Provincia autonoma

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I.R.

provincia

autonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

12/2012

5 anni di assegno di cura

Siglata intesa scuola-imprese

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Canone di locazione, si cambia

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL


colophon

sommario

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I.R.

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autonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

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2 Assegno di cura: bilancio positivo

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Siglata intesa scuola-imprese

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

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Canone di locazione, si cambia

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www.provincia.bz.it/usp

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

In copertina: A cinque anni dall’entrata in vigore della legge per la non autosufficienza si riscontrano esiti positivi: maggior permanenza a casa e riduzione delle liste d’attesa per le case di riposo. (Foto Tappeiner.it) Inserto: “La nostra casa“ A questo numero di “Provincia Autonoma” è allegato il nuovo numero della rivista “La nostra casa”. Editrice: Giunta provinciale Direttore responsabile: Silvana Amistadi Numero coordinato da: Silvana Amistadi Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 usp@provincia.bz.it Tel. 0471 412213 La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf Chiusura numero: 22 novembre 2012 © USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

Oltre 14.000 assistiti, dei quali 10.000 a domicilio, una spesa annuale di circa 190 milioni. Sono i numeri dopo 5 anni di applicazione.

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7 Canone di locazione, si cambia Quale contributo all’affitto dal 2013 sarà erogata dai Distretti sociali una prestazione unica che sostituirà quelle precedentemente erogate.

8 Importante intesa tra scuola e mondo del lavoro

26 Europa: Nuovi orizzonti per il traffico aereo nell’UE

Per avvicinare scuola e mondo del lavoro è stato siglato un protocollo d’intesa fra le scuole di lingua italiana e le principali organizzazioni imprenditoriali locali.

La Commissione Europea intende promuovere la competitività dell’aeronautica in Europa.

14 Si prepara il Festival delle Resistenze 2013 Prendono corpo i percorsi di avvicinamento al Festival in programma dal 25 aprile al 1° maggio 2013. Al centro della riflessione parole come “cittadinanza” e “diversità”.

28 Euregio: Gect, i piani per il 2013 I progetti si concentreranno sui settori socio-sanitario, della cooperazione, mobilità, tecnologie verdi e formazione per i giovani.

30 Ladinia – Contribuc provinziei per mantenì la Cultura ladina Priorità al’ativiteies cultureles

18 Parla con me …in italiano È la denominazione del nuovo segmento del progetto di volontariato linguistico e si rivolge alle persone con background migratorio.

21 Innovazione in biblioteca Grazie alle nuove teconologie le biblioteche pubbliche e scolastiche sono collegate in rete ed agli utenti vengono garantiti sempre più servizi.

35 Seduta congiunta Incontro tra presidenti e capigruppo dei tre Consigli provinciali di Bolzano, Trento e Tirolo.

36 Politica energetica Incaricato speciale per la SEL

33 Musei – Mysterix – Reperti enigmatici Al Museo Archeologico alla scoperta di reperti unici dalla preistoria romana.

39 Legge elettorale Discussione su voto per corrispondenza, spese elettorali, sfiducia costruttiva.

Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/ provincia autonoma | dicembre 2012

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appuntamenti

il presidente

Care lettrici, cari lettori,

Da dicembre 2012 Visite guidate al Mondo delle Miniere Ridanna Monteneve

p. 34

Aperture natalizie dei musei Orari di alcuni musei tra dicembre e gennaio p. 34 Dal 1° gennaio 2013 Prestazione unica per contributi al canone di locazione p. 7

Fino al 6 gennaio 2013 Museum Card natalizia p. 33 Dal 22 gennaio 2013 La mostra “mysteriX” al Museo Archeologico p. 33

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el preparare il bilancio di previsione del 2013 la Giunta provinciale si è data alcuni precisi obiettivi: contenere la spesa corrente, sostenere welfare e famiglie, promuovere istruzione, formazione e ricerca, incentivare selettivamente economia e innovazione. Lungo queste linee di intervento si arriva al risultato essenziale: ridurre la pressione fiscale per cittadini e imprese. Un altro dato significativo del prossimo bilancio è quello del suo impatto economico: la spesa corrente cala del 3,6% rispetto al 2012, la spesa di investimento aumenta del 6.8%. Questo per dire che l’orientamento verso un impiego ottimale delle risorse passa certamente attraverso un risparmio obbligato, ma anche attraverso la capacità di mantenere la qualità di servizi e prestazioni pur spendendo meno. Cito qualche esempio significativo: nel 2013 - attraverso riorganizzazione delle strutture e delle società esterne, informatizzazione, eliminazione di doppioni, gestione associata dei servizi - si potranno risparmiare 16 milioni di euro nella Pubblica amministrazione. Il sostegno alle famiglie e al settore sociale si concretizza non solo con l’esenzione dall’addizionale regionale IRPEF per redditi fino a 15mila euro e detrazione di 252 euro per ogni figlio a carico fino a 70mila euro, ma anche con 212 milioni stanziati per l’assistenza ai non autosufficienti.

Inoltre la Giunta intende introdurre due nuovi strumenti: la deduzione IRAP per le case di riposo e per le aziende che rilasciano voucher sociali ai propri dipendenti. Si tratta di buoni, in aggiunta a quelli statali, che il datore rilascia al lavoratore per usufruire di determinati servizi accreditati. Una misura per conciliare famiglia e lavoro e non alternativa ai congedi parentali. Particolare attenzione è stata rivolta alla promozione di istruzione, formazione e ricerca, un ambito cruciale per i giovani e il futuro: sono previsti in bilancio il 3,1% di stanziamenti in più per il diritto allo studio, l’importo ridotto al minimo della tassa universitaria, 8,5 milioni di euro in più per la ricerca. Nel ddl il rilancio dell’economia passa attraverso la conferma dei 36 milioni per innovazione e ricerca, dei 60 milioni per il fondo di rotazione, dei 5 milioni per il fondo rischi nell’export per favorire la liquidità delle imprese. Con il passaggio dai contributi a pioggia al fondo di rotazione vogliamo garantire risorse alle imprese che già investono e far diventare il fondo una leva per l’economia locale.

Luis Durnwalder

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Foto: Tappeiner.it

storia di copertina

Assegno di cura: bilancio positivo Oltre 14.000 assistiti, una spesa annuale di circa 190 milioni di Euro per un totale di circa 612 milioni di Euro investiti; aumento sensibile degli assistiti a domicilio, forte riduzione delle liste d’attesa per accedere alla case di riposo. Questo il bilancio assolutamente positivo riferito ai primi cinque anni dall’entrata in vigore della legge per l’assistenza alle persone non autosufficienti stilato dall’assessore provinciale Richard Theiner.

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Silvana Amistadi

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inque anni fa, il 7 novembre 2007, come ricorda l’assessore Theiner, dopo anni di discussioni, è entrata in vigore la legge provinciale per l’assistenza alle persone non autosufficienti, rappresentando uno degli interventi più importanti nelle politiche sociali degli ultimi anni in Alto Adige. L’assegno di cura è stato pagato per la prima volta nel luglio 2008 e nel gennaio 2009 per i richiedenti ospitati nelle case di riposo. Come sottolinea l’assessore provinciale Richard Theiner, si può dire che è stato raggiunto l’obiettivo primario della Giunta provinciale che era ed è tuttora quello di con-

sentire che le persone bisognose possano restare il più a lungo possibile a casa loro e di dare un aiuto concreto alle famiglie che si prendono cura dei propri familiari. Infatti, è cresciuto il numero di persone non autosufficienti che vengono assistite nel loro domicilio, anche fra i livelli assistenziali più alti, tanto che si registra un incremento della richiesta del servizio di assistenza domiciliare (nel 2011 ne hanno fatto richiesta in 4.900; nel 2006 le richieste erano 3.640). In tal modo si è alleggerita la pressione sulle case di riposo, tanto che si accorciano le liste di attesa per farvi ingresso e che le case di riposo sviluppano nuove forme di assi-

Livelli assistenziali: Livello assistenziale 1 Livello assistenziale 2 Livello assistenziale 3 Livello assistenziale 4

Fabbisogno riconosciuto di assistenza

Assegno di cura (Euro)

2-4 ore al giorno 4-6 ore al giorno 6-8 ore al giorno più di 8 ore al giorno

535 900 1.350 1.800


storia di copertina stenza, quali i ricoveri temporanei. Come tiene a sottolineare l’assessore, i principi fondamentali enunciati dalla legge si sono rivelati giusti e valgono pienamente.

Investiti circa 612 milioni di Euro La spesa annuale a carico della Provincia ammonta a circa 190 milioni di Euro (per il 2012 la stima si aggira sui 194 milioni di Euro). A partire dall’introduzione dell’assegno di cura, sono stati investiti più di 611,8 milioni di Euro nell’assistenza per i non autosufficienti. Come riferisce l’assessore Theiner le spese attuali per l’assistenza si attestano al di sotto delle previsioni riferite ai mezzi finanziari necessari fatte prima dell’introduzione dell’assegno di cura. Il modello altoatesino è stato studiato ed in parte preso ad esempio dalla Provincia di Trento (dove è entrato in vigore il 1° novembre 2012) e anche da altri Stati europei. Riassunto in cifre: 14.118 assistiti (al 7 ottobre 2012) di cui circa 10.000 assistiti a domicilio, 18 team di valutazione e 45.000 inquadramenti effettuati nel 2011. Se la legge ha avuto successo, come ha proseguito Theiner, il merito va in gran parte alle famiglie ed agli assistenti ed in particolare alle donne, visto che il lavoro è svolto per l’85 per cento da donne.

Oltre 14.000 beneficiari Come riferisce Eugenio Bizzotto, direttore dell’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE), attualmente sono beneficiari dell’assegno di cura il 2,8 per cento dei cittadini residenti in Alto

Assegno di cura i servizi e le prestazioni che Le persone non autosufficienti riguardano la legge per l‘assihanno per legge il diritto ad un stenza alle persone non autosufassegno di cura mensile (che non ficienti. è una pensione) che viene pagato • Su valutazioni e buoni di serdirettamente all‘assistito stesso, Persone nonpuò autosufficienti l’assegno di vizio: Servizio per la valutazioin modo che scegliere il tipoche percepiscono ne della non autosufficienza: di assistenza desidera; non cura (ottobre che 2012): 0471 418337 -332 copre, però, tutti i costi dell‘asBeneficiari di cui abitano di cui abitano in • Su ricorsi: Servizio per la valusistenza. Il diritto all‘assegno di in % Livello assistenziale (ottobre 2012) a casa una casa di riposo tazione della non autosufficiencura dipende solamente dal fabLivello assistenziale 1 6.063 42,9 % 5.198 865 za: 0471 418338 -334 bisogno di cura, indipendenteLivello assistenziale 2 4.355 30,8 % 3.147 1.208 • per l’erogazione dell’assegno mente dall‘età e dalla diagnosi e Livello 3 2.729 Sono 19,3 % 1.430 1.299 del di cura, l’amministrazione senzaassistenziale imposte accessorie. Livello assistenziale4 971 6,9 % 506 465 fondo per la non autosufficienprevisti quattro livelli assistenSomma 14.118 100,0 % 10.281 3.837 za, l’assegno di accompagnaziali: a seconda del fabbisogno mento e l’indennità di ospedaassistenziale riconosciuto, ogni lizzazione, i contributi per la mese viene pagato un importo coperatura previdenziale in che varia da 535 a 1.800 Euro. ambito della non autosufficienza: Ripartizione Famiglia e poli fondo per la non autosufficienza tiche sociali - Servizio per la – 0471 418322 -321 -315 -311 -312 valutazione della non autosuf• in merito alle case di riposo ficienza e di cura, l’assistenza domiPalazzo 12, via Canonico Miciliare, la partecipazione tarifchael Gamper 1, Bolzano faria in ambito anziani: tel. 0471 418337 e numero verde ufficio anziani e distretti sociali 848 800277 - fax 0471 41 82 19 – 0471 418250 e-mail politiche.sociali@provin• per la partecipazione tariffacia.bz.it ria nell’ambito del handicap • Pronto assistenza – numero e della psichiatria sociale, i verde 848 800277 servizi residenziali e semiresi fornisce consulenza in merito denziali, l’abbattimento di bara tutto ciò che riguarda la valuriere architettoniche: tazione, i livelli assistenziali, la ufficio invalidi civili e persone richiesta per l‘assegno di cura, con handicap – 0471 418270  l‘appello, i buoni di servizio,

Adige, pari a 14.118 persone. Di queste persone il 73 per cento (10.281 persone) vivono a casa loro, mentre 3.837 sono ospiti in una casa di riposo. La spesa mensile ammonta a 15 milioni di Euro. Parlando

dei livelli assistenziali, Bizzotto ha fatto presente come nel livello inferiore, il 1°, l’86 per cento degli assisiti vive a casa (5.198) e solo il 14 per cento (865) in casa di riposo; nel 2° livello sono il 72 per cento gli

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storia di copertina Persone non autosufficienti che percepiscono l’assegno di cura (ottobre 2012): Livello assistenziale

Beneficiari (ottobre 2012)

in %

Livello assistenziale 1 Livello assistenziale 2 Livello assistenziale 3 Livello assistenziale4 Somma

6.063 4.355 2.729 971 14.118

42,9 % 30,8 % 19,3 % 6,9 % 100,0 %

stretti sociali, sottolinea come sia fondamentale nella cura di fare sempre rete. La sfida futura sarà quella di istituire un centro di consulenza competente per poter

di cui abitano di cui abitano in a casa una casa di riposo 5.198 3.147 1.430 506 10.281

865 1.208 1.299 465 3.837

sempre meno membri. La copertura finanziaria a lungo termine dei costi assistenziali sarà una delle sfide più grandi per il futuro, come afferma l’ass. Theiner, ricordando,

Foto: Tappeiner.it

assistiti che riesce a restare ancora a casa (3.147 persone), mentre 1.208 persone sono assistite in casa di riposo; nel 3° e nel 4° livello, quelli di maggior necessità di cura si registrano percentuali uguali, ovvero del 52 per cento di assistiti che restano a casa (1.430 del 3° livello e 506 del 4°), mentre sono assistiti in casa di riposo il 48 per cento (1.299 del 3° livello e 465 del 4°). Proprio grazie all’assegno di cura erogato dalla Provincia, come fa presente Bizzotto, gli assistiti riescono a restare a lungo nella propria abitazione. La maggior parte degli assistiti che percepiscono l’assegno di cura sono ultraottantenni con una percentuale del 58 per cento (per un totale di 8.185), mentre quelli compresi nella fascia di età fra i 60 e gli 80 anni si attestano sul 24,4 per cento (per un totale di 3.451). Le persone di età fino ai 60 anni sono il 17,6 per cento (per un totale di 2.482).

Inquadramento: criteri unitari Heidi Wachtler, coordinatrice del Servizio per la valutazione della non autosufficienza, sottolinea che ogni anno i 18 team di valutazione effettuano oltre 2.000 verifiche sul posto. Finora sono state eseguite 45.497 valutazioni, di cui 28.972 di primo inquadramento. Parlando della qualità dell’inquadramento, ricorda che dal 2011 sono stati introdotti a livello provinciale criteri unitari e testati dal punto di vista scientifico. Quale punto dolente riferisce che delle 500 domande di assegno di cura presentate ogni mese per un totale di 6.000 all’anno, molte non presentano i requisiti minimi richiesti dalla legge (di queste il 40 per cento a Bolzano). Ciò comporta una mole di lavoro per il personale e spesso delusione nei cittadini richiedenti. Per tale ragione sarà mantenuto il servizio dedicato di informazione telefonica. I ricorsi si attestano al 5 per cento.

Centro di consulenza necessario Brigitte Waldner, direttrice d’ufficio reggente Ufficio Anziani e di-

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consigliare in modo adeguato le famiglie sui tipi di assistenza professionale a cui poter far ricorso. Altra sfida sarà quella di incrementare l’offerta di ricoveri temporanei nelle case di riposo per alleggerire i familiari nel gestire il carico dell’assistenza e prevedere posti per il ricovero di disabili anziani e di persone affette da demenza. L’aspettativa di vita sta aumentando, le malattie croniche anche, le famiglie saranno composte da

però, come il piano finanziario a lungo termine costituisca parte integrante della legge approvata cinque anni fa, e garantisca pertanto i mezzi finanziari per gli anni a venire, essendo una spesa obbligatoria della Provincia. Assicurare l’assistenza per i non autosufficienti però, come ribadisce l’ass. Theiner, non è solo una questione di soldi, ma anche un compito di tutta la società. In questo senso ringrazia tutte le persone coinvolte nell’attività di cura.


sanitĂ

Un Comitato per l’etica La Giunta provinciale ha istituito nel 2001 presso l’Assessorato alla sanità il Comitato etico provinciale. Di questo organo consultivo della Giunta fanno parte medici, giuristi, teologi, personale sanitario, esperti di etica, specialisti di economia sanitaria e di statistica.

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l principale compito del Comitato è fornire un sostegno al mondo politico e pubblico nel prendere decisioni e trovare adeguate risposte attraverso pareri, raccomandazioni e direttive. Inoltre con mirate iniziative di aggiornamento, manifestazioni informative e la presenza su Internet, il Comitato promuove la diffusione di una consapevolezza etica, per affinare lo spirito critico e la responsabilitĂ morale della nostra societĂ pluralistica. Per raggiungere questo obiettivo redige annualmente un programma delle sue attivitĂ che viene approvato con delibera della Giunta provinciale Nei suoi primi 10 anni ha dato rilevanza particolare agli aspetti etici di temi come ad esempio inizio vita, fine vita, la comunicazione in sanitĂ , l’allocazione delle risorse, la vulnerabilitĂ del paziente, salute e stile di vita, dipendenza, famiglia, societĂ : sfida etica.

Strumenti e temi Per raggiungere gli obiettivi sono stati organizzati convegni, un concorso aperto a tutto la popolazione con 125 partecipazioni (temi, sculture, pitture, poesie) e sono stati elaborati pareri su diversi temi. Il lavoro è documentato sulla homepage del Comitato etico provinciale all’indirizzo Internet: http://www. provincia.bz.it/sanita/comitati/ comitato-etico-provinciale.asp Il Comitato offre informazioni comprensibili sugli aspetti medici, le-

gali ed etici delle domande piĂš scottanti. Sono stati pubblicati articoli di esperti in bioetica sui temi: direttive anticipate di trattamento; il paziente vulnerabile; allocazione delle risorse in sanitĂ ; consulenza etica; diagnostica preimpianto; consenso informato; articoli sull’inizio della vita: La pillola del giorno dopo; embrioni crioconservati (congelati); La diagnosi genetica pre-impianto; L’interruzione volontaria di gravidanza: la problematicitĂ della scelta tra due diritti. L’organismo ha preso posizione su tematiche come l’utilizzo della pillola RU 486 (la c.d. “pillola abortiva), l’utilizzo di cellule embrionali in particolare rispetto alla diagnostica reimpianto, le linee guida della procreazione medicalmente assistita, la discussione sull’eutanasia, l’etica e fine della vita, sul disegno di legge del Parlamento italiano sulle Direttive anticipate di trattamento. Al bisogno il Comitato etico provinciale si esprime su questioni di particolare attualitĂ di natura etica in base ad eventi e sviluppi nuovi. Tra i temi al centro del lavoro del Comitato vi sono attualmente la problematica inerente l’immigrazione, la medicina palliativa, la comunicazione interdisciplinare e la donazione di organi.

