"VivaCucina" ottobre - novembre, anno I, n 5

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Mensile Mensile aa diffusione diffusione gratuita. gratuita. Anno Anno I,I, n.4 n.5 || Settembre Ottobre - Novembre - Ottobre 2015 2015

VivaCucina

Edizioni La Clessidra / E.Lui Editore

RIVISTA DI CUCINA E CULTURA GASTRONOMICA

il cibo e il mondo

Quanto cibo sprechiamo? Quale sarà il cibo del futuro?

eventi

gastronomici

Vini: siamo primi!

Tra le province di Modena, Reggio, Mantova e oltre...

Sorpassati i cugini d’Oltralpe nella produzione del vino. In questo numero curiosità su un vino in passato maltrattato e oggi tra i più consumati al mondo: il Lambrusco

RICETTARIO

cotechino al lambrusco

polpettone

con pane e verdure

zuppa

di fagioli e castagne


Letteratura ed enogastronomia

ROMANZO

Simposi moderni Davide Donadio

(o rifare Arbasino)

GIOCARE A FARE GLI ANTICHI PER SFUGGIRE DALLA NOIA DELL’ITALIA CONTEMPORANEA

«Bello il contrasto tra l'atmosfera classica e la contemporaneità appena accennata; ma l'euforia dionisiaca dei protagonisti, i loro giochi colti, i loro banchetti teatrali, non riescono a cancellare l'Italia della crisi economica. Ne risulta un sorriso un po' amaro, simile a quello de La grande bellezza di Sorrentino.»

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Editoriale

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Gastronomia & territorio

SOMMARIO

Anno I, n. 5 - Ottobre-Novembre 2015

17 Ricettario

Eventi enogastronomici

♦ Risotto al lambrusco con salsiccia ♦ Fettuccine con ristretto di lam-

brusco broccoli e formaggio

♦ Cotechino al Lambrusco ♦ Polpettone con pane e verdure ♦ Sformato di spinaci ♦ Zuppa di fagioli e castagne ♦ Minestra d’orzo

10 Cibo & Salute ♦ E tu quanto sprechi? ♦ Zero food waste

12 Speciale Vino

24 Il cibo e le feste

♦ Un rito antico ♦ I primi produttori al mondo ♦ Uve (e miti) del Lambrusco ♦ Lambrusco, protagonista della

cucina locale

♦ Zucche dolci di pasta sfoglia ♦ Tartine salate di Halloween

26 Il cibo, il mondo ♦ L’effetto serra

ci colpisce a tavola.

VivaCucina è anche su Facebook!

28 Cibo & Salute ♦ L’insonnia dipende da ciò che mangi

VivaCucina

Editore: Editrice La Clessidra/E.Lui Editore Sede: via XXV aprile 33, 42046 Reggiolo (RE) - Tel. 0522 210183 - redazione@clessidraeditrice.it Direttore responsabile: Davide Donadio | Grafica: Paola Torelli | Stampa: Tipografia E. Lui Reggiolo (RE) Allegato indivisibile alla Gazzetta della Bassa Registrazione n. 1243 del 25/01/2011, Tribunale di Reggio Emilia.

Pubblicità: Commerciale La Clessidra Editrice. Tel. 334 2582678. E-mail: commerciale@clessidraeditrice.it Sig. Alberto Predieri. Tel. 348 3134825. E-mail: prediericomunicazione@gmail.com Sig. Davide Francia (zona Appennino). Tel. 348 4412587

VivaCucina ♦ Anno I, n.4 Ottobre - Novembre 2015

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Editoriale

Corsi e ricorsi, tra cibo e tempo

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hi resiste alla tentazione di associare la cucina alla stagione dell’anno? Mangiare ci appare come un bisogno di necessità e piacere intimamente legato al tempo (metereologico e tempo reale) che ci circonda. Questa sensazione è dovuta probabilmente ad un reale legame tra cibo e mondo esterno. Il freddo porta a consumare una certa tipologia di cibo, non solo per la migliore condizione fisica di digeribilità legata alla temperatura, ma anche perché in un tempo remoto il nostro corpo richiedeva una certa quantità di grassi per affrontare l’inverno. La zona geografica a cui facciamo più direttamente riferimento in questo periodico (la cossiddetta “bassa”

delle province di Mantova, Modena e Reggio Emilia e l’Appennino Reggiano), sembrano proprio aree a vocazione gastronomica invernale. In questo numero, poi, troverete un approfondimento relativo al vino, e in particolare al Lambrusco. Lambrusco e cucina saporita emiliana-mantovana sono un binomio naturale e ancora una volta legato a immagini suggestive: nebbie che aleggiano sulla pianura, mentre nelle case si consumano i piatti della tradizione, accompagnati da un buon lambrusco.

VivaCucina ♦ Anno I, n.5 Ottobre - Novembre 2015

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GASTRONOMIA & TERRITORIO

Eventi

enogastronomici

Breve guida alle manifestazioni enogastromiche del territorio

Massimo Bottura

presenta la Festa dello zampone e cotechino Modena IGP 2015 Tante novità tra cui l’Emilia burger

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ppuntamento a Modena, Piazza Roma, dal 4 al 6 dicembre 2015. Vi attende la V edizione de la “Festa del Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena IGP”. Molte le novità di questa edizione, tra queste l’Emilia burger, l’hamburger creato in omaggio alla regione Emilia Romagna e al suo territorio. Ecco gli ingredienti: pane casereccio, hamburger di manzo, Cotechino Modena IGP e Parmigiano reggiano 30 mesi, salsa verde e maionese di aceto balsamico. Anche quest’anno lo chef Massimo Bottura rinnoverà la sua presenza in qualità di testimonial.

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Casoni a tutta Castagna

Festa gastronomica con mercatino e intrattenimenti

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omenica 8 Novembre 2015 a Casoni di Luzzara (RE) torna la “Festa della castagna”, alla riscoperta di antichi sapori e tradizioni. Sarà allestito uno stand gastronomico con polenta, stracotto e risotto alla pilota, gnocco fritto, salumi e formaggi, caldarroste e vin brulè. Programma fittismo per l’intera giornata, con un mercatino del riuso, bancarelle di prodotti tipici, laboratorio e animazione per bambini, artisti di strada.

