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Best Magazine n°26
MAGAZINE Intervista:
MARTINA SABATO Amo la moda Esclusiva BM: SILVIA PUCCI FOTOMODELLA Cinema Crimson Peak Musica e Reportage DEEP PURPLE Esperanza Spalding Best MODA Fashion Autumn “se sei su BestMagazine sei BEST!” BEST MAGAZINE - Digital & Interactive Magazine
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- BM Intervista “Silvia Pucci” - BM Intervista “Martina Sabato” - Best Moda “Fashion Autumn” - BM Eventi “Deep Purple” - Best Cinema “Crimson Peak” - Intervista “Claudio Bondatti” - La nuova Miss Stella Del Mare è... - Best Design “e luce fu” - Intervista “Simone Pozzati” - Best Tecnologia “Facebook Music” - BM Eventi “Esperanza Spalding” - BM Tendenza - MusicaFollia “Daniele Bat” - Best Halloween - Best Turismo “Trieste” - Best Eventi “FieraCavalli”
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BM INTERVISTA
by Denis J Axl
Best Magazine ha incontrato Silvia Pucci, fotomodella di Latina e Miss Eleganza per La Fotomodella Italiana. La sua bellezza e dolcezza stanno conquistando l’intero paese. Cara Silvia, ti andrebbe di raccontare dove sei nata e come è tutto iniziato? Ciao a tutti i lettori di Best Magazine, sono Silvia Pucci, ho 19 anni, sono nata e vivo a Latina. Mi sono diplomata al liceo scientifico E. Majorana di Latina! Pratico danza, per la precisione hip-hop da 12 anni! In realtà tutto è iniziato per gioco, le mie cugine mi hanno quasi costretta a partecipare ad un concorso a Latina, quella serata arrivai quarta... senza aver mai sfilato... da quella sera è iniziato tutto... foto e sfilate! Devo ringraziare le mie cugine per questo! Cosa ne pensi di questo settore legato alla bellezza, all’espressività, alla moda? Credo che questo settore sia molto particolare, e mi sono ritrovata affascinata da questo mondo legato alla bellezza classica ma anche a quella non convenzionale... Credo che per fare moda sia necessaria l’espressività... La moda è uno strumento di espressione dei valori dei nostri tempi o manifestazione del nostro modo di essere... É un fenomeno sociale e culturale... Racconta ai nostri lettori una tua giornata tipo Sveglia presto, colazione e subito a studiare per la patente, pranzo. Nel pomeriggio in palestra per allenamento e una volta a settimana lezioni di teatro... Oppure aspetto il treno e z arrivo a destinazione dove vengo truccata e pettinata per sfilate e servizi fotografici!
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SILVIA PUCCI ph Denis J Axl
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BM MODEL
Progetti ed eventi a breve e a lunga scadenza? Per quanto riguarda progetti futuri, andrò a Milano per una sfilata.. parteciperò a delle trasmissioni televisive… e farò dei provini per Mediaset. Come descrivi Silvia in tre parole? Descrivermi in 3 parole??? Non è facile come sembra... imprevedibile, divertente e dolce
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SILVIA PUCCI
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SILVIA PUCCI
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ph Denis J Axl
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BM INTERVISTA
by Laura Gorini
Martina, come è nato il tuo amore per la moda? Fin da bambina mi è sempre piaciuto vestirmi come piaceva a me:e, a essere sincera, ricordo ancora discussioni con mia madre in merito! In giovanissima età ho sempre avuto gusti ben precisi dettati anche dal mio carattere. Mi piace vestirmi bene “alla moda” come si suol dire; diciamo mi fa sentire bene principalmente con me stessa e con chi mi circonda. Non sono d’accordo con le persone che affermano: “La moda è quella delle sfilate e delle riviste” e -al contrario- penso che ciò porti solo la maggior parte di noi all’imitazione ed al conformismo. Ognuno di noi può far sì che il suo stile diventi Moda! Inoltre ammetto che mi piace partecipare a sfilate, eventi di moda e quant’altro ovviamente, ma devo dire che non seguo prettamente moda e tendenza del momento ma cerco sempre di differenziarmi ed aver in un qual modo un mio stile! A giudicare dalle tue foto sei una ragazza molto sensuale... Qualè la tua idea di sensualità? Ti ringrazio: sei veramente gentile! Comunque per me la sensualità è Donnae deve essere libera di mostrarsi in tutte le sue forme ed esprimere appieno la sua femminilità senza cadere nel volgare. E’ seduzione; unodovrebbe essere in grado di comunicare, intrigare e stuzzicare le fantasie. E poi una donna sensuale sa trasmettere emozioni positive e molto piacevoli. Infine direi che considero la sensualità un’arte innata, ergo non si studia e non si può apprendere!
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BM INTERVISTA E quando temi possa sfociare in volgarità? Non temo possa sfociare in volgarità, naturalmente dipende dai punti di vista. Diciamo che per quanto mi riguarda, ti dico che rispetto ma non condivido persone che ritengono che le mie foto siano volgari. Poseresti mai per un calendario senza veli? Perché no! Mai dire mai anche se per ora non ci penso proprio. Di proposte ne ho avuto parecchie ma per il momento non ho accettato, ma non perché io abbia timore o vergogna di mettermi a nudo, masemplicemente perché ritengo che ogni cosa abbia il suo tempo ed il suo prezzo. Ti spaventa metterti a nudo psicologicamente e caratterialmente davanti a una persona? Dipende; professionalmente parlando in presenza di un fotografo no!Per quanto riguarda la mia intimità altrettanto. Ho mille difetti circa il carattere ed anche fisici ma sono abbastanza sicura di me stessa;forse è quest’ultima sfaccettatura della mia persona che mi disinibisce e che mi aiuta parecchio. Caratterialmente come ti vedi? Mi reputo una ragazza dolce, sensibile e umile in contrapposizione a quanto possa apparire; inoltre sono una ragazza molto dinamica, estroversa e solare. Mi piace mettermi alla prova e sono sempre alla ricerca di nuove emozioni e nuove esperienze. Odio la monotonia e le persone noiose e negative. Mi piace circondarmi di persone positive. Tutti abbiamo i nostri problemi chi più e chi meno ma è il come li si affronta che fa la notevole differenza. Prendo la vita con molta sportività! Il tuo miglior pregio? Fisicamente i miei occhimentre caratterialmente la mia solarità.
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MARTINA SABATO
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BM MODA
by Veronica Monti
FASHION AUTUMN Ciao a tutti i lettori di Best Magazine, questo mese parleremo delle principali tendenze e dei colori più in voga che la Dea moda ci ripropone nella presente stagione autunnale. In particolare affronteremo un tema abbastanza discusso su accessori ed abiti molto particolari più trendy negli ultimi tempi: stiamo parlando di cappelli, pantaloni e jeans, t-shirt e maxi maglie, di tessuti in pelle e pelliccia, di borse ed infine, ma non per minore importanza, di scarpe ed accessori. Possiamo notare come la moda di questo autunno riporti ad una eleganza vintage tipica degli anni ’70, quasi come se avessimo fatto un viaggio indietro nel tempo. Partiamo dal cappello, che come ieri anche oggi, è considerato e sarà, per tutto l’autunno inverno 2015, un must tra gli accessori più glamour da indossare. Molti di voi penseranno: “Ma non posso indossarlo, è un cappello troppo particolare per metterlo per uscire di casa!”. Ebbene sì, solo i più coraggiosi e coloro che hanno personalità da vendere possono permettersi di usufruire di un accessorio così particolare che sicuramente non li farà passare inosservati. Questi cappelli hanno svariate forme e colori: pensiamo al cappello a tesa larga con la falda morbida in feltro, in lana o in velluto; oppure alla bombetta o al classico basco alla francese, che torna di moda nella sua eleganza, soprattutto per la donna che desidera avere quel tocco chic in più. Questi tipi di cappelli sono diventati così gettonati proprio per via della duplice funzionalità: proteggono dal freddo e dall’acqua, ma soprattutto danno quel tocco in più al look grazie alle molteplici forme nelle quali sono stati realizzati (grandi, piccoli, larghi, semplici o ricchi di applicazioni e strass, di mille colori e con mille fasce colorate o fantasie che riprendono i temi caldi dell’autunno e delle stagioni più fredde). C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Insomma basta cercare il cappello che nel colore e nella forma vi piace ed affascina di più ed ecco che il vostro look sarà perfetto.
