CONSIGLIO PROVINCIALE 13/02/2012 Consuntivo di meta' mandato
Relazione della Presidente Beatrice Draghetti Quello che compiamo oggi in Consiglio e' un atto di doverosa responsabilità: rendere conto, anche attraverso il confronto e la discussione, di ciò che la Provincia ha realizzato, dall'insediamento della nuova Giunta nel giugno 2009 alla fine del 2011, in coerenza con le linee programmatiche di mandato che questo stesso Consiglio ha approvato. E' un'operazione indispensabile per chi ha operato e per chi, i cittadini, ha affidato a questa Amministrazione, attraverso le elezioni, il governo del territorio per il quinquennio 2009-2014. Innanzitutto e' assolutamente importante evidenziare che l'esito di tutto il lavoro di 2 anni e mezzo e' frutto di un impegno a numerose mani, nell'esercizio di responsabilità diverse: a cominciare dalla Giunta e da tutto il personale dell'Ente, passando attraverso l' attività di commissioni e Consiglio e nella proficua interazione e collaborazione con tutte le istituzioni del territorio. Il consuntivo infatti e' anche e deve essere un consuntivo di riconoscenza. Quando ci siamo insediati, siamo tutto sommato succeduti a noi stessi e il programma di mandato approvato si e' innestato in una storia precedente, che aveva visto la Provincia crescere nelle competenze, consolidarsi nel ruolo di coordinamento e di promozione di politiche ed azioni di area vasta, praticare collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e valorizzare, avvantaggiandosene, le potenzialità di tutte le forze sociali. La continuità di una storia, come condizione di partenza di significativo valore, non ci ha impedito, anzi, di accorgerci - e quindi di tener conto per la programmazione - della cesura fortissima rispetto al passato, rappresentata in particolar modo dall'entità e dalla qualità della crisi economico-finanziaria che non ha risparmiato alcun Paese al mondo. E' importante, a mio avviso, premettere all'illustrazione dei risultati un riferimento alla situazione di contesto che ha inciso sull'attività dell'Ente, rendendo necessari interventi correttivi sotto diversi profili. Partiamo dall'andamento economico-finanziario. Esercizio 2009 (Normativa di riferimento Dl 78/2009) L'anno 2009 ha rappresentato per la Provincia un ulteriore periodo di estrema difficoltà, in termini economico-finanziari ed amministrativi. La crisi mondiale e la stretta correlazione del bilancio con il mercato dell'auto hanno causato una riduzione consistente delle entrate. In particolare le entrate tributarie si sono ridotte di 3,4 milioni di euro. Nel 2009 la Giunta ha provveduto a deliberare 4 interventi correttivi tesi a rallentare la spesa, per garantire il rispetto degli equilibri di bilancio e il patto di stabilità. Relativamente alla parte investimenti si è provveduto a finanziare gli investimenti anche attraverso la cessione delle azioni di Bologna Fiere Spa per 3,1 milioni di euro e diritti di opzioni per l'aumento di capitale per altri 1,126 milioni di euro e attraverso l'alienazione di cespiti immobiliari. Nel 2009 si sono emessi BOP per 2,267 milioni per interventi urgenti per il finanziamento di edifici scolastici e strade danneggiate dal maltempo e BOP per 1,337 milioni per il progetto di ampliamento dell'istituto scolastico “Scappi”.
