I.R.
provincia
autonoma
Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano
IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI
10/2012
Novità per l’edilizia abitativa
Esperienze di affidamento
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
Contro l’abuso di alcol
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL
colophon
sommario I.R.
provincia
2 Accesso alla casa: misure per semplificarlo
autonoma
Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano
In CaSo DI manCato RECaPIto InVIaRE aL CPo BZ PER La REStItuZIonE aL mIttEntE PREVIo PaGamEnto RESI
10/2012
ME T IL T TIAM O UO FU A FU TU RO OCO
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novità per l’edilizia abitativa
Esperienze di affidamento
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
Contro l’abuso di alcol
Le modifiche all’Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata introducono novità per reperire un’abitazione e prevedono una nuova prestazione sostitutiva dei sostegni pubblici per la locazione.
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PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
www.provincia.bz.it/usp
PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL
In copertina: Sono entrate in vigore delle misure che facilitano l’accesso alla casa accelerando la realizzazione di alloggi di edilizia sociale già approvati. Foto: Dipartimento edilizia abitativa Inserto: Mettiamo a fuoco il tuo futuro Informazioni sui nuovi percorsi formativi promossi dal Fondo Sociale Europeo Editrice: Giunta provinciale Direttore responsabile: Silvana Amistadi Numero coordinato da: Silvana Amistadi Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 usp@provincia.bz.it Tel. 0471 412213 La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf Chiusura numero: 24 settembre 2012 © USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione
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5 Centro Trevi, polo culturale La nuova mission del Centro Trevi quale polo culturale focalizza tre settori: plurilinguismo, incontri culturali e propedeutica dell’arte.
8 In futuro avremo bisogno di più medici Come afferma l’ass. Theiner, la carenza di personale medico è presente anche in Alto Adige.
10 Dipendenti in ufficio, figli accuditi Un progetto pilota della Provincia offre ai dipendenti pubblici la possibilità di utilizzare microstrutture per i figli fino a tre anni di età.
16 Festa dell’Autonomia
18 Europa: Musica senza confini Novità dalla Commissione UE per semplificare la concessione di licenze musicali.
20 Euregio: Programma di attività 2013 Cooperazione transfrontaliera su politiche giovanili, iniziative per anziani, sostegno alle cooperative e progetti di mobilità al centro punti focali del programma 2013.
34 Ladinia – Aministrazion dla Scoles de Mujiga L vën mantenì la culaburazion cun la maiuranza
Reportage fotografico sui festeggiamenti con i presidenti della Repubblica di Italia e Austria, Giorgio Napoletano e Heinz Fischer.
22 Nuova campagna contro l’abuso di alcol Con lo slogan “Volti nuovi con posizioni chiare” vengono proposte nuove iniziative e stimoli per un bere responsabile.
26 Eletto il nuovo Consiglio scolastico provinciale L’organo collegiale, che resterà in carica per i prossimi quattro anni, funge da punto di contatto fra mondo della scuola, referenti politici e comunità socio-economica.
39 Regolamento interno Le ultime modifiche snelliscono le procedure.
40 Confronto sull’Autonomia In scena per la prima volta il “Dibattito di attualità”
41 Toponomastica: ecco, la legge Una soluzione di compromesso, criticata dalle opposizioni
Mi piacciono le feste, ricordarmele anche Mi piace lavorare a mente lucida bereresponsabile.it
provincia autonoma | ottobre 2012
bereresponsabile.it
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appuntamenti
12 ottobre Café Philosophique sull’ “amicizia“ al Centro Trevi 15 ottobre riprende il ciclo di conferenze medVital
il presidente
Care lettrici, cari lettori, p. 6
p. 14
dal 16 ottobre esposizione “Donne d’arte” per Nel Cerchio dell’arte p. 6 al Centro Trevi 17 ottobre incontro “I giovani ed il mondo del lavoro: il mercato oggi e domani”alla LUB p. 13 17 ottobre Giornata museale Euregio 2012 ad Hall in Tirol p. 20
Dal 19 al 27 ottobre Manifestazione editoriale Spazio Lib(e)ro al Centro p. 30 Trevi Dal 30 ottobre al 16 giugno Mostra “Scava scava” al Museo Scienze Naturali p. 38
Dal 7 al 17 novembre Conferenze KidScience al Museo Scienze Naturali
p. 37
23-24 novembre al via corsi di web.2 per Donne che decidono
p. 15
U
n compromesso ragionevole, inoltre prevede il coinvolgimento che ripara anche se parzialdella popolazione locale grazie al mente un torto storico e che tiene ruolo affidato ai comprensori e al conto dello sviluppo conosciuricorso agli esperti attraverso il to dall’Alto Adige negli ultimi comitato paritetico. Sarà infatti il decenni: è la sintesi che mi sento Consiglio della singola comunità di fare dopo l’approvazione in Concomprensoriale, secondo quanto siglio provinciale della legge sulla prevede la legge, a indirizzare al toponomastica. Come ormai risacomitato cartografico provinciale puto, nella sessione di settembre la proposta di inserimento di nomi il Consiglio provinciale ha approrelativamente al territorio di sua vato il disegno di legge che istitucompetenza. La decisione finale isce il repertorio toponomastico toccherà agli esperti. provinciale e il comiMi auguro che l’aptato cartografico proplicazione della legge vinciale. Il percorso provinciale possa ora Pensiamo a cosa è stato lungo, segnato proseguire senza intopè stato raggiunto, e non sempre da scontri e strumenpi e che la sua attuazioa cosa manca talizzazioni, ma finalne, in spirito europeo, mente sull’uso delle contribuisca a risoldenominazioni geog rafiche siamo vere definitivamente la questione riusciti a trovare un compromesso della toponomastica in Alto Adige. accettabile per tutti i gruppi linAlle forze politiche e ai cittadini guistici. dico: un compromesso, in quanto Il risultato, a quarant’anni esatti tale, non può soddisfare tutti, ma dal secondo Statuto di autonomia, con responsabilità e oggettività consente di chiudere quel punproviamo a non guardare sempre to del Pacchetto che era rimasto a cosa manca, bensì a cosa è staancora aperto. La soluzione non to raggiunto. Il nostro obiettivo è stata facile, le forze politiche si resta quello di lavorare assieme sono trovate a decidere davanti per consentire a tutti di vivere la a un bivio: non fare nulla e manpropria identità in una terra pacitenere lo status quo con i nomi ficata. di epoca fascista oppure interve Luis Durnwalder nire con una regolamentazione che tenesse conto della situazione locale attuale. La nuova norma generale consente di ripristinare ufficialmente gran parte dei nomi storici nella forma originale e provincia autonoma | ottobre 2012
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storia di copertina
Accesso alla casa: misure per semplificarlo
Silvana Amistadi
L’
Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata (legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13) è stato modificato di recente in alcuni suoi punti con una legge entrata in vigore a metà luglio 2012 (la LP n. 11 del 13 giugno 2012). Una delle
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novità di maggior rilievo introdotte con la nuova legge è che la Giunta provinciale può prevedere - con l’assenso dei Comuni interessati che nell’ambito dei programmi di costruzione (anche già approvati) l’assegnazione delle aree di edilizia abitativa agevolata possa essere effettuata anche a favore di richiedenti residenti in un comune confinante. Finora, invece, esse erano riservate esclusivamente ai cittadini residenti nel comune di riferimento. La modifica introdotta, come spiega il vicepresidente della Provincia
ed assessore provinciale all’edilizia abitativa, Christian Tommasini, persegue lo scopo di garantire più flessibilità per la copertura del fabbisogno abitativo dei citta dini. Il primo caso concreto si riferisce ai Comuni di Bolzano e di Laives. In seguito ad un accordo individuato a fine agosto 2012 fra l’assessora all’urbanistica del Comune di Bolzano, Chiara Pasquali, e la sindaca del Comune di Laives, Liliana Di Fede, che dovrebbe essere formalizzato entro la fine di ottobre 2012, sarà possibile recuperare cubatu-
Casa realizzata dalla Cooperativa “Grifo” a Bressanone. Foto: Istituto per l’edilizia sociale IPES
Alcune misure entrate in vigore di recente facilitano i cittadini nel reperire un’abitazione modificando requisiti e semplificando la gestione amministrativa. Dal 1° gennaio 2013 una nuova prestazione per le persone non in grado di pagare da sole l’affitto, riassuntiva di sostegni erogati da più enti
ra in disuso sull’areale “Amonn” a San Giacomo, al confine fra i due comuni. Sarà l’Istituto per l’edilizia sociale IPES a realizzare abitazioni nell’ambito del Programma di costruzione 2011-2015. In tal modo, come precisa Tommasini, si accelera la realizzazione di alloggi già approvati. A breve dovrebbe essere indetto il relativo bando. Come fa presente il direttore della Ripartizione edilizia abitativa della Provincia, Wilhelm Palfrader, resta da chiarire con il proprietario dell’areale la superficie effettiva che sarà messa a disposizione a tal fine.
Nuova prestazione
Alloggi costruiti in cooperativa a Settequerce. L’ultima possibilità di presentare nuove domande per accedere al sussidio casa è, quindi, come specifica Palfrader, il mese di dicembre 2012. A partire dal 2013, le competenze sulle nuove richieste saranno trasferite dall’Ipes ai Distretti sociali. A partire dal 1° gennaio 2013 le nuove domande, pertanto non quelle di rinnovo, dovranno essere presentate ai Distretti sociali. Un gruppo
Foto: Istituto per l’edilizia sociale IPES
A decorrere dal 1° gennaio 2013 l’Istituto per l’edilizia sociale IPES continuerà a concedere il “sussidio casa” solo ai titolari di contratti di locazione che prima di tale data già percepivano il con-
Foto: Istituto per l’edilizia sociale IPES
storia di copertina
Abitazioni della Cooperativa “Perla” a Bressanone. tributo per lo stesso alloggio e che presentano annualmente domanda di rinnovo. Il sussidio casa sarà concesso fino alla prima scadenza naturale del contratto e comunque non oltre quattro anni dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge (secondo i limiti vigenti). Il “sussidio casa” è la differenza tra il canone d’affitto da contratto registrato, riconosciuto fino ad un massimo del canone provinciale (calcolato in base ad un costo di costruzione stabilito dalla Giunta provinciale), ed il “canone sociale”, calcolato in base alla capacità economica familiare.
di esperti del Dipartimento edilizia abitativa agevolata e del Dipartimento sanità e sociale stanno lavorando all’elaborazione di nuovi criteri di assegnazione di quella che sarà una nuova prestazione riferita al canone di locazione. Tale prestazione unificherà in sostanza il sussidio casa erogato dall’IPES ed il contributo affitto erogato dai Servizi sociali. La Giunta provinciale definirà i requisiti che costituiscono la base per il calcolo del contributo. I nuovi limiti massimi del sussidio che saranno fissati, come spiega Palfrader, non saranno applicati alle domande di rinnovo della concessione
di contributo al canone di locazione fino alla prima scadenza naturale del relativo contratto. “Il nuovo sistema”, come spiega l’assessore Tommasini, “punta a una maggiore equità, che contiamo di raggiungere grazie alla Durp, la Dichiarazione Unificata di Reddito e Patrimonio, e ad una semplificazione degli iter burocratici per i cittadini”.
Alloggi IPES: più severità Novità anche per l’assegnazione ed occupazione degli alloggi sociali. La disciplina modificata prevede che, nel caso in cui un assegnatario rifiuti, senza motivata ragione, di occupare un alloggio adeguato assegnatoli, deve essere disposta la sua esclusione per un periodo di otto anni da ogni futura assegnazione di alloggi. Finora l’esclusione per future assegnazioni veniva disposta per un periodo di tre anni.
Case vicine ai malati La nuova disposizione di legge prevede, tra l’altro, che, in caso di disponibilità di miniappartamenti inoccupati presso le case albergo destinate al personale sanitario, vi sia la possibilità di mettere a disposizione tali alloggi anche a persone che devono assistere minori, per l’intera durata della degenza ospedaliera. Simili strutture sono attualmente esistenti solo a Bolzano. In questo senso l’Azienda Sanitaria e l’Istituto per l’edilizia sociale IPES stanno lavorando per adeguare il regolamento d’uso degli alloggi. provincia autonoma | ottobre 2012
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Foto: USP/Pertl
cultura
Innocenzo Cipolletta con il vicepresidente Tommasini e il presidente Durnwalder
Capitale 2019, la nuova fase Entra nel vivo la nuova fase della candidatura dell’Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019: Innocenzo Cipolletta è stato nominato presidente del Comitato promotori, ora si lavora a predisporre la candidatura e il programma dettagliato da presentare entro il 2013.
didatura cresca soprattutto fra i cittadini”. La forza della candidatura dell’intero Nordest, ricorda Tommasini, “è rappresentata proprio dalla presenza di più territori in grado di mettersi in rete e di valorizzare le tante potenzialità”. Il Comitato dei promotori sarà una struttura operativa che lavorerà quindi per consolidare l’interazione tra i territori che partecipano
Paolo Ferrari
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elle ultime settimane, con la nomina di Innocenzo Cipolletta alla guida del Comitato dei promotori è stato completato l’iter burocratico di composizione della macchina organizzativa e sono state definite le linee guida di come deve essere gestita la candidatura a Capitale europea della cultura 2019. Si apre così la nuova fase del progetto: “La candidatura a capitale della cultura sta decollando - sottolinea il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini - e dopo una fase più istituzionale si entra in quella operativa, attraverso la quale si punta a coinvolgere con più forza tutti gli attori del mondo economico, culturale e sociale, e fare in modo che la can-
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alla candidatura: oltre alla Provincia di Bolzano e al Comune di Venezia, la Provincia di Trento, la Regione Veneto, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Venezia. Il presidente Innocenzo Cipolletta sarà affiancato da un segretario generale e da un team di sei tecnici.
Dossier candidatura Il presidente Cipolletta – figura di dirigente esperto e affermato (è stato direttore generale di Confindustria, Presidente di Ferrovie dello Stato, oggi è tra l’altro presidente dell’Università di Trento) – parte dall’importanza del progetto che vuole unificare un territorio. “L’aspetto di unificazione è significativo poiché parliamo di un’area vasta, con uno scambio culturale estremamente forte, non solo per quanto riguarda il passato, ma soprattutto per il futuro. Per noi è una sfida mantenere le diversità culturali di questa vasta area: è proprio questo il lavoro che siamo chiamati a fare”. I prossimi passi prevedono l’avvio della fase preparatoria del progetto di candidatura, in modo da presentarlo nei tempi stabiliti, entro il 2013. La candidatura lascia spazio a una partnership rappresentativa di tutte le istituzioni proponenti ma anche l’eventuale adesione di altri soggetti pubblici e privati. Nel 2019, la sede italiana scelta dall’UE quale Capitale europea dovrà organizzare lungo l’intero anno un programma di manifestazioni culturali per promuovere il patrimonio esistente e favorire cooperazioni durature in ambito culturale. Una proposta su scala interregionale che dovrà inoltre qualificare il territorio per contribuire ad attirare investimenti e iniziative imprenditoriali, valorizzare attività innovative e di eccellenza.
cultura
Centro Trevi, polo culturale Il Centro si pone quale “polo culturale” all’avanguardia. Tre i filoni strategici su cui si specializza: plurilinguismo, incontri culturali e propedeutica dell’arte. Nuovi progetti al via in autunno. Silvana Amistadi
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l Centro Trevi per il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini costituisce un tassello importante nell’ambito delle linee strategiche del Dipartimento scuola e cultura italiana che puntano alla cittadinanza attiva (cittadini plurilingui e consapevoli delle peculiarità del ter-
Il Centro culturale Trevi con la sua nuova mission costituisce un tassello rilevante nell’ambito della politica culturale e formativa portata avanti in questi anni dal Dipartimento scuola e cultura italiana”. Christian Tommasini, vicepresidente Provincia ritorio in cui vivono, ed incentivati a seguire le proprie passioni culturali per mezzo di progetti innovativi) con interventi su più fronti che vedono sempre più operare in sinergia il settore della cultura, quello della scuola ed i vari enti culturali della realtà locale. In quest’ottica il Centro Trevi, quale punto di riferimento in primo luogo per la popolazione di lingua italiana, ma non solo, si pone ai cittadini di tutte le età quale polo culturale all’avanguardia specializzato su tre filoni strategici. Da un lato vi sono le lingue, il cui apprendimento è sostenuto presso il Centro Multilingue con materiali moderni e diversificati nonché con le nuove tecnologie multimedia; inoltre, un altro aspetto importante
è la funzione svolta in materia di certificazioni linguistiche su cui punta sempre più la scuola di lingua italiana. Come ha annunciato Tommasini in futuro il Centro Multilingue sarà potenziato ed ampliato. Il secondo filone si riferisce al Centro Trevi quale punto d’incontro per i cittadini; accanto alle manifestazioni espositive organizzate dal Dipartimento ed alle iniziative di varie associazioni ospitate negli spazi del polo culturale (dalle mostre, alle rassegne filmiche), il Centro Trevi ospiterà una sorta di “salotto culturale” aperto al confronto su varie tematiche con incontri culturali a tema. Il terzo filone della nuova mission del Centro Trevi è costituito dalla propedeutica dell’arte, con progetti innovativi pensati per un pubblico di tutte le età, grazie a progetti che si avvalgono dei più sofisticati mezzi tecnologici. Anche in quet’ambito si concretizza l’azione sinergica del mondo della scuola e del mondo della cultura. L’obiettivo perseguito è quello di appassionare i cittadini verso l’arte e la cultura dotandoli degli strumenti per comprendere appieno l’arte contemporanea grazie ad incursioni in quella del passato.
In tal modo viene anche favorito l’accesso alle strutture culturali. Investire in cultura e formazione, come afferma Tommasini, costitui sce il miglior investimento perché, come attestano recenti ricerche, la cultura aumenta il benessere nei cittadini ed è lo strumento principe per la crescita e lo sviluppo della comunità. Un aspetto questo che si lega anche alla candidatura dell’Alto Adige assieme a Venezia ed al Nordest a Capitale della Cultura 2019. Due nuovi progetti che prendono il via in ottobre sono connessi a questa nova mission del Centro culturale Trevi: “Nel cerchio dell’arte - Storie dell’arte a ritroso, in una video immersione a tutto tondo” e “Café Philosophique”.
Nel Cerchio dell’arte Nel “Cerchio dell’arte” è il titolo di un nuovo progetto che offre la possibilità di compiere inconsuete esplorazioni della storia dell’arte, attraverso modalità coinvolgenti ed interattive grazie ad avanzati sistemi tecnologici. Dal 16 ottobre 2012 al Centro Culturale Trevi a Bolzano prende il via il nuovo progetto del Dipartimento provincia autonoma | ottobre 2012
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cultura
Ritratti di donne in proiezione nel “Cerchio dell’arte” al Centro Trevi. Cultura italiana „Nel cerchio dell’arte - Storie dell’arte a ritroso, in una video immersione a tutto tondo”. Sono state individuate una serie di tematiche riferite alla storia dell’arte contemporanea e delle epoche precedenti impiegando sistemi tecnologici d’avanguardia per raccontarle. Sfruttando la flessibilità delle nuove tecnologie vengono proposte due modalità d’approccio distinte, una per i ragazzi fino a 15 anni e l’altra per le persone di età superiore.
