YACHT DIGEST Numero 9 2021 | Trimestrale multimediale interattivo
PROVE
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ABSOLUTE 60 FLY SESSA C47 MAR-CO E-MOTION 36
GS 72 PRFORMANCE EVO V8 FILIPPETTI S 65 SCANNER ENVY 770 PARAGGINA 10
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LIFESTYLE MAGAZZU’ PHOTO COLLECTION 2021 INTERIOR DESIGN
FILIPPETTI S 65
SUPERYACHTS COMANDANTE GINO BATTAGLIA FEADSHIP SOMNIUM PURE BLISS MANGUSTA OCEANO 50 OCEAN ALEXANDER
SVELATA LA NUOVA VERSIONE SPORT FLY
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YACHT DIGEST
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Luca D’Ambrosio | luca@theiym.com HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Silvia Antona Giorgio Bruno Zeybel Casanova Andrea G. Cammarate
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THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA A CQ U I SI S CE YA CH T I N G N E W S.CO M
EWINCHER 2
202
VIDEO D’AUTORE
PROVE IN MARE 14
196
EDITORIALE
TRANSFLUID EM375
T
he
International
acquisisce
Yachting
Media
YachtingNews.com
,
il
portale di informazione nautica americano. YachtingNews.com, dominio di importante valore e caratura internazionale, è stato
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acquisito da The International Yachting Media, il gigante globale delle editoria nautica, all digital e multilingue, fondato da Luca D’Ambrosio nel 2014.
MANGUSTA OCEANO 50 OCEAN ALEXANDER
“Con
l’acquisizione
com,
frutto
di
di
una
YachtingNews. importante
ed
onerosa operazione, viene confermata la
SALONE DI VENEZIA
LIFESTYLE
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MAGAZZU’ PHOTO COLLECTION 2021
nostra leadership globale nel comparto
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dell’informazione
nautica
digitale
–
SCANNER MARINE ENVY 1200
dichiara l’AD e fondatore del gruppo
ECOLUX 850 HYBRID
editoriale – Nuova anche la tecnologia sulla quale poggia la neonata rivista, più
MERCATO 184
CORSO DI LAUREA PER DIVENTARE COMANDANTI
moderna, veloce e, sopratutto, sviluppata nativamente per i dispositivi mobili, dai quali oggi arriva quasi il 70% del traffico.”
Luca D’ambrosio Fondatore di The International Yachting Media
YachtingNews.com
“Questa acquisizione garantirà un ulteriormente
è un dominio“newsworthy”
incremento del numero dei lettori dei nostri canali digitali, offrendo una migliorata facilità di lettura dei contenuti, anche dai dispositivi digitali non
YachtingNews.com
con
il
suo
dominio
desktop. – spiega Giorgio Bruno, responsabile
caratteristico, è già di per sé un nome
commerciale del gruppo – È entusiasmante
Yachtingnews.com,
Al conteggio, già di per sé più che esaustivo, si aggiunge poi il celebre portolano online,
il valoredell’informazione prima di tutto
naviga, utilizzato quotidianamente sia dagli
lavorare per The International Yachting Media. Da noi usare la parola innovazione è riduttivo
grazie al meticoloso e collettivo lavoro
fondamentali del panorama editoriale digitale
visto che, solo negli ultimi 12 mesi, abbiamo
della redazione che, con l’ausilio delle
della nautica. Un’operazione auto-esplicativa,
lanciato ben quattro diverse iniziative digitali,
più innovative tecniche di ottimizzazione
che conferma l’intento principale di The
consolidando così il nostro già evidente
dei contenuti per i motori di ricerca, offre
International Yachting Media, il cui obiettivo è
vantaggio competitivo.
agli utenti di lingua inglese un prodotto
“newsworthy”,
e
quelle
che porta in seno sono di certo le keyword
chiaramente il broadcasting globale delle notizie e novità nautiche.
Un’informazione precisa
e ricercata, che parte dalle novità presentate ai saloni nautici di tutto il mondo, ma che si sviluppa attraverso la creazione di contenuti originali, generati lavorando sul campo, con un ampio ricorso ai test in mare, sia di imbarcazioni che di accessori nautici. Sul nuovo dominio, caratterizzato da una grafica raffinata ed intrigante, verranno portati
stato
gratuito, utile ed indispensabile a chi
YachtingNews.com
indubbiamente
è
il più consultato al mondo, uno strumento
sviluppato
editoriale di alta qualità giornalistica. In YachtingNews.com tutto è votato a garantire un’esperienza di lettura facile, appagante, caratterizzata soprattutto da un unico baluardo: il valore informativo della notizia per il lettore. YachtingNews.com
si
aggiunge
ad
un
esaustivo poligono editoriale composto
tutti i contenuti in lingua inglese che il gruppo
da
svariate
testate
giornalistiche
editoriale ha accumulato in questi anni di
cui
pubblicazione e che attualmente risiedono sulla
imbarcazioni di lunghezza superiore ai 24
testata yachtingmedia.com.
metri, i cui contenuti sono declinati, oltre
SuperYachts.news,
dedicato
fra alle
che in italiano e inglese, in lingua russa e Un’operazione tecnologicamente importante
spagnola.
che vedrà la transizione definitiva a YachtingNews. com avvenire nella giornata di mercoledì 23
Altro gioiello di informazione della nautica
giugno, quando il sito sarà perfettamente
firmata TIYM è TuttoBarche.it a cui si accoda,
operativo con tutti i contenuti disponibili per gli
già
appassionati lettori, gli armatori, i cantieri e gli
francese, TousLesBateaux.fr, nonché quella
operatori di settore.
spagnola: TodosLosBarcos.es .
da
fine
2017,
l’omologa
edizione
armatori che dai comandanti per trovare un posto barca in porto o per scegliere dove ancorare. Ma c’è ancora di più.
I migliori contenuti delle testate del gruppo confluiscono
trimestralmente
nella
corposa
rivista digitale YatchDigest.news; un prodotto digitale
gratuito,
completamente
privo
di
pubblicità e altamente innovativo, che offre l’accattivante concept cartace o -virtuale la cui connettività trasversale garantisce un’esperienza davvero
remunerante
in
termini
di
qualità
dell’informazione percepita.E forse sta proprio qui l’intuizione visionaria del fondatore di TIYM, Luca D’Ambrosio, vero innovatore che ha saputo portare sul web la bellezza del prodotto editoriale cartaceo, unendolo a tutte quelle sinergie che soltanto il digitale sa offrire.
Un layout avvincente La metamorfosi digitale ovviamente comprenderà anche il panorama dei Social, fra cui spicca la pagina – il cui nome è stato cambiato – sull’arcinoto Instagram. Gli articoli di YachtingNews.com sono pubblicati con un carattere di facile lettura e illuminati dai pixel a colori grigio su bianco. Altissima la qualità delle foto che corredano gli articoli. I contenuti poi sono tutti distribuiti in sette categorie principali: News, Boat tests, Motor Boats, Sailing Yatchs, Maxi-Rib e Boat Supply. Non fosse altro perché semplicemente concepito in una delle lingue più diffuse al mondo e senza dubbio la più popolare, YachtingNews.com è un prodotto editoriale anglofono e soprattutto globale. Espressa chiaramente dal nome del gruppo editoriale che dice tutto sulla sua mission: “The International Yachting Media”.
YachtingNews.com Andrea G. Cammarate
VIDEO PROVA SESSA C 47
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VI D EO
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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MAGAZZÙ 2021 IL NUOVO VIDEO ISTITUZIONALE
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VI D EO
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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ABSOLUTE 60 FLY
14 14
PROVE I N MARE
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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ABSOLUTE 60 FLY ECCO LO YACHT CHE CAMBIERÀ IL MERCATO di Luca D’Ambrosio
L
o
spirito
innovativo
che
anima Absolute Yachts
non
dorme mai. E’ passato meno
di un anno dalla presentazione della Navetta 64, un’imbarcazione che ha letteralmente sconvolto il mercato
https://www.tuttobarche.it/magazine/guida-ai-saloni
con il suo beach club di poppa, che ecco che arriva la nuova Absolute 60 Fly e, di nuovo, il cantiere cala un vero e proprio poker d’assi.
Sono infatti ben quattro le innovazioni che la nuova Absolute 60 Fly porta in dote, cambiando ancora una volta le regole di un mercato che sembra ormai
sempre
più
rassegnato
ad
inseguire l’irrefrenabile impeto che anima tutte le novità del cantiere di Podenzano. 16
PROVE I N MARE
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
17
Il pozzetto a terrazza dell’ Absolute 60 Fly Avevate mai pensato che tutti i flybridge hanno più o meno la stessa conformazione del pozzetto di poppa? Peraltro anche un pò sbagliata perché ci si sedeva a tavola guardando l’interno della barca anziché il panorama sempre diverso offerto dal mare. Ebbene da oggi, grazie ad una idea tanto semplice quanto efficace, a bordo del nuovo 60 Fly di Absolute, questo non sarà più un problema. Il cantiere ha semplicemente invertito la posizione dei divani, fra l’altro geniali e componibili e, grazie ad un mancorrente in cristallo ha liberato la vista da poppa che ora può correre libera ed indisturbata verso i paesaggi che gli ancoraggi più belli regalano. Siamo in porto e vogliamo privacy? Un sistema di tendine elettriche a scomparsa, del tipo “vedo non vedo”, appare in una frazione di secondo allontanandoci cosi dagli sguardi indiscreti dei passanti che, inutile dirlo, non potranno che soffermarsi ad ammirare la bellezza di questa nuova imbarcazione.
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PROVE I N MARE
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Cabina armatoriale Negli ultimi anni la maggior parte dei cantieri ci aveva abituato a rinunciare ad una vista sopraelevata e privilegiata, con la giustificazione che la cabina dell’armatore avesse per forza la necessità di essere posizionata a centro barca. Peccato che cosi facendo l’ampiezza delle finestrature venisse per forza ridotta (a meno di non essere su un 30 metri) e, anche volendo guardar fuori, a 20 centimetri dal pelo dell’acqua non è che la vista fosse proprio entusiasmante. In porto poi, inutile dirlo, l’unico panorama visibile da una cabina posizionata in basso è quello che ritrae l’opera morta ed i parabordi del vicino. Absolute ha sconvolto invece l’architettura degli spazi interni ed ha riportato la Master Cabin alla prua senza sacrificare gli spazi a cui la cabina del proprietario ha giustamente diritto. Una magia resa possibile da lunghi studi di modellazione 3D che, grazie alla forma innovativa della prua e al posizionamento a pruavia del locale bagno, consentono di liberare uno spazio tanto grande quanto impercettibile dall’esterno.
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PROVE I N MARE
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Ed è cosi infatti che, scendendo dalla scala che dal ponte principale porta alla zona notte, nella sua antica posizione d’onore, troviamo una Master che abbacina lo sguardo di chi entra e la vede per la prima volta. Due finestrature enormi rivestono le pareti ed estendono il senso di spazio ben oltre il loro confine naturale mentre nel mezzo, circondato da un camminamento esagerato, troneggia un letto king size da due metri abbondanti per lato che, giusto per rendere la dimensione del baglio in questo punto, riesce anche ad ospitare due comodini di grandezza normale ed uno scrittoio/boiserie appoggiato sul lato di dritta. Ai
piedi
del
letto
dell’armatore
a
coronamento dei due corridoi laterali, trovano spazio due mobili generosi mentre, a sinistra, si apre il locale bagno (sì avete letto bene, l’ho chiamato locale) che offre uno sviluppo lineare pazzesco ed ospita ovviamente un vano doccia doppio e separato. Ma non è finita qui perché, curioso come sempre, percorro il perimetro del letto e scopro una porta che, una volta aperta, rivela l’esistenza di una grande cabina armadio, vero tocco di genio del progettista che, inserendola in quota negativa, regala un locale in più a questa cabina senza rubare nemmeno un centimetro allo spazio ed al design. 22
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I passavanti
dell’ Absolute 60 Fly
L’Hard Top che regala il silenzio
E qui, onestamente, devo ammettere che
E se vi dicessi che con il nuovo Absolute
se non me lo avessero fatto notare non
60 Fly si può stare in rada senza il
me ne sarei accorto nemmeno io ma,
fastidioso ronzio del generatore? Certo
se guardate una delle foto dall’alto di
dovremo rinunciare all’aria condizionata
questo yacht, vi accorgerete che entrambi
ma all’ancora d’altronde chi ne ha davvero
i passavanti sono coperti per buona parte
bisogno?
del loro sviluppo. Absolute Yachts ha realizzato un sistema Una cosa che ha dell’incredibile se
tecnologicamente virtuoso che, grazie ai
pensate che dalle viste laterali proprio non
pannelli solari posizionati sull’Hard Top,
si percepiscono.
sviluppa circa 1,5 Kw di corrente. Una produzione più che sufficiente per far
Il passavanti coperto è una raffinatezza
andare tutti gli impianti di bordo, frigo
solitamente riservata ai superyachts e,
compresi, senza intaccare la capacità delle
fino ad oggi, veniva realizzata utilizzando
batterie di bordo. Un centro di controllo
dei supporti laterali che, oltre a rendere
software, accessibile dai molti display di
obbligatorie doti da equilibrista per portare
bordo, permette inoltre di monitorare tutti
la trappa a prua (a meno di essere l’uomo
gli assorbimenti, dando coì la possibilità
estensibile dei fantastici 4), rendevano
di gestire facilmente il proprio bilancio
certamente meno sexy la visione laterale
energetico. Un’innovazione progettuale
dell’imbarcazione.liberare
uno
spazio
utile ed ecologica, pensata per chi in mare
tanto
impercettibile
ci vuol stare comodo e, sopratutto, in
grande
dall’esterno.
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PROVE I N MARE
quanto
silenzio.
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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Com’è fatta la nuova Absolute 60 Fly Con questa nuova imbarcazione Absolute Yachts allunga ancora il passo in termini di qualità costruttiva. Le essenze, i pellami, gli arredi e tutta la componentistica sono di altissimo livello, basta toccarli per rendersene conto. L’ingegneria degli spazi poi non teme confronti. Questo yacht da 18,66 metri riesce ad offrire le superfici e le volumetrie che troviamo solitamente solo su imbarcazioni di taglia decisamente maggiore e, giusto per intenderci, ci riferiamo a barche da 70 piedi almeno. Un esempio? La cabina VIP è in effetti una seconda Master. Dotata anch’essa di un letto king size, dispone di un bagno privato dotato di doccia separata e di una grande finestratura, posta a testata. Una terza cabina, a letti singoli e gemelli, dotata anch’essa di servizi privati, completa la zona notte del ponte inferiore. Ma l’altra grande sorpresa è rappresentata dalla cabina doppia dell’equipaggio che, attrezzata di bagno, doccia e lavatrice, contiene tutto quello che può servire in crociera. E’ dotata di ingresso privato ed è semplicemente immensa e, son pronto a scommetterci, i figli dell’armatore la eleggeranno subito a domicilio privato,
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PROVE I N MARE
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rendendosi così liberi di uscire e rientrare senza farsi “beccare” dai genitori. Sul ponte superiore la zona fly realizza in effetti un enorme secondo salone all’aperto, che guarda senza confini al panorama circostante. Una superficie tutta da vivere e dotata di cucina, zona pranzo e area relax, tra eleganti linee di design, contrasti di colore e piacevoli rifiniture. Qui si trova anche la seconda consolle di guida, anch’essa ad alto livello tecnologico, contornata da un altro grande prendisole. Anche la zona di prua è pensata per la massima versatilità d’uso e, grazie alla conformazione a ponte portoghese, offre due divani contrapposti con tavolo e un’immensa zona prendisole che comunque lascia abbondante spazio alle manovre d’ormeggio ed ancoraggio. Una zona privilegiata, dove ascoltare musica e chiacchierare in completa privacy, di giorno e di sera. Il Main Deck nasce dalla dinette di poppa e si sviluppa, senza gradini o interruzioni, per tutta la lunghezza dell’imbarcazione. Un ambiente ricco e raffinato dove il cantiere riesce ad offrire molteplici configurazioni d’arredamento, in grado di accontentare praticamente tutte le richieste.
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THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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Una zona privilegiata, dove ascoltare musica e chiacchierare in completa privacy, di giorno e di sera.Il Main Deck nasce dalla dinette di poppa e si sviluppa, senza gradini o interruzioni, per tutta la lunghezza dell’imbarcazione. Un ambiente ricco e raffinato dove il cantiere riesce ad offrire molteplici configurazioni d’arredamento, in grado di accontentare praticamente tutte le richieste.
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La prova in mare dell’Absolute 60 Fly Navigare a bordo dell’ Absolute 60 Fly, specialmente quando si conduce dal Fly, è piacere puro. La carena fende le onde senza sforzo apparente e la barca naviga stabile, già al minimo, a 5 nodi di velocità. Accelerando
la
progressivamente
velocità mentre
sale
la barca
passa dal dislocamento alla planata che, a conferma delle ottime doti di carena, si manifesta a soli 12,2 nodi velocità mentre l’Absolute 60 Fly, indenne da qualsiasi fenomeno di sollevamento della prua, continua semplicemente a navigare. Gli IPS spingono (anzi “tirano”) che è un piacere e si arriva a 20/22 nodi in un battito di ciglia. A questa velocità si consumano solo 9 litri per miglio percorso che, con una barca di questa stazza, sono davvero pochi. Decido di dar fondo alle manette e, istantaneamente, l’indicatore di velocità ricomincia a salire. Arrivati alla massima cerco la regolazione di fino ed ottengo poco meno di 30 nodi che son davvero una velocità interessante
per
uno
yacht
come
questo. 32
PROVE I N MARE
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Molte le velocità di crociera possibili, modulabili in funzione della nostra fretta e dello stato del mare. Si va dai 14/15 nodi, che consentono di affrontare il mare mosso in disinvoltura, ai 24/25 dei trasferimenti più rapidi. In ogni caso, a qualsiasi velocità, la magia degli IPS consente di avere un consumo costante, compreso fra i 9 e i 10 litri al miglio. Poi, pur consapevole di non essere su un motoscafo, azzardo una serie di accostate strette, effettuate rigorosamente alla massima velocità e … E niente, l’ Absolute 60 Fly non fa una piega, si inclina e rimane su un binario immaginario, stabile e sicura. Una carena semplicemente fantastica.
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Absolute 60 Fly: Scheda tecnica
I dati della prova dell’Absolute 60 Fly RPM
600
36
Velocità
Lt/Nm
Lt/h
5,1
1,83
9,4
1.000
8,5
3,8
32,3
1.500
12,2
8,4
102,5
1.700
14,5
9,5
137,8
1.900
17,8
9,2
163,8
2.000
20,0
9,2
184,0
2.100
22,0
9,2
202,4
2.200
23,5
9,5
223,3
2.300
25,4
9,6
243,8
2.400
27,1
9,9
268,3
2.500
29,3
9,9
290,1
PROVE I N MARE
minimo di planata
Motorizzazione
Volvo Penta 2xD11 IPS950 (2×533 kW)
Lunghezza fuori tutto
18,66 m
Larghezza massima
4,94 m
Capacità carburante
2.800 lt
Capacità acqua dolce
730 lt
velocità massima
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SESSA C47 YACHT LINE
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SESSA C47 YACHT LINE RICERCATA, SPORTIVA E BELLISSIMA. di Martino Motti
O
ggi Peschiera del Garda sfoggia un panorama da cartolina e ci accoglie per
provare a fondo il nuovo nato di casa
https://www.tuttobarche.it/magazine/guida-ai-saloni
Sessa, è il C47 Yacht Line, progetto firmato da CentroStileDesign, erede ed evoluzione del best seller di Sessa, il C44.
Con i suoi 14 metri e 27 di lunghezza per 4 metri e 39 di larghezza il Sessa C47 è uno sport coupè dalle linee filanti e sportive che presenta un legame stilistico molto forte con l’ammiraglia di Sessa Marine, il C68 Gullwing.inconsciamente
l’asticella
delle mie aspettative. 40
PROVE I N MARE
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Come è fatto il Sessa C47 Apertura completa del salone verso poppa e totale contatto con il mare sono i plus di questo coupé che, tramite una vetrata apribile, si affaccia completamente sulla superficie dell’acqua.
Il pozzetto con tavolo in teak a libro è apribile e regolabile in altezza. Il divano lineare per 6 persone definisce una zona confortevole per i momenti di convivialità degli ospiti.
Il mobile cucina, addossato alla vetrata, funge utilmente anche da bar ed è dotato di lavello, tagliere e piastra barbecue, una soluzione intelligente che permette di cucinare senza affumicare i preziosi interni.
Ma completiamo la visita del pozzetto: ai giardinetti sono ricavate due zone tecniche dotate di verricelli di tonneggio, bitte inox di buona dimensione e robusti passacavi, ormeggiare così diventa un gioco. 42
PROVE I N MARE
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Altro plus di questo Sessa C47 è la plancetta di poppa sommergibile che, tramite un sistema idraulico, scende sotto il livello dell’acqua e permette sia il varo e l’alaggio del tender montato su selle sia un bel tuffo in mare. Tutti i parabordi possono essere contenuti in un grande vano chiuso da portelloni nello specchio di poppa.
Spostandoci verso
prua percorriamo i due passavanti non larghissimi, ma comunque ben percorribili e sicuri date le battagliole alla giusta altezza.
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Le finestrature sfilano da poppa a prua fino a terminare nel parabrezza, inclinato e sportivo, realizzato in due cristalli con montante centrale, è robusto e dotato di doppi tergicristalli. Uno dei must imprescindibili su una barca mediterranea è il prendisole di prua che qui sul Sessa C47 ha tre posti con schienali regolabili in altezza e un cuscino centrale removibile per permettere l’apertura dell’osteriggio della cabina di prua.
46
PROVE I N MARE
I particolari fanno la differenza: ai due lati del prendisole portabicchieri inox e casse audio aggiungono quel tocco di classe che invita al relax. La battagliola aggettante verso l’esterno lascia grande abitabilità in coperta. All’estrema prua la zona tecnica presenta il verricello dell’ancora con barbotin per le bozze a vista sul ponte, bitte di grossa sezione ed un cala catena profondo e capace.
