Energia dal basso
ASPETTI POSITIVI
Riduzione consumi su alcuni edifici pubblici Pannelli fotovoltaici su tetti di edifici pubblici ed in zona parcheggi. Fotovoltaico a terra su area industriale dismessa a Castelnovo Monti
4 Centrali a biomasse di piccola taglia (10.000 tonnellate in totale) Gestione comunale e non affidata a grandi gruppi quotati in borsa
CONTRADDIZIONI DEL PIANO
Manca per la stessa ammissione dell’assessore Mola e del tecnico di En.Cor Vezzani un piano diffuso per cittadini ed imprese sulla efficienza energetica e la riduzioni dei consumi per queste utenze. (da riunione di Felina 19/10/2010)
EFFICIENZA E RIDUZIONE CONSUMI
Sono invece fondamentali per poter ridurre le emissioni, la dipendenza energetica da fonti inquinanti-fossili e nucleari, dare respiro all’economia e rendere piu’ efficace l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Solare a terra…in ombra “In effetti la zona per l’impianto a terra in zona verde al Parco Tegge è abbastanza in ombra in alcune ore del giorno” (tecnico a riunione Felina del 19/10/2010)
Centrali ad olio dal Senegal‌
2 a Felina 2 a Castelnovo A Felina vicino alle scuole a Castelnovo a fianco dell’asilo Una totalmente ad olio vegetale a Castelnovo Gassificatori che funzionano con 60% di cippato (totale 6.400 ton/a) e 40% di oli vegetali (4.200 ton/a) provenienti (riunione 19/10/2010) dall’Italia e dal Senegal
Energia a filiera lunga significa
Inquinare con il trasporto dall’Italia e dall’Africa Alimentare un processo non virtuoso in paesi poveri
“BIOMASSE” COME FUNGHI… filiera locale ?
FORA DI CAVOLA (13.000 tonnellate) VILLA SETA (16.000 tonnellate) CASTELNOVO MONTI-FELINA (6.400 ton + 4.200 oli)
MA C’E’ LEGNAME LOCALE ? “In riferimento ad un’ipotizzata centrale a biomasse a Fora di Cavola, una cosa è certa: i numeri dicono che non potrà limitarsi a bruciare i residui forestali dell’Appennino reggiano” ( CIA- Confederazione Italiana Agricoltori 13/11/2010)
I NUMERI DAL SOTTOBOSCO PULITO
“uno studio della stessa Provincia risalente al 2006 calcola che nei 5 comuni del crinale la produzione di “legname residuo” dalla lavorazione del bosco sia potenzialmente pari a 2.647 tonnellate annue. Lo studio non considera gli altri comuni montani, dove tuttavia la superficie boscata è assai minore e proprio per questo il calcolo si limitava solo al crinale”. (CIA – 13/11/2010)
Sfalci e legno da differenziata per centrali a biomasse …??? “Secondo noi però non sono le biomasse agricole ad interessare ad Iren, perlomeno non solo quelle, dato che vi è una grande quantità di biomassa da verde pubblico e privato, oltre che agricolo, che finisce ai centri di raccolta differenziata”. (CIA 13/11/2010)
Ma ci sono alternative !!
COMPOSTAGGIO (fertilizzante da raccolta differenziata) DIGESTORI ANAEROBICI (biogas) RICICLO LEGNO
COMPOSTAGGIO – FORA DI CAVOLA
La Regione ha stanziato 3.5 milioni di euro per opere accessorie riguardo al progetto sulla zona industriale di Fora di Cavola Si parla del recupero di capannoni vuoti I capannoni possono essere facilmente recuperati e trasformati in impianti di compostaggio e realizzare fotovoltaico sui tetti!
