La Gazzetta del Calatino 180 by La Gazzetta del Calatino

◘ CALTAGIRONE Convegno di neurologia pediatrica per aprire il confronto tra specialisti “Serve una rete di collaborazioni”

C. Romano

pag. 5

◘ MAZZARRONE

◘ VIZZINI

Uva da tavola Igp, cala il sipario sulle attività promozionali e locali del nuovo “Festival internazionale”

La storia di Fana, l’eritrea di 36 anni che vive da oltre 5 anni in Sicilia ”Il mio impegno per l’accoglienza”

G. Petriglieri

L. Gambera

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Caltagirone, interrogazione alla Regione su disservizi e ritardi

Grammichele, altre fibrillazioni al Comune

L’ospedale è in lenta “agonia”

Fine di un idillio Nuccio Merlini

Franco Razza

L’

Ospedale Gravina di Caltagirone torna ad essere argomento scottante per ciò che riguarda i servizi non erogati in tempi utili dovuti anche dalla carenza di personale. Lo denuncia il deputato calatino Gino Ioppolo, primo firmatario e componente della commissione Sanità, e Nello Musumeci, in un'interrogazione parlamentare rivolta al presidente della Regione e all'Assessore alla Salute Lucia Borsellino. Ioppolo evidenzia i tempi di attesa interminabili, disservizi nell'esecuzione delle mammografie, ritardi nelle prestazioni per l'individuazione di disturbi di natura oncologica, sospensione dei servizi per l'intera durata del periodo estivo, per carenza di personale. Questa, in sintesi, secondo Ioppolo, la situazione drammatica nella quale versa l'ospedale "Gravina e Santo Pietro" di Caltagirone. "Quasi due anni dell'insediamento del governo Crocetta non sono serviti per migliorare la Sanità in Sicilia. Non abbiamo ancora la nuova rete ospedaliera e non sappiamo se e quando questa sarà definitivamente adottata poiché attende inerme il recepimento di una direttiva del governo nazionale - dichiara Ioppolo -. E gli ospedali piccoli e medi, che costituiscono la gran parte del sistema .. (continua in 2ª)

S. Cono, al “via” la sagra dell’Opuntia

Mineo, sei Comuni calatini per il lavoro

E sono… trenta Chance per esclusi Pino Randazzo

Cristina Centamori

’è la firma congiunta di sei Comune. È quella degli assessori di Mineo, Caltagirone, Licodia Eubea, Castel di Iudica, Raddusa e San Cono che chiedono la tutela di chi è rientrato nei due “click day” del 14 luglio e del 5 agosto. Lo hanno sottoscritto in una riunione tenutasi a Palazzo Comunale e giurano che ben presto tutti i loro colleghi del Comprensorio calatino rinforzeranno il loro appello in una unica voce chiedendo anche i superare l’impasse istituzionale dalle parti di Palzzo dei Normanni. « Diamo la possibilità a chi è rimasto escluso di poter avere un’opportunità occupazionale nei prossimi mesi » sottolinea Giuseppe Biazzo, responsabile politiche giovani del .. (continua in 2ª)

ervono i preparativi per l’annuale appuntamento con la sagra del ficodindia che quest’anno festeggia la sua 30^ edizione. Nei giorni 11 e 12 ottobre l’intero .. (continua in 2ª)

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n manifesto edito da “Idee in movimento” che mette in risalto le difficoltà economiche del Comune, il botta e risposta fra il sindaco Canzoniere che comunica di accendere un mutuo di 3 milioni di euro per ripianare i debiti ereditati dalla passata amministrazione, la piccata risposta dell’ex primo cittadino, il senatore Giuseppe Compagnone e le fibrillazione della maggioranza dalla quale hanno preso la distanza 3 consiglieri, sono gli avvenimenti che hanno innalzato l’asticella della tensione nella città esagonale nella speranza che non siano sempre i cittadini, già abbondantemente gravati di pesanti balzelli a pagarne il prezzo. Cominciando con ordine diciamo che il manifesto edito da “Idee in Movimento” chiama a raccolta le forze politiche per ripianare il bilancio ed evitare il dissesto economico. Il sindaco Canzoniere nel corso dell’inaugurazione della mostra di arte sacra al Piano, sollecitato dal rettore don Salvo Luca circa la corresponsione di 5 mila euro promessi per il restauro degli affreschi risponde che è stato .. (continua in 2ª)

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2 | Cronaca del Calatino

La Gazzetta del Calatino

Caltagirone, interrogazione alla Regione su disservizi e ritardi (...) in Sicilia, restano nel dubbio se chiudere i battenti oppure no. Il lavoro svolto dalla commissione in numerosi incontri nelle città siciliane sembrava avere stabilito un criterio valido e vincolante anche per il governo regionale e invece è lecito sospettare che quest’ultimo non voglia esprimersi sull’argomento in attesa di una direttiva nazionale. Ma attenzione - continua Ioppolo -, noi non siamo obbligati a recepirla interamente: la Sicilia può dotarsi in buona parte di norme in materia sanitaria, ma qui siamo al paradosso, i poteri conferiti dallo Statuto speciale sono svenduti a Renzi, forse per ottenere clemenza sulle questioni interne ai rapporti Pd-Crocetta. Ci sono voluti quasi due anni per nominare solo alcuni dirigenti generali delle Asp attingendo a nomi già noti e collaudati dai governi precedenti mentre rimangono a Catania due buchi all'Asp 3 e al Cannizzaro, la quale situazione determina incertezze di gestione e mancanza di programmazione. Se questo vale in linea generale, come realtà calatina non possiamo nel particolare che registrare una incomprensibile e proterva volontà di colpire ogni giorno di più l'offerta sanitaria fornita dall'Ospedale Gravina e Santo Pietro, reparti senza primari, reparti con buone potenzialità a cui mancano i letti di degenza, indebolimento dell'anestesia e rianimazione che solo da pochi giorni e grazie alle legittime insistenze ha guadagnato un'unità medica che consente di aumentare le sedute operatorie. Liste di attesa sempre più lunghe per gli accertamenti diagnostico - strumentali che assai spesso servono per la salvare la vita. Insomma - conclude Ioppolo - decida Crocetta e il suo governo se ridurre un ospedale come quello di Caltagirone in un ospedaletto da campo ovvero accogliere la nostra proposta per una buona sanità del territorio e rilanciarlo con poche non indispensabili iniziative che possano, attraverso il potenziamento del personale medico e paramedico, a tutti i livelli, ognuno per le sue mansioni compie un piccolo miracolo quotidiano". Disservizi vengono segnalati da utenti e sigle sindacali soprattutto sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali presso l'ospedale “Gravina e Santo Pietro”, in particolare nell'erogazione di ecografie, ago aspirato tiroideo, ecodoppler che, così come denunciato, non possono essere prenotate presso l’Ospedale di Caltagirone, poiché lo stesso non ha fornito il calendario relativo all'anno 2015, al CUP (Centro Unico di Prenotazioni) dell'ASP 3 di Catania costringendo gli utenti a rivolgersi ad altre strutture, anche private con inevitabili costi per le famiglie". ■

Grammichele, altre fibrillazioni al Comune

26 settembre 2014

S. Cono, al “via” la sagra dell’Opuntia

(...) paese sarà mobilitato attorno al frutto del ficodindia per ricordare la laboriosità del popolo sanconese che di questo frutto ha fatto il suo emblema e le proprietà salutistiche e organolettiche che gli hanno meritato la definizione di “frutto della salute”. l ficodindia è una pianta originaria del Messico, naturalizzata in Sicilia, e che ha trovato il sua habitat ideale nel territorio di San Cono che possiede le caratteristiche ottimali per la produzione di un frutto che in tutto il bacino del Mediterraneo non teme alcuna concorrenza. econdo studi più recenti il ficodindia, grazie alle sue fibre vegetali, riduce l’assimilazione dei lipidi e degli zuccheri il cui eccesso causa il sovrappeso e l’obesità. Infatti contiene la vitamina B3 che rallenta la trasformazione degli zuccheri ingeriti e quindi riduce il grasso che si deposita nei punti critici del corpo: pancia, fianchi e glutei. Ottimo quindi, assunto nella giusta quantità, in una dieta dimagrante. Il frutto inoltre, ricco di vitamina C, di potassio e magnesio, facilita la diuresi, favorisce l’eliminazione dei calcoli renali e contribuisce a ridurre il colesterolo “cattivo”. Il modo migliore di consumare il ficodindia è quello allo stato fresco, ma esiste in commercio anche come succo, come sciroppo e anche in capsule o compresse. umerosi saranno gli appuntamenti previsti per i due giorni della sagra. Tra i più significativi: nella giornata di sabato alle ore 10 vi sarà l’inaugurazione alle presenza delle autorità politiche, civili, militari e religiose. Quindi seguirà la visita degli stand da parte degli alunni dell’istituto comprensivo “Giovanni Falcone” e animazione nella piazza Gramsci con gli artisti di strada. Nel pomeriggio presso il centro polifunzionale vi sarà un incontro dibattito dal titolo: “OP, strumento efficace per conquistare nuovi mercati”. Sempre nelle ore pomeridiane e in prima serata, attraverso le vie e le piazze del paese, si svolgerà una sfilata di un gruppo folk con spettacolo in piazza Gramsci. La serata si concluderà con uno spettacolo musicale. Per la giornata di domenica è in programma in mattinata una sfilata di moto e auto d’epoca e una passeggiata in bicicletta attraverso un percorso tra le aziende produttrici locali che offriranno la degustazione del frutto. Alle ore 16 un gruppo di majorettes e la banda musicale “Vincenzo Longobardi” diretta dal maestro Giuseppe Randazzo, faranno il giro del paese. Lo spettacolo musicale della sera concluderà la kermesse. Nel corso dei due giorni della sagra, in collaborazione con le associazioni locali, sarà proposto ai visitatori e ai turisti un percorso enogastronomico e un trenino turistico per accompagnarli nelle varie aziende per assistere alle varie fasi di lavorazione del prodotto. Il sindaco Nuccio Barbera ci ha dichiarato che “la sagra non deve essere solamente un’occasione per una festa popolare piena di divertimenti e di svago, ma un momento di riflessione e una spinta ulteriore per migliorare sempre più la qualità del prodotto e soprattutto per trovare gli strumenti più adatti alla sua commercializzazione per rilanciarlo nei mercati nazionali ed internazionali. In questo un ruolo importante potranno svolgerlo il consorzio per la tutela del marchio dop e l’organizzazione produttori (OP) da poco costituita”. ■

(...) adottato il relativo atto deliberativo di concessione dell’importo, ma che non è stato possibile erogare la somma per mancanza di liquidità di cassa e che per questo, e per ripianare i debiti ereditati è stato acceso un mutuo di 3 milioni di euro. L’ex sindaco Giuseppe Compagnone che risponde che l’Amministrazione da lui presieduta aveva lasciato nel 2012 i conti in regola, come certificato dagli uffici e ciò attraverso l’oculata gestione del Comune riducendo le spese e garantendo, anzi migliorando i servizi a favore dei cittadini, addebita a Canzoniere la mancata programmazione che ha portato il Comune in soli 2 anni di avere difficoltà economiche e rincara la dose chiedendo al sindaco cosa ha fatto per far iniziare i lavori di importanti opere quali, l’impianto di video sorveglianza, impianto di fitodepurazione, circonvallazione e altro ancora già finanziati. Come se ciò non fosse bastato, arrivano e si sono materializzate “mal di pancia” nella coalizione di maggioranza con i consiglieri Salvatore Costanzo, Paolo Filia e Desirè Greco, che denunziano il loro mancato coinvolgimento nell’azione amministrativa, giudicano insufficiente, privo di idee e progetti, l’operato dell’Amministrazione e addirittura. Filia e Greco chiedono l’assessore da loro espresso di meditare, con “professionalità, coscienza e in assoluta libertà, cosa è meglio fare”. Molta la carne al fuoco della politica e passata la sbornia estiva speriamo che l’autunno non sia più caldo dell’estate che ci saluta. ■

Mineo, sei Comuni calatini per il lavoro

(...) “Patto Territoriale per l’Economia Sociale del Calatino” organizzatore dell’incontro insieme al Comune di Mineo. « Abbiamo coinvolto tutti gli amministratori del Comprensorio aderenti al Patto Territoriale – aggiungea l’assessore Luana Mandrà - affinché sia mantenuta l’opportunità per i nostri giovani attraverso il “Piano Giovani” e “Garanzia Giovani”, un importante progetto che non può e non deve essere vanificato». E’ ritenuto obiettivo strategico nel Patto sociale e ancora oggi trova un suo riscontro come sottolinea Paolo Ragusa presidente del Consorzio Sol.Calatino, ente capofila del “Patto Territoriale per l’Economia Sociale del Calatino”. « La priorità è quella di favorire percorsi utili all’inserimento lavorativo dei giovani - spiega - e per superare la crisi, il Patto diventa quindi valore aggiunto per gli enti locali». ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

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La Gazzetta del Calatino

4 | Cronaca del Calatino

26 settembre 2014

CALTAGIRONE - Un convegno per rilanciare il borgo di Santo Pietro

SCORDIA – Duro monito dell’amministrazione comunale ai cittadini e agli utenti dei servizi

Aree protette da sviluppare

“Gestire meglio le nostre risorse”

Franco Razza

Lorenzo Gugliara

“L

a gestione delle aree protette nella Regione siciliana” è stato il tema del convegno tenutosi a Caltagirone presso il Palazzo Ceramico (Palazzo Reburdone) su iniziativa delle associazioni “Ramarro Sicilia” e “Cea” Messina ONLUS, di alcuni ordini professionali ed enti, fra cui il Comune di Caltagirone. L’incontro è servito per aprire un confronto con le istituzioni sul tema della gestione delle aree protette esistenti e di quelle da istituire o restituire, come nel caso del "Bosco di Santo Pietro", nel territorio siciliano, anche alla luce del fatto che di recente, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della legge regionale in materia di Parchi e Riserve n.98 del 1981, per violazione dell’articolo 117 della Costituzione, da qui l'opportunità di rivedere la legge in alcuni punti. Una vicenda che parte dal lontano, ma non troppo, 2011 e vede il Consorzio di Tutela Igp di Pachino vincere il ricorso presentato contro il "decreto istitutivo delle Riserve dei Pantani della Sicilia Sud Orientale" con la relativa sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito come: “Le disposizioni qui in esame, pertanto, omettendo di assicurare, in particolare ai Comuni, la possibilità di rappresentare sul piano procedimentale, secondo le opportune forme, i molte-

plici interessi delle relative comunità, risultano in contrasto con i parametri evocati e vanno dichiarate costituzionalmente illegittime”. Su questo tema hanno relazionato: la Prof.ssa Morace, Universita degli Studi di Reggio Calabria, che nel suo verace intervento ha sottolineato l'importanza del tempo nelle attività programmatiche delle pubbliche amministrazioni; i deputati Bernandette Felice Grasso, Concetta Raia e Francesco Cappello; il Prof. Mascara del Fondo Siciliano per la Natura e Direttore del Museo Naturalistico di Santo Pietro, che ha fatto notare come in Spagna siano più all'avanguardia di noi in Sicilia in materia di gestione di Parchi e Riserve. La conclusione del convegno è stata affidata all’intervento del Presidente della Federparchi Nazionale Giampiero Sammuri, articolata intorno alla globalizzazione delle aree protette sottolineando che “ogni nazione al mondo ha almeno un'area naturalistica protetta al suo interno, senza distinzione di regime politico e posizione geografica ed ognuna di esse rappresenta fonte di ricchezza e prestigio per i territori interessati”. Tutti gli interventi hanno evidenziato i punti di forza e le criticità per ciò che riguarda le ricadute sul territorio sia sotto il profilo della salvaguardia e della tutela che in termini di ricchezza ed opportunità per i territori interessati dalle aree protette. Sono emerse problematiche di vario genere: l'inquinamento ambientale, la sicurezza e protezione dei boschi e dei cittadini, l’ opportunità di attivare processi di sensibilizzazione, a vari livelli, che diano consapevolezza circa le potenzialità rappresentate da un patrimonio naturalistico come quello siciliano e che forniscano gli strumenti per comprendere e condividere le ragioni della tutela e di una fruizione ecosostenibile dei Parchi e delle Riserve al problema del ripopolamento dei territori destinati ad "area protetta". ■

“D

ovremmo imparare ad economizzare e gestire in maniera più responsabile le nostre risorse” è questo il monito pubblico dell’amministrazione comunale ai cittadini scordiensi. “Abbiamo denunciato altri 2 utenti per sospetto furto d’acqua” queste le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Lo Castro in merito alla tematica “Acqua” nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 9 settembre, sollecitato da una interrogazione della consigliera Sonia Zappulla. Ecco, quindi, spuntare altri due nomi che vanno ad accrescere la lista nera dei presunti “ladri d’acqua” scordiensi. Salirebb e a 40 il numero degli utenti con allacci idrici abusivi scoperti dalla “squadra investigativa” comunale e denunciati alle autorità giudiziarie competenti. Una delibera comunale ha infatti messo su un gruppo di lavoro formato da operatore tecnico, un idraulico letturista, un idraulico impiantista e un ufficiale della polizia municipale predisposto al controllo della rete idrica cittadina e alla lotta all’abusivismo. La squadra intersettoriale opera un giorno la settimana, scegliendo in maniera random le utenze da controllare. “Le aree che vengono analizzate sono scelte in maniera puramente casuale - afferma l’assessore Lo Castro - i controlli vengono indirizzati principalmente sulle zone periferiche. Le ricognizioni sono anonime e senza nessuna sorta di preavviso ai residenti nell’area interessata”. Vista la presenza di allacciamenti sotterranei e non unicamente in superficie il gruppo si avvale dell’uso di mezzi meccanici pesanti (escavatrice cingolata). Le contrade e zone già in parte “battute” sono: Archi, Barona, Cittadino, Castagna, Salto di Primavera, Fico ma stando a quanto afferma l’assessore ne mancano all’appello molte altre ancora. “ I dati che abbiamo – continua l’assessore – dimostrano che il fenomeno non è limitato, abbiamo ragione di pensare che non si tratti di casi sporadici. Di fatto questa amministrazione continuerà a sostenere i controlli che saranno sempre più continui e a cadenza regolare”. L’utente denunciato penalmente incappa in sanzioni non da poco. Si tratterebbe di un ingente pena pecuniaria ma, essendo l’abusivismo idrico considerato furto aggravato, nel peggiore dei casi la condanna prevede diversi mesi di reclusione. Le spese di scavo per i controlli sono tutte a carico del comune che, tuttavia, costituendosi parte civile, in caso di condanna dei “ladri” sarebbe risarcito in sede processuale. Il nostro paese soffre una mancanza idrica strutturale. Le utenze si sono moltiplicate negli anni ma a ciò non è susseguito un corrispettivo aumento della portata d’acqua. Alla mancanza strutturale si aggiunge l’aggravante di un uso scorretto delle nostre risorse non più destinate solo a un uso prettamente alimentare. Oggi giorno quello dell’acqua è spesso un abuso personale e ludico: vedi il numero crescente delle piscine, lavaggi frequenti delle auto, vasche domestiche e qualcuno è arrivato anche ad irrigare il proprio agrumeto. ■