CENTRO OTTICO CADELBOSCO ottica e benessere visivo Piazza XXV aprile 6/b 42023 Cadelbosco di Sopra (RE) Tel. 0522 915224 e-mail - otticocadelbosco@gmail.com

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Festa del tartufo a Cavola

Ottimi piatti tradizionali e tanti intrattenimenti

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al lontano 1988, Cavola (frazione del comune di Toano) organizza ogni anno la tradizionale festa del tartufo, che si svolge la seconda e terza domenica di novembre. Per l’occasione l’intero paese si mobilita per allestire gli stand di prodotti tipici, tra cui Parmigiano Reggiano, salumi, castagne, funghi porcini, che fanno da contorno alla famosa mostra-mercato del tartufo bianco e nero. Le strade del paese si animano di bancarelle di artigianato, hobbistica, gastronomia locale, mostre di pittori e scultori. Nel pomeriggio

attrazioni per grandi e piccini, accompagnate dalla musica della banda di Cavola. Ogni anno viene assegnato il trofeo “Tartufo d’oro” al tartufaio che trova il grano più grosso. Il punto di forza della festa, che richiama ogni anno migliaia di visitatori, è sicuramente il centro polivalente “Cavola Forum”; qui la Pro Loco mette a disposizione un ampio salone dove viene servito un ricco menù a base del prezioso tubero. É possibile consumare ottimi piatti al tartufo anche nei ristoranti del paese. La festa si svolgerà regolarmente, anche in caso di maltempo.

Mantova squisita

Un mercato in Piazza Sordello

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i terrà a Mantova, in Piazza Sordello, l'evento “Mantova squisita con paesi e sapori”. Dal 30 ottobre al 1 novembre, il mercato allestito nella storica piazza esporrà i prodotti della tradizione enogastronomica italiana. VivaCucina ♦ Anno I, n.5 Ottobre - Novembre 2015

Appuntamenti con il tartufo

Prossime sagre gastronomiche nella provincia di Mantova

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ontinuano, anche nel mese di novembre, gli appuntamenti con le sagre gastronomiche dedicate alla tradizione del tartufo dei paesi della Bassa mantovana. Ecco i prossimi appuntamenti. 30/31 ottobre e 1-5/6/7/8 novembre: XVIII Tartufesta, a Carbonara di Po presso il Palatartufo di piazza 1° maggio. 14 (cena) e 15 (pranzo) novembre: Profumo di tartufo nella Pieve, a Pieve di Coriano presso la Sala civica Sandro Pertini. 21 (cena) e 22 (pranzo) novembre: Magnatartufo, a Magnacavallo presso il Centro Polivante S. Petini. 28 (cena) e 29 (pranzo) novembre: Scaglie di tartufo, a Villa Poma presso la Sala civica di via Arvati. 6 (pranzo), 7 (cena) e 8 (pranzo) dicembre: V edizione de la Tartufart, a Quingentole presso Corte Breda. 13 (pranzo) dicembre: Biancotartufo, a Schivenoglia, presso il Centro Polivalente di via Donatori di sangue.

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Torna a Vicenza la terza edizione di “Cosmofood”

GASTRONOMIA & TERRITORIO

Il cicciolo in piazza

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Prossime sagre a Castellarano e Campagnola Emilia

l 15 novembre, si terrà a Castellarano, presso piazza XX luglio, la V edizione de la “Sagra del Cicciolo”. Gara di ciccioli, mercato contadino e prodotti gastronomici, vendita ciccioli, stand gastronomici, mercatino arte e ingegno, musica dal vivo. Segue il 13 dicembre, a Campagnola Emilia, in piazza Roma, la XVI edizione de “Il cicciolo d'oro”. Sfida tra norcini nella produzione dei ciccioli migliori e del “supercicciolo da guinness”, con premiazione del miglior norcino.

Cioccoshow 2015

A Bologna, la XI edizione dall'11 al 15 novembre Torna, nel centro storico di Bologna, la manifestazione più dolce dell’anno: Cioccoshow festeggia undici edizioni di grande successo trascorse in compagnia di grandi personaggi, di tanti produttori di cioccolato artigianale e con la partecipazione di oltre due milioni di visitatori. Un vero e proprio laboratorio artigianale in Piazza Maggiore, aperto al pubblico e alle scuole, dall'11 al 15 novembre, per approfondire la cultura del cioccolato e del gelato.

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Enogastronomia, ristorazione e attrezzature professionali

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al 14 al 17 novembre, torna a Vicenza "Cosmofood Expo Food Beverage Technology", con 360 espositori, 100 eventi tra degustazioni, corsi e seminari. Enogastronomia, ristorazione e attrezzature professionali sono i tre pilastri su cui si sviluppa la terza edizione della manifestazione. In quattro giorni, Cosmofood permetterà di incontrare i migliori produttori del territorio nazionale. Due i padiglioni coinvolti: uno dedicato all’enogastronomia, nel quale trovano spazio le aree Cosmowine, con il meglio del settore enologico in ottanta cantine da tutta Italia; Cosmobeer, dedicata al mondo della birra artigianale; Food, ristorazione e prodotti di qualità; intolleranze alimentari, gluten free, bio&vegan, dove sarà possibile conoscere e incontrare aziende all’avanguardia che propongono prodotti a marchio BIO e alimenti per vegani, celiaci, intolleranti al lattosio. Il secondo padiglione sarà interamente occupato da Cosmotech, l’area dedicata alle attrezzature professionali dove sarà possibile incontrare le migliori aziende del settore con le ultime novità tecnologiche nel campo della ristorazione. Buyer, manager di grande, piccola e media distribuzione, grossisti specializzati, gestori di bar, snack bar, pub, birrerie, take away, società di catering, chef e stampa specializzata, troveranno qui le soluzioni più innovative e adatte alle loro esigenze. Orari di apertura: sabato e domenica dalle 9 alle 22 | lunedì e martedì dalle 9 alle 19 Luogo: Fiera di Vicenza (uscita A4 Vicenza ovest) Ingresso: € 5. Ingresso gratuito per disabili e bambini fino ai 10 anni, biglietto ridotto ad € 4 per le scolaresche.

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Panificio Artigianale Bedeschi Casa del pane | Banchetti | Cerimonie

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inque sono le generazioni, di padre in figlio, addette alla lavorazione del pane. La passione per la produzione del pane e della schiacciatina nasce da nonno Cesarino Bedeschi (“Ribelle”) nel lontano 1957 quando iniziò come capo fornaio alla Cooperativa Uniti. Insieme al figlio Adriano (Vanni) lanciarono la schiacciatina, il primo prodotto da forno tradizionale ad essere venduto nella provincia di Mantova e la chiamarono “La Florida” il cui nome derivava dall’omonimo locale da ballo estivo di Pegognaga, ricordato da tutti i nostalgici come il cuore del divertimento dei pegognaghesi di alto stile. La schiacciatina “La Florida” nasce quindi da un’antica e

lunga ricetta tramandata di padre in figlio, senza aver mai subito variazioni particolari. Attualmente la schiacciatina “La Florida” viene lavorata artigianalmente, tirata e schiacciata a mano, seguita in ogni momento della sua cottura e sfornata secondo l’arte dettata dalla tradizione Bedeschi. Oggi figlie e nipoti hanno aggiunto un nuovo valore alla già buonissima schiacciatina: le farine integrali. Si trovano quindi: schiacciatine multicereali, multicrock e alla crusca.

sale. Stria integrale alla crusca, alla pizzaiola, al rosmarino, all’olio di oliva. Inoltre, per i più golosi: biscotti al farro, al te verde, mela e cannella…. Tantissime novità anche per chi soffre di intolleranze alimentari.

