Il Taccuino di Acheruntia

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IL TACCUINO DI ACHERUNTIA

A 2019


Negl Vint e Tradmint Nebbia Vento e Tradimento Anonimo Acheruntino


L’ISTITUTO E i TEAM I Crnzis San Marco La Turrett Acheruntino Esperto Francesco Blasi

Tutor Alessandro Fortunato Muraglia

Figura Aggiuntiva Sara Monaco Istituto Comprensivo Pietragalla Adascalitei Giorgiana, Mattia Antonio Agatiello, Daniele Bochicchio, Pasquale Bochicchio, Mario Carbutti, Pietro Antonio Caruso, Ivana D’Andrea, Luciano Costantino Enache, Vincenzo Fontana, Federico Forenza, Michela Lapenna, Nicole Pia Lapenna, Giusy Laturra, Gianpaolo Francesco Manfredi, Alice Menchise, Anna Monaco, Roslena Monaco, Nicola Nicolò, Canio Pellegrino, Simone Pellegrino, Giuseppe Salandra, Maria Bernadette Venosa


CHE COS’E’ IL CIVISMO? Far diventare le persone educate E' un insieme di regole per formare cittadini educati Rispettare i luoghi in comune e le persone Imparare a stare insieme Educazione per la città e per i cittadini che ci abitano

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calogo acheruntino e D il

impatiche da fa se s re o C

Visitare la Cattedrale ed il museo diocesano Toccare il bastone di San Canio porta fortuna Conoscere le donne vampiro Vedere Il Bastone di San Canio che si muove da solo Partecipare al corteo storico e ai giochi medioevali Mangiare “u Pastizz� a Carnevale Bruciare i pupazzi di paglia a carnevale Ammirare il panorama dalla Turrett Se ami gli animali visita Basilicata Alpaca Visitare la chiesetta della Madonna di Pompei


calogo acheruntino e D il da rispettar e l o g e Re Non visitare la Cattedrale durante le messe Non andare in luoghi in costruzione Lasciare puliti i luoghi pubblici Non rovinare i luoghi storici Non inquinare l'ambiente Non fare i murales Evitare i fumi tossici Rispettare i limiti di velocita’ in paese Usare di meno l'auto e camminare a piedi Non bere l'acqua della fontana di San Marco


I Piatti della Tradizione Le Scarped Tutto iniziò nel 2059. Un inventrice voleva scoprire la macchina del tempo, ma non riuscì. Si chiamava Natalia e voleva inventare l’albero di Natale volante in grado d i v i a g g i a r e n e l t e m p o . Appena ci riuscì si ritrovò bloccata in uno spazio strano, dove incontrò un procione parlante. Rimasta bloccata chiese aiuto al procione che le spiego che si trovavano nell’incontemporaneo. Con l’aiuto del procione l’inventrice riuscì a t o r n a r e n e l p a s s a t o . Non si accorse del tempo che passava e le venne appetito. Aveva con se un poco di farina, uovo, olio, zucchero ed acqua. Impastò tutto insieme e accese un fuoco per cuocere l’impasto. Erano nate le «Scarped» Ricetta Uova, acqua, zucchero, sale, farina, lievito


I Piatti della Tradizione Le Scarped Un viaggiatore fu costretto a fermarsi ad Acerenza per via di un guasto alla sua macchina. Non aveva soldi con se ed in giro non c’era nessuno. Si incamminò lungo la strada e trovò un abitante del posto. Quello vedendo il viaggiatore stanco e provato dalla disavventura lo invitò a pranzo. Alla ne del pasto mangiarono i calzoncelli, un dolce tipicamente acheruntino. Il viaggiatore fu così colpito dal piatto che decise di stabilirsi ad Acerenza ed aprire u n a p a s t i c c e r i a . I calzoncelli lo resero un uomo ricco e felice.

Ricetta Uova, acqua, zucchero, sale, farina, lievito


I Piatti della Tradizione Macarun a Dest Un viandante affamato si aggirava s u l v i a l e d i A c e r e n z a . Il viandante non aveva molti soldi e perciò decise si chiedere ad ogni passante che incontrava qualcosa da mangiare. Gli abitanti erano poveri. Quindi gli diedero acqua, uova, sale e farina. Il viandante non si perse d’animo e convinse una signora del posto ad aiutarlo a preparare qualcosa da mangiare con quel poco che aveva. La signora impastò gli ingredienti. Prese la mano del viandante e gli insegnò a creare i maccarun a dest, inlando le dita in quell’ impasto e tirandone fuori della pasta fatta in casa buonissima.