CALTAGIRONE – Il capitano Orlando lascia l’incarico di comandante di Compagnia

Cambio di guardia, arriva Martelletti Tiziana Nicosia

RADDUSA – Conferenza pubblica del sindacato locale Cia

“Altre riforme per il grano duro” Francesco Grassia

na conferenza sul tema “Riforma PAC: Scelte Nazionali – Contratto di Filiera per il Grano Duro”, a cura della locale sezione della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia), presieduta dal giovane imprenditore agricolo Carmelo Allegra, si è svolta nei giorni scorsi presso il Centro Polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II°” di Raddusa alla presenza di un numeroso pubblico costituito da agricoltori intervenuti da tutto il circondario. Dopo i saluti del Sindaco di Raddusa geom. Cosimo Marotta e l’introduzione del Presidente della locale sezione organizzatrice Carmelo Allegra, sono intervenuti: il dott. Graziano Scardino, Direttore della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Catania, che ha illustrato la normativa della Nuova Riforma P.a.c. e il Presidente della Sicil Cereal Vincenzo Grassia, membro della Giunta Provinciale della stessa Confederazione di Catania e Presidente Regionale della G.i.e. (Gruppo Interessi Economico per la Cerealicoltura), che ha parlato del Contratto di Filiera per il grano duro. Interessante è stato poi il dibattito finale sostenuto tra gli agricoltori di Raddusa e quelli intervenuti da Ramacca, Castel di Iudica e Aidone, sugli argomenti trattati. ■

Giovanni Orlando

opo quattro anni di intensa attività investigativa e di risultati più che soddisfacenti, il capitano Giovanni Orlan-

do, originario di Messina, lascia la Compagnia dei Carabinieri di Caltagirone per assumere il comando della Compagnia di Parma. La realtà romagnola che si appresta a guidare si presenterà ben diversa da quella calatina, dove sarà alto, sia il livello di qualità della vita, sia quello della sicurezza. Durante il periodo di permanenza a Caltagirone, l’ufficiale ha condotto operazioni importanti, “I Carusi”, “Reddite Viam”, “Esagono”, “Ison” ed infine ha contribuito alle indagini sfociate poi all’arresto dell’omicida di Giuseppa Ales, la donna scippata e deceduta nei mesi scorsi. “Ringrazio Caltagirone - ha detto il capitano Orlando - per aver rappresentato non soltanto una cittadina ospitale, ma anche un contesto che ha contribuito alla mia crescita professionale”. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

Cronaca del Calatino | 5

MILITELLO – Manto dissestato in via Ponte Fara: lettera-appello dei residenti

SCORDIA – Approvati i progetti locali per i cantieri di servizio

I livelli di sicurezza stradale? Al minimo

Spesa di 167 mila euro

Lucio Gambera

Lorenzo Gugliara

“L

e condizioni della viabilità e dei muri laterali sono pessime. Occorrono urgenti lavori di sistemazione del tratto urbano e la realizzazione degli impianti d’illuminazione pubblica”. Lo hanno richiesto in una nota – trasmessa all’amministrazione e all’Ufficio tecnico comunale – i residenti di via Ponte Fara, che hanno contestato gli attuali livelli di percorribilità e sicurezza dell’arteria. L’asse comunale, che collega un tratto della Sp 28/I (Scordia-Militello) con una vasta area rurale, in contrada Fara, presenta diversi cedi-

menti e dissesti. Recentemente sono stati eseguiti lavori alla condotta fognaria e alla rete del gas metano: “Lo stato del manto è disastroso e rischioso per gli abitanti degli alloggi delle cooperative edilizie. Lamentele giungono pure dai proprietari dei terreni limitrofi. Il transito di pedoni e mezzi, durante o dopo una semplice precipitazione atmosferica, può trasformarsi in un’avventura”. I disagi investono soprattutto il nucleo familiare di un disabile di 5 anni, che richiede, secondo i firmatari della petizione, “prestazioni di assistenza continuativa e globale. Per evitare cadute rovinose durante la discesa, i genitori sono spesso costretti ad attraversare la via con il minore in braccio. Tale situazione, che si protrae in difetto di interventi, non è sicuramente decorosa per un paese civile”. I pericoli aumenteranno, con l’arrivo delle prime piogge persistenti, nel periodo invernale. Scarichi pluviali e detriti confluiscono direttamente sull’attigua strada provinciale, rendendo insicura la circolazione di motociclisti e autisti: “Confidiamo – hanno concluso i residenti – in un positivo e urgente riscontro. Sarebbe opportuno, infine, durante le ore serali e notturne, l’allacciamento del servizio elettrico pubblico”. ■

CALTAGIRONE – Convegno di neurologia pediatrica per osservare e rilevare le diverse patologie

“Serve un confronto tra specialisti” Concetta Romano

i è tenuto venerdì 19 settembre, presso la Sala Convegni dell’Hotel Villa Sturzo, il Convegno regionale “La neurologia pediatrica a colpo d’occhio”. Un evento patrocinato da Regione Sicilia, Assessorato regionale alla Salute, Comune di Caltagirone, Asp Catania, Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Catania, Società Italiana di Pediatria, Società Italiana di Neurologia pediatrica, Associazione Culturale Pediatri – Catania ed ha visto la presenza di un centinaio di partecipanti sud-

divisi fra medici e chirurghi, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, fisioterapisti e infermieri. Tanti anche i relatori e i moderatori intervenuti, provenienti da Centri specialistici fra i più qualificati della Sicilia e d’Italia, con particolare riferimento alla Neuropsichiatria infantile, alla Medicina fisica e riabilitazione, alla Neurologia, all’Ortopedia e traumatologia, all’Otorinolaringoiatria. I lavori sono stati aperti dal sindaco di Caltagirone, Nicola Bonanno. Sono intervenuti: il prof. Massimo Buscema, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Catania; la dr.ssa Giovanna Pellegrino, direttore medico del Presidio Ospedaliero “Gravina”; la dott.sa Piera Giacalone, dirigente pedagogista dell’UO di Educazione alla salute del Distretto Integrato del Calatino; il prof. Lorenzo Pavone, (tra i fondatori della Società Italiana di Neurologia Pediatrica, già direttore dell’Unità Operativa Clinica Pediatrica e Direttore del Dipartimento Assistenziale di Pediatria dell’AOU “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania) che ha evidenziato come “le patologie neurologiche in ambito pediatrico sono in notevole aumento e richiedono, oggi, ancora maggiore e migliore capacità di osservazione”, osservando

antieri di servizio finanziati dalla Regione per un importo di 166.848 euro che saranno sottoposti nei prossimi giorni all'approvazione del Dipartimento Regionale del Lavoro. Si tratta di sei progetti di lavoro volti ad integrare ed ampliare i servizi comunali grazie all'impiego di 63 disoccupati. I piani di lavoro afferenti all'area lavori pubblici prevedono sei progetti: lavori di manutenzione dell'edificio scolastico di via Simeto scuola media istituto comprensivo "Salvo Basso" con opere di muratura, tindeggiatura di aule, corridoi e infissi con l'impiego di 13 operai; lavori di manutenzione nella scuola elementare (opere di muratura, tindeggiatura di aule, corridoi e infissi) dell'istituto comprensivo "Giovanni Verga" con 10 lavoratori; manutenzione e pulizia delle caditoie stradali, disostruzione condotta di scarico, con l’impiego di 10 operai; dieci saranno gli addetti alla manutenzione e cura del verde pubblico; altri dieci verranno impiegati per il ripristino e la manutenzione della segnaletica stradale e infine 10 addetti ai lavori per la manutenzione degli uffici ed edifici del municipio. Avvenuta la notifica di approvazione da parte del dipartimento regionale del lavoro, il comune avrà 60 giorni per avviare inderogabilmente i lavori. I 63 disoccupati scordiensi che parteciperanno al progetto rientrano nella categoria i cittadini singoli aventi un reddito minimo di 442,30 euro (cifra corrispondente all’assegno sociale) e nessun patrimonio mobiliare e immobiliare e sono stati selezionati attraverso un bando di concorso pubblico sottoposto all'esame di una commissione. ■

come a fronte delle numerose sindromi osservate in età pediatrica a carico del sistema nervoso, ci sia “la necessità di migliorare, ancora di più, la capacità diagnostica, sia potenziando un approccio di tipo integrato, sia ricorrendo all’ausilio, indispensabile, delle opportune tecnologie”. “Questo secondo evento pediatrico calatino - ha detto il dr. Mario Velardita, responsabile scientifico del Convegno e responsabile dell’Ambulatorio di Neurologia pediatrica dell’UO di Pediatria e neonatologia dell’Ospedale “Gravina” - si è posto come proseguimento del meeting dello scorso anno. Ci siamo confrontanti con tante autorità nel campo della neurologia e della neuropsichiatria italiana. E soprattutto, sotto il profilo della terapia, abbiamo condiviso le nuove linee guida per la somministrazione della tossina botulinica nei trattamenti specifici, anticipando la somministrazione già a 18 mesi di vita dei bambini. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di realizzare un confronto approfondito fra gli specialisti e di creare una rete forte e integrata di collaborazioni, in modo da prendere in carico i pazienti con approccio globale. Sono state inoltre presentate nuove tesi, tutori e calzature”. ■

La Gazzetta del Calatino

6 | Cronaca del Calatino

SCORDIA – Dedicata alla compianta l’aula consiliare

S. MICHELE – La vicenda dei due coniugi deceduti

D’ora in avanti sarà “Sala Cavalli”

Insieme fino alla fine

Lorenzo Gugliara

a destato sentimenti di grande tenerezza la singolare vicenda di due anziani coniugi sammichelesi spirati lo stesso giorno, per cause naturali, ad appena poche ore di distanza l’uno dall’altra e i cui funerali sono dunque stati celebrati congiuntamente. Il signor Santo Masi, infatti, 86 anni, è morto all’Ospedale di Caltagirone nelle prime ore della mattina di giovedì 11 settembre scorso mentre la moglie, Gesualda Mangione, 81 anni, è deceduta presso la sua abitazione in serata. “I nostri genitori - raccontano le figlie Maria, Concetta, Giuseppina e Daniela da tempo residenti fuori - hanno condotto una vita semplice e piena di sacrifici rimanendo costantemente vicini: in molti li ricordano ancora recarsi, sempre insieme, a lavorare in campagna: nostro padre a dorso del suo mulo e la mamma accanto, a piedi, pronta magari a sorreggere un grande ombrello su entrambi in caso di pioggia. Fino a poco tempo fa, nostro padre ha continuato a coltivare un piccolo orto non lontano da casa e, nonostante faticasse ormai a camminare, lo si vedeva avanzare, con grande difficoltà, appoggiandosi alla moglie pur di andare ad accudire le galline”. “La verità - continua la nipote sammichelese Filippa Gentile - è che i miei zii non sono mai riusciti a fare a meno di condividere ogni singolo istante della loro lunga vita coniugale durata ben sessantadue anni perché, insieme, sembravano quasi completarsi anche caratterialmente: deciso ed istintivo lo zio Santo, più riflessiva e silenziosa lei”. “Anche se oggi proviamo un dolore doppio per la perdita contemporanea di tutti e due i nostri genitori, - sottolinea-

26 settembre 2014

Damiano Iannizzotto

aula consiliare del comune di Scordia è stata intitolata alla signorina Angela Cavalli. La cerimonia molto partecipata si è svolta Palazzo di Città alla presenza delle Istituzioni locali, le autorità militari, compresa una rappresentanza di Marines provenienti da Sigonella. Presenti tra gli ospiti anche l'on. Nello Musumeci, il sindaco di Militello, Pippo Fucile e mons. Umberto Pedi. Nel corso della cerimonia sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cacciola, il sindaco Franco Tambone e Rocco Parisi, presidente della Super Omnia Caritas, l'associazione fondata proprio dalla signorina Cavalli. A lui è toccato il ricordo di una figura poliedrica, prima consigliere comunale donna, membro nazionale della Democrazia Cristiana e dirigente diocesana dell'Azione Cattolica, che fece della carità il principale scopo della sua vita. Svelata la targa che ne ha intitolato la sala consiliare, un corteo si è mosso per corso Vittorio Emanuele sino alla chiesa di S.Maria Maggiore dove è stata celebrata una messa in sua memoria e subito dopo è stata svelato anche il busto nell'ampio spiazzale intitolato al suo nome. La realizzazione del busto e dell'intero supporto con rivestimento in marmo è stato finanziato dell'associazione Super Omnia Caritas. ■

no ancora le figlie - siamo però serene perché, dopo così tanto tempo trascorso in perfetta e reciproca armonia, sembrava quasi destino che dovessero congedarsi da questo mondo insieme, proprio così come hanno vissuto”. Poco prima del rito funebre il feretro del signor Masi è stato portato un’ultima volta a casa e adagiato nel piccolo spazio antistante l’abitazione vicino a quello della moglie per poi essere ambedue condotti, sorretti a spalla, nella vicina Chiesa Matrice dove in tanti hanno voluto rendere loro l’estremo saluto. “Mano nella mano - ha scritto la nipote Tamara in un messaggio letto al termine della liturgia esequiale - il vostro lungo amore non può più dividerlo nessuno, nemmeno la morte: ora siete uniti in eterno perché possiate riposare in pace”. Una storia davvero commovente, insomma, che è stata subito ripresa non solo dagli organi di informazione locale ma soprattutto da prestigiose agenzie di stampa, numerosi siti web di notizie e noti telegiornali nazionali. “Proprio loro che sono sempre stati lontano da ogni clamore - concludono le quattro figlie - hanno ricevuto, nel momento della dipartita, una straordinaria eco mediatica che ci auguriamo, almeno, possa servire a portare, specie ai giovani, un consolante messaggio d’amore”. ■

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26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

GRAMMICHELE – La città si interroga dopo gli ultimi maxi afflussi di extracomunitari

Cronaca del Calatino | 7

MILITELLO – Piano di interventi a S. Maria La Vetere

“Il migrante? Forse non è soltanto una risorsa” Tra Soprintendenza e Forestale è accordo Nuccio Merlini

xtracomunitari, risorsa o problema ? Questo l’interrogativo che ci si pone dopo i recenti e non certo edificanti episodi di protesta e le sciagure marine che hanno reso ancor più tragico l’esodo divenuto ormai biblico di gente che lascia le martoriate Nazioni, dilaniate da guerre e persecuzioni per cercare fortuna e dignità in Paesi sconosciuti. La Sicilia è stata e lo è ancor più oggi, terra ospitale e accogliente, ma non può certamente reggere da sola il peso di centinaia di migliaia di migranti che giornalmente sbarcano nell’isola. Se quanti non riescono, dopo avventurosi viaggi sulle ormai

decrepite e malsicure carrette del mare, arrivare a destinazione e elevare a dismisura il numero dei morti che fanno del Mediterraneo un immenso cimitero, grandi e spesso irrisolvibili problemi si trovano ad affrontare quanti invece e per fortuna, riescono ad approdare e ricevere accoglienza. Se baciano la terra quando approdano, si trovano poi ad imprecare perché desidererebbero ottenere lo “status” di rifugiati e raggiungere altre destinazioni e a questo punto debbono fare i conti con lungaggini burocratiche. Questi ultimi i motivi che hanno spinto gli ospiti di una comunità a Grammichele che dopo una pacifica “sosta” con masserizie, cartelli e altro, davanti la struttura che li ospita, hanno, il giorno successivo alzato barricate e ostruito strade con gravi ripercussioni per il traffico, cittadini inviperiti e forze dell’ordine a presidiare la zona per evitare disordini. Scene del genere purtroppo non si sono verificati solo a Grammichele perché anche a Caltagirone e al “Cara” di Mineo e non solo, è successa la stessa cosa. A questo punto ci si chiede dunque se ospitare questa gran massa di disperati e farli stare qua per tantissimo tempo sia una risorsa per il territorio o un serio problema per il quale urgono urgenti provvedimenti. Non sta a noi trarre giudizi o suggerire soluzioni, ma è un problema che necessita di immediati provvedimenti se non si vuole che la Sicilia da terra ospitale e accogliente, diventi una Regione ingovernabile e con tanti uomini di diversa etnia, religione, usi e costumi, il cui loro permanere diventi un irrisolvibile problemi con grave implicanze. ■

CALTAGIRONE – Il Liceo Artistico “Don Luigi Sturzo” convocato in una una prova concorsuale

