Orientamento Agenda per le scuole

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ORIENTAMENTO

agenda per le scuole

Proposte di azione per la fine del primo e l’inizio del secondo ciclo


Il docente orientatore non viene lasciato solo, ma è affiancato dai colleghi e da uno staff. L’orientamento è una responsabilità diffusa, e viene condivisa da tutti i docenti.

Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita.

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare , lo nutrirai per tutta la vita. L’orientamento è pratica diffusa nella didattica, è uno stile di insegnamento che fa emergere competenze, attitudini e talenti, per studenti consapevoli dei propri punti di forza e di debolezza. Ascolti e dimentichi, vedi e ricordi, fai e sai. Si crea un rapporto produttivo tra docenti orientatori del primo e del secondo ciclo, in nome della continuità dell’azione orientante, e con azioni di monitoraggio. Il passo di chi sa camminare non lascia traccia.


Orientare è avere le “antenne sul mondo”: il docente orientatore si tiene costantemente aggiornato sulla realtà formativa (scuole, università) e lavorativa del territorio. La pazienza è potere: con il tempo e la pazienza, il gelso si tramuta in seta. L’azione informativa delle scuole secondarie di secondo grado mira soprattutto a chiarire quali sono le caratteristiche richieste a uno studente che voglia intraprendere un certo percorso scolastico. Cosa è mai un tamburo se nessuna mano lo suona?

Altrimenti, la scuola è: il gatto che desidera i pesci, ma non vuol bagnarsi le zampe.


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Introduzione


L’ Agenda dell’Orientamento, per l’entrata nel secondo ciclo, nasce da una duplice esigenza: da un lato si è voluto valorizzare il percorso nato dal corso di formazione per docenti orientatori, svolto nell’a.s. 2015/16, rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado; dall’altro, si è inteso preparare uno strumento di lavoro sintetico e funzionale, utile ai nostri docenti e alle scuole. È già con Lisbona 2010 che si pone l’esigenza del rafforzamento della funzione orientativa nella scuola, e ciò viene recepito su scala nazionale dalla L. 128/2013. La realtà provinciale ha espresso nella L.P. 12 del 2000 richiami alla dimensione orientativa, tema poi esplicitato dalla L.P. 11/2010, all’art. 7. Ancora, lo stesso principio viene ribadito nelle Indicazioni per il secondo ciclo (D.G.P. 2041/2010). Ma è soprattutto con la recente riforma introdotta dal-

la L. 107 del 2015, la cosiddetta “Buona Scuola”, che il tema dell’orientamento viene ripetuto come sfondo tematico e organizzativo del secondo ciclo. Orientare significa riconoscere i talenti e le passioni delle ragazze e dei ragazzi, i loro punti di forza e di debolezza: soprattutto significa non scoraggiare la ricerca di un proprio progetto di vita e aiutare a costruirsi gli strumenti per perseguirlo. In fondo, è solo il compito essenziale di ogni spazio collettivo che si meriti l’appellativo di “scuola”.

Christian Tommasini Vicepresidente della Provincia, Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale Italiana

Nicoletta Minnei Sovrintendente Scolastica


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Chi è il docente orientatore


Il docente orientatore ha un suo profilo ben definito. Questo non significa che sia un cavaliere solitario: dentro la scuola deve essere affiancato da un apposito team, e fuori dalla scuola deve essere supportato da una rete di istituzioni, associazioni, imprese, enti formativi. Ma alcune competenze del docente orientatore sono specifiche e vanno valorizzate, anche attraverso una formazione che ne riconosca la peculiarità. Si tratta di caratteristiche individuate anche dalle “Linee guida nazionali per l’orientamento permanente” emanate dal Miur nel 2014.

Chi è il docente orientatore: - è un docente che riconosce la cultura del lavoro come parte integrante dell’orientamento: conosce il territorio in cui opera, le sue caratteristiche socio-economiche, è aggiornato sul contesto economico nazionale e internazionale, stimola lo spirito di iniziativa dei singoli studenti; - è un docente che conosce il sistema scolastico, in particolare quello altoatesino, e riconosce la rete sociale nella quale è inserito; - è un docente che ha competenze organizzative e relazionali riconosciute all’interno della propria scuola; - è un docente che svolge questo ruolo con una certa continuità e che può curare la propria formazione specifica.