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47
Gli interni Gli interni sono luminosi, ampi e movimentati da geometrie, materiali e colori che rendono sempre interessante e nuovo ogni particolare. Il salone è certamente caratterizzato dall’apertura verso il pozzetto, ma anche dalle finestrature laterali che ci collegano visivamente con il panorama circostante, nell’estrema comodità di un vero yacht. Quest’area
conviviale
sorprende:
l’angolo divani è accompagnato da un tavolo apribile ed il cuscino verso prua trasla di lato su guide scorrevoli per creare un posto in più a capotavola. Di giusta dimensione è il mobile cucina / soggiorno che occupa la murata di dritta e che propone tutto ciò che serve: piano cottura ad induzione, lavello
ad
angolo,
ampi
piani
di
lavoro, forno combinato e frigorifero e l’immancabile cantinetta per il vino, ricavata nel mobile posto dietro i sedili di guida.
48
PROVE I N MARE
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
49
Il colore del legno laminato grigio del mobilio contrasta con quello naturale dei pensili, una soluzione di stile che spezza la monotonia.
Le due enormi vetrate fumè a soffitto filtrano la luce naturale così il sole non infastidisce e non riscalda troppo l’ambiente.
La plancia di guida risulta compatta e razionale: due cartografici multifunzione svettano al centro, comoda la posizione di guida con poggiapiedi, divanetto a due posti e finestra apribile elettricamente.
Dalla
parte
opposta,
soggiorno,
si
portapiatti
ben
nel
nasconde
mobile
un
organizzato
vano ed
il
televisore a saliscendi elettrico. Scendendo la scala centrale scopriamo interni luminosi che sfruttano bene i volumi: le due cabine ospiti a due letti singoli sono quasi uguali, in una un letto può traslare, spostando il
comodino,
a
creare
un
bel
matrimoniale, soluzione intelligente e versatile. 50
PROVE I N MARE
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51
Ambedue hanno una vetrata sul mare di dimensioni inusuali, con oblò apribile. Il bagno in comune è piuttosto ampio e dotato di box doccia separato: la soluzione di montare un piano panca a ribalta sopra il WC nella doccia non è nuova ma molto pratica. L’estetica è decisamente curata anche nel bagno con un lavello nero soprapiano a vasca che crea un colpo d’occhio elegante. Colori soft naturali per la cabina armatoriale di prua rendono l’atmosfera accogliente:
il letto matrimoniale è alto con cassetti, mensole laterali e armadio. Le
due
finestrature
contribuiscono
a
mantenere quel contatto con l’ambiente circostante che caratterizza tutta la barca. La master è inoltre dotata di servizi privati con doccia separata. Infine ecco una sala macchine di tutto rispetto, ordinata e con spazi giusti per accedere al controllo e alla manutenzione degli impianti. 52
PROVE I N MARE
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53
La prova del Sessa C47 Oggi le uniche onde che si incontrano sono quelle autoprodotte sulle quali il passaggio risulta morbido e senza colpi di carena, per cui in navigazione si avverte una dolcezza di movimenti molto piacevole. Buona la stabilità laterale,
complice
la
notevole
larghezza della barca. Le accostate più strette producono angoli di rollio abbastanza accentuati, ma non si vive mai la sensazione di instabilità che si prova a volte su imbarcazioni sportive, questo è lo stile Sessa C47. La carena è centrata e non sono necessari aggiustamenti di timone nella
navigazione
rettilinea;
nelle
accostate la barca disegna evoluzioni con traiettorie sempre precise, come su binari. Le due trasmissioni IPS 600, accoppiate ai propulsori Volvo Penta D8 da 450 cavalli ciascuno, spingono agevolmente il Sessa C47 fino a oltre 32 nodi, ma 54
PROVE I N MARE
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55
la velocità di crociera si attesta intorno ai 28 nodi a 3500 giri motore con un consumo orario di 160 litri ora totali. Vediamo ora la sua capacità di navigare alla
minima
velocità
di
planata:
misuriamo 12,5 nodi a 2200 giri con un consumo davvero parco di soli 60 litri ora ed un comfort eccezionale. La tecnologia aiuta il diportista: il
56
PROVE I N MARE
joystick di manovra Volvo accoppiato alla propulsione IPS permette manovre chirurgiche ed intuitive, una barca davvero adatta a chiunque. Il Sessa C47 si fa apprezzare per le prestazioni di livello, la buona tenuta al mare, l’abitabilità e l’equilibrio tra volumi interni e spazi esterni. Una barca adatta alla lunga crociera per una navigazione stabile e piacevole.
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57
SESSA C47: Scheda tecnica
I numeri della prova rpm
nodi
Consumo per motore
trim
% carico motori
1000
58
PROVE I N MARE
Nodi
lt/h
lt/h
lt/nm
3,9
2,8
8,4
2,2
5,2
5,6
16,8
3,2
7,3
10,7
32,1
4,4
10,3
17,3
51,9
5,0
13
22,3
66,9
5,1
16,9
33,1
99,3
5,9
20,1
40
120
6,0
26,7
54,7
164,1
6,1
33,8
73,5
220,5
6,5
5,6
5,2
0,1
25
Lunghezza fuori tutto
14,27
Lunghezza omologazione
12,54
Larghezza
4,39
Motorizzazione
2 X IPS 600 – Volvo Penta D8 450 HP
Trasmissione
IPS
Cabine
3
Peso con motore
14500
Portata persone
12
Serbatoi carburante
2 X 636
Serbatoi acqua
560
Pescaggio
1,10
Serbatoi acque nere
165
Posti letto
6
Categoria di progettazione
B
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60
PROVE VI D EO I N MARE
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MAR-CO E-MOTION 36 62
PROVE I N MARE
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63
MAR-CO E-MOTION 36 BELL A , C ATT I VA E V ELO CI SSI M A di Luca D’Ambrosio
I
l nuovo MAR-CO E-MOTION 36 segna inequivocabilmente l’ingresso, a pieno diritto peraltro, di MAR.CO MARINE
COSTRUZIONI nel segmento dei Maxi-Rib abitabili di alta gamma. Si tratta infatti di imbarcazioni che, costruite esclusivamente su ordinazione, vengono prodotte per soddisfare ogni e qualsiasi esigenza dei loro fortunati armatori, con standard costruttivi decisamente sopra alla media.
https://www.tuttobarche.it/magazine/guida-ai-saloni
E non fa certo eccezione l’esemplare che stiamo per provare oggi che, a partire dalla sua livrea completamente nera, realizzata con un doppio strato di gelcoat (prima stesura, cottura, seconda stesura, seconda cottura) dimostra ogni ragionevole dubbio come gli oltre 45 anni di esperienza del cantiere siano stati spesi nella ricerca di una qualità che, al di la delle affermazioni, qui è decisamente tangibile. Capirete quindi come fossimo ansiosi di “mettere le mani” su questo particolarissimo Maxi-Rib
che,
per
l’occasione,
ci
stava
aspettando nelle placide acque del Lago di Garlate, trampolino d’accesso al mitico ramo di Lecco del Lago di Como. 64
PROVE I N MARE
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65
Com’è fatto il MAR-CO E-MOTION 36 Salendo a bordo del nuovo MAR-CO E-MOTION 36 non si può far a meno di percepire immediatamente la qualità della sua fattura. E non è solo per questo accostamento cromatico che, diciamoci la verità, è bello da morire, ma è proprio perché, ovunque si poggi lo sguardo, non si trova una singola imperfezione. Le superfici si accostano senza sbavature, le essenze sono sopraffine e la componentistica e di prim’ordine.
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Il gelcoat che riveste la vetroresina, giusto per darvi un esempio dell’attenzione che il cantiere dedica alla costruzione, è steso due volte e, dopo ogni singola stesura, viene passato al forno. Stesso discorso va riferito al T-Top che, altro capolavoro di tecnica costruttiva, prende origine dalla prua occhieggiando a linee di chiara ispirazione automotive, arriva a poppa con due sostegni in tubo inox, verniciati in nero opaco, che definire belli sarebbe un eufemismo. Anche i divani della dinette, così come le sedute del cockpit, denotano un attenzione al dettaglio senza eguali. Realizzate su di una imbottitura a cellula chiusa, sono rivestite con un tessuto di grande qualità che viene trapuntato a mano.
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Tutte le panche della dinette hanno schienali apribili che, oltre ad aumentare lo spazio di stivaggio, ospitano i pali di carbonio del telo oscurante che consente di ombreggiare completamente il pozzetto, un accessorio che ribadisce l’eleganza di questo Maxi-Rib. Inutile rimarcare come il piano del pozzetto contenga un tavolo a scomparsa elettrico, è stata proprio Mar-Co ad introdurli, molti anni fa. Questo meccanismo consente di alzare il tavolo che, nella sua posizione intermedia, estende il divano della dinette fino a farlo diventare un altro immenso prendisole.
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La plancia di poppa è decisamente oversized e nasconde, in un piano di teak da ben 10 mm, sia la scaletta di risalita a scomparsa che i tappi d’imbarco dei fluidi che qui trovano la loro collocazione più “sicura”. Il cockpit del MAR-CO E-MOTION 36 garantisce spazio abbondante per due persone che possono cosi usufruire di un grande display di navigazione e di tutto lo spazio necessario per inserire l’ormai immancabile strumentazione elettronica. Degno di nota il pannello comandi che viene, come quasi tutto il resto della barca, realizzato su misura, in base alle richieste
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PROVE I N MARE
degli armatori. Alle spalle del cockpit, trova spazio il mobile bar che, completo di fuochi e lavello, sfoggia un tanto grande quanto utile frigorifero a cassetto da ben 70L. Dal lato di sinistra si accede al ponte inferiore che nasconde (dall’esterno non si percepisce) una suite armatoriale dalle dimensioni
decisamente
abbondanti.
Appena scesi, a dritta trova spazio un vero e proprio locale toilette dotato di doccia separata (mai visto su un gommone di questa misura), mentre a sinistra fa bella mostra di se una parete attrezzata con mobili, stipetti ed un ripiano.
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Questo complesso ospita il quadro utenze, la cassaforte, la macchina del caffè e crea ulteriore prezioso spazio di stivaggio. Verso prua troviamo un letto king size che, di grandi dimensioni e contornato da nicchie portaoggetti, arriva a prua ancora largo a sufficienza per ospitare, sapientemente occultato, un grande vano dedicato alle borse da viaggio (un tocco di genio). Anche in questo ambiente è la qualità a farla da padrona, la sensazione di lusso è percepibile ovunque, è davvero una barca per palati raffinati questo MARCO E-MOTION 36.
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La prova del
MAR-CO E-MOTION 36 La livrea di questo esemplare di MARCO E-MOTION 36 già la dice lunga su quello che dobbiamo aspettarci oggi ma, se ancor non fosse sufficientemente chiaro, i tre Mercury Verado 400 in bella mostra a poppa, fugano in un istante qualsiasi dubbio residuo sulle finalità di questo progetto. 1.200 cavalli, su una carena realizzata in
infusione,
complessivo kg,
ci
fanno
che a
porta
secco
a
presagire
il
peso
soli
3200
prestazioni
decisamente interessanti, per le quali Mar-Co ha addirittura realizzato un bracket custom, studiato per ottenere il perfetto equilibrio di queste linee d’acqua. Usciamo dall’ormeggio con pochi e semplici tocchi al Joystick Piloting di Mercury e poi innestiamo la marcia avanti. Al minimo il maxi-rib procede a quasi 5 nodi senza alcun segno di rollio, la larghezza di ben 3,60 metri regala
a
questo
mezzo
un’ottima
stabilità di forma. Marco Zamuner mette le manette in 1 lever e comincia ad accelerare piano. 76
PROVE I N MARE
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Il MAR-CO E-MOTION 36 entra in planata quasi subito, appena passati i 2.000 giri, senza alzare la prua, segno inconfutabile di un ottimo assetto. Portando progressivamente in avanti la manetta raggiungiamo i 3.500 giri dove, a poco meno di 30 nodi, si viaggia in un comfort pressoché totale consumando poco più di 3 litri al miglio, una prestazione che ci consentirebbe di andare da La Spezia a Capraia in due ore circa, con un consumo decisamente irrisorio… Continuiamo
nella
rilevazione
delle
volta mentre il GPS segna velocità sempre più importanti e mentre io sono sempre
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scrivere tranquillamente sul taccuino senza sbavature. A 5.000 giri siamo a 45 nodi e sembra di esser fermi, accelero ancora e passiamo i 50 poi, a 6.500 giri rileviamo una massima di 56,8 nodi che, incredibilmente, ancora riesco ad annotare senza problemi. Terminate le incombenze di annotazione posso finalmente mettermi ai comandi, mi siedo e istintivamente trovo una posizione
prestazioni aumentando i giri a 500 alla
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più stupito dal fatto che possa continuare a
perfetta, piedi sui poggiapiedi, schiena appoggiata allo schienale e visibilità in avanti perfetta, si vede che questo gommone è fatto da chi in mare ci va davvero.
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Indosso il dispositivo di spegnimento, avviso l’equipaggio di tenersi saldo ed affondo le manette senza alcun riguardo. Il MAR-CO E-MOTION 36 parte a razzo e mi schiaccia sul sedile, l’accelerazione è impressionante il log sembra impazzito. In meno di 20 secondi siamo di nuovo alla velocità massima e, questa volta con il volante in mano, provo un assurda sensazione di stabilità e sicurezza, questo maxi naviga con un assetto straordinario.
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Ancora incredulo inizio un’accostata larga
Accelero
per
mettere
in
difficoltà
il
alla massima velocità che il gommone
gommone ma lui non ne vuole sapere,
esegue senza fare un plissé, poi rallento
sembra sui binari, non accenna nemmeno
intorno ai 36/37 nodi ed accosto con più
a scodare. Contro-viro repentinamente fra
decisione. Qui la forza G comincia a farsi
gli sguardi divertiti dell’equipaggio che,
sentire ma la barca non si muove, non
esattamente come me, si sta godendo
accenna ad allargare mentre io, avvolto dal
questa sessione di evoluzioni al limite,
mio sedile di guida, mi godo lo spettacolo di
con lo stesso livello di apprensione che
un cerchio perfetto fatto a questa velocità.
proverebbe passeggiando a piedi sul
L’adrenalina sale e mi spinge ad osare
lungomare. La sensazione di sicurezza che
sempre di più, a 30 nodi viro stretto e porto
quest’imbarcazione trasmette è seconda
l’ E-MOTION 36 in un raggio di sterzata
solo al livello di divertimento che consente,
assurdo, non saranno più di 20 metri di
un gommone semplicemente pazzesco!
diametro e qui effettuo due o tre giri completi.
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PROVE I N MARE
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Conclusioni Il MAR-CO E-MOTION 36 non è un
Certo, per via delle sue doti di carena
maxi-rib per tutti. Per apprezzarlo
è anche un maxi-rib molto facile da
bisogna saper comprendere appieno
condurre e per questo adatto alle
quanto differente sia da altri modelli
crociere in famiglia (o con gli amici)
che, non me ne vogliano, sono lontani
ma, acquistarlo senza riconoscerne
anni luce da questo livello di perfezione
le peculiarità, sarebbe un po’ come
costruttiva, da questa concezione di
comprare una AMG e poi utilizzarla
qualità assoluta, che ne permea ogni
per andare a far la spesa…C’è molto
singolo componente.
di più in questo MAR-CO E-MOTION 36, molto, molto di più.
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Prestazioni rilevate
Caratteristiche tecniche
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Lunghezza massima
10,70 m
Lunghezza di omologazione
9,98 m
Lunghezza interna
9,49 m
Larghezza massima
3,60 m
Diametro tubolari
50-64 cm
Numero compartimenti
7
Lunghezza piede motore
2 motori XXL + 1 XL
Peso a secco (Infusion System)
3.200 kg
Numero max persone
16
Capacità serbatoio carburante
830 lt
Capacità serbatoio acqua
Giri
Nodi
lt/h
600
4,5
7,1
1,58
1.000
6,8
15,5
2,28
1.500
8,6
23,5
2,73
2.000
10,7
34,8
3,25
2.500
16,1
52,3
3,25
3.000
23,2
73,9
3,19
3.500
29,4
93,9
3,19
4.000
34,7
120
3,46
4.500
37,9
143
3,77
5.000
44,7
204
4,56
5.500
48,4
302
6,24
6.000
52,4
368
7,02
6.500
56,8
416
7,32
Minimo di planata
11,8
Accelerazione
lt/nm
Tempo in secondi
0-20 Nodi
4,1
0-30 Nodi
5,6
277 lt
0-40 Nodi
9,8
Potenza max installabile
1200 HP
0-50 Nodi
14,4
Categoria di progettazione
CE – B
0-Velocità Max
17,9
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PIRELLI 35 BY TECNORIB 88
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PIRELLI 35 BY TECNORIB ELEGANZA E PRESTAZIONI AL TOP di Martino Motti
D
opo
il
successo
TecnoRib nuovissimo
del
42,
presenta
il
walkaround
Pirelli 35, degno erede di sportività ed eleganza che propone estetica, grande vivibilità e prestazioni in una misura più contenuta. La sportività delle linee ha sempre contraddistinto i noti gommoni Pirelli prodotti dalla TecnoRib, ma questa
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novità, il Pirelli 35, per la prima volta in acqua in anteprima per Tuttobarche, denota
una
trasformazione
stilistica
dettata dalle intuizioni dello storico studio svedese Mannerfeld Design Team, che ha firmato alcuni tra i progetti più interessanti del panorama nautico e non solo. L’intenzione del designer era quella di dare una certa leggerezza e grazia a gommoni da sempre caratterizzati da mascolinità e da una certa decisione delle forme in una sintesi perfetta tra sportività ed eleganza. Un esercizio di stile a mio parere perfettamente riuscito: il Pirelli 35 ci colpisce infatti per la modernità e la pulizia delle sue linee. 90
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La prova del Pirelli 35 Una giornata fredda di tramontana ci attende in Liguria, il mare è increspato da un forte vento da terra, lontani dalla costa i marosi si fanno subito sentire: sono le condizioni ideali per la prova di un’imbarcazione. I due Mercruiser da 300 HP ed i piedi poppieri ci portano fuori dal porto, la rumorosità è molto attenuata dalla buona coibentazione del vano motore, testiamo le prestazioni del gommone che risulta leggero alla guida e ben manovrabile, molto morbido sull’onda e decisamente asciutto nonostante il forte vento.
I due step di carena lavorano
a dovere rendendo la navigazione efficiente mentre le ginocchia hanno trovato un ottimo equilibrio, mordono il giusto senza impuntare lo spostamento laterale nelle accostate così da rendere molto sicuro il mezzo. L’accelerazione risulta progressiva e divertente così come il comportamento estremamente agile nelle accostate più strette che produce variazioni di assetto laterale importanti, ma sempre molto controllate e senza effetti di cavitazione alle eliche.
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La timoneria centrale risulta compatta e
ben
dimensionata,
con
giusta
inclinazione degli strumenti. Ho avuto come una sensazione di troppa vicinanza delle leve del gas al volante di guida che costringe ad una posizione non troppo rilassata. Due divanetti con seduta a ribalta accompagnano la timoneria lasciando ottimo spazio per corporature normali. L’hard
top
con
grande
parabrezza
protettivo ha linea filante e il sostegno verso
poppa,
dal
design
accurato,
seppur robusto concorre alla raffinatezza stilistica. Spesso vediamo gommoni con abitabilità ridotta a causa di strutture utili alla robustezza dello scafo ma dannose alla vivibilità: il Pirelli 35, forte di uno studio approfondito sui dimensionamenti di coperta, offre superfici di calpestio ampie, pulite e senza impedimenti, anche nei passavanti che rappresentano sempre un punto critico dei gommoni. La circolazione a bordo è molto libera e sicura, tientibene inox sono ricavati sulle murate e a prua anche ai lati del prendisole che ricopre interamente il tughino, le murate da mezzanave fino a prua sono alte e piuttosto protettive.
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Con i suoi 11 metri di lunghezza e le oltre 8 tonnellate di peso, il Pirelli 35 è capace di raggiungere prestazioni eccellenti: oltre 47 nodi di velocità, un’accelerazione
esplosiva
e
una
capacità evolutiva fuori dal comune. Anche
il
consumo
di
carburante
è decisamente parco: a 3000 rpm rileviamo 64 litri/ora – 3,2 litri/miglio con un’autonomia di quasi 237 miglia, tenendo
anche
conto
che
questi
propulsori sono a benzina e non a gasolio.
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Gli esterni Con una vocazione sportiva e molto
due divani può essere utilizzato sia come
mediterranea il Pirelli 35 offre, come
zona living sia come area pranzo: infatti un
abbiamo detto, un prendisole a prua di
tavolo a tre sezioni si monta su due gambe
buone dimensioni ed uno a poppa davvero
in alluminio che trovano alloggiamento in
generoso e dotato di uno schienale
apposite scasse a pagliolo.
trasversale mobile a due posizioni: portato verso prua è utilizzabile come poggiatesta
La qualità e la robustezza generale del
e lascia più superficie al prendisole mentre,
gommone si percepiscono anche nei
ribaltato verso poppa, fa da schienale al
particolari: il tavolo, per esempio, è piuttosto
divano del pozzetto, una soluzione non
pesante e robusto come le coperture in
nuova ma certamente efficace.
spessa vetroresina dei due mobili laterali
Vediamo così che il pozzetto attorniato da
alla base della colonna che regge l’hard top.
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I due vani speculari nascondono da un lato un lavello inox e dall’altro un piano predisposto per montare un fornello o un barbecue. Un frigorifero a cassettone completa la dotazione della cucina esterna. A prua troviamo una comoda area di lavoro e il musone in vetroresina con gavone per l’ancora ricoperto da un piano in gomma con tacchettatura a copertone d’auto, tipico Pirelli, stilema riproposto anche da inserti sui tubolari a centro barca. Il gavone risulta molto intelligente nella disposizione: il verricello Quick trova posto su una mensola lasciando
alla
cala
catena
un’ottima
profondità. L’ancora, quando a riposo, rimane a sbalzo sul dritto di prua, solidale alla robusta struttura inox che la regge, vista dal mare dona una cifra stilistica di rottura delle linee, quasi un punto di interesse che cattura l’attenzione.