NOVITÀ: pane al farro, alla crusca, all’orzo, multicereali, kamut, azimo, segale, pugliese con lievito madre, integrale alle noci, sesamo, soia, zucca. Toscano senza

Tutto è prodotto artigianalmente, nel rispetto di tempi e modi di lavorazione ben diversi da quelli a cui le grandi distribuzioni ci hanno abituati.

Si soddisfano richieste di produzioni personalizzate di pane e dolci. Il Panificio Bedeschi, infatti, produce artigianalmente anche la pasticceria dolce e salata, torte per eventi e compleanni, pasta fresca.

LABORATORIO: v. Di Vittorio, 84 - Pegognaga (MN) - Tel. 0376 558798 NEGOZIO PEGOGNAGA: piazza Galvaligi, 15 - Tel. 0376 559501 Orario di apertura: 5-13 e 16.30-19 NEGOZIO SUZZARA: via Luppi Menotti, 18/A - Tel. 0376 523019 Orario di apertura: 5.30-13 E-mail: panificiobedeschi@alice.it 9 Siamo anche su- Ottobre Facebook2015 VivaCucina ♦ Anno I, n.4 Settembre


CIBO & SALUTE

E tu quanto cibo sprechi? Recenti studi differenziano spreco reale e spreco percepito

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preco alimentare: rispetto a qualche anno fa, la consapevolezza degli italiani è decisamente aumentata. Studi ed indagini recenti, però, descrivono un quadro preoccupante. Spreco reale e spreco percepito non coincidono. Il rapporto 2015 Waste Watcher presenta i primi dati di “Diari di famiglia”, un test preciso che indica la misura quantitativa e qualitativa dello spreco ad ogni pasto. Alla luce di questo primo test, condotto nella primavera 2015 da Waste Watcher con la validazione scientifica dell’Università di Bologna – Distal, è possibile affermare che lo spreco di cibo domestico reale è circa il 50% superiore allo spreco percepito e dichiarato nei sondaggi. Effettivamente, gli italiani sprecano 13 miliardi di euro ogni anno con il cibo buttato nella pattumiera di casa. Il test dei “Diari di famiglia” funziona con monitoraggi e rilevazioni annota-

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te da famiglie campione (16 gruppi), che devono indicare con precisione la misura dello spreco ad ogni pasto. La sensibilità al tema è migliorata, ma è importante fare prevenzione, dato che il cibo sprecato a livello domestico non è recuperabile, anzi, dovendo essere smaltito come rifiuto, rappresenta un costo economico per le famiglie e un costo ambientale per la società. Pertanto, è urgente attivare programmi e campagne di educazione alimentare ad ambienatale nelle scuole italiane, coinvolgendo famiglie, studenti ed insegnanti. Il rapporto 2015 Waste Watcher si sofferma sui comportamenti degli italiani e mette in luce che: un italiano su 2 compila una lista della spesa per prevenire l’eccesso di acquisto; 4 italiani su 5 dichiarano di non gettare in automatico il cibo scaduto, ma di volersi assicurare che sia davvero andato a male; 9 italiani su 10 consultano abitualmente l’etichetta dei cibi acquistati; 1 italia-

no su 3 chiede di avere una doggy bag al ristorante per non buttare il cibo che avanza; 9 italiani su 10 mettono in stretta relazione spreco di cibo e danno ambientale. Anche il quadro internazionale non è buono: circa 1/3 della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare (FAO, 2011). E ancora: nel menodo si spreca il 30% dei cereali prodotti, il 45% della frutta e verdura, il 30% del pescato, il 20% della carne, il 45% di tuberi e radici, il 20% dei prodotti lattiero caseari. Se si riducesse della metà la percentuale di cibo sprecato, si taglierebbero del 7,5% le emissioni di gas metano, che riduce lo strato di ozono. Complessivamente, lo spreco di cibo si verifica in particolar modo nei Paesi sviluppati e nei Paesi in via di sviluppo. Ogni anno, l’Unione Europea butta via 90 milioni di tonnellate di cibo.

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curiosit

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Zero food waste Una giornata dedicata al cibo

n occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che ricorre il 16 ottobre, le regioni Piemonte e Valle d’Aosta hanno inaugurato la campagna contro lo spreco alimentare

denominata “Zero spreco Zero food waste”. L’iniziativa ha coinvolto otto scuole primarie e altrettanti istituti secondari di primo grado, nei quali è stato proiettato un cartone animato per edu-

care i giovani a non sprecare il cibo. É questo il secondo anno della campagna che ha già raggiunto dieci mila studenti in 80 strutture scolastiche.

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PARLIAMO DI VINO

Un rito antico Nel mese di ottobre si conclude la raccolta di uve. Scopriamo qualcosa di più

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a vendemmia è il processo di raccolta di uve per la produzione di tutti i tipi di vino che, nell’emisfero boreale, ha luogo durante i mesi di settembre e ottobre. Si tratta del periodo in cui le uve hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato, cioè quando nell’acino il rapporto tra la percentuale di zuccheri e quella di acidi ha raggiunto il valore ottimale per il tipo di vino che si vuole produrre. Dopo la raccolta, l’uva verrà porta-

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ta nei locali dove subirà la pigiatura e l’eliminazione dei graspi. Schiacciando un acino si genera il mosto, il liquido non fermentato derivante dalla pigiatura e pressatura dell’uva. Si parla di uva da vino, poiché quella da tavola possiede un rapporto tra zuccheri e acqua talmente favorevole a quest’ultima da rendere difficili le trasformazioni. L’uva da vino, invece, raccolta a perfetta maturazione, trasuda zuccheri tanto che le dita possono percepirne l’appiccicosa densità del-

la superficie della buccia. La prima e più importante trasformazione avviene con il contatto tra l’interno dell’acino e la parte esterna della buccia, ricca di microrganismi. Il luogo in cui il mosto viene preparato, la sua temperatura e le dimensioni del contenitore sono condizioni che influiranno sul processo produttivo del vino e, alla fine, sulla sua personalità. Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica del mosto d’uva.