Le “Linee guida nazionali” si possono trovare all’indirizzo Internet: www.istruzione.it/orientamento/linee_guida_ orientamento.pdf


3 Cosa fa il docente orientatore


Il docente orientatore è affiancato preferibilmente da altri colleghi che lo supportano nelle azioni all’interno della scuola e nei rapporti con l’esterno. Questo team di insegnanti ha condiviso, o condivide, esperienze di aggiornamento e formazione. L’aggiornamento può riguardare i seguenti ambiti: - i possibili percorsi di istruzione e formazione presenti sul territorio locale, nazionale e dei paesi limitrofi, anche di tipo accademico; - le certificazioni più richieste, in particolare rispetto alle competenze linguistiche (conoscenza dei livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) e informatiche (ECDLEuropean Computer Driving Licence ); - le richieste del mercato del lavoro, le professioni emergenti, l’evoluzione del quadro economico territoriale e nazionale.

L’aggiornamento può svolgersi nelle seguenti forme: - con la frequenza di corsi in presenza o in modalità e-learning espressamente dedicati, ad esempio quelli proposti dal Dipartimento Istruzione e Formazione italiana, seminari nazionali e internazionali, tavole rotonde, giornate a tema, convegni di settore organizzati da enti di ricerca, università, amministrazioni locali; - attraverso l’informazione costante sui diversi media e da fonti accreditate per quanto attinente all’orientamento, ad esempio con la lettura di dati statistici, pubblicazioni dedicate, ricerche e studi di caso, articoli, sondaggi.


All’interno della scuola il docente orientatore: - si raccorda con la Dirigenza per proposte, organizzazione, monitoraggio di iniziative di orientamento (visite esterne alla scuola, accoglienza di iniziative proposte da altri, partecipazione a fiere, incontri con esperti ecc.); - progetta insieme ai coordinatori dei dipartimenti / degli ambiti disciplinari e di classe attività trasversali in ottica orientante (attività didattiche finalizzate a fare acquisire le competenze necessarie a compilare un curriculum vitae e a sostenere un colloquio di lavoro, settimane di progetto, simulazioni, visite e viaggi d’istruzione ecc.);

- concorda con i rappresentanti dei genitori il loro coinvolgimento attivo in momenti dedicati (serate informative, giornata delle porte aperte ecc.) e le modalità di comunicazione delle informazioni; - promuove iniziative e diffonde materiali (cartacei e digitali) dedicati al tema dell’orientamento o ad esso inerenti (ad esempio siti web utili, eventi dimostrativi, fiere ecc.).


All’esterno della scuola il docente orientatore: - collabora con i docenti orientatori delle altre scuole per condividere buone pratiche e informazioni e per avviare progetti comuni, scambi di esperienze, iniziative ecc.; - si mantiene in contatto con i colleghi referenti degli altri gradi scolastici per permettere un costante scambio di informazioni sui profili scolastici degli studenti, anche attraverso strumenti quali il consiglio orientativo e la documentazione individualizzata del percorso formativo formale, non formale e informale dello studente (ad esempio portfolio delle competenze);

- si coordina con altri enti di formazione quali Formazione Professionale, università ecc.; - è l’interlocutore di riferimento per associazioni di categoria, Camera di commercio, cooperative, imprese, associazioni non-profit ecc. presenti sul territorio; - si raccorda con il Dipartimento Istruzione e Formazione italiana e con l’Ufficio Orientamento.

L’Ire – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano (http://www.hk-cciaa.bz.it/ it/servizi/ire-ricerca-economica) promuove iniziative di raccordo tra istruzione e mondo dell’economia per scuole di ogni ordine e grado.


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Il passaggio tra scuola secondaria di primo e di secondo grado


Per un’azione efficace di orientamento nel passaggio tra la scuola secondaria di primo e secondo grado sono necessari percorsi di raccordo tra gli istituti coinvolti. In particolare vanno organizzati incontri periodici fra docenti (non solo tra i referenti all’orientamento) con le seguenti finalità: - conoscenza delle competenze degli studenti in entrata attraverso una scheda informativa e/o il portfolio delle competenze individuali;

- confronto sui metodi di valutazione; - passaggio di informazioni più specifiche sugli studenti con bisogni educativi speciali (studenti diversamente abili, in difficoltà socio-familiare, ecc.); - “follow-up” degli studenti, almeno in una prima fase, per verificare l’esito delle strategie adottate.

L’incontro tra insegnanti impegnati nelle attività di orientamento e appartenenti a scuole di gradi diversi è anche uno degli obiettivi dei corsi di formazione per “docenti orientatori” che i Servizi Pedagogici del Dipartimento Istruzione e Formazione italiana hanno iniziato a organizzare a partire dall’anno scolastico 2015/16.