Ricetta Uova, acqua, zucchero, sale, farina, lievito


I Piatti della Tradizione U Pastiz Una famiglia di calciatori si perse con l’auto nelle campagne di Acerenza. I genitori mandarono il glio più grande e f o r t e i n a v a n s c o p e r t a . Il ragazzo trovò aiuto grazie a dei contadini del posto, ma solo a distanza di un paio d’ore. Quando arrivarono nel luogo da cui il ragazzo era partito, i contadini trovarono la sua famiglia stanca e affamata. Fortunatamente avevano con loro del cibo, il Pastiz, cucinato per pranzo e previdentemente portato in una borsa in buona quantità. La famiglia del ragazzo ne mangiò in quantità, no a saziarsi. Il padre del ragazzo era così felice e rilassato da concedersi una pennichella. Sognò che il Pastiz, diventato un mostro li inseguì per mangiarseli. farina strutto, zucchero, uova, lievito, buccia grattugiata, 1 limone ricotta, cannella, latte


I Piatti della Tradizione U Pastiz Un bambino di nome Alfredo, una mattina di agosto. Si svegliò, uscì di casa e si ritrovò nel M e d i o e v o . Li incontrò un cavaliere di nome Ronald che diventò subito il suo migliore amico e Ronald gli chiese se voleva diventare il suo assistente. Il cavaliere accettò e Alfredo iniziò subito a lucidare la sua armatura e a dare da mangiare al suo destriero. Lo accompagnò in tante battaglie e tornei. Ronald per ringraziarlo decise di sfamarlo con un piatto unico e molto gustoso fatto mischiando insieme diversi ingredienti, a volte dolci e a volte salati. I l n o m e d e l p i a t t o e r a U Pa s t i z

farina strutto, zucchero, uova, lievito, buccia grattugiata, 1 limone ricotta, cannella, latte


I LUOGHI DI ACHERUNTIA La storia della Cattedrale di San Canio Oggi vado a visitare la Cattedrale di Acerenza. Quando mi sono addormentata ho sognato u n a b i m b a d e l p a s s a t o . «Ciao, sono la glia di Roberto il Guiscardo» m i d i s s e n e l s o g n o . «Sono la principessa Sigelgaida e voglio raccontarti la storia della cattedrale di Acerenza». «I reali slarono con i loro abiti più belli, io ero vicino a mia madre» c o n t i n u ò l a b a m b i n a . «Il regno era impaziente di vederci. Quando siamo usciti c’era il vescovo ad aspettarci. Ci mostrò il progetto della Cattedrale. Rimanemmo colpiti dalla maestosità del progetto» terminò la principessa. Quando mi sono svegliata sono rimasta sorpresa. Mi sembra di aver vissuto le stesse sensazioni provate da Sigelgaida.


I LUOGHI DI ACHERUNTIA L ’ a v v e n t u r a

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Una bambina di nome Iris, un giorno mentre faceva una passeggiata al parco vide una pietra colorata e lucente. La toccò e si ritrovò nel Medioevo, ad Acerenza e la prima cosa che volle vedere fu la sua casa. Una volta arrivata la vide molto diversa e decise di entrarci. La sorpresa fu g r a n d e q u a n d o i n c o n t r ò un bambino di nome Adam. Il bambino gli r a c c o n t ò l a s u a s t o r i a . Così Adam gli fece vedere Acerenza e come prima tappa la portò in Cattedrale, che non era molto diversa da come la conosceva. Adam gli procurò una tunica per farla ambientare meglio, infatti tutti i cittadini vestivano in modo strano per Iris. Ammirarono il paesaggio dalla Torretta dove Iris notò un luccichio. La Pietra che l’aveva portata li la chiamava per tornare a casa. La raggiunge insieme ad Adam, ma prima di toccarla nuovamente abbracciò il suo nuovo amico.


LE POESIE SU ACHERUNTIA Ascolta le Poesia su Acerenza scannerizzando il QR Code


Fluido scintillio di cielo su manto di umido telo, accarezza la terra. Abito languido, fluttua morbida la sua gonna, di comete e Naiadi. Bussa al muro del suo accogliere, tenue e tenace, quasi a ricordarne l’indomito impeto, contenuto in d’uomo confini. Li’, presente, eterna, si adagia. Cinge ed e’ cinta, da cornici di fronde. Respira. Si placa. «Diga» di Letizia Montagnuolo


ACHERUNTIA Un borgo antico, misterioso e ricco di storia

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PON 2019 - Competenze di cittadinanza globale CRESCIAMO INSIEME! Modulo: “PARTECIPI…AMO!”


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