ag enzia regionale prevenzione e ambiente dell’emilia-romagna
Quadro conoscitivo relativo agli acquiferi sotterranei nei comuni di Bagnolo, Cadelbosco di Sopra, Gualtieri e Novellara Considerazioni conclusive
a cura di:
Adriano Fava – Arpa Sezione di Reggio Emilia
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Obiettivo Principale Costruire un quadro sotterranei entro la metri attraverso:
conoscitivo degli acquiferi fascia di profondità 0 – 20
a)
la conoscenza delle pressioni e
b)
una campagna di screening quali-quantitativo nel territorio interessato
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Quadro conoscitivo esistente
Mappa insediamenti zootecnici; Mappa spandimenti zootecnici; Dati riguardanti stime apporto al suolo di Azoto e Fosforo; Dati relativi a sistemi fognari non depurati Mappa vulnerabilitĂ Acquifero superficiali (Carta Geologica di Pianura della Regione Emilia-Romagna scala 1:250.000 RER Ufficio Geologico, 1999).
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Pressioni: dati principali Suini: 31 allevamenti per un totale di circa 74.800 capi (peso vivo di 5.616 tonnellate) ; Bovini: 76 allevamenti con un numero di capi di circa 14.800 (peso vivo di 5.907 tonn.); Abitanti non allacciati a Pubblica fognatura: 7166 (17.6%); Azoto zootecnico: ~ 1300 tonn/anno Azoto chimico: ~ 400 tonn/anno; Azoto fanghi: ~ 55 tonn/anno;
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Mappa Spandimenti e Rete Monitoraggio
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Campagna di screening
Individuati, in concorso con le amministrazioni Comunali, 32 punti di monitoraggio all’interno dell’intervallo 0 – 30 metri Realizzate due campagne di monitoraggio;
Parametri Temperatura, Soggiacenza, pH, Conducibilità elettrica, Bicarbonato, Calcio, Cloruri, Nitrati, Solfati, Calcio, Magnesio, Sodio, Potassio, Ione Ammonio, Ferro, Manganese, Boro, Rame, Zinco, Ossidabilità, Nitriti, Coliformi, E. Coli, Enterococchi, Clostridium
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DGR 350/2010
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DGR 350/2010 “…. Oltre ai corpi idrici sotterranei individuati occorre evidenziare tra tutti l’acquifero freatico di pianura, che nel Piano di Tutela delle Acque non era stato considerato come corpo idrico significativo (Acquifero A0). Questo Corpo Idrico è separato da quelli sottostanti e confinati e, seppure il suo spessore è contenuto entro i 25 metri risulta avere una ricarica diretta dai corpi d’acqua superficiali e in alcuni contesti il suo sfruttamento non è trascurabile e risulta essere sottoposto a notevoli pressioni antropiche tali da comprometterne irrimediabilmente la qualità”
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Dati Rete di Monitoraggio Conclusioni Le conclusioni del presente studio devono essere considerate preliminari. I motivi principali risiedono nel fatto che: il monitoraggio è stato condotto per periodo breve (un anno); i risultati osservati in alcuni punti di monitoraggio scelti, in particolare nella fascia 16 – 30 metri, inducono a pensare che siano pozzi plurifalda e quindi che in alcuni momenti vi possano mescolamenti con falde più superficiali; non esiste una serie storica consistente di dati chimici per le acque monitorate attraverso i pozzi con profondità compresa fra 0 – 30 metri che permetta una valutazione dell’andamento nel tempo delle concentrazioni degli elementi/sostanze indagate. Provincia - 08/02/2012
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Dati Rete di Monitoraggio Pozzi con profondità superiore a 100 metri (complesso acquifero A2) Il chimismo delle acque è caratterizzato da basse concentrazioni di nitrati, solfati, cloruri , elevate concentrazioni di ammoniaca di origine naturale, assenza di nitriti e rame. I valori di Conducibilità Elettrica, Alcalinità, Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio sono contenuti entro un intervallo ristretto. Il quadro che emerge è essenzialmente quello caratteristico della qualità delle acque della pianura alluvionale. I dati mostrano un’assenza di contaminazione microbiologica. Provincia - 08/02/2012
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Dati Rete di Monitoraggio Pozzi con profondità compresa nell’intervallo 16 – 30 metri (complesso acquifero A0 inferiore) I valori mediani relativamente alla maggior parte dei parametri indagati non si differenzia in modo significativo da quello calcolato per i pozzi con profondità superiore a 100 metri Aumenta la dispersione dei dati (differenza fra valore massimo e minimo) per i parametri Conducibilità, Alcalinità, Calcio, Magnesio, Sodio, Potassio, Cloruri e Solfati Compaiono sia pure in modo sporadico i nitrati, il rame ed in alcuni pozzi si notano fenomeni di contaminazione microbiologica. A questo riguardo è necessario chiarire che non è stato possibile sapere se i pozzi sono monofiltro o plurifiltro e quindi sapere se l’acqua campionata in determinato momento apparteneva ad una sola falda o era il risultato del mescolamento di più falde più o meno superficiali Provincia - 08/02/2012
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Dati Rete di Monitoraggio Pozzi con profondità compresa nell’intervallo 0 – 15 metri (complesso acquifero A0 superiore) Forte dispersione dei valori di concentrazione fra pozzi diversi, con probabili influenze locali molto marcate Presenza di elementi/sostanze di origine agricolo – zootecnica testimoniati da significative concentrazioni di Magnesio, Solfati, Potassio, Cloruri, Sodio, Nitrati, Boro e Rame non sempre discriminabili rispetto alla loro origine In linea di massima è possibile affermare che: elevate concentrazioni di Magnesio e Solfati sono ascrivibili principalmente allo spargimento di fertilizzanti correttivi ; elevate concentrazioni di Cloruri, Sodio e Rame sono ascrivibili principalmente allo spandimento di liquami zootecnici; elevate concentrazioni di Potassio, Nitrati e Boro sono ascrivibili ad ambedue le sorgenti. Provincia - 08/02/2012
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Dati Rete di Monitoraggio Pozzi con profondità compresa nell’intervallo 0 – 15 metri (complesso acquifero A0 superiore) Distribuzione omogenea su tutto il territorio indagato di concentrazioni elevate degli elementi/sostanze sopraccitate La presenza di una contaminazione microbiologica è costante ed in alcuni casi molto marcata Non può essere esclusa a priori, riguardo ai parametri sia chimici che microbiologici, una influenza dei liquami fognari; i parametri influenzati dipendono dal livello di depurazione raggiunto.
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