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Nella Sala interrata del Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bol zano, è stato allestito un ambiente di forma circolare al cui interno il pubblico compie un percorso immersivo con una serie di immagini, ricomposte successivamente in una galleria virtuale, immagini che, in un ambiente successivo, grazie a modalità interattiva possono essere contestualizzate per mezzo di approfondimenti. A conclusione del percorso i visitatori giungono a visitare una piccola esposizione di opere originali contemporanee e di epoche precedenti, in modo tale da poterle comprendere e confrontare. La prima tematica affrontata nell’ambito del progetto “Nel cerchio dell’arte” vede protagonista la figura femminile. Con il titolo “Donne d’arte” vengono proposti ritratti ed autoritratti di donne che guardano verso l’esterno della rappresentazione. Si va da fotografie e frammenti di video contemporanei, ai quadri del Rinascimento fino alle sculture antiche. Curatrici sono Maria Stella Bottai e Antonella Sbrilli, dell’Università La Sapienza di Roma con la collaborazione di Paolo Fenu e Nicola Mittempergher. Della curatela scientifica sono responsabili anche Simonetta Lucchi e Vincenzo Pace. La selezione di immagini ed i relativi approfondimenti saranno al Centro Trevi dal 16 ottobre 2012 a febbraio 2013. Al termine del percorso i visitatori potranno confrontarsi con due opere reali: Museo diocesano Hofburg di Bressanone la “Santa Barbara” di Andrea Brustolon (Museo diocesano Hofburg di Bressanone) e la “Laura” di Pawel Althamer (Museion di Bolzano). La seconda tematica trattata sarà “L’arte dell’area del Nordest Ita lia”, ovvero un’analisi di cosa unisce questi territori candidati come Venezia Nordest 2019 a Capitale Europea della Cultura. La terza tema tica riguarderà “Il paesaggio”. Orari: lunedì 14.00-18.30; martedì, mercoledì e venerdì 10.00-12.30 e 14.00-18.30; giovedì 10.00-20.00. Al mattino per le classi di studenti (su prenotazione al numero 0471 411459), al pomeriggio per tutti gli interessati. Info: Centro culturale Trevi, tel. 0471 300980, www.provincia.
bz.it/nelcerchiodellarte e www. facebook.com/nelcerchiodellarte
Café Philosophique Al Café Philosophique, inteso quale salotto dei pensieri, si affronteranno tematiche legate alle passioni private e civili, incontrando alcuni dei pensatori di spicco presenti nel panorama filosofico italiano, noti ed emergenti. A ciascuna figura di filosofo si affianca quella di un interlocutore proveniente dal mondo filosofico legato alla realtà locale e regionale. Questo “salotto dei pensieri” si rivolge a tutti, profani ed esperti, interessati al discorso filosofico. Gli incontri si terranno al Centro Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano. Il primo in programma il 12 ottobre 2012 è con Salvatore Natoli dell’Università “Bicocca” di Milano, che in dialogo con Maro Nobile parlerà di “amici zia”. Altri incontri: il 23 novembre 2012 Olivia Guaraldo dell’Università di Verona parlerà di “desiderio” in dialogo con Andrea Felis; il 25 gennaio 2013 Remo Bodei dell’ucla (California-USA) parlerà di “ira” in dialogo con Michele Nicoletti; il 22 febbraio 2013 Adriana Cavarero dell’Università di Verona parlerà di “cattive inclinazioni” in dialogo con Esther Redolfi; il 15 marzo 2013 Giulio Girello dell’Università di Milano parlerà di “compassione” in dialogo con Carlo Brentari. Inoltre, in connessione con gli spettacoli della stagione teatrale 20122013 del Teatro Stabile di Bolzano, nell’ambito di “Theatrum philo sophicum”, di venerdì pomeriggio vi saranno incontri introduttivi con esperti e la Compagnia teatrale che mette in scena gli spettacoli la sera a teatro. Il 9 novembre 2012 Marco Bernardi e Patrizia Milani e Renato Simoni introdurranno lo spettacolo “Le Troiane” (Euripide); l’8 feb braio 2013 Maurizio Scaparro e Giuseppe Pambieri introdurranno “La coscienza di Zeno” (I. Svevo); l’8 marzo 2013 Valerio Rinasco ed altri introdurranno “Romeo e Giulietta”, (W.Shakespeare). Il programma degli incontri viene esteso al progetto “Teatro nella scuola”, con incontri mirati a gruppi di classi in preparazione allo spettacolo.
Foto: USP/Arno Pertl
dalla giunta provinciale
casa
sociale
Acquisto di oltre 200 alloggi
Anziani e disabilità, nuovi criteri
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ue importanti decisioni prese dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore competente Chri stian Tommasini riguardano l’edilizia abitativa. La prima è il via libera all’acquisto da parte dell’IPES di 164 alloggi in 16 comuni, la seconda è l’ok alla coL’assessore struzione di 50 allogChristian gi per il ceto medio a Tommasini Merano. Nell’ambito del programma 2011-2015 dell’IPES saranno acquistati quindi 164 appartamenti suddivisi in 16 comuni
altoatesini, con un’offerta che si aggira sui 2.000-2.300 euro al metro quadrato e che è adeguata per il mercato della casa fuori dalle città. Gli alloggi, per i quali è previsto un investimento di 31 milioni di euro, riguardano Egna (20 abitazioni), Appiano, Caldaro (15), Lagundo, Ora, Laces, Renon, Campo Tures, Ortisei, Silandro, Vipiteno, Terlano, Varna (10) Bronzolo, Marlengo (5) e Stelvio (4). Nei prossimi due anni, inoltre, il programma di edilizia abitativa per il ceto medio si arricchirà di ulteriori 50 alloggi a Merano: il bando ha avuto successo e la Giunta provinciale ha dato il via libera all’acquisto.
protezione civile
6 milioni per la val di Vizze per piccoli imprenditori e piccoli La Giunta provinciale ha autorizzaproprietari. Per chi ha perso oltre il to i risarcimenti per i danni causati 50% della propria fonte di reddito, dall’alluvione di agosto in val di Vizil contributo potrà arrivare sino al ze e il presidente Luis Durnwalder 90%. Inoltre, in aggiunta ai 4 milioha firmato il relativo decreto. La ni di euro stanziati subito, la Giunta Giunta ha definito il territorio colpiprovinciale ha dovuto nuovamente to dall’ondata di maltempo, provveattingere al fondo di riserdimento necessario per dare va mettendo a disposizione il via alla procedura risarciulteriori 2 milioni: una mitoria: cittadini e imprendisura necessaria per rifare tori che hanno subito danni la rete fognaria e l’acquedothanno 60 giorni di tempo per to, seriamente danneggiati presentare le richieste di ridurante il maltempo, e per sarcimento. Il contributo evitare che la popolazione garantito dalla Provincia copossa andare incontro a proprirà fino al 50% del danno blemi di approvvigionamenaccertato, una percentuale Il presidente che potrà salire sino al 60% Luis Durnwalder to idrico.
L
a Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessore Richard Theiner, le linee guida, che saranno operative da gennaio 2013, per l’accesso e l’accompagnamento delle persone con disabilità nei servizi residenziali sociali e nelle strutture sociosanitarie. 60 anni è il limite formale dal quale si fa partire l’età anziana della persona con disabilità: se al compimento dei 60 anni il loro fabbisogno assistenziale e infermieristico può essere coperto dai L’assessore servizi residenziali Richard Theiner dell’area disabilità, le persone potranno continuare ad essere seguite in tali strutture. Altrimenti è prevista una loro accoglienza in una residenza per anziani, vicina all’abituale contesto abitativo. Nei prossimi anni la Provincia vuole attivare un centro di competenza specializzato all’interno di una residenza per anziani in ogni comunità comprensoriale. Dopo i 60 anni, le persone con disabilità che vivono nei servizi residenziali parteciperanno a una tariffa intermedia tra le strutture dell’area disabilità e quelle per anziani, in modo da rendere la scelta della soluzione assistenziale dipendente unicamente dall’effettivo fabbisogno e non da fattori economici. provincia autonoma | ottobre 2012
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sanità
La carenza di personale medico si fa sentire a livello europeo ed è presente anche a livello provinciale come ha affermato di recente l’assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner.
Foto: A. Pertl
In futuro avremo bisogno di più medici
Franco Grigoletto
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enché questo andamento non abbia ancora raggiunto un livello d’allarme, così l’assessore Theiner, la Giunta provinciale è consapevole di questa tendenza ed intende adottare tempestivamente delle misure finalizzate ad arginare il problema. Sono quindi in fase avanzata i lavori preparatori per la realizzazione della già annunciata “Medical School” il cui progetto è stato già presentato al competente Ministero. L’età media dei 283 medici di medicina generale è di 54 anni (dato agosto 2012). Con ciò l’Alto Adige ha i medesimi problemi strutturali some i suoi vicini al Sud ed al Nord. Anche negli ospedali in Alto Adige (1.032 medici - dato 2011) cresce l’età media dei medici, anche se la piramide per età è più snella nelle
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L’assessore Theiner nel corso dell’incontro con la stampa classi di età più anziane. La situazione negli ospedali non si presenta ancora così acuta. In Alto Adige il rapporto è di 3,12 medici per 1.000 abitanti mentre ad esempio in Emilia Romagna tale rapporto è di 2,13 medici per 1.000 abitanti.
Servono 150 medici all’anno Tra il 2008 ed il 2011 si sono iscritti mediamente all’anno 63 medici all’ordine dei Medici di Bolzano. Però il potenziale di medici è più ampio. Ogni anno si laureano circa 86 altoatesine ed altoatesini in medicina presso le diverse università, la maggior parte ad Innsbruck. In linea di massima si aggiungono ancora i medici di altri stati dell’Unione europea, che in qualità di cittadini dell’Unione Europea possono lavorare in Alto Adige - salvo l’obbligo del bilinguismo. “Sino al 2020 abbiamo quindi bisogno in Alto Adige di circa 150 medici di medicina generale all’anno” mentre negli ospedali” ha aggiunto il direttore sanitario Oswald Mayr “tale numero è di 30 - 40 medici all’anno. Sinora non sono andati in pensione tutti medici che ne avevano diritto ed i primari, ad esempio, possono rimanere in servizio sino ai 70 anni”. La misura per far fronte alla caren-
za di medici di medicina generale, è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, è l’accrescimento della formazione dei medici di medicina generale e l’aumento delle risorse. Per attirare un crescente numero di giovani medici e motivarli ad intraprendere questa formazione sarà aumentato lo stipendio nella misura prevista per i medici in formazione specialistica da 1.549,37 euro mensili a 2.084 euro lordi. Questo significa che i medici in formazione in medicina generale avranno lo stesso trattamento economico dei medici in formazione specialistica.
3,5 milioni all’anno Per far fronte alla carenza di medici si deve investire nella formazione specialistica. La Provincia investe circa 3,5 milioni di euro all’anno per la formazione specialistica. Attualmente sono 108 i medici in formazione specialistica: 43 in Italia, 19 all’estero (Austria e Germania) e 46 in Alto Adige. Per consentire la maggiore partecipazione possibile al concorso per l’assegnazione dei posti di formazione specialistica nell’Azienda sanitaria provinciale ed all’estero nel febbraio 2012 è partito un progetto pilota che prevede due scadenze annuali
sanità per il concorso, una in febbraio ed una in agosto. Fino al 2011 le persone neo laureate in medicina potevano concorrere solo una volta all’anno ai posti di formazione specialistica. Inoltre l’iter è stato snellito. Nel procedimento precedente dal momento del concorso all’inizio della formazione passavano 10-11 mesi, mentre nel progetto pilota di febbraio tale procedimento è stato anticipato in 6
mesi. Nel settembre 2011 15 medici hanno terminato la formazione in medicina generale. Attualmente è in corso una formazione per 19 medici di medicina generale che terminerà nel settembre del 2014. Nel corso del 2012 sarà aperto il concorso per un nuovo corso di formazione per 20 persone, un anno prima del termine del corso precedente, questo significa che tre anni dopo la fine del corso del 2008-2011
saranno 19 i medici formati nel 2014 ed altri 20 saranno formati ad inizio 2016. Il presidente dell’Ordine dei medici, Andreas von Lutterotti, ha quindi posto l’accento nel suo intervento sulla necessità di formare nuovi medici che siano motivati nei confronti dei pazienti, orientati ai loro problemi ed in futuro si intende aumentare la loro formazione dagli attuali tre anni a cinque.
Campagna per il corretto uso del 118 È stata avviata dall’assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner, una campagna sull’importanza del corretto uso dei servizi d’ emergenza e del numero 118.
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a campagna per il corretto uso dei servizi di emergenza - urgenza, si rivolge a tutta la popolazione, con particolare attenzione ai giovani ed ai cittadini stranieri, con l’obiettivo di promuovere l’informazione riguardo ai diversi servizi disponibili in caso di emergenza-urgenza, su come si possa accedere a ciascuno di essi e quale sia meglio contattare a seconda delle necessità. Nel corso del 2011 sono stati effettuati in Alto Adige 65.776 interventi di emergenza sanitaria 2.753 dei quali con l’utilizzo dell’elisoccorso. Già da questi dati si evidenzia la portata e l’importanza di un utilizzo corretto e consapevole dei servizi di emergenza - urgenza che fanno riferimento al numero 118. Secondo una ricerca della Federazione nazionale di medicina d’emergenza ed urgenza arrivano al numero 118 molte segnalazioni inappropriate, circa il 20 percento del totale. Questa cifra alta ha come conseguenza il rallentamento del servizio ed evidenzia quanto sia importante un utilizzo corretto del 118 da parte dei cittadini. A questo scopo la campagna di sensibilizzazione a livello provinciale è costituita da 6000 dèpliant in italiano, tedesco ed inglese e da 3000
manifesti nei quali sono contenute le principali informazioni per un corretto utilizzo del numero 118. In particolare il dèpliant illustra dettagliatamente quando e come deve essere effettuata la chiamata al numero 118. La conversazione va svolta con voce chiara e debbono essere fornite tutte le notizie richieste dall’operatore che ha il compito di analizzarle. Al termine della con-
inglese, francese, albanese, cinese, rumeno, spagnolo ed ucraino. Attualmente, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa primario del Servizio provinciale Emergenza-Urgenza, Manfred Brandstätter, a livello provinciale è in fase di realizzazione un filmato nelle scuole che sarà utilizzato nell’ambito dell’educazione stradale. Le classi possono inoltre contattare la sede della Centrale di soc-
versazione ci si deve naturalmente accertare che il ricevitore sia stato rimesso a posto! L’opuscolo fornisce inoltre utili indicazioni sul Pronto Soccorso e riguardo ai casi in cui è opportuno rivolgersi a questa struttura; non mancano informazioni su cosa fare e cosa non fare in attesa dei soccorsi. A livello nazionale la campagna di sensibilizzazione è sostenuta anche da un DVD in italiano, tedesco,
corso provinciale per effettuare una visita. L’opuscolo in lingua italiana e tedesca può essere scaricato dai seguenti link: http://www.provinz.bz.it/ gesundheitswesen/notfall/buerger. asp http://www.provincia.bz.it/sanita/emergenza/cittadini.asp Il video trilingue è consultabile al seguente indirizzo: http://emergenzaurgenza.agenas. it/spot.htm. FG provincia autonoma | ottobre 2012
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amministrazione
Dipendenti in ufficio, figli accuditi In corso il progetto pilota della Provincia che offre ai dipendenti pubblici la possibilità di utilizzare microstrutture per i figli fino a tre anni di età: l’assessore al personale Thomas Widmann traccia un bilancio dell’iniziativa.
Quali altri strumenti vengono offerti al personale per agevolar ne il rientro in servizio? “L’ufficio sviluppo personale della Provincia da ben 15 anni organizza corsi di formazione ad hoc per dipendenti in aspettativa, per favorirne il rientro in servizio. Nel 1997 la Provincia di Bolzano è stata la prima Amministrazione in Italia ad offrire tale opportunità.”
L’assessore Thomas Widmann
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a circa un anno, in collaborazione con il Comitato pari opportunità dell’Amministrazione provinciale, ha preso avvio il progetto pilota per offrire l’utilizzo di microstrutture aziendali ai figli dei dipendenti provinciali fino a tre anni di età. Tale progetto prevede il sostegno da parte dell’Amministrazione provinciale, che copre i due terzi dei costi complessivi, mentre il restante terzo viene sostenuto dai dipendenti provinciali. Il progetto pilota terminerà a settembre del 2014. All’assessore provinciale al per sonale Thomas Widmann abbia mo chiesto una valutazione sul
progetto e dettagli sul percorso compiuto finora. “Complessivamente la valutazione è molto positiva, mi fa piacere che ne abbiano usufruito già 26 dipendenti. Obiettivo del progetto è quello di favorire una maggiore conciliabilità tra lavoro e famiglia, con la possibilità inoltre, per chi lo desidera, di lavorare un numero maggiore di ore. L’età media dei bambini al momento del loro ingresso nelle microstrutture, un anno e tre mesi, conferma che i genitori desiderano rientrare al lavoro poco dopo che i figli hanno compiuto il primo anno di età.
Microstrutture per i figli dei dipendenti provinciali
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Del progetto hanno usufruito so lamente donne? “No, tra i 26 beneficiari ci sono anche otto uomini. Questi primi risultati dimostrano come si possano realizzare al meglio le pari opportunità tra uomo e donna.” Cosa viene offerto alle famiglie dalle microstrutture? “Nelle microstrutture aziendali, per cui è competente la Ripartizione famiglia e politiche sociali, non è prevista una mera assistenza ai bambini, bensì un investimento in un vero progetto pedagogico-educativo ancora prima dell’ingresso nella scuola dell’infanzia.” Si tratta di un’iniziativa innova tiva? “Con questo progetto pilota l’Amministrazione provinciale ha inteso adeguarsi all’offerta che già da alcuni anni molte aziende, anche all’estero propongono ai propri dipendenti. In Alto Adige questa strada è stata imboccata ad esempio da Thun, Iveco, Comune di Bolzano, Fiera Bolzano, Libera Università di Bolzano, Oberalp, Brennercom. Grazie al successo riscosso, le microstrutture sono previste anche dalla nuova legge sulla famiglia elaborata dalla Giunta e che approda in Consiglio provinciale.” Di che tipo di investimenti finan ziari stiamo parlando? “Da settembre 2011 a tutt’oggi sono
sociale stati impegnati per il progetto circa 45mila euro.” Assessore Widmann, come vede il futuro della Provincia di Bol zano nel periodo di crisi globale che stiamo attraversando? “E’ opportuno non solo parlare dell’importanza dell”apprendere lungo tutto il corso della vita”, il cosiddetto long life learning, ma soprattutto adoperarsi per realizzarlo. Anche in un contesto economico, l’istruzione e la formazione rivestono un ruolo sempre più importante, perché vengono richiesti sempre più “specialisti”. Ciò vale naturalmente anche per i dipendenti dell’Amministrazuione provinciale: le loro qualità devono essere ulteriormente potenziate e valorizzate, al fine di ridurre le consulenze esterne e utilizzare il know how interno. In tal modo, inoltre, il sapere necessario diventa un patrimonio per l’amministrazione. Soprattut-
Successo del progetto pilota della Provincia to in una fase critica come quella attuale, sempre più, anche per i dipendenti provinciali, vi è la necessità che entrambi i genitori lavorino e che vengano ridotti quindi i periodi di aspettative per maternità non retribuite. Con questa offerta di mi-
crostrutture aziendali si va incontro a questa tendenza sociale,che si può riscontrare anche altrove. Sono servizi fondamentali per far crescere le famiglie e al tempo stesso perseguire legittimi obiettivi professionali.”
Bimbi con disabilità: consulenza a domicilio Dal 1° gennaio 2013 è disponibile un nuovo servizio gratuito di sostegno familiare per bambini con disabilità. Per ora viene offerto a Bolzano, poi sarà esteso agli altri comprensori.
