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Il Centro storico di Castelfranco Emilia L’andamento delle imprese del commercio, dell’artigianato e dei servizi, le previsioni per il 2011 e le valutazioni sulle qualità del cuore della cittadina tra Modena e Bologna
Indagine svolta ad aprile 2011 da Confesercenti Modena
2 UTILE A SAPERSI Perché l’indagine e come è stata condotta La ricerca s’inserisce in un più ampio progetto di Confesercenti Modena volto a dar voce agli imprenditori modenesi dei maggiori centri della provincia. Analoghe ricerche sono state già effettuate a Modena e a Sassuolo.
L’indagine, svolta ad aprile di quest’anno, è stata condotta attraverso una consegna “porta a porta” del questionario, effettuata da parte di funzionari sindacali dell’Associazione, puntando sul dialogo diretto e individuale.
Centro storico, l’area interessata dalla ricerca L’area presa in esame è il Centro storico di Castelfranco Emilia, un’ampia zona all’interno della quale sono operative circa 130 attività imprenditoriali, appartenenti ai settori del commercio, pubblici esercizi, artigianato e servizi.
Un campione significativo e rappresentativo In tutto sono state contattate 76 imprese. Con riferimento ai settori, prevale nettamente quello del commercio con il 61%, seguono i pubblici esercizi, 16%, i servizi, 9% e, infine, l’artigianato con il 7%.
Rispetto alla natura giuridica, tra le imprese intervistate la ditta individuale (47%) è la più presente, seguono le società in nome collettivo (37%) e infine le Srl, le società di capitale più snelle, che arrivano al 16% del totale. Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di aziende a carattere familiare, 74%, che non hanno ancora vissuto un ricambio generazionale.
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L’indagine conferma che nel commercio prevalgono le piccole e piccolissime aziende. Mediamente infatti le aziende intervistate hanno un numero di occupati pari a 2,5.
Il questionario, le domande, gli argomenti trattati Il questionario utilizzato si articola in due sezioni: -
nella prima parte s’indaga il parere degli imprenditori rispetto ad una serie di parametri che misurano la qualità complessiva del Centro storico, sotto il profilo dell’accessibilità, della sicurezza, della manutenzione e pulizia, delle iniziative di valorizzazione e governo.
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nella seconda, invece, s’indaga sull’andamento dell’impresa, a partire dal fatturato sino alle dinamiche di mercato.
Le risposte dei 76 imprenditori intervistati Accessibilità al Centro storico Abbiamo prima di tutto cercato di capire quanto l’area sia considerata accessibile, distinguendo tra chi in Centro ci lavora e chi ci va per fare acquisti. I dati che emergono mettono in evidenza una certa insoddisfazione da parte degli operatori. Chi lavora in Centro considera difficile l’accesso al Centro nel 56,6% dei casi, percentuale alla quale si aggiunge un 15,8% che afferma che è addirittura impossibile. Le perplessità circa la possibilità di accedere con facilità al cuore della cittadina, si accentuano quando la domanda viene posta facendo riferimento ai potenziali clienti. In questo caso solo il 9,2% ritiene che l’accesso al Centro storico sia agevole. … per chi ci lavora Frequenze Percentuali
per chi desidera fare acquisti Frequenze Percentuali
Semplice Difficile Impossibile
21 43 12
27,6% 56,6% 15,8%
7 36 33
9,2% 47,4% 43,4%
Totale
76
100,0%
76
100,0%
4 Parcheggi L’attenzione si è quindi focalizzata sulle politiche del Comune rispetto ai parcheggi. I giudizi in questo caso risultano decisamente severi, tanto che ben il 90% ritiene inadeguate le scelte per coloro che hanno la residenza in Centro storico; inoltre l’83% afferma che le azioni messe in atto penalizzano chi desidera fare acquisti. I commercianti si dividono invece praticamente a metà di fronte all’ampliamento delle aree in cui il parcheggio è sottoposto a vincoli di orario. Il 54% degli imprenditori sostiene che in questo modo si avrà una maggiore rotazione del cliente; mostra invece scetticismo il rimanente 46%.
Sicurezza, manutenzione delle strade, illuminazione, arredo urbano, pulizia Il primo quesito ha riguardato la sicurezza. Prevale l’idea che il Centro storico viva una condizione analoga a quella di altre zone del comune (57%), il 18% lo definisce sicuro e, infine, il 25% parla esplicitamente di una situazione diffusa d’insicurezza. Completano il quadro la domanda riferita alla valutazione della qualità del presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Il 58% ritiene che si debba lavorare per migliorare l’attuale situazione, il 37% è ancora più severo e sostiene che il presidio sia inadeguato. Solo un commerciante su 5 si considera soddisfatto dall’attuale situazione.
Abbiamo quindi chiesto una valutazione sulla manutenzione delle strade. In questo caso, sommando le risposte – accettabile 49%, buona 11% - il giudizio appare sopra la sufficienza (totale 60%) per la maggioranza degli intervistati. Va comunque aggiunto che 2 commercianti su 5 chiedono degli interventi migliorativi, ritenendo la situazione esistente non adeguata. Il focus si è quindi concentrato sulla qualità dell’illuminazione serale e notturna. La valutazione in questo caso è prevalentemente critica: solo il 18% è infatti soddisfatto, mentre il 31% chiede che sia migliorata e ben il 51% la considera del tutto insufficiente.