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Ma riguardo ai colori questa stagione, più che mai, ci mostra vivacità e grinta con i toni caldi dell’autunno come il bordeaux, il color vinaccia ed il rosso accesso, il caro nero che è il jolly che ad ogni donna non deve mai mancare nel guardaroba, le tonalità di grigio tramato, argento silver ed il verde acceso, il blu nelle tonalità più scure ma
Moda Autunno E Nuove Tendenze anche più elettriche, fino al caldo giallo senape che oramai è difficile non trovare in ogni shop. Si torna perciò a toni caldi e decisi ed anche, per i grandi stilisti, alle tinte animalier, metalliche e rigate.. Riguardo ai tessuti invece rimangono in voga la pelle e gli inserti in pelle, in particolare per pantaloni, gonne e longette, e soprattutto la pelliccia ecologica per giacche, cappotti e maglioni. I gettonatissimi cappotti lunghi sotto il ginocchio, generalmente in lana o viscosa, in pandant con un cappello, conferiscono un tocco elegance –chic di non poco carattere , rendendo la figura più misteriosa e seducente. Riguardo ai pantaloni possiamo distinguerne due tipi: un tipo più casual e rock relativamente a quei jeans a vita alta strappati, sulla lunghezza o solamente all’altezza delle ginocchia, con effetto sbiadito e fumè, che vanno molto in voga soprattutto accessoriati da una bella cinta borchiata in vita; ed altri tipi che tornano di moda, come il cosiddetto pantalone a zampa, fantastico da abbinare ad una scarpa alta che slancia la figura,o il pantalone a palazzo molto largo fino ai piedi o con lunghezza al ginocchio portato con delle calze a vista e con uno stivaletto o una scarpa bassa. Ritroviamo per questa stagione, come per la scorsa, le maxi maglie e le forme più morbide di abiti lunghi anni ’80, che donano comodità e femminilità allo stesso tempo. Il long si ripresenta soprattutto in tema di cappotti, montoni e mantelli. Ma sono molte le proposte relative anche ai mini dress (velati, di pizzo, fantasia e con strass).
Parliamo poi del cosiddetto man stile o mannish cioè il vestire nello stile da uomo. Gli stilisti si sono sbizzarriti creando, per la donna, camicie che risaltano il punto vita, da abbinare con giacche più classiche ed addirittura con mini cravatte intonate al resto del completo. A questo tipo di outfit possiamo abbinare una classica, chic e glamour scarpa bassa stringata da donna, bicolore o intarsiata di borchie. 19
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Moda Autunno E Nuove Tendenze Per le borse invece, questa moda autunnale resta indirizzata sulla pelle e sulle amatissime frange. Torna in voga la big bag, borsa grande e capiente con doppio manico o tracolla, anche in catena silver. Le pochette perciò perdono il loro primato. Anche per le borse i toni sono i classici caldi dell’autunno come l’ocra, il bordeaux, il blu ed il nero, in tutte le possibili sfumature. Infine, e ribadisco, non per importanza, le amatissime scarpe che si mostrano per questa stagione autunnale più comode grazie al tacco largo. Restano amate le scarpe basse stringate o francesine in pelle lucida, bicolori, a pois, con un carrarmato pronunciato, come anche il classico stivaletto basso comodo ed elegante, anche questo ovviamente con intarsi e particolari aggiuntivi. Per finire, la particolarità in ambito di scarpe diventa lo stivale aderente in pelle o tessuto che abbraccia la gamba anche fino sopra il ginocchio, sempre con tacco largo, per consentire contemporaneamente stabilità ma anche sensualità a chi lo indossa.
Per quanto riguarda gli accessori, risultano molto chic le grandi collane a girocollo impreziosite da pietre colorate o perle, orecchini grandi a dismisura, anelli molto grandi e nelle tonalità dorate, guanti bicolore sui toni del bordeaux e del grigio in velluto, e le maxi sciarpe, stole o mantelle. Quindi cari lettori adesso potete sbizzarrirvi abbinando capi ed accessori che più vi piacciono e mi raccomando rimanete aggiornati sulle novità dei prossimi trend e seguiteci per realizzare gli outfit più cool e glamour del momento.
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Hotel Mioni Royal San Abano - Montegrotto Terme
L’Hotel Mioni Royal San è una struttura completamente rinnovata, impreziosita da arredi di design che donano all'hotel un caratteristico tocco di raffinata eleganza. Il moderno reparto termale, il centro benessere, piscine termali interna ed esterna offrono la possibilità di combinare la cura termale con momenti di vero relax. Il centro termale è convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, ed è possibile usufruirne presentando l' impegnativa compilata dal proprio medico di base il quale dovrà riportare patologia e indicazione del numero di cure prescritte.
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Ogni impegnativa passa fino a 12 fanghi e 12 bagni termali oppure 12 inalazioni e 12 aerosol termali. Include inoltre la visita medica in hotel per poter iniziare il ciclo di cura.
BM EVENTI Il ritorno dei DEEP PURPLE, la leggenda dell’ Hard Rock!
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by Ivan Dragomilov
DEEP PURPLE Live KIOENE ARENA - PD Quando arriviamo a Padova il park della Kioene Arena è esaurito e parcheggiare in quella zona non è facile per chi non conosce bene la città, oltretutto è lunghissima la coda ai botteghini per ritirare i nostri accrediti e questo ritardo ci fa perdere l’esibizione della band di apertura, della Treves Blues band.
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BM EVENTI
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DEEP PURPLE Live KIOENE ARENA - PD Dopo questa piccola ma sopportabile odissea ci ritroviamo finalmente sotto il palco e nell’aria si può percepire il senso trepidante del pubblico composto da veterani del rock ma anche da ragazzi e rockers dell’ultima ora. La leggendaria band inglese capostipite del movimento Hard Rock degli ultimi quarant’anni entra sul palco in maniera fragorosa e tra il tripudio della platea, le note di “Mars, the Bringer of War” di Gustav Holst introducono il primo brano “Après Vous” tratto dal diciannovesimo album in studio “Now What?!” (numero 1 nelle classifiche in Germania, Austria, Repubblica Ceca e Norvegia). Subito ci accorgiamo che il settantenne lead vocals Ian Gillan è in gran forma, è incredibile come si diverta ancora, anche Glover e Paice ci mettono cuore e sudore, mentre stupendo l’affiatamento tra Morse e Airey i “giovincelli” della band! La set list contiene molte canzoni nuove tra le quali “Vincent Price” e, “Hell to pay” e “Uncommon man” ricevono tiepidi consensi, in effetti i fans vorrebbero sentire brani immortali come “Burn”, “Highway star” oppure “Child in time” ma purtroppo queste perle non saranno eseguite durante la performance. In ogni caso il concerto è un successo, molto belli gli assoli di Don Airey, che ha accennato il “Nessun Dorma”, e Steve Morse, uno dei migliori axe man in circolazione (ascoltatevi cosa faceva con i Dixie Dregs), anche Paice e Glover entusiasmano mettendo in campo però un bel pò di mestiere. L’emozione pura e l’apoteosi arriva quando i Purple inanellano di fila gli indimenticabili classici che li hanno resi celebri come “Space Truckin’” e “Smoke On The Water” e poi il bis con “Hush” e “Black Night.
