura e attività lavorativa: diploma o laurea non potranno più garantire un “posto”, una professione adeguata, secondo i vecchi schemi. I giovani dovrebbero diventare, in parte, colti e apprezzati artigiani, o specializzati in servizi innovativi”.

raggiungere una sufficiente ‘massa critica’, e costituendo un sistema condiviso di obiettivi e risorse: premesse fondamentali per essere competitivi nei mercati internazionali”.

MAURO CARRETTI Presidente Studio Alfa Srl

CRISTINA CARBOGNANI Presidente CONFAPI PMI Reggio Emilia Cristina Carbognani: “Per poter pensare positivo, in questo inizio del 2012, serve lavorare tramite strategie chiare che mirino a obiettivi concreti, in grado di traghettarci fuori da questa lunga fase di crisi. Fare innovazione, per le PMI del nostro territorio, rappresenta infatti ormai una sfida troppo onerosa e rischiosa, se intrapresa dalla singola impresa. Diventa quindi necessario muoversi verso un obiettivo di ampio respiro, stringendo alleanze strategiche e accordi di collaborazione per

Mauro Carretti: “E’ proprio in questi momenti di profonda crisi, che definirei non solo economica-finanziaria ma anche sociale, che ognuno deve fare la propria parte dando il meglio di sé per contrastare gli effetti andando verso il miglioramento. Sono convinto che le nuove idee contribuiscano alla crescita anche se, in questi tempi diventano più difficili nella loro applicazione. E’ con questo spirito che tra i nostri progetti abbiamo dato priorità all’ottimizzazione e razionalizzazione della gestione aziendale, sia a livello organizzativo che tecnologico per ridurre gli sprechi ed i costi energetici. Un impegno ed un auspicio per il 2012 rivolto a rafforzare l’Azienda con un impatto positivo sull’ambiente, sulla qualità del prodotto e sulle condizioni di lavoro”.


IMPRESE & PENSARE POSITIVO

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manager dell’economia emiliana per il 2012 “Occorre la consapevolezza di dover agire su tutte le leve che vengono definite oggi come la ricetta per crescere”

SIMONA CASELLI Presidente Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli: “Davanti al 2012 mi chiedo che fortuna avrebbe oggi il venditore di almanacchi di Giacomo Leopardi. Tutti siamo convinti che l’anno a venire non sarà felice, ma non per questo dobbiamo abbandonarci alla deriva del pessimismo, che tra l’altro non è propria della storia e dello spirito cooperativo. Per esempio: dalla crisi emergono segnali che indicano nella cooperazione una forza sociale ed econo-

“Si riaccenda nel 2012 quella scintilla della passione per il fare che è stata l’anima del miracolo italiano”

mica in grado di attraversare un mare tempestoso. Tra gli economisti più noti ci spiega Carlo Borzaga nel presentare il recentissimo rapporto Euricse sulla cooperazione italiana - è stato il Nobel Joseph Stiglitz a riconoscere che nel passato si è data troppa rilevanza al solo modello dell’impresa volta alla massimizzazione del profitto e che è ora necessario prendere atto che esso non ha funzionato e che c’è anche bisogno di modelli d’impresa diversi, in particolare d’imprese cooperative e senza finalità di lucro. Ma molto simile è anche il pensiero di Elinor Ostrom, Nobel per l’economia nel 2009. Per me, ma specialmente per la cooperazione, sono auspici positivi. E non è affatto un caso che le Nazioni Unite abbiano dichiarato il 2012 Anno internazionale della cooperazione. Quindi il prossimo anno sarà per noi comunque un anno ricco di iniziative”.

“Occorre una continua riorganizzazione delle imprese volta a collocarle nella giusta dimensione”

Vinceremo! E gli Italiani? Che peccato!! E se cambiassero? No!!”.

PAOLO FANTUZZI

ROBERTO GARULLI

Amministratore delegato Modena Fiere

Presidente Studio Garulli Insurance Broker Srl

Paolo Fantuzzi: “L’EmiliaRomagna è da sempre terra di imprese operose e lungimiranti: queste caratteristiche intrinseche nel territorio devono essere uno stimolo per guardare al futuro con fiducia. Mi auguro che le manifestazioni fieristiche modenesi in calendario per il 2012 riescano ad intercettare le reali esigenze del mercato e possano fornire un significativo contributo alla crescita economica regionale”.

Roberto Garulli: “La mia Italia: un auspicio o un sogno? La mia Italia Orgogliosa La mia Italia Concreta La mia Italia Vittoriosa La mia Italia Bella La mia Italia Romantica La mia Italia Imbattibile e Solidale La mia Italia da invidiare La mia Italia da amare E chi li vede i tedeschi, i francesi e gli inglesi…..? Forza e, tutti insieme, pensando positivo e operando con qualità e innovazione

STEFANO LANDI Presidente Gruppo Landi Renzo SpA

Stefano Landi: “Proprio in considerazione del difficile contesto economico, appare evidente come solo elementi di discontinuità rispetto al passato possano essere volani di una possibile ripresa. Occorrono dunque riforme strutturali, in grado di rispondere alle esigenze di un


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IMPRESE & PENSARE POSITIVO

Dinamismo, creatività e voglia di intraprendere “Ognuno deve fare la propria parte dando il meglio di sé per andare verso il miglioramento”

mondo che è molto cambiato, anche solo rispetto a tre anni fa. Il lavoro è gravato da una fiscalità eccessiva, con impatti sia sull’imprenditore che sul lavoratore; l’eccessiva burocrazia ingessa di fatto molte attività produttive; le infrastrutture sono evidentemente da rinnovare o implementare; infine la tutela dell’ambiente, concetto che mi è particolarmente familiare, visto il settore in cui opera l’azienda di cui sono Presidente: la green economy è in grado, in modo trasversale, di sviluppare nuove opportunità, rappresentando un esempio di quella discontinuità cui facevo riferimento poc’anzi. Ma la crescente attenzione alla possibile sinergia tra impresa e ambiente non può e non deve restare isolata: occorre che l’intero sistema Paese, quindi l’insieme di istituzioni, imprenditori e forze sociali, vada coeso nella stessa direzione, nel solco di riforme sostanziali. Nel mondo non mancano esempi di questo tipo e sarebbe davvero un peccato che le eccellenze italiane non possano esprimersi anche a casa propria.

“Per poter pensare in positivo serve lavorare con strategie chiare che mirino ad obiettivi concreti”

Come afferma Jeremy Rifkin nel suo ultimo libro, “La Terza rivoluzione industriale”, la convergenza di nuove fonti energetiche e di nuovi mezzi di comunicazione ha prodotto i primi due cambiamenti epocali a livello socio-industriale: come non auspicare che debba essere così anche nell’era delle fonti energetiche rinnovabili e del web?”.

GIAN PAOLO LOMBARDO Presidente Gruppo Imprese Artigiane Parma Gian Paolo Lombardo: “Non vorrei scadere nella demagogia e nella retorica, nemmeno nel banale visto il momento. Cosa auspico per me e per i miei colleghi associati per il 2012? Che si riprenda a “vivere” solo così ne potrà conseguire una rinascita economica,

sociale e politica del Paese. In questi lunghi mesi in cui la “battaglia” si è fatta durissima per noi piccoli imprenditori c’è stato il tempo di riflettere su tante cose che in precedenza si davano per scontate. Ad esempio che il benessere non è un diritto, che il lavoro, quello attraverso cui poi possiamo fatturare, assumere, costruire ecc, è “dono”, così come lo è una certa “serenità” sociale. Quando queste cose vengono a meno ci si rende maggiormente conto del loro vero valore e le si apprezzano di più. Dicevo che in questi mesi abbiamo avuto il tempo di approfondire certe questioni non foss’altro perchè la realtà lo imponeva, ed allora mi sono accorto che ad esempio negli ultimi 150 anni l’Italia ha avuto tanti momenti duri di crisi, sia come Paese sia come popolazione. Siamo un Paese povero, non abbiamo materie prime eppure siamo diventati una delle prime potenze industriali mondiali, come è stato possibile? Forse che le generazioni che ci hanno preceduto dopo le due guerre mondiali stavano meglio di noi? L’Italia del dopo guerra cos’era? Un Paese in ginocchio e di-

“Forza e tutti insieme, pensando positivo ed operando con qualità ed innovazione, vinceremo”

strutto eppure è stato capace di fare quello che ha fatto. Tutto questo mi lascia ben sperare per il nostro futuro, per il 2012 e per gli anni a venire, perchè noi siamo figli di quelle generazioni, che dal nulla hanno saputo rialzarsi. Mi auguro che nel 2012 nei cuori e nell’animo di tanti mie colleghi si “riaccenda quella scintilla” della passione per il fare che è stata l’anima del miracolo italiano”.

rare la qualità del prodotto. Credo che questa, assieme alla continua riorganizzazione delle imprese volte a collocarle nella giusta dimensione e alla continua ricerca di nuovi mercati sia geografici che di destinazione d’uso per il prodotto, rappresenti la migliore risposta di chi fa impresa alla situazione che stiamo vivendo. Una risposta non formale o rituale, ma di straordinaria concretezza e sostanza, come sono chiamati a fare gli imprenditori e, più in generale, il mondo delle imprese”.

FRANCO MANFREDINI Presidente Confindustria Ceramica Franco Manfredini: “L’industria ceramica italiana ha continuato ad investire, anche nel triennio di crisi finanziaria 2009 - 2011, il 5% circa del proprio fatturato, indirizzandolo verso le nuove tecnologie utili per miglio-

UGO MARGINI Presidente ASCOM Parma

Ugo Margini:“Vorrei che finalmente la politica e quelli che decidono per gli altri si rendessero conto dell’importanza che ha il settore

GRAFICA: Filiberto Guatteri

Reg. tribunale di Reggio Emilia N. 1165 del 09/05/06

STAMPA: Centro Stampa Quotidiani SPA Erbusco (BS)

INFO:

Stampato il 23/12/11

DIRETTORE RESPONSABILE: Ottavio Margini

AREA COMMERCIALE: info@keymedia.it

REDAZIONE: hanno collaborato a questo numero: Ottavio Margini, Valentina Margini, Alessandro Cervi, Chiara Caselli, Antonella Gualandri, Giuseppe Sangiorgi, Barbara Bianchi, Barbara Gaiti.

EDITORE: Keymedia Group s.r.l. Via Settembrini, 12/1 42123 Reggio Emilia www.keymedia.it

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IMPRESE & PENSARE POSITIVO

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sono più forti della speculazione finanziaria “L’intero Paese, le istituzioni, gli imprenditori e le forze sociali vadano nella stessa direzione, nel solco di riforme sostanziali”

“Che il 2012 consenta di affermare il valore straordinario del nostro territorio”

terziario (commercio, turismo, servizi) nell’economia dell’Italia. Si tratta di un settore radicato sul territorio che non viene delocalizzato come spesso accade per il Manifatturiero all’estero.”

