Buongiorno FOTORACCONTI DI ATTUALITÀ - SOCIETÀ
IN ATTESA DI... CON 28 PERSONAGGI INEDITI!
E CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI
NUŠA JELENEC ANTONELLA CANCELLARA
42
180
23
PAGINE FOTO STORIE IL POSTER GIGANTE DEI
PROTAGONISTI
UNA PAGINA PASSATEMPO
aprile 2009 NUMERO SPECIALE - EDIZIONE LIMITATA 1.000 COPIE
IN ATTESA DI... DI MATTEO GUIDI E GIULIANA RACCO
Buongiorno FOTORACCONTI DI ATTUALITÀ-SOCIETÀ
aprile 2009 NUMERO SPECIALE - EDIZIONE LIMITATA
In ordine di apparizione PERSONAGGI PRINCIPALI STEFANO SCHIAVO FRANCESCA DURANTE CORRADO RIZZATO MICHELE PAN ALESSIA DORI (con Rachele) ELEONORA MONTIN ANTONELLA CANCELLARA IVANA CAVINATO NUŠA JELENEC STEFANO ZURLO ADJEI HUBERT KUFFOUR EMANUEL RADU POPESCU MOHAMMED BHUIYAN NURUDDIN FEDERICO TONIOLO BERTILLA TONIN LORETTA TONIN DANIELA TONIN MARIANA CONDRACHI MIHAELA ORAC NECULAI IOAN BIANCA CAUZZO LUIGINA BOTTAZZO CONSTANTA SANDU ROBERTO ANTONIOL RICIARD SANDU HARALAMBIE MAURO DISARÒ LUCA FERRONATO AUREL SANDU
COMPARSE EMANUELE FERRARI, MARA ANSELMI, ILARIA GOTTARDELLO, GIORGIO OLIVI, GIUSY SACCÀ, ANDREA LEONI, CARLOS MORENO, STEFANO BASSO, LUCA BRANDOLINI, ALBERTO RASOTTO, CARLO BERTACCO
LA CURATRICE CATERINA BENVEGNÙ Cari lettori, come avrete notato, questo è un numero speciale di “Buongiorno”. Abbiamo deciso di dedicare l’edizione di aprile ad un racconto centrato su di un tema quanto mai attuale. Attraverso le vite di 28 personaggi, vi coinvolgeremo all’interno di una storia straordinaria, che narra dello scorrere del tempo di un’azienda, della scansione data dalla frenesia di chi la fa pulsare, degli intrecci tra stati di attesa ed altri di moto. Come i dipendenti di
un’azienda vivono il tempo, come riflettono su di esso, cosa attendono?
Ci saranno storie che vi faranno riflettere, altre che vi faranno commuovere, altre ancora divertire. Ma soprattutto, faranno in modo di farvi immedesimare nei loro protagonisti. E sono certa che voi, fedeli lettori, non mancherete di apprezzare questo inedito, avvincente viaggio che andrà a perlustrare passioni, aspettative, incertezze di quelli che diverranno certamente vostri nuovi beniamini.
Chi non vive in attesa? In attesa di un lavoro, di un’approvazione, di una pausa, di una risposta che potrebbe cambiare la nostra percezione del mondo; o ancora di un treno che ci porti ad esplorare luoghi
non ancora visitati, carichi di speranza all’idea che la “svolta” possa finalmente avvenire. Ed è naturale conseguenza che tali riflessioni fungano da stimolo per affrontare la questione di come si stia impiegando il proprio tempo, di come esso venga diversamente percepito a seconda dell’attività che si sta svolgendo, sia essa legata alla vita professionale che a quella privata. Il mio stesso ruolo mi impone di attendere, di percepire il tempo attraverso la scansione data dalle fasi di un progetto, di accompagnarlo e vederlo crescere senza forzarne gli sviluppi. L’attesa è piena attività intellettuale,
è genesi di movimento, è volontà di carpire gli stimoli dati da un’opera in fieri, di non indugiare passivamente ma soffermarsi intensamente.
