FICHTE IN GRUBEN – BRENNER (BZ)
Eingetragen im Register der Baumdenkmäler Italiens, welches von der Generaldirektion DIVOR IV geführt wird.
ALLGEMEINE DATEN (Datum Aufnahme: 05. Oktober 2015)
botanischer Name: Picea abies (L.) H. Karst.
Trivialname: Fichte
Geschätztes Alter: > 300 Jahre
Stammumfang auf 1,30 m: 570 cm
Dendrometrische Höhe: 40 m
Nummer Staatsregister: 01/B145/BZ/21
ASPEKTEDERMONUMENTALITÄT
a) Alter und Größe
CHARAKTERISTIK DER ART
Die Fichte ist ein immergrüner Nadelbaum. Im Alter von etwa 30 Jahren blüht die Fichte zum ersten mal. Die unreifen, weiblichen Zapfenblüten stehen aufrecht auf den Zweigen.
Die männlichen Blüten hängen in großer Zahl zwischen den Nadeln. In manchen Jahren kann man den Pollenflug in Form von gelben, aufsteigenden Wolken beobachten. Die befruchteten weiblichen Blüten neigen sich abwärts und hängen später als reife Zapfen nach unten. Die leeren Zapfen fallen schlussendlich als Ganzes zu Boden.
SCHUTZSTATUSAUTONOMEPROVINZBOZEN
Kartei Nummer der Aut. Prov. Bozen: 011_G16 Erstausweisung: B.L.R 404 vom 19.03.2012 - in Kraft
Weitere Informationen: Homepage Amt für Natur, Naturdenkmäler
HISTORISCH-KULTURELLEANMERKUNGEN
Die Fichte ist Europa heimisch und bevorzugt kühlere Regionen. Sie verträgt Trockenheit und zunehmende Hitze schlecht. Dies macht sie mit zunehmender Klimaänderung anfällig gegen Krankheiten und Schädlinge. Nachdem durch Übernutzung Rodung und Katastrophen viele natürliche Mischwälder verloren gingen, wurde die Fichte vielerorts angepflanzt und gefördert. Solche Monokulturwälder sind besonders anfällig und werden über kurz oder lang wieder in Mischwälder übergehen. Nichts desto trotz hat die Fichte bis heute große wirtschaftliche Bedeutung als Nutzholz und bietet zahlreichen Tieren Nahrung und Lebensraum. DIES IST EIN
Wer auch immer diesen Baum beschädigt oder fällt, wird mit einer Verwaltungssanktion in Form einer Geldbuße in der Höhe von 5.000 bis 100.000 Euro bestraft.
Info AMI
Bildarchiv Amt für Natur, Foto Kornelia Straudi
Bildarchiv Amt für Natur, Foto Klaus Puntaier
ABETE ROSSO A GRUBEN – BRENNERO (BZ)
Albero iscritto nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia curato dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste - DIFOR IV
DATI GENERALI (Data rilevo: 05. ottobre 2015)
Nome scientifico: Picea abies (L.) H. Karst.
Nome comune: abete rosso
Età stimata: > 300 anni
Circonferenza a m 1,30: 570 cm
Altezza dendrometrica: 40 m
Identificativo elenco: 01/B145/BZ/21
ASPETTI DI MONUMENTALITA’
a) età e/o dimensioni
CARATTERISTICHE DELLA SPECIE
L'abete rosso è una conifera sempreverde. La prima fioritura avviene a un’età di ca. 30 anni. I fiori immaturi del cono femminile si trovano in posizione eretta sui rami. I fiori maschili invece pendono in gran numero tra gli aghi.
In alcuni anni nei boschi di abete si può osservare il volo pollinico sotto forma di nuvole gialle. I fiori femminili fecondati si piegano verso il basso e quando sono maturi, pendono giù. Infine, le pigne vuote cadono a terra intere.
STATO DI TUTELA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
Numero cartella Provincia Autonoma di Bolzano: 011_G16 Prima individuazione: D.G.P. 404 del 19.03.2012 - in vigore
Ulteriori informazioni:
Sito Ufficio Natura, monumenti naturali
NOTIZIE STORICO - CULTURALI
QUESTO E’ UN ALBERO MONUMENTALE
Chiunque danneggi o abbatta questo albero è punito con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000 (legge 14 gennaio 2013, n. 10, articolo 7).
L'abete rosso è originario dell'Europa e preferisce le regioni più fresche. Tollera male la siccità e il caldo crescente. Questo lo rende sempre più suscettibili alle malattie e ai parassiti con il cambiare del clima.
Dopo la perdita di molte foreste miste naturali a causa dell'eccessivo sfruttamento e per diverse catastrofi, l'abete rosso è stato promosso e anche piantato in molti luoghi. Queste foreste a monocoltura sono particolarmente sensibili e prima o poi torneranno a essere foreste miste. Ciononostante, l'abete rosso ha ancora oggi una grande importanza economica come legname e fornisce cibo e habitat a numerosi animali.
Archivio fotogr. Ufficio Natura, foto Klaus Punteier
archivio fotogr. Ufficio Natura, foto Kornelia Straudi