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DEEP PURPLE Vedere un concerto dei DEEP PURPLE è sempre un evento e anche questa volta non hanno deluso le aspettative riconfermando nuovamente l’indiscusso status di leggenda del ROCK!! Un grazie alla organizzazione sempre precisa e puntale della Zed che ci ha accolto con la consueta cordialità e disponibilità. Un plauso allo staff di Musica Follia e Veneto News sempre presente. Vedi la foto gallery completa di RRR CLICCA QUI
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Zed Live
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Best CINEMA
by Federica Galiazzo
CRIMSON PEAK Il ritorno di Guillermo Del Toro Ambientato nei primi anni del ‘900, il film inizia parlando di Edith, una ragazza di 24 anni aspirante scrittrice, alla quale la vita dell’alta società sta sempre più stretta. Ha perso la madre all’età di 10 anni e vive con l’adorato padre, facoltoso proprietario di una casa editrice che la sostiene nel suo intento di emergere come autrice di racconti horror. Essere anticonformista, in un periodo in cui una donna indipendente è vista in malo modo, getta addosso alla ragazza astio e malelingue, e il fatto di essere vittima di allucinazioni causate dai fantasmi, non giova certo alla sua reputazione. L’arrivo di un forestiero affascinante e forse troppo sfacciato, fa affiorare in Edith la speranza di lasciarsi alle spalle quella città ricca di ipocrisia per poter finalmente essere se stessa senza dover pensare ai giudizi altrui. Dopo la morte improvvisa del padre, decide che quell’uomo affascinante può portarla di nuovo a sorridere, e nel giro di poche settimane di frequentazione accetta la sua proposta e diventa la Signora Sharpe. Il trasferimento nella casa sperduta e fatiscente del marito e della cognata la lascia a bocca aperta, ma neanche il buco sul soffitto e il fatto che l’intera struttura sprofonderà presto all’interno della miniera di argilla rossa sulla quale sono costruite le fondamenta, riesce a placare la sua voglia d’amore e normalità.
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CRIMSON PEAK
Edith però sospetta qualcosa, tutto in quella casa le incute timore, a partire dai perenni scricchiolii e dal comportamento ambiguo della cognata. Dopo aver preso coraggio e aver visitato alcune stanze della struttura, dove è stata spesso vittima di incontri e avvertimenti spettrali, fa una scoperta sconcertante che le permette di collegare ogni tetro tassello nella sua mente, fino a capire i terribili segreti celati dietro quelle vecchie mura. Mia Wasikowska accantona il ruolo della dolce e coraggiosa Alice per calarsi nel ruolo di un’altra donna intraprendente, riuscendo a trasmettere tutta l’angoscia della protagonista attraverso sguardi agghiaccianti che lasciano il segno. Per non parlare di Jessica Chastain e Tom Hiddleston, che rispettivamente nel ruolo di cognata psicopatica e di marito premuroso, rendono l’ossessione per il morboso rapporto tra fratello e sorella una situazione inquietante quanto affascinante. Dal regista del Labirinto del Fauno, ci si aspettava qualcosa in più, tanto che, il trailer incute più terrore del film stesso. La marginalità di protagonismo dei fantasmi ha reso la pellicola un romanzo Young Adult. Gli unici momenti di paura avvengono grazie all’apparizione improvvisa degli spettri, ma la sfumatura gotica e i risvolti raccappriccianti reggono una trama dotata di costanti risvolti che permettono di seguire la storia fino a sentirsi parte del racconto. 31
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Claudio Bondatti
Ph: Massimo Brugè Hair Stylist: Grazia Pagura Make up Artist: Marco Menichini Personal Stylist-Costumista: Giovanni Paris Accessori : Gioielleria Franco Frioni Ferentino (Fr)
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Claudio Bondatti Ph: Massimo Brugè Hair Stylist: Grazia Pagura Make up Artist: Marco Menichini Personal Stylist-Costumista: Giovanni Paris
Claudio, modello, fotomodello e attore. Quale delle tre mansioni credi sia più consona alla tua persona? Sicuramente l’attore. La strada che sto percorrendo, ormai da qualche anno, dopo i primi passi sulle passerelle, è proprio quella della recitazione. Una passione che sento dentro da quando ho iniziato a partecipare a rappresentazioni storiche e medievali, nella mia città, Ferentino.
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Ho interpretato il ruolo di Cristo. Un’emozione grande che mi ha dato la spinta giusta per entrare nel mondo della fiction e del Cinema. Un mondo che amo e che mi sta dando tante soddisfazioni. Ovviamente restando sempre con i piedi a terra; del resto è importante rimanere sempre se stessi e non lasciarsi prendere dall’euforia». 34
BM Intervista Possiedi una voce molto calda e sensuale… Non hai mai pensato di fare il doppiatore? Io parto dal presupposto che nella vita non bisogna mai dar nulla per scontato, ergo tutto può succedere. L’importante è crederci e andare fino in fondo se si vuole raggiungere un obiettivo. Fare il doppiatore? Potrebbe essere un mondo da scoprire. Mai dire mai! Molte tue ammiratrici ti giudicano un uomo affascinante. Qual è la tua idea di fascino? ll fascino è per me qualcosa di semplice ma prezioso. Il fascino di una persona può derivare da uno sguardo particolare, da occhi profondi che riescono a trasmettere emozioni, da uno stile singolare, dal carisma o da un sorriso che spesso vale più di mille parole. Ma il fascino deve andare per forza a braccetto con la bellezza? Assolutamente no. La bellezza conta molto, ovviamente, ma se non si ha fascino non si ha nulla! Quale è la tua idea di bellezza? La bellezza per me è soprattutto quella dell’anima. Quella che le persone custodiscono dentro. Un sorriso da donare alle persone che ci circondano e che attraversano un bel momento. Il sorriso è un’arma per rendere una persona felice. E solo con umiltà, sensibilità e senso di responsabilità si può essere migliori e diventare belli anche dentro. Sulla bellezza esteriore che posso dire? Diciamo che preferisco le donne acqua e sapone, eleganti, frizzanti, solari e determinate. E infine, prima di salutarci, ci riveli che cosa è per te è la recitazione? Hai presente quando a un bambino si mostra per la prima volta un puzzle? Il piccolo non comprende ancora cosa debba fare, ma è attratto, inizia a prendere in mano quei pezzi di cartone, che una volta messi tutti insieme, grazie all’impegno, alla determinazione, senza mai arrendersi davanti alle difficoltà di incastrare quelli giusti, prova una grande emozione. Comprende che non bisogna mai arrendersi, perché pezzo dopo pezzo qualcosa di importante si costruisce sempre. Ecco, per me la recitazione è stato questo: un mondo pieno di belle scoperte, impegno, determinazione, che giorno dopo giorno mi rende un uomo migliore e mi fa comprendere che nella vita non bisogna mai perdersi d’animo e sorridere sempre.
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La nuova Miss Stella del Mare è..
Si è conclusa la terza edizione di Miss Stella del Mare a bordo dell’ammiraglia MSC Fantasia che ha lasciato le coste del Porto di Napoli Lunedì 2 novembre. Le 54 partecipanti selezionate in tutta Italia da agenti regionali e provinciali hanno incantato il pubblico presente nel teatro della nave con un fashion show all’insegna della moda, della bellezza e della sensibilità. Il filo conduttore dello show, presentato egregiamente da Gigi Garretta ed Elena Galliano, è stato infatti il tema della violenza sulle donne. La serata conclusiva ha coronato un’intensa settimana formativa di Accademia tenuta da alcuni grandi nomi dello spettacolo, del giornalismo e della moda. Giulia Romano, 18 anni di Alessandria si è aggiudicata i favori unanimi della giuria e la fascia di Miss Stella del Mare 2015. Per la stupenda piemontese, oltre al privilegio di essere testimonial del concorso per il prossimo anno, anche una crociera su MSC Fantasia, una parure di perle firmata Mary Gold, un set di prodotti della linea Plants and Nature e soprattutto un contratto annuale con l’agenzia 5 Stars proprietaria del marchio Miss Stella del Mare. Al secondo posto si è classificata Anna Bardi 18 anni proveniente dal Veneto, terzo posto invece per la diciannovenne campana Carmen Rimauro. Il quarto posto è stato conquistato dall’ucraina Sofia Baranovska di 24 anni, residente in Puglia e infine si è classificata quinta Serena Collimato,17 anni dal Piemonte. L’ambita fascia Teenager, rappresentativa dell’intenso lavoro d’Accademia che ha contribuito alla crescita e alla formazione delle ragazze, è stata meritata dalla sedicenne siciliana Martina Rao.
