"VivaCucina" Settembre-ottobre 2015 Anno I n. 4

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VivaCucina Mensile a diffusione gratuita. Anno I, n.4 | Settembre - Ottobre 2015

Edizioni La Clessidra / E.Lui Editore

RIVISTA DI CUCINA E CULTURA GASTRONOMICA

la zucca I suoi molteplici utilizzi in cucina

cibo e salute L’importanza della vitamina C

benessere a tavola L’ora in cui si mangia influisce sulla salute

la copertina

La regina d’autunno

Storia e coltivazione del frutto autunnale per eccellenza: la castagna

RICETTARIO

involtini di verza

cavatelli

con pancetta e zucca

torta

di castagne e cioccolato


Letteratura ed enogastronomia

ROMANZO

Simposi moderni Davide Donadio

(o rifare Arbasino)

GIOCARE A FARE GLI ANTICHI PER SFUGGIRE DALLA NOIA DELL’ITALIA CONTEMPORANEA

«Bello il contrasto tra l'atmosfera classica e la contemporaneità appena accennata; ma l'euforia dionisiaca dei protagonisti, i loro giochi colti, i loro banchetti teatrali, non riescono a cancellare l'Italia della crisi economica. Ne risulta un sorriso un po' amaro, simile a quello de La grande bellezza di Sorrentino.»

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Editoriale

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Gastronomia & territorio

22 Alimenti di stagione

Eventi enogastronomici

La zucca

23 Ricettario

10 Cibo & Salute

♦ Penne al prosciutto crudo, zucca

e scamorza ♦ Zuppa di funghi porcini e ceci ♦ Involtini di verza ♦ Torta salata ai funghi e radicchio ♦ Strozzapreti funghi e gorgonzola ♦ Melanzane ripiene ♦ Cavatelli con pancetta e zucca

♦ Vitamina C tutti i giorni! ♦ In arrivo la supercioccolata ♦ Donne e alimentazione

12 Speciale castagne ♦ La regina d’autunno ♦ Castagne dell’Appennino ♦ Torta di castagne e cioccolato ♦ Castagnaccio ♦ Risotto con castagne

20 Benessere a tavola ♦ A che ora mangi? ♦ Nutraceutica

SOMMARIO

Anno I, n. 4 - Settembre - Ottobre 2015

32 Attualità

Expo 2015: un primo bilancio

VivaCucina è anche su Facebook!

VivaCucina

Editore: Editrice La Clessidra/E.Lui Editore Sede: via XXV aprile 33, 42046 Reggiolo (RE) - Tel. 0522 210183 - redazione@clessidraeditrice.it Direttore responsabile: Davide Donadio | Grafica: Paola Torelli | Stampa: Tipografia E. Lui Reggiolo (RE) Allegato indivisibile alla Gazzetta della Bassa Registrazione n. 1243 del 25/01/2011, Tribunale di Reggio Emilia.

Pubblicità: Commerciale La Clessidra Editrice. Tel. 334 2582678. E-mail: commerciale@clessidraeditrice.it Sig. Alberto Predieri. Tel. 348 3134825. E-mail: prediericomunicazione@gmail.com Sig. Davide Francia (zona Appennino). Tel. 348 4412587

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Editoriale

Una stagione... mangereccia

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’estate, istintivamente, è la stagione del pesce, della frutta fresca e della verdura, l’autunno e l’inverno si prestano, da un punto di vista gastronomico, ad altri viaggi culinari. Le temperature che via via si abbassano, il cielo che cambia, predispongono psicologicamente e anche fisicamente il corpo ad un consumo alimentare diverso. Le scienze della natura suggeriscono che in tutto questo ci sia qualcosa di naturale: i nostri antenati, con l’impedimento del freddo, venivano a trovarsi in condizione di penuria di cibo. Era quindi utile accumulare grassi che fornissero una scorta all’organismo. Oggi, fortunatamente, non abbiamo più bisogno di “scorte”, ed anzi abbiamo imparato che l’accumulo di grassi nella

nostra vita sedentaria è dannoso. Anche in considerazione dell’aspettativa di vita, allungatasi molto di più rispetto ai tempi preistorici. Questa premessa così insolita, però, non ci impedirà di dedicare i prossimi numeri, a partire da quello che avete in mano, ad alcune peculiarità autunnali e invernali della nostra cucina (italiana e regionale). Partiamo dalla castagna, regina dell’autunno, interessante e versatile ingrediente per preparare tantissime pietanze, dal dolce, al secondo. Nei prossimi numeri vi anticipiamo che tratteremo di famosi piatti della cucina emiliana e mantovana, piatti che si sposano perfettamente con la nebbia delle nostre pianure e con i boschi silenziosi e freddi dell’Appennino invernale.

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GASTRONOMIA & TERRITORIO

Eventi

enogastronomici

Breve guida alle manifestazioni enogastromiche del territorio

Sagra dell’anguilla

A Comacchio, fino all’11 ottobre

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i svolge fino all’11 ottobre la “Sagra dell’anguilla” a Comacchio. La manifestazione è giunta alla sua XVII edizione, raccogliendo in tutte le passate edizioni i favori di un vasto pubblico. L’anguilla, come sempre, sarà al centro della festa con centinaia di volontari, provenienti dal mondo dell’associazionismo locale impiegati nel grande stand gastronomico, collocato a pochi metri dal simbolo comacchiese “Trepponti”. Per info: www.sagradellanguilla.it

CENTRO OTTICO CADELBOSCO ottica e benessere visivo Piazza XXV aprile 6/b 42023 Cadelbosco di Sopra (RE) Tel. 0522 915224 e-mail - otticocadelbosco@gmail.com

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52° Sagra della castagna A Marola, 11, 18 e 25 ottobre

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arola (Carpineti - RE) si prepara ad accogliere, come ogni anno, migliaia di visitatori per la sua “Festa della Castagna”, la prima tra tutte quelle dell’Appennino Tosco Emiliano. Alla tradizionale proposta gastronomica e di intrattenimento che ha come centro piazza Giovanni da Marola con il padellone dei record per le caldarroste, il paiolo fumante per il vin brulè e gli stand con il meglio dei prodotti locali, si sono aggiunte importanti novità: il gemellaggio con il “Savurett di Carpineti” (una composta di pere “spaler” cotta per 26 ore), la rievocazione storica dell’incontro della Grancontessa Matilde di Canossa con l’abate Giovanni da Marola (18 ottobre) e il “tour della castagna” una passeggiata per i più piccoli fatta di giochi, fiabe e curiosità distribuite in diversi angoli del paese, castagneti e metati (antichi essicatoi) compresi. Per info: www.marola.it e www.festadellacastagna.eu

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Feste del tartufo mantovano A Borgofranco sul Po e Carbonara di Po

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d ottobre si svolgono in provincia di Mantova due feste dedicate al tartufo mantovano. A Borgofranco sul Po si svolge “Tuberfood”, la XXI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo nei giorni 2-3-4-9-10-11-16-17-18-19 ottobre. La manifestazione si tiene presso una tensostruttura coperta e riscaldata in Piazza Malavasi che ospita fino a 600 posti a sedere. Iniziative ed animazioni nel fine settimana. Per info: comunicazione@tuberfood.it - prolocoborgofranco@gmail.com. A Carbonara di Po il 24-25, 30-31 ottobre e il 1-5-6-7-8 novembre si svolge la 18° edizione di “Tartufesta”. La festa, che si svolge in un ambiente confortevole ed elegante presso il Palatartufo (in Piazza 1° maggio), proporrà, come da tradizione, piatti preparati esclusivamente con tartufo bianco accompagnati da vini pregiati alla carta. Si consiglia la prenotazione. Per info: info@prolococarbonarese.org