Progetti particolari Tra i progetti particolari portati avanti dal Comitato etico vi sono le “Direttive anticipate di trattamento e la consulenza etica visto che sem-

I componenti del Comitato: Medici ospedalieri: Herbert Heidegger, Presidente, Oswald Mayr, Bernadetta Moser Georg Marckmann (UniversitĂ di Monaco), Vicepresidente, Martin Lintner, Clara Aster, Monika Trenkwalder, Deborah Mascalzoni, Hermann Atz, Giuliano Piccoliori, Mauro Almici, Carlo Casonato, Fabio Cembrani, Padre Peter Gruber.

pre piĂš persone sentono il bisogno di predisporre in anticipo come vogliono essere assistiti nel caso in cui non fossero piĂš in grado di esprimere la loro volontĂ . A tal fine è stato istituito un gruppo di lavoro che sta portando avanti il progetto “Pianificazione preventiva dei trattamenti sanitari e direttive anticipate di trattamentoâ€?, con lo scopo di rafforzare l’autonomia del paziente alla fine della vita. La Consulenza etica può offrire un aiuto alle persone (personale, pazienti, famigliari) nelle situazioni etiche conflittuali concrete (ad es. limitare un trattamento a un paziente terminale, interrompere una terapia, avviare un’alimentazione per sonda, rispettare le volontĂ di trattamento di un paziente o il rifiuto di sottoporsi a terapie, interruzioni di gravidanza tardive, trapianti di organi e cosĂŹ via). Nel corso della sua attivitĂ il Comitato ha pubblicato alcuni opuscoli di particolare interesse come, ad esempio: Morire con dignitĂ . Considerazioni etiche sulla fine della vita, Pianificazione preventiva dei trattamenti sanitari e direttive anticipate di trattamento, Allocazione delle risorse in sanitĂ sotto l’aspetto etico, Salute e stile di vita. Lavori ! ! ! ! " % del concorso. Per informazioni e domande la segreteria del Comitato etico provinciale è a disposizione della popolazione dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle ore e dalle ore 14.30 16.15. 9.00-12.00 $ ! & – Persona di contatto: Dr. Maria Vit toria Habicher, Ufficio formazione $ ! ! + $ " personale sanitario, via Gamper,1 Bolzano Tel. 0471-418145, Fax 04710, $ - 0 0./0 418159, maria.habicher@provincia. $ ' - ' bz.it. 

$ %

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dalla giunta provinciale

sanità

Rimborsi per le visite

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idurre i tempi di attesa nelle prenotazioni è una delle priorità della Giunta: per le prestazioni sanitarie differibili, quelle cioè non urgenti, il paziente non dovrà aspettare più di 60 giorni. Altrimenti scattano i criteri ap-

provati dalla Giunta sull’assistenza specialistica indiretta e proposti dall’assessore Richard Theiner: prevedono che l’Azienda sanitaria rimborsi 50 euro per ogni visita quando il cittadino si rivolge a un privato perchè non sono rispettati i tempi massimi di prenotazione fissati. Se nel rispettivo comprensorio sanitario i tempi di attesa sono superiori ai 60 giorni in tutte le strutture disponibili (ambulatorio specialistico dell’ospedale, distretto) e anche negli ambulatori specialistici di due comprensori sanitari confinanti, l’Azienda ricorre alle prestazioni sanitarie esterne e rimborsa i costi di trattamento del paziente. L’importo base è di 50 euro per fattura, per prestazioni specialistiche con accesso diretto (ginecologia, pediatria, psichiatria e trattamenti visivi optometrici) l’importo viene rimborsato solo una volta per specializzazione, anno di calendario e persona.

economia

Ricadute da film e fiction

S

ono stati 28 i progetti di film, documentari e fiction valutati dalla Film commission dopo la scadenza del terzo call a settembre. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Thomas Widmann, ne ha ammessi a finanziamento 14, per un importo complessivo di 1,4 milioni di euro: tra le altre una coproduzione ItaliaAustria-Svizzera, 4 coproduzioni nell’area germanofona e 2 internazionali.

costruzioni

Tre rifugi innovativi

N

el caso di demolizione e ricostruzione di un rifugio il legislatore prevede che il Comune del territorio interessato ottenga il nulla osta dalla Giunta provinciale prima di rilasciare la concessione edilizia. Dopo che la Commissione tutela del paesaggio e la Consulta alpinistica hanno espresso una valuta-

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zione favorevole riguardo al rifacimento dei rifugi Ponte di Ghiaccio (a Selva dei Molini), Vittorio Veneto al Sasso nero (San Giovanni Valle Aurina) e Pio Xl (Curon Venosta), la Giunta provinciale su proposta dell’assessore Florian Mussner ha fornito il relativo nulla osta. Alla funzione originaria di offrire protezione agli escursionisti e agli alpinisti alle quote elevate si aggiunge oggi, nella progettazione di un rifugio, l’esigenza di tutelare l’ambiente sia in fase di costruzione che nella gestione. Secondo gli esperti i progetti dei tre nuovi rifugi hanno combinato molto bene queste due funzioni, con soluzioni adeguate anche dal punto di vista energetico. Approvati i progetti, non è ancora fissato l’inizio dei lavori: i tempi saranno dettati in base alla disponibilità delle risorse finanziarie dell’ente pubblico.

Sono previste 84 giornate di lavoro in vari set in Alto Adige, con un ritorno in termini economici per il territorio di oltre 2 milioni di euro. Il finanziamento viene suddiviso tra le sceneggiature ambientate in Alto Adige e con location riconoscibili (730mila euro per 5 produzioni), i progetti per promuovere giovani talenti locali e la cinematografia altoatesina (608mila euro): There is only one you, I want to see the manager, Wie ich Dich liebe Rätselleben, La mia amica Greta (di Fabio Campus, con Ennio Fantastichini), Walking in the Dark, Roots & Wings, Spiral, Fräulein, Fluss ohne Ufer; infine un capitolo (80mila euro) è previsto per le documentazioni filmate con riferimenti all’Alto Adige, nel caso specifico Die Blutspur der Medici.


sociale

Canone di locazione, si cambia

Q

ualche dato in partenza: 31,8 sono stati i milioni di euro spesi nel 2011 dall’IPES per il sussidio casa, 11,1 milioni l’importo pagato invece dai Distretti sociali come contributo al canone di locazione. “Avendo le due prestazioni di fatto il medesimo obiettivo, la loro unificazione diventa una misura sensata. La prestazione unica sarà in futuro gestita dai Distretti sociali. In questo modo si evita anche che si debbano presentare domande presso due enti”, sottolinea l’assessore provinciale Richard Theiner, i cui uffici hanno elaborato il nuovo sistema in stretto raccordo con l’assessore all’edilizia agevolata Christian Tommasini. Con il nuovo sistema una domanda può essere presentata in ogni momento e i tempi di concessione sono più rapidi. Questa unificazione ha reso necessari nuovi criteri della prestazione, approvati a novembre dalla Giunta provinciale. Per rendere il passaggio graduale, per gli attuali beneficiari del sussidio casa è prevista una fase di transizione. “Chi è in possesso di un contratto registrato e beneficia attualmente del sussidio casa, continuerà a riceverlo dall’IPES alle medesime condizioni fino alla prima scadenza del contratto e in ogni caso per non più di quattro anni”, spiega l’assessore Theiner. Nuovi contratti verranno invece gestiti esclusivamente dai Distretti sociali. Per avere diritto al contributo al canone di locazione, il locatario

deve avere un regolare contratto a fini abitativi registrato. Gli importi massimi del canone di locazione ammessi a contributo sono fissati dalla Giunta provinciale e differenziati per dimensione del nucleo familiare e del comune. Come finora, non tutti i locatari avranno diritto ad un contributo ma solo coloro il cui nucleo familiare si colloca al di sotto di una determinata condizione economica. Sono inoltre previsti ulteriori criteri di esclusione: ad esempio per locatari i cui genitori sono proprietari di una seconda abitazione non locata o locata al di fuori della parentela più prossima o locatari che hanno beneficiato della prestazione ma non hanno pagato l’affitto. Per i cittadini non comunitari vi è il requisito dei cinque anni di residenza.

Valutazione con la DURP Il diritto al contributo alla locazione nonché la sua entità dipendono dalla condizione economica familiare valutata in base ai criteri della rilevazione unificata di reddito

e patrimonio (DURP), in modo da garantire una erogazione mirata del contributo. Più sono alti reddito e patrimonio, più è ridotta la percentuale del canone di locazione coperta, in modo da garantire un sostegno progressivo e senza salti. “In confronto alla situazione attuale ci potranno essere beneficiari che prendono di più, così come altri che prenderanno di meno, ad esempio quelli con redditi e patrimonio un po’ più alti. Nel complesso credo siano stato definite regole equilibrate e al passo coi tempi”, sottolinea Theiner, che ricorda come i nuovi criteri siano stati preliminarmente concordati con i sindacati. Dal contributo sono escluse persone e famiglie la cui situazione economica superi i previsti massimali di reddito in base al sistema DURP. Non sono invece stati modificati i limiti di reddito per il contributo alle spese accessorie. Informazioni dettagliate sui nuovi criteri per il contributo al canone di locazione saranno fornite dall’Amministrazione provinciale, dai Distretti sociali e dall’IPES.

Foto: Dipartimento edilizia abitativa

Dal 2013 i contributi provinciali al canone di locazione saranno strutturati in modo nuovo: le due prestazioni finora esistenti, il sussidio casa pagato dall’IPES e il contributo al canone di locazione erogato dei distretti sociali, saranno riuniti in unica prestazione.

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scuola

Importante intesa tra scuola e mondo del lavoro Firmato un fondamentale protocollo d’intesa tra le scuole di lingua italiana della provincia e le principali organizzazioni imprenditoriali del mondo del lavoro locale che impegna i partner coinvolti a collaborare alla promozione di iniziative condivise nelle istituzioni scolastiche. La cerimonia si è svolta nell’ambito del convegno “Skills for Jobs Schools at Work”. Franco Grigoletto

L’

evento “Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola,economia e lavoro insieme oltre la crisi” tenutosi recentemente nell’Auditorium dell’Accademia Europea di Bolzano è stato promosso dal

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Dipartimento alla cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana che ha istituito presso l’intendenza Scolastica Italiana il Servizio Innovazione e Buone Pratiche. Il nuovo servizio ha lo scopo prioritario di potenziare il legame fra istituzioni scolastiche ed enti economici al fine di creare sinergie che offrano agli studenti la possibilità di fare esperienze significative in termini sia di arricchimento delle competenze, sia di orientamento. Nel corso del convegno è stato firmato un importante protocollo d’intesa tra le scuole di lingua italiana e le principali organizzazioni imprenditoriali locali per promuovere iniziative condivise e finalizzate ad un più agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, si è dichiarato particolarmente soddisfatto della rispondenza ottenuta dalle associazioni di categoria del mondo economico ed ha definito la firma del protocollo d’intesa come un “momento fondamentale” nel processo di avvi-

cinamento e di integrazione tra il mondo della scuola ed il mondo del lavoro.

Strumenti nuovi Un aspetto importante, secondo l’assessore Tommasini, è rappresentato dalla necessaria riforma radicale del processo di orientamento scolastico e professionale per fornire ai giovani gli strumenti di una nuova competitività che consenta loro di esprimere appieno le loro capacità e professionalità. “La creazione di una piattaforma comune tra la scuola ed il mondo del lavoro è uno dei progetti strategici di questa legislatura per di assicurare alle giovani generazioni un inserimento proficuo nelle imprese, in grado di valorizzare le potenzialità del singolo a favore della società nel suo complesso. A questo scopo è fondamentale creare una sorta di ‘rete neuronale’ tra scuola ed impresa nell’ambito della quale la politica ha il compito di raccogliere e di sostenere gli input positivi provenien-


scuola ti da ambedue i settori. Solo grazie a questa rete di rapporti sarà possibile contribuire ad un’inversione di tendenza rispetto alla crisi e dare quindi nuovi stimoli per le sfide che ci attendono”. Anche la Sovrintendente Scolastica Nicoletta Minnei nel suo saluto iniziale ha ribadito ed approfondito questi concetti, dichiarandosi particolarmente soddisfatta di questa nuova intesa scuola e mondo del lavoro.

Un mondo che cresce

L’intervento dell’assessore Tommasini

Nel suo intervento il professor Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Università di Trento, ha analizzato il ruolo fondamentale della formazione dei giovani, sia di carattere umanistico che scientifico, per affrontare in maniera adeguata le sfide, sempre più importanti, che attendono la nostra società. Cipolletta ha voluto sfatare il luogo comune secondo il quale il futuro dei nostri giovani è particolarmente impegnativo affermando che “Il futuro è sempre stato incerto ed è questa la sua bellezza”. “Davanti a noi c’è un mondo in forte crescita, ad un tasso annuo del 4 – 5%, ed i nostri orizzonti devono spaziare al di là dell’ambito europeo nella consapevolezza che è in atto un riequilibrio complessivo a livello planetario tra Paesi sviluppati e Paesi emergenti che solo ora si affacciano alla crescita ed al benessere diffuso. È verso questi Paesi che dobbiamo orien-

tare il nostro approccio globale, approfittando con le nostre aziende di questa importante occasione di crescita e di sviluppo. La nostra è ormai un’economia matura definita di ‘sostituzione’ orientata sempre più verso le nuove tecnologie che ci consentono di migliorare costantemente i beni ed i servizi di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo, in sostanza, aprirci il più possibile alle altre culture per poter rispondere alla richiesta di prodotti che viene dai Paesi emergenti”. In questo ambito un ruolo fondamentale viene svolto dalla scuola che “deve educare all’imprenditorialità, stimolare al lavoro di gruppo ed abituare i giovani ad affrontare in prima persona i problemi reali”. È seguita la firma del protocollo d’intesa tra il Dipartimento edilizia abitativa, cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana, la Sovrintendenza scola-

stica italiana e le Associazioni di categoria. Alla proposta hanno aderito APA (Associazione Provinciale dell’Artigianato), Associazione Liberi Professionisti Altoatesini, Assoimprenditori Alto Adige, Banca di Trento e Bolzano, Camera di Commercio di Bolzano, Caritas, Cassa di Risparmio, Confcooperative, Confesercenti Alto Adige, Confprofessionisti Alto Adige - Südtirol, Federazione Cooperative Raiffeisen, Federazione Provinciale Coldiretti, Legacoopbund, PensPlan Centrum, SpA, TIS Innovation Park, Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, Unione Albergatori e Pubblici Esercenti, Unione Commercio, Turismo Servizi, CNA (Unione Provinciale degli Artigiani e delle Piccole Imprese),, USEB (Unione Settori Economici di Bolzano), SWR (Südtiroler Wirtschaftsring). L’intenzione è di allargare successivamente il protocollo d’intesa anche all’ambito del settore sociale. Alla tavola rotonda, momento conclusivo dei lavori, hanno preso parte, oltre all’assessore provinciale alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini ed al presidente dell’Università di trento, Innocenzo Cipolletta, Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio, Federico Giudiceandrea, Microtec Srl, Ivan Bozzi, presidente dell’USEB, Claudio Corrarati, presidente CNASHV e Lorenzo Pianini, presidente della Consulta degli studenti.

Da sinistra: l’assessore Christian Tommasini, Ivan Bossi dell’USEB, Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Università di Trento e Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio

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lavoro

Trend nel mercato del lavoro

Silvana Amistadi

G

li occupati dipendenti (in totale 194.584) nel periodo compreso fra l’ottobre 2011 ed il settembre 2012 registrano un incremento dello 0,1 per cento. Nel 2011 vi era stato un incremento dell’1,1 per cento. Il dato riferito ai disoccupati si avvicina al 4 per cento; nello stesso periodo si registra un aumento di circa il 10 per cento delle persone iscritte nelle liste di disoccupazione, segno che la crisi si fa sentire anche in Alto Adige nonostante gli sforzi che la Giunta provinciale ha messo in atto per garantire sicurezza di lavoro ed

Foto: USP/Arno Pertl

Il “Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano 2012” per la prima volta dopo dieci anni registra risultati non così positivi. Saldo positivo dei posti di lavoro nel Settore alberghiero e della ristorazione e trend al rialzo per quello Sanità ed assistenza sociale. Occupazione femminile al 67 per cento.

Da sinistra: Helmuth Sinn (dir. Rip. Lavoro), ass. Roberto Bizzo, Stefan Luther (dir Uff. osservatorio mercato lavoro) presentano i dati sull’occupazione un futuro lavorativo per i giovani. Come riferisce l’assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo, sui tre settori su cui si fa convergere gli sforzi due hanno un ritorno positivo, quello dei giovani e delle donne, mentre non vi sono ancora buoni risultati sulla categoria delle persone over 50 in cerca di lavoro (1.968 registrati nel 2012 a fronte di 989 del 2008), di cui non sempre è facile la loro riconversione. Risultano disoccupati 2.054 giovani sotto i 30 anni, ma il 52 per cento risulta disoccupato per meno di tre mesi.

Il settore dell’edilizia registra un meno 3,8 per cento, mentre quello dei trasporti un meno 2 per cento.

Segnali positivi Dati in crescita, invece, per il Settore albeghiero con un più 1,8 per cento. A tal riguardo il direttore dell’Ufficio osservazione del mercato del lavoro, Stefan Luther, sottolinea come vi sia un saldo positivo dei posti di lavoro nel Settore alberghiero e della ristorazione ed un incremento dei posti a tempo indeterminato (i posti a tempo indeterminato aumentano di 700 unità, mentre vi è un calo di quelli a tempo determinato di 600 unità). Trend positivo anche per il Settore Sanità ed assistenza sociale con un più 1,5 per cento. Un dato positivo, come sottolinea Bizzo, è quello riferito all’occupazione femminile che registra una crescita dell’1 per cento e si attesta su un 67 per cento, superando il parametro indicato dalla UE del 65 per cento.

Partecipazione al 76 per cento Da parte sua il direttore della Ripartizione lavoro della Provincia, Helmuth Sinn, ricorda come in

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lavoro

Tasso di disoccupazione per età – 1990-2011 10% tutti i giovani fino a 29 anni

9%

Tutte le classi di età (14+)

8%

30 anni o più

7%

7,0%

ri stranieri è sceso sotto quota 22 mila, mentre da metà giugno ad ottobre inoltrato tale ammontare è risultato superiore a 30 mila unità. Sull’altro fronte, nel corso del 2011 il numero di cittadini italiani iscritti nelle liste di persone in cerca di lavoro non ha mai raggiunto le 9 mila unità.