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I primi produtturi di vino al mondo

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a Francia non è più numero uno nel vino. L’Italia la supera e diventa il primo produttore mondiale con una produzione stimata nel 2015 in 48,9 milioni di ettolitri. Lo annuncia la Coldiretti riferendo i dati della Commissione europea. Il sorpasso si deve anche a un calo dell’1%per cento dei raccolti in Francia, dove la produzione si dovrebbe fermare a 46,6 milioni di ettolitri. Al terzo posto si trova la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri in calo del 5

L’Italia, nel 2015, al primo posto nella produzione mondiale

per cento. Il primato italiano è stato sostenuto da condizioni climatiche favorevoli che hanno garantito un’ottima maturazione delle uve tanto che, in diversi territori, si parla di annata storica per quantità e qualità. Coldiretti segnala anche che in Italia si produce oltre un quarto (il 28%) del vino europeo. Anche le esportazioni segnano

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un risultato record con un incremento del 6% in valore, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi 5 mesi del 2015.

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Approfondimenti: Il Lambrusco

Uve (e miti) del Lambrusco

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La produzione ha caratteri profondamente diseguali

di Laura Beggi

i è preso una bella rivincita, il Lambrusco. Da vino ritenuto di scarso valore, a prodotto enologico tra i più venduti al mondo. E anche il costume e la cultura di massa hanno spesso preso a prestito questo vino come simbolo della Bassa Pianura Padana e delle sue genti. Si pensi all’album discografico del rocker emiliano, Luciano Ligabue, intitolato Lambrusco, coltelli, rose & pop corn, insieme di simboli gastrinomici ad indicare quanto

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l’Emilia mangereccia del Lambrusco fosse il punto di partenza di un’America sognata attraverso i miti musicali. Ma, esattamente, da quali vigneti viene ricavato il Lambrisco? Le uve del Lambrusco sono rosse, coltivate maggiormente in Emilia-Romagna, nelle province di Modena e Reggio Emilia, ed in Lombardia nella provincia di Mantova. L'area più estesa e storicamente più articolata è quella di Modena. Sul suo territorio provinciale

dal limitare a nord con la provincia di Mantova, pianeggiante, fino a sud con la fascia collinare, si concentra la produzione di ben tre tipologie diverse di lambrusco dai caratteri profondamente diseguali, rispettivamente: il Salamino Santa Croce (ubicato nella zona nord), il Sorbara, che si colloca nella fascia territoriale compresa tra i fiumi Secchia e Panaro; ed infine il Grasparossa, che si colloca sulla fascia collinare a sud. Il Lambrusco reggiano è prodotto essenzialmente

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Il vino più mediatico e romantico al mondo

Un riconoscimento a livello internazionale

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no dei vini più conosciuti in Italia e sicuramente tra i più apprezzati, è riconosciuto a livello internazionale come un vino che "non può non essere amato". In America è uno dei fenomi mediatici più frequenti nel mondo del buon bere e buon mangiare. Il più importante critico enogastronocmio al mondo, Fiona Beckett, ha scritto sul Guardian che il miglior vino da tavola è il Lambrusco. Nel 2013 il giornale di inchiesta politica e cultura più famoso al mondo, l'Huffigton Post, scrisse che per San Valentino lo Champagne è passato di moda, ora servono vini rossi e frizzanti, in primis il Lambrusco. Lo stesso Wall Street Journal consiglia il Lambrusco tra i vini da bere giovani.

nella pianura ma, diversamente da quello che accade nella provincia di Modena, con sconfinamenti nella zona collinare, dove invece si produce il Colli Scandiano e Canossa che si differenzia in Lambrusco Montericco e Grasparossa. Il territorio della provincia di Mantova risulta diverso dai precedenti. Innanzitutto, le zone di produzione si estendono in prevalenza sul percorso del fiume Po. Il Lambrusco mantovano, un po' come il reggiano, mescola vitigni di prevalente provenienza modenese-reggiana, i quali acquistano, grazie al terreno, fisionomia propria nei caratteri salienti differenziandosi anche in modo profondo e netto. Un'interessante varietà che possiamo definire "autoctona" è il lambrusco viadanese (o Grappello Ruberti).

L'origine del nome

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L'etimologia racconta della casualità della sua nascita

stata sempre controversa l'etimologia della parola "Lambrusco". Aldilà di una immediata correlazione con il termine “brusco”, identificativo di quella caratteristica tipica dei vini giovani, collegata ad una contenuta acidità, le interpretazioni filologiche attribuiscono al nome il significato di vitigno selvatico che cresce ai bordi dei campi in modo spontaneo. Questa l’interpretazione riconoscibile dal latino: labrum, limitare, margine, bordo (riferito ai campi) e ruscum, pianta spontanea. Alle origini, pertanto, c’è la vite selvatica e spontanea, ben diversa, e più antica, di quella allevata.

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Approfondimenti: Il Lambrusco

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Lambrusco, protagonista nella cucina locale

l Lambrusco è, in un certo senso, il simbolo delle province modenese, mantovana e reggiana in quanto rappresenta, per eccellenza, Perfetto accompagantore dei nostri piatti tradizionali l’abbinamento ideale con la tipicità della cucina grassa e saporita te che richiamano la frutta fresca. di queste località ed italiana in Una componente tannica moderata genere. Molti dei nostri cibi preferigli consente di essere rinfrescati, carni e formaggi, vantano, come noto, elevati livelli di grasso. Il vino, to e di diventare, così, un buon compagno anche nei caldi giorni in questi casi, deve bilanciare il estivi, magari abbinato a salumi grasso con l’acidità, sovrastarlo con e melone. D’estate i contadini la tannicità (gusto particolarmente lo utilizzavano anche come aspro) o eguagliarne l’intensità con bibita salutare e dissetante: una parte l’alcol. Non a caso, i vini rossi sono di vino e quattro d’acqua. Servito sempre abbinati a carni rosse e forfreddo è perfetto con tutta la cucina maggi stagionati. Inoltre, in questo del barbecue. Se nella bella stagione scambio vicendevole, le proteine ed i grassi della carne ammorbidiscono è apprezzato, nel freddo dei mesi invernali diventa insostituibile il palato asciugato dai tannini. In tavola, il Lambrusco è insostituibile. per accompagnare bolliti, zampoLa maggior parte delle paste ripiene, ne, cotechino e tortellini. Inoltre, d’inverno veniva aggiunto al brodo in brodo o meno, e le paste della bollente per raffreddarlo un poco tradizione emiliano-lombarda devoe “scaldarsi dentro”: era il famoso no per forza essere accompagnate “bevr’in vin”. da questo vino leggero, frizzante, sincero, con spiccate note frutta-

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RICETTARIO

Risotto al Lambrusco con salsiccia Costo: economico – Difficoltà: facile – Tempo: 1 ora Ingredienti (per 2 persone):

1 cipolla rossa 40 gr. di burro 180 gr. di salsiccia fresca (2) 180 gr. di riso Carnaroli 1 piccolo mazzetto di rosmarino 200 ml di lambrusco 700 ml di acqua bollente 25 gr. di parmigiano grattugiato 25 gr. di parmigiano a scaglie

Preparazione

Affettate la cipolla finemente e fatela rosolare in 25 gr. di burro fino a che non sarà trasparente. A questo punto unite la salsiccia grossolanamente sbriciolata e lasciate rosolare per circa 10 minuti. Unite il riso, fatelo tostare, unite anche il mazzetto di rosmarino intero, quindi versate il lambrusco, ma non aspettate che evapori: una volta insaporito il tutto iniziate

VivaCucina ♦ Anno I, n.5 Ottobre - Novembre 2015

a versare l’acqua bollente, 1-2 mestoli alla volta, mano a mano che il riso la assorbirà, fino a raggiungere la giusta cottura del riso. Mescolate spesso e, quasi a fine cottura, eliminate il ciuffo di rosmarino e mantecate con il restante burro e con il parmigiano grattugiato. Fate riposare il risotto qualche minuto, quindi servite decorando ogni piatto con le scaglie di parmigiano.