“Via” a elaborati e percorsi grafici Mariarosa Bonanno

l liceo artistico “Luigi Sturzo” di Caltagirone è stato selezionato per partecipare al concorso "La parola alle scuole" bandito dalla Fondazione Idis-Città della Scienza nell’ambito della XII edizione della manifestazione Smart Education & Technology days - 3 Giorni per la Scuola - che si svolgerà il 9, 10 e 11 ottobre 2014 presso Città della Scienza. Il liceo artistico indirizzo design sarà presente con il progetto “Educare ad imparare - Una Fantastica Avventura” avviato nell’anno scolastico 2012-2013 e che ha previsto attività laboratoriali per l’acquisizione di competenze trasversali di base. Un’esigenza nata dai risultati del primo quadrimestre che avevano evidenziato un’alta percentuale di alunni con insufficienza in più discipline e che ha avuto la finalità

di migliorare la qualità dell’apprendimento, offrire strategie individualizzate e cercare contenuti disciplinari mirati alla trasversalità cognitiva. «Le attività laboratoriali – ha dichiarato la prof. ssa Ausilia Castagna referente del progetto - costituiscono infatti un’officina di apprendimento attivo e hanno permesso non solo di far acquisire o affinare un metodo di studio, ma soprattutto di promuovere un atteggiamento strategico e metacognitivo per costruire mappe mentali». Le attività laboratoriali, condotte dalle insegnanti Castagna, Vento e Piluso, hanno visto l’utilizzo non dei classici libri di testo bensì della LIM, di audio CD, di power point, test, cartelloni, disegni e appunti personalizzati e sono state divise in tre sezioni: la prima dedicata all'apprendimento, la seconda alle tecniche di memorizzazione e la terza all'organizzazione. I ragazzi hanno infine realizzato elaborati grafici e percorsi di scrittura creativa dopo lo studio approfondito del complesso artistico e culturale unico al mondo nella sua particolarità, il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come “Bosco Sacro”. La classe II B ha infine realizzato un romanzo breve “a più mani” in formato pdf. dal titolo “Una fantastica avventura” con cui il liceo parteciperà al concorso bandito dalla Fondazione Idis-Città della Scienza. L'attività sarà presentata a Città della Scienza a Napoli dalla prof.ssa Castagna e da qualche alunno della classe. I racconti e gli elaborati grafici realizzati dai ragazzi sono stati pubblicati nel blog artistico letterario realizzato dall'istituto calatino. ■

Lucio Gambera

alvaguardare il sito antico di Santa Maria La Vetere, stringendo un “patto” di collaborazione tra la Soprintendenza di Catania e l’Azienda forestale regionale: proposte d’intervento e accordi formali sono stati definiti, nel corso di un incontro, dai rappresentanti provinciali delle due parti istituzionali, che hanno avviato le prime operazioni di bonifica dell’area archeologica di Militello. Nei luoghi, che conservano i resti di una chiesa del XV secolo, con l’annessa necropoli, saranno eseguite diverse iniziative di tutela del patrimonio culturale. Oltre al piccolo tempio di culto mariano, che mostra le “cicatrici” del sisma del 1693, il complesso monumentale custodisce rilievi architettonici e artistici di alto profilo, che ne hanno suggellato il riconoscimento quale “monumento d’interesse nazionale” presso i competenti organi regionali e statali. Il programma prevede l’avvio di opere di messa in sicurezza, che saranno legate, inoltre, da uno specifico “calendario” di interventi di risanamento e pulizia. Le istanze di collaborazione della soprintendente, dott.ssa Fulvia Caffo, sono state accolte dal dirigente provinciale del servizio forestale, Ettore Foti, che ha confermato il pieno appoggio delle unità aziendali. La sinergia ha avuto il pieno avallo del sindaco della cittadina barocca, dott. Giuseppe Fucile. “Pur operando in condizioni critiche, il nostro settore forestale si propone di difendere – ha detto Foti – il verde delle comunità locali, il patrimonio archeologico, culturale e boschivo, promuovendo i siti di maggior interesse. Le nostre strategie resteranno inalterate”. La dott.ssa Caffo ha apprezzato, infine, l’inizio dei lavori di bonifica di un corso d’acqua, che dovrebbero garantire, secondo gli impegni di Fucile, il ripristino in tempi brevi delle condizioni di salubrità: “L’obiettivo è palese: dare un forte impulso ai piani di difesa ambientale e alle azioni di sviluppo del turismo, assicurando la fruizione completa della chiesa di Santa Maria La Vetere”. ■

La Gazzetta del Calatino ritorna in EDICOLA il 17 ottobre

La Gazzetta del Calatino

8 | Cronaca del Calatino

26 settembre 2014

CASTEL DI IUDICA – Nuova designazione dall’Ufficio provinciale

S. CONO – Nasce la prima organizzazione di produttori per il comparto ficodindicolo

Scende in… aula il nuovo direttore

Vagito in campagna, nasce una “Op” Pino Randazzo

Salvatore Agati

L’

8 settembre 2014, a seguito del trasferimento della prof.ssa Carmela Tripoli, si è insediato presso l’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Castel di Iudica un nuovo ds (dirigente scolastico), Antonio Alessandro Massimino, cinquantasette anni, laureato all'Accademia di Belle arti e dirigente del Liceo artistico “Emilio Greco” di Catania. Il neo ds dovrà assolvere ad un compito piuttosto impegnativo, visto che espleterà le proprie funzioni anche nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di Raddusa, già accorpata all’Istituto “Leonardo da Vinci” di Castel di Iudica dal 2012. La più alta carica scolastica del comprensivo “Leonardo da Vinci”, il ds Massimino, nell’intervista rilasciata alla nostra Gazzetta, ha affermato: <<Sono soddisfatto per l’incarico che mi è stato conferito, ma ritengo importante che un territorio vasto, come quello di Castel di Iudica e Raddusa, debba avere una presenza stabile di un funzionario della Pubblica istruzione. Ciò, infatti, risulta strategico per l’Amministrazione scolastica, al fine di dare certezza e continuità al personale della scuola, agli alunni e ai genitori>>. Continua il ds <<Auspico che dal prossimo anno il comprensivo possa avere un dirigente scolastico titolare, tenuto conto degli innumerevoli e continui impegni istituzionali che il sottoscritto è tenuto ad ottemperare al Liceo artistico “Emilio Greco” di Catania>>. Continua ancora la massima carica scolastica delle due comunità <<E’ stato prezioso ritrovare presso il “Leonardo da Vinci” di Castel di Iudica e nell’accorpata scuola di Raddusa, docenti con cui ho condiviso fattivamente negli anni settanta un eccellente percorso scolastico e che oggi ricoprono nell’Istituto comprensivo deleghe importanti, quali quelle di collaboratori del preside. Questa collaborazione permetterà sicuramente, per questo anno scolastico, una conduzione serena, trasparente e costruttiva della scuola>>. Ha concluso il ds Massimino <<Colgo l'occasione per porgere un “in bocca al lupo” al personale docente e non docente, agli alunni e alle loro famiglie e, non da ultimi, ai funzionari, ai consiglieri ed assessori municipali, ai presidenti dei Consigli comunali e ai sindaci di Castel di Iudica e Raddusa>>. ■

inalmente forse sono maturati i tempi per comprendere l’importanza dell’associazionismo nella produzione e nella commercializzazione di un prodotto. La prova ne è la costituzione a San Cono della prima OP (Organizzazione di Produttori) tra produttori agricoli. Il giorno 17 settembre u.s. infatti si è costituita l’OP “Ficodindia di San Cono”, con atto notarile stipulato dal dott. Giuseppe Bonaccorso. Si tratta in sostanza di una società cooperativa agricola che ha come scopo principale la concentrazione e la vendita del ficodindia del comprensorio del Calatino che ruota attorno a San Cono che negli anni si è così distinto per la produzione di un frutto prelibato e ottimo per le sue qualità organolettiche, da meritare la denominazione di “Città del ficodindia” e da ottenere il marchio Dop. Gli obiettivi in particolare che l’OP intende raggiungere sono: 1) la concentrazione della produzione di ficodindia, 2) la commercializzazione a prezzi più remunerativi per i soci, 3) l’abbassamento dei costi di produzione, 4) la salvaguardia dell’ambiente utilizzando metodi produttivi rispettosi degli ecosistemi e della salute dell’uomo. Si spera in questo di migliorare le condizioni economiche dei ficodindiacoltori, saltando tutti quei passaggi intermedi che erodono il valore potenziale del prodotto a svantaggio degli agricoltori. Un’attenzione particolare sarà poi rivolta allo sviluppo di usi alternativi sia del frutto (succhi, liquori etc.) che delle altre parti della pianta (cladodi, fiori, semi), applicando i risultati della ricerca e utilizzando le nuove tecnologie. È risaputo infatti che il ficodindia, in tutte le sue componenti, può trovare applicazione nel settore farmaceutico e in quello cosmetico nonché per una sana e corretta dieta che favorisce il benessere totale della persona.Dopo una lunga fase di informazione, a cui è seguito un vivace confronto tra i produttori, si

è formato questo primo nucleo di imprenditori sanconesi, per lo più giovani, che hanno deciso di scommettersi in questa avventura che è sicuramente decisiva per il futuro loro e del territorio in cui vivono. Si tratta di un risultato importante che è stato reso possibile anche dal cambiamento della normativa in materia di OP. Il fatturato minimo da dimostrare a supporto della richiesta di riconoscimento infatti è stato abbassato notevolmente, passando da 4 milioni a 500 mila euro. Tutto ciò evidentemente per favorire e incrementare l’associativismo. I 14 soci fondatori sono: Francesco Grassenio (presidente), Massimo Balsamo (vicepresidente), Vincenzo Alessandro (consigliere), Paolo D’Angelo (consigliere), Francesco La Cola (consigliere), Cono La Leggia (consigliere), Fabio Spitale (consigliere), Associazione Monte Bubbonia, Emilio Grassenio, Franca La Leggia, Concetto Pisano, Pierangelo La Leggia, Gaetana Russo e il dr. Concetto Pisano. A questo gruppo di pionieri potranno evidentemente aggiungersi altri produttori sia di San Cono che di altri paesi della Sicilia che si dedicano alla coltivazione dell’Opuntia ficus indica. L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nuccio Barbera ha spinto fortemente verso questo risultato, supportando in tutti i sensi i produttori e dando incarico all’agronomo dott. Antonio Lo Tauro di curare dal punto di vista tecnico tutti gli adempimenti necessari alla costituzione ed al riconoscimento dell’OP da parte dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura. Con 150 ettari di coltivazione, un potenziale di circa 3000 tonnellate, una base sociale destinata ad ampliarsi rapidamente, l’OP “Ficodindia di San Cono” ha l’ambizione di diventare nel breve periodo una realtà significativa nel panorama frutticolo siciliano e sicuramente la più importante del comparto ficodindicolo nazionale. ■

CALTAGIRONE – Disagi sul versante del trasporto pubblico con i mezzi di linea

“Il nostro viaggio è un’odissea” Alessia Giuca

a tratta AST Caltagirone - Catania e Catania - Caltagirone fa acqua da tutte le parti! Lo sanno bene i pendolari che, per motivi di lavoro o di studio, si trovano a dover viaggiare su bus sporchi, senza aria condizionata o del tutto inesistenti …. Non sembra possibile continuare a viaggiare in tali condizioni: questo a detta di tutti i viaggiatori!!L’estate 2014 sembra infatti essere stata una vera è propria odissea per gli sfortunati pendolari che, stremati dal caldo e dallo stress lavorativo, hanno dovuto intraprendere (se fortunati) un viaggio di ritorno e di andata denso di peripezie. Per settimane l’autobus che,

di routine, copre la tratta Catania – Caltagirone delle 14:10, è stato del tutto assente senza motivazioni di sorta. La suddetta tratta, ripristinata a singhiozzo negli ultimi giorni, continua ad essere poco confortevole, se non del tutto scomoda per i pendolari che, nonostante tutto continuano, per motivi logistici, a rinnovare l’abbonamento settimanale. La situazione, oramai al limite del decoro, ha spronato gli stessi pendolari a sottoscrivere un esposto, inviato all’amministrazione AST, ivi compresa la sede centrale di Palermo, nonché all’Assessorato ai Trasporti: i diritti dei viaggiatori sembra proprio che siano stati calpestati con indifferenza. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

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La Gazzetta del Calatino

10 | Cronaca del Calatino

26 settembre 2014

RADDUSA – Riaperta la strada al transito

S. MICHELE DI GANZARIA – Rafforzato dopo vari solleciti l’organico dei carabinieri della cittadina ganzarina

Sciolto il “nodo” della sicurezza

In caserma arriva il sottufficiale Castagnola

Francesco Grassia

opo quasi due anni dalla chiusura, è stata riaperta al transito, nei giorni scorsi, la strada provinciale n.20/III nel tratto che attraversa il centro abitato di Raddusa. A chiudere il tratto urbano della strada, denominato via Giovanni Rindone Giuliano, era stato il Sindaco Cosimo Marotta il quale, avendo riconosciuto il grave pericolo che incombeva sui passanti a causa di un edificio ritenuto pericolante, aveva adottato, nel mese di gennaio del 2013, un proprio provvedimento con cui ordinava, dopo avere informato l’ente gestore, vale a dire la Provincia di Catania, la totale chiusura al transito del tratto di strada presso il quale insisteva l’edificio pericolante. Considerato che a Raddusa non esiste una circonvallazione sulla quale deviare il transito dei mezzi pesanti, la chiusura dell’importante arteria urbana ha causato, per quasi due anni, enormi difficoltà soprattutto alla circolazione dei veicoli di grossa portata. È noto che, tra i proprietari dell’edificio ritenuto pericolante e la Provincia di Catania esiste un contenzioso che si trascina ormai da oltre vent’anni e che, nonostante le numerose sentenze emesse dai vari Tribunali, a tutt’ oggi non è stato ancora risolto, per cui la sostanziale ristrutturazione che necessita la casa non interessa proprio a nessuno. Ora comunque, dopo quasi due anni di grandi difficoltà, l’edificio è stato “messo in sicurezza” e così la strada è stata riaperta al transito con grande soddisfazione degli automobilisti che sono obbligati a percorrerla. Nella foto di Santo Pellegrino l’edificio che, con la sua pericolosità, aveva causato la chiusura della strada e che ora è stato messo in sicurezza. ■

Damiano Iannizzotto

l maresciallo Vittorio Castagnola, dallo scorso 1 settembre, è il nuovo “sottufficiale in sottordine” in forza alla locale Stazione Carabinieri. Il giovane militare, classe 1982, originario di Piazza Armerina, si è arruolato nell’Arma nel 2001 e, da allora, ha prestato servizio a Palermo, in provincia di Reggio Calabria, a Vibo Valentia e, da ultimo, presso la Stazione Carabinieri di Caltagirone conseguendo pure una laurea in Giurisprudenza. “Sono giunto in questa piccola e graziosa comunità cittadina pieno di tanto entusiasmo e voglia di fare - ha commentato Castagnola - e spero di poter vivere qui un’importante esperienza professionale profondendo il massimo impegno nel coordinamento dell’azione di comando insieme con il Comandante di Stazione Luigi Donzelli e tutti gli

altri militari. Sin dai primi giorni della mia presenza in questa realtà, ho ricevuto una bellissima accoglienza sia da parte dei colleghi che delle Istituzioni locali e di tanti cittadini e di questo desidero ringraziare tutti”. “Con l’arrivo del maresciallo Castagnola - ha sottolineato il Comandante Donzelli - abbiamo completato il quadro organico del personale assegnato a questa Stazione il che ci aiuterà ad offrire alla cittadinanza un espletamento dei servizi d’istituto ancora più efficace e incisivo. Nel ribadire ancora il nostro corale benvenuto al nuovo “sottordine”, a lui porgiamo i nostri migliori auguri di una brillante carriera costellata di importanti affermazioni nel contrasto ad ogni forma di illegalità”. ■

PALAGONIA – Evacuati dopo cinque anni d’occupazione gli alloggi di zona Petraro-Grassurelle

Danni negli appartamenti: “Subito opere di ripristino” Lucio Gambera

CALTAGIRONE – Ricorrenti guasti e disservizi idrici

Le criticità avanzano Alessia Giuca

guasti idrici nel calatino sembra siano una ricorrenza! Strani furti presso i pozzi da cui viene smistata l’acqua diretta alla zona del calatino, sembrerebbero la causa dei problemi idrici che ha afflitto il territorio in quest’ultimo periodo. Ultimo, in ordine di sciacallaggio, è il pozzo Maguli. Molti sono stati le problematiche idriche per centinaia di famiglie ignare della grave situazione creatasi a ridosso del pozzo. La temporanea mancanza d’acqua ha creato non poche criticità in chi, inconsapevole dei disservizi, ha utilizzato l’acqua dei propri serbatoi, in maniera non certo accorta, trovandosi così in situazioni di carenza igienica. La fornitura dell’acqua, in seguito ai guasti del pozzo Maguli, si è ridotta del cinquanta per cento per pochi giorni … “E quando ci si mette anche il caso?”…. Come se non bastasse infatti, la crescente calura estiva (nonostante l’avvicendarsi della stagione autunnale), ha reso la situazione ancor più spiacevole per moltissime famiglie. L’Assessore ai Lavori Pubblici ha chiarito che i disservizi sono stati temporanei e non destinati a durare nel futuro C’è da chiedersi se non sia necessario potenziare in via permanente, visti i continui sciacallaggii ai pozzi, la sorveglianza di questi ultimi! ■

trutture e impianti devastati, porte e servizi elettrici danneggiati, infissi scardinati: presentano uno “scenario” desolante gli alloggi popolari di contrada Petraro-Grassurelle, che dovrebbero essere consegnati, dopo cinque anni di occupazioni abusive, ai dodici assegnatari legittimi. Al termine di una ricognizione, gli amministratori comunali hanno accertato danni consistenti in almeno sei appartamenti. Dovranno essere effettuati lavori di ripristino e sostituzioni per alcune decine di migliaia di euro. Soltanto quattro unità abitative, in cui dovranno essere eseguiti interventi di manutenzione ordinaria, sono state lasciate in modo decoroso. Le ultime due dimore potrebbero essere rilasciate dagli inquilini nei prossimi giorni. Inutili si sono rivelati gli accordi di collaborazione e il piano di sostegno del Comune, che ha proposto agli abusivi un sussidio economico per le locazioni delle nuove case, assumendosi pure gli oneri per il trasloco di masserizie, mobili e arredi: “La risposta è stata vendicativa e brutale. Le condotte violente hanno colpito – ha detto il sindaco di Palagonia, Valerio Marletta – gli assegnatari legittimi degli immobili, offendendo pure la dignità della nostra comunità”. Secondo gli amministratori municipali, che hanno diffuso un comunicato, “non sono serviti a nulla i nostri appelli al buonsenso. Abbiamo operato con la massima cautela, tentando pure di trovare le migliori soluzioni alternative sul mercato immobiliare. Qualcuno ha preferito, invece, agire in modo spregevole e violento. Per ragioni di autotutela e opportunità, saremo costretti ad adire le vie lega-

li”. Con l’ausilio di vernice spray, scritte beffarde (“buona permanenza”) sono state pure lasciate sui muri. Gli interventi di riparazione non potranno essere sostenuti dall’esecutivo municipale, il cui bilancio di previsione, oltre alle note condizioni di dissesto economico, non prevede l’utilizzo di risorse finanziarie negli edifici dell’Iacp di Catania.Disponibilità immediate e impegni sono stati assicurati dai futuri locatari, che dovrebbero eseguire – a proprie spese e in detrazione dalle prossime rate mensili di affitto – i più urgenti lavori di sistemazione. Dopo essersi recato negli alloggi popolari, uno degli assegnatari legittimi è stato colpito da un lieve malore, avendo confidato con i suoi familiari, dopo lunghe aspettative, in una diversa (e più rosea) soluzione della vicenda. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

