Raccolta di atti parlamentari dal 1° al 30 novembre 2021

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ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10724 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 596 del 16/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 16/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELLA SALUTE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10724 presentato da NOVELLI Roberto testo di Martedì 16 novembre 2021, seduta n. 596   NOVELLI e BAGNASCO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: sono decine, ogni anno, i membri delle forze dell'ordine che decidono di suicidarsi; dal 2009 al 2014, come riporta la risposta a un'interrogazione parlamentare resa dall'allora sottosegretario di Stato all'interno nell'aula del Senato il 15 settembre del 2016, si sono registrati 254 suicidi tra i componenti dei cinque corpi di Polizia nazionali, così suddivisi: 62 Polizia di Stato, 92 Carabinieri, 45 Guardia di Finanza, 47 Polizia penitenziaria, 8 Corpo Forestale;


i dati ufficiosi relativi al 2019 riportano un totale di 66 eventi suicidari: 17 carabinieri, 18 componenti della Polizia di Stato, 9 dell'Esercito, 11 agenti di Polizia penitenziaria, 6 della Guardia di Finanza, 5 delle Polizie locali; secondo l'Osservatorio suicidi in divisa nel corso del 2019 il numero di suicidi tra chi indossa una divisa sarebbe 69; secondo l'Osservatorio suicidi in divisa nel 2020 i suicidi sarebbero stati invece 51: 6 nella Guardia di finanza, 15 tra i Carabinieri, 9 agenti della Polizia di Stato, 5 della Polizia locale, 7 della Penitenziaria, 3 nella Marina militare, uno nella Capitaneria di porto, uno nell'Aeronautica, uno nell'Esercito e tre guardie giurate; altri dati relativi al 2020 riportano un totale di 46 suicidi; nel 2021, sarebbero già 47 gli eventi suicidari: 5 agenti di Polizia penitenziaria, 4 tra i membri della Polizia di Stato, 6 della Polizia locale, 7 tra quelli della Guardia di Finanza e 3 tra le Forze Armate, e ben 22 tra i Carabinieri, di cui 3 nel solo mese di novembre; come si evince dalla difformità delle cifre, la raccolta dei dati relativi al fenomeno non è semplice. Il citato Osservatorio suicidi in divisa annovera solo quelli frutto di segnalazione, mentre amministrazioni pubbliche come i Ministeri registrano solo quelli avvenuti all'interno di caserme e comandi; i dati comparati, disponibili fino all'anno 2015, sul tasso di suicidi ogni 100 mila abitanti, resi noti dai sindacati dei carabinieri, rappresentano un quadro allarmante. Il tasso di suicidi tra la popolazione generale italiana, ogni 100 mila persone, secondo l'Istat, tra il 2010 e il 2015 ha toccato valori tra il 6,5 e il 7,2. Quello tra i carabinieri, invece, oscillerebbe tra il 9,65 del 2015 e il 26,82 del 2012; anche nella Polizia penitenziaria il dato è allarmante, negli ultimi 5 anni i suicidi non stati trentacinque, oltre cento negli ultimi 20; le ipotesi sull'origine dell'alto numero di suicidi tra gli uomini e le donne in divisa sono varie, dal burnout, allo stress correlato, ma fanno riferimento anche a mancanza di mezzi, strutture inidonee, carichi di lavoro eccessivi, stipendi inadeguati, mobbing. Non risulta però che sia stata condotta da parte delle istituzioni competenti una approfondita indagine sulle motivazioni di tali gesti; è quanto più necessario indagare le cause che portano al numero impressionante di eventi suicidari, impegnando anche risorse pubbliche –: se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti e se intenda fornire dati più precisi sul fenomeno dei suicidi in divisa; quali iniziative il Governo abbia adottato o intenda adottare per approfondire le cause dell'alto tasso di suicidi tra le forze dell'ordine e come intenda cercare di rimuoverle. (4-10724)


ATTO SENATO ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01893/001 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 380 del 17/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: VATTUONE VITO Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 17/11/2021

Stato iter:

17/11/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO RELATORE 17/11/2021 VATTUONE VITO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 17/11/2021 PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/11/2021 ACCOLTO IL 17/11/2021 PARERE GOVERNO IL 17/11/2021 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/11/2021 CONCLUSO IL 17/11/2021 Atto Senato Ordine del Giorno 9/1893/1 presentato da VITO VATTUONE mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 380 Il Senato, in sede di esame del disegno di legge A.S. n. 1893 recante Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo, premesso che: l'articolo 9 (Svolgimento dell'attività di carattere sindacale e delega al Governo per la disciplina dell'esercizio dei diritti sindacali da parte del personale impiegato in luogo di operazioni) prevede


che: - ai fini dello svolgimento dell'attività sindacale, alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative ai sensi dell'articolo 13 sono riconosciuti distacchi e permessi sindacali retribuiti nonché permessi e aspettative sindacali non retribuiti; - con la contrattazione di cui all'articolo 11 sono stabiliti: a) il contingente massimo dei distacchi autorizzabili per ciascuna Forza armata e Forza di polizia a ordinamento militare nonché il numero massimo annuo dei permessi retribuiti per i rappresentanti delle associazioni rappresentative; b) la misura dei permessi e delle aspettative sindacali non retribuiti che possono essere concessi ai rappresentanti sindacali; - la ripartizione del contingente dei distacchi sindacali e dei permessi retribuiti tra le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari è effettuata con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 16, comma 4. l'articolo 16, comma 4, stabilisce che con decreto adottato dal Ministro per la pubblica amministrazione, sentiti i Ministri della difesa e dell'economia e delle finanze, nell'ambito delle rispettive competenze, e le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, è determinato il contingente dei distacchi e dei permessi sindacali per ciascuna Forza armata e Forza di polizia a ordinamento militare, da ripartire tra le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, sulla base della rappresentatività calcolata ai sensi dell'articolo 13; sussiste la necessità che nella fase di prima applicazione venga comunque definito il numero dei distacchi e dei permessi sindacali; impegna il Governo: ad adottare successivi provvedimenti legislativi volti, ove possibile in relazione alle disponibilità delle occorrenti risorse, a fissare, in sede di prima applicazione e nelle more degli adempimenti definitivi previsti, il numero totale dei distacchi sindacali nel rapporto di una unità ogni 2.000 militari in organico per ciascuna Forza armata e Forza di polizia a ordinamento militare e il numero totale dei permessi sindacali retribuiti nella misura di quattro ore annue per ciascun militare in organico a ciascuna Forza armata e Forza di polizia a ordinamento militare. (numerazione resoconto Senato G9.1) (9/1893/1) Vattuone

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10665 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 593 del 11/11/2021