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RICETTARIO

Fettuccine con ristretto di Lambrusco broccoli e formaggio Costo: economico – Difficoltà: facile – Tempo: 30 minuti

Ingredienti (per 4 persone)

250 g di fettuccine all’uovo 150 g di broccoli verdi 125 g di formaggio fresco, tipo Robiola 60 g di panna 15 g di zenzero un bicchiere di Lambrusco di Sorbara un cucchiaio di zucchero olio extravergine di oliva q.b.

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sale q.b. pepe q.b.

Preparazione

Per il ristretto, fate bollire il vino con lo zucchero e lo zenzero tritato finemente, finché non risulterà denso. Levate dal fuoco e tenete da parte. Sciogliete il formaggio fresco nella panna a fuoco basso, aggiustate di sale e pepe. Cuocete i broccoletti,

scolate e condite con la crema di formaggio. Cuocete le fettuccine in abbondante acqua salata, scolate e saltate in padella con la crema e i broccoli. Impiattate e guarnite con un cucchiaio di ristretto di Lambrusco allo zenzero.

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RICETTario

Cotechino al Lambrusco Costo: economico – Difficoltà: facile – Tempo: 2 ore

Ingredienti

1 cotechino di circa 700 gr 200 gr di fettine di fesa di vitello tagliate sottili Una bottiglia di Lambrusco

Preparazione

In questa ricetta useremo il cotechino crudo, ma voi potete usare anche quello precotto (basterà saltare la prima fase di questa ricetta). Mettete il cotechino a bagno per 12

ore, poi scolatelo e punzecchiatelo con una forchetta, avvolgetelo in una garza e mettetelo in una pentola con acqua fredda e fatelo cuocere per circa mezz’ora. Scolate e spellate il cotechino e avvolgetelo con le fettine di carne, poi con il refe da cucina legate il tutto in modo stabile. Mettete il cotechino in un tegame con il Lambrusco e fate cuocere a fuoco lentissimo per un’ora e mezza,

VivaCucina ♦ Anno I, n.5 Ottobre - Novembre 2015

in modo da far evaporare il vino e contemporaneamente ottenere un sughetto denso e delizioso. Tagliate il cotechino a fettine e mettetetelo in un piatto da portata, servitelo caldo e con fette di pane di segale tostato.

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RICETTARIO

Polpettone con pane e verdure Costo: medio – Difficoltà: media – Tempo: 1 ora e 30 minuti

Ingredienti

100 g di mollica di pane 500 g di carne già cotta (manzo, vitello o pollo) 10 fette sottili di pancetta 2 uova 2 cucchiai di funghi secchi 1 patata piccola 1 rapa piccola 1 peperone 1 carota 3 dl di latte 1 cucchiaio di vino bianco 50 g di parmiggiano grattuggiato 50 g di burro curry, sale e pepe q.b.

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Preparazione

Tritate le verdure e i funghi ammollati e strizzati. In una padella sciogliete una noce di burro e rosolatevi il trito ottenuto. Schiacciate la patata lessata e unitela al pane che avrete nel frattempo ammorbidito con il latte tiepido e poi strizzato e sbriciolato. Mettete in una terrina le verdure, la purea di patate oltre al pane e alle carni tritate. Aggiungete a questo punto le uova, il vino, il parmiggiano grattuggiato, un pizzico di curry, sale e pepe. Date all’impasto la

forma di un salame, avvolgetelo nelle fette di pancetta, legatelo con uno spago e cuocetelo in una casseruola dove avrete fatto sciogliere il burro. Bagnatelo con poca acqua e fate cuocere per circa un’ora.

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RICETTario

Sformato di spinaci Costo: economico – Difficoltà: media – Tempo: 1 ora

Ingredienti

1 kg di spinaci 3 uova noce moscata pangrattato ¼ di l di panna liquida 1 tazza e ½ di besciamella olio extravergine d’oliva sale q.b.

Preparazione

Lavate accuratamente gli spinaci, scolateli e trasferiteli in una casseruola

con dell’olio e un pizzico di sale. Lasciateli stufare con coperchio a fuoco lento per 15 minuti. Passateli nel passaverdura e poi unitevi la besciamella, i tuorli d’uovo, la panna ed un pizzico di noce moscata; aggiustate di sale e mescolate il tutto. Infine, aggiungete gli albumi montati a neve, mescolate con delicatezza dal basso verso l’alto e versate il composto in una

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teglia oliata e cosparsa di pangrattato. Fate cuocere a bagnomaria in forno a 180°C per circa 40 minuti. Infine rovesciate su un piatto da portata e servite.

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RICETTARIO

Zuppa di fagioli e castagne Costo: economico – Difficoltà: elevata – Tempo: 3 ore circa

Ingredienti

1 tazza di fagioli secchi ½ tazza di castagne secche pulite ½ stecca di cannella 1 cucchiaio di farina burro e sale q.b.

Preparazione

Lasciate in ammollo separatamente i fagioli e le castagne per almeno una notte. Trascorso il tempo,

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scolate i fagioli e metteteli a bollire in 1,5 litri di acqua fredda, lasciandoli cuocere a fuoco molto moderato per un'ora e mezza circa. Aggiungetevi le castagne scolate e la cannella, e proseguite la cottura ancora per un'ora, mantenendo sempre a fiamma bassa. Passate quindi al passaverdure parte della minestra, riunite tutto in una pentola e salate

leggermente. In un tegamino a parte fate imbiondire la farina in 1 cucchiaio di burro, quindi versatela nella minestra bollente, mescolando con cura. Dopo ancora qualche minuto di cottura, servite condendo ciascun piatto con un po' di burro fuso.