Cronaca del Calatino | 11

SCORDIA – Eseguiti dal Comune lavori urgenti in due plessi delle scuole dell’obbligo della città

NISCEMI – Altre adesioni al libero consorzio di Catania

Scongiurato ogni possibile “rischio”

E continua la “fuga”

Lorenzo Gugliara

Fabrizio Parisi

avori a tempo di record per le scuole scordiensi dei due popolosi plessi “Verga” e “Basso” e così la campanella è suonata puntuale. Scongiurato così il rischio di dovere ritardare l’inizio delle lezioni, dopo che in un sopralluogo effettuato lo scorso inizio di luglio da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania erano state contestate al Comune diverse inadempienze attinenti alla sicurezza degli edifici scolastici e prescritto l’esecuzione di lavori. La grossa difficoltà è stata quella di dovere reperire le somme necessarie in un momento di grave crisi e alle porte del dissesto e così sono stati “raschiati” dal barile 25 mila euro per lavori ritenuti indifferibili ed urgenti e che hanno riguardato in particolare la sistemazione e sostituzione delle porte dei bagni, la tinteggiatura di pareti, il ripristino di intonaci e di parti di rivestimento in ceramica, la pulizia e il ripristino della pavimentazione oltre alla sostituzione di un maniglione in una porta anti-panico ed infine l’acquisto di materiale elettrico per la

messa in sicurezza di alcuni impianti. Gli interventi hanno riguardato anche i servizi igienici della scuola media di via Simeto e via Libertà. Si è trattato pur sempre di un intervento-tampone in plessi scolastici che hanno ospitato generazioni di studenti e che presentano carenze strutturali legate all’età. Nei prossimi giorni, invece, grazie ad un finanziamento approvato dalla Regione, partiranno i lavori della sistemazione delle coperture nel plesso scolastico di via Bologna. Il servizio navetta è partito a metà con un solo pulmino ma presto – come confermato dall’assessore Mariella Centamore – sarà integrato da un altro mezzo mentre dal mese di ottobre sarà attivo il servizio di mensa scolastica. L’assessore Centamore e il sindaco Franco Tambone hanno voluto dare il benvenuto alle nuove leve scolastiche e proprio ieri sono stati in visita alla Verga mentre oggi hanno accolto i piccoli del plesso scolastico Salvo Basso. ■

CALTAGIRONE – Evento e richiamo di spessore culturale presso il locale museo d’arte sacra

In luce le opere dei Frati minori Salvo Di Martino

stato un evento di grande spessore culturale quello che ha “segnato” la nostra città qualche settimana fa. Stiamo parlando dell’inaugurazione del Museo d’arte Sacra della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa, avente sede nei locali attigui al convento dei pp Cappuccini di Caltagirone. Le opere in mostra sono state, nel tempo, messe in salvo dai Frati Cappuccini di Caltagirone che con silenzio ed umiltà, spinti dalla passione per l’arte, dal profondo rispetto per i simboli e i documenti della fede, hanno saputo riconoscere il valore di cose accantonate nei depositi impolverati di fatiscenti strutture religiose o addirittura buttati nelle discariche. Si possono ammirare paramenti sacri, ori, argenti preziosi dei vari consolati siciliani sigillati con le garanzie di Catania, Palermo e Messina, dipinti, sculture, ceramiche, custodie lignee cappucciniane (come la croce del Cristo), i crocifissi eseguiti con i materiali provenienti dalle terre di missione, le tele tardo rinascimentali e barocche della scuola pittorica siciliana. Da ammirare i bambinelli in cera e le Madonne di marmo trasparente trapanese uscite di sicuro dalle botteghe del Gagini e del Laurana. Come ha detto il prof. Giansiracusa, docente d’arte

all’Università di Catania, che è intervenuto prima della cerimonia di inaugurazione del museo, “il trionfo dell’arte si evince dentro il convento nel quale troneggia il “Trasporto della Madonna Odigitria”pittura di Filippo Paladini”. Alla presenza del vescovo e delle autorità cittadine con la presenza di una cospicua platea, si sono aperti i battenti di questo Museo nato grazie a Padre Antonino Nestler, Padre Giorgio Tortorici e Padre Marcello. Il Museo resta aperto dalle ore 9:00 alle ore 12:00,dalle ore 15:00 alle ore 19:00 . ■

nche Piazza Armerina e Niscemi si allineano a Gela e scelgono di aderire al libero consorzio di Catania. I due comuni hanno infatti celebrato il referendum confermativo, con la vittoria netta dei si. A Piazza Armerina su 5.000 votanti, il 92,4% ha scelto il “SI”, appena 367 i no. Mentre a Niscemi la percentuale è ancora maggiore, 98% i “SI” su 2.500 votanti. Entrambe le città, come del resto anche Gela prima, hanno ottenuto con maggioranze bulgare la vittoria del “si”. Difficilmente invece, per scelta politica, ci sarà il Comune di Butera, che continua a rinviare la trattazione dell’argomento in consiglio comunale. Rimane da chiarire la posizione della Regione. Da un lato l’assessore Patrizia Valenti che ha commentato la non validità del referendum per il mancato raggiungimento del quorum, dall’altro il sindaco Angelo Fasulo, forte di pareri di autorevoli avvocati costituzionalisti, secondo cui il referendum non necessita del quorum. Cambia la Sicilia, ed inizia a cambiare dall’area gelese. Dopo i tentativi del 1986, 1996, 2010 (1a proposta di Legge popolare siciliana) per l’autonomia dell’area, con la Legge regionale 8/14, resa impossibile dal Parlamento Regionale proprio per questa area e per difendere i “giardini” elettorali, con quello che è stato annunciato dal Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese come piano “B”, si riesce a raggruppare sotto un unico ente i comuni dell’area gelese. “I cittadini di Gela, Piazza Armerina e Niscemi, hanno dimostrato di conoscere molto bene la loro storia e la loro identità – spiega il portavoce del comitato, Filippo Franzone - divisa dai regnanti prima e dai dittatori dopo, oggi, grazie alla democrazia, grazie al buonsenso dei loro consiglieri comunali, grazie ad un referendum confermativo, sono riusciti dopo svariati decenni, a riunirsi”. “È stata una impresa titanica – continua Franzone - sfidando la contrarietà dei parlamentari regionali, accettando una tempistica molto restrittiva, grandi sacrifici per svolgere i referendum, sia di tipo economico che di tipo organizzativo, sapendo che la gente in questo periodo è nauseata dalla politica e quindi poco incline a recarsi alle urne, ciò nonostante, i cittadini di queste tre città hanno dato all’intera Sicilia ed in qualche modo anche all’Italia, una grande prova di coesione e democrazia. Da questa area inizia a germogliare un nuovo modo di procedere, un nuovo modo di agire, sono i cittadini i promotori delle iniziative più importanti, associazioni e liberi cittadini che utilizzando tutti i mezzi che la democrazia mette a disposizione, spingono amministrazioni e politici nelle scelte che il popolo vuole e che il popolo promuove. Questa è l’area della Sicilia dove i cittadini sono più attivi, più vigili, più inclini a partecipare”. La legge permette la “migrazione” dei comuni fino al 27 settembre, e la scelta dei comuni che, hanno promosso l’adesione ad altro Libero Consorzio, non rappresenta la fine di un percorso, ma soltanto l’inizio. Da adesso in poi, i comuni di questo Libero Consorzio debbono dialogare ed incontrarsi periodicamente, da adesso deve iniziare una programmazione che miri innanzi tutto ad una crescita economica dell’intera area. ■

La Gazzetta del Calatino

12 | Rubriche

la SALUTE a cura della Dott.ssa Giovanna Calabrini - Biologo Nutrizionista - Biochimico Clinico Tel. 0933.54330 - Cell. 329.8196462 - giovanna.calabrini@alice.it

L'uva e i suoi benefici L’uva è un frutto che in estate non manca mai sulle nostre tavole grazie al suo piacevole gusto zuccherino e dissetante. In passato era chiamata “nettare degli dei” sia per il suo sapore, sia per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche che sin dall’antichità erano conosciute. L’uva soprattutto quella da vino, è ricchissima di zuccheri, vitamine, sali minerali, contenuti principalmente nella polpa, invece l’acido tartarico, l’acido tannico, i flavonoidi e il resveratrolo sono contenuti principalmente nella buccia dell’uva nera con una forte funzione antiossidante e antineoplastica. Il resveratrolo inoltre, è capace di ridurre l’ossidazione dell’HDL in LDL e quindi svolge un’importante azione protettiva contro l’arteriosclerosi e il rischio coronarico. L’uva ha numerose applicazioni terapeutiche, ad esempio è utile come lassativo per le stipsi grazie all’acido tartarico che interviene nella regolarizzazione delle funzioni intestinali. Il suo succo, invece, è indicato per le disbiosi intestinali. I tannini dell’uva aumentano anche i livelli di produzione della serotonina e quindi è utile anche come antidepressivo. L’uva è molto diuretica, infatti, è indicata nei soggetti con acido urico alto e renella, ma non è adatta né per i diabetici a causa dell’alto potere glicemizzante, né nei soggetti affetti da coliti perché l’elevata fermentazione ne aumenta i disturbi, infine è anche sconsigliata nei soggetti con ipertrigliceridemia. E’ un frutto molto energetico, depurativo e disintossicante ma, se consumato in grandi quantità, può erroneamente contribuire a determinare l’aumento della glicemia e anche del peso corporeo. Quindi è opportuno evitare di consumarla, come spesso accade, come pasto sostitutivo assieme al pane, ed è importante non associarla a verdure o ad alimenti ricchi di sali, perché ciò provocherebbe un eccessivo apporto di Sali minerali con aumento della ritenzione dei liquidi.

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26 settembre 2014

l' ECONOMIA a cura di Claudio Nino Busacca / dottore commercialista – revisore contabile Tel. 0933.961295 - studiobusacca@alice.it

TASI: acconto e saldo o solo saldo Istituita con la legge di stabilità 2014, il tributo comunale per i servizi indivisibili, cosiddetta TASI, rappresenta una componente (assieme all’IMU e alla TARI) dell’imposta unica comunale (IUC), in vigore dal 1° gennaio 2014. - L’IMU è dovuta da tutti i proprietari degli immobili escluse le prime case non di lusso; - La TASI è dovuta da tutti i proprietari degli immobili inclusa la prima casa e, anche, dagli inquilini per una quota variabile; -La TARI (tassa sulla raccolta e smaltimento rifiuti) che va a sostituire la vecchia TARES, deve essere pagata da chi possiede o occupa un immobile. Sono obbligati al pagamento della TASI tutti i contribuenti che possiedono o detengono, a qualsiasi titolo, immobili compresa l’abitazione principale. Anche gli inquilini devono versare la TASI su una percentuale compresa tra il 10% e il 30% del tributo in base alle delibere dei Comuni in cui si trova il fabbricato. La TASI non si paga sui terreni agricoli. A regime l’aliquota base è l’1per mille, ma il Comune, con propria delibera, può decidere: di ridurre l’aliquota fino ad azzerarla oppure stabilire diverse aliquote per ciascuna tipologia di immobili rispettando il limite del 10,60 per mille scaturente dalla somma tra l’aliquota della TASI e quella dell’IMU. Per il 2014 l’aliquota massima stabilita per l’abitazione principale è il 2,5 per mille, ma i Comuni possono deliberare un ulteriore 0,80 per mille, a condizione che siano previste detrazioni o agevolazioni per la prima casa. La TASI ha la stessa base imponibile dell’IMU: la rendita catastale rivalutata del 5% si moltiplica per il coefficiente (es. 160 per le abitazioni), sul risultato si applica l’aliquota deliberata dal Comune e si sottraggono le eventuali detrazioni. In merito alle scadenze di pagamento del tributo in acconto e a saldo si deve verificare la data delle delibere di approvazione delle aliquote TASI da parte del Comune pubblicate sul sito del Ministero delle Finanze. Si possono verificare tre situazioni: 1. Nei Comuni che hanno approvato le delibere entro il 23 maggio e che le hanno pubblicate sul sito del federalismo fiscale entro il 31 maggio 2014, l’acconto era dovuto entro lo scorso 16 giugno. La prossima scadenza è il 16 dicembre per il saldo. 2. Nei Comuni che hanno deliberato entro il 10 settembre scorso e pubblicato entro il 18 settembre 2014, l’acconto deve essere versato entro il 16 ottobre e il saldo entro il 16 dicembre. 3. Nei Comuni che non hanno deliberato e pubblicato entro le date suddette, viene meno l’obbligo di versamento dell’acconto e i contribuenti dovranno versare l’imposta interamente a saldo in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2014 applicando l’aliquota base dell’1 per mille. Il tributo può essere versato con modello F24 o bollettino postale.

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26 settembre 2014

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Annunci Economici | 13

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Lancia

LANCIA DELTA new cc.1.6, mjt, 120cv, silver, anno 8/2011, grigio mtz, climatizzatore, abs, airbag, controllo elettronico stabilita', controllo elettronico trazione, radio/cd, cerchi in lega, chilometri certificati, € 10.990,00. ARANZULLA GROUP TEL. 0933/991577 LANCIA DELTA new cc.1.6, mjt, 120cv, gold, anno 6/2012, grigio mtz, climatizzatore, abs, airbag, controllo elettronico stabilita', controllo elettronico trazione, radio/cd, cerchi in lega, alzacristalli elettrici, chilometri certificati, € 12.999,00. ARANZULLA GROUP TEL. 0933/991577 LANCIA NEW Y, Gold, 1,2 cc. 69 cv. 5 porte, full optional anno 03/2013, colore ero,garanzia 12 mesi € 9,100,00 A.D. PUGLIESE TEL.0932/080670 LANCIA YPSILON cc.1.2, colore grigio anno 03/ 2011 full optional, € 6.500,00. Garanzia 12 mesi. ALESSI & MESSINA Tel. 0933 / 22306 LANCIA MUSA, cc.1.3, colore grigio anno 2011 full optional, € 10.400,00. ALESSI & MESSINA Tel. 0933 / 22306

Land Rover

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14 | Annunci Economici

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Nissan

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Renault

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Cultura ed Eventi | 21

CALTAGIRONE – Apprezzata iniziativa con “Sei fotografi per sei spettacoli”

RADDUSA – Concerto per la festa di S. Giuseppe

Quando la fotografia abbraccia il teatro

Canzoni e melodie dal mondo

Franco Razza

ome fare incontrare l'universo della fotografia con quello del teatro? Questa è stata la sfida proposta dall' Associazione Culturale "Nave Argo" ai partecipanti al progetto ""6 fotografi X 6 spettacoli": fotografare i sei spettacoli della rassegna di Teatro per l'infanzia "Famiglie a Teatro" organizzata da Nave Argo con cadenza mensile da Novembre 2013 a Marzo 2014 a Caltagirone (CT) presso l'Auditorium scolastico dell'Istituto Comprensivo "Giorgio Arcoleo". A ciascuno dei sei giovani fotografi calatini è stato assegnato uno spettacolo chiedendogli da foto-

grafare ciò che potesse succedere sul palcoscenico ma anche il "prima e dopo" l'evento stesso: quei momenti che creano la magia, unica e irripetibile, dell' incontro del teatro con il pubblico. Fabio Navarra, ideatore del progetto così commenta l'iniziativa: <<Ci incuriosiva scoprire come attraverso la macchina fotografica dei giovani appassionati di fotografia potessero "vedere" uno spettacolo teatrale e al contempo utilizzare questo mezzo per avvicinare le nuove generazioni al Teatro. Nei partecipanti abbiamo trovato curiosità ed interesse nel misurarsi con qualcosa di nuovo per la loro esperienza di appassionati di fotografia>>. I giovani fotografi che hanno partecipato al progetto sono stati Gabriele Affettuoso, Noemi Amato, Andrea Bonetti, Daniele Di Blasi, Daniele Pettinato e Serena Scuzzarella: per loro un'esperienza unica e innovativa che sicuramente gli ha permesso di scoprire una prospettiva differente per approfondire la loro passione per la fotografica. Il risultato di questo progetto sono stati 60 scatti fotografici - 10 per ciascun fotografo - che hanno composto una collettiva fotografica inaugurataa da Sabato 6 Settembre presso la Galleria fotografica "L. Ghirri" a Caltagirone che è stata partner del progetto assieme allo Studio Fotografico Giovanni Canfailla. Nave Argo non si ferma qui ed è già impegnata con altri progetti: il nuovo spettacolo di teatro per l'infanzia che verrà proposto in tutta la Sicilia nella prossima stagione e la programmazione della Rassegna "Famiglie a Teatro". ■

S. MICHELE DI GANZARIA – Applausi e consensi del pubblico all’ultima edizione del festival canoro

“Virtuosismi” eccellenti…. con sorpresa

Franscesco Grassia

traordinario successo del concerto di musica leggera presentato dal Comitato Parrocchiale di onore della festività di San Giuseppe, Patrono della città, istituito dal Parroco Don Pietro Mannuca, per curare la raccolta dei contributi, molto generosi, elargiti dai cittadini e per l’intera organizzazione della festa. Il concerto dal titolo “Canzoni italiane e Melodie dal Mondo”, che è stato presentato dalla giovane cantante Aurora Contarino, per l’occasione si è improvvisatasi anche presentatrice, è stato eseguito, nella serata del 18 settembre scorso, dai giovanissimi musicisti, veri talenti di casa, che compongono l’orchestra dell’Associazione Culturale e Musicale denominata “MusicaInsieme” di Raddusa, presieduta da Michele Giusto, ed è stato diretto a turno dai maestri Filippo Mannuca e Rosario Greco. L’esecuzione dei tanti brani in scaletta è stata molta apprezzata dal numeroso pubblico presente nella piazza principale del paese che ha applaudito a scena aperta e richiesto il bis a più riprese. La serata concertistica ha registrato la partecipazione straordinaria dei cantanti, anch’essi raddusani, Antonella Carastro, Angelo Incardona e la più nota Aurora Contarino che, rispettivamente, hanno presentato i più grandi successi di Mina, Domenico Modugno, Gianni Morandi e Frank Sinatra. Tra gli altri brani in scaletta, la “MusicaInsieme BigBand” ha eseguito il “Concerto d’Amore” di Jakob del Haan e i pezzi di Abba Medley, Carlos Santana e dei Village People The Best. Nella fotografia di Angelo Iaci alcuni giovani componenti dell’orchestra “MusicaInsieme BigBand”con il maestro Rosario Greco e la cantante Aurora Contarino ricevono gli applausi finali del numeroso pubblico presente. ■