DAVIDE POGGI Direttore Compagnia delle Opere Emilia

TRISTANO MUSSINI Presidente CNA Reggio Emilia

Tristano Mussini: “Sarò concreto, com’è da sempre concreta CNA. Il nostro desiderio per il 2012 è di rimettere l’impresa al centro sostenendo artigiani e piccoli-medi imprenditori in questioni stringenti come lo sviluppo dell’Area Nord. Per pensare positivo, poi, continueremo ad insistere su temi quali reti d’impresa, credito, internazionalizzazione e innovazione convinti che siano le strada giusta per non soccombere di fronte alla crisi”.

Davide Poggi: “Il punto di ripartenza è la persona, l’io. Sembra inverosimile, perché di fronte alla globalizzazione appare come il punto più fragile: invece è il più forte. Per rilanciare un’impresa occorre un soggetto, una persona dentro l’azienda, non necessariamente l’imprenditore. In un ufficio pubblico basta una persona per cominciare a cambiare. Qualunque cambiamento dipende da una persona cambiata che coglie il nesso profondo tra il proprio particolare e il tutto. Chiunque colga questo nesso, di qualunque provenienza culturale sia, può contribuire al cambiamento del Paese”.

DONATELLA PRAMPOLINI Presidente Confcommercio Reggio Emilia Donatella Prampolini: “Nei momenti di crisi ci si aspetta sempre che gli opinion-leader abbiano la ricetta per uscirne e dare speranza in un futuro migliore. Il bisogno di rassicurazioni in questo momento è fortemente sentito da tutte le fasce di popolazione, anche da quegli attori che in genere sono immuni dalle contaminazioni degli eventi esterni. Proprio perché il bisogno di credere in un futuro certo ha prevaricato altre necessità della piramide di Maslow, non possiamo esimerci dal farci portatori di quella intraprendenza, magari un po’ spregiudicata, che può segnare un nuovo inizio. Sono abituata a dare un senso alle cose che dico, per cui, proprio in que-

“Avere il coraggio di sperimentare nuove strade puntando sulla formazione e la valorizzazione delle risorse umane”

sta fase economica, la mia azienda ha deciso di acquisire e rilanciare un punto vendita che era destinato alla chiusura, salvando una quindicina di posti di lavoro e puntando su un format innovativo. Sono convinta che il coraggio di sperimentare nuove strade, puntando sulla formazione e la valorizzazione delle risorse umane, sulla professionalità e sul lavoro di gruppo, sia l’unica ricetta vincente. L’augurio per il 2012, è che nel mio ruolo di Presidente Confcommercio, riesca ad infondere ai miei associati, con l’esempio, prima ancora che con le parole, la voglia di rinnovarsi percorrendo nuove strade e ridando slancio al valore del lavoro di gruppo, sia esso associazionismo o modello aziendale.”

CARLO ALBERTO RONCARATI Presidente Unioncamere Emilia-Romagna

Carlo Alberto Roncarati: “Quella attuale è una fase di stagnazione, ma questa Regione ha un tessuto produttivo forte, ed è pronta a cogliere, appena sarà possibile, la ripresa. Il nuovo Patto per la crescita che abbiamo firmato assieme alla Regione e ad altri protagonisti del mondo economico e sociale, comporta una strategia unitaria attorno ad alcune priorità. La prima è il credito, incentrata sul rafforzamento al sostegno dei consorzi di garanzia fidi per assicurare liquidità alle imprese. La seconda è l’internazionalizzazione che significa aprire opportunità sui mercati soprattutto per le Pmi che non riescono a muoversi all’estero con le proprie gambe. Infine l’innovazione sia tecnologica, che organizzativa: sotto questo profilo occorre lavorare sulle reti di impresa, un modello che dà alle aziende la dimensione giusta per affrontare i mercati e presenta potenzialità ancora inesplorate”.



ECONOMIA

Sull a b a s e d ei dati del Rapporto U n i o n c a m e r e – R e g i o n e E m i l i a - R o m a g n a

L’economia in Emilia-Romagna chiuderà il 2011 con un aumento del Pil dello 0.9% Per il 2012 ipotizzata una crescita ‘zero’

Un momento della presentazione del rapporto

Tab. 1

Scenario internazionale 2010

2011

7,6 7,5

9,3 8,5

11,0

2012

3,4 3,2 2,0 -0,3

-0,5

-1,0

0,7

0,2

1,6

1,7 2,0

3,0

World

4,0 4,1

7,0

1,9 1,6

sviluppo della società emiliano romagnola. Molti degli obiettivi rappresentati nel nuovo ‘Patto’ trovano una immediata applicazione nelle politiche già avviate dalla Regione, e sul fronte delle risorse la copertura di diversi interventi è già prevista nel bilancio di previsione 2012 della Regione stessa. Il presidente Unioncamere EmiliaRomagna, Carlo Alberto Roncarati, ha poi evidenziato che “nonostante l’attuale fase di stagnazione, l’Emilia-Romagna ha un tessuto produttivo forte, ed è pronta a cogliere, appena sarà possibile, la ripresa. Con il nuovo Patto si è deciso di rafforzare il sostegno dei consorzi di garanzia fidi per assicurare liquidità alle imprese. Prioritario sarà anche il supporto all’internazionalizzazione che significa aprire opportunità sui mercati soprattutto per le Pmi che non riescono a muoversi all’estero con le proprie gambe. Infine l’innovazione sia tecnologica, sia organizzativa: sotto questo profilo occorre lavorare sulle reti di impresa, un modello che dà alle aziende la dimensione giusta per affrontare i mercati e presenta potenzialità ancora inesplorate”. Analizzando i dati di sintesi per settore emerge che nel 2011 solo le costruzioni dovrebbero chiudere negativamente, mentre nel 2012 la flessione riguarderà tutti i settori con l’eccezione del terziario. Due terzi del valore aggiunto regionale sono realizzati dal terziario, mentre rimane importante la quota dell’industria, oltre il 25%. L’Emilia-Romagna si contraddistingue per l’apertura ai mercati esteri: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2011, l’export emilianoromagnolo è ammontato a circa 35 miliardi e 768 milioni di euro, superando del 14,3% l’importo dell’analogo periodo del 2010 (+13,5% in Italia). Nonostante la crescita sostenuta non si è ancora raggiunto il livello di export del 2008 ad indicare quanto la caduta del 2009 fosse pesante.

3,8 3,4

L’economia dell’EmiliaRomagna nel 2011 ha continuato a crescere, nonostante la crisi, con un ritmo ridotto rispetto agli anni passati, mentre per il 2012 si prevede un brusco rallentamento. Sono queste le indicazioni che emergono dal Rapporto sull’economia regionale 2011 realizzato da Unioncamere e Regione Emilia-Romagna e presentato appena prima di Natale. L’Emilia-Romagna dovrebbe chiudere il 2011 con un aumento reale del Pil dello 0,9% (+0,6% in Italia), in rallentamento rispetto alla crescita dell’1,5% rilevata nel 2010, mentre è ipotizzata a 0 nel 2012. L’andamento del Pil è fortemente legato a quello dell’export, da decenni motore della nostra economia. Nel 2012 la crescita del commercio con l’estero sarà modesta: 2,5%. A ciò si aggiunge la domanda interna che continua ad essere ferma: nel 2012 la crescita dei consumi privati sarà pressoché nulla, quella degli investimenti negativa. “In questo pesante contesto, l’economia dell’EmiliaRomagna – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli nell’ambito della presentazione – conferma una capacità di tenuta, e le previsioni di Prometeia per il 2013 ipotizzano una forte ripresa. Ma non possiamo essere soddisfatti né limitarci ad aspettare. Dovremo fare di tutto per evitare che il 2012 sia un anno di stagnazione o peggio di recessione: credo che in Emilia-Romagna ci siano le condizioni per provarci puntando sul valore delle imprese e del capitale umano. La nostra è una assunzione di responsabilità che richiede il concorso delle imprese e dei lavoratori per innovare insieme il nostro territorio”. Il ‘Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva’ - attraverso la partecipazione di tutto il sistema economico, sociale e delle autonomie dell’Emilia-Romagna - ha definito le scelte strategiche generali non solo per andare oltre la crisi, ma per cambiare passo e supportare una nuova stagione di crescita e

Oecd

Usa

€ Area

Italy

Japan Brazil China

India Russia

Fonte: Oecd, Economic Outlook, N. 90, November 28, 2011

Tab. 2

Scenario regionale: conto economico 14

11,9

12

2010

10,7

2011

2012

10 8

5,5

6

3,9

4

2 0 -2

1,5

2,5 0,9

0,2

3,3 1,3 1,0

1,6 0,1

-0,0 Prodotto interno lordo

-0,5 Import

Export

Fonte: Unioncamere E.R. - Prometeia, Scenario economico provinciale, novembre 2011

Consumi privati

Investimenti fissi lordi

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ECONOMIA

In crescita del +3,88% l’export a fronte di introiti sul mercato nazionale in flessione del -2,36%

Confindustria Ceramica presenta in un convegno l’Osservatorio Previsionale 2012 – 2013 e l’Analisi dei bilanci di settore Diminuisce in Europa l’importazione di ceramica cinese Nell’ambito del convegno “L’industria ceramica si confronta con il mercato nazionale ed internazionale”, tenutosi lo scorso mese di dicembre, è stata svolta un’analisi approfondita del settore. Moderato dal direttore generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero, l’incontro ha visto le relazioni di Stefano Bolognesi, presidente della Commissione per le Statistiche e le Attività Editoriali, e di Giuseppe Schirone, business consultant manager di Prometeia, a cui è seguita una tavola rotonda composta dal presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini, dal direttore generale di BPER Luigi Odorici e del professor Marco Fortis dell’Università Cattolica. L’analisi sulll’industria cera-

mica italiana è partita dalle statistiche sulle vendite in Italia e sulle esportazioni al 30 settembre 2011, che evidenziano un fatturato estero in crescita del +3,88% a fronte di introiti sul mercato nazionale in flessione del -2,36%. Una analisi che, per la prima volta, è stata affrontata verificando il comportamento delle imprese a seconda della propria dimensione aziendale e, rispetto ai mercati di destinazione, la dinamica delle vendite a seconda delle diverse fasce di prezzo. L’Osservatorio Previsionale, che come consuetudine ha delineato le prospettive congiunturali ed il commercio internazionale di ceramica per il biennio 2012 - 2013 sui principali mercati di sbocco, ha analizzato per la prima volta la dinamica di medio

Franco Manfredini, Presidente Confindustria Ceramica

termine relativa ai diversi prodotti che concorrono a livello mondiale al rivestimento delle superfici residenziali. Da questo è emerso che nel 2010 la ceramica copre il 36,1% dei volumi di mercato, il legno il 15,5%, la pietra il 5,1%, la moquette il 28,4% e gli ‘altri prodotti’ il 14,8%. Significativa è stata poi l’analisi

relativa agli effetti delle imposizioni dei dazi sull’importazioni in Europa di ceramica cinese, che ha confermato una flessione pari al 34% del fatturato medio ante dazi, e che una consistente fetta sia stata acquisita da aziende italiane. E’ stata consegnata anche l’Analisi dei Bilanci delle aziende ceramiche 2008

- 2010, utile strumento di approfondimento finanziario. La successiva tavola rotonda si è invece maggiormente soffermata su temi quali il percorso ed i rischi connessi alla non creazione di un’Europa Politica, la natura e le nuove peculiarità di questo nuovo rallentamento dell’economia mondiale che segue la crisi del 2009, i vincoli esterni europei posti al sistema del credito nazionale, i fattori di competitività necessari affinchè l’industria ceramica nazionale possa riprendere il proprio cammino di crescita, il supporto che il sistema bancario intende dare ad un tessuto di piccole e medie imprese vocate all’export, il nuovo posizionamento strategico delle imprese e dei distretti made in Italy nel rinnovato contesto internazionale.