Firmatari

Primo firmatario: PARENTELA PAOLO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 10/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10665 presentato da PARENTELA Paolo testo di Giovedì 11 novembre 2021, seduta n. 593   PARENTELA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: in un articolo pubblicato il 27 ottobre 2021 su Gazzetta del Sud on line, si dà notizia dell'aggressione di una agente della polizia di Stato «durante un controllo che una pattuglia delle Volanti stava effettuando in via Teano, nel quartiere Aranceto di Catanzaro»; ivi si precisa che la poliziotta «era in servizio su una Volante che ha fermato un cittadino rom per un normale controllo, ma è stata aggredita violentemente», finendo «al pronto soccorso di Catanzaro per essere sottoposta alle cure necessarie per le ferite riportate»; in precedenza, il quartiere Aranceto era stato al centro «di una operazione congiunta di polizia e carabinieri» circa «la gestione, proprio da parte di famiglie di etnia rom che vivono in questa zona della città, sia dello spaccio di droga che delle estorsioni»; nel corso delle indagini, tra l'altro, le autovetture delle forze dell'ordine, per come riportato nello stesso articolo, «erano state anche prese di mira con fitte sassaiole, mentre il quartiere veniva costantemente monitorato dai criminali con videocamere e sentinelle»; in provincia di Catanzaro, tra l'altro, negli ultimi tempi, prosegue l'articolo, «sono state registrate diverse aggressione nei confronti delle forze di polizia, con quattro poliziotti ferroviari malmenati nella stazione ferroviaria di Lamezia Terme, nodo cruciale nel sistema trasporti della Calabria»; in altro articolo, pubblicato il 10 novembre 2021 sulla testata on line Catanzaro Informa, si dà conto di una lite in via Carlo V, a Catanzaro, scoppiata, a quanto pare, per debiti di droga, con


almeno due persone che hanno riportato lesioni e il coinvolgimento di «giovani marocchini, ragazzi italiani appartenenti alle famiglie Rom della città, e qualche giovane catanzarese all'apparenza insospettabile»; l'articolista ha descritto le scene dell'episodio come «momenti di pericolosa follia collettiva» –: se il Ministro interrogato non ritenga di assumere iniziative urgenti per potenziare, in termini di risorse umane e di mezzi di difesa e tutela del personale in servizio, il controllo dell'ordine pubblico nel territorio di Catanzaro. (4-10665)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10717 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 596 del 16/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: TONELLI GIANNI Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 16/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10717 presentato da TONELLI Gianni testo di Martedì 16 novembre 2021, seduta n. 596   TONELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:


la difficile situazione che concerne la grande mole di lavoro e l'organizzazione della questura di Rimini non accenna a migliorare; tra i molti problemi si segnala, innanzitutto, la grave carenza di organico: delle unità previste con la revisione degli organici prevista nel cosiddetto I Governo Conte, oltre 100 unità, mancano all'appello una trentina di operatori negli uffici della questura, senza contare i pensionamenti e le mancanze negli organici delle varie specialità sul territorio (Stradale di Rimini, Riccione e Novafeltria, Polizia ferroviaria, Polizia postale e Polizia di frontiera); un secondo ordine di problemi, connesso con quanto appena riportato, è dato dall'immensa mole di straordinari che gli agenti di Rimini sono costretti ad effettuare e che sono pagati agli aventi diritto con grande ritardo; negli ultimi anni, eccetto un brevissimo periodo coincidente con le misure disposte per limitare l'accesso negli uffici pubblici al fine di arginare la pandemia da COVID-19, la questura di Rimini ha costantemente sforato il monte ore mensile assegnatole; delle circa 3.000 ore di straordinario che la questura aveva a disposizione, gli agenti hanno superato le 4.000, arrivando in alcuni casi alle 5.000; le conseguenze degli esuberi ricadono chiaramente sulla sfera economica degli agenti che subiscono tagli lineari pro capite anche di 30-40 ore mensili e ai quali vengono erogati in tempi ragionevoli i soli compensi relativi alle ore effettuate nello straordinario programmato e del cui fondo la questura dispone, nonché sul necessario riposo psico-fisico degli operatori stessi; gli altri straordinari sono pagati costantemente con un ritardo di almeno 12 mesi; si tratta, come appare evidente agli interroganti, delle spiacevoli conseguenze della spending review prodotta dalla cosiddetta riforma Madia del 2015, a cui ha cercato di porre rimedio la politica del Governo cosiddetto gialloverde che nel 2019 aveva investito diversi miliardi di euro nel comparto sicurezza e aveva indetto un concorso straordinario per l'assunzione di agenti; ad avviso dell'interrogante è assolutamente insensata, perché inutile o addirittura potenzialmente dannosa, l'idea rilanciata poche settimane fa dal Ministro interrogato di creare quella che è stata goffamente definita «cittadella della sicurezza», una sorta di ridotta dove ammassare tutti gli uffici della questura, della Guardia di finanza ed altri uffici di Polizia della città; il progetto non sarebbe realizzato prima di qualche decennio e con ogni probabilità il costo finale si assesterebbe ben oltre i 40 milioni di euro stimati inizialmente; si tratta di un progetto faraonico che si sommerebbe ad un'altra cattedrale nel deserto attesa per venti anni a Rimini e mai utilizzata; ad oggi peraltro gli uffici della questura di Rimini, con grande funzionalità rispetto ai quattro precedentemente in uso, sono stati raggruppati nella nuova sede della questura sita in piazzale Bornaccini, che a breve sarà inaugurata; per ovviare ai problemi logistici della questura, con molto meno dispendio di denaro e in tempi rapidissimi, basterebbe invece semplicemente locare 200-400 metri quadrati – peraltro già


individuati – nello stabile adiacente all'attuale questura; questa soluzione permetterebbe di dirottare le risorse per affrontare questioni ben più urgenti e utili: il pagamento degli straordinari, l'acquisto delle divise, dei giubbotti anti-proiettile, l'organizzazione di corsi antiterrorismo, nonché provvedere alla manutenzione corrente degli uffici e degli stabili –: quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire le adeguate risorse di uomini e di mezzi alla questura di Rimini e, nel frattempo, per assicurare il pagamento degli straordinari in esubero in tempi ragionevoli; se non si ritenga di dover provvedere alla locazione dei 200-400 metri quadrati individuati, per perseguire una politica di sostegno logistico e organizzativo della questura riminese che affronti le necessità più immediate e puntuali esposte in premessa. (4-10717)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06993 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 587 del 03/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 03/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021 DI MURO FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021 FOGLIANI KETTY LEGA SALVINI PREMIER 03/11/2021 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021 RAVETTO LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021 STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021 TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021 ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 03/11/2021

