KORNELKIRSCHE – TERLAN (BZ)
Eingetragen im Register der Baumdenkmäler Italiens, welches von der Generaldirektion DIVOR IV geführt wird.
ALLGEMEINE DATEN (Datum Aufnahme: 01. Oktober 2015)
botanischer Name: Cornus mas L.
Trivialname: Kornelkirsche
Geschätztes Alter: < 100 Jahre
Stammumfang auf 1,30 m: 125-59-53-80 cm
Dendrometrische Höhe: 9 m
Nummer Staatsregister: 01/L108/BZ/21
ASPEKTE DER MONUMENTALITÄT
a) Alter und Größe
b) Form und Habitus
f) landschaftlicher Wert
CHARAKTERISTIK DER ART
Die goldgelben Blüten stehen in kleinen doldigen Büscheln und erscheinen im zeitigen Frühjahr noch vor den Blättern. Wegen der sehr frühen Blütenzeit, oft schon im Februar, ist die Kornelkirsche eine wichtige Nahrungsquelle für Bienen. Die im Spätsommer reifenden Früchte werden sehr gerne von Vögeln gefressen. Aber mit ein wenig Glück kann man doch noch einige der knallig roten Steinfrüchte finden und selbst kosten. Sie sind zu Reifebeginn sehr sauer, werden aber mit zunehmender Reife immer süßer.
SCHUTZSTATUS AUTONOME PROVINZ BOZEN
Kartei Nummer der Aut. Prov. Bozen: 096_G02 Erstausweisung: D.L.H. 235/V/81 vom 07.05.1990 Wiederbestätigt: B.L.R. 433 vom 14.04.2015 - in Kraft
Weitere Informationen:
Homepage Amt für Natur, Naturdenkmäler
HISTORISCH - KULTURELLE ANMERKUNGEN
Der Name Cornus (Cornu – Horn) scheint sich auf das Holz, das so hart wie Horn ist zu beziehen. Es fand in der Drechslerei und Wagnerei zur Herstellung von Rädern und verschieden Geräten Verwendung.
Archäologische Funde belegen, dass das Holz und die Früchte der Kornelkirsche schon seit jeher genutzt wurden. Die Fertigung von Speisen und Getränken aus dieser Wildfrucht war lange Zeit fast vergessen, stoßt heute aber wieder auf mehr Interesse. Die Früchte sind wirkliche Vitaminbomben (Vitamine C, B und E).
Wer auch immer diesen Baum beschädigt oder fällt, wird mit einer Verwaltungssanktion in Form einer Geldbuße in der Höhe von 5.000 bis 100.000 Euro bestraft.
Bildarchiv Amt für Natur, Foto unbekannt
Bildarchiv Amt für Natur, Foto Georg Praxmarer
Bildarchiv Amt für Natur, Foto Klaus Puntaier
CORNIOLO – TERLANO (BZ)
Albero iscritto nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia curato dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste - DIFOR IV
DATI GENERALI (Data rilevo: 01. ottobre 2015)
Nome scientifico: Cornus mas L.
Nome comune: Corniolo
Età stimata: < 100 anni
Circonferenza a m 1,30: 125-59-53-80 cm
Altezza dendrometrica: 9 m
Identificativo elenco: 01/L108/BZ/21
ASPETTI DI MONUMENTALITA’
a)età e/o dimensioni
b)forma e portamento
f) landschaftlicher Wert
QUESTO E’ UN ALBERO MONUMENTALE
CARATTERISTICHE DELLA SPECIE
I fiori giallo-oro formano piccoli grappoli ombrelliformi e compaiono all'inizio della primavera ancora prima delle foglie. Grazie alla fioritura molto precoce, che avviene spesso già a febbraio, il corniolo è un'importante fonte di cibo per le api.
I frutti, che maturano a fine estate, sono molto apprezzati dagli uccelli. Ma con un po' di fortuna è possibile trovare alcuni di questi frutti a nocciolo di colore rosso vivo e assaggiarli personalmente. All'inizio della maturazione sono molto aspri, ma diventano sempre più dolci man mano che maturano.
STATO DI TUTELA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
Numero cartella Provincia Autonoma di Bolzano: 096_G02
Prima individuazione: D.P.G.P. 235/V/81 del 07.05.1990
Confermato: D.G.P. 433 del 14.04.2015 - in vigore
Ulteriori informazioni:
Sito Ufficio Natura, monumenti naturali
NOTIZIE STORICO-CULTURALI
Il nome Cornus (Cornu - corno) sembra riferirsi al legno, che è duro come il corno. Veniva utilizzato nella tornitura e dei carradori per realizzare ruote e vari utensili.
I reperti archeologici dimostrano che il legno e il frutto del corniolo sono stati utilizzati da sempre. La preparazione di alimenti e bevande da questo frutto selvatico per molto tempo era quasi dimenticato, ma ora sta suscitando nuovamente interesse. I frutti sono vere e proprie bombe vitaminiche (vitamine C, B ed E).
Chiunque danneggi o abbatta questo albero è punito con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000 (legge 14 gennaio 2013, n. 10, articolo 7).
Archivio fotogr. Ufficio Natura, foto unbekannt
Archivio fotogr. Ufficio Natura, foto Georg Praxmarer
Archivio fotogr. Ufficio Natura, foto Klaus Puntaier