Giornale delle Imprese

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periodico d’informazione aziendale anno VII Luglio 2012

edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena CONGIUNTURA

SISMA

MANIFESTAZIONI

Fatturato, produzione ed ordini in calo nel primo trimestre 2012

Firmato in Regione protocollo d’intesa per sostenere la ricostruzione

Novità a Fiere di Parma: nasce Future Build, il Salone della Sostenibilità

Editoriale

IN PRIMO PIANO

Emergenza sostenibilità: Ambientale, Sociale, Economica…

Efficienza energetica, sicurezza e processi produttivi evoluti alla base dello sviluppo economico

di Ottavio Margini

Imprese & Sostenibilità

Lo sviluppo sostenibile, un concetto elaborato per la prima volta nel “Rapporto Brundtland” nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, è un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali sono resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali. La sostenibilità poggia su quattro cardini fondamentali: - La Sostenibilità economica intesa come capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione. - La Sostenibilità sociale intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite per classi e genere. - La Sostenibilità ambientale intesa come capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali. - La Sostenibilità istituzionale: intesa come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione, giustizia. Negli ultimi decenni la questione della sostenibilità è stata ricondotta per lo più agli aspetti ambientali. Purtroppo la dimensione della crisi attuale ripropone in primo piano anche le questioni sociali, economiche ed istituzionali. Il tema della Sostenibilità rappresenta quindi oggi un’emergenza, un tema in primo piano in tutti i suoi ambiti.

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Luglio 2012 MARKETING TERRITORIALE

EMILIALIVE: Nasce la nuova applicazione per visionare in mobilità gli eventi Il servizio a pagina 21

CERTIFICAZIONE

REI: Nuovo Centro di Certificazione Nazionale Isobus Il servizio a pagina 17

FORMAZIONE

Cisita Parma presenta il catalogo 2012-2013: un ricco programma di corsi e seminari

www.cisita.parma.it

CATALOGO CORSI 2012 - 2013 conoscere per competere

Il servizio a pagina 16

MERCI

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Le polizze assicurative tradizionali spesso non bastano Il servizio a pagina 23


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CONGIUNTURA

Dai dati dell’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2012

Fatturato, produzione, ordini in calo e rallenta anche l’export I commenti di Intesa Sanpaolo, Unioncamere e Confindustria Emilia Romagna Nel primo trimestre 2012 si sono accentuati i segnali negativi emersi alla fine dell’anno passato. Fatturato, produzione e ordini sono risultati in deciso calo. Rallentano, ma riescono ancora a crescere, le esportazioni e gli ordini esteri. La tendenza negativa interessa tutti i settori, in particolare l’industria del legno e del mobile e quella della moda. Le piccole imprese, meno orientate al commercio estero, subiscono i contraccolpi più duri. L’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna è entrata in un nuovo ciclo recessivo, anche se per ora meno drammatico rispetto alla pesante caduta del 2009, quando la produzione accusò una flessione del 14,1% rispetto all’anno precedente. Sono le imprese di minore dimensione a pagare il prezzo più elevato della crisi. Sono queste alcune indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale presentata a fine giugno relativa al primo trimestre 2012 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. La produzione dell’industria in senso stretto dell’EmiliaRomagna è diminuita del 3,5% rispetto all’analogo periodo del 2011, dopo il -0,4% del trimestre precedente. Le maggiori difficoltà hanno interessato le industrie del legno e del mobile (-8,6%), che risentono della crisi dell’edilizia e della moda (-5,0%), che sconta la riduzione dei consumi. Il sistema metalmeccanico ha mostrato una relativa tenuta, grazie al maggiore grado di apertura all’export. Le industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno limitato il calo della produzione a -1,5%, è stato invece del 2,4% per le industrie dei metalli, che comprendono larghi strati della subfornitura meccanica. Anche la produzione dell’industria alimentare (-2,9%) ha risentito della diminuzione dei consumi, nonostante il suo carattere aciclico. Il fatturato a valori correnti ha subìto una flessione tendenziale prossima al 3%.

Unioncamere EmiliaRomagna: “Ci aspettano ancora mesi difficili. La crisi di origine internazionale è acuita dagli eventi sismici che hanno colpito la struttura produttiva. E’ necessario ancora di più far fronte comune tra istituzioni e associazioni di rappresentanza per sostenere la volontà di ripresa di cittadini ed imprese”

Tutti negativi gli andamenti settoriali. Più lievi per l’industria alimentare e per quella della meccanica-elettricità e mezzi di trasporto, con diminuzioni rispettivamente pari all’1,4 e 1,5%. Più ampia la caduta per il sistema della moda (-3,5%) e per l’industria del legno e del mobile (-8,5%). Note negative sono giunte anche dall’industria dei metalli (-2,8%), dall’eterogeneo gruppo delle “altre industrie” (-4,5%). Al calo di produzione e fatturato, non è rimasta estranea la domanda che ha accusato una flessione del 3,6%, consolidando il

trend negativo degli ultimi tre mesi del 2011. Le esportazioni hanno rappresentato l’unica nota positiva con un incremento dell’1,7%, rispetto allo stesso periodo del 2011, nonostante un lieve rallentamento nei confronti del trimestre precedente. “I dati congiunturali mettono in luce l’impatto della crisi del debito sovrano in alcuni Paesi dell’eurozona anche nell’economia dell’EmiliaRomagna – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Carlo Alberto Roncarati – e confermano la fase recessiva nella quale è entrata l’industria regionale. Ci aspettano anConfindustria EmiliaRomagna: “Crescenti difficoltà del quadro economico italiano ed europeo. Gli effetti del sisma rendono ancora più complesso il percorso di ripresa. Occorrono misure strutturali in grado di alimentare la domanda e agire nel medio lungo termine”

cora mesi difficili, una crisi di origine internazionale acuita dagli eventi sismici che hanno duramente colpito la struttura produttiva dell’Emilia: nei comuni maggiormente interessati dal terremoto si concentra oltre l’11% del PIL regionale ed il 13,4% dell’export emilianoromagnolo proviene da questi territori. “I dati dell’indagine – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini – confermano che il quadro economico dell’Emilia-Romagna è allineato con le crescenti difficoltà del contesto nazionale ed europeo. Le indicazioni delle nostre aziende confermano che il 2012 resterà un anno negativo in cui l’export, che pure in terreno positivo sta fortemente rallentando, è sempre meno in grado di compensare a livello aggregato le difficoltà della domanda interna e degli investimenti. La ripresa – ha sottolineato il Presidente Marchesini – si allontana. Le politiche di bilancio improntate al solo rigore, invece di stabilizzare il ciclo, stanno facendo avvitare su se stessa l’intera economia europea. È indispensabile cambiare strategia, mantenendo la barra dritta sul risanamento, con misure strutturali che

Congiuntura industriale in Emilia-Romagna. 1° trimestre 2012

Intesa Sanpaolo: “Il credito alle imprese passa in rosso a marzo: è necessaria una più stretta collaborazione tra banche e imprese, per crescere, internazionalizzarsi e innovarsi”

agiscano nel tempo e nell’immediato cerchino di alimentare la domanda”. “I fattori determinanti allo sviluppo degli impieghi, – ha dichiarato Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – cioè la crescita dei fatturati, gli investimenti e l’aumento degli stock di materie prime, registrano tutti segni negativi, ampiamente superiori al pur negativo andamento del credito, segno evidente di un ulteriore peggioramento della qualità degli impieghi delle banche. Sulla dinamica del credito pesano una pluralità di fattori: la debole domanda dovuta alla recessione e alle prospettive quanto mai incerte, il livello elevato delle sofferenze, le difficoltà di raccolta delle banche e i vincoli patrimoniali ad esse imposti, particolarmente stringenti”.

Fatturato Fatturato Estero Produzione Ordini Ordini Esteri (1) (1) (1) (1) (1) Emilia-Romagna -2,9 1,7 -3,5 -3,6 1,5 Industrie alimentari e delle bevande -1,4 5,4 -2,9 -1,7 3,7 tessili, abbigliamento, cuoio, calzature -3,5 0,8 -5,0 -5,6 -1,5 del legno e del mobile -8,5 -7,0 -8,6 -8,7 -8,8 trattamento metalli e minerali metalliferi -2,8 0,3 -2,4 -3,2 0,7 meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto -1,5 1,9 -1,5 -2,3 2,7 Altre manifatturiere -4,5 2,4 -6,3 -4,8 1,1 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -4,2 0,2 -4,5 -5,1 0,0 Imprese piccole (10-49 dipendenti) -2,9 1,0 -3,2 -3,6 0,8 Imprese medie (50-499 dipendenti) -2,5 2,5 -3,3 -2,9 2,1 Nord-Est -3,9 1,7 -4,6 -5,3 0,3 Italia -4,5 1,6 -5,4 -5,7 0,9 (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Area Studi Unioncamere, Indagine congiunturale sull’industria in senso stretto.


