Il Congresso si è svolto in quella che i puristi della prosa giornalistica definirebbero una splendida cornice. In effetti Chia Laguna è un’incantevole località sulla costa meridionale della Sardegna, ma la cornice che ha davvero reso splendido l’appuntamento congressuale è stata quella offerta dalla straordinaria affluenza di colleghi – quasi il 90% degli aventi diritto – che ne ha fatto il congresso più partecipato di sempre. Nonostante la difficoltà a raggiungere il sito, nonostante il concomitante sciopero dei trasporti aerei, i dirigenti territoriali ed i delegati hanno voluto essere presenti all’evento istituzionale più importante del Sindacato, quasi in una gara a mostrare la volontà di fare ciascuno la propria parte per realizzare, insieme, un progetto di straordinaria importanza. Il dibattito è stato caratterizzato dall’assenza di quegli sporadici interventi, ai quali il passato ci aveva quasi abituato, finalizzati ad una critica fine a se stessa, non supportata da concrete proposte; esternazioni che parevano originare più dai mal di pancia personali di alcuni che dalla sintesi di un pensiero alternativo capace di rappresentare l’esistenza di una seconda anima del Sindacato. Si è dunque assistito ad un dibattito sereno, ma ricchissimo di spunti di riflessione per la nuova dirigenza, che ha raccolto i suggerimenti dei molti colleghi intervenuti, alcuni dei quali formalizzati in documenti consegnati agli atti congressuali. L’elemento unanimemente condiviso è stato quello della necessità di una continuità dell’azione di Sna nel solco già tracciato, da realizzare tramite un gruppo dirigente accreditato da un consenso molto ampio. Sono stati i successi ottenuti con l’azione politica degli ultimi esecutivi a convincere della correttezza della strada intrapresa. Il palmarès dei risultati di Sna parla da solo: dalla legge 221/2012 sulle collaborazioni e sullo sdoganamento del principio della condivisione dei dati, ai provvedimenti dell’Antitrust del 2014 ed alle nuove istruttorie del 2016-17; dal salvataggio del Fondo Pensione Agenti in una battaglia condotta anche sotto un fuoco che sarebbe dovuto essere amico, alla conquista della ribalta istituzionale per le vicende di colleghi che rappresentano le diffuse difficoltà nelle quali si dibatte la categoria; dalla ritrovata credibilità dell’Associazione nelle relazioni istituzionali, al presidio delle novità introdotte dalla Direttiva europea sull’intermediazione; dall’ottenimento di un CCNL dei dipendenti sostenibile, alla realizzazione della Cassa Malattia per i dipendenti di agenzia. I due giorni di Congresso si sono svolti in modo sereno, animati da una tensione positiva generata dalla consapevolezza di essere uniti sul pezzo e di avere la certezza di essere perfettamente attrezzati per percorrere la lunga strada che ancora si snoda davanti agli uomini e alle donne del Sindacato.
OMICIDIO STRADALE, ERA DAVVERO NECESSARIO?
Gaetano Vicinanza
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