6%

Disoccupazione giovanile

5% 4%

3,3% 3%

2,4%

2% 1% 0% 1990

1991

1992

1993

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2000

2001

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2008

2009

2010

2011

Fonte: Indagine sulle forze di lavoro (ASTAT, ISTAT)

Alto Adige si registri un’elevata partecipazione al mercato del lavoro delle persone di età compresa fra i 20 ed i 64 anni con una quota del 76 per cento (già raggiunta la quota del 74 per cento indicata dalla UE come obiettivo per il 2020), con una percentuale dell’84 per cento fra gli uomini e del 67,8 per cento fra le donne. La percentuale dei lavoratori ex-

tracomunitari, escludendo il settore pubblico, si attesta sul 17 per cento. L’importanza dei lavoratori stranieri per l’economia locale, come fa presente Sinn, non è limitata ad un particolare periodo dell’anno (nello specifico, quello legato alla raccolta delle mele). A conferma di ciò, in nessun giorno del 2011 il numero di lavorato-

L’occupazione femminile registra una crescita dell’1 per cento e si attesta sul 67 per cento, superando il parametro indicato dalla UE del 65 per cento

Prendendo in esame la disoccupazione giovanile, Luther, sottolinea come essa non costituisca un problema grave sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano. I giovani disoccupati di età inferiore ai 30 anni sono al 7 per cento. Il processo di inserimento nel mercato del lavoro può essere analizzato osservando come le forme contrattuali dei 24-enni si stabilizzino dopo 3-4 anni di lavoro: confrontando la loro condizione occupazionale dopo 36 mesi, si nota la tendenza a mantenere la tipologia contrattuale o a sostituirla con un contratto a tempo indeterminato. Normalmente, così Luther, dopo 3 anni di permanenza nel mercato del lavoro, solo l’1-2% è iscritto nelle liste dei disoccupati e solo l’1-2% lavora come interinale, Co.co.pro. o “a chiamata”. Un particolare aspetto della condizione giovanile, che va oltre il semplice tasso di disoccupazione, come prosegue Luther, consiste nell’osservare quanti giovani non svolgono attività lavorative, scolastiche o formative, ovvero i cosiddetti “NEET”. In provincia di Bolzano nel 2010 i NEET erano il 10 per cento di tutti i giovani con meno di 30 anni ovvero 8.500 giovani dei quali circa 3.500 in cerca di lavoro. Si tratta di un valore poco preoccupante. Una percentuale di NEET così contenuta è dovuta anche al basso tasso di disoccupazione giovanile. Questo fa anche pensare che non siano molti i giovani che non cercano lavoro perché scoraggiati dalle scarse opportunità occupazionali. Senz’altro un numero non irrilevante di NEET, soprattutto tra le donne, è riconducibile a scelte lavorative fatte in concomitanza con la maternità.  provincia autonoma | dicembre 2012

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economia

Dieci imprese certificate Sono stati recentemente dagli assessori Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur, e dal presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, i certificati “audit famigliaelavoro” a dieci imprese altoatesine che si sono particolarmente distinte nella conciliazione tra famiglia e lavoro. Franco Grigoletto

l

e imprese altoatesine che hanno ricevuto i certificati “audit famigliaelavoro” sono: Sinfotel Coop. srl, Apparatebau Gronbach Srl , Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, OberAlp Spa , ProMinent Italiana Srl , Gruppo di imprese Leitner (Leitner Spa, Prinoth Spa, Leitwind Spa), Biokistl Südtirol Srl, Mein Beck Sas, Kunstdünger Srl , SiMedia Srl. Le imprese certificate hanno introdotto con l’aiuto di auditori professionisti l’audit famigliaelavoro, un sistema di gestione riconosciuto a livello europeo e finalizzato all’ottimizzazione di una politica aziendale attenta alle esigenze della famiglia. Le dieci imprese hanno realizzato misure rispondenti a questa finalità soddisfacendo così i requisiti richie-

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sti per ottenere il certificato “audit famigliaelavoro”. L’audit offre un prezioso sostegno professionale per sviluppare all’interno delle imprese la sensibilità verso la famiglia. Si tratta di uno strumento gestionale utile sia alle imprese che alle loro collaboratrici e collaboratori. Studi effettuati hanno dimostrato che nelle imprese certificate la motivazione dei collaboratori è più forte, che conseguentemente il rendimento e l’impegno sono più alti e che è possibile registrare meno assenze, meno stress ed una minore fluttuazione del personale. Già da un paio d’anni il sostegno per la conciliabilità tra famiglia e lavoro è un tema che sta molto a cuore alla Provincia, ha rilevato l’assessore Roberto Bizzo: “Questa conciliabilità è ancora più importante nella nostra economia di dimensioni piccole, perché il nostro sviluppo dipenderà fortemente dal fatto che le imprese in futuro potranno contare su collaboratori motivati”. Per l’assessora Sabina Kasslatter Mur “L’audit per la famiglia è uno strumento importante per sostenere la conciliabilità tra famiglia e lavoro. Abbiamo bisogno di un’economia favorevole alle famiglie, affinché più donne e uomini abbiano la possibilità di conciliare entrambi, nell’interesse dei bambini, delle famiglie, della società e delle imprese. L’orientamento alle famiglie giova, sia alle microimprese, che

alle grandi imprese, come dimostrato da diversi studi. Migliora inoltre in modo sostanziale la qualità della vita delle famiglie”. La Camera di Commercio ha istituito il servizio Impresa che concilia lavoro e famiglia, presso il quale imprese interessate ricevono consulenza gratuita per l’implemento di misure family-friendly. “Anche in Alto Adige sono sempre più numerose le imprese che riconoscono che le misure orientate alle famiglie incidono in modo positivo sulla loro attività. Si sviluppa una situazione win-win, della quale approfittano imprese, collaboratori e tutta la società. Le imprese oggi premiate con l’audit famigliaelavoro sono da buon esempio e dimostrano quali vantaggi porta una conciliabilità tra famiglia e lavoro riuscita sia all’impresa stessa che ai collaboratori”, si è dichiarato convinto il presidente della Camera di commercio Michl Ebner. Gli assessori e il presidente della Camera di Commercio hanno sottolineato l’importante ruolo svolto dalle aziende certificate ed il loro buon esempio per mostrare a tutta la realtà economica possibili soluzioni per una migliore conciliazione della famiglia e del lavoro, nonché per segnalare l’importanza del diffondere le politiche di conciliazione e lo sviluppo dell’occupazione femminile. L’”european work & family audit”, sul quale si basa l’audit appli-


società cato in Alto Adige, è un’iniziativa della Fondazione Hertie (Germania), che gode di riconoscimento internazionale. Sono complessivamente una trentina le imprese altoatesine che sinora hanno ricevuto il certificato, dopo il compimento del processo di

auditing. Per le aziende sensibili alla famiglia che hanno ottenuto il certificato “audit famigliaelavoro” è prevista una maggiorazione del cinque per cento sui contributi economici per investimenti materiali. Inoltre fino a 60% dei costi sostenuti dalle aziende per l’implementa-

zione dell’audit vengono agevolati. Informazioni su misure che conciliano lavoro e famiglia e sull’audit possono essere richieste presso il servizio “Impresa che concilia lavoro e famiglia” della Camera di Commercio di Bolzano, tel. 0471 945731.

Pubblicata la nuova Lettera ai genitori

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erché giocare e muoversi è così importante per i bambini, da cosa dipende un’alimentazione corretta, rimettere in ordine una stanza è un gioco da ragazzi e “giocare al dottore” a quest’età è del tutto normale: la nuova “Lettera ai genitori” contiene queste e tante altre informazioni utili per genitori e persone interessate. Curiosi e intelligenti: ecco come sono i bambini fra i tre e i cinque anni. In questo 6° numero della serie “Lettere ai genitori” i genitori apprenderanno come i bambini si sviluppano a quest’età e come essi potranno accompagnarli in questa fase senza “soccombere”. Oltre a numerosi testi redatti da

esperti, la Lettera contiene spunti per mamme e papà, proposte di gioco, un quiz in caso di emergenza, informazioni sugli argomenti “Animali in famiglia”, “Educazione ai mass media”, “Una prima educazione sessuale” e “Il mondo della scuola dell’infanzia” e tanto altro ancora. La Lettera è completata infine da alcuni fumetti divertenti e indirizzi utili. Inoltre la 6a Lettera ai genitori contiene uno speciale sull’argomento “Quando i genitori si separano” che spiega come mamme e papà possono gestire al meglio questo periodo critico affinché i figli ne soffrano il meno possibile. La nuova 6a Lettera ai genitori e

le ulteriori Lettere possono essere ordinate gratuitamente presso l’Ufficio Servizio giovani della Provincia, Via Andreas Hofer 18, Bolzano: tel: 0471 413376, e-mail: lettereaigenitori@provincia.bz.it.  FG

Finanziati 25 progetti di ricerca scientifica

L

a Ripartizione Diritto allo studio, Università e Ricerca scientifica della Provincia Autonoma di Bolzano ha selezionato i 25 vincitori del 2° bando di concorso per progetti di ricerca scientifica. La provincia ha messo a disposizione un totale di 4,5 milioni di Euro per questo bando. Ogni progetto può essere agevolato con un massimo di 300.000 Euro. “Già con i progetti di ricerca agevolati nel 1° bando la Provincia perseguiva l’obiettivo di incentivare le competenze nell’ambito della ricerca presenti in Alto Adige e puntava a rafforzare l’attrattività del sistema di ricerca locale” spiega l´assessora Sabina Kasslatter Mur. Con questo 2° bando, al quale hanno risposto 132 progetti di ricerca scientifica, è stato fatto un ulterio-

re passo in avanti per raggiungere gli obiettivi sopra menzionati. Al fine di garantire la massima qualità scientifica i 128 progetti ammessi sono stati sottoposti ad un processo di valutazione internazionale “peer-review” ed ogni progetto è stato valutato da almeno 2 esperti esterni. In seguito il Comitato Tecnico per la ricerca e l’innovazione della Provincia ha discusso i progetti ed ha quindi valutato la loro importanza per il territorio, definendo infine una graduatoria. Dei 114 progetti con una valutazione positiva, soltanto i primi 25 progetti, in base alla graduatoria stilata dal Comitato, saranno agevolati con i mezzi finanziari a disposizione . Tra i progetti di ricerca finanziati sono rappresenti sia le scienze naturali che temi culturali, storici,

medici, tecnici e sociali. Le agevolazioni vanno a favore dei seguenti enti di ricerca: Università di Innsbruck, Libera Università di Bolzano, Accademia Europea di Bolzano, Museo Archeologico dell’Alto Adige, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Istituto Fraunhofer e un ricercatore privato. I progetti saranno realizzati nei prossimi tre anni ed i risultati della ricerca saranno infine rilevati con l’aiuto di un apposito sistema di monitoraggio ed allo stesso tempo resi accessibili ad un pubblico più ampio. La graduatoria dei vincitori e dei progetti idonei è pubblicata sul sito http://www.provincia.bz.it/ diritto-allo-studio/default.asp sotto le News o nella rete civica della Provincia nel settore dei servizi.  FG provincia autonoma | dicembre 2012

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società

Si prepara il Festival delle Resistenze 2013 Prendono corpo i percorsi di avvicinamento e preparazione del Festival delle Resistenze in programma fra il 25 aprile ed il 1° maggio 2013 promosso dal Dipartimento Cultura Italiana della Provincia.

Salorno e Brunico hanno incontrato il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini e la scrittrice Anna Sarfatti, affondando il tema dell’educazione ai diritti e doveri della Costituzione.

Silvana Amistadi

P

er preparare la nuova edizione del Festival delle Resistenze 2013 sono stati pensati una serie di percorsi di avvicinamento. Il primo di essi si è tenuto presso l’Aula Magna del Liceo scientifico “E.Torricelli” a Bolzano agli inizi di novembre 2012. Centinaia di alunni delle scuole elementari e medie altoatesine di lingua italiana di Bolzano, Appiano,

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La Sarfatti, esperta in questo campo, sottolinea l’importanza che gli adulti imparino a dialogare sui temi e sui valori fondanti della società assieme ai bambini in un rapporto alla pari. Dal confronto si diventa sicuramente cittadini più attivi. Anna Sarfatti, insegnante in pensione, è autrice dei volumi “La Costituzione raccontata ai bambini” e “La Resistenza raccontata ai bambini”, uscito nei mesi scorsi, ma anche di “Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini”, scritto insieme al giudice Gherardo Colombo così come di “Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti”).

Cittadinanza, parola chiave I giovani di Liberamente porteranno in piazza le loro visioni per l’Europa 2020

I percorsi di avvicinamento al festival hanno l’obiettivo di coinvolgere il più alto numero di cittadini sui


società temi del Festival delle Resistenze. Il senso del Festival delle Resistenze 2013, come spiega l’assessore Tommasini, è ragionare attorno alle parole chiave dell’evento e a ogni parola collegare un percorso di avvicinamento. Il centro della riflessione è ovviamente legato alla parola “cittadi-

I valori della democrazia e della libertà, garantiti dalla Costituzione a cui si è giunti con il sacrificio di molti, il rispetto dei diritti e dei doveri, l’educazione alla legalità costituiscono il volano attorno al quale costruire il nostro futuro. Queste regole possono essere cambiate con la partecipazione attiva dei cittadini iniziando dal confronto su esse. Christian Tommasini, vicepresidente della Provincia nanza” e una grande rappresentanza delle scuole della provincia lavorerà attorno a questo tema in autonomia, ma in maniera coordinata per poi giungere al Festival con una serie di prodotti che ben indicano il percorso di avvicinamento dei giovani “maestri di Costituzione” ai diritti e ai doveri iscritti nella Costituzione della Repubblica italiana. Per portare avanti questo percorso il Dipartimento cultura italiana sta lavorando a stretto contatto con l’Intendenza scolastica italiana ed in particolare sul curriculum Cittadinanza e Costituzione che tutte le scuole della Provincia devono affrontare.

si propone di ragionare assieme con un percorso di avvicinamento al festival che riesca a coinvolgere anche loro e il loro apporto culturale. Con la piattaforma LiberaMente 2012 inoltre il Festival ospiterà il gruppo di ragazzi e ragazze che porteranno in piazza le loro visioni sull’Europa del 2020, perché una delle forme più nobili di resistenza contemporanea è proprio quella dei giovani e delle loro idee attorno al futuro e anche al presente dell’Unione Europea. Il percorso iniziato a novembre, porta i partecipanti a Bruxelles dal 6 al 9 dicembre e approderà poi al Festival con un insieme di posizioni e visioni che i partecipanti presenteranno e discuteranno con la cittadinanza.

Memoria Tra i percorsi del Festival vi è anche il tema della “Memoria” e delle celebrazioni del 25 aprile da parte dei giovani che riporteranno esperienze e impressioni dal viaggio Treno della memoria. I 150 ragazzi altoatesini che vi partecipano, una volta tornati dalla visita ai campi di sterminio nazisti di Cracovia prevista nel gennaio 2013, avranno la possibilità di rielaborare il viaggio e presentare le loro riflessioni all’interno del Festival.

Ragazzi ai campi di sterminio con il Treno della Memoria. Centrali nell’edizione di quest’anno del festival saranno le piccole storie che raccontano grandi esperienze legate ai valori e ai principi che si intende promuovere con il festival.

Diversità e pluralità L’altra parola sulla quale si sta lavorando è ‘diversità’. La diversità e la pluralità sono valori irrinunciabili (come ha affermato Ilvo Diamanti nel corso dell’inaugurazione della terza edizione del progetto per giovani ‘LiberaMente’). La vera innovazione sta proprio nella coesione sociale con i nuovi cittadini. Ecco perchè insieme ai rappresentanti delle comunità dei nuovi cittadini

L’incontro di Anna Sarfatti con gli alunni delle scuole elementari e medie altoatesine di lingua italiana nell’Aula Magna del Liceo scientifico “Torricelli” a Bolzano

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sanità

Chirurgia mini-invasiva in ginecologia in Alto Adige “Il potenziale della chirurgia mini-invasiva nella ginecologia” questo il tema al centro della conferenza tenuta recentemente dall’assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner assieme agli esperti del settore.

Franco Grigoletto

L

a chirurgia mini-invasiva fa forti progressi e apre nuove possibilità di cura per diverse patologie. Nella ginecologia moderna la maggior parte degli interventi è di tipo “mini invasivo”. “Siamo particolarmente soddisfatti di presentare ufficialmente il Centro per la chirurgia ginecologica mini invasiva complessa presso l’Ospedale di Bolzano diretto dal Dr. Martin Steinkasserer” ha esordito l’assessore Theiner rilevando che “Il Centro rappresenta un’eccellenza nell’ambito della sanità provinciale”. Il direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Oswald Mayr, ha quindi posto l’accento sul fatto che la chirurgia laparoscopica o mini invasiva nel campo della ginecologia comporta sensibili vantaggi per le pazienti come ad esempio: una procedura meno invasiva per le pazienti, incisioni piccole, minore trauma tissutale, risultati estetici migliori, minor impatto psicologico nelle pazienti sottoposte a intervento chirurgico, dolori postoperatori minori , convalescenza più rapida dopo l‘intervento e ripresa delle attività quotidiane in tempi più brevi. Il Dr. Martin Steinkasserer, che dirige il Centro per interventi complessi nell’endoscopia ginecologica presso l’Ospedale centrale di Bol-

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zano ha inoltre illustrato i vantaggi sotto il profilo socio-sanitario, come, ad esempio, i tempi di ricovero ospedaliero più brevi ed un minore uso di formaci. Un’altra struttura molto importante diretta dal Dr. Steinkasserer è il Centro di riferimento per la chirurgia laparoscopica in Alto Adige, una sorta di “Centro per l’allenamento” degli operatori sanitari nel campo della chirurgia laparoscopica nei vari settori della sanità, dall’ortopedia all’urologia. Il Centro, ad esempio, organizza corsi nel settore della chirurgia laparoscopica con il ricorso al Pelvic Trainer, collaborazione con tutte le strutture ospedaliere della Provincia, offre corsi di Teaching Surgery ed organizza convegni e corsi scientifici specialistici. I vantaggi di questo Centro illustrati dal Dr. Steinkasserer sono in sostanza rappresentati da una professionalità multidisciplinare, l’esecuzione

di interventi complessi per malattie benigne e maligne, l’addestramento del personale interno ed esterno , la razionalizzazione ed ottimizzazione dei costi e delle risorse, la riduzione di trasferimenti delle pazienti fuori provincia, la realizzazione degli standards internazionali di qualità, la stesura di pubblicazioni scientifiche e la collaborazione con organizzazioni delle pazienti (p.e. nel campo dell‘endriometrosi e dell‘oncologia) per migliorare il sistema di prevenzione e di sensibilizzazione/informazione. Nel mese di novembre queste tematiche sono state al centro di un Corso internazionale avanzato di chirurgia mini-invasiva ginecologica tenutosi presso l’Ospedale centrale di Bolzano nel corso del quale è stato discusso lo stato dell’arte a livello europeo e sono state dimostrate le tecniche in diretta dalla sala operatoria.


sanità

Positivi riscontri dalla medicina complementare È stato presentato dall’assessore provinciale alla famiglia, sanità e politiche sociali, Richard Theiner, lo studio condotto dall’istituto Charitè di Berlino sui risultati ottenuti sinora dal reparto di medicina complementare istituito dal 2010 presso l’ospedale di Merano. Franco Grigoletto

L

o studio “Medicina complementare 2010-2012 - Studio per la valutazione della condizione psico-fisica in donne trattate per tumore al seno” è stato realizzato dall’istituto “Charité” di Berlino su incarico della Giunta provinciale. I dati rilevati, sono stati presentati recentemente dall’assessore Richard Theiner nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte la professoressa Claudia Witt, direttrice dell’Istituto di medicina sociale, epidemiologia ed economia della sanità all’Università di medicina Charitè di Berlino, il primario di medicina complementare di Merano, Christian Thuile, il primario del Reparto di Ginecologia e Ostetricia - Ospedale di Merano, Herbert Heidegger “Prima della pubblicazione dei risultati dello studio nelle riviste scientifiche specializzate” ha rilevato la professoressa Witt dell’Istituto “Charité” di Berlino “non è possibile entrare nei dettagli dello studio che ha coinvolto 275 donne operate di tumore al seno, ma i risultati sono da considerarsi senz’altro positivi”. Presso il reparto di medicina complementare di Merano le metodologie di intervento hanno riguardato in primo luogo l’agopuntura e l’omeopatia, ma è stata utilizzata anche la fitoterapia unitamente ad

L’assessore Theiner nel corso della conferenza stampa altre metodiche. I principali parametri dello studio, ha sottolineato la professoressa Witt, hanno riguardato la qualità della vita delle pazienti, la sindrome da affaticamento ed il dolore. “Il risultato principale emerso dallo studio condotto su donne operate di tumore al seno e trattate presso il reparto di medicina complementare di Merano è rappresentato da un miglioramento della qualità della vita statisticamente significativo” ha affermato la dott.ssa Witt. Lo studio è stato condotto unitamente al Centro di senologia di Merano e Bressanone, il reparto di oncologia di Bolzano ed il day hospital di Merano. Nel corso della conferenza stampa il primario del reparto di medicina complementare di Merano, Christian Thuile ha quindi illustrato i dati relativi al progetto approvato nel gennaio del 2009 dalla Giunta provinciale. Nel reparto operano nove medici, tra i quali una dermatologa, un ortopedico, un’anestesista, sei infermieri e due osteopate. Da un anno il servizio opera a pieno regime ed in particolare da gennaio a giugno di quest’anno il reparto è stato utilizzato da 8.000 pazienti, il 60% dei quali donne.

