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Il patto anti-evasione Agenzia delle Entrate e Comuni in Emilia-Romagna

I risultati al 31 dicembre 2010


QUADRO GENERALE

2


Il Patto anti-evasione: le adesioni sul totale regionale

134 (39%)

Comuni aderenti Comuni non aderenti

214 (61%)

3


Il Patto anti-evasione: le adesioni sul totale della popolazione regionale 685.920 (16%)

popolazione Comuni aderenti popolazione Comuni non aderenti

3.709.686 (84%)

4


Il Patto anti-evasione: i Comuni che hanno aderito

5


Quadro di sintesi

Incremento 2009/2010

Segnalazioni 7.274

+ 290 %

Accertamenti 1.430

+ 293 %

Maggior imponibile € 56.183.125

+ 528 %

Maggiore Imposta Accertata € 11.530.421

+ 765 % +

Maggiori somme riscosse € 3.168.225

6

4.924 %


Quadro di sintesi/dati ulteriori Sanzioni accertate € 10.558.260

Maggior Imposta Definita € 3.898.136 Sanzioni definite € 1.427.571

Importi iscritti a ruolo € 2.906.194

Rate da riscuotere € 850.928

7


Distribuzione per Provincia dei 1.430 accertamenti collegati a segnalazioni 524

Modena 299

Bologna 153

ForlĂŹ-Cesena

127

Reggio Emilia 98

Parma 77

Ferrara

60

Ravenna Piacenza

47

Rimini

45 0

100

200

300

8

400

500

600


LE SEGNALAZIONI

9


Distribuzione delle segnalazioni per ambito ProprietĂ edilizie e patrimonio immobiliare 4.960 (68%)

Residenze fittizie all'estero 108 (1%)

Beni indicativi di capacitĂ contributiva 1.023 (14%) Urbanistica e territorio 778 (11%)

Commercio e professioni 405 (6%)

10


Distribuzione delle segnalazioni per Provincia 1.665

1.800 1.556 1.600 1.400 1.200 942 867

1.000 800 568

553 600 400

459 311

353

200 0 DP Ferrara

DP Parma DP Rimini DP ForlĂŹ Cesena

DP Reggio Emilia

11

DP Piacenza

DP Ravenna

DP Modena

DP Bologna


Distribuzione delle segnalazioni per Comune 956

Bologna

558

Ponte dall'Olio Rimini Cesena Ravenna Mirandola Carpi Imola Podenzano Lugo Parma Casalgrande Reggio Emilia Soliera Ferrara San Prospero Cavezzo Concordia… San Giovanni… Fidenza Faenza Castel San… Cervia

475 442 374 327 325 304 240 204 167 148 146 132 132 119 119 103 102 98 97 89 80 1.537

Altri n. 72… 0

200

400

600

800

12

1.000

1.200

1.400

1.600


LA MAGGIORE IMPOSTA ACCERTATA

13


Maggior imposta accertata per ambito Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare € 1.537.810 (13%)

Residenze fittizie all'estero € 278.118 (2%) Beni indicativi di capacità contributiva € 3.972.573 (35%)

Urbanistica e territorio € 5.201.844 (45%)

Commercio e professioni € 540.076 (5%)

14


Maggior imposta accertata per Provincia € 4.500.000 € 4.013.563 € 4.000.000

€ 3.500.000

€ 3.183.717

€ 3.000.000

€ 2.500.000

€ 2.000.000 € 1.179.494

€ 1.500.000 € 1.066.863

€ 1.143.190

€ 1.000.000 € 399.612 € 500.000

€ 205.332 € 279.494 € 59.156

€0 DP Parma

DP Ravenna

DP Piacenza

DP Rimini

DP Ferrara

15

DP Reggio Emilia

DP Forlì Cesena

DP Modena

DP Bologna


Maggior imposta accertata per Comune € 3.147.313

Bologna € 914.576

Ferrara

€ 828.339

Mirandola

€ 619.503

Cesena

€ 563.524

Soliera Campegine

€ 530.405

Gambettola

€ 519.129 € 391.871

Concordia sulla Secchia

€ 350.240

Casalgrande

€ 317.596

Rimini Sasso Marconi

€ 286.800

Castelfranco Emilia

€ 283.584

Castel San Giovanni

€ 275.515

Guiglia

€ 240.439

Castello di Serravalle

€ 222.566 € 161.470

San Giovanni in Persiceto Carpi

€ 144.001

Medolla

€ 143.484

Bondeno

€ 135.751

Cavezzo

€ 121.862

Scandiano

€ 115.830

Nonantola

€ 114.859 € 1.101.764

Altri n. 47 comuni €0

€ 500.000

€ 1.000.000

€ 1.500.000

16

€ 2.000.000

€ 2.500.000

€ 3.000.000

€ 3.500.000


Confronto numero segnalazioni/ Maggiore Imposta Accertata 70

60

50

% Segnalazioni % MIA

40

30

20

10

0

urbanistica e territorio

proprietĂ edilizie e patrimonio immobiliare

commercio e professioni

17

Residenze fittizie all'estero

Beni indicativi di capacitĂ contributive


LE SOMME RISCOSSE

18


Somme riscosse per ambito Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare € 297.960 (9%)

Urbanistica e territorio € 1.664.034 (53%)