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Gli interni Ma passiamo ora sottocoperta attraverso un tambuccio scorrevole in plexiglass fumé e tre comodi gradini: si apre un unico ambiente caratterizzato in primis dal letto matrimoniale posto verso prua, accompagnato scenicamente da due vani mensola laterali dotati di illuminazione. La ricercatezza estetica accompagna una certa praticità nell’utilizzo: sul mobile toilette, infatti, spicca un lavello soprapiano a coppa in cristallo con un rubinetto di design. Alcuni sportelli nascondono vani tecnici con apparati, volumi che possono essere utilizzati anche come storage per piccoli oggetti; lo spazio per riporre tutto ciò che serve a bordo non manca, anche sotto il letto, infatti, sono ricavati due utili gavoni. All’interno di un vano con coperchio a ribalta un WC elettrico, a prima vista, sembra sacrificato in un angolo, in realtà invece risulta molto comodo e ben dimensionato.
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L’atmosfera di relax e di luminosità è sottolineata non solo dalle tonalità calde del legno e dei tessuti, in contrasto con il bianco del gelcoat, ma anche dalla luce che penetra dagli oblò laterali e dall’osteriggio. Al di sotto del prendisole di poppa si apre un’immensa sala macchine con ampio spazio per la manutenzione intorno ai propulsori, pochi impianti sono montati alle murate laterali lasciando ulteriore volume utile per l’eventuale montaggio di apparecchiature ingombranti quali il generatore di corrente. Per concludere il nuovo Pirelli 35 ci ha convinto
appieno:
grazie
all’ottimale
sfruttamento degli spazi si ha l’impressione di essere a bordo di un gommone decisamente più grande di 10,35 m. Divertente e performante, è ideale sia per il piccolo cabotaggio sia in affiancamento a superyacht.
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Caratteristiche tecniche Lunghezza fuoritutto:
m 11,10
Larghezza fuoritutto:
m 3,80
Tubolari:
D Shape (riempiti di schiuma antishok)
Carena:
A doppio redan, a V
Peso con motori standard:
Kg 8.500
Motorizzazione:
HP 300 x 2 Mercruiser
Altre motorizzazioni:
Entrofuoribordo benzina 2×300 o 2×350 HP
Prestazioni rilevate
Entrofuoribordo diesel: 2×300 o 2×320 HP Fuoribordo: 2×300 o 350 HP
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Capacità serbatoio carburante:
Litri 750
Capacità serbatoio acqua:
Litri 150
Portata persone:
12
Posti letto:
2
Trasmissione:
Entrofuoribordo (disponibile anche fuoribordo)
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PROVE VI D EO I N MARE
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GS 72
PERFORMANCE DESIGN,INNOVA ZIONE, SOSTENIBILITÀ AL TOP di Joni Scarpolini
L
a
gr ande
S oleil un
fam iglia
si
Grand
allarga
proget t o
dens o
co n di
i nn ovazioni in t er m ini di de s i g n e pre stazion i. St iam o par lando d e l G S 72 Pe rfomanc e, il nuov o y a ch t d e l can tie re fo r liv ese pensat o per q u e g l i ar m atori c he hanno un app ro cci o
https://www.tuttobarche.it/magazine/guida-ai-saloni
“m ade to m easure” e desider a n o u n a vita a bord o all’ insegna del c o mf o r t , de lla sicurezza, dell’ aut ono mi a e de l m assimo r ispet t o per l’ h a b i t a t marin o. Il GS 72 Perfomance, che segue il filone proge ttu ale del GS 80, r appre s e n t a l a m iglior sint esi c ost r ut t iva d e l l a già ricca e apprezzat a gam m a G r a n d Sole il, in t egr andosi c on l’a t t u a l e colle zion e c he si est ende d a i 3 4 ai
58
pie di,
suddiv isa
tra
Long
C ru ise e P er for m anc e, e ado t t a n d o l e solu zio ni più av anguard i s t i ch e 110
N OVITA’
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legate
alla
sostenibilità
a l l ’ e ff i c i e n z a
e n e rg e t i c a .
e La
c re a z i o n e d e l n u o v o 7 2 p i e d i G r a n d S o l e i l s a r à a ff i d a t a d a u n t e a m d i p ro f e s s i o n i s t i r i g o ro s a m e n t e M a d e i n I t a l y, n o m i c h e r a p p re s e n t a n o l’eccellenza
italiana
nel
s e t t o re
nautico internazionale. I l p ro j e c t m a n a g e r F r a n c o C o r a z z a , re g a t a n t e
plurititolato
in
Italia,
i n E u ro p a e n e l m o n d o , d e f i n i r à ogni fase dello sviluppo del GS 7 2 i n s i e m e a d e s i g n e r, t e c n i c i e a r t i g i a n i , a s c o l t a n d o c o n p a r t i c o l a re attenzione
i
feedback
di
una
community che naviga al timone d e l l e b a rc h e G r a n d S o l e i l d a l 1 9 7 3 . M a t t e o P o l l i , c h e n e l s u o p a l m a rè s v a n t a t re c a m p i o n a t i d e l m o n d o e due campionati italiani in classe ORC, è un designer con una forte esperienza
nell’ottimizzazione
di
b a rc h e d a re g a t a . Dopo
aver
firmato
le
linee
di
c a re n a p e r f o r m a n t i d e l n u o v o G S 4 4 , p re s e n t a t o a l l o s c o r s o S a l o n e di
Genova,
è
stato
nuovamente
re c l u t a t o d a C a n t i e re d e l P a rd o p e r c u r a re l ’ a rc h i t e t t u r a n a v a l e d e l G S 72. 112
N OVITA’
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M arco Los t uzzi si è inv ec e de d i ca t o alle strut t ure, par t endo dalle com pe te n z e c he hanno già p o r t a t o i n acqu a alc uni dei m ode l l i p i ù ge tton ati delle ser ie L ong C r u i s e e Pe rfor m an c e. In fin e Na ut a Design, r inom a t o e pre stigioso st udio m ilanes e , h a proge ttato il lay out gener a l e , i l de sign de lla c oper t a e degli i n t e r n i , a rim arcare l’ obiet t iv o di vo l e r realizzare una barc a dall’ e s t e t i ca dich iaratament e it aliana, c o n u n de sign m o der no ed elegant e e co n e rgon om ie di c om for t elev a t i s s i mo sia in coper t a c he all’ int er no .
La scel ta dei materi al i di costruzi one e lo stesso desi gn con cui saranno a ssembl ati punta al mi nor i mpatto a mbi ental e e al pi ù al to grado di ric icl abi l i tà. Teak proveni ente da una f ilie ra control l ata, vetri strati fi cati per
un
la minazi one
mi gl i ore con
i sol amento,
l i no
e
resi ne
g re en, ver ni ci ad acqua, pannel l i so lari : l a scel ta del l e materi e pri me imp i egate e i l l oro uti l i zzo daranno v ita a una barca con l a massi ma v o c azi one ecososteni bi l e.
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Il GS 7 2 Per for m anc e sar à un a b a rca dai volu mi m olt o genero s i p e r garan tire a m pia ospit alit à e c o mf o r t a bordo, m a sem pre m ant e n e n d o alti live lli di prest azioni. Avr à f or m e dolc i, pulit e ed e l e g a n t i con iu gate c on linee d’ ac qu a ch e com u n ich e r anno c onc ret am en t e u n a f orte attitudine v er so le pres t a z i o n i grazie a una super fic ie b a g n a t a ridotta. Il particolare disegno dello s ca f o e le se zioni t r asv er sali s va s a t e pe r m e tte r anno di ot t enere u n a gran de s t abilit à di for ma e u n a lu n ghezza dinam ic a mo l t o acce n tu ata . I nolt re la V d i p r u a pron u n ciat a fac ilit er à il pas s a g g i o su ll’on da d i bolina e a m ot o re . Il pian o velic o prev ede un t r i a n g o l o di pru a m o lt o generoso e una J mo l t o acce n tu ata per rendere più f a ci l e l a ge stione della r anda, ren d e n d o an ch e la barc a più effic ien t e co n ve n to m e d io leggero e m are co r t o . La barca sar à predispost a p e r l a trin ch e tta e st ay sail olt re c he p e r i l Code 0 e g ennak er. Gran de
at t enzione
all’ e rgon o m ia
di
sar à
posta
bordo,
t i p i ca
di tu tte l e barc he Gr and S o l e i l , pu n tan do a una gr ande faci l i t à d i u tilizzo e a un’ est rem a sicu re z z a de ll’e qu ip aggio nonc hé degl i o s p i t i . 116
N OVITA’
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117
La p a l a d el ti m o ne m o l to av a nzat a e a d a l t a e ffi ci e n z a p e r m e tte rà f acilit à di m a n o vr a e p re c i s i o n e ne l l a c o nduzione. La ch i g l i a s arà a T ro v e s c i a c o n lama in w e l d o x e s i l uro i n p i o m b o m a pot r anno es s e re i n s t al l ate s i a l a l i f ti ng keel che la ch i g l i a t el es c o p i c a. La coperta è caratterizzata dall’eleganza e d a l l a s p o r ti v i tà d el d e s i g n d ella t uga, c o n u n a z on a d i n av i g az i o ne di gr andi d i m e n s i o n i c o n erg o no m i e e comfor t d a ya ch t s po rti v o d i l u s s o . A p o p p a u n g rand e p o z z etto accoglie d u e t a vo l i c o ff e e e d i ni ng u tilizzabili se p a r a t a men te. Que s te d ue z o ne sono un i t e d a u na z o na d i rel ax d o v e hanno g r a n r i s a l t o d ue m ag n i f i c i p re ndisole. Il
l a yo u t
degli
i nter ni ,
s e c ondo
la
c o n s u e t a e ap p rez z ata c al l i g r afia di N a u t a , è i n p e rf etta re l az i o ne con le g e o m e t r i e d el l a c o p erta. Nauta
ha
c o n c ep i to ,
d i s eg nat o
ed
a ffi n a t o o g n i v o l um e e o g ni piccolo dettaglio
di
c o p e rta
e
i n ter ni
per
sf r u t t a re t utti g l i s p az i e o tte nere una re l a z i o n e c o e ren te, o l i s ti c a tra est er ni ed i n t e r n i . Ne g l i i n ter n i , d i m ensioni, erg o n o mi e , s ti v ag g i , f u n z i o n i e qualit à d i t u t t i g l i ac c e s s o ri s o no s e t t at e su st a n d a rd d a s u p er y ac ht. I l d e s i g n e le v ari e p al e tte d ei mat er iali c o n n o t a n o g l i i n ter ni d i un o s ti l e sobr io, f re s co , e l e g ante e d ac c o g l i en te. 118
N OVITA’
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Scheda Tecnica
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N OVITA’
Lunghezza fuori tutto
23,75 m
Lunghezza scafo
22 m
Lunghezza galleggiamento
19,84 m
Baglio massimo
6,20 m
Pescaggio
3,70 m standard
Superficie velica
310 mq
Motori
150 cv standard
Capacità serbatoi acqua
1.000 lt
Capacità serbatoi gasolio
1.000 lt
Layout interni
4 cabine + 4 bagni
Architettura navale
Matteo Polli
Strutture
Marco Lostuzzi
Interior and exterior design
Nauta Design
Costruzione
Cantiere del Pardo
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EVO V8 VARATA LA NUOVA AMMIRAGLIA DI EVO YACHTS di Joni Scarpolini
L
’ att esa è finalm ent e f i n i t a . Dal m olo del M ar ina d i To r re An nunziat a,
in
pro vi n ci a
d i Napoli, t ut t o il t eam r iu n i t o d i Evo Yach ts ha assist it o al va ro i n p om pa m a gna dell’ Ev o V8, la n u o va a m m iraglia del c ant iere napo l e t a n o c on se gn ata a un ar m at ore it a l i a n o ,
https://www.tuttobarche.it/magazine/guida-ai-saloni
a n ch ’e gli present e alla t r adiz i o n a l e c erim on ia di inaugur azione. Un a gior n a t a spec iale in c ui è s t a t o d e gn am e nt e c elebr at o il fr u t t o d i me si di met ic olosa proget t a z i o n e c he h a vist o c oinv olt i i t ec ni ci e l e mae stran ze del m arc hio c am p a n o . Qu e ste
ult im e,
re alizzazione
at t r av er s o
dell’ Ev o
V8,
la
hanno
a vu to m odo di dim ost r are al me g l i o l a capacità c ost r ut t iv a, l’ at t e n z i o n e a i de ttagli e lo spir it o inno va t i vo c he da sem pre c ar at t er izza n o l a storia di B lu Em m e Yac ht s. 122
N OVITA’
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124
L’Evo V8 r appresent a un m o me n t o
L a re a l i z z a z i o n e d i E vo V 8 è il
di
co me
r i s u l t a t o d i u n i mp o r t a nte mo me n to
raccon ta il diret t ore di prod u z i o n e ,
d i cre s ci t a p e r i l ca n t ie re , d i c u i
Paolo D ’ O r azio: “Sono st a t i me s i
s i a mo d a vve ro o rg o g l i o si. Al te mp o
di lavoro int enso, nei quali i l t e a m
s t e s s o p e r n o i q u e s t o va ro è a n c h e
si è de dic at o a quest o am b i z i o s o
i l p u n t o d i p a r t e n z a v e rso n u o v i
proge tto con dedizione, pas s i o n e e
p ro g e t t i , s e mp re p i ù a mb izio si e
im pe gn o.
i n n o va t i vi ” .
N OVITA’
svolta
per
il
c ant iere,
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Evo V8: varata la “barca transformer” Non a caso Evo Yachts, brand del cantiere Blu Emme Yachts, può definirsi precursore di un nuovo concept, quello di “barca transformer”, molto noto tra i diportisti più esigenti e sfociato nella produzione dei modelli della serie R con gli R6 e R4 e i tender T2 e T3, e oggi, con l’arrivo dell’Evo V8, un’imbarcazione avveniristica dal design molto mascolino, Evo Yachts dà vita a una nuova era in termini di funzionalità e di estetica. Una delle novità più particolari, infatti, è la capacità di navigare a motore con sensazioni molto vicine al mondo della vela: in definitiva con l’Evo V8 si reinventa il vivere a bordo secondo concetti mai vissuti prima. Il design minimalista e raffinato scaturito dalla matita di Valerio Rivellini denota una forte originalità che si discosta completamente dalle altre serie Evo e che vuole unire idealmente il mondo del motore a quello della vela. Altro fiore all’occhiello è la beach area, immensa e architettonicamente d’impatto, allargabile idraulicamente mediante murate a ribalta per offrire uno spazio davvero unico nel mercato nautico mondiale. 126
N OVITA’
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N OVITA’
Da “quasi superyacht” qual è, l’Evo
Sul main deck, invece, è presente
V8 offre un ambiente, annesso alla
l’enorme
zona poppiera e connesso alla cabina
vetrate
armatoriale, di rara bellezza e charme,
camminamenti laterali che contornano
una zona lounge super panoramica
la tuga squadrata, mentre la prua offre
grazie
nuovamente una zona living elegante e
alle
ampie
finestrature
che
apribili
regalano una vivibilità “all year round”.
discreta.
Completamente
L’Evo
customizzabile
nel
salone
V8
panoramico verticali
dimostra
come
e
il
con due
genio
layout, l’Evo V8 è previsto nella versione
nautico italiano sia sempre trainante
a tre cabine ospiti per 7 persone e una
e in anticipo sulle tendenze. Evo V8, il
cabina equipaggio per 2, situate nel
super open mai visto prima, è pronto a
lower deck insieme alla galley.
navigare nel futuro. Adesso.
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DAVIDE CIPRIANI DESIGNER DEL FILIPPETTI S 65, SVELA LA NUOVA VERSIONE CON IL FLYBRIDGE di Joni Scarpolini
U
n
coupé
elegante,
moderno,
dinamico e con qualcosa in più che lo rende unico nel suo genere.
Quel “qualcosa” altro non è che il flybridge sull’hard-top, un plus cui la maggior parte degli open sono costretti a rinunciare per mantenere intatto il loro assetto sportivo e che invece Davide Cipriani (a destra) ha voluto fortemente realizzare a bordo del nuovo Filippetti S 65, rispondendo così a un’esigenza di mercato che da tempo chiedeva un modello fly così innovativo. Si tratta di un fly a cielo aperto che si sposa perfettamente con il layout esterno e consente al nuovo S 65 di non smarrire la sua caratteristica principale, ovvero quella di essere un coupé di sangue. “L’S 65 è la sorella maggiore del 55, concepita con un flybrige molto sportivo che prevede la consolle di guida e un’ampia zona prendisole – dichiara Davide Cipriani di CentrostileDesign, già autore dell’S 55 – Il fly è un elemento che tutti vorrebbero sul proprio coupé, perché il
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poter disporre di una postazione di comando sull’upper deck è un grande privilegio e difficilmente chi possiede un coupé si accontenta di condurlo dall’interno“. “Tuttavia sopra il tetto di molti coupé non esiste il fly e spesso questa zona strutturale viene lasciata inutilizzata – sottolinea il designer romagnolo – Sull’S 65, invece, abbiamo previsto questo inedito sport-fly che, grazie al suo profilo di contenimento molto basso, regala una sensazione di libertà sia a chi sta alla guida sia a chi si sta rilassando sul prendisole“.
ì“In realtà, di flybridge in circolazione ce ne sono tanti ma conferiscono al coupé un senso di sportività meno marcato, comportando inevitabilmente una serie di rinunce sotto l’aspetto del dinamismo a vantaggio del comfort. Sull’S 65, invece, non si rinuncia a niente, né al dna sportivo né alla comodità di bordo”. E la comodità a bordo del nuovo Filippetti S 65 promette di raggiungere livelli d’eccellenza, quasi al pari di un superyacht. “Il design è molto simile a quello del 55 – spiega Cipriani – Esternamente il layout è armonico e slanciato, tanto che gli occhi tendono a seguire la direzione di marcia come un aereo in fase di decollo.
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Insomma, sull’S 65 è la percezione del movimento a farla da padrona. Anche la volumetria è chiaramente enfatizzata. Il lower deck prevede tre cabine, una master e due vip, di cui una con due letti in piano e non a castello come sul 55, oppure una quarta cabina al posto della cucina“.Il
“Sul main deck il salone è ancora più spazioso e, essendo connesso con il pozzetto, dà vita a due aree distinte, ma al contempo comunicanti, di convivialità sia interna che esterna. Stiamo parlando dunque di una barca ben proporzionata che, grazie ai suoi grandi spazi e ai suoi numerosi dettagli in termini di comfort,
si
allontana
dal
ramo
degli
yacht
weekender e sfocia nel segmento dei cruiser per lunghe tratte, ammiccando a una categoria superiore di imbarcazioni di lusso“. Non solo comodità e lusso, ma anche una navigazione adrenalinica derivante da tre motorizzazioni opzionabili: due MTU V10 2000 M94, coppia di Man V12 1550 oppure due IPS Volvo Penta 1200. Con le eliche di superficie si toccano i 49 nodi, con gli IPS la velocità massima è di 36. Prestazioni di assoluto rispetto favorite da una carena performante, pensata alla tenuta del mare e all’ottimizzazione dei consumi. 138
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SCANNER ENVY 770 ECCO IN ANTEPRIMA LA VERSIONE OUTBOARD di Joni Scarpolini
L
’in c onfondibile
m at i t a
di
M ont em it ro Design t r a cci a l e lin ee dell’ Env y 770, u n o d e i
mode lli più r ic hiest i della c oll e z i o n e Te n de r
L ine
fir m at a
S ca n n e r
Marin e , n ot o c ant iere piemo n t e s e spe cializzat o in gom m oni e ma xi rib ch e si dist inguono per l a l o ro spiccata per sonalit à, un appe a l ch e
https://www.tuttobarche.it/magazine/guida-ai-saloni
l i re n de unic i e ir r ipet ibili g i à a l p rim o colpo d’ oc c hio. Non fa e cc ezione lo Sc anne r E n vy 77 0 ,
ch e
c om pito
nasc e di
c on
il
“c hiudere”
p re ci s o l’o ff e r t a
tr a il pop olare Env y 710 e i l p i ù i mpe gn ativ o Env y 860. Lo S can n er Env y 770 è pro p o s t o in
ve rsione
e
fu or ibordo:
rappre se n t a
la
ent rofuor i b o rd o quest’ u l t i ma
gr ande
novi t à
di
q u e st’an n o e m ont a un M erc u r y V 8 Ve rado da 300 c av alli, in gr a d o d i spin ge il b at t ello fino a una ve l o ci t à massim a d i 47 nodi. 140
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Il layout della coperta rispetta lo stile con cui Montemitro Design ha caratterizzato tutta la produzione del cantiere. I tubolari, in hypalon neoprene e dalla cromia grigio-metallizzata effetto carbonio, sono sormontati dalla stampata di vetroresina, che contribuisce a dare all’insieme eleganza e sportività. Un divanetto a U introduce al pozzetto, dove la seduta, con la doppia opzione per il driver seduto o stand-up, incorpora anche il mobile grill. All’occorrenza, la dinette di poppa si trasforma in un ampio prendisole. Ma la novità principale è a centro barca, con la consolle che offre una piccola cabina che può ospitare il wc. Sulla parte frontale viene
ricavata un’altra seduta, che può essere collegata al solarium prodiero tramite una prolunga per ampliarne la superficie. Davvero generosa la pontatura prodiera rifinita in teak, che, oltre a creare ulteriore volumetria
per
ospitare
il
verricello
dell’ancora, è ideale per l’accesso diretto dalla banchina. Insomma, l’Envy 770 è un sundeck comodo, spazioso, duttile e veloce, dall’animo sportivo e dalla classe innata. In pieno stile Scanner Marine. Lo Scanner Envy 770 in versione outboard è disponibile a un prezzo di listino di 107.000 euro IVA esclusa, oppure a un prezzo base di 58.000 euro + IVA non comprensiva di motore fuoribordo.