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ono circa 250 le famiglie con figli con disabilità di età compresa tra 0 e 6 anni che potranno fare riferimento nuovo servizio di sostegno familiare. La sua messa a disposizione è stata approvata quest’estate dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle politiche sociali e famiglia Richard Theiner. L’obiettivo perseguito è quello di promuovere lo sviluppo del bambino. A tal fine sono previsti interventi specifici, in base alle sue capacità e competenze. Su richiesta dei genitori, possono essere concordate regolari visite a domicilio da parte di un operatore
specializzato, in cui si può discutere delle preoccupazioni della famiglia, di eventuali richieste e, quindi, pianificare le misure specifiche da adottare. I genitori, inoltre, vengono consigliati nella scelta e nell’uso di servizi e prestazioni. Come sottolinea l’assessore alle politiche sociali e famiglia Richard Theiner, “un intervento specifico a partire dai primi anni di vita è
in grado di aiutare i bambini con disabilità, attenuandone le conseguenze. Per tale ragione accanto ai vari servizi sanitari disponibili, si è inteso offrire alle famiglie assistenza per quanto riguarda il superamento delle difficoltà quotidiane, al fine di seguire i figli disabili per condurli a una vita il più autonoma possibile.” Il nuovo servizio di sostegno può essere richiesto a partire dalla nascita del bambino, in caso di necessità, fino all’inserimento scolastico. Nella fase iniziale sarà gestito dall’Azienda servizi sociali di Bolzano e sarà insediato presso il Distretto sociale di Gries. Le prestazioni possono essere richieste dal 1° gennaio 2013. In seguito è prevista l’estensione del servizio anche negli altri comprensori. Le linee guide per gli interventi pedagogici in età precoce sono state elaborate da un gruppo di lavoro in cui hanno collaborato Provincia, Servizi sociali, Servizi sanitari ed associazioni. provincia autonoma | ottobre 2012
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affidamento familiare
Esperienze di affidamento
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ent’anni fa Thomas aveva preso in cura un bambino di 6 anni. “Proprio a quell’epoca c’erano molti bambini per i quali si cercavano genitori affidatari. Ancora oggi sono in contatto con lui.” Tuttavia Bettina accantona il pensiero di un figlio affidatario fino a quando, 6 mesi dopo, legge sul giornale che si cercano urgentemente genitori affidatari. La parola “urgente” le balza agli occhi e non le lascia più pace. “Io non posso certamente salvare il mondo. Ma mi sono detta che dove possibile, dobbiamo aiutare”.
Incontri preparatori Thomas ha colto l’occasione ed è andato ad informarsi presso un distretto sociale. Sono seguiti degli incontri preparatori, alcuni anche con genitori con già esperienza nel campo dell’affidamento familiare. Alcuni mesi dopo ha chiamato un’assistente sociale per informare che cercavano una famiglia affidataria per una piccola bambina. “Ci siamo resi subito disponibili ad
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offrire a questa bimba una casa. Il tribunale per i minori decise all’inizio un affidamento parziale in una fascia oraria dalle 10 alle 17, tutti i giorni compresi i weekend “, racconta Bettina. “Io e Thomas però non eravamo d’accordo, perché noi viaggiamo molto e siamo spesso via e non avremmo quindi potuto portare Kathrin con noi. “Poco più di un mese dopo suonò nuovamente il telefono: la bimba poteva vivere 24 ore su 24 presso di noi, così abbiamo acconsentito”.
Foto: Dipartimento alle politiche sociali
“Avere cura di un bambino temporaneamente? Un tempo questo pensiero mi era totalmente estraneo”, così descrive la 53enne Bettina la sua prima reazione all’idea del suo compagno Thomas di provare ad immedesimarsi in una tale situazione. È andata diversamente: da un anno e mezzo Kathrin (3 anni) vive come figlia affidataria presso la coppia, che ha già 5 figli grandi. “Il primo pensiero quando abbiamo visto Kathrin è stato: è lei!”
Primi contatti Da quel momento in poi il tempo è volato: sono seguiti i primi contatti e le visite. Ci siamo subito piaciuti: “Kathrin ci è subito corsa incontro e noi abbiamo capito che era perfetta per noi”, così descrive Bettina il loro primo incontro. “Già il primo giorno lei ha giocato, mangiato e dormito tutta la notte a casa nostra. Si è subito sentita a suo agio.” Alla coppia è stato subito chiaro che, per il fatto di aver già vissuto momenti difficili nei suoi primi anni di vita, “Kathrin avrebbe seguito bene chiunque fosse stato carino con lei”. Oltre a questo la pic-
cola aveva anche un lungo percorso di malattia alle spalle, con continui raffreddori, ma Thomas lo ha interpretato così: “Il suo raffreddore era solo il sintomo che lei era semplicemente stufa di tutto. Ma dopo una settimana da noi era perfettamente sana e non si è mai più ammalata”.
La madre naturale Il contatto con la madre naturale, che per problemi di salute non poteva più prendersi cura della sua piccola, all’inizio non è stato facile. “Se nei confronti di Thomas ha dimostrato subito fiducia, nei miei è
Informazioni generali sull’affidamento familiare:
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affidamento familiare di minori è una forma particolare di „aiuto temporaneo“. Le famiglie affidatarie offrono ai bambini per un determinato periodo un posto nella loro casa. Il contatto del bambino con i genitori naturali deve essere sostenuto ed incoraggiato. In Alto Adige vivono al momento 300 bambini in famiglie affidatarie. Si parla di affidamento a tempo pieno, dove il bambino vive 24 ore su 24 presso la famiglia affidataria, e di affidamento parziale, dove ogni giorno il bimbo torna dalla sua famiglia naturale. La situazio-
ne del genitore affidatario esordiente viene valutata nella fase introduttiva: vengono chiarite motivazioni ma anche limiti delle/degli aspiranti. I genitori affidatari ricevono mensilmente dal distretto sociale un rimborso finanziario. Tutti gli interessati che desiderano prendersi cura di un bambino ed avere informazioni in merito, possono rivolgersi al loro distretto sociale d’appartenenza o sul sito della Ripartizione Provinciale Famiglia e Politiche Sociali www.provincia.bz.it/politichesociali/.
affidamento familiare aperta – così come il rapporto che Thomas ha già instaurato con il suo primo figlio affidatario.
Consigli Cosa consiglia la coppia alle altre famiglie o single che desiderano prendersi cura di un bambino? “Consiglio di informarsi bene sul tema dell’affidamento familiare e di leggere libri sull’argomento”, dice Bettina. Bisogna inoltre riflettere profondamente se davvero si desidera diventare un genitore affidatario, perché si tratta di una decisione d’importanza fondamentale, che influenzerà tutta la famiglia e la vita di tutti i giorni. Inoltre: “I genitori affidatari devono essere molto flessibili ed avere assoluto tatto, sia per quel che riguarda il rapporto con il bambino che con i suoi genitori naturali”, sottolinea la coppia. A entrambi è chiaro che non tutti i bambini affidatari sono “semplici” come la piccola Kathrin. “Ogni bam-
Foto: Dipartimento alle politiche sociali
stata all’inizio diffidente”, racconta Bettina del loro primo incontro. Sono passati alcuni mesi prima che tra le due donne si creasse un rapporto di fiducia. “Ora invece ci capiamo alla perfezione”, dice Bettina. La gelosia iniziale della madre naturale nei confronti di quella affidataria si è placata, ed i rapporti tra le due si sono rasserenati. Quando la madre naturale vuole vedere Kathrin o fare una gita assieme a lei, chiama Bettina e Thomas per avvisarli, passa a prendere la piccola e la sera la riporta a casa loro. Non è ancora chiaro quanto Kathrin potrà rimanere con i suoi genitori affidatari: “Kathrin fa parte della nostra famiglia ed è perfettamente integrata. I nostri figli ormai adulti, così come i nostri vicini ed amici, nutrono un grande affetto per lei. Mi auguro in ogni caso, con tutto il cuore, che Kathrin possa tornare un giorno a vivere con sua madre”, sottolinea Bettina. La porta per Kathrin rimarrà comunque sempre
bino è unico nel suo genere. L’importante è capire che i bambini affidatari sviluppano inevitabilmente diffidenza, perché devono lasciare i loro genitori naturali, anche se solo per brevi periodi. Da ciò deriva che loro vogliano testare il nuovo ambiente che li accoglie”.
Laboratorio di idee per le politiche giovanili
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giovani membri della Consulta Giovani Italiana Martha Jiménez (presidente), Alessandro Huber (vicepresidente), Linda Perlaska, Alex Garzon, Silvia Verdino, Corrado Roccazzella, Mark Schabca, Christian Timpone, Alessandro Huber, Gianluca Iocolano, Luca Conte, Giulia Mittempergher, Francesca Notte, Jacob Mureda e Lorenzo Pianini) intendono così fungere da punto di riferimento per chi si occupa direttamente o indirettamente di questioni legate ai giovani (come la formazione, il lavoro, la famiglia, l’identità, ecc.) e diventare un laboratorio di idee e spunti da parte dei vari portatori di interesse per le politiche
giovanili in Alto Adige creando un ponte fra generazioni. La Consulta mira a promuovere la condivisione di idee, esperienze e proposte con lo scopo di raccoglierle e restituirle alla cittadinanza in modo strutturato e propositivo. A ta l fine il lavoro annuale viene suddiviso in trimestri: durante ogni trimestre affronterà una tematica specifica, toccando temi fondamentali per i giovani e non solo, quali il lavoro, la casa, l’istruzione. Per ogni tema sarà seguito lo stesso schema: un primo incontro ini ziale, aperto al pubblico, con degli esperti che forniranno stimoli e visioni sul tema, a cui seguirà un La Consulta Giovani Italiana ha scelto un metodo di lavoro “partecipato”.
periodo di raccolta da parte della Consulta, divisa in sottogruppi, di spunti ed attività svolte collaborando con tutti coloro che possono avere voce in capitolo sul tema. Al termine del trimestre ci sarà un evento pubblico finale di presentazione dei risultati e di confronto. Il primo appuntamento della serie è fissato per il 17 ottobre 2012 (dalle ore 18.00 alle 20.00, presso la Li bera Università di Bolzano (aula F003), in piazza Università 1 a Bolzano) su “I giovani e il mondo del lavoro: il mercato oggi e do mani” al quale sono invitate tutte le persone interessate. Nei mesi a cavallo tra la fine del 2014 e la scadenza del mandato nella primavera del 2015, si decideranno i contenuti e le modalità in cui verrà fatto il lavoro di restituzione e presentazione. SA info e-mail:consultagiovanialtoadige@gmail.com web: consultagiovanibz.wordpress.com
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società
Tornano le conferenze “medVital” Dopo una breve pausa estiva riprende il ciclo di conferenze medVital intorno a grandi temi riguardanti la salute. Medici dell’Azienda sanitaria e specialisti della Fondazione Vital riferiranno sulle ultime novità in fatto di prevenzione medica e salutistica. Il primo convegno sulla “depressione” avrà luogo il 15 ottobre a Bolzano.
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e patologie depressive rientrano ormai tra le cosiddette malattie popolari e si riscontrano con sempre maggior frequenza specialmente nei Paesi industrializzati. Nel corso del primo incontro medVital il 15 ottobre presso la Casa della Cultura “Walther von der Vogelweide” a Bolzano verrà spiegato come si manifestano i primi sintomi di una patologia depressiva e come intervenire preventivamente. Relatori sono dott. Andreas Conca, primario di psi-
chiatria all’ospedale di Bolzano, e la dott.ssa Carla Leverato, dell’Associazione parenti ed amici di malati psichici. Tutti gli interessati avranno l’opportunità di porre domande e quesiti ai relatori intervenuti. Il convegno inizia alle ore 20. L’ingresso è gratuito. Gli altri argomenti trattati saranno la “Menopausa” (22.10.2012, Bressanone), l’“Ictus” (29.10.2012, Bolzano), l’“Alimentazione sana” (05.11.2012) e “Demenza e Alzheimer” (12.11.2012, Merano). Gli ap-
puntamenti sono organizzati dalla Fondazione Vital in collaborazione con la Ripartizione Famiglia, Sanità e Politiche sociali e dell’Azienda Sanitaria altoatesina. Medici di spicco dell’ASL ed esperti della Fondazione Vital si prestano a mettere gratuitamente a disposizione del pubblico il proprio bagaglio di conoscenze medico-scientifiche. Tutte le relazioni sono tenute con traduzione simultanea. Per ulteriori informazioni sul ciclo di conferenze consultare il sito www.stiftungvital.it. FG
“Forza ragazze! Consigli per la sicurezza”
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onsiderato l’aumento della violenza alle donne, è importante prevenire le situazioni di violenza. In quest’ottica la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna hanno provveduto alla ristampa della brochure “Forza ragazze! Consigli per la sicurezza”. Accanto all’opera di sensibilizzazione per una cultura non violenta e a favore delle donne e delle giovani, per la Commissione si tratta di rendere più forti le ragazze e le giovani. “La pubblica-
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zione si propone di sensibilizzare le giovani donne a non accettare abusi e violenze, a saper fissare limiti e anche a presentarsi piú sicure di sè in certe situazione critiche”, come sottolinea Roberto Bizzo, assessore provinciale alle pari opportunità. I consigli per la sicurezza suggeriscono alcune modalità di reazione in situazioni di abuso e violenza sessuale, ed informazioni legali indicando centri di contatto per le ragazze che hanno vissuto situazioni di violenza. La brochure era nata nell’ambito del progetto scolastico “Io dico no” a cura dell’apposito gruppo di lavoro per la prevenzione della violenza alle ragazze, insediato presso la Commissione provinciale per le pari
opportunità e presieduto da Rolanda Tschugguell. Oltre alla brochure informativa “Forza ragazze! Consigli per la sicurezza” erano state realizzate delle cartoline. Accanto all’autrice Julia Psenner, il team della redazione è composto da Helga Mock e da Rolanda Tschugguell. Le persone interessate possono prendere la documentazione direttamente presso il Servizio Donna della Provincia, via Dante 11, a Bolzano, oppure ordinarla chia mando il numero 0471 416950, o per e-mail all’indirizzo: servizio donna@provincia.bz.it Le brochure e le cartoline sono disponibili anche al link http:// www.provincia.bz.it/parioppor tunita/pubblicazioni.asp SA
pari opportunità
Donne che decidono in rete Le donne in posizioni decisionali e quelle interessate ad accedervi possono registrarsi sulla piattaforma elettronica www. donne-eu.net per fare rete, rendere visibili e sviluppare le proprie competenze. È uno degli esiti del progetto Interreg “Donne che decidono”. Silvana Amistadi
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Foto: USP/A.Pertl
oordinati dall’Assessorato alle politiche femminili e alla parità di genere della Regione Carinzia che funge da partner capofila - altri cinque assessorati dei Länder del Tirolo, Salisburgo, della Provincia di Bolzano (Ripartizione lavoro-Servizio Donna-Commissione provinciale per le pari opportunità), della Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Udine hanno dato vita sotto l’egida del programma Interreg Italia-Austria al progetto “Donne che decidono”. Lo scopo perseguito dall’iniziativa, che ha quale background l’Agenda Europea (Strategia di Lisbona 2010)
di progetto Astrid Pichler (astrid. e copre l’arco temporale 1° settempichler@lessing-uni.net) bre 2011 - 31 agosto 2013, è quello di creare una rete di contatti interregionale per donne che ricoprono poI corsi di web.2 sizioni direttive o che rivestono ruoli in politica, dando loro la possibilità, Il progetto “Donne che decidono” ha da un lato,di scambiarsi conoscenze, qule obiettivo il rafforzamento delle informazioni e competenze ed acquidonne in posizioni direttive migliosirle tramite una piattaforma eletrando le loro competenze digitali. In tronica, e, dall’altro, di sostenersi a ciascuna realtà aderente al progetto vicenda nella propria carriera polisaranno organizzati dei corsi di fortica o dirigenziale, puntando altresì mazione gratuiti per le donne “Più ad aumentare la forti grazie ai quota di partecontatti in rete - I cipazione delle Social media per Con la piattaforma elettronica donne alle funfare carriera”. In www.donne.eu.net si concretizza zioni direttive. A provincia di Bolun progetto importante che consente di creare rete e così tal fine, nell’amzano prendono favorire una maggiore presenza bito di una videil via il 23/24 delle donne avvalendosi di oconferenza dove novembre 2012 strumenti innovativi”. la Provincia di con un corso in Bolzano era raplingua italiana a Roberto Bizzo, assessore presentata dalla Bolzano e prosepari opportunità e informatica presidente della guiranno fino a Commissione fine febbraio 2013 provinciale per le pari opportunità, con corsi anche a Merano, Brunico e Ulrike Oberhammer, è stata attivata Bressanone (in lingua tedesca). Per la piattaforma www.donne.eu.net. partecipare è necessario avere già Una parte della piattaforma è acdimestichezza con Internet. cessibile a tutti, una è riservata alle L’iscrizione deve avvenire 20 giorni donne previa registrazione. prima dell’inizio del corso rivolgenIn provincia di Bolzano i contatti dosi al Servizio donna, in via Dan sono il Servizio Donna nella persote 11, tel. 0471 416950, fax 0471 na di Ulrike Sanin (ulrike.sanin@ 416959, e-mail: serviziodonna@ provincia.bz.it) e la responsabile provincia.bz.it
Da destra, l’assessore provinciale Roberto Bizzo assieme alla presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer ed alla responsabile del progetto “Donne che decidono” per l’Alto Adige, Astrid Pichler. provincia autonoma | ottobre 2012
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Autonomia
Michele Bolognini
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i presidenti della Repubblica di Italia e Austria, Giorgio Napolitano e Heinz Fischer, è stato consegnato il 5 settembre a Merano il Grande ordine di merito, la massima onorificenza della Provincia di Bolzano. Un gesto di alto valore simbolico nell’anno in cui si celebrano due anniversari fondamentali della storia altoatesina: i 40 anni del secondo Statuto di Autonomia e i 20 anni della chiusura della controversia internazionale di fronte all’Onu. In queste immagini il riassunto fotografico della giornata. ■
Festa
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Autonomia
dell’Autonomia
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europa
Musica senza confini La Commissione UE intende semplificare la concessione di licenze musicali su scala europea. A tal fine ha presentato misure per la modernizzazione delle società di gestione. In futuro gli utenti di Internet potrebbero avere la possibilità di acquistare più agevolmente musica e film online. Arno Schuster
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empre più persone desiderano acquistare in formato elettronico musica, film o libri in Internet; tra questi vi sono anche opere di altri Stati dell’UE. Le nuove tecnologie digitali offrono opportunità promettenti sia agli autori, sia ai consumatori e alle imprese. Finora, però, l’offerta era limitata dalla circostanza che i diritti di autore difficilmente possono essere fatti valere
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oltre i confini nazionali. Chi offre online i media deve procurarsi le relative licenze in ogni Stato. Questa tradizionale politica nazionalista del copyright rappresenta un freno per la predisposizione di un’offerta digitale. Sussiste inoltre il rischio che gli utenti eseguano illegalmente il download, se l’offerta legale in rete risulta troppo limitata.
Società di gestione, utili intermediari I titolari dei diritti di autore affidano i loro diritti a società di gestione che li esercitano a loro nome. Le società di gestione offrono diversi servizi ai titolari di un copyright e agli utenti: concedono licenze, gestiscono i proventi delle licenze, ripartiscono i proventi percepiti tra gli aventi diritto e li supportano nell’esercizio delle loro prerogative. Le società di gestione svolgono un ruolo molto importante proprio in situazioni in cui trattare con i singoli autori di un’opera sarebbe troppo impegnativo e determinerebbe costi di transazione sproporzionati. Con-
tribuiscono inoltre alla diffusione sul mercato anche di opere minori e meno popolari, promuovendo in modo determinante la tutela e l’incentivazione della varietà delle forme di espressione culturale. Nell’UE ci sono oltre 250 società di gestione che amministrano annualmente entrate per circa 6 miliardi di euro. I diritti di autore in ambito musicale rappresentano circa l‘80% di tutti i proventi delle società di gestione. In Germania la società degli autori si chiama GEMA, in Italia SIAE. Non esiste un’organizzazione che rappresenti gli autori a livello europeo. Il modello di una società paneuropea non incontra i favori della Commissione, perché creerebbe un’organizzazione con un monopolio di fatto, limitativa della concorrenza. Con una nuova direttiva le società di gestione di tutti i settori dovranno quindi rispettare nuovi standard europei che prevedano una migliore organizzazione e una maggiore trasparenza nello svolgimento della loro attività.
europa Bruxelles intende prescrivere organi indipendenti di vigilanza, relazioni dettagliate sui proventi finanziari e sull’impiego delle risorse, nonché termini di pagamento. La necessità di introdurre modifiche è dimostrata da casi recenti, nei quali le risorse ricavate dai diritti di utilizzo sono andate perse a causa di una cattiva politica di investimento, ma anche dagli esempi di forti ritardi nei pagamenti agli aventi diritto.