L’attesa di un curatore è esperienza di un tempo presente che si carica di significato nel momento stesso in cui viene vissuto ed indagato; ed è grazie alla densità con la quale lo si vive che sarà possibile avvicinarsi alla comprensione di un progetto artistico in via di compimento. Attesa è spesso tradotto con aspettativa, ad indicarne l’incertezza che la caratterizza. Ed è la stessa condizione in cui si trova l’arte contemporanea, costantemente in bilico tra la possibilità di venire accettata dallo specifico contesto socio-culturale da cui nasce, ed il rischio di non essere in grado di abbattere le barriere che notoriamente la separano da esso. Ma d’altra parte, è una caratteristica dell’arte contemporanea quella di non avere stabilità, di non voler e poter dare risposte determinate, ma di far sorgere domande che decostruiscano strutture e punti di vista convenzionali. Questa speciale edizione vuole essere dunque il tentativo di connettere voi, cari lettori, ad un progetto che non potrà non appassionarvi poiché avrà il merito di dar vita a riflessioni che coinvolgeranno le vostre stesse vite, facendo in modo che arriviate ad interrogarvi su come state vivendo il vostro tempo.
© 2009, Matteo Guidi e Giuliana Racco
Questa pubblicazione in ogni suo contenuto e forma è da intendersi esclusivamente come opera artistica.
Vi invito dunque a sedervi, immergervi nelle vite dei personaggi di questa storia, e vivere il vostro presente… attivamente in attesa di... 3
È MATTINA PRESTO. UNA STAZIONE FERROVIARIA DEL NORD-EST AD UNICO BINARIO ATTENDE MOVIMENTO.
NESSUNA BIGLIETTERIA MA UNA SOLITARIA SALA D’ATTESA...
4
...E FUORI UN’OBLITERATRICE GUASTA.
LA PENSILINA DÀ SU UNA FABBRICA.
I PRIMI PENDOLARI ASPETTANO L’ARRIVO DEL TRENO...
...È ARRIVATO IN ORARIO E STEFANO SCENDE.
5
(Certo che la bici ha vari vantaggi, innanzitutto ci metto meno, poi evito il traffico e soprattutto le multe.)
(7:50. Puntualissimo! Ora prendo la bici e in altri 5 o 6 minuti sarò in azienda.)
(Comunque a casa dedicherò tempo alla radio e a internet.)
(All’andata ho letto un libro legato al lavoro. Al ritorno, probabilmente sarò un po’ più stanco, mi sa che mi rilasserò con un po’ di letteratura.)
POCO DOPO IN UFFICIO…
6
Ehi, Stefano! Sarai qui domani?
Buongiorno! No, i due giorni del fine settimana a me servono per staccare.
Ora nel treno leggo o ascolto un po’ di musica. Ultimamente mi sono immerso nella lettura del teatro di Harold Pinter che mi fa volare veramente il tempo. È straordinario!
IN REALTÀ IL TEMPO NON HA CESURE, NON CI SONO BUFERE O SQUILLI DI TROMBE AL PRINCIPIO DI UN NUOVO MESE O ANNO, E PERSINO A QUELLO D’UN NUOVO SECOLO SIAMO SOLTANTO NOI UOMINI A SUONARE E SPARARE.*
*La montagna incantata (T. Mann) 7
(Beh... mi sono sbregata stamattina ascoltando 105 Tuttoesaurito. Non posso farne a meno.)
(Eccomi arrivata... dopo i miei soliti quaranta minuti di macchina. Ma sĂŹ... alla fine non ci penso troppo, penso alle cose belle.)
(Sono le 8:41 e ho finito di stampare i calendari per le sale riunioni e avvisato i cuochi che cucineranno oggi.)
(E ora, comincia la giornata.)
Buongiorno, sono Francesca... Buongiorno.
8
(Devo capire come mettere in linea diretta il cliente con la persona ricercata. Così evito di occupare il telefono più di tanto.)
(Cinque telefonate in coda! Meglio non guardare lo schermo.)
(Solo ieri ho avuto 480 chiamate. Se potessi risparmiare un solo secondo per ogni chiamata potrei dedicarmi ad altre cose utili per l’azienda.)
(“Il cliente al telefono. Come gestirlo”. È un mese che ho questa roba qua e non riesco a leggerla.)
Buongiorno, sono Francesca... Buongiorno.
9
POCHI METRI PIÙ IN LÀ CORRADO DELL’AMMINISTRAZIONE RICEVE UN OSPITE.
Io dico sempre che tutto finisce in amministrazione...
Buongiorno, sono Francesca... Buongiorno.
