Gazzetta della Bassa. Anno VI, n. 62 Dicembre 2014 by La Clessidra Editrice

laBassa GAZZETTA DE

Dicembre 2014 Anno VI - n. 62

mensile GRATUitO - Tra Mantova, Reggio Emilia, Modena e Rovigo

CREATIVITà

Renato Giorgi, una vita per la Musica L'arte di Catia Torelli

SPECIALI Pane, salame e Lambrusco. La semplicità della tradizione

in questo numero

UN NATALE DI TRADIZIONI Vademecum pratico per prepararsi alle feste natalizie

PRIMO PIANO reggiolo (RE) lIBRI Un reggiolese si racconta SUZZARA (MN) CULTURA. Convegno sulla religiosità S. POSSIDONIO (MO) EVENTI. La Pcaria e i sapori di una volta

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PrimoPiano Dicembre 2014 Anno VI - n. 62

speciale natale 2014

pane, lambrusco e salame

il tartufo della bassa mantovana

L'anima in un gesto

renato giorgi

L'estetica del Natale e la preparazione della tavola La semplicità della tradizione

Seconda puntata dedicata al tartufo L'arte di Catia Torelli

Una vita per la musica

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Alberto Predieri tel. 348 3134825

Per gli altri comuni: Sig. Marco Barbieri tel. 328 0050604

IL PROGETTO Gazzetta della Bassa, o meglio la Bassa. È una testata diffusa gratuitamente nel territorio d’incontro di tre province: Reggio Emilia, Mantova e Modena. Di cosa trattiamo? Di usanze e tradizioni del nostro territorio, di enogastronomia, dialetto, storia locale e ancora volontariato, solidarietà... Da ultimo, ma con un occhio di riguardo, la Bassa guarda all’Arte e alla creatività del territorio, ai tanti artisti più o meno noti, e cerca di dar loro la visibilità e l’attenzione che meritano. In appendice è presente una parte di carattere più generale dedicata all’attualità e alle opinioni. La Bassa è un giornale plurale, non legato a partiti, organizzazioni religiose o altro. Dove siamo? Ci trovate nei luoghi di incontro: bar, locali, attività commerciali. La Bassa è distribuita nei seguenti comuni: Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Novellara, Guastalla, Gualtieri, Luzzara, Guastalla, Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Pomponesco, Viadana, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Motteggiana, Borgoforte, Virgilio, Mantova città, Campitello di Marcaria, Castellucchio, Sabbioneta, San Benedetto Po, Quistello, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Borgofranco Po, Carbonara Po, Sermide, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Bergantino, Poggio Rusco, San Giacomo Segnate, Roncoferraro, Governolo, Sustinente, Bagnolo San Vito, Moglia, Novi di Modena, Rovereto S/S, Concordia, Mirandola e Carpi.

Gazzetta della BASSA

Editore: Editrice La Clessidra Sede: via XXV aprile 33, 42046 Reggiolo (RE) Tel. 0522 210183 - redazione@clessidraeditrice.it Direttore responsabile: Davide Donadio Grafica: Paola Torelli Stampa: Tipografia E. Lui Reggiolo (RE)

Pubblicità: ► BMG Immagine, commerciale Marco Barbieri, tel. 328 0050604 - info@bmgimmagine.it ► Catia Corradini, tel. 334 2582678 - commerciale@clessidraeditrice.it Gazzetta della Bassa- Registrazione n. 1243 del 25/01/2011, Tribunale di Reggio Emilia

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04 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

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14 dicembre Campegine Mercatino di Natale - spettacoli, musica e canti natalizi, mercatino artistico ed enogastronomico, mercato straordinario - in via Amendola - dalle 9 alle 19 - Info: Comune tel. 0522.677645; Cheapservice Soc. Coop tel. 347.2104043 21 dicembre Novellara Musica intorno al Fiume - Coro Casa della Carità di Lugo di Ravenna - Valentina Rambelli e Valentina Domenicali soprani, Ernesto Carvi tenore, Matteo Unich baritono, Ermes Manfredi basso, Alberto Martuzzi direttore, Martina Drudi pianoforte - musiche di Puccini, Verdi, Rossini, Adam e Brahms - c/o Teatro della Rocca "Franco Tagliavini", piazzale Marconi 1 - ore 17 - Info: Associazione culturale Giorgio Serassi tel. 340.6349601 31 dicembre Reggio Emilia "George e Wilmor" - commedia di Damiano Scalabrini - Compagnia "Fnil Bus Theater" - regia di Damiano Scalabrini c/o Teatro San Prospero, via Guidelli 5 ore 21,15 - Info: Teatro San Prospero tel. 0522.439346 31 dicembre Castelnovo di Sotto Bruciatura del Vecchione - bruciatura del gigantesco pupazzo in cartapesta costruito dall'Associazione "Al Castlein" e degustazione di cioccolata calda - in piazza IV Novembre - dalle 18 alle 24 - Info: Comune tel. 0522.485711

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Il libro di Daniele Piccagli racconta "l'eccezionalità" di una vita normale sullo sfondo di una Reggiolo che cambia nel tempo

a maggior parte di noi conduce una vita "normale", seguendo un percorso esistenziale che, anche se per noi unico e irripetibile, è quello di ogni uomo. Si nasce, si affrontano le difficoltà, le gioie e i dolori, fino all'età matura e alla vecchiaia. E ogni istante concorre a formare il quadro variopinto del nostro percorso. Perché, allora, raccontare una vita "normale" e darle una dignità letteraria? L'autore di questo libro, Daniele Piccagli, non risponde direttamente a questa domanda, ma lo fa con il racconto, sincero e sentito, della sua vita. Lui stesso

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sembra suggerirci, tra le righe, che "non c'è niente di eccezionale in una vita qualunque, se non la vita stessa". Il valore, documentario e umano di un racconto di questo genere è quindi l'esemplarità. Ognuno di noi può riconoscersi in una vita che affronta tutte le tonalità emotive principali, dove ad un'infanzia spensierata, segue un'adolescenza piena di incertezze, di sconfitte e di rivincite, di entusiasmi e di delusione, una realizzazione nell'età adulta con tutte le responsabilità che ne derivano, e infine una maturità nell'avvicinarsi alla vecchia, qui vista non come problema

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08 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

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contadina, che viveva la vecchiaia, e persino la morte, come fatto del tutto naturale. I personaggi del racconto di Piccagli non sono comparse letterarie, non sono tipi o maschere che rappresentano altro da sè, ma sono semplicemente se stessi. Certamente, il loro mondo è necessariamente filtrato dall'interiorità del narratore, ma è una restituzione sincera e disinteressata.

drammatico (come ce lo presenta la concezione moderna), ma come tappa naturale del tempo. Ed in questo, forse, Piccagli ha fatto propria la lezione di un passato della società

Dove potete acuistarlo? Il volume è pubblicato dall'editore reggiolese La Clessidra. È possibile acquistarlo nelle principali librerie on-line (tra le quali www.ibs.it, è sufficiente digitare il titolo dell'opera o il nome dell'autore). Potete, inoltre, richiederlo alle edicole del territorio, salvo disponibilità degli edicolanti a inoltrare un ordine diretto all'editore.

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l fenomeno dei gruppi legati ai paesi sul più famoso social network del mondo sembravano qualcosa di estemporaneo, destinato ad eseurirsi dopo una breve stagione. Non è stato così, invece. Alcuni parteci-

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I paesi della Bassa dallo spirito iniziale di condivisione positiva che aveva portato Marco Ferraresi all'apertura di "Sei di Reggiolo se...." Probabilmente solo una fascia della popolazione è utente attiva dei social network e di internet in genere. Ma se è vero che compito delle amministrazioni è quello di gestire la cosa pubblica nel migliore dei modi, è anche vero che il cittadino ha il dovere di

informarsi con scrupolo, rimanendo al passo con il tempo. Magari evitando la polemica e assumendo sempre un atteggiamento costruttivo. A proposito di informazione sul web, da qualche tempo il sito del comune di Reggiolo è stato rinnovato, migliorato dal punto di vista estetico e informativo. Ausipicando che la piattaforma venga aggiornata sempre con puntualità.

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I paesi della Bassa

eventi

Reggiolo e matilde Nove secoli fa moriva Matilde, proprio a Reggiolo. Eventi per il IX° Centenario della morte di Matilde di Canossa.

'Amministrazione reggiolese ha programmato diverse iniziative per le celebrazioni del IX° Centenario della morte di Matilde di Canossa, in considerazione del particolare legame che unisce Reggiolo alla

figura di Matilde di Canossa che proprio in una località del nostro Comune, la Corte del Bondanazzo, concluse la propria esistenza. Particolare rilevanza nei programmi comunali riveste la realizzazione di 4 interventi per il completamento dei percorsi matildici, per i FÈ A C 0 10 O quali è già disponiC TAC bile un progetto esecolazioni cutivo ed del relativo ci pranzi velo a m quadro economico te a aperitivi i n vi i n o zi concludente in un degusta e n g a p m importo di complese cha sive 677.725,00 €. 1 4 i, tt o Di questi interventi si e tt v.le Ma ) E (R ritengono prioritari LO libero.it REGGIO cco100cafe@ ta 8 33 62 77 il secondo e il quar596 / 328. tel. 0522.1532 to stralcio, relativi

rispettivamente alla realizzazione del percorso ciclabile dalla Stazione ferroviaria di Villanova (distante solo 500 mt. dal Casello dell’Autobrennero) a Strada Pironda e alla installazione di cartellonistica a scopo informativo. In particolare il primo di questi due interventi si configura come elemento fondante per il collegamento diretto fra la “Corte Bondanazzo” (luogo di morte di Matilde di Canossa) e una pluralità di vie di comunicazione che vengono ad incontrarsi presso la Stazione ferroviaria di Villanova: il nuovo percorso, infatti, potrà servire i visitatori provenienti tramite la SP 43 da Moglia (e da tutta la bassa modenese), gli utenti della linea ferroviaria provenienti da Modena, Mantova e Verona, tutti coloro che ad oggi percorrono

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I paesi della Bassa l’Autostrada Modena-Brennero, e coloro che un domani percorreranno la bretella da Parma a Ferrara. L’intervento proposto sfrutterà il tracciato della linea ferroviaria, ponendosi a nord-est di essa, per una lunghezza stimata di circa 800 metri lineari ed un costo di 93.200,00 € e prevedrà anche la sistemazione di un’area a parcheggio con predisposizione di attrezzatura per bike sharing, in collaborazione con il Ristorante Le Franchine collocato a fronte della Stazione.. Il secondo intervento consiste nella installazione di segnaletica verticale presso i principali punti di interesse del percorso ciclabile matildico, per una spesa preventivata di 2.000,00 €. A completamento delle iniziative questa Amministrazione ha promosso la costituzione di un Comitato matildico di Studio e Ricerca, con l’incarico di proporre forme idonee di celebrazione del IX Centenario, suscitando l’interesse e la collaborazione di singoli e di gruppi interessati al progetto stesso. A questo proposito si sottolinea l’importante iniziativa che porterà alla pubblicazione di una raccolta inedita di documenti Matildici (cfr. Monumenta Germaniae Historica di Elke e Werner Goez) che sono in corso di tra-

duzione dal latino all’italiano, a cura del prof. Fontanili, del prof. Canova, della prof.ssa Santi ed altri studiosi. In questi testi appare con chiarezza in nota che il Bondeno antico di Roncore è quello dove morì Matilde e che in seguito venne chiamato Bondanazzo di Reggiolo. La pubblicazione di questi testi, si ribadisce inediti e di grande rilievo per lo studio della storia matildica, comporterà una spesa, per la produzione e la promozione, di circa 50.000 €. Si allega alla presente copia della pagina internet pubblicata sul sito istituzionale del comune riportante le notizie relative alla costituzione del comitato. In considerazione dell’importanza dell’evento si ritiene che valorizzare il territorio di Reggiolo, con le sue particolarità, sia un’occasione da non tralasciare e si chiede pertanto che nell’ambito di eventuali finanziamenti destinati a questa ricorrenza, venga previsto un contributo, stimabile in circa 150.000,00 € per la realizzazione degli interventi e delle iniziative sopra descritte. (Dalla comunicazione del Vice Sindaco e assessore alla ricostruzione e alla cultura Franco Albinelli)

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i definiscono mercati contadini quelli in cui i prodotti agroalimentari delle aziende agricole vengono proposti, tramite la vendita diretta, dal produttore al consumatore. Un modo, insomma, per mettere effettivamente in pratica un comportamento che limiti l'impatto del trasporto sulla produzione di genere alimentari. Si tratta di una formula allo stesso tempo moderna (rispettosa dell'ambiente), quanto antica (è la forma originaria di mercato nata nelle società contadine). Il mercato contadino permette di promuovere il patrimonio enogastronomico del nostro territorio e per tenere in vita le tradizioni contadine del nostro paese. Gli acquisti

al mercato contadino, quindi, offrono maggior garanzia e controllo (potete andare a ad un contadino con quale latte realizza i suoi formaggi ed in che modo li fa stagionare, ad un viticoltore con quali uve ha prodotto il suo vino. Si entra, insomma, dentro la cultura contadina e produttiva del territorio. Lo scambio di informazioni diviene anche scambio umano, sociale. La spesa non è solo un fatto vitale e pratico, ma anche socialità e ritrovo di momenti conviviali. Un altro aspetto degno di rilievo, è l'opportunità, nel mercato contadino, di piccoli e piccolissimi produttori che qui possono vendere i propri prodotti e farsi conoscere.

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Dicembre 2014 | anno VI - n 62 15

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I paesi della Bassa

eventi

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16 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

Autori in prestito 2014: "Questa è l’acqua"

utori in prestito, progetto a cura di Arci Reggio Emilia, è realizzato dall’assessorato alla Pianificazione, Cultura, Paesaggio, Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, con il contributo dalla Regione Emilia Romagna.   Autori in Prestito fa parte di Mappe Narranti, un percorso culturale di incontri, spettacoli ed eventi tra territorio, paesaggio e arte. La rassegna, curata dallo scrittore Paolo Nori, porterà, tra gli altri autori e personaggi della cultura, Eugenio Finardi, Antonio Pennacchi, Gipi, Luca Sofri, Cristian Raimo, Mario Dondero. Martedì 9 dicembre, ore 21.00, sarà proprio Antonio Pennacchi il bibliotecario d'eccezione.