Licenze online transfrontaliere Oltre a ciò la direttiva proposta agevolerà la concessione di licenze sui diritti di autore ai fini dell’utilizzo delle opere musicali in internet. Attualmente il numero degli offerenti nei singoli Paesi europei presenta forti fluttuazioni. In Germania e in Gran Bretagna si contano oltre 60 operatori di servizi online. In Polonia sono meno di 20 e in altri paesi meno di 5. La Commissione UE desidera che le società di gestione siano tenute per legge a mettere a disposizione online i diritti che rappresentano. A tale scopo le società di gestione dovranno predisporre una banca dati elettronica accessibile a distanza nella quale allocare il loro repertorio online in forma verificabile. La direttiva dell’UE prevede vari metodi per la concessione di licenze su scala europea. Le società di gestione hanno la possibilità di: offrire i loro diritti in tutta l’UE o in singoli Stati membri, di incaricare imprese della gestione e della rendiconta-
zione delle licenze in altri Stati UE. Inoltre possono concedere ad altre società di gestione dell’UE la disponibilità del loro repertorio. Queste organizzazioni potranno offrire i diritti di terzi solo negli Stati in cui vendono anche licenze per il loro repertorio, ma dovranno rappresentare tutte le società interessate. È possibile, inoltre, la fondazione di imprese comuni con altre società di gestione che offrano l’intero repertorio in tutta l’UE o in singoli Stati membri. Queste organizzazioni comuni dovranno accogliere ogni socio interessato e rappresentare ogni organizzazione nazionale interessata.
Diritti d’autore: liquidazione rapida Se un autore non è soddisfatto della propria società di gestione la normativa gli garantisce il diritto di scegliere tra varie società di gestione quella più rispondente ai suoi scopi. In questo modo s’intende soprattutto stimolare la concorrenza. Gli aventi diritto dovranno inoltre avere la possibilità di interloquire direttamente nella gestione dei loro diritti d’autore e le percentuali dovranno essere liquidate più rapidamente, cioè già entro un anno. Se i legittimi beneficiari non possono essere individuati nemmeno dopo cinque anni, le loro percentuali vengono incamerate dalle società di gestione. Questa normativa è stata criticata da rinomati artisti, poiché legittimerebbe, a loro avviso, l’appropria-
Un recente convegno della Commissione europea sulla tematica.
zione indebita già ora praticata da alcune società di gestione in Europa.
Vantaggi della nuova normativa I vantaggi della nuova direttiva sono sicuramente molteplici. Gli utenti commerciali beneficeranno del fatto che le società di gestione possano lavorare in modo più efficiente e trasparente e che l’accesso alle licenze per l’offerta di servizi musicali nell’UE venga giuridicamente agevolato. Gli aventi diritto potranno inoltre ottenere proventi più elevati, poiché le loro opere potranno essere rese accessibili ad un pubblico più vasto. Con l’offerta di un repertorio ampio e articolato si potrà anche sostenere la varietà culturale. In seguito a ciò i cittadini dell’Unione potranno usufruire di più contenuti e servizi, anche oltre i confini nazionali. La direttiva proposta contribuisce al completamento del mercato interno della proprietà intellettuale ed è una componente della strategia della Commissione del 2011 sulla proprietà intellettuale. Si fonda sull’Agenda digitale per l’Europa, una delle sette colonne portanti della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La proposta deve ancora ottenere il placet dell’Europarlamento e degli Stati membri. L’iter di approvazione richiederà presumibilmente due anni, dopo di che gli Stati membri dovranno provvedere alla trasposizione delle nuove norme nel diritto nazionale. Il testo della proposta di direttiva sulla gestione collettiva dei diritti di autore e di diritti correlati e sulla concessione di licenze multiterritoriali per l’utilizzo online di opere musicali nel mercato interno è disponibile per il download sulla homepage della Direzione generale mercato interno e servizi, dove sono riportate le informazioni sui colloqui e le consultazioni con vari gruppi di interesse che la Commissione UE ha ascoltato ex ante all’indirizzo http://ec.europa.eu/ internal_market/copyright/ma nagement/index_de.htm provincia autonoma | ottobre 2012
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euregio
Programma di attività 2013 Cooperazione transfrontaliera in tema di politiche giovanili, iniziative per anziani, sostegno alle cooperative e progetti di mobilità. Questi gli assi principali attorno a cui ruoterà il programma 2013 dell’Euregio Tirolo-Alto AdigeTrentino.
L’
organo direttivo del Gruppo europeo di cooperazione territoriale si è riunito sotto la guida del presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder, e dei suoi colleghi Lorenzo Dellai, in rappresentanza della Provincia di Trento, e Günther Platter, per il Land Tirolo. Al centro dell’incontro il varo del programma 2013 dell’Euregio, che per il prossimo anno concentrerà le proprie attività nei
settori socio-sanitario, con particolare attenzione agli anziani, delle cooperative, della mobilità e della formazione per i giovani. Una delle principali novità, a tale proposito, sarà rappresentata dal primo Euregio-Summercamp, destinato a studenti delle scuole medie, che ha come obiettivo quello di favorire l’apprendimento delle lingue italiana e tedesca.
Psichiatria ed eutanasia nazista
L
a Giornata museale 2012 dell’Euregio che si svolgerà il 17 ottobre presso il Kurhaus ad Hall in Tirol, è dedicata alla storia della psichiatrica e del programma nazista di eutanasia nella prassi museale. Lo spunto per il tema è giunto dai rinvenimenti archeologici del 2011 nel cimitero della clinica psichiatrica di Hall, nel Land austriaco del Tirolo, di cadaveri di vittime in una fossa comune, testimonianza probabile di una strage compiuta tra il 1942 e il 1945 di 360 ospiti della struttura nell’ambito di un programma nazista di “eutanasia”. In futuro dovrebbe essere realizzato un luogo del ricordo di queste vit time. La Giornata museale dell’Euregio 2012 sarà caratterizzata da un convegno specialistico sulla storia della psichiatria nel Tirolo storico tra il 1830 ed il presente, a cui sono abbinati otto workshop di approfondimento incentrati sulle modalità
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espositive dei temi trattati in ambito museale con la presentazione di progetti di ricerca e di mostre. Durante la Giornata sarà ospitata presso il Kurhaus di Hall in Tirol la mostra “Non vi permetterò più di farmi passare per matto” dedicata alla storia della psichiatria in Tirolo, Alto Adige e Trentino realizzata dagli storici dell’Archivio provinciale di Bolzano in collaborazione con il gruppo “Storia e regione/Geschichte und Region”, sotto la direzione scientifica dell’Università di Innsbruck, nell’ambito del progetto Interreg “Psichiatria e confini”. La mostra è nata dalla rilettura storica attenta delle cartelle cliniche di una trentina di pazienti psichiatrici, uomini e donne provenienti dall’area del Tirolo storico, e degenti nei due manicomi tirolesi di Hall (1830) e di Pergine Valsugana (1882) e della Clinica psichiatrica di Innsbruck (1891) tra gli anni Trenta dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento. SA
Sempre i giovani saranno il target della prossima edizione del festival Upload, che dopo il grande successo dello scorso anno, tornerà nella primavera del 2013 coinvolgendo tutte e tre i territori dell’Euregio, tra i punti del programma relativo al prossimo anno c’è poi da sottolineare il Festival Educacoop, che punta a rafforzare il legame tra mondo della scuola e mondo della cooperazione. A proposito di cooperazione, in autunno è in programma in Trentino la “Fiera della cooperative”, mentre proseguiranno i progetti per lo scambio tra i docenti in materia di formazione. La cura degli anziani sarà un altro dei punti chiave del programma 2013 del GECT, che prevede la realizzazione di uno studio sui modelli di Best-practice presenti nei territori dell’Euregio. Sempre in tema di sanità e politiche sociali, da segnalare l’approfondimento di possibili sinergie transfrontaliere nel campo della ricerca sul tema della radioterapia, l’organizzazione di una giornata di studi sulle cure termali, e di un convegno sugli aspetti giuridici legati alla mobilità dei pazienti in ottica transfrontaliera. Per quanto riguarda la mobilità, invece, prosegue l’impegno dell’Euregio verso una gestione più sostenibile del traffico nell’area alpina grazie alla rete di lavoro “Monitraf ”: obiettivo dell’iniziativa è quello di rappresentare al meglio interessi ed esigenze di un territorio caratterizzato da un delicato equilibrio ambientale nei confronti dell’Unione Europea.
società
Successo della Giornata attiva “Argento vivo!“
I
l 2012 è stato proclamato “Anno europeo dell‘invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”. Per celebrare la ricorrenza si è svolta recentemente, in Piazza delle Terme a Merano, una Giornata attiva per tutti i cittadini di qualunque età, con numerose attrazioni sportive e culturali denominata “Argento vivo” alla quale hanno preso parte anche l’assessore provinciale alla sanità e politiche sociali Richard Theiner ed il presidente della Provincia Luis Durnwalder. L’evento, organizzato dalle Ripartizioni provinciali sanità, famiglia e politiche sociali, in collaborazione con la Fondazione Vital, le Terme di Merano e diverse associazioni che operano nell’ambito sociale, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini. I visitatori hanno potuto prendere parte a numerose attrazioni per tutte le età come: yoga, un percorso olistico e sensoriale di memofitness, sessioni d’aerobica e ballo latino-americano, balli di gruppo, miniginnastica, un’olimpiade della terza età con molti giochi e tanti altri spettacoli.
Il programma della giornata è iniziato con l’indirizzo di saluto dell’assessore Richard Theiner, del presidente della Fondazione Vital, Florian Zerzer, e del vicesindaco di Merano, Giorgio Balzarini. La manifestazione è stata visitata anche dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Alla giornata attiva “Argento vivo” hanno preso parte, oltre alle Ripartizioni provinciali sanità, famiglia
e politiche sociali, la Fondazione Vital, il Comune di Merano, la Federazione per il Sociale e la Sanità, KVW, l’UPAD, Biokistl Südtirol, Agape, Arbeitsgemeinschaft Volkstanz, il Servizio giovani della Wipptal, Forum Prevenzione, la Comunità Comprensoriale del Burgraviato, l’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige, il Centro Yoga Shiatsu Merano e il Südtiroler Theaterverband. FG
Il lavoro dipendente in società con partecipazione pubblica
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l bollettino dell’Osservatorio del mercato del lavoro “Mercato del lavoro news” nel suo nuovo numero si occupa specificatamente del tema “Il lavoro dipendente in società con partecipazione pubblica”. “In provincia di Bolzano esistono circa 230 istituzioni, enti e società con partecipazione pubblica che sono stati istituiti con leggi provinciali o regolamenti comunali. La maggior parte di tali enti, istituzioni e società non opera nel settore pubblico, bensì in altri settori economici, come “Energia elettrica, gas, vapore e aria”, “Acqua, reti fognarie, gestione rifiuti e risanamento” o nel settore dei trasporti”
illustra l’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo. Nell’analisi svolta dall’Osservatorio del mercato del lavoro viene esaminata la situazione occupazionale di questi enti, istituzioni e società. Va tenuto presente che il settore pubblico comprende tutte le attività dell’Amministrazione pubblica, dell’ambito socio-sanitario e dell’istruzione, indipendentemente dal fatto che questi servizi siano erogati da entità pubbliche o private. “Per tale motivo” sottolinea il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn “gli ambiti restanti non rientrano nel settore pubblico, an-
che nei casi in cui la pubblica amministrazione vi intervenga direttamente o indirettamente mediante società controllate”. Considerando solo le società con partecipazione pubblica che hanno occupato almeno un lavoratore negli ultimi 6 anni e che non operano nel settore pubblico, emergono ben 121 strutture di questa tipologia dove trovano impiego oltre 3 700 persone. “Questi dati” conclude il direttore Sinn “non comprendono le società controllate da enti statali, come ad esempio ENEL, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane ecc., per le quali non sono disponibili sufficienti informazioni”. FG provincia autonoma | ottobre 2012
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salute
Nuova campagna contro l’abuso di alcol “Volti nuovi con posizioni chiare” è questo lo slogan che quest’anno caratterizza la campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol che dal 2006, ogni anno, propone nuove iniziative e stimoli per ridurre il consumo di alcol. Franco Grigoletto
L
a campagna di quest’anno contro l’abuso di alcol è incentrata sullo slogan “Volti nuovi con posizioni chiare” e mira ad una sempre maggiore assunzione di responsabilità da parte di tutti nei confronti del consumo consapevole e responsabile dell’alcol. Nel corso della presentazione delle nuove iniziative promosse dall’Assessorato provinciale alla sanità in collaborazione con il Forum prevenzione, l’assessore Richard Theiner, ha sottolineato che “Nella prevenzione contro l’abuso di alcol ci vuole pazienza e perseveranza prima che si manifestino risultati. Il Dipartimento alla famiglia, sanità e politiche sociali punta su una prevenzione contro l’abuso di alcol realistica e fattibile. Si tratta di promuovere il senso della misura e della responsabilità nel consumo di alcol con tanti piccoli passi pratici. La campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol è una cosiddetta “missione” a lungo termine che abbiamo avviato nell’anno 2006. Anche quest’anno continuiamo questo lavoro di prevenzione approfondendo sempre la responsabilità personale e lo stile di vita”. Nello scorso mese di settembre è iniziata la nuova campagna con lo slogan “mi piace”. Si tratta di un’ulteriore fase della campagna di prevenzione alcol “bere responsabile” con la quale volti nuovi testimonia-
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no uno specifico comportamento alle feste, quando sono in compagnia e sul posto di lavoro. “L’alcol fa parte della nostra cultura, questo sì, ma non sempre e dovunque” ha ribadito Theiner. I dati più recenti e comparabili con altre Province italiane relativi al 2011 sono stati pubblicati dall’Istat l’11 aprile scorso ed evidenziano che l’ambito di maggiore pericolo riguardo all’uso dell’alcol e nel quale vi è una netta prevalenza a livello provinciale è quello del cosiddetto “Binge drinking”, il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione. In questo ambito in Alto Adige si riscontra un’incidenza del 26,0% dei maschi e dell’8,3% delle femmine a fronte di una media nazionale rispettivamente del 12,2% e del 3,2%.
Forte il consumo Altri dati interessanti riguardo al consumo di alcol in Provincia di Bolzano evidenziano, ad esempio, che le esperienze di consumo negli ultimi 12 mesi da parte di tutte le persone interpellate di 11 anni e più fanno registrare il consumo di almeno una bevanda alcolica negli ultimi 12 mesi da parte dell’81,3% dei maschi e del 63,0% delle femmine (confronto con la media nazionale: 78,8% dei maschi, 52,1% delle femmine). Il consumo giornaliero di alcol riguarda il 32,5% dei maschi e l’11,8% delle femmine (confronto con la media nazionale: 38,8% dei maschi, 13,8% delle femmine); il consumo a rischio giornaliero (più di 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo; più di 1-2 unità alcoliche per la donna; più di 1 unità per gli anziani di 65 anni e più; qualsiasi quantità giornaliera per l’età tra i 11-17 anni) interessa in Alto Adige l’11,0% dei maschi ed il 2,6% delle femmine (confronto con la media nazionale: 12,2%
Mi piace lavorare a mente lucida bereresponsabile.it
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dei maschi, 3,6% delle femmine). Il rischio maggiore per l’Alto Adige attualmente è quindi rappresentato, in rapporto al resto del Paese, soprattutto dal Binge drinking e da una quota più alta di donne che rientrano nella categoria di consumatrici a rischio.
Maggiore consapevolezza Secondo l’assessore Theiner “L’unica possibilità di rispondere al comportamento legato al consumo di alcol accettato o almeno praticato nella nostra cultura è una formazione a lungo termine della consapevolezza che può motivare positivamente il gruppo dei giovani adulti dove il rischio di consumo dell’alcol è più alto e avviene più frequentemente. Per questo la campagna “Volti nuovi con posizioni chiare” dice di sì a festeggiare e ad uscire in compagnia, però senza esagerare e senza eccessi”. La campagna non si compone solo di volti e manifesti, essa offre, con la pagina internet bereresponsabilie.it una piattaforma interattiva, dove le persone possono informarsi e, tra l’altro, fare un autotest. Inoltre i responsabili dei Comuni possono attivarsi con il KIT
salute
Pieno sostegno al Comitato Il Comitato di gestione fissa le linee guida della prevenzione ed esamina i risultati ed ha incaricato il Forum Prevenzione per l’applicazione concreta dei singoli provvedimenti ed anche per la parte mediatica della campagna. “Una decisione” ha ribadito l’assessore Theiner “che trova il mio pieno appoggio in quanto sono convinto della competenza specialistica e del corretto indirizzo dei contenuti del Forum Prevenzione”. La nuova campagna è articolata attraverso manifesti, immagini e un video: quattro giovani altoatesini/e si propongono con il loro stile di vita come testimonial per un ap-
proccio consapevole e responsabile con l’alcol. Il manifesto “Mi piacciono le feste, ricordarmele anche”, vuole trasmettere ai giovani il messaggio che si può festeggiare senza ecces-
Lo psicologo Peter Koler, direttore del Forum Prevenzione sottolinea che “La campagna bereresponsabile.it accetta il consumo di alcol come parte della cultura locale, vuole però anche sostenere un comFoto: A.Pertl
sull’alcol nella regolamentazione delle feste e nella protezione dei giovani. Finora in 50 Comuni è stato distribuito il pacchetto sulla prevenzione dell’alcol (Kit comunale) che è stato presentato in primavera. Il responsabile provinciale ha quindi sottolineato che la gestione della campagna di sensibilizzazione, per ottenere una strategia fondata che aiuti a risolvere i problemi e che fornisca miglioramenti pratici e misurabili, è stata affidata già dal 2006 dal Dipartimento alla sanità ed alle politiche sociali ad un Comitato di gestione composto da Peter Koler, direttore del “Forum prevenzione”, Helmut Zingerle, direttore del Centro di terapia “Bad Bachgart”, Alberto De Giorgis, medico del Servizio per le dipendenze del Comprensorio sanitario di Bolzano e coordinatore clinco dell’ambulatorio “Hands”, Marion von Sölder, responsabile del servizio dipendenze del Comprensorio sanitario di Brunico, Heidi Niederstätter, ispettrice dell’Intendenza scolastica tedesca, Claudio Andolfo, direttore del Servizio giovani di lingua italiana, Michele Dagostin, direttore del Servizio per l’igiene e la sanità pubblica, Nadia Girelli, vice direttrice dell’Ufficio distretti sanitari, Loris De Benedetti, collaboratore dell’Ufficio persone portatrici di handicap ed Antje Trenkwalder, collaboratrice dell’Ufficio igiene e sanità pubblica.