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Caratteristiche tecniche del Envy 770
146
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Lunghezza fuori tutto:
7.15 m
Lunghezza scafo:
6.30 m
Baglio:
2.45 m
Peso:
1120 kg
Serbatoio benzina:
200 l
Serbatoio acqua:
45 l
Omologazione passeggeri:
7
Motorizzazione massima:
225 hp
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PARAGGINA 10 VARATA L’AMMIRAGLIA DI GIORGIO MUSSINI di Joni Scarpolini
C
on
la
sua
contempo
robustezza
leggerezza
e
al
che
lo
contraddistinguono, il Paraggina 10
ha toccato il mare per la prima volta nelle acque di Rapallo, dove è stato varato con tutti gli onori del caso. Sì, perché questa elegante barca di 10 metri, che sintetizza al meglio le inconfondibili caratteristiche dei modelli firmati da Giorgio Mussini, è l’ammiraglia dello storico cantiere di Portofino. Artigianalità e tradizione, infatti, confluiscono nelle linee raffinate del Paraggina 10, un esemplare molto apprezzato dai clienti per la sua comodità a bordo, un aspetto che la rende prefettamente idonea a lunghe traversate, come dalla Liguria alla Corsica o alla Sardegna. Insomma, il Paraggina 10 va ben oltre il concetto di day-cruiser e assicura comfort e vivibilità totale anche per viaggi di oltre una settimana di navigazione. L’architetto
Edoardo
Miola,
in
stretta
collaborazione con Gaetano Mussini, ha forgiato un’imbarcazione studiata nei minimi dettagli dal punto di vista sia estetico che funzionale, alternando il teak con il mogano, con i piacevoli 148
N OVITA’
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contrasti
cromatici
che
ne
conseguono
(l’esemplare appena varato, invece, come da preferenza del suo nuovo armatore, è tutto in teak massello). Lo scafo e la coperta sono realizzati in vetroresina stratificata a mano, con una gabbia strutturale di rinforzo e una paratia prodiera di collisione, per coniugare agilità e solidità Il parabrezza in cristallo, con struttura in acciaio inox e rifiniture in legno massello, protegge il posto guida. Nel cruscotto alla strumentazione di base analogica per il controllo possono aggiungersi, a
discrezione
dell’armatore,
dispositivi
elettronici di controllo navigazione. Sì, perché, lo ricordiamo, il livello di customizzazione, applicabile anche agli interni e all’area del pozzetto, è elevatissimo e rende il Paraggina 10 assolutamente unico: non esiste un Paraggina uguale all’altro.. Per la zona di prua un ampio e confortevole prendisole, dotato di cuscineria e tientibene, consente di godersi il sole in pieno relax. Le attrezzature di coperta, costituite dalle bitte (eventualmente a scomparsa) e dal verricello di
prua
e
collocate
ergonomicamente,
facilitano la gestione della barca e le manovre di ormeggio anche con un equipaggio ridotto. Eccellente l’assetto di navigazione, ottimizzato da due flap poppieri, che consentono un’andatura senza spruzzi anche con mare mosso. 150
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Un’elica di prua, unita a una coppia di motori elettronici Yanmar da 220 o 240 cavalli in linea d’asse, facilita qualsiasi tipo di manovra. Il Paraggina 10 garantisce quindi una navigazione sicura (l’imbarcazione è dotata di sistema antincendio automatico e di impianti d’illuminazione separati) e confortevole, i cui punti forti sono sicuramente la stabilità di rotta, l’assenza di vibrazioni, la bassissima rumorosità e le prestazioni di tutto rispetto. Sottocoperta gli spazi sono generosi e duttili. La cabina interna, accuratamente arredata e impreziosita anch’essa da eleganti finiture
in legno, prevede una zona notte doppia di prua oppure doppia centrale, un eventuale tavolo, un mobile per la cucina, un frigorifero, un armadio o una cassettiera e un’ampia toilette con vano e box doccia in cristallo separato. “Le mie barche le sognavo da bambino proprio come le ho create e, quando sono cresciuto, ho realizzato molti di questi sogni”, racconta Giorgio Mussini. “Il Paraggina 10 rappresenta la realizzazione di
uno
dei
miei
più
grandi
desideri,
nonostante un anno così strano e complicato – dichiara Gaetano Mussini – Cosa apprezzo particolarmente del Paraggina?
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La sua tenuta del mare e la possibilità di vivere al massimo la giornata al largo grazie all’ampio prendisole a prua e al grande pozzetto personalizzabile, che permette di approntare comodi pranzi con gli amici. Insomma, si tratta di una barca incredibilmente versatile”. Il Paraggina 10 vi aspetta a bordo con il suo stile innato, tratto distintivo di Giorgio Mussini. 154
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Paraggina 10 scheda tecnica
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Materiale
Vetroresina e legno
Lunghezza
9,98 m
Lunghezza al galleggiamento
11 m
Larghezza
3,22 m
Larghezza fuori tutto
3,40 m
Altezza scafo
2,70 m
Immersione massima
0,90 m
Dislocamento
6.700 kg
Carburante
600 lt
Acqua
300 lt
Motore
Yanmar 2 x 220 hp (oppure 2 x 240 hp) eb turbodiesel
Altezza massima in cabina
1,80 m
Persone trasportabili
10
Categoria navigazione
B
Omologazione
CE
Posti letto
2/4
WC
1
Progetto
Arch. Edoardo Miola
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ITACATAMARANS ITA 14.99 CONQUISTA L’ARSENALE DI VENEZIA di Martino Motti
N
ell’incomparabile contesto storico del Salone Nautico di Venezia fa bella mostra di sé il nuovissimo
Itacatamarans ITA 14.99, fast cruiser lungo 14,99 e largo 7,80 metri; 12 tonnellate e 260 chili di catamarano pronto per la navigazione. Emilio Caprini, socio del cantiere fondato dal fratello Emanuele, rivela che questo progetto deriva dalla sua grande esperienza di
utilizzatore
di
monoscafi
che
si
è
tramutata nella ricerca di una barca ideale, un catamarano appunto. Ma non trovando nulla sul mercato che soddisfacesse i requisiti richiesti, decide di farne progettare uno per sé al designer emergente Francois Perus: da qui una serie di successi tra gli estimatori che vogliono acquistare questa barca costruita senza compromessi. Ci racconta che un paio di armatori, dopo aver provato questo catamarano in condizioni severe, una volta rientrati in porto, hanno deciso sul momento di acquistarlo per le performance, la sensazione di benessere e di sicurezza a bordo decisamente superiori ad altri provati in precedenza. 158
SALO N E D I VEN EZIA
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La differenza tra Itacatamarans e i competitors stranieri abituati a costruire mezzi oceanici è che il design e le finiture sono da vero yacht e di gusto pienamente italiano: la cura nei dettagli, lo studio accurato degli elementi, il mobilio, i tessuti, tutto è pensato per donare quell’atmosfera raffinata e senza tempo tipica dei prodotti italiani. Totalmente costruito in composito, con rinforzi strutturali in carbonio, non utilizza né legno compensato né balsa, per cui è leggero ma rigido allo stesso tempo. Gli scafi sono stampati in un’unica soluzione, così come la coperta, e vengono poi giuntati mediante fazzolettatura completa in vetroresina in modo da ottenere una rigidità elevatissima.
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L’albero di questo esemplare è in alluminio,
Entusiasmanti le prestazioni, con angoli
mentre nelle altre quattro barche varate
di bolina che stringono fino a 35° e
è in carbonio, alto 21 metri e 50 con una
velocità di punta nelle andature portanti
superficie velica straordinaria: randa square
fino ad oltre 20 nodi. Il pescaggio è
top da 90 mq, un fiocco autovirante di 48
variabile: da 130 cm a derive alzate
mq di superficie, un gennaker di 140 mq e
nelle andature portanti fino a 2 metri e
un Code 0 di 120 mq.
50 con le stesse totalmente abbassate nelle boline più strette. Ma il maggior orgoglio del cantiere è la sicurezza che questa barca comunica all’armatore, anche sotto raffiche di oltre 40 nodi non si sente mai l’esigenza di lascare rapidamente la randa per evitare rischi possibili!
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Pensate che questo Itacatamarans è capace di navigare di bolina in totale sicurezza con solo fiocco in condizioni severe di venti a 40 nodi ad una velocità che può raggiungere i 12 nodi. La sensazione di sicurezza, appunto, è la marcia in più che sorprende chi lo prova e piace soprattutto alle armatrici, l’asso nella manica del cantiere veneto. Tutte le manovre come drizze, scotte e terzaroli sono riportate nel pozzetto e non è necessario recarsi a prua nemmeno per assistere l’issata del gennaker o salire al boma per sistemare la randa: tutto è studiato per navigazioni oceaniche dove quest’aspetto è davvero primario, come anche lo spazio d’aria sotto la base dello scafo che, con un’altezza sull’acqua di ben 95 centimetri, non impatta con le onde. Una
caratteristica molto importante, sia sotto
Chiaramente il target di ITA 14.99 non
il profilo estetico che dal punto di vista
è il velista della domenica, ma il velista
tecnico, è l’eliminazione dei montanti
tecnico che naviga estensivamente anche
centrali nelle grandi finestrature del
in oceano.
salone, con vetri da 8 millimetri solidali
Questo catamarano viene proposto sul
alla struttura, cosa possibile solo in presenza di uno scafo veramente solido e rigido. La
fibra
di un buon equipaggiamento e di vele OneSail di fascia alta, con un prezzo
di
carbonio
è
utilizzata
estensivamente negli elementi di maggior sollecitazione come il bompresso, la martingala, le gruette del tender, tutte le zone intorno alle lande (ben nove strati di carbonio sovrapposti!) e i rinforzi longitudinali e trasversali. 166
mercato, pronto a navigare e dotato
SALO N E D I VEN EZIA
molto
aggressivo
che
non
riflette
esattamente il suo valore qualitativo. La barca è equipaggiata con due motori Oceanvolt elettrici da 15 kW e parco di pannelli solari sul tetto della tuga, ma si può richiedere anche con sistema ibrido o motore diesel. THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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SELVA MARINE LA RIVOLUZIONE ELETTRICA IN ONDA IN LAGUNA di Joni Scarpolini
P
er
Selva
Marine
la
seconda
edizione del Salone di Venezia è stata l’occasione per presentare
ufficialmente
la
gamma
e
Propulsion,
marchio specializzato in sistemi e servizi di
propulsione
elettrica
marina
di
cui
Commerciale Selva è distributore per il mercato italiano. In realtà, i motori eco-friendly distribuiti dal cantiere lombardo hanno fatto il loro debutto lo scorso autunno durante il Nautico di Genova, ma quella andata in onda nella Laguna Veneta è stata una vera e propria rivoluzione elettrica che prende il via dalla grande novità del 2021, Evo, la serie di propulsori con capacità di idrogenerazione. Questa
funzionalità
assolutamente
di
innovativa
auto-ricarica consente
alla
batteria del motore di ricaricarsi durante la navigazione a velocità comprese tra 4 e 10 nodi. 168
SALO N E D I VEN EZIA
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I n u o vi s s i mi m o d e l l i Sp i ri t 1.0 E v o, Navy
Presenti anche le nuovissime eliche marchiate
3 . 0 E vo e N av y 6.0 E v o v an n o q uindi ad
Selva, in acciaio e in alluminio, sviluppate
am p l i a re l ’ o ff erta e Pro p u l s i o n, che può
direttamente nel cantiere di Tirano; coprono
g ià va n t a re i l s u c c e s s o d el l o S pir it 1.0
l’intera gamma dai 40 cavalli in su ma, come
P lu s d a 1 kW, eq ui v al en te a 3 c a valli su
svelato dallo staff, sono in arrivo anche quelle
u n n o r ma l e m o to re a b en z i na e cavallo
per le imbarcazioni più piccole.
d i b a t t a g l i a d el l ’i ntera g am m a, i ndicat o p e r i mb a rca z i o n i f i n o a 12 p i e di come
In rappresentanza dei natanti in vetroresina
t e n d e r o p ic c o l i b attel l i l eg g er i e in
appartenenti alla serie Open Classic, presente il
g ra d o d i r a g g i un g ere c i rc a 5 nodi con
D.5.6, modello di grande successo cui Selva ha
u n a r u mo ro si tà m o l to c o n ten u ta .
dato un tocco di restyling impreziosendolo con nuove cuscinerie e nuovi tendalini brandizzati
La potenza è data da una batteria Li-Po da 1.276
Selva e provvisti di strutture in acciaio.
Wh del peso di 8,7 kg. Essendo estraibile, non solo agevola il trasporto e lo stivaggio dell’intero
Al prossimo Salone di Genova sarà invece
motore, ma è sostituibile al termine del suo ciclo
svelato l’NL 570, realizzato sia con guida
vitale. Inoltre è galleggiante, quindi non c’è il
interna che esterna, sospinto da un motore da
rischio di smarrirla nel caso in cui cada in acqua.
20 cavalli, per una velocità di punta intorno ai 18 nodi, o da 40 cavalli, capace di toccare i 30.
Agli armatori di barche fino a 3 tonnellate di
Si tratta di una barca veloce, stabile e per 6
peso, invece, ePropulsion propone i fuoribordo
persone; a Genova, molto probabilmente, sarà
Navy, disponibili da 3 e 6 kW, corrispondenti
abbinata a un Navy 6.
rispettivamente a 6 e 9,9 cavalli e privi di batteria integrata: devono essere infatti collegati a uno
Tra gli accessori di bordo, è stato presentato lo
o due alimentatori esterni da 3.042 W, con
Schermo Multifunzione Digital Lan Connection
un’autonomia massima di 4 ore.
– Plus TFT 4.3, già illustrato a Genova.
E la rivoluzione elettrica firmata a quattro mani
Adattabile
da ePropulsion e Selva Marine è destinata a
elettronica, è uno strumento da installare in
proseguire. Ma all’Arsenale di Venezia Selva
consolle che permette di verificare in modo
ha esposto anche alcuni dei suoi tradizionali
agevole e rapido tutti i parametri motori e le
propulsori endotermici che hanno reso il marchio
indicazioni di crociera.
anche
ai
motori
a
iniezione
valtellinese famoso in tutto il mondo: i quattro tempi E.F.I. Right Whale da 250 cavalli, Swordfish
Mentre ha esordito ufficialmente il Digital Lan
115XSR, Murena Best 40XSR, Amberjack 25 e
Collection – Ibn 3.5, la versione di dimensioni
Wahoo 15, più alcuni modelli monocilindrici.
più ridotte e dal layout tondeggiante, per motori di bassa cilindrata.
170
SALO N E D I VEN EZIA
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
171
SCANNER MARINE IL NUOVO ENVY 1200 ESORDISCE IN LAGUNA di Martino Motti
S
tile e prestazioni per tutta la linea Envy di Scanner Marine di cui andiamo a presentare il nuovo
Scanner Envy 1200, che va ad arricchire la gamma della casa novarese produttrice di rib boats e custom yacht tender. Presentato in anteprima mondiale al Salone Nautico di Venezia, questo maxi-rib lungo 12 metri, dall’anima sportiva ed elegante, si colloca esattamente tra il modello 1100 e 1400. Gommone open puro creato dalla prolifica matita di Donato Montemitro (Montemitro Design), titolare del cantiere Scanner Marine, nasce come day-boat o tender di superyacht, ma è adatto, perchè no, anche a mini crociere di pochi giorni.
Tutto il layout della coperta (leggermente customizzabile, nei limiti della navigabilità della barca), si sviluppa intorno alla console centrale, coperta dalla linea filante e sinuosa dell’hard top con parabrezza e montanti avvolgenti, molto protettivo e sorretto da un unico elegante supporto centrale verso poppa. É altresì disponibile anche la versione con T-top, quindi open, senza continuità tra parabrezza e top, più aereo e spartano. 172
SALO N E D I VEN EZIA
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
173
A poppa, l’ampio prendisole per sdraiairsi in relax occupa tutto lo spazio utile sopra la sala macchine, tra i due comodi passaggi che portano alla generosa plancetta poppiera. Il pozzetto protetto da murate in vetroresina con tientibene in acciaio inox montati sui capodibanda é allestito con tavolo in legno per otto ospiti e divani, mentre il mobile cucina multifunzione addossato alle poltrone di guida è allestito con fornello, lavello e frigorifero.
Lo schienale del divano di poppa può ribaltare in avanti per lasciare più spazio al prendisole e fungere anche da poggiatesta. L’imponente console di guida centrale ha spazio abbondante per poter montare due cartografici e tutta l’elettronica necessaria per la gestione della barca, le tre poltroncine accolgono i piloti nel più totale comfort.
Lo Scanner Envy 1200, lungo 12 m come suggerisce il nome, destina ampi spazi interni al letto matrimoniale di prua, al disimpegno con divano e mobile multifunzione, ai volumi utili in gavoni e armadi e soprattutto all’ampio e comodo bagno con doccia separata: esattamente tutto l’occorrente per vivere pienamente una giornata o più in mare. Ma il plus della linea Scanner Marine è sicuramente la finezza del lavoro manuale home-made; tutto è realizzato con maestria in cantiere, dagli stampi in vetroresina alla messa in posa del teak naturale o sintetico del pagliolato, ai vari particolari. L’attenta progettazione è seguita di pari passo da una meticolosa costruzione con la finalità di fornire un prodotto di alto livello. Questo esemplare presentato a Venezia monta due motori entro-fuoribordo a benzina, ma può essere equipaggiato anche di doppia propulsione diesel o nella configurazione a
Ai suoi lati si aprono due passavanti, piuttosto comodi da percorrere, che sfociano in una pratica quanto piacevole area pontata in teak che circonda il secondo prendisole che arreda il tughino. L’estrema prua, molto elegante e anch’essa pontata in teak, costituisce la zona tecnica di ormeggio: due bitte laterali, verricello a vista sul ponte, catena che scorre in una apposita gola inox a centrobarca e ancora in posizione su un basculante inox a sbalzo. 174
SALO N E D I VEN EZIA
due o a tre fuoribordo fino ad un massimo di 1.200 HP. Da ultimo rileviamo che, come asserisce il cantiere, l’ottima carena è capace di navigare in velocità e sicurezza anche con mare formato e con prestazioni di rilievo. Non vediamo l’ora di provarla in mare per farvi conoscere i suoi “numeri”.Scanner Marine Envy 1200, insieme all’11 e al 14 metri, sarà anche presente al Salone Nautico di Cannes il prossimo settembre THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
175
ECOLUX 850 HYBRID INNOVAZIONE AMICA DELL’AMBIENTE di Joni Scarpolini
E
coline una
M ar ine,
linea
di
fina l me n t e im barca z i o n i
elettriche e ibride innovative,
e co-com pat ibili,
ec onom ic h e
ed
affidabili: c osa c hiedere di p i ù ? Ide atore e prom ot ore del pro g e t t o l ’in ge gn e r
Faust o
C o l o mb i ,
f on datore dei C ant ier i di S a r n i co e
su cce ssiv am ent e
s t abilim e nt o
e
diret t o re
di
c oordinat o re
di
c ostru zione degli st or ic i C a n t i e r i R iva.
La
sua
esper ienza
gli
ha
pe r m e sso di realizzare un pro d o t t o i n n ovativo: Ec olux 850 H y bri d , d a y c ru ise r di 8 m et r i, m odello d i p u n t a de l can tie re Ec oline, c oniu g a l a te cn ologia av anguardist ic a co n i l rispe tto de ll’ habit at m ar ino. L’in ge gn e r
C olom bi,
c oad i u va t o
dal su o alliev o e giov ane de s i g n e r M arin o Alfani ( già proget t is t a d e l R io Daytona 34) , ha pensat o a d u n a i m barcazio ne elet t r ic a per andare 176
SALO N E D I VEN EZIA
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
177
da zero a otto nodi e poter navigare
Le batteri e si ri cari cano o dal l a
in aree protette o manovrare in porto
c o lonni na i n banchi na o dal motore
nel rispetto di uno spirito ecologico
ste sso, non è previ sta l a versi one
di filosofia ecofriendly. Naturalmente,
b o ost che spesso si i ncontra nei
come dice Nicolas Küpfer, ingegnere,
sistemi i bri di .
export
e
marketing
manager
di
Ecoline, tutto ciò pone le sue solide
L’a c coppi amento
di esel /el ettri co
basi nell’esperienza di chi le barche
è in asse, quando i l motore di esel
le “sa fare”.
è in funzi one, i l motore el ettri co d iv enta esso stesso al ter natore e
Questo modello viene proposto in versione
base
con
c a rica l e batteri e.
motorizzazione Kw/330CV
S e s i vuol e potenza e vel oci tà si
entrofuoribordo con piede Mercruiser.
sp e gne l ’el ettri co e si avvi a i l di esel
L’esemplare esposto a Venezia, top
p e r navi gare fi no a 35 nodi ; l a carena
di gamma ibrido, è equipaggiato, in
se mi di sl ocante, con dri tto di prua
aggiunta al motore endotermico, con
a c ol tel l o, tagl i a l e onde i n modo
un motore elettrico potenziato da 30
c h e non i mpatti no ed è otti mi zzata
kW (il 20 kW è quello standard base),
p e r i mbarcazi oni a bassa vel oci tà,
due batterie LiNMC da 13,14 Kwh,
stu di ata apposta per ri durre i l pi ù
accessori e particolari in mogano
p o ss i bi l e i l freno i drodi nami co.
turbodiesel
da
170
verniciato. Co n
la
stessa
l i nea
di
carena
Tre sono le versioni: full diesel, full
E c o l i ne progetta anche vedette per
elettrica in sola linea d’asse e Hybrid.
a lc une forze del l ’ordi ne estere: l a
L’allestimento prevede due sedili con
ric h iesta è per i mbarcazi oni i bri de
tavolino o la lounge tipica delle day
che
cruiser.
re g ol abi l i
monti no in
motori
ed
el i che
al tezza
su
gui de
sc o rrevol i per adeguarsi ai bassi
178
2800 kg il suo peso a secco, variabile a
f o n dal i e per mettere di manovrare
seconda degli allestimenti, comprese
c o n effi ci enza.
batterie
e
serbatoio.Chiaramente
il
influenza
di
Il serbatoi o è pi ccol o, ci rca 110
crociera: in elettrico a tre nodi si ha
litri, per non accrescere i l peso,
un’autonomia di 200 minuti, a sei
ma
nodi di 60 minuti per la versione base
p iù grandi , è tutto un gi oco di fi ne
da 20 kW.
tu n i ng.
peso
SALO N E D I VEN EZIA
la
velocità
si
possono
mettere
serbatoi
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
179
in
e a r t i g i a n a l e e l a s u a p o te n zia lità
vetroresina completamente laminata
ma s s i ma co n t a 1 0 b a rc h e l’a n n o .
i n can tie re, c osì c om e è i n t e r n a
S e vo r re t e a mmi r a re qu e sta b a rc a
la
la
i n n o va t i va e t o cca re c o n ma n o le
costru zione della falegnam er i a e l a
s u e q u a l i t à , E co l i n e s a rà p re se n te
ve r n iciatu r a. I t em pi di prod u z i o n e
a l p ro s s i mo s a l o n e d i C a n n e s.