Sull a b a s e d el dossier presentat o d a “ L i b e r a I n f o r m a z i o n e ”

Mafie: 8.500 vittime di usura in Emilia-Romagna nel 2011 Siglato Protocollo d’Intesa con Unioncamere Regionale Un corposo dossier di 192 pagine sulle mafie in EmiliaRomagna, e’ stato realizzato da “Libera informazione” su input dell’Assemblea legislativa. Il dossier è stato presentato nello scorso mese di dicembre a Bologna nell’ambito di un convegno alla presenza di ospiti del calibro di Anna Canepa, magistrato della Direzione nazionale antimafia, e Roberto Alfonso, procuratore capo di Bologna. Il dossier, che si intitola “Mafie senza confini, noi senza paura”, illustra il “modo indiretto” in cui le mafie agiscono e si manifestano, in particolare al Nord. Si va dalla rete di connivenze agli appalti pubblici (dove la criminalità organizzata si insinua giocando la tecnica del massimo ribasso della base d’asta), per arrivare agli insospettabili “colletti bianchi” (finanzieri, commercialisti, direttori o impiegati di banca), già più volte ribattezzati “uomini cerniera”: coloro, cioè, che “mettono in

contatto due mondi, il mondo mafioso e quello economico finanziario locale”, che altrimenti non si sarebbero mai sfiorati. Nel dossier trovano spazio anche i fenomeni di estorsione e usura, quest’ultima più pericolosa per l’Emilia-Romagna, stando ai dati 2011 di Sos Impresa. Se il pizzo, infatti, coinvolge circa 2.000 commercianti (5% del totale contro il 70% della Sicilia o il 50% della Calabria), più preoccupanti sono i dati relativi all’usura, che riguarda 8.500 persone, pari all’8,6% del totale dei commercianti attivi. Libera ricorda anche i 107 beni confiscati alla mafia in regione (al top c’è Bologna con 38 immobili, seguono ForlìCesena con 28 e poi Ferrara con 16). Al fine di promuovere la cultura della legalità nell’economia per combattere le infiltrazioni criminali con azioni concrete: è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Libera e Unioncamere Emilia-Romagna.

La firma del protocollo legalità: don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Carlo Alberto Roncarati, Matteo Ricchetti

L’accordo fissa la modalità di collaborazione per la lotta alla criminalità organizzata ed alle infiltrazioni mafiose nell’economia. Libera si occuperà di realizzare progetti di formazione per l’affermazione della cultura della legalità a supporto del sistema camerale. Fra le varie misure, l’intesa preve-

de la promozione del progetto “SOS Giustizia”, un servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata”, che sarà gestito da Libera la quale si impegna a garantirne l’operatività nelle sedi delle Camere di commercio aderenti. Unioncamere Emilia-Romagna si impegna poi a sup-

portare Libera nell’attività di monitoraggio e mappatura dei beni confiscati alla mafie nel territorio regionale con particolare riferimento alla gestione di beni produttivi ed aziendali ed a mettere a disposizione le informazioni e gli studi di natura economico-statistica elaborati dai propri uffici.


FORMAZIONE

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L’ab i l i tà n e l trasferire competen z e h a p e r m e s s o u n r a p p o r t o p r i v i l e g i a to c o n l e a z i e n d e

IFOA e la formazione del “saper fare” Iscrizione gratuita per 4 nuovi corsi che inizieranno a febbraio In un momento particolarmente difficile per l’economia e l’occupazione, la formazione e l’aggiornamento professionale acquisiscono una maggiore importanza per favorire l’accesso al mondo del lavoro. Consapevole di questo ruolo spesso essenziale per tante persone in cerca di lavoro, IFOA si accinge ad affrontare il 2012 con un rinnovato impegno ed una vasta gamma di iniziative rivolte a giovani ed adulti. Ne parliamo con Ornella Trombino, Responsabile Area Reggio Emilia, Modena e Parma Nucleo delle Competenze per la Formazione. “IFOA – afferma Ornella Trombino – mette al centro della propria formazione la capacità di trasferire competenze e abilità immediatamente applicabili nel mondo del lavoro. La nostra formazione infatti è prioritariamente orientata al “saper fare”. Un “saper fare” che nasce da una costante e intensa relazione con le aziende. E’ proprio dalle aziende, dagli operatori sul campo, dalla con-

Da quest’anno al termine dello stage aziendale gli allievi selezionati in base alle indicazioni di preferenza aziendali, avranno la possibilità di svolgere un progetto di esperienza individuale in situazione lavorativa presso le aziende parner della durata di ulteriori 300 ore sulenza e dalle figure esperte che IFOA attinge per definire la propria offerta formativa, nell’individuare i docenti e alimentare la propria ricca faculty”. Quali i corsi prossimi a partire? “I f o a p r o p o n e a n c h e quest’anno percorsi formativi gratuiti di alta formazione cofinanziati dall’Unione Europea con Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-

Romagna, che si svolgeranno nelle sedi Ifoa di Reggio Emilia, Modena e Parma. Sono quattro i progetti approvati che hanno aperto le iscrizioni e precisamente: Disegnatore meccanico - specialista CAD 3D per l’innovazione del settore meccanico, Tecnico esperto nella gestione dell’energia, Tecnico di spedizioni, trasporto e logistica e Tecnico nella qualità dei prodotti alimentari. I corsi – continua Ornella Trombino – rientrano nella Rete Politecnica dell’EmiliaRomagna e consentiranno ai partecipanti di ottenere un Certificato di qualifica professionale secondo lo standard SRQ. I percorsi prevedono una durata complessiva di 300 ore ripartite in 180 ore di formazione d’aula e successive 120 ore di stage aziendale. La frequenza è obbligatoria e a tempo pieno”. Chi può partecipare a questi corsi ? “Destinatari della formazione – risponde Ornella Trombino – sono 15 partecipanti per ogni percorso, giovani e adulti disoccupati e occupati

Ornella Trombino, Responsabile AREA Reggio Emilia, Modena e Parma Nucleo delle Competenze per la Formazione

residenti o domiciliati in Regione Emilia-Romagna. L’ammissione ai corsi è subordinata al superamento di prove di selezione attitudinali, tecniche e motivazionali; a parità di punteggio in selezione, il giovane disoccupato avrà priorità rispetto agli altri candidati. Da quest’anno, inoltre, al termine dello stage aziendale – conclude Ornella Trombino – gli allievi selezionati in base alle indicazioni di preferenza aziendali, avranno la possibilità di svolgere un progetto

di esperienza individuale in situazione lavorativa presso le aziende parner della durata di ulteriori 300 ore. L’intero progetto si concluderà entro dicembre 2012”. Per informazioni e iscrizioni: IFOA - Ufficio Informazioni e Selezioni Via G. D’Arezzo, 6 42123 Reggio Emilia Tel. 800 915108 info@ifoa.it www.ifoa.it


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RICERCA & SVILUPPO

Gli incontri tecnici, patrocinati dalla Commissione Europea, si sono tenuti a Bologna l’8 e il 9 dicembre

Reggio Emilia Innovazione ospita la riunione degli Organismi Notificati Europei Si è discusso per raggiungere accordi di mutuo riconoscimento che favoriscano la libera circolazione delle merci Si sono tenuti a Bologna l’8 e il 9 dicembre scorso, due importanti meeting patrocinati dalla Commissione europea ed organizzati da Reggio Emilia Innovazione. Il giorno 8 si è tenuta la riunione del R&TTE CA (Radio&Telecommunications Terminal Equipment Compliant Association), associazione che comprende test house, organismi notificati e aziende produttrici di dispositivi radio ad iscrizione volontaria che opera nell’ambito della Direttiva 1999/5/CE (Direttiva Apparecchiature Radio e Terminali di Telecomunicazione). R&TTE CA costituisce e gestisce un forum il cui scopo è informare gli iscritti sulle attività legate alla conformità ed alle norme tecniche delle apparecchiature radio e dei terminali di telecomunicazione. Il 9 dicembre si è invece svolto il meeting dell’ECANB (Associazione Europea degli Organismi Notificati nel campo della compatibilità elettromagnetica): l’associazione opera a fronte degli sviluppi della Direttiva Europea

2004/108/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica. RTTE CA ed ECANB organizzano 2 meeting all’anno (primavera ed autunno/inverno), itineranti tra le Organizzazioni/ Enti aderenti, in cui si discute sull’evolversi della tecnologia nell’ambito previsto dalle direttive di competenza, sulla relativa normativa volta alla certificazione dei prodotti e in generale si dibatte di questioni tecniche su un ampio fronte da cui spesso scaturiscono gli accordi di mutuo riconoscimento tra l’UE e altri paesi per la libera circolazione di merci e/o prodotti. I meeting in questione non sono a carattere pubblico ma la partecipazione è vincolata all’adesione alle Associazioni (una od entrambe). Ad ora RTTE CA ed ECANB hanno circa 70 di membri iscritti ciascuna, a cui si aggiungono auditor provenienti anche da paesi extra-europei quali USA, Canada, Giappone, Australia e Korea molto interessati all’evolversi dei criteri

tecnici ed i requisiti normativi utili per accedere al mercato UE. In questo contesto, RTTE CA ed ECANB rappresentano l’interfaccia diretta tra il legislatore (Commissione europea) e gli addetti ai lavori (test house ed Organismi Notificati) ed in tale ottica queste associazioni sono la miglior fonte di informazioni in quanto direttamente coinvolte nelle decisioni della Commissione Europea con dirette ricadute sulla legislazione tecnica applicabile nel territorio comunitario. Reggio Emilia Innovazione (REI) - che da circa 10 anni partecipa a questi meeting -, ha avuto l’onore di ospitare gli eventi (che normalmente

si svolgono in giorni contigui) in qualità di membro iscritto ad entrambe le associazioni ed in qualità di Organismo Notificato per entrambe le direttive di riferimento. A partecipare ai meeting per REI è stato l’ing. Alessandro Tacchini, responsabile delle attività innovative e di trasferimento tecnologico in REI, docente di compatibilità elettromagnetica presso la facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia e delegato internazionale del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) per l’attività normativa nel settore dell’EMC nel campo dell’automotive. Durante gli incontri, oltre a svariati interventi tecnici, è stato

esposto dal funzionario della Commissione Europea Pablo Neira, lo stato di avanzamento delle revisioni delle Direttive 1999/5/CE (R&TTE) e 2004/108/CE (EMC) e come si collocano in tale ottica le funzioni degli Organismi Notificati. L’iter delle due direttive non procede alla stessa velocità e pertanto mentre probabilmente nel 2012 sarà pubblicata una revisore della direttiva EMC, per la direttiva R&TTE non ci sono previsioni per il rilascio di una nuova revisione. Reggio Emilia Innovazione tramite il proprio sito internet e i propri uffici (tel. 0522/922238) manterrà comunque aggiornate le aziende del territorio.