L’assessore Theiner nel corso della presentazione della campagna si. Ma richiama anche l’attenzione sul fatto che gli organizzatori, attraverso i dieci punti per una “festa responsabile”, possono fornire un importante contributo per la prevenzione dell’abuso di alcol. A tal fine, già nell’estate 2012, alcuni organizzatori hanno richiesto il logo per i loro eventi. Con il manifesto “Mi piace uscire in compagnia, esagerare no” viene sottolineata la posizione verso un consumo consapevole. La campagna evidenzia che già a molti comuni dell’Alto Adige è stato distribuito l’adesivo “Io penso ai giovani”. Così ristoratori e negozianti possono prendere chiaramente posizione a favore della protezione nei confronti dell’alcol dei giovani sotto i 16 anni. Il manifesto “Mi piace lavorare a mente lucida”pone l’accento sull’astinenza al posto di lavoro. Tramite inserzioni viene richiamata l’attenzione su un test disponibile online, il quale mostra se il proprio consumo di alcol può compromettere la salute e la capacità lavorativa. Il manifesto “Bere responsabile Mi piace” diffonde la conoscenza del logo come marchio e mostra il carattere della campagna: fresca, autentica, mirata, moderna, non autoritaria e costruita sulla responsabilità della singola persona.
portamento che contrasta l’eccesso, i casi di incidenti, il consumo inadeguato e la dipendenza e raccomanda l’astinenza in particolari condizioni di vita. Questo messaggio trova sempre più adesione e questo stile di vita si diffonde in tutti gli strati della popolazione”. “Obiettivo della campagna” conclude Koler “vuole essere il rafforzamento dell’assunzione di responsabilità a livello locale, il mantenimento degli obiettivi raggiunti negli ultimi anni e il riconoscimento del logo come marchio della prevenzione dell’alcol in Alto Adige”
Mi piacciono le feste, ricordarmele anche
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ambiente
Gomme vecchie, asfalto nuovo Nella lotta contro l’inquinamento acustico la Provincia di Bolzano punta sull’innovazione. Un tratto della statale della Val Venosta è stato asfaltato con un composto ottenuto riciclando vecchi pneumatici, e il periodo di test ha dato risultati positivi. Michele Bolognini
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uattrocento metri di strada statale della Val Venosta, tra gli abitati di Vezzano e Coldrano. Qui l’asfalto utilizzato è frutto di un mix tra composti bituminosi e pneumatici fuori uso triturati e riciclati. I test sull’impatto acustico del cosiddetto “asfalto silenzioso”, a un anno dalla prima posa, hanno dato risultati soddisfacenti. “Abbiamo registrato una riduzione del rumore che arriva sino ai 4 decibel in meno rispetto alle condizioni precedenti”, sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner. Un valore significativo, se si tiene conto che i tratti più trafficati della rete stradale altoatesina arrivano a sfiorare, e in alcuni casi a superare, i limiti di 70 decibel durante il giorno, e di 60 decibel nelle ore notturne. Ed è proprio in questi casi che si rende necessaria l’adozione di misure di contrasto rispetto all’inquinamento acustico.
L’asfalto silenzioso può rappresentare un’alternativa concreta, efficiente ed economica alle barriere antirumore Florian Mussner, assessore provinciale di questo asfalto derivante dal riciclo di gomme usurate e dal mix con composti bituminosi. Innanzitutto vengono eliminati i problemi storicamente legati all’installazione di barriere antirumore: dall’impatto paesaggistico alla limitazione delle vie di fuga in caso di incidenti, dalla luce tolta alle abitazioni adiacenti ai problemi per gli interventi di pulizia della strada dopo le nevicate.
Efficienza, minori costi Inoltre, anche se l’asfalto silenzioso necessita di manutenzione e periodici interventi di nuova posa, il suo
Alternativa alle barriere Sino ad ora l’unica vera risposta era rappresentata dalle barriere antirumore, ma in futuro potrebbe esserci la possibilità di scegliere anche l’asfalto silenzioso. “Il segreto del composto che stiamo testando - spiega Paolo Montagner, direttore del Servizio strade - è che rende possibile la posa di un asfalto con coefficienti di aderenza superiori e minore rumorosità”. Sono due, dunque, gli argomenti a favore
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Il tratto di strada con il nuovo asfalto
costo è all’incirca la metà rispetto a quello delle barriere antirumore, soprattutto considerando per queste ultime una durata di circa 30 anni. “In tempi difficili - sottolinea Mussner - mi sembra una motivazione più che valida: con meno impegno finanziario potremmo migliorare in maniera concreta il problema del rumore lungo le nostre strade”. Ma anche l’asfalto silenzioso ha i suoi limiti, e non può essere utilizzato su ogni tipo di strada e in ogni condizione. “Questo innovativo composto - prosegue Montagner - produce effetti positivi solo se posato su arterie che i veicoli percorrono ad una velocità piuttosto sostenuta, perchè il rumore abbattuto è principalmente quello provocato dall’impatto dei pneumatici sull’asfalto”. Dopo i risultati positivi dei test svolti lungo la statale della Val Venosta, la rete stradale altoatesina verrà mappata e si individueranno i passaggi nei quali eventualmente fare ricorso a questo metodo.
ambiente
Per contenere l’inquinamento luminoso
Sono entrati in vigore i criteri riguardanti le misure di contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico ed è stata inviata un’apposita circolare a tutti i sindaci altoatesini nella quale vengono posti in evidenza gli aspetti più significativi della nuova regolamentazione Franco Grigoletto
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on i criteri sono state introdotte le direttive per la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione esterna pubblica nonché quelle per il graduale adeguamento degli impianti di illuminazione esterna pubblica esistenti in provincia di Bolzano. Gli obiettivi prioritari dei nuovi criteri sono la prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento luminoso; il risparmio energetico ai fini della conservazione e valorizzazione dell’ambiente nonché degli equilibri ecologici e della tutela della salute dei cittadini; l’applicazione della Strategia Clima EnergiaAlto-Adige 2050. In particolare i criteri si riferiscono all’illuminazione esterna come gli impianti di illuminazione esterna pubblica che illumina i percorsi,
le piazze, i parcheggi, le strutture, i centri sportivi, i monumenti architettonici ed artistici; la pubblicità luminosa, proiettori di fasci luminosi (skybeamer), illuminazione delle insegne anche luminose, scritte luminose; l’illuminazione delle facciate degli edifici e dei monumenti con valore storico, culturale o architettonico.
Rilevamento nei Comuni È quindi previsto il rilevamento dello stato di fatto e l’elaborazione di un piano di intervento. Ogni Comune ed ogni altro proprietario di impianti di illuminazione esterna pubblica, che gestiscono più di 50 punti luce, è tenuto a redigere questo piano. Il piano di intervento per l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna pubblica esistenti deve essere presentato all’ufficio risparmio energetico entro 90 giorni dalla scadenza del termine di un anno fissato per legge per rilevamento dello stato di fatto. Le norme tecniche più importanti previste dai criteri sono le seguenti: l’utilizzo di apparecchi totalmente schermati (full-cut-off); l’utilizzo di apparecchi di illuminazione con un rendimento di almeno il 55 %; l’utilizzo di sorgenti luminose con un’efficienza luminosa minima di 70 lm/W, con radiazione ultravioletta e blu più bassa possibile ed una temperatura di colore massima pari a 4000 K; la definizione delle
aree da illuminare; l’illuminazione dei percorsi: rapporti fra interdistanza e altezza dei sostegni devono essere superiori a 3,7; la possibilità di riduzione dell’emissione di luce di almeno il 30 % rispetto al pieno regime di operatività nella fascia oraria tra le 24.00 e le 6.00; lo spegnimento dell’illuminazione delle insegne anche luminose oppure scritte luminose almeno tra le ore 24.00 e le ore 6.00. È vietato l’uso di proiettori di fasci luminosi, sia mobili che fissi (skybeamer) di qualsiasi tipo. I criteri riguardano inoltre l’illuminazione di strutture, impianti, centri sportivi e grandi aree di ogni tipo; l’illuminazione di edifici e monumenti con valore storico, culturale o architettonico; la realizzazione di impianti per l’illuminazione esterna pubblica con più di 10 punti luce; la realizzazione di impianti per l’illuminazione esterna pubblica fino a 10 punti luce: la stituzione e adeguamento di impianti esistenti. Per ulteriori informazioni la circolare diramata dall’assessore Florian Mussner invita i responsabili comunali a contattare l’Ufficio risparmio energetico della Provincia ed in particolare il funzionario addetto,Walter Haberer (e-mail: walter.haberer@provincia.bz.it, Tel: 0471 4147 26). Il link dell’Agenzia provinciale per l’ambiente relativo all’inquinamento luminoso: http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/energia/inquinamento-luminoso.asp. provincia autonoma | ottobre 2012
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scuola
È stato eletto recentemente il nuovo direttivo del Consiglio scolastico provinciale che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni. Chritoph Hartung von Hartungen è stato nominato alla carica di presidente mentre alla vicepresidenza sono stati eletti Carlo Runcio ed Edith Ploner. Franco Grigoletto
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i è svolta recentemente la seduta costituente del nuovo Consiglio scolastico provinciale nel corso della quale si è proceduto all’elezione del presidente e dei due vicepresidenti, nonché della Giunta esecutiva. Chritoph Hartung von Hartungen è stato nominato alla presidenza del Consiglio scolastico provinciale. Alla vicepresidenza sono stati eletti Carlo Runcio ed Edith Ploner. È previsto dallo statuto del Consiglio che la presidenza sia assunta dai rappresentanti dei tre gruppi linguistici a rotazione; per i primi i primi diciotto mesi dal rappresentante del gruppo linguistico tedesco, dal rappresentante del gruppo italiano per i successivi diciotto mesi e del gruppo ladino per l’ultimo anno.
Le funzioni del Consiglio Il Consiglio scolastico provinciale è un organo collegiale che rappresenta il punto di contatto tra chi vive all’interno del mondo scolastico vero e proprio, i referenti politici e istituzionali e la comunità territoriale ed economica di riferimento. Tale organo è composto da membri di diritto (Assessori, Sovrintendente e Intendenti scolastici), membri eletti e membri designati, tutti no-
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Foto: A.Pertl
Eletto il nuovo Consiglio scolastico provinciale
Da dx. in prima fila: Von Hartungen, Ploner e Runcio minati dalla Giunta provinciale, e resta in carica quattro anni scolastici. Esso si articola in un’assemblea plenaria, costituita da 63 persone, un direttivo denominato Giunta esecutiva, che si occupa della preparazione dei lavori, tre Sezioni, corrispondenti alle scuole dei tre gruppi linguistici, che trattano temi e problematiche riguardanti esclusivamente la scuola di riferimento, tre Consigli del personale docente e tre Consigli del personale direttivo (dirigente) della scuola, chiamati ad esaminare e ad esprimersi in merito allo stato giuridico del suddetto personale. La Sezione di lingua italiana si compone di 20 persone, 5 delle quali sono membri supplementari, cioè eletti o designati soltanto ai fini di un’integrazione delle rappresentanze. Infatti, nell’ambito del Plenum, per alcune categorie esiste solo un rappresentante del gruppo linguistico tedesco. Il Consiglio scolastico provinciale esprime parere riguardo all’istituzione e soppressione di scuole e sui piani di sviluppo e di distribuzione territoriale delle istituzioni scolastiche; esprime parere sugli obiettivi formativi generali del sistema scolastico provinciale, sui
programmi ed orari, sulle materie di insegnamento e loro raggruppamento, sui titoli finali, sulla promozione della sperimentazione, sulle innovazioni didattiche, sul calendario scolastico, nonché sugli orientamenti dell’attività educativa per le scuole materne; esercita le funzioni previste dalle leggi vigenti in ordine allo stato giuridico ed economico del personale insegnante; sottopone ai Comitati di valutazione, in base ad una relazione annuale, comune dei/delle Presidenti dei Comitati di valutazione su attività e risultati dei processi di valutazione, proposte per valutazioni in specifici settori; indica i criteri generali per il coordinamento dei servizi di orientamento scolastico e professionale, di medicina scolastica, di assistenza psico-pedagogica e di integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap e degli alunni svantaggiati. Indica inoltre i criteri generali ed esprime pareri in ordine all’attuazione delle iniziative extra- e parascolastiche, comprese le iniziative connesse con la promozione dello sport scolastico; formula proposte per il coordinamento delle iniziative in materia di adempimento dell’obbligo scolastico e di attuazione del diritto allo studio; si esprime
scuola in ordine ad ogni altro argomento devoluto alla sua competenza da leggi o regolamenti provinciali ed in ordine ad ogni altra materia che gli viene sottoposta dagli organi competenti, nonché dal Sovrintendente o dagli Intendenti scolastici; esercita le competenze del Consiglio nazionale della pubblica istruzione in materia di stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo, ai sensi dell’articolo 12, comma 14, del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, come sostituito dall’articolo 7 del decreto legislativo 24
luglio 1996, n. 434, ed in particolare le competenze di cui all’articolo 25, comma 1, lettere d), e) f) ed l), del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, in quanto compatibili con la legislazione provinciale vigente in materia.
L’Assemblea plenaria All’Assemblea plenaria ovvero alle competenti sezioni del Consiglio scolastico provinciale compete inoltre:formulare proposte in ordine all’elaborazione degli indirizzi e dei criteri generali per lo svolgimen-
to delle attività sportive scolastiche, nonché in ordine alla predisposizione di programmi pluriennali di sviluppo di dette attività; esprimere pareri sul piano annuale delle attività sportive scolastiche; esprimere pareri, su richiesta da parte di organi o uffici dell’amministrazione provinciale, di organi collegiali scolastici e del Comitato olimpionico nazionale italiano (C.O.N.I.). Su richiesta delle ripartizioni provinciali per la formazione professionale, il Consiglio scolastico provinciale esprime pareri nel relativo settore.
Premiati 78 diplomati a pieni voti nche quest’anno si è svolta la tradizionale cerimonia di premiazione dei giovani diplomati che hanno conseguito il massimo dei voti al recente esame di maturità. I 78 neo-diplomati con il massimo dei voti sono stati accolti nel Palazzo Mercantile di Bolzano dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, dal presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, e dagli assessori alla scuola ed alla cultura, Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner i quali hanno avuto per loro parole di grande stima e di elogio. In particolare il presidente Durnwalder ha voluto sottolineare nel
corso del suo intervento l’impegno e la grande abnegazione che hanno consentito ai giovani studenti di ottenere un risultato prestigioso al termine delle scuole superiori. “Il grande risultato che avete raggiunto” ha affermato Durnwalder “rappresenta un valore aggiunto non solamente per voi ma anche per tutta la società altoatesina nel suo complesso”. Il presidente ha quindi invitato tutti i giovani a coltivare ed arricchire le loro conoscenze linguistiche, fondamentali in una terra come la nostra caratterizzata più lingue e culture, ma anche le materie tecnico-scientifiche che sono partico-
larmente richieste dal mondo del lavoro. “Non vanno inoltre trascurati i valori umani e la comprensione verso i più deboli, aspetti questi che concorrono in maniera significativa alla formazione della persona nel suo complesso” ha concluso Durnwalder. Anche l’assessore Tommasini ha espresso la sua stima per i giovani rilevando che il plurilinguismo rappresenta uno dei maggiori vantaggi sotto il profilo formativo che caratterizzano i giovani diplomati altoatesini. Analoghe parole di elogio sono state espresse dagli assessori Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner. FG
Foto: A.Pertl
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formazione
Centri linguistici: programmi didattici 2012/13 Si è svolto recentemente il convegno annuale dei Centri linguistici organizzato dal Centro di competenza insediato presso il Dipartimento alla formazione tedesca. l convegno annuale dei Centri linguistici hanno preso parte docenti e coordinatori dei sei Centri linguistici provinciali che hanno tracciato un panorama delle iniziative che caratterizzeranno il nuovo anno scolastico. I 170 corsi linguistici estivi in italiano e tedesco organizzati dai sei Centri linguistici provinciali sono stati frequentati quest’anno da 1582 persone, una frequenza pressoché analoga a quella dell’estate precedente (1597). Nel corso del convegno sono stati quindi presentati i materiali didattici per l’apprendimento dell’italiano e del tedesco ed i progetti che caratterizzeranno l’anno scolastico appena iniziato. I materiali didattici per l’apprendimento dell’italiano L2, elaborati da un gruppo di lavoro
Foto: A.Pertl
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La sala del convegno guidato dalla docente Marcella Perisutti sono disponibili per la consultazione anche all’indirizzo Internet http://www.schule.suedtirol.it/pi/ themen/v_sprachenzentren.htm. Analoghi materiali per l’apprendimento del tedesco nelle scuole medie e superiori sono stati elaborati da un gruppo di lavoro guidato da Waltraud Plagg e Margarethe Stocker. Infine nel corso del convegno è stato presentato il progetto “Sprachliche Bildung im Kindergarten” elaborato dal Centro linguistico di Brunico in collaborazione con sei
scuole dell’infanzia della Val Pusteria. Nei sei Centri linguistici operano complessivamente 35 docenti, il 60% dei quali organizza corsi nelle scuole di lingua italiana ed il 40% nelle scuole di lingua tedesca. Nel corso dell’anno scolastico 2011/12 935 alunni hanno seguito complessivamente 125 corsi di lingua organizzati dia Centri in collaborazione con le singole scuole. Il lavoro viene coordinato da un Centro di competenza coordinato da Inge Niederfriniger e Friedrich Hofer. FG
Oro ai giovani giardinieri altoatesini Ottimi piazzamenti delle due squadre di giovani giardinieri altoatesini che hanno preso parte ai Campionati Europei disputati nel Lussemburgo. Soddisfazione dell’assessore all’agricoltura, Hans Berger.
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anja Niederstätter (della giardineria Fink di Chiusa), Stefa nie Peskoller (della giardineria Oberlechner di Brunico e Niko Preganella (della Reider di Bolzano) hanno vinto i Campionati Europei per giovani giardinieri disputati recentemente nel Lussemburgo.
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La seconda squadra altoatesina composta da Irene Mayr (della giardineria Reichert di Merano), Benjamin Rassler (della Platter di Appiano) ed Alex Lun (della Psenner di Bolzano) si è aggiudicata il sesto posto. Le due squadre altoatesine sono state accompagnate
ai Campionati Europei da Andrea Schulz ed Oskar Pinggera, docenti presso la Scuola di Laimburg. L’assessore provinciale all’agricoltura, Hans Berger, sottolinea il fatto che gli ambiti piazzamenti raggiunti dalle squadre altoatesine ai Campionati Europei del Lussemburgo rappresentano la conferma dell’alto livello qualitativo della Scuola di Laimburg diretta da Paul Mair. Hanno preso parte alla competizione squadre di giovani giardinieri provenienti da Estonia, Svizzera, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Ungheria, Lussemburgo, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Lettonia e Croazia. FG
turismo & agricoltura
Vacanze con mele, birra e vino Mele, birra ma anche vino: gli hotel che mettono al centro della loro offerta i prodotti locali possono presentare all’ospite una scelta variegata. A un pubblico particolare si rivolgono le strutture ricettive a tema, che stanno crescendo anche in Alto Adige.
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egli ultimi anni il vino è diventato un fattore importante dell’offerta enogastronomica, che consente a un hotel di posizionarsi con successo sul mercato. “Oggi diventa essenziale distinguersi non solo come destinazione turistica ma anche come singolo esercizio ricettivo. Un hotel può essere molto più competitivo se sa offrire tratti peculiari che attirano la curiosità dell’ospite”, sottolinea l’assessore provinciale all’agricoltura e al turismo Hans Berger, che da tempo è impegnato a rafforzare la cooperazione tra i due settori per valorizzare al meglio la filiera corta dal contadino all’albergatore nonché i prodotti altoatesini di qualità. E sono in crescita anche in Alto Adige gli hotel che mettono i prodotti tipici locali al centro della loro offerta, acquisendo un nuovo posizionamento sul mercato. I vantaggi sono evidenti e significativi: da un lato i contadini beneficiano del grande sbocco di mercato offerto dal turismo, dall’altro gli albergatori possono offrire alla clientela, grazie
ai prodotti agricoli locali, un pacchetto di qualità capace di reggere la concorrenza. “Una cooperazione fatta di buone offerte, idee innovative e convinzione, e gli esempi di successo non mancano”, ribadisce l’assessore Berger.