Antonio Pennacchi è nato a Latina, il 26 Gennaio del 1950. Nel 1994, a 44 anni – sfruttando un periodo di cassintegrazione – si è laureato in Lettere con una tesi su Benedetto Croce. Nello stesso anno c’è stata la pubblicazione per Donzelli di Mammut, che in 8 anni aveva collezionato 55 rifiuti da 33 diversi editori (ad alcuni lo rispediva cambiando titolo). Nel 2008, per Laterza, viene pubblicato Fascio e Martello. Viaggio per le città del Duce. Nel 2010, per la casa editrice Mondadori, esce Canale Mussolini, con cui vince il Premio Strega. Sempre nel 2010 esce, per Laterza, Le Iene del Circeo. Per info: Biblioteca, tel. 0522.977612 | biblioteca@fondazioneunpaese.org

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G UASTALL A

I paesi della Bassa

natura

CONVIVERE CON il GRANDE FIUME

La grande piena è passata. Ma l'acqua incombe sempre e rende gli abitanti del fiume più consapevoli della condizione precaria dell'esistenza

gni volta che il fiume Po decide che ne ha abbastanza di tutta quell'acqua che viene dal cielo, gli abitanti della Bassa devono fare i conti con i suoi capricci. Non è stato un record, ma la paura, e i danni, ci sono stati: il 19 novembre 8,13 metri raggiunti all’idrometro di Boretto, saliti a 8,15 nel pomeriggio, per poi stabilizzarsi in attesa della decrescita, già evidente a monte, in particolare a Piacenza e a Cremona, così come a Casalmaggiore L’allagamento delle golene ha contribuito a contenere i valori massi-

mi di portata di circa 9.500 metri cubi al secondo alla sezione di Borgoforte. Nell'ottobre del 2000 si era arrivati a 12.000 metri cubi al secondo. Manutenzione e gestione del territorio contribuiscono certamente a rendere il Po un fiume più sicuro, ma la sicurezza non sarà mai completa. La natura è soggetta a variazioni improvvise e non sempre prevedibili, non sempre gestibili dalla mano umana. Non sarà anche questo a rendere un po' fatalisti gli abitanti della Bassa?

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Dicembre 2014 | anno VI - n 62 17

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I paesi della Bassa

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ento di questi giorni, si dice augurando una vita lunga a persone a noi care. Il numero 100 riveste sempre un certo fascino per il nostro immaginario. Cento anni compongono un secolo e vivere un secolo è veramente un miraggio per molti di noi. Per molti ma non per tutti. Il 17 novembre del 2014 la Signora Alba Cabrini di Poviglio ha festeggiato ben 102 anni. Per l'occasione, anche il sindaco Manghi ha pensato di far visita alla signora Alba. Alba Cambrini abita nella frazione di San Sisto a Poviglio. Con lei ha festeggiato il figlio Dante Bacchi, la nuora Wanda Barbieri e i nipoti. Nella mattina della ricorrenza, è arrivato anche il Sindaco di Poviglio, Giammaria Man-

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ghi (nella foto insieme alla signora), insieme a Marisa Paterlini, Responsabile Settore Socio Assistenziale Scolastico del Comune di Poviglio, i quali hanno reso omaggio alla signora portandole gli auguri da parte di tutta la comunità e un mazzo di fiori. “La Signora Cabrini - ha ricordato il Sindaco Manghi - rappresenta un simbolo di positività per tutti. Nata il 17 novembre 1912 è attualmente la donna più longeva presente sul territorio”.

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Bassa Mantovana eventi

oltre 300 eventi animeranno mantova Sono più di 300 gli eventi che animeranno la città di Mantova nel periodo natalizio

abato 22 novembre a Palazzo della Ragione, il sindaco Sodano ha illustrato il cartellone delle iniziative e degli appuntamenti che si chiama MilleLuci. In dicembre ci saranno mercatini, concerti e tante altre manifestazioni promosse dal Comune, da Confcommercio, Confesercenti e dalle associazioni di volontariato che, come ogni anno, saranno inserite nel programma. Il 12, 13 e 14 sarà di scena "Mantova animata" con i suoi stand allestiti in piazza Sordello. Il 21 e 22 nell'ex mercato dei bozzoli si svolgerà "Voglia di vintage". Tutti i sabati, il lungorio ospiterà il mercato contadino. Il tradizionale mercato settimanale del giovedì verrà anticipato alla vigilia di Natale e al 29 dicembre (il primo dell'anno e Natale cadono proprio di giovedì). "In varie date ancora da confermare e in vari luoghi del centro - ha proseguito Sodano - si terranno i mercatini di Arte e ingegno con i loro prodotti di artigianato, antiquariato e altro". Nei week end ci sarà il Trenino di Natale che girerà dal 6 dicembre al 6 gennaio. Mentre riapparirà la pista di pattinag-

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gio sul ghiaccio in piazza Virgiliana dal 29 novembre all'11 gennaio. Si terrà la classica festa di Capodanno in piazza Sordello con i Nomadi e i fuochi sul lago. In calendario anche il 12 dicembre festa della piazzetta, con Wainer Mazza, in piazza Alberti, il 13 a Palazzo della Ragione serata astronomica a cura di Master e il 18 al Mascara festa degli auguri con gli anziani della città e le associazioni di volontariato che si occupano di loro (Club delle Tré età, Cento Aperto e altre). Una novità sarà rappresentata dal presepio vivente che sarà presente il 21, il 26 dicembre e il 6 gennaio sul lungorio. Ci sarà anche un'attività di animazione in piazza 80° Fanteria con eventi vari. Alla presentazione sono intervenuti anche l'assessore ai Grandi eventi Enzo Tonghini e l'assessore regionale Paola Bulbarelli. Al tavolo pure il vice sindaco Espedito Rose e l'assessore all'Ambiente Vanna Segala. In sala il presidente della Confcommercio cittadina Stefano Gola.

arte

MIRò A MANTOVA Importante evento d'arte a Mantova

a mostra "Mirò. L’impulso creativo", ospitata presso le Fruttiere di Palazzo Te a Mantova dal 26 novembre 2014 al 6 aprile 2015 è promossa e organizzata dal Comune di Mantova, realizzata in collaborazione con la Fundació Pilar i Joan Miró di Palma di Maiorca e curata da Elvira Cámara López, direttore della Fondazione. Le cinque aree tematiche in cui è diviso lo spazio espositivo - il gesto, la forza espressiva del nero, il trattamento del fondo come punto di partenza creativo, l’eloquenza della semplicità e la sperimentazione materica - portano il visitatore all’interno del processo creativo

di Joan Miró attraverso le diverse tecniche, i mezzi e i materiali utilizzati dall’artista. Il percorso si caratterizza per la suggestiva ricostruzione degli Studi Sert e Son Boter, i luoghi in cui l’artista catalano creò i suoi capolavori, con tutti gli oggetti, i pennelli e gli strumenti che Miró usava durante la creazione dei suoi capolavori e che si sono conservati grazie all’attività della Fundació Pilar i Joan Miró.

Dicembre 2014 | anno VI - n 62 19

I paesi della Bassa

eventi

FESTA INFINITA IV° EDIZIONE

Per tutta la giornata dell'8 dicembre dalle 10,00 del mattino alle 18,00 di sera, le vie del centro si animeranno

uarta edizione, lunedì 8 dicembre, della "Festa infinita" di Campitello, la manifestazione invernale organizzata dall'Associazione Commercianti del paese, col patrocinio del Comune di Marcaria. Per tutta la giornata, dalle 10,00 del mattino alle 18,00 di sera, le vie del centro si animeranno con stand gastronomici, che offriranno caldarroste, ceci, vin brulé, cotechino, frittelle, risotto alla mantovana, agnoli in brodo e molto altro.

20 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

La manifestazione avrà il suo prologo verso le 8,30 con la seconda "Caminada d'la Festa Infinita", gara podistica a passo libero non competitiva aperta a tutti, con ritrovo verso le 7,30 nell'area parcheggio del Consorzio agrario. Come da consuetudine ci sarà anche il mercatino degli hobbisty, con prodotti artigianali, collezionismo, oggetti di una volta, prodotti tipici e non mancherà l'intrattenimento per i bambini, con clown, trucca-bimbi e musicisti itineranti. Nel pomeriggio arriveranno anche Santa Lucia e Babbo Natale, che distribuiranno dolcetti e re-

gali ai più piccoli. Novità di quest'anno sarà il Presepe Vivente gigante nella piazza principale, con la rievocazione storica degli antichi mestieri al tempo della Natività, a cura della Compagnia "I Ranar". I visitatori, pertanto, potranno vedere dal vivo le lavan-

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Campitello di marcaria

I paesi della Bassa

eventi/mantova

Orion Shima

Ancora pochi giorni per ammirare la mostra

a mostra dedicata a Orion Shima trova ospitalità negli spazi della Casa del Mantegna e si concluderà il 14 dicembre. Per iniziativa della Fondazione Banca Agricola Mantovana e con il patrocinio della stessa Provincia di Mantova, è stata infatti organizzata alla Casa del Mantegna, da venerdì 31 ottobre fino a domenica 14 dicembre 2014, la mostra internazionale del giovane artista Orion Shima, nato a Tirana nel 1969 e diplomatosi nel 1993 all'Accademia Nazionale delle Belle Arti, Dipartimento di Pittura, della capitale albanese.

daie, il fabbro, l'arrotino, il fornaio, le tessitrici, ecc. intenti nell'esercizio del loro lavoro. Durante la rappresentazione i figuranti svolgeranno i loro lavori con perizia e con la massima cura dei particolari. L'Associazione Commercianti auspica una partecipazione consistente di

Nel catalogo, curato dalle Edizioni PubliPaolini, grazie alla lettura critica di Vanja Strukelj e di Arturo Calzona, storici dell'arte dell'Università di Parma che lo definiscono "cacciatore di immagini", e ad un testo lirico di Gianmaria Erbesato, la pittura di Orion Shima offre un percorso in grado di portare il visitatore nella più profonda forza generativa della creatività estetica, con immagini suggestive che sembrano rimandare ai miti fiabeschi della tradizione popolare europea, al bosco come luogo straniante. Il visitatore potrà ammirare, nel percorso

espositivo alla Casa del Mantegna, una selezione di circa 60 opere. (da comunicato stampa) L'ingresso è gratuito. Orari di apertura: mattino: da martedì a venerdì 10 - 12.30 pomeriggio: mercoledì e giovedì 15 - 17, sabato domenica e festivi 15 -18 chiuso il lunedì.

pubblico come premio al grande impegno profuso nell'organizzazione. Per maggiori informazioni telefonare ai numeri 328 4517102 (Monica) - 0376 926112 (Stefania), oppure consultare la pagina Facebook "Associazione Commercianti Campitello".

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Dicembre 2014 | anno VI - n 62 21

po ggio rusc o

I paesi della Bassa

Spazio concesso gratuitamente dalla «Gazzetta della Bassa» all’Associazione Commercianti per dare comunicazione delle

società

attività del paese. L’Associazione Commercianti è indipendente dalle attività imprenditoriali della testata.

restaurate le campane

econdo quanto riporta il sito della parrocchia di Poggio Rusco, sono state inaugurate domenica 30 novembre alle ore 10 nel piazzale XX Settembre (S. Francesco) le campane restaurate; l'inaugurazione e benedizione delle campane è un evento importante per la comunità

Cani poggesi: Volete adottare un cane?

roprio perché il cane è "il migliore amico dell'uomo", spesso l'uomo non ricambia l'affetto. In alcune parti d'Italia il randagismo è un problema sanitario e di ordine pubblico, e spesso i poveri animali sono costretti a fare una vita selvaggia alla quale non sono più abituati.

22 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

del paese, visto che rappresentano notoriamente un simbolo di identità locale, non solo per coloro che professano la religione cristiana cattolica. Il costo dell’elettrificazione è stato sostenuto dagli operai che hanno lavorato nel cantiere del restauro della chiesa di Poggio Rusco.

Nel nostro territorio, per fortuna, non sempre va così. C'è una certa sensibilità e qualche volta i trovatelli hanno la fortuna di finire in una casa nuova. Vi segnaliamo la pagina Facebook Cani Poggesi, pagina alla quale rinvia il sito del Comune di Poggio Rusco, per consigli su cani da adottare. La pagina ospita persino gallerie fotografiche di cani e in generale riporta informazioni utili per sensibilizzare al tema della cura degli animali domestici (per esempio numeri utili per emergenze o campagne contro i botti di capodanno, notoriamente dannosi per la salute dei nostri amici a quattro zampe).

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I paesi della Bassa

Mercatini DELL'antiquariato anche a Poggio Rusco

icordiamo agli appassionati dell'antiquariato e a coloro che sono sempre in cerca di affari con l'usato, che anche Poggio Rusco, come molti comuni della bassa mantovana, ospita i mercatini. I mercatini dell'antiquariato a Poggio Rusco in provincia di Mantova sono previsti la seconda domenica di ogni mese. L'evento prende il nome di Mercato delle Antichità della Corte del Poggio. Si tratta di un mercato di

antiquariato dove i venditori espongono la loro merce sulle bancherelle nel centro storico. Ottimo punto di riferimento per i collezionisti di antichità e numismatica. Il mercatino si svolge Via Matteotti, Galleria Buttafuochi, la protezione dei porticati del centro storico rendono il mercatino idoneo sia in inverno che in estate. Gli amanti dell'antiquariato e del collezionismo hanno un appuntamento fisso la seconda domenica del mese.

cultura

Libera università poggese calendario di dicembre

icordiamo il programma di dicembre della L.U.Po “Libera Università Poggese”

DICEMBRE 2014: 1 Dicembre - prof. Luciano Luppi: Astronomia - “Le costellazioni e la mitologia”. 3 Dicembre - prof. Franco Bassani: “Le origini dell’ Europa (Cristiana) nel Medioevo“. 10 Dicembre - dott. Daniele Cuizzi: Scienze naturali - ”Le aree protette dell’ Oltrepò mantovano tra conservazione della natura e storia del territorio”.

GAZZETTA DELLA BASSA

15 Dicembre - prof. Gianni Motta: ”La Commedia Divina di Dante. La Commedia Umana di Giovanni Boccaccio”. 17 Dicembre - prof. Giorgio Piccinini: Musica - ”Simon Boccanegra” di Verdi Orario delle lezioni: lunedì e mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 18.00 circa presso la sala Martini della Biblioteca Comunale. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a: Biblioteca Comunale “A. Mondadori” Tel. 0386/51057 - Assessore alla Cultura: 328 9507004

Dicembre 2014 | anno VI - n 62 23

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I paesi della Bassa

eventi

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e la comunicazione con i cittadini Un foglio comunale di informazione come filo diretto con il paese

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24 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

el dicembre del 2014 il Comune di Schivenoglia ha deciso di dare ancora maggiore importanza alla comunicazione con la cittadinanza. Da qui la decisione di pubblicare un foglio di informazione comunale che vedrà la luce nelle prossime settimane, in questo mese finale dell'anno 2014. Da tempo, infatti, le amministrazioni di piccoli comuni hanno compreso come la comunicazione del lavoro svolto sia essenziale per gestire bene un paese. Spesso il lavoro fatto non arriva alla conoscenza di tutti i cittadini, qualche volta per mancanza di

opportunità di ricevere le informazioni, qualche volta a causa della mancanza di capacità di utilizzare una piattaforma di comunicazione (si pensi all'uso quasi esclusivo che certe realtà fanno della rete internet e come questo impedisca alla fascia di popolazione più anziana di venire a conoscenza delle informazioni, poiché la percentuale di utenti non più giovani scende drasticamente rispetto alla generazione giovane ormai completamente informatizzata). Per tornare all'argomento, quindi, ecco alcune anticipazioni che ritroverete con maggiore

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I paesi della Bassa

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approfondimento su “Scrivenoglia” (questo il nome della testata). Innanzi tutto il bilancio di sei mesi di lavoro da parte della nuova amministrazione, mesi intensi a causa del tanto lavoro e delle scadenze imminenti. Tra le questioni che hanno occupato l'amministrazione si ricorda la sistemazione del cortile delle scuole elementari con demolizione del muro della tettoia preesistente e relativa pulizia, la manutenzione straordinaria ai giochi del parco e la manutenzione straordinaria alla rete di illuminazione pubblica, il nuovo impianto di irri-

gazione automatizzato presso il parco giochi e, per rimanere solo ad alcuni lavori, è stata inaugurata la Chiesa, dopo i lavori di ripristino in seguito agli eventi sismici del maggio 2012, grazie al contributo della Regione Lombardia, della Parrocchia e Curia Vescovile di Mantova e l’impegno della passata amministrazione.

