Programma provinciale per lo sviluppo del turismo 2030+

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Il turismo in Alto Adige oggi

Excursus Analisi benchmark su uno sviluppo del turismo con impatto territoriale sostenibile in regioni domestiche ed estere Lo scopo dell’analisi benchmark era quello di trovare in altre regioni con caratteristiche simili e obiettivi, misure e criteri identificati come rilevanti al fine di uno sviluppo turistico sostenibile, equilibrato e territorialmente accettabile. Gli esempi di riferimento selezionati sono stati Il piano di sviluppo territoriale tirolese “Raumverträgliche Tourismusentwicklung” (2010), così come il piano strategico Zillertal, il programma regionale Tennengau (Salisburgo), il piano strategico turistico regionale della regione italiana del Veneto e il piano di sviluppo turistico regionale (RTEK) della Conferenza regionale Oberland-Ost in Svizzera. Dopo aver illustrato nel dettaglio le singole “best practices” all’interno di questo progetto e i suoi vasti fondamenti scientifici, il presente documento si concentra principalmente su specifiche “lessons learned” che, per chiarezza, sono state raccolte in tre aree tematiche.

Utilizzo del territorio L’ambito dell’utilizzo del territorio si concentra principalmente sullo sviluppo di infrastrutture turistiche, insediamenti e strutture ricettive. — Alcune regioni si basano su una definizione di pianificazione e demarcazione territoriale delle aree utilizzate intensivamente dal turismo (aree ricreative intensive) e altre che vedono un turismo più soft (aree ricreative estensive). Da un lato, questa definizione permette un confronto tra zone di sviluppo (futuro) e zone più tranquille, e, dall’altro, è possibile prendere in considerazione la ricerca di un equilibrio. — La riqualificazione dei centri è possibile attraverso piani di partecipazione sotto forma di processi di coinvolgimento dei cittadini e coordinamento del settore turistico con altri settori economici (incluso il commercio). — Per mantenere un luogo attraente è necessario pianificare le infrastrutture ricreative avendo come target soprattutto la popolazione locale. — L’introduzione di un tetto massimo al numero di posti letto va ricercato soprattutto nelle regioni ad alta intensità turistica e con un alto volume di ospiti e visitatori. L’introduzione di un tetto massimo di posti letto nella regione è chiaramente un impegno verso il principio della “qualità prima della quantità”, con l’obiettivo di limitare la crescita quantitativa e di ripensare gli incentivi a riguardo. — Le grandi imprese possono essere definite tali in base al numero di letti o spazi abitativi (ad esempio, le strutture con più di 150 letti o più di 75 stanze sono considerate grandi imprese). La realizzazione di queste grandi imprese è legata ai requisiti di pianificazione territoriale e della legge sulla conservazione della natura (ad esempio, la necessità di redigere un piano regolatore o l’obbligo di ottenere i permessi in ambito dei regolamenti legislativi sulla tutela della natura).

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