Il 30% dei pazienti sono oncologici ed il 70% sono malati cronici. Il gruppo più consistente è rappresentato da donne intorno ai 40 anni. La metà dei pazienti proviene dal comprensorio sanitario di Merano, il 28% da quello di Bolzano, il 12% da Bressanone ed il 10% da Brunico. Nel corso del suo intervento l’assessore Theiner ha affermato “Una delle condizioni poste della delibera della Giunta provinciale del gennaio 2009 per la realizzazione del servizio di medicina complementare era che il progetto pilota doveva essere implementato scientificamente. A noi non bastava il successo in termini di affluenza dei pazienti, volevamo anche la garanzia in termini di affermazione scientifica, che un investimento così consistente con soldi pubblici avesse un ritorno concreto nella salute e nel benessere dei nostri pazienti. Ora questo studio ci fornisce una serie di dati molto importanti riguardo all’efficacia del servizio che ormai è parte integrante della sanità pubblica in Alto Adige, è unico nel suo genere a livello europeo ed ha già riscosso un notevole interesse da parte di altre regioni italiane come la Lombardia”.  provincia autonoma | dicembre 2012

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società

Pričaj sa mnom! Mów ze mną Vorbeşte-mi! Platica conmigo flisni me mua

PARLA CON ME... IN ITALIANO

“Parla con me ...in italiano” è il nuovo segmento del progetto di volontariato linguistico “Voluntariat per les llengües”, promosso dal Dipartimento cultura italiana della Provincia che ora si rivolge a persone con background migratorio.

Tommasini, il progetto “Voluntariat per les llengües”, esportato da Barcellona nella regione spagnola della Catalogna, è semplice concettualmente, ma di grande lungimiranza con un’importante ricaduta sociale. La versione “Parliamoci...in tedesco” ha riscosso un grande successo di pubblico. Ora il via alla versione “Parla con me...in italiano”. Vi possono partecipare in qualità di Vuoi migliorare il tuo italiano e sei maggiorenne? “Apprendente” stranieri con una coProva con il progetto PARLA CON ME... IN ITALIANO per stranieri Puoi parlare per 1 ora alla settimana, per noscenza 10 settimane, una persona italiana. intedicon base dell’italiano, Silvana Amistadi È gratuito!

E’

Informazioni: Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere - Via del Ronco, un programma di “volontariato Tel. 0471/411269/67 - www.infovol.it - infovol.it@provinz.bz.it linguistico” per stranieri (“Apprendenti”) che desiderano acquisire maggiore fluidità e sicurezza nella lingua italiana, conversando con persone (“Volontari”) che parlano bene questa lingua e sono disposte a trasmetterla in modo semplice e informale. È anche l’occasione per mettersi in gioco, fare nuove conoscenze e apprendere o donare la lingua in modo alternativo e divertente. Come sottolinea l’assessore provinciale alla cultura italiana Christian

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ressati a praticare questa lingua per utilizzarla meglio nelle attività quotidiane e di relazione con gli altri. Come “Volontario” possono aderire all’iniziativa, invece, persone di madrelingua o con una buona conoscenza dell’italiano, che desiderano dedicare qualche ora del proprio tempo libero per conversare insieme all’apprendente. Gli “Apprendenti” vengono messi in contatto con i “Volontari”, che mettono a disposizione 10 ore del proprio tempo, generalmente

2 - Bolzano

www.infovol.it


società 1 ora alla settimana. Non si tratta di “lezioni”, ma di incontri durante i quali si parla in italiano in modo spontaneo e naturale. Il Volontario e l’Apprendente decidono insieme il luogo, l’orario e gli argomenti di conversazione e vengono preparati e accompagnati in questo percorso da una persona esperta. La partecipazione è gratuita. Tutti i partecipanti devono essere maggiorenni. Per iscriversi basta compilare il modulo di adesione (Apprendente o Volontario) info Ufficio bilinguismo e lingue straniere, tel. 0471 411269/67, fax 0471 411279, http://www.infovol.it/ e parlaconme@provincia.bz.it

“Parliamoci…in tedesco”: A due anni dalla presentazione del progetto Volontariato per le lingue „Parliamoci…in tedesco“ promosso dal Dipartimento cultura italiana della Provincia, il bilancio può dirsi positivo. Queste le cifre: 650 le coppie linguistiche che si parlano in tedesco; 500 i Volontari, le persone di madrelingua tedesca che regalano la propria lingua con tanta generosità; 1000 gli Apprendenti, ossia i cittadini non di madrelingua tedesca che hanno dimostrato entusiasmo e interesse nel parlare questa lingua nel quotidiano; il 70% sono le donne impegnate come Volontarie; 18 gli anni dell‘Apprendente più giovane; 90 gli anni

della Volontaria più anziana. L‘obiettivo perseguiro era quello di promuovere e stimolare l‘uso della lingua tedesca da parte della popolazione italiana o di altra madrelingua, abbinandole in „coppia linguistica“ con persone di madrelingua tedesca e il successo è stato straordinario. Il „Voluntariat per les Llengües“, come sottolinea l‘assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, dimostra che le cittadine e i cittadini dell‘Alto Adige, hanno voglia di conoscersi, incontrarsi, parlarsi, e in questo modo la lingua diventa uno strumento per costruire buone relazioni sociali e di vera amicizia, oltre la mera finalità di conseguire il patentino di bilinguismo.

Aumentata la richiesta di bikemobil Card nel 2012

A

l termine della stagione di apertura dei noleggi di bicicletta della rete “Bici Alto Adige” l’Assessorato alla mobilità ha registrato un bilancio molto positivo della “bikemobil Card” con la quale viene facilitato l’utilizzo combinato di mezzi pubblici e bicicletta a noleggio. “L’andamento della stagione 2012 ha confermato che il cicloturismo si sposa in modo ottimale con l’utilizzo dei mezzi pubblici, e che questa combinazione è sempre più amata” rileva l’assessore alla mobilità Thomas Widmann. Con l’introduzione della bikemobil Card nel 2011 si sono create le premesse per permettere questo tipo di utilizzo combinato in tutto il

territorio provinciale. “La bikemobil Card assomma in sé tre servizi: l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici in Alto Adige, il noleggio di una bicicletta - e la sua restituzione in uno qualsiasi dei 23 punti di noleggio presenti in tutto il territorio provinciale, per la maggior parte proprio all’interno delle stazioni ferroviarie stesse” ricorda Widmann. Nel 2011, subito dopo la sua introduzione, sono state vendute 20.000 bikemobil Card; nel 2012 si è registrato un ulteriore aumento del 17,5%, con 23.500 biglietti venduti. Mentre la variante più gettonata è rimasto il biglietto giornaliero, anche la vendita di biglietti plurigiornalieri ga avuto iu sensibile aumento: la bikemobil Card 3 gior-

ni ha aumentato le vendite del 50%, mentre la richiesta è addirittura raddoppiata per quel che riguarda la versione settimanale. La Val Venosta e la zona di Merano anche quest’anno mantengono chiaramente il primato quanto a numero di biglietti venduti. “Dal 2010 abbiamo deciso di estendere l’offerta delle biciclette a noleggio nelle stazioni, che ha avuto un notevole successo in Val Venosta, a tutto il territorio provinciale. Ci siamo riusciti e nel frattempo i nostri noleggi partner sono presenti in Oltradige, Valle Isarco, Val di Vizze e nella Pusteria” ricorda Widmann. Scopo dell’iniziativa è quello di aumentare l’utilizzo dei mezzi pubblici nel tempo libero e per le attività di ricreazione. “I dati confermano che questi tipi d’offerta incontrano le esigenze degli utenti”, afferma Widmann, che attribuisce il successo dei diversi biglietti combinati anche all’impegno dei noleggiatori e delle associazioni turistiche nella promozione dell’offerta. Nell’aprile 2013 i punti noleggio “Bici Alto Adige” saranno di nuovo aperti. Da quel momento in poi anche la “bikemobil Card” sarà nuovamente disponibile.  FG provincia autonoma | dicembre 2012

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innovazione

Internet veloce per tutti pubbliche e alle abitazioni private Fibra ottica e internet è garantito dai cavi in fibra ottica. veloce sono garantite anche L’allacciamento agli edifici pubblisull’altipiano dello Sciliar ci viene realizzato dalla Provincia mentre spetta ai Comuni provvedere grazie all’attivazione di una all’accesso delle abitazioni private nuova centrale a Fiè e della sulla base di uno specifico mastercentrale Telecom a Castelrotto. plan elaborato dagli stessi Comuni. Nel punto di accesso PoP per l’interProssimamente saranno connessione di reti e servizi confluiattivate tre centrali a Bolzano ranno in futuro le reti in fibra ottica della Provincia, del Comune e dei e altrettante a Bressanone, gestori di telefonia. entro il 2013 connessi tutti i I prossimi passi Comuni altoatesini. Paolo Ferrari

L

’obiettivo della collaborazione siglata un anno fa tra la Giunta provinciale e Telecom Italia punta al superamento del digital divide in tutto l’Alto Adige, assicurando la copertura a banda larga sull’intero territorio e quindi l’accesso di cittadini, enti e imprese ad Internet veloce. Tra le nuove infrastrutture entrate in funzione figurano anche la centrale per la gestione della fibra ottica provinciale a Fiè allo Sciliar e la centrale ADSL Telecom di Castelrotto, dove è stata attivata la connessione ad internet veloce. Le due centrali, visitate a novembre dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, rientrano tra le 155 che in base all’accordo del dicembre 2011 tra Giunta provinciale e Telecom saranno attrezzate da Telecom con accesso ADSL a banda larga a seguito del potenziamento della rete in fibra ottica portato avanti dalla Provincia. Accanto alle due centrali, grazie alla posa dei cavi in fibra ottica tra Castelrotto e Fiè, è stata allacciata alla rete anche la centrale di Siusi. Dalla centrale di Fiè viene assicurata tanto la copertura di Internet veloce alle abitazioni quanto quella di Internet con banda larga agli edifici pubblici. In un raggio di 3,5 km attorno alla centrale è disponibile Internet veloce con ADSL attraverso la rete telefonica esistente. Dalla centrale e attraverso il punto di accesso PoP il collegamento alle strutture

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Secondo l’accordo tra Provincia e Telecom, l’ente pubblico mette a disposizione di Telecom, dietro pagamento di un corrispettivo, i cavi in fibra ottica nelle valli principali e laterali. Il gestore si impegna in cambio, con un investimento di circa 3,6 milioni di euro, a collegare i propri punti di accesso in Alto Adige alla rete in fibra ottica e ad adeguarli alle esigenze tecniche di una rete a banda larga. Obiettivi concordati sono l’allacciamento alla rete ADSL e una capacità di almeno 7 megabyte al secondo dal punto di accesso all’utente. Grande attenzione viene posta dalla Giunta provinciale sulla

connessione nei Comuni periferici, una priorità per garantire un futuro certo anche al tessuto socioeconomico lontano dalle aree urbane del fondovalle. Le centrali già adeguate alla nuova tecnologia che e garantiscono Internet veloce attraverso la linea telefonica sono localizzate a San Cassiano, Tirolo, Castelrotto, Falzes, Terlano (attraverso la centrale di Bolzano), Ponte Nova, Moso in Passiria (centro e Plan), Soprabolzano, Fontanefredde. Queste centrali saranno invece attivate prossimamente: Senales/ Maso Corto, Trodena, Gais/Villa Ottone, San Lorenzo/Mantana, Bressanone (3 centrali), San Candido/Versciaco, Rasun Anterselva/Lago di Anterselva, Bolzano (3 centrali), Fiè, Siusi. Anche l’adeguamento delle restanti centrali sarà completato nei prossimi mesi e del prossimo anno. Entro la fine del 2012 saranno posati dalla Provincia circa 650 km di tubi e 560 km di fibra ottica. Attualmente sono in fase di progettazione le ultime tratte, lunghezza complessiva 170 km, che saranno realizzate nel corso del 2013. Obiettivo finale: entro il prossimo anno ogni Comune dovrà essere connesso alla rete in fibra ottica della Provincia.

Il presidente Durnwalder con i tecnici provinciali durante il sopralluogo alla fibra ottica a Fié


cultura

Innovazione in biblioteca Lo sviluppo della tecnologia e l’applicazione delle sue componenti pratiche ai servizi bibliotecari hanno consentito il collegamento in rete delle biblioteche pubbliche e scolastiche, che fanno capo al Dipartimento Cultura italiana nonché l’informatizzazione della Biblioteca civica di Bolzano “Cesare Battisti”, con la sua rete cittadina di 6 sedi succursali, e della Biblioteca provinciale italiana “Claudia Augusta”. Patrizia Caleffi

Le biblioteche quali nuove ‘piazze del sapere’ - come fa presente l’assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini - contribuiscono alla crescita culturale

della collettività, favoriscono l’inclusione sociale dei ceti deboli, stimolano il pensiero attivo e migliorano la qualità della nostra vita in termini di benessere individuale. L’offerta continua di nuove opportunità per accedere all’informazione è uno dei punti di forza delle nostre biblioteche e proprio per questo motivo è importante conoscerle e frequentarle.”

Punto di accesso unico Tra le novità tecnologiche in ambito bibliotecario vi è l’introduzione e la messa a regime del progetto PRIMO, che intende offrire ai cittadini l’accesso integrato all’intero universo bibliografico dei cataloghi attivi in Aleph 500. PRIMO rappresenta il punto di accesso unico alle più diverse risorse informative, con l’obiettivo di migliorare e aumentare la fruizione dei contenuti e dei servizi bibliografici. Gli utenti possono accedere da qualsiasi PC o altro device, tablet o smartphone, connessi alla rete in-

ternet, ad un unico punto di ricerca per verificare, se l’informazione richiesta è disponibile nel catalogo centralizzato, dove si trova, se è in prestito oppure a scaffale. L’iscrizione alla biblioteca rappresenta una condizione indispensabile per poter porre delle prenotazioni sulla risorsa disponibile oppure per verificare i dati personali relativi al prestito e alle prenotazioni, per l’effettuazione di prenotazioni su libri in prestito, per il controllo della scadenza dei prestiti, la proroga del prestito prima della sua scadenza ed il salvataggio delle proprie ricerche su uno scaffale elettronico personale. L’iscrizione è gratuita e avviene tramite la “Tessera sanitaria”, ovvero la “Carta dei servizi”. Essa consente una registrazione univoca, che abilita il cittadino al prestito di libri/ media di tutte le biblioteche della rete. Il codice identificativo di riferimento, che permette l’attivazione del cittadino ai servizi bibliotecari, è quello fiscale. Tale procedura è parte integrante del progetto di inprovincia autonoma | dicembre 2012

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cultura formatizzazione ed è stata applicata già in fase di avvio dello stesso nel 2004. La flessibilità di PRIMO ha consentito una personalizzazione dell’interfaccia con affinamenti e modalità di ricerca per argomento, autore/ creatore, data di creazione, tipo di risorsa, lingua, biblioteca, e altre possibilità. L’impianto grafico e la struttura dell’indice è molto intuitiva e di facile utilizzo, anche per il cittadino con scarse conoscenze di base in ambito informatico. Per l’utente più esperto, invece, è possibile esplorare i dettagli del libro, dvd o altro materiale selezionato con l’attivazione di collegamenti

di varia natura, a seconda del termine evidenziato. PRIMO rappresenta un progetto importante per l’integrazione in rete del patrimonio di libri/media dei cataloghi BIS (sistema provinciale), BCB (sistema cittadino) e BPI (sistema biblioteca provinciale) per favorire e promuovere la conoscenza a tutto campo. Oltre al portale di PRIMO, viene offerta la possibilità di accedere alla biblioteca digitale Biblioweb. La biblioteca aperta 24 ore su 24. Si tratta di una piattaforma informatica, che consente agli utenti di accedere via internet 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per 365 giorno l’anno ad una grande collezioni di oggetti digitali: e-books, quotidiani italiani e stranieri, audiolibri, musica, materiali didattici, banche dati.

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Quotidiani online e eBook L’iniziativa viene promossa e realizzata dal Dipartimento Cultura italiana, in collaborazione con SIAG-Informatica Alto Adige e la Ripartizione Informatica della Provincia. Nella prima fase sperimentale del progetto sono state coinvolte le due maggiori biblioteche della provincia: la Biblioteca civica di Bolzano “Cesare Battisti”, come public library e la biblioteca provinciale italiana “Claudia Augusta”, quale realtà scientifica e di conservazione. http://biblioweb.medialibrary.it, l’utente può (da casa o in biblio-

teca): leggere le versioni edicola dei quotidiani o di altri periodici; ascoltare e scaricare audio musicali; consultare banche dati o enciclopedie; visionare video in streaming; ascoltare e scaricare audiolibri; leggere libri digitalizzati attraverso tipologie diverse di e-book reader. Per accedere al prestito digitale degli e-books basta essere iscritti alla Biblioteca civica di Bolzano “Cesare Battisti”, mentre la lettura dei quotidiani nazionali e stranieri richiede l’attivazione presso la Biblioteca provinciale italiana “Claudia Augusta”. Nel portale BIBLIOWEB è possibile inoltre scaricare quattro e-books della Provincia: “Il Nuovo Statuto di Autonomia” (vedi anche articolo nella pagina a fianco) e “ Musei e collezioni dell’Alto Adige”.