SISMA IN EMILIA

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S i sma: in te s a p er sostenere l a ri c os tr u z i on e e gl i i n v es ti m en ti del l e i m p r e s e

Firmato un protocollo di impegno comune tra Regione Emilia-Romagna, banche, consorzi fidi e associazioni imprenditoriali Previste linee di finanziamento a medio lungo termine a tassi contenuti Il sistema del credito emiliano-romagnolo sostiene la ricostruzione. A fine giugno è stato firmato a Bologna un protocollo che prevede un impegno comune tra Regione Emilia-Romagna, banche, Consorzi fidi e associazioni imprenditoriali per la disponibilità di finanziamenti a favore delle imprese colpite dagli eventi sismici. A sottoscrivere l’intesa oltre la Regione Emilia-Romagna - rappresentata dall’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e gli istituti bancari (Unicredit, Banco Popolare, Monte dei Paschi di Siena, Bnl-Gruppo Bnl Paribas, Sanfelice 1893, Bper, Federazione Bcc Emi-

lia-Romagna, Intesa San Paolo-Carisbo e Unipol). Il Protocollo prevede linee di finanziamento a medio lungo termine a tassi contenuti, in grado di consentire la rapida ripresa dell’attività produttiva e la piena funzionalità degli immobili e delle attrezzature delle imprese. Prevista la destinazione di un primo plafond di Risorse della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca Europea per gli Investimenti da concordare con le banche per finanziamenti destinati alla messa in sicurezza, alla ricostituzione delle scorte, alla ricostruzione degli immobili, all’acquisizione delle attrezzature nonché a processi di sviluppo delle imprese di tutti i settori produttivi, di durata varia-

bile e compresa per i diversi interventi fra i 5 e i 15 anni. I costi delle pratiche dovranno essere contenuti e si dovrà prevedere massima tempestività all’erogazione dei finanziamenti, tenendo conto dei tempi per l’acquisizione delle garanzia del fondo centrale e/o dei confidi regionali. Inoltre per le attività di servizio e professionali (escluse dai provvedimenti presenti nel Decreto legge 74/2012) le banche potranno accordarsi con i Consorzi Fidi assicurando attraverso l’intervento della Regione le stesse condizioni di costo previste per le imprese. Per quanto riguarda le imprese agricole, anche cooperative, è consentito il ricorso al fondo di garanzia ISMEA

SGFA a copertura dell’80% delle operazioni di finanziamento concesse alle imprese agricole condotte da giovani e del 70% per le altre imprese agricole, con copertura dei costi secondo quanto previsto dal Decreto 74/2012. I confidi, che concorrono alla messa a disposizione di garanzie a sostegno delle imprese dell’area, possono ricorrere a costo zero alla controgaranzia del fondo centrale di garanzia. Per le grandi imprese, non direttamente rientranti nei provvedimenti previsti dal Decreto legge 74/2012, Regione, Banche e Consorzi fidi si adopereranno per mettere a disposizione, compatibilmente con le disponibilità delle risorse, di un plafond

dedicato sul fondo di rotazione per gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti. La Regione si impegna ad abbattere, anche per le grandi imprese, il costo finale del finanziamento e a mettere a disposizione delle imprese cooperative, per le finalità connesse alla ricostruzione, il plafond di risorse disponibile sul fondo Foncooper. Infine, si è concordato di istituire un comitato unico per la gestione di tutti gli intereventi a favore delle imprese, al fine di monitorare l’utilizzo delle risorse a disposizione, prevedendo la rappresentanza dei soggetti firmatari del Protocollo.

I n i ziativ a d e ll e C am ere d i com m er c i o di Bol ogn a , F er r a r a , M oden a e R e g g i o E m i l i a

Sisma: “operazione ripartenza immediata delle attività economiche” Un pacchetto di misure articolato in due tipologie di destinazione dei finanziamenti Il sistema camerale emiliano-romagnolo intende essere in prima linea per sostenere la volontà degli imprenditori di rimettere in moto l’economia nelle aree devastate dal sisma. Al via l’operazione “ripartenza immediata delle attività economiche”. E’ a questo slogan che si riconducono le linee di intervento comuni a sostegno delle imprese colpite dal terremoto concordate tra le Camere di commercio di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, assieme all’Unioncamere Emilia-Romagna. Le iniziative per la ricostru-

zione, a valere sui fondi gestiti dalle quattro Camere di commercio delle aree colpite dagli eventi sismici sulla base degli interventi di solidarietà decisi dall’Unioncamere nazionale, saranno in questa fase prioritariamente destinati a coprire il reperimento delle risorse finanziarie per le esigenze immediate (fino a 24 mesi) di ripartenza delle imprese colpite dal terremoto. Muovendosi nella direzione della complementarietà e dell’integrazione, il sistema camerale ha deciso di privilegiare gli interventi per la

ripartenza immediata delle attività. Il pacchetto di misure delle CCIAA risulta in sostanza articolato in due tipologie di destinazione dei finanziamenti, che vedranno protagonisti i consorzi fidi attivi nei territori colpiti, a cominciare dalle quattro strutture operanti come intermediari finanziari vigilati con le quali dal dicembre 2011 è stato avviato un Tavolo di coordinamento presso l’Unioncamere Emilia-Romagna. La prima tipologia consente alle imprese colpite dal sisma l’ulteriore sospensione

o l’allungamento dei finanziamenti in essere in base alle modalità, condizioni e tempistiche del prestito originario, nonostante il peggioramento intervenuto nella congiuntura economica. Le imprese potranno in sostanza prolungare, senza costi aggiuntivi, la durata dei finanziamenti in essere assistiti da garanzia dei confidi, attraverso la stipula di nuovi con le stesse caratteristiche, ma con durata fino a 7 o 10 anni, mantenendo le condizioni di costo applicate all’operazione originaria. Con la seconda tipologia

vengono assicurati finanziamenti a 24 mesi per coprire le esigenze di prima necessità per riavviare l’attività delle imprese, inclusi gli interventi sul magazzino e quelli immediati di messa in sicurezza delle strutture, ai fini dell’acquisizione della certificazione provvisoria di agibilità sismica. Nell’orientare le azioni, il sistema camerale dell’Emilia-Romagna ha adottato un criterio di complementarietà e integrazione rispetto alle direttrici del Protocollo promosso dalla Regione Emilia-Romagna.

GRAFICA: Filiberto Guatteri

Reg. tribunale di Reggio Emilia N. 1165 del 09/05/06

STAMPA: Centro Stampa Quotidiani SPA Erbusco (BS)

INFO:

Stampato il 14/07/12

DIRETTORE RESPONSABILE: Ottavio Margini

AREA COMMERCIALE: info@keymedia.it

REDAZIONE: hanno collaborato a questo numero: Ottavio Margini, Valentina Margini, Chiara Caselli, Giuseppe Sangiorgi, Barbara Gaiti.

EDITORE: Keymedia Group s.r.l. Via Settembrini, 12/1 42123 Reggio Emilia www.keymedia.it

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SOSTENIBILITÀ

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Nu ov a man if estazi one a Fi ere d i P a r m a da l 7 a l 1 0 f eb b r a i o 2 0 1 3

Future Build: il Salone della Sostenibilità Un evento innovativo per migliorare la nostra società: abitazioni, città, aree produttive e stili di vita Occorre la consapevolezza che il futuro della nostra società dipende da modelli di sviluppo sostenibili e che è necessario l’impegno di tutti per un stile di vita responsabile. Innanzitutto l’impegno degli Enti locali dai quali dipende la programmazione territoriale, le scelte urbanistiche, le normative in campo ediliIl cittadino è il primo e vero attore della sostenibilità con i suoi comportamenti

zio e sulla mobilità. L’impegno dei progettisti e dei relativi Ordini Professionali ad innovare nell’architettura e nelle tecniche costruttive ricercando modelli che privilegino l’efficienza energetica. L’impegno del mondo delle imprese dalle quali dipendono le attività ed i processi produttivi che devono essere tali da garantire il connubio

Un nuovo concetto di sostenibilità per gli edifici: coniugare l’efficienza energetica con l’antisismica

tra competitività, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, quali elementi cruciali di successo e premesse essenziali per l’affermarsi di una vera cultura di impresa. L’impegno del singolo cittadino che è il primo e vero attore con i suoi comportamenti e con le sue scelte del mondo che lascerà alle future generazioni. Molti i temi in primo piano che saranno oggetto di un nutritissimo programma di convegni e seminari: Efficienza energetica e sicurezza degli edifici: il concetto di sostenibilità, oltre alla qualificazione energetica, deve senza dubbi ricomprendere quello della sicurezza degli edifici e delle infrastrutture: tema che deve essere affrontato con un approccio multirischio

con l’antisismica al centro dell’attenzione visto anche le gravi conseguenze del recente sisma che ha colpito l’Emilia; Smart Cities e Città intelligenti: un processo urbanistico per riqualificare e progettare ambiti urbani di qualità; un concetto che sposta l’obiettivo, finalizzandolo prima allo sviluppo urbano e poi al singolo edificio, sovrapponendo alle teorie urbanistiche tradizionali il filtro della qualità della vita. Guardando non soltanto al singolo edificio, ma ad un insieme di edifici, si ottimizzano le relazioni tra di loro,

Riqualificazione degli edifici e dei centri storici: come recuperare il patrimonio edilizio pubblico e privato

ed è possibile aumentare notevolmente la qualità di vita a tutti i livelli, della città, del quartiere e infine della casa. Riqualificazione degli edifici esistenti e dei Centri storici: tra le priorità delle nostre città vi è quello di intervenire su il risanamento, la conservazione, la qualificazione energetica ed il recupero del patrimonio edi-

lizio pubblico e privato esistente nel rispetto dei caratteri identificativi delle zone di particolare pregio . Sostenibilità del mondo produttivo: proprio nel 2012 Confindustria ha presentato La Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale che rappresenta, per le imprese e le associazioni aderenti, la bussola dei valori di riferiSviluppo economico: la sostenibilità è un valore irrinunciabile per le imprese

mento nel loro cammino per uno sviluppo sostenibile. La Manifestazione ha già ottenuto il patrocinio di molteplici Istituzioni tra le quali Regione Emilia-Romagna, ANCE, Unione Parmense degli Industriali, GBC Italia, Kyoto Club. Diverse anche le imprese di livello nazionale che hanno già confermato la partecipazione con importanti stand espositivi.