FORMAZIONE

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Rea l i z z a to d a Cisita Parma con F o r m i n d u s tr i a e F e d e r m a n a g e r r e g i o n a l e

Dirigenti d’Azienda: concluso un progetto di formazione di assoluto valore Un programma articolato composto da corsi, seminari e visite aziendali I continui mutamenti in atto e l’incertezza dei tempi che viviamo rendono la formazione dei dirigenti d’azienda di particolare importanza. Sono queste figure professionali alla guida di imprese o loro funzioni a svolgere spesso un ruolo “chiave” e strategico nella vita di una azienda. E’ in tale contesto che si colloca il progetto “Formazione e Innovazione: Il binomio vincente della competitività” realizzato, con il contributo di Fondirigenti, da Cisita Parma insieme a Federmanager regionale e Formindustria, una società consortile del Sistema Confindustria composta da cinque importanti Enti della nostra Regione, tra cui lo stesso Cisita. Per saperne di più ne parliamo con Elisabetta Zini, Amministratore Delegato di Cisita Parma. “L’iniziativa – spiega la Zini – si è svolta nell’arco di tutto il 2011 attraverso momenti corsuali, seminari e visite in azienda. Tutti i temi affrontati nelle situazioni d’aula sono stati di grande attualità. Un seminario è stato dedicato,

Il modo migliore per diffondere una cultura dell’innovazione attraverso la formazione è dare la possibilità di creare un dialogo e un confronto fra l’esperienza manageriale delle PMI e le best practices nella gestione aziendale delle realtà d’eccellenza presenti sul territorio poi, alla “priorità di aumentare i risultati del nostro lavoro”, con l’obiettivo di sviluppare nei partecipanti la capacità di migliorare la propria autoefficacia non solo attraverso una buona gestione del tempo, ma soprattutto sapendo individuare - con una visione d’insieme - gli obiettivi e le attività collegate alla mission del proprio ruolo.

Altri momenti di grande interesse sono quelli che hanno affrontato i temi dell’“empowerment” e del “change management”. Il primo si è posto l’obiettivo di elaborare e riflettere sulle capacità “soft” che favoriscono la crescita personale; il secondo ha fornito ai partecipanti gli strumenti per generare la motivazione del capitale umano attraverso le leve dell’emotività. Nell’ambito del progetto – continua la Zini – sono poi state contemplate sei “visite aziendali d’eccellenza”. Il

del territorio”. Quali le realtà aziendali visitate? “Le aziende visitate fino ad ora – risponde la Zini – sono state l’IKEA di Piacenza, dove si è parlato di Logistica e Supply chain e DALLARA AUTOMOBILI di Parma, dove abbiamo affrontato l’importante tema della Ricerca, sviluppo ed innovazione di prodotto e di processo. Senza dubbio tali visite hanno completato questa interessantissima esperienza vissuta dai dirigenti delle imprese emiliane”.

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modo migliore per diffondere una cultura dell’innovazione, attraverso la formazione, è dare la possibilità di creare un dialogo e un confronto fra l’esperienza manageriale delle PMI e le best practices nella gestione aziendale delle realtà d’eccellenza presenti sul territorio. Per queste ragioni abbiamo proposto di concretizzare la diffusione e la condivisione di buone prassi attraverso “visite aziendali” all’interno di questi contesti imprenditoriali di spicco, per creare scambio di esperienze e di networking fra le aziende

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ASSICURAZIONI

I rischi per le sanzioni interdittive (sospensione attività aziendale, ecc.) sono difficilmente assicurabili

DL 231/2001 - Responsabilità amministrativa e penale dell’impresa: riflessi assicurativi Roberto Garulli: E’ importante dotarsi di un modello organizzativo idoneo Il decreto legislativo n. 231/2001 introduce nell’ordinamento italiano la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”. Le aziende vengono investite di una responsabilità amministrativa e penale su reati commessi o tentati da amministratori, dipendenti o soggetti sottoposti alla direzione o vigilanza delle società, nell’interesse o a vantaggio dell’azienda stessa. Sono molteplici i reati nei quali trova applicazione il Dl 231/2001: tra questi i delitti contro la PA, i reati informatici, i reati societari, i delitti contro la personalità individuale, i reati di abuso di mercato, omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro, ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita, i reati transnazionali.

In presenza di questi reati le aziende possono essere condannate a sanzioni pecuniarie e sanzioni interdittive quali: interdizione, temporanea o definitiva, dall’esercizio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi ed eventuale revoca di quelli già concessi; divieto, temporaneo o definitivo, di pubblicizzare beni o servizi. Le sanzioni interdittive possono essere evitate se l’azienda dimostra di aver adottato un modello organizzativo idoneo, individuando così compiti e responsabilità. In tal modo la responsabilità può essere ricondotta al soggetto (Amministratore, Dirigente, Responsabile, Preposto) responsabile dell’azione. Parliamo con Roberto Garulli, titolare di Studio Ga-

Le aziende vengono investite di una responsabilità amministrativa e penale su reati commessi o tentati da amministratori, dipendenti o soggetti sottoposti alla direzione o vigilanza delle società, nell’interesse o a vantaggio dell’azienda stessa

rulli Insurance Broker, dei riflessi assicurativi. “Le pene interdittive (sospensione delle attività aziendali, ecc.) – afferma Garulli – sono difficilmente assicurabili. In linea di principio il rischio è assicurabile, ma a costi ancora un po’ elevati. La strada più semplice per le aziende – continua Garulli – è quella di dotarsi

di un idoneo modello organizzativo. In questo modo le responsabilità ricadranno su Amministratori, Dirigenti, ecc. per i quali sono già in essere apposite polizze assicurative che possono essere adeguate per far fronte a tali rischi. Sulla materia sono già intervenute importanti sentenze – conclude Garulli – che

hanno escluso la responsabilità dell’azienda quando si dimostri che i reati sono imputabili a soggetti che hanno eluso le procedure previste dall’organizzazione interna, giudicata di per sé atta a prevenire la commissione del reato medesimo”.


FORMAZIONE

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Apr e a R e g g io Emilia “Corsi di Li n g u e I n te r n a t i o n a l L a n g u a g e H U B ” , sto r i c a S c u o l a d i V a r e s e

Conoscere le lingue straniere per essere protagonisti del cambiamento L’iniziativa rientra nell’ambito del network proposto da Almagroup srl Quale può essere il denominatore comune tra un madrelingua inglese, un imprenditore che si prepara ad affrontare un cambiamento ed una riflessione sul significato di etica? “Nonostante l’apparente casualità ed incongruenza il nesso esiste, si chiama Almagroup srl – spiega Clara Serrao socia fondatrice della Società – e può essere descritto come servizio innovativo di consulenza basato innanzitutto sulla comprensione del bisogno del cliente e, quindi, sulla capacità di sollecitare - in networking - risorse e strumenti in grado di soddisfare quel bisogno”. “Tornando quindi alla nostra configurazione iniziale apparentemente improbabile – continua Clara Serrao – troviamo un imprenditore, oppure un professionista, alle prese con un cambiamento. La crisi è un cambiamento che implica una scelta da fare e ostacoli da superare: per questo possiamo scegliere e decidere di viverla come difficoltà o opportunità. Può essere la saturazione del mer-

cato italiano e la necessità di andare all’estero, o l’improvvisa possibilità da parte di investitori di acquisire quote di studi professionali e la conseguente necessità di ripensare in maniera strategica il futuro della propria organizzazione. Il difficile ruolo del protagonista, di chi deve operare una scelta di fronte ad un cambiamento – afferma Clara Serrao – definisce come la “consulenza di processo”, ovvero la realizzazione di una relazione di aiuto molto stretta tra consulente e cliente tesa a chiarire e definire i bisogni di quest’ultimo, al fine di individuare le strategie da perseguire per migliorare e sviluppare il capitale umano in azienda. Definire ed organizzare strategie di sviluppo, sostenendo l’impresa concretamente nella realizzazione dei progetti individuati, attraverso una rete di partner qualificati e specializzati, accomunati dal desiderio di innovazione e da una forte attenzione alla qualità”. E’ il caso di “Corsi di Lingue International Language

Clara Serrao, Socio fondatore Almagroup e Ferruccio Canters, Amminstratore delegato Corsi di Lingue

HUB”, scuola storica e prestigiosa, diretta da Ferruccio Canters, con sedi a Varese e Gallarate, che già da anni opera a livello nazionale distinguendosi per la qualità e l’innovazione dei servizi offerti alle aziende. “Corsi di Lingue” è sede di esame riconosciuta dall’University of Cambridge, Goethe Institut, Instituto Cervantes, Università per Stranieri di Perugia. E’ possibile quindi

conseguire le più prestigiose certificazioni riconosciute a livello nazionale. “Corsi di Lingue” è partner di Almagroup e opera presso la propria sede di Reggio Emilia in via Cadoppi 8. Il servizio è personalizzato e diversificato, per soddisfare le esigenze di coloro che percepiscono la necessità di accrescere o perfezionare la conoscenza delle lingue straniere.