Con PRIMO e BIBLIOWEB il Dipartimento Cultura italiana intende promuovere il ruolo centrale delle biblioteche nel settore dell’innovazione e della tecnologia al servizio del cittadino. Per realizzare infine l’obiettivo comune, che prevede la costruzione della “Biblioteca dell’Alto Adige”, si intende promuovere sinergie con la Biblioteca provinciale tedesca “Tessmann” e la rete delle biblioteche del Dipartimento Cultura tedesca, ai fini di una fruizione integrata dei vari cataloghi bibliografici.

Altri servizi Oltre all’introduzione di questi nuovi servizi è stato potenziato anche il progetto SMSLibrary, attivato a partire dal 2009 nelle biblioteche maggiori della provincia. Gli operatori utilizzano l’invio di SMS per prenotazioni, solleciti e restituzioni nonché per promuovere le iniziative e le attività della biblioteca. L’acquisto centralizzato e il consumo di SMS è salito nell’arco di tre anni da 5.000 e 50.000 unità, così come il numero delle biblioteche aderenti, aumentato da 3 a 14, a testimonianza dell’elevato grado di soddisfazione da parte dei cittadini. Un altro aspetto tecnologico, che offre agli utenti nuove opportunità di consumo culturale, è rappresentato dalla tecnologia chiamata RFiD, che è stata implementata in alcuni dei maggiori servizi bibliotecari della provincia. La possibilità di effettuare prestiti e restituzioni di libri/media, tramite l’utilizzo di postazioni self check in forma autonoma, promuove e incentiva la libera circolazione dei beni all’interno della biblioteca, abbatte l’ultima barriera, costituita dal bancone del prestito, tra il cittadino e il bibliotecario, che diventa così un facilitatore, un consulente capace di intervenire in caso di necessità.  info http://www.provincia.bz.it/cultura/temi/ biblioteche.asp


cultura

Autonomia formato eBook

S

disponibile ora sia come ervizio Stampa della ebook per tutti gli ebook Giunta provinciale, reader sia in una versioAlto Adige Informatica ne speciale per Ipad che SIAG e Ripartizione Inforpresenta un video con un matica della Provincia, discorso introduttivo del prendendo spunto dalla presidente della Provindoppia ricorrenza riferita cia Luis Durnwalder, una all’Autonomia altoatesigalleria fotografica, dei na, con i 40 anni del Nuoquestionari a quiz intesi vo Statuto di Autonomia quale supporto. ed i 20 anni della QuieIl nuovo ebook può essere tanza liberatoria, hanno letto in tutti i reader che deciso di produrre in versupportano il formato sione eBook l’opuscolo “Il epub e sui reader della seNuovo Statuto di Autonorie Kindle. Tutte le divermia” edito dal Servizio E-book dello Statuto di autonomia come si presenta la se versioni sono gratuite Stampa. Si tratta di una pagina introduttiva del capitolo sull’Accordo di Parigi nella e possono essere scaricate fra le prime pubblicazioni versione per l’iPad all’indirizzo web http:// della Provincia prodotte www.provincia.bz.it/usp/ebopolici, studenti e a tutte le persone come eBook. ok-statuto-di-autonomia.asp . interessate per poter consultare Come sottolinea il presidente della Inoltre, è disponibile anche sul ovunque ed in ogni momento norProvincia Luis Durnwalder, si tratportale delle biblioteche http:// me e leggi riferite all’autonomia. ta di un prodotto innovativo utile a biblioweb.medialibrary.it  “Il Nuovo Statuto di Autonomia” è studiosi di diritto delle minoranze, SA

Bookstart: info in 14 lingue

L’

ultima novità del progetto Bookstart – I bebè amano i libri consiste in una descrizione multipla con cartolina in cinque lingue, italiano, tedesco, albanese, urdu e arabo, per ordinare i cofanetti di libri in lingua italiana o tedesca. Inoltre, l’opuscolo che informa sull’importanza della lettura e suggerimenti sulla lettura ad alta voce è stato predisposto in 14 lingue, tedesco, italiano, ladino, francese, albanese, inglese, spagnolo, rume-

no, polacco, arabo, urdu, slovacco, serbo e russo. Questo per agevolare l’accesso al progetto da parte di famiglie di migranti. Avviato nel 2007 dalla Ripartizione cultura tedesca, e quindi seguito anche dal Dipartimento cultura italiana, il progetto “BookstartI bebè amano i libri” nell’arco di cinque anni è riuscito a raggiungere 22.500 famiglie altoatesine. L’obiettivo del progetto è quella di stimolare il piacere alla lettura fin dalla più tenera età. Le famiglie ricevono un pacchetto di libretti e materiali al compimento del sesto mese di vita del loro bambino e possono ritirarne in biblioteca un altro un anno più tardi. Negli ultimi 6 anni in pratica oltre il 70 per cento delle famiglie che hanno avuto un bebé in provincia di Bolzano hanno ordinato i libri del progetto Bookstart. Esse hanno ricevuto il primo ed hanno ritirato il secondo cofanetto in biblioteca per un totale di 45.000 cofanetti consegnati. Sono 135 le

biblioteche in territorio altoatesino dove vengono distribuiti i secondi cofanetti. Accanto ai sette punti nascita in Alto Adige (gli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Silandro, S. Candido e la Casa di Cura S. Maria) raccomandano ai genitori di partecipare al progetto anche unna cinquantina di pediatri assieme a molti consultori materno-infantili, ginecologi, centri genitori-bambini, Comuni, associazioni ecc. Nell’ambito di un’indagine condotta qualche tempo fa è emerso che il 78 per cento dei genitori in Alto Adige sfoglia ogni giorno i libri insieme al proprio figlio, e che quasi la totalità dei bambini lo apprezzino molto e lo chiedano spontaneamente ai loro genitori.  SA info Per ricevere ulteriori informazioni e ordinare il materiale: www.provincia.bz.it/bookstart, tel. 0471 413386 e 0471 411244

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cultura

Opuscolo e film sull’autonomia Un opuscolo che presenta in modo semplice e sintetico come funziona l’autonomia, un film che documenta con immagini amatoriali d’epoca lo sviluppo dell’Alto Adige negli ultimi decenni: sono i due nuovi prodotti che la Giunta provinciale propone gratuitamente al pubblico nell’anno che ricorda i 40 anni del Secondo statuto.

linguistici, sul modello di finanziamento dell’Autonomia. “Perchè troppo spesso la storia della nostra terra e il funzionamento dell’autonomia sono conosciute in maniera molto superficiale e danno spazio ai soliti luoghi comuni”, ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder. La brochure è stata stampata in italiano, tedesco e inglese in una tiratura di 200mila copie (costo circa 40mila euro),

Dieses Filmmosaik verwebt aktuelle Aussagen mit historischen Amateuraufnahmen zu 40 Jahren Autonomiegeschichte und zeigt so, wie aus der Summe vieler Lebensgeschichten Südtirol wurde, was es ist.

Paolo Ferrari

Questo film è un mosaico che intreccia le impressioni attuali con immagini amatoriali della vita quotidiana in 40 anni di autonomia: attraverso la somma di molte storie personali l’Alto Adige è diventato ciò che è oggi.

U

EIN FILM VON UN FILM DI N FILM DE

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stimmen voci ujes

n viaggio semplice e sintetico nell’autonomia, dalle competenze della Provincia alla convivenza dei gruppi linguistici, dal modello di finanziamento ai dati principaFederico Campana Alessandro Bandinelli li: per avvicinare l’autonomia a chi Dienststelle für Kommunikation der Südtiroler Landesregierung Servizio comunicazione della giunta provinciale di Bolzano Servisc de comunicazion dla Jonta provinziela de Bulsanin particolare agli non la conosce, da Palmer Film ospiti ma anche ai cittadini più Courage Film giovani, la Giunta provinciale ha Landesamt für AV-Medien Ufficio provinciale audiovisivi (14.5) Ufize provinziel Media audiovisuei deciso di offrire anche un opuscoFederico Campana Schöpf lo, Cornelia fresco di stampa e distribuito Federico Campana gratuitamente in italiano, tedesco Das rohmaterial zu diesem Film stammt aus dem Projekt »Bewegtes Leben« Il materiale grezzo di questo film è tratto dal progetto «Vita in movimento» e inglese. Il titolo dell’opuscolo, in I pec de film storich ie pert dl proiet «Vita n muvimënt» distribuzione in queste settimane, 31 min. è “Piacere, Alto Adige”, un invito Deutsch – Italiano PAL 4:3 – region code free – Katalog Nr. 01/2012 a – scoprire da Palmer Film Courage Film © 2012 come funziona l’autonoCopia omaggio – vietata la vendita mia e come si presenta la realtà locale. La brochure, curata dal Servizio comunicazione su incarico della Giunta provinciale nell’anno in cui si taglia il traguardo dei 40 anni del Secondo statuto, è pensata in particolare per chi vuole imparare a capire meglio l’Alto Adige di oggi. Primi destinatari della pubblicazione gratuita sono infatti i turisti che ogni anno visitano montagne, città e vallate, ma anche i cittadini più giovani. La brochure offre in 32 pagine, corredate da grafici e brevi testi, le informazioni base: i dati su territorio e popolazione, le tappe storiche dal XX secolo, una sintesi sugli accordi stipulati a livello nazionale e internazionale, sull’amministrazione delle competenze, sulla rappresentatività dei gruppi Chësc mosaich de film cun tëutes de posizion atueles y pec storics de films amatoriei sun 40 ani de Autonomia, mostra su co che la ie, nsci sciche l Südtirol ie na soma de truepa stories de vita.

stimmen voci ujes Ein Land wächst an der Autonomie Una terra cresce in Autonomia N raion crësc tl’Autonomia

IN zUSAMMENArBEIt MIt IN COLLABOrAzIONE CON N CUNLAUrAzION CUN

SChNItt MONtAggIO tAI

MUSIK MUSIChE MUJIgA

DAUEr DUrAtA DUrEDA

UNtErtItEL SOttOtItOLI SOttItULI

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AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

primi interlocutori sono le organizzazioni turistiche, gli esercizi ricettivi, i musei, le strutture provinciali.

Film in super8 La secondo proposta della Provincia sul fronte della comunicazione in occasione dei 40 anni della nuova autonomia è un film di 30 minuti preparato negli ultimi mesi. Non è la ”grande storia“, ma sono tante piccole storie di persone diverse che rappresentano il successo dell’autonomia: per questo il film ”stimmen voci ujes”, che mostra lo sviluppo dell’Alto Adige negli ultimi decenni,

mette al centro non i rappresentanti politici ma i cittadini dei tre gruppi linguistici. Sulla base di materiale video d’epoca – 1500 bobine Super8 raccolti dall’Ufficio provinciale audiovisivi nel quadro del progetto “Vita in movimento” – è stato realizzato un film che attraverso un mosaico di immagini racconta soprattutto ai giovani i più importanti aspetti della vita quotidiana e le trasformazioni nel corso dello sviluppo dell’autonomia. Il film è una selezione tra le 450 ore di immagini amatoriali girate negli ultimi decenni da 518 appassionati della cinepresa, che sono state intrecciate con le testimonianze in voce di oggi.  info Opuscolo e film in DVD sono a disposizione gratuitamente a chi ne fa richiesta all’indirizzo usp@provincia.bz.it o al Servizio comunicazione della provincia, Palazzo Widmann, piazza Magnago 1, Bolzano.


in breve amministrazione

Scaricabili le mappe catastali

I

cittadini possono scaricare le mappe catastali dei vari comuni e comprensori catastali altoatesini via Internet dal sito http://www.openkat. it/ . I file sono compatibili con tutti i software Cad e i più importanti programmi di grafica. Finora tali dati erano accessibili solo a ordini professionali, uffici pubblici e si-

mili. Le mappe catastali vengono aggiornate due volte all’anno, nei mesi di maggio e novembre. Il servizio gratuito va ad integrare quelli già offerti dalla Ripartizione Catasto e Libro fondiario, apprezzati già da 10.000 utenti per complessive 1,5 milioni di visioni annue.

edilizia abitativa

Chiusura natalizia per uffici periferici

L

e sedi distaccate delle Ripartizione edilizia abitativa di Silandro, Merano, Bressanone e Brunico rimarrano chiuse dal 17 dicembre 2012 all’11 gennaio 2013. Gli sportelli dell’Ufficio di Bolzano, in via Canonico Michael Gam-

per 1, sono aperti tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00, ed il giovedì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30. Per informazioni i cittadini possono rivolgersi ai numeri di tel. 0471 418740 oppure 0471 418741.

ambiente

Sistemato il Sentiero dei tronchi dello Sciliar

S storia

Nuovi documenti sulla storia regionale

A

seguito di un’apposita risistemazione dei fondi l’Archivio provinciale di Bolzano ha ricevuto dalla sua istituzione “sorella”, il Tiroler

Landesarchiv, numerosa documentazione archivistica che va dal XIV al XIX secolo. Si tratta di fondi rimasti ad Innsbruck nel 1919, dopo la fine della prima Guerra mondiale, e altri fondi e documenti singoli giunti nel capoluogo tirolese a seguito delle opzioni. La documentazione per lungo tempo è stata consultabile solo su microfilm, o magari visibile con grande difficoltà o addirittura inaccessibile al pubblico. In tal modo è disponibile un’ulteriore serie di fonti scritte utili per la ricerca storica riferita alla storia regionale.

ono stati ultimati gli interventi lungo il Sentiero dei tronchi nel comune di Castelrotto; hanno comportato un costo complessivo di circa 500.000 assunto dall’Ufficio parchi naturali della Provincia. Gli interventi di sistemazione eseguiti dagli addetti della Ripartizione opere idrauliche hanno interessato la ristrutturazione di cinque ponti; le strutture portanti sono ora in acciaio, invece che di legno, e sono ancorate nella roccia. Le passerelle sono in legno di larice, fornito dal Comune di Fié. Il sentiero, inoltre, è stato consolidato con muretti in pietra sul lato verso il torrente. Il sentiero costituisce un bene culturale di grande importanza anche per il turismo. La piazzola usata dall’elicottero per il trasporto dei materiali da costruzione in futuro potrà essere utilizzata per gli interventi di elisoccorso.  provincia autonoma | dicembre 2012

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europa

Nuovi orizzonti per il traffico aereo nell‘UE

Lo spazio aereo comune europeo non ha prodotto risultati di rilievo, nemmeno dopo dieci anni. La Commissione Europea ha presentato ora un ampio pacchetto di proposte con le quali promuovere la competitività dell’aeronautica in Europa. Arno Schuster

L’

aeronautica fornisce in Europa un contributo essenziale alla crescita economica, all’occupazione, al turismo, ai contatti tra le persone e alla coesione regionale e sociale. Dà lavoro ad oltre 5 milioni di persone e contribuisce per una percentuale del 2,4% al prodotto interno lordo dell‘UE. Le società aeree europee sono particolarmente colpite dalla recessione. L’estensione, in vigore dal primo gennaio di quest’anno, del commercio europeo delle emissioni al traffico aereo non ha comportato solo contrazioni dei profitti per le società aeree,

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bensì conseguenze negative per l’intero settore. La posizione competitiva dell’industria aeronautica europea è inoltre fortemente minacciata, poiché i mercati in maggiore crescita si trovano ormai fuori dall‘Europa. In Europa è ormai un fatto scontato poter viaggiare senza controlli alle frontiere da un paese all‘altro. Nel traffico aereo questa libertà non è stata ancora realizzata, poiché ogni Stato membro europeo dispone di un proprio spazio aereo nazionale. In questo spazio ogni Stato vigila e controlla secondo proprie regole e con un proprio servizio di sicurezza aerea i movimenti degli aeromobili.

27 sistemi di sicurezza di volo Lo spazio aereo dell’UE è tuttora composto da 27 sistemi diversi di sicurezza di volo che erogano i propri servizi in circa 60 centri di traffico aereo, considerando che lo spazio aereo è suddiviso in oltre 650 settori, i cui confini devono spesso adeguarsi alle frontiere nazionali, cosa che ne compromette la funzionalità. Nel momento in cui accede

ad un altro settore il pilota deve modificare la frequenza radio e prendere contatto con il successivo controllore di volo. Ha bisogno del via libera da parte di tutte le autorità interessate, che prescrivono all’aereo la rotta e l‘altitudine. In relazione alle procedure di attraversamento di una zona e alle condizioni atmosferiche la direzione di volo e l’altitudine cambiano costantemente. Il passaggio da un settore all’altro funziona solo sulla base di accordi dettagliati tra i centri per il trasporto aereo. Ci sono inoltre in Europa molte zone militari non accessibili in permanenza o parzialmente per il traffico civile. Un aereo in volo da Amburgo a Madrid deve percorrere un lunghissimo tragitto allo scopo di schivare le ampie zone militari in Francia e in Germania. A causa del frazionamento dello spazio aereo in Europa ogni volo si prolunga in media di 42 km rispetto allo stretto necessario, fatto che ne allunga la durata, aumentando il consumo di carburante e l’emissione di anidride carbonica. Poiché le società aeree devono attraversare vari sistemi per la sicurezza aerea per giungere a de-


europa stinazione si verificano congestionamenti durante in volo che rappresentano anche un rischio per la sicurezza. Le inefficienze determinate dalla frammentazione delle spazio aereo producono costi per un ammontare di circa 5 miliardi di euro l‘anno che vengono addossati alle imprese e ai passeggeri. Al confronto negli Stati Uniti in uno spazio aereo delle stesse dimensioni, in cui però il traffico è più elevato, i costi ammontano alla metà.