La
costru zione
re alizza zione
de lla
850
dello
degli
H y br id
sc afo
è
st amp i ,
am m ont a n o
a
circa se i mesi, il c ant iere è p i cco l o
180
SALO N E D I VEN EZIA
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
181
Ecolux 850 Hybrid scheda tecnica
182
SALO N E D I VEN EZIA
MATERIALE DI COSTRUZIONE
VETRORESINA – GRP – PRFV
LUNGHEZZA F.T.
m. 8,13
LARGHEZZA
m. 2,70
MOTORIZZAZIONE
N° 02 ELECTRIC SYSTEM KW 20 x 2
PORTATA MASSIMA PERSONE
N° 10
PESO A SECCO
KG. 2500
VELOCITÀ DI CROCIERA
NODI 7 ( KMh 13 )
GENERATORE AUSILIARIOK
Wh 7
CAPACITÀ SERBATOIO CARBURANTEL
T. 60
CAPACITÀ SERBATOIO ACQUA DOLCEL
T. 50
CATEGORIA DI PROGETTAZIONE
CE CAT. C
MODULO
A1
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
183
CORSO DI LAUREA PER DIVENTARE COMANDANTI DI YACHT di Joni Scarpolini
C
hi pensa che non ci vuole mica una laurea per condurre uno yacht si sbaglia: è arrivato il “Bachelor Degree
in Business with Specialization in Management for Yachting Captains”. In poche parole, un corso di laurea per comandanti di imbarcazioni da diporto dai 12 metri in su, quindi anche di superyacht. L’obbiettivo di questo progetto accademico, promosso dalla GY Academy con sede a Malta, consiste nel rilanciare le competenze nel settore marittimo e restituire credibilità alla figura (spesso sottovalutata) del comandante, tutelandone così la professionalità attraverso il conseguimento di un attestato ufficialmente riconosciuto. Al termine di questo percorso formativo, che si svolge in parte online e in parte sul campo, il laureato sarà in grado di conoscere e gestire una barca in toto, dalla sua progettazione fino alle operazioni di refittaggio. Possono
partecipare:
capitani,
nonché
professionisti con alle spalle anni di esperienza nella nautica che desiderano possedere un certificato che qualifichi le loro capacità (il corso riconosce fino al 50% della precedente 184
M ERCATO
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
185
esperienza lavorativa come parte integrante del quadro formativo); neodiplomati che, partendo completamente da zero, vogliono entrare nella sfera diportistica; laureati, cioè studenti che hanno già conseguito una laurea di diverso indirizzo e sono intenzionati a professionalizzarsi nel segmento nautico. L’iscrizione è consentita previa una serie di requisiti opzionali: completamento della scuola secondaria, esame di matricolazione, qualifica professionale (MQF livello 5) o almeno un anno di servizio marittimo documentato.
Una laurea per diventare non solo comandanti ma anche manager di yacht Gli
studenti
conoscenze
iscritti
acquisiranno
teoriche
e
pratiche
nell’ambito del management di cantiere, del turismo e dello sviluppo commerciale e imprenditoriale di yachts. Quindi, oltre al diploma, agli aspiranti comandanti verrà offerta una vera e propria esperienza lavorativa che consentirà loro di entrare nel mercato nautico, facendo leva su una base di conoscenze che spaziano dalla gestione tecnica dell’imbarcazione fino
alla
capacità
di
vendita
e
di
posizionamento della propria barca nell’area manageriale e del marketing. GY Academy è un istituto internazionale di alta formazione accreditato presso 186
M ERCATO
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
187
la National Commission for Further and
GY Academy in collaborazione con la
Higher Education Institution di Malta
Fondazione ISYL (Italian Superyacht
e qualificato per il rilascio di corsi di
Life) e Navigo (società di innovazione
laurea europei validi dal livello MQF 5
e sviluppo nautico), riconosce 180
al livello 8, secondo il sistema europeo
crediti accademici ed è valido in tutta
di istruzione superiore.
Europa, oltre che in trenta Paesi del Commonwealth.
Il diploma di laurea in “Business con
188
M ERCATO
specializzazione in Management per
Insomma, amanti del mare si nasce,
capitani di yacht”, organizzato dalla
comandanti di yacht si diventa.
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
189
MILLE MIGLIA IN TIRRENO PROVE IN MARE E DOCUMENTARI DI VIAGGIO di Luca D’Ambrosio
M
ille
miglia
parte del
la
in
Tirreno,
crociera
Daydreamer,
tecnica la
barca
laboratorio di The International Yachting Media Arrivata alla sua quinta edizione la ormai celeberrima “Crociera dei Test”, quella che tutti gli anni impegna il Daydreamer nei più svariati test di prodotto, cambia nome (ed itinerario) e diventa “Mille miglia in Tirreno” un format editoriale completamente nuovo. Partirà
infatti
con
anticipo
la
navigazione del Daydreamer, la nostra barca
laboratorio
che
quest’anno,
oltre ad effettuare le prove del caso, realizzerà anche una serie di articoli e docufilm, destinati a ritrarre le zone di navigazione più affascinanti del mare più bello del mondo. 190
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
191
Si partirà dal Marina di Varazze alla volta dell’Arcipelago Toscano per poi volgere la prua alle Pontine, quindi alle Isole Flegree. Un primo tratto da 350/400 miglia che raccoglie 10 incantevoli isole, mete imperdibili delle nostre vacanze estive. La rotta poi prosegue nel basso Tirreno per raggiungere, dopo altre 150 miglia di navigazione le Isole Eolie, residenza mitologica dell’omonimo dio greco da cui, grazie all’osservazione degli sbuffi di fumo di Stromboli, riusciva a prevedere le condizioni del tempo. Altre
150
miglia
ci
porteranno
poi alle Egadi, poi il salto verso la fantastica Sardegna del Sud e la visita a Carloforte e ai suoi fantastici ancoraggi, poi la risalita fino alle bocche di Bonifacio e la costa ovest della Corsica, che poi Tirreno non sarebbe ma che ci piace davvero tanto, che prelude al salto finale che riporterà nuovamente il Daydreamer al suo porto d’ormeggio abituale. Mille miglia in Tirreno per filmare, fotografare e scrivere dei luoghi più belli di questo mare. Mille miglia anche per testare sul campo, e noi siamo gli unici a farlo, tutti quegli accessori che così tanta importanza oggi rivestono per chi in barca ci va con la propria famiglia. 192
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
193
Lunghissima infatti la lista, peraltro
Molte
ancora provvisoria delle attrezzature
non possiamo svelare il nome, si
che
di
aggiungeranno a questa lista a breve,
consueto, “alla frusta” dai nostri test
a completare un quadro d’insieme
verranno
messe,
come
e dall’utilizzo estensivo delle stesse. Si
va
dalla
LightHouse
nuova di
cartografia
Raymarine
che
proveremo a bordo di un Axiom Plus, a molti e diversi accessori nautici di Quick Spa che verranno installati a bordo per l’occasione. A
prua
del
Daydreamer
il
posto
d’onore spetta ad un ancora che promette prestazioni strabilianti, si
che,
altre
come
cose,
di
di
cui
consueto
ancora
ribadisce
l’importanza che The International Yachting
Media
attribuisce
alle
vere esperienze in mare, elemento imprescindibile preciso
e
di
un
responsabile
giornalismo perché,
è
il caso di ribadirlo, dalla poltrona di casa si può anche scrivere ma, il profumo del mare, quello è proprio insostituibile.
chiama Ultramarine e per l’occasione sarà filmata sopra e sotto il livello del mare. A semplificare e velocizzare i nostri spostamenti a terra troviamo il Selva Guppy 2,5 che, completo del tender Selva 320 VIB, è al suo terzo anno di stress test continuativo che, per simulare l’utilizzo estensivo di questi prodotti, prevede che gli stessi non siano mai rimessati ne manutenuti. Esattamente
lo
stesso
destino
riservato alle valvole di Guidi che, presenti a bordo da ben 5 anni, verranno
nuovamente
messe
alla
prova. 194
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
195
EWINCHER 2 LA MANIGLIA ELETTRICA PER WINCH ANCORA PIÙ POTENTE di Giochino Ferrari
U
n’alternativa al winch elettrico esiste ed è Ewincher, la maniglia elettrica per winch. Una vera e
propria rivoluzione per molti appassionati velisti che, fin dal suo esordio sul mercato nel 2017, ne hanno potuto saggiare le eccellenti prestazioni. Quest’anno,
il
produttore
francese
Ewincher raddoppia gli sforzi con il suo nuovo modello (già in commercio) Ewincher 2, ancora più veloce e più potente
perché
gode
di
maggiore
autonomia, offrendo il 20% in più di performance. Unica, con tre modi di funzionamento (elettrica, manuale e combinata), la manovella Ewincher garantisce massimo comfort, precisione e velocità per tutte le manovre. Con una batteria con potenza pari a 450W e una motorizzazione super performante, Ewincher
2
assicura
in
qualsiasi
momento 230 W e 90 Nm di coppia 196
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
197
disponibili sul terminale in uscita. Ewincher 2, infatti, è più potente di un membro dell’equipaggio in buone condizioni fisiche capace di produrre al massimo 200 W in 30 secondi.
Ewincher 2 super autonomia e grande facilità d’uso Con il nuovo Ewincher 2 è possibile cazzare la scotta di uno spi di 160 m² senza alcuna difficoltà. L’avvio rapido a 100 giri/min. in modo elettrico o a 260 giri/min. in modo combinato permette di issare la randa di una barca da crociera di 45 piedi in un minuto. Ma non solo: si può anche issare un membro dell’equipaggio di 110 kg sull’albero di un 60 piedi. La batteria agli ioni di litio di 25,2 V e 3000 mAh è rimovibile e si ricarica in 1h30 con la 12 V o la 110/220 V. L’autonomia
è
superiore
ad
una
giornata di navigazione per tutte le barche fino a 45 piedi, mentre la
velocità
variabile
permette
di
controllare la manovra usando le due velocità del winch. 198
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
199
integrato
Il pacchetto Ewincher 2 comprende: la
e regolabile via smartphone, è un
manovella, una batteria, un caricatore
elemento di sicurezza che impedisce
110-220 V, un convertitore 12 V, una
la rottura di materiale o lesioni.
tasca per manovella, un cinghino di
Il
limitatore
di
coppia,
sicurezza e una sacca per il trasporto. Ewincher 2 può essere usato con estrema facilità su tutti i winch di
Gli
armatori
che
lo
usano
sulla
tutte le barche fino a 60 piedi senza
propria barca dicono: “Ewincher mi
nessun tipo di installazione.
ha cambiato la vita a bordo“. Grazie a Ewincher 2, la loro vita a bordo
Con un peso di soli 2,2 kg, è facile
raggiungerà il top.
da usare e rappresenta una soluzione completa per motorizzare tutte le manovre conservando le sensazioni in mano e quindi un controllo perfetto.
200
SPECIALE ACCESSO RI
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201
RAYMARINE AXIOM 7 ECCO I RISULTATI DOPO 3 ANNI DI STRESS TEST di Martino Motti
L
a barca laboratorio della nostra redazione, l’ormai celeberrimo Daydreamer, tre anni fa iniziava
un severo test di durata con il nuovo Raymarine Axiom che, all’epoca, si era scelto di montare nel formato da 7”. Un upgrade tecnologico importante, sia per quanto riguarda la sicurezza, che per la semplicità di navigazione e, perché no, anche per l’estetica perché, diciamocelo, questi display son proprio belli. il Raymarine Axiom 7 veniva installato a bordo tramite una staffa posizionata sulla colonnina della timoneria, senza quindi essere incassato in una struttura protettiva, collegato con tre nuovi cavi, uno di alimentazione e due di interfaccia. L’installazione è perfetta per la visione dalla posizione di guida, buona per l’usabilità dello screen touch ma parecchio esposta agli urti e alle intemperie, perfetta quindi per un severo test di durata.
202
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
203
Il Daydreamer sta sempre in acqua e
La procedura è semplice, specialmente
percorre circa 2.000 miglia ogni anno
se la si effettua scaricando il software
tra crociere, test, regate e trasferimenti.
(gratuito) dal sito Raymarine su una
Un
utilizzo
scheda SD che, posizionata nell’apposito
alla
media
decisamente delle
superiore
imbarcazioni
in
vano,
ci
consente
di
effettuare
circolazione, tre anni che probabilmente
l’aggiornamento del display e di tutti
corrispondono ad una usura più che
gli accessori presenti a bordo (stazione
doppia di quella normale.
del vento, vhf, autopilota, radar, etc…)
Il Raymarine Axiom 7 è stato lasciato sempre montato, e senza protezione, per due inverni interi, al sole, al freddo, all’acqua e alle intemperie per simulare le condizioni peggiori cui potrebbe andare incontro uno strumento che potrebbe apparire delicato e comunque costoso:
un
armatore
“vero”
non
l’avrebbe mai fatto. Nel 2019 il Daydreamer partecipa alla Rolex Giraglia ed il nostro Axiom 7 viene ulteriormente aggiornato con l’ultima versione di Lighthouse e arricchito
in una sola volta, molto semplicemente. Un ultimo banco di prova ci si presenta proprio in questi giorni dove abbiamo percorso 200 miglia “invernali” per portare
il
Daydreamer
dal
Marina
di Varazze a Santa Teresa di Gallura dove ci attende Continental Marine, il nostro cantiere di fiducia, l’unico da noi autorizzato a “metter le mani” sulla nostra barca. Questa traversata sarà anche quella conclusiva per il nostro Raymarine Axiom
da un modulo AIS700, dal sistema
7 che verrà avvicendato dal nuovo Axiom
Clear Cruise e dal Ray 63, VHF dotato
9 Plus, che inizierà cosi la sua fase di test.
di una utilissima cornetta bluetooth che ci permette di non scendere mai
Prima di iniziare la traversata però
sottocoperta.
aggiorniamo nuovamente il software LightHouse
204
Edgartown
alla
versione
Passa il tempo, ma lo strumento è
3.13 e, sopratutto, installiamo le nuove
sempre attuale, tanto che all’arrivo del
Carte LightHouse Raymarine, una novità
nuovo sistema operativo Lighthouse
assoluta che testeremo in anteprima
3 scopriamo che la compatibilità è
mondiale e di cui parleremo in seguito più
ancora massima, previa installazione
dettagliatamente, dopo l’installazione
dell’aggiornamento Android del sistema
ed il test del nuovo display Raymarine
operativo dell’hardware.
Axiom 9 Plus.
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
205
La traversata conclusiva del Raymarine Axiom 7 Ci siamo: lo strumento è pronto, aggiornato con le nuove carte Italia e Francia, siamo pronti a salpare, 200 le miglia da percorrere. L’ Axiom 7 è montato sulla sua staffa, accendo e noto con piacere che ad una vista piuttosto ravvicinata
la
struttura
è
perfettamente
integra e, a memoria, non noto un minimo decadimento dei materiali, men che meno dello schermo in cristallo. Il touch ha la stessa sensibilità di quando è stato installato e la qualità dell’immagine è identica, molto bene.. Sono le 6.50 del mattino, salpiamo con condizioni meteo buone, l’aria è fredda, il vento è leggero, le previsioni discrete con venti al traverso – bolina larga fino a 10/15 nodi e
beep ed è necessario confermare l’accostata, ovviamente per sicurezza. Al tramonto siamo su Capo Corso, il faro della Giraglia ci saluta rassicurante quando le prime raffiche da est cominciano ad entrare prepotenti: passeremo la notte a cavalcare onde e a navigare parecchio terzarolati, con punte di vento fino a 38 nodi, al freddo, sotto l’acqua, la grandine e con due temporali davvero vicini (alla faccia delle previsioni!) Il timone automatico esegue il suo lavoro impeccabile per tutta la navigazione, il Raymarine Axiom 7 ci guida con sicurezza anche attraverso il delicato passaggio della Pianterella e siamo dentro le Bocche di Bonifacio, cavalchiamo gonfi marosi della nuova perturbazione da maestrale in arrivo e siamo a destinazione.
onda moderata. Mi piacciono le strumentazioni elettroniche così inizio subito a “giocare” con il nuovo LightHouse che mi sembra molto rapido e piuttosto reattivo, si interfaccia subito in WIFI con il pilota, il radar e la telecamera VR montata all’albero. Creo la rotta a spezzate in maniera classica, la funzionalità auto routing non è ancora attiva, arriverà a breve, la procedura è abbastanza veloce ed intuitiva, è necessario prestare attenzione ai tracciati andando a zoomare la vista di tutto il percorso. Detto questo e fatto tutto ciò che si doveva per tracciare la rotta fino a destinazione, attivo il pilota automatico Raymarine con la funzione “Track” interfacciandolo quindi con il nostro Axiom 7. Ai cambi di rotta l’Axiom avvisa con un
206
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
207
Un test durato tre anni, ecco le conclusioni. Raymarine Axiom 7 si è rivelato tremendamente affidabile e molto completo. E’ facilmente interfacciabile ed espandibile, un vero centro di controllo per tutta l’imbarcazione. Impressiona la qualità dei materiali che, pur dopo 3 anni di utilizzo intensivo e permanenza alle intemperie, rimane assolutamente inalterata rispetto alle condizioni originali. Raymarine Axiom 7 dimostra di possedere tutte le carte in regola per accompagnare armatori esigenti in lunghi anni di attività in mare, davvero un ottimo compagno di avventure o anche solo di vacanze e crociere estive che, beneficiando di questa grande affidabilità, saranno certamente serene.
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SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
209
TRANSFLUID I SISTEMI IBRIDO ED ELETTRICO GARANZIA PER IL FUTURO di Martino Motti
T
ransfluid opera dal 1957 nel settore di
delle
potenza.
trasmissioni Grazie
alla
tecnologia e qualità dei prodotti è divenuta, in questi decenni, punto di riferimento per questo settore di mercato. Il continuo lavoro di ricerca e sviluppo, ha consentito all’azienda di presentare sul mercato industriale e marino il proprio sistema ibrido. Avviando anche la produzione dei motori elettrici sincroni a magneti permanenti,
oggi
Transfluid
è
in
grado di fornire il complesso sistema di
propulsione
ibrida
costituito
interamente da propri componenti, inclusi i cablaggi che li collegano in una rete proprietaria gestita dal proprio software ed unità di controllo. Il
sistema
ibrido
di
Transfluid
è
la prova che l’industria è pronta, offrendo le soluzioni a propulsione ibrida e pura elettrica con un’ampia gamma di motori adatti ad ogni tipo di applicazione. 210
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
211
Il sistema può essere montato sia su imbarcazioni nuove che già esistenti, il modulo si installa tra il motore a combustione interna e la trasmissione, con le macchine elettriche, sempre di produzione Transfluid, montate in parallalo alla linea dell’asse di propulsione, in uno spazio decisamente contenuto e rispettando gli standard di accoppiamento SAE, utilizzati dai costruttori di motori e di trasmissioni. Transfluid ha già installato con successo i propri sistemi su varie tipologie di imbarcazioni sia da diporto che da lavoro in diversi paesi europei. I
componenti
del
sistema
modo si può ottimizzare il consumo per ogni profilo operativo. sistema Transfluid una
consente
navigazione
ottenuta
nella
di
conciliare
eco-compatibile,
modalità
elettrica,
con una navigazione di ampio raggio ed alle
in
totale
possibili
sicurezza avversità,
di
fronte
ottenuta
con la navigazione con motore a combustione interna durante la quale è ovviamente possibile sfruttare la macchina elettrica per ricaricare le batterie in modalità “rigenerazione”. L’alimentazione del motore elettrico è affidata ad un banco batterie al litio (LiFePO4) ad alta efficienza,
ibrido,
progettati e costruiti da Transfluid, vengono
utilizzati
in
svariate
applicazioni navali; grazie a questo, tutti i componenti sono costruiti in serie, con una logica di economia di scala certamente interessante. I moduli ibridi e le batterie hanno ottenuto
il
Type
Approval
DNV-
GL, così come i motori elettrici. Il sistema ibrido Transfluid permette di ottimizzare l’efficienza dei moduli di propulsione installati a bordo, il motore a combustione e la macchina elettrica, consentendo di utilizzare ogni modalità nel punto di maggior rendimento, in questo limitate.
212
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
213
capace
di
alimentare
l’intero
sistema in modalità Zero emissioni e completamente silenziosa. È possibile altresì aumentare l’autonomia con l’ausilio di un generatore di bordo, con potenza più contenuta rispetto al Diesel principale, con funzione di range extender che anche durante la navigazione in elettrico può fornire energia alle batterie di propulsione. Il sistema ibrido Transfluid ha una flessibilità in grado di soddisfare le esigenze della maggior parte dei cantieri che operano nella nautica da
diporto
e
da
lavoro.
I
quali
potranno permettere ai propri clienti di
programmare
una
navigazione
ecologica, silenziosa e con riduzione dei costi, caratteristiche estendibili anche all’operatività sui mezzi da lavoro come ad esempio il carico e scarico, trasporto passeggeri, etc.
La sincronizzazione delle due possibili modalità
di
navigazione
consente
anche un risparmio di carburante nella logica del tragitto complessivo; inoltre offre il piacere di navigare nel silenzio assoluto, di entrare nelle aree protette, di restare in rada senza i motori accesi, di
costeggiare
aree
incontaminate
senza inquinare l’ambiente, di entrare in porto o nei canali e manovrare in silenzio e senza “inquinare”. Transfluid produce i motori elettrici sincroni a magneti permanente (PMSM Permanent
Magnet
Synchronous
Machine) con raffreddamento ad aria a convezione naturale o forzata e con raffreddamento
a
liquido.
Queste
soluzioni assicurano alta efficienza e semplicità con un peso e dimensioni limitate. La macchina elettrica PMSM è controllata da un Inverter (Frequency Drive) che consente alla macchina elettrica di lavorare sia come motore che come generatore. 214
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
215
La perfetta integrazione della gamma di macchine elettriche con gli Inverter consente un’installazione compatta del sistema, oltre a rendere la gestione semplice ed efficace in qualsiasi fase di funzionamento. I motori elettrici hanno trovato un’ampia applicazione in imbarcazioni sia da lavoro che da diporto, garantendo una navigazione puramente elettrica in sicurezza. Soluzione ecosostenibile per tutte le Imbarcazioni sia nuove che esistenti. Elimina il rumore ed il suo utilizzo aiuta a ridurre l’inquinamento delle acque ed atmosferico, permettendo l’accesso ovunque sia richiesta una navigazione nel massimo silenzio e rispettosa dell’ambiente.