Qui abbiamo delle cadenze mensili, quindi è necessario dare una fotografia sempre costante.
LA DISCUSSIONE CONTINUA IN PRIVATO.
Dobbiamo essere bravi noi ad anticipare tutta una serie di necessità.
10
Mettiamo le giuste regole perché a volte c’è la tendenza di correre troppo, poi se si deve tornare indietro... è sempre peggio.
Ad esempio, l’intranet che abbiamo installato, ci permette di prevedere una serie di eventi.
In famiglia invece è diverso. Io ho due bimbi, per cui non occorre fare tanti calcoli. C’è una costante, ma a volte è bello inserire la variabile in modo da spezzare.
Ora stiamo facendo il bilancio di fine anno. Sa, il budget è una cosa preventivata, invece il bilancio è una cosa certa.
Mentre in ambito lavorativo abbiamo scadenze fiscali che sono imposte dallo Stato.
C’è sempre il momento in cui bisogna far sì che tutto venga riscontrato. Forse è la fase più impegnativa in termini di tempo e di verifiche.
Dopo non so, se pur avendo tutto il tempo disponibile, uno potrà essere in grado di gestire tutto meglio, perché è facile dire: “se avessi tempo, farei tutto”...
11
E NELL’UFFICIO RISORSE UMANE...
Io non posso e rifiuto di comprare un computer se per avere uno sconto devo pagarlo a rate!
I soldi li ho in tasca, lo sconto va fatto perché lo pago subito, non perchè te lo pago fra sei mesi!
Scusami l’interruzione... allora stavo dicendo... l’aspettativa sta in quanto tempo diventerai un nostro uomo.
12
Credo che oggigiorno si sia perso il contatto con noi stessi.
In quanto tempo sarai con noi e per noi. In quanto tempo capirai il nostro modo di lavorare. Questo farà la differenza.
Quando un’azienda cresce velocemente, è difficile sapere di cosa ha bisogno per i prossimi dieci anni.
Con questa crescita abbiamo dovuto stringere i tempi per creare responsabili di area con tutte le funzioni e le competenze per la gestione del personale.
ILARIA TRECENTOSETTE... ILARIA TRECENTOSETTE...
Io, ad esempio, occupo una posizione trasversale, ho interruzioni costanti su problemi immediati e di emergenza spesso elevata, come nel caso di una maternità improvvisa. In questi casi, la prima cosa che fanno è venirlo a dire a me. Il mio è un lavoro di mordi e fuggi costante.
Ma fortunatamente ho la moglie a casa in questo periodo così posso rientrare per pranzo. Sai, gli orari in cui riusciamo a vederci sono pochi, quindi se non ti vedi a pranzo rischi di non vederti mai.
13
E GIÙ IN SALA D’ATTESA...
L’aspetto per i primi di agosto... è una bambina. Proseguirò qui sicuramente fino al settimo mese, poi vediamo, se ce la faccio arriverò, all’ottavo.
Buongiorno, sono Francesca... Buongiorno.
Ogni giorno è un’attesa diversa. Sto aspettando il momento di sentirla muovere e poi di poterla vedere.
È indubbiamente un’attesa ricca di preoccupazioni perché tutto vada bene. Io sono abbastanza pessimista, invece ora sto imparando a pensare a qualcosa di bello.
Ciao, buongiorno! Dimmi...
La sto vivendo un po’ così... giorno per giorno.
Sì... permetti. Ciao. 14
Se penso che sono cinque mesi di attesa per una cosa che ti rimane per sempre. Non è una cosa a termine.
ALLO STESSO TEMPO NELLA STANZA ACCANTO...
(Non so se e come proseguirà. Però spero che vada.)
(Siamo quasi alla fine dei miei mesi di prova.)
(A Londra il periodo di prova era un mese. Lì i contratti sono quasi sempre a tempo indeterminato. Certo che fa la differenza. Ci si sente un bel po’ più sicuri già dal prinicipio. Questa cosa del lavoro temporaneo che c’è nel nostro paese è proprio nuova per me.)
(Certo che sarebbe una bella botta in faccia se dopo tre mesi di prova non fossi assunta. Non vorrei che si interrompesse qualcosa che è già entrato nel vivo.)
15
So che ho ancora l’età per poter cercare altre soluzioni e che non ho nemmeno a carico una famiglia, pero tu sai che io qui sono molto motivata.