Alcuni possibili interventi nella scuola secondaria di primo grado finalizzati a favorire il passaggio al secondo grado sono: - indirizzare lo studente a un colloquio con il referente all’orientamento della scuola di secondo grado per ottenere una consulenza e sciogliere eventuali dubbi; - organizzare incontri informativi per studenti sulle scuole secondarie di secondo grado o sulle scuole professionali e sui profili lavorativi; - proporre agli studenti la frequenza di una mattina di lezioni presso la scuola secondaria di secondo grado o le scuole professionali di loro interesse; - organizzare dei colloqui di orientamento con lo studente ed eventualmente anche i suoi genitori per verificare se c’è coerenza tra la scelta che lo studente intende fare e le sue potenzialità/attitudini;

- evitare di trasmettere il messaggio, anche sottinteso e/o implicito, che esistano scuole di serie A e di serie B e quindi compromettere l’orientamento dello studente; - favorire la partecipazione ad attività di orientamento organizzate da diverse scuole secondarie di secondo grado (specialmente se si tratta di attività laboratoriali che mirano alla partecipazione attiva dello studente) e non imporne una sola; - invitare gli studenti a riflettere sulla possibilità che il percorso scolastico scelto possa essere completato attraverso la prosecuzione degli studi a livello universitario; - incaricare gli stessi studenti di raccogliere autonomamente le informazioni riguardanti la scuola che vorrebbero frequentare e/o il lavoro che vorrebbero svolgere; - sottolineare l’importanza di conoscere in modo approfondito le offerte formative delle scuole, ad esempio le materie caratterizzanti, per permettere una decisione adeguata ai propri interessi e alle proprie competenze.


In generale sarebbe opportuno che tra scuole di grado diverso venissero trasmessi i documenti che attestano le competenze che lo studente ha sviluppato a scuola e al di fuori di essa, ad esempio percorsi opzionali realizzati, attitudini evidenziate, attività extrascolastiche, esperienze che hanno contribuito alla formazione. Tali documenti possono essere raccolti ad esempio in un portfolio delle competenze, che può favorire la collaborazione – in termini di scambio di informazioni, di progettazione e verifica di attività educative e didattiche – tra docenti di scuole di grado diverso.

Il portfolio raccoglie la documentazione sulle competenze maturate dallo studente nel suo percorso scolastico e può essere realizzato anche in forma digitale, in modo da renderne più agevole l’aggiornamento e la consultazione.


5 Il riorientamento nelle scuole secondarie di secondo grado


Il processo di riorientamento nelle scuole secondarie di secondo grado si articola in tre momenti: il monitoraggio, il riorientamento vero e proprio e l’eventuale passaggio ad altro istituto. Anche in questo caso, come per l’orientamento nella scuola secondaria di primo grado, si tratta di azioni che non devono essere lasciate al solo docente referente ma vanno condivise in un team di insegnanti. Monitoraggio: è opportuno che ogni scuola secondaria di secondo grado si doti di dispositivi per individuare precocemente problemi formativi legati a una scelta inadeguata della scuola o dell’indirizzo scolastico. Per esempio: - analisi del consiglio orientativo della scuola secondaria di primo grado e dell’eventuale portfolio delle competenze dello studente; - raccordo con i docenti della scuola secondaria di primo grado di provenienza dello studente; - momenti dedicati alla riflessione sul proprio percorso scolastico, realizzati all’interno delle

singole lezioni anche attraverso schede di autovalutazione. - rielaborazione di possibili criticità di percorso attraverso momenti di confronto personale con lo studente (colloquio) con particolare attenzione ai disturbi di apprendimento, alle eventuali difficoltà linguistiche o a bisogni educativi speciali; - consulenza psicologica (sportello); - incontri allargati alla famiglia dello studente.


Riorientamento: con azioni di riorientamento si intendono tutte le azioni finalizzate a consentire allo studente di ridisegnare il proprio percorso scolastico in modo piĂš consono alle proprie attitudini e competenze e ai propri interessi. Si rendono opportune azioni di riorientamento in caso di:

Le azioni di riorientamento possono includere: - intervento di consulenza da parte degli esperti dell’Ufficio Orientamento scolastico e professionale; - colloquio con il docente referente dell’orientamento della propria scuola;

- evidenti segnali di insuccesso - organizzazione di uno stage orientativo presso altri istituti scolastico, secondo i docen(possibilitĂ di assistere alle leti non ascrivibili a inadeguato zioni di altri corsi come uditori); metodo di studio o a problemi familiari e/o personali; - colloquio con il/i docente/i referente/i di altri istituti; - dubbi sulla scelta scolastica manifestati dallo studente e/o - stesura di un consiglio oriendalla sua famiglia. tativo verso corsi di studio piĂš consoni alle caratteristiche dello studente.