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SOSTENIBILITÀ

I n ter v is ta a Franco Boni , Presi den te di F i er e di P a r m a S pA

Una manifestazione per affermare il principio della sostenibilità La diversificazione della nostra proposta fieristica grazie anche ad alleanze con partner qualificati La Sostenibilità è un concetto sempre più presente in economia, che riguarda prodotti e processi produttivi, e quindi molti dei settori d’intervento del sistema fieristico. Qual’è il suo pensiero al riguardo? “La sostenibilità è nel DNA di Fiere di Parma – risponde Franco Boni – che ispira la propria azione di business a questo principio. La recente ristrutturazione del polo fieristico ne è la dimostrazione: l’impianto fotovoltaico di Fiere di Parma, con oltre 50.000 mq di pannelli, produce 7,5 Mw/anno di energia pulita ed è uno dei più importanti impianti presenti in Italia. Anche nelle proposte espositive su cui lavoriamo e che fanno parte del core business della nostra azienda siamo costantemente alla ricerca dell’affermazione del principio della sostenibilità. Cibus e Cibus Tec, le due manifestazioni dedicate all’agroindustria su cui focalizziamo parte importante della nostra strategia, propongono, ciascuna nel proprio ambito, appuntamenti e conte-

nuti ispirati alla sostenibilità dei processi produttivi nel comparto alimentare”. Proprio in questo ambito a Fiere di Parma si realizzerà nel prossimo febbraio, su iniziativa di Keymedia Group, la prima edizione di “Future Build - Salone della sostenibilità”. Un evento su un tema strategico che coinvolge il mondo delle costruzioni, l’abitare e gli stili di vita responsabili. Come si colloca all’interno della vostra offerta? “Il progetto Future Build – afferma Franco Boni – si inserisce a pieno titolo nell’of-

Nelle proposte espositive su cui lavoriamo e che fanno parte del core business della nostra azienda siamo costantemente alla ricerca dell’affermazione del principio della sostenibilità.

Il progetto Future Build si inserisce a pieno titolo nell’offerta fieristica da noi proposta e rappresenta il frutto di un’attenta analisi dei trend di mercato che, nella fattispecie, ci lascia intravedere nel prossimo Franco Boni, Presidente di Fiere di Parma SpA

futuro una sempre maggiore sensibilità del

ferta fieristica da noi proposta e rappresenta il frutto di un’attenta analisi dei trend di mercato che, nella fattispecie, ci lascia intravedere nel prossimo futuro una sempre maggiore sensibilità del consumatore, e quindi dell’industria, ad un modello di vita sostenibile e responsabile. Nonostante la crisi Fiere di Parma ha visto il consolidarsi di eventi di successo quale Cibus e Cibus Tec e l’avvio di nuove importanti manifestazioni. Quale la ricetta giusta? “Non esiste una ricetta giusta in termini assoluti.

La nostra strategia – spiega Boni – è basata sulla specializzazione ed abbiamo cercato, negli ultimi anni, di intercettare le esigenze di settori a noi vicini per prossimità territoriale e tradizione. Nell’organizzazione diretta di eventi Cibus e Cibus Tec stanno attraversando un percorso di significativo consolidamento, confermando Fiere di Parma come piattaforma a valore aggiunto per il food e la tecnologia ‘Made in Italy’, alla costante ricerca di opportunità di business in un mercato sempre più globale. La diversificazione della no-

consumatore

stra proposta fieristica passa anche attraverso una strategia di alleanze con partner qualificati che ci consentono l’esplorazione di settori diversi dal nostro core business grazie alla collaborazione, come nel caso di Future Build, con organizzazioni con uno specifico know-how di settore”.


SOSTENIBILITÀ

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I n ter v is ta a C esare Azzal i , d i rett ore del l ’U n i on e P a r m en s e degl i In du s tr i a l i

Sostenibilità ambientale ed efficienza energetica fattori alla base del futuro sviluppo economico Future Build: un’occasione di grande interesse per il tessuto economico Confindustria, in occasione della Giunta del 25 gennaio scorso, ha adottato una Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale che intende rappresentare, per le imprese e le Associazioni aderenti al Sistema, la “bussola” dei valori di riferimento per il loro cammino verso lo sviluppo sostenibile. Qual’è il Suo pensiero sul tema? “La sostenibilità ambientale – afferma Azzali – è uno dei principali temi da affrontare a livello nazionale, se il Paese vuole acquisire competitività rispetto alle economie europee e internazionali. Lo sviluppo economico, infatti, deve passare inevitabilmente attraverso una politica industriale che individui processi produttivi efficienti dal punto di vista delle energie e compatibili con l’ambiente. Per le imprese è ormai imprescindibile sviluppare la propria gestione in modo sostenibile, con riferimento all’ambiente circostante e nei rapporti con i propri stakeholders. E proprio nei confronti di questi ultimi è necessaria una piena

rappresentazione delle attività che le società svolgono a fini sociali.” La Carta dei Principi è accompagnata da una Guida Operativa che può servire come strumento per l’applicazione pratica da parte delle imprese. Avete pensato ad iniziative per la sua diffusione tra gli associati? “La Carta e la Guida – risponde Azzali – sono già stati diffusi tra gli Associati e alcuni hanno aderito volontariamente ai principi in esse contenuti”. Tra gli impegni della Guida, l’adozione di un approccio preventivo da parte delle imprese, mediante una valutazione dell’impatto delle proprie attività ed un uso efficiente delle risorse, con particolare riferimento a quelle energetiche. Quale tipo di supporto offrite alle imprese associate? “Le occasioni per adoperarsi concretamente in termini di efficienza energetica – spiega Azzali – sono molteplici e sono attuabili in tutti i set-

Cesare Azzali, direttore dell’Unione Parmense degli Industriali

tori: è importante che l’efficienza energetica sia considerata come un’opportunità fondamentale per il “sistema paese”, in quanto interessa in egual misura i fornitori di tecnologie, il comparto produttivo, l’indotto sociale ed ovviamente i cittadini.La nostra economia stenta a riprendersi dopo la crisi e inoltre l’attuale debito pubblico frena la crescita economica. E’ necessario quindi riflettere su quanto ancora possiamo resistere con un sistema così strutturato: i dati in nostro possesso mettono in evidenza come sia fondamentale per

l’Italia colmare la distanza di sviluppo con gli altri Paesi europei e acquisire competitività nei confronti del mercato internazionale. Per fare questo – continua Azzali – le questioni energetiche devono essere poste al centro delle politiche industriali, poiché oggi non si può più parlare di competitività escludendo l’efficienza energetica. Informazione, comunicazione e formazione sono strumenti essenziali per un miglioramento dell’efficienza energetica. Occorre arrivare a modelli comportamentali che non si concentri-

La Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale di Confindustria

no sul puro investimento iniziale, ma considerino anche i costi di gestione e di puro mantenimento, andando così ad incrementare la cultura del “life cycle cost”. Bene il risparmio energetico, non si dimentichi che in esso si configura la prima fonte rinnovabile, ma è necessario guardare avanti dando forma ad opzioni vere e fattibili di politica energetica”. Nel prossimo mese di febbraio si terrà presso Fiere di Parma, la prima edizione della manifestazione “Future Build - Salone della Sostenibilità” che svilupperà proprio queste tematiche. Come valuta questa iniziativa? “E’ inevitabile, per quanto detto – risponde Azzali – considerare la manifestazione come un’occasione di grande interesse per il tessuto economico di parte del “sistema paese”. L’evento contribuirà sicuramente a diffondere la cultura concernente l’efficienza energetica, ormai essenziale per ognuno di noi, qualunque sia il proprio ruolo”.

10 “Principi” per 10 “Impegni”

1. “Conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale nel breve, medio e lungo periodo” Porre la tutela dell’ambiente come parte integrante della propria attività e del proprio processo di crescita produttiva. 2. “Adozione di un approccio preventivo” Valutare l’impatto delle proprie attività, dei propri prodotti e servizi, al fine di gestirne gli aspetti ambientali secondo un approccio preventivo e promuovere l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili. 3. “Uso efficiente delle risorse naturali” Promuovere l’uso efficiente delle risorse naturali, con particolare attenzione alla gestione razionale delle risorse idriche ed energetiche. 4. “Controllo e Riduzione degli impatti ambientali” Controllare e, ove possibile, ridurre le proprie emissioni in aria, acqua e suolo; perseguire la minimizzazione della produzione di rifiuti e la loro efficiente gestione privilegiando il recupero e il riutilizzo in luogo dello smaltimento; adottare misure idonee a limitare gli effetti delle proprie attività sul cambiamento climatico; promuovere la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi. 5. “Centralità di tecnologie innovative” Investire in ricerca, sviluppo e innovazione, al fine di sviluppare processi, prodotti e servizi a sempre minore impatto ambientale. 6. “Gestione responsabile del prodotto” Promuovere una gestione responsabile del prodotto o del servizio lungo l’intero ciclo di vita, al fine di migliorarne le prestazioni e ridurne l’impatto sull’ambiente, anche informando i clienti sulle modalità di utilizzo e di gestione del “fine vita”. 7. “Gestione responsabile della filiera produttiva” Promuovere la salvaguardia dell’ambiente nella gestione della catena produttiva, coinvolgendo fornitori, clienti e parti interessate quali attori della propria politica di sostenibilità. 8. “Sensibilizzazione e Formazione” Promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione e formazione, al fine di coinvolgere l’organizzazione nell’attuazione della propria politica ambientale. 9. “Trasparenza nelle relazioni con le parti interessate” Promuovere relazioni, con le parti interessate, improntate alla trasparenza, al fine di perseguire politiche condivise in campo ambientale. 10. “Coerenza nelle attività internazionali” Operare in coerenza con i principi sottoscritti in questa Carta in tutti i Paesi in cui si svolge la propria attività.



SOSTENIBILITÀ

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Intervista a Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna

Costruire in modo sostenibile vuol dire anche qualità e sicurezza La Regione è intervenuta sul rischio sismico sin dal 2008 Dopo il recente terremoto che ha colpito l’Emilia abbiamo intervistato Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, al quale abbiamo innanzitutto chiesto se non sarebbe importante, oltre all’efficienza energetica, prendere in seria considerazione anche il requisito della sicurezza? “Ci stiamo occupando della sicurezza – ha risposto Muzzarelli – da tempi non sospetti, da ben prima non solo delle scosse in Pianura Padana ma anche di quelle in Abruzzo nel 2009. Già con la legge 19 del 2008 – spiega Muzzarelli – dedicata appunto alla “Riduzione del rischio sismico” abbiamo posto in essere una normativa moderna ed efficace, che addirittura all’epoca suscitò perplessità di chi la riteneva fin troppo rigida per una Regione come la nostra, ritenuta erroneamente a bassa sismicità.

Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna

Quando il precedente governo stava lavorando sull’applicazione del Decreto sulla semplificazione, poi cambiato in corso d’opera per il sisma abruzzese, in EmiliaRomagna avevamo già tenuto conto di principi e regole consolidati per la sostenibi-

lità e la sicurezza. Come dicemmo all’epoca, “costruire subito”, anche in momenti come questi di una difficoltà economica persistente che ha colpito con particolare forza l’edilizia, va bene soltanto se si costruisce anche “meglio”, cioè in modo più sicuro e più rispettoso dell’ambiente e delle risorse energetiche”. Quali le peculiarità della legge antisismica dell’Emilia-Romagna? “Recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, la legge antisismica della nostra regione stabilisce che i Comuni debbano fornire un’autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione. In

base alla classificazione del 2005, in Emilia Romagna sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità. Dopo gli eventi del 20 e del 29 maggio, credo che il Governo aggiornerà la minaccia sismica, elevandola. Ma voglio chiarire una cosa: la maggior parte degli edifici e dei capannoni industriali devastati dalle scosse in Emilia-Romagna sono strutture risalenti a prima delle normative antisismiche vigenti. Quindi quello che stiamo facendo oggi, cioè garantendo da un lato certezza dei tempi per la riapertura delle fabbriche e chiedendo al contempo l’applicazione delle normative, è sufficiente per garantire la sicurezza di chi vive e lavora in Emilia-Romagna”. Nel concetto di sostenibilità non crede che rientri anche quello di sicurezza degli edifici?

“Sicurezza e qualità – risponde Muzzarelli – sono facce della stessa medaglia: non sono obiettivi differenti, né, tantomeno, contrapposti. Proprio per questo, l’impegno a costruire in modo sostenibile, a risparmiare territorio riqualificando l’esistente laddove possibile, ed a rinnovare gli edifici esistenti costruendone di nuovi che risparmiano di più e consumano di meno, è un impegno che sarà rafforzato in Emilia-Romagna”.

Per essere informati su tutte le novità che riguardano i cittadini terremotati (atti per la ricostruzione, misure per i cittadini, misure per le imprese, dati e numeri della protezione civile, e molto altro) il sito internet da seguire è www.regione.emiliaromagna.it/terremoto

I n ter v is ta a G abri el e B ui a – Pres i den te A n c e Em i l i a Rom a gn a e v i c e pr e s i d e nte na zi o na l e

La sostenibilità deve essere al centro delle scelte e volano della ripresa Occorre attuare politiche di rigenerazione e riqualificazione urbana. Sempre più spesso si parla a vari livelli di città sostenibili, di eco-quartieri di nuovi modelli costruttivi improntati all’efficienza energetica ed alla sicurezza. Chiediamo a Gabriele Buia, Presidente ANCE Emilia Romagna e Vice Presidente Nazionale il Suo pensiero al riguardo. “ La sostenibilità – risponde Buia – ovvero il concetto che la soddisfazione dei bisogni attuali debba avvenire a costi molto più contenuti per la collettività e non comprometta i bisogni delle generazioni future, deve essere al centro delle scelte politiche ed imprenditoriali e volano della ripresa. La sostenibilità può e deve essere uno dei criteri fondamentali intorno a cui rilanciare l’attività edilizia e il mercato immobiliare. Il futuro, secondo l’Ance, è l’edilizia sostenibile. La dilatazione delle citta’

non potrà continuare con i ritmi del passato, sarà un aspetto marginale – continua Buia – si pone quindi urgentemente l’esigenza di avviare un processo di rinnovamento attraverso interventi volti a ricucire, recuperare e sostituire il tessuto urbano. Occorre puntare su politiche strategiche per la città e definire strumenti operativi per l’attuazione d’intense politiche di rigenerazione e riqualificazione urbana, anche nell’ambito del nuovo Quadro Strategico Nazionale 2014-2020, coinvolgendo tutti gli operatori interessati e superando pregiudizi ideologici e normative obsolete. Si rende poi necessario – precisa Buia – consentire e stimolare su larga scala la demolizione e ricostruzione di edifici “energivori” e fortemente carenti dal punto di vista antisismico. Per quanto riguarda l’intervento sulle città, gli indirizzi

Gabriele Buia – Presidente Ance Emilia Romagna e vice presidente nazionale

contenuti nei regolamenti europei relativi all’utilizzo dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020, lasciano intravedere la possibilità di attuare una vera strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile. I nuovi regolamenti prevedono infatti un rafforzamento delle politiche urbane,

con l’obiettivo di elaborare strategie e progetti di sviluppo urbano sostenibile da finanziare con contributi a fondo perduto o con strumenti di ingegneria finanziaria (tipo JESSICA). Occorre – continua Buia – prepararsi a livello regionale ad utilizzare al meglio questi fondi, con un intenso con-

fronto con le associazioni di categoria competenti in materia. È necessario contemporaneamente avviare, attraverso il secondo programma attuativo 2011 - 2013 del Piano Energetico Regionale e sfruttando anche in questo caso fondi comunitari, interventi edilizi ad alto risparmio energetico, posticipando le scadenze per l’introduzione delle prescrizioni energetiche sugli edifici in coerenza con il quadro normativo nazionale. Da ultimo – conclude Buia – occorre sostenere i programmi di Housing Sociale, di cui la cittadinanza ha sempre maggiore necessità, visto il calo del potere di acquisto, con azioni mirate di natura normativa, programmatoria ed economica. Occorre evitare, tra l’altro, di penalizzare questi interventi con tassazioni elevate sotto forma di IVA ed IMU che ne vanificano la realizzabilità”.


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SOSTENIBILITÀ

A Future Build - Salone della Sostenibilità, saranno affrontati i temi più innovativi

Smart Cities: piacere di vita Il processo urbanistico per riqualificare e progettare ambiti urbani di qualità di Andrea Rinaldi

La crisi dell’energia e i cambiamenti climatici degli ultimi anni ci hanno fatto capire che la qualità della nostra vita dipende molto di più dall’energia di ciò che credevamo in passato. E’ ovvio che come società dovremmo diventare energeticamente più efficienti. Costruiremo macchine molto più efficienti, sistemi di mobilità a ridotto impatto ambientale, edifici a consumo zero, ecc... Questa attitudine ad aumentare l’efficienza è utile ed inevitabile. La critica potrebbe essere che curiamo i sintomi piuttosto che la causa dei problemi, ovvero che anteponiamo il concetto tecnico dell’efficienza al concetto umano dell’efficacia. Quando si utilizza un sistema tecnico per risolvere problemi oggettivi senza una strategia che guidi le scelte, si finisce con il proporre soluzioni episodiche e di breve durata. Una possibile alternativa è intendere l’energia di ciò che ci circonda non come una somma di singoli episodi,

ma come un ciclo, visione che dovrebbe essere molto familiare, perché come esseri umani abbiamo un ciclo di vita. Tutto ciò che ci circonda ha un ciclo di vita: i nostri edifici, le nostre città, le nostre macchine, i nostri oggetti, l’ambiente, ecc. Ognuna di queste cose contiene energia. In architettura l’energia si manifesta attraverso la definizione della forma e dello spazio, oltrechè del piacere di vita degli utenti, che possiamo migliorare solamente se entriamo in sintonia con il ciclo di vita di ciò che ci sta intorno in modo efficace, valorizzando ciò che ci potrà essere utile per il futuro e riducendo ciò che non ci potrà servire. Così anche il concetto di Smart City, la città intelligente, termine di tendenza che non ha una definizione univoca e condivisa, viene spesso confuso con il miglioramento dei processi tecnologici di connessione e delle infrastrutture urbane, ma applicare una strategia smart significa prima di tutto migliorare la vita ed il life-

Andrea Rinaldi - Direttore Centro Ricerche Architettura Energia, Facoltà di Architettura di Ferrara

style dei cittadini, consapevoli del fatto che il processo di crescita in atto non potrà consentirci di mantenere ciò che abbiamo per le generazioni future. Il concetto di Smart City deve essere quindi inteso come un processo urbanistico per riqualificare e progettare ambiti urbani di qualità: sposta l’obiettivo, finalizzandolo prima allo sviluppo urbano e poi al singolo edificio, sovrapponendo ai concetti urbanistici tradizionali il filtro della qualità

della vita. Se guardiamo non soltanto un singolo edificio, ma un insieme di edifici e ottimizziamo le relazioni tra di loro è possibile aumentare notevolmente la qualità di vita a tutti livelli, della città, del quartiere, e infine della casa. La città è fatta da tanti quartieri, i quartieri da tante case: i risultati della modificazione saranno pertanto più rapidi ed efficaci. E’ possibile lavorare pertanto con qualità di base come il risparmio del

territorio, la mobilità, le connessioni, le visuali, il diritto al sole, un piede nel verde, l’acqua, l’aria, l’energia grigia dei materiali e dei processi costruttivi. Nascono così criteri quantitativi, come l’energia primaria per la costruzione, e criteri qualitativi come l’aumento del piacere della vita. Avremo spazi della città a maggiore densità con un’alta qualità di vita, risparmieremo terreni vergini, faremo attenzione a non allontanarci da infrastrutture esistenti, creeremo una mobilità adeguata al luogo, favorendo prima i pedoni e le biciclette, poi i bus e i treni e alla fine l’auto privata… Nel programma di Future Build - Salone della Sostenibilità il tema innovativo delle “smart cities” verrà affrontato con seminari e convegni di approfondimento, per cercare di fare il punto sullo stato di fatto da cui definire linee di sviluppo concrete per la rigenerazione delle nostre città. Smart Live, vita consapevole, piacere di vita.