Damiano Iannizzotto

antissimi applausi hanno salutato l’attesissimo appuntamento del Festival canoro “San Michele Arcangelo” promosso dall’omonima Parrocchia con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale nell’ambito dei festeggiamenti patronali. “Siamo entusiasti - ha spiegato l’ideatore della kermesse Mimmo Ribelle - del successo riscosso dal nostro Festival nato ben quattordici anni fa con l’obiettivo di offrire una qualificata vetrina di visibilità per giovani talenti e che nel tempo è riuscito a diventare una vera e propria istituzione artistica per il territorio. Il concorso di quest’anno, infatti, ha registrato la partecipazione di una ventina di concorrenti provenenti da diverse province siciliane che sono riusciti a dar vita ad una gara avvincente inserita all’interno di una serata di grande spettacolo condotta insieme al tastierista Vincenzo Masi ed alle bellissime Alessia Buetto “Miss Sicilia 2007” e Maria Chiara Rizzo. Ospiti speciali della serata sono stati

i giovani musicisti sammichelesi e sanconesi della band “The Sunday” che, formatasi lo scorso inverno, hanno già conquistato le principali piazze dell’hinterland catanese presentandosi al pubblico con uno stile che spazia dallo ska e dal raggae jamaicano ai successi della canzone melodica italiana attraverso un sound inconfondibile in grado di operare una sorta di magica reinterpretazione in chiave contemporanea dei brani più celebri della nostra tradizione musicale. Un’altra apprezzatissima sorpresa, inoltre, è stata offerta dal duo formato dalla Miss sammichelese Alessia Buetto accompagnata dal chitarrista Emanuele Bunetto. Anche quest’anno, ci siamo avvalsi del giudizio di una giuria tecnica presieduta dal maestro Angelo Iacona e composta dai maestri Giuseppe Alessandro, Rocco Scibetta e dall’architetto Salvatore Lauria che ha anche curato la scenografia dell’evento. Per la categoria “Voci Bianche” si sono rispettivamente classificati i piccoli Marisol

Gentile, Pietro Zagara e, al primo posto, Salvatore Pomara; per le “Nuove Proposte”, invece, è giunta terza Rosy Masi, seconda Giulia Greco e prima Sara Masi. Grandi emozioni anche per la categoria degli “Interpreti” che ha visto il trionfo del gelese Alessio Ferrigno seguito, nell’ordine, dall’acese Noemi Carpinato e, in terza posizione, da Giada Pistone, originaria anche lei di Gela. A conclusione di quest’altro Festival - ha continuato il direttore artistico Mimmo Ribelle - vorrei esprimere un forte ringraziamento al Parroco don Antonino Maugeri, al Comitato Festeggiamenti, all’Amministrazione Comunale e a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa e rivolgere un particolare pensiero anche a mia moglie Pina per il suo appassionato impegno. L’anno prossimo taglieremo l’importante traguardo della quindicesima edizione e, proprio per questo, stiamo già lavorando ad importanti novità”. ■

La Gazzetta del Calatino

22 | Cultura ed Eventi

26 settembre 2014

S. CONO – Non solo attività di raccolta del plasma

MILITELLO – Apprezzata esibizione di “Zio Piro” a Recco, in provincia di Genova

L’Avis comunale al servizio del paese

I giochi pirotecnici incantano la Liguria

Pino Randazzo

L’

Avis di San Cono durante il periodo estivo non si è occupata solo della raccolta del sangue tra i volontari iscritti all’associazione, ma ha pensato di organizzare iniziative anche con i ragazzi che, liberi da impegni scolastici, hanno potuto dedicare il loro tempo ad altre attività. L’Associazione, guidata da un direttivo molto attivo, efficiente e ricco di idee, ha organizzato i giocAvis 2014 che hanno avuto quest’anno come titolo “Uniti sotto lo stesso cielo”, per voler comunicare il messaggio, come ci ha detto Elena Farchica, che tra noi bisogna eliminare ogni differenza di qualsiasi genere perché siamo tutti figli dello stesso Padre che è nei cieli. Oltre 100 ragazzi, dai sei anni in su, si sono così ritrovati ogni giorno per una settimana intera nella Piazza Umberto (foto) per partecipare a svariati giochi che si sono svolti prevalentemente in acqua. Infatti in questa piazza, situata nel centro storico del paese, sono state allestite delle piscine dove i ragazzi, suddivisi in squadre, si sono divertiti partecipando ai giochi che gli organizzatori hanno proposto. Non è mancata la classica “caccia al tesoro” che ha sguinzagliato i ragazzi per le strade e le piazze del paese, alla ricerca appunto del tesoro, aiutati da indizi nascosti nei posti più impensati. L’intera manifestazione si è conclusa con la “strAvis”, con partenza dalla Piazza Gramsci e arrivo nella Piazza Umberto, e con una serata danzante che ha coinvolto tutti i partecipanti e le loro famiglie fino alla mezzanotte. Inoltre l’Associazione, in occasione del conflitto Israele - Palestinese con la guerra nella striscia di Gaza, si è attivata nella raccolta di farmaci da destinare alle popolazioni colpite appunto dai disastri che ogni conflitto bellico porta con sé soprattutto tra i bambini, gli anziani e le donne. In questa iniziativa umanitaria l’associazione ha avuto l’appoggio organizzativo della Croce Rossa di Piazza Armerina e la collaborazione delle altre associazioni locali: Pro Loco, Junior San Cono, Con Salvatore nel cuore, Associazione musicale Vincenzo Longobardi e gruppo giovanile della parrocchia. Il presidente Liborio Morelli ci ha dichiarato che “tutte le iniziative dell’Avis hanno l’obiettivo di far conoscere anche ai giovani l’Associazione e di inculcare loro i valori della solidarietà e della donazione soprattutto nei confronti dei più deboli e dei più bisognosi”. ■

Alfonso Magno

ossono sicuramente essere fieri ed orgogliosi i militellesi di “sponda” nicolese (legati alla festa del Santissimo Salvatore, nda) e gli appassionati di spettacoli pirotecnici allestiti ogni anno a Militello in Val di Catania in occasione delle feste patronali: “Zio Piro”, apprezzato e storico fuochista “nicolese”, ha stupito gli oltre 35mila spettatori giunti a Recco (Genova) da ogni angolo del Nord Italia per assistere alla “Sagra del fuoco”, organizzata dal 1949 in occasione dei festeggiamenti patronali di Nostra Signora del Suffragio. La tipicità e la particolarità della “Sagra del fuoco” è legata alla durata dell’evento (7 ed 8 settembre), alla “location” (i due moli, di levante e di ponente) sul mare ed al campanilismo dei sette quartieri che si disputano un drappo rosa, simbolo del quartiere che ha saputo proporre lo spettacolo ritenuto migliore. Oltre la “Zio Piro” di Gianni Vaccalluzzo e di suo figlio Alessio, per il secondo anno consecutivo chiamati a difendere i colori del quartiere Liceto, in lizza anche “I Guaglioni” di Roccarainola (Napoli), Gerardo Scuto di Ercolano (Napoli), Lorenzo La Rosa di Bagheria (Palermo), “Fratelli Pannella” di Ponte (Benevento), “La Tirrena Fireworks” di Mondragone (Caserta) e “Bruscella Italian Group” di Modugno (Bari). Non esistendo una giuria “ufficiale”, i responsabili dei sette quartieri analizzano la reazione del pubblico e gli aspetti “tecnici” delle esibizioni. Inconfutabile il lunghissimo applauso che il pubblico ha tributato a “Zio Piro”, capaci – secondo alcuni commenti raccolti “a caldo” – di offrire cromaticità diverse e totale innovazione scenografica in una particolare coreografia coinvolgente che ha saputo emozionare i presenti. Al termine della due-giorni pirotecnica di Recco, il quartiere Liceto – grazie a “Zio Piro” (nella foto di Carlo Guglieri, Gianni ed Alessio Vaccalluzzo mentre preparano i mortai) – ha innalzato l’ambìto drappo rosa. A onor di cronaca, si è registrato pure qualche dissenso da parte dei “tradizionalisti” de-

gli spettacoli pirotecnici che avrebbero apprezzato, in particolare, “I Guaglioni” (quartiere Spiaggia). Non ha nascosto la gioia Enrico Prampolini, “patron” del quartiere Liceto: «Spettacolo sublime con i catanesi garanzia di professionalità e serietà. Siamo l’unico quartiere che dal 1949 partecipa ininterrottamente alla “Sagra del fuoco”. Ci tenevamo a fare bella figura». Al di la delle “beghe” di quartiere, è comunque soddisfatto il sindaco Dario Capurro: «Zio Piro ha saputo innovare rispetto alla tradizione pirotecnica napoletana; ritengo sia stato apprezzato proprio per questo motivo. Recco si conferma, grazie a questi grandi professionisti, la piazza più prestigiosa del Nord Italia per tale tipo di spettacoli. Abbiamo avuto anche una buona presenza di spettatori stranieri». ■

GRAMMICHELE – Bilancio al Santuario Madonna del Piano

Affluenze sempre in crescita Nuccio Merlini

nche se ancora il mese di settembre non è terminato, si può già stilare un primo resoconto della festa dedicata alla Madonna del Piano, il cui santuario durante tutto il mese, è meta di migliaia di pellegrini perché in questo sito, fede, tradizioni, storia e folklore, si fondono insieme per fare della festa, la solennità religiosa più attesa e amata dai grammichelesi e non solo. A parte i quotidiani pellegrinaggi, “u viaggi de virgineddi”, le secolari canzoni in dialetto dedicati alla Madonna, la festa, anche se nel solco della secolare tradizione, trova ogni anno motivo di novità e quest’anno grazie all’impulso dato dal nuovo rettore, don Salvo Luca collaborato dall’apposito comitato costituito dall’Amministrazione comunale e dal “Volontariato Mariano, si è assistito ad una festa che riteniamo ha reso tutti soddisfatti. Concelebrazioni Eucaristiche con l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi e del vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, hanno conferito maggiore solennità alla solennità che si è conclusa giorno 8 con la spettacolare e solenne processione “aux flambeaux” guidata dal vescovo, mons. Peri e da don Salvo, che ha visto la parte-

cipazione di migliaia di fedeli con le candele che si alzavano al cielo all’osanna a Maria. Nei tre giorni 6,7 e 8 che costiuiscono il clou, c’è stata la tradizionale mostra d’arte sacra allestita nei locali del Santuario alla quale hanno preso parte oltre 60 artisti, giunta alla XVI edizione, la consegna de “L’Esagono d’oro” all’arbitro internazionale, oggi capo della “Fifa”, Massimo Busacca, che si è detto emozionato e orgoglioso di ricevere questo ambito riconoscimento nella “sua” città, la sagra e degustazione della salsiccia, i tradizionali giochi “ a rutta de pignati e a pigghiata da ntinna”, hanno attirato migliaia di turisti e visitatori. Ove questo non fosse bastato, quest’anno e grazie all’iniziativa del prof. Giuseppe Palermo, condivisa dal comitato, dal rettore e dall’Amministrazione, si è celebrato, con decine di figuranti in costume d’epoca, “ L’Editto del Principe Carlo Maria Carafa” che istituiva una sorta di “dazio” che venditori e compratori della fiera di bestiame che si svolgeva al Piano, dovevano devolvere per il culto della chiesa. Una manifestazione molto apprezzata che ha reso ancor più invitante e seguita la festa della Madonna del Piano. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

Cultura ed Eventi | 23

RADDUSA – Tradizioni agricole, usanze antiche, folclore e costumi popolari per tre giorni

CASTEL DI IUDICA – Iniziativa del Gdvs-Fidas di Paternò

La festa del grano “incanta” migliaia di turisti

L’altruismo che vince

Franscesco Grassia

Salvatore Agati

i è svolta, dal 12 al 14 Settembre scorso, la ventesima edizione della popolare “Festa del Grano” che ha proiettato l’immagine di Raddusa nota ben oltre i confini dell’Isola. Tra convegni, dibattiti, musiche, mostre, sfilate e degustazione dei prodotti tipici locali, in uno straordinario intreccio di cultura, folklore e tradizione, per tre giorni il paese è stato teatro di una varietà di manifestazioni che sono state seguite da un pubblico molto numeroso, stimato in oltre dieci mila persone, perché la festa oltre a rappresentare una grande opportunità per gli operatori agricoli locali e del circondario, ripropone la vita agreste di un tempo ormai remoto che, soprattutto negli anziani, suscita sentimenti di grande nostalgia. Il legame dei raddusani con la propria terra è fortissimo ed è per questo che riservano ad essa una particolarissima attenzione d’amore insieme ai più vivi ringraziamenti per la generosità dei frutti che elargisce copiosi ed abbondanti, con particolare riferimento proprio al grano duro che costituisce la principale ricchezza del paese. Tra le più importanti manifestazioni ricordiamo: il convegno sul tema “Alimentazione e Salute”, organizzato dal Comune di Raddusa, guidato dal Sindaco Cosimo

Marotta, in collaborazione con il proprio Assessorato all’Agricoltura, presieduto da Rino Cardaci, e curato nei minimi dettagli, dall’Amministratore delegato della Proseme dott. Roberto Angileri, che ha visto la relazione del nutrizionista dott. Luigi Raia; le sfilate per le vie della città del corteo di Cerere, preceduto dalle mitologiche canefore, con i costumi più rappresentativi del tempo, e seguito dalla carrozza dei Marchesi di Raddusa, dai carretti siciliani con a bordo i mitici “friscalittari” e dai contadini nei costumi tradizionali interpretati dai componenti del locale gruppo folk “La Spiga”; dalle due bande musicali delle locali associazioni “Amici della Musica” e “MusicaInsieme” e dai gruppi folk di Virrarosa, di Agira e di Petralia Sottana; e infine la riproposizione storica dell’antica “pisatura” del grano, che da sempre rappresenta il clou della festa, accompagnata dagli antichi canti popolari propiziatori a cui hanno aderito i numerosi visitatori che, riuniti attorno all’aia, hanno assistito alla girandola dei cavalli che pestavano i covoni per favorire la fuoruscita del grano. Tra le tante mostre ricordiamo: le antiche “putie”, allestite nella centralissima via Regina Margherita; l’esposizione dei più moderni mezzi agricoli in via Silvio Pellico; l’Altare di San Giuseppe, allestito presso il Centro Anziani. In definitiva, il numeroso pubblico che ha partecipato alla festa ha vissuto tre giorni di allegria generale e degustato i piatti tipici locali derivati appunto dal grano come: l’originale Pane Condito, la mitica Cuccia di Santa Lucia e la famosa Pasta di San Giuseppe. Alla festa che, come da tradizione ormai consolidata, è stata organizzata dal Comune di Raddusa con la collaborazione della Pro Loco, presieduta da Andrea Giangrasso, e del “Cominato Pro Festa del Grano” coordinato dal Stefano Ribaudo, hanno presenziato alcune e autorità politiche tra cui: il Deputato Regionale Onorevole Concetta Raia e i Sindaci di molti paesi del circondario. Nello scatto del fotoamatore Santo Pellegrino vediamo la Carrozza dei Marchesi di Raddusa, seguita dal Corteo Mitologico, cercare di farsi largo tra le ali della folla festante. ■

omenica 14 settembre il Gdvs (Gruppo donatori volontari sangue) – Fidas (Federazione italiana associazioni donatori di sangue) di Paternò ha effettuato una raccolta di sangue nella cittadina iudicense. Anche in questa occasione i soci hanno risposto con entusiasmo all’appuntamento con un risultato nettamente positivo: trentuno donazioni e dieci nuovi aspiranti donatori. Viva soddisfazione hanno espresso la presidente e il vice presidente del Gruppo paternese, rispettivamente prof.ssa Agata Vittorio e prof. Matteo Condorelli, per il risultato acquisito e, altresì, hanno sottolineato: <<Grazie ai donatori e grazie all’Amministrazione comunale, nelle persone del sindaco, geom. Giuseppe Grasso, e dell’assessore all’Igiene e sanità, signora Giuseppa Musumeci, che ci hanno concesso l’utilizzo del salone della biblioteca cittadina “Nicola Costantino”, per accogliere i donatori nella fase della compilazione dei moduli e del ristoro post-trasfusionale>>. Per la prima volta, infatti, l’autoemoteca del Gdvs è stata collocata nello spiazzo antistante la biblioteca, secondo la soluzione suggerita dal coordinatore della sezione, signor Salvatore Faranda, al fine di garantire al massimo la riservatezza così come prescritto dalla legge. Prossimo appuntamento previsto a Castel di Iudica, piccolo centro del Calatino-Sud Simeto, il prossimo dicembre, nell’attesa di ulteriori segnali di crescita della sezione locale. ■

MAZZARRONE – Apprezzata manifestazione del “Grappolo d’oro” nella tradizionale sagra dell’uva