Festival dei Ricordi e Festa delle Castagne

A Castell’Arquato, 3 e 4 Ottobre

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a festa coniuga gastronomia, folklore e riscoperta delle vecchie tradizioni il tutto inserito nello scenario unico di Castell’Arquato (PC). Saranno presenti nei due giorni di festa espositori di prodotti locali come miele, formaggi, verdure e vino. Inoltre, un ricco stand gastronomico consentirà ai presenti di assaggiare specialità legate alla tradizione ed al frutto autunnale. Per info: www.festadellecastagne.it

Festa d’Autunno Ciccioli balsamici Ad Albinea, il 25 ottobre

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l 25 ottobre Piazza Cavicchioni adAlbinea (RE) diventerà il fulcro di “Festa d’Autunno - Ciccioli balsamici” la manifestazione che vede prodotti semplici come i ciccioli, affiancarsi ad altri più raffinati, come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Saranno attrezzati spazi destinati agli incontri, alle degustazioni e agli stands gastronomici che permetteranno di scoprire un’alchimia di sapori legati al made in Italy, e in modo particolare alla produzione locale. Si potranno gustare gli antichi sapori della terra reggiana, come gnocco fritto, erbazzone, torte tipiche, lambrusco, caldarroste, ciccioli, sugo d’uva. Inoltre, saranno organizzate visite guidate e assaggi presso l’Acetaia Comunale. Il Palio dei Ciccioli inviterà a sfidarsi i norcini locali, mentre i produttori di aceto balsamico si daranno battaglia con il Concorso Balsamica Bonissima. Queste sfide rientrano nelle iniziative destinate alla valorizzazione delle produzioni tipiche agroalimentari e sono destinate a tutti i produttori privati con il solo scopo di valorizzare la tipicità di questo prodotto reggiano. Per info: www.comune.albinea.re.it

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GASTRONOMIA & TERRITORIO

Food Immersion Festival A Reggio Emilia, 2-4 ottobre

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i svolge dal 2 al 4 ottobre, a Reggio Emilia presso i Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro 44/C) la IV edizione di “Food Immersion Festival”, il festival di cucina creativa. A caratterizzare il festival saranno tre giorni di workshops, mostre, eventi dedicati al cibo e al design, che mostreranno il cibo non solo come alimento necessario al nutrimento e al piacere dell’individuo, ma anche come mezzo di comunicazione, espressione e convivialità. Il tema del cibo sarà esaminato sotto diversi punti di vista, tramite libri e blog di cucina, momenti di live cooking con chef stellati che cucineranno e racconteranno dal vivo le loro ricette. Inoltre, assaggi di prodotti tradizionali e non, mostre, mercatini con esposizione e vendita di prodotti speciali e spettacoli con performances al confine tra musica e letteratura. Gli workshops verteranno, invece, su sperimentazioni intorno al cibo e alla creatività. Senza dimenticare lo street food, infatti, durante le tre giornate diversi punti ristoro proporranno alcune specialità di cibo da strada. Per info: www.foodimmersionfestival.it

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Eurochocolate 2015 A Perugia, dal 16 al 25 ottobre

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urochocolate presenta #MustaChoc, per un’edizione “Da leccarsi i baffi”! È questo, infatti, il claim scelto insieme all’immagine di golosi baffi al cioccolato ricchi di dolcezza per presentare l’edizione 2015 della manifestazione. Un’originale mostra per ripercorrere la storia dei baffi, competition e spettacolari eventi a tema arricchiranno il calendario del grande Festival Internazionale del Cioccolato, che si svolgerà dal 16 al 25 Ottobre a Perugia. Nel corso della manifestazione, sarà realizzato il baffo più grande del mondo, rigorosamente in cioccolato. In linea con l’immagine 2015, gli uomini sono invitati fin d’ora a far crescere i propri baffi per dar vita, durante la kermesse, ad un MustaChoc rave senza precedenti! Tutti, inoltre, possono partecipare in prima persona al video “da leccarsi i baffi”. Protagonisti uomini e donne di ogni età che si scattano dinamici e curiosi selfie panoramici mentre si leccano le labbra. Partecipare è facile! Basta registrare il selfie “rotante”, collegarsi all’indirizzo www.eurochcolate.com/ mustachoc e seguire le istruzioni.

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Panificio Artigianale Bedeschi Casa del pane | Banchetti | Cerimonie

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inque sono le generazioni, di padre in figlio, addette alla lavorazione del pane. La passione per la produzione del pane e della schiacciatina nasce da nonno Cesarino Bedeschi (“Ribelle”) nel lontano 1957 quando iniziò come capo fornaio alla Cooperativa Uniti. Insieme al figlio Adriano (Vanni) lanciarono la schiacciatina, il primo prodotto da forno tradizionale ad essere venduto nella provincia di Mantova e la chiamarono “La Florida” il cui nome derivava dall’omonimo locale da ballo estivo di Pegognaga, ricordato da tutti i nostalgici come il cuore del divertimento dei pegognaghesi di alto stile. La schiacciatina “La Florida” nasce quindi da un’antica e

lunga ricetta tramandata di padre in figlio, senza aver mai subito variazioni particolari. Attualmente la schiacciatina “La Florida” viene lavorata artigianalmente, tirata e schiacciata a mano, seguita in ogni momento della sua cottura e sfornata secondo l’arte dettata dalla tradizione Bedeschi. Oggi figlie e nipoti hanno aggiunto un nuovo valore alla già buonissima schiacciatina: le farine integrali. Si trovano quindi: schiacciatine multicereali, multicrock e alla crusca.

sale. Stria integrale alla crusca, alla pizzaiola, al rosmarino, all’olio di oliva. Inoltre, per i più golosi: biscotti al farro, al te verde, mela e cannella…. Tantissime novità anche per chi soffre di intolleranze alimentari.

NOVITÀ: pane al farro, alla crusca, all’orzo, multicereali, kamut, azimo, segale, pugliese con lievito madre, integrale alle noci, sesamo, soia, zucca. Toscano senza

Tutto è prodotto artigianalmente, nel rispetto di tempi e modi di lavorazione ben diversi da quelli a cui le grandi distribuzioni ci hanno abituati.

Si soddisfano richieste di produzioni personalizzate di pane e dolci. Il Panificio Bedeschi, infatti, produce artigianalmente anche la pasticceria dolce e salata, torte per eventi e compleanni, pasta fresca.

LABORATORIO: v. Di Vittorio, 84 - Pegognaga (MN) - Tel. 0376 558798 NEGOZIO PEGOGNAGA: piazza Galvaligi, 15 - Tel. 0376 559501 Orario di apertura: 5-13 e 16.30-19 NEGOZIO SUZZARA: via Luppi Menotti, 18/A - Tel. 0376 523019 Orario di apertura: 5.30-13 E-mail: panificiobedeschi@alice.it 9 Siamo anche su- Ottobre Facebook2015 VivaCucina ♦ Anno I, n.4 Settembre


CIBO & SALUTE

Vitamina C tutti i giorni!

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Assumendola quotidianamente si hanno effetti benefici sulla circolazione del sangue come se si camminasse

ono stati da poco presentati i risultati di una ricerca che ha esaminato gli effetti positivi dell’assunzione quotidiana di vitamina C. Lo studio ha così mostrato come integrare l’apporto quotidiano di vitamina C giovi alla circolazione sanguigna quanto camminare. La scoperta, fatta dai ricercatori dell’Università del Colorado non vuole assolutamente essere un modo per disincentivare il movimento, ma vuole essere un aiuto a chi è poco incline a compiere esercizio fisico.

