Prefazione ta, dato che complessivamente sono stati segnalati danni solo su 500 ettari di terreno, contro una superficie 6 volte più estesa registratasi nell’anno precedente. Per il resto, l’andamento meteorologico non è stato purtroppo del tutto favorevole. Il 2010 è iniziato con un tempo secco e freddo, che ha ritardato l’avvio del periodo vegetativo. Dopo un maggio ricco di piogge, i mesi di giugno e luglio sono stati caratterizzati da temperature molto elevate e da precipitazioni estremamente scarse. All’inizio di agosto è seguito un repentino cambiamento del tempo, con calo delle temperature e precipitazioni intense e persistenti; l’autunno iniziava sotto la pioggia e con temperature sotto la media. Queste condizioni meteorologiche hanno creato notevoli problemi, tanto che, ad esempio, la quantità di uva vendemmiata è calata di un 10%. Va peraltro considerato che, come ben sanno i nostri viticoltori, non sempre una limitata quantità comporta automaticamente un minor ricavo. Le numerose segnalazioni positive da parte delle più prestigiose guide del settore vitivinicolo ne sono la prova più evidente. I punti di forza della viti-vinicoltura sudtirolese potrebbero peraltro manifestarsi in modo ancor più evidente se si facesse ricorso ad un maggior grado di unità tra gli operatori del settore ed anche nel 2010 sono proseguiti gli sforzi in questa direzione. Anche se non è stato ancora possibile raggiungere in pieno l’obiettivo, l’adozione di un marchio comune e la sua applicazione sulle capsule delle bottiglie di vino DOC rappresenta un’importante e soprattutto visibile pietra miliare. Il fatto che lavorando tutti insieme si possa ottenere di più è stato dimostrato anche dal successo dell’iniziativa intitolata “Il Turismo incontra l’Agricoltura”, avviata in collaborazione con l’Unione Agricoltori e con l’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti. È stato promosso un concorso di idee, che ha visto la presentazione di più di 70 tra proposte e progetti di collaborazione tra operatori del settore turistico ed agricoltori. È stata inoltre ulteriormente intensificata la cooperazione tra i principali rappresentanti dei due settori, nell’ottica di future iniziative finalizzate al potenziamento della nostra economia. Per quanto riguarda le colture foraggere, va rilevato che l’andamento umido e freddo della primavera ha spesso influenzato negativamente il raccolto del primo sfalcio. Le scarse precipitazioni ed il gran caldo del mese di luglio lasciavano inoltre
Gentili lettrici e lettori, La crescita economica e lo sviluppo hanno caratterizzato il 2010, anche se la dinamica di tale crescita si è manifestata in modo assai differenziato nei diversi Paesi europei. La Germania, che ha svolto un ruolo di Paese trainante della congiuntura europea, ha evidenziato uno sviluppo mai così elevato dai tempi della riunificazione, mentre altri Paesi membri hanno vissuto una situazione di stagnazione o addirittura di ulteriore calo. Si è comunque ritenuto che la crisi economica sia superata ed i registri degli ordinativi sono tornati a riempirsi. Anche in Alto Adige tutto ciò ha portato ad un generale miglioramento delle valutazioni riguardo alla situazione reddituale ed anche della percezione da parte del consumatore. Solamente le cooperative agricole hanno espresso la propria insoddisfazione rispetto ai risultati attesi in termini di reddito. Particolarmente nel settore frutticolo, il 2010 – e quindi il periodo di commercializzazione 2009/10 – è risultato estremamente difficile. Il raccolto-record del 2009, le rimanenze della merce importata dall’emisfero meridionale e le elevate rese di prodotto rilevate in tutte le principali zone di coltivazione in Europa, unitamente ad una debole richiesta, hanno fatto sì che i prezzi di liquidazione per il raccolto del 2009 sono stati in parte sensibilmente inferiori ai costi di produzione. In questa situazione, l’apertura di nuovi mercati di esportazione ha rappresentato perlomeno un parziale alleggerimento ed ha indicato la strada da seguire per il futuro. Quello del 2010 è risultato, in termini quantitativi, il secondo raccolto di tutti i tempi e per il terzo anno consecutivo la quantità di prodotto raccolto si è così attestata ad oltre 1 milione di tonnellate. Va considerato positivamente il fatto che la superficie colpita dalla grandine non è mai stata così limita-
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