Un riconoscimento a chi si è distinto Giovanni Petriglieri

ell’ambito del “festival internazionale dell’uva da tavola I.G.P. di Mazzarrone” si è svolto giorno 13 settembre in piazza della Concordia la manifestazione del premio “Grappolo d’oro”, ormai giunta alla sua ottava edizione, organizzata dal Comune di Mazzarrone assieme alla pro-loco, presieduta da Salvatore Guastella. E’ un premio che l’Amministrazione comunale ha voluto istituire per premiare personalità siciliane, che si sono contraddistinte nel mondo dello spettacolo, imprenditoriale, sociale, culturale, scientifico e sportivo. Il premio consiste in una pregevole targa in bassorilievo su disegno del grande artista Guido Veroi (purtroppo scomparso), in cui è raffigurata l’uva. Premio che ha ormai raggiunto alti livelli tant’è che per l’edizione 2010 il Presidente della Repubblica ha conferito al Comune di Mazzarrone un’alta onorificenza consistente in una medaglia di bronzo, quale premio di rappresentanza . Tre sono stati i premiati della VIII edizione, che rappresentano personaggi che si sono distinti nell’anno 2014 per la loro attività e il loro impegno: Il primo è stato l’attore palermitano Pino Caruso, per il talento e l’intelligenza, il quale nonostante l’età avanzata ha dimostrato di essere sempre bravo ; il secondo

premiato è stato l’attore comico catanese Enrico Guarneri (Litterio), per le doti umane comunicative e lo spessore artistico raggiunto in tanti anni di carriera; terzo premiato è stato Gianstefano Passalacqua (che era accompagnato da alcune giocatrici), nella sua qualità di presidente della squadra di basket femminile “ASD Polisportiva Virtus Eirene”di Ragusa, per la capacità dimostrata nel portare la squadra nel massimo campionato nazionale di A1. Infine un premio speciale alla memoria di Salvatore Accetta è stato consegnato al figlio dott. Giuseppe Accetta, in quanto è stato fra i primi produttori e commercianti di uva da tavola di Mazzarrone a sperimentare negli anni ottanta la frigo conservazione dell’uva ed è stato pioniere dell’esportazione in mercati internazionali, nonché modello di attività imprenditoriale nel territorio, diventando un punto di riferimento per altri imprenditori e contribuendo così allo sviluppo di Mazzarrone. La manifestazione, molto gradevole, è stata presentata dal bravo e brillante conduttore Salvo La Rosa, che ha visto anche la partecipazione della cantante Manuela Villa, figlia del grande Claudio, che ha dato segno di grande professionalità e bravura, tenendo alto il proprio cognome. Infine

il Sindaco Avv. Vincenzo Giannone e l’Assessore al turismo e spettacolo Nunzio Spataro si sono dichiarati molto soddisfatti dei premiati di questa edizione del “Grappolo d’oro”, in quanto sono personalità che danno lustro alla nostra terra e inoltre hanno voluto mettere in evidenza l’alto livello raggiunto dalla manifestazione. ■

La Gazzetta del Calatino

24 | Cultura ed Eventi

S. MICHELE – Il bilancio di fine stagione

26 settembre 2014

RADDUSA – Domenica speciale per la comunità residente e per tanti visitatori

Per gli eventi estivi Oltre 300 “Vespe” per un nuovo risveglio vera… soddisfazione Franscesco Grassia Damiano Iannizzotto

“S

iamo davvero molto soddisfatti - hanno dichiarato il Sindaco Giovanni Petta e l’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Francesco Scarfia - del grandissimo successo riscosso dalle tante manifestazioni patrocinate dall’Amministrazione Comunale che hanno recentemente fatto da corona ai festeggiamenti patronali in onore di San Michele Arcangelo con cui abbiamo concluso l’“Estate Sammichelese”. “Anche quest’anno - ha continuato l’Assessore Scarfia - nonostante le pochissime risorse economiche a disposizione, siamo riusciti a proporre alla cittadinanza un variegato cartello di eventi in grado di coniugare sport, arte, cultura, tradizioni, folclore, musica e danza coinvolgendo non solo i nostri concittadini ma anche un numerosissimo pubblico proveniente da vari centri del comprensorio calatino e dell’hinterland ennese. Obiettivo principale dell’Amministrazione Comunale è stato, infatti, cercare di promuovere, pure tramite questi momenti d’aggregazione, l’immagine della comunità cittadina mettendo in campo le nostre migliori risorse ed i nostri giovani talenti al fine di creare le premesse per un efficace rilancio, anche in chiave turistica, del territorio. Il clou delle manifestazioni - ha proseguito l’Assessore Scarfia - si è avuto con la bellissima serata curata dall’agenzia “Antonio Saeli Management” e presentata dal noto attore Jgor Barbazza, alias Damiano Bauer della soap “CentoVetrine”, che ha avuto per protagonisti la cantante toscana Cassandra De Rosa di “Amici di Maria De Filippi”, i comici siciliani Diego Strano e Salvo D’Antone del “Duo di Coppe” della seguitissima trasmissione televisiva “Insieme” e le coreografie eseguite da Cecilia Gayle insieme ai ballerini sammichelesi dell’Associazione “Let’s Dance” di Caltagirone: un parterre eccezionale di artisti che è riuscito a dar vita ad uno spettacolo estremamente ricco di divertimento e fantastiche emozioni”. “A conclusione di queste intense settimane - hanno concluso il Sindaco Petta e l’Assessore Scarfia - desideriamo esprimere il nostro ringraziamento al Consorzio Turistico e per le Attività Produttive “Ducezio”, al Consorzio di Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza”, alla Parrocchia San Michele Arcangelo, alle Associazioni sammichelesi e a quanti hanno contribuito alla riuscita delle varie manifestazioni perché solo attraverso una sinergica collaborazione è possibile dar vita a forme di partecipazione quanto più larghe e condivise nell’auspicio che si possa presto registrare una generale ripresa economica in grado di far recuperare a giovani, famiglie ed anziani maggiore speranza e fiducia per l’avvenire”. ■

omenica è sempre domenica ma quella del 7 settembre scorso è stata, per la città di Raddusa, una domenica speciale. Il paese si è svegliato destato dal rumore di oltre trecento “Vespe”, intese non come insetti ma come scooter motorizzati dalla Piaggio, che hanno invaso l’intero centro storico per partecipare alla quinta edizione del “Vesparaduno Città di Raddusa”, svoltosi appunto domenica 7 settembre scorso, che ha visto la partecipazione di 284 vespisti iscritti intervenuti da tutta la Sicilia con un centinaio di altri vespisti non iscritti che si sono aggregati alla lunga carovana che ha sfilato per le vie principali del paese. La manifestazione ha soddisfatto pienamente le aspettative degli organizzatori, dei vespisti partecipanti e di tutti gli appassionati della Vespa che hanno avuto la possibilità di osservare da vicino i vari modelli, di media e di grossa cilindrata, realizzati dalla Piaggio dal 1953 fino ai giorni nostri. Lo straordinario successo registrato dalla kermesse lo si deve principalmente ai dirigenti del “Vespa Club Raddusa” che hanno organizzato la manifestazione e che sono stati impegnati per la buona riuscita della stessa. Su tutti vogliamo ricordare: Sergio Aranzulla, presidente del “Vespa Club Raddusa” e la moglie Giuseppina Lacchiana; Sebastiano Lo Monaco e la moglie Cettina Bongiovì; Silvestro La Mastra e la moglie Rosalba Pavone; e

poi Ignazio Incognito; Antonella Garofalo e Morena Aranzulla. Dopo la benedizione effettuata dal Parroco della Parrocchia Immacolata Concezione Don Pietro Mannuca, la chilometrica carovana vespistica ha sfilato per le vie del paese e, con il rumore dei suoi motori, ha attirato l’attenzione della gente che, affacciata dai balconi, ha ammirato le bellissime vespe che transitavano per le strade. Dopo la sfilata la carovana dei vespisti, preceduta dalla vettura dei vigili urbani, da quella degli uomini dell’Istituto di Vigilanza “La Sicurezza”, presieduto da Giuseppe Sberna, e seguita dall’ambulanza dell’Ass. “ La Croce del Sud”, presieduta da Erika Cunsolo, ha visitato la diga “Don Sturzo” sita in contrada Ogliastro, a pochissimi chilometri dal centro abitato di Raddusa, oasi naturale protetta per la ricca flora e fauna, dove si contano oltre duemila volatili di ogni specie, e ammirato le splendide bellezze panoramiche e paesaggistiche che offre la vasta zona circostante. Quindi si è recata nel vicino centro di Aidone dove i vespisti iscritti hanno consumato il rinfresco comunitario e dove hanno visitato il Museo Storico presso il quale ha trovato la sua sede naturale la famosa Venere di Morgantina. Poi l’intera e numerosa comitiva si è recata a Morgantina City dove, presso il ristorante del luogo, ha consumato il pranzo sociale, e dove sono state effettuate le premiazioni dei vari club partecipanti. ■

PALAGONIA – Iniziative dell’associazione turistica Pro Loco per favorire il turismo locale

“Il nostro mini-circuito culturale per visitatori” Lucio Gambera

alagonia ha riaperto le “porte” al turismo, proponendo, nell’ambito di un mini-circuito archeologico e culturale, visite ai più antichi insediamenti rupestri e alle chiese. L’iniziativa è stata coordinata dall’associazione turistica Pro Loco, che ha ottenuto il pieno sostegno delle parrocchie, di gruppi di volontariato, collaboratori e studiosi. Numerosi camperisti – provenienti da Palermo, in rappresentanza del “Club plen air bds” – non hanno mancato di raggiungere l’eremo bizantino di S. Febronia, percorrendo i polverosi selciati di zona “Coste” e le annesse aree paesaggistiche. Ammirazione e stupore sono stati espressi per i vecchi rilievi artistici del tempio rupestre, per la chiesa del Convento e la cripta sottostante. L’accoglienza è stata curata dai sacerdoti Michelangelo Franchino e Gioacchino Pusano, da Cinzia Mazza e Gaetano Interlandi, che hanno spiegato i principali aspetti etno-antropologici e storici dei luoghi. Adesioni sono state assicurate, inoltre, dai componenti del gruppo scout di Palagonia, che

hanno accompagnato, tra sentieri impervi, le diverse comitive turistiche. “Le attività – hanno reso noto i responsabili della Pro Loco – saranno ripetute anche nei prossimi fine settimana. Il nostro territorio vanta numerose risorse ambientali, che possono essere inserite in un “pacchetto” d’interesse turistico in vari periodi dell’anno”. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

Cultura ed Eventi | 25

MAZZARRONE – Conclusa la tradizione vetrina dell’uva da tavola organizzata dal Comune e dalla locale associazione turistica Pro Loco

Stand stracolmi di gente: vince l’impegno dei coltivatori Giovanni Petriglieri

i è conclusa l’ VIII edizione del festival internazionale dell’uva da tavola I.G.P. di Mazzarrone, organizzata dal Comune di Mazzarrone in collaborazione con la pro-loco, patrocinata dalla Regione siciliana, dall’Unione dei Comuni”Terra del Verga” e dal Consorzio “Ducezio”, sponsorizzata da “Abiomed” che è un’ Organizzazione di produttori e da diversi altri sponsor; la manifestazione, meglio nota come sagra dell’uva, ha visto nei tre giorni di Kermesse, dall’11 al 14 settembre, un susseguirsi di iniziative, di incontri, di musica, di degustazione di prodotti tipici , soprattutto del prodotto tipico per eccellenza : l’uva da tavola nelle diverse varietà, che ha fatto bella mostra in appositi stand. Quest’anno si è puntato di più sulla strategia comunicativa e sulla azione divulgativa presso gli aeroporti di Catania e Comiso e nella città di Taormina. Si è puntato, inoltre, sullo slogan “L’Uva fa bene alla … salute” per otto buone ragioni e cioè: è amica del cuore in quanto è ricca di polifenoli, è un ottimo aiuto per dimagrire per l’abbondanza di acqua e fibre, è una barriera contro il cancro per la presenza di antiossidanti, fa bene agli occhi per la presenza di luteina, è un’alleata contro la costipazione, è quasi un elisir di giovinezza in quanto previene la degenerazione cellulare , è solidale con i diabetici per il basso indice glicemico e infine è una spazzina di tossine. La manifestazione è iniziata Giovedì sera innanzi al palazzo comunale con la vetrina musicale di giovani talenti locali , tutti molto bravi, ed è stata conclusa da un apprezzatissimo Mario Incudine con la sua musica etnico-popolare. E’ proseguita venerdì pomeriggio con il taglio del nastro da parte del Sindaco Avv.Vincenzo Giannone (alla presenza di tanti sindaci del circondario) del-

la esposizione delle sculture artistiche ricoperte di chicchi d’uva, intitolata “Sicilia Bedda”; la serata è stata conclusa con il concerto di Deborah iurato e i Diapason. Il sabato mattina è iniziato con una interessante conferenza su “problematiche inerenti la stanchezza dei terreni vitati” e “L’uva fa bene alla salute”, dove dopo i saluti del Sindaco e dell’assessore all’agricoltura Salvatore Cassisi, alla presenza di agricoltori e operatori commerciali, hanno relazionato sul primo argomento il prof. Giancarlo Polizzi dell’Università di Catania( con la quale in precedenza è stata firmata una convenzione per fare ricerche per debellare la stanchezza dei terreni vitati), mentre sul secondo argomento ha relazionato il dr. Zappalà, dietologo ospedaliero. Il pomeriggio è stato allietato dal gruppo dei tamburieri di Giarratana, mentre la serata ha avuto il culmine con il premio “Grappolo d’oro”, conferito ad alcune personalità di rilievo, condotto dal simpatico Salvo La Rosa. La domenica mattina si è svolta per le vie della città l’VIII edizione della gara”Gran trofeo ciclistico Uva da tavola IGP di Mazzarrone”, valevole come prova unica del campionato Inter-Sud d’Italia Csain. Nel pomeriggio c’è stata la sfilata di cavalli a cura dell’Ass.Cavalieri Grappolo d’oro di Mazzarrone e l’esibizione di un gruppo folkloristico di Militello. La domenica sera la manifestazione si è conclusa con l’affollatissimo concerto di Ron e con lo spettacolo pirotecnico. Nei quattro giorni di sagra vi è stata sempre la distribuzione e la vendita dell’uva e la degustazione di prodotti tipici. La novità di quest’anno è stata quella di aver diviso gli stand espositivi per settori: quello delle attrezzature agricole e tecnologiche, quello della mostra mercato dell’uva, quello del salone del gusto e infine quello delle sculture artistiche d’uva . Quest’anno l’Amministrazione comunale si è giovata della collaborazione della neo pro-loco, presieduta da Salvatore Guastella, il quale ha dichiarato: ”Sul Festival il nostro bilancio non può essere che positivo; è stato un successo inaspettato, frutto di immani sacrifici e senso del dovere e di amore per il proprio paese. L’ obiettivo cardine che la pro-loco vuole raggiungere ( grazie all’entusiasmo e alla laboriosità dei propri componenti) è stato fin da subito la promozione del territorio e delle eccellenze che esso produce . Un caloroso grazie va all’Amministrazione comunale e a quanti si sono spesi per la buona riuscita dell’evento”. L’assessore al turismo Nunzio Spataro ha dichiarato “ Da tre mesi (da quando sono stato nominato assessore) abbiamo lavorato ininterrottamente assieme agli altri componenti dell’amministrazione comunale all’organizzazione del Festival, sul quale ho profuso tutte le mie energie; abbiamo organizzato in modo diverso la logistica, dividendo per settori gli stand e mettendo in primo piano l’uva, che quest’anno è stata di ottima qualità grazie alla partecipazione di numerosi produttori. Possiamo affermare che è stato un festival da record per affluenza di gente, che ha riscontrato la massima soddisfazione. Ringrazio tutti i componenti della pro-loco e gli sponsor per la partecipazione nonchè il gruppo di artisti che hanno realizzato le belle sculture d’uva”. ■

GRAMMICHELE – Nuove nomine vescovili dopo la scomparsa di padre Attaguile

Suvakkin e Luca alla guida delle parrocchie Nuccio Merlini

L’

improvvisa e immatura morte del parroco di Sant’Anna e Spirito Santo, don Franco Attaguile, oltre allo sconforto e dolore aveva sovraccaricato sulle spalle di don Salvo Luca, l’onere di condurre le 2 parrocchie oltre le rettorie delle chiese di San Giuseppe, San Rocco, Immacolata e del santuario della Madonna del Piano del quale è rettore. Fortunatamente, a porre rimedio è stato ancora una volta il vescovo, mons. Calogero Peri che ha dato alla città un nuovo pastore nella parrocchia Sant’Anna, nominando amministratore parrocchiale, don Johnson Suvakkin proveniente da Castel di Judica e domenica ha nominato parroco dello Spirito Santo, a solo un anno e mezzo dall’ordinazione sacerdotale, don Salvo Luca che diventa così, guida e pastore della parrocchia dove è cresciuto e maturato la sua vocazione sacerdotale, dove don Salvatore Astuto è stato parroco per oltre 40 anni. Due momenti solenni per i fedeli e le comunità parrocchiali, entrambi presiedute e concelebrate dal vescovo mons. Calogero Peri.I fedeli della parrocchia Sant’Anna, avevano lavorato alacremente per accogliere nel migliore dei modi il nuovo pastore, mettendo a nuovo la canonica, donandogli

una casula d’oro e un televisore. “ Un momento di gioia per questa comunità – ha detto mons. Peri - insediando il nuovo amministratore parrocchiale al quale ha augurato di essere pastore e guida della porzione di chiesa a lui assegnata”. “ Ringrazio – ha detto don Johnoson – il vescovo per la fiducia accordatami, i miei parrocchiani di Castel di Judica che mi hanno voluto bene e che saluto con affetto per la folta delegazione qui presente e alla mia nuova comunità, dico che vengo qua con spirito di servizio e con voi e insieme a voi, percorrere la strada della fede, carità e misericordia, che Dio ci ha indicato e continua giornalmente ad indicarci”. Domenica 14 settembre, al cospetto di migliaia di fedeli, confratelli e religiose, autorità civili e militari, è stato don Salvo Luca ad essere nominato parroco dello Spirito Santo. “ Per me – ha detto don Salvo – è un sogno che si avvera, ringrazio il vescovo mons. Peri per la fiducia accordatami e desidero rivolgere un più che sentito grazie ai miei predecessori, don Gaetano Pennisi e don Franco Attaguile che sono stati per me guida, fratelli e maestri e seguendo il loro esempio e i loro insegnamenti che intendo guida-

re questa comunità che conosco e nella quale ho maturato la mia vocazione sacerdotale, dove trovo una folta schiera di fedeli e collaboratori con cui intendo svolgere, il mio impegnativo compito confidando nel loro aiuto”. Due momenti particolari per la città e le comunità parrocchiali che adesso possono contare su due nuovi pastori dei quali tutti ormai conoscono capacità e dedizione al servizio della chiesa e dei fedeli a loro affidati. ■