Esaminando un campione di persone in sovrappeso o obese, spesso soggette a malattie vascolari, i ricercatori hanno scoperto come la vitamina C riduca l’attività di una proteina associata al restringimento dei vasi sanguigni. L’attività della proteina endotelina-1 aumenta nelle persone con chili di troppo, ciò porta i piccoli vasi a restringersi e così a un aumento del rischio di malattie vascolari. Un valido alleato per favorire l’afflusso sanguigno è l’esercizio fisico che riduce l’attività della endotelina-1.

Lo studio ha confrontato gli effetti della vitamina C e dell’attività fisica nei confronti di questa sostanza. I ricercatori hanno diviso i 35 partecipanti in due gruppi: uno ha assunto un supplemento giornaliero di vitamina C ad una dose a rilascio di 500 mg, l’altro ha invece effettuato esercizio fisico aerobico. Trascorsi tre mesi, entrambi i gruppi avevano ridotto la vasocostrizione dovuta a endotelina-1-mediata.

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curiosit

In arrivo la supercioccolata

Studiata per i soldati in azione, si prevede che diventerà popolare anche tra salutisti e atleti di resistenza

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n gruppo di scienziati australiani ha sviluppato una speciale tavoletta di cioccolata destinata ai soldati in azione. La supercioccolata contiene

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farina ricavata da banane acerbe e da banane platano ad alto contenuto di amidi. è stata concepita per dare energia per periodi lunghi, infatti il frutto non maturo

contiene un amido resistente, che richiede più tempo per essere digerito, rispetto allo zucchero di un frutto maturo, fornendo così energia fino a 10-12 ore.

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Donne e alimentazione

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L’alimentazione è fondamentale per tenere in salute il cervello, dall’infanzia alla menopausa

’alimentazione ha un ruolo importantissimo nel mantenere in salute e attivo il nostro cervello. Per avere buone prestazioni intellettive e mentali, è quindi necessario prestare particolare attenzione a ciò che si mangia. Esistono infatti cibi che danneggiano i percorsi neuronali e cibi che invece aiutano la mente a rimanere in forma. Per mantenere il cervello in salute occorre seguire un’alimentazione equilibrata e leggera e l’ideale è la dieta mediterranea. In particolare, ogni età ha le sue caratteristiche e i suoi bisogni specifici che possono mutare con il passare del tempo. La Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione ha stilato una lista dei dieci cibi amici del cervello delle donne, consigliati per preservare a pieno le facoltà mentali: sono fondamentali i carboidrati semplici e gli zuccheri semplici. Via libera quindi a

pane, pasta, zucchero, miele, marmellata, carne bianca, pesce azzurro (ricco di Omega 3), olio extravergine d’oliva, frutta (fresca e secca) e latte. Nell’età evolutiva della donna non devono mai mancare latte, yogurt, carne, pesce, uova, formaggi, cereali (pane e pasta), pomodori, peperoni e ortaggi a foglia verde, agrumi, kiwi, fragole, olio extravergine di oliva. La carne è meglio se viene assunta una o due volte alla settimana. Nell’età adulta sono invece

consigliati pesce, legumi, cereali, olio extravergine di oliva, verdura, carciofi, cavoli, spinaci e frutta. Alle donne in menopausa sono, infine, consigliati latte, yogurt, carne bianca, pesce (salmone, tonno, sgombro), verdura, olio extravergine di oliva, cereali, frutta fresca e secca. In questa fase della vita della donna i cibi assunti devono contenere proteine, vitamine e minerali per prevenire l’osteoporosi.

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SPECIALE CASTAGNE

La regina d’autunno Storia e coltivazione del frutto autunnale per eccellenza: la castagna. Conosciamo meglio le sue proprietà

Tel. / segr. - 0522 897379 Tel. / cell. - 347 1832029 E-mail: lepraim@libero.it Via Roma 94, Collagna (RE)

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U

n’origine antica. L’arrivo della stagione fredda è alle porte. E c’è un frutto che più di ogni altro è associato all’arrivo dell’inverno: le castagne. È infatti il profumo delle caldarroste per le vie dei paesi, in particolare durante le feste e le sagre, che ci indica che la stagione fredda sta arrivando. Esistono molte varietà di castagne: piccole o grandi, marrone chiaro o tendenti al bruno, dalla forma rotondeggiante o piatta. Quella che rimane pressochè invariata è, invece, la polpa di colore bianco o giallino, con un sapore dolce e dalla consistenza farinosa. Per molto tempo le castagne sono state in inverno un ingrediente base dell’alimentazione contadi-

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RACCOGLIERE E CONSERVARE LE CASTAGNE

L na, soprattutto di montagna, grazie al loro valore nutritivo così elevato da renderle degne sostitute di un pasto. L’origine del castagno è molto antica: viene, infatti, fatta risalire all’Era Cenozoica, databile oltre 60 milioni di anni fa. Durante il Miocene, il genere Castanea si diffuse largamente in Europa, per subire poi un drastico calo durante l’ultima epoca glaciale. Fu solo il successivo ritorno a un clima più mite che segnò la sua nuova espansione in territorio europeo. Alcuni studi di paleobotanica sui reperti fossili hanno stimato che intorno all’anno 1000 a.C. il castagno rappresentava circa l’8% della flora arborea dell’Italia centrale, per arrivare poi al 48% durante l’era cristiana.

Oggi il castagno è la specie forestale più diffusa in Italia, grazie alla sua presenza su tutto il territorio, dalle Alpi alle isole. Il castagno nella storia. Per molto tempo l’uomo ha fatto del castagno un valido alleato per la sua sopravvivenza. Ciò ha creato un legame molto stretto tra l’uomo e questa pianta, diventata così essenziale per il sostentamento soprattutto dei contadini, che la coltivavano per diversi utilizzi: sfamarsi, riscaldare, medicare e conciare le pelli. Per le sue proprietà, ad esempio, il castagno era conosciuto già dai greci che lo usavano sia per preparare pietanze (pane e minestre) sia per le sue virtù officinali. Virgilio, invece, dava preziosi consigli sulla sua colti-

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a raccolta delle castagne avviene ancora manualmente in larga parte. Si attende il momento in cui i frutti cadono spontaneamente sul terreno, spesso ancora chiuse nei ricci, ma anche fuoriusciti in seguito alla caduta. La maturazione avviene da ottobre a novembre. Si consiglia di raccogliere i frutti il più presto possibile, effettuando diversi “passaggi” a distanza di pochi giorni per evitare che le avverse condizioni metereologiche generino umidità e quindi condizioni patologiche nei frutti. Si è stimato che un raccoglitore singolo può arrivare fino a 130 – 180 kg. al giorno. Dopo il raccolto occorre conservare nel modo giusto le castagne. Sarebbe opportuno immergerle per 4-8 giorni in acqua a temperatura ambiente così da provocare una leggera fermentazione. Solo successivamente si può procedere ad asciugarle e conservarle in luogo asciutto e areato.