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ma cosa ha a che fare dante alighieri con governolo? Una rivincita dei piccoli borghi d'Italia

overnolo, borgo di case sconosciuto? No, Governolo gloria dantesca! Forse potrà sembrarvi un'esagerazione, ma il più importante Poeta italiano, il divino Dante Alighieri, ha effettivamente citato Governolo in un verso della sua Divina Commedia. Parliamo della prima cantica, l'Inferno, e precisamente al canto XX, verso 78. Tosto che l'acqua a correr mette co, / non più Benaco, ma Mencio si chiama / fino a Governol, dove cade in Po. Dove Benaco è l'antico nome romano del Lago di Garda. Ora, diranno i lettori, non è poi un grande spazio. Ma possono vantare citazio-

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ni dantesce tutte le borgate d'Italia? Certamente no. La capacità di Dante di rendere terreno e “locale” un discorso che va oltre questo mondo, in questo caso infernale, è nota ed è forse una delle caratteristiche che rende la nostra gloria letteraria italiana tanto peculiare. Già, perchè un conto cantare di mitiche saghe, certamente piacevoli ma senza contatto con la realtà quotidiana, un conto rendere in altissima letteratura il paesaggio che i lettori di Dante avevano sotto gli occhi. Rimane, dunque, come vanto del nostro piccolo Governolo essere perfino finito nell'Inferno dantesco.

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I paesi della Bassa mantovana

eventi

SIMBOLI, LUOGHI, tRADIZIONI Ben riuscito il convegno sulla religiosità popolare

uzzara ha vissuto un mese culturale di grande interesse, partecipazione e coinvolgimento grazie alle sinergie di istituzioni e associazioni culturali: Comune, Biblioteca, associazione Amici del Museo Galleria del Premio Suzzara e Associazione Amici del Premio. Un convegno della durata di tre incontri pomeridiani presso l’accogliente sala Piazzalunga Cultura Suzzara di Viale Zonta al primo piano della Biblioteca dove, per l’occasione, era allestita una importante mostra fotografica curata con zelo dal Foto Club Colibrì di Modena. Gli oratori del convegno, esperti studiosi della religiosità popolare, sono stati dieci: il Prof. Carlo Prandi presidente dell’Associazione Amici del Museo Galleria Premio Suzzara, Dott. Gilberto Zacchè Presidente Associazione Amici del Premio, Gianni Rossi presidente Foto Club Colibrì, Mons. Egidio Faglioni Par-

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roco di Suzzara, Prof. Adelmina Dall’Acqua docente Politecnico di Milano, Mons. Roberto Brunelli Direttore Museo Diocesano di Mantova, Dott. Marco Giavazzi sindaco di San Benedetto Po, Dott. Gian Corrado Barozzi, antropologo, Mario Piavoli autore del documentario sulle preghiere dialettali ed infine Claudio Quarenghi autore di un libro sulle preghiere dialettali. Al Prof. Carlo Prandi suzzarese studioso delle Religioni, cultore e appassionato ricercatore sulla storia locale e sempre disponibile per gli incontri culturali, abbiamo chiesto come mai questo evento-convegno a Suzzara sulla “Religiosità popolare: simboli, luoghi, tradizioni”? “Si è verificata una coincidenza di eventi: l’offerta di una mostra fotografica sulla “religiosità popolare” da parte del Foto Club Colibrì di Modena; la pubblicazione di un volume, a Mantova, sui “luoghi del

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I paesi della Bassa mantovana sacro”; la ristampa, notevolmente ampliata, del volume di FerrariQuarenghi, Al ben di nostar vec, una raccolta di preghiere in dialetto mantovano ottenuta intervistando anziani che ancora le ricordavano, salvando così un patrimonio culturale e religioso che altrimenti sarebbe andato perduto per sempre; la pubblicazione di un DVD dal titolo Guaritori e santi da parte del Museo Polironiano della cultura contadina di S. Benedetto Po. Abbiamo pensato di riunire questi eventi e di presentarli in una serie di manifestazioni presso il Centro “Piazzalunga” di Suzzara per la loro omogeneità. Ciò è stato possibile, sia per l’impegno e l’intelligenza della dott.ssa Elena Prandi, responsabile dei servizi culturali del Comune di Suzzara, sia per la pronta adesione dell’Assessore alla Cultura dott.ssa Raffaella Zaldini”. Professore, mai si era visto a Suzzara una mostra, presentazioni di libri e DVD per parlare di religiosità. Questo vuol dire che esiste un contesto ricco, importante e poco conosciuto? “A dire il vero, nel 1985 fu ospitata presso la Galleria del Premio Suz-

SUZZAR A zara una mostra dal titolo Luoghi e immagini della devozione popolare nel vicariato di Suzzara, da me ideata, che allora impegnò gli organizzatori per circa un anno alla ricerca delle immagini religiose esterne (sulle case, nelle strade, nelle corti) disperse nei comuni di Suzzara e Motteggiana. Il catalogo fu impostato con un’analisi statistica delle frequenze delle figure (santi, Madonne, immagini cristologiche) e dunque con una precisa metodologia, assai rara in mostre e ricerche di questo genere. In realtà, il contesto delle devozioni religiose è poco conosciuto e a volte snobbato, malgrado esso faccia parte della vita quotidiana di buona parte della popolazione”. Quale è la sua riflessione a margine dell’evento e quali progetti per il futuro? “Le riflessioni sono semplici: per un socio-storico delle religioni la religione è una dimensione della cultura al pari della letteratura, della musica, dell’arte, dell’economia e di ogni altra attività umana. Quindi richiede di essere studiata, con criteri scientifici e non teologici (che spettano appunto ai teologi), vale a dire senza pregiudizi di alcun tipo, tanto più che oggi le religioni si stanno moltiplicando anche in Italia e dunque vanno studiate con serietà cercando di capire di quale tipo di cultura sono portatrici e come possano convivere tra loro e con la nostra tradizione religiosa riducendo al massimo le conflittualità”. Attilio Pignata

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SAN BENEDETTO P O I paesi della Bassa mantovana

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I paesi della Bassa mantovana SAN BENEDETTO PO

STORIA LOCALE

2015, NOVECENTO anni fa... matilde

Ă¨

comprensibile che gli abitanti di San Benedetto siano troppo abituati a sentire il nome di Matilde di Canossa per rimanere colpiti da una ricorrenza storica. In fondo, vista l'importanza di San Benedetto in Polirone come luogo matildico, spesso il nome dell'illustre personaggio della storia medievale riecheggia in iniziative culturali e popolari. Eppure la ricorrenza Ă¨ quanto meno suggestiva: ben mille anni sono trascorsi dalla morte di Matilde di Canossa. Pare che il luogo dove Matilde trascorse gli ultimi momenti della sua vita sia stata la piccola borgata di Bondeno di Roncore, in territorio reggiano, precisamente in territorio di pertinenza del comune di Reggiolo. Va considerato che nel periodo medievale non c'era una divisione amministrativa tra territorio

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mantovano ed emiliano. Queste terre erano, a ragione, concepite come un continuum territoriale e culturale. Matilde muore nel luglio del 1115. La sua era stata una delle figure piĂš importanti e interessanti del Medioevo italiano: vissuta in un periodo di continue battaglie, di intrighi e scomuniche, seppe dimostrare una forza straordinaria, divenendo importante attrice di eventi che ebbero risvolti europei (si pensi alla Lotta per le investiture). L'Abbazia di San Benedetto in Polirone, nel territorio del comune di San Benedetto Po (Mantova), fu fondata nel 1007 dal conte Tedaldo di Canossa (nonno paterno di Matilde) e questo semplice fatto lega indissolubilmente San Benedetto Po ai Canossa e al territorio emiliano.

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e unite l'attrattiva della musica con il piacere di vedere i bambini cantare, il successo è assicurato. Così è stato, infatti per il III° Concorso di Cori per Voci Bianche organizzato dall’Associazione Amici.net di Gonzaga, manifestazione tenutasi presso i padiglioni della Millenaria. Ma facciamo qualche passo indietro per capire come nasce la manifestazione. L’idea nasce dalla collaborazione tra l’Associazione e il Maestro Renato Giorgi di Bondeno di Gonzaga. Anche lavorare con i bambini sarà certamente stata una soddisfazione e un piacere (qualche volta una fatica?) per i Direttori di Coro. Una giuria di esperti aveva l'arduo compito di valutare i vincitori (giuria di cui faceva parte anche la nostra Catia Corradini, in rappresentanza della presente testata e della Clessidra Editrice). Tale giuria ha premiato il Coro di Ostiglia per la migliore esecuzione

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e qualità musicale. Non solo di canto corale, si trattava. Si sono particolarmente segnalate le performance soliste di Beatrice Pezzini, Nicola Paltrinieri, Chiara Pacchioni, Lisa Zerbinati e Giulia Carra. A conclusione, l’esibizione dei Kuma’s Angels, coro gospel diretto e accompagnato dal maestro Renato Giorgi. Si sono così uditi canti a tema natalizio che hanno creato una certa atmosfera. Grande soddisfazione, quindi, per Paola Pigna, organizzatrice dell'evento che fa parte del gruppo Amici.net e per il presidente Erminio Righi.

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Q UIST ELLO

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eventi

Il 2014 a Quistello

tra bilanci dell’anno trascorso e prospettive future Il sindaco Luca Malavasi promuove il paese e parla dei progetti per il 2015

rduo trovare voce più attendibile di quella del primo cittadino per stilare il bilancio annuale di un paese, delle attività svolte, dei progetti conclusi e discutere serenamente delle idee per l’anno che ci apprestiamo ad accogliere. In un buio pomeriggio padano incontriamo così Luca Malavasi, come sempre disponibile a discutere del suo centro, Quistello, che guida con grande dedizione dal maggio 2011. “Questo 2014 che va a concludersi - esordisce il sindaco - si è caratterizzato per gli ampi passi intrapresi nel superamento del sisma di due anni orsono. Tappe fondamentali sono state sicuramente l’accentramento degli uffici comunali permesso dal ripristino di strutture di proprietà e di grande importanza nella vita comunitaria come la Pinacoteca Comunale e il Centro Culturale Alberto Viani”. Quest’ultimo peraltro ha potuto nuovamente accogliere la biblioteca di Quistello, stazionata in una sede di fortuna nell’ultimo biennio ed ora finalmente tornata nel locale originario. Biblioteca che ora comprende anche un angolo dedicato all’espo-

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sizione di opere d’arte in costante rinnovamento ed è da poco partita con la proposta delle aperture domenicali, esperienza che si sta rivelando decisamente positiva come conferma lo stesso Malavasi “i quistellese hanno ricominciato con entusiasmo a rivivere il nostro Centro Culturale e frequentano numerosi le varie iniziative”. Non meno importante, sempre in ambito di ricostruzione post sismica, la sistemazione degli immobili appartenenti ai privati. “Ad oggi prosegue il giovane amministratore - abbiamo erogato finanziamenti su 90 progetti avanzati da privati, il tutto per un ammontare di circa 20 milioni e 800mila euro. Proprio in questi giorni peraltro sta traslocando la prima famiglia a rientrare in un’abitazione completamente ricostruita dopo il sisma 2012”. Le procedure tecnico - burocratiche inerenti le innumerevoli pratiche di ricostruzione presentate hanno inoltre richiesto una manodopera supplementare in termini di personale “a Quistello abbiamo con noi 4 giovani tecnici in supporto agli uffici, il loro contributo è per noi fondamentale e a loro viene of-

ferta una preziosa opportunità di impiego”. Significativi passi avanti non solo per ricostruire o consolidare ma altresì per sviluppare ex novo all’interno di aree inattive del paese, come confessato da Luca Malavasi. “Un progetto che stiamo seguendo da tempo, e sul quale durante l’anno si è provveduto a concretizzare tutte le procedure di gara, riguarda l’espansione dell’area dietro la Pinacoteca, sito che intendiamo destinare ad un piano di ricucitura urbana per la valorizzazione dell’area. In parole povere la nostra volontà è quella di edificare un centro di aggregazione giovanile destinato ad accogliere locali dove i ragazzi possano trovarsi, seguire corsi, laboratori, socializzare, entrare in contatto con imprese, aziende e molto altro ancora”. Se quest’ultima prospettiva ha ancora dinnanzi molta strada per la propria realizzazione, più prossimo appare il perfezionamento di un altro importante intento dell’amministrazione comunale: “Già approvato in consiglio è il rinnovamento del piano di illuminazione pubblica, con la sistemazione definitiva di

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Q uistello

I paesi della Bassa mantovana molti punti luce del paese che da anni necessitano di un intervento risolutivo - ammette Malavasi - ben presto andremo in gara per l’affidamento della gestione dell’illuminazione comunale, che dal 2015 anche a Quistello sarà a led. “Spesse volte luce fa rima con calore, riscaldamento, anche questo è argomento “caldo” sul tavolo del sindaco, ed anche su questo ecco un piano che si svilupperà significativamente nell’anno che sta per iniziare. “Entro breve concluderemo preparativi per progetto di gara riguardante l’affidamento, verosimilmente di durata decennale, della gestione di calore sugli impianti termici del comune” ammette il primo cittadino, che poi specifica “saremo pronti per la prossima stagione termica 2015/2016 e per allora puntiamo a sostituire la centrale provvisoria del centro scolastico - sportivo di viale Allende con un impianto definitivo”. In merito alle tematiche di assistenza alle famiglie si lavora sollecitamente per risolvere la questione Casa di Riposo e risulta di recente avviamento un interessante piano di fruizione dell’Asilo Nido Comunale “Abbiamo operato una riorganizzazione completa del servizio - illustra Malavasi - una specie di Nido a tempo per accostarci sempre più alle esigenze, soprattutto di natura economica, delle famiglie e alla flessibilità invocata oggi da questo tipo di

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servizi. I genitori possono quindi portare il bambino anche per poche ore, quelle che servono loro insomma, contenere quindi le spese e permettere comunque al bambino di vivere ugualmente l’esperienza educativa del Nido.” Ultima novità della quale l’Istituto Comprensivo Gorni di Quistello ha potuto godere è rappresentata dall’arrivo dei nuovi scuolabus “giunti anche grazie al contributo delle donazioni volontarie”. Tanto è stato fatto dunque, ma certo al giovane sindaco non mancano le idee chiare su quello che ancora può esser fatto “Sono due le priorità per il 2015: il miglioramento della sicurezza stradale con la realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato nell’area del Famila e il collegamento con l’autostrada di Pegognaga con annesso allargamento di via Cortesa”. Il tutto, ovviamente, con un occhio al bilancio e nel rispetto del patto di stabilità imposto alle realtà comunali: “Ci sarà ancora più attenzione per il contenimento delle spese, seppur già striminzite, allo scopo di ridurre la pressione fiscale sui cittadini. Dal canto nostro non ci stancheremo mai di invitare il Governo - conclude ottimista Luca Malavasi - a garantire quella stabilità normativa che consentirebbe a noi comuni di avere una programmazione efficace e a lungo termine”. Edoardo Calciolari