Passaggio: una volta concordato con lo studente e la famiglia che sia più favorevole un riorientamento in altra scuola, è utile che l’istituto si doti di un protocollo che indichi con chiarezza le operazioni di passaggio al nuovo istituto. Tale protocollo può prevedere: - accordi tra scuole per favorire il passaggio e il recupero di nozioni di base nelle materie caratterizzanti la nuova scuola, anche al fine di eventuali esami di idoneità richiesti; - predisposizione di un profilo di presentazione dello studente per la nuova scuola (valutazioni e/o competenze distinte per disciplina, allo scopo di consentire alla scuola di destinazione di approntare percorsi di integrazione disciplinare); - supporto alla famiglia rispetto alle pratiche necessarie per la procedura di passaggio.


BIBLIOGRAFIA F. BATINI, Costruire futuro a scuola - Che cos’è, come e perché fare orientamento nel sistema di istruzione, Loescher – I Quaderni della Ricerca, Torino 2015, http:// www.laricerca.loescher.it/quaderno_24/ F. DELL’ORO, Cercasi scuola disperatamente, Feltrinelli, Milano 2012 S. DE PIERI, Psicologia dell’orientamento educativo e vocazionale. Fondamenti teorici e buone pratiche, Franco Angeli, Milano 2015 S. FERRARO (a cura di), Piano Nazionale Orientamento. Risorsa per l’innovazione e per il governo della complessità, Studi e documenti degli annali della pubblica Istruzione 134135/2011, Le Monnier, Firenze 2011 A. GRIMALDI (a cura di), Rapporto orientamento 2010. L’offerta e la domanda di orientamento in Italia, ISFOL, Roma 2011 D. GUGLIELMI-M.G. D’ANGELO (a cura di), Prospettive per l’orientamento: studi ed esperienze in onore di Maria Luisa Pombeni, Carocci, Roma 2011 M.R. MANCINELLI, I test di orientamento. Metodi e strumenti del CROSS (Centro di Ricerche sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale) per l’orientamennto scolastico professionale, Vita e Pensiero, Milano 2013 F. MAROSTICA (a cura di), Ripensare l’orientamento oggi. Atti del Seminario regionale. Progetto dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica Orientamento. Il futuro è oggi: orientare per non disperdere, Labanti e Nanni, Bologna 2011 ID., Lo sguardo di Venere. Orientamento formativo o didattica orientativa/orientante per la costruzione di competenze orientative di base, Provincia di Bologna e IRRE Emilia Romagna, Labanti e Nanni, Bologna 2011 ID., Tre risorse per l’orientamento, in «Rivista dell’istruzione» n.3/2014 (maggio/ giugno), Maggioli editore ID., Standard minimi per l’orientamento nel sistema scolastico, in «Rivista dell’istruzione» n.1-2/2015 (gennaio/aprile), Maggioli editore F. PETRUCCELLI-B. D’AMARIO-V. GIORDANO, La scelta formativa: attitudini, competenze e motivazioni. Interventi, percorsi e ricerche, FrancoAngeli, Milano 2011 R. VAN ESBROECK, L’orientamento a scuola. Una proposta operativa di life-design, Giunti, Firenze 2011


NORMATIVA E RIFERIMENTI ONLINE Legge 107 del 13 luglio 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg MIUR, Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, prot.n. 4232 del 19 febbraio 2014 http://www.istruzione.it/orientamento/linee_guida_ orientamento.pdf MIUR, Io Scelgo, io studio. Il portale dell’orientamento al secondo grado e al post diploma http://www.istruzione.it/orientamento/index_orientamento.html#sthash.PWFG6ttV.dpbs Provincia autonoma di Bolzano - Ripartizione Diritto allo studio, Orientamento scolastico, universitario e professionale http://www.provincia.bz.it/diritto-allo-studio/Orientamento-Scolastico-Professionale/Orientamento.asp Indire, La lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione in Europa - Strategie, politiche e misure, collana “I Quaderni di Eurydice” http://www.indire.it/lucabas/lkmw_img/eurydice/Q_Eurydice_31.pdf



Gruppo di lavoro prof. Francesco Catania prof.ssa Marisa Fasano isp. Andrea Felis prof.ssa Barbara Gramegna prof.ssa Roberta Maci prof.ssa Chiara Nocentini prof. Andrea Pezzuto prof. Marco Rizza Coordinatore isp. Andrea Felis Grafica Stefano Siniscalchi



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