Commissione assegnataria

Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO


Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/11/2021 Stato iter:

04/11/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/11/2021 Resoconto TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 04/11/2021 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 04/11/2021 Resoconto TONELLI GIANNI LEGA SALVINI PREMIER Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2021 SVOLTO IL 04/11/2021 CONCLUSO IL 04/11/2021 Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06993 presentato da IEZZI Igor Giancarlo testo di Mercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 587   IEZZI, BORDONALI, DI MURO, FOGLIANI, INVERNIZZI, RAVETTO, STEFANI, TONELLI e ZIELLO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: è da anni che la Lega-Salvini Premier richiede fortemente la dotazione delle pistole ad impulsi elettronici, dette «taser» per le forze dell'ordine; la sperimentazione dell'utilizzo del taser da parte della Polizia di Stato, durata nove mesi e svolta in dodici città, tenendo conto delle apposite linee guida concordate con il Ministero della salute, ha dato esiti ampiamente positivi soprattutto con riguardo all'effetto deterrente di tale strumento, al fine di diminuire i casi di utilizzo delle armi da fuoco in dotazione alle forze dell'ordine; queste ultime sono esposte negli ultimi anni ad una vera pressione mediatica, nonché ad un inasprimento delle aggressioni individuali; la dotazione sistematica del taser alle forze dell'ordine consentirebbe inoltre di calibrare l'uso della forza e facilitare la proporzionalità delle risposte degli agenti, permettendo al contempo una difesa efficiente –: a che punto siano le procedure per dotare in maniera strutturale le forze dell'ordine di taser. (5-06993) Atto Camera


Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 novembre 2021 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali) 5-06993 Signor Presidente, Onorevoli Deputati, l'interrogante chiede notizie in merito allo stato della procedura finalizzata a dotare le Forze di polizia dell'arma a impulsi elettrici detta «taser» Come noto l'acquisizione della predetta tipologia di arma è stata preceduta da una fase sperimentale. Ricordo anche che il 16 giugno 2020, con provvedimento del Ministro dell'interno, il personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia è stato autorizzato a impiegare il taser per i compiti istituzionali, a condizione che esso non ecceda le potenzialità offensive delle Forze di polizia. Quanto alle fasi della procedura in questione, informo che la gara si è conclusa e che lo scorso 7 luglio è stato stipulato il contratto relativo alla fornitura. Sono inoltre decorsi i previsti 120 giorni per l'approntamento del collaudo delle armi e dei relativi accessori da parte dell'operatore economico aggiudicatario. Quest'ultimo – trascorso il periodo di cui sopra – ha consegnato la fornitura complessiva, consistente in 4.482 pezzi con relativi accessori, per le esigenze delle tre Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) agli stabilimenti della Polizia di Stato di Senigallia, presso i quali sarà posta nella disponibilità della Commissione di verifica della conformità, affinché ne sia accertata la corrispondenza ai requisiti pattuiti con l'Amministrazione. In merito ai tempi per la distribuzione dell'arma indicata in oggetto sul territorio nazionale, si specifica che ha avuto inizio la procedura di collaudo da parte della Commissione all'uopo costituita presso gli Stabilimenti della Polizia di Stato di Senigallia. La procedura dovrà concludersi non più tardi del 20 novembre p.v.. Qualora il collaudo dovesse avere esito negativo, la fornitura sarà inviata all'azienda con le eventuali modifiche da apportare al fine di rendere sicura l'arma. Nel caso in cui il collaudo andasse a buon fine, si procederà, ambito Polizia di Stato, alla distribuzione delle armi agli 11 Centri Regionali V.E.C.A. (Vestiario, Equipaggiamento, Casermaggio, Armamento) sul territorio nazionale, che dovrebbe terminare approssimativamente entro la fine di novembre. I Centri V.E.C.A. inviteranno, poi, le Questure per il ritiro delle armi ad impulsi elettrici. Quanto alla Polizia di Stato, 20 master instructors sono già stati addestrati. A loro volta dovranno istruire circa 300 «formatori» i quali avranno il compito di formare 1.500 operatori distribuiti sul territorio nazionale, che avranno in dotazione l'arma di cui trattasi solo ed esclusivamente a formazione avvenuta. Soggiungo infine che è in via di definizione l'iter di adozione del decreto di modifica del decreto del Presidente della Repubblica n. 359/1991, recante il regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell'armamento in dotazione all'Amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia. Il provvedimento è stato da ultimo posto all'ordine del giorno della seduta di «pre-consiglio dei Ministri» lo scorso 27 ottobre ed è stato esaminato.


Il Ministero dell'interno, nei giorni scorsi, ne ha chiesto pertanto l'inserimento all'ordine del giorno del primo Consiglio dei ministri utile. Relativamente alle modalità di impiego, che fino a quando non sarà concluso l'iter di approvazione del decreto del Presidente della Repubblica di modifica del regolamento n. 359, che come appena detto è in dirittura di arrivo, rimangono efficaci le indicazioni contenute nel decreto del Ministro dell'interno del 4 luglio 2018. Inoltre, al fine di recepire le indicazioni formulate dal Consiglio Superiore di Sanità, con decreto del Capo della polizia del 16 giugno 2020, è stato approvato un nuovo Manuale Tecnico Operativo per l'addestramento e la sperimentazione operativa della pistola ad impulsi elettrici «Taser mod. X». Tale manuale, che è destinato a tutte le Forze di polizia, disciplina le modalità dettagliate di impiego dell'arma, con l'indicazione degli effetti sulla persona, le informazioni sanitarie e le precauzioni di utilizzo, e contiene le integrazioni relative alle precauzioni da adottare in caso di TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e la previsione dei tempi di attesa di qualche secondo per la riattivazione dell'impulso elettrico, qualora il primo colpo risultasse inefficace, in conformità al parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità, sopra richiamato. Infine, comunico che per l'utilizzo dell'arma ad impulsi elettrici gli operatori sono obbligati non solo ad uniformarsi a tutte le raccomandazioni contenute nel citato nuovo Manuale tecnicooperativo, ma anche ad osservare tutte le raccomandazioni apprese nel preventivo corso di formazione per l'uso dell'arma stessa.