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eventi

pegognaga all'Expo

Il sistema agro-alimentare di Pegognaga guarda all’Expo di Milano 2015

ostenibilità economica e ambientale, qualità e sicurezza alimentare, innovazione tecnologica sono i punti di forza di un tessuto imprenditoriale crocevia di percorsi agroalimentari, eno-gastronomici, commerciali e turistici. Questi i punti rilevanti del progetto che il Comune in vista dell’esposizione milanese, vuole coglierne la portata mondiale e fruttare l'occasione per la valorizzazione del territorio e della sua filiera

agro-alimentare. Alla presentazione alla stampa erano presenti il sindaco Dimitri Melli, la vicesindaco Letizia Comparsi, la consigliera delegata al lavoro Giorgia Lodi e i due estensori del progetto Marco Fabbri e Marcellina Bertolinelli, agronomi e docenti dell’Università di Milano con pluriennale esperienza di consulenza e progettazione in ambito agrario, ambientale, paesaggistico e naturalistico. Il sindaco Dimitri Melli ha parlato

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pego gnaga

I paesi della Bassa mantovana del progetto partecipato nato da una idea dell’Amministrazione comunale che in sinergia col tessuto produttivo locale, intende portare a Pegognaga le delegazioni che arriveranno a Expo, interessate a conoscere le potenzialità e l’eccellenza produttiva del territorio. “Il punto di partenza - ha precisato Letizia Comparsi - è la vocazione agro-alimentare del territorio di Pegognaga e la consapevolezza che contraddistingue un sistema filiera che produce qualità e definisce una identità i cui valori portanti sono quelli della sostenibilità ambientale ed economica, della qualità e della sicurezza alimentare”. Per Giorgia Lodi il territorio esprime tensione all'innovazione in termini di processi, produzioni e tecnologie digitali. Queste peculiarità che possano esprimersi e potenziarsi in una prospettiva di rete, offriranno opportunità alle imprese per creare nuove sinergie allo scopo di affrontare le sfide del mercato. “Il progetto interpreta il tema di Expo sulla nutrizione del pianeta - ha spiegato Marco Fabbri - dal versante della produzione agraria, un processo primario che Pegognaga esprime in tutte le sue componenti. L’altro aspetto della progettualità è la conoscenza

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e la condivisione della realtà del tessuto agro-alimentare locale (allevamenti zootecnici, latterie, macello cooperativo…)”. Per Marcellina Bertolinelli il progetto intende valorizzare il capitale umano che ha espresso fiducia nel futuro investendo in termini di tecnologie e compatibilità delle attività rispetto all’ambiente. “Il sistema agro-alimentare pegognaghese - ha ribadito Bertolinelli - esprime tutta la filiera: dalla terra alle imprese, dalle cooperative agricole ad altri attori produttivi nell’ottica di creare ricchezza economica, un progetto per raccontare la realtà del paese al concittadino e al resto del mondo”. Il progetto prevede una fase di mappatura e successivamente la creazione di una rete di imprese locali appartenenti alla filiera agro-alimentare che, accomunate dalla necessità di competere, si riconoscano nei valori di sostenibilità dell’ambiente e qualità dei prodotti. Quindi Expo come vetrina per valorizzare le vocazioni del territorio, attraverso visite alle aziende e ai produttori con eventi di intrattenimento e accoglienza turistica. Vittorio Negrelli

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Raccolta porta a porta, valore per l’ambiente

illimpenta, 21 novembre 2014 - Il 1° gennaio 2015 a Villimpenta inizia la raccolta domiciliare “porta a porta”: un cambiamento importante che ha l’obiettivo di considerare i rifiuti non più come qualcosa da scartare, ma risorse importanti da recuperare, dando loro nuova vita. "Un valore per l’am-

biente" è infatti lo slogan scelto dal Comune di Villimpenta. Sottolinea il sindaco Simone Zaghini: “abbiamo fortemente voluto questo sistema di raccolta perché si tratta, come dice lo slogan che abbiamo scelto, di un passo importante per la tutela dell’ambiente in cui viviamo. Inoltre crediamo servirà a mitigare l’inciviltà di chi pratica il turismo dei rifiuti e

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teriali organici, quindi, andranno separati in appositi contenitori, ad eccezione di vetro, lattine e barattoli per alimenti, per i quali rimarranno a disposizione le campane stradali sul territorio. In questi giorni gli operatori incaricati da Mantova Ambiente stanno consegnando a tutti i cittadini il kit per la raccolta (formato dai contenitori e dal calendario con le istruzioni per separare i rifiuti), la prossima settimana inizieranno gli incontri informativi. Per illustrare nel dettaglio il nuovo servizio, infatti, l’Amministrazione Comunale insieme a Mantova Ambiente, la società che cura il servizio di igiene urbana a Villimpenta, ha organizzato tre incontri pubblici serali e due punti informativi. Gli incontri pubblici si sono svolti il 25 novembre, il 2 dicembre (serata dedicata agli operatori economici ed artigianali), ed il 9 dicembre con inizio alle ore 20,30 nella sala Polivalente di via Rufilli. I punti informativi si svolgeranno in occasione del mercato settimanale domenica 21 dicembre e domenica 11 gennaio 2015, dalle 9 alle 12.30.

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GAZZETTA DELLA BASSA

Bassa Modenese SAN POSSIDONIO

LA PCARIA... e i sapori di una volta Giunta all’undicesima edizione la golosa manifestazione

unedì 8 Dicembre 2014 a San Possidonio, in Piazza Andreoli e per le vie del centro, l’associazione Promo, in collaborazione con il Comune di San Possidonio e il contributo del Por Fesr, organizza l’undicesima edizione “La Pcaria… e i sapori di una volta” Aprono la giornata Alberto Guasti ed Enrico Benetti che si alterneranno assieme al gruppo folkloristico “Polenta & Osei”. Alle 11.00, l’inaugurazione della mostra di Adriano Boccaletti presso il Palazzo Comunale dà il via a un mese ricco di eventi natalizi, organizzati dall’Amministrazione Comunale. Il coro “Le Mondine di Novi” alliete-

rà la tarda mattinata. Novità dell’anno è la “Pork Pay”, la simpatica “carta assaggi”, con la quale si potrà fare un tour gastronomico a tappe, fatto di tante prelibatezze! Consuete le famose “cavate delle cicciole” che, a più riprese, attireranno l’attenzione dei tanti passanti. Per tutta la giornata, l’associazione “Amac” di Concordia e Correggio organizza il raduno dei trattori d’epoca, ci saranno vari stand gastronomici, a cura delle associazioni presenti sulla piazza, la gara di torte per dare un contributo alla scuola d’infanzia G. Rodari e la stima del cesto. Per i più piccoli laboratori didattici dell’associazione “Un piccolo passo”

e non mancherà la presenza di Babbo Natale. Nel pomeriggio la scuola d’infanzia G. Rodari si esibirà con un coro di bimbi e genitori. Per le vie del paese, atmosfere magiche di Natale con il mercato contadino e i mercatini di Natale con artigiani e hobbisti. Insomma non potete mancare ad una piacevole e tradizionale giornata dei sapori, vero momento d’incontro delle famiglie, prima dei lunghi e freddi inverni caratteristici della nostra pianura.

eventi

IL DICEMBRE DI SAN POSSIDONIO Eventi del periodo prenatalizio e natalizio Lunedì 8, tutto il giorno, Piazza Andreoli XI Edizione “La pcaria... e i sapori di una volta”. Durante la festa accensione delle luminarie; ore 11.00: inaugurazione della mostra di quadri di Adriano Boccaletti. Domenica 14 dalle ore 16.00, Palazzurro “Natale Insieme”. Evento musicale a cura della Fondazione Scuola di Musica Andreoli.

per bimbi e grandi e bancarelle natalizie. ore 21.00, Centro Sociale La Bastia “Andava meglio… quando andava peggio”. Varietà della Compagnia “Stelle allo Specchio”.

Mercoledì 24, dalle ore 16.00, centro del paese Musica per le vie del centro ore 24.00, Chiesa parrocchiale Messa di Natale. Al termine della Messa, apertura del Presepe e deposizione del Bambino Gesù nella mangiatoia. Mercoledì 31, dalle 23.00, Piazza Andreoli Capodanno in Piazza, con falò e brindisi di mezzanotte.

Sabato 20, dalle 15.00 alle 20.00, Piazza Andreoli “Natale in Piazza”. Animazione

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MIRANDOLA E BASSA MODENESE

I paesi della Bassa modenese

Mirandola

un calendario per aiutare il canile

isponibile anche per il 2015 il calendario del canile intercomunale di Mirandola. I cani del canile si sono prestati come modelli, insieme ai volontari, per tenervi compagnia per tutto il 2015. Il calendario è in versione da muro e costa 6 €. Tutti i proventi verranno totalmente devoluti al canile intercomunale di Mirandola e serviranno a sostenere

le attività dell’associazione Isola del Vagabondo Onlus come l'acquisto di cibo e di medicine per le cure veterinarie dei nostri amici pelosi. Potete acquistare il calendario presso: Il Cartolaio in via Fermi 2 a Mirandola. Oppure presso il Canile Intercomunale in via Bruino 31/33 a Mirandola, tel. 0535/27140 aperto tutte le mattine dalle 10 alle 13.

cena di natale per gli amici del canile La cena si terrà il giorno 14/12/2014 alle ore 20.00 presso il Ristorante Pizzeria Le Macine in via Picasso 2 a Mirandola

nche quest’anno, come ogni anno, l'Associazione Isola del Vagabondo Onlus organizza la cena di Natale! La cena si terrà il giorno 14/12/2014 alle ore 20.00 presso il Ristorante Pizzeria Le Macine in via Picasso 2 a Mirandola ed è rivolta a tutte le persone che desiderano passare una piacevole serata in compagnia... un modo per stare insieme in allegria all’insegna della beneficenza! Il ricavato verrà infatti devoluto al Canile Intercomunale di Mirandola e servirà a sostenere le

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attività dell’associazione Isola del Vagabondo Onlus È importante la prenotazione! Per informazioni e prenotazioni: Roberta 347/6587373 - Elisa 339/5400478 - Tiziana 339/7773010 - Silvana 349/3761327. Canile Intercomunale di Mirandola via Bruino 31/33 Mirandola Tel: 0535/27140 aperto tutte le mattine dalle 10 alle 13 www.isoladelvagabondo.it - FB: Canile di Mirandola l’Isola del Vagabondo

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SPORT DELLA BASSA calcio, pallavolo e ciclismo

IL CALCIO DELLA BASSA

E NON SOLO

di Sergio Ballarini

on siamo ancora al giro di boa, e già una panchina è saltata. Si tratta di quella del Reggiolo, Campionato di Promozione CRER, Mauro Reggiani non è più il tecnico della formazione di patron Adone Bertazzoni, al suo posto è stato chiamato Giuseppe Bizzoccoli. Fatale forse è stato l’ultimo pareggio interno con il Castellarano, squadra di bassa classifica, ma anche gli ultimi risultati del mese di novembre non erano stati eccellenti, da questa gara ovviamente la società si aspettava un risultato ben diverso, e poteva anche andare peggio, se tra i pali non ci fosse stato un Pantaleoni in grande spolvero. La classifica, non è certo compromessa, ma urge un salto di qualità e più che altro ritornare a fare punti. Bizzoccoli è l’uomo giusto? Sarà il campo a dare un responso. Nel frattempo, il Luzzara, sempre Promozione Crer, continua la sua marcia nelle zone nobili della classifica, con il successo all’inglese sulla Medesanese, la formazione di mister Dall’Asta conferma il suo quarto posto in una classi-

fica in cui Vigor Carpaneto a parte, molte lottano per restare in zone play off. 1° Cat Crer. Il Viadana stecca in questo momento, dopo una partenza ottima che lo vedeva al secondo posto, in questo mese di novembre ha collezionato un solo punto, pareggio interno con il Ganaceto, poi tre sconfitte consecutive, dove solo con il Ravarino, la squadra avrebbe meritato molto di più, contro Boretto e Real Panaro, sono emersi limiti di carattere e anche di gioco. 1° Crl. Finalmente si vede il vero Gonzaga. Troppo alterno ad inizio campionato, con sconfitte o pareggi evitabili, ora sono arrivate due vittorie che hanno proiettato la squadra in zona play off, cosa impensabile solo un paio di settimane fa. Siamo veramente guariti, si chiedono i tifosi, speriamo di sì. 2° Cat. Il Suzzara continua la sua marcia al secondo posto. Certo, non ci volevano quelle due sconfitte ad inizio stagione, altrimenti a questo punto, la squadra di Artoni la troveremmo in vetta, ma può anda-

volley

olley. La Pomì viaggia a vele gonfie in questo inizio di stagione nel campionato di seria A Femminile, quarto posto in classifica a sole tre lunghezze dalla vetta. Era partito benissimo il È Più Viadana, B2 Maschile, con tre successi consecutivi, ora c’è stato un calo vistoso dove sono arrivate tre sconfitte che ne hanno compromesso la clas-

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sifica. Nel Campionato Femminile C emiliano, Pego S. Marco e ATM Moglia non stanno certo brillando, solo 6 punti per la prima e tre per la seconda, dopo sei gare disputate. Certo, non è quello che rientrava nei programmi delle due società. Bene invece la Bottari Pomponesco, nel girone C Femminile Lombardo.

re bene anche così, il campionato è lungo, tutto può ancora succedere, anche se scalzare il Sarginesco dal primo posto sarà una gara molto dura. Non male anche l’altra formazione suzzarese, l’Iveco che con i suoi 17 punti è in piena corsa play off, certo la sconfitta nel derby non ci voleva, ma mister Andrea Zanichelli, saprà come fare rialzare in fretta il morale. Non convince ancora la Pol Futura, nata dalla fusione tra Dosolo e S. Matteo, analizzando i singoli giocatori, qualche cosa in più ce lo aspettavamo, certo divide il quinto posto con l’Iveco, pertanto ci sarà solo spazio a questo punto per un posto nei play off, ma mister Faglioni, dovrà dare una scossa molto forte nelle prossime uscite. Pian piano cresce la Poggese dopo un inizio da brividi dove mister Bruschi era stato messo in discussione, ora arrivano i risultati e tutto si è normalizzato. Panchina saltata anche in casa Pomponesco, via Gerardo Ciccone, ma la società non ha ancora deciso il da farsi, comunque sembra che di mettere le mani al portafoglio, non abbiano molta voglia. 3° Cat. Dominio nel girone B, del Real Bagnolo, ma il Moglia sembra il vero antagonista. Troverà forse un po’ di spazio la Dinamo Gonzaga, ma deve rimboccarsi le maniche, troppe gare buttate al vento. Si mantiene sui soliti livelli standart la SP Pegognaga, qualche buona gara, ma altre perse malamente. Il S. Benedetto ha totalizzato fino ad ora dieci punti, pochi, ma può vantarsi di essere stata l’unica ad aver battuto fino a questo momento la capolista Real Bagnolo.