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SPECIALE CASTAGNE

vazione, mentre, secondo Marziale (40 a.C.) nessuna città dell’Impero Romano poteva competere con Napoli in quanto a maestria nell’arrostire questo frutto. I romani usavano cuocere le castagne direttamente sulla fiamma sotto la cenere, nel latte, o dentro a pentole insieme a spezie, erbe aromatiche, aceto e miele. Durante il Medioevo la coltivazione delle castagne passò nelle mani dei monaci, che portarono a importanti migliorie nel campo della coltivazione, conservazione e trasformazione delle castagne. Fu proprio in quegli anni che nacque il mestiere del castagnatores, con cui venivano identifi-

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cati quei contadini specializzati nella raccolta e nella lavorazione delle castagne. Il castagno nella letteratura. Probabilmente è proprio per questo forte legame tra il sostentamento dell’uomo e le castagne che queste, insieme alla loro pianta, ricorrono così frequentemente in letteratura come dettaglio del paesaggio rurale e della civiltà contadina o come oggetto principale della narrazione. Sono molti, infatti, i testi in cui ricorrono citazioni sul castagno. Un esempio è il Decamerone di Boccaccio (1313-1375), in cui lo scrittore toscano lo cita, insieme all’olivo e al nocciolo,

come elemento del paesaggio rurale: “Ivi forse una balestra rimosso dall’altre abitazioni della terra, tra ulivi e nocciuoli e castagni, de’ quali la contrada è abondevole, comperò una possessione”. Quattro secoli più tardi, nel 1771, Giuseppe Parini ricevette dalla Casa d’Asburgo l’incarico di descrivere le feste seguenti alle nozze di Fernando d’Asburgo-Este e Maria Beatrice d’Este. In un passo dell’opera Parini si sofferma sulla descrizione di uno dei carri allegorici del corteo rappresentante un castagno: “Il primo di questi, che nella sua perfetta semplicità venne giudicato bellissimo, era un carro rappresentante

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un piccolo spazio di terreno, sopra di cui elevavasi un alto castagno. All’ombra di questo forse dodici pecore stavano pascendo l’erbe; e un biondo e rubicondo pastore, appoggiandosi al tronco...” (Descrizione delle feste celebrate in Milano per le nozze delle LL. AA. RR l’Arciduca Ferdinando d’Austria e l’Arciduchessa Maria Beatrice d’Este fatta per ordine della Real Corte l’anno delle medesime nozze). A volte, tuttavia, la figura del castagno viene usata come metafora o in riferimento a vicende storiche. Il primo esempio si può trovare in Le confessioni d’un italiano (1858) di Ippolito

Nievo: “Sembrava fin d’allora il rampollo giovinetto di castagno che sorge dal vecchio ceppo rigoglioso di vita”, dove in questo caso il ramo nato dal vecchio ceppo della pianta indica il rapporto che legava la giovane Clara alla nonna inferma. Nell’ode Piemonte Giosuè Carducci (1835-1907) cita, invece, il castagno quando parla dell’esilio portoghese di Carlo Alberto di Savoia dopo la sconfitta di Novara, dal momento che nella villa in cui si ritirò vicino ad Oporto sorgeva un bosco di castagni. Particolarmente significativa è, infine, la descrizione delle castagne sia come bene economico che come

elemento essenziale del sostentamento delle famiglie contadine di montagna che Grazia Deledda (18711936) fa della famiglia di zia Grathia nel romanzo Cenere: “Le castagne del piccolo Zuanne scoppiavano fra la cenere che si spargeva sul focolare. [..] Eravamo sposi da pochi mesi; eravamo benestanti, sorella cara: avevamo frumento, patate, castagne, uva secca, terre, case, cavallo e cane. […] Si alzò, accese una primitiva candela di ferro nero, e preparò la cena: patate e sempre patate: da due giorni Olì non mangiava altro che patate e qualche castagna”.

LE CASTAGNE NEI PROVERBI E NELLE FILASTROCCHE

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’acqua d’autunno fa grossa la castagna. Cavar la castagna dal fuoco colla zampa del gatto. La donna è come la castagna: bella di fuori e dentro è magagna”. Cavar le castagne dal fuoco. Valer meno di una castagna secca.

A San Martino castagne e vino. La castagna ha la coda, chi la chiappa è la sua. Gli è avanzato men di una castagna. Ha cavato la castagna dal fuoco con la zampa del gatto.

mi trovi in montagna mi chiamo...? Viva viva la castana Viva viva la castagna frutto sano e saporito che da tutti è preferito come il re della montagna

Indovinello Sto chiusa in un riccio ma non per capriccio

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SPECIALE CASTAGNE

Castagne dell’appennino

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rea di produzione. Tutti lo conosciamo di vista e... di gusto, ma non ne conosciamo veramente la storia e le caratteristiche. Si tratta del marrone dell’Appennino. Forse non tutti lo sanno, ma il marrone dell’Appennino si differenzia per molti aspetti gastronomici dalle più comuni castagne. Una delle prime caratteristiche che lo differenzia è certamente il gusto, dalla fragranza più spiccatamente profumante e dal sapore più tendente al dolce rispetto alle altre castagne. Sul piano della struttura, il marrone è racchiuso in un riccio che con-

tiene due o tre frutti. Il tipo di polpa, poi, è differente: la dolcezza, ma anche una certa finezza di grana. Caratteristiche organolettiche. La sana naturalezza del prodotto è dovuta anche al fatto che per la coltivazione dei marroni non si adoperano sostanze chimiche. È noto come la frutta secca sia fonte di energia “sana”, e che quindi il consumo sia indicato per la dieta dei bambini e degli sportivi. Il suo ricco contenuto in amidi e zuccheri complessi, infatti, permette al marrone di fornire all’organismo sostanze dietetiche e nutritive che

più di un caffè

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BAR EUROPA di Romagnani Bice Via Val D’Enza 29/a - 42020 Vetto (RE) Tel. 0522 815216 - Cell. 328 3284503 bice.romagnani@gmail.com

vengono assimilate molto rapidamente. Sono poi presenti il fosforo e il magnesio, elementi molto utili per l’organismo, ma soprattutto i marroni sono ricchi di potassio, elemento essenziale per le strutture neuromuscolari e cardiovascolari dell’organismo. Un po’ di storia. La castagna in generale, e i marroni del nostro Appennino in particolare, sono state da sempre molto utilizzate nella cucina contadina e aristocratica. In particolare nelle aree montane, sposso i marroni sono state la base dell’alimentazione. Non a caso il castagno veniva chiamato “l’albero del pane”, poiché dalle castagne si poteva ricavare la farina per ottenere vari tipi di pane. La coltivazione della castagna era così importante da essere regolata con un certo scrupolo; era inoltre un alimento che si conservava per lunghi periodi con una certa facilità, caratteristica non secondaria in un tempo dove non esistevano frigoriferi.

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Torta di castagne e cioccolato Costo: economico - Difficoltà: facile Ingredienti

240 gr farina di castagne | 60 gr cacao in polvere amaro | 125 gr zucchero | 5 uova medie | 1 bustina lievito chimico in polvere (16 gr) | 300 ml latte fresco

Preparazione

Mettete nella ciotola di un mixer le uova e lo zucchero, quindi sbattete i due ingredienti fino a ridurli in una crema chiara e spumosa; unite il cacao amaro setacciato assieme al lievito, inglobandoli delicatamente

con un mestolo. Setacciate la farina di castagne dentro ad una ciotola capiente, quindi unite il latte mescolando fino ad ottenere una crema densa, morbida e liscia, che verserete lentamente dentro al composto di uova e cacao amalgamandola delicatamente, mescolando dal basso verso l’alto. Imburrate ed infarinate una teglia del diametro di cm 24 e versate al suo interno l’impasto della torta, quindi infornatela a 180° per circa 45-50 minuti. Prima di sfornare

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la torta, fate la prova con uno stecchino di legno: se, dopo averlo introdotto a fondo nella torta, ne uscirà asciutto e pulito, potete estrarre il dolce e lasciarlo intiepidire. Toglietelo dallo stampo e lasciatelo raffreddare completamente su di una gratella. Una volta che la torta si sarà raffreddata, potete spolverizzare la superficie con dello zucchero a velo e cospargerla con delle scaglie di mandorle o di pinoli.