Proposte singolari Uno di questi, come detto, è il vino. Sono ormai una dozzina, infatti, gli hotel altoatesini del vino (“Südtiroler Weinholtels”) che introducono il turista al mondo della viticoltura attraverso un’offerta ritagliata sul vino: con una cantina, con degu-
stazioni, visite guidate nei vigneti, letteratura specializzata. Fino ai servizi di wellness e beauty incentrati sulle proprietà del vino. Ma la collaborazione contadino-albergatore sostenuta dalla Provincia non si ferma qui: c’è anche il primo hotel dell’Alto Adige tutto incentrato sulla mela e sui prodotti derivati: succhi, marmellata, dolci. Il Torgglerhof di Saltusio si rifornisce in prevalenza dai contadini della val Passiria e offre esclusivamente prodotti locali, un aspetto molto apprezzato dai turisti. La conferma è arrivata dalla rinomata guida “Osterie d’Italia” di Slow Food, che ha inserito il primo “hotel altoatesino della mela” nei suoi itinerari del gusto. Una ulteriore strada innovativa, grazie a un altro tipico prodotto locale, è quella di farsi la birreria in casa: in Alto Adige ha preso piede una rete di esercizi pubblici che producono birra in proprio, rigorosamente abbinata al menù, e che conducono gli ospiti alla scoperta del mondo della bevanda. A completare l’offerta capillare, i periodici mercatini dei contadini che offrono le specialità locali e i prodotti dell’artigianato. PF provincia autonoma | ottobre 2012
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cultura
Spazio Lib(e)ro 2012 Dal 19 al 27 ottobre 2012, presso il Centro culturale Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano, torna la manifestazione editoriale Spazio Lib(e)ro. Dedicata alla promozione della lettura e della scrittura legate al territorio altoatesino.
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l fine di stimolare nella popolazione locale di lingua italiana l’interesse per la terra plurilingue in cui essa vive e il senso di appartenenza a una comunità multi-culturale, il Dipartimento cultura italiana sostiene la realizzazione e la diffusione di libri nonché l’organizzazione di iniziative che favoriscono la produzione letteraria. I libri, infatti, costituiscono un prezioso
e valido ausilio nello studio e nella comprensione degli sviluppi e delle trasformazioni che, dall’antichità ad oggi, hanno interessato da vicino il territorio altoatesino, con le sue peculiarità e contraddizioni. Dal 19 al 27 ottobre 2012 il Centro culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, ospita la ormai tradizionale manifestazione editoriale Spazio Lib(e)ro. Si tratta, da un lato, di un’importante occasione d’incontro tra tutti i soggetti che, direttamente o indirettamente, operano nel settore editoriale e librario (autori, edito-
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ri, istituzioni pubbliche, biblioteche e librerie) e, dall’altro, di un’opportunità di promozione della lettura e della scrittura legate all’Alto Adige. Nel corso della manifestazione, che quest’anno vede la partecipazione di alcune associazioni cittadine (Oltrisarco Punto cultura, Aessebi e Cesfor), ampio spazio sarà dedicato all’esposizione delle novità editoriali, realizzate dalle case editrici locali: Alphabeta, Athesia, Curcu & Genovese, Folio e Raetia. I volumi esposti, redatti in lingua italiana, sono caratterizzati da un unico denominatore comune, ossia il territorio altoatesino. Le opere, presentate al pubblico dalle singole case editrici, trattano tematiche strettamente connesse alle vicissitudini storiche, letterarie e artistiche che, nel corso dei tempi, hanno interessato da vicino l’Alto Adige e i suoi abitanti. In occasione delle presentazioni saranno consegnati ai presenti volumi in omaggio.
Molteplici appuntamenti Il programma dell’edizione 2012 della manifestazione Spazio Lib(e)ro, risulta essere particolarmente interessante e ricco di novità. L’iniziativa editoriale aprirà i propri battenti venerdì 19 ottobre alla presenza dell’Assessore alla cultura italiana Christian Tommasini. In occasione della serata inaugurale è previsto un incontro con gli autori (Paolo Carnevale, Paolo Cagnan, Sandro Ottoni, Luciana Chittero Vil-
lani, Pier Francesco Bonaventura, Andrea Rossi, Annamaria de Lena Pavcovich, Agata Rapisardi) che, nel corso delle edizioni precedente hanno vinto, per la sezione narrativa, il Premio “Alto Adige. Autori da scoprire”: Nelle giornate a seguire, oltre alle singole presentazioni editoriali (sabato 20 e sabato 27 ottobre) e agli incontri “live” tra autori e pubblico si terranno anche conferenze a tema, specifici eventi legati al mondo del libro (“Torneo di Lettura” e “Tombola letteraria”), proiezioni cinematografiche ed eventi musicali. Il giorno 22 ottobre si terrà una conferenza, curata dalla Biblioteca provinciale “Claudia Augusta”, sul tema della memorialistica. All’incontro interverranno il professor Giorgio Mezzalira e lo storico roveretano Quinto Antonelli. Nell’ambito della conferenza vi saranno alcune letture a tema dalla voce di Maria Pia Zanetti e Patrizio Zindaco. Nel corso delle otto giornate ampio spazio è dedicato, inoltre, agli alunni degli Istituti pluricomprensivi e comprensivi cittadini. Questi saranno, infatti, i principali protagonisti dell’avvincente “Torneo di lettura”. Oltre agli Istituti sopra indicati è previsto anche il coinvolgimento degli studenti (classi quinte) di alcuni Istituti tecnici superiori cittadini (ITG “A e P. Delai”, ITE “C. Battisti”, IPIA e Liceo scientifico tecnologico “G. Galilei”). I ragazzi, coordinati dai loro insegnanti e dagli stimati storici Giorgio Mezzalira e Alessandra Spada, presenteranno alcuni lavori di approfondimento storico, da loro realizzati, avente quale oggetto di studio l’Alto Adige nel XX secolo. Il giorno 26 ottobre, invece, sarà interamente dedicato ai “cuccioli” delle scuole materne. Questi, accompagnanti dalle loro insegnanti, potranno divertirsi ascoltando fiabe e racconti, adatti a loro, ed immergersi nel favoloso mondo della fantasia. L’iniziativa sarà animata da Giovanna Palmieri, attrice ed esperta di teatro. Da martedì 23 a venerdì 26 otto bre, si svolgeranno, invece, alcune
ricerca iniziative interamente rivolte alla cittadinanza. Martedì 23 ottobre avrà luogo la proiezione dei film documentari (“Lën. Pensieri e storie di tre artisti gardenesi”, di Elia Romanelli e “Il Rifugio. Storie di escursionisti in Alto Adige ”, di Vincenzo Mancuso), vincitori della IVª edizione del Premio “Alto Adige. Autori da scoprire” - sezione video - dedicati entrambi al territorio e al paesaggio altoatesino. Di “giallo”, invece, si tingeranno le giornate del 24 e del 26 ottobre. Mer
coledì 24 ottobre, infatti, verrà proiettato il film giallo ”La donna della domenica” (1975), regia di Luigi Comencini e tratto dall’omonimo romanzo di Fruttero & Lucentini. Venerdì 26 ottobre la cittadinanza è invitata a partecipare alla “Tombola in giallo”, ossia l’intramontabile gioco della tombola, “l’ever green” dei giochi da tavolo, fatto di numeri, cartelle, suspense e fortuna abbinato, con una formula innovativa, al coinvolgente mondo del “giallo d’autore”.
Giovedì 25 ottobre, infine, si terrà l’evento musicale “Black & White. Parole e suoni del Blues” dove nella suggestiva e magica atmosfera del “Rhythm and Blues” verrà presentata al pubblico l’ultima bibliografia tematica e le bibliografie predisposte in occasione di eventi culturali di rilievo. Info e programma dettagliato www.spaziolibro.info www.provincia.bz.it/cultura
Presentato lo Scientific Report della Laimburg stato presentato al pubblico a Castel Trauttmansdorff il primo Scientific Report elaborato dal Centro di Sperimentazione Laimburg. Il presidente Durnwalder ha ribadito l’importanza di divulgare i risultati della ricerca. “Dobbiamo divulgare i risultati della ricerca del Centro di Sperimentazione Laimburg, affinché tutti gli interessati possano informarsi sulle ricerche. Lo Scientific Report aiuterà a divulgare le conoscenze tratte dalle ricerche della Laimburg”. Nel 2011 i ricercatori e le ricercatrici del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno condotto 367 progetti e attività. “Tra le numerose ricerche svolte alla Laimburg abbiamo selezionato quelle più interessanti che abbiamo inserito nello Scientific Report 2011. Ricerca al Centro di Sperimentazione Laimburg. Inoltre, la relazione contiene molte informazioni sul Centro di Sperimentazione stesso e presenta i punti focali della nostra ricerca”, ha illustrato Michael Oberhuber, direttore del Centro Laimburg. Oltre ai progetti portati a termine, la relazione scientifica contiene anche una serie di progetti innovativi attualmente in corso, che fungeranno da filo conduttore alla ricerca futura del Centro di Sperimentazione Laimburg. La gamma dei risultati presentati si estende dalla ricerca sulle malattie delle piante, come ad esempio gli scopazzi del melo, alle ricerche sulla
varietà autoctona Lagrein, alla zonazione della varietà Gewürztraminer, alla cerealicoltura e alla lotta contro i danni della siccità nell’ambito della praticoltura. In alcuni nuovi progetti viene studiata la qualità degli alimentari locali la biodiversità della vite più antica del mondo, il “Versoaln” a Castel Katzenzungen. Nel 2011 il Centro di Sperimentazione Laimburg assieme ai suoi partner ha ottenuto con successo finanziamenti per nuovi progetti di ricerca. “Assieme ai nostri partner siamo riusciti ad aggiudicarci 3,4 milioni di Euro di mezzi finanziari esterni per nuovi progetti di ricerca nel 2011, di cui 2,7 milioni alla Laimburg”, ha spiegato Oberhuber. Lo Scientific Report fornisce la struttura del programma prioritario “Visione 2020” del Centro di Sperimentazione Laimburg: la salute
delle piante, la qualità e l’agrobiodiversità, l’altitudine - la montagna. Queste sono le quattro colonne di sperimentazione sulle quali si focalizzerà a lungo termine l’attività di ricerca del Centro di Sperimentazione Laimburg. L’obiettivo del nuovo programma prioritario, sviluppato nel 2010, è l’utilizzo efficiente delle risorse disponibili a favore dei contadini e delle contadine altoatesine e lo sviluppo dell’agricoltura montana all’interno dell’Unione Europea. Nel 2011 sono stati concepiti alcuni punti chiave per ognuna delle singole colonne di sperimentazione. Grazie alla costituzione di gruppi di lavoro interdisciplinari per progetti di particolare importanza è garantita la risoluzione di problemi attraverso l’ottimale sfruttamento di sinergie. FG
Foto: Ernst Müller
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Il presidente Durnwalder con i responsabili dello Scientific Report provincia autonoma | ottobre 2012
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Dis dla Cultura y dla Scola Ladina
La grupa ladina te 40 ani de Autonomia foto USP/Pertl
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ce la grupa ladina ne fova nia unida nunzieda tl Tratat de Paris l ann 1946, ala cun l Statut de Autonomia nuef giapà si recunescënza y la basa per nsenië y adurvé la rujeneda, l dërt de reprejentanza ti gremium y stieres publics aldò dl pruporz. Chëst ann, 40 ani do l statut d’Autonomia nuef, à l Di dla Cultura Ladina pità ucajion de nrescì velch de plu sun l’Autonomia dl Südtirol dal pont de ududa ladin. “La ve de se rënder cont che permez ai ladins de Trënt y de Belun, se n sta chëi dl Südtirol miec”, iel unì dit ai 14 de setëmber a Bulsan. Purempò se tratela s´ën de purté inant soluzions a descriminazions di ladins. Aldò dla normes de lege ne à n ladin nia la puscibltà de deventé vizepresidënt dla Jonta provinziela. “N vizepresidënt dla Provinzia ladin muessel vester”
à dit Luis Durnwalder. Chësta descriminazion muessa tumé, nce per rafurzé la posizion di ladins ora dla valedes ladines. N cont di trëi chemuns ladins storics dla Provinzia de Belun à l presidënt dla Provinzia à dit che i parla-
menteres da tlo ie unic damandei de purté inant l resultat dl referendum per pudëi fé pert dl Südtirol. L assessëur Florian Mussner se damanda che per tré pea i trëi chemuns de Sëuramont dëssel unì jit la streda dla region europea Euregio.
L ne unirà nia sparanià pra i nsenianc
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foto USP/Stuffer
e tëmps de sparani vala de mëter prioriteies ulà sparanië. Pra l Di dla Scola Ladina à l presidënt dla Provinzia dit che tl ciamp dla scola uniral cialà de sparanië tl’aministrazion, ajache l ne muessa nia vester che chësta vënie fata trëi iedesc, per la pert tudëscia, la pert taliana y la pert ladina. “Ma deguni ne dëssa avëi tëma che l vënie sparanià pra la stieres di nsenianc, tan giut che se mantën la cumpëida de sculeies” à dit Durnwalder ai 04 de setëmber
a Al Plan de Mareo. “Per la pert che reverda i cuntenuc de scola uniral mantenì la trëi ntendënzes” à segurà Florian Mussner. L assessëur ala scola ladina à nvià i nsenianc a na valutazion sciorfa ti prim ani de scola, ma pona de judé ai jëuni tl ejam de matura a na maniera che i se feje plu saurì a abiné n lëur o a giapé na lerch tl’università. L prufessëur d’università Rico Cathomas a tenì n referat sun l se tenì de na tlas de scola.
Video online Sun la plata www.youtube.com/ user/ProvinziaBulsan possen tres internet udëi l video di dis dla Scola y Cultura Ladina. Tlo possen nrescì de plu nutizies dala Provinzia de nteres per la populazion ladina te forma de video.
Fotos di dis dla Scola y Cultura Ladina ie da udëi sun la plata facebook „Jonta dla Provinzia de Bulsan“
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Jonta provinziela
Sinergies dla scoles de mujiga La scoles de mujiga di luesc ladins vën aministredes deberieda cun chëles de rujeneda tudëscia da canche les fova unides metudes su. La Jonta provinziela à tenì cont dla situazion particulera dla mendranza ladina y à, per la pert che reverda l’aministrazion, azetà de nia spartì ju la scoles de mujiga ti luesc ladins. Nsci possel unì nuzà sinergies per l bën di sculeies y di nsenianc.
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a scoles de mujiga ti luesc ladins ie, per si situazion de mendranza, te na posizion particulera. Nchinamò ie la scoles de mujiga de Gherdëina y dla Val Badia unides aministredes deberieda cun la tudësces. Se stizan sun chësta bona speriënza de passa carat ani, à la Jonta provinziela dat pro de nia spartì la scoles de mujiga di luesc ladins ma de purté inant la culaburazion se nuzan de sinergies. “A chësta maniera à nsenianc y sculeies de miëura pusciblteies” spiega l assessëur ladin Florian Mussner. Nsenianc de mujiga che ne à nia assé ëures de nseniamënt tla valeda, possa jì a tenì vel ëura te scoles tudësces y nsci ruvé pra de plu ëures de nseniamënt. “Chësc ie de utl acioche nosc nsenianc posse se dediché de plën ala mujiga y chësc juda nce a mantenì la cualità” dij l Assessëur ladin. Sëuraprò ala mubilità di nsenianc possel deberieda nce unì metù a jì miec cursc de ajurnamënt per i nsenianc. La culaburazion dla pert aministrativa dla scoles de mujiga unirà ufizialiseda te n’acurdanza danter i assessëures ala furmazion Florian Mussner y Sabina Kasslatter
Mur per sëurandé l’aministrazion dla scoles de mujiga ladines al departimënt de furmazion tudëscia. L inuem dl’ufize de aministrazion tulerà ite la grupa tudëscia y ladina. “L sistem de aministré la scoles de mujiga ladines y tudësces deberieda ie for jit bën per nosta situazion particulera de mendranza ladina, l ie unì arjont truep y perchël ëi cialà dl mantenì” spiega l assessëur Mussner. Sëuraprò ala puscibltà de plu ëures de lëur per nsenianc, porta chësta dezijion nce n vantaje per feter 30% di sculeies ladins che va a na scola auta tla ziteies dedora dala valedes ladines. Tlo à la scoles de mujiga na lista longia de tei che aspieta de pudëi zapé ite. “Cun n’aministrazion deberieda iel nce plu saurì che nosc sculeies possa jì inant ala scola de mujiga canche i ie tla ziteies” spiega l assessëur provinziel ladin. La dezijion de mantenì l’aministrazion dla scoles de mujiga ladines y tudësces deberieda se stiza sun l’idea che te na situazion de
mendranza se gëura de plu pusciblteies sce n va la streda dla culaburazion. “Chiche reprejentea la pert ladina possa fé valëi si autonomia y à nce la puscibltà de fé prupostes, unì cun scumenciadives o proiec speziei per la situazion ladina” sorissea l assessëur ladin fajan referimënt a proiec deberieda cun i ladins dl’autra provinzies. Per la gestion dl nseniamënt de mujiga iel ënghe unì tenì cont dla situazion particulera dla mendranza ladina. La direzions dla scoles de mujiga a Urtijëi y a La Ila ne unirà nia metudes adum, sciche se damandëssa na logica de razionalisazion y sparani. Tl bujën de razionalisé l’aministrazion publica, vëniel metù adum la pert aministrativa dla scoles ti departimënc de educazion aldò dla grupes de rujeneda. La scoles de mujiga vën cun chësc ann de scola aministredes deberieda cun l’autra scoles ti departimënc. A chësta maniera toma nce demez i Istituc de educazion musichela te chëla forma che i à laurà nchinamò. provincia autonoma | ottobre 2012
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editoria Zeitung zum Interreg-Projekt des Kantons Graubünden und der Autonomen Provinz Bozen Südtirol (I)
Nr. 1
Gazzetta sul progetto interreg della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige e del Cantone dei Grigioni (CH)
Mai / Maggio 2012
insieme sano
gemeinsam gesund Herausgegeben von: Gesundheitsamt Graubünden, Abteilung Gesundheitsförderung und Prävention Stiftung Vital, Kompetenzzentrum für Gesundheitsförderung der Provinz Bozen
edItorIaL / SüdtIroL
L e b e n S q u a L I tät
Überall dort, wo sie spielen, arbeiten, lieben Krise, Sparen, Pleiten und Staatsbankrott. Das sind die Schlagworte, mit denen wir bombardiert werden. Die Zeiten, als das Wünschen noch geholfen hat, sind vorbei, allein die «Gesundschrumpfer» haben Hochkonjunktur. Diese Entwicklung macht auch vor den Sozial- und Gesundheitssystemen nicht Halt, in der Schweiz nicht und in Südtirol nicht. Alle stehen – mehr oder weniger – mit dem Rücken zur Wand und was vor Generationen noch als Traum gegolten hat, verkehrt sich zu einem Luxusgut, das nicht mehr finanzierbar ist: alt werden bis 80, 90 und darüber hinaus. Die Zwickmühle ist eine doppelte: Auf der einen Seite steigt das Durchschnittsalter, auf der anderen Seite sinkt der Anteil junger Menschen an der Gesamtbevölkerung. Und während immer weniger Menschen durch ihre Arbeit die Versorgung kranker und alter Menschen finanzieren, wächst die Zahl jener, die an chronisch-degenerativen Erkrankungen leiden. Die Folgen sind dramatisch: Weil die notwendigen Ausgaben nicht mehr bezahlbar sind, werden Leistungen gestrichen (oder die Patienten zahlen aus ihrer eigenen Tasche). Gleichzeitig wird das Renteneinstiegsalter angehoben. Zudem rutschen immer mehr Menschen in die «Armutsfalle», das bedeutet: Die Zahl der Menschen, die über geringe gesundheitliche Ressourcen verfügen, steigt. Vor diesem Hintergrund wird deutlich, wieso der Stellenwert von Krankheitsprävention und Gesundheitsförderung weiter wachsen wird: Es reicht nicht, sich auf Pflege, Therapie und Rehabilitation von Kranken zu konzentrieren; moderne Gesundheitssysteme stellen ihre Weichen neu, indem sie dafür sorgen, dass Menschen überall dort, wo sie spielen, arbeiten, lieben und ihre Freizeit verbringen, gesunde Lebensbedingungen vorfinden: im Kindergarten, in der Schule, am Arbeitsplatz, im Seniorenheim, im Krankenhaus, im Gefängnis und im eigenen Dorf oder Stadtviertel. Auch deshalb hat sich die Stiftung Vital mit großer Begeisterung am Projekt «insieme sano – gemeinsam gesund» beteiligt und als Zielgruppe Menschen gewählt, die weniger als andere in der Lage sind, am gesellschaftlichen Wohlstand und an den gesellschaftlichen Entscheidungen zu partizipieren. Unbescheiden ist dieser Anspruch nicht, aber die Ergebnisse, die auch in dieser Zeitung dokumentiert werden, zeigen, dass es möglich ist. Und dafür möchte ich mich bei allen Beteiligten aufrichtig bedanken. Mag. Franz Plörer MPH Direktor der Stiftung Vital
Inhalt / Sommario Bürgerbeteiligungen mit Jung und Alt, S. 2 Es gibt nichts Gutes, ausser man tut es. Vahrn, Samedan und Sur handeln!, S. 4 und 5 Blicke auf Lebensqualität: Gemeinsamkeiten und Unterschiede, S. 6 und 7 Realizzazioni pratiche nell’ambito del progetto «insieme sano», p. 8 – 11 Südtiroler/-innen und Bündner/-innen spinnen Netze, S. 12
«insieme sano – gemeinsam gesund»: Ein grenzüberschreitendes Projekt
Mitreden und Mitgestalten Partizipation schafft Mehrwert in der Gemeinde In einer lebendigen und gesunden Gemeinde erhalten die Bewohnerinnen und Bewohner die Möglichkeit, ihre Bedürfnisse zu äussern, mitzuentscheiden und ihren Lebensraum aktiv mitzugestalten. Dadurch entsteht ein laufender Austausch, der das Bewährte mit Neuem verbindet und die Gemeinde lebendig erhält mit der Absicht, die Lebensqualität im Wohnort zu erhalten oder zu erhöhen. Genau darum geht es im Projekt «insieme sano – gemeinsam gesund». Ob Kinder oder Jugendliche, junge Erwachsene oder ältere Menschen, sie alle können am besten Auskunft geben über ihre Bedürfnisse, Anliegen, Werte und Lebensgewohnheiten. Die Mitwirkung aller Bevölkerungsgruppen, insbesondere jener mit erschwerten Zugangsbedingungen aufgrund sozialer und oder lebensabschnittsbedingter Hürden, wird in diesem Projekt ermöglicht und gefördert.