26 | Cultura ed Eventi

La Gazzetta del Calatino

RADDUSA – Festa della comunità in occasione di un 50° anniversario di matrimonio

Enzo e Santina: “Siamo fortunati e orgogliosi” Francesco Grassia

26 settembre 2014

Bommaci e la moglie Santina Mancuso, che oggi godono di un ottimo stato di salute, si sono sposati il 12 settembre del 1964 ed hanno rinnovato il loro impegno d’amore con la celebrazione delle nozze d’argento, avvenuta il 12 di settembre 1989, ed ora con le nozze d’oro, celebrate appunto venerdì 12 settembre scorso. “Ci riteniamo fortunati – hanno detto gli sposi – e siamo orgogliosi di avere raggiunto un traguardo così importante. Abbiamo trascorso mezzo secolo costellato da grandi sacrifici che abbiamo superato grazie al grande amore che ci ha tenuti strettamente vicini. Dio ci ha dato la grazie di mettere al mondo sei bellissimi figli, quattro maschi e due femmine, che ci hanno regalati ben quattordici nipoti. Adesso speriamo, sempre con la grazia di Dio di raggiungere altri traguardi importanti”. ■

VIZZINI – Convegno di poesia e lingua dialettale

“La vallata poetica”

enerdì 12 settembre scorso la comunità cattolica raddusana si è stretta attorno ai coniugi Vincenzo Bommaci, di 78 anni, e Santina Mancuso, di 72 anni, che hanno festeggiato il 50° anniversario del loro matrimonio, celebrato nel 1964. La cerimonia religiosa, officiata dal Parroco Don Pietro Mannuca, si è svolta nella Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione alla presenza dei sei figli della coppia: Salvatore sposato con la calabrese Cinzia Grillo; Giovanni, sposato con la

Gregorio Busacca torinese Fiorenza Esposito; Rosario, sposato con la raddusana Graziella Mancuso; Filomena, sposata con il romano Walter Cristiano, maresciallo dei carabinieri; Franco, sposato con la calabrese Maria Antonietta Carè; Giuseppina, sposata con il torinese Tiziano Pietanese. E’ stata una cerimonia molto suggestiva per la presenza dei tredici nipoti della coppia e di un gran numero di altri parenti ed amici che affollavano la piccola Chiesa Parrocchiale di Raddusa. Da buoni cattolici Vincenzo

CASTEL DI IUDICA – Due anziani della frazione di Giumarra festeggiano i primi 50 anni di vita coniugale

“È stato vero amore a prima vista, il primo” Salvatore Agati

on sempre cattive notizie, al contrario, questa in particolare è sicuramente un primato, che i giovani dovrebbero guardare con rispetto e soprattutto riflettere che “è ancora possibile”. Un esempio sono Rosario Marraro, affettuosamente chiamato “Saro”, e Maria Sambataro, che sono convolati a nozze nel lontano 1964 e precisamente il 9 settembre, pronunciando il fatidico “sì” nella chiesa di Santa Maria del Rosario a Giumarra, frazione di Castel di Iudica. <<Nozze d’oro>> dunque per questa straordinaria coppia, che si è ritrovata a festeggiare mezzo secolo di vita coniugale e amore reciproco. Settantaquattro anni lui, agricoltore in pensione, sessantasette lei bracciante agricola in pensione e madre scrupolosa, per suggellare questo importante evento hanno voluto accanto loro le figlie Santina, Antonella, Luisa, Marcella, Letizia e Celestina, con i rispettivi generi, i tredici nipoti, i cinque pronipoti, paren-

ti e amici. <<E’ stato il nostro primo amore – ha sottolineato Maria – rammento ancora quel giorno di Ferragosto del 1964, dovevo ancora compiere diciotto anni, quando Saro, in una festa a casa di amici, mi chiese di fidanzarci e da quel momento ci siamo sempre amati>>. <<Il nostro rapporto è basato sulla lealtà – ha evidenziato Saro – e questo fa accrescere il nostro amore ogni giorno>>. Gli sposi hanno rinnovato la loro promessa d’amore, nel pomeriggio di sabato 13 settembre, nella chiesa di San Michele Arcangelo della cittadina iudicense. La Messa è stata celebrata dall’amministratore parrocchiale Jeyaraj Arockiasamy che, congratulandosi con Saro e Maria, ha augurato loro un cammino ricolmo di grazie per lunghi anni a venire. La famiglia, al gran completo, ha partecipato alla cena in un noto ristorante del luogo. E’ stata una grande festa all’insegna dell’unione e della serenità familiare. ■

n un caldo pomeriggio di questa calda estate siciliana si è svolto il primo convegno di poesia in lingua e in dialetto 'la grande vallata poetica di Jon Costa” presso il circolo culturale G. Verga di Vizzini. Diversi i poeti partecipanti e provenienti dai paesi limitrofi Monterosso Almo (RG), Niscemi (CL), Francofonte (SR)), molte le poetesse, non molti i poeti giovani. Dopo le parole dell'assessore alla cultura Antonella Lo Iacono sul convegno “fortemente voluto da Pippo Costa” i poeti hanno presentato e commentato la lirica scelta. I motivi delle poesie vertono su fatti quotidiani come le tasse, le file agli sportelli nei versi del poeta Cippaglione, o sulla globalizzazione nella poesia del signor Milano. Ritorna il motivo affettivo della madre nella giovanissima Desirée e in poeti non più giovani. Aspetti esistenziali e non solo emotivi nella lirica della giovane Giovanna Alessi dedicata alla piccola Esmeralda. L'acqua è il titolo e il motivo centrale della poesia di Alfio Risicato che risente del cantico delle creature rivisitato attraverso la cultura popolare in una sintesi rapida e gradevole. Surreale e onirica la lirica di Francesco Staita, scrittore di novelle e romanzi, che trasfigura la non esaltante immagine femminile. La gran parte dei versi letti non presentano limiti metrici ma la forma della comunicazione breve a un pubblico che si rispecchia in questi contenuti. E al quale pubblico questa poesia appartiene come ammesso dalla poetessa Maida che ha aperto la rassegna. Ottime le riprese di Giuseppe Privitelli che si è ben destreggiato nel piccolo ambiente del fresco giardino con le pareti narranti novelle verghiane nella versione del multiforme Pippo Garra milanese con “Vizzini nel cuore”. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

Cultura ed Eventi | 27

VIZZINI – La storia di Fana, l’eritrea di 36 anni che vive nel Calatino e che, dopo tanti disagi, guarda ora al futuro

“Qui è la mia vita: mi sento una vera italiana” Lucio Gambera

i chiamo Fana e sono Eritrea. Mi chiamo Fana e ho 36 anni. Mi chiamo Fana e sono in Italia da 5 anni. Mi chiamo Fana e vivo a Vizzini. Mi chiamo Fana e qui ho iniziato una nuova vita. Questa è la storia di Fana, una ragazza eritrea di 36 anni arrivata in Italia nel 2009 insieme alla sua piccola Rim che aveva appena 3 anni al tempo, adesso ne ha 8 di anni. Due mesi di permanenza in un centro di prima accoglienza a Milano, dove è arrivata dopo aver attraversato un lungo tragitto tramite Etiopia, Sudan e Senegal, dove ha preso l’aereo che l’ha portata qui. Il passato di Fana è da cancellare o meglio “accantonare”, è il presente ciò che conta per lei, e la nuova vita che le si è posta davanti da quando è arrivata al Centro SPRAR di Vizzini e soprattutto quando, una volta ottenuto lo status di protezione sussidiaria e lasciato il centro di seconda accoglienza ha deciso di rimanere in quel paese che le ha dato tanto, un lavoro, una famiglia, una casa, quella che definisce la sua casa. È proprio in questo paese che ha deciso di vivere, e costruire la sua vita, partendo dal prendere in affitto una abitazione per lei e la figlia e poi cercare un lavoro che le permettesse di vivere e di far crescere in maniera sana la sua bambina. Nel suo paese era una casalinga, si occupava della famiglia, perché non poteva fare altro, non poteva lavorare. Il lavoro è vita dice adesso. Avrebbe voluto studiare dice rammaricata, ma non ne ha avuto la possibilità, ha fatto solo le scuole elementari. Nel periodo di permanenza all’interno dello SPRAR si è lasciata “contagiare” in diverse iniziative e percorsi professionalizzanti quali corsi di cucina, corsi di giardinaggio, corsi per l’assistenza agli anziani, ma ciò su cui si è sempre concentrata è stato l’apprendimento della lingua italiana, seguendo tutti i corsi di alfabetizzazione che il centro le ha messo a disposizione. Quando ha lasciato il centro, dopo un anno dal suo arrivo, è rimasta sempre il contatto con gli operatori dello SPRAR che l’hanno aiutata, svolgendo inizialmente il lavoro di mediazione in maniera volontaria, quasi in una forma di ringraziamento. Timida, semplice, riservata, ma con tanta voglia di “comunicare”, rapportarsi con le persone, è così che comincia il percorso di mediatrice culturale per lei. Un po’ per caso, un po’ per volontà. Un po’ perché spronata dagli operatori del centro di seconda accoglienza che, nonostante il suo carattere introverso, hanno visto in lei delle grosse potenzialità nel ramo della mediazione culturale. Un po’ perché la sua voglia di “comunicare” era così forte da farla impegnare nell’apprendimento dell’italiano oltre quel livello base a cui molti si fermano. Nel suo paese non ha avuto modo di studiare, invece qui avrà la possibilità di prendere la licenza media per accedere a corsi professionalizzanti di livello superiore. Fana ha già la certificazione CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera), è il suo primo traguardo scolastico e professionalizzante, di cui va molto fiera, ma lo lascia trapelare con estrema umiltà. E che a differenza degli altri ospiti le da quel quid in più, grazie alla capacità di comprensione e di scrittura dell’italiano a un livello superiore, tanto da permetterle di poter svolgere il lavoro di mediazione. Dopo un percorso lavorativo di tre mesi al Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Mineo, dove ha avuto modo di mettersi in gioco sia per superare le sue paure e la sua dolce timidezza, sia per entrare a contatto con una realtà “differente” rispetto a quella dello SPRAR dove ha sempre ope-

rato accrescendo il suo patrimonio di esperienze, dallo scorso febbraio Fana ha un contratto a tempo indeterminato nella figura di mediatore culturale proprio nello SPRAR che l’ha accolta e dove ha avuto modo di crescere e imparare a superare le sue paure. Si occupa dei colloqui di accoglienza insieme agli operatori, di affiancare gli psicologi durante gli incontri con i migranti ospiti del centro, di offrire un servizio di orientamento al servizio sanitario nazionale italiano, di aiutare gli insegnanti di italiano nel corso delle lezioni di alfabetizzazione linguistica, e presiedere in tribunale come mediatrice in tutti i casi in cui viene chiamata a farlo. Una mediatrice culturale tout court, che a volte fa fronte alle inevitabili tensioni che possono nascere in un ambiente dove convivono persone con culture e tradizioni differenti. Conosce il tigrigno e l’americo, lingue parlate in Eritrea e in Etiopia – dove ha vissuto nel corso della sua vita “passata”-, lingue che aiutano le donne accolte nello SPRAR di Vizzini ad entrare a contatto con l’esterno, è questo che fa ogni giorno: aiutare donne che come lei, arrivate in Italia non sanno come muoversi, né tantomeno comprendere la lingua e il sistema, dalla burocrazia alla “vita quotidiana” e ai problemi che bisogna affrontare giornalmente, soprattutto perché nel centro di seconda accoglienza ci sono donne con bambini. Ma vuole imparare altre lingue europee, parla un poco d’inglese, ma è interessata ad apprenderlo, umilmente dice se vi è la possibilità. Dove è Rim, dove è tua figlia adesso, chiedo. A scuola risponde, ha iniziato da qualche giorno. Poi andrà a prenderla la zia, io stacco alle due del pomeriggio e quando finirò il mio turno di lavoro la troverò li ad aspettarmi. Hai sorelle o fratelli qui con te, chiedo. No, Rim chiama zia una nostra vicina di casa che per lei è come una zia, si occupa di lei quando sono a lavoro, io non ho la macchina e lei la accompagna a scuola, al doposcuola, al grest, la porta al mare e in vacanza. Ma come lei anche le altre vicine di casa sono disponibili con lei e la sua piccola Rim. Le hanno regalato tutto il necessario per affrontare il nuovo anno scolastico. E non perché Fana non possa permetterselo, ormai ha un lavoro lei, che le permette di sostenere il peso economico del focolare domestico, ma perché c’è una grande famiglia che l’ha accolta e la aiuta in maniera generosa a gestire il lavoro e la famiglia, come succede normalmente in un buon rapporto di vicinato d’altronde. Poi quando compie gli anni, racconta, tutti le fanno dei regali! Lei a Vizzini si sente ben accolta, gli operatori dello

SPRAR l’hanno aiutata in questo all’inizio, adesso sono degli amici, dice lei. Avevo paura a stare a casa quando sono andata via dal centro di accoglienza, e anche ad uscire da sola anche per svolgere cose banali come fare la spesa; allora le prime volte mi hanno accompagnata loro, spiegato come si faceva, mi hanno fatto compagnia a casa, poi ho imparato a essere libera e indipendente. E adesso so come si fa e non ho paura a farlo. Lei qui si sente parte integrante del paese, una “vizzinese” dice lei sorridendo. Non ha mai pensato di spostarsi in città nordiche, come sognano molti migranti una volta ottenuti i documenti, e lasciare questo paese. Lei sa che può contare su molte persone qui, e che lei e Rim non sono da sole. Lei sa che qui sua figlia potrà avere un futuro migliore, diverso dal suo, soprattutto potrà averlo un futuro, potrà scegliere chi amare e chi no, quale carriera intraprendere e dove, se avere degli amici e quali, quali posti e persone frequentare. Ama ballare Rim, non si perde un “evento”, è sempre in prima fila e conosce tutti, è una bambina attiva e socievole, fa la scuola di ballo e vorrebbe fare la ballerina. È una bambina pienamente integrata nel contesto socio-culturale del paese oltre che scolastico e mai nessuno ha osato contro di lei episodi di razzismo, anzi è bene amata da tutti. Lo stesso vale per Fana, che alla mia domanda risponde con uno sguardo sbalordito come se le avessi chiesto qualcosa di “strano”, e sorridendo fa un cenno di diniego con la testa. Fana ha tutto quello che il paese da cui è fuggita non le offriva, una casa, un lavoro, la serenità familiare, tanti amici, in gran parte italiani. Adesso va in giro con quegli amici, prende la pizza si, ma non la birra, ha modo di rapportarsi con la gente, di parlare, di “comunicare” con gli altri come sottolinea lei, ha la libertà di farlo adesso e nessuno si tira indietro a parlare con lei. Si sente ormai italiana e qui vuole restare, perché qui vede un futuro, quel futuro che le era stato negato, a lei e probabilmente sarebbe stato negato alla piccola Rim. È scappata dalla sua vita e non avrebbe mai immaginato che in Italia e soprattutto nel paese di Vizzini, in cui il destino l’ha portata, avrebbe trovato la sua dimensione di vita, il posto ideale in cui vivere e un luogo sicuro e accogliente che le avrebbe permesso di avere ciò di cui oggi va fiera: un lavoro che le piace fare e un luogo sereno dove poter far crescere la sua Rim. Continuerà a formarsi nella crescita della sua professionalità linguistico - culturale attraverso altri percorsi professionalizzanti, si sente una “donna lavoratrice”, impensabile per lei appena 6 anni fa. Mi chiamo Fana e sono Eritrea. Mi chiamo Fana e ho 36 anni. Mi chiamo Fana e sono in Italia da 5 anni. Mi chiamo Fana e vivo a Vizzini. Mi chiamo Fana e qui è la mia vita. ■

La Gazzetta del Calatino

28 | Sport

26 settembre 2014

CALCIO / ECCELLENZA – I giocatori rossazzurri della Città di Scordia ancora imbattuti dopo le prime gare

Una “rosa” ristretta di giocatori per dare garanzie Lorenzo Gugliara

ue mesi tra preparazione, Coppa e Campionato, lo Scordia rimane ancora imbattuta. Un segnale che la squadra è certamente stata costruita bene in ogni reparto, soprattutto in difesa. Quattro amichevoli tutte vinte nel pre campionato (ma non fanno testo), due pareggi in coppa, due vittorie ed un pareggio in campionato con il secondo posto in classifica dopo tre giornate. Un prestigioso successo a Siracusa che è valso come biglietto da visita. La squadra c’è e la chiusura del mercato ha delineato una rosa non molto ampia ma che appare qualitativamente molto valida. In porta è arrivato da qualche giorno il palagonese Salvo Fagone, scuola Juve con un autorevole passato in diverse squadre dalla C all’Eccellenza. La coppia centrale formata dal senegalese Omar Diop e il catanese, Francesco Bertolo è una delle più forti del campionato. Preziosi gli innesti dei due juniores, i palermitani Filippo Cannitella e Riccardo Tarantino che hanno permesso all’allenatore Serafino di avere maggiore qualità negli under. Questa comunque la rosa definitiva

dopo la chiusura del mercato. Portieri: Cultrera e Fagone; difensori: Serafino, Diop, Cannitella, Tarantino, Crisafulli, Castiglia, Bertolo, Spata; centrocampisti: Lunetto, Zumbo, Aletta, Marziale, Oliveri, Daniel e Mario Messina, Gentile,

Mazzarino; attaccanti: Bellino, Ousmane, De Luca. Completano la rosa l’allenatore Natale Serafino, il vice Paolo Spartano, il preparatore dei portieri, Sergio Castorina e il massaggiatore Vincenzo Giuffrida. ■

CALCIO / 1ª CATEGORIA – Partenza ok del Militello, pareggiano Sporting Eubea, Palagonia e Mirabella