Tramite “Corsi di Lingue” si può ottenere la certificazione ALTE, conforme alle esigenze del Quadro Europeo, la cui validità è riconosciuta in tutto il mondo sia professionale sia universitario. “Corsi di Lingue International Language HUB” e Almagroup cavalcano il cambiamento, puntando sempre all’eccellenza nel modo di pensare, di agire e di relazionarsi delle imprese, che nell’approcciare nuovi mercati e nuove culture, si alleneranno nel cambiare i propri schemi, esplorando nuovi mondi, soprattutto oggi che la persona e l’ impresa hanno l’opportunità di crescere globalmente. “E’ necessario – afferma infine Clara Serrao – superare la logica solo del talento come punto forte, imparare a ragionare come sistema globale, che produce e funziona in modo armonico, confrontarsi con il resto dell’Europa e del Mondo, al fine di creare nuove idee e soluzioni, per evolversi e diventare forti e abili nel gestire scenari in continua evoluzione e mutamento”.


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CONSULENZA

Azio n i d i m a rketing mirate, volte a i n c r e m e n t a r e i l b u s i n e s s

Il ruolo del web marketing nelle strategie d’impresa Luca Bove (IM Evolution) ci spiega il significato di ‘Posizionamento’ e ‘Pay per Click’ Da alcuni anni le imprese hanno l’opportunità di sfruttare Internet come strumento utile per incrementare e sviluppare i propri rapporti commerciali. Si è ormai andati oltre la normale sede fisica dell’azienda, anche perché un numero sempre maggiore di esse opera esclusivamente online. Diventa quindi importante saper gestire e sfruttare al meglio questo canale che rappresenta una risorsa senza precedenti. Un ruolo fondamentale, in questo senso, è ricoperto dal Web Marketing, che raggruppa tutte quelle strategie ed azioni di marketing applicate al web e finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. Ce ne ha presentato la sfera e descritto i principali ambiti di attività Luca Bove di IM Evolution Srl di Reggio Emilia, azienda da anni specializzata nel campo del web marketing. “Un’azione base per un qualsiasi progetto web – spiega Bove – è legata al posizionamento del sito, per alcuni determinati termini, sui motori

Un’azione base per un qualsiasi progetto web è legata al posizionamento del sito, per alcuni determinati termini, sui motori di ricerca pubblici. Per avere infatti un incremento importante di visitatori,

Luca Bove di IM Evolution Srl

è necessario che esso sia individuabile agevolmente attraverso le ricerche condotte dagli utenti sui motori di ricerca

di ricerca pubblici. Per avere infatti un incremento importante di visitatori, è necessario che esso sia individuabile agevolmente attraverso le ricerche condotte dagli utenti sui motori di ricerca. Per ottenere questo è necessario ottimizzare il sito sia dal punto di vista strutturale che conte-

nutistico, e far crescere la sua rilevanza sul web. Un’altra modalità – prosegue – in grado di far arrivare sul sito un maggior numero di visitatori è quella del “pay per click” (PPC), attraverso l’acquisto di spazi pubblicitari online. In pratica si paga un prezzo variabile, a seconda di alcuni fattori, per ogni click effettuato dagli utenti su tali annunci, e si può apparire subito nelle prime pagine dei motori di ricerca negli spazi riservati a questa tipologia di inserzioni. Il vantaggio di questo metodo sta nella possibilità di

ottenere subito un incremento di visitatori sul sito, utile magari per un evento a breve termine o per il lancio di un prodotto/servizio. Lo svantaggio risiede nel fatto che appena termina il budget investito per tale azione, non si è più visibili online in questi spazi. Poi esiste lo strumento dell’email-marketing, che prevede l’invio - attraverso posta elettronica - di messaggi informativi, promozionali e commerciali ad un determinato numero di persone. E’ molto importante infatti, per un sito web, avere la possibilità di ottenere gli indirizzi email in modo spontaneo da parte dei propri visitatori

interessati ai suoi contenuti: in questo modo si avrà il vantaggio di poterli contattare direttamente in tempi successivi per proporre loro novità, iniziative, promozioni, ecc. Queste – conclude Bove – sono solo alcune delle azioni mirate a determinati risultati a disposizione delle imprese per i loro progetti online ma, come per tutte le cose, è importante agire nel modo giusto per non compromettere il lavoro svolto, e magari subire anche un danno di immagine sul web. Occorre dunque affidarsi ad esperti di web marketing in grado di pianificare delle strategie mirate e su misura rispetto alle proprie necessità”.


TELEFONIA

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Dota to d i te cnologia e interfacc i a i n te l l i g e n t e , r i l e v a a u t o n o m a m e n te q u a n d o v i e n e i n d o s s a to

Voyager PRO HD: innovativo auricolare per smartphone Leggero ed ergonomico, offre un’eccellente resa audio in alta definizione Il problema delle telefonate in arrivo nei momenti meno opportuni, quando si è alla guida o impegnati manualmente sul lavoro, rappresenta per tanti un costante inconveniente. Anche perché il Codice della strada italiano ha reso obbligatorio l’uso di auricolari e punisce severamente chi tiene il volante con una sola mano, impegnando l’altra al cellulare. Ed è a questa particolare esigenza che vuole fornire una risposta il nuovo Plantronics® Voyager PRO HD con tecnologia Smart Sensor: il primo auricolare bluetooth, per telefoni smartphone, provvisto di interfaccia intelligente. Grazie a un sensore avanzato, consente di rispondere alle chiamate in entrata indossando semplicemente l’auricolare. Garantendo così la massima libertà di movimento manuale, e grande comfort per via della sua struttura leggera ed ergonomica. Ci ha descritto le sue innovative funzionalità Domenico Beggi responsabile commerciale di Z.S. Sistemi

Srl, azienda parmense specializzata in telefonia e networking, che distribuisce il prodotto. Potrebbe presentarci questo nuova tecnologia, spiegandone i vantaggi e le novità apportate? “Plantronics® Voyager PRO HD con tecnologia Smart Sensor ridefinisce la concezione della comodità a mani libere. Questo auricolare è così intelligente che rileva automaticamente quando è in uso e basta indossarlo sull’orecchio per rispondere direttamente alle chiamate, o eventualmente per trasferirle dal telefono all’auricolare e viceversa. È importante precisare che si tratta di un auricolare multipoint che gestisce contemporaneamente 2 cellulari e ne memorizza fino a 8. Garantisce inoltre tante opzioni e funzioni personalizzabili: è possibile mettere in pausa l’audio in streaming quando l’auricolare viene tolto dall’orecchio, oppure bloccare il pulsante di chiamata per evitare l’avvio accidentale di una telefonata, come

Voyager PRO HD va oltre le normali funzionalità di un auricolare: con il servizio Vocalyst, è possibile gestire le e-mail, controllare il meteo o aggiornare la pagina di Facebook

spesso purtroppo capita. Gli avvisi vocali informano poi sull’autonomia di conversazione, volume, connessione e molto altro”. Un altro punto di forza parrebbe essere l’ottima resa audio offerta. Potrebbe dirci qualcosa a riguardo? È possibile controllare anche la posta elettronica, tramite comandi vocali? “Sì. Voyager PRO HD va oltre le normali funzionalità di

un auricolare: con il servizio Vocalyst è possibile gestire le e-mail, controllare il meteo o aggiornare la pagina di Facebook; inoltre, l’applicazione Plantronics MyHeadset fornisce suggerimenti, trucchi e strumenti per Android e iPhone. L’audio è HD cristallino per conversazioni dal suono naturale, con rimozione automatica dei rumori e delle interferenze. Tutte queste possibilità, sommate al comfort di qualità superiore, lo rendono l’auricolare più intelligente per smartphone attualmente sul mercato”. E per quanto concerne le

specifiche di prodotto e i dati tecnici, potremmo avere maggiori ragguagli? “L’auricolare garantisce fino a 6 ore di conversazione in autonomia. Mentre in modalità stand-by può restare acceso sino a 5 giorni. E’ leggerissimo, avendo un peso di soli 17 grammi, e dunque molto confortevole e dal design ergonomico. Utilizza una batteria ricaricabile ai polimeri di ioni di litio, che ha un tempo di ricarica completa di 90 minuti. Il prodotto è garantito 2 anni, e Plantronics offre un ottima servizio di assistenza tecnica”.


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SERVIZI

Sul W e b c r e sce l’offerta di tradu tt o ri a u t o m a ti c i m u l ti l i n g u a , g r a tu i ti o a p a g a m e n t o

Traduzioni aziendali: i software online non sono affidabili Uliana Carelli (CITI Traduzioni) ci spiega perché il risultato è spesso scadente di Alessandro Cervi Da qualche anno un numero sempre crescente di siti e motori di ricerca propone servizi automatici, gratuiti e istantanei di traduzione. Alcuni di questi software si sono evoluti e affinati notevolmente, risultando tuttavia incapaci di fare le veci di un traduttore madrelingua professionista. I programmi in Rete appaiono insoddisfacenti nel trasporre la complessità del linguaggio umano, con i suoi tratti culturali peculiari e specifici che spesso vengono a mancare nel passaggio da una lingua all’altra (per questo si parla di “negoziazione di significato”, concetto a cui fa riferimento anche Umberto Eco nel suo manuale sulla traduzione “Dire quasi la stessa cosa”), le espressioni idiomatiche, la complessità e molteplicità semantica intrinseca di una lingua, come può essere l’inglese. Il lavoro di traduzione rappresenta dunque un processo critico, se si vuole tradurre propriamente. E nell’ambito degli affari risulta essenziale capirsi bene:

una sola parola può fare la differenza. Nei contratti così come nelle strategie di comunicazione. Sempre più aziende decidono di rivolgersi a professionisti del settore, che annoverano tra le loro fila esperti traduttori come Uliana Carelli, dello studio professionale CITI Soc. Coop. Dottoressa Carelli, sul Web è fiorita una nutrita serie di proposte volte alla traduzione automatica. Come giudica la qualità offerta da questi programmi? “La traduzione gratuita di testi e pagine Web è offerta da molti strumenti online, che però non possono essere considerati una vera soluzione efficace per tradurre i contenuti di un sito o di una presentazione aziendale. Non è neanche la soluzione giusta per tradurre una lettera personale a un conoscente o alla persona amata. La traduzione automatica (Machine Translation - MT), offerta gratuitamente, si basa su un software che prevede la semplice conversione di un testo da una lingua ad un’al-

tra utilizzando un dizionario più o meno complesso. Le traduzioni così ottenute possono essere utili unicamente per conoscere a grandi linee il contenuto di documenti, pagine Web o altre tipologie di testi. Spesso il risultato è mediocre o addirittura incomprensibile, quando non francamente esilarante. Molti purtroppo ancora credono ai programmi di traduzione automatica o sostengono che questi possano costituire la soluzione a tutte le esigenze di traduzione. Alcune aziende che producono tali programmi – prosegue Carelli – arrivano a

sostenere pubblicamente che con i loro software (spesso molto costosi, oltretutto) si ottengono traduzioni di alta qualità da poter utilizzare per costruire una versione multilingue di documenti o siti Web, da poter presentare al pubblico. Nulla di più falso!”. Come funzionano questi programmi online? “Un software per la traduzione automatica o uno strumento gratuito per la traduzione di siti e testi cercano di definire arbitrariamente il contesto in cui le parole sono inserite, e producono risultati contenenti errori grammaticali, sintattici e lessicali

spesso al limite del ridicolo. Se non ci credete, provate voi stessi uno di questi strumenti di traduzione: i risultati che otterrete parlano da soli!”. Cosa consiglierebbe, in definitiva, a un’azienda che ha bisogno di tradurre documenti? “Di affidarsi a traduttori professionisti che possano mettere in campo capacità, esperienza, conoscenze tecniche e linguistiche. E sono i soli a garantire un prodotto di buona qualità, e al tempo stesso risparmio a lungo termine. Prima di scegliere come tradurre testi e messaggi, valutate l’uso che ne farete. Vi consigliamo vivamente di non trascurare questo aspetto che spesso invece nella strategia commerciale è percepito come l’ultima ruota del carro. Se i contenuti diffusi on-line o sul mercato non riflettono il livello o lo spirito richiesto, ne soffrirà l’intera azione commerciale o promozionale. E’ per questo che l’investimento nelle traduzioni non è affatto da considerare una voce di budget insignificante”.