5 Più lusinghieri sono i giudizi rispetto alla raccolta dei rifiuti. In questo caso il 61% degli imprenditori sentiti valuta come adeguato il servizio, il 28% auspica invece un intervento per potenziarne l’efficienza e solo il 12% boccia il servizio. Sono meno soddisfatti invece quando si parla di pulizia di strade e piazze. In questo caso il 24% si dichiara soddisfatto. Definiscono invece migliorabile il servizio il 39% delle imprese e, infine, il 37% considera il servizio al di sotto della sufficienza.
Anche la valutazione della qualità dell’arredo urbano evidenzia una diffusa insoddisfazione. A fronte infatti di un 16% di operatori che esprime un giudizio positivo, troviamo un 53% che gradirebbe degli interventi migliorativi e un 31% che considera non adeguate le soluzioni di arredo urbano sino ad oggi adottate.
Attrattività del Centro storico Confesercenti attraverso l’indagine ha quindi cercato di comprendere quanto i commercianti considerano attrattivo il Centro storico di Castelfranco Emilia. Rispetto all’attuale qualità e varietà dell’offerta gli imprenditori intervistati hanno opinioni piuttosto articolate. Il 37% considera adeguato il mix quantitativo e qualitativo dell’offerta, il 42% pensa invece che andrebbe riqualificata e, infine, il 21% la giudica non adeguata. Poco più della metà dei commercianti, il 54% del totale, conosce l’esistenza e le finalità di Castelfranco Eventi, soggetto a partecipazione mista pubblico privata. Oltre sette commercianti su dieci, il 76%, valuta poi positivamente le iniziative che si realizzano – manifestazioni, fiere, etc. - e affermano che vi sono ricadute positive sulla loro attività. Infine, con riferimento agli effetti dei mercati settimanali, il 42% reputa che vi siano ricadute positive anche per la loro attività, il 34% esprime invece un giudizio negativo, mentre il restante 24% degli imprenditori sentiti non attribuisce ai mercati settimanali alcuna influenza sulle loro vendite.
6 Governo e promozione del Centro storico I commercianti del centro di Castelfranco Emilia per il governo dell’area sembrano avere una preferenza per l’attribuzione delle competenze ad un unico assessorato, anche se vi è ben un terzo, esattamente il 34%, che vedrebbe di buon occhio l’affidamento della gestione del Centro storico ad un soggetto esterno, privato, riconducibile alla figura del city manager. Rispetto poi all’idea di dare vita all’Unione dei Comuni prevale nettamente l’idea che sia un progetto da sviluppare, oltre il 60% infatti afferma che vi sarebbero dei vantaggi per i cittadini e per le imprese. Entrando nel merito, secondo i titolari d’impresa, l’Unione dei Comuni dovrebbe favorire sinergie sul fronte della gestione della polizia locale per il 34%, dei servizi sociali per il 29%, dei servizi alle imprese per il 20% e della promozione del territorio per il 17%.
Infine è stato chiesto quale sia il maggior punto di forza sul quale investire per valorizzare ulteriormente il territorio e quali invece le aree in cui intervenire per eliminare le maggiori criticità. Nel primo è Villa Sorra con il suo parco a ricevere i maggiori consensi, seguita dai portici del Centro storico. Tra le criticità si segnalano invece la carenza di parcheggi, eccessiva frammentazione delle iniziative e difficoltà nella mobilità tra Modena e Castelfranco Emilia.
Andamento economico Fatturato Nel 2010, rispetto al 2009, il 52% delle imprese denuncia un calo del fatturato; a questa percentuale, a conferma della prolungata situazione di difficoltà e di contrazione dei consumi, si aggiunge un ulteriore 24% che ottiene risultati stabili. Il rimanente 24% registra invece un trend positivo.
Clientela Pressoché speculari sono i dati relativi alla clientela; esattamente la metà, 50%, segnala un calo nel 2010 rispetto al 2009. La rimanente metà si divide tra un 11% che riferisce di un incremento e un 40% che ha bissato gli stessi risultati del precedente anno.
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Dipendenti Le difficoltà da più parti segnalate paiono però non riflettersi in modo altrettanto rilevante sul fronte dell’occupazione. Denunciano infatti un calo solo il 3% degli imprenditori. Il 92% riferisce che la situazione non è cambiata e non manca, infine un 5% che, andando in controtendenza, ha incrementato il numero di collaboratori.
Previsioni Volgendo lo sguardo al futuro prossimo, continua a prevalere un clima di attesa e preoccupazione. Solo il 16% scommette su un 2011 più ricco e ritiene che l’anno in corso si chiuderà con un incremento del fatturato, mentre il 37% prevede un ulteriore calo; il restante 47% pensa che i dati del 2010 saranno confermati. Diventano ancora più scettici i giudizi quando si chiede di valutare quale sarà l’andamento della clientela. In questi caso prevale l’opinione di coloro che immaginano di dover assorbire un ulteriore calo (42% del totale); seguono gli imprenditori che prevedono una situazione invariata tra 2010 e 2011; resta comunque un 18% che, con fiducia, afferma che la clientela aumenterà. Infine, stando alle indicazioni offerte dai questionari, il numero dei collaboratori dovrebbe rimanere invariato, anche se si contrae il numero di ore lavorate.
Cosa preoccupa di più gli imprenditori in questa difficile fase Infine si è cercato di individuare gli ostacoli che più di altri preoccupano i commercianti del Centro storico di Castelfranco Emilia. È emerso che al primo posto si colloca l’eccessiva pressione fiscale, seguita dai costi troppo elevati di gestione – tariffe e affitto locali, in particolare – oltre alle difficoltà di accesso al credito e al calo ulteriore del fatturato.