Grenzüberschreitende Zusammenarbeit: Eine Delegation aus dem Südtirol besucht Graubünden
Das grenzüberschreitende Projekt «insieme sano – gemeinsam gesund» der Landesabteilung für Familie und Sozialwesen und der Stiftung Vital sowie der Abteilung Gesundheitsförderung und Prävention des Gesundheitsamtes Graubünden ist angelaufen. Die Lebensqualität und Gesundheit der Bevölkerung im nahen Lebensraum zu erhalten und zu fördern ist das Ziel eines grenzüberschreitenden Projektes, das am 29. September 2010 in Taufers im Münstertal eröffnet wurde. Fünf Südtiroler und fünf Bündner Gemeinden sind seit gut zwei Jahren mit dieser Absicht unterwegs. Feder-
führend im gemeinsamen Projekt ist auf Südtiroler Seite die Landesabteilung für Familie und Sozialwesen, in Graubünden das Departement für Justiz, Sicherheit und Gesundheit. Wegleitend für die Arbeit sind die Mitverantwortung der Gemeindebehörden, die Mitbeteiligung der Bevölkerung und Fachpersonen rund um diejenigen Menschen, welche mit dem Projekt «insieme sano» angesprochen werden wollen. Im Kanton Graubünden sind dies Seniorinnen und Senioren von 65 bis 90 Jahren. «In Südtirol wollen wir durch die Bedarfserhebung vor Ort schauen, welche Gruppen besonders angesprochen werden sollen, dementsprechend können die Projekte je nach Gemeinde unterschiedlich ausfallen», erklärte Karl Tragust, Leiter der Landesabteilung für Familie und Sozialwesen.
Neuere Dialogverfahren helfen, zu einvernehmlichen und von breiten Mehrheiten getragenen Lösungen zu kommen. Sie leisten einen wertvollen Beitrag zur politischen Kultur, denn Gelegenheiten zur Mitwirkung ergänzen die traditionellen Formen der direkten Demokratie. Partizipation wirkt sich positiv auf die Gesundheit und das Wohlbefinden aus: Sie stärkt bei den Menschen das Bewusstsein, dass sie einen gestaltenden Einfluss auf ihre Lebensbedingungen nehmen können.
Die Stiftung Vital als Kompetenzzentrum für die Gesundheitsförderung mit Sitz in Bozen wurde mit der Leitung und Koordination des Projekts betraut. Auf Schweizer Seite ist die Abteilung Gesundheitsförderung und Prävention des Gesundheitsamtes Graubünden dafür zuständig. RADIX, das Schweizerische Kompetenzzentrum für Gesundheitsförderung, unterstützt beide Länder bei der Planung und Umsetzung.
Insieme sano – gemeinsam gesund La pubblicazione illustra nel dettaglio gli aspetti più significativi del progetto “Insieme sano – gemeinsam gesund“ che ha visto il coinvolgimento di cinque Comuni altoatesini e cinque del Cantone svizzero dei Grigioni ed a livello provinciale è stato realizzato dalla Fondazione “Vital”. Lo scopo principale del progetto era quello di promuovere nei dieci Comuni interessati la qualità della vita e la salute. Per quanto riguarda l’Alto Adige il progetto i transfrontaliero ha coinvolto i Comuni di Badia, San Martino in Badia, Tubre, Trodena e Varna. La pubblicazione è stata inviata alla popolazione dei dieci Comuni coinvolti ed ai rappresentanti del mondo sociale, politico ed amministrativo provinciale. Un secondo numero della pubblicazione, una sorta di bilancio dell’intero programma “Insieme sano – gemeinsam gesund“, sarà diffuso al termine del progetto transfrontaliero, quindi nei primi mesi del 2013.
Scripta manent 2011 Il nuovo numero dell’annuario “Scripta Manent” ripercorre i punti focali delle attività svolte dai quattro uffici della Riparti-
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zione Cultura Italiana nel corso del 2011 proponendo in modo sintetico le principali iniziative, i libri ed i video prodotti. La candidatura della Provincia di Bolzano insieme al Nordest è il tema che apre il numero 2011 della rivista. „Scripta Manent 2011“ è in distribuzione gratuita presso il Centro Culturale Trevi (via Cappuccini, 28 a Bolzano), presso la direzione della Ripartizione provinciale Cultura italiana (via del Ronco, 2 a Bolzano - I piano). consultabile/scaricabile gratuitamente dal e disponibile sul sito della Ripartizione Cultura italiana, www.provincia.bz.it (sezione Libri e pubblicazioni) e www. scriptamanent.bz.it
I primi cento anni della Funivia di San Vigilio In settembre sono stati celebrati i primi cento anni di attività della funivia di San Vigi lio a Lana. Per l’occasione è stato pubblicato, per ini ziativa del Curatorium dei beni tecnici culturali, del la Società funivia Monte San Vigilio in collaborazione con la Ripartizione mobilità, Ufficio funivie un opuscolo ce lebrativo. L‘opuscolo può essere richiesto gratuitamente all‘Ufficio funivie della Provincia che ha sede nel Palazzo provinciale III, in Piazza Magnago,3 a Bolzano (Tel. 0471 414600).
Corsi&Percorsi” Le offerte presentate nel bollettino Corsi&Percorsi” per il periodo settembre 2012-agosto 2013 edito dal Dipartimento cultura italiana sono numerose e coprono molte aree tematiche, da proposte utili in ambito professionale, al teatro e alle lingue, dall’artigianato al giardinaggio, dalla gastronomia all’educazione alimentare, dalla formazione civica alla storia e archeologia. L’opuscolo è stato distribuito ad agenzie educative, associazioni culturali, giovanili, biblioteche pubbliche, scuole, ospedali, sindacati ed altre istituzioni pubbliche. Per le persone interessate ad averne copia è in distribuzione gratuita presso la Ripartizione cultura italiana, Ufficio educazione permanente, biblioteche ed audiovisivi, in via del Ronco 2 a Bolzano. È disponbile anche in formato pdf sul sito www.provincia.bz.it/corsiepercorsi
Presentate “Geo.Alp” e “Gredleriana” Le Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità e i più recenti risultati della ricerca su botanica, zoologia ed ecologia dell’Alto Adige sono i temi centrali dell’ottavo volume di “Geo. Alp” e dell’undicesimo di “Gredleriana”, pubblicazioni scientifiche del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Geo.Alp 8 e Gredleriana 11 sono acquistabili al prezzo di 25 euro nello shop del museo o sulla sua pagina web (http://www.museonatura.it/). I numeri precedenti sono ancora disponibili. Info: Museo di Scienze Naturali dell‘Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964.
salute
Prendi le scale! “Prendi le scale! Datti una mossa e vinci la pigrizia! “ è questo il titolo della nuova campagna della Fondazione Vital che intende stimolare le persone a muoversi di più partendo dal quotidiano. Franco Grigoletto
la Provincia a Bolzano invitano a preferire le scale all’ascensore secondo il motto “Datti una mossa e vinci la pigrizia!”. “Questa iniziativa si basa su un‘idea semplice ma efficace, sostenuta anche dall’organizzazione mondiale della sanità, grazie alla quale abbiamo potuto raggiungere oltre 100.000 persone. In realtà non si tratta solo degli ascensori nei palazzi provinciali, ma si tratta di trovare il modo per
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gni passo in più fa bene alla salute. A ricordarcelo ci sono gli adesivi realizzati dalla Fondazione Vital che resteranno affissi accanto agli ascensori e sulle scalinate in dodici palazzi provinciali fino alla fine di ottobre. “Introdurre regolarmente una leggera attività fisica nella vita di tutti i giorni, aiuterebbe a prevenire molte patologie, dai tumori alle psicopatologie, dal diabete alle malattie dell‘apparato motorio al sovrappeso” ha sostenuto l’assessore alla sanità Richard Theiner nel corso della presentazione dell’iniziativa. Gli adesivi esposti nei palazzi del-
riuscire a fare un po’ più di movimento nella vita di tutti i giorni, ad esempio rinunciando a prendere la macchina e andando a piedi”
L’assessore Theiner con i responsabili della Fondazione Vital
spiega la responsabile del progetto, Alexa Nösslinger: Sono infatti numerosi gli studi secondo i quali non è sufficiente praticare un po‘ di sport nel fine settimana. La pratica regolare di attività fisica anche moderata previene efficacemente, e a costo zero, molte malattie croniche. Secondo i dati dell’OMS, l‘organizzazione mondiale della sanità, ogni anno quasi due milioni di persone nel mondo (di cui 600.000 solo in Europa) muoiono per le conseguenze della mancanza di attività fisica. Pertanto l’OMS consiglia di fare almeno mezz’ora di movimento di media intensità per cinque volte alla settimana oppure venti minuti di movimento di maggiore intensità per tre volte alla settimana. “Andare a piedi è la forma di movimento più elementare che può essere inserita tra le buone abitudini quotidiane, indipendentemente dal luogo e dalla forma fisica”, sostiene Plörer “In questo modo si possono evitare molti stati dolorosi, malattie prolungate ed un consumo eccessivo di farmaci, e, quello che più conta, il movimento migliora notoriamente lo stato dell’umore e ci fa sentire bene”. L’adesivo con la scritta “Prendi le scale! Datti una mossa e vinci la pigrizia” può essere scarica to gratuitamente da Internet: http://www.fondazionevital.it/. provincia autonoma | ottobre 2012
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Riscoprire Franz J. Noflaner Pittore ma anche scrittore, fu uno degli artisti ladini più originali, per lungo tempo incompreso: a Franz Josef Noflaner il Museum Ladin e il Circolo di Ortisei dedicano ora una duplice mostra, “Franz J. Noflaner: Desiderare, guardare, stupire”. Igor Bianco
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u artista solitario e autodidatta poco compreso e considerato anacronistico dai suoi coevi, con l’esclusione di una ristrettissima cerchia di amici che ne recepì l’influenza, forse anche perché il suo linguaggio poetico e figurativo disdegnò sempre di sottomettersi alle tendenze “moderne” correnti. Ma a 23 anni dalla sua morte, il gardenese Franz Josef Noflaner (19041989), autore di circa 400 tele e di numerosi disegni e scritti letterari
mai pubblicati, è ora il protagonista di una duplice mostra ospitata dal ´ Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino in Badia e dal Circolo artistico e culturale di Ortisei. “Franz J. Noflaner: Desiderare, guardare, stupire”, questo il titolo dell’esposizione, punta a riscoprire l’originalità dell’artista rendendolo noto ad un più ampio pubblico.
L’allestimento proposto dal Museum Ladin offre uno sguardo nel mondo originario delle immagini e dell’immaginazione di Noflaner. Suddivisa in sei stanze, la mostra approfondisce i seguenti temi: “Uomini. Sguardi”, “Metamorfosi”, “Adamo ed Eva”, “Storie”, “Uomo e animale”, illustrando anche le molteplici connessioni tra l’arte del gardenese e teorie ed esperienze filosofiche, antropologiche e psicologiche. Già in corso, è aperta fino al 31 ottobre 2012 dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 18 e la domenica dalle 14 alle 18. Principalmente all’opera letteraria di Franz Noflaner, posta in dialogo con quella pittorica, sarà invece dedicata la seconda parte dell’espo sizione, proposta dal Circolo di Ortisei (piazza S. Antonio 102) a partire dal 27 ottobre fino al 25 novembre 2012. info Museum Ladin Ćiastel de Tor, via Tor 65, San Martino in Badia, tel. 0474/524020, www.museumladin.it.
I musei provinciali vanno in letargo
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on il sopraggiungere della stagione fredda, la maggior parte dei musei di proprietà della Provincia osserva un periodo di chiusura al pubblico. Un letargo, quello invernale, in cui i musei provinciali preparano il
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nuovo programma per la stagione 2013, che ripartirà per quasi tutti in primavera. Vediamo nel dettaglio chiusure e riaperture. I due musei provinciali siti a Bolzano, il Museo Archeologico dell’Alto
Adige e il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, sono invece visitabili tutto l’anno. Per ulteriori informazioni su orari, contenuti e manifestazioni dei musei altoatesini è possibile consultare il sito web www.musei-altoadige.it. IB
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ultimo giorno
riapre il
Museo delle miniere - Avventura in miniera Monteneve Passiria Museo delle miniere - Miniera di Predoi Museo delle minirere – Granaio Cadipietra Museo delle miniere – Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Museo degli usi e costumi, Teodone Museo del vino, Caldaro Museo della caccia e della pesca – Castel Wolfsthurn, Mareta Touriseum – Castel Trauttmansdorff, Merano ´ Museum Ladin Ciastel de Tor, San Martino in Badia Museum Ladin Ursus ladinicus, San Cassiano Castel Tirolo
15 ottobre 31 ottobre 31 ottobre 4 novembre 31 ottobre 11 novembre 15 novembre 15 novembre 31 ottobre 31 ottobre 9 dicembre
15 giugno 1° aprile 26 dicembre 1° aprile Lunedì di Pasqua 1° aprile 1° aprile 29 marzo 26 dicembre 26 dicembre 13 marzo
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Sepp Mall al Granaio Cadipietra
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n figlio che, dopo la morte del padre, si mette alla ricerca delle sue tracce a Berlino. Nella città tedesca infatti il genitore aveva avuto, durante la Seconda Guerra Mondiale, una relazione con una donna, rimasta alla famiglia a lungo
ignota. E’ questa la vicenda che dà il via a “Berliner Zimmer” (“Stanza a Berlino”), ultimo romanzo del noto scrittore altoatesino Sepp Mall (Curon Venosta, 1955), che ne proporrà alcuni estratti in una pubblica lettura in programma giovedì 18 ottobre 2012 alle ore 19.30 al Granaio Cadipietra in Valle Aurina. Una storia famigliare giocata tra Alto Adige e Germania, quella di Mall, in cui l’amore vince la forza della morte e dell’oblio. Ma la serata (ad ingresso libero) del 18 ottobre al Granaio prevede un Foto: Claudia Pircher
Duplice appuntamento letterario-artistico il 28 ottobre al Granaio Cadipietra in Valle Aurina. Dalle 19.30, il noto autore altoatesino Sepp Mall leggerà estratti dal suo ultimo romanzo “Berliner Zimmer”. A seguire, la pittrice Anna Maria Mayr inaugurerà una mostra di sue opere realizzate con la tecnica “dietro vetro”. L’ingresso è libero.
altro appuntamento artistico: la pittrice Anna Maria Mayr, originaria di Brunico, aprirà infatti un’esposizione temporanea di sue tempere e acrilici realizzati con la tecnica della pittura “dietro vetro”. Conosciuta già ai tempi delle civiltà minoiche (circa 1.500 a.C.) ed utilizzata in Europa a partire dal XIII secolo soprattutto per l’arte sacra, la tecnica “dietro vetro” ha conosciuto un rinnovato interesse nel ‘900, con pittori quali Kandinsky che l’hanno utilizzata per dar vita a forme astratte. IB info Museo delle miniere Granaio Cadipietra, Cadipietra 99, Cadipietra Valle Aurina (BZ), tel. 0474/651043, www.museominiere.it
KidScience, i più piccoli incontrano gli scienziati Riparte al Museo di Scienze Naturali, in via Bottai 1 a Bolzano, il ciclo “KidScience”, per coinvolgere i giovani nell’apprendimento delle scienze. Tra il 7 e il 17 novembre si terranno sei conferenze gratuite e tre laboratori.
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oinvolgere i giovani nell’apprendimento delle scienze, favorendo un approccio interattivo a diretto contatto con esperti: è l’obiettivo di “KidScience”, progetto del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige per ragazzi tra i 9 e i 15 anni che propone incontri con scienziati e laboratori incentrati su accattivanti temi scientifici. Quest’anno KidScience, giunto alla terza edizione, si terrà dal 7 al 17 novembre e prevede un programma con sei conferen-
ze interattive (tre in italiano e tre in tedesco) e tre laboratori. Tra le conferenze proposte, citiamo, tra le altre, “Lavorare in Antartide: un giorno coi pinguini” (9 novembre, ore 17), con Silvia Olmastroni, ricercatrice con alle spalle sei spedizioni in Antartide sulle tracce dei pinguini; e “Identikit dell’alieno” (10 novembre, di nuovo alle 17) con Sandro Bardelli dell’osservatorio astronomico di Bologna e, in collegamento video, la famosa astrofisica Margherita Hack. Le conferenze sono gratuite e non è richiesta la prenotazione. La partecipazione ai laboratori (a tema, ad esempio, microscopia o estrazione del DNA) prevede invece il pagamento di una quota di 5euro e l’iscrizione. Il programma dettagliato di Kid Science 2012 è disponibile su www.museonatura.it. Ulterio ri informazioni e iscrizioni allo 0471/412964. provincia autonoma | ottobre 2012
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“Scava scava”, il sottosuolo in mostra al Museo di scienze Al suolo, agli organismi che lo abitano e ai segreti che nasconde è dedicata la mostra temporanea “Scava scava – Kosmos Boden”, che sarà di scena al Museo di Scienze Naturali a Bolzano dal 30 ottobre 2012 al 16 giugno 2013.