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RICETTario

Minestra d’orzo Costo: economico – Difficoltà: facile – Tempo: 45 minuti

Ingredienti

200 g di orzo 50 g di fagioli secchi 2 carote 1 patata 1 cipolla 1 gambo di sedano 75 g di pancetta affumicata olio extravergine d’oliva sale

Preparazione

Dopo averli lavati lasciate

una notte in ammollo i fagioli e l’orzo, in contenitori separati e con acqua fredda. Rosolate in poco olio la cipolla grossolanamente tritata, quindi aggiungete anche le carote e la patata tagliate a dadini, e il gambo di sedano fatto a piccoli pezzi. Aggiungete un po’ di acqua tiepida (circa 1 litro), i fagioli scolati e l’orzo con l’acqua dell’ammollo. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma,

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incoperchiate e, dopo una mezzora di cottura a fuoco molto moderato, aggiungete la pancetta affumicata tagliata a pezzettini. Proseguite la cottura e aggiustate di sale prima di togliere dal fuoco e servire la minestra ben calda.

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Il cibo delle feste

Zucche dolci di pasta sfoglia

L

e zucche dolci di pasta sfoglia sono dei dolcetti buonissimi e carinissimi. Sono preparate con la pasta sfoglia e poi farcite con la marmellata di zucca. Una ricetta semplice e facile da preparare che sorprenderà soprattutto i bambini, ma anche gli adulti: basta, infatti, srotolare la pasta sfoglia e modellarla in modo da formare dei piccoli

cestini a forma di zucche, che andranno poi farciti con la marmellata di zucca. Il cioccolato fuso sarà utilissimo per creare gli occhi, il naso e la bocca di questi simpatici dolcetti tipici per la notte più horror dell'anno, Halloween.

Tartine salate di Halloween Ingredienti pane bianco a fette maionese olive nere pomodori a fette Preparazione Togliete la buccia dal pane a fette per ottenere solo la "parte bianca" del pane.

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Con l'aiuto delle formine apposite o della vostra pazienza, ricavate delle forme dei simboli di Halloween: zucca, fantasma, vampiro, gatto o altri soggetti a tema. Spalmate ogni tartina con un po' di maionese

(o altra salsa di vostro gradimento). Decorate poi la formina per creare gli occhi, con l'aiuto delle olive nere, la bocca, utilizzando pezzi di pomodoro, e così via.

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Una casa in perfetto stile Halloween

P R O D U Z I O N E

N S U

M I S U R A ,

E

V E N D I TA

C U C I N E

P E R S O N A L I Z Z AT E ,

C O M P O N I B I L I

C O M P L E TA M E N T I

ella notte più paurosa dell'anno, le E S O S T I T U Z I O N E E L E T T R O D O M E S T I C I I N C A S S O zucche di Halloween non possono La paurosa leggenda di mancare in nessuna casa, ma come si Jack O'Lantern fanno? Per prima cosa vi dovrete procurare la zucca: quella tradizionale è quella arancione imbolo per eccellenza della ma nulla vi vieta di usare altri tipi di zucca, di festa di Halloween, la zucca qualsiasi forma o dimensione. Armati di maè per tradizione legata alla tita morbida, disegnate sulla superficie della leggenda di Jack O’Lantern, fannulzucca i contorni di occhi, bocca paurosa, e lone buono a nulla a cui il demonio naso. Tracciate quindi i contorni dell’apertura donò un tizzone che gli illuminasse la sull’alto della zucca.Quando avrete trovato strada degli inferi. Tizzone che Jack il disegno che vi piace di più, munitevi di PRODUZIONE E VENDITA CUCIN pose in una rapa svuotata per farlo coltello appuntito e cominciate a tagliarne la SU MISURA, PERSONALIZZATE , C durare più a lungo. Non tutti sanno, parte superiore. Questa è la fase più pericoE SOSTITUZIONE ELETTRODOME infatti, che originariamente l’ortaggio losa: ricordatevi di girare la lama del coltello simbolo di Halloween era, appunto, verso l’esterno e di maneggiare con attenziola rapa. Fu sostituito dalla zucca in ne, ma allo stesso tempo con decisione. Nel seguito alla grande emigrazione degli ritagliare la calotta fate attenzione a lasciarla irlandesi in America, a causa della intatta in modo da poterla usare per chiudere penuria di rape e ricchezza di zucche la vostra zucca. Rimuovete la calotta e quindi Aperitivi e cocktail fantasia nel Nuovo Continente. Secondo la svuotate il suo interno con un cucchiaio. tradizione, la lampada costruita con Ultimato il lavoro, prendete un lumino (o una V.le E. Bagnoli 87/A la zucca aiuta a tenere lontani gli candela abbastanza grande) e mettela ne’ all’inCastelnovo Monti (RE). Tel 320 3578755 spiriti maligni. terno della zucca.

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Il cibo il mondo

L’effetto serra ci colpisce a tavola Nel futuro molti prodotti scompariranno a causa dei cambiamenti climatici

I

futurologi già prevedono, nel 2050, una simpatica cenetta con antipasto di scarabei fritti. La verità, è che non sappiamo cosa mangeremo. Ma cosa non mangeremo, sì. Gli scienziati Onu, nell’ultimo rapporto Ipcc sul clima, semplificano così: se la temperatura aumenta più di 3 gradi, i raccolti scendono. Poiché nessuno crede più che il mondo riuscirà a contenere il riscaldamento alla media di due gradi caldeggiata dagli scienziati, la previsione è realistica. Più nello specifico, secondo il rapporto Ipcc, fino al 2030, vantaggi e svantaggi, più o meno si equivalgono. Ma, andando verso il 2050, i

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danni diventano più del doppio dei benefici. L’impatto sulla nostra tavola è pesante: e la lista di quelli che potrebbero diventare cibi introvabili si allunga. Ecco alcuni esempi. Spaghetti: secondo gli scienziati Onu, nelle regioni mediterranee come l’Italia, il calo dei raccolti di frumento potrebbe superare il 20%. Per pane e pasta dovremo ricorrere sempre di più alle importazioni, con costi crescenti. Bistecche e latte: per ogni grado in più di temperatura, il raccolto di mais scende del 7% (già abbiamo registrato un calo della produzione mondiale del 4%). Il mais viene usato nella preparazione dei mangimi, così meno granturco significa

meno carne e prezzi più alti. Pesci: gli scienziati Onu calcolano che i diversi impatti dell’effetto serra vadano a colpire quel 15% di oceani che ospitano la maggior quantità di pesci. L’aumento delle temperature sconvolgerà gli ecosistemi, spingendo i pesci a migrare in acque