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Speciale natale 2014 luzzara (RE)

L'estetica del Natale Ovvero, come preparare la tavola per le feste e addobbare la casa

l Natale, non bisogna dimenticarlo, è una festività religiosa. Il vero spirito di questo periodo, dunque, è spirituale e tocca coloro che credono. Ma non possiamo negare che l'aspetto “coreografico” del Natale, anche grazie al cinema, alla pubblicità, alla letteratura, sia quello sentito da tutti, in quasi tutte le parti del mondo. Strade e case illuminate da luci natalizie, canzoni tipiche, e soprattutto

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piatti e dolci della tradizione. Quest'anno vi daremo qualche suggerimento sulla preparazione della tavola natalizia. Iniziamo dai colori, che sono quelli tradizionali. Rosso su bianco o bianco su rosso. Ovvero, tovaglia rossa con altre suppellettili, piatti compresi, di color bianco. Oppure tovaglia bianca con gli altri elementi in rosso. Altro colore fondamentale del natale è l'oro. La tavola “sfarzosa” avrà

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fabbrico (RE)

una predominante rossooro. Ma facciamo un passo indietro e vediamo come disporre gli oggetti sulla tavola. Al centro il piatto, alla sinistra di questo va posta la forchetta e alla destra ilÂ coltello. Ricordate che la lama guarda verso l'interno. Il cucchiaio va

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situato a destra del coltello, mentre il cucchiaino da dessert in alto, in senso orizzontale rispetto al piatto. Non mancheranno decorazioni adatte al periodo come candele rosse (accese e con luci elettriche non troppo invasive) e altri ornamenti.

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REvere (mn)

Tavola di Natale

I dettagli che fanno la differenza

ovagliolo rosso o bianco, a seconda della composizione cromatica che avete scelto, e rigorosamente in tessuto se avete scelto uno stile elegante. Nel caso, invece, intendiate dare una connotazione moderna potete

utilizzare anche tovaglioli di carta decorati natalizi, ce ne sono molti in commercio. Nel caso abbiate optato per il tovagliolo di tessuto, potete presentarlo semplicemente legato da un nastro colorato in raso, magari contrario al colore del tovaglolo stesso (per es. nastro rosso se in tovagliolo Ă¨ in bianco). Altre veriabili piĂš complesse sono quelle che vi consentono di disporre il tovagliolo con forme particolari (vedi foto). Abbiamo accennato, poi, che la presenza delle candele Ă¨ fondamentale per creare un'atmosfera adatta. Vale lo stesso principio esposto sopra.

Suzzara (mn)

01 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

GAZZETTA DELLA BASSA

Se avete apparecchiato con uno stile elegante e magari volutamente un po' esagerato e regale, dovete per forza avere porta candele adatti, magari contornati da ornamenti vegetali, come vischio o piccoli rami di abete che contornino le candele. Se invece avete preparato

ostiglia (mn)

Speciale natale 2014

una tavola moderna, potete pensare ad una certa sperimentazione artistica, per esempio inserendo le candele dentro a tantiÂ barattoli vuoti riciclati, riempiti di sassolini colorati o altri prodotti in commercio utilizzati solitamente per il bricolage.

viadana (mn)

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Speciale natale 2014

A.M.O

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di Aneta Kocyk

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Natele: gusti della tradizione

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Non devono mai mancare sulla vostra tavola

lcuni dolci si legano sempre ad un periodo. Scandiscono la tradizione e perpetuano gusti attraverso le generazioni. Non solo Panettoni e Pandori, ma anche il Panforte, o i dolcetti spezziati di marzapane. Presentate i dolci in tortiere eleganti e adatte allo stile

della tavola. Ricordate che dovete colpire l'occhio, non solo l'olfatto e il gusto. Non dimenticate di abbinare i dolci adatti con moscati dolci o vini dolci liquorosi che ne esaltino il gusto. Presi pi첫 dalla tradizione nordica che dalla nostra, ci sono poi i bellissimi miscotti a forma di omino, che piacciono molto ai bambini.

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50 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

GAZZETTA DELLA BASSA

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Dicembre 2014 | anno VI - n 62 51

Pane, lambrusco, salame. La semplicità della tradizione.

I gusti

di una Terra

Esprimono il carattere di un popolo

oi italiani siamo abituati a pensare alla estrema variabilità della cucina locale come alla più naturale delle cose. Ci sembra scontato che ogni regione, ogni provincia, abbia il proprio piatto tipico, il proprio vino, le proprie abitudini. Questa, però, si tratta di un'eccezione incredibile per gli stranieri. La ricchezza della tradizione enogastronomia italiana legata al territorio è veramente sbalorditiva per la maggior parte delle nazioni, anche europee. Non esiste una

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così forte tradizione frammentata e territoriale neppure in paesi come la Francia che così spesso rivaleggia con noi. I gusti della terra, lo sappiamo, rispecchiano la geografia di un territorio, ma a lungo andare anche il carattere delle persone che in quel luogo abitano. La cucina emiliana e mantovana è da sempre ricca di gustosi salumi e insaccati. Questa particolarità deriva sicuramente dall'allevamento intensivo del maiale, ma anche da un'attitudine artigiana che ha portato gli abitanti

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della bassa alla tradizione dei norcini. Insomma, se ci consentite una battuta, sono le nebbie e gli inverni freddi a conferire il senso del mistero agli

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abitanti della bassa, e sono salami, mortadelle, gnocco fritto, pane e lambrusco a consolarci della durezza della vita!

Dicembre 2014 | anno VI - n 62 53

Pane e, lambrusco, salame. La semplicità della tradizione.

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Rimane sempre in vetta alle preferenze

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54 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

breve avremo i dati definitivi del 2014, ma basandoci sulla Coldiretti di Modena, possiamo avere un'idea degli anni precedenti per valutare come il Lambrusco, da vino poco considerato, sia diventuto uno dei vini più apprezzatti al mondo. Ecco i dati che lo dimostano. "Con il Lambrusco protagonista, le esportazioni di vino Made in Italy raggiungono il valore record di 4,7 miliardi di euro (+6% ) e superano nel 2012 la spesa per il vino a livello nazionale. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero con il vino Made in

Italy nel sottolineare che il Lambrusco, da solo, copre tra il 60 e il 70% del valore totale delle esportazioni di vini regionali. Il vino risulta così il prodotto agroalimentare italiano più esportato nel 2012. Negli Stati Uniti il vino italiano sottolinea la Coldiretti - supera lo storico tetto di un milione di euro in valore, con un aumento del 6 per cento mentre un incremento a due cifre si registra in Cina, dove le bottiglie tricolori stanno conquistando sempre più spazi di mercato (+17 per cento, da 66 milioni a 77 milioni). Ma - precisa la Coldiretti - è l’intero continente asiatico a rivelarsi terra di conquista per i nostri prodotti, con un aumento netto del 20 per cento. Un risultato che riflette il cambiamento in atto nei consumi di vino a livello internazionale con cali nei produttori storici come Italia, Francia e Spagna e l’aumento che si sta invece verificando - conclude la Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina che fanno segnare i tassi di crescita piu’ elevati." GAZZETTA DELLA BASSA

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Casa&Cucina CURI OSITà IN CUCINA E OLTRE

di Elide Pizzi

trucchi e curiosità per la casa e la cucina

er fare una crostata diversa prendete dei datteri, scioglieteli in un pentolino con acqua e mettete la crema sulla torta al posto della confettura.

stemate a tutta grandezza del cotone ben bagnato e stendete sopra tante lenticchie, tenetele costantemente umide e prima di Natale avrete una tenera erbetta.

Prendete una scatola di scarpe, ricopritela con un foglio colorato marron/ verde, dentro incollate la carta e delle stelline, ritagliate da vecchie cartoline le figure della sacra famiglia, incollatele su un cartoncino. (presepe artigianale da far realizzare ai vostri bambini)

Un regalo utile e diverso per la nonna che ama ricamare. Un leggio dove appoggerà i fogli con lo schema da copiare.

Per preparare il praticello per il presepe. Su un vassoio di alluminio si-

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Se avete una pianta di cachi con sopra i frutti non toglieteli, arricchitela con fili di luci colorate sarà un bellissimo e originale albero di Natale.

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La nostra buona cucina in un pregevole locale, per ogni importante occasione Villanova di Reggiolo (RE) - Via Moglia 37 Tel. 0522 972870 Cell. 320 3777461 www.ristorantelefranchine.it Chiuso il martedì e sabato a pranzo - È gradita la prenotazione GAZZETTA DELLA BASSA

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La Bassa in cucina

Speciale Tartufo 2014

Il tartufo nella «Bassa» mantovana Seconda puntata. Le piante che ne favoriscono la crescita, la preparazione e l'abbinamento per eccellenza, il risotto!

o sapevate che gli alberi che maggiormente accettano la "convivenza" dei tartufi con le loro radici sono: pioppo, tiglio, quercia e salice? Tutte tipologie di piante presenti in abbondanza nel nostro territorio. E sono proprio queste piante, ognuna con le sue caratteristiche, a determinare il colore, il sapore ed il profumo dei tartufi. Ad esempio i tartufi che crescono nei pressi della quercia, avranno un profumo più intenso, mentre quelli vicino ai tigli saranno più chiari ed aromatici. La forma dei tartufi invece dipende dal tipo di terreno: se questo è soffice i tartufi saranno tendenzialmente lisci e tondeggianti; se compatto e argilloso saranno più nodosi e bitorzoluti poichè mag-

gior fatica avranno fatto a trovar spazio per la crescita nel terreno. E comunque sebbene in questo esistano le condizioni ottimali quali PH ed umidità e la pianta sia potenzialmente idonea per la crescita dei tartufi, non tutte risultano capaci a sostenere il loro sviluppo. Gli antichi lo consideravano cibo degli Dei, con poteri afrodisiaci ben utilizzati dall'ardente Giove, il tutto mentre i ricettari romani consigliavano di cuocere i Tuberi (la classificazione dei funghi arriverà molti secoli più tardi) sotto la cenere e di consumarli con il miele. Nel Medioevo si diffidava di queste strane creature della natura, temendone effetti velenosi. La consacrazione arriva solo negli ultimi due secoli, alle corti dei nobili, anche se la cucina povera del territorio non disdegnò mai

SPAZIO AZIENDALE DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE Si consiglia la prenotazione L’Azienda Agricola “Chieregati Sergio” ha realizzato una moderna struttura di macellazione per la vendita diretta dal produttore al consumatore di prodotti avicoli allevati con metodi naturali coltivati nella propria azienda.

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58 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

GAZZETTA DELLA BASSA

La Bassa in cucina

un'insalata di tartufo. Sempre nell'antichità si pensava Abbinamenti

che i tartufi fossero originati dallo scaricarsi dei fulmini nei pressi degli alberi, in realtà nascono spontaneamente solo sotto particolari specie di alberi.

I risotti sono altri piatti assolutamente consigliabili per essere arricchiti dal tartufo. Il matrimonio è infatti tra i più riusciti, a patto che il riso, anche in questo caso, non sia già condito da troppi ingredienti, come ad esempio la panna, che mortificano le qualità del tartufo. Il risotto, ancora più della pasta, ha comunque infinite varianti, come quelle con sughi a base formaggio, che ben si prestano all'abbinamento. Inutile comunque arrovellarsi nel cercare piatti complicati, provate a gustare del semplice riso bollito, cotto al dente, con aggiunta di buon olio d'oliva extravergine o burro, abbondantemente cosparso di lamelle di tartufo, vi sorprenderà l'armonia di questo gustosissimo insieme. In ultimo ci permettiamo di suggerirvi anche una vera "libidine" per gli amanti più sfrenati del gusto di tatufo. Il pinzimonio di tartufo: versate in una ciotola profonda dell'olio extravergine d'oliva con un pizzico di sale e poi tagliate, con il tagliatartufi, a fette spesse il tartufo tanto da essere già croccanti; infine immergete con le dita le fette nell'olio ed accompagnate i vostri piccoli morsi con del buon pane fatto in casa o dei grissini fatti a mano. È una vecchia usanza contadina della nostra terra. Se possiamo dare comunque un utile consiglio ai consumatori, è di non voler abbinare a tutti i costi, avendone a disposizione, il Tartufo Bianco d'Alba a tutti i piatti di portata. Molto meglio gustarlo in abbondanza su uno solo, in grado di esaltarne le inimitabili caratteristiche.

GAZZETTA DELLA BASSA

Piccolo o grande che sia, il Tartufo Bianco, deve essere ripulito accuratamente dai possibili residui di terriccio che lo custodiva durante il suo sviluppo. Per la pulizia non si deve mai immergere il tartufo nell'acqua poichè l'assorbimento di questa ne rovinerebbe irrimediabilmente la consistenza e il profumo, ma soltanto uno spazzolino bagnato o umido di media durezza e un panno per asciugarlo a lavoro finito. Si procederà poi a tagliarlo in sottili e profumatissime lamelle, tramite l'apposito "taglia-tartufi", facilmente reperibile nello on line o in qualsiasi negozio di casalinghi, direttamente sul piatto di portata. Mai tagliare il tartufo prima di utilizzarlo: molto del suo profumo e del gusto andrebbero infatti dispersi.

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LA C UC I NA DI WI LSON

La Bassa in cucina

di Wilson Blasi*

La cucina delle feste Qualche spunto gastronomico per ravvivare la tradizione (continuando a seguirla)

'ultima settimana di Dicembre e la prima di Gennaio sono le settimane più impegnative per le massaie (le razdore) perchè concentrano le festività più importanti dell'anno: la sera della vigilia, il Natale, il cenone di Capodanno. Sono appuntamenti in cui le

padrone di casa, le mamme, le nonne, sono indaffarate in cucina e vogliono esprimere le migliori ricette del loro repertorio, e anche aggiungerne di nuove, e allora sfogliano riviste che abbondano in questo periodo di ricette e consigli innovativi per stupire i propri ospiti. Personalmente penso che queste estrosità vadano considerate per la Allevamenti: struzzi e alpaca prima settimana Ristorante con piatti tipici di Gennaio dove e specialità di struzzo l'atmosfera è più allegra e gioiosa, Produzione miele e aceto balsamico la settimana di Natale è anche un Vendita diretta di carne di struzzo momento di riflesMercato contadino a km 0: sione, affiorano ria Reggiolo il mercoledì cordi dell'infanzia, pomeriggio e a Novellara la neve, il fuoco il venerdì pomeriggio del camino, il preVia Valle 5°, 3 - 42016 San Girolamo di Guastalla (RE) sepe, l'albero di Tel. 0522 820227 - Fax 0522 228547 Natale, i regali, gli Cell. 335 5267752 - 335 5265561 auguri tra parenti e www.valle5.com - E-mail: terzi3.3@libero.it

AGRITURISMO VALLE 5°

amici, a volte tornano anche parenti che per motivi di lavoro sono stati costretti ad emigrare. Quindi penso che per queste festività come la Vigilia e il Natale siano più adatti menù tradizionali, naturalmente ricercando la qualità più estrema. Vini e spumanti di ottima qualità, il panettone possibilmente artigianale, tortelli di zucca realizzati con cura e il brodo per i capeletti ricco di sapore e di colore dorato. Possiamo però impreziosire questi piatti con alcuni ingredienti in modo discreto senza stravolgere la loro naturale composizione. Faccio alcuni esempi. Ai tortelli di zucca potremmo aggiungere lamelle di pistacchio leggermente tostato nel burro. Con lo zampone o il cotechino potremmo servire uno zabaglione all'aceto balsamico (tradizione antica). Potremmo farcire il cappone con un ripieno tradizionale dopo averlo disossato e arrotolato quindi cotto nel brodo in modo da poter servire una elegante fettina per ogni commensale. Se

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per sgrassare; per il manzo una salsa rossa a base di peperoni; per zampone e cotechino zabaglione e aceto balsamico; per il cappone, avendo già un ripieno, non richiede salsa.