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SPECIALE CASTAGNE

Castagnaccio Costo: medio - Difficoltà: facile Ingredienti per 8 persone

400 gr di farina di castagne | 1/4 di latte | 50 gr di zucchero | 20 gr di pinoli | rosmarino | olio | sale

Preparazione

In una ciotola setacciate la farina di castagne, mescolando con una frusta. Versatevi il latte a filo e due bicchieri d’acqua fredda, finchè non ottenete un

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composto fluido e cremoso. Incorporatevi lo zucchero, un pizzico di sale e tre cucchiai d’olio. Spennellate d’olio una teglia rotonda sufficiente a contenere l’impasto di castagne non più alto di due centimetri. Cospargete la superficie di pinoli e di aghi di rosmarino e condite con poco olio versato a filo. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per quaranta minuti. Servite il castagnaccio freddo

oppure tiepido. Una curiosità. Il castagnaccio è nato come pietanza per i poveri contadini ottenuta appunto dalla lavorazione della castagna, molto diffusa nelle campagne. è un dolce molto antico: basti pensare che già nel ‘500 era conosciuto e apprezzato, tanto che un padre agostiniano ne parla in un suo scritto.

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Risotto con castagne Costo: medio - Difficoltà: facile

Ingredienti per 6 persone

500 gr di riso carnaroli | 400 gr di castagne cotte in acqua col rosmarino per 5 ore | olio extravergine d’oliva | un cucchiaio di burro | 1/2 cipolla tagliata finemente | rosmarino in abbondanza | 1 panna da cucina | 250 gr di salsiccia senza pelle sbriciolata | brodo vegetale | Parmigiano Reggiano grattato

Preparazione

Sbucciate le castagne e fate una purea. Lasciate da parte una decina di castagne intere. In una padella soffriggete la cipolla insieme all’olio e a un pò di burro. Appena sarà imbiondita, aggiungete la salsiccia e il rosmarino. Dopo qualche minuto aggiungete la purea di castagne e la panna, salate e pepate. Nella stessa padella, dopo

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5 minuti aggiungete il riso e coprite tutto con il brodo, che aggiungerete mano a mano che il riso risulta troppo secco. Lasciate cuocere il riso. Una volta che si è cotto, aggiungete le castagne che avete precedentemente conservato e sbriciolato grossolanamente. Aggiungete del Parmigiano Reggiano grattato e impiattate.

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BENESSERE A TAVOLA

Ache ora mangi? Sapevate che l’ ora in cui si mangia influisce sulla salute e sulla digestione?

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’ora in cui si mangia influenza la nostra linea. A dirlo diversi studi che hanno esaminato gli effetti della "cronodieta" sul nostro organismo. Con il trascorrere delle varie ore del giorno, infatti, cambiano i ritmi ormonali e con essi la nostra capacità di assimilare meglio o peggio gli alimenti. Per questo motivo, ad esempio, i cibi più energetici andrebbero assunti nella prima metà della giornata.

della colazione è dalle 7 alle 8. Infatti, in questo lasso di tempo il cortisolo e l'insulina, cioè gli ormoni che favoriscono la ripresa delle attività, sono ai massimi livelli. Per questo si consiglia l'assunzione di carboidrati (gallette di riso o pane integrale con miele) per avere l'energia per affrontare al meglio la giornata. Meglio se abbinati a latte scremato o a yogurt magro.

quando il cortisolo comincia a calare e gli ormoni tiroidei T3 e T4 iniziano a salire. Si attiva così il metabolismo e l'organismo utilizza il cibo per ricavare energia e non grasso. Il pasto perfetto dovrebbe essere a base di carboidrati (pasta, riso, patate) abbinato a legumi e a una porzione di verdure. Questo è anche il momento giusto per concedersi un dolce, perchè viene smaltito più in fretta che nelle altre ore delPranzo. Il momento ideale la giornata. Colazione. L'orario ideale per il pranzo è dalle 12 alle 13, Cena. Meglio se l'orario della cena si svolge dalle 19 alle 20 perchè il cenare presto permette di avere digerito prima di andare a dormire. A cena sarebbe bene limitare il più possibile i carboidrati ed evitare i dolci. PrivilegiaTel. 0522 654658 te, invece, le proteine come carne magra, pesce e uova, OPTOMETRISTI che sono deputate alla creaGINNASTICA VISIVA zione del tessuto muscolare, COLLABORAZIONE OPTOMETRICA e le verdure. NEI CASI DI DISLESSIA ESERCIZI DI VISUAL TRAINING

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Nutraceutica

Come il cibo può aiutarci a prevenire alcune malattie

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a Nutraceutica è una disciplina che studia quegli alimenti che si suppone abbiano una funziona benefica sulla salute umana. Il termine, infatti, è un neologismo che deriva dall’unione dei termini “nutrizione” e “farmaceutica”. La Nutraceutica viene studiata sempre più spesso e molte delle sostanze testate hanno ottenuto ottimi risultati sia in Italia che all’estero. Vediamo, quindi, quali cibi si rivelano dei preziosi alleati per prevenire alcune malattie. - Cioccolato. Il cioccolato amaro è un valido alleato contro la pressione alta. Sono molti gli studi compiuti su

questo alimento negli ultimi anni che hanno dimostrato come le molecole dei flavanoli, presenti nel cioccolato amaro, aiutino a dilatare le arterie e a ridurre la pressione.

perdita di peso e migliorerebbe la dinamica del tessuto adiposo, senza gli effetti stimolanti cerebrali dei classici prodotti dimagranti. La berberina, invece, non solo permetterebbe di abbassare il - Curcumina. La curcumina colesterolo ma avrebbe anche deriva dalla curcuma, uno dei un’importante attività nella componenti base del curry. formazione del grasso. Studi hanno dimostrato come dove si consuma spesso cur- - Succo di barbabietola. ry l’insorgenza dell’Alzhei- Viene utilizzato diffusamente mer sia rara. Inoltre, secondo in Inghilterra per abbassare la altre ricerche la curcumina pressione e migliorare il flusavrebbe effetti benefici anche so arterioso alle gambe. In contro il cancro e l’arterio- particolare viene assunto da sclerosi avanzata. chi pratica sport, anche saltuariamente, in quanto può - Berberina e betulina. La rappresentare un importante betulina, molecola estratta fattore di miglioramento nedalle betulle, favorirebbe la gli sforzi prolungati.

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alimenti di stagione

La zucca Usi e metodi di utilizzo in cucina

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a zucca, sebbene dolcissima, è un alimento povero di calorie ed è adatto anche ai diabetici grazie alla sua scarsità di glucidi. Gli impieghi della zucca in cucina sono molteplici, basti pensare che è uno dei pochi alimenti di cui si possono mangiare anche i semi. Questi, infatti, previa salatura ed essiccazione (o arrostimento in forno), possono essere mangiati e diventare un goloso snack. Stesso discorso per i fiori della zuc-

ca che possono essere fritti o semplicemente scottati in padella e usati come base per preparare frittate o piatti di pasta. Inoltre, la polpa della zucca si presta a mille impieghi: dopo averla privata della scorza, la zucca può essere cotta a vapore o bollita per preparare zuppe e minestroni, ma può essere anche tagliata a cubetti e cucinata in padella come le patate arrosto, aggiungendo olio extravergine d’oliva, sale,

pepe e anche il rosmarino. Un metodo alternativo per preparare la zucca è la cottura al forno: dopo aver tagliato la zucca a metà, averla privata dei semi e lavata accuratamente, può essere tagliata a spicchi e cucinata in forno. Ma non è tutto. La sua polpa lessata o cotta in padella, dopo essere stata schiacciata, può costituire la base per torte e dolcetti originali.