Superare la frammentazione Lo spazio aereo comune europeo è un concetto chiave per esprimere gli sforzi intrapresi dalla metà degli anni ‘90 per ottimizzare il traffico aereo a livello europeo. L’obiettivo perseguito è quello di superare, possibilmente entro la fine del 2012, la frammentazione dello spazio aereo in aree di sovranità nazionale, creando invece un numero limitato di blocchi funzionali di spazio aereo (Functional Block of Airspace – FAB), grazie ai quali rendere il traffico aereo più efficace, sicuro, ecocompatibile e conveniente. All’interno di un FAB le competenze nazionali per la gestione dello spazio aereo di più Stati dovranno essere accorpate in un’unica struttura organizzativa. I passi in questa direzione dovranno però essere compiuti dagli Stati riuniti in un FAB. Ed è questo il vero problema: molti Stati membri non sono disposti a cedere il controllo sul loro spazio aereo, ad aprire settori unicamente destinati a scopi militari, oppure ad eliminare centri nazionali di controllo. Le trattative per la realizzazione di

uno spazio aereo comune europeo vanno quindi avanti solo a rilento nel competente Consiglio dei trasporti dell‘UE. A causa delle inadempienze dei Governi nazionali, nessuno dei previsti nove blocchi funzionali dello spazio aereo potrà entrare in funzione puntualmente a dicembre del 2012. Finora solo l‘Irlanda, la Danimarca, la Svezia e la Gran Bretagna hanno ridisciplinato lo spazio aereo. Malta, l‘Italia, la Grecia e Cipro hanno finora unicamente sottoscritto un accordo per costituire un proprio FAB. La Commissione ha annunciato che presenterà ricorso contro gli Stati inadempienti. In primavera del 2013 presenterà anche proposte per il rafforzamento dell’esistente quadro giuridico per lo spazio aereo comune europeo, allo scopo di accelerare le riforme in atto. Per la migliore difesa degli interessi europei sul mercato internazionale del traffico aereo è stato recentemente predisposto un pacchetto di misure sulla politica estera del trasporto aereo. In esso la Commissione propone di procedere nei seguenti tre settori.

Nuovi accordi Dovranno essere stipulati nuovi accordi sul traffico aereo con i Paesi vicini e con i principali partner emergenti del trasporto aereo, come la Cina, la Russia, i Paesi del Golfo, il Giappone e l‘India. L’utilità economica generale di tutti gli accordi è stimata in ragione di 12 miliardi di euro l‘anno.

Libera concorrenza Deve essere sviluppato uno stru-

mento nuovo e più efficace per la protezione degli interessi europei da prassi sleali, allo scopo di garantire parità di condizioni e una libera concorrenza. Il vigente regolamento UE 868/2004 si è rivelato in proposito poco funzionale. È stato elaborato dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, quando si temeva che le società aeree dell’UE potessero risultare esposte nel trasporto transatlantico ad un dumping dei prezzi. Lo strumento si rifaceva alle procedure antidumping nel traffico merci. Nella pratica si è rivelato però impossibile dimostrare un comportamento sleale nella formazione dei prezzi nel traffico aereo internazionale, tra l’altro anche perché i complicati sistemi di definizione del prezzo, che le compagnie aeree praticano a “servizi analoghi di trasporto aereo“, sono difficilmente confrontabili.

Più investimenti Le attuali limitazioni determinate dalla proprietà e dal controllo dovranno essere eliminate. La maggioranza dei paesi dispone ancora di una normativa che attribuisce la proprietà maggioritaria e poteri di controllo ai cittadini di uno Stato, fatto che preclude alle imprese l’accesso ad una vasta gamma di investitori e che ha prodotto un’organizzazione artificiale del settore del trasporto aereo, inesistente in altri settori. Dopo consultazioni degli Stati membri all’interno del Consiglio Trasporti, la Commissione si propone di portare avanti queste proposte, presentando, tra l’altro, all’inizio del 2013 una lista di priorità per i mandati negoziali dell‘UE.  info Informazioni esaurienti e dirette sugli attuali sviluppi dello spazio aereo comune europeo e sulla politica estera nel trasporto aereo sono riportate dalla homepage della Direzione generale mobilità e trasporti della Commissione Europea all‘indirizzo http://ec.europa.eu/transport/modes/air/ single_european_sky/.

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euregio

GECT, i piani per il 2013 Progetti nel settore socio-sanitario, iniziative a favore di cooperazione, mobilità e il primo Euregio-Summercamp, destinato a studenti delle scuole medie per incentivare l’apprendimento delle lingue italiana e tedesca: sono alcune delle priorità 2013 del GECT “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”, il Gruppo di cooperazione transfrontaliera.

G

uidata dal presidente di turno Luis Durnwalder, a novembre la riunione dell’assemblea generale del GECT a Bolzano ha approvato la relazione sull’attività 2012 e lo schema di bilancio economico preventivo 2013, con un budget annuale che ammonta a circa 470mila euro, alimentato per un terzo da ciascuna Provincia, dai finanziamenti europei per progetti approvati e dai contributi della Regione. “Il GECT ha compiuto un anno, le iniziative proposte nel 2012 e quelle deliberate per il prossimo anno confermano la fruttuosa collaborazione tra le

tre Province, fatta di piccoli passi ma costanti”, sottolinea Durnwalder. Sul piano politico, l’Euregio seguirà con attenzione lo sviluppo dell’iniziativa di una macroregione alpina, che per il GECT dovrà concentrarsi in particolare sulle problematiche delle aree di montagna, e gli sforzi per incentivare il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia lungo l’asse del Brennero, attraverso tutte le misure necessarie, dall’ammodernamento della linea ferroviaria all’armonizzazione dei pedaggi autostradali.

Le nuove iniziative I progetti del 2013 si concentreranno sul settore socio-sanitario (con particolare attenzione agli anziani), su cooperazione, mobilità, tecnologie verdi e formazione per i giovani. Una delle principali novità a tal proposito sarà il primo Euregio-Summercamp per studenti delle scuole medie, con l’obiettivo di favorire l’apprendimento delle lingue italiana e tedesca. Il concorso Upload tornerà nella primavera 2013 coinvolgendo i tre i territori. Spazio anche alla “Fiera della cooperative EDUCACOOP” in autunno in Trentino e a un concorso scolastico che puntano a rafforzare il legame tra mondo della scuola e mondo della

L’assemblea generale del GECT a Bolzano ha fissato l’agenda 2013.

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cooperazione. Proseguiranno i progetti per lo scambio tra i docenti sulla formazione mentre per la cura degli anziani si prevede la realizzazione di uno studio sui modelli di best-practice presenti nei territori dell’Euregio volta ad individuare nuove e più efficienti opportunità di assistenza. Il GECT intende avviare anche nuove sinergie transfrontaliere nel campo della ricerca sulla radioterapia, l’organizzazione di una giornata di studi sul termalismo e un convegno sugli aspetti giuridici legati alla mobilità dei pazienti in ottica transfrontaliera. Per quanto riguarda la mobilità, invece, prosegue l’impegno dell’Euregio verso una gestione più sostenibile del traffico nell’area alpina grazie alla rete di lavoro “Monitraf ”. Tra i progetti Interreg vi sono “Diversity4Kids”, per favorire la convivenza nelle scuole di bambini tra gli 8 e i 14 anni di provenienze diverse, e “Ciclovia dell’Amicizia” sulle piste ciclabili nell’Euroregione. Verrà riproposto nel 2013 il Festival della gioventù dell’Euregio, che quest’anno ha visto incontrarsi 120 giovani altoatesini, tirolesi e trentini.

Libro: da Ötzi all’Euregio È ora disponibile anche la nuova pubblicazione sulla storia dell’Euroregione, “Tirolo Alto Adige Trentino. Uno sguardo storico “, frutto del lavoro di un gruppo di storici delle tre province (Christine Roilo, Andrea Di Michele, Brigitte Mazohl, Wilfried Beimrohr, Giuseppe Ferrandi, Luigi Blanco) e scritta dall’altoatesino Carlo Romeo. Si tratta di un’opera bilingue di 260 pagine, pensata per il vasto pubblico, che descrive la storia dell’Euregio dall’età preistorica fino alla costituzione del GECT Euregio nell’età moderna. Il libro invita per la prima volta ad approfondire le radici storiche comuni dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, mettendo in luce la trama dei rapporti intercorsi nel passato fra le tre odierne regioni fino alle attuali forme di autonomia, convivenza e collaborazione transfrontaliera.  PF


protezione civile

Inaugurata la nuova sede della Protezione Civile di Bressanone Inaugurazione ufficiale nell’area dell’Ospedale di Bressanone, nelle immediate vicinanze dell’elisoccorso, della nuova sede della Protezione Civile. Hanno preso parte alla cerimonia il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e gli assessori provinciali Richard Theiner e Florian Mussner, il sindaco di Bressanone Albert Pürgstaller ed il direttore del comprensorio sanitario di Bressanone, Siegfried Gatscher. Franco Grigoletto

L

a nuova struttura, situata nei pressi dell’Ospedale, ha una cubatura complessiva di oltre 24.000 mc. ed ospita le associazioni che fanno parte della Protezione Civile di Bressanone come, ad esempio, la Croce Bianca, la Croce Rossa, il Soccorso Alpino, il Soccorso alpino e speleologico Alto Adige del Cnsas, il Soccorso acquatico Alto Adige - Valle Isarco, la Colonna di sussistenza della Protezione civile, il Soccorso Alpino dell’AVS Bressanone. Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della struttura il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e gli assessori provinciali Richard Theiner e Florian Mussner, il sindaco di Bressanone Albert Pürgstaller ed il direttore del comprensorio sanitario di Bressanone, Siegfried Gatscher. Il nuovo edificio si compone di due lunghi corpi longitudinali paralleli all’andamento del terreno. Il piano interrato ospita il parcheggio coperto ed i locali tecnici, mentre il piano terra le rimesse degli autoveicoli d’intervento e i locali secondari.

Il parcheggio coperto, ubicato nel piano interrato, offre 81 posti auto per il personale del Comprensorio sanitario. Nel piano interrato sono previsti anche un deposito per il Comprensorio sanitario, un locale per il generatore d’emergenza, il locale tecnico ed il locale per il teleriscaldamento. Nei garage parzialmente riscaldati situati al piano terra sono stati previsti i garage per i mezzi di soccorso del soccorso subacqueo, del CNSAS/ CAI, del BRD/AVS, della Croce Bianca e Rossa e della protezione civile. Allo stesso piano trovano sistemazione anche vari magazzini, il locale lavaggio automezzi comune, vari uffici e locali comuni con annessi servizi sanitari della Croce Bianca e Rossa. I due corpi bassi (1. e 2. piano fuori terra) sono collegati a Sud da un grande corpo su tre piani che ospita tutti gli uffici ed i locali comuni nonché le varie stanze. In questo volume sono collocati l’ingresso comune e tutti i percorsi verticali. Il primo piano (direzione Nord, lato monte) ospita gli uffici ed i locali comuni con relativi servizi igienici del soccorso acquatico, del CNSAS/CAI e del BRD/AVS. Nello stesso piano si trovano anche gli spogliatoi divisi con relativi servizi igienici per 162 persone. Sul lato Sud dell’edificio vi sono le camere per il personale di pronto intervento, il magazzino e l’ufficio dell’unità cinofila. I vari locali sono collegati orizzontalmente da due ampi

corridoi e verticalmente da tre vani scala ed un ascensore. Il secondo ed ultimo piano è stato edificato esclusivamente nella zona Sud. Questo piano ospita una sala pluriuso (sala riunioni e gruppo giovanile) della Croce Bianca, un ufficio e una sala riunione della Croce Rossa. È stata anche prevista una sala comune per aggiornamenti, corsi e manifestazioni similari per l’utilizzo comune da parte di tutte le unità di pronto intervento. La sistemazione comprende un collegamento diretto agli altri edifici dell’areale ospedaliero, 50 posti macchina per il Comprensorio sanitario e 45 posti macchina per la protezione civile. In fase progettuale è stata curata particolarmente la divisione tra accesso al garage interrato ed ingresso per i mezzi di pronto intervento. L’edificio si integra in maniera armonica con le varie strutture esistenti dell’areale ospedaliero. Grazie alla divisione dell’edificio su vari livelli, la struttura segue l’andamento del terreno. Il progetto è stato elaborato per una gestione semplice ed economica garantendo comunque un alto standard qualitativo. La struttura è dotata di cappotto termico esterno secondo i criteri di isolamento Casa Clima “A”. Le facciate sono intonacate e gli infissi in materiale ligneo o metallico. I tetti sono piani e prevedono una sistemazione a verde. Il costo complessivo dell’opera è stato di 10,025 milioni di euro.  provincia autonoma | dicembre 2012

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Scola ladina

Matura ladina a Roma La matura dla scoles ladines dëssa unì recunesciuda sciche atestat de trilinguism. Per ruvé tan inant iel de bujën de na norma de atuazion al Statut d’Autonomia. Te chëla che la pruposta dla Jonta provinziela ie unida prejenteda ala Cumiscion di Sies a Roma iel unì fat var mpurtant de vies dla recunescënza. La Jonta provinziela ova bele l ann

passà dat pro che la matura ladina dëssa valëi sciche atestazion dla cunescënza dl tudësch, talian y ladin a livel „B” dl trilinguism, a cundizion che l sculé ebe fat 10 ani de scola paritetica. Te n’ancunteda a livel tecnich à i respunsabli dla Ntendënza ladina prejentà la situazion ala Cumiscion di Sies. Te chësta ucajion à l ntendënt Roland Verra y l diretëur

de repartizion Alexander Prinoth nce purtà dant i resultac dla nrescides sun la cumpetënzes linguistiches di sculeies y i resultac di candidac ladins ti ejams de bi- y trilinguism. La reazion ie stata positiva: „L presidënt de cumiscion à dat da ntënder che l ie de bujën de fé velch y che n ne possa nia lascé la situazion nscila sciche la ie” conta l ntendënt.

Udëi nstës la scoles autes La dezijion de cie fé do la scola mesana à de gran cunseguënzes sun l svilup di jëuni. Per tò na bona dezijion val de bujën de nfurmazion sun la pusciblteies che vën pitedes. Ntan dis dla porta davierta pieta la scoles autes di luesc ucajion de udëi nstës cie che i sculeies mpera te chësta scoles. La pert sterscia dla scoles autes ladines ie daniëura la rujenedes. L Istitut tecnich de economia y l Liezum linguistich a La Ila pieta ai 31 de jené n di dla porta davierta per i sculeies dla scola mesana da la Ila. L di do, ai prim de fau-

ré, ti vëniel dat la medema puscibltà ai sculeies dla scoles mesanes da al Plan y da San Martin. L Istitut tecnich economich Raetia a Urtijëi gëura ai 21 de fauré si portes a na maniera che sculeies, genitores y duc i nteressei possa mparé a cunëscer l nseniamënt de chësta scola.

Prejentazion tres internet Scores altes da La Ila: www.ll-itc-laila.it Istitut Economich a Urtijëi: www.iteraetia.it Scoles autes artistiches a Urtijëi: www.cademia.it

L Lizeum d’Ert y la Scola prufesciunela “Cademia” a Urtijëi à ala fin de nuvëmber bele fat si di dla porta davierta. Nteressei possa for inò tò su cuntat cun la direzion per vijité chësta scoles.

Prejentazion ai 19 de dezëmber L roman “L fova n iede te Gherdëina” à venciù l pest straurdiner dl cuncors „Autëures Ladins Scrij...“ y ie perchël unì publicà te n liber. Chësta publicazion nueva de leteratura ladina, scrita da Ivan Senoner, unirà prejenteda tla sëira dl 19 de dezëmber a Urtijëi. L liber nuef trata de n jëunn che sbriscia ite tla storia de si antenac che ne fova nia cis rëidla. L roman tlopa su la tematica dl’opzion, l boom economich di ani ’70, l bënsté di ani ’90 y la melsegurëza dl milené nuef, y se svilupea pona te

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na storia criminela plëina de misteres. Sciche damandà tl cuncors de leteratura scrit ora dal Assessorat provinziel ladin, trata l pez de curaje zevil. L ie na storia penseda per jëuni che fej pensé do sun l vester na bona persona y na persona rëidla, sun la nfluenza di antenac y de cie che uni un fej nstës. L roman conta che l curaje zevil ne n’ie nia n merit, ma dantaldut na respunsabltà ruënta che ie suënz nia saurida da tò tla mans.


Assessorat ladin

Foto: USP/Pertl

Cuntribuc provinziei per mantenì l’ativiteies cultureles

L’ativiteies cultureles ti dà vita a na mendranza de rujeneda: chëst ann ales giapà cuntribuc provinziei per 1.345.422 euro.

L mpëni per la cultura ladina ie ntan l 2012 unì sustenì tres l’Assessorat provinziel ladin cun 1.345.422 euro. Nce sce l’aministrazion publica ie sfurzeda a sparanië, iel chëst ann stat mesun mantenì l livel de sustëni finanziel per la lies sciche l ann passà. Chësc ie stat mesun ajache tla spartizion di scioldi iel unì dat majera priorità al’ativiteies cultureles.

pëis al’atività dla lies cultureles. “La lies cultureles tën su la mendranza de rujeneda y à nce na funzion soziela, perchël ons cialà de nia messëi scurté i cuntribuc a na maniera che l posse nsci unì garantì inant si atività” spiega l assessëur Florian Mussner. I taies ai cuntribuc per lies cultureles ie chëst ann unic valivei ora te chëla che n à spustà scioldi da d’autri capituli, dantaldut chëi per nvestimënc. Cun chësta vijion uel l’Assessorat Ladin mutivé la lies a jì inant cun si lëur de gran valor.

cuntribuc provinziei per la cultura ladina ie chëst ann jic a feter 150 lies y artis , al Istitut Ladin, la Usc di Ladins y a de plu proiec educatives, publicazions y produzions televisives.

La soma de 1,345 milion de euro per la cultura ladina ie mpartida te sies capituli. L majer de chisc capituli reverda i cuntribuc a lies y artis ulache l ie unì dat n sustëni per na soma de 610.000 euro. Chësc ie feter 20% de plu permez al ann passà. Tlo iel na cumiscion de sies persones, la Cunsulta culturela Ladina, che à chëst ann valutà 158 dumandes, azetan l 93% - belau dutes.