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Le spese di personale sono passate da 42 milioni di euro e 1059 unità a fine 2008 , a 40 milioni e 1015 unità a fine 2009 (cfr. pagg. 9 e 24 relazione al consuntivo 2009). Esercizio 2010 La normativa di riferimento (dl 78/2010) ha comportato interventi su riduzione delle spese degli apparati politici, delle spese per incarichi e consulenze, convegni, spese di formazione, missioni, spese per automezzi, trattamento economico del personale, blocco dei contratti pubblici per il triennio 2010-2012, blocco delle assunzioni. Il Decreto è inoltre intervenuto con la riduzione dei trasferimenti alle Province per 300 milioni nel 2011 e 500 nel 2012. Con la stessa normativa è stato autorizzato il pagamento di una percentuale pari allo 0,78% dei residui passivi del rendiconto 2008 (con un piccolo allentamento del patto di stabilità). La finanziaria per il 2010 (legge 191/2009 art. 2 c. 231) ha concesso alle Province, che dovevano restituire trasferimenti erariali allo Stato, la possibilità di procedere ad un'ulteriore rateizzazione per la quota residua, pari a circa 15 milioni di euro in 20 anni. Questo ha rappresentato per la Provincia di Bologna un notevole beneficio che ha consentito di alleggerire la spesa di oltre 4 milioni di euro. Le entrate della Provincia, per effetto soprattutto dell'andamento delle sanzioni stradali, non hanno subito flessioni consistenti come previsto inizialmente. La Provincia ha concluso l'alienazione dell'Ex Maternità per 17 milioni di euro destinando la somma a investimenti e ad accantonamenti per futuri rischi. Le spese di personale sono passate da 40 milioni di euro a 39 milioni e 981 unità a fine 2010 (cfr. pagg. 9 e 27 relazione al consuntivo 2010). Esercizio 2011 E' in corso di predisposizione il conto consuntivo 2011 e nei prossimi mesi verranno forniti i dettagli dell'andamento della gestione economica dell'Ente. E' stato il primo esercizio di applicazione della COSAP con un'entrata prevista aggiuntiva di 1,9 milioni di euro. Si è data attuazione alla normativa regionale sul patto di stabilità, cedendo spazi finanziari al sistema territoriale per 1 milione di euro. Nel 2° semestre 2011 per effetto dell'acuirsi della crisi economica sono stati emanati 4 provvedimenti: dl 98/2011 che prevedeva inasprimenti del patto di stabilità nel 2013 / 2014 (con contestuale indicazione dei criteri di virtuosità ...non ancora definiti compiutamente); dl 138/2011 che ha anticipato di un anno il pareggio del bilancio (al 2013) e ha aumentato l'IPT delle Province da settembre 2011. E' stata inserita la norma che prevede la pubblicazione con il consuntivo delle spese di rappresentanza sostenute dagli amministratori; la legge di stabilità che ha modificato il patto di stabilità per il 2012; dl 201/2011 del 6/12/2011 che ha ridotto, tra l'altro, i trasferimenti alle Province per il 2012 di 416 milioni. Il 2011 è stato inoltre caratterizzato dalla pubblicazione della seguente normativa: 1) dlgs 23/2011 – Disposizioni in materia di federalismo fiscale 2) dlgs 68/2011 – Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province 3) dlgs 118/2011 – Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio 4) dlgs 149/2011 – Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni 5) DPCM 28/12/2011 – Sperimentazione contabile
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L'articolo 17 del dlgs 68/2011 ha previsto la possibilità di aumentare l'addizionale RC auto fino ad un massimo del 3,5%. La Provincia di Bologna ha provveduto con proprie deliberazioni ad aumentare l'addizionale per garantire il finanziamento delle opere pubbliche. Fonti: (1) Relazione della Giunta illustrativa del rendiconto 2009 (2) Relazione della Giunta illustrativa del rendiconto 2010 (3) Relazione previsionale e programmatica 2012/2014 (4) Bollettino statistico Banca d'Italia
Per corrispondere alle mutate condizioni ed esigenze di contesto, significativo è stato anche l'intervento della Giunta per quanto riguarda l'assetto organizzativo dell'Ente. Fin dal luglio 2009 la Giunta ha individuato alcuni criteri generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo, che hanno comportato: - la semplificazione della macrostruttura, con l'accorpamento del Settore edilizia e patrimonio e del Settore Viabilità nel nuovo Settore Lavori pubblici con a capo un unico direttore di settore; - la riorganizzazione delle attività relative all’edilizia scolastica a seguito della cessazione dal servizio (senza sostituzione) del dirigente del Servizio edilizia scolastica (settembre 2009); - la riorganizzazione dell’assetto organizzativo interno al settore Ambiente conseguente sia alla presa in carico del nuovo Servizio Autorità di Ambito (ex ATO), sia alla cessazione dal servizio (senza sostituzione) di un dirigente (luglio 2009); - la razionalizzazione e la riorganizzazione delle attività e delle strutture del settore Affari generali operata a seguito della cessazione dal servizio (senza sostituzione) di due dirigenti avvenuta nel corso del 2009; - la razionalizzazione delle attività e delle strutture del Settore sviluppo economico conseguente alla cessazione (senza sostituzione) del direttore di settore all’inizio del 2010; Successivamente altre decisioni ed interventi riorganizzativi hanno proseguito nel solco della semplificazione e della razionalizzazione delle strutture: - riorganizzazione del settore Ambiente dal 1/1/2012 a seguito della cessazione dal servizio (senza sostituzione) del dirigente del Servizio tutela e sanzioni ambientali (dicembre 2011); - trasferimento dal 1/02/2012 del Servizio patrimonio dal Settore Lavori pubblici al Settore Bilancio e Provveditorato per tutelare e valorizzare maggiormente il patrimonio dell’Ente sotto il profilo economico e finanziario; - riorganizzazione del Settore Lavori pubblici dal 1/02/2012 in conseguenza della cessazione (senza sostituzione) del direttore del settore Lavori pubblici dal 31/01/2012. Infine voglio citare dal 1/02/2012 l’unificazione in capo ad una unica figura delle funzioni di Segretario Generale e di Direttore Generale, svolte fino al 31/12/2011 da due distinte figure dirigenziali. Accanto agli interventi di riorganizzazione delle macro strutture (di competenza della Giunta ai sensi dell’art. 2 co. 6 del Regolamento di organizzazione) sono stati adottati interventi riorganizzativi sulle micro strutture (Unità operative) da parte dei dirigenti che, opportunamente indirizzati dalla Direzione generale, hanno sempre perseguito l’obiettivo di razionalizzare le attività e di semplificare le strutture.