QUINDI ELEONORA DECIDE DI SALIRE A PARLARE DIRETTAMENTE CON MICHELE.
Michele, sono venuta qui da te per sapere se mi assumi!
Certo. Occorre sicuramente ritrovarsi per discuterne entro breve.
Vedi, lei è un caso molto particolare, per cui la decisione spetta anche a lei. Per quanto ci riguarda, noi saremmo più che contenti, purtroppo è lei che non è in una posizione semplice...
16
La cosa che so per certo è che non potrei restare per tanto tempo senza lavoro.
Lo so che a volte può non dipendere solo dal datore di lavoro. Sai, spero di non dover rifare le valigie e ripartire.
MENTRE ANTONELLA NELLA SUA POSTAZIONE PROVVISORIA...
(Certo che questa condizione di stagista mi fa sentire proprio con un piede dentro e un piede fuori. Non posso più di tanto perché sono comunque un’estranea.)
(Spero che si possano rompere queste pareti che ci sono ancora tra la gente, la cultura e l’arte contemporanea. Vedremo come riusciremo a farlo...)
(Però ormai sono qui da un mese e finalmente sono riuscita a ritagliarmi un po’ un ruolo...)
(...mi sto aprendo una nuova possibilità, questo ruolo è una buona prospettiva per il futuro. Mi aspetto proprio tanto da questo stage.)
17
Io invece non ho proprio l’idea del tempo che è passato.
Pensa che ho saputo l’altro giorno che sono quasi undici anni che lavoro qui. Pensavo fosse meno.
C’è invece una stagionalità. Dovresti vedermi a fine luglio, oppure a dicembre.
Comunque... programmo tutto prima e dopo seguo il corriere. Lo imposto, dico: “lunedì spediamo questo, martedì spediamo quello, mercoledì spediamo l’altro...”
18
...insomma ragazzi, a me serve tempo per fare la programmazione e più allunghiamo le riunioni e più si allungano i tempi.
Sono iperattiva, non so, avrò una malattia congenita, sono fatta così. Anni fa lo sfogavo nello sport, giocavo a pallavolo in seria B. Ero velocissima anche lì, ma poi ho avuto mia figlia e ho smesso, non solo, ma anche per l’età.
Allora... gestico io gli ordini di produzione in modo che siano pronti il giorno che ho previsto per la spedizione. La programmazione l’ho fatta prima, ovviamente.
Adesso non gioco più, però mi muovo, corro o cammino in fretta. In generale dormo poco, ma è proprio di carattere sai. Non riesco proprio a staccare.
Raggruppo tutti gli ordini che sono arrivati in questi cinque giorni e faccio la lista di produzione settimanale. Se le persone dello sviluppo non sono sufficienti, chiederemo un’ora in più o un’ora in meno. Gli ordini saranno fuori in quattro o cinque settimane.
(Per poter staccare ho proprio bisogno di andare via. Per ora resisto e dopo mi diverto in ferie, certo, perché poi parto e vado...)
19
MA C’È ANCHE CHI È APPENA ARRIVATA DA UN GIORNO.
(Vediamo come andranno questi due mesi qua. Ad ogni modo dovrò tornare a casa per finire gli studi. Ma se qui mi dovesse piacere e se io dovessi piacere a loro, potrei anche continuare.)
(Finora ho lavorato da casa, come accade a buona parte dei giovani designer. Con questa crisi probabilmente sempre più persone saranno in questa situazione.)
(Ecco perché sto facendo la mia tesi sugli spazi di lavoro in casa. Sono sicuramente comodi, ma credo che non si abbia sempre voglia di avere sott’occhio il proprio lavoro...)
(...ed ora mi trovo a vivere dove lavoro! Però potrei collegare questa esperienza alla mia ricerca per la tesi.)
20
È GIUNTA L’ORA DI PRANZO, MENTRE I CUOCHI DI TURNO CUCINANO, GLI ALTRI SI SVAGANO GIOCANDO A CALCETTO O A PING PONG.
INTANTO RADU ASPETTA IL SUO TURNO
IL PRANZO SPACCA LA GIORNATA LAVORATIVA E I RAGAZZI APPROFITTANO PER CHIACCHIERARE FRA DI LORO.
21
AL DI LÀ DELLA PORTA, LA SECONDA METÀ DELLA GIORNATA STA INIZIANDO.