Sistema di propulsione elettrica DriveMaster 216
SPECIALE ACCESSO RI
Sistema di propulsione ibrida HTM700 THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
217
Ideali per le Aree Marine Protette,
Grazie ad una capillare organizzazione
gli ambiti urbani e le acque interne
internazionale
particolarmente
con
Transfluid assicura l’efficienza dei
sempre più restrizioni. La maggior
prodotti attraverso controlli mirati
parte delle imbarcazioni presenti nei
ed interventi in loco di personale
canali olandesi utilizzano sistemi con
altamente qualificato. Transfluid è
marchio Bellmarine, di proprietà di
presente nel mondo con una rete di
Transfluid, marchio che da diversi
5 Filiali, oltre alla sede principale in
anni
Italia, e circa 45 Distributori.
è
leader
sensibili
nella
e
propulsione
di
post
vendita,
elettrica nei Paesi Bassi ed è molto affermato nel mercato europeo, che monta i motori elettrici Transfluid.
218
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
219
STABILIZZATORI QUICK GYRO COME NASCONO IL VIDEO di Giochino Ferrari
C
ome nascono gli stabilizzatori giroscopici di Quick? L’azienda romagnola, leader internazionale nella produzione di accessori nautici, ce lo spiega presentando un inedito retroscena e svelando in assoluta anteprima la produzione degli stabilizzatori MC² Quick Gyro, i più richiesti sul mercato. Il video* How it’s Made: Quick Gyro ripercorre alcuni degli step più importanti della loro fabbricazione, partendo dalla realizzazione della componentistca nell’officina metalmeccanica interna all’azienda dove, grazie all’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati, vengono realizzate le lavorazioni meccaniche di precisione e le modellazioni di ogni singolo componente dello stabilizzatore. Il secondo passaggio svela come ogni singolo componente è sottoposto a un accuratissimo assemblaggio effettuato dal team dedicato
220
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
221
appositamente
all’attività
e
infine
come il risultato, ovvero la macchina “finita”,
viene
sottoposta
ad
un
collaudo di almeno dodici ore con l’utilizzo di una bascula che simula situazioni di massimo stress e rollio. La maggior parte delle riprese video sono state effettuate prima dell’emergenza sanitaria SARS-CoV-2. E
dopo
aver
visto
il
video
sugli
stabilizzatori Quick Gyro, ecco quali sono i motivi per cui sceglierne e installarne uno a bordo della vostra barca: clicca qui. Quick Spa, leader internazionale nella produzione di accessori nautici con sede a Ravenna, progetta, produce e ingegnerizza i propri prodotti negli stabilimenti aziendali in Italia. Il portafoglio prodotti di Quick Spa spazia infatti dalla gamma di stabilizzatori giroscopici,
all’illuminazione
tecnica
e
decorativa per la nautica, fino alla gamma di salpancore e sistemi di ancoraggio, caricabatterie, eliche e sistemi di manovra e scalda acqua. Quick Spa è presente negli Stati Uniti dal 2006 con Quick USA che svolge l’attività di distribuzione e assistenza per il mercato del continente americano. Quick Spa è presente anche nel territorio inglese con Quick UK, fondata nel 2018. 222
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
223
224
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
225
AERPRO MARINE QUANTO VALE LA TUA VITA? di Martino Motti
I
l sistema di estinzione incendio AerPro
Marine
semplice,
è
efficace,
economico
e
modulabile: è un’ottima soluzione da montare a bordo di ogni tipo di barca. Siamo a La Spezia presso il cantiere Sanlorenzo “Ocean’s
sull’explorer Four”
accompagnati Palazzo, AerPro
per
scoprire,
dall’ing.
l’impianto Marine
126/42 Alberto
antincendio
della
italiana
Polytechno Engineering. AerPro Marine è un sistema estinguente ad aerosol che utilizza sali condensati di
potassio
e
che
può
essere
montato in sostituzione dell’impianto antincendio tradizionale. Questi sistemi ad aerosol, a differenza di quelli che usano agenti estinguenti tipo CO 2 , Novec o FM200, impiegano miscele
di
sostanze
con
formule
proprietarie di ogni azienda, diverse quindi per prestazioni, caratteristiche e certificazioni. 226
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
227
AerPro
è
l’unico
certificato
(EPA
Questo denso vapore è respirabile
americano) completamente atossico e
e atossico ma ha l’unico svantaggio
sprinkler equivalent, cioè utilizzabile
di
in tutti gli spazi abitati dall’uomo.
perciò è stata studiata la seguente
togliere
visibiltà
all’ambiente;
procedura: AerPro
detiene
altresì
circa
40
ulteriori certificati a livello mondiale
Nel caso di imbarcazioni sopra i
che
24
garantiscono
l’installazione
metri
l’attivazione
consentita
ovunque, con impianti sotto tensione,
è solo in modalità manuale, allo
in presenza di meccaniche delicate
svilupparsi
o carta. Il sistema non è dotato di
una
sirena
ugelli, di tubi o bombole, è molto
per
indurre
compatto e installabile senza grandi
frattempo, la centralina di controllo
interventi in quanto necessita solo di
verifica immediatamente tutti i punti
un collegamento elettrico.
dell’impianto.
Come
funziona?
temperatura
A
250
avviene
gradi
la
dell’incendio nel
locale
suona
dell’evento
l’evacuazione
e,
nel
di
reazione
chimica (veloce, ma non esplosiva né incendiaria né pirotecnica) tra il carbonato e il nitrato di potassio del compound solido all’interno del corpo metallico dell’AerPro. Un aerosol di potassio tramite un processo
simile
alla
sublimazione
viene liberato in un particolato molto fine, come una fitta nebbia che, a contatto con le fiamme, scatena una seconda reazione chimica. Il potassio si lega ai radicali liberi dell’ossigeno scatenando
una
potente
azione
endotermica, che causa un violento abbassamento sottraendo
della
calore
solo
temperatura nel
punto
dell’incendio e spegnendo subito le fiamme. 228
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
229
Per azionare l’AerPro è necessario confermare il preallarme in plancia di comando, per poi premere il pulsante di attivazione relativo alla zona di emergenza.
L’attivatore
termico
inserito nel compound si scalda a oltre 250° e il calore prodotto attiva una reazione chimica immediata. Un fattore molto importante che rende estremamente sicuro il sistema é la centralina elettronica di controllo e comando che, dotata di un bypass, rende
infallibile
il
funzionamento
di AerPro, anche in caso di avaria dell’elettronica.
230
SPECIALE ACCESSO RI
Le centrali elettroniche dei diversi locali sono dotate di un sistema di emergenza che rende possibile l’attivazione contemporanea di tutti gli AerPro presenti sulla nave. Sulle barche più piccole il sistema può partire sia manualmente sia in automatico, attraverso l’opportuno posizionamento di sensori di temperatura, rilevatori di fumo o cavi termosensibili. L’impianto montato a bordo di questa imbarcazione, ad esempio, è piuttosto completo e protegge zone a rischio incendio come la sala macchine, la lavanderia e il reparto frigorifero, senza impatto sull’estetica e sul design.
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
231
impianti
supporto. Il comandante Giovanni
(senza
Lombardi di “Ocean’s Four” dichiara
collegamento elettrico) adatti, per
ai nostri microfoni “L’installazione
esempio, al semplice vano motore di
è
barche a vela o a vani tecnici pieni di
poco invasivo e non necessita di
elettronica.
manutenzione; il suo funzionamento
Sono
anche
compatti
e
realizzabili stand
alone
rapida,
è Il sistema AerPro viene dimensionato sulla
cubatura
da
proteggere,
l’impianto
semplicissimo,
è
ridotto,
intuitivo
e
non
pericoloso per l’equipaggio”.
il
modello più grande è un cubo di
In sintesi il sistema é estremamente
30cm di lato: dal mezzo metro cubo
sicuro ed ha una grande affidabilità
in su tutto è possibile e modulabile.
per
proteggere
la
vita
delle
persone a bordo e limitare i danni Nel caso si sviluppi un incendio,
all’imbarcazione.
subito domato e senza danni, è possibile sostituire gli AerPro usati con dei nuovi tenuti a bordo come backup (due bulloni ed un connettore elettrico). La lifetime del compound è garantita 15 anni, e un altro grande vantaggio é che il sistema AerPro non
necessita
di
manutenzione
programmata. L’aerosol di potassio non danneggia e non macchia; è adatto anche agli archivi come quello della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, che ha scelto AerPro per proteggere i suoi preziosi manoscritti. Una volta raffreddato, alcuni piccoli residui di aerosol possono depositarsi sulle superfici, in modo facilmente rimovibile e che non intacca nessun 232
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
233
234
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
235
CMC MARINE SISTEMA ARGO A BORDO DI DUE NUOVI SUPERYACHT di Joni Scarpolini
U
na
navigazione
confortevole,
più
più
sicura
e un consumo ridotto di
carburante.
Questi
e
molti
altri
vantaggi garantisce Argo, l’innovativo sistema di CMC Marine pensato per il controllo di rotta, che di recente ha conquistato due nuovi superyacht: è stato infatti installato a bordo del 40 metri Flexplorer “Aurelia” di Cantieri delle Marche e del nuovo Grande Trideck di Azimut Yachts. Il
sistema
sviluppato
dall’azienda
pisana, adottato da qualche anno a bordo di yacht e superyacht, è stato progettato per integrare le superfici attive
presenti
principalmente
sull’imbarcazione, pinne
e
timoni:
l’obiettivo è controllare l’interazione reciproca
dei
due
sistemi
per
assicurare una tenuta di rotta ottimale e, conseguentemente, un notevole risparmio di carburante. 236
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
237
Dopo aver sviluppato sistemi innovativi
terza, insieme a pinne stabilizzatrici
come quelli delle pinne stabilizzatrici, con
High Speed e thruster Dualis di CMC
le due serie Stabilis Electra e Waveless, e
Marine. Nell’arco dei prossimi 12 mesi
la timoneria Directa, la realizzazione di un
Argo sarà installato a bordo di altri 15
prodotto come Argo che nasce per farli
yacht di ultima generazione.timoneria
dialogare è stata la naturale conseguenza
elettroidraulica
di questi progetti. In condizioni normali,
insieme
infatti, le pinne stabilizzatrici percepiscono
Speed e thruster Dualis di CMC Marine.
un moto indotto dai timoni e si attivano
Nell’arco dei prossimi 12 mesi Argo sarà
per contrastarlo, causando così un nuovo
installato a bordo di altri 15 yacht di
movimento del timone per riprendere la
ultima generazione.
rotta: i due sistemi sono continuamente
possibile interrompere questo ciclo di
CMC Marine: Argo, Stabilis Electra e il meglio dei sistemi di stabilizzazione
movimenti
così
Con la nuova sede di Cascina (Pisa), CMC
una m iglior tenuta di rotta, soprattutto
Marine cresce e consolida la sua posizione
nelle andature portanti e nel controllo
di market leader nel segmento industriale
dell’imbardata, e una scia più contenuta,
dei sistemi di stabilizzazione, timonerie e
che porta anche a un risparmio di
bow thrusters per yachts e navi passeggeri
carburante.
sopra i 16 metri. Fondata nel 2005, ha
attivi in un loop di micro-correzioni ininterrotto. Grazie al sistema di controllo Argo è continui,
assicurando
a
di
pinne
un’azienda
terza,
stabilizzatrici
High
nell’esperienza ultraventennale del suo Lanciato sul mercato nel 2020, Argo è
fondatore e nei circa 40 dipendenti,
attualmente installato a bordo di diversi
prevalentemente tecnici, il proprio valore
yacht, equipaggiati con diversi sistemi,
aggiunto.
sia di CMC Marine sia di altri brand. Una timoneria Directa 140, quattro pinne
L’approccio
stabilizzatrici
thruster
progettazione accurata e la capacità di
Dualis, tutti a firma CMC Marine, sono
garantire le prestazioni dei propri prodotti
a bordo di MY Aurelia di Cantiere delle
sono le peculiarità di una gamma di prodotti
Marche;
innovativi, flessibili e affidabili, già installati
Long
Azimut
Range
Trideck
e
ha
invece
timoneria elettroidraulica di un’azienda 238
SPECIALE ACCESSO RI
altamente
tecnico,
la
su centinaia di yacht nel mondo. THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
239
La CMC Marine progetta e produce i più sofisticati sistemi di stabilizzazione ed eliche di manovra presenti sul mercato, tra cui la gamma Stabilis Electra, l’unico sistema di stabilizzazione al mondo con attuazione elettrica invece che idraulica, per il quale è stata premiata nel 2011 con il Dame Award, il più prestigioso riconoscimento all’innovazione tecnologica nell’industria nautica mondiale.Dal 2012 la Stabilis Electra è coperta da brevetto (EU PATENT n°2172394). CMC Marine detiene inoltre il brevetto per il sistema di controllo elettronico DIA-LOG (n° T02012A000472), dotazione standard su tutti gli innovativi sistemi integrati SE Integrated System.
240
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
241
GLASSRENU CON GLASSRENU I VETRI DEL TUO YACHT TORNANO COME NUOVI di Gioachino Ferrari
I
l
vetro,
materiale
eterno,
efficiente, igienico, riciclabile, quindi
elevato
ecosostenibile,
contenuto
e
tecnologico,
ad è
uno degli elementi onnipresenti e imprescindibili nel mondo nautico, basti
pensare
ai
parabrezza,
ai
boccaporti, agli oblò e alle finestrature di yacht e superyacht. L’industria
del
vetro
ha
infatti
conosciuto un’espansione a livello mondiale, strettamente connessa ai suoi crescenti utilizzi soprattutto per quanto concerne il settore navale, oltre a quelli delle costruzioni e dell’automotive. Non a caso, le statistiche di Assovetro confermano l’incremento produttivo dell’industria italiana, anche nello specifico segmento del vetro piano, che ha registrato una produzione di 1.034.234 tonnellate nel 2019. 242
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
243
Materiale
d’elezione
per
la
In molti mercati, dove il margine
produzione dei serramenti, conferma
operativo
la sua capacità di offrire vantaggi
aziende produttrici decresce sempre
prestazionali che attestano elevati
più, la salvaguardia dei prodotti in
standard
qualitativi.
fase di installazione è diventata un
crescente
domanda
La di
stessa
vetro
per
a
disposizione
delle
must.
architettura premia infatti le peculiarità che tale materiale garantisce, confort
GlassRenu è il prodotto di elezione per
innovativo ed efficienza energetica si
soddisfare proprio queste esigenze.
fondono perfettamente con la resa
Salito prepotentemente alla ribalta
estetica.
del
Tali
soluzioni
richiedono
mercato,
sta
riscontrando
un
l’utilizzo di lastre con determinate
sempre più diffuso interesse degli
caratteristiche tecniche, di grandi
operatori
dimensioni, di spessore significativo.
settori di riferimento.
Così, nell’ambito della cantieristica
Un problema, tante soluzioni
provenienti
da
diversi
navale, la sfida più che mai attuale è di ottimizzare il rapporto costi/
Seguendo l’iter consueto di molte
benefici
invenzioni
dati
dall’impiego
del
tecniche
strategiche,
il
vetro, allungando il ciclo di vita
sistema GlassRenu è stato creato per
delle
di
risolvere una puntuale emergenza.
ricorrere alla loro sostituzione per
L’efficacia dimostrata dall’azione di
danni derivanti da errori in fase di
questo kit lo ha reso in breve tempo
installazione a bordo, usura causata
la soluzione ideale per tutta una serie
dal sale marino, dalle intemperie o
di specifici problemi che possono
da atti vandalici.
accadere
superfici
vetrose,
prima
prima,
durante
e
dopo
l’installazione di una lastra di vetro. Si consideri inoltre che nei momenti
244
di contrazione economica, reale o
È
percepita che sia, l’attenzione dei
sistema scalare, che lavora a secco e
consumatori, tra cui gli armatori di
consente di modulare l’intervento in
yacht e superyacht, è sempre molto
base alla grandezza e alla profondità
sensibile nei confronti di strategie
del danno: dalle macchie di ossido
che consentano la riduzione degli
e di calcare, passando per graffi
sprechi.
percepibili con le unghie fino a danni
SPECIALE ACCESSO RI
nato
così
un
vero
e
proprio
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
245
conseguenti a sassi, lame e acidi. Tale
brevetto,
dall’azienda
è
stato
americana
progettato
GlassRenu,
di
cui ADI Srl è distributrice mondiale (ad eccezione del mercato USA, dove è IGP Tools, il branch statunitense di ADI, che si occupa della sua commercializzazione). GlassRenu è quindi la risposta ideale per le esigenze di ripristino superficiale per il refitting navale, oltre che per le aziende vetrarie, per risolvere imperfezioni delle lastre nei cantieri edilizi, per facciate vetrate, serramenti, vetrine ma anche strutture di arredo urbano. “È certo che in presenza di vetri che rispondono a determinati standard qualitativi, rinnovare anziché sostituire, attraverso l’adozione del
sistema
GlassRenu
rappresenta
sicuramente un vantaggio economico, oltre che risolvere il problema in meno tempo”,
afferma
Dino
Zandonella
–
Presidente ADI. e
condizione originaria, senza il pericolo di
secco,
aumentando la stabilità dell’utensile,
sporcare gli arredi e le modanature pose
installato,
mentre i tre differenti diametri dei dischi
in essere.
GlassRenu inoltre ripristina la superficie
abrasivi, consentono di ottimizzare al
in tempi nettamente inferiori rispetto a
massimo la zona di intervento”, continua
Gli stessi vetri dei veicoli potranno essere
ogni altro sistema alternativo. Elimina la
Dino Zandonella.
ripristinati in breve tempo, senza scomodi
intaccare Lavorando
completamente
direttamente
sul
vetro
a
l’ambiente
circostante
necessità di smontaggio e rimontaggio
246
tempi di fermo e costose sostituzioni.
Sistema scalare La linea di prodotti GlassRenu è composta da: Dischi abrasivi con 3 differenti livelli di aggressività
della lastra rovinata, azzerando anche
Per citare semplici esempi, vetri già
gli
alla
installati su navi da crociera o su yacht,
A differenza di altri sistemi, inoltre,
Dischi di Feltro lucidante
movimentazione e all’integrità del vetro.
che in seguito a successive lavorazioni
GlassRenu
Supporti in Velcro per l’elettroutensile
“Da sottolineare che l’assenza di acqua
di finitura, vengano danneggiati, non
utilizzato anche su superfici curve, quindi
Raspa ravvivante e pulente
nella lavorazione, permette di operare
dovranno
rappresenta la soluzione perfetta per
Polishing compound
in maniera estremamente pulita, senza
ritorneranno
eventuali
rischi
SPECIALE ACCESSO RI
connessi
più
essere
facilmente
sostituiti alla
ma
perfetta
può
essere
felicemente
parabrezza, oblò e finestrature. THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
247
Training e consulenza dedicata
in cantiere e sarà a disposizione per elaborare
la
formazione
necessaria,
Il sistema a secco GlassRenu si completa
partendo ad esempio da una base di 4
in modo sistematico grazie a una rete
ore fino a training che possono richiedere
vendita
8 ore di formazione.
altamente
professionale.
ADI
non solo vende un prodotto ma fornisce
Per interventi più complessi, c’è la
tutte le competenze per sfruttarne al
possibilità di un successivo step di recall”,
meglio le potenzialità, attraverso corsi
conclude Dino Zandonella.
di formazione personalizzabili in base alle esigenze puntuali del cliente e alla
Ogni esigenza troverà una soddisfazione
soluzione necessaria.
puntuale: in alcuni casi, per interventi particolarmente delicati, ADI ha infatti
“Per garantire l’efficacia di intervento e il
fornito
vantaggio dell’investimento, ADI ha infatti
tecnici addetti agli interventi di edilizia
integrato la propria rete commerciale
acrobatica. Un servizio che promette
con un piano formativo perfettamente
massima efficienza e precisione anche a
customizzabile,
bordo di piccole e grandi imbarcazioni.
in
funzione
delle
le
skill
necessarie
anche
ai
specifiche esigenze del Cliente. Il servizio prevede visite di carattere consulenziale
248
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
249
OSSH MULTIFUNCTIONAL HANDLE INSIGNITA DELL’ A’ DESIGN AWARD di Joni Scarpolini
E
propr io
’
il
all’ O ssh de l
di
dirlo:
M ult ifun ct i o n a l
H an d le
p orte
c aso
si
spalanc an o
suc c esso.
La
le
maniglia
multifu n zion ale a segnale lumi n o s o s tudiata dai F.lli Razet o & C a s a re t o ha in fatti ot t enut o il Silv er A’ D e s i g n Award
n e lla
c at egor ia
Fu r n i t u re
A cce ssorie s, H ardw are and M a t e r i a l s D esign da par t e dell’ I nt er na t i o n a l D esign Aca dem y, giur ia c omp o s t a d a m e m bri della st am pa di f a ma i nt e r n azion ale, designer affe r ma t i , ac cade m ici leader e im prendi t o r i d i s p icco. Le m an iglie O ssh possono e s s e re utilizzate
per
una
c om unic a z i o n e
d i re tta e in t uit iv a in c aso di cr i t i ci t à a bordo, e ssendo in gr ado di f o r n i re i ndicazion i relat iv e a un’ ev e n t u a l e eme rge n za.
250
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
251
Si
adattan o
per fet t am ent e
alle
p orte taglia fuoc o e r apprese n t a n o la
solu zion e
più
im m edia t a
ai
b l ack ou t e ai piani di ev ac u a z i o n e o
di
an tint r usione.