BAR DELLE PINETE Via Monzani, 3 42035 Castelnovo ne’ Monti (RE) Tel. 0522 812278 22

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RICETTario

Penne al prosciutto crudo, zucca e scamorza Costo: economico - Difficoltà: facile - Tempo: 40 minuti

Ingredienti per 4 persone

1 pezzo di zucca da 300 gr (o 200 gr di zucca pulita) | 100 gr di prosciutto crudo in un unica fetta alta | 50 gr di scamorza | 350 gr di pasta | 1 cipolla bianca | un cucchiaio di olio extravergine di oliva | sale e pepe qb

Preparazione

Cuocete la fetta di zucca per 15/20 minuti in forno caldo a 180° per ammorbidirla. Lasciatela intiepi-

dire prima di sbucciarla, tagliatela a fette sottili, poi a listelli e infine a dadini regolari. Se avete acquistato la zucca già sbucciata potete ridurre il tempo di cottura in forno a 10/15 minuti. Affettate e riducete a dadini la cipolla, scaldatela in una larga padella insieme a poco olio fino a dorarla, unite la zucca e cuocete per 10/15 minuti aggiungendo poca acqua per volta, per evitare che il composto si asciughi

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troppo e che le cipolle si brucino. Lessate la pasta, scolatela e aggiungetela al sugo di zucca, unite il prosciutto crudo a bastoncini e fate insaporire qualche minuto. Versate nella padella anche la scamorza a dadini, spegnete il fuoco e girate bene. Servite le vostre penne, crudo, zucca e scamorza caldissime, con una grattata di pepe.

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RICETTARIO

Zuppa di funghi porcini e ceci Costo: medio - Difficoltà: facile - Tempo: 40 minuti

Ingredienti per 4 persone

400 gr Ceci secchi | 150 gr Funghi Porcini | 150 gr Pomodori Maturi | 2 Spicchi di aglio | Rosmarino | Prezzemolo | Olio di oliva q.b. | Sale | Pepe | 8 Fette di pane casereccio

Preparazione

Iniziate a preparare i ceci, se utilizzate quelli secchi metteli a bagno in acqua fredda la sera precedente, passata la notte saranno pronti per essere cucinati. Il giorno successivo, pela-

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te i pomodori e tagliateli a pezzetti non troppo piccoli. Mettete in una pentola capiente circa sei cucchiai d’olio di oliva, l’aglio e il rosmarino; lasciate soffriggere per qualche secondo girando con un mestolo di legno. Successivamente unite i pelati, il sale, il pepe e i ceci ben scolati dell’acqua. Iniziate la cottura dei ceci versando dell’acqua man mano che viene assorbita. Concentratevi ora sui funghi porcini: puliteli utiliz-

zando un panno umido e non sciacquandoli sotto l’acqua per evitare che l’assorbano, tagliateli a fettine e fateli cuocere in una padella insieme all’olio, l’aglio e il prezzemolo tritato. Terminata la cottura dei funghi, uniteli alla pentola dei ceci, mescolate in modo da far incorporare per bene gli alimenti e successivamente servite condendo con olio a filo e fette di pane abbrustolite.

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RICETTario

Involtini di verza Costo: economico - Difficoltà: medio - Tempo: 1 ora e 20 minuti

Ingredienti per 6 persone

Riso vialone nano 280 gr | Salsiccia 350 gr | Carote 1 | Sedano 1 costa | Cipolle piccole 1 | Olio extravergine di oliva 4 cucchiai | Burro 30 gr | Cavoli verza 150 gr e 12 foglie grandi | Brodo vegetale 1 lt | Sale q.b. | Pepe | Vino bianco 200 ml | Parmigiano reggiano grattugiato 80 gr

Preparazione

Mettete sul fuoco un tegame capiente con dell’acqua salata e portatela a bollore. Staccate dalla verza, molto delicatamente, 12 foglie esterne, piuttosto grosse e, senza romperle, eliminate con un coltellino la venatura centrale piuttosto fibrosa: fatele sbollentare 1-2 minuti, mettendole in pentola una sopra l’altra, quindi scolatele, prendendole una

per volta ed adagiandole in un colapasta ben riposte. Dal cuore della verza, prelevate 150 gr di foglie più tenere e tagliatele finemente. Poi sgranate la salsiccia e tenetela da parte. Fate sciogliere in un tegame capiente il burro nell’olio e poi aggiungete un trito finissimo di carota, cipolla e sedano. Lasciate appassire a fuoco basso le verdure per almeno 10-15 minuti senza che prendano colore, poi alzate il fuoco, versate all’interno il riso e fatelo tostare per 2-3 minuti. Sfumate con il vino bianco, poi aggiungete la salsiccia sbriciolata, lasciate che rosoli mescolando e poi unite poco brodo vegetale e 150 gr di verza tagliata finemente. Salate, pepate e cuocete il riso al dente aggiungendo il brodo poco per volta, ogni volta che servirà. Quando il riso sarà cotto a

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puntino, spegnete il fuoco, aggiungete il Parmigiano grattugiato ed amalgamate. Prendete una foglia di verza ben aperta, mettete al centro di quest’ultima una bella cucchiaiata di riso (dovrete dividerlo in 12 cucchiaiate) e chiudete a pacchetto, quindi riponete l’involtino (con la parte ripiegata verso il basso) in una pirofila che avrete precedentemente cosparso con un filo d’olio e mezzo mestolo di brodo vegetale. Procedete così fino a terminare gli ingredienti, riponendo tutti gli involtini vicini l’uno con l’altro fino a riempire la pirofila. Cospargete con il burro fuso e il formaggio grattugiato. Infornate in forno già caldo a 200° per circa 15 minuti e poi ultimate la cottura accendendo il grill per 5 minuti. Sfornate gli involtini e serviteli dopo averli fatti riposare per 10 minuti.

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RICETTARIO

Torta salata ai funghi e radicchio Costo: economico - Difficoltà: facile - Tempo: 90 minuti

Ingredienti per 6 persone

Funghi champignon 300 gr | Radicchio 200 gr | Porri 1 piccolo | Erba cipollina 5 rametti | Timo 2 rametti | Ricotta 350 gr | Latte fresco intero 60 gr | Parmigiano reggiano grattugiato 100 gr | Uova 1 | Noce moscata grattugiata a piacere | Olio di oliva extravergine 20 gr | Sale a piacere | Pasta sfoglia 1 rotolo del peso di 230 gr | Pepe a piacere

Preparazione

Pulite i funghi: con l’aiuto di un coltellino affilato cominciate a eliminare la parte terrosa sul gambo, raschiandolo fino ad eliminare qualsiasi traccia di terra. Tagliate i funghi puliti orizzontalmente a fette sottili e tenete da parte. Tagliate prima il porro a ron-

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delle sottili e poi il radicchio a listarelle; ponete sul fuoco una pentola antiaderente ampia con un filo di olio insieme all porro e fatelo stufare per 5 minuti. Unite i funghi, facendo cuocere per 4-5 minuti, poi il radicchio. Tritate finemente il timo e aggiungetelo per insaporire; mescolate con una spatola da cucina, infine regolate di sale e pepe; coprite con un coperchio e cuocete per altri 4-5 minuti. Una volta pronto, spegente e lasciate raffreddare. In una ciotola a parte ponete la ricotta insieme all’uovo intero e alla noce moscata grattugiata. Unite l’erba cipollina tritata finemente e aggiustate di sale e pepe a vostro piacere. Da ultimo versate il formaggio grattugiato e il latte (tenetene da parte una piccola quanti-

tà) e mischiate bene con una spatola. Aggiungete al composto anche il radicchio e i funghi ormai freddi; mescolate il tutto per amalgamare bene gli ingredienti, dopodichè foderate e oliate una tortiera del diametro di 24 cm con un rotolo di pasta sfoglia. Con le mani fate pressione sulla base e sui bordi in modo che aderiscano bene alla tortiera, quindi versate il ripieno che avete preparato, livellando la superficie con una spatola. Ripiegati i bordi esterni su se stessi, facendo un piccolo motivo decorativo, che andrete a spennelare con il latte rimanente. Fate cuocere in forno statico preriscaldato a 200° per 40-50 minuti (oppure a 180° per 30-40 minuti se in forno ventilato).