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Miss Stella del Mare 2015
Le altre fasce (sponsor e attitudinali) consegnate: Fascia Sorriso per Bruna Vaccaro. Fasce Talent per Vittoria Bricarello, Alessia Fornasier, Mirana Attura e Carol Enrico. Fascia Accademia per Martina Seminara ed Eleonora Rapone. Fascia Cinema per Jessica Geova. Lo spettacolo finale ha avuto luogo tra i 1.800 posti a sedere del teatro L’Avanguardia della nave. Ad aprire la serata ci ha pensato Annalisa Minetti che, con un bellissimo tributo a Pietro Mennea, ha voluto riportare un parallelismo tra il raggiungimento di importanti risultati nello sport ed il superamento delle grandi difficoltà della vita. Si ringraziano inoltre i partner regionali e provinciali che hanno selezionato le ragazze per la finale grazie alle tante tappe realizzate durante l’anno. In particolare Adriano Gè, Claudio Grumo, Mariella Ausano, Giuseppe Mirò, Francesca Mastromartino, Anna Tinelli, Antonella Marcon, Nico Maiorino e Marie Jordon. La settimana finale si è conclusa con l’immancabile rito del taglio della torta in un clima di grande soddisfazione generale che lascia prevedere, visti i risultati, un’ulteriore crescita del concorso per la prossima quarta edizione. Tutta la tappa è stata seguita da Best Magazine e trovate tutto cliccando qui:
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by Chiara Rose
…E LUCE FU!
ph Antonello Ariele Martone L’essere umano è da sempre un cercatore di luce. Fin dai tempi antichi la necessità di sicurezza e di calore sono state due molle che hanno spinto la creatività umana ad attuare alcune fra le più grandi invenzioni che la storia abbia mai visto. Oggi chi vuole scegliere degli accessori di design con cui arredare ed illuminare i propri spazi trova un’offerta vastissima sia di costo che di provenienza. Ed ecco comparire lampade in stile etnico, moderno, orientale, country, a tutti i prezzi e da tutte le parti del mondo. Ma vi siete mai chiesti quali sono i loro antenati? Quali sono i benefici che possono apportare alla nostra vita? La curiosità di scoprirli ci ha fatto andare a cercare nel passato con la voglia di rendere a loro per un attimo la riconoscenza che meritano. Da quando si bruciavano i rami secchi nelle caverne, all’invenzione della torcia, a quella della lucerna attribuita agli Egizi, alla candela di origine celtica, alle lanterne, l’illuminazione ne ha fatta di strada, fino ai successivi miglioramenti di lampade e lanterne e all’utilizzo del gas di carbon fossile. Esso fu la vera svolta però era altamente infiammabile e la prima casa illuminata a gas fu quella dell’ingegnere scozzese William Murdoch nel 1792. Da qui in poi –passando per la combustione del gas derivato dal legno del buon Filippo Lebon- l’illuminazione a gas ebbe un’escalation arrivando da lì a pochi decenni a diffondersi praticamente ovunque nelle fabbriche e nelle strade delle città. Per quanto riguarda le lampade portatili, esse continuarono a bruciare olio per un bel po’ finchè non si arrivò al kerosene. E finchè non arrivò Thomas Edison. Per accendere l’interruttore della vostra fantasia vi regaliamo qualche scatto rubato in alcune fiere che abbiamo visitato, immagini di un accessorio che unisce necessità e bellezza in una quantità innumerevole di forme, di un dettaglio a cui non possiamo rinunciare per regalare alle nostre stanze un gesto d’amore, per sentirci coccolati e per cambiare umore, dando un’altra luce alla nostra vita tramite quella che sceglieremo per i nostri spazi. Immaginate –ad esempio- di creare un cielo stellato perenne che veglierà sulle notti dei vostri figli. Bello no? Anche il significato di alcune lampade nelle diverse culture e nei diversi secoli è curioso. Un esempio? Le lanterne volanti. Sono nate nel III secolo a.C. in Cina con scopi di segnalazione militare, successivamente ad esse è stata collegata la credenza che il loro elevarsi nel cielo avrebbe liberato dai guai, simboleggiando la fiamma della conoscenza e la luce della guida. Oggi sono usate anche in occidente specie durante alcune feste per accompagnare verso il cielo i nostri desideri con colori diversi a seconda della sfera della nostra vita a cui essi si riferiscono. Per citarne solo alcune, quella rossa simboleggia la passione, la gioia e la fortuna, la viola rappresenta l’indipendenza, la creatività, il mistero e la magia e liberare verso il cielo una lampada volante di questo colore è di buon auspicio per un miglioramento nella carriera lavorativa.
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DESIGN ph Denis J Axl
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Il bianco invece simboleggia la purezza, la forza e la giustizia. Questo è il colore più diffuso e il suo scopo è rendere propizio il passaggio verso qualcosa di nuovo. Oggi alcune lampade sono arrivate nella nostra cultura apportando anche un valore aggiunto di benessere psico-fisico. Un esempio sono le Lampade di Sale Rosa Himalayano che aiutano la concentrazione e in più alleviano il fastidio di sinusiti, asma ed allergie. Oltre ad essere un complemento d’arredo molto bello e particolare nella sua semplicità, regolano l’umidità della nostra casa e aiutano a migliorare il nostro umore perché liberano ioni negativi che contrastano la sovrabbondanza di anidride carbonica e di onde elettromagnetiche ed emettono ioni positivi, causa di spossatezza e, in alcuni casi, di stati depressivi. Un’altra cosa da non sottovalutare è la cromoterapia che i colori stessi delle nostre lampade possono aiutarci a realizzare. Si è visto –per citarne una- che il colore arancione ha proprietà benefiche sulle capacità fisiche e mentali, inducendo serenità, ottimismo e migliorando la sinergia fra corpo e mente. Abbiamo capito dunque che l’illuminazione non è una cosa da poco e che con la luce di casa non si scherza. Perfino filosofie oggi molto seguite come il Feng Shui danno un’importanza enorme all’illuminazione delle varie stanze come elemento fondamentale per creare un ambiente domestico che ci regali benessere.
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DESIGN ph Denis J Axl
Potrete trovare nel web tutti i consigli che cercate in questo senso, sia dal punto di vista dello stile che da quello di ricreare una luce domestica che emani energie positive ed equilibrio a 360째.
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BM Intervista Da cosa nasce l’idea di scrivere un libro? Il tuo è un sogno realizzato o un progetto nato “per caso”?
Non so da dove vengono le mie storie, nè dove vanno, in quale ventricolo del cuore o organo vitale si insidiano. Ma una buona scrittura è frutto di ricerca e tanto lavoro. Non credo si Scriva per caso o per noia. Il metodo ovviamente non spoglia del lato romantico la creazione, però è necessario mettersi in discussione, i fogli di un libro arrivano ai lettori. Scrivere è come navigare un fiume senza cartina. Puoi conoscere la destinazione, ma non il percorso da affrontare. Quindi è arduo descrivere la genesi, lo sviluppo e il compimento di uno scritto. Attraversare quel “fiume” spesso significa avanzare galleggiando sulla somma di tante gocce. La narrazione è un’arte coalescente, come olio e acqua non si mescolano, così alcuni messaggi sono superficiali, altri più profondi. Sta poi al lettore decidere se scendere negli abissi per trovare tesori nascosti o accontentarsi di ammirare la superficie dell’acqua. Per il resto continuo a sognare...