Sono
i n o l t re
realizzate a t t r av er so una t ec n o l o g i a an tim icrobic a,
per
quest o
sono
estre m am e nt e effic ac i anc he co n t ro i l Covid- 1 9 . Ossh , proge t t at a dal designer G i a n g i R aze to, oltre a indic are le v ie d i f u g a i n con dizioni c r it ic he ( ad ese mp i o , v e rde pe r la v ia di fuga e ros s o p e r i nt e rdire
l’ac c esso) ,
c om un i ca
le
i nfor m azioni di gest ione ed e s e g u e un’azion e disinfet t ant e 24 ore s u 2 4 , 7 gior ni su 7 . Il processo di disinfezione avviene attraverso l’emissione di argento e di altri ioni metallici. I servizi igienico-sanitari
Competition, considerato il premio di design
sono garantiti dal sistema antimicrobico
più importante e influente al mondo. Il logo
Esi, una sofisticata tecnologia capace di
Design Award Winner, infatti, è sinonimo
annientare il Coronavirus, rigorosamente
di eccellenza e viene assegnato in Italia
testata e certificata dal laboratorio di virologia
una volta all’anno ai produttori di accessori
dell’Università di Modena e Reggio.
funzionali e innovativi.
Ossh è disponibile in tre kit che possono
“È un grande onore per noi ricevere questo
essere istallati in ambienti differenti: Stand
prestigioso riconoscimento e vorremmo
Alone, pensato per la privacy; Cablato,
ringraziare tutti i nostri amici e partner per
adatto per porte antincendio; Wi-Fi, da
il loro continuo supporto e aiuto lungo il
integrare nei sistemi domotici.
percorso – ha commentato l’azienda ligure – L’A’ Design Award riconosce l’eccellenza
252
Si tratta quindi di un prodotto ad altissimo
del design sulla scena internazionale”. Ai
livello tecnologico che non poteva non
F.lli Razeto & Casareto le porte del successo
meritarsi il Silver A’ Design Award &
si sono spalancate con pieno merito.
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
253
ATOMIC3 PARTE DAL MARINA DI VARAZZE L’INNOVAZIONE DI ATOMIC3 di Joni Scarpolini
L
a “rivoluzione atomica” parte dal Marina di Varazze. Presso il
punto
vendita
Yacht
&
Service, lungo il molo principale del celebre porto ligure, gli armatori di piccole e grandi imbarcazioni hanno la possibilità di scoprire un prodotto destinato a rivoluzionare per sempre il concetto di sanificazione a bordo. Stiamo parlando di Atomic3, l’unico dispositivo al mondo in grado di sanificare presenza
gli di
ambienti persone
anche
senza
in
alcun
rischio verso le stesse. Al contrario di un tradizionale generatore di ozono, infatti, Atomic3 produce un’esigua ma costante quantità di ozono calibrato che, sommato a quello già esistente nell’atmosfera,
annienta
eventuali
virus e batteri presenti nell’aria o sulle superfici, tutelando al contempo la salute delle persone che si trovano in quel momento a bordo, senza quindi oltrepassare i valori stabiliti dall’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists). 254
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
255
Questo
particolare
concepito
per
sanificatore,
disinfettare
aria
e
superfici, prende il nome di Atomic3
fontane, ma soprattutto per i serbatoi delle barche da diporto o delle grandi navi come
Air. Ma la gamma dei prodotti Atomic,
quelle militari, a bordo delle quali il ferro
realizzati attraverso a una tecnologia
delle cisterne tende a generare batteri,
super avanzata, comprende anche tre
alghe e cattivi odori.
tipologie di dispositivi specifici per l’acqua: Atomic3 Water e Atomic3 Pool,
Atomic3 Yacht, che può essere connesso
che sanificano l’acqua e le superfici delle
a elettrodomestici come climatizzatori,
vasche o delle piscine, e Atomic3 Yacht,
lavatrici o lavastoviglie, è in grado di
sviluppato per sanificare (e mantenere
mantenere puliti i filtri e le parte meccaniche
sanificati) serbatoi d’acqua a uso umano,
di qualsiasi serbatoio, garantendo quindi
ovvero i serbatoi delle barche, oltre che
acqua pura e potabile: puoi berla o usarla
di autoclavi e accumuli d’acqua di pozzo o di irrigazione.
La rivoluzione Atomic3 parte dal Marina di Varazze e sale a bordo di navi, yacht e natanti
per cuocere la pasta. Lo abbiamo sviluppato sia per imbarcazioni di grandi dimensioni sia per natanti e da poco lo abbiamo montato sul nuovo Scanner Envy 1400. Ora stiamo sviluppando anche un modello a idrogeno per i motori che ne limiterà drasticamente i consumi e l’emissione dei gasi di scarico”. La rivoluzione atomica è appena iniziata.
Tramite un diffusore immerso, di facile installazione e collegato a un tubo da 7 millimetri, Atomic3 Yacht rilascia nell’acqua innumerevoli bollicine di aria arricchita di ozono capaci di disinfettare le pareti interne del serbatoio, rimuovendo ogni patina e depositi batterici. Il dispositivo è anche di facile manutenzione: è sufficiente sostituire annualmente le due membrane in caucciù. “Atomic3 Yacht è l’unico sanificatore d’acqua esistente al mondo – dichiara Marco Fois, direttore commerciale di Atomic3 – E’ adatto per vasche, piscine, 256
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
257
TRANSFLUID IL NUOVO MOTORE ELETTRICO EM375 DA 260 KW di Martino Motti
I
l
S alone Naut ic o di Ve n e z i a
ve de una presenza m a s s i cci a di
sist em i
ibr idi
ed
e l e t t r i ci
mon tati su im barc azioni. Tr a n s f l u i d ne
è
sicur am ent e
un
be lliss im o
t ax i
prot ag o n i s t a : v enezia n o
in
l egn o, u n a v edet t a dei C ar a b i n i e r i c ostru ita
da
Fer ret t i
va r a t a
re ce n te m ent e ed una pilot in a s t i l e p e sca son o equipaggiat i da s i s t e mi i bridi di di fferent e pot enza, me n t re un classico m ot ot opo da t r a s p o r t o v en e zian o nordica
ed
in
una
allum inio
im barc a z i o n e sono
spinti
d a propu lsioni elet t r ic he p u re . I l p an oram a delle applic azioni ma r i n e è m olto var io e pressoc hé c omp l e t o . Ne llo stan d Tr ansfluid t r a i d i ve r s i siste m i in m ost r a spic c a la n o vi t à 20 2 1 pre sent at a propr io a Ve n e z i a : si tratta d i un m ot ore elet t r i co d a b e n 2 6 0 kW! Sile n zioso,
ec onom ic o
f rie n dly,
m ot ore
il
ed
elet t r ico
e co del
f u tu ro! S tiam o par lando del n u o vo Tran sflu id EM 375 da 260 k W ( i n re altà 2 0 0 c ont inui e 260 di p i cco 258
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
259
a 2 .3 0 0 gir i) pensat o per e s s e re
La tipologia di motore è sincrono
a bbin ato
trifase a magneti permanenti (PMSM
g ià
a
t r asm issioni
e siste nt i
da
ma r i n e
ac c oppi a re
a
Magnet
Synchronous
p ie di azimut ali o ad inv e r t i t o re .
Machine), completamente reversibili
Tran sflu id, azienda lom bard a co n
con
se de a Gallar at e spec ializza t a n e l
ed
se ttore de l le t r asm issioni ind u s t r i a l i e m arin e , si è da sem pre de d i ca t a a lla
propu lsione
elet t r ic a
ma r i n a
ed oggi present a a Venezia q u e s t o nu ovo gioi ello. Suscita
interesse
il
suo
uso
per
barche turistiche o da lavoro e sarà in produzione per fine anno, novità che va a coprire un buco di mercato che per l’elettrico esiste ancora.
260
Permanent
SPECIALE ACCESSO RI
di
il
97%
ingombro
di
efficienza,
limitato.
raffreddamento
ad
Il
peso
circuito
acqua
con
scambiatore di calore permette di ottenere una potenza continuativa maggiore. Quindi si può sostituire il proprio motore da 350 cavalli con questo elettrico che, come i motori marini di questa taglia, funziona a 2.300 giri, compatibile con tutti gli invertitori già montati.
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
261
262
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
263
Per quel che riguarda i costi, questi sono
Le normative, inoltre, cambiano nel
allineati a quelli degli endotermici;
tempo quindi, se fosse necessario
in più la spesa per le batterie, che
adeguarsi
sono però un investimento iniziale
dallo
da ammortizzare nel tempo. Sono
normativa sulle emissioni secondo il
diversi i lati positivi: taglio dei costi
Regolamento Europeo 2016/1628) si
relativi al carburante, assenza totale
dovrebbe sostituire integralmente il
di manutenzione e silenziosità.Questi
motore diesel.
alle
Stage
V
norme (nuovo
imposte step
della
sistemi elettrici sono modulari, per cui
264
il vantaggio è che, con il progredire
In alternativa, può essere una buona
della tecnologia in futuro, quando
idea acquisire oggi poche batterie e
le batterie saranno a fine vita, con
tenerle in supporto con un generatore
lo stesso peso e ingombro di oggi
che, un domani, con il progresso della
si potrà avere maggiore autonomia
tecnologia, potrà essere sbarcato.
domani oppure dimezzare i pesi per
Comparando pesi, ingombri e costi
caricare, ad esempio, più passeggeri
tra i sistemi tradizionali endotermici
su una barca.
e
SPECIALE ACCESSO RI
quelli
elettrici,
si
può
vedere
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
265
sostanzialmente una parità tra i due
Inoltre le batterie Transfluid sono
che sono quindi altamente compatibili
testate, sicure e antincendio: anche
ed intercambiabili. I sistemi ibridi,
bucate da parte a parte le celle
invece, prevedono il montaggio di
rovinate si scaldano, si gonfiano
motori elettrici tra l’invertitore e il
e rilasciano gas ma, non facendo
motore diesel.
fiamma, non prendono fuoco e il
strumento di sicurezza e di design. Il tutto prodotto con una cura e una maniacale attenzione al dettaglio che, semplicemente, non hanno paragoni. Un
processo
essendo di
industriale
certificato,
conservare
artigianale,
dove
è
una la
che, in
pur
grado
componente manualità
fa
ancora la differenza, sia in termini di bellezza che di durata nel tempo. Le batterie
consigliate,
naturalmente,
sono sempre Transfluid, le uniche a possedere la certificazione DNVGL, riconosciuta in tutto il mondo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza fissati dalle direttive comunitarie e richiesti dalla normativa.
266
SPECIALE ACCESSO RI
danno non si propaga alle celle sane, inoltre si scaldano e si raffreddano molto lentamente. La tecnologia nel settore marino, sebbene faccia passi da gigante, è indietro di almeno 5 anni rispetto al mondo automotive: un fattore dato dal mondo estremamente aggressivo quale quello marino che impone materiali, connessioni elettriche e circuiteria elettronica più resistenti all’ossidazione. Insomma garantire una navigazione sicura ed ecocompatibile con il nuovo motore elettrico EM375 di Transfluid è una certezza per il futuro.
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
267
268
SPECIALE ACCESSO RI
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
269
COMANDANTE GINO BATTAGLIA UNA VITA PER IL MARE di Giorgio Ranucci
P
arte con questo articolo uno speciale appuntamento mensile dedicato ai Comandanti delle
navi da diporto. Un format editoriale che Superyachts.News ha deciso di realizzare con l’importante supporto di ItalianYachtMasters per promuovere la cultura nautica che nei Comandanti trova, senza alcun dubbio, la sua massima espressione. Ed
è
proprio
in
questa
cultura,
e nei valori etici che essa stessa rappresenta, che trae le sue origini ItalianYachtMasters,
il
partner
che
ci accompagnerà in questo percorso editoriale
e
che
rappresenta,
difende e promuove la competenza e la professionalità dei Comandanti Italiani nel mondo. Una collana di articoli mensili, dedicati al mondo del comando, che non poteva che partire con un’intervista al Presidente dell’Associazione stessa, il Comandante Gino Battaglia. 270
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
271
Comandante
Battaglia
come
ha
Riteniamo
iniziato questo mestiere? Ci faccia
fondamentale
il
lavoro
dell’Associazione nel valorizzare le
una breve sintesi del suo lungo
prerogative speciali che i Comandanti
curriculum.
Italiani hanno rispetto agli stranieri e che li collocano ai primi posti al
Ho iniziato nel 1979 come marinaio,
mondo: l’organizzazione dei charter,
quando gli yacht erano davvero pochi.
il rapporto sia con il cliente sia
Nel 1982 mi sono imbarcato come
con l’armatore, il calore latino che
motoscafista sul Nabila, un Benetti di 86
caratterizza l’ospitalità, la conoscenza
metri di proprietà di Adnan Khashoggi,
della gastronomia e dell’enologia e la
una persona davvero di tutto rispetto.
gestione degli equipaggi meritano di
Sono rimasto imbarcato per 5 anni girando
essere comunicati come eccellenza
il mondo intero finchè la barca è stata
del “Made in Italy”. L’Associazione è
venduta a Donald Trump. É stato allora
gestita da un Direttivo che io presiedo
che ho avuto il primo comando e ad oggi,
che si riunisce periodicamente per
dopo quasi 43 anni, sono ancora attivo sul
prendere
“Plan B“ di 74 metri.
la delibera delle attività e per un
le
decisioni
del
caso,
continuo confronto sul nostro mondo e sul mercato dei superyacht.
Posso dire di essere tra i Comandanti italiani di yacht più esperti. Ho al mio attivo: 3.000 giorni di charter con billionaire di tutto il mondo, 31 traversate atlantiche, comando su barche prestigiose come Codecasa, Feadship, Amels, Oceanco, Lurssen, Nobiskrug. Nel 2003 ho vinto un premio come migliore Capitano di Charter al Mondo per la Fraser Yachts, nel 2007 altro premio di Eccellenza Mondiale per la mia professione, sponsorizzato dalla casa di orologi svizzera Blancpain e da Fraser Yachts sulla base dei report ricevuti da clienti dei charter. Ho seguito la costruzione di due nuove navi da diporto in Olanda e in Germania. Parlo inglese, francese, spagnolo, italiano. 272
SU PERYACHTS
Come è nata ItalianYachtMasters e
Quali
sono
gli
obiettivi
che
di categoria per i Comandanti italiani
le attività che l‘Associazione svolge
quanto è importante un’Associazione
l’Associazione si prefigge e quali sono
oggi?
per i Comandanti associati?
Nel 2012 ho avuto l’idea di creare un’Associazione di Comandanti Italiani di yacht per riunire esperienze e professionalità, allo scopo di migliorare la credibilità degli equipaggi italiani nei confronti di una marineria mondiale, dominata storicamente dagli anglosassoni. Ad oggi i Comandanti iscritti, accuratamente selezionati e presentati da almeno tre soci, sono oltre 70, con patente a partire da 3.000 GT, mentre i primi ufficiali sono 10, con patente da 500 GT.
L’Associazione
si
occupa
anche
di
formazione e di aggiornamento sulle normative vigenti, di perfezionamento dell’inglese come lingua chiave del nostro mestiere, di revisioni e upgrade, per esempio, dei titoli richiesti per imbarchi su megayacht che superano anche
le
Passenger
5.000 Yacht
GT
con
Code,
categoria anche
in
collaborazione con Confindustria e con il nostro avvocato marittimista dott. Loffreda. THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
273
Più di 20 gli sponsor che ci supportano economicamente
con
fondi
per
le
iniziative dei Captain Day e per gli eventi di promozione, senza contare le donazioni a enti e a persone bisognose del nostro aiuto. Inoltre, l’associato è coperto da una polizza fino a 3.000€ per spese legali. I Comandanti oggi sono più sensibili alle tematiche sul rispetto dell’ambiente: l’Associazione, infatti, sta facendo una grande opera di divulgazione della cultura green, delle normative e delle problematiche inerenti la sostenibilità ambientale, per evitare comportamenti scorretti, spiacevoli verbali e fermi amministrativi. Una carriera a bordo delle grandi imbarcazioni,
quanto
può
essere
interessante per i giovani che amano
il mare e si affacciano a questa professione?
L’Associazione è punto di riferimento nella formazione di eccellenza dei primi ufficiali, ma non solo: é nata ultimamente l’idea di imbarcare cadetti, neodiplomati
degli
Istituti
Nautici,
creando così una sorta di Accademia IYM per esaudire le richieste dei giovani che vorrebbero avvicinarsi a questo mestiere ma che, per problematiche governative, non riescono a lavorare. 274
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
275
L’Associazione si prefigge di operare a
problematiche di normative, regolamentazioni
beneficio non solo degli associati esperti, ma
e limitazioni imposte per le dimensioni delle
soprattutto dei giovani: mio figlio Manuel, 33
barche.
anni, è già comandante di un 45 metri così come il figlio del vicepresidente Maurizio
Il Comandante deve quindi esaudire le richieste
Capitani, Andrea, che si dedica alla stessa
degli ospiti e dell’armatore rispettando le
professione.
regole e organizzando il soggiorno nel miglior modo possibile, occupandosi di tutta la
Lo yachting offre alle nuove leve carriere di
logistica.
successo con una buona retribuzione, ma è
Barche grandi come quella che comando io
necessario che l’indotto della nautica rimanga
al momento hanno il “purser”, che si dedica
in Italia e questo può accadere soltanto
appunto all’organizzazione degli ospiti per i
se al comando operano Capitani italiani
movimenti a terra.
che veicolano sui nostri cantieri i lavori di manutenzione e refitting.
Ciò non toglie che la presenza del Comandante italiano, disponibile e attento ai dettagli,
Parliamo ora del suo ruolo di comandante, il punto di vista di Gino Battaglia…
venga vista dall’armatore e dai charteristi come un segno di grande rispetto: e questo fa la differenza nei confronti degli equipaggi
Gli yacht diventano sempre più grandi e
stranieri.
costosi da acquistare e mantenere e gli armatori vogliono godersi la barca senza essere annoiati da eventuali difficoltà. Il ruolo del Comandante è anche quello di risolvere le
276
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
277
FEADSHIP SOMNIUM ECCO LE PRIME ESCLUSIVE IMMAGINI di Luca D’Ambrosio
È
u scit o
dal
c ant iere
di
Aalsm eer quest a set t i ma n a pe r le r ifinit ure finali e l e
p rove in mare il nuov o m e mb ro d e lla flotta Feadship. I l 55 me t r i Som n iu m , c he in lat ino sig n i f i ca so gn o,
è
st at o
proget t at o
per
p ortare le tre gener azioni di m e mb r i d e lla fam igl ia dell’ ar m at ore, i n u n a ser ie di m e m or abili c roc iere at t o r n o a l m on do. Somnium è il primo superyacht custom costruito per un armatore esperto del Nord Europa, è stato progettato dallo Studio De Voogt mentre per il design degli interni la firma è di FM Architettura. L’armatore,
insieme
al
suo
rappresentante Ron Kleverlaan della Waterman Marine Consultancy, è arrivato a Feadship dopo uno studio accurato su quale cantiere potesse soddisfare le sue esigenze per una costruzione su misura senza compromessi sulla qualità. 278
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
279
Convinto che nessun altro potesse soddisfare le sue rigorose richieste, il proprietario ha infine optato per Feadship. Ha poi messo cuore ed anima nel progetto, facendo visite bisettimanali la
al
costruzione
cantiere e
durante
concedendosi
regolarmente una birra con il team di costruzione il venerdì. Come si può facilmente intuire da queste immagini iniziali che evidenziano l’aerodinamicità
delle
linee
esterne
del Feadship Somnium, l’armatore è anche un appassionato di auto veloci. Lo scafo in alluminio interpreta infatti la parte alla perfezione, ma è anche stato scelto per migliorare l’efficienza
280
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
281
del superyacht e per garantire un
e nuoto controcorrente sul ponte di
basso
poppa e un’invitante isola Jacuzzi sul
pescaggio,
necessario
per a
sun deck. Gli interni, che saranno svelati
poco profonde. Una volta giunti a
a tempo debito, includono anche una
destinazione, la famiglia potrà quindi
palestra con una base pieghevole, una
approfittare dei vantaggi del grande
cabina armatoriale a tutto baglio con
tender garage e del locale dedicato
un balcone e quattro spaziose suite
al
per gli ospiti al ponte inferiore.
poter
esplorare
rimessaggio
anche
le
zone
dell’attrezzatura
subacquea. Somnium
282
SU PERYACHTS
è
destinato
a
diventare
Per coloro che invece sceglieranno di
un importante esempio di quanto si
rimanere a bordo ci sarà l’imbarazzo
possa fare, in termini di strutture,
della scelta offerta dai vasti ponti
su uno yacht di 55 metri quando un
esterni di Somnium, che includono
proprietario visionario fa squadra con
un’area lounge esclusiva sul ponte di
le più esperte menti del design e della
prua, una piscina con pavimento mobile
costruzione.
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
283
Feadship Somnium specifiche tecniche Somnium
Aluminium hull and superstructure
Lunghezza fuori tutto:
55.20m
181’1”
Baglio massimo:
9.80m
32’2”
Pescaggio a mezzo carico:
2.46m
8’1”
Serbatoio di carburante:
71,000 litres
18,756 US gallons
Riserva d’acqua dolce:
15,200 litres
4,015 US gallons
Design
Exterior design:
Studio De Voogt
Interior design:
FM – Architettura d’Interni
Propulsione
284
SU PERYACHTS
Motori:
2x MTU 10V2000M72, 900 kW each @ 2250 rpm
Generatori:
2x Zenoro, 200 ekW
Velocità (max/cruise):
15 knots / 12 knots
Autonomia:
4500 NM at cruising speed
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
285
PURE BLISS FEADSHIP VARA IL NUOVO MOTORYACHT DA 95 METRI di Giorgio Ranucci
S
i chiama Bliss ed è il nuovo superyacht da 95 metri del cantiere olandese Feadship. Frutto di una
progettazione su misura che ha visto il coinvolgimento diretto del proprietario, questo family yacht senza tempo vanta la più recente propulsione ibrida e, grazie alla certificazione Polar Code, è destinato a solcare i mari di tutto il mondo. Il coinvolgimento del proprietario è stato fondamentale per il successo del design sia esterno che interno, frutto di un’incredibile attenzione ai dettagli e di una fantastica collaborazione tra il designer Jan Schaffers dello Studio De Voogt per il design esterno e Rémi Tessier per gli interni. Il risultato è un design iconico, naturale e accogliente, sia dentro che fuori. Dopo anni di messe a punto, progetti, pianificazione e duro lavoro da parte dei numerosi artigiani specializzati del cantiere di Makkum, il risultato è un magnifico yacht personalizzato che soddisfa appieno le alte aspettative di qualità e prestazioni di una famiglia che ama esplorare il mondo.