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inesplorate, con effetti sconosciuti. Fagioli: contrariamente alla loro immagine popolare, i fagioli sono piante sensibili. Il caldo, soprattutto di notte, può colpirne la produttività, fino a ridurre il raccolto del 25%. Frutta: ciliegie, pesche, prugne e, in generale, i frutti con nocciolo, hanno necessità Entomofagia: la particolari in materia di clima. frontiera del gusto Hanno bisogno di una buona dose di freddo perche l’imalle cavallette agli scarafaggi, pollinazione funzioni. Troppe passando per i vermi. Sono molti i notti invernali miti rischiano di tipi di insetti che vengono consumati ritardare la fioritura e ridurre il per il loro alto contenuto proteico, ma anche numero di frutti prodotti. Senfacendo appello alla loro croccantezza, za un po’ di freddo P R O D U Z I O N E E V E forte N D Ie T Adeciso. C U C In I Nmolte E C O M P O N I B I L I al gusto società letale, invece, le poS U M I S U R A , P E R S O N A L I Z Z A T E , C O M P L A M E N T I del globo gli insetti sono consideratiE Tuna polazioni di mosche il mondo e zanzare rischiano E S O S TdiI T U Z prelibatezza, I O N E E L E Tma T R anche O D O M E S T I C Ioccidentale I N C A S S O sta cominciando ad affrontare l'argomento, moltiplicarsi in modo ad esempio negli Stati Uniti. Gli insetti esplosivo. Il clima, commestibili si sono visti anche all’Expo e infatti, è il grande rela stessa FAO finanzia serissimi programmi golatore dei loro cicli di ricerca che ne prevedono il ricorso nella vitali. Inoltre, prodieta del prossimo futuro: garantirebbero, dotti come il cacao o infatti, un adeguato apporto alimentare e il caffé non reggono minore impatto ambientale. qualsiasi temperatura. Il caldo aumenterà la traspirazione e la PRODUZIONE E V conseguente perdita SU MISURA, PERS di umidità farà calare il raccolE SOSTITUZIONE to. Anche il vino soffrirà del mutamento climatico: altitudine, vento, esposizione al sole e, soprattutto, composizione geologica del terreno sono elementi determinanti per questo prodotto. Aperitivi e cocktail fantasia

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Il cibo il mondo

L'insonnia dipende da ciò che mangi

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Esistono cibi in grado di conciliare il sonno

igirarsi nel letto senza riuscire ad addormentarsi capita a molti e può dipendere proprio dalle abitudini alimentari. Esistono, però, cibi che possono venire in nostro aiuto. Ad esempio, i semi di zucca, la frutta secca, il pesce e la verdura a foglie larghe

sono prodotti ricchissimi di magnesio. Assumendo questi alimenti, vedrete migliorare il vostro riposo notturno progressivamente. Gli spinaci, oltre a contenere magnesio, sono anche ricchi di clorofilla: il calcio, la vitamina B6 e l'acido folico, contenuti in questo vegetale, favo-

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Torta salata riccotta e spinaci INGREDIENTI

1 kg di spinaci Sale fino 300 g di ricotta 100 g di Parmigiano Reggiano 2 uova di gallina Maggiorana Pepe nero macinato al momento 500 g di Pasta sfoglia

riscono il rilassamento muscolare. Inoltre, contro l'insonnia, lo stress e la depressione esistono molti cibi contenenti triptofano che aiutano a rilassare mente e corpo: ricotta, cibi a base di latte, lenticchie, ma anche avena e riso. Tra i cibi che invece hanno un effetto eccitante sul nostro corpo, possiamo elencare il cioccolato, la carne rossa o i fritti in generale, che rendeno difficile la digestione, ma anche i piatti particolarmente salati e speziati. Per quando rigurda le bevande, meglio evitare alcolici, caffè e tè prima di coricarsi.

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ulire gli spinaci selezionando le foglie, scartando tutti i gambi e sciacquare abbondantemente in acqua fresca corrente. Metterli in una capace pentola, portarli sul fuoco e farli bollire a fuoco moderato per 10 minuti. Non aggiungere altra acqua se non quella che resta sulle foglie dopo il lavaggio. A metà cottura unire un pizzico di sale. Quando cotti, mettere gli spinaci in un colino e pestarli con un cucchiaio in modo da strizzarli e levare i residui d’acqua. Tritarli finemente con la mezzaluna sul tagliere. In una terrina mescolare gli spinaci, la ricotta, il Parmigiano Reggiano grattugiato, le uova sbattute (tenendone da parte un poco per pennellare la superficie), un pizzico di sale, uno di maggiorana e una macinata di pepe.

Foderare una placca da forno di forma circolare da 25-28 cm di diametro con carta da forno leggermente inumidita affinché diventi più malleabile. Dividere a metà la pasta sfoglia e stenderla in due dischi sottili. Adagiare il primo nella placca foderandola completamente anche lungo i bordi e punzecchiarne il fondo con i denti di una forchetta. Cospargere uniformemente il composto di spinaci e livellarlo con una spatola piatta. Coprire con la restante pasta sfoglia sigillando bene i bordi. Punzecchiare anche la superficie e spennellare con l’uovo tenuto da parte. Infornare nel forno preriscaldato a 200°C per 25-30 minuti. Se necessario prolungare di qualche minuto la cottura fino ad ottenere una pasta uniformemente dorata. Servire tiepida.

Tel. 0522 654658

OPTOMETRISTI

GINNASTICA VISIVA COLLABORAZIONE OPTOMETRICA NEI CASI DI DISLESSIA ESERCIZI DI VISUAL TRAINING

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La guida di VivaCucina

Le guide di VivaCucina. Ristoranti, Agriturismi, Pizzerie, Locali Ristorante/pizzeria

Bar PINKY BAR

REGGIOLO (RE) piazzale Artioli 10/11 (zona Coop). Cell. 349 3825156 - E-mail: cristina68rossi@gmail.com. ► SPECIALITà colazioni, pranzi veloci con possibilità di buoni pasto, aperitivi.

Osteria osteria del gusto

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Via G. Micheli, 4/A. Tel. 331 4211228. Chiusi domenica, lunedì e martedì sera.

Pizzeria Ristorante IL RISTORO DI DANTE

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Via G. Micheli, 10/A. Tel 0522 612185. Aperto anche a mezzogiorno, chiuso il martedì. ► SPECIALITà pizza tipo “Napoli”, dal lunedì al venerdì pizza 1/2 metro, cucina tradizionale e tutte le specialità di pesce, tutti i venerdì festa del pesce.

Bar VENTURELLI ROBERTA

REGGIOLO (RE) via Toscanini, 2. Tel. 0522 973838.

Bar CAFè MATISSE

REGGIOLO (RE) piazza Martiri, 32. Aperto tutti i giorni. ► SPECIALITà colazioni e merende alternative, jogurt e brioches vegane.

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REGGIOLO (RE) EMILIA via Marconi, 6 Tel 3468703317

Gelateria ORSO POLARE

REGGIOLO (RE) P.zza Martiri 48/48. Tel. 0522 213573.