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10737 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: SENSI FILIPPO Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 17/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/11/2021


Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10737 presentato da SENSI Filippo testo di Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597   SENSI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: il comune di Pescara si è dotato di un sistema di videosorveglianza governato dall'intelligenza artificiale (IA), con oltre 332 telecamere ad altissima risoluzione «posizionate in 34 zone strategiche e persino davanti alle scuole», con una «control room», gestita dalla polizia municipale, dotata di 9 schermi da 55 pollici ciascuno, su cui vengono visualizzate le immagini delle telecamere; l'impianto è frutto di un investimento da 1.404.392 euro di cui circa 904.392 finanziati dal Ministero dell'interno nel rispetto dei parametri imposti dalla direttiva del 2 marzo 2012 sui sistemi di videosorveglianza, come riportato in una pagina web del sito della polizia municipale del comune di Pescara, dove, tra l'altro, si afferma di aver operato nel rispetto della normativa sulla privacy e sul trattamento dei dati; il sistema offre la «possibilità di effettuare un'analisi predittiva, in base a determinati livelli di allarme, e questo consente di unire con forza alla fase repressiva quella preventiva (“tipo e colore di un'auto”, “caratteristiche somatiche attese”, “pacchi sospetti”, e altro). Non solo: “il sistema potrà essere integrato anche con impianti di parti terze (privati, ad esempio come i commercianti, una volta che siano state ottenute le necessarie autorizzazioni)”»; i Garanti della privacy europei, l'Edps (European data protection supervisor) e l'Edpb (European data protection board) in un parere congiunto del 18 giugno 2021 sulla proposta di regolamento della Commissione europea relativa all'utilizzo dell'AI (artificial intelligence), presentata ad aprile 2021, hanno ribadito la necessità di «un divieto generale di qualsiasi uso dell'IA per il riconoscimento automatico di caratteristiche umane in spazi accessibili al pubblico, come il riconoscimento di volti, andatura, impronte digitali, DNA, voce, sequenze di tasti e altri segnali biometrici comportamentali» –: se l'uso dell'intelligenza artificiale per il controllo di massa, il riconoscimento attraverso dati biometrici («caratteristiche somatiche attese»), il ricorso alla «analisi predittiva» non solo nella fase repressiva, ma addirittura in quella preventiva, l'integrazione con impianti privati, siano stati valutati sufficientemente dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, competente ad esprimere sostanzialmente un preventivo parere sui progetti di videosorveglianza urbana presentati dai comuni. (4-10737)


ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06291 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 380 del 17/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: GASPARRI MAURIZIO Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE-UDC Data firma: 17/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-06291 presentata da MAURIZIO GASPARRI mercoledì 17 novembre 2021, seduta n.380 GASPARRI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: a quanto risulta all'interrogante secondo l'organizzazione sindacale della Polizia di Stato "Italia Celere" il 6 novembre 2021, alle ore 16.00 circa, è stato assegnato alla nave ONG "Seaeye 4" lo scalo marittimo di Trapani quale "porto sicuro"; sulla nave erano presenti 847 cittadini stranieri prelevati in mare dall'organizzazione non governativa di fronte alle coste libiche. La medesima nave, nonostante fosse giunta nelle prime ore della mattina nei pressi di Trapani, ha fatto ingresso in porto solo alle ore 14:15 circa di domenica 7 novembre; all'interno dell'area portuale mancano ancora strutture idonee ove si possa operare, proteggendo dagli agenti atmosferici avversi sia le forze dell'ordine operanti, sia gli stranieri già provati dal


viaggio (alcune strutture sono comparse solo all'arrivo delle telecamere dei media locali e nazionali); numerosi soggetti sono stati trasferiti a bordo della nave quarantena GNV "Azzurra", senza che venissero identificati e fotosegnalati dalla Questura, e circa 140 stranieri, tra cui diversi affetti da scabbia e minori non accompagnati sono stati trasportati per l'ennesima volta presso il centro di permanenza per il rimpatrio di contrada Milo per le procedure di identificazione, dove sono stati costretti a dormire a terra con giacigli di fortuna, divisi tra la hall, l'ex mensa, ed altri spazi della struttura (tutti privi di servizi igienici in numero adeguato ed alcuni anche di adeguata ventilazione) e consumare i pasti a terra nei medesimi locali; in merito appare opportuno evidenziare che alcuni degli spazi del CPR di contrada Milo, ove hanno pernottato gli stranieri, sono dei luoghi di transito per raggiungere i vari uffici della commissione territoriale, dell'ente gestore del CPR e dell'ufficio immigrazione ed in data 9 novembre, al termine delle operazioni, si presentavano con materiale potenzialmente infetto abbandonato e liquami sui pavimenti fuoriusciti dai servizi igienici; solo alle ore 9:30 del 9 novembre è stata effettuata una sanificazione degli ambienti da personale del comando provinciale dei Vigili del fuoco, quando ormai diverse persone erano transitate nei predetti locali non precedentemente inibiti al passaggio, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle gravi carenze di personale e mezzi della Questura di Trapani; su quali basi sia stato scelto proprio il porto di Trapani, città priva di un hotspot attivo e con una Questura avente gravi carenze di organico, in particolare proprio l'ufficio immigrazione, in una giornata festiva in cui si è reso necessario revocare il riposo settimanale e disporre il cambio turno a diversi operatori, sottoponendo il personale a turni estenuanti; per quale motivo dei minorenni vengano fatti accedere e pernottare all'interno di un CPR; per quali motivi un CPR non sia ancora consegnato in toto; per quale motivo la Questura di Trapani abbia deciso di delegare l'attività di polizia (identificazione degli stranieri sbarcati) alla Croce rossa, che gestisce le navi quarantena "Azzurra" ed "Adriatico", come già accaduto con gli stranieri trasportati a Trapani dalla nave "Aita Mari" per un totale di circa 150 soggetti, con grave pregiudizio alla sicurezza nazionale; per quale motivo non venga nuovamente chiuso il CPR e non venga riattivato l'hotspot, come accaduto a dicembre 2015. (4-06291)


ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07126 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 602 del 24/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: GEBHARD RENATE Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Data firma: 24/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC 24/11/2021

Commissione assegnataria

Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/11/2021 Stato iter:

25/11/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/11/2021 Resoconto COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC RISPOSTA GOVERNO 25/11/2021 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 25/11/2021 Resoconto COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/11/2021 SVOLTO IL 25/11/2021 CONCLUSO IL 25/11/2021 Atto Camera


Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07126 presentato da GEBHARD Renate testo di Mercoledì 24 novembre 2021, seduta n. 602   GEBHARD e COLUCCI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: nella provincia di Trieste stanno affluendo da anni migliaia di migranti irregolari attraverso la rotta balcanica; le politiche migratorie nazionali non sono sufficientemente attive per fronteggiare un tale numero di infiltrazioni nel nostro territorio; va sottolineato il limitato numero di operatori di polizia in quell'area geografica, fra personale in pattuglia e personale degli uffici, a fronte di un costante aumento della migrazione irregolare, circa 4.200 migranti nel 2020 e già 5.200 a settembre 2021; negli oltre 50 chilometri che circondano la città di Trieste, al confine con la Slovenia, sono in servizio solo due o tre pattuglie della polizia di frontiera, coadiuvate da militari del progetto «strade sicure», che hanno il compito di vigilanza e intercettazione dei migranti, mentre alla polizia spetta l'accompagnamento presso gli uffici, la foto segnalazione identificati va e le documentazioni di rintracciamento; il 7 ottobre 2021, la polizia di Trieste ha arrestato quattro passeur sloveni per favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina: sono stati bloccati dopo aver accompagnato in auto (e lasciato in prossimità del confine tra Italia e Slovenia) cinque migranti turchi, come ha riportato Rainews24; al contempo, la Polizia di frontiera sul confine orientale ha assoluta necessità di rinforzi, per poter gestire efficacemente l'aumento di profughi provenienti dall'Afghanistan, a causa dei recenti cambiamenti politici avvenuti in quel Paese, con il ritorno al potere dei talebani; va considerato il rischio di infiltrazioni terroristiche nel grande flusso migratorio –: se il Governo non intenda assumere opportune iniziative per garantire una più efficace azione di contrasto all'immigrazione clandestina al confine italo-sloveno, rinforzando il contingente di polizia presente sul confine e intraprendendo una decisa iniziativa diplomatica nei confronti del Governo sloveno, al fine di coordinare in sicurezza la gestione dei flussi migratori al confine tra i due Paesi. (5-07126) Atto Camera Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 novembre 2021 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)


5-07126 Signor Presidente, Onorevoli deputati, gli Onorevoli interroganti chiedono iniziative per garantire una più efficace azione di contrasto all'immigrazione clandestina al confine italo-slovena. Per quanto concerne le attività di contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina nel territorio della provincia di Trieste, che interessa una fascia confinaria lunga 54 chilometri, occorre tener presenti due aspetti, il primo di natura organizzativa e l'altro di carattere strettamente operativo. Circa il profilo organizzativo, rappresento che nel capoluogo giuliano sono presenti due articolazioni della Polizia di Frontiera: il Settore Polizia di Frontiera terrestre e l'Ufficio Polizia di Frontiera marittima, distanti tra loro circa 2 chilometri. Il piano Dipartimentale di riorganizzazione degli Uffici periferici della Polizia di Frontiera, ha in programma l'unificazione dei due Uffici. Nelle more della realizzazione di tale obiettivo, negli ultimi 2 anni sono stati assegnati ai suddetti Uffici 14 nuovi operatori. Quanto al versante operativo, la Polizia di Frontiera di Trieste schiera giornalmente tra le 12 e le 15 pattuglie, che coordinano altrettante squadre di militari, composte, queste ultime, da 3 elementi ciascuna. Alle stesse si aggiungono ulteriori pattuglie dei Commissariati di Duino-Aurisina e di Muggia, che si avvalgono anch'esse di squadre di militari. Complessivamente, proprio al fine di consentire una maggiore efficacia al contrasto della pressione migratoria, il contingente delle Forze Armate assegnato è pari a 200 militari. La Polizia di Frontiera partecipa, altresì, ad attività di pattugliamento congiunto con la Slovenia per il contrasto al favoreggiamento all'immigrazione irregolare, che si traducono nello schieramento di 8 pattuglie miste mensili, di cui 6 operanti in territorio sloveno, nella confinante provincia di Koper, e 2 nella provincia di Trieste. Si segnala, inoltre, che il flusso di migranti rintracciati sul confine italo-sloveno è passato da 7.507 migranti irregolari dal 1° gennaio 2020 al 15 novembre 2020, a 8.642 nello stesso periodo dell'anno in corso, di cui per la provincia di Trieste rispettivamente 4097 per il 2020 e 5319 per il 2021. In merito all'episodio citato dagli interroganti dei «passeurs» sloveni arrestati, si rappresenta che il 5 ottobre scorso personale della Squadra Mobile della Questura di Trieste, coadiuvato dagli equipaggi dell'ufficio di prevenzione generale procedeva all'arresto in flagranza di quattro cittadini sloveni per il reato di favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina. In particolare, cinque cittadini turchi con i quali erano venuti in contatto nella città di Lubiana, tre dei quali si sono dati alla fuga prima dell'arrivo degli equipaggi di Polizia. Infine, con riguardo al rischio di infiltrazioni terroristiche dei flussi migratori irregolari, informo che le Forze di Polizia di Prevenzione hanno sempre prestato la massima attenzione ai movimenti migratori irregolari verso il nostro Paese, in quanto, benché debba escludersi una correlazione diretta tra i flussi stessi e il fenomeno terroristico, sono stati purtuttavia registrati casi di estremisti giunti in territorio Schengen avvalendosi delle rotte dei migranti, soprattutto dopo la crisi siriana e il conseguente avvento dello Stato Islamico nel quadrante siro-iracheno. Il Comitato di Analisi


Strategica Antiterrorismo, sin dal 2015, ha disposto, nell'ambito dell'attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista, l'intensificazione dei controlli di sicurezza nei confronti di soggetti e veicoli provenienti da paesi balcanici. Oltre alle numerose attività investigative avviate nel tempo nei confronti di contesti riferibili all'area balcanica, evidenzio, infine, come dal 2015 ad oggi, siano complessivamente 69 gli stranieri originari di Paesi balcanici, espulsi dal nostro Paese per motivi di sicurezza. L'insieme delle misure appena illustrate ha consentito di ottenere risultati positivi in termini di sicurezza quanto al contrasto al crimine transfrontaliero, con particolare riferimento al favoreggiamento dell'immigrazione irregolare.

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07147 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 603 del 25/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: DE MENECH ROGER Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 24/11/2021