L fin de basa ie daniëura de mantenì la vita culturela ti luesc ladins. Te chisc tëmps che nce la Provinzia à de manco scioldi iel pra la spartizion di cuntribuc unì dat mo plu

L finanziamënt dl Istitut Culturel Ladin “Micurà de Rü” fej ora la segondo majer capitul. Sciche ti ani passei iel nce chëst ann unì metù a desposizion 404.000 euro sëuraprò

I

al paiamënt di culaburadëures. “Te tëmps de sparani muessel unì metù prioriteies y sce l ne ie nia unì scurtà chësc finanziamënt iel da udëi sciche valorisazion dl lëur de chësta istituzion culturela dla Provinzia de Bulsan” spiega l assessëur ladin. Per la mendranza de rujeneda à produzions televijives y publicazions na mpurtanza zentrela. Chësc ciamp che tol nce ite opres artistiches ie ntan l ultimo ann unì sustenì cun 186.000 euro. Leprò iel mo unì dat 65.000 euro per cursc de furmazion y proiec de educazion. Per la publicazion dla zaita La Usc di Ladins ntan l 2012 iel tres la repartizion Cultura Ladina unì dat n sustëni de 40.000 euro. Vel scumenciadives cultureles reverda duta trëi grupes de rujeneda, l tleca pensé al servisc dla biblioteches y l servisc dla RAS per udëi i programs de televijion. Di capituli che vën aministrei dal Assessorat provinziel ladin iel chëst ann unì adurvà 40.500 euro per proiec che vën fai per duta trëi grupes de rujenda deberieda.  provincia autonoma | dicembre 2012

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in breve

Prima “casa passiva” pubblica

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l Palazzo 11 della Provincia in via Renon 4 a Bolzano ha ottenuto la certificazione di “casa passiva”. È il primo edificio pubblico in Italia ad averla ottenuta. La consegna ufficiale è avvenuta a metà novembre a cura del rappresentante del Passivhaus-Institut di Darmstadt (D).Originariamente costruito negli Anni Cinquanta quale sede delle Poste ed attuale sede dell’assessorato per l’ambiente, realizzato sei anni fa secondo i principi del risparmio energetico. Questo modello di edificio consente un effettivo risparmio anche in termini economici sui costi per il riscaldamento e la climatizzazione. La spesa per il riscaldamento è di circa 5.000 Euro per un volume complessivo di 20.000 metri cubi contro i 90.000 Euro che venivano spesi in prece-

denza prima della ristrutturazione, con un risparmio di 85.000 Euro. Il Palazzo 11 e la sua ristrutturazione all’insegna dell’efficienza energetica sono diventati un modello da seguire e di conseguenza oggetto di articoli nelle riviste specializzate e di

visite da tutto il mondo. Già nel 2006, anno della conclusione dei lavori di ristrutturazione, per l’intervento eseguito sull’edificio delle ex Poste in via Renon 4 a Bolzano la Provincia ha ottenuto il prestigioso Premio di Architettura Oderzo.  SA

Quando pattinavamo in via Roma Dopo un gioco svoltosi nella primavera scorsa grazie alla collaborazione attiva dei vari enti culturali cittadini e dei negozianti di via Roma, via Torino e piazza Matteotti, una mostra, ospitata presso la Scuola professionale per l’artigianato e l’industria di lingua tedesca di via Roma 20 a Bolzano, ha esposto immagini e ricordi raccolti nell’ambito del progetto.  SA

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ra il 1953 ed il 1993 nell’ambito del complesso fieristico bolzanino, allora ospitato in via Roma esisteva una pista ghiacciata dove oltre che alla squadra di hockey sono andate a pattinare generazioni di bolzanini. Il palaghiaccio all’interno della Fiera era facilmente raggiungibile, vi andavano le famiglie con i bambini, numerosi adolescen-

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ti per sfide fra amici e per fare colpo, come anche molti appassionati e tifosi dell’hockey. Il progetto “Quando pattinavamo in via Roma”, come fa presente l’assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, è sostenuto dal Dipartimento alla Cultura italiana della Provincia, proprio per ripercorrere questo pezzo di storia .


musei

mysteriX Nell’ambito della nuova mostra temporanea del Museo Archeologico dell’Alto Adige “mysteriX – Reperti enigmatici dell’Alto Adige (22.01.2013 - 19.01.2014), adulti e bambini sono chiamati a scoprire il significato di sette reperti archeologici unici dalla preistoria romana..

E nonostante le conoscenze storiche e i paragoni ormai assodati, possono emergere collegamenti inaspettati ancora oggi… La mostra temporanea “mysteriX – Reperti enigmatici dell’Alto Adige” sarà ospitata al Museo Archeologico dell’Alto Adige, in via Museo 43 a Bolzano, dal 22

gennaio 2013 al 19 gennaio 2014 Orari d‘apertura: martedì-domenica, dalle ore 10.00 alle 18.00. In luglio, agosto e dicembre aperto anche il lunedì.  info www.iceman.it/mysterix

Katharina Hersel

I

n sette stazioni sarà possibile ammirare reperti originali di epoche diverse venuti alla luce in Alto Adige negli anni passati. Di materiali differenti, gli oggetti sono frutto di singoli ritrovamenti, magari casuali, o provengono da depositi, a seguito di campagne di scavo ben programmate. In ogni caso sono unici – alcuni addirittura in tutta Europa – e hanno una cosa in comune: rimangono enigmatici. Le chiavi di una serratura, un gioco di cui si ignorano ancora le regole o delle lettere mai decifrate: reperti, questi, su cui l’archeologia non ha ancora trovato una spiegazione definitiva. In questa mostra per famiglie, prima e finora unica in Alto Adige, grandi e piccoli possono abbracciare l’archeologia con tutti i sensi, in modo ludico e interattivo. Adulti e bambini possono impegnarsi in attività di ricerca mettendo alla prova i metodi dell’archeologia. Ad ogni stazione è possibile scoprire, toccare con mano – in via eccezionale – e addirittura sperimentare dal vivo dei reperti. Compiere paragoni, esprimere ipotesi e poi verificare nuovamente i risultati – anche ricercatrici e ricercatori lavorano in questo modo , per svelare il significato di un reperto. Sono previste proposte per ogni età, anche se non c’è cosa più bella che ricercare e fare nuove scoperte insieme.

Museumobil Card in edizione natalizia

E

dizione natalizia per la Museumobil Card: sino al 6 gennaio 2013, la versione da 3 giorni della Card sarà venduta con una simpatica veste grafica natalizia. La Museumobil Card è un biglietto unico che consente, per un periodo di 3 o 7 giorni e ad un prezzo particolarmente conveniente, di accedere a circa 80 musei altoatesini (un’unica visita per ogni museo) e di utilizzare tutti i mezzi pubblici del Trasporto Integrato Alto Adige.

Questi, nel dettaglio, versioni e prezzi della carta: • museumobil Card 3 giorni: 28 euro adulti, 14 euro junior (6-14 anni) • museumobil Card 7 giorni: 32 euro adulti, 16 euro junior (6-14 anni) La Museumobil card è acquistabile in tutti i punti vendita del Trasporto Integrato Alto Adige, in tutti gli uffici turistici altoatesini e in alcuni dei musei aderenti. Maggiori informazioni sull’offerta, con l’elenco dettagliato dei punti vendita e dei musei e collezioni accessibili con la Card, si trovano nel sito: http://www.museumobilcard.info/.  provincia autonoma | dicembre 2012

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musei

Ridanna Monteneve a dicembre Anche a dicembre il museo delle miniere Ridanna Monteneve offre visite guidate e una piccola mostra davanti al Municipio. Igor Bianco

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a miniera di Monteneve è una delle miniere più alte d’Europa e quella più a lungo sfruttata nell’ambiente alpino: per circa un millennio, dal Medioevo al 1985, vi si estrassero argento, piombo e zinco, spesso in condizioni estreme. Essa si estende dal termine della Val Ridanna, a quota 1400 metri, fino alla forcella di Monteneve (2700 m). Da una ventina d’anni la miniera è diventata un museo, il Mondo delle miniere Ridanna Monteneve, accessibile dalla frazione di Masseria di Racines. Nonostante la chiusura invernale, nel mese di dicembre il Mondo delle miniere Ridanna Monteneve propone in via eccezionale a orari predefiniti le visite guidate “Monteneve compatto”, della durata di due ore circa e accessibile anche a carrozzine e disabili. I visitatori entrano all’interno di una galleria

del giacimento conoscendo così da vicino il lavoro dei minatori, le tecniche e gli strumenti di estrazione utilizzati nelle diverse epoche e toccando con mano attrezzi e impianti per la lavorazione del minerale. Prima o dopo la visita è possibile anche visitare l’esposizione permanente, che raccoglie minerali, utensili, attrezzi per la misurazione sotterranea e testimonianze della vita dei minatori. Un plastico illustra le modalità di trasporto del minerale per mezzo dell’impianto su rotaia a cielo aperto più lungo del mondo (27 km). Da non perdere la sezione dedicata alla “gigantessa di Ridanna”, alta ben 2,17 metri e di 173 kg di peso, la cui riproduzione campeggia in un angolo dello spazio espositivo. Maria Faßnauer, questo il suo nome, era figlia di una povera famiglia di contadini di montagna e a inizio ‘900 girò l’intero continente, presentata come la “donna più alta del mondo”. Le visite guidate avranno luogo per tutto il mese di dicembre il mercoledì, il sabato e la domenica alle ore 11.15 e tutti i giorni nel periodo dal 26 e al 31 dicembre alla stessa ora. Il 24 e il 25 dicembre il Mondo delle miniere Ridanna Monteneve rimarrà invece chiuso. Previa prenotazio-

ne, i gruppi potranno fissare una visita anche negli altri giorni ad orari concordati. Masseria è facilmente raggiungibile da Vipiteno con l’autobus di linea. Le aperture straordinarie sono organizzate in collaborazione con il mercatino di Natale di Vipiteno, che ospiterà anche uno stand informativo sul museo. Nei quattro venerdì e domeniche prima del 24 dicembre lo stand proporrà particolari attrazioni, come il conio di monete o la frantumazione del minerale con punta e mazzetta. I visitatori potranno inoltre vestire gli abiti dei minatori. Nello stesso periodo, di fronte al Municipio sarà allestita una mostra di dipinti ispirati alle leggende sulle numerose miniere dell’Alta Val d’Isarco.  Informazioni e prenotazioni Mondo delle miniere Ridanna Monteneve, Masseria 48, Racines (BZ), tel. 0472/656364, web www.museominiere.it

Aperture natalizie orari di apertura dicembre-gennaio Dicembre: ogni giorno ore 10-18 (ultimo ingresso 17.30) Gennaio: martedì-domenica ore 10-18 (ultimo ingresso 17.30) Museo Archeologico dell’Alto Adige 24 e 31 dicembre: ore 10-15 (ultimo ingresso 14.30) Chiuso il 25 dicembre, il 1° gennaio e dal 14 al 21 gennaio 2013 per allestimento Martedì-domenica e festivi ore 10-18 Museo di Scienze Naturali Scuole dalle ore 9 (su prenotazione) dell’Alto Adige Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio. Museo provinciale delle miniere 26 dicembre-31 marzo: mar-mer ore 9-12 e 15-18, giov ore 15-22, sab ore 15-18, Granaio Cadipietra dom ore 14-18. Chiuso il lunedì e venerdì. A dicembre apertura straordinaria con visite guidate a orari predefiniti: Museo provinciale delle miniere Mercoledì, sabato, domenica e festivi alle ore 11.15. Mondo delle miniere Ridanna Dal 26 al 31 dicembre tutti i giorni ore 11.15. Monteneve Chiuso il 24 e il 24 dicembre e a gennaio. ´ Museum Ladin Ciastel de Tor / Dal 7 all’11 e dal 26 al 31 dicembre: ogni giorno dalle ore 15 alle 19. Museum Ladin Ursus ladinicus Dall’8 gennaio al 31 marzo: mercoledì-sabato ore 15-19.

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Tagli alle spese di rappresentanza L’Ufficio di presidenza ha deciso una riduzione del 20%. Saranno tutte rendicontate.

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’Ufficio di Presidenza del Consiglio ha deciso di tagliare le proprie spese di rappresentanza. Su proposta del presidente Mauro Minniti, l’Ufficio, di cui fanno parte anche la vicepresidente Julia Unterberger e i segretari questori Georg Pardeller, Veronika Stirner Brantsch e Roland Tinkhauser, ha apportato una riduzione di quasi il 20% di tali spese, che passeranno da 61.800 a 50.000 € complessivi. “Abbiamo inoltre eliminato”, spiega Minniti, “il

capitolo “spese riservate”, facendo rientrare tutte le somme nel nuovo capitolo comprendente spese straordinarie e di rappresentanza del Präsidium: di fatto, con l’obbligo di rendicontazione totale, si garantisce anche la massima trasparenza”. In questo modo, sottolinea ancora il presidente, “manteniamo l’impegno assunto qualche mese fa in merito a risparmi e trasparenza: è un primo passo, cui faranno seguito altre decisioni dell’aula”. Il plenum sarà infatti presto chiamato a valutare un disegno di legge della vicepres. Unterberger sulle spese riservate di Giunta e Ufficio di presidenza e i fondi dei gruppi consiliari. Il taglio delle spese di rappresentan-

za rientra nella più globale riduzione del bilancio consiliare, che passa dai 9 mio € del 2012 a 8,8 mio. €, ca, diminuendo di quasi 200.000 €. L’intervento dimostra la volontà del Consiglio di procedere sulla strada dei risparmi, in sintonia con gli ultimi atti del Governo ma in piena autonomia, in linea con quanto concordato, a Roma, tra i presidenti dei Consigli delle Regioni e Province autonome: all’incontro, cui era presente anche il pres. Minniti, è stata infatti espressa preoccupazione per la condizione delle autonomie speciali, messe a rischio da atti del Governo e proposte di modifica alla Costituzione. I parlamentari sono stati invitati a tutelarle.

Seduta congiunta più efficace... Foto: Wolf

... e più vicinanza al GECT: è l’obiettivo dei capigruppo di Alto Adige, Trentino e Tirolo.

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eno parole e più concretezza: i capigruppo consiliari di Tirolo, Alto Adige e Trentino, riuniti a Bolzano insieme ai presidenti Mauro Minniti, Bruno Dorigatti e Herwig Van Staa, hanno concordato sulla necessità di ridurre le mozioni trattate nelle biennali sedute congiunte, in modo da facilitarne la realizzazione e favorire un dibattito più approfondito. I temi dovranno essere più concreti e andranno concordati prima in sede interregionale, possibilmente tramite un gruppo di lavoro informale che individui poche tematiche su cui concentrare l’attenzione per deliberare efficacemente. È stato inoltre auspicato un più stretto collega-

I tre presidenti Minniti, van Staa e Dorigatti (da sinistra). mento con il GECT – Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, e l’inserimento all’ordine del giorno di ogni seduta congiunta del monitoraggio dell’attività di quest’organo. Infine, è emersa l’intenzione di

rinviare al 2014 il prossimo Dreier Landtag, che si sarebbe dovuto svolgere nella primavera 2013 a Innsbruck: questo per via delle tornate elettorali che coinvolgono i tre consessi legislativi.   provincia autonoma | dicembre 2012

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SEL: si riparte dall’incaricato No alla costituzione immediata in parte civile, proposta dal Gruppo Verde, sì all’incaricato speciale chiesto dalla SVP.

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a SEL e la politica energetica provinciale sono state oggetto di due mozioni presentate in Consiglio provinciale: con la prima, Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha chiesto che Provincia e SEL si costituissero parte civile nel processo all’ex ass. Laimer e all’ex direttore Rainer, e che la Provincia cedesse le quote SEL ai Comuni, verificando poi l’opportunità di un modello cooperativo di distribuzione - Alessandro Urzì (FLI) ha aggiunto un riferimento all’azionariato popolare di SEL; con la seconda, Elmar Pichler Rolle (SVP) chiedeva alla Giunta di affidare a un incaricato speciale, con l’obbligo di riferire in Consiglio provinciale, il chiarimento della situazione relativa alle concessioni

L’inchiesta Vezzali presidente della commissione consiliare, Pichler Rolle vice.

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aurizio Vezzali (PdL-Berlusconi), è stato eletto (21 voti) presidente della commissione d’inchiesta su politica energetica e concessioni idroelettriche; Elmar Pichler Rolle (SVP) vicepresidente (20) ed Elena Artioli (Lega Nord) segretaria (24). Secondo i Verdi, la SVP ha scelto quale presidente colui che meno si è interessato della questione: posizione condivisa dai Freiheitlichen, che hanno anche contestato la vicepresidenza a Pichler Rolle, ex-cognato di Rainer. La commissione ha in programma l’audizione di esperti (prof. Andrea Ambrosi, avv. Karl Zeller), l’esame di documenti sulle concessioni e del contratto di Rainer.

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assegnate, di incaricare l’assessore all’energia Florian Mussner di portare in aula proposte sul futuro della politica energetica provinciale, di non legiferare sulle concessioni né permettere la partecipazione di SEL a nuove gare fino al definitivo chiarimento. La costituzione in parte civile della Provincia, in quanto danneggiata dal comportamento dei vertici SEL e dell’ex assessore, è stata sostenuta anche da Urzì, Donato Seppi (Unitalia) e Pius Leitner (Die Freiheitlichen), secondo cui se la Giunta non procede è perché vuole ancora coprire qualcosa, Eva Klotz e Sven Knoll (STF), Mauro Minniti (PdL) e Maurizio Vezzali (PdL-Berlusconi, in dubbio tra causa civile o contabile). Contraria si è detta Julia Unterberger (SVP), secondo la quale “si deve prima stabilire l’entità del danno, ed è sempre possibile agire in sede civile”; d’accordo Josef Noggler, mentre Georg Pardeller ha chiesto di far lavorare SEL.

Contro l’incaricato speciale si sono espressi Klotz e Leitner, secondo cui fare chiarezza spetta all’assessore, nel (quale però Thomas Egger non ha fiducia), Andreas Pöder (BU), Dello Sbarba ed Elena Artioli (Lega Nord), che hanno preteso almeno il coinvolgimento del Consiglio. Favorevole a un intervento esterno Arnold Schuler (SVP). Alla fine, è stata approvata la mozione di Pichler Rolle, il quale però, dopo aver appreso che l’Avvocatura provinciale stava seguendo il processo sulla base di un danno d’immagine, ha detto di vergognarsi di quanto votato, per via delle informazioni ricevute. Un gesto che le opposizioni, criticando il silenzio del PD, hanno interpretato come un’ammissione delle “falsità” che sarebbero state dete da Unterberger. Questa ha però ribadito le sue convinzioni, e Pichler Rolle ha fatto marcia indietro: gli era chiaro che la Giunta si sarebbe costituita nella sede più idonea, come confermato dall’ass. Florian Mussner.

Le cariche di Stocker Lega Nord: revocare all’ex presidente SEL tutti gli incarichi nelle collegate.

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laus Stocker, ex presidente SEL, è ancora ai vertici delle società satellite SEL Edison, Hydros e SF Energy: lo ha segnalato Elena Artioli (Lega Nord), chiedendo di revocare al più presto gli incarichi. Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha appoggiato la mozione, criticando la suddivisione di SEL in sotto-aziende, Andreas Pöder (BürgerUnion) ha criticato che non fosse stata eseguita la mozione approvata un anno fa, che chiedeva le dimissioni di Stocker da tutte le cariche e di valutare la richiesta di

un risarcimento. Secondo Donato Seppi (Unitalia), Artioli chiedeva qualcosa che la Giunta avrebbe dovuto fare spontaneamente: la commissione d’inchiesta chiarirà perché così non è stato. Thomas Egger (F) ha definito gli incarichi di Stocker “un affronto”, tanto più che da un anno il Consiglio non ha alcuna fiducia in lui, ma Elmar Pichler Rolle (SVP) ha segnalato che giuridicamente è molto difficile procedere. L’ass. Florian Mussner ha chiesto di aspettare l’udienza preliminare sulla “Stein an Stein”, invocando la presunzione di innocenza. Artioli ha replicato che non c’entra la magistratura: si tratta di rimuovere una persona incompetente. La mozione è quindi stata accolta con 25 sì 4 no e 3 astensioni.


In aula le opposizioni parlano di “disastro”, Mussner propone una co-gestione Provincia-Comuni-cittadini.

Foto: Seehauser

Il futuro del settore idroelettrico La sede della SEL.