SOSTENIBILITÀ

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D o po il S is ma i n E m i l i a è em ersa c on f or z a u n a n u ov a n ec es s i tà

Sostenibilità: coniugare efficienza energetica e sicurezza degli edifici Carretti (Studio Alfa): occorre individuare nuovi modelli costruttivi I recenti avvenimenti sismici che hanno colpito l’Emilia, regione considerata a basso rischio sismico, hanno aperto un nuovo dibattito sul concetto di edilizia sostenibile. Ne parliamo con l’Ing. Mauro Carretti, presidente di Studio Alfa srl di Reggio Emilia, azienda leader in tema di gestione della sicurezza all’interno delle imprese. “Quanto avvenuto – risponde Carretti – ci induce a ritenere che alle esigenze di efficienza energetica degli edifici occorre abbinare quelle della sicurezza. Occorre quindi che in fase di progettazione le competenze specialistiche relative all’efficienza energetica si integrino con quelle proprie della sicurezza ed in particolare della sicurezza sismica. Si tratta di un’innovativa integrazione indispensabile per poter parlare di edilizia sostenibile. Queste tecniche devono trovare applicazione – continua Carretti – sia nella progettazione di nuovi edifici sia nella riqualificazione delle infrastrutture esistenti. Il concetto di sicurezza e sostenibilità di infrastrutture,

in fase di progettazione le competenze specialistiche relative all’efficienza energetica devono integrarsi con quelle proprie della sicurezza ed in particolare della sicurezza sismica

impianti ed edifici deve essere affrontato con un approccio multirischio (sismico, incendio, impatto, ecc.)”.

Come procedere in questa fase? “Si rende indispensabile – risponde Carretti – individuare nuovi modelli costruttivi che rispondano alle esigenze prima evidenziate. Occorre quindi una specifica azione di ricerca e sviluppo che possa prendere in esame anche modelli diversi ma coerenti agli obiettivi prefissati. In tale ambito si confrontano sistemi costruttivi diversi: costruzioni leggere (legno/ acciaio e pannellature) e costruzioni pesanti (murature in cemento, laterizio ecc.) Variabile importante è senza dubbio l’aspetto economico. Individuare soluzioni che

Carretti - Presidente Studio Alfa

non comportino aggravi dei costi è soprattutto in questa fase di crisi fondamentale Quale il supporto di Studio Alfa? “Su queste tematiche siamo direttamente impegnati – risponde Carretti. In particolare sul nostro territorio la messa in sicurezza degli edifici è una priorità. Insieme ad i nostri Partner stiamo studiando soluzioni che possano fornire risposte in tempi brevi visto lo stato di

necessità di molteplici realtà. ll concetto di sicurezza e sostenibilità di infrastrutture, impianti ed edifici deve essere affrontato con un approccio multirischio (sismico, incendio, impatto, ecc.)




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SISMA E RIPARTENZA

Pe r le imp r e s e p rod utti ve che ha n n o s u b i to gr a v i da n n i da l s i s m a

E’ possibile delocalizzare temporaneamente la produzione in territori adiacenti “Spazi d’impresa” è una società emiliana che può fornire risposte concrete Diverse imprese produttive dei territori colpiti dal sisma hanno subito gravi danni agli stabilimenti, con conseguente blocco delle produzioni. Molte di queste aziende sono alla ricerca di sedi alternative temporanee, che consentano loro una rapida ripresa delle attività, possibilmente collocate in una zona non troppo distante da quella di provenienza per ovvie ragioni di mantenimento della struttura occupazionale esistente. Ne parliamo con Francesco Bozzolini, presidente di “Spazi d’Impresa” S.r.l. società emiliana specializzata nel settore del corporate real estate, che offre servizi di ricerca, selezione ed intermediazione di immobili ad uso produttivo, logistico e direzionale per aziende e professionisti. “Negli ultimi giorni – afferma Bozzolini – abbiamo ricevuto diverse richieste. Le ricerche in corso, sulle quali SPAZI DI IMPRESA è attiva, puntano al reperimento di soluzioni localizzative che

siano posizionate in un raggio dai 30 ai 50 km dalla sede d’origine, che siano di pronto utilizzo, offerte in affitto (escluse quindi le proposte di vendita) e dotate di un buon collegamento con la rete autostradale. In genere la ricerca riguarda capannoni di superficie non inferiore ai 1.000-1.500 mq. Le caratteristiche richieste – precisa Bozzolini – per quanto teoricamente non difficili da reperire tenuto conto della consistente offerta di immobili d’impresa presente sul mercato come conseguenza della crisi, evidenziano invece varie criticità. Innanzi tutto l’urgenza con la quale le imprese colpite dal terremoto stanno cercando nuove localizzazioni: il processo valutativo per la scelta di una nuova sede aziendale, che di solito richiede alcuni mesi, in questa circostanza deve trovare risposta nell’arco di poche settimane. Operazione non certo facile – fa presente Bozzolini – tenendo conto della necessità di individuare spazi che sia-

no immediatamente compatibili con i lay out produttivi già in uso presso le sedi di provenienza; che siano offerti a condizioni economiche ragionevoli e che garantiscano condizioni di sicurezza contro il rischio sismico. Si è consapevoli che solo una rapida “rilocalizzazione” in un ambito territoriale vicino a quello di provenienza potrà infatti evitare tentazioni di delocalizzazioni verso altre zone del Paese, se non addirittura verso l’estero, mettendo a rischio il ritorno delle imprese nei luoghi del sisma, quando le strutture produtti-

ve qui presenti saranno state ricostruite o comunque messe in sicurezza. SPAZI DI IMPRESA ha specifiche competenze in materia e può coadiuvare la progettazione delle azioni sopra indicate, oltre, ovviamente, a mettere a disposizione degli interessati il proprio portafoglio di offerte immobiliari. In aggiunta, vista l’urgenza e la complessità dei problemi che le imprese si trovano a dover affrontare, appare preziosa la messa in opera di strutture di coordinamento tecnico-amministrativo in grado di offrire servizi di

consulenza integrata e di accompagnamento alla rilocalizzazione. Su questo fronte un pool di operatori, di cui fa parte anche SPAZI DI IMPRESA, sta già definendo modelli di intervento in grado di rispondere tangibilmente alla straordinarietà del momento. In questa fase – conclude Bozzolini – si tratta di operare con professionalità ed in tempi brevi evitando od accorciando il più possibile gli aspetti burocratici che rischiano di compromettere la continuità della vita di molte imprese emiliane”.


SISMA E RIPARTENZA

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S i sma: mo lte i m p rese sono costrette a del oc a l i z z a r e l ’a tti v i t à pr odu tti v a e r i o r g a ni zza r e i s e r v i zi

Sistemi telefonici e networking: soluzioni rapide ed efficaci Con la “Locazione Operativa” il canone comprende i materiali, manodopera e noleggio Le imprese dei territori colpiti dal sisma sono alla ricerca di sedi alternative temporanee, che consentano loro una rapida ripresa delle attività. Spesso in questi stabilimenti sono da attivare i servizi più basilari. Tra questi la telefonia o i servizi informatici. Che soluzioni si possono adottare tenendo conto dell’uso temporaneo dello stabilimento/ capannone e dei tempi di attuazione degli interventi che devono essere i più veloci possibili? Lo chiediamo a Domenico Beggi di ZS Sistemi , azienda di Parma che vanta una significativa esperienza su sistemi telefonici, networking, reti strutturate, impianti elettrici ecc. “Le tecnologie certamente più adatte allo scopo – risponde Beggi – sono rappresentate da soluzioni wireless (senza fili) oggi disponibili per le più diverse applicazioni. Il vantaggio principale nell’utilizzo di queste soluzioni consiste essenzialmente nella rapidità di installazione, in quanto non è ovviamente necessaria la

posa di cavi in rame o fibra ottica, canale e tubazioni per il contenimento dei cavi stessi, rendendo in tal modo più “leggera” la struttura di trasmissione fonia e dati”. Per valutare le diverse soluzioni quale metodo di analisi proponete? “Occorre innanzi tutto un sopralluogo tecnico in sito – risponde Beggi – al fine di valutare la permeabilità “radio” della struttura provvisoria e la copertura del campo radio necessaria per l’erogazione dei servizi richiesti e necessari all’Azienda”. Da un punto di vista economico, quali i suggerimenti per il reimpiego degli apparati installati nelle nuove sedi che verranno costruite o nel caso di possibilità di riutilizzo dei vecchi capannoni (messi in sicurezza) che erano già attrezzati per questi servizi? “Tutte le apparecchiature ed i sistemi radio – precisa Beggi – per loro stessa natura, sono facilmente smontabili e re-installabili in altri siti, ivi comprese sia le nuove strutture che strutture pre-

sponde Beggi – sono generalmente rapidi, sia pure compatibilmente con la complessità delle reti wireless da realizzare. Un problema potrebbe nascere dalla parziale indisponibilità dei materiali in quanto sia i produttori che i distributori di questi prodotti nel prossimo mese di agosto osservano solitamente chiusure feriali variabili dalle 2 alle 3 settimane”.

esistenti messe in sicurezza. Per le nuove sedi potrebbe essere necessario modificare la struttura wireless per adattarla alla diversa tipologia di immobile, mentre per le vecchie sedi si potrebbe verificare una sovrapposizione della rete esistente wired (a fili) con la rete wireless (senza fili) pur essendo queste diverse tecnologie facilmente integrabili tra loro”. Gli impianti possono essere rivenduti? “In linea teorica sì ma, una volta installati tutti i materiali e/o dispositivi elettronici nuovi di qualsiasi tipo perdo-

no molto rapidamente il loro valore residuo. In alternativa – evidenzia Beggi – all’acquisto potrebbe essere vantaggioso ricorrere a forme di finanziamento quali leasing o ancor meglio la “Locazione Operativa” (noleggio) in quanto generalmente il canone di locazione, oltre ai materiali ed alla manodopera, comprende sia l’Assistenza Tecnica che la polizza assicurativa all risks” Quali i vostri tempi di intervento anche in vista del mese di agosto tipicamente feriale? “I tempi di intervento – ri-