La Divina Commedia dantesca è senza dubbio un testo ricco e profondo, ma generalmente poco apprezzato (a torto) dagli studenti che ne fanno conoscenza sui banchi. Cosa ti ha portato a ispirarti a un testo così ricercato? Credo quasi tutte le grandi opere letterarie vengano apprezzate a pieno se rilette con la dovuta maturità (con questo non voglio dire che sia sbagliato trattarle nei licei). L’idea di legare i racconti alla Commedia è però venuta a posteriori, dopo aver terminato la prima stesura del libro. I motivi sono svariati, anzitutto questo libro può essere considerato un viaggio, come il viaggio che compie Dante, in secondo luogo i racconti erano nove come i gironi dell’inferno. I personaggi hanno poi delle affinità con i dannati dei gironi... Oltretutto mi interessava il poeta fiorentino per via del suo esoterismo, per la numerologia e l’uso di simboli.
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Simone Pozzati E infine mi piace ricordare che Dante nella Commedia cita Arnoldo Daniello altra figura enigmatica. Il trovatore francese è noto per l’uso del suo verso palindromo (frase o parola leggibile da sinistra verso destra oppure al contrario). Infatti il mio libro si apre con una terzina tratta dal canto XXVI del purgatorio che parla di lui: “Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan; consiros vei la passada folor, e vei jausen lo joi qu’esper, denan”. Io sono Arnaud, che piango e vado cantando; pensoso vedo la passata follia, e vedo giocondo il gaudio che spero, dinanzi.
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BM Intervista Inconscio e follia, due temi non facili da affrontare: come ti sei preparato a parlarne e scriverne seppur in una forma di racconto? Ho condotto numerose ricerche a livello lingustico e storico, confesso ancora oggi, continuo a scoprire cose nuove a riguardo, l’universo della psiche è pressochè infinito.
Toglimi una curiosità: da che cosa nasce il titolo della tua opera? Viviamo nell’epoca dell’incertezza: crisi di lavoro, di valori e d’identità. Difficoltà nel realizzarsi, seri problemi nel rapportarsi con gli altri, spesso fatica ad accettarsi ma anche problemi ad essere accettati. La cronaca dei giornali ci bombarda di notizie dalle tinte nere, nell’aria c’è tensione, una sorta di sproporzione tra l’essere e l’apparire. I social network ne sono spesso il teatro. Specchio di un arrivismo all’ordine del giorno. Tutto ciò è asfissiante. Ogni parola può perdere di significato, ogni dettaglio è ostentato se non accompagnato da fatti. Labbra Blu non è stato un titolo a caso, visto che rimanda alla cianosi ( mancanza di ossigeno), ma anche al mercurio, alla morte, è quindi un simbolo di rinascita, di metamorfosi, la morte del verbo in favore dell’azione. Facta non verba. Le parole mutano di senso, i simboli, i numeri e le note no, sono universali. Blue Lips (Labbra blu in italiano) è il racconto che dà titolo all’opera; la storia di Peter Blue una rockstar in disgregazione che cerca di sfuggire al richiamo delle droghe. Il blu è il colore che si sposa con l’idea di celeste e di paradiso ma è anche tinta del mercurio. Blue lips to kiss God - Labbra Blu per baciare Dio scrive il protagonista nei versi di una sua canzone; ma le labbra rimandano anche all’organo sessuale femminile infatti la droga viene definita come una prostituta a gambe divaricate e non a caso nel racconto in una visione del protagonista, c’è un cavallo che corre sulla spiaggia deserta, simbolo alchemico della morte della libido. L’utilizzo da parte del protagonista dell’eroina, droga che rallenta i battiti del cuore che è ben conosciuta e accostata per gli effetti che provoca, alle sensazioni di piacere sessuale che genera. La droga, si sostituisce al piacere sessuale. Studi scientifici sembrano dirci che il blu sia un colore che rallenta i battiti del cuore. Ma in inglese Blue ha anche il significato di tristezza-depressione. Ma l’eroina rimanda anche agli eroi (heroi) immersi nel loro viaggio iniziatico che devono affrontare l’oscurità e una vita al sapore di vetriolo. Dove il vetriolo è una “pietra blu” meglio conosciuta dagli alchimisti con l’acronimo di V.I.T.R.I.O.L.U.M. Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem Veram Medicinam, che significa “Visita l’interno della terra, e rettificando troverai la pietra nascosta che è la vera medicina”. Siamo invitati a discendere negli inferi, nell’inconscio. La terra è il simbolo dell’uomo fisico. L’uomo deve prendere coscienza del suo mondo interiore, di chi è, cosa sta facendo, quali sono le sue motivazioni. Vi svelo una cosa che non ho mai detto prima... La parola Blue, ha una derivazione da blavus e significa sbiadito - divenire smorto la sua corrispondente in italiano per indicare il colore è Ciano. E il termine viene dalla leggenda della dea Flora che trovò il suo amato di nome Cyanus morto in un campo di fiori blu (fiordalisi) Fleur de lis che è il giglio di Francia nonchè quello di Firenze. Questo fiore è quindi anche un il giglio d’acqua, o loto blu. Qualcuno dice sia il fiore del demonio.
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Simone Pozzati ph Daniele Pozzati
Io l'ho visto anche sul capo di antiche divinità come Ammone (Amon significa occulto), ma l'occulto è ciò che è nascosto. Questo solo per generare un po' di curiosità. Ironia della sorte effetti del loto blu sono sia narcotici ed euforici, diventando un lieve allucinogeno a dosi più elevate. Si dice che il fiore migliori anche la sessualità e l'eccitazione. Lo stemma del giglio è correntemente rappresentato in forma stilizzata, giallo su fondo azzurro: d'azzurro seminato di gigli d'oro o d'azzurro a tre gigli d'oro per la versione moderna. Ma il colore oro rimanda alla bocca, quindi alle labbra, il blu è sullo sfondo... E il francese è la lingua usata per la cabala fonetica nella sua stretta e doppia parentela con la lingua greco-latina. L' Alchimia può anche essere definita la scienza dei folli.
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Simone Pozzati Nel tuo libro ci sono numerosi rimandi alla numerologia. Da dove è scaturita? Solo un caso credo, o forse no. Però i racconti sono nove. Nove numero dell'eterno ritorno.il 9 è un numero che si riproduce continuamente, in ogni moltiplicazione, e simboleggia pertanto la materia che si scompone e si ricompone continuamente. Il terzo racconto è quello che rimanda al divino e il tre è appunto numero della divinità. Le pagine del libro sono novantasei - 9 e 6 numeri graficamente opposti 9 meno 6 = 3. Inoltre l'ultimo racconto si regge su un gioco di opposti. La tua passione per questa particolare branca della matematica? La matematica è uno strumento per comprendere la natura delle cose, certe strutture hanno delle sequenze matematiche e sono ugualmente presenti nei fiori, nelle conchiglie, nelle corna di un animale ecc... Inoltre la matematica si accosta al senso profondo di Labbra Blu perchè i numeri a differenza delle parole (polisemiche) non mutano di significato, sono come le note o i simboli. Quindi supportano l'idea della "morte della parola" alla scoperta di un linguaggio universale che unisca tutti! Come trascorri il tuo tempo libero? Hai delle passioni, degli hobby particolari? Il mio tempo libero lo trascorro lavorando perchè faccio due mestieri che amo e da cui non si smette mai di imparare. Cerco di nutrirmi di tutto: arte, cinema, teatro, letteratura, chiacchiere di strada e musica. Amo le lunghe passeggiate in mezzo la natura, ma anche quando cammino osservo e quindi sto lavorando! Ultimamente tendo a considerare la vita come un viaggio e quindi "errare" assume significato bivalente camminare e sbagliare, andare per tentativi... C’è qualcuno che vorresti ringraziare in particolare? In primo luogo vorrei ringraziare Lei per questa intervista. Poi è sempre un piacere ringraziare coloro che mi hanno supportato e sopportato nella realizzazione di questo libro. In particolare l'editore Simone Di Matteo , Ivano Iai che ha curato la prefazione, lo scrittore e poeta Antonio Veneziani per i consigli e Marzia Pomponio editor. E infine i lettori perchè senza di loro la scrittura non sarebbe la stessa cosa.