COSA MANCA IN MONTAGNA ? UNA SERIA RACCOLTA DIFFERENZIATA
(65% minimo di legge al 2012)
Comune
Stradale 2007
Stradale Ecopunti 2010
Diff. 2007
Diff. 2010
Totale 2007
Totale 2010
Castelnovo nĂŠ Monti
341,8 ton
690 ton
16%
32%
30%
38%
Carpineti
137,96
303,28
15%
32%
32%
41%
DIFFERENZIATA PORTA A PORTA E’ IL MIGLIOR RECUPERO ENERGETICO
la raccolta porta a porta rispetto a quella stradale con cassonetti permette oltre a maggiori percentuali di raccolta differenziata , migliore qualitĂ e maggior risparmio/recupero energetico di materiali che altrimenti andrebbero gettati-bruciati e/o di nuovo prodotti nei cicli produttivi. (fonte studio Tea-Mantova )
BRUCIARE E’ INCENTIVO ALLO SPRECO DI DENARO PUBBLICO
L’incenerimento di rifiuti, privato di sussidi pubblici (tasse-bollette dei cittadini) non si sostiene da solo dal punto di vista economico ed è il metodo piu’ costoso di smaltimento (fonte Wall Street Journal 1993 e Studio Light My Fire – Capitalia 2004 )
DISCARICHE E INCENERITORI PROVOCANO DANNI ECONOMICI
I danni economici da inceneritori variano da 4 a 21 euro a tonnellata smaltita, quelli delle discariche da 10 euro a 13 euro per tonnellata smaltita (fonte studio “Environmental impacts and costs of solid waste: a comparison of landfill and incineration� 2008-Ecole des Mines-Parigi)
PORTA A PORTA E’ PIU’ LAVORO
Il rapporto di posti di lavoro creati dall’industria del riciclo rispetto a quella d’incenerimento-discariche è di 15 a 1. Ogni 15 posti di lavoro per il riciclo/riutilizzo se ne crea uno solo per discariche ed inceneritori (fonte Conai). Con la raccolta porta a porta 2 posti di lavoro ogni 1000 abitanti.
PROPOSTE
Un piano energetico che da Castelnovo apra ad una discussione coinvolgendo i cittadini di tutto l’Appennino per studiare una idea di sviluppo e futuro per queste aree. Il territorio ( Comuni, le imprese locali, i cittadini etc.) protagonisti del processo
RISPARMIO ENERGETICO
Studiare un piano per il risparmio energeticoefficienza energetica con interventi ed incentivi per edilizia pubblica, privata, imprese Utilizzo del metodo delle ENERGY SERVICE COMPANY
Progetto Condomini virtuosi
Proposto dal Movimento 5 Stelle e giĂ approvato nelle Comune di Reggio Certificatori energetici di condominioecomanagaer (nuovi posti di lavoro, risparmio per le famiglie!)
Piu’ fotovoltaico sui tetti: progetto “Un tetto di risparmio”
Impianto a terra su zona Parco Tegge spostato in altra zona o su tetti. Piu’ fotovoltaico sui tetti di capannoni, abitazioni, strutture pubbliche. Come ?
UN TETTO DI RISPARMIO
Tetti di abitazioni private, capannoni industriali idonei vengono messi a disposizione della ditta che si aggiuca l’appalto per il progetto e si firma un contratto tra le parti.
La ditta che realizza l’impianto offre analisi energetica edificio (risparmio energtico) per studiare interventi e offre un intervento di riduzione consumi Con compartecipazione spese si puo’ avere parte dell’energia necessaria per il suo fabbisogno parziale o totale Il resto viene messo in rete
BIOMASSE
Costruire una filiera locale proporzionata alle capacità di raccolta per pulizia sottobosco (2.600 ton sul Crinale – 4.000 ton. massimo in Appennino) Studiare possibilità con i cittadini di realizzare 1 centrale in forma cooperativa partecipata con cittadini soci, esclusivamente da legno di sottobosco della nostra Montagna (filiera corta – progetto condiviso) Industria del cippato/lavorazionericiclo legno
MICRO-EOLICO
Il micro-eolico funziona con minor vento, inoltre permette di sviluppare centrali a gestione famigliare,piccole industrie Fatti alcuni studi sulle aree piu’ adatte, il Comune facilita la creazione di “Gruppi Acquisto Solidale” per avere prezzi vantaggiosi
RACCOLTA “PORTA A PORTA”
Per raggiungere obiettivi minimi di legge 65% entro il 2012 raccolta porta a porta: intanto iniziando da Castelnovo, Felina e centri piu’ popolosi dell’Appennino, poi estensione graduale. Porta a porta inoltre permette di ridurre rifiuti del 15-20% (prima azione richiesta da UE). Meno rifiuti prodotti piu’ energia salvata.
RESIDUI UMIDI, SFALCI, GIRO VERDE, REFLUI AGRICOLTURA
Impianto di Compostaggio (Fora di Cavola per posizione logistica in area industriale- recupero capannoni) Digestore Anaerobico biogas(in area industriale da decidere) Compostaggio domestico (promozione) – già praticato ma diffondere ancora di piu’.