* Presidente Associazione Cuochi di Reggio Emilia. Consigliere Nazionale FIC (Federazione Nazionale Cuochi) e Team manager squadra SARC (Squadra Associazione Reggiana Cuochi)

laricetta Ricetta per zabaglione aceto balsamico per 4 persone 50 gr. Zucchero semolato 50 gr. Rosso d'uovo 50 gr. Aceto balsamico da condimento Mettere tutti gli ingredienti in un polsonetto di rame non stagnato e sul fuoco sbattendo continuamente, portare a ebollizione, versare in una ciotola di porcellana e lasciare raffreddare senza muovere più. In mancanza del polsonetto si può fare in un tegamino d'acciaio ma a bagno maria.

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divino - En ogastro n omia e tendenze

di Sabrina Baracchi*

La Bassa in cucina

WINE SPECTATOR

E I TOP 100 AL MONDO

Cos’è Wine Spectator? È la rivista più influente nel mondo del vino. Questa influenza è così potente da condizionare il gusto mondiale e di conseguenza tutto ciò che vi gira intorno

La composizione del 2014 Top 100 list, comprende vini provenienti da 14 paesi e tre stati americani. California, Francia e Italia svolgono ruoli importanti, come negli anni passati, ma con un mix atipico di varietà e di regioni che producono vino. Nel frattempo, alcuni paesi emergenti hanno visto grandi “uptiks” cioè incrementi di quantità dei loro numeri nella lista, a causa di magnifiche annate e continui miglioramenti nell’allevamento delle uve partendo dai vigneti fino alle cantine, sempre più all’avanguardia. I redattori di "Wine Spectator" hanno trovato decine di vini stimolanti tra i 18.000 assaggiati nel 2014. Sia dalle etichette emergenti, da regioni vitivinicole o nelle dimore storiche che sostengono la tradizioFabbrico (RE) - Piazza Landini, 1 ne, questi vini hanno Tel. 0522 665478 fatto girare la testa Aperto anche a mezzogiorno per la singolarità e Chiuso il Lunedì sera e tutto il Martedì l'autenticità che chiamiamo l'X-factor.

ine Spectator", la prestigiosa rivista americana, come ogni anno dal 1988 stila la sua Top 100, la classifica delle 100 migliori bottiglie dell'anno (non dell'annata), dove i redattori selezionano i vini più emozionanti tra le migliaia di vini esaminati nel corso dell'anno.

Pizzeria

La Piazzetta

Per la selezione, è stata data la priorità prevalentemente alla qualità (in base al punteggio), al valore (in base al prezzo), nonché alla quantità prodotta di bottiglie. Questi criteri sono stati applicati per determinare i primi 100 fra gli oltre 5.400 vini ritenuti straordinari (90 punti o superiore su "Wine Spectator" scala di 100 punti). Nel complesso, il punteggio medio dei vini in lista di quest'anno è di 93 punti e il prezzo medio intorno ai 45 euro, leggermente inferiore, alla lista del 2013. Ma veniamo a ciò che interessa il Bel Paese. Bisogna andare al sesto posto per trovare una bottiglia Italiana, si tratta del Chianti Castello d'Ama 2010 San Lorenzo, del "vignaiolo" Marco Pallanti. Ad Ama, comunque, borgo originario del Mille che si adagia sulle colline senesi, si respira aria di grande festa. Un’azienda medio-piccola, da 300.000 bottiglie all’anno, che non teme di confrontarsi con una ribalta internazionale, pur avendo ben chiare le proprie radici. Sesto posto a livello mondiale. Niente male! Prodotto esclusivamente da vigneti di proprietà. Vigne, vignaioli e vino che sia frutto della terra del Giglio. Il rapporto fra l'uomo e la terra è imprescindibile. Il vino è il prodotto che rivela maggiormente di un territorio, corpo, profumo ed essenza. Ma il 2014 è l’anno del Portogallo, che si è aggiudicato la medaglia d'oro e di bronzo. Il trionfatore della 2014 Top 100 list è una bot-

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La Bassa in cucina tiglia di Porto Dow's 2011. Il Porto è un vino speciale liquoroso portoghese prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo, nella valle terrazzata sita a circa 100 chilometri a est della città di Oporto, fortificato, cioè viene aggiunto alcol di vino per interrompere la fermentazione con una percentuale tra i 18 e i 22 gradi. Il secondo posto appartiene ad un vino australiano della McLaren Vale, il "Carnival of Love" da vitigno Shiraz, uva internazionale, originaria della Costa del Rodano, molto decantato da tempo. La Medaglia di bronzo, nuovamente, per un vino portoghese, The Chryseia del 2011, sempre della regione del Douro. La quarta piazza ripropone un altro vino portoghese, incredibilmente, si afferma il Quinta do Vale Meão. Quinto un altro vino australiano, lo Chardonnay, Leeuwin’s iconic Art Series. Settimi dopo il nostro Castello di Ama, i francesi con un vino biologico, Clos des Papes. Ottavo posto il Pinot Noir di Greg Brewer and Steve Clifton, il Riva Hills 2012 vino Californiano sono noto per la sua gamma palatale espansiva. Al nono posto il Cabernet Sauvignon cileno "Don Melchor", di Concha y Toro. Ritorna la Francia con un Borde-

aux, al decimo posto il Château Léoville Las Cases. Per l’Italia nei 100 domina la Toscana andando al 14mo posto con il "Fontodi Colli della Toscana Centrale Falcianello 2011", passando, al ventunesimo con un altro Chianti, il Castello di Volpaia 2010. 22° posto al Podere Sapaio Bolgheri Volpolo. 24° Massolino Barolo dal Piemonte. 31° posto Tommasi Sangiovese-Cabernet Sauvignon Toscana Poggio al Tufo Rompicollo. Il Piemonte ancora al 39mo posto con Barolo Oddero . Frescobaldi alla posizione 47 con Luce della Vite Toscana Luce. Piemonte al Numero 76 un Vietti Barbera d'Asti Tre Vigne. Numero 80 Nino Negri Valtellina Superiore Quadrio. Numero 85 Masciarelli Montepulciano d'Abruzzo Marina Cvetic S. Martino Rosso Posto 87 La Sicilia di Cantina Firriato con Santagostino Baglio Soria Rosso. Al numero 92, Vecchia Cantina di Montepulciano Vino Nobile di Montepulciano Incanto. Numero 93, Recanati Cabernet Sauvignon Galilee. Terminiamo la classifica al 97mo posto, Tenuta delle Terre Nere Etna. La sorpresa? Manca del tutto il Brunello di Montalcino...

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La musica fa bene al cuore Mezz’ora al giorno della propria musica preferita procura benessere a corpo e mente

quanto ha dimostrato uno studio condotto presso l’Università di Nis in Serbia e presentato al congresso della European Society of Cardiology ad Amsterdam. Lo studio ha esaminato un gruppo di pazienti cardiopatici sottoposti a tre diversi tipi di esercizio: ascolto della propria musica prefe-

Nuove cure contro il mal di testa

econdo le nuove linee guida diffuse dall’Istituto Na-

zionale Britannico per l’Eccellenza Sanitaria e Clinica (Nice) prendere GAZZETTA DELLA BASSA

rita, esercizio fisico e una combinazione dei due. È così emerso come il gruppo che ascoltava musica e faceva esercizio registrava un aumento delle capacità fisiche e della salute cardiaca del 39%, il 10% in più del solo esercizio fisico.

troppi antidolorifici contro il mal di testa peggiorerebbe il disturbo. “Molti non sanno che un uso eccessivo di alcuni tipi di farmaci per il trattamento dell’emicrania, può causare ulteriore dolore” ha spiegato il Prof. Gillian Leng, vice capo esecutivo del Nice.

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Benessere e salute

La frutta nemica del diabete Secondo una ricerca mele, uva e mirtilli riducono il rischio di diabete del 26%

na ricerca pubblicata recentemente sulla rivista scientifica «British Medical Journal» ha evidenziato come esista un metodo naturale per prevenire il diabete di tipo II: mangiare 3 porzioni di frutta alla settimana, in particolare mele, uva (e uvetta) e mirtilli. Il diabete di tipo II, che è quello più diffuso al mondo, si presenta maggiormente nelle donne in menopausa, in particolare se esiste familiarità alla patologia e se è presente un problema di sovrappeso. L’effetto negativo dello zucchero su chi soffre di diabete è cosa risaputa. Ma finora nessuno aveva mai indagato in modo chiaro gli effetti provocati dagli zuccheri contenuti nella frutta e le poche ricerche condotte avevano dato esiti contrastanti. Lo studio recente, invece, condotto da un

gruppo di scienziati dell’Harvard School of Public Health di Boston, ha esaminato un campione di più di 187.000 donne tra il 1984 e il 2009 a cui sono stati somministrati questionari estremamente dettagliati sul tipo di alimentazione seguita. Lo scopo era indagare l’effetto esercitato sul diabete dai singoli frutti. È così emerso come, tra la diversa frutta assunta, mele, uva e mirtilli sono stati quelli a cui è seguito un maggior potere antidiabetico: mangiare 3 porzioni alla settimana di questi frutti riduce, infatti, del 26% il rischio di diabete rispetto a chi ne mangia meno di una porzione al mese. Come ha spiegato Qi Sun, responsabile dello studio: “anche se la frutta è raccomandata come rimedio per la prevenzione del diabete, studi precedenti hanno ottenuto risultati variabili per quanto

riguarda il consumo totale di frutta. I nostri risultati forniscono nuovi indizi che suggeriscono che alcuni frutti possono essere particolarmente utili per ridurre il rischio di diabete”. Secondo Sun ciò sarebbe possibile perché mirtilli, mele e uva, rispetto ad altri frutti, contengono una maggiore quantità di antocianine e polifenoli, antiossidanti in grado di coadiuvare il controllo glicemico. La prevenzione rimane comunque la “cura” principale da seguire se si sa di essere predisposti al diabete, associando ad un’alimentazione corretta anche uno stile di vita sano che preveda attività fisica da compiere in modo regolare.

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Turismo e viaggi

Turismo e... birdwatching

L'approccio naturalistico di tanti turisti si sposa perfettamente con questa pratica

unitevi di un buon binocolo, di un tacquino e di una guida per riconoscere le specie. Il birdwatching, parola inglese tanto difficile da rendere in italiano da essere stata adottata tale e quale, è l’osservazione degli uccelli in libertà, senza altro scopo se non trarne una soddisfazione personale. Riconoscere la specie d'uccello, il suo canto, le sue abitudini, è per l'osservatore appassionato un'incredibile soddisfazione. Questa pratica può essere condotta nel nostro territorio (si pensi alle aree palustri e fluviali, così ricche di specie) per farsi una prima esperienza. Ma il birdwatcher rimane tale anche

quando va in vacanza. Se siete al mare o in montanga, in un ambiente che di solito non frequentate, potrete avere la soddifazione di annotare nelle vostre schede di osservazione (modalità di osservazione per i più metodici) specie che finora avete osservato solo sulla guida o sui siti internet specializzati. Si tratta pertanto di uno tra gli hobby meno costosi in assoluto, e spesso con una spesa di circa 100 euro si può iniziare a fare i primi passi. Senza binocolo è quasi impossibile potere osservare un uccello senza creare disturbo nel loro comportamento naturale. La guida è essenziale per riconoscere i vari piumaggi e le 530 specie che compongono l´avifauna italiana. Per quanto riguarda la guida, in italiano,

ormai, c´è solo l´imbarazzo della scelta. Una guida da principiante è ad esempio "Che uccello è questo?", a chi invece piacciono le fotografie "Birdwatching facile" può essere una valida alternativa, oppure se preferite il formato pocket, potete scegliere "La nuova guida del birdwatcher".

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Creatività, arte, scritture PITTURA

l'anima in un gesto La pittura di Catia Torelli, la lezione di Pollock e dell'action painting

'è un motivo per cui l'arte contemporanea è qualche volta poco comprensibile. Viviamo l'equivoco di un'arte rimasta sempre e solo immagine e staticità. Catia Torelli, al contrario, ha fatto propria la lezione di Jackson Pollock, il famoso pittore americano attivo soprattutto negli anni Cinquanta e fondatore della cosiddetta action painting, una declinazione dell'espressionismo astratto di quei decenni. L'arte contemporanea, dicevamo, non è e non può essere solo immagine statica, ma è necessariamente anche azione. Ovvero, corrisponde con l'azione che occorre per formare l'opera, ed è essa stessa arte. Un fare immediato che assume connotazioni quasi rituali, come il movimento di danza intorno al fuoco. Catia si avvicina alla “pittura d'azione” nel 2007, acquisendone le basi grazie alle indicazioni di Marisa Bittasi. Perché, quindi, adottare l'action painting come propria forma espressiva?

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agli oggetti e alla decorazione, eseguendo découpage per qualsiasi oggetto, arte certamente minore rispetto alla pittura, ma capace ugualmente di canalizzare l'espressione creativa.♦

Perché questo tipo di tecnica, caratterizzato dall'azione improvvisa, è il risultato diretto della spontaneità. Dipingere significa, canonicamente, riempire uno spazio di colore, stendere una velatura, tracciare una linea e una forma. Ma significa, secondo la tecnica dell'action painting, anche sgocciolare, spruzzare, lanciare il colore. Le infinite galassie di colore di Catia Torelli racchiudono l'anima della pittrice in un gesto e ne fermano un istante volatile nel colore e nei grovigli di materia pittorica. Ma Catia Torelli ha una vena artistica che si manifesta anche nell'attenzione

Contatti Catia Torelli 328 8928903 347 4295533 e-mail: white_c@libero.it

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Creativià arte scritture

La storia e lo spirito del tatuaggio

l tatuaggio (o tattoo) è una delle più antiche tecniche di decorazione corporea permanente. È nel 1769 che il Capitano inglese James Cook, approdando a Tahiti, osservando e annotando le usanze della popolazione locale trascrive per la prima volta la parola Tattow (poi Tattoo), derivata dal termine "tau-tau", onomatopea che ricordava il rumore prodotto dal picchiettare del legno sull'ago per bucare la pelle. Ma il tatuaggio è una pratica dalle origini antichissime, origini di oltre 5000 anni. Nella storia, la pratica del tatuaggio non è legata solo ad un discorso puramente estetico o decorativo, ma anche ritualistico, spirituale e terapeutico. La testimonianza più antica giunge dal confine italo-austriaco dove nel 1991, sulle alpi Otzalet, viene rinvenuto il corpo congelato e ottimamente conservato di un uomo che gli scienziati ritengono sia vissuto circa 5300 anni fa. Otzi, così è stato soprannominato, presenta in varie parti del corpo dei veri e propri

tatuaggi, ottenuti sfregando carbone polverizzato su incisioni verticali della cute. I raggi x hanno rivelato degenerazioni ossee in corrispondenza di questi tagli, si pensa quindi che, all'epoca, gli abitanti della zona praticassero questa forma di tatuaggio a scopo terapeutico, per lenire i dolori. Il tatuaggio consiste nell'iniettare pigmenti colorati nello strato superiore della pelle, in modo tale da formare disegni, simboli o decorazioni artistiche che assumono significati diversi e personali. Quando osserviamo un tatuaggio, ne vediamo il disegno attraverso l'epidermide, lo strato più esterno della pelle. ll pigmento colorato risiede nel derma, che è il secondo strato della pelle. Le cellule del derma sono più stabili di quelle dell'epidermide e il pigmento del tattoo rimane fissato per tutta la vita di una persona, con una dispersione minima del colore. Può avere una valenza puramente estetica, o imprimere un ricordo di un momento importante della propria vita. Il tatuaggio può rac-

contare una storia personale, un sentimento, una perdita o una conquista, un desiderio, o semplicemente servire ad esprimere liberamente la propria personalità, quello che si ha dentro, i sentimenti più profondi. Il tatuaggio vive oggi un momento di grande rinascita, liberandosi finalmente della coltre di pregiudizi che da decenni lo intrappolava. Attualmente, questa arte coinvolge persone di qualsiasi età, etnia, ceto sociale o religione, esprimendo e liberando la creatività dei tanti tatuatori sparsi per il mondo. La scelta del tatuatore è una decisione molto importante per affrontare questa esperienza, che imprimerà indelebilmente, significati importanti che ci accompagneranno per tutta la vita. È necessario quindi scegliere uno studio autorizzato ASL che rispetti tutte le normative vigenti in termini igienico-sanitari, ma anche e soprattutto, scegliere professionisti del settore e non tatuatori improvvisati, che operano in ambienti malsani e quindi non adeguati.