22
IN PRODUZIONE STEFANO SPIEGA L’OTTIMIZZAZIONE DEI TEMPI IN AZIENDA.
...portiamo quindi avanti i progetti della “lean production” che non riguarda soltanto la produzione ma è applicabile anche agli uffici.
Per esempio, quando arriva l’ordine dal cliente, monitoriamo i passaggi che fa la carta da una scrivania all’altra per poter così ridurre i tempi che si creano dagli accumuli di carta...
...sono sprechi da evitare che in questo caso allungano i tempi di risposta ai clienti.
Cerchiamo dunque di individuarli per poterli poi eliminare.
23
PARLANDO DI RIDUZIONI...
Vi ho già raccontato che purtroppo non riesco più a fare il DJ?
L’ho fatto per quattro anni, il venerdì e il sabato sera.
Poi è venuto il momento di scegliere se continuare o se stare con la morosa.
Non era un lavoro tanto impegnativo, però richiedeva concentrazione dalle 11 di sera fino alle 4 di mattina. Poi la domenica non fai più niente perché sei stanco. Ho cercato di tenerlo in piedi, ma non ce l’ho più fatta.
24
CONTEMPORANEAMENTE NEL RETRO DELLA FABBRICA
Sono qua già da dieci anni, ma non parlo bene italiano.
Dove lavoravo prima preferivano parlare in inglese.
Da queste parti incontro un po’ più di difficoltà, non è come in città. Lì è più facile integrarsi.
Però credo che col tempo le cose cambieranno... sono ottimista.
25
DOPO IL PRANZO E UNA PARTITA A PING PONG, RADU RIENTRA AL LAVORO.
(Ora che ho imparato bene il programma di questa macchina, corre lei e non io.)
(Mentre aspetto che finisca, potrei preparare un po’ di nuovi pezzi o dare una mano a qualcun’altro.)
(Dovrei comunque organizzare meglio il mio tempo. Da quando me ne sono andato sono stato in montagna solo una volta... in Romania riuscivo ad andare più spesso...)
(...ma ora vivendo da solo, ho anche altre cose da fare.)
26
E ANCHE “OPU” RIFLETTE SULLA SUA CONDIZIONE
(Lavoro anche domani. Va bene così, ma prima di venire in Europa non ero proprio abituato a lavorare...)
(...la discoteca, i divertimenti, gli studi in Svizzera... poi quel permesso di studio scaduto... ed eccomi qua...)
(...lavorando e aspettando una bimba per giugno.)
(Ma non voglio vivere in Italia per sempre. Vorrei tornare a Dhaka un giorno.)
27
IN QUESTI ULTIMI GIORNI FEDERICO È TESO...
(Spero mi confermino il contratto che scadrà fra due giorni... sia Michele che Paolo mi hanno detto che ci sono buone possibilità... altrimenti perché Paolo mi avrebbe dovuto dire: “ti abbiamo anche fatto il tavolo di lavoro nuovo”...)
(Lunedì saranno sei mesi che sono qui. Quando arrivai si inziarono a fabbricare le cucine... speriamo si continui. Sarebbe un sogno.)
(Dai, i primi cinque mesi sono passati bene, ma quest’ultimo mesetto sono stato proprio teso.) 28
(So quanto lavoro devo fare entro sera, quindi so quando posso prendermi una pausa per una sigaretta...)
(Questa è solo la seconda che fumo oggi.)
(Uscire a bere un po’ d’acqua e a fumare mi fa andare via la testa per almeno dieci minuti...)
(...guardare le montagne, il cielo...)
(Sono appena stato proclamato campione italiano d’impianti hi-fi in auto, seguo un corso per infermiere volontario, faccio più cose possibili per impegnare il mio tempo, ma se mi rinnovassero il contratto mi cambierebbe proprio la vita.)
29
INTANTO LE SORELLE TONIN...
Non so come faccia tu Bertilla, ma io mi alzo alle 5 e mezzo, faccio i lavori in casa, poi alle 6 e mezzo sveglio la femmina e a meno un quarto alle 7 il maschio.
L’accompagno in stazione e porto Samuele a scuola. Guardo sempre l’orologio perché lei non perda il treno.