Il vantaggio principale nell’utilizzo di soluzioni wireless consiste nella rapidità di installazione, in quanto non necessita di posa di cavi in rame o fibra ottica, canale e tubazioni per il contenimento dei cavi stessi rendendo in tal modo più leggera la struttura di trasmissione fonia e dati


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FORMAZIONE

Pr e s e n tato d a C i si ta Parm a

Conoscere per competere: il nuovo catalogo corsi 2012 – 2013 Un vasto programma di corsi e seminari Cisita Parma, è l’organizzazione dell’Unione Parmense degli Industriali e del Gruppo Imprese Artigiane che realizza servizi formativi caratterizzandosi da sempre per la sua capacità di promuovere la cultura industriale del territorio e lo sviluppo aziendale. Da settembre partirà la nuova offerta formativa 2012 - 2013 che è racchiusa in un Catalogo denominato “Conoscere per Competere”. Una vasta parte delle iniziative è dedicata alle aziende, alle quali Cisita propone corsi d’aggiornamento e di

specializzazione strutturati per funzioni e livelli. Accanto a questi, programmi specialistici sono previste azioni d’affiancamento, coaching, tutoraggio, assistenza consulenziale, in una prospettiva di crescita degli individui, d’innovazione dell’impresa e d’evoluzione dei patrimoni di conoscenza. L’offerta formativa interaziendale si articola in diverse aree tematiche così suddivise: manageriale, organizzativa e risorse umane, commerciale e marketing, amministrazione e finanza, acquisti e

produzione ecc. Tra i corsi più innovativi segnaliamo “Lean office: aumentare la produttività diminuendo il carico del lavoro” per apprende le tecniche che possono fornire una leva potente per accrescere in tempi rapidi produttività, flessibilità e rapidità. Di estrema attualità il seminario “Il social media marketing: nuovi canali comunicativi per vendere” che aiuta a strutturare le corrette strategie Social Media fornendo competenze variegate che coinvolgono aspetti tecnici (utilizzo degli

Cronologia catalogo 2012 . 2013 Metodi vincenti di comunicazione scritta - 8 ore

strumenti, visibilità e indicizzazione su motori di ricerca), relazionali (comunicazione di contenuti in ambito emozionale, esperienziale e ricreativo), di modalità di presentazione (aspetto grafico e fruibilità), di divulgazione (Social tools e diffusione virale di contenuti), di disciplina (continuità di interazione) e di Public relation (Reputation Management). Da ultimo segnaliamo il corso “Lean Six Sigma: coniugare qualità ed efficienza” che rappresenta la nuova frontiera dell’innovazione

Set. Ott. Nov. Dic. 2012 2012 2012 2012

organizzativa, gestionale e produttiva, in quanto riesce a coniugare i benefici del modello Lean Manufacturing con l’approccio metodologico della Six Sigma. In questi ultimi anni l’approccio ha consentito alle aziende di ottenere il miglioramento dei processi e dei grandi benefici economici. Particolare attenzione è dedicata alla metodologia didattica che prevede un mix di presentazioni e simulazioni didattiche che facilitano la comprensione delle tecniche ed un effettivo apprendimento.

Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. 2013 2013 2013 2013 2013 2013

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Tecniche avanzate di comunicazione aziendale - 24 ore

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Leadership e gestione dei collaboratori - 16 ore

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Lean office: aumentare la produttività diminuendo il carico del lavoro - 16 ore

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La definizione degli obiettivi e la valutazione delle prestazioni - 8 ore

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Obiettivo estero - 8 ore

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Superare le obiezioni e vendere di più - 8 ore

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Il social media marketing: nuovi canali comunicativi per vendere - 8 ore Amministrazione del personale e gestione della busta paga - 24 ore

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Recupero crediti - 8 ore

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Analisi avanzata di bilancio, finanza d’impresa e rapporti con le banche - 20 ore

1e8 5

Il piano d’investimento: decisione e principi per la redazione - 8 ore

15 e 22

Come ridurre prezzi e costi di acquisto e aumentare le prestazioni dei fornitori -16 ore Lean Six Sigma: coniugare qualità ed efficienza - 16 ore Linguistica - tutti i martedì pomeriggio a partire dal 2 ottobre Informatica base e applicata - tutti i giovedì pomeriggio a partire dal 4 ottobre

Conoscere per competere

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CERTIFICAZIONE

Gr az ie alla p artnershi p tra R eg gi o Em i l i a In n ov a z i on e, IM AM O T ER e R e :L a b

REI: Nuovo Centro di Certificazione Nazionale ISOBUS Il protocollo di comunicazione che nasce per il settore dei trattori e delle macchine agricole Reggio Emilia Innovazione insieme a IMAMOTER (Istituto di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche C.N.R.) con sede a Ferrara e Re:lab ( Centro di progettazione e laboratorio reggiano) hanno ottenuto da AEF (Agricultural Industry Electronics Foundation) il riconoscimento come Centro di Certificazione Italiano per il rilascio della certificazione ISOBUS. In tale veste presenzierà insieme ad AEF, all’Esposizione Internazionale della Macchine Agricole (EIMA) che si terrà a Bologna dal all’11 novembre 2012. ISOBUS è un protocollo di comunicazione che nasce per il settore dei trattori, macchine agricole e deforestazione con lo scopo di standardizzare e centralizzare il sistema di controllo e l’interfaccia uomo-macchina. Un moderno trattore ISOBUS si caratterizza per la presenza di un unico terminale grafico (Virtual Terminal) per la gestione di tutti gli attrezzi ISOBUS compatibili. Qualsiasi attrezzo compatibile con lo standard, colle-

ISOBUS è un protocollo di comunicazione che nasce per il settore dei trattori, macchine agricole e deforestazione con lo scopo di standardizzare e centralizzare il sistema di controllo e l’interfaccia uomo-macchina

gato tramite un apposito connettore, può quindi essere controllato tramite un unico sistema di interfacciamento uomo-macchina. I Vantaggi della gestione dell’accoppiamento trattore- attrezzo secondo lo standard ISOBUS sono molteplici. Quelli principali si possono così sintetizzare: - attrezzi e trattori di produttori differenti possono comunicare tra di loro senza problemi di compatibilità; - utilizzo di un unico dispositivo (Virtual Terminal) per la gestione di tutti gli attrezzi

con conseguente riduzione degli ingombri, dei costi per l’acquisto di nuovi attrezzi e facilitazione per l’operatore nell’apprendimento iniziale e nello svolgimento del suo lavoro, in quanto accresce l’ergonomia della cabina; - impiego di connettori standard e capacità di autoconfigurazione della rete con eliminazione dei problemi legati all’utilizzo di un nuovo attrezzo o al cambio di attrezzo. Il laboratorio REI - ISOBUS è già in grado di affiancare le aziende interessate a perseguire la certificazione ISOBUS dalla prima fase di creazione/conversione del protocollo di comunicazione e di messa a norma delle apparecchiature (in collaborazione con IMAMOTER e Re:Lab) con un supporto mirato alle specifiche esigenze di ciascuna impresa. Il Centro di Certificazione diventerà operativo nei prossimi mesi. Gli uffici di Reggio Emilia Innovazione sono a disposizione delle aziende per ogni ulteriore informazione o delucidazione.

Il laboratorio REI - ISOBUS è già in grado di affiancare le aziende interessate a perseguire la

Cabina Trattore senza ISOBUS

certificazione

Schema del funzionamento di ISOBUS e cabina con computer di bordo (Virtual Terminal) di un trattore ISOBUS (fonte: web).

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CHIUSURE

Pr e s e n tati u na seri e d i p rod otti i n n ov a ti v i

Breda, un meeting nel segno del rinnovamento Davide Faccia (Sistel Centro Automazioni) illustra le novità Restyling dei prodotti esistenti e nuove soluzioni sia per il mercato residenziale che industriale, ma anche una buona sana dose di coraggio a investire e a rinnovare l’approccio sul mercato. È l’estrema sintesi del meeting commerciale svoltosi a fine giugno nella sala conferenze di Breda Sistemi Industriali, azienda di riferimento in Italia nella produzione di chiusure sezionali e porte garage. Un appuntamento che ha visto convogliare nel quartier generale di Breda a Sequals (Pordenone) un centinaio di componenti della rete vendita provenienti da tutto il Paese. Ne parla Davide Faccia di Sistel Centro Automazioni di Reggio Emilia, azienda con oltre 35 anni di esperienza nel settore e rivenditore Breda. “Il segno del cambiamento è stato forte, deciso – commenta Faccia – e lo si è potuto avvertire nell’orientamento all’innovazione dei prodotti. La direzione commerciale dell’azienda friulana ha illustrato le nuove soluzioni, che saranno disponibili sul mer-

cato a partire da luglio. Molteplici le novità presentate. Di notevole impatto sul mercato - prosegue Faccia - sarà l’introduzione del nuovo modello di portone sezionale laterale Phenix, prodotto che si distingue per il particolare sistema di scorrimento orizzontale disponibile negli allestimenti Gold e Silver. Gold e Silver rappresentano due diversi livelli di configurazione, entrambi di elevata qualità in tipico stile Breda: il primo si caratterizza per dotazioni standard di livello superiore, sia per caratteristiche estetiche che funzionali, mentre il secondo si presenta con dotazioni di base. Il nome scelto – continua Faccia – per il nuovo sezionale - Phenix - è emblematico in quanto esprime la volontà di risorgere, proprio come il “mito” dell’araba fenice. “Il sistema non è in crisi, è semplicemente cambiato il mondo. Breda si sta adeguando alle nuove logiche del mercato e delle esigenze dei consumatori, e per questo è fondamentale non fermarsi bensì rinnovarsi e innovare. Altra novità – conclude Fac-

Tutte le ultime novità di Breda Sistemi industriali in tema di chiusure sezionali possono essere reperibili da Sistel Centro Automazioni

cia – è il nuovo portone scorrevole “Atlante” ; Il nuovo nato fa parte della famiglia dei portoni a libro, la serie Book Line, dalla quale prende in prestito i pannelli ed altre componenti. Atlante, però, si differenzia dai portoni a libro per il sistema di apertura. Le 3 configurazioni con il quale si presenta sono le seguenti: sospeso con guida a terra, sospeso senza guida a terra , con ruote a terra. Presso Sistel, si potranno ricevere tutte informazioni dettagliate sui nuovi prodotti e sulle loro caratteristiche nonché consulenze mirate che possano soddisfare le varie esigenze.