Commissione assegnataria

Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/11/2021 Atto Camera


Interrogazione a risposta in commissione 5-07147 presentato da DE MENECH Roger testo di Giovedì 25 novembre 2021, seduta n. 603   DE MENECH. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: le parti sindacali provinciali di Belluno hanno palesato forti preoccupazioni sulla tenuta di alcuni servizi che la Polizia di Stato è chiamata ad assicurare attraverso le pattuglie dedicate al controllo del territorio e al delicato compito della vigilanza sulla viabilità ordinaria; una forte preoccupazione poiché non vi sono più margini d'intervento a livello locale per sopperire alle carenze che nel decorso del tempo sono divenute strutturali; quelle che negli anni e nei mesi scorsi erano solo previsioni di possibili scenari negativi, oggi si stanno manifestando in concreto, complici anche la pandemia e i protocolli sanitari da attuare in caso di positività all'infezione nelle fila dei dipendenti; la Polizia stradale è in situazione di forte sofferenza. E questo con la stagione invernale alle porte e un «piano neve» redatto e divulgato che conta su forze che nei fatti non ci sono, con i più che intuibili riverberi, in caso di necessità di attivare il dispositivo, sul piano del soccorso e dell'ordine pubblico; si tratta di un destino che nel breve volgere sarà comune anche agli altri uffici delle specialità della Polizia di Stato qualora non sia approntata una valida strategia di assegnazione di risorse umane, e tanto già dalle prossime immissioni in ruolo degli agenti di nuova nomina; anche la questura di Belluno, sebbene abbia beneficiato con il piano di rinforzo biennale 2019/2020 di un'importante immissione di agenti, non è del tutto immune da possibili situazioni di criticità laddove non si realizzi un continuo, seppur minimo, apporto di personale che possa, al netto dei pensionamenti, mantenere in pareggio il bilancio a consuntivo della forza a disposizione; il commissariato di P.S. di Cortina d'Ampezzo trova enormi difficoltà a gestire l'ordinario; ancora più complesso è reggere l'onda di una stagione invernale in un comprensorio di altissima vocazione turistica, oltre ad assolvere le ordinarie ma numerose deleghe conferite dall'autorità giudiziaria. È da sottolineare l'abnegazione di tutto il personale attualmente in servizio che ha sempre svolto al meglio i compiti loro assegnati; per quanto sopra rappresentato appare oggi imprescindibile una presa di coscienza da parte di chi ha responsabilità, a livello centrale, di decidere sulle distribuzioni degli appartenenti ai ruoli esecutivi e che la stessa si traduca in concrete assegnazioni non più procrastinabili –: quali iniziative intenda mettere in atto il Ministro interrogato per potenziare gli organici della Polizia di Stato (in particolare per la Polizia stradale) nella provincia di Belluno, anche in previsione delle necessità di questo territorio che sarà sede delle Olimpiadi invernali di MilanoCortina 2026.


(5-07147)

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02952 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 382 del 25/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: VITALI LUIGI Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE-UDC Data firma: 25/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 25/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-02952 presentata da LUIGI VITALI giovedì 25 novembre 2021, seduta n.382 VITALI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che: da fonti di stampa si apprende che attualmente, presso il carcere di Taranto, 33 detenuti risultano essere positivi al COVID-19; il SAPPE, sindacato autonomo Polizia penitenziaria, il 23 novembre 2021 ha denunciato la violenza dei detenuti culminata con l'aggressione ad un poliziotto ed un tentativo di rivolta, fortunatamente contenuta; il carcere di Taranto è attualmente il più affollato della nazione, con più di 600 detenuti per circa 300 posti, e si lamenta una gravissima carenza organica di agenti e personale penitenziario, con


dipendenti costretti ad occupare più posti di servizio contemporaneamente; dal 2019 si verificano casi di richiesta di trasferimento da parte dei dipendenti dell'amministrazione carceraria di Taranto a conferma della grave situazione; in data 4 luglio e 10 luglio 2019, l'interrogante ha presentato due analoghi atti di sindacato ispettivo (3-00985 e 3-01005) nei quali ha delineato la grave situazione del carcere di Brindisi e di Taranto, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione; quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di garantire maggiore sicurezza agli agenti di Polizia penitenziaria in servizio; se intenda attivarsi al fine di assumere nuovo personale per coprire le carenze organizzative e di gestione della struttura al fine di garantire condizioni umane ai detenuti. (3-02952)

ATTO SENATO ODG SU P.D.L. DI BILANCIO IN COMMISSIONE 0/02448/003/04 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: del 23/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: VATTUONE VITO Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 23/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DONNO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 23/11/2021 MINUTO ANNA CARMELA FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE-UDC 23/11/2021

Commissione assegnataria

Commissione: 4. COMMISSIONE (DIFESA) Stato iter:

23/11/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/11/2021 VATTUONE VITO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 23/11/2021


PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/11/2021 ACCOLTO IL 23/11/2021 PARERE GOVERNO IL 23/11/2021 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/11/2021 CONCLUSO IL 23/11/2021 Atto Senato Ordine del Giorno 0/2448/3/04 presentato da VITO VATTUONE martedì 23 novembre 2021, seduta n. 125 La Commissione difesa, in sede di esame del disegno di legge di bilancio (AS 2448); visto l'articolo 1, comma 3, della legge 29 marzo 2001, n. 86 "Disposizioni in materia di personale delle Forze armate e delle forze di polizia" che consente al personale volontario coniugato e a quello in servizio permanente delle Forze armate, delle Forze di polizia a ordinamento militare e civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nonché al personale appartenente alla carriera prefettizia - trasferito d'autorità ad altra sede di servizio sita in un comune diverso da quello di provenienza e che non fruisce nella nuova sede di alloggio di servizio - di optare, in luogo dell'indennità mensile prevista dal comma 1 del medesimo articolo, per il rimborso del 90 per cento del canone mensile corrisposto per l'alloggio privato, fino a un importo massimo di 516,46 euro mensili e per un periodo non superiore a 36 mesi; considerato che, al fine di fronteggiare efficacemente il mutevole scenario operativo nel quale operano le componenti dei Comparti "Sicurezza-Difesa"e "Soccorso pubblico" e gli appartenenti alla carriera prefettizia, si rende necessario, annualmente, ricorrere a procedure autoritative di mobilità del relativo personale sull'intero territorio nazionale, anche verso sedi ove non sono disponibili alloggi di servizio; riscontrato che il rimborso elargibile a legislazione vigente - limitato al 90 per cento del canone corrisposto e, comunque, a un importo non superiore a 516,46 euro - è, di fatto, sensibilmente inferiore rispetto ai valori di mercato degli affitti immobiliari, specialmente nei grandi centri urbani ove minore è la disponibilità di alloggi di servizio e insistono le Prefetture nonché la maggior parte delle sedi e dei presidi delle Forze armate, di polizia e dei Vigili del fuoco; valutato che l'istituto di cui al citato articolo 1, comma 3, della legge n. 29 marzo 2001, n. 86 risulta non più idoneo - negli importi e nella durata attualmente previsti - ad assicurare un adeguato ristoro al personale trasferito per esigenze di servizio, impegna il Governo a:


a) porre in essere tutte le iniziative necessarie per addivenire ad un aumento dell'importo massimo del rimborso elargibile per i canoni di locazione di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 29 marzo 2001, n. 86, passando dagli attuali euro 516,46 a euro 700; b) estendere il periodo di fruizione del suddetto rimborso, passando dagli attuali 36 mesi a 48 mesi. (0/2448/3/4) Vattuone, Donno, Minuto