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Creatività arte scritture eventi e cultura

Quadri di un’Esposizione

o “Concerto” policromatico e polimaterico?!

Ovvero: quando la musica descrive la pittura e la pittura si serve della musica

to ascoltando i “Quadri di un’esposizione” di Mussorgsky, nell’originalissima versione di Emerson, Lake and Palmer; mi si riaffacciano alla mente le opere che Marco Cagnolati, e i suoi amici artisti, hanno esposto domenica scorsa (16 novembre) al Palazzo Bentivoglio di Gualtieri. Quasi per un automatismo mentale ricollego queste esplosioni musicali a quelle vertigini policromatiche e polimateriche, illustrate e raccontate con tanta passione da Marco stesso. È la prima volta - mi dice - che la pittura si propone come un “concerto” a tre mani! Dove in un tema pittorico di base intervengono altri artisti, ognuno con la propria “voce”, ognuno col proprio “pathos creativo”. In altre parole, spiega ancora Marco Cagnolati, non si tratta di suddividere in modo programmato, come nell’antica bottega, il tema dell’opera per gli artisti intervenuti, ma di condividere con loro lo stesso “sacro fuoco dell’arte!”; ognuno interviene, quindi, in quella parte di opera, in quel preciso istante, che solo la sua anima conosce e suggerisce. Ecco che tra gli artisti si stabilisce così una vera empatia, e la pittura diventa allora quella melodia “a più voci”, quella “polifonia” appunto, che solo gli artisti più veri, quelli dotati anche di tanta umiltà, sanno creare. Artisti che lavorano insieme ce ne sono sempre stati nella storia dell’arte: Giotto con Cimabue e Pietro

72 Dicembre 2014 | anno VI - n 62

Cavallini nella basilica di Assisi, Andrea Verrocchio col grande Leonardo nel Battesimo di Cristo del 1475, opera che costò al Verrocchio una profonda crisi “professionale” perché l’allievo aveva superato il maestro: “Il che fu cagione ch'Andrea mai più non volle toccar colori, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui.” così il Vasari chiosa il famoso aneddoto. E poi ancora Raffaello con Giulio Romano nelle Stanze Vaticane, e lo stesso Giulio Romano con Raffaellino Del Colle, negli affreschi di Palazzo Te a Mantova. Ma tutti questi grandi maestri hanno generalmente concepito le proprie opere in maniera personale: l’artista che interveniva in seconda battuta doveva, perciò, farlo secondo un disegno preordinato e ben definito dal maestro; difficile quindi parlare, in quei casi, di accordo armonico, più corretto invece parlare di integrazione o di emulazione del mae-

stro, da parte dell’allievo. I dipinti a tre mani di Marco Cagnolati, Francesco Italiano ed Irina Elena Petrescu, sono invece il risultato perfetto di una ricerca originale condivisa dai tre artisti; i tre artisti come i tre tenori nel famoso concerto alle terme di Caracalla: questi a proiettare sulla tela stati d’animo e suggestioni, in un potente impasto cromatico e viva manipolazione materica; quelli a creare bellezza e armonia, con voce e musica che plasmano l’atmosfera. Questi e quelli guidati da uno stesso filo conduttore: l’alta tensione generata da un’emozione empaticamente condivisa. Condivisione, dunque, che anima ognuno degli artisti e ne guida la mano; condivisione che si esprime così, con segni e colori di forte coinvolgimento emozionale. Condivisione totale degli artisti partecipanti, da cui l’appellativo spiritoso e intelligente di “Condivisionisti” coniato da Marco Cagnolati. Roberto Rinaldi

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Creatività arte scritture

RENATO GIORGI

Foto Gianni Bellesia

Una vita per la musica

ompositore, arrangiatore, tecnico del suono, autore di una ricca discografia. La carriera musicale e artistica di Renato Giorgi è troppo articolata e ricca per poter entrare nel dettaglio. Per questo ci limiteremo a raccontarvi le tappe essenziali del suo percorso. Renato Giorgi ha studiato teoria e solfeggio presso il conservatorio di Mantova. Ma abbandonate l’immagine di un musicista classico, autoreferente e troppo chiuso nella tradizione. Renato ha fatto della musica una parte importante della sua vita e per questo è rimasto al passo con i tempi: innanzitutto, come artista “in movimento”, aggiornandosi, apprendendo il mestiere di tecnico del suono e approdando persino a fondare uno studio di registrazione: il Midi Recording Studio, a Bondeno di Gonzaga (MN). Ecco alcune tappe salienti

Lavora con Tv nazionali ha composto musica in occasione dell’incontro con Papa Giovanni Paolo II...

della sua vita musicale che danno il sentore di una Per venire ad epoche più recenti, nel 2013 ricca e interessante Renato Giorgi prepara al canto Beatrice carriera, ancora nel pieno dell’attività. Pezzini per la trasmissione televisiva La sua musica giunge fin “Ti lascio una canzone” da subito all’orecchio del condotta da Antonella grande pubblico, visto Clerici su Rai Due, e nello che viene impiegata dalla stesso anno prepara Nicola rete televisiva nazionale, Paltrinieri per la trasmissiola RAI. È di Renato Giorne di Canale 5 “Io Canto”, gi, ad esempio, il brano condotta da Jerry Scotty. Sport per tutti (Edizioni E ancora, collabora con Alabianca) utilizzato in noti musicisti (si ricorda la occasione dei mondiali tournè con Silvia MezzaItalia ‘90, per il programnotte, attuale cantante dei ma “Tutto Mondiale” in Mattia Bazar), per case edionda su Rai Due. trici: in particolare con la Altra occasione importanPaoline Editoriali Audiovite che merita di essere risive. Compone colonne socordata è la composizione nore (per esempio per I lupi del musical E allora Ludentro, un film del 1999 di igi?, nato per l’incontro Raffaele Andreassi ispirato con Papa Giovanni Paolo alla figura del pittore AntoII. In quell’occasione lo nio Ligabue, la cui colonna stesso Renato si esibisce sonora - editore Alabianin onore del Pontefice. ca - viene citata anche dal Renato Giorgi avrà Cielo e Terra, album noto mensile musicale modo di incontrare più strumentale di musica “Amadeus”), e infine non volte Papa Woitiła nel d’ambiente che combina si sottrae all’uso sociale e corso della sua carriera musica elettronica e musicale. strumenti acustici. In basso formativo della musica, elaborando progetti Ma la poliedricità il primo Cd di Sonorizza didattici per le scuole, per dell’artista si esprime il tuo presepe, brani ragazzi e bambini. dove meno te lo aspetti. musicali ed effetti originali Questa incompleta carrelÈ del 1995 il brano appositamente creati per lata dimostra, in chiave dance in latino Quae sonorizzare presepi. moderna, come la musica Ratio est? (Milleville sia un fattore “totalizzanEditore) che entra nelle te” della vita, come vita e musica possano classifiche europee di musica dance. Del quasi coincidere. E l’ecclettismo musicale brano ne da notizia anche Rai Tre con un’intervista nel corso di un’edizione del di Renato ne è certo un esempio! ♦ telegiornale in quel periodo. Qualche anno dopo (andiamo a salti, quasi a caso!) Renato è negli Stati Uniti per un concerto con il soprano Jessica Ortiz di Porto Rico.

►►Per informazioni sul MIDI RECORDING STUDIO situato a Bondeno di Gonzaga (MN) rivolgersi a rgmidi.giorgi@gmail.com. Il MIDI RECORDING STUDIO è dotato di tecnologie e software aggiornati nel campo musicale; ad esso si sono rivolti musicisti importanti, registi e direttori di testate televisive.

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Notizie da La Clessidra Editrice DIBATTITO LIBRI/RECENSIONI

IL DIARIO UNIVERSALE DI DONADIO L'ultimo lavoro del giovane autore reggiolese

orse non si può parlare di “Nichilisti innamorati” come di un vero e proprio caso di sincretismo, poiché gli scritti brevi di Davide Donadio non cercano una nuova dottrina frutto della fusione di teorie filosofiche diverse, ma è fuori di dubbio che la cifra del testo di questo originale volumetto sia la felice sintesi di apparenti antinomie. O, se si preferisce, la fortunata confluenza in un unico discorso di una inedita forma di funzioni narrative che, secondo tradizione, in origine hanno destinazioni diverse. Classico e contemporaneo, assoluto e quotidiano, poetico e scientifico – solo per citarne alcune – qui convivono felicemente in un infinito presente, che è la maggior virtù dei classici, subito pronto a immergersi nel pragmatismo materialista dell'odierna visione laica e disincantata dell'esistenza giornaliera, che è la maggior tendenza dell'uomo contemporaneo. La forma che assume la scrittura di Donadio è fluente, ricca di citazioni e riferimenti storici o letterari, a tratti erudita ma sempre spontanea, perché si richiama anche al suo vissuto che spesso trasforma l'esposizione in motivo esperienziale e diaristico, oltre che speculativo. Una esposizione più soggettivistica (derivata dalla destinazione originaria di alcuni contributi presenti in Nichilisti innamorati) si intervalla ad una forma impersonale che dà il senso del carattere universale delle affermazioni dell'autore, su ffragate dall'aggancio costante a teorie scientifiche che di volta in volta vengono convocate a supporto.

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La "Stanza Rossa", TENTARE un salotto culturale

he senso ha, oggi, riproporre l'idea di un salotto culturale? Che senso ha, nell'epoca del web e nella frammentazione estrema della provincia italiana, cercare di aggregare e fare cultura? Con questa perplessità, e con la consapevolezza di essere appunto operatori culturali "di provincia", intendiamo rilanciare una forma di confronto culturale reale (che presupponga l'incontro fisico delle persone). Fuori di metafora, la casa editrice aprirà uno spazio destinato ad un salotto culturale, una piccola sala che potrà contenere una ventina di ospiti nella sede della casa editrice. Lo spazio diverrà un luogo raccolto, “a misura di dialogo”, dedicato a discussioni intorno ai libri pubblicati da La Clessidra Editrice e in generale alle nostre attività editoriali. Obiettivo di questi incontri sarà anche promuovere un dibattito sulla cultura del nostro tempo, divulgando l'attività di artisti, scrittori, studiosi di varie discipline. Per rimanere aggiornati sulle attività della "Stanza Rossa" (nome del progetto) vi invitiamo a consultare periodicamente le pagine di questa testata e i nostri spazi sul web.

Il sottotitolo del libro, “La poesia della visione scientifica riduzionista”, palesa in modo incontrovertibile il punto di partenza di Donadio, singolare e dunque inopinabile, col quale egli afferma contro ogni luogo comune che nella visione laica, materialista, neuroscientifica e squisitamente biologica dell'esistenza, esiste un sentimento (poetico) della vita che senza cedere a suggestioni e trascendenze è in grado di sostenere e dare speranza. Per scoprire la veridicità di questa possibilità, occorre leggere il libro, e cogliere tra le righe le sfumature problematiche e non univoche delle riflessioni, in specie quella dell'ultimo capitolo: qui, l'analisi finale sullo scrittore russo Ivan Turgenev (in particolare del romanzo “Padri e figli”) ammette che, inaspettatamente, siano proprio i sentimenti www.clessidraeditrice.it a frangere l'efficienza pragmatica dell'impostazione logico-scientifi/www.facebook.com/LaClessidraEditrice ca cui lo stesso Donadio si ispira. https://www.facebook.com/gazzetta.dellabassa La poesia dunque è umanità, sfera emozionale, anche confusa passione, ciò che mette in scacco l'assolutezza di qualsiasi ipotesi riduzionistica. Insomma, “Nichilisti innamorati” è D. Donadio, Nichilisti innamorati. La una lettura utile, ricca di spunti, e per poesia della visione scientifica riduzionista. certi versi sorprendente, che conferma La Clessidra 2014. Prezzo di copertina ancora una volta come La Clessidra 12,00 € Editrice promuova iniziative editoriali Potete acquistare il libro su internet capaci di sollecitare il confronto con su www.ibs.it, oppure richiedendolo spunti d'indagine che segnano l'inizio all'editore www.clessidraeditrice.it di un dibattito quanto mai acuto e attuale. Adriano Amati

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Luoghi non comuni Attualità e altro di Maddalena Letari

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Le parole per dirlo Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato. (Èlie Wiesel)

l 25 novembre è stata un’altra giornata che ci ha dato l’occasione per fermarci a riflettere, per scacciare l’illusione che nulla mai può cambiare anche se tutto, intorno a noi, lo fa. La giornata contro la violenza alle donne scava nell’anima, per trovare ragioni che non esistono e fanno presto posto alle paure: temere chi si ama è il peggior incubo che possa capitare. L’origine di questo male è antica, eppure una qualsiasi evoluzione culturale sembra impossibile a giudicare dai numeri di donne uccise per mano di un uomo nell’anno che sta per finire, sia stato questo marito, amante, padre, familiare o sconosciuto. Marcela Lagarde, teorica del termine “femminicidio” lo definisce come “La forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine che comportano l’impunità tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa”, ma la storia della violenza sulle donne appartiene alla storia dell’umanità, non è nata con la parola che oggi la indica, basta pensare alle streghe bruciate sui roghi, ai delitti che lavavano l’onore dei padri e dei mariti, ai minuscoli piedi artificialmente deformati delle donne cinesi, all’infibulazione di quelle africane, al mestiere più vecchio del mondo, quasi mai scelto per inclinazione, sempre più spesso ottenuto per necessità o costrizione. Si muore in molti modi, di silenzi e false credenze, di intolleranza e fal-