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MODE NO LIMITS is: Moda, Sfilate Stilisti, Modelle, Business for Fashion, & more...
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Facebook viva la musica, aggiunge le tracce da Spotify e da Apple Il nuovo servizio si chiama Music Stories, è disponibile su dispositivi iOS. FACEBOOK spinge sulla musica: lancia Music Stories, una nuova funzione che consente di condividere tracce musicali da Spotify, Apple Music e iTunes. Un nuovo servizio in collaborazione con queste popolari piattaforme di streaming che ha l’obiettivo di trattenere gli utenti sempre più nel recinto del social network, che proprio ieri è entrato nel club delle aziende più ricche al mondo superando per la prima volta i 300 miliardi di capitalizzazione. Non è la prima incursione della società di Mark Zuckerberg nel mondo della musica: già dal 2011 collabora con Spotify consentendo la condivisione delle canzoni sul social network mentre si ascoltano. Nel caso di Music Stories le tracce di trenta secondi una volta condivise si potranno ascoltare direttamente su Facebook senza il rimando ad una piattaforma esterna. Compariranno nel flusso di notizie come i post, le foto e i video dei nostri amici. E non c’è bisogno di aver installato sul nostro smartphone la app di Spotify e Apple Music o essere abbonati.
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TAG Heuer Connected, smartwatch Android Wear con Intel inside (video) TAG Heuer, Google e Intel hanno collaborato da inizio anno ad un orologio svizzero intelligente, che hanno presentato ufficialmente il 9 novembre. La grande domanda che ci siamo posti in questi mesi è se questo trio riuscirà a collaborare e infine produrre un orologio abbastanza intelligente da battere la concorrenza di Apple Watch. La risposta potrebbe essere affermativa. Lo smartwatch prima di essere presentato è stato ufficializzato in una conferenza stampa organizzata in occasione del Baselworld 2015, il Salone Mondiale dell'Orologeria e della Gioielleria, occasione in cui Jean-Claude Biver, presidente della divisione orologio di LVMH Group e CEO di TAG Heuer, ha detto che “l'orologeria svizzera e la Silicon Valley sono un connubio di innovazione tecnologica". Sarà interessante scoprire come risponderanno i consumatori a questa collaborazione tra TAG Heuer, Google e Intel. Il prezzo è elevato mail prodotto è interessante. Ad oggi, gli orologi intelligenti come categoria di prodotto non hanno avuto molto successo, in particolare perchè non è chiaro il motivo per cui sono necessari quando serve che siano collegati ad uno smartphone per funzionare, ma anche perchè i produttori di smartwatch non hanno alcun senso della moda.
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Esperanza Spalding
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by Ivan Dragomilov
Emily’s D+Evolution Tour 2015
In questo martedì di Novembre con una nebbia che si può affettare con il coltello, arriviamo a Padova inconsapevoli del fatto che da lì a poco avremmo assistito ad un concerto straordinario! Ebbene dopo 10 minuti dall’inizio della performance di Esperanza Spalding con il brano “Good Lava” abbiamo cominciato a capire che questo sarebbe stato uno dei concerti più esaltanti dell’anno! La minuta singer e bassista di Portland, pluri premiata con ben tre Grammy awards è una forza della natura e il paragone è quanto mai azzeccato perchè dovreste vederla quando abbandona i freni inibitori e si lascia trasportare dal ritmo, dall’energia, dalla passionalità. Il pubblico che ha riempito il Gran Teatro Geox è perplesso, stupito, ammaliato dal concept del “Emily’s D+Evolution” e alla fine si lascia contagiare dagli intrecci vocali, sublimi e poetici e dalle evoluzioni sismiche di basso/batteria/chitarra che il sismografo di Padova deve aver per forza registrato! Esperanza con i lunghi capelli annodati in dreadlock ed un paio di occhiali da vista color rosso pastello è un talento speciale, lo si percepisce fin dalle prime note, incanta con una voce limpida e suadente, suona il basso senza compromessi, senza artefici, si cimenta con il pianoforte e ipnotizza penetrando nel cervello senza lasciare scampo! Spalleggiata da una band eccellente, con Matthew Stevens alla chitarra, Justin Tyson alla batteria, il polistrumentista Corey King (sintetizzatore e voce) e Nadia Washington (voce e chitarra semiacustica), Esperanza è “colpevole” di un sound innovativo che mescola jazz, soul e psichofusion, si possono percepire gli echi distanti di Prince, Diana Ross, Bjork e Kate Bush e brani come “One” e “Judas” ne sono un manifesto esplicito.
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Esperanza Spalding
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Emily’s D+Evolution Tour 2015 L’apice della performance, che ci presenta in anteprima brani che faranno parte dell’album che uscirà nel 2016, è raggiunto con il brano “Funk the Fear”, pieno di funk rock moderno e un intermezzo di improvvisazione stimolante e creativo! E ancora l’atmosfera di “Unconditional Love” che brilla come una gemma preziosa intagliata magicamente, arricchita da melodie che oscillano tra disillusione e sogno mentre la Spalding assume le sembianze di una dea. L’incanto di “Noble Noles” e “Farewell Dolly” rimane fissato, cerebrale, piacevole e quando finisce il concerto, il sapore è forte, memorabile e indelebile...siamo ancora estasiati!
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Best Magazine in collaborazione con la manager dei vip Manila Gorio regala ogni mese una pagina del Calendario 2015 contro la violenza sulle donne!
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BM Tendenze
by Melissa Galliazzo
Gadget da telefilm addicted!
In questo numero non vi parlerò di una serie tv ma dei gadget must have che ogni fan dei telefilm dovrebbe avere! Vediamo insieme quali sono i più gettonati e i più originali!
- Non vi siete ancora rassegnati al finale di stagione di Braking Bad? Non pensateci e fatevi un bagno..naturalmente con i sali Bathing Bad!
- Amanti degli zombie..a me! Avete perso la testa per la tostissima Michonne e per la sua katana in The Walking Dead? Beh..cosa aspettate? E’ in vendita!
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BM Tendenze I più teneri e gettonati sono senza dubbio i Funko Pop, carinissime action figures caratterizzate da una testa grande! Ce ne sono a centinaia.. dovete solo scegliere i vostri personaggi preferiti!
Donzelle, avete paura di essere soggiogate da qualche bel vampiro? La soluzione è indossare la collana con verbena di Elena Gilbert!
Non riuscite a smettere di pensare a Sheldon Cooper e ai super secchioni di The Big Bang Theory neanche durante la pausa pranzo? L’idea per voi è il lunch box targato Bazinga!
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MUSICA FOLLIA
by Ivan Dragomilov
La chitarra spietata di Daniele Bat Maraspin E’ notte fonda ph Stefano Benettiquando mi ascolto in anteprima il debutto discografico del guitar virtuoso Daniele “Bat” Maraspin, L’EP si intitola “A Bat’s project” con un sound fortemente influenzato da gruppi metal come gli Animals As Leaders, Messhuggah, Sikth, Periphery, Jason Becker, Nevermore, Jeff Loomis, Korn, ma anche da altre band o musicisti completamente diversi come Steve Vai, Muse, Foo Fighters... Un sound moderno, quasi sperimentale, arrembante e con architetture accattivanti, questo cocktail micidiale, nel buio, allevia la stanchezza di una giornata in parte noiosa ed in parte avventurosa, tre brani che fanno intuire un seguito discografico che vedrà la luce nel 2016. Daniele è un artista che sa contaminare le proprie espressioni musicali con un’irrequietezza matura ed intensa, lasciatevi avvolgere dalla sua chitarra.