286
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
287
Il percorso di studio, progettazione e
Ha anche apprezzato molto l’incontro
costruzione
piacevole
con gli artigiani e l’apprendimento dei
tanto per l’armatore che per il suo team.
nostri processi in cantiere. Bliss è davvero
“I membri esperti del project team di
un Feadship costruito con e per il suo
Feadship a Makkum, guidati dal project
proprietario“, afferma Albert Abma.
è
stato
molto
manager Albert Abma, hanno sempre
288
fatto i passi in più necessari per ottenere
Lo yacht è dotato di sistemi di bordo ad alto
un risultato eccellente“, racconta Ron
contenuto tecnologico ed ingegneristico.
Kleverlaan, rappresentante dell’armatore.
Non
“ Feadship è noto per la sua capacità di
sicurezza e di protezione e De Voogt Naval
offrire un’esperienza unica ai proprietari che
Architects è stato pesantemente coinvolto
desiderano essere coinvolti personalmente
nella
e, in questo caso, il cliente ha colto ogni
del sistema di propulsione ibrida per
opportunità per svolgere un ruolo attivo
consentire allo yacht di navigare in
nel progetto.
modalità diesel-elettrica.
SU PERYACHTS
mancano
i
sistemi
progettazione
e
avanzati
di
nell’ingegneria
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
289
di
trasformarsi all’occorrenza in una comoda area
consumi energetici e capace di un notevole
sport e giochi, per un divertimento familiare
risparmio di carburante, questo pacchetto
senza fine.
Eccezionalmente
flessibile
in
termini
aiuta a proteggere l’ambiente, fornendo un comfort di altissimo livello a tutti coloro che
Soluzioni per il tempo libero a parte, questo
salgono a bordo.
Feadship è un explorer puro. È dotato di tutto e certificato per navigare nelle regioni polari,
290
Gli alti soffitti a bordo amplificano la sensazione
ancorare in acque profonde, o mantenere
di spaziosità, con nove lussuose cabine per
la posizione grazie al suo speciale sistema
gli ospiti, grandi saloni, una vasta palestra
di posizionamento dinamico. Bliss naviga
e un’area benessere. Il tutto combinato
con una velocità massima di 17 nodi e ha
con ampi ponti esterni, una piscina e un
un’autonomia di 6000 miglia nautiche ad una
eliporto certificato commercialmente che può
velocità di crociera di 12 nodi.
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
291
MANGUSTA OCEANO VARATO IL PRIMO MANGUSTA OCEANO 50 di Giorgio Ranucci
S
abato 5 giugno è stata varata la prima unità del Mangusta Oceano 50. La cerimonia è avvenuta a Pisa
nell’area dei Navicelli, alla presenza dell’ Armatore e della sua famiglia. “Oggi siamo orgogliosi e felici di varare il primo 50 metri della linea Mangusta Oceano, nuova ammiraglia della linea dislocante. È il decimo varo della divisione navi in metallo di Overmarine Group, un ottimo risultato considerando che la prima unità ha toccato l’acqua soltanto cinque anni fa” afferma Maurizio Balducci, AD del Gruppo. Il Mangusta Oceano 50 è una nave dislocante
con
scafo
in
acciaio
e
sovrastruttura in alluminio le cui linee esterne portano la firma di Alberto Mancini che ha collaborato insieme all’Ufficio Engineering del cantiere per sfruttare e ottimizzare al meglio gli spazi esterni ed interni della nave pur mantenendosi sotto le 500GT. L’architettura navale è stata curata da P.L.A.N.A. Design dell’Ing. Ausonio. 292
SU PERYACHTS
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
293
elevati
Il garage, integrato nella coperta della zona
contenuti tecnologici uniti ad un design
di prua, ha consentito un’ottimizzazione
all’avanguardia.
le
degli spazi tale da portare la superficie
imbarcazioni Mangusta è il bilanciamento
complessiva del beach club dedicato a 68
di spazi interni ed esterni, che consente all’
mq/732 sq/ft, ridisegnando un prodotto
Armatore e ai suoi ospiti di godere delle
di 50mt con contenuti comparabili ad una
numerose aree di privacy o socializzazione
nave di dimensioni superiori.
per una vacanza completamente su misura.
La prua è un’area rivoluzionaria dal forte
Sul Mangusta Oceano 50, infatti, vi sono
contenuto tecnologico; l’ampio pozzetto,
diverse aree esterne dedicate agli ospiti,
lineare e spazioso, sovrasta il garage. Una
tra cui la beach area, con sauna, che si
volta varato il tender, la vasca che lo contiene
sviluppa su tre terrazze interconnesse a
può essere riempita di acqua per ottenere
pelo d’acqua per un immediato contatto
una vera e propria piscina da 6,5 x 2,6 e
con il mare.
profonda 1,3 mt con nuoto controcorrente.
Un
294
connubio
SU PERYACHTS
perfetto Leitmotiv
di di
tutte
THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
295
Sul main deck il pozzetto di poppa ricorda
Passando agli interni, il layout di questa
il living di una villa; la porta di poppa, una
imbarcazione vede una configurazione del
volta aperta completamente, crea un unico
lower deck a 5 cabine: quattro ospiti (2
e ininterrotto dialogo con il salone in cui
guest + 2 VIP) e una GYM a tutto baglio
luce e aria diventano naturali protagoniste,
richiesta dall’Armatore. La suite armatoriale
effetto amplificato anche dalle due grandi
di ben 52 mq/560 sq/ft è posizionata
porte laterali scorrevoli.
sul ponte principale ed è dotata di un esclusivo “balcony” totalmente automatico
Un’ulteriore jacuzzi si trova sul sun deck
affacciato sul mare.
con vista sul mare. Completa la zona un’accessoriata e confortevole area relax e un tavolo dining per accogliere fino 12 persone riparato da un hard top a tutta larghezza.
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I due motori MTU 12V 2000 M86 da 1700 hp le consentono di navigare fino
alla
velocità
massima
di
16
nodi ed avere un’estesa autonomia, transoceanica, di 4500 miglia nautiche ad una velocità di crociera di 11 nodi. Il comfort di bordo è garantito, sia all’ancora che in navigazione, dagli stabilizzatori elettrici Zero Speed. La
linea
stata
Mangusta
concepita
per
Oceano poter
è
offrire
all’Armatore un’esclusiva esperienza di bordo qualunque sia la destinazione che voglia raggiungere, per vivere il mare con stile ed eleganza in assoluto comfort. Un particolare ringraziamento va alla brokerage house Moran Yacht e al suo team che ha seguito tutte le fasi della costruzione della nave a partire dalla vendita. La consegna di questa unità è prevista per fine luglio 2021. Altre due unità sono e
la
attualmente numero
3
in
costruzione
“Project
Salerno”
è disponibile alla consegna per la primavera 2023.
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OCEAN ALEXANDER PRENDE IL MARE VIA INTERNET di Marilyn Demartini
I
n un mondo in lotta contro la pandemia e con tutti i voli internazionali sospesi, la nautica si è progressivamente
affermata come la via di fuga più agognata per uscire dalla prigionia. Costruttori ed armatori hanno quindi optato per il Web, i primi per mettere in mostra i propri inventari, i secondi per cercare il proprio biglietto per la libertà. Ocean Alexander, leader nella costruzione di yacht e superyacht con sede in Taiwan ed
importato
da
Alexander
Marine
International, ha svelato il nuovissimo motoyacht 32 Legend al Fort Lauderdale Boat Show 2020 – uno dei pochi saloni nautici tenutisi in presenza. Il nuovo 105 piedi, evoluzione del celebre 100 piedi del 2014, ha riscosso un grande successo ma era ancora in attesa di un proprietario. La società Worth Avenue Yachts di Fort Lauderdale,
Florida,
ha
contattato
la
MarineMax di Naples, Florida, presentando dei clienti canadesi già proprietari di un Marquis 65’ ed ora indecisi tra l’acquisto di un Ocean Alexander 85 o di un Ocean Alexander 100’. 300
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La scelta finale è, tuttavia, ricaduta proprio
East
Coast
Yacht
Group
al
centro
sul nuovo OA 32L, che ha letteralmente
assistenza di Seattle, Seattle Pacific Coast
conquistato gli acquirenti con le sue cinque
Yacht Services, per la consegna finale.
cabine, l’armatoriale sul ponte principale e la modernità dei suoi contenuti.
Sarà la prima volta che i fortunati proprietari vedranno la loro nuova barca
Un emozionante video dimostrativo su
di persona, anche se ne conoscono già
YouTube ne ha mostrato l’imponente
ogni singola sfumatura grazie ai tour
ponte di poppa, il prendisole di prua ed il
virtuali.
ponte superiore, cosi come il salone a cielo aperto e la zona pranzo, con le finestrature
“Tutto questo sarebbe stato impensabile
a tutta altezza, le vetrate scorrevoli a
due anni fa”, afferma Sally Doleski,
babordo e a tribordo, l’illuminazione
Vicepresidente
sovrastante e un ricco arredamento in
Alexander, “Ocean Alexander ha costruito
legno e tessuto. Percorrendo virtualmente
il suo marchio sulla fiducia, agendo nel
la cucina enorme e ben attrezzata, il
migliore interesse dei nostri clienti per
lussuoso appartamento armatoriale e le
oltre 40 anni.
Marketing
di
Ocean
quattro cabine private sottocoperta – per non parlare del grande sky lounge – gli acquirenti si sono via via incuriositi. Diversi
incontri
letteralmente
su
guidato
Facetime gli
hanno
acquirenti
attraverso ogni sezione dello yacht e, dopo molte ore spese in questa nuovissima sorta di shopping online, si è proceduto a concordare una serie di verifiche e prove in mare con alcuni esperti di motore e persino con un analista di corrosione, che hanno tutti promosso il 32L a pieni voti. Dal momento che i canadesi erano impossibilitati a raggiungere la Florida, lo yacht è stato spedito dal centro assistenza di Fort Lauderdale di Ocean Alexander, 302
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Forse non siamo i più veloci o i più
“La fiducia è cruciale e vitale per il successo
appariscenti,
la
di un’azienda – prosegue Doleski, “Nessuno
costruzione di yacht di lusso caratterizzati
si aspetterebbe che un acquirente invii
da una buona navigabilità in ogni tipo di
del denaro e chiuda una transazione con
condizione meteomarina.
un’azienda
ma
siamo
noti
per
che
non
conosce
affatto.
Affinché queste vendite virtuali possano Il nostro servizio di assistenza tecnica va
aver luogo, l’acquirente deve avere fiducia
oltre le aspettative, assicurando una felice
tanto nel prodotto che sta comprando
esperienza di consegna e post-vendita, e
quanto nel produttore per la gestione di
questo è emerso chiaramente dalle nostre
tutte le operazioni post-vendita.
connessioni digitali”.
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Senza questa fiducia, non ci si può aspettare che l’acquirente investa in questi yacht”. Doleski ha inoltre sottolineato che Ocean Alexander ha fortemente incrementato il proprio marketing digitale e la diffusione sui
social
media,
anche
prima
della
pandemia, assumendo una nuova agenzia e un fotografo di realtà virtuale che utilizza la migliore tecnologia disponibile per creare walkthroughs a 360 gradi che possono diventare 3-D. “I walkthroughs 3-D sono molto apprezzati perché, a differenza delle foto tradizionali, mostrano immagini reali e relazioni spaziali. Abbiamo anche aumentato la nostra pubblicità cartacea e il branding a seguito della crescita degli abbonamenti.
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Abbiamo scoperto che le persone, stanche
le vendite nel settore del diporto. Per
Gli scafi Ocean Alexander sono noti
di stare sedute davanti a un computer tutto
quanto le presentazioni virtuali dei
per la loro abitabilità, la modellazione
il giorno, preferivano leggere e non solo
saloni nautici abbiano riscontrato un
3-D, le strutture in alluminio robuste
scorrere il dito su uno schermo”. Secondo
modesto successo, Doleski ritiene che,
e leggere allo stesso tempo, la fibra
Doleski, quasi la totalità dei nuovi clienti
tuttavia, la visita reale di uno yacht abbia
di
inizia la sua ricerca in modo digitale. Man
indubbiamente un impatto maggiore.
l’ottimo livello di insonorizzazione a
mano che il campo di ricerca si restringe
Anche se l’OA 32L è stato venduto per
bordo, le sale macchine in acciaio inox
alle sole barche che soddisfano le proprie
mezzo di uno strumento interamente
scintillante e il design elegante di alcuni
esigenze, si prendono poi il tempo per
visivo, gli acquirenti avevano familiarità
elementi come i binari ovali del ponte.
prendere un appuntamento per vedere
con il marchio ed erano stati a bordo
Il cantiere, a conduzione familiare,
la barca, di persona o tramite strumenti
di altri modelli. “Penso che sarebbe
offre una gamma di modelli che vanno
digitali come la video chat. E mentre i
più difficile coinvolgere un cliente
dagli 84 ai 120 piedi e fornisce un
saloni nautici sono stati temporaneamente
in
efficiente
cancellati o rimandati in tutto il mondo,
quando non hanno familiarità con il
assistenza tecnica sulla costa orientale
Doleski ritiene che i progressi della
tuo marchio fin dall’inizio”, conclude
e occidentale degli Stati Uniti.
tecnologia hanno certamente aiutato
la Doleski.
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maniera
esclusivamente
digitale
carbonio
unidirezionale
servizio
di
nonché
supporto
ed
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MAGAZZÙ PHOTO COLLECTION 2021 UN TRIBUTO ALLA BELLEZZA di Joni Scarpolini
D
all’MX-14 Gran
Classic
Coupé,
all’MX-13
passando
per
l’MX-12 Gran Sport e l’MX-13
Coupé, tutta la bellezza dei maxi-rib firmati Magazzù va in onda per immagini. E che immagini. Scatti
d’autore
fotografico,
racchiusi
intitolato
in
un
Magazzù
libro Photo
Collection 2021, che celebra il fascino, lo stile e l’unicità dei modelli forgiati dal noto cantiere palermitano, icona moderna del luxury lifestyle. Un’opera iconografica che, disponibile anche in edizione digitale, verrà stampata in edizione limitata per essere consegnata agli armatori che possiedono uno dei magnifici battelli Magazzù. Ogni singola copia, rigorosamente numerata e firmata, è un omaggio che simboleggia il privilegio di distinguersi al timone di queste vere e proprie opere d’arte, inneggiate in un questa sequenza fotografica dove la bellezza la fa da padrona. 312
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Splendide modelle, infatti, accompagnano ogni scatto a bordo, in un connubio tra classe e seduzione, fascino femminile e quell’appeal che solo i maxi-rib Magazzù riescono
a
trasmettere,
conservando
gelosamente e orgogliosamente l’anima Made in Italy che li rende inconfondibili. “Raccontare l’eleganza delle nostre barche attraverso
immagini
patinate
significa
illustrare lo stile che contraddistingue il nostro marchio – dichiara Renato Magazzù – Questo libro iconografico non solo mette in risalto la bellezza delle linee architettoniche dei maxi-rib Magazzù ma spiega anche la filosofia con quale li realizziamo con cura e dedizione, seguendo i canoni del lusso e del benessere che appaga chi vi sale a bordo“.
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“Questa opera fotografica, attraverso raffinate immagini in bianco e nero che
contrastano
armonicamente
i
colori accesi dei vari dettagli in primo piano, esprime al meglio il concetto di Dolce Vita secondo il nostro punto di vista – spiega Claudio Magazzù – Una Dolce Vita che non guarda al passato e agli anni Sessanta, ma che si proietta nel presente, una ‘Dolce Vita del XXII secolo’ che si basa sullo stile attuale e moderno, pregiato e ricercato, della vita in barca“.
“Magazzù
Photo
Collection
2021
è un prodotto artistico di altissimo livello e, come tale, abbiamo scelto di realizzarlo soltanto e appositamente per chi vuole possedere uno dei nostri yacht – sottolinea Tina Magazzù – E’ un prestigioso riconoscimento verso chi ci sceglie e quindi ci apprezza come cantiere. Un regalo prezioso che abbiamo il piacere di rivolgere a quegli armatori che si riconoscono pienamente nello spirito Magazzù“. Clicca qui per sfogliare Magazzù Photo Collection 2021 in formato digitale 316
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INTERIOR DESIGN ECCO COME NASCE IL “CUORE” DI UNO YACHT di Umberto Felci
G
li interni di una barca a vela sono qualche cosa di particolarmente affascinante. Quando si decide
che un’imbarcazione a vela dovrà essere utilizzata anche come uno spazio in cui vivere, tutto il progetto cambia.Le funzionalità esterne devono cominciare a dialogare con le necessità degli interni; lo scafo non assolve più solamente funzioni idrodinamiche, peraltro già abbastanza complesse,
ma
diventa
contenitore:
“guscio” necessario a creare gli spazi che diventeranno vitali e quasi domestici. In un certo senso, una barca senza la possibilità di essere vissuta anche all’interno è come un’opera incompiuta.
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Dopo tutti questi anni passati a equilibrare tutti questi elementi in un progetto che sia un unicum, devo dire che è stato molto affascinante dover aggiungere ai problemi della barca a vela, “mezzo di trasporto” o addirittura “cavallo da corsa”, queste ulteriori funzioni di “casa”. Compito non facile perché le aspettative sono diverse per tutti. Quindi chi ama la vela non è tendenzialmente disposto a rinunciare a nulla di tutto ciò che possa avere una funzione esterna, o infici una prestazione assoluta, per dare una chance alla barca di essere vissuta diversamente. Siamo nati anche noi così, regatanti sfegatati, velisti fino al midollo e addirittura funzionalisti di estrazione. Siamo cambiati; cambiato è il processo mentale, di vita e progettuale. Oggi viviamo l’oggetto barca a vela come un tutt’uno, la cui forma non è solo lo scafo, con le sue linee d’acqua e le sue problematiche e ci riconosciamo in forme esterne
caratterizzate
da
curve
tese,
muscolature potenti e visibili, geometrie dinamiche. Queste forme, quasi fossero un elemento che nasce autonomo da un semplice ponte, sono i volumi che rinforzano il carattere dei nostri scafi, che permettono di entrare e vivere all’interno in connessione con 320
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l’esterno, come in una casa con giardino. E il nostro giardino, il mare, è di tutti, e va curato e preservato. Questo è il nostro mantra. Il lusso, tanto spesso decantato e associato ai prodotti del nostro settore non ci piace se fine a se stesso. Cerchiamo di non fare barche lussuose, ma eleganti, nella convinzione che si debba
sempre
operare
scarnificando,
semplificando, pulendo, sia fuori che dentro. Alla fine il modo più complesso di progettare, nella purezza delle linee e dei contenuti. Lo sviluppo dell’interior design è una fase complessa. Il cliente può essere da stimolo e pungolo verso la ricerca dell’inedito e del gradino oltre, ma può anche trasformarsi in un limite alla riuscita e alla coerenza di un progetto. Quando
il
cliente,
o
meglio l’amico
sogno e di farsi aiutare a realizzarlo, dobbiamo essere in grado di comprenderlo e sfruttare l’occasione per creare qualche cosa di grande, qualche cosa che possa rappresentare,
nella
sua
purezza,
un
pensiero compiuto in sintonia. Così è avvenuto con Massimo Lentsch, imprenditore
bergamasco,
armatore dell’ICE 60 Before the Storm. 322
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barca a vela, lo ha fatto approcciare a questo mondo con un occhio disincantato, distante da mode e tradizioni. Questo approccio ha fatto sì che nascesse un’intesa forte e che il
appassionato decide di affidarci il suo
eclettico
La sua visione, determinata e pulita della
risultato desse a tutti grande soddisfazione. La scelta di fondo è stata la simmetria completa, la semplicità e la funzionalità. Dal punto di vista delle geometrie la filosofia di base è stata quella di cercare di nascondere il meno possibile. Quindi laddove la geometria lo consentiva, le strutture sono rimaste a vista, oppure gli arredi hanno mutato la loro forma tradizionale per avvicinarvisi. Materiali strutturali lasciati a vista, oppure scegliendo di utilizzarli in libertà come elementi di arredo. THE INTERNATIONAL YACHTING MEDIA
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Quindi
scelte
consapevoli
fatte
in
leggerezza, pena la rigidezza radicale che ne avrebbe “indurito” l‘effetto finale. I colori interni, e i materiali, dialogano con il fuori. La decisione di Massimo per un colore forte, di rottura nelle barche vela, come il verde fluo, è riportato anche in qualche pannellatura “soft touch” degli interni, e dà forza al tutto. In dialogo con il carbonio, materiale usato per tutta l’imbarcazione, che diventa materiale decorativo, oppure la principale paratia lasciata a vista, tagliata nella forma ideale per non comprometterne la massima efficienza dell’interior design, e ripresa nelle linee da molti elementi di arredo, come ad esempio i pensili alti, che richiamano le cappelliere di un jet. E poi ci sono i molti dettagli, tutti realizzati su progetto specifico che, oltre a finalità pratiche, sono anche elementi di decorazione, realizzati con lo spirito di tutto il progetto. Abbinando materiali diversi, che dialogano tra loro, sono stati creati ad esempio i tientibene interni, in acciaio brunito e carbonio a vista, piuttosto che i maniglioni di chiusura delle cucina, realizzati da stampo in carbonio, fino ai tavoli che hanno la possibilità di trasformarsi da lounge a dinner, cambiando altezza e dimensioni. 324
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Tutto il layout segue il desiderio di simmetria, che non è facile da tenere, soprattutto
quando
si
ricerca
uno
sfruttamento capillare degli spazi. Le tre cabine e tre bagni permettono di tenere volumetrie da barca di lusso, con cabine e bagni senza restrizioni particolari, così come la cucina trasversale con isola centrale, degna di un appartamento con vista sul mare. Nel complesso un progetto tout court, che trasversalmente tocca forma, materiali e funzioni, esattamente come da sempre ci immaginiamo debba essere un vero progetto. Il risultato finale dell’interior design
è
anticonvenzionale,
forte
e,
secondo noi, efficace. La sua funzionalità lo renderà bello da utilizzare oltre che da vedere e il suo utilizzo farà certamente evidenziare gli sforzi di pensiero presenti in ogni dettaglio, parte del tutto.
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