Calatine da rivedere, VOLLEY AMATORIALE – Concluse le attività estive di pallavolo in piazza S. Francesco ma c’è ancora tempo Tutti insieme per puro divertimento Totò Sanfilippo

a prima giornata del campionato di Prima Categoria, che impegna sette squadre del comprensorio Calatino, ha fatto registrare rendimenti altalenanti. Ancora gli organici, che non hanno disputato, peraltro, nemmeno un turno di Coppa Sicilia, sono alle prese con condizioni precarie e da sviluppare. Nell’anticipo il Militello ha superato l’Aquila Sammichelese (2-1), grazie alle reti di Onorato (rigore) e Pollina per i locali e di Alessandro per il temporaneo pareggio degli ospiti. Nell’altro derby non ci sono stati né vinti né vincitori, con il Mirabella che ha impattato tra le mura amiche (1-1) contro l’ostico Palagonia, inizialmente in vantaggio con Campo e poi raggiunto. Pareggia in casa il quotato Sporting Eubea (2-2), che si lascia rimontare due volte dai coriacei misterbianchesi del Lineri. Cedono tra le mura amiche (1-3) i ragazzi del Castel di Iudica allenati da Marco Fichera, che subiscono la maggiore vena offensiva del Megara Augusta. Da dimenticare, invece, la prestazione della Kennedy Caltagirone, che ha subito un pesante passivo (7-1) a Paternò contro la locale compagine. I calatini, come precisato in un altro servizio del nostro giornale, sono ancora in ritardo di preparazione, in attesa di adeguare un organico che appare prevalentemente composto da vecchie glorie del calcio dilettantistico locale, che hanno avuto il merito, tuttavia, dopo la rinuncia della Fc Usa Sport al campionato di Promozione, di ripartire e non far disperdere un patrimonio di passione e intenti calcistici. Il prossimo turno prevede, sabato e domenica prossimi, i seguenti incontri: Aquila Sammichelese - Castel di Iudica, Kennedy Caltagirone – Mirabella, Megara Augusta - Sporting Eubea, Palagonia – Nbi Misterbianco, Dagata Catania – Militello, Lineri – Real Paternò, Nuova Niscemi – Carlentini. ■

Salvatore Agati

l sestetto iudicense “Ma cu nà fici fari”, di capitan Luca Romeo, si è aggiudicato il primo torneo di volley “Fimminu schietti e maritati”, che si è svolto in piazza Salvo D’Acquisto, nel centro frazionale di Carrubbo. La squadra raddusana “Aldilà”, guidata da Carmelo Di Paola, ha vinto il primo set, con il risultato di 25 a 16, ma ha ceduto il secondo, 26 a 24, e il terzo, 25 a 20. Decisivo il quarto set, dove gli iudicensi si sono imposti con il punteggio di 27 a 25. I due sestetti hanno dato vita ad un incontro di elevata intensità agonistica, al cospetto di una buona

cornice di pubblico, dimostrando di essere state le due formazioni migliori del torneo. <<Una simpatica manifestazione – ha sottolineato la presidente dell’Associazione culturale “Itaca isola felice”, Lorena Grazia Mileti, organizzatrice dell’evento – che ha coinvolto molti atleti e tra l’altro si sono messi in mostra dei piccoli campioni. Siamo contenti perché i partecipanti e il pubblico si sono divertiti tantissimo e questo ci ripaga molto. Con lo stesso impegno ci ripeteremo anche l’anno prossimo>>. ■

La Gazzetta del Calatino

Sport | 29

TIRO – In contrada Scala Marina di Scicli una kermesse con i migliori specialisti del Calatino

CALCIO / 1ª CATEGORIA – La Kennedy Caltagirone

Di Martino-Scerbo senza… rivali

riparte con un nuovo progetto per il futuro

26 settembre 2014

Concetta Romano

i è disputata a Scicli in contrada Scala Marina presso i campi dell'ASD Sportgun il quinto appuntamento valido come penultima prova del 3º torneo di pistola grosso calibro "Mare e Monti ". Il caldo torrido è stato il vero protagonista del week-end che ha reso ancora più difficile la gara ai tanti atleti che si sono alternati sulle linee di tiro. Sin dalle prime battute i ragazzi del Team Malizia di Caltagirone hanno dato spettacolo e si sono imposti sugli avversari, riuscendo ad ottenere punteggi tali da rimanere insuperati per tutta la prova. In prima posizione si piazza Di Martino con 274+4, seguito dal compagno di squadra Scer-

Sparisce l’Usa Sport, ma c’è un futuro

bo che con 272+5 stacca di dieci punti l'ottima performance di Sgandurra arrivato sul gradino più basso del podio con 262+1. Grazie ai risultati ottenuto nell’ultima gara di Scicli, i due calatini Di Martino e Scerbo consolidano sempre di più le proprie posizioni in classifica generale che vede i due calatini in testa con un distacco sempre più importante sugli altri avversari. Ultima gara importante e decisiva sarà quella di domenica 5 ottobre che si disputerà a Scoglitti presso l’ASD Freeshot, dove saranno proclamati i vincitori del torneo con le relative consegne dei premi. ■

Salvo Di Martino

CALCIO GIOVANILE – Riparte la stagione calcistica dell’Audax Poerio

Galilei: “Pronti alla 3’ categoria” Franco Razza

L’

Audax del presidente Galilei torna in campo per la nuova stagione calcistica 2014/2015 e lo fa anche con la partecipazione al Campionato di Terza Categoria, quest’anno curato da uno staff di collaboratori di tutto rispetto che hanno preso a cuore l’impegno di “far crescere un gruppo di giovani ragazzi affiancati da elementi con più esperienza”. La rosa è quasi totalmente composta da ragazzi della scorsa stagione calcistica ai quali se ne sono aggiunti altri 6-7 per migliorare la qualità tecnica della squadra che lo scorso anno si è piazzata alla sesta posizione. Lo staff tecnico è formato da: Vito Angiletti, (allenatore), Raffalele Belluardo, Gianni Scarfia, Paolo Leone e Marco Criscione (collaboratori), impegnati nell’organizzazione delle trasferte, visite mediche, orari di allenamento, rapporti con la FIGC, preparazione tecnica e dei portieri. “Il nostro obiettivo – dichiara il mister Angiletti - è quello di centrare la qualificazione ai play-off che da poi l’opportunità di fare il salto di categoria”. La preparazione è iniziata il 15 settembre presso lo stadio Agesilao Greco nelle ore serali considerato gli impegni della maggior parte dei ragazzi che hanno un’età che va dai 17 ai 30 anni, pienamente in linea con le direttive della società che anche quest’anno “vuole valorizzare i giovani calciatori”.L’inizio del campionato è previsto per la fine del mese di ottobre e la squadra dell’Audax dovrebbe essere inserita nel girone del “catanese”. Tutto lo staff, impegnato fin da ora per la buona riuscita e il raggiungimento degli obiettivi

dichiarati, ringrazia la famiglia Galilei e la società Audax per l’opportunità e la disponibilità che viene concessa e l’Amministrazione comunale per l’impegno profuso nei lavori di manutenzione straordinaria presso lo stadio Agesilao Greco in modo da poterlo rendere quanto più fruibile con la speranza che lo stesso possa ospitare il pubblico sportivo delle grandi occasioni e superando il limite delle presenze imposto per legge. ■

Vito Angiletti

opo il ritiro dal campionato di promozione dell’Usa Sport, la città di Caltagirone si era ritrovata nei primi di agosto senza nessun titolo calcistico ecco scendere in campo due grandi uomini di sport che hanno preso in mano la situazione. Si tratta di Massimo Parisi e Nicola Dolce che negli anni passati ci hanno regalato i momenti più belli e più emozionanti dell’ultima storia calcistica della città con campionati di Promozione e di Eccellenza vinti alla grande e con il famoso campionato di serie D stagione 1994/1995, dove il Caltagirone sfiorò per poco il salto in serie C2. Ritornando al presente ecco brevemente cosa è accaduto: la situazione sportiva anch’essa negativa, nella nostra città, Massimo Parisi ha lanciato un progetto e con l’aiuto di tifosi ex dirigenti, gruppi di amici, in primis grazie alla disponibilità del Signor Nino Romano presidente della Kennedy storica società caltagironese che opera da oltre 40 anni nel calcio giovanile, ha chiesto alla Lega Sicula quindi dal Presidente Sandro Morgana, assieme al Sindaco della nostra città Nicola Bonanno accompagnato dall’assessore allo Sport Marino, un titolo per non ripartire dalla Terza categoria. Così la bella notizia arrivata dai palazzi sportivi di Palermo che il Caltagirone ha avuto la Prima Categoria. Questo l’organigramma societario: Presidente Onorario Enzo Iudica grande e storico presidentissimo dell’allora AC Caltagirone. Presidente: Nino Romano,vice Serba Giuseppe, consiglieri Nicola Dolce, Giacomo Messina, Giuseppe Messina, cassiere Sortino, direttore generale Sergio Taccia, segretario (anche lui storico segretario dell’AC Caltagirone) Angelo La Spina, direttore sportivo Massimo Parisi che poi è l’ideatore di questo progetto. La squadra al momento è composta dalle vecchie glorie del Calcio Caltagirone ed è inserita nel campionato di Prima Categoria girone G. Intanto domenica 21 si è disputata la prima giornata di campionato che ha visto soccombere la squadra di mister Nicola Dolce per setti reti ad uno sul campo del Real Paternò, seconda squadra della città paternese. Domenica 28 alle ore 15.30 allo stadio Agesilao Greco, al momento agibile solo per cento spettatori, arriva la Mirabellese degli ex Trombino e Scimonetti, per la seconda gara di campionato. ■

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26 settembre 2014

CALCIO / 1’ CATEGORIA – Ben sette squadre del Calatino nel girone G

“Disegnata la geografia dei gironi dalla Federcalcio” Concetta Romano

CASA FAMIGLIA S. Francesco di Giordano Francesco STRUTTURA CONVENZIONATA Via G. B. Caponetti,86 - SAN CONO Tel. 0933/970791 - Cell. 339/5051944

arati dopo non poche perizie, da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio, i gironi del campionato di Prima Categoria. Il Consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, con propria deliberazione, sulla scorta delle istanze presentate da numerosi sodalizi, ha deciso di ripescare 21 squadre in questo campionato. Nel girone “G” (interamente Catanese con Real Paternò, Misterbianco, Dagata e Lineri e con la partecipazione dei nisseni della Nuova Niscemi e di due squadre del Siracusano, Carlentini e Megara Augusta) sono state inserite ben 7 squadre del comprensorio Calatino: Militello Val Catania, Castel di Iudica, Mirabella, Aquila Sammichelese, Sporting Eubea, Palagonia e Kennedy Caltagirone. Quest’ultima, dopo la rinuncia della Fc Usa Sport al campionato di Promozione, nasce con il dichiarato obiettivo di salvare il patrimonio sportivo della città capofila del circondario, che sarebbe altrimenti rimasta “orfana” del calcio a 11 dopo anni di splendore anche nelle massime serie del calcio isolano. Il Militello Val Catania rappresenta la “decana” della categoria, disputando il suo

16° campionato in Prima Categoria nelle ultime 18 stagioni consecutive; il Castel di Iudica riparte sulla base di un accordo con il Raddusa (che ha rinunciato al ripescaggio e alla Seconda Categoria) e la Junior Ramacca (che non parteciperà a campionati di calcio a 11); Mirabella, Aquila Sammichele (retrocessa), Sporting Eubea e Palagonia, infine, partono con dichiarati propositi di medio-alta classifica, dopo alterne vicende societarie e piani di rafforzamento. ■

Sandro Morgana

CALCIO GIOVANILE – Riparte il calcio degli oratori con la Junior TIM Cup

Aperte le iscrizioni al Torneo Franco Razza

iparte la “Junior TIM Cup - Il calcio negli oratori”, il torneo di calcio a riservato agli under 14 promosso da Centro Sportivo Italiano, TIM e Lega Serie A, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Tante le squadre e le società anche calatine che nelle edizioni precedenti hanno partecipato con entusiasmo e spirito sportivo come la Parrocchia San Giorgio che è arrivata alle fasi finali di Roma della scorsa edizione. Per le iscrizioni, le squadre degli oratori possono rivolgersi ai comitati Csi locali delle 15 città le cui squadre militano nella Serie A TIM nella stagione 2014/2015. Gli oratori vincitori del torneo locale saranno premiati con la possibilità di accedere alla fase finale nazionale che si disputerà in concomitanza con la Finale della TIM Cup. La “Junior TIM Cup” oltre all’aspetto sportivo, celebra quel patrimonio di valori, storie e buone pratiche che costituiscono il riferimento del progetto di TIM “Il calcio è di chi lo ama”. Per questo il torneo riserverà a tutti i partecipanti sorprese che saranno svelate durante la stagione per far vivere altre emozioni ed esperienze indimenticabili a tutti i partecipanti e ai tifosi di calcio. La promozione del calcio ad ogni livello, ma soprattutto quello legato ai più giovani, è sicuramente legato alle strutture sportive degne di questo nome che purtroppo al sud e in particolare nel calatino sono davvero carenti come ad esempio lo stadio Agesilao Greco, nel quale sono stati spesi “fiumi di parole” oltre ad interventi “tampone”, utili si nell’immediato ma non risolutivi. Belle sicuramente le iniziative come la Junior TIM Cup che coinvolgono tanti piccoli calciatori in tutta Italia con l’intento di aggregare grazie a momenti puramente calcistici e sportivi ma che rimarranno tali se assieme allo sport non cresceranno gli impianti, le strutture e le attrezzature, fondamentali per la crescita tecnica e atletica di ogni calciatore, più o meno bravo. Interventi sulle strutture sportive che vengono chiesti e auspicati da più parti ma che si scontrano con le risicate risorse economiche delle Amministrazioni chiamate in causa e certe volte anche con investimenti che non trovano poi nel tempo la giusta collocazione rimanendo inutilizzate per anni come ad esempio a Caltagirone il nuovo Palazzetto dello Sport della Provincia di Catania, in attesa di essere “affidato” a società private. ■

26 settembre 2014

La Gazzetta del Calatino

CALCIO / 3’ CATEGORIA – Il sodalizio rinasce con nuovi e ambiziosi programmi

La “mitica” Sanconitana ritorna ora in campo

Sport | 31

La Gazzetta del Calatino anno X · n.180

Pino Randazzo

itorna finalmente la Sanconitana nel panorama calcistico della Sicilia. Dopo alcuni anni di assenza, dovuta a scelte non adeguatamente valutate in tutti i suoi risvolti, rinasce la società con la volontà di essere più forte e competitiva. L’ultima presenza ufficiale nei campi di calcio risale al 29 aprile del 2012 quando, in occasione della finale dei playoff, superò brillantemente la Netina e approdò per la prima volta nel campionato della prima categoria. Fu certamente una data storica che portò alle stelle l’entusiasmo dei tifosi e di tutta la cittadinanza. Già si cominciavano ad intravedere le partite con squadre di alto livello con le quali poter confrontarsi dimostrando il proprio impegno e la buona preparazione tecnica nonché l’orgoglio sanconese. Ma quel prestigioso successo segnò purtroppo l’inizio del declino. La breve e non “felice” fusione con l’Aquila Sanmichelese ed il passaggio del titolo sportivo al Raddusa decretarono la scomparsa della compagine sanconese dai campi di calcio siciliani

dove la tifoseria, in maniera vivace e folcloristica, faceva sempre sentire la sua presenza. Adesso un gruppo di giovani volenterosi, alla luce degli errori del passato, ha deciso di far rivivere la gloriosa Sanconitana e di regalare nuove emozioni sportive alla cittadinanza che non tollerava più la sua assenza dai campi di gioco. È stato redatto il nuovo statuto ed è stato eletto il nuovo direttivo che risulta composto da: Salvatore Morelli (presidente), Giuseppe Alessandro e Giovanni Balbo (vicepresidenti), Giancarlo Spitale (segretario), Antonino La Leggia (tesoriere), Emanuele Bonsignore, Francesco Bonsignore, Cono Seggio, Pietro Barbera, Salvatore Casciana, Marco Palmieri e Simone Santangelo (consiglieri). Il primo adempimento è stato quello relativo all’iscrizione: sono state iscritte una squadra in 3^ categoria e un’altra nel campionato Juniores. Le squadre hanno già iniziato gli allenamenti preparatori al campionato sotto la guida di Nando Granato che sarà l’allenatore della squadra di 3^ categoria per la stagione 2014/2015 e darà i suoi preziosi consigli agli allievi che non dovranno essere trascurati perché rappresentano le nuove leve della prima squadra. Si riparte quindi con più determinazione e voglia di far divertire. Il presidente Salvatore Morelli ci ha dichiarato che “L’A.S. Sanconitana dovrà essere un punto di riferimento sportivo per i nostri giovani e che i suoi obiettivi sono quelli di formare i ragazzi ai valori etico-sportivi, collaborare con le altre associazioni locali per promuovere l’attività calcistica e altre attività sportive, anche di atletica leggera e garantire la sopravvivenza dello sport in quanto strumento importante nella crescita umana e fisica dei giovani”. ■

CALCIO A 5 – Dopo un mese conclusa in piazza S. Giuseppe la 27 edizione del torneo di calcio a cinque

Tanti spettatori, divertimenti e goal Giovanni Petriglieri

i è concluso a piazza San Giuseppe il 27° torneo di calcetto , che ha visto ogni sera per quasi un mese impegnate diverse squadre, le quali sono state in totale 12 “seniores” e 6 “juniores”. Il torneo è stato organizzato dal Comitato “Fair Play Team”, presieduto da Emanuele Picarella, con il patrocinio del Comune di Mazzarrone. Tutte le squadre hanno avuto una coppa di partecipazione; alle prime tre squadre “Seniores”sono stati attribuiti un trofeo ciascuno, nell’ordine dal primo al 3° posto: “Uva Più”, “Carburanti Turrisi”, “Autoscuola Cascone”;inoltre alla prima squadra classificata “Uva Più” è andata la mitica coppa dell’Uva, che l’anno successivo in genere viene consegnata alla nuova squadra vincitrice. Alle due prime squadre “Iuniores” e cioè a “Officina Amato”, 1° posto, “Agrifornitura Picarella”, 2° posto , sono stati consegnati un trofeo ciascuno. Sono

state inoltre conferite delle coppe specifiche e precisamente: per i “Seniores” a Emanuele Caruso quale miglior giocatore, a Danilo Gurrieri quale miglior portiere, a Salvatore Incardona quale capo cannoniere e a Filippo Petriglieri quale giocatore più corretto; mentre per i Juniores a Salvatore Criscione quale miglior portiere, a Marco Scalone quale capo cannoniere e a Edmir Ropay quale miglior giocatore. Emanuele Picarella ha dichiarato “ Sono soddisfattissimo perché è stato un bel torneo, con una enorme affluenza di gente; colgo l’occasione per ringraziare, anche a nome del Comitato, tutte le persone che hanno creduto in noi soprattutto gli sponsor, dandoci un contributo economico, perché senza di loro non sarebbe stato possibile svolgere la manifestazione; ringrazio, inoltre, l’Amministrazione comunale per il contributo economico”. ■

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La Gazzetta del Calatino

26 settembre 2014

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