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SALUTE

Son o i n d i c a te dalle Linee guida r e g i o n a l i

Rischio legionella: le norme di prevenzione Si applicano ai nuovi impianti idrosanitari ed alle strutture ricettive e sanitarie La legionella è un pericoloso batterio rimasto pressoché nell’anonimato sino al 1976, quando un’epidemia colpi un gruppo di veterani della Legione Americana riunitisi in un hotel a Filadelfia, uccidendo 34 di essi. Da qui trasse il suo nome di “legionellosi”: “la malattia del legionario”, che si manifesta nella maggioranza dei casi con febbre molto alta e forme acute di polmonite. L’infezione da legionella non si trasmette da persona a persona, ma viene piuttosto trasmessa da flussi di aerosol e di acqua contaminata, come nel caso di ambienti condizionati o con l’uso di umidificatori. I principali indiziati nella trasmissione e nel contagio sono dunque i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell’acqua, sui quali si può sedimentare un sottile strato batterico. Sedimenti organici, ruggini, depositi di materiali sulle superfici dei sistemi di stoccaggio e distribuzione delle acque facilitano l’insediamento della legionella. La Delibera della Regione

Emilia-Romagna n.1115 del 2008 recepisce e fa proprie le Linee Guida nazionali del 2000 (“Linee guida per il controllo della Legionellosi”) e del 2005 (“Linee guida recanti indicazione sulla Legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali”), indicando i requisiti tecnico-costruttivi per la realizzazione dei nuovi impianti idrosanitari e di condizionamento, e fornendo le raccomandazioni per la gestione degli impianti a rischio e per il monitoraggio ambientale nelle strutture turistico-ricettive (alberghi, hotel, pensioni, campeggi, residence, agriturismi, bed&breakfast, soggiorni di vacanza, affittacamere, navi da crociera, ecc.), termali, ad uso collettivo (impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, ecc.), sanitario, socio-sanitario e socioassistenziale. A illustrarci le disposizioni in materia è Mauro Carretti presidente di Studio ALFA Srl di Reggio Emilia, azienda dalla consolidata esperienza nella gestione del rischio legionella e in grado di fornire

assistenza tecnico-scientifica nella realizzazione del documento di valutazione richiesto dalla Legge e nella formalizzazione di piani di intervento specifici. “La normativa – spiega Carretti – prevede che le tipologie aziendali sopra menzionate provvedano alla nomina di un responsabile per la gestione del rischio e l’applicazione delle misure di controllo. Alla base occorre una valutazione del rischio mediante un’attenta analisi delle condizioni di normale funzionamento dell’impianto

idrosanitario al fine di individuarne i punti critici, per poi procedere alla gestione dell’eventuale rischio rilevato, prevedendo specifiche misure correttive necessarie a ripristinare la situazione e ad eliminare o ridurre al minimo lo stesso. Sono poi previsti interventi di formazione specifica a tutto il personale coinvolto nel controllo e prevenzione legionellosi, il campionamento e l’analisi dell’acqua per la ricerca di legionella, in un numero che sia rappresentativo di tutto l’impianto idrico.

Senza dimenticare – conclude – che il programma di autocontrollo deve essere formalizzato in un documento di Valutazione del rischio legionella e tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria devono essere registrati in un apposito Piano degli interventi. L’analisi del rischio deve essere effettuata regolarmente, con una frequenza di almeno 2 anni e ogni volta che ci sia motivo di pensare che la situazione possa essersi modificata (ad esempio in caso di ristrutturazioni e/o rifacimento dell’impianto)”.

I principali indiziati nella trasmissione e nel contagio sono dunque i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell’acqua, sui quali si può sedimentare un sottile strato batterico

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IMPIANTI

Affi d a b i l i tà i n gara: una questio n e d e c i s i v a , a m o n t e d e i s u c c e s s i e d e l l a b a n d i e r a a s c a c c h i

Project Group progetta e realizza un banco di collaudo per un motore speciale da Formula 1 Si tratta di un’apparecchiatura di misurazione dei parametri, che mette a confronto i dati ideali con quelli reali di funzionamento Il trascorso campionato del mondo di Formula 1 ha visto il trionfo del tedesco Sebastian Vettel che - bissando il titolo dell’anno precedente ha così eguagliato il record di Michael Schumacher: più giovane pilota nella storia ad aver conquistato due titoli iridati, a soli 24 anni. La stampa mondiale si è sbizzarrita, affibbiando a Vettel l’appellativo di “Cannibale”, per la serie impressionante di vittorie macinate. Ma dietro ai successi di un pilota spicca anche l’affidabilità della monoposto, questione sempre più rilevante - anche in virtù della condivisa politica di contenimento dei costi - per tante case automobilistiche. Un’azienda emiliana che lavora per garantire l’affidabilità dei motori usati in Formula 1 - sottoposti a stress notevoli - e dei componenti montati sulla macchina (in particolare frizione e cambio), è Project Group di San Polo d’Enza (Reggio Emilia), che ha un reparto specializzato nella costruzione di sistemi

di test e collaudo. Di concerto con un’azienda faentina del campionato di Formula 1, Project Group si è occupata dello studio e della progettazione di un’apparecchiatura di misurazione di parametri per motori speciali ad elevatissime prestazioni, con impostazione della curva di potenza, coppia e velocità ideale e confronto con i valori reali misurati. Ce ne ha parlato Valdo Cascione, responsabile tecnico commerciale della divisione di automazione in Project Group. Quali sono state le richieste espresse della casa automobilistica con cui avete collaborato? Potrebbe descriverci anche le peculiarità del progetto? “Le richieste da parte dell’azienda sono state quelle di testare le attività di macchina, applicando velocità e coppia programmabili, in tempi brevissimi (7ms). Il progetto, nella sua realizzazione, tiene conto anche di trasferire i dati di test alla centralina che è montata sulla macchina (in

gara è collegata in telemetria) con tempi di trasferimento di 1 ms per pacchetto dati. L’hardware per la gestione è composto da un motore molto particolare, studiato appositamente per questa applicazione. Il programma di test comprende la determinazione di una curva definibile e programmabile per l’intervento dei comandi motore. Infine la diagnostica con storico allarmi intervenuti, per agevolare l’operatore a individuare anomalie e interventi da eseguire”. E per quanto riguarda le tappe attraverso le quali avete sviluppato e portato avanti il lavoro? “Per lo sviluppo del progetto abbiamo suddiviso i vari processi in parti fra loro tecnicamente compatibili. Abbiamo quindi sviluppato ogni singola parte di progetto a partire dalla realizzazione elettromeccanica, per poi finire con la realizzazione di curve di processo considerando casistiche di lavorazione semplici

e complesse. Nell’arco del lavoro sono stati utilizzati i software “Simotion” e “HMI””. Quali risultati avete ottenuto? Ne è soddisfatto? “Dopo aver eseguito questo studio, è stato realizzato un banco di test con ottime performance. La conoscenza delle prove e l’accorpamento delle problematiche di verifica fa sì che

utilizzando le stesse parti del progetto si possano realizzare sistemi con caratteristiche diverse. Il banco è entrato in produzione a pieno regime in tempi brevi, e senza “code” di problematiche legate all’automazione. Tutto è andato molto bene”.

Diff u s o i l ra pporto annuale de ‘I l S o l e 2 4 O r e ’ s u l l a q u a l i tà d e l l a v i ta n e l l e p r o v i n c e i t a l i a n e

Sicurezza e ordine pubblico: nel 2011 Reggio guadagna ben 18 posizioni Abbiamo analizzato la “classifica” con Paolo Bertoni, presidente di ‘Corpo Guardie Giurate’ E’ uscita “Qualità della vita 2011”, la classifica stilata da ‘Il Sole 24 Ore’, che da più di vent’anni misura la vivibilità delle 107 province italiane attraverso una serie di dati statistici. Abbiamo esaminato i dati relativi all’Ordine Pubblico, che misurano la sicurezza del territorio considerando il numero di scippi e borseggi, furti in appartamento, numero di auto rubate rispetto alla popolazione, estorsioni, truffe e frodi informatiche, e il trend dei delitti verificatisi negli ultimi cinque anni. Sulla base di detti dati, emerge un bilancio relativamente positivo per Reggio Emilia, che - pur attestandosi al 31° posto in classifica - recupera in un solo anno ben 18 posizioni e precede in graduatoria le città limitrofe: Mantova, Modena e

Parma (quest’ultima in forte trend negativo: arretra di 14 posizioni). Discutiamo la situazione con Paolo Bertoni, presidente dell’istituto di vigilanza ‘Corpo Guardie Giurate’ di Reggio Emilia. Come giudica il posizionamento di Reggio Emilia, alla luce dei più recenti dati statistici raccolti? “Credo che il fatto che Reggio abbia guadagnato 18 posizioni in un solo anno, sia un dato incoraggiante per tutta la popolazione – afferma Bertoni – e soprattutto rappresenti una chiara testimonianza del lavoro che quotidianamente realizziamo all’interno delle nostre città”. “Il servizio di vigilanza – aggiunge – ci impone di non abbassare mai la guardia. L’utilizzo di moderne tecnologie ci ha permesso un

monitoraggio ancora più scrupoloso di quanto non possa effettuare il semplice controllo umano. Grazie ad una moderna e computerizzata centrale operativa, ad esempio, siamo in grado di di controllare ogni situazione 24 ore su 24, di trasmettere in tempo reale qualsiasi segnalazione via radio o via telefono. L’innovativo servizio di televigilanza, inoltre, ci consente di verificare lo stato degli ingressi in azienda e di remotizzare immagini e voci in collegamento con la nostra centrale operativa”. Potrebbe spiegarci come funziona esattamente il servizio di televigilanza? “La televigilanza presuppone la realizzazione, presso il cliente, di un sistema atto a rilevare effrazioni, intrusioni o eventi provocati da guasti

particolari. Vengono installate speciali dispositivi radio o telefonici in grado di trasmettere con immediatezza segnali di allarme, voci, suoni, immagini presso la nostra centrale operativa. Nel momento in cui viene rilevato un allarme, operatori specializzati provvedono ad attivare le procedure necessarie a garantire un interven-

to tempestivo per la messa in sicurezza della struttura. Corpo Guardie Giurate, in virtù della consolidata esperienza, è dotato di tutti gli strumenti necessari a garantire una sicurezza attiva e passiva, grazie anche al costante collegamento con i principali organismi di sicurezza riconosciuti a livello nazionale”.