Bar Tacco100

FORNI

REGGIOLO (RE) Via G. Matteotti, 41. Tel 0522.1532596 / 339.2395035 ► SPECIALITà colazioni, pranzi veloci, degustazioni vini e champagne.

Bar BAker street 221

REGGIOLO (RE) Strada Cattanea, 3. Tel. 338 896 9224

REGGIOLO (RE) Via Marconi, 8. Tel 347 250 8304 ► SPECIALITà Aperitivi

Bar LA RANA

Bar BAR TOSCANINI

Gelateria pasticceria cioccolateria KRISMA

REGGIOLO (RE) piazza Martiri,7. ► ALTRI SERVIZI ricevitoria, punto Sisal, ricariche telefoniche

Bar Via e Vai

bar

gelaterie Pasticcerie

REGGIOLO (RE) via Caboto, 19. Cell. 333 6274621 - 340 2672137. ► SPECIALITà rane, pesce gatto, gnocco fritto su ordinazione

Bar delle pinete

Forno LEPRAI MARCO

COLLAGNA (RE) via Roma, 94.. Tel. 0522 897379. Cell. 347 1832029. E-mail: lepraim@libero. it - www.fornoleprai.com

pizzerie da asporto

Pizzeria al taglio e da asporto IL GATTO E LA VOLPE

REGGIOLO (RE) via Pironda, 2/A. Tel. 0522 973939. Aperto dal martedì alla domenica dalle 17 alle 22. Chiuso il lunedì. Consegna a domicilio. ► SPECIALITà pizza con farina integrale.

gastronomia

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Via Monzani, 3. Tel 0522 812278

Bar EUROPA

VETTO (RE) via Val D’Enza, 29/A. Tel. 0522 815216. Cell. 328 3284503. E-mail: bice.romagnani@gmail.com

Gastronomia e pasta fresca il cantuccio... delle cose buone

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Isolato Maestà. Tel 0522 812525.

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Le guide di VivaCucina. Ristoranti, Agriturismi, Pizzerie, Locali

Pizzeria Ristorante

di Costantino Michele

via G. Micheli, 10/A Castelnovo ne’ Monti (RE) tel. 0522 612185

Specialità del ristorante: pizza tipo “Napoli” | Dal lunedì al venerdì pizza 1/2 metro | Cucina tradizionale e tutte le specialità di pesce | Festa del pesce tutti i venerdì La direzione del ristorante è lieta di comunicare che il locale dispone di un’ampia sala da pranzo, particolarmente attrezzata per intrattenimenti, meetings, cene di lavoro e distesa estiva. Aperto anche a mezzogiorno, chiuso il martedì | Siamo su Facebook

Dove trovate VivaCucina?

VivaCucina viene ditribuito in una rete di attività che riguardano il settore della ristorazione, della gastronomia, dell’enologia, alberghiero, bar, locali, e in generale tutto ciò che riguarda l’alimentazione. è inoltre possibile reperire gratuitamente il periodico nelle edicole del territorio che aderiscono. Ecco un primo elenco che verrà aggiornato nei prossimi numeri. REGGIO EMILIA

Edicola Furgeri, p.zale Coop (S. Vittoria)

Guastalla Edicola Veneri, Via Gonzaga Edicola Musi, p.zza Repubblica. Edicola Benati, (frazione di S. Martino) Edicola Da Amelia, (frazione di Pieve)

Bagnolo in Piano Edicola Magia, provinciale nord Edicola MB, piazza Garibaldi, 4 Edicola Spaggiari, p.zza Garibaldi, 14

REGGIOLO Edicola Marinelli, p.zza Martiri. LUZZARA Edicola Kaur Kulvant, v. Avanzi, 39 Rolo Edicola Barbieri Edicola Guerra Cristina Fabbrico Edicola Sacchetti Ercole Campagnola Edicola Parmigiani, p.zza Roma. Novellara Edicola Ba bu ca, p.zza Unità d'Italia, 1 Edicola Masini, v. provinciale Nord 85/a Gualtieri Edicola Hazzard ,via Giardino, 69

Cadelbosco Sopra Edicola 2Emme, via Saccani 12/A L'Acchiappanuvole, p.zza 25 aprile 3/b Castelnuovo Nè Monti Edicola Muzzio, Piazza Peretti, 6/b Edicola Rinascita, via Roma 28/b Edicola Marazzi, (loc. Gatta) Tabaccheria Da Guido e Nicoletta Via F Kennedy, 41/b frazione di Felina (RE) Ligonchio Bar Giornali Del Lago, via E. Bagnoli, 12 MANTOVA Moglia Edicola Gt, via XX settembre, 41 Quistello Edicola “Chizzoni Cristian” via Cesare Battisti, 25 Edicola “Il Temperinio” Piazza Guido rossa, 24

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San Benedetto Po Edicola “Coccinella” Piazza Garibaldi n. 2 Edicola “Cavazzoni Adriana” Piazza Matteotti Pegognaga Edicola “Cappelari Annamaria” via Monte Grappa n. 1 Edicola “Libreria di Roberto e Anna” piazza Matteotti n. 37 Gonzaga Edicola/tabaccheria “Centrale” Piazza Matteotti n. 53 Edicola “Guaita” Largo Martiri della libertà 18 Edicola “Aemme sport” largo Martiri della libertà n. 25/B Motteggiana Edicola/tabaccheria “di Martignoni” via Bacchelli n. 30/E Suzzara Tabaccheria “Il Girasole” Via Mitterand n. 9 Edicola “Sorelle Tosi” via Mazzini Edicola “Panisi Alberto” via Zonta Editola Jolly Giocattoli, via Baracca, 2

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Alimentazione

Il mito del pane che fa ingrassare

I paesi con maggiore tasso di obesità sono proprio quelli che hanno diminuito il consumo del pane

S

iete a dieta? La prima cosa che si tende a eliminare dalle proprie abitudini alimentari è il pane. Ma si tratta, inutile dirlo, di una convinzione sbagliata. E questo non solo perché il pane è da millenni uno dei principali elementi della dieta mediterranea (tra le più sane ed equilibrate al mondo) ma anche per ragioni legate a fattori nutrizionali.

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I vari tipi di pane apportano ogni giorno alla vostra dieta carboidrati, fibre, vitamine e minerali. Difficilmente sarà possibile ritrovare questo apporto così vario in altri alimenti. A dimostrare come sia del tutto inconsistente il mito del pane che fa ingrassare, si consideri che i paesi con il maggior tasso di obesità sono tra quelli che negli ultimi anni hanno diminuito

sensibimente l’uso del pane a tavola. Ulteriori studi specifici sembrano dimostrare che in generale una dieta legata al giusto consumo di pane integrale sia un fattore di prevenzione per alcuni tipi di cancro, come quello al c lon o quello al seno.

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