IMPIANTI

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Un n u o v o s is tem a d i p ul i zi a d eg l i i m pi a n t i

La pulizia dei pannelli fotovoltaici evita una perdita di resa che oscilla dal 15 al 20% Matteo Monti (Project Group): la qualità della pulitura è verificabile dall’aumento di energia prodotta Mantenere puliti i pannelli fotovoltaici permette di massimizzare la produzione di energia di ogni singolo modulo e di conseguenza dell’intero impianto mantenendo un livello di massima efficienza. L’imbrattamento causato da agenti atmosferici, fumi delle attività produttive, deiezioni organiche cristallizzate, insetti, ecc., comportano un graduale abbassamento della recettività dei pannelli, che varia a seconda delle situazioni ambientali e locali, con il conseguente diminuzione della resa di energia. L’azienda reggiana Project Group, dopo averlo testato, per alcuni mesi, sui propri impianti, ha deciso di stringere un accordo commerciale con CleanTecs, produttore Tedesco di un nuovo sistema di pulizia professionale, per la distribuzione del

prodotto sul territorio Italiano. Ne parliamo con Matteo Monti , responsabile commerciale di Project Group , al quale chiediamo in che cosa consiste esattamente il sistema di pulitura. “Il sistema di pulizia – spiega Matteo Monti – è costituito da una spazzola rotativa con setole speciali, che permette un’elevata rapidità di pulizia lavorando con una pressione generata dalla pompa di 110 - 150 bar, utilizzando semplicemente acqua comune senza nessun tipo di detergente. Non rilascia aloni di calcare e non richiede l’asciugatura manuale dei moduli fotovoltaici. Il sistema di pulitura è modulare – continua Monti – in modo da adattarsi alle varie tipologie di pannelli esistenti in commercio. Gli elementi costitutivi sono:

un attacco comune per l’acqua, un filtro a base di resine (50Lt), una pompa 150 bar, un Tubo da 25 mt ad alta pressione, la lancia telescopica e la spazzola rotativa con setole speciali” Quante volte l’anno è consigliabile effettuare il lavaggio e la manutenzione? “E’ opportuno – risponde Monti – eseguire il lavaggio almeno una volta all’anno, per non incorrere in una perdita, in termini di resa, che oscilla dal 15 al 20%. La pulizia è sempre necessaria durante tutto l’anno perché le piogge, che puliscono naturalmente i moduli, non sono sufficienti . Tutto ciò consente una corretta manutenzione per i moduli fotovoltaici che, sebbene siano fatti di materiali che non vengono attaccati dagli agenti atmosferici, sono

Mantenere puliti i pannelli fotovoltaici permette di massimizzare la produzione di energia di ogni singolo modulo e di conseguenza dell’intero impianto mantenendo un livello di massima efficienza

esposti per lunghi periodi alle intemperie che attenuano la trasparenza dei vetri”. L’acqua impiegata in tale processo , osmotica e deionizzata, è pura al 100% ed è un agente pulente estremamente efficace, agisce come uno straordinario solvente, in quanto la sua natura bipolare è in grado di reagire con le cariche (positive e negati-

ve) dello sporco sulle superfici, attraendole e dissolvendole. Il risciacquo di acqua pura che scorre lungo il pannello raccoglie ed elimina tutti i residui, lasciando dietro di sé la superficie profondamente pulita priva di striature ed aloni. Come ampliamente dimostrato i pannelli solari necessitano sin dal primo anno d’installazione di una pulizia metodica e periodica. La pulizia dei pannelli fotovoltaici è molto importante da fare periodicamente perché sui pannelli si depositano polveri, pollini, escrementi di volatili e sporco generico. Per verificare poi la qualità della pulitura – conclude Monti – basterà verificare l’aumento di energia prodotta dai vostri pannelli e monitorarla.

Tecniche e tipologie: i consigli dell’esperto

Realizzare la piscina non è più un sogno per pochi! Marco Burani (Hydrocontrol): l’importanza dei servizi di manutenzione Con la stagione estiva, l’idea di realizzare una piscina diventa un pensiero ricorrente. Ma come scegliere la miglior soluzione. Ne parliamo con un esperto, Marco Burani di Hydrocontrol (www. hydrocontrol.it), azienda reggiana specializzata nella consulenza, progettazione e realizzazione di soluzioni per il trattamento dell’acqua e per il benessere della persona. “Relax, design e benessere sono le parole chiave con le quali Hydrocontrol si è distinta sul mercato in questi ultimi anni. Il nostro obiettivo è diffondere “la cultura dell’acqua” come elemento di arredo per migliorare la vivibilità del giardino nel pieno rispetto paesaggistico e ambientale. Tra le ultime innovazioni proposte, le piscine “Biodesign” rappresentano la soluzione ideale per impreziosire il giardino senza compromettere l’ambiente circostante”.

Quali sono gli aspetti innovativi delle piscine “Biodesign”? “Sono piscine uniche nella forma e nel design – afferma Burani. Una forma perfettamente integrata al contesto paesaggistico, una spiaggia dove far giocare i bambini in totale sicurezza, una zona relax nel bagnasciuga con sedute e lettini sommersi”. Come sono costruite? “La forma della piscina Biodesign viene modellata sul giardino in cui è installata: colorazione delle pietre di rivestimento, posizionamento, conformazione dello scavo, delle scalinate e delle sedute sono progettati su misura. Lo scavo viene realizzato – precisa Burani – completamente sulla terra, sagomato in base al progetto (con spiagge, zone profonde e sedute perimetrali), senza effettuare consolidamenti artificiali.

Nel rispetto delle caratteristiche ecologiche del prodotto, anche i sistemi di filtrazione sono ecosostenibili” Parlando invece di piscine tradizionali? “Una piscina interrata di qualità – spiega Burani – è realizzata con vasca in acciaio o con struttura in cemento armato. La vasca in acciaio nervato e zincato a caldo consente

elasticità ed adattabilità nel caso di eventuali cedimenti del terreno, oltre ad assicurare una lunga durata grazie alla solidità costruttiva e permettere l’installazione in qualsiasi tipo di terreno. Hanno poi – continua Buranii – un elevato risultato estetico offrendo un’infinita modularità nelle forme e i rapidi tempi di installazione permettono di contenere i

costi.” Quanto importante è la manutenzione di una piscina? Una buona manutenzione – risponde Burani – è fondamentale. Proprio per questo Hydrocontrol, per garantire ai propri clienti tranquillità e sicurezza di gestione della piscina, ha inoltre ideato un pacchetto assistenza con contratto annuale che include periodiche visite, controlli e manutenzioni tali da assicurare un corretto funzionamento ed un’acqua splendida e pronta al primo bagno di stagione. Tra i servizi postvendita offerti – conclude Burani – ricordo l’apertura e chiusura stagionale dell’impianto, la manutenzione delle parti idrauliche, la pulizia, il controllo e gestione dell’acqua, la manutenzione e la sostituzione di componenti della piscina per conservare e rinnovare l’impianto nel tempo.


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WEB MARKETING

Un n u o v o mod o d i com uni care con In ter n et

Content Marketing: lo strumento per conquistare la fiducia della clientela Luca Bove (IM Evolution) illustra tecniche operative e strategie Negli ultimi anni sul web si sta affermando sempre di più quello che viene definito come: Content Marketing! Ma di cosa si tratta? Lo chiediamo a Luca Bove di IM Evolution “Il Content Marketing” – spiega Bove – si può definire come quella tecnica che prevede la creazione e la distribuzione di contenuti di qualità, utili e interessanti in grado di attrarre e coinvolgere un determinato target di persone. Comunicando e informando in modo costante, si rendono più consapevoli e allo stesso tempo più riconoscenti i propri “potenziali clienti”, si crea una certa “familiarità e simpatia” con loro, solo così potremo ricevere la loro fiducia che potrà quindi concretizzarsi in una vendita e nell’acquisizione di nuovi clienti. Il Content Marketing infatti, non è la promozione dei propri prodotti e servizi, ma è una strategia che ha come

Luca Bove di IM Evolution Srl

unico obiettivo la conquista della “Fiducia” dei propri potenziali clienti. Cosa s’intende per contenuti di qualità? “Per contenuti – risponde Bove – si intende in modo generico tutto quello che viene caricato in un sito web, dai testi alle immagini, ai vi-

deo, alle Faq, ecc... ma anche tutto quello che può essere diffuso online come foto, video, ebook, articoli, webinar, newsletter... e ancora tutto quello che viene pubblicato sul proprio blog per esempio, o sui social come Facebook, Google +, Twitter, Pinterest, ecc...” Quali caratteristiche devono avere i contenuti? “Tenendo conto del settore e delle proprie esigenze – spiega Bove – i contenuti creati devono comunque essere interessanti, possono essere una novità importante, oppure utili in quanto forniscono un aiuto concreto all’utente o creano una riflessione. Possono essere degli sconti o delle promozioni particolari, oppure dei concorsi o dei contest magari divertenti e simpatici, in grado di richiamare l’attenzione di più persone... L’importante quindi, è conquistare l’interesse degli utenti, è risolvere i loro problemi, solo così si potrà con-

L’importante è conquistare l’interesse degli utenti, è risolvere i loro problemi, solo così si potrà conquistare man mano la loro fiducia e allo stesso tempo rafforzare la propria reputazione ed il proprio brand

quistare man mano la loro fiducia, e allo stesso tempo si rafforza la propria reputazione ed il proprio brand. I clienti – conclude Bove – non vedranno più una determinata azienda come una semplice venditrice o fornitrice di prodotti e servizi, ma la vedranno come una realtà esperta nel settore, in grado di fornire un effettivo valore aggiunto rispetto magari a tanti altri concorrenti”.