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Gli Armonight e il Rock’n’Roll I rockers italiani Armonight ritornano sul mercato con un eccellente album pregno di eccellente Hard Rock sound influenzato dai seminali anni 70’s e 80’s, un songwriting maturo e più mainstream arricchito da testi per nulla stereotipati. Le favole oscure e sinistre che la band ha raccontato nella precedente incarnazione gothic ora sono completamente scomparse e il Rock trascinante, energetico e genuino ha preso il sopravvento! La voce di Sy è scintillante e conturbante e la band è libera di gettarsi nella mischia polverosa del Rock e a colpi di gomito siamo certi che riusciranno ad imporsi! La band sarà in tour in Inghilterra a Dicembre e che il Rock sia con tutti voi!
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MUSICA FOLLIA DANIELE BAT MARASPIN ph Stefano Benetti
ph Stefano Benetti
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In questo numero non vi parlerò di una serie tv ma dei 62 telefilm dovrebbe avere!
AMICI DEI BAMBINI Il diritto di essere figlio AI.BI. è un'organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie. Dal 1986 Ai.Bi. lotta ogni giorno al fianco dei milioni di bambini relegati negli orfanotrofi di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono. La missione dell'associazione è tentare di dare ad ogni bambino abbandonato una famiglia, per garantire il suo diritto di essere figlio. L’abbandono minorile è la quarta emergenza umanitaria del XXI secolo: di fame si muore e si vede di malattia si muore e si vede in guerra si muore e si vede Di abbandono si muore dentro e non si vede.
Amici dei Bambini lotta ogni giorno per combattere l’emergenza abbandono. link: DONA ORA!! Contatti web: http://www.aibi.it/ Contatti: Ai.Bi. Amici dei Bambini Via Marignano 18 - 20098 Mezzano di San Giuliano Milanese (Milano)
EMERGENZA SIRIA Fai la tua donazione: SOSTIENI! gadgets must have che ogni fan dei
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TRIESTE ph Denis J Axl
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BEST TURISMO
by Chiara Rose
UN CAPOLAVORO SCRITTO DAL MARE, DAL VENTO E DALLA STORIA dal suo rifugio per scagliarsi su qualunque cosa incontri lungo la sua strada. Un’altra storia invece narra di una dolce ninfa dei boschi che soleva col suo soffio regalare refrigerio agli abitanti delle zone circostanti. Un giorno, però, dei malvagi uccisero il dio tanto amato dalla ninfa che, sconvolta dal dolore, si trasformò in un vento gelido, diventando implacabile nemica degli uomini.
Soffia la Bora in questa città di confine che si affaccia sul mare Adriatico, Trieste è anello di congiunzione tra due Stati e fra due popoli, contesa per anni ed ora grande capoluogo, in cui l’intrecciarsi di culture crea l’unicità che lo contraddistingue. Se vogliamo regalarvi un racconto, quale strada migliore che quella di inseguire le leggende che qui abitano e si tramandano nelle memorie e le parole degli abitanti, la prima delle quali riguarda proprio il vento freddo che imperversa fra le vie e che turba il mare?
Perfino l’origine della città stessa di Trieste trova il suo posto nella mitologia ed anche nel mito della fondazione è intrinsecamente Si dice che una strega abiti nelle caverne del legata al suo vento. Carso e che, specie durante l’inverno, esca
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TRIESTE Sembra, infatti, che l’antico nome di Tergeste derivi da Tergesteo, l’umano eroe Argonauta di cui si era follemente innamorata Bora, figlia prediletta di Eolo, il quale accecato di rabbia uccise il ragazzo. La leggenda vuole che lei sia ancora lì… Collegare le nostre radici ad una storia d’amore fa bene al cuore. Ciò che è certo però è che Trieste ha origini molto antiche e che, purtroppo, ben poco è arrivato fino a noi di questi inizi lontani. Abbiamo solo resti degli antichi castellieri, piccoli insediamenti del II millennio a.C. arroccati sulle alture. Visse, come tanti, la dominazione romana e le invasioni barbariche, successivamente un fecondo e lungo rapporto con la dinastia asburgica che le regalò un prosperare economico, commerciale, artistico e culturale. Divenne Porto Franco e città cosmopolita e ciò si nota ancora oggi nei cognomi degli abitanti, nei luoghi di culto e nel dialetto. Durante il periodo delle due Guerre la città pagò un prezzo molto alto con numerose tristi vicende e dal 1954 venne definitivamente restituita all’Italia. Ed ecco in breve qual è stato il telaio che ha tessuto la trama ed i colori della Bellezza che tanto amiamo ricercare nei nostri viaggi. Numerose penne hanno scritto pagine con diversi stili i quali si affiancano l’uno all’altro senza stonare… neo-gotico, rinascimentale, stile russo e
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BEST TURISMO pompeiano, neoclassico, finto medioevale e molto altro ancora, ed è proprio questo mix che regala a Trieste la sua unicità. Di luoghi da visitare con lo stupore negli occhi ed il naso all’insù ne offre tanti. Per non appesantire il nostro racconto ne nomineremo solo alcuni, che in particolare ci hanno colpiti per la storia che rieccheggia fra i mattoni delle loro mura, fra le pietre, gli alberi e gli spazi delle loro stanze. Sembra che le tristi storie d’amore siano una nota ricorrente nella vita di Trieste. Come il mito della sua fondazione, anche il Castello di Miramare è intrecciato con il tragico destino di due amanti consorti, l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo e la sua giovane sposa. Egli aveva fatto costruire la dimora come nido del loro amore, contornata da un parco stupendo, ma il desiderio di fama di Carlotta lo spinse a partire per il Messico e a diventarne imperatore. Lì Massimiliano troverà la morte e lei cadrà in una disperata follia. Da quella volta vi è una sorta di maledizione sul castello: si dice che chiunque vi abiterà perirà di morte violenta, cosa che si è sempre verificata nel corso della storia. Per gli amanti degli antichi manieri, imperdibile è anche il Castello di Duino, che sorge in una posizione mozzafiato, sopra uno sperone di roccia a strapiombo sul mare. Continua qui:
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TRIESTE
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FIERACAVALLI 2015
LA MANIFESTAZIONE CONFERMA IL SUO PRIMATO INTERNAZIONALE CON NUMERI DA RECORD Si è da poco conclusa la 117esima edizione di Fieracavalli che si è svolta presso il polo fieristico di Verona dal 5 all’8 novembre scorsi. La manifestazione si conferma ancora una volta la più grande rassegna internazionale dedicata al panorama equestre con numeri ancora più importanti dell’edizione 2014, per un totale di 3.000 esemplari di 60 razze e 750 aziende provenienti da 25 nazioni. Il risultato è stato ancora una volta un gran successo di pubblico, con un totale di più di 160.000 visitatori da 80 paesi composto sia da appassionati che da curiosi, grazie anche all’idea geniale di questa edizione di valorizzare maggiormente il binomio sport e turismo e anche ad un programma ricco di spettacoli che hanno intrattenuto il pubblico fino a notte. L’equiturismo è una realtà piuttosto diffusa in Italia con più di 7.000 km di tracciati percorribili e quest’anno –con la collaborazione del Touring Club Italiano- è stata creata la prima guida “Italia a Cavallo”, che propone 21 itinerari in sella, presentata in anteprima proprio nella giornata inaugurale di Fieracavalli 2015. Questa edizione, inoltre, ha visto il debutto del Salone del Turismo Rurale (al Palaexpo) presentando nuove forme di turismo e divertimento green legate alle tipicità territoriali con show cooking, degustazioni e corsi di cucina. Per quanto riguarda lo sport, Veronafiere ha portato nella manifestazione i campioni internazionali della Coppa del Mondo di salto ad ostacoli del circuito FEI e le giovani promesse, allestendo per loro 5 ring di gara con tribune con 5.000 posti a sedere dove assistere alle competizioni. Questa è solo una delle iniziative sportive che hanno dato prestigio a questa edizione, che ha anche riservato molta importanza sia alla filiera allevatoriale che al trade business dedicato al cavallo. Nel padiglione 10 sono stati ospitati ben 355 esemplari delle 7 razze del Libro Genealogico Italiano, confermando il nostro paese come il più ricco di biodiversità a livello europeo. Tre padiglioni hanno riunito i più importanti marchi internazionali di articoli per l’equitazione e attrezzature tecniche ecc confermando Fieracavalli come la più grande vetrina mondiale per il commercio dedicato al mondo del cavallo.