Come se non bastasse, tutte le mattine trovo il passaggio a livello chiuso, ma proprio tutte. Così quando arrivo qua e timbro alle 7:59 e 30 secondi... ah che sollievo! Dopo mi rilasso.
A mezzogiorno, quando rientro a casa, mi fermo a prendere il pane, poi preparo da mangiare, vado a prendere Samuele a scuola, gli dò da mangiare e poi...
30
Io invece il pranzo lo preparo alla mattina prima di venire qua. Comunque lui mi dà una mano.
Qualche domenica gli dico “dai andiamo a fare un giro, a una fiera, o in un qualche negozio” perché sennò...
Ti rendi conto Daniela che sono già passati 30 anni da quando abbiamo iniziato a lavorare qua!
Io nell’altra ditta facevo i turni. Se cominciavo la mattina era un discorso, ma se facevo il turno del pomeriggio... non arrivavano più le 10 di sera.
Noi domenica scorsa siamo stati al carnevale ad Onara e l’altra domenica siamo andati al cinema.
Eh no! A luglio per me sono 32.
Io invece ora che ho la bimba piccola preferisco di più stare un pò con lei.
31
...E C’È CHI AL LAVORO HA ANCHE IL PROPRIO MARITO
Oggi non vedo l’ora di finire di levigare questi pezzi.
Io mi sveglio facilmente però ho la stanchezza accumulata. La femmina ha sempre più da fare. In casa c’è da stirare, far da mangiare, guardare i bambini.
Mihaela, credo sia l’ora di portare il caffè a tuo marito. 32
Stamattina lui mi ha detto: “è pronto il caffè, alzati!”. E io gli ho risposto: “no, sto ancora!”. E lui: “Alzati che vado via!”.
Certo. Non abbiamo abbastanza tempo libero perché poi la domenica è il giorno in cui si deve preparare un diverso mangiare, si deve stirare...
(Fra poco Mihaela mi dovrebbe portare il caffè, così poi andrò a fumare una sigaretta.)
(Sono qui a verniciare da tanti anni... però posso ascoltare la mia musica.)
(Qui dentro sono proprio indipendente dall’agitazione che c’è fuori.)
(Dopo la scuola tornavo a casa alle 10 e un quarto, guardavo un po’ l’internet e a mezzanotte andavo a letto perché ero parecchio stanco... ora va meglio.)
(Se penso che nei primi anni lavoravo tutto il giorno e poi frequentavo la scuola serale per prendere le patenti.) 33
MENTRE IN FALEGNAMERIA TRE DONNE LAVORANO SPESSO INSIEME CONDIVIDENDO IL LORO TEMPO.
Uff... Siamo piene di polvere!
Eh... Non ci sono tempi morti qua.
Sì, ma almeno la giornata non è lunga quando non te ga tempo di guardare l’orologio...
Si! Anche mentre si è in bagno si corre.
...bisogna sempre ridere e scherzare...
E POCO PIÙ IN LÀ... 34
Roberto. Tu vieni domani mattina?
Domani è sabato, se c’è da fare vengo, sennò sto volentieri a casa.
Stamattina ho attacato alle 8, poi sono io a decidere se stare qui fino alle 4, le 5 o le 6.
La pensione d’invalidità oggi non basta. Tra mangiare, muoversi con la macchina... l’euro.
L’importante è accontentarsi. Mi son contento. Ogni tanto penso che se non mi go fatto male... sarei ancora a ristrutturare le chiese... ah, che bello.
Persi la memoria. Tutto, tutto, tutto. Non sapevo più nulla, come un bambino di 2 anni. E dopo, ho fatto 3 anni di scuola per reimparare tutto.
Ma l’importante è essere qua. Qua e non là. Ho visto l’aldilà e devo dire che quello che ho visto... ah, che bello, bellissimo! 35
Mio zio lavora qua...
...ecco invece la mia madre...
...mio padre lavora di lĂ ...
...e io sono magazziniere qua.
Ăˆ bello lavorare tutti insieme, ma il sabato e la domenica li passerò con la morosa. 36
(Non ho pazienza. Luca ha più pazienza di me ed è per questo che lui fa le cose su misura ed io in serie.)
(Ti arrabbi e sbagli, ti arrabbi e sbagli... non vale la pena...)
(Quando vedo che le cose non girano, m’innervosisco.)
(...è ancora più tempo perso.)