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sa coscienza, di indifferenza o intransigenza. Femminicidio è una parola sgradevole, dal suono scorretto, ma serve uno schiaffo per svegliarci dal torpore e per incidere con decisione sui modelli culturali: l’emancipazione femminile è solo un’illusione se ancora tre uomini su dieci non condannano la violenza su una donna, convinti che sia la vittima l’unica responsabile della propria sventura. Le motivazioni di questa convinzione, nella loro varietà, conducono tutte ad un’unica idea: la “femmina” rimane un oggetto, una proprietà senza diritti rivendicabili e, anche se le proporzioni ci dicono che al mondo ci sono solo 105 uomini contro 100 donne, queste ultime diventano una “minoranza” da difendere nonostante la trascurabile differenza. La Convenzione di Istanbul, entrata in vigore ad agosto di quest’anno solo per 16 Paesi europei che l’hanno ratificata, è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che definisce il concetto di genere e crea un quadro completo sulla violenza alle donne; la triste lista dei reati va dalla violenza psicologica allo stupro, dallo stalking al matrimonio forzato, dall’aborto forzato alle mutilazioni genitali; tra i crimini sanzionati dalla Convenzione riappare il delitto d’onore, archiviato in Italia trent’anni fa ed oggi veicolato da culture diverse da quella occidentale, ma rimane inteso che, senza una legislazione adeguata ed una copertura finanziaria opportuna, la Convenzione rimarrà solo una bella dichiarazione d’intenti, parole di carta straccia. Di genere si muore, le armi usate

sono più quelle della rabbia cieca del momento che quelle della premeditazione, ma il black out mentale che scatena la violenza non deve essere mai considerato una situazione attenuante; l’uccisione o la menomazione della donna diventano solo l’ultimo atto di un dramma spesso consumato in silenzio, poi eventualmente dissezionato e mangiato dai mass media: la brutalità perpetrata si aggiunge alla brutalità dichiarata, scritta, letta, filmata da vicino, testimoniata dai parenti, dagli amici, ma anche dai passanti intervistati ad hoc con domande spesso imbarazzanti per la superficialità che dimostrano. Le parole per descrivere il “dopo” di un atto criminale come quelli fino a qui descritti, le lascio di diritto a Valentina Pitzalis, sopravvissuta al fuoco appiccatole addosso dal marito il 17 aprile 2011 e che in mezzo ai disperati silenzi delle donne maltrattate, nonostante tutto, ha il coraggio della speranza: “Sono felice di poter alzare una mano sola, sono felice di avere i miei occhi senza ciglia e sopracciglia, sono felice di avere le mie gambe coperte di cicatrici. Semplicemente, sinceramente, incredibilmente... ho trovato la forza per non smettere di sorridere e sono felice di vivere!"

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IL LOTTO, QUESTO SCONOSCIUTO Metodi di gioco e curiosità sul popolare gioco del lotto

di Marco Barbieri

Chiudiamo l’anno col botto!!

Metodo del Mese

Attraverso una continua osservazione del quadro estrazionale e di alcuni periodi storici, possiamo stabilire quelle che sono state formazioni interessanti, su talune ruote, che inevitabilmente saranno protagoniste anche nei prossimi tempi circoscritti. Da queste possibili situazioni porto a conoscenza, con apposite ricerche, elementi che con cadenze temporali particolari tendono ad una “costante” e si proiettano con interesse per i prossimi periodi di gioco… PERIODO DI GIOCO Nessun altra regola deve essere applicata, oltre la descrizione seguente... Stabiliamo come punto fermo la data del 13 dicembre 2014. DOPO QUESTA DATA (quindi da martedi 16 dicembre) e per un periodo limitato di colpi di gioco (in media ne bastano 4/6 colpi, ma possiamo arrivare sino a 10...) possiamo mettere in gioco la seguente previsione sulle ruote di:

FIRENZE-GENOVA

dicembre 2014

AMBATA 80 Combinazione in lunghetta per tutte le Combinazione in lunghetta per tutte le sorti.... sorti.... 38.55.61.75.76.87 12.25.32.38.40.80 Anche in questa circostanza le combinazioni queste combinazioni segnalate sopra, citate, sicuramente forniranno esiti multipli.. possono essere giocate in modo distinto e separato, poichè ognuna di loro darà Nel corso dei mesi/anni passati, si sono sicuramente un buon risultato... avute diverse situazioni più che positive, a noi basta evidenziare la curva di frequenza positiva nel periodo proposto e con fiducia Con lo stesso procedimento, ci attiviamo il proseguio sul prossimo step di estrazioni. sulle ruote di: Dobbiamo altresi ricordare che il gioco del Lotto è un gioco aleatorio, nessuno può NAPOLI-PALERMO garantire il successo di un determinato evento, quindi è d’ obbligo la giusta L’inizio GIOCO anche su queste due ruote razionalità e un meritato e attento distacco è fissato a partire da martedi 16 dicembre critico, alla proxima... 2014, quindi da questa data possiamo Se volete comunicare con l’autore e/o contare su: inviare copie degli scontrini vincenti, potete AMBATA 76 farlo inviando una mail al seguente: bmgmarco@virgilio.it

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L'OSSERVATORIO di Raffaele Giglietii

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Viene Natale

Nella Roma pagana, il 25 dicembre era dedicato al “natalis solis invicti”. Il Consiglio di Nicea, nel 325, decidendo di festeggiare il Natale nella medesima data, intendeva cristianizzare il paganesimo, ma finì per paganizzare il cristianesimo.

n tanti vorrebbero rimanere in santa pace... senza pranzi luculliani e stressanti, con parenti che vedi solo a Natale, e senza regali, che ti fanno scervellare a lungo. Insomma, senza farsi prendere dal consumismo sfrenato. I loro sentimenti vanno dall’apprensione al fastidio. Tra i credenti, e financo per alcuni preti, non è raro riscontrare una vera e propria ansia da prestazione.

alla fine, l’ha spuntata Brunetta. Si dice che il Papa, per evitare di benedirlo, stia pensando di marcare visita. “L’adulto non crede a Babbo Natale. Ma lo vota.”

Le vetrine dei negozi gareggiano nei tentativi di sedurre incauti acquirenti. Quelle dei negozi di giocattoli sono piene di scie moccolose lasciate dai bambini col naso schiacciato al vetro ad ammirare quello che la televisione gli ha già proposto. Nei grandi centri commerciali si respira aria di solidarietà, ottimismo e … sali da bagno. F. Oreglio: La neve, le luci, l’albero … è quello che mi ricordo dell’incidente.

In questo periodo abbondano i consigli per sfuggire il consumismo, dando così un’altra bella botta al commercio ed all’industria che lo alimenta. Fare in casa: biscotti, torte, pane, marmellata, sapone, candele, ecc. poi navigare sul web alla ricerca di idee per creare giocattoli con quello che si ha. Decorare la casa con alberi, stelle di natale, pupazzi di neve, realizzati riciclando imballi. Anche per pranzo e cena abbondano i suggerimenti per evitare le carni; restando vegetariani forse si risparmia ma sicuramente i capponi saranno felici. “A Natale mia madre faceva sempre il tacchino. Un’imitazione orrenda!”

In TV abbondano i discorsi buonisti, per una volta i poveri sembrano davvero al centro dell’attenzione. Pare che, quest’anno, i politici, per recuperare il rapporto coi cittadini, stiano preparando un presepe vivente con Berlusconi nei panni di San Giuseppe e la Santanchè in quelli della Madonna, per il Bambino è stata una gara dura tra gli omuncoli della politica ma,

Per chi può, ci si può sottrarre ai rituali natalizi recandosi dove non si festeggia. Molte sono le aree del mondo in cui il Natale è ignorato, ad esempio nei paesi musulmani. Il Marocco è relativamente vicino ed economico, il Tibet offre una beata indifferenza alle “invadenze” natalizie e così tanti altri posti. Anche a San Pietroburgo il Natale si festeggia, ma il 7 gennaio.

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Che dire, poi, delle canzoni di Natale; le senti dappertutto, per radio, in TV, nei negozi, per strada, in visita ad amici e parenti. C’è chi minaccia di suicidarsi di fronte all’ennesima White Christmas cantata ancora dalla buonanima di Bing Crosby. Ed i bambini “scimmietta”? Addomesticati negli asili, ti devono deliziare con l’immancabile “tu scendi dalle stelle”. Per sfuggire all’obbligo di fare regali, o si litiga con fidanzate, parenti e amici prima di Natale o si ricorre al BCD (Baratto Christmas Day). Si mettono sotto l’albero gli oggetti, confezionati in modo assolutamente anonimo, quindi si organizza la cara vecchia pesca. Chi è fortunato troverà qualcosa di simpatico o, addirittura, utile, mentre gli altri possono proporre scambi e, comunque, divertirsi per qualche ora senza spendere nulla. Qualche “narciso” può rifilare qualcosa che ha fatto, o scritto, con le proprie mani confidando che, in pieno spirito natalizio, nessuno azzarderebbe una stroncatura senza sentirsi un orrido mostro privo di cuore. “A Natale siamo tutti più buoni. Se uno ti ruba il posto auto, non rigargli la fiancata… scrivigli Buone Feste!”

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qfwfq

discussione culturale e altre inutilità

LA MACCHINA MONDIALE

Il mondo come meccanismo nel romanzo di Paolo Volponi

el 1965 il premio Strega, uno dei più prestigioso premi letterari italiani, venne assegnato a un romanzo breve di un autore che oggi è perlopiù caduto nel dimenticatoio, almeno nella cultura di massa. Il romanzo era La macchina mondiale di Paolo Volponi. Nativo della piccola città di Urbino, Volponi era stato letterato noto tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in particolare per il suo ruolo di dirigente alla Olivetti, ruolo che gli era stato assegnato proprio per portare avanti l’utopia olivettiana di industria umana e culturale. Nell’opera non vastissima di Volponi, La macchina mondiale è certamente il libro più importante. Ecco in breve il contenuto del romanzo. Anteo Crocioni è un contadino che attraverso letture e riflessioni costanti su testi filosofici e scientifici elabora una complessa teoria filosofico-iniziatica sul funzionamento del mondo. È la natura stessa e il rapporto tra gli uomini a suggerire ad Anteo che dietro a tutto questo c’è un meccanismo razionale e comprensibile. L’autore, che rende il racconto del suo protagonista in prima persona, crea abilmente una prosa altalenante tra l’ingenua rassegna degli eventi e una lingua iniziatica intrisa di scienza e di ermetismo, creando la sensazione nel lettore di leggere negli spezzoni di brani e di riflessioni di Anteo una spassosa parodia della filosofia (forse continentale ed esistenzialista). Ma la descrizione delle idee di Anteo e la storia dell’elaborazione faticosa del suo “trattato” sono solo lo sfondo, e in un certo modo anche la causa, degli avvenimenti che formano la trama di La macchina mondiale. Anteo conosce e sposa Massimina, una contadina della campagna urbinate. Benchè ne sia profondamente innamorato, ben presto i loro rapporto si deteriorano, anche in seguito alle incomprensioni per le idee di Anteo, osteggiato sia dai contadini che lo accusano di essere un matto incomprensibile, sia dai preti e dai sapienti che gli rimproverano di sovvertire l’ordine naturale e morale della società. In breve, la moglie si allontana spalleggiata dalla famiglia di origine, e il restante prosieguo romanzo narra il tentativo di Anteo di ritrovare e riconquistare la moglie. La “macchina mondiale” non è altro

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di Davide Donadio

che il mondo visto nella sua struttura materiale e, tutto sommato, artificiale perché nettamente descrivibile come insieme di parti tra di loro correlate. Quella che può sembrare una parodia della visione materialista-riduzionista di Volponi è in realtà un tentativo di avvicinare la visione semplice della natura vista dal mondo contadino al meccanicismo di una scienza che ancora viene vista come ostile e distante. Anteo, accorgendosi del perfetto incastro interroccorrente tra elementi funzionali, arriva ad equiparare tutto ad automi. La logica conseguenza è che siano esistiti anche autori-automi che hanno messo insieme quanto vediamo intorno a noi. Questa sì, forse, è parodia del creazionismo. Ecco cosa dice Anteo confrontatosi con un prete: “Ma si capisce, gli dissi io con furberia, che mentre tutta la scienza e tutta la filosofia vanno verso le prove del materialismo, io, riusciendo a dimostare che gli uomini sono stati costruiti da altri esseri, ammetto e stabilisco l’idea di esseri superiori, posti altrove, e che alla fine questi esseri possono risultare essere uno solo, quindi prorio quel Dio del quale lei si dichiara servitore? Ma egli mi scacciò ed io scrissi una lettera al vescovo, riportando il pezzo del mio trattato dove è scritto: “In sostanza noi non facciamo altro che eternare la legge che governa l’universo, la quale esige che un’opera fatta di materia organica e poi organizzata in una costruzione sufficiente, per poter vivere deve riprodursi e per poter resistere deve ricostruirsi in forme più evolute attraverso la rivoluzione di successive civiltà progressive; contrariamente a quanto è stato creduto finora, ogni forma di automa-autore può costruirne un’altra superiore a se stessa e dovremmo pensare che così come siamo non abbiamo una fine e quindi neanche un principio.

La gerarchia della perfezione, stando anche all’esempio della natura e dell’uomo, è inversa. Non dalla perfezione si procede all’imperfezione, ma dall’imperfezione ad un più alto grado di perfezione. Un essere imperfetto come l’uomo può creare qualcosa di più perfetto di lui, e così via, all’infinito. Così si spiega, ad esempio, la nascita dell’uomo attraverso l’opera di automi-autori (o, aggiungiamo qui, il mondo complesso derivante da leggi fisiche

più semplici che stanno a monte) e allo stesso modo si spiega il fatto che gli uomini possano creare qualcosa di più “perfetto” di loro, come gli strumenti tecnologici attuali, e chissà cosa altro nel futuro. E così, ridimensionato alla comprensione umana, trova la sua ragione di essere e la sua teleologia l’esistenza dell’uomo. Un altro brano dal “trattato”: “Coloro che hanno progettato l’uomo come macchina non potevano dargli un programma con un istinto come lo dettero agli animali, perché mentre essi dovevano restare sempre tali e quali l’uomo doveva ripetere l’opere dei suoi progettisti, però con materiali e forme diverse: quindi avrebbe dovuto arrivarci attraverso un lunghissmo tirocinio, soddisfacendo gli entusiasmi e le ambizioni richiesti dalla sua vita nel mondo, i quali attraggono l’uomo verso una meta sconosciuta per lui ma ben conosciuta da coloro che lo hanno voluto”.

Il netto stacco tra la narrazione della trama (la storia del rapporto con la moglie e poi la ricerca di Massimina) e i brani riflessivi, nonché con le parti del trattato che Anteo va scrivendo, creano nel lettore un senso di distacco che ben rendono l’estraneità del protagonista al suo contesto. Ma il mondo sociale di Anteo, fatto di schematismi metafisici e di remissive vittime che accettano di subire il loro destino senza metterlo in discussione, non può accogliere queste idee che se pure vengono espresse con accenni deliranti e vegamente iniziatici, sono motivate da una spinta di autonomia di pensiero da parte di Anteo. Anteo, semplice contadino che viene rimproverato dai sapienti di arrogarsi una funzione, quella di stabilire la verità e di ricercare il sapere, che non gli compete. Anche se il protagonista de La Macchina mondiale correrà verso un inevitabile finale tragico, Volponi probabilmente non aveva intenzione di ammonire il lettore con una “morale della favola”. Lo scacco di Anteo, in definitiva, non è speculati-

vo, ma solo sociale.♦

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