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BM Eventi
by Chiara Rose
La manifestazione non ha trascurato nemmeno di coccolare i più piccoli, allestendo il Villaggio del Bambino con iniziative volte a fargli scoprire il mondo del cavallo, dell’equitazione, della natura e dell’ippoterapia. Il filo conduttore è stato il mondo western con l’aggiunta di spettacoli teatrali ed emozionanti esibizioni di volteggio. Come non notare, poi, la carrozza di Cenerentola che aspettava la sua principessa? Grande rilievo è stato dato al Salone del Cavallo Iberico e Frisone e a quello del Cavallo Arabo –la razza più apprezzata da magnati e illustri personalità dello spettacolo, regnanti e politici di tutto il mondo- con 200 esemplari che si sono esibiti in dimostrazioni di eleganza, morfologia ed abilità, ospitando il Campionato Europeo di Morfologia e il IV Gran Premio Fieracavalli riservato ai purosangue arabi nati ed allevati in Italia. Scintillanti sono state le Notti di Fieracavalli, dalle 20.00 alle 23.00, che hanno visto sfide al ritmo di musica country al Saloon, con un contorno di birre artigianali ed un bellissimo mercatino vintage, oltre a competizioni di salto ad ostacoli nel padiglione 5. A dare ancora più splendore alla kermesse è stato il Gala d’Oro “Ladies”, spettacolo di arte equestre dedicato alle donne, con un’ospite d’eccezione: l’amazzone Sylvie Willms.
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FIERACAVALLI 2015 Si ringraziano Veronafiere e i numerosi attori istituzionali coinvolti nella manifestazione, tra cui il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, l’Associazione italiana allevatori, la Federazione europea sport equestri, la Federazione equestre italiana, la Federazione nazionale italiana turismo equestre e l’Associazione azionale italiana cavallo arabo.
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Bookcrossing? What's that? In un mondo dove bambini e adulti passano giornate incolllati a videogiochi e computer, dove le uniche cose che leggono sono post e commenti spesso volgari e tendenti al bullismo, troviamo finalmente un'iniziativa utile e a dir poco originale. Il Bookcrossing, con quel termine inglese che attira l'attenzione, trova traduzione nella nostra lingua come "libri in movimento" o "gira libri". L'iniziativa consiste nel condividere, nel senso stesso del verbo, ovvero inserire libri in contesti urbani come "piccole librerie" costruite e posizionate in luoghi pubblici. Chiunque può prendere un libro e a sua volta lasciarne uno a disposizone di tutti. Lo scopo principale è espandere la cultura e far circolare la lettura come hobby educativo, che attraverso l'inchiostro stampato sulle pagine insegna ai bambini a crescere e sognare, e agli adulti a credere ancora nella vita. Tutto è partito dall’idea di Todd Bol un disoccupato di Hudson, che nel 2009 nello stato del Wisconsin ha costruito nella sua via, una casetta di legno piena di libri, dedicandola alla madre, ex maestra, deceduta qualche anno prima.
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Bookcrossing? What’s In pochi mesi l'idea di Todd è diventata virale. In giro per il paese infatti, sono iniziate a sorgere altre strutture, che portano l'originalità dell'iniziativa ad altrettanta originalità dei contenitori, come a Berlino, dove le mini librerie sorgono addirittura dentro tronchi d'albero. Questo ha portato Todd e il suo socio Rick Brooks a creare un sistema di catalogazione univoca, per i libri contenuti in ogni Little Free Library in giro per il mondo. Nel 2012 Giovanna Iorio ha portato il progetto a Roma, creando un sito http://littlefreelibraryitaly.blogspot.it/ dove vengono spiegate le regole e i modi per realizzare una di queste biblioteche, permettendo anche agli italiani, popolo famoso per la poca passione letteraria, di promuovere questa splendida idea. Al momento le Little Free Library in giro per il mondo sono oltre 25mila. Ma l'espansione della cultura non si fermerà, speriamo di trovare presto mini librerie anche in giro per i nostri paesini. Materialmente consiste nella pratica di una serie di iniziative collaborative volontarie e completamente gratuite, di cui alcune anche organizzate a livello mondiale, che legano la passione per la lettura e per i libri alla passione per la condivisione delle risorse e dei saperi. L’idea di base è di lasciare libri nell’ambiente naturale compreso quello urbano, o “into the wild”, ovvero dovunque si preferisca, affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altri, che eventualmente possano commentarli e altrettanto eventualmente farli proseguire nel loro viaggio. Il termine deriva da bookcrossing.com, un club gratuito di libri on-line fondato nel 2011/12 per incoraggiare tale pratica, al fine di “rendere il mondo intero una biblioteca”.
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"Modigliani Nu CouchĂŠ l'immaginifico millionario"
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MUSICA D+ innovazione e sviluppo, una forza propulsiva che guarda al futuro Un laboratorio di risorse creative e strategie di ricerca, soluzioni innovative e obbiettivi, per ovviare alle richieste di un mondo, come quello della Musica e Intrattenimento, in costante evoluzione.
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Mode No Limits annuncia ufficialmente la collaborazione con DeFox Records, Booking ANL e Dvlgator Bureau Video Platform, che rilasceranno sul mercato i video clips musicali di due grandi artisti. Mode No Limits curerà il casting per scegliere le modelle che appariranno nei video e proporrà la location dove verranno svolte le riprese. I videos saranno promossi dal prestigioso international press promotion DvlGator Bureau che vanta una piattaforma video tra le più visitate con canali Youtube, Vimeo, Beat100, EuroMusicaTv. Il loro canale Vube ha totalizzato in pochi mesi oltre il milione di visualizzazioni! Per info ed iscrizione CLICCA QUI! *consigliato da BM
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*Alcune pagine promo/pubblicitarie compaiono su "BEST MAGAZINE" in quanto selezionate dalla autorevole redazione di GOLDEN SITE (http://goldensite.nlz.it), associazione che promuove, valorizza e diffonde la cratività e lo stile italiano nel web, al fine di riconoscere coloro che riescono ad esaltare il senso estetico, il design, la creatività, il linguaggio, la promozione artistica, la cultura del nostro paese nella rete internet.
Fornitore di Hosting (stampatore): Issuu, Inc. 261 Hamilton Ave, 2nd floor, Palo Alto, CA 94301 http://issuu.com Curatore della pubblicazione (editore): Associazione Artisti No Limits,via Einaudi 21,36045 Lonigo(Vicenza) Autore della Fanzine digitale (autore): Denis Prandin e Mirco Galliazzo associati Artisti No Limits BMredazione[@]gmail.com Proprietario della fanzine digitale e dei contenuti : Associazione Artisti No Limits,via Einaudi 21,36045 Lonigo(Vicenza) E-mail : artistinolimits[@]nlz.it
- Creative Director : Mirco Galliazzo Denis J Axl - Art Director : Mirco Galliazzo Denis J Axl - Graphic designer : Mirco Galliazzo Denis J Axl - E-Writers : Mirco Galliazzo
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Denis J Axl Mellistrange Chiara Rose Federica Galiazzo Ciano - Bloggers & non Blogger : Mirco Galliazzo Denis J Axl Mellistrange, Karima, Ivan Dragomilov - Arte figurativa : Mirco Galliazzo
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Denis J Axl RRR Remi Stefano Benetti - Supporto : artistinolimits.it dvlgator.it phdenisjaxl.com
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