SERVIZI IMMOBILIARI

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Con i l n u o v o D.Lgs 121/2011 en t r a to i n v i g o r e n e l m e s e d i Ag o s to

Trend stabile per il mercato emiliano degli immobili industriali “Spazi di Impresa”: una nuova società specializzata in servizi di ricerca ed intermediazione Il mercato degli immobili riguardanti il mondo del lavoro è in forte evoluzione, sia per le vicende legate all’andamento economico, sia per le mutate esigenze in termini di efficienza energetica degli edifici. Ne parliamo con Francesco Bozzolini, Presidente di “SPAZI DI IMPRESA” S.r.l. una NewCo specializzata nel settore del corporate real estate che offre servizi di ricerca, selezione ed intermediazione di immobili ad uso produttivo, logistico e direzionale per aziende e professionisti. Quale la situazione in Emilia del mercato degli immobili industriali? “L’Agenzia del Territorio – risponde Bozzolini – mette a disposizione report periodici sull’andamento del mercato immobiliare che rappresentano una fonte preziosa anche per valutare lo stato del mercato locale degli immobili industriali. Recentemente sono stati pubblicati i dati sul numero di compravendite di capannoni nel primo e secondo trimestre dell’anno. I volumi espressi dall’EmiliaRomagna appaiono sostanzialmente in linea con quelli relativi ai primi sei mesi del 2010, evidenziando un trend di crescita tra un trimestre e l’altro che trova conferma anche per le province di Modena, Parma e Reggio Emilia. Le compravendite che hanno avuto per oggetto immobili compresi in questo ambito territoriale, sono circa la metà dell’intero mercato regionale: con 154 transazioni nel primo trimestre e 177 nel secondo, le tre province considerate hanno pesato rispettivamente per il 57% ed il 49% sul numero totale di compravendite effettuate nell’intera Regione nel periodo di riferimento. Nonostante la crescita di transazioni registrata tra primo e secondo trimestre 2011 nelle tre province (+15%), le stesse evidenziano, peraltro, un incremento meno significativo di quello conseguito a livello regionale (+34%), dove la provincia che ha fatto registrare la crescita maggiore è stata Bologna (+66%). Nella tabella 1 i dati in dettaglio della regione EmiliaRomagna:

SPAZI DI IMPRESA S.r.l. Via Saragat, 21 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 – 924186 spazidiimpresa@gmail.com www.spazidiimpresa.com

L’Agenzia del Territorio mette a disposizione report periodici sull’andamento del mercato immobiliare che rappresentano una fonte preziosa anche per valutare lo stato del mercato locale degli immobili industriali

Le compravendite di capannoni in Emilia – continua Bozzolini – come detto, sono cresciute tra primo e secondo trimestre 2011 del 34%, contro un +30% registrato a livello nazionale; anche le altre regioni del Nord, che hanno uno stock di capannoni comparabile a quello dell’EmiliaRomagna, evidenziano tutte un trend di crescita, con valori percentuali peraltro inferiori, seppur di poco, rispetto ai dati della nostra Regione: Lombardia +33%; Piemonte +30%; Veneto +20%. Siamo in ogni caso ancora ben lontani – evidenzia Bozzolini – dai volumi che venivano registrati prima della crisi. Il numero di compravendite concluse nel primo semestre 2011 nelle tre province di Modena, Parma e Reggio Emilia (n. 331) è inferiore del 30% rispetto a quello del corrispondente periodo nel 2006 (n. 470). Se i dati del primo scorcio dell’anno testimoniano una sostanziale tenuta del mercato degli immobili ad uso produttivo rispetto all’anno precedente, le previsioni per

il secondo semestre non inducono invece all’ottimismo. Lo scorso anno fu in particolare l’ultimo trimestre a far registrare un’impennata delle compravendite; quest’anno è abbastanza improbabile il ripetersi di circostanze analoghe. Considerato, infatti, l’aggravarsi della crisi economica degli ultimi mesi, l’ulteriore contrazione del credito bancario (in particolare con riguardo ai finanziamenti a medio-lungo termine) e l’innalzamento repentino degli spread registrato a partire dallo scorso mese di settembre, sembra probabile che nell’ultima parte del 2011 avremo piuttosto una contrazione che un aumento delle compravendite”. Quali servizi offre la nuova società “Spazi di Impresa”? “La società – risponde Bozzolini – oltre a garantire un supporto qualificato nel collocamento sul mercato di capannoni, laboratori ed uffici offerti in vendita o in locazione, si propone anche come partner per la progettazione e realizzazione di interventi di sviluppo immobiliare e di marketing”.

Se i dati del primo scorcio dell’anno testimoniano una sostanziale tenuta del mercato degli immobili ad uso produttivo rispetto all’anno precedente, le previsioni per il secondo semestre non inducono invece all’ottimismo

Tab. 1 Compravendite nella regione Emilia-Romagna I e II trimestre anni 2010 e 2011 Prov. BO FE FO MO PC PR RA RE RN Totale

2011 2010 I trimestre II trimestre I trimestre II trimestre 48 14 26 71 6 31 11 52 13 272

80 23 40 75 16 40 14 62 14 364

55 16 23 70 8 21 14 56 8 271

54 19 27 92 25 27 23 52 16 335

Tab. 2 Compravendite nella regione Emilia-Romagna I semestre anni 2006/2011 2011 2010 2009 2008 2007 2006 Prov. I sem. I sem. I sem. I sem. I sem. I sem. BO FE FO MO PC PR RA RE RN Totale

128 37 66 146 22 71 25 114 28 637

109 34 50 162 33 47 37 109 24 605

142 35 70 169 29 76 27 144 27 719

224 49 89 192 45 109 40 147 45 940

187 51 67 165 46 126 37 176 42 897

195 79 77 219 36 97 35 154 62 954



SERVIZI

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Congressi, convegni, riunioni aziendali e conferenze stampa

‘Meeting Service’: professionisti nell’organizzazione di eventi Paola Ligabue ha ideato una serata del tutto particolare, all’insegna della buona tavola L’organizzazione di eventi aziendali, relazionali o culturali, rappresenta un ambito di competenza che richiede alta professionalità nel campo della comunicazione integrata. Troppo spesso, ancora, si tende a pensare che possa bastare un po’ di buon senso e capacità organizzative personali per organizzare al meglio un evento, con notevoli danni di immagine e ripercussioni per l’azienda affidatasi nelle mani di un “improvvisatore”, senza formazione specifica ed esperienza nel settore. A Reggio Emilia lo Studio Ligabue, attivo da 32 anni, è specializzato in consulenza alle aziende, e l’organizzazione di eventi rientra in questa serie di attività dal 1994. La sua divisione interna ‘Meeting Service’ può contare sulla professionalità di 370 collaboratori esterni tra hostess, promoter e altre figure professionali dedicate, ed è specializzata nella gestione e organizzazione di congressi, convegni, meeting e riunioni aziendali, conferenze stampa, presentazioni di prodotti, inaugurazioni, spettacoli

ed eventi di ogni genere non solo nella provincia di Reggio Emilia. L’organizzazione prevede anche servizi quali: segreteria pre-congress/in-congress/ post-congress, coordinamento grafica e comunicazione, allestimenti, tensostrutture, tecnologie specifiche, catering, personale di sala, assistenza tecnica, sbobinature, ufficio stampa. Un recente evento, organizzato da Studio Ligabue, che ha riscosso notevole interesse e numerose adesioni è stata la “Degustazione Prima Del Natale”, che ha visto la partecipazione del rinomato chef Gianni Damato del ristorante “Il Rigoletto” e che si è tenuta presso lo showroom di Torricelli Arredamenti ad Albinea. Ci ha raccontato e descritto la serata Paola Ligabue. Come è nata l’originale idea alla base di questa serata? “Abbiamo deciso di organizzare questo evento per fare conoscere i fratelli Torricelli in una veste diversa da quella dei classici ‘mobilieri’ – spiega Paola Ligabue – creando un connubio fra qualità della

tavola e qualità dell’arredamento e del servizio. Oltre al noto chef Gianni Damato ha partecipato anche la Pasticceria Mazzali di Mantova, che ha presentato i suoi prodotti di alta pasticceria”. E per quanto riguarda il menù, immaginiamo delizioso? “Gianni Damato, accompagnato da un nutrito staff di collaboratori, due dei quali giapponesi, insieme alla moglie Fulvia e al figlio Federico che segue il bistrot ‘Rigolettino’, ha eseguito dal vivo due piatti: “come una catalana in un tortello senza pasta” e “una cottura di uno spaghetto in un brodetto di frutti di mare, broccoletti e aglio nero”. Lo chef ha anche presentato i suoi prodotti in vaso di vetro che hanno deliziato gli ospiti. La Pasticceria Mazzali dal 1957 produce e vende pasticceria, cioccolateria e gelateria di elevatissima qualità. Celeberrimi sono i panettoni ai frutti di bosco e gocce di caffè”. Come giudica il risultato della serata? “Siamo molto soddisfatti

Alcuni momenti dell’evento

perché le cinquanta prenotazioni che avevamo previsto sono andate subito esaurite, e alla fine abbiamo avuto un’ottantina di partecipanti. L’evento è il primo di una serie che verranno organizzati

presso lo show room dei Fratelli Torricelli nel 2012 su varie tematiche che sono in via di definizione”.