(Ora che ho quasi finito vado a chiamare Luca... se ci organizziamo insieme si farà un bel gruppo per uscire stasera.)
37
LA SUCCESSIONE ASSOLUTAMENTE UNIFORME E INSIEME VARIATA E CONTINUAMENTE SORPRENDENTE DEI GIORNI, DEI MESI, DELLE STAGIONI E DEGLI ANNI CONVIENE ESATTAMENTE ALLA NOSTRA SOFFERENZA ED ALLA NOSTRA GRANDEZZA.*
*La condizione operaia (S. Weil) 38
LA GIORNATA DI LAVORO È FINITA... MA NON PER TUTTI.
Mi attaccherò subito al CB...
Ciao, sto per partire, ho un viaggio un po’ lungo da fare.
(...spero di trovare qualcuno di conosciuto per fare un po’ di strada insieme.)
(Così magari ci fermiamo a prendere un caffè o a cenare tanto per stare in compagnia due ore.) 39
(Non mi pesa tanto stare via... è una vita un po’ solitaria, però mi appassiona.)
40
La giornata è lunga, porca miseria, se è lunga. Per tutti quelli che vanno a lavorare lo è. Credimi!
Lavorando come magazziniere, di giorno sono qui e la sera qui sopra nel mio appartamento che mi hanno fornito per fare il custode.
Visto che ora è tardi vado di là in appartamento. Prima di andare a letto farò il solito giro per vedere che tutto sia chiuso.
Poi attaccherò l’allarme e non ci saranno più problemi...
41
FINE 42
APRILE
6
1
2
3
4
5
sorge tramonta culmine ore di sole
5,54 18,40 12,16 12h46m
5,52 18,41 12,16 12h49m
5,50 18,42 12,16 12h52m
5,48 18,44 12,15 12h55m
5,46 18,45 12,15 12h58m
7
8
9
10
11
12
5,44 5,42 5,41 5,39 5,37 5,35 5,33 18,46 18,48 18,49 18,50 18,51 18,53 18,44 12,15 12,15 12,14 12,14 12,14 12,13 12,13 13h02m 13h05m 13h08m 13h11m 13h14m 13h17m 13h20m
13
5,31 18,44 12,13 13h24m
20
14 5,29 18,57 12,13 13h27m
21
15
16
17
18
19
5,28 18,58 12,12 13h30m
5,27 18,59 12,12 13h33m
5,24 19,00 12,12 13h36m
5,22 19,02 12,12 13h39m
5,21 19,03 12,11 13h42m
22
23
25
26
24
5,19 5,17 5,15 5,14 5,12 5,10 5,09 19,04 19,06 18,49 19,08 19,09 19,12 19,12 12,11 12,11 12,14 12,10 12,10 12,10 12,10 13h45m 13h48m 13h08m 13h54m 13h57m 14h00m 14h03m
PASSATEMPO
1 2 3
Riempi i campi orizzontali e scopri la parola nascosta.
4
1) Una delle sorelle Tonin. 5 2) Si sente con un piede dentro ed un piede fuori. 3) Ha lo stesso cognome di Peter, noto nemico di Capitan Uncino. 4) Ha studiato in Svizzera. 5) Lavorava a Londra. 6) Prima di questo attuale lavoro restaurava chiese. 7) È in attesa di Rachele 8) La Bottazzo a cui non piace la polvere. 9) La Santa protettrice di Villa del Conte. 10) Un’altra sorella Tonin. 11) Giocava a pallavolo in serie B. 12) È campione Italiano di impianti HI-FI in auto. 13) Porta il caffè a suo marito durante il lavoro.
6 7 8 9 10 11 12
27
28
29
13 Unisci i punti e scopri il personaggio nascosto.
30
37
5,07 5,05 5,04 5,02 19,13 19,14 19,16 19,17 12,10 12,09 12,09 12,09 14h06m 14h09m 14h12m 14h14m
36 38 32
31
39 42
19 15 18 16 17
21
24 22 23 25 30 26 27 29 28
40
41
34
33
14
13
12
10
1
7 2 46
45 43
35 20
5 4
8 6
11 9
59 58
3 47 48
55
44
64 65
54 52
63
56
49 50
51
60
57
53
66 67
68 69
70 74
73
72
71
L’immagine di destra si differenzia da quella di sinistra di 8 piccoli particolari, individuali.
61 62