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Quanto alla valorizzazione dei meccanismi di coordinamento trasversali rappresentati dalle aree funzionali e dai gruppi di lavoro (forme organizzative previste rispettivamente dagli artt. 9 e 11 del regolamento di organizzazione): -è stata approvata la prosecuzione del lavoro dell’Area fauna selvatica per assicurare il coordinamento delle azioni in materia faunistica con le tematiche dell’ambiente e dell’agricoltura; -sono stati istituiti nuovi gruppi (Piano operativo degli insediamenti commerciali, Realizzazione degli obiettivi del DUP 2007-2013, Progettazione e programmazione delle aree produttive ecologicamente attrezzate, Cantiere per il contrasto della vulnerabilità sociale, Coordinamento interistituzionale per l’attuazione dei programmi di educazione alimentare, orientamento e qualificazione ai consumi, Valutazione del rischio da stress da lavoro correlato, Commissione consultiva per monitoraggio andamento offerta turistica rurale,Coordinamento amministrativo Settore Servizi alla Persona e alla Comunità). Inoltre la Giunta ha deciso la prosecuzione dei lavori di gruppi già istituiti nel precedente mandato amministrativo (Disabilità, Programmazione scolastica e diritto dovere all’istruzione e alla formazione, Coordinamento politiche giovanili). Ancora in riferimento al contesto, mi preme anche segnalare come, proprio per la rilevanza che in particolare il nostro territorio assegna alla collaborazione interistituzionale e alla efficacia di politiche e di azioni saldamente integrate, l'interruzione improvvisa a pochi mesi dall'insediamento dell'Amministrazione comunale del capoluogo e l'avvio di un lungo periodo di commissariamento, ancorché caratterizzato per noi da un'ottima intesa, abbia introdotto oggettive limitazioni nell' azione amministrativa congiunta. Ricordo infine, ma a questo riguardo faccio solo un rapido passaggio perché la materia e' già assolutamente all'attenzione, che il nuovo mandato e' stato segnato dal profilarsi di prospettive di cambiamento negli assetti istituzionali, con particolare riferimento alle Province, che ha costituito e costituisce una variabile, per ora profilata ancora di incertezza, che incide pesantemente sul lavoro e sulle motivazioni, in particolar modo dei dipendenti. Non c'è dubbio che la valutazione dell'attività svolta e dei risultati ottenuti debba effettuarsi nel contesto concreto in cui ci siamo trovati ad operare: peraltro e' così per ogni seria programmazione che, dalla chiarezza e dalla puntualità degli obiettivi individuati, e' responsabile anche degli adattamenti e delle declinazioni sostenibili. Nel 2009 avevamo individuato assieme al Consiglio alcuni obiettivi strategici (7), quali punti cardinali del nostro agire in prospettiva, derivando da qui progetti qualificanti (42) , per concretizzare gli obiettivi attraverso un insieme ordinato di attività. Abbiamo da subito chiarito che i progetti non dovevano essere intesi come la "summa" di quello che la Provincia fa, quanto piuttosto "l'impronta" concreta e specifica del nostro impegno. La cittadinanza metropolitana come prospettiva di tutta la nostra progettualità per una comunità orientata al futuro, coesa e forte. Il territorio montano, quale risorsa preziosa da sostenere e valorizzare per uno sviluppo equilibrato. Una volontà determinata di reazione su molti fronti rispetto alla crisi, che ha segnato profondamente molti profili della vita personale e comunitaria. L'investimento sullo 'star bene' , recuperando le dimensioni della giustizia, della responsabilità e delle pari opportunità. La reazione alle difficoltà anche attraverso un modo innovativo e semplificato nell'esercizio della nostra azione di governo del territorio, per rispondere celermente ed efficacemente alle attese dei cittadini e delle imprese. Infine la conferma di atteggiamenti aperti e non autoreferenziali, nella consapevolezza di essere parte di una complessità piu' grande e di una reciprocità larga di diritti e di doveri.