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RICETTario

Strozzapreti funghi e gorgonzola Costo: economico - Difficoltà: facile - Tempo: 40 minuti

Ingredienti per 4 persone

Strozzapreti 400 gr | Funghi chiodini freschi 300 gr | Gorgonzola piccante 300 gr | Olio di oliva extravergine 35 ml | Latte 60 ml | Sale q.b. | Pepe nero q.b. | Timo fresco 1 rametto

Preparazione

Staccate i gambi dei chiodini dal cespo poi pulite i funghi sciacquandoli sotto l’acqua corrente per eliminare il terriccio. Fate bollire i funghi puliti per 20 minuti circa in abbondante acqua. Poi in una padella fate saltare i funghi in olio

evo per 3-4 minuti a fuoco vivace insaporendoli con poco sale e pepe. Prendete il formaggio e tagliatelo a piccoli dadini, ponete 250 gr di gorgonzola in una padella e unite il latte, sciogliete il formaggio a fuoco moderato mescolando con una frusta fino ad ottenere una crema liscia, poi spegnete il fuoco e tenete da parte. Fate bollire abbondante acqua salata e cuocete gli strozzapreti per il tempo indicato sulla confezione, almeno 15 minuti se utilizzate la pasta secca mentre se utilizzate la pasta fresca saranno sufficienti pochi

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minuti. Quando la pasta sarà al dente scolatela con una schiumarola e versatela direttamente nella padella con i funghi, incorporate la crema di gorgonzola e mescolate con un cucchiaio per insaporire scaldando a fuoco dolce. Quando gli ingredienti saranno amalgamati spegnete il fuoco e condite con i restanti cubetti di gorgonzola e profumate il piatto con foglioline di timo fresco. I vostri strozzapreti funghi e gorgonzola sono pronti!

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RICETTARIO

Melanzane ripiene Costo: medio - Difficoltà: facile - Tempo: 90 minuti

Ingredienti per 4 persone

2 Melanzane da 600 gr | Aglio 1 spicchio | Olio di oliva extravergine 80 gr | Pepe nero macinato 2 gr | Basilico 5 foglie | Cipolle 1 grossa da 80 gr | Carne di suino tritata 300 gr | Pane mollica di pagnotta rafferma 60 gr | Pecorino grattugiato 50 gr | Sale fino 2 gr | Sale grosso 3 gr | Passata di pomodoro 500 gr | Vino bianco 60 gr

Preparazione

Per preparare le melanzane ripiene iniziate tagliando le estremità delle melanzane, lavatele, asciugatele e tagliatele a metà per il verso della lunghezza. Incidetele lungo il bordo ed estraete la polpa dalle melanzane servendovi di uno scavino e mettetela da parte. Quindi salate (con il sale grosso) la

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parte interna delle melanzane e disponetele poi con la parte cava su di una gratella a perdere l’acqua di vegetazione per circa 30 minuti. Nel frattempo preparate un sugo di pomodoro: soffriggete mezza cipolla tritata in metà dell’olio e aggiungete poi la passata di pomodoro, lasciate cuocere per circa 15 minuti, quindi salate e aggiungete le foglie di basilico spezzettate con le mani. Tritate quindi la restante cipolla e fatela soffriggere in un tegame con un po’ d’olio e lo spicchio di aglio; una volta imbiondito levate l’aglio, aggiungete la carne trita di maiale e lasciate soffriggere. Quando la carne inizia a rosolarsi sfumate con il vino bianco. A questo punto tritate la polpa di melanzana ben scolata e aggiungetela alla carne. Lasciate cucinare fino a farla appassire.

Nel frattempo prelevate la mollica dalle fette di pane e tagliatelo a cubetti. Passatelo in un mixer fino a sbriciolarla. Aggiungete anche questa nel tegame e lasciate cuocere per un paio di minuti ancora. Dopodichè aggiungete 3-4 cucchiai di sugo di pomodoro e spegnete il fuoco. A questo punto lasciate raffreddare un po’ il composto, mescolate bene e usatelo per riempire le melanzane. Disponete le melanzane una accanto all’altra in una teglia precedentemente oliata, cospargetele ognuna di esse con un cucchiaio di sugo di pomodoro e spolverizzatele con il pecorino grattugiato. Infornate le melanzane ripiene per circa 30 minuti a 180°. Servite le vostre melanzane ripiene ben calde ma dopo qualche minuto di riposo.

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RICETTario

Cavatelli con pancetta e zucca Costo: economico - Difficoltà: facile - Tempo: 45 minuti

Ingredienti per 4 persone

Cavatelli 400 gr | Pancetta dolce a cubetti 200 gr | Zucca mantovana 450gr | Timo 2 rametti |Alloro 1 foglia | Olio di oliva q.b. | Sale q.b. | Pepe q.b.

Preparazione

Iniziate a preparare la zucca: pulitela, privatela dei semi, sbucciatela e tagliatela a fette, poi riducetela a cubetti di circa 1 cm. Prendete una teglia, rivestitela con carta da forno e versate all’interno i cubetti di zucca. Condite la zucca con olio, sale, pepe e aromatizzate con il rametto di

timo e la foglia di alloro. Cuocete i dadini di zucca in forno statico preriscaldato per 20 minuti a 200° (in forno ventilato a 180° per 15 minuti). Quando la zucca si sarà ammorbidita, sfornatela e tenetela da parte. Intanto occupatevi dei cavatelli: ponete sul fuoco una pentola dal bordo alto, versate l’acqua, salate e portate a bollore. Cuocete i cavatelli per 7-8 minuti se usate la pasta fresca, se invece utilizzate la pasta secca dovrete prolungare di un paio di minuti la cottura. Intanto che la pasta cuoce ponete sul fuoco una padella ampia, irrorate con un filo di olio di oliva e

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versate all’interno i cubetti di pancetta dolce . Fate saltare la pancetta per qualche minuto in modo che risulti rosata, a questo punto unite in padella i dadini di zucca cotti al forno, mescolate il tutto per qualche istante e non appena la pasta sarà al dente, scolatela e unitela al condimento. Fate saltare la pasta con la zucca e la pancetta qualche minuto, il tempo necessario perché si insaporisca. A questo punto i vostri cavatelli con zucca e pancetta sono pronti per essere portati in tavola bene caldi!

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La guida di VivaCucina

Le guide di VivaCucina. Ristoranti, Agriturismi, Pizzerie, Locali Ristorante/pizzeria

Bar PINKY BAR

REGGIOLO (RE) piazzale Artioli 10/11 (zona Coop). Cell. 349 3825156 - E-mail: cristina68rossi@gmail.com. ► SPECIALITà colazioni, pranzi veloci con possibilità di buoni pasto, aperitivi.

Osteria osteria del gusto

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Via G. Micheli, 4/A. Tel. 331 4211228. Chiusi domenica, lunedì e martedì sera.

Pizzeria Ristorante IL RISTORO DI DANTE

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Via G. Micheli, 10/A. Tel 0522 612185. Aperto anche a mezzogiorno, chiuso il martedì. ► SPECIALITà pizza tipo “Napoli”, dal lunedì al venerdì pizza 1/2 metro, cucina tradizionale e tutte le specialità di pesce, tutti i venerdì festa del pesce.