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SERVIZI

La certificazione è obbligatoria per tutti i serramenti da esterno venduti in Europa

Marcatura CE per le porte e i portoni fonoisolanti Alfakel I dati di laboratorio evidenziano un notevole potere fonoisolante Tutti i serramenti commercializzati e venduti nel mercato unico dell’Unione Europea devono obbligatoriamente avere la marcatura CE. Si tratta di un contrassegno apposto su determinate tipologie di prodotti dal fabbricante stesso, che con esso autocertifica la conformità ai requisiti essenziali per la commercializzazione e l’utilizzo nell’ Unione Europea. L’apposizione del marchio è prescritta per legge per poter commercializzare il prodotto nei paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo (SEE).

Il simbolo CE significa “Conformité Européenne”, ed indica che il prodotto che lo reca impresso è conforme ai requisiti essenziali previsti dalle Direttive in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del consumatore e protezione ambientale. Lo scopo della marcatura CE è la trasparenza delle prestazioni del serramento per la tutela dell’utilizzatore e del produttore: consapevolezza, quindi, di sapere ciò che si vende e ciò che si produce e - da parte del mercato - ciò che si acquista. La direttiva 89/106/CEE

precisa che i requisiti essenziali di sicurezza ove applicabili, devono essere valutati sulla base di regole tecniche scritte ad hoc per questo scopo, relativamente alle norme armonizzate impostate dal CEN e ratificate dalla Commissione Europea con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. Ne abbiamo parlato con Maurizio Bertani, amministratore di Alfakel S.r.l. di Montecchio Emilia (Reggio Emilia) azienda specializzata in ingegneria acustica e progettuale, barriere antirumore, cabinati

e capannoni insonorizzati, schermi acustici, porte e portoni, silenziatori industriali, trattamento fonoassorbente e materiali acustici. “Lavorando nel settore abbiamo visto da vicino l’evolversi di questo quadro normativo. Noi abbiamo già ottenuto la marcatura CE per le nostre porte e i nostri portoni insonorizzati, in più abbiamo ottenuto anche un certificato di laboratorio per il fonoisolamento della maggior parte dei nostri prodotti che non erano ancora certificati. Posso anticipare qualche recente risultato di

laboratorio: Massima marcatura CE (per la resistenza a grossi carichi) per le nostre porte e i nostri portoni: - Rw = 24 dB per le ns. pannellature mobili serie V1000 - Rw = 37 dB per i ns. pannelli Serie Alfakel A23 - Rw = 51 dB per i ns. pannelli Serie Alfakel A45 L’Rw è il potere fonoisolante delle pannellature ottenuto con una prova di laboratorio ed è indicato in decibel (dB). I dati sono espressione dell’alto potere fonoisolante dei nostri prodotti”.

Controllo degli accessi e protezione delle aree sensibili, pubbliche e private

Sistel automazioni presenta ‘Faac city’: dissuasore all’avanguardia Elemento mobile a scomparsa: un segnale acustico e luminoso avverte quando è in funzione Negli ultimi tempi si è assistito, con sempre maggiore incidenza, a interventi di riqualificazione e restyling degli spazi urbani pubblici - espressione della volontà degli amministratori di rigenerare e modernizzare gli stessi - istituendo zone a traffico limitato e aree sicure per il transito pedonale di cittadini, commercianti e visitatori. La scelta, nella gestione del traffico veicolare cittadino, è spesso ricaduta sull’installazione di dissuasori: dispositivi atti a impedire il passaggio o la sosta di vetture e automezzi, e regolamentati in Italia dall’art. 180 del D.P.R. 495 del 1992 (articolo 42 del Codice della strada). Se in passato venivano spesso installati dissuasori fissi, a forma cilindrica sormontati da una semisfera - comunemente chiamati “a panettone”, per la forma so-

migliante al dolce di tradizione milanese - oggi si cercano soluzioni moderne e all’avanguardia, sia in fatto di funzionalità sia per la qualità estetica espressa, in modo che possano armonizzarsi al meglio con l’arredo urbano circostante. Si privilegiano così i dissuasori mobili: apparati posti sotto il livello stradale e attivabili all’occorrenza (per esempio in zone a traffico limitato in alcune ore del giorno, come davanti alle scuole). La loro funzione è la stessa delle sbarre, con il vantaggio di non avere ingombri quando sono inutilizzati. Ci siamo rivolti a Davide Faccia, titolare di Sistel Centro Automazioni - da 35 anni rivenditore ufficiale Faac nella provincia di Reggio Emilia - per conoscere le ultime novità nel campo. “Come è stato giustamente sottolineato, si sta an-

dando verso un sempre maggiore inserimento di elementi mobili a scomparsa – spiega Faccia – che non deturpino i caratteri ambientali, e possano garantire una maggiore protezione alle aree pedonali del centro storico, consentendo il solo accesso a veicoli autorizzati”. Potrebbe presentarci, più nel dettaglio, una soluzione innovativa introdotta di recente sul mercato? “I dissuasori mobili per il controllo accessi veicolari e il traffico urbano firmati FAAC sono ad altissima resistenza agli urti e agli agenti atmosferici, e sono dotati di meccanismo a pistone che consente la movimentazione a comando. Offrono una soluzione intelligente in alternativa a postazioni fisse, cancellate, catene e simili, fornendo la possibilità

di regolamentare l’ingresso e/o l’uscita di mezzi in determinate zone e d’impedire la sosta abusiva. Garantiscono libertà di flusso pedonale, ma gestiscono il traffico veicolare o la sosta limitata”. E’ presente un dispositivo elettronico che segnali quando il meccanismo è in funzione? “Certamente. Il funzionamento è evidenziabile con segnale acustico e luminoso, in relazione alla sua ubicazione. Questo sistema riduce notevolmente l’impiego di risorse umane nell’attività di controllo degli accessi”. Sono disponibili vari mo-

delli di dissuasore, con caratteristiche specifiche? “Faac City è disponibile in 2 modelli. Faac City Automatico, consigliato in aree soggette a frequenti transiti giornalieri: grazie a tessere, telecomandi o programmazione oraria, il cilindro si abbassa o si rialza automaticamente. Il secondo modello, fisso, viene invece generalmente utilizzato come completamento di installazioni con dissuasori mobili. Vorrei inoltre aggiungere che esiste anche un dissuasore oleodinamico a scomparsa (versione ‘antiterrorismo’), rinforzato e con resistenza allo sfondamento estremamente elevata, per rispondere alle sempre più frequenti richieste in merito a problemi di sicurezza. Per maggiori informazioni, potete contattarci per una consulenza personalizzata”.


IMPRESE & PENSARE POSITIVO

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Ridu r re i c o nsumi interni può me tte r e a r i s c h i o m o l t e p i c c o l e i m p r e s e

Riforme e politiche sociali: chi è legittimato ad intervenire? L’impresa familiare non è sufficientemente tutelata - Segue da prima pagina -

All’improvviso “la crisi del debito sovrano”. Come dicevo da nessuno prevista, se non altro in questi termini (ed allora sorge spontaneo chiedersi cosa ci stanno a fare certi Enti ?!). Nel giro di qualche settimana siamo stati paragonati alla Grecia, siamo stati considerati sull’orlo del fallimento. E’ come se ad un’azienda, all’improvviso, fosse richiesto di rientrate dall’esposizione bancaria per gli investimenti effettuati. Il tutto con uno stile da vecchio sistema creditizio che vuole mettere in difficoltà qualcuno e magari appropriarsi...dei suoi beni. Nel giro di qualche mese tutto cambia: si fanno le leggi sul pareggio di bilancio per lo Stato (cosa buona e giusta che doveva essere fatta molto prima) ed inizia la corsa al recupero di risorse finanziarie. Certo non vogliamo sostituirci al Sindacato, noi siamo il “Giornale delle Imprese”, e per questa occasione soprat-

tutto delle piccole imprese che sono, in base ai dati della Commissione Europea, il 94.6 del totale e motore dell’economia emiliana ed Italiana. A queste imprese spesso corrisponde una “famiglia” ed è frequente che le persone siano imprenditori e lavoratori nello stesso tempo, con una commistione di ruoli. Lo Stato sociale riguarda quindi da vicino anche loro! Purtroppo, nel quadro generale – come già sostenuto in altri editoriali –, manca la “lobby” delle famiglie che francamente sono ben poco tutelate. Intervenire sulle politiche sociali ed in particolare del lavoro è questione estremamente delicata. Ci chiediamo chi sia legittimato a farlo? Le risposta è duplice. Certamente un governo eletto dal popolo che aveva nel programma elettorale quelle azioni d’intervento sulle politiche del lavoro e previdenziali. In questo caso il

passaggio con le parti sociali è auspicabile per tutelare le minoranze, vista la delicatezza dell’argomento, ma non obbligato. Ci sentiamo di legittimare anche i provvedimenti assunti da un Governo, non previsti dal proprio programma elettorale, ma concertati con le Parti Sociali. Ma oggi ci troviamo di fronte ad un Governo sostenuto da una maggioranza diversa da quella eletta dal popolo, che interviene con riforme su temi previdenziali senza alcuna concertazione. Da un punto di vista formale è chiaro che qualsiasi decisione assunta da una maggioranza parlamentare è legittima, ma da un punto di vista etico vi è il rischio concreto che sia tradito il mandato elettorale. Da più parti si evidenzia l’assoluta urgenza e necessità d’intervenire per “salvare” l’Italia. D’accordo, si doveva intervenire ma con provvedimenti volti nell’immediato a “far

cassa”. Quel tanto che necessitava per far fronte alla speculazione. Non vi era la necessità per intervenire autonomamente su riforme di tipo previdenziale o che andassero ad incidere sugli importi delle pensioni. Tale atteggiamento fa presumere che le parti sociali ed in particolare le forze sindacali non siano ritenute sufficientemente responsabili. Ma questo preoccupa non poco. Ricordo che gli Istituti previdenziali (INPS in testa) sia a livello nazionale che locale hanno ai vertici (Presidenza e Vice-presidenza) uomini che rappresentano il Sindacato da un lato ed il mondo Imprenditoriale dall’altro. Avrebbero dovuto intervenire loro, in modo responsabile e con cifre alla mano, dando informazioni precise sul quadro previdenziale. Sta a loro preoccuparsi di gestire un sistema previdenziale sostenibile nel tempo. Altrimenti potrebbe insi-

nuarsi il dubbio che anche questo serva a far cassa. Circa il “fermo degli importi delle pensioni” rammento che già la rivalutazione attuale non corrisponde alla reale inflazione, in quanto le voci del paniere preso a riferimento non sono esaustive. Non abbiamo bisogno di un Paese che si impoverisca, che riduca i consumi, che porti ad una recessione del mercato interno, quello della maggior parte delle piccole imprese. Se la speculazione finanziaria e il libero mercato ci portano a questi rischi improvvisi, be’ forse è lì che c’è qualcosa da cambiare. Forse il mercato deve essere libero, ma non troppo!



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