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Rileggendo il nostro operato di questi 2 anni e mezzo, che le 42 schede aggiornate del programma documentano, si possono cogliere risultati significativi, che in maniera sintetica per questa comunicazione al Consiglio e rispettando la consequenzialità degli obiettivi riassumo attraverso alcuni dati ed informazioni. Contro la crisi: per la formazione di lavoratori e disoccupati sono stati investiti oltre 13,7 milioni di euro; 9,5 milioni per 5 nuove aree produttive ecologicamente attrezzate; 7,7 milioni per imprese del commercio, del servizio ed enti locali; 92 milioni destinati alle imprese agricole e agli enti locali nel Piano di sviluppo rurale.... Per le infrastrutture e la viabilità: costante è stata la crescita dell'utenza del SFM (+7% nel triennio 2007-2010, +48% dal 2004) che in attesa della conclusione ha raggiunto un livello di servizio treni pari al 70% rispetto al progetto definitivo; importanti passi avanti per le principali arterie della viabilità provinciale (Trasversale di Pianura, Lungosavena, Nuova Galliera e Nuova Bazzanese, Passante Nord); la Provincia si conferma "eccellenza" a livello nazionale per la lotta all'incidentalità portando a -40% la mortalità sulle strade provinciali negli ultimi 10 anni. Per la montagna: 37 milioni di euro dal Programma di sviluppo rurale; importanti risultati nella gestione faunistica con un notevole calo degli ungulati e dei danni alle aziende agricole; 2 milioni di euro per il rilancio del turismo appenninico (comparto sciistico e riqualificazione strutture turistiche e termali) e altri miglioramenti infrastrutturali. Per la scuola: 19 milioni di euro per 63 aule e una politica tesa a decongestionare l'area centrale urbana davanti all'aumento di studenti; coordinamento del territorio per gestire le norme che ridisegnano la rete scolastica e attenzione al diritto allo studio (oltre 3 milioni di euro in borse di studio), al contrasto alla dispersione scolastica e all'infanzia. Per una provincia green: con i progetti “MicroKyoto Imprese”, “Una scuola in classe A”, 8 nuove Aree di riequilibrio ecologico e promozione delle energie rinnovabili. Per un'ammistrazione innovativa riducendo i costi della “macchina-Provincia” (Open Office sulle postazioni di lavoro, fibra ottica tra le sedi dell'Ente, Firma digitale e dematerializzazione degli atti amministrativi). Per una governance metropolitana che garantisca attenzione a tutti i territori e accesso ai servizi da parte di tutti i cittadini della provincia, con l'avvio del Piano Strategico Metropolitano, insieme al Comune di Bologna; l'elaborazione di importanti Accordi Territoriali e Piani settoriali (Rifiuti, Mobilità Ciclabile, Piano Casa metropolitano); con il coordinamento delle politiche sociali, sanitarie e per l'integrazione (aiuto gli stranieri a sostenere il test di italiano per prendere la carta di soggiorno, contrasto alla violenza alle donne...); creazione dei Distretti culturali per il governo delle politiche culturali e sostegno al sistema metropolitano della cultura (Biblioteca Digitale Metropolitana in 85 biblioteche del territorio, Tessera unica delle biblioteche di pubblica lettura...);il coordinamento e la costruzione della governance delle politiche giovanili; e-government per gli enti locali (realizzando servizi demografici, tributari e di pagamento on-line nei Comuni del territorio). Stiamo già lavorando nella e per la seconda parte del mandato, consapevoli di dover sostenere un compito complesso, teso sia a portare a compimento gli obiettivi individuati nel 2009 sia a corrispondere in modo responsabile e competente al percorso in atto, e che potrebbe farsi più stringente, riguardo alle riforme che interessano le Autonomie Locali. E' un cammino che ci sta molto a cuore:come per gli impegni che abbiamo preso nei confronti degli elettori, intendiamo restituire complessivamente una "situazione" migliore e più vantaggiosa per tutti.
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