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l “caso SEL” e le “linee guida per una nuova politica della Provincia nel settore idroelettrico” sono state oggetto del dibattito su tema di attualità svoltosi a novembre in Consiglio, su proposta di Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde). Secondo il consigliere, lo scandalo SEL è l’approdo di 15 anni di politica energetica della Giunta e responsabilità del pres. Luis Durnwalder, la cui difesa è da confutare: non si è agito nell’interesse pubblico, estromettendo i Comuni, non è stata riportata a casa l’energia, in gran parte nelle mani di ENEL ed Edison, non è vero che la Giunta non sapeva nulla dei “contratti capestro” che penalizzano la Provincia in caso di mancate assegnazioni alla SEL, come dimostra la presenza di Durnwalder alla firma degli stessi. Pertanto, la SEL va congelata e risanata, l’energia deve passare ai Comuni come prevede la norma di attuazione del ‘77, la distribuzione va organizzata su base cooperativa; in quanto all’incaricato speciale proposto dalla Giunta per fare chiarezza sulle concessioni, va concordato con il Consiglio. Favorevoli a un ritiro di SEL anche i Freiheitlichen Thomas Egger, Pius Leitner e Roland Tinkhauser, che hanno parlato di “disastro” della politica energetica, chiesto di far lavorare la commissione d’inchiesta insediata in Consiglio e di far gestire i nuovi indirizzi all’assessore competente, non a un incaricato speciale. Anche Andreas Pöder (BürgerUnion) ha parlato di “disastro” e criticato l’idea di un incaricato speciale scelto ancora una volta dalla Giunta, mentre Sven Knoll ed Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) hanno ribadito che l’energia e le relative tasse devono restare in loco e sottolineato che Durnwalder non poteva essere all’oscuro

degli accordi. Maurizio Vezzali (PdL-Berlusconi), ha evidenziato che l’ente pubblico non dovrebbe farsi imprenditore dove non c’è assoluta necessità, così come Elena Artioli (Lega Nord), secondo cui un privato non avrebbe mai speso milioni in consulenze, oltretutto senza vantaggi per i cittadini, come sottolineato anche da Donato Seppi (Unitalia), per il quale Consiglio e commissione devono subentrare alla Giunta nell’indirizzo del settore. Punta sulla commissione anche Alessandro Urzì (FLI): dovrà individuare le responsabilità politiche e indicare le prospettive della politica energetica, possibilmente con azionariato popolare. Per la SVP, Elmar Pichler Rolle ha sottolineato che la distribuzione deve spettare a un unico attore in mani locali, per approvvigionare anche l’ultimo maso, mentre la commercializzazione può essere affidata in parte a privati; l’incaricato speciale farà superare i conflitti sulle concessioni, prevedendo nuove gare per riformare il settore energetico. Walter Baumgartner ha difeso la costituzione di una società provinciale, e Georg Pardeller ha ricordato il grande successo di “aver portato a casa l’energia”, ma Arnold Schuler ha precisato che si è conquistata non l’energia, ma la possibilità di assegnarla, e criticato, come Veronika Stirner Brantsch, il doppio ruolo della Provincia. Josef Noggler si è espresso per una gestione di Comuni, comunità comprensoriali e cooperative,

Maria Hochgruber Kuenzer ha invitato a garantire la periferia e i Comuni senza concessioni. Per il PD, Roberto Bizzo ha invitato a costituire assieme a SEL e AE un unico soggetto, di cui la Provincia deve avere la maggioranza relativa, con azionariato popolare. L’ass. Florian Mussner ha infine chiarito che non si intende rinunciare alla SEL, e che si sta riflettendo su una sua gestione congiunta da parte di Provincia, Comuni e azionariato popolare, “che potrebbe far sì che gli altoatesini sentano propria la questione SEL energia”.

Von Dellemann

È subentrato a Laimer.

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tto von Dellemann, primo dei non eletti (e non ancora subentrati in Consiglio) della SVP, è subentrato in Consiglio a Michl Laimer, le cui dimissioni sono state accolte con 25 sì, 2 no e 4 schede bianche. È stato proclamato consigliere nella seduta di novembre, dopo aver giurato fedeltà alla Costituzione.  provincia autonoma | dicembre 2012

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Pendolari: liquidare i contributi Foto: Seehauser

Mozioni di Freiheitlichen, Verdi e SVP sul tema.

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l “congelamento” dei contributi è stato oggetto di tre mozioni : Pius Leitner (F), protestando per i 50.000 € spesi per testare i sedili dei treni e gli Abo gratuiti indipendentemente dal reddito, ha chiesto che la Giunta revocasse il blocco inserendo nel bilancio 2013 i mezzi per liquidare i contributi non erogati, e aggiornando la cifra attuale di 0,0389 €/ km, ferma dal 2004; Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha contestato la retroattività della sospensione e i 3 anni di arretrati, chiedendo di riammettere le domande 2012 e migliorare il servizio pubblico, e criticando lo spreco degli uffici nello stabile della funivia Renon, affittati ma vuoti; Elmar Pichler Rolle (SVP), ha segnalato che sospensione e ritardi sono un problema, e che però è paradossale che le domande aumentino a fronte di un servizio migliorato; ha chiesto

Non tutti i lavoratori hanno orari conciliabili con quelli del trasporto pubblico. quindi di elaborare nuovi criteri di contributo, solo per chi non ha alternativa all’auto, per accogliere a breve le domande 2012, e pagare tutti i contributi inevasi entro 3 anni. Thomas Egger (F) ha segnalato che la mozione SVP copiava l’iniziativa dei Freiheitlichen, e Georg Pardeller (SVP) ha criticato la mancata attuazione di una sua mozione del 2010 sullo stesso tema, approvata. Eva Klotz (STF) ha sostenuto la proposta dei Freiheitlichen, ammettendo il potenziamento del servizio ma criticando il blocco

retroattivo, “all’italiana”. Per Maria Hochgruber Kuenzer (SVP), quanto è dovuto va dato, ma ci vogliono nuovi criteri chiari, per evitare abusi. L’ass. Thomas Widmann, chiarendo che l’affitto di uffici non gli compete, ha detto che la Provincia non agirebbe retroattivamente se non obbligata dai tagli di Monti, mai annunciati e non riversabili su altri capitoli, vincolati per legge. Ha poi accolto la mozione SVP, a patto che si trovino i soldi, e solo essa è stata approvata (17 sì, 6 no, 6 ast.).

Nomadi: non nei condomini IPES Unitalia chiede che Rom e Sinti stiano nei campi appositamente allestiti.

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nomadi vanno ospitati nei campi Rom e Sinti e non nelle case popolari: ne è convinto Donato Seppi (Unitalia), che ha chiesto alla Giunta di provvedere in questo senso, prendendo atto che essi hanno stili di vita inconciliabili con la vita di condominio, e che gli alloggi realizzati con denaro pubblico devono andare solo a chi lavora da sempre, persone per le quali “la convivenza con gli zingari non è assolutamente sopportabile”. Elena Artioli (Lega Nord) ha sostenuto la mozione segnalando la situazione di un condominio di via

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Cagliari, dove una famiglia Sinti ha preso possesso del cortile, in cui i bambini non possono più giocare; oltretutto, le incaricate dei controlli IPES hanno paura ad intervenire. Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) ha segnalato che le denunce dei cittadini dovrebbero essere considerate dall’IPES, aggiungendo che se i nomadi non sono disposti alla convivenza, l’assessore deve provvedere. Sven Knoll (STF) ha criticato i toni della mozione, ma rilevato che il problema esiste, e chiesto perché nessuno voglia prendere in mano questa “patata bollente”. Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha definito inaccettabile che, mentre chi lavora e paga le tasse ha difficoltà a trovare un alloggio, chi non lavora e non paga lo ottenga. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ammesso

il problema, ma segnalato che gli sfratti IPES ricadono sui Comuni, chiamati a trovare nuovi alloggi. Bolzano ha trovato un area per i campi nomadi, ma altri Comuni no. Alessandro Urzì (FLI) ha sostenuto la necessità di intervenire in casi di violazione della legge, ha messo però in guardia dalla creazione di ghetti. L’ass. Christian Tommasini ha segnalato che il controllo del rispetto della legge spetta gli organi preposti, e che i nomadi, se cittadini comunitari, hanno pieno diritto agli alloggi IPES, nei quali non vengono più inseriti “a blocchi”. Se ci sono problemi si interviene anche con sfratti, anche se così il problema si sposta effettivamente sui Comuni. La mozione è stata respinta con 7 sì, 1 astensione e 25 no.


La legge elettorale L

’aula ha avviato l’esame del dlp elettorale della SVP: Elmar Pichler Rolle, chiarendo di aver rinunciato al sistema “d’Hondt” poiché problematico per i ladini, pur convinto che esso avrebbe evitato il frazionamento e gli ingressi con pochi voti grazie ai resti, ha illustrato le novità: “quota rosa” nelle liste elettorali; votazione in blocco sulla Giunta proposta dal presidente designato; obbligo di proporre un’alternativa in caso di sfiducia verso di lui/lei; voto per posta (anche per chi è occasionalmente all’estero); limite di tre legislature per gli assessori; dichiarazione delle spese elettorali; eleggibilità di chi è semplice membro di CdA di partecipate. Secondo le opposizioni, la legge porta poco di nuovo (Pöder, Dello Sbarba, Seppi, Minniti) e avrebbe dovuto ridurre il numero si assessori (Knoll e Klotz, Pöder, Seppi, Minniti). Criticata anche la mancata elezione diretta del governatore: Pius Leitner (F) l’aveva prevista nel suo dlp elettorale, Alessandro Urzì (FLI) avrebbe voluto anche quella del vicepresidente, Eva Klotz (STF) ha detto che fa paura alla SVP. Klotz è stata l’unica a difendere il voto per posta, mentre Leitner, Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), Donato Seppi (Unitalia), Roberto Bizzo (PD) e Andreas Pöder (BU), critico sul suo affidamento alla Ripartizione Servizi centrali, temono brogli; Mauro Minniti (PdL) e Urzí, che ha criticato che la legge elettorale fosse espressione di un solo partito, lo ritengono ingiusto verso chi perde il diritto di voto per un trasferimento di un solo giorno fuori provincia; Maurizio Vezzali (PdLBerlusconi) ha segnalato che con esso voterà anche chi non ha mai avuto interesse a farlo, con costi di corrispondenza non inferiori a quelli dei viaggi di rientro.

In quanto al capitolo “spese elettorali”, Leitner e Sigmar Stocker (F) hanno chiesto di limitarle a 20.000 € a candidato, e Minniti ha invitato a limitare il tetto di spesa. La proposta di Georg Pardeller (SVP) di condensare la campagna elettorale in un unico opuscolo che riporti proposte e liste di tutti i partiti è stata apprezzata da Klotz, che ha chiesto di stampare a colori i simboli elettorali sulle schede, e Maria Hochgruber Kuenzer (SVP), ma ritenuta impraticabile da Arnold Schuler (SVP), dubbioso sulla possibilità di controlli. Veronika Stirner Brantsch (SVP) ha chiesto (come Pöder) di promuovere un accordo tra capigruppo su costi e sanzioni, mentre Maurizio Vezzali (PdL - Berlusconi) ha proposto di rendicontare le spese istituzionali prima delle elezioni. Dello Sbarba, apprezzando lo stralcio del d’Hondt, ha denunciato l’assenza di una proposta organica sulle spese, corredata da controlli, come chiesto anche da Seppi, e ritenuto i limiti all’ineleggibilità, contestati anche da Seppi e Bizzo,una sorta di indulto. Sulle quote rosa, critiche di Freiheitlichen, Unitalia e FLI, propensi al merito, e apprezzamenti dai Verdi. Infine, Pöder e Dello Sbarba hanno criticato la “sfiducia costruttiva”, Seppi la possibilità di ricandidarsi dopo 3 legislature lasciando 48 mesi di pausa. La trattazione del dlp è stata sospesa per avviare altri confronti.

Approvata una legge per sostenerlo.

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iù sostegno al volontariato: lo garantisce la legge “Disposizioni per la valorizzazione dei servizi volontari in provincia di Bolzano”, presentata dal pres. Luis Durnwalder e approvata dall’aula con 17 sì, 1 no e 11 astensioni. La norma promuove l’impegno civile inserendolo fra i servizi volontari accessibili a tutte le fasce d’età, riunisce le espressioni di tale impegno in un contesto normativo organico, sotto il concetto unitario di “servizi volontari”, prevede un servizio civile provinciale volontario per giovani (18-28 anni), un servizio sociale volontario di max 32 mesi per adulti, uno per giovani tra i 15 e i 19 anni nel periodo estivo. Definendo i settori di intervento del volontariato (sanitario, sociale, tutela del patrimonio ambientale e artistico, protezione civile ecc), la legge stabilisce quali organizzazioni possono promuovere servizi volontari, quali sono i benefici e i crediti per i volontari, la creazione di una banca dati dei progetti e della tessera dei servizi volontari, le competenze e l’organizzazione dei tre servizi volontari per adulti, giovani e giovanissimi, istituisce un fondo provinciale per i servizi volontari, stabilisce la possibilità per il personale provinciale, a determinate condizioni, di prestare servizio volontario nell’ambito della cooperazione allo sviluppo.

Foto: Seehauser

Esaminata la proposta SVP: ulteriori confronti sule spese elettorali.

Volontariato

Conferenza post-elezioni del 2008. Come sarà nel 2013?

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Visita dei germanofoni del Belgio Confronto su scuola e attività transfrontaliera.

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na delegazione della Comunità Germanofona del Belgio, guidata dal premier Karl Heinz Lambertz e composta da ministri e parlamentari, ha visitato il Consiglio provinciale. Dopo una presentazione delle particolarità dell’Autonomia altoatesina da parte della vicepres. Julia Unterberger ed ei segretari questori Roland Tinkhauser, Georg Pardeller e Veronika Stirner Brantsch e un resoconto dei capigruppo Pius Leitner, Elmar Pichler Rolle, Hans Heiss, Alessandro Urzì e Andreas Pöder sulla situazione della provincia di Bolzano in un’Italia guidata da un Governo tecnico, Lambertz ha illustrato la struttura fortemente regionale dello Stato belga, che si rispecchia anche nella

Bimbi e diritti Musical sul tema proposto dalla Garante dell’infanzia.

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n occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia del 20 novembre, oltre a iniziative in diverse piazze, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vera Nicolussi-Leck ha promosso a a Merano la rappresentazione del musical sui diritti dei bambini “Kinder haben Rechte oder...?” (“I bambini hanno diritti... o no?”). Uno dei compiti della Garante è informare bambini e bambine, ragazzi e ragazze dell’Alto Adige dei loro diritti, e così come negli scorsi anni la compagnia austriaca “Traumfänger” ha comunicato a 1.700 scolari e scolare dell’area meranese i propri diritti a ritmo di musica, movimento e recitazione, con grande successo. La piéce teatrale riporta situazioni conosciute ai più giovani, come essere presi in giro o derisi dai compagni, richiamando al rispetto dei diritti fondamentali.

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Gli ospiti dal Belgio con la vicepres. Unterberger, i segretari questori e i capigruppo. presenza di soli partiti territoriali. Le tre Comunità fiamminga, francofona e germanofona hanno diritto di veto nella ratifica di trattati internazionali. I germanofoni, ha aggiunto il premier, si sentono legati al Belgio senza avere l’identità belga. Il min. Oliver Paasch ha illustrato poi il sistema scolastico della Comunità, con la lingua francese introdotta fin dal’asilo e la possibilità del suo insegnamento veicola-

re; non c’è timore di perdere in tal modo l’identità, ma anche perché si detiene la piena competenza sul sistema scolastico, cosa che alla Provincia autonoma manca, e si interviene su un’area non abitata da gruppi linguistici diversi. Affrontato poi il tema della collaborazione transfrontaliera, ritenuta ancor più importante in tempi di crisi, e una chance per le minoranze di confine.

Ombudsman nella UE La difensora civica Volgger a Bruxelles con gli altri mediatori europei.

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nche la difensora civica altoatesina Burgi Volgger ha partecipato a Bruxelles, con un centinaio di colleghi di tutta Europa, all’incontro sui compiti dei difensori civici nella UE, organizzato dal mediatore europeo Nikiforos Diamandouros. Nell’intervento principale, il vicepresidente del Parlamento Europeo Rainer Wieland ha sottolineato l’importanza crescente del lavoro dei difensori civici regionali, a fronte di un calo della fiducia di cittadine e cittadini verso politica e amministrazione. “Anche tramite un esame rapido e competente dei reclami”, spiega Volgger, “essi possono recuperare la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione”. Wieland, riferisce Volgger, ha parlato anche dei nuovi media, che sono

Il segretario EOI Siegele, il mediatore UE Diamandouros e la difensora civica Volgger.

un’opportunità ma rischiano di dare voce solo a chi urla più forte: compito dei difensori civici regionali è, invece, stare accanto soprattutto ai cittadini “silenziosi”. Nel 2013, ‘Anno europeo delle cittadine e dei cittadini’, questo compito sarà ancora più importante; in programma ci sono anche l’organizzazione di sondaggi sulla soddisfazione dei reclamanti e l’introduzione di un sistema di reclamo comune per l’intera amministrazione regionale nella UE.


info

musei provinciali e Touriseum e Giardini

Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna

Passo Resia 1507m

di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

Curon Venosta

Predoi

Brennero 1374m

Mareta

Cadipietra Campo Tures

Vipiteno

Mt. Palla Bianca 3738m Teodone

Rienz a

Brunico

Novacella

Passo Stelvio 2757m

Adige Prato allo Stelvio

Castelbello Laces

Ortles 3905m

Lana

San Candido

Sciliar

Laives

Caldaro

Catinaccio 3002m

Mt. Cristallo 3221m

Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo

Marmolada 3343m

D

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l

o

m

Ora

u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Mezzocorona

a Museo provinciale delle miniere

www.museominiere.it

Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it

Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it ´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it

Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413900 www.provincia.bz.it/ebt zdp.ebt@pec.prov.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it

Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)

Sillian

San Martino in Badia

Castel Forte

Bolzano

Mt. Cevedale 3757m

Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

Bressanone

Velturno

Merano

e

t Museo provinciale del vino

Castel Coira Silandro

ig Ad

dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

Tirolo

Malles

Isar co

Abbazia Monte Maria

r Museo Archeologico

Heinfels Dobbiaco

Valdaora Monguelfo

Centrale viabilità Tel. 0471 200198 | Fax 0471 201157 www.provincia.bz.it/vmz vmz@provincia.bz.it INFOMobilità 840 000471 Informazioni turistiche Alto Adige Marketing piazza Parrocchia 11 | 39100 Bolzano Tel. 0471 999999 info@suedtirol.info | www.suedtirol.info Valori dell’aria Tel. 0471 417140 www.provincia.bz.it/aria labchinfis@provincia.bz.it Info valanghe e meteo Via Mendola 33 | 39100 Bolzano Tel. 0471 414740/41 Bollettino telefonico 0471 270555 www.provincia.bz.it/meteo hydro@provincia.bz.it provincia autonoma | dicembre 2012

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AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Ressort für Familie, Gesundheit und Sozialwesen

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali

Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia - Bolzano - via Innsbruck, 27 · Responsabile: Silvana Amistadi · Registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · Il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: USP@provincia.bz.it · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. ANNO XXI - n. 12/2012 Dicembre


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