MARKETING TERRITORIALE

Un u tile s tr u m ento d i m arketi ng ter ri tor i a l e a di s pos i z i on e di tu ri s t i e c i tta d i ni

EMILIALIVE: Nasce la nuova applicazione per gli eventi emiliani L’applicazione per iPad e iPhone è stata curata per Keymedia Group da ArtAppDesign La testata giornalistica EMILIALIVE nasce due anni fa dalla volontà di Keymedia Group srl di fornire uno strumento aggiornato di conoscenza degli eventi e delle iniziative che si realizzano sul territorio emiliano. Gli eventi (fiere, festival, concerti, mostre, sagre, ecc.) hanno infatti assunto negli ultimi anni un peso crescente nelle politiche di sviluppo del territorio e di promozione turistica e rappresentano un importante strumento di marketing territoriale. EMILIALIVE da un lato consente ai suoi visitatori un’informazione aggiornata delle iniziative e dall’altro offre le notizie utili per meglio conoscere il territorio emiliano, le sue tradizioni e le sue risorse (artistiche, culturali, ambientali, turistiche, economiche, sociali ecc.). Il portale ha un numero di visitatori crescenti che superano i 60.000 mensili. Settimanalmente è inviata una newsletter con i principali eventi del week end ad oltre 25.000 iscritti. Da fine luglio sarà a disposizione l’applicazione per

IPhone, Ipad. ecc.. A curarla ArtAppDesign, società emiliana di Alessandro Capra che si occupa, oltre che dello sviluppo di applicazioni per smartphones e tablets di web, comunicazione e grafica. Il settore delle “applicazioni Web” – afferma Capra – costituisce di certo la forza e l’innovazione del vertiginoso sviluppo tecnologico a cui la nostra vita è ormai soggetta quotidianamente. Le app (come vengono comunemente chiamate), infatti, aggiungono al sito internet tradizionale numerose funzionalità e vantaggi come la geolocalizzazione, il funzionamento offline e tante altre caratteristiche tecniche da non sottovalutare. Così come possono sfruttare la maneggevolezza di questi nuovi strumenti come gli smartphones ed i tablets per offrire prodotti e servizi in maniera ben più agevole, dinamica e portatile. Con le app – continua Capra – è possibile fare qualsiasi cosa, sono strumenti in grado di, e potenzialmente capaci di, risolvere e rappre-

sentare qualsiasi problema o dato. Tutte le aziende ormai si stanno avvicinando a questo mondo per ottenere molta più visibilità pubblicità ed un maggior contatto con la clientela. In ArtAppDesign abbiamo trovato un gruppo di professionisti molto competenti e capaci che ci hanno assistito e guidato nella realizzaizone di questo straordinario e semplice progetto: l’app di EMILIALIVE”. L’applicazione di Emilialive è di bella grafica e semplice utilizzo; è suddivisa in sei diverse tipologie di eventi: Musica, teatro, incontri, manifestazioni, vini e sapori, arte e cultura. Vi sono poi aree, in fase di strutturazione, che riguardano le ricette emiliane ed i ristoranti/locande, i prodotti tipici locali e le attività di locali e discoteche. Una sezione denominata “Paese che vai eccellenza che trovi” è dedicata ai Comuni dove è possibile reperire informazioni e notizie relative a luoghi da visitare. Non resta che scaricarla facilmente dall’App Store e subito si è aggiornati sugli eventi in terra emiliana.

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TRADUZIONI

Grazie ad un servizio offerto da CITI, la Cooperativa Interpreti Traduttori di Modena e Reggio E milia

Un importante supporto all’export per le aziende del campo medicale, farmaceutico e sanitario Un team di esperti per Traduzioni Medico-Scientifica di alta qualità Il settore dei dispositivi medici in Emilia Romagna è particolarmente sviluppato e si concentra in particolare modo nella provincia di Modena. La specializzazione del distretto è risultata fortemente legata alla dialisi/ emodialisi, seguita dalla cardiochirurgia e dall’anestesia/rianimazione. I produttori di minori dimensioni appaiono più diversificati (non sui prodotti, ma sui campi d’impiego dei prodotti) rispetto alle aziende di maggiori dimensioni. Le attività di produzione per conto terzi sono in prevalenza legate alla lavorazione di dispositivi monouso. Presente in Emilia Romagna è anche l’industria farmaceutica. L’Italia è tra i primi paesi esportatori del mondo di prodotti bio-medicali e farmaceutici. Per operare con l’estero su prodotti e temi scientifici occorre un’elevata competenza della terminologia. Ne abbiamo parlato con Fabrice Lanfrey di CITI, la Cooperativa Italiana Traduttori e Interpreti di Modena e Reg-

gio Emilia. “La specializzazione nel campo medicale, farmaceutico, bio-medicale e sanitario – afferma Lanfrey – è una lunga tradizione della nostra Cooperativa Italiana Traduttori e Interpreti. Il lavoro quotidiano con l’ambiente medicale, del settore farmaceutico, dentale e biomedicale, in particolare della Germania e della Francia, ha generato traduttori con una forte competenza scientifica. Siamo pertanto in grado – continua Lanfrey – di proporre traduzioni rigorose per il settore farmaceutico e medicale grazie alla gestione di database (memorie di traduzione) e di supporti tecnologici di ultima generazione (server), che consentono di condividere testi e terminologia con i clienti. Le conoscenze del traduttore scientifico della CITI sono ampliate da aggiornamenti con corsi e seminari di perfezionamento nell’ambito medico, sulle normative, direttive linee guida nazionali e internazionali (AIFA, EMEA...).

Dal 2009 la CITI fornisce anche traduzioni certificate secondo le norme UNI EN 15038 con prestazioni di revisori specialisti con competenza nella singola specialità medica o scientifica”. Quale in concreto il supporto che potete fornire alle imprese? “La nostra assistenza e le nostre traduzioni – risponde Lanfrey – possono riguardare testi medici, risultati di test e analisi, cartelle cliniche, relazioni mediche, descrizione delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e schede di sicurezza chimicofarmaceutiche. Tengo a precisare – conclude Lanfrey – che le traduzioni sono eseguite nel più rigoroso rispetto della riservatezza e del segreto professionale da parte dei traduttori, che sottoscrivono accordi di riservatezza a tutela della clientela. La CITI mette a disposizione l’esperienza dei suoi soci garantendo alta qualità nel rispetto delle attese dei clienti”.


SERVIZI

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Le p o liz z e d i ti p o trad i zi onal e n on ten gon o c on to di m ol tepl i c i f a ttor i

Assicurazione delle merci: nel calcolo del danno oltre alla perdita del bene le ripercussioni economiche Roberto Garulli: occorre svolgere un analisi caso per caso ed individuare la giusta forma assicurativa L’assicurazione delle merci è un aspetto che non viene spesso affrontato dalle imprese in modo adeguato. Pur essendo dei beni materiali, da un punto di vista fisico, al tempo stesso sono valori, da un punto di vista economico e commerciale, quasi mai contemplato dalle assicurazioni. Ne parliamo con Roberto Garulli, Presidente dello Studio Garulli (www.studiogarulli.com). “Innanzitutto mi preme evidenziare – afferma Garulli – che molti affidano le merci allo spedizioniere, nell’errata convinzione che quest’ultimo risponda degli eventuali danni (perdita, distruzione, furto, ecc.). Ricordo che, secondo la legge, lo spedizioniere è un mandatario che agisce in nome suo ma per conto del mandante (proprietario della merce) allo scopo di concludere un contratto di trasporto e portare a termine le operazioni accessorie che ne derivano. In secondo luogo occorre prendere in considerazione il

valore delle merci: Non vi è infatti solo un valore intrinseco: se la merce per qualsiasi ragione non arriva a destinazione si potrebbe aver perso irrimediabilmente una opportunità commerciale con grave danno per colui che le doveva ricevere. Il pagamento del controvalore delle merci distrutte da parte dell’assicuratore consente all’azienda di riacquistare le merci, ma spesso quelle merci potevano servire per uno scopo realizzabile in un determinato momento, trascorso il quale, l’azienda stessa, pur ritornando in posLe merci, pur essendo dei beni materiali, da un punto di vista fisico, al tempo stesso sono valori, da un punto di vista economico e commerciale; valore quasi mai contemplato dalle assicurazioni

Anche il mancato rispetto dei tempi di consegna può tradursi in un potenziale danno che potrebbe incidere nei rapporti contrattuali tra fornitore ed acquirente

Roberto Garulli, presidente dello Studio Garulli

sesso di quelle merci, o meglio, della somma in danaro per riacquistarle, potrebbe aver perso irrimediabilmente una commessa od un’opportunità commerciale. Anche la necessità del rispetto dei tempi di consegna – evidenzia Garulli – può tradursi in un potenziale danno, che potrebbe generarsi se i termini temporali non venissero rispettati.

Spesso quindi le polizze di tipo tradizionali non tengono conto di questi fattori ed un’analisi caso per caso andrebbe svolta per scongiurare spiacevoli sorprese. Le merci – afferma Garulli – meritano spesso una forma assicurativa più complessa ad esse dedicata. Una forma assicurativa che tenga conto anche di tutte le ripercussioni economiche .

Consigliamo quindi le imprese di valutare questi fattori, di non fidarsi di polizze preconfezionate ma affidarsi alla consulenza di un esperto che possa individuare la” giusta” tutela assicurativa. Spesso le polizze di tipo tradizionali non tengono conto di molteplici fattori ed un’analisi caso per caso andrebbe svolta per scongiurare spiacevoli sorprese


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