ATTO SENATO ODG IN COMMISSIONE 0/02426/007/0611 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: del 29/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: CALANDRINI NICOLA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 29/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE BERTOLDI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 29/11/2021 MAFFONI GIANPIETRO FRATELLI D'ITALIA 29/11/2021 DRAGO TIZIANA CARMELA ROSARIA FRATELLI D'ITALIA 29/11/2021

Commissione assegnataria

Commissione: 6. COMMISSIONE (FINANZE E TESORO) Commissione: 11. COMMISSIONE (LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE) Stato iter:

30/11/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 30/11/2021 GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/11/2021 ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/11/2021 ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 30/11/2021 PARERE GOVERNO IL 30/11/2021


RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/11/2021 CONCLUSO IL 30/11/2021 Atto Senato Ordine del Giorno 0/2426/7/0611 presentato da NICOLA CALANDRINI lunedì 29 novembre 2021, seduta n. 016 Il Senato, in sede di esame e conversione del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante «Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili», premesso che: il protocollo quadro sottoscritto tra il Ministero dell'Interno e la Federazione Italiana Tabaccai, prevede che gli esercenti di attività di monopolio possono installare sistemi di videosorveglianza e di sicurezza che contemplino anche telecamere installate all'esterno dell'esercizi che interagiscono direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri; incrementare tale installazione, per la prevenzione della criminalità da parte delle Forze dell'ordine, rappresenta una grande opportunità di accrescere la rete di videosorveglianza in maniera territorialmente articolata; si impegna il Governo: al fine di promuovere la lotta alla criminalità mediante una efficace rete di videosorveglianza sul territorio a valutare la possibilità di riconoscere un credito d'imposta per i titolari di rivendita di generi di monopolio per le spese sostenute per beni e servizi di videosorveglianza; a prevedere la possibilità di connettere tali sistemi alle centrali operative della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri e prevedere l'installazione di telecamere ubicate all'esterno della tabaccheria ad accesso protetto ed esclusivo delle Forze dell'Ordine e dell'Autorità Giudiziaria per esigenze info-investigative, secondo le indicazioni tecniche di cui al protocollo quadro sottoscritto il 30 dicembre 2020 tra il Ministero dell'Interno e la Federazione Italiana Tabaccai. (0/2426/7/0611) Calandrini, de Bertoldi, Maffoni, Drago

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10795 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18


Seduta di annuncio: 602 del 24/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: MORRONE JACOPO Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 23/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TATEO ANNA RITA LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10795 presentato da MORRONE Jacopo testo di Mercoledì 24 novembre 2021, seduta n. 602   MORRONE e TATEO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: i sindacati autonomi di polizia penitenziaria, attraverso una nota congiunta alla stampa hanno manifestato la situazione di disagio nella quale verte il carcere di Taranto; all'interno dell'istituto penitenziario è scoppiato un nuovo focolaio di COVID-19 (dopo quello del giugno 2020) con una trentina di contagiati tra i detenuti, quasi tutti asintomatici; i casi positivi sono emersi dai tamponi effettuati su alcuni detenuti che erano stati a stretto contatto con un altro paio di detenuti che avevano manifestato i sintomi della malattia; i sindacati sottolineano, inoltre, i problemi organizzativi e igienico-sanitari che la pandemia aveva rivelato già in precedenza, la mancata applicazione delle procedure di prevenzione e degli screening sanitari finalizzati ad accertare eventuali positività al virus e le anomale procedure di distribuzione delle previste forniture dei dispositivi di protezione individuale non adeguata sia nella quantità, che nella qualità; al fine di salvaguardare la salute del personale di polizia penitenziaria e degli amministrativi è necessario il più ampio screening e un monitoraggio costante e sistematico dello stato di salute con l'effettuazione dei tamponi rino-faringei previsti dalla normativa vigente in materia sanitaria, la


corretta distribuzione dei dispositivi e l'idonea sanificazione dei luoghi di lavoro; l'istituto penitenziario di Taranto subisce, da anni, i disagi di un costante sovraffollamento, tanto da essere considerato il carcere più sovraffollato d'Italia: con una capienza massima di 300 detenuti è arrivato a contenerne quasi 700, utilizzando un piano del nuovo padiglione senza che però abbiano inviato i poliziotti penitenziari necessari –: quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere con riguardo a quanto esplicitato nelle premesse al fine di apportare interventi finalizzati alla risoluzione delle problematiche del carcere di Taranto. (4-10795)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10800 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 602 del 24/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA Data firma: 23/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TRANO RAFFAELE MISTO-ALTERNATIVA 24/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • MINISTERO DELL'INTERNO • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 24/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10800


presentato da SPESSOTTO Arianna testo di Mercoledì 24 novembre 2021, seduta n. 602   SPESSOTTO e TRANO. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che: nell'ambito del progetto di potenziamento del sistema di videosorveglianza urbana del Comune di Venezia, è stata inaugurata la Smart Control Room, un hub di raccolta dati in tempo reale realizzato dalle società Tim e Venezia informatica e sistemi spa per il comune di Venezia, situata nella sede della polizia locale di Venezia; la Smart Control Room consente l'integrazione e l'elaborazione in tempo reale dei dati relativi a flussi pedonali, parcheggi, trasporti pubblici e privati su strada e su acqua attraverso le immagini delle 400 telecamere di sorveglianza dislocate nel Comune; al suo interno confluiscono gli apparati di monitoraggio e controllo dei sistemi critici della mobilità urbana e di governo della città, fra cui: le centrali di controllo della rete multimodale del trasporto pubblico locale, i sistemi di videosorveglianza del traffico stradale, la rete semaforica, le telecamere e i sensori per il monitoraggio del traffico acqueo e pedonale e il sistema di videosorveglianza della centrale operativa della polizia municipale; a tal fine, sono utilizzate le immagini delle 400 telecamere di sorveglianza presenti nel Comune, le previsioni meteorologiche, i dati sulle presenze fisiche sul territorio, che permettono per esempio di individuare eventuali assembramenti e dati sull'andamento del traffico sia su acqua che su terra, al fine di attivare strumenti predittivi utili alla governance della città; si tratta di sistemi ad alta risoluzione su fibra ottica di proprietà del Comune di Venezia capaci di generare flussi video da 2,4 Gigabit per secondo; le telecamere sono dotate di sistemi di analisi video basati su reti neurali ed intelligenza artificiale che consentono di ricercare persone e veicoli in base alla descrizione del loro aspetto o ad un'immagine di esempio; nella «Relazione sulle implicazioni dell'intelligenza artificiale, dell'Internet delle cose e della robotica in materia di sicurezza e di responsabilità» del 19 febbraio 2020, la Commissione europea evidenzia che la vigente normativa in materia di sicurezza dei prodotti presenta una serie di lacune che devono essere colmate; nell'ambito delle nuove misure proposte nel 2021, la Commissione europea ha stabilito tutti i sistemi di identificazione biometrica remota sono considerati ad alto rischio e soggetti a requisiti rigorosi e che il loro utilizzo in tempo reale ai fini di attività di contrasto in spazi accessibili al pubblico è in linea di principio vietato; il Parlamento europeo ha recentemente adottato una risoluzione che richiede regole rigorose sull'utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale da parte delle forze dell'ordine ed il divieto delle