Bar VENTURELLI ROBERTA

REGGIOLO (RE) via Toscanini, 2. Tel. 0522 973838.

REGGIOLO (RE) EMILIA via Marconi, 6 Tel 3468703317

Gelateria ORSO POLARE

REGGIOLO (RE) P.zza Martiri 48/48. Tel. 0522 213573.

Bar Tacco100

FORNI

REGGIOLO (RE) Via G. Matteotti, 41. Tel 0522.1532596 / 339.2395035 ► SPECIALITà colazioni, pranzi veloci, degustazioni vini e champagne.

Bar BAker street 221

REGGIOLO (RE) Strada Cattanea, 3. Tel. 338 896 9224

REGGIOLO (RE) Via Marconi, 8. Tel 347 250 8304 ► SPECIALITà Aperitivi

Bar LA RANA

Bar BAR TOSCANINI

Gelateria pasticceria cioccolateria KRISMA

REGGIOLO (RE) piazza Martiri,7. ► ALTRI SERVIZI ricevitoria, punto Sisal, ricariche telefoniche

Bar Via e Vai

bar

gelaterie Pasticcerie

REGGIOLO (RE) via Caboto, 19. Cell. 333 6274621 - 340 2672137. ► SPECIALITà rane, pesce gatto, gnocco fritto su ordinazione

Bar delle pinete

Forno LEPRAI MARCO

COLLAGNA (RE) via Roma, 94.. Tel. 0522 897379. Cell. 347 1832029. E-mail: lepraim@libero. it - www.fornoleprai.com

pizzerie da asporto

Pizzeria al taglio e da asporto IL GATTO E LA VOLPE

REGGIOLO (RE) via Pironda, 2/A. Tel. 0522 973939. Aperto dal martedì alla domenica dalle 17 alle 22. Chiuso il lunedì. Consegna a domicilio. ► SPECIALITà pizza con farina integrale.

gastronomia

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Via Monzani, 3. Tel 0522 812278

Bar CAFè MATISSE

REGGIOLO (RE) piazza Martiri, 32. Aperto tutti i giorni. ► SPECIALITà colazioni e merende alternative, jogurt e brioches vegane.

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Bar EUROPA

VETTO (RE) via Val D’Enza, 29/A. Tel. 0522 815216. Cell. 328 3284503. E-mail: bice.romagnani@gmail.com

Gastronomia e pasta fresca il cantuccio... delle cose buone

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Isolato Maestà. Tel 0522 812525.

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Le guide di VivaCucina. Ristoranti, Agriturismi, Pizzerie, Locali

Pizzeria Ristorante

di Costantino Michele

via G. Micheli, 10/A Castelnovo ne’ Monti (RE) tel. 0522 612185

Specialità del ristorante: pizza tipo “Napoli” | Dal lunedì al venerdì pizza 1/2 metro | Cucina tradizionale e tutte le specialità di pesce | Festa del pesce tutti i venerdì La direzione del ristorante è lieta di comunicare che il locale dispone di un’ampia sala da pranzo, particolarmente attrezzata per intrattenimenti, meetings, cene di lavoro e distesa estiva. Aperto anche a mezzogiorno, chiuso il martedì | Siamo su Facebook

Dove trovate VivaCucina?

VivaCucina viene ditribuito in una rete di attività che riguardano il settore della ristorazione, della gastronomia, dell’enologia, alberghiero, bar, locali, e in generale tutto ciò che riguarda l’alimentazione. è inoltre possibile reperire gratuitamente il periodico nelle edicole del territorio che aderiscono. Ecco un primo elenco che verrà aggiornato nei prossimi numeri. REGGIO EMILIA

Edicola Furgeri, p.zale Coop (S. Vittoria)

Guastalla Edicola Veneri, Via Gonzaga Edicola Musi, p.zza Repubblica. Edicola Benati, (frazione di S. Martino) Edicola Da Amelia, (frazione di Pieve)

Bagnolo in Piano Edicola Magia, provinciale nord Edicola MB, piazza Garibaldi, 4 Edicola Spaggiari, p.zza Garibaldi, 14

REGGIOLO Edicola Marinelli, p.zza Martiri. LUZZARA Edicola Kaur Kulvant, v. Avanzi, 39 Rolo Edicola Barbieri Edicola Guerra Cristina Fabbrico Edicola Sacchetti Ercole Campagnola Edicola Parmigiani, p.zza Roma. Novellara Edicola Ba bu ca, p.zza Unità d'Italia, 1 Edicola Masini, v. provinciale Nord 85/a Gualtieri Edicola Hazzard ,via Giardino, 69

Cadelbosco Sopra Edicola 2Emme, via Saccani 12/A L'Acchiappanuvole, p.zza 25 aprile 3/b Castelnuovo Nè Monti Edicola Muzzio, Piazza Peretti, 6/b Edicola Rinascita, via Roma 28/b Edicola Marazzi, (loc. Gatta) Tabaccheria Da Guido e Nicoletta Via F Kennedy, 41/b frazione di Felina (RE) Ligonchio Bar Giornali Del Lago, via E. Bagnoli, 12 MANTOVA Moglia Edicola Gt, via XX settembre, 41 Quistello Edicola “Chizzoni Cristian” via Cesare Battisti, 25 Edicola “Il Temperinio” Piazza Guido rossa, 24

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San Benedetto Po Edicola “Coccinella” Piazza Garibaldi n. 2 Edicola “Cavazzoni Adriana” Piazza Matteotti Pegognaga Edicola “Cappelari Annamaria” via Monte Grappa n. 1 Edicola “Libreria di Roberto e Anna” piazza Matteotti n. 37 Gonzaga Edicola/tabaccheria “Centrale” Piazza Matteotti n. 53 Edicola “Guaita” Largo Martiri della libertà 18 Edicola “Aemme sport” largo Martiri della libertà n. 25/B Motteggiana Edicola/tabaccheria “di Martignoni” via Bacchelli n. 30/E Suzzara Tabaccheria “Il Girasole” Via Mitterand n. 9 Edicola “Sorelle Tosi” via Mazzini Edicola “Panisi Alberto” via Zonta Editola Jolly Giocattoli, via Baracca, 2

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ATTUALITà

Expo 2015: un primo bilancio

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A quasi un mese dalla chiusura, un primo bilancio della manifestazione

anca poco più di un mese alla fine di Expo 2015: terminerà infatti il 31 ottobre l’Esposizione universale dedicata al cibo e al tema “Nutrire il pianeta”. Dopo un primo avvio non troppo entusiasmante per numero di presenze, nei mesi di agosto e settembre l’Expo ha avuto il suo boom di visitatori. In particolare finora è stata la settimana dal 7 al 13 settembre a registrare il record di presenze. Secondo i dati, infatti, sabato 12 settembre sono

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stati registrati oltre 240mila ingressi e la settimana si è chiusa con un milione e centomila entrate. Proprio nella giornata del 12 settembre si sono registrate in assoluto le code più lunghe per visitare i padiglioni più famosi, come Giappone ed Emirati Arabi. Basti pensare che già poco dopo l’apertura dei cancelli il padiglione del Giappone segnava ben 5 ore di attesa e dopo qualche ora la coda è stata chiusa per riuscire a smaltire i visitatori già in attesa di entrare.

Proprio la presenza sempre crescente dei visitatori ha fatto nascere la leggenda metropolitana secondo cui Expo potrebbe prolungare la sua apertura di altri sei mesi. Voci del tutto prive di fondamento queste, infatti, secondo il Bie, il Bureau di Parigi che assegna e poi segue il percorso delle manifestazioni, queste non posso durare più di 184 giorni. Se, quindi, avete in programma di andare a visitare l’Expo questi sono gli ultimi giorni disponibili.

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