Residenze fittizie all'estero € 67.527 (2%)

Commercio e professioni € 12.017

19

Beni indicativi di capacità contributiva € 1.126.688 (36%)


Riscosso per Provincia € 1.125.753

€ 1.200.000

€ 1.000.000 € 862.258

€ 800.000 € 656.416

€ 600.000

€ 372.777 € 400.000

€ 200.000

€ 81.801 € 9.054

€ 17.356

€ 18.755

€ 24.055

€0 DP Piacenza

DP Ferrara

DP Ravenna

DP Parma

DP Rimini

20

DP Reggio Emilia

DP Forlì Cesena

DP Modena

DP Bologna


Riscosso per Comune € 1.098.668

Bologna € 607.466

Cesena € 453.027

Soliera € 265.500

Campegine

€ 209.890

Castelfranco Emilia Rimini

€ 77.434

Mirandola

€ 72.495, € 48.696

Gambettola

€ 39.544

Carpi

€ 29.244

Cavriago

€ 28.842

Casalgrande

26.751

Scandiano Modena

19.001

Marano sul Panaro

15.788

Sasso Marconi

15.462

Parma

14.339

Faenza

13.957

Bondeno

12.787

Castelnuovo Rangone

11.544 107.786

Altri n. 36 comuni €0

€ 200.000

€ 400.000

€ 600.000

€ 800.000

€ 1.000.000

€ 1.200.000

Importi in euro


CASI CONCRETI

22


Casi concreti/1 Molti lussi, poche imposte

Sono molti i soggetti che pur guadagnando importi significativi, non dichiarano redditi e non pagano imposte, non versando, di conseguenza, neanche i contributi previdenziali.

Imponibile € 2.300.000

“Fabbricati fantasma”

Imponibile € 1.100.000

Cessioni di aree fabbricabili Imponibile € 11.000.000

I Comuni hanno segnalato centinaia di immobili non dichiarati, comprese ville di lusso mascherate da fabbricati rurali. Tra gli altri, è stato scoperto un soggetto, proprietario di 8 fabbricati oltre che di numerosi terreni , che dall'anno d'imposta 2002 non ha presentato la dichiarazione dei redditi. L’Ufficio ha avviato una attività istruttoria inviando questionari ai soggetti che, sulla base dei dati in possesso del comune, risiedevano o erano domiciliati negli immobili. Ciò ha consentito di determinare i redditi da locazione non dichiarati per circa 50.000,00 euro l’anno. È frequente che il trasferimento di terreni a scopo edificatorio - la cui cessione realizza in capo al cedente redditi/plusvalenze tassabili - sia mascherato da cessione di fabbricato (tipicamente ruderi da demolire) o di terreno agricolo. La collaborazione con i Comuni e in particolare con l’Ufficio tecnico e la Polizia Municipale ha consentito di evidenziare numerose cessioni di questo tipo

23


Casi concreti/2 Associazioni varie/scuola di cucina Imponibile € 136.000

Associazione Sportiva Dilettantistica/ Agriturismo

Imponibile € 526.000

Un fenomeno evasivo sempre più di moda è legato allo svolgimento di attività commerciali sotto le mentite spoglie di Enti associativi a carattere non commerciale (che fruiscono di un regime fiscale agevolato) come scuole di cucina, scuole di ballo, ecc. L’imponibile indicato è stato recuperato in capo ad una scuola di cucina che svolgeva anche attività di catering.

Come per la fattispecie precedente, sono sempre numerose le attività commerciali (es. noleggio campi da tennis e calcetto, commercio di articoli sportivi, centri massaggi e palestre) che si “travestono” da Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) per fruire del regime fiscale fortemente privilegiato a queste riservato. Esempio. L’Ufficio commercio di un Comune del bolognese ha riscontrato che la ASD svolgeva - senza le necessarie autorizzazioni attività ristorative/agrituristiche ed organizzava ricevimenti per cerimonie associando all’ASD unicamente il cliente che richiedeva il servizio. A fronte di tali attività, né l’ASD né le persone che la gestivano hanno mai presentato una dichiarazione fiscale.

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Casi concreti/3 Circolo/ristorante Imponibile € 548.000

Asilo nido abusivo

Imponibile € 214.000

In alcuni casi il particolare regime fiscale goduto dagli Enti non commerciali è utilizzato per nascondere l’esercizio di attività tipicamente commerciali. Esempio. Durante le ordinarie attività di presidio del territorio, i vigili urbani di un comune della provincia di Ferrara hanno scoperto che un circolo culturale svolgeva l’attività di un vero e proprio ristorante.

Il primo caso accertato è stato quello di un baby parking che, sotto la veste di associazione senza scopo di lucro, forniva i servizi di un vero asilo nido, senza le necessarie autorizzazioni e totalmente in nero. Con la quota di 700 euro al mese i “soci” del circolo (bambini di età compresa tra 1 e 3 anni) avevano assicurata la permanenza giornaliera, con la cifra supplementare di 6 euro al giorno pranzavano e con l’aggiunta di qualche centinaio di euro potevano anche organizzare le feste di compleanno. Successivamente è stata accertata una situazione analoga in relazione ad una seconda associazione della medesima provincia. Appare quindi che il fenomeno, vista anche l’enorme domanda di nidi, sia piuttosto diffuso.

25


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