tecnologie di riconoscimento facciale negli spazi pubblici; la pervasività dei dispositivi utilizzati dal sistema è tale da rilevare dati sensibili, oltre la geolocalizzazione, quali immagini e valori biometrici con importanti implicazioni in termini di archiviazione dei dati e, quindi, privacy dei cittadini; il progetto Smart Control Room Venezia rappresenta, al momento, un unicum a livello nazionale ed europeo nel panorama dei progetti di «Smart City 2.0»; il progetto costituisce, quindi, un ottimo campione per la valutazione e la verifica delle procedure e la differenziazione dei dati in funzione della diversa sensibilità degli stessi a tutela della privacy; è necessaria, al contempo, una riflessione sulla criticità della sicurezza della privacy dei cittadini, anche alla luce dei recenti episodi di fuga dei dati –: se abbia valutato o intenda valutare la possibilità di un coinvolgimento diretto del Garante per la protezione dei dati personali; se non intenda valutare l'adozione di iniziative di competenza anche normative, circa le modalità di trattamento dei dati rilevati, di informazione dei cittadini e le eventuali criticità in termini di privacy, ai fini della costituzione di un precedente virtuoso che rappresenti una guida per le future ed analoghe iniziative sul territorio nazionale. (4-10800)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10823 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 604 del 26/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 26/11/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato


in data 26/11/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10823 presentato da MANTOVANI Lucrezia Maria Benedetta testo di Venerdì 26 novembre 2021, seduta n. 604   MANTOVANI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: secondo l'ultimo report del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, ad oggi sono 103 le donne uccise nel 2021 a fronte delle 100 assassinate nello stesso periodo dello scorso anno; delle 103 donne uccise nel 2021, 87 sono state assassinate in ambito familiare-affettivo, 60 di loro per mano del partner o ex partner con un aumento del 2 per cento rispetto allo scorso anno; sono circa il 40 per cento di tutti gli omicidi commessi nel Paese, che hanno toccato quota 252 contro i 256 del 2020. Dunque, nel 2021, sono in aumento del 3 per cento; il braccialetto elettronico è quel dispositivo che, applicato a una persona, consente alle autorità di monitorarne gli spostamenti, garantendo così il rispetto delle misure restrittive; in data 25 agosto 2021 il sito del quotidiano «Il Dubbio» ha riportato la lamentela di alcuni addetti ai lavori, avvocati e magistrati che si occupano di violenze di domestiche e di genere: «Il numero dei braccialetti elettronici è attualmente insoddisfacente per far fronte alle normali esigenze»; l'articolo 15, comma 2, della legge 19 luglio, n. 69 va a modificare l'articolo 282-ter del codice di procedura penale il quale norma le disposizioni relative al «divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa» –: se il Ministro interrogato abbia contezza del numero di «braccialetti elettronici» a disposizione e se questi siano sufficienti per rispondere alle esigenze del sistema giudiziario, al fine rendere effettiva l'applicazione della disposizione di cui all'articolo 15, comma 2, della legge 19 luglio 2019, n. 69, recante «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere». (4-10823)

ATTO SENATO


ODG SU P.D.L. DI BILANCIO IN COMMISSIONE 0/02448/004/04 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: del 23/11/2021 Firmatari

Primo firmatario: PINOTTI ROBERTA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 23/11/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CANDURA MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 23/11/2021 CASOLATI MARZIA LEGA - SALVINI PREMIER PARTITO SARDO D'AZIONE 23/11/2021 DONNO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 23/11/2021 FUSCO UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 23/11/2021 MINUTO ANNA CARMELA FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE-UDC 23/11/2021 PEPE PASQUALE LEGA SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 23/11/2021 VATTUONE VITO PARTITO DEMOCRATICO 23/11/2021

Commissione assegnataria

Commissione: 4. COMMISSIONE (DIFESA) Stato iter:

23/11/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/11/2021 PINOTTI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 23/11/2021 PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) PARERE GOVERNO 23/11/2021 PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/11/2021 ACCOLTO IL 23/11/2021 PARERE GOVERNO IL 23/11/2021 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/11/2021 CONCLUSO IL 23/11/2021 Atto Senato Ordine del Giorno 0/2448/4/04 presentato da ROBERTA PINOTTI


martedì 23 novembre 2021, seduta n. 125 La Commissione difesa, in sede di esame del disegno di legge di bilancio (AS 2448); considerato che: in materia di trattamento previdenziale, il personale del comparto difesa e sicurezza risulta particolarmente svantaggiato dall'introduzione del metodo di calcolo contributivo, visto che gli attuali coefficienti di calcolo penalizzano le categorie di personale per i quali la legge, in considerazione delle particolari caratteristiche dell'impiego, prevede età di pensionamento inferiori rispetto a quelle vigenti per i restanti lavoratori. Anche restando in servizio fino al massimo di età previsto dal proprio ordinamento, questo personale non riesce infatti a raggiungere i coefficienti di trasformazione più favorevoli, che la legge fissa al raggiungimento di età avanzate; questa situazione, aggravata dalla mancata istituzione di adeguate forme di previdenza compensativa, crea una situazione di estremo svantaggio per il personale del comparto nel momento del pensionamento, dopo un percorso professionale dedicato alla difesa dello Stato e della collettività; apprezzando l'istituzione, all'articolo 27 del disegno di legge di bilancio in esame, di un fondo "per la realizzazione di interventi perequativi di natura previdenziale per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco", con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2022, 40 milioni di euro per il 2023 e 60 milioni di euro a decorrere dal 2024; impegna il Governo: a valutare la possibilità di incrementare, fin dalla discussione del disegno di legge di bilancio in esame, tale fondo; a chiarire la natura dei provvedimenti normativi che si intendono realizzare al fine di ottenere una progressiva perequazione del regime previdenziale del personale in questione; a intraprendere ogni misura per favorire ulteriormente la diffusione e il rafforzamento di forme pensionistiche complementari. (0/2448/4/4) Pinotti, Candura, Casolati, Donno, Fusco, Minuto, Pepe, Vattuone







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