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i camminiamo sopra tutti i giorni: ma abbiamo mai riflettuto su cosa nasconda la terra che abbiamo sotto i piedi? Far scoprire il sottosuolo – ambiente multiforme, tanto indispensabile quanto sconosciuto – e i suoi abitanti è l’obiettivo della mostra temporanea “Scava scava - Kosmos Boden” che prenderà il via il 30 ottobre 2012 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano. Immenso mondo composto di terra, roccia, acqua, cunicoli e fessure, popolato da miliardi di organismi - circa un quarto di tutti quelli che vivono sul nostro pianeta, – il suolo è un habitat complesso, in continuo movimento, che funziona come una fabbrica in cui si pro-
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duce ciò che servirà al mondo “di sopra”. Nella mostra “Scava scava” i visitatori avranno l’impressione di scendere davvero nel sottosuolo. Saranno attorniati da gallerie di talpe e tane di volpi, per poi incontrare animali (vivi) famigliari come il lombrico e la formica (da non perdere il grande formicaio) e altri più strani come gli insetti di grotta dalle lunghe antenne, le cavallette di grotta o i collemboli. Gli ambienti presentati saranno dei più diversi, da quello altoatesino a quelli tropicali. Nell’acquario sarà possibile ammirare i Caracidi delle caverne, pesci ciechi e depigmentati che vivono nelle grotte del Messico, capaci di orientarsi nell’oscurità grazie all’olfatto e a una specie di tatto a distanza. Disseminati sul percorso, una serie di modelli tridimensionali ingranditi, animazioni al computer e filmati spiegheranno gli adattamenti degli organismi alla vita sotterranea. Funghi, radici e micorrize saranno i protagonisti di un’apposita sezione. All’esposizione è collegato un ampio programma di contorno. Previsto un ciclo di conferenze sul tema del suolo con specialisti, tra cui
il biologo Bert Hölldobler, premio Pulitzer 1991 per “The Ants”, dedicato alle formiche. Proposte inoltre attività per bambini (l’indagine al museo “Il detective Talponi… e l’impronta misteriosa” il 24 novembre e il workshop creativo “Basteln Bugs” il 15 dicembre) e per famiglie, tra cui, in primavera, azioni sul tema del compostaggio. Numerose anche le offerte per le scuole, con laboratori, visite guidate e azioni interattive specifiche per diversi livelli scolastici (informazioni e prenotazioni allo 0471/412975) e attività in inglese, spagnolo e francese (info allo 0471/412966). Inoltre, in occasione della mostra, il 4 e 5 dicembre il museo ospiterà il convegno nazionale sul suolo organizzato dalla Società italiana di scienza del suolo e dalla Società italiana di pedologia. La mostra temporanea “Scava scava – Kosmos Boden” rimarrà aperta fino al 16 giugno 2013 tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 18. Per informazioni: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964. Il programma completo è consultabile sul sito web del museo www.museonatura.it. IB
Procedure più snelle in aula Nuove modifiche al Regolamento interno: stop alla lettura di relazioni, riduzione dei tempi di intervento. E debutta il voto elettronico. rocedure più rapide e meno tempi morti: è questo il primo risultato visibile delle ultime modifiche al Regolamento interno del Consiglio varate quest’estate, che si aggiungono a quelle approvate già in primavera (si vedano le Pagine del Consiglio 5/2012). Il plenum le ha approvate, in due tornate, (con 24 e 23 sì) senza discussione, come previsto nel caso in cui la Commissione regolamento le vari all’unanimità. Tra le misure che snelliranno i lavori dell’aula si possono annoverare la rinuncia alla lettura delle relazioni (a volte molto lunghe) ai disegni di legge, la riduzione da 30 a 15 minuti degli interventi nella discussione generale di una legge (da 60 a 30 min. per la legge elettorale); la possibilità di intervento di un solo consigliere per gruppo su questioni di regolamento interno, andamento dei lavori o fatto personale. A queste si aggiungono l’obbligo di votazione palese sempre (tranne che nei casi di votazioni su persone) e l’attribuzione al solo o alla sola presidente evitando quindi lunghe discussioni - della decisione sull’ammissibilità di interventi per fatto personale e di ordini del giorno ai disegni di legge, che dovranno avere contenuto attinente al testo in esame. Una modifica, quest’ultima, che affida maggiore responsabilità a chi presiede, che ora può, inoltre, anche togliere la parola a chi supera il proprio tempo di intervento, nonché adottare richiami a posteriori. I componenti della Commissione
Foto: Wolf
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regolamento, però, non hanno proposto solo tagli: in alcuni casi, infatti, è stato previsto un aumento dei tempi, dato che chi presenta una mozione può ora illustrarla per 10 minuti, anziché 5, e le due ore dedicate alle interrogazioni di attualità possono ampliarsi nel caso si debbano trattare interrogazioni rimaste senza risposta. Altre modifiche riguardano il fatto che solo i componenti della Commissione regolamento potranno presentare emendamenti alle proposte di modifica, l’ammissibilità di articoli aggiuntivi, l’obbligatorietà, per la Giunta, di indicare i riferimenti digitali cui rimanda nel rispondere a interrogazioni, la partecipazione del segretario questore dell’opposizione all’accertamento del risultato delle votazioni a scrutinio segreto. È stato modificato, inoltre, anche il Regolamento delle indennità dei consiglieri: in caso di mancata partecipazione - ingiustificata - a una seduta verranno detratti dalla diaria da 50 € (mezza giornata) a 150 € (giornata intera con seduta notturna); è richiesta inoltre la presenza ad almeno il 50% delle votazioni. Infine, l’Ufficio di presidenza è stato incaricato di elaborare disposizioni
Il tabellone che riporta la distribuzione dei voti in aula. per l’utilizzo di strumenti elettronici per la presentazione di atti politici e la comunicazione interna. Nel frattempo, il sistema di votazione elettronico è già sbarcato in aula, permettendo di velocizzare le procedure ed avere con immediatezza i risultati delle votazioni. La première elettronica dell’11 settembre, quando i consiglieri hanno dovuto per la prima volta inserire l’apposito badge nella loro postazione prima di votare, ha suscitato anche alcuni dubbi pratici da parte dei consiglieri: Eva Klotz e Sven Knoll hanno domandato se c’è la possibilità di controllare se un collega è uscito dall’aula lasciando la scheda elettronica inserita e risultando quindi presente; Maurizio Vezzali ha chiesto chiarimenti sul momento di apertura del voto, Riccardo Dello Sbarba ha sottolineato che il tutto obbliga la Presidenza a rispettare scrupolosamente la procedura, Alessandro Urzì ha invitato a tener presente anche il ritardo di reazione dovuto a chi segue la traduzione in cuffia, Pius Leitner ha chiesto di espellere chi per tre volte adotterà “trucchetti”. Il pres. Mauro Minniti si è appellato alla correttezza dei consiglieri nell’uso del nuovo strumento. provincia autonoma | ottobre 2012
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Nuove leggi
Dibattito di attualità
Sì alle norme su appalti, apprendistato, autonomia scolastica. Sospeso il dlp sulla democrazia diretta.
Su iniziativa di Pius Leitner, discusso il tema “Autonomia in pericolo”.
n estate il Consiglio ha varato una serie di leggi, due delle quali in tema di formazione. “Ordinamento dell’apprendistato” (27 sì, 1 ast.), è stata presentata dall’ass. Sabina Kasslatter Mur per integrare nella normativa altoatesina la riforma statale, prevedendo anche un apprendistato di alto livello (per laureati o studenti universitari): lodata da Hanspeter Munter perché frena la disoccupazione giovanile, la proposta è stata ritenuta da Hans Heiss troppo favorevole ai datori di lavoro. “Modifica di leggi provinciali nel settore scolastico” (18 sì, 3 ast., 11 no), di Martha Stocker (SVP), reagisce all’impugnazione statale delle norme sulla settimana corta a scuola: Alessandro Urzì, Riccardo Del lo Sbarba e Mauro Minniti hanno contestato che con norma consiliare si volesse risolvere un conflitto di Giunta, dimostrato anche dal voto contrario degli ass. Christian Tom masini e Roberto Bizzo. L’aula ha poi approvato all’unanimità la norma proposta da Hans peter Munter (SVP) a modifica la recente legge sugli appalti, correggendo l’articolo che impediva condizioni più sfavorevoli alle imprese subappaltatrici, che era stato contestato dallo Stato. Infine, è stata interrotta sull’articolo relativo alle firme necessarie per richiesta e iniziativa popolare la discussione del dlp 107/11 sulla partecipazione civica, di Arnold Schuler (SVP). La necessità di tentare una strada istituzionale prima di poter procedere alla richiesta di referendum e l’alto numero di firme richieste a questo scopo (38.000) sono stati contestati da SüdTiroler Freiheit, Gruppo Verde, FLI, Freiheitlichen, Unitalia e BürgerUnion, e la SVP ha deciso di sospendere la discussione per consentire un’ulteriore riflessione.
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ella seduta di settembre, il Consiglio ha ospitato per la prima volta, come previsto da modifica del regolamento del 2011, un dibattito di attualità al posto del “question time”, sul tema “Autonomia in pericolo”. L’iniziativa è partita da Pius Lei tner (F), secondo cui, poichè l’Autonomia è minacciata sia dall’Europa centralista che dal Governo italiano, bisogna considerare una prospettiva alternativa, vale a dire lo Stato libero. D’accordo Ulli Mair e Roland Tinkhauser, così come Eva Klotz e Sven Knoll (STF), che hanno rinfacciato a Durnwalder di aver sostenuto che se l’Italia affonda affonderà anche la Provincia, tradendo così i “Freiheitskämpfer”. Anche Andre as Pöder (BU) ha invitato a “prendere la scialuppa di salvataggio” prima che arrivino leggi costituzionali anti-autonomia. I consiglieri SVP (Elmar Pichler Rolle, Maria Hochgruber, Flo rian Mussner, Walter Baumgat ner, Martha Stocker, Richard Theiner) hanno difeso i risultati dell’Autonomia, sottolineando il valore delle trattative svolte in passato dalla SVP, che permetteranno di raggiungere la Vollautonomie. Solo Veronika Stirner Brantsch, rilevando le ingerenze statali, ha invitato a riflettere anche sull’autode-
Discussione in aula su tema di attualità.
Foto: Wolf
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terminazione. Per il Gruppo Verde, Riccardo Dello Sbarba ha invitato a proseguire sulla strada indicata a Merano, dove i presidenti Napolitano e Fischer sono stati onorati in maniera paritaria, sviluppando un’Autonomia che secondo Hans Heiss garantisce giustizia, pace e futuro. Il senso di responsabilità dell’Autonomia e la necessità di svilupparla sono stati sottolineati anche da Roberto Bizzo e Christian Tommasini (PD). La Vollautonomie quale “secessione interna” è stata invece criticata da Alessandro Urzì (FLI), mentre Do nato Seppi (Unitalia) ha sostenuto che l’Autonomia è diventata ormai solo una questione di soldi. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder si è espresso per l’Europa, garante della pace e di tanti vantaggi, e ha chiarito che la Provincia deve dare il suo contributo contro la crisi, anche perché solo dal 1993 partecipa alle entrate dell’Italia, prima partecipava solo alle spese. Ci si continuerà a rivolgere alla Consulta se lo Stato interverrà unilateralmente, ma se ci si rivolgesse a Vienna per questioni finanziarie si sarebbe presi in giro; l’Autonomia ha portato enormi vantaggi, e si continuerà verso la Vollautonomie. In coda al dibattito, una breve discussione sul fatto che alcuni consiglieri prenotati non erano intervenuti, il che ha tolto spazio agli altri, dato che i 150 minuti previsti vengono divisi in base alle prenotazioni: una questione su cui riflettere.
Toponomastica: c’è la legge Frutto dell’accordo SVP-PD, prevede che i toponimi siano rilevati a livello comprensoriale e valutati da un Comitato paritetico.
Finalmente varata la legge sulla toponomastica.
quarant’anni dal varo del secondo Statuto, che sanciva la competenza provinciale in materia, è stata approvata la legge provinciale sulla toponomastica. Il testo originario, firmato da Elmar Pichler Rolle e Florian Mussner (SVP) è stato sostanzialmente modificato da due emendamenti concordati da SVP e PD, in base ai quali il previsto repertorio dei toponimi sarà costituito nel rispetto dell’articolo dello Statuto che prevede la bilinguità della toponomastica, ogni toponimo è raccolto nelle tre lingue in quanto in uso a livello “comprensoriale” (e non più “localmente”, come inizialmente previsto), e il Comitato di esperti che valuterà le proposte dei comprensori sarà paritetico (e non proporzionale): 2 persone di lingua tedesca, 2 di lingua italiana e 2 ladini, nominati 3 dalla Giunta (uno per ciascun gruppo) e 3 dal Consiglio provinciale. Una soluzione frutto del dialogo, secondo Pichler Rol le, che “tiene conto degli interessi di tutti i gruppi etnici superando il torto recato in passato”, mentre Roberto Bizzo e Christian Tom masini (PD), rivendicando la partecipazione responsabile del centrosinistra, hanno sottolineato che la legge “disinnescherà un tema che ha inquinato per anni i pozzi dei rapporti tra gruppi”. La norma è stata approvata con 20 sì, 12 no e 2 astensioni: queste si devono al Gruppo Verde, che, come sottolineato da Hans Heiss e Ric cardo Dello Sbarba, ha apprezzato il compromesso raggiunto e il riferimento allo Statuto, dubitando però dell’applicazione pratica della legge, che passa la “patata bollente” ai comprensori, finora competenti su temi ben più pratici, senza dar loro alcuna nota procedurale. I Verdi avevano visto cassare, nella
Foto: Seehauser
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stessa seduta, un loro dlp sul tema che mirava a limitare l’intervento normativo alla della sola toponomastica pubblica (“ufficiale”). Forti critiche sono arrivate dai partiti italiani di centrodestra (assente alle dichiarazioni di voto Elena Artioli, Lega Nord, che in passato aveva invitato a legiferare una volta per tutte, per passare a temi più importanti) e dalle destre tedesche. Secondo Alessandro Urzì (FLI), che ha criticato il mancato coinvolgimento del gruppo italiano da parte del PD, la scarsissima presenza di italiani nei consigli comprensoriali (per esempio, 1 su 17 nel Salto-Sciliar) farà sì che questi proporranno per lo più nomi tedeschi; Maurizio Vezzali (PdL – Berlusconi per l’Alto Adige) ha criticato il fatto che la legge non dia vincoli, lasciando mano libera a chi la applicherà; Donato Seppi (Unitalia) ha sottolineato che su 6 componenti del Comitato, la SVP determinerà quelli tedeschi, quelli ladini e anche uno dei due italiani, cioè quello di iniziativa giuntale, quindi l’organo non sará paritetico. Di questo ha dato la colpa al presidente dell’aula, annunciando una “resa dei conti”: espressione bollata come “mafiosa” dal destinatario, Mauro Minniti (PdL), che ha chiarito di aver votato contro la legge, “perché mortifica la comunità italiana, intaccandone cultura e radici”. Per quanto riguarda le destre te-
desche, secondo Eva Klotz e Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit), autori di un dlp, respinto, che proponeva di abrogare in provincia i decreti fascisti sui toponimi, la legge è una vittoria postuma di Tolomei, legittimando ben 7.800 suoi toponimi. D’accordo anche Andreas Pöder (BürgerUnion), che ha criticato l’affidamento di un compito troppo delicato alle comunità comprensoriali e chiesto un referendum consultivo. Pius Leitner e Ulli Mair hanno motivato il voto contrario dei Freiheitlichen con il fatto che non era stata considerata la loro proposta, avanzata anche con ordine del giorno, di una soluzione percentuale (toponomastica bilingue dove c’è almeno un 20% di cittadini dell’altra lingua), corrispondente ai princìpi ONU. Più volte chiamato in causa, Luis Durnwalder ha difeso l’approccio verso i toponimi storici e di uso comune, aggiungendo che se non si fosse legiferato sarebbero rimasti in vigore i nomi di Tolomei. Dei 19 ordini del giorno sono stati approvati quelli di Sven Knoll al fine di condannare le traduzioni dei nomi originari dei masi e affinché il Consiglio si dichiarasse a favore dell’abrogazione dei decreti fascisti, di Maurizio Vezzali per promuovere la comprensione dello spirito di convivenza e di Hans Heiss al fine verificare la possibilità di istituzionalizzare lo studio della toponomastica. provincia autonoma | ottobre 2012
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Onorificenze Freiheitliche: Medaglie del Tirolo anche ai sudtirolesi.
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l Tirolo assegna medaglie al valore civile a persone che hanno salvato vite umane: Sigmar Stocker (F) ha chiesto alla Giunta di prodigarsi affinché esse siano attribuibili anche ad altoatesini. Sollecitato dal pres. Luis Durnwalder, ha poi modificato la mozione in senso più ampio, chiedendo di contattare l’esecutivo tirolese per rivedere i criteri per il conferimento di croci al merito e medaglie. Favorevole Hans Heiss (Gruppo Verde), che ha chiesto di consentire l’assegnazione anche a persone di lingua italiana, mentre Alessandro Urzì (FLI) si è stupito che si approvasse una sollecitazione ad altro organo, di solito contestata: “Evidentemente, c’è la volontà politica”. La mozione è passata con 2 astensioni.
IMU: aiutare i Comuni SüdTiroler Freiheit: così potranno inviare moduli pre-compilati.
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rima della scadenza della seconda rata IMU, Eva Klotz (STF) ha chiesto alla Giunta di sostenere i Comuni perché inviassero ai cittadini bollettini precompilati, per evitare le file di giugno. Un problema fondato, secondo Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), così come per Sven Knoll (STF), che ha sottolineato anche le difficoltà di chi ha comprato un alloggio in Austria per un figlio che lì studia. Sulla base della loro esperienza comunale, Arnold Schuler, Elmar
Pichler Rolle (SVP) e Thomas Eg ger (F) hanno sottolineato però che il calcolo dell’IMU è compito dei contribuenti: i Comuni forniscono solo un servizio aggiuntivo. Egger si è inoltre chiesto perché ciò che funziona altrove non valga anche a Bolzano, e Pichler Rolle ha sottolineato che ciò si deve alla grandezza del capoluogo. L’ass. Roberto Bizzo ha respinto la proposta di Klotz, in quanto lo Stato si è riservato la possibilità di modificare le aliquote fino a dicembre, e ogni Comune può modificarle secondo la legge provinciale: ciò impedisce di definire con certezza le detrazioni. La mozione è stata respinta con 1 astensione, 16 no e 8 sì.
Rifugi alpini Il rendering del rifugio Vittorio Veneto al Sasso Nero.
Nomadi PdL: Pericoloso il campo sotto la MeBo a Merano.
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egnalando la pericolosità e illegittimità del campo nomadi sotto la MeBo a Merano, Mauro Minniti (PdL) ha chiesto che la Giunta provinciale invitasse il Comune a risolvere il problema. Veronika Stir ner Brantsch (SVP) ha ricordato che da consigliera comunale aveva cercato un’alternativa, scontrandosi contro i pregiudizi. Sono giudizi fondati, ha ribattuto Elena Artioli (Lega Nord) sottolineando poi con Donato Seppi (Unitalia) che il problema va discusso in Comune. Sven Knoll (STF) ha chiesto di far rispettare ai nomadi le regole, ed Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ricordato gli sforzi infruttuosi per inserire i nomadi in alloggi IPES a Bolzano. Ammettendo l’esistenza del problema a livello provinciale, il pres. Luis Durnwalder ha accolto la proposta, approvata dal plenum con 22 sì, 4 no e 1 astensione.
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Lega Nord: si rivedano i piani di ristrutturazione.
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iferendosi alla ristrutturazione “futuristica”, per 2 mio. e ciascuno, dei rifugi Vittorio Veneto al Sasso Nero e Pio XI, osteggiata da 5.500 cittadini su facebook, Elena Artioli (Lega Nord) ha chiesto un ripensamento dei progetti. Il tema ha originato una lunga discussione: alcuni hanno ritenuto i progetti inaccettabili (Andreas Pöder, Sven Knoll, Eva Klotz), simili a ciò che si trova in autostrada (Ulli Mair), fatti da architetti che mirano solo ai premi (Sigmar Stocker), azzardati in modo negato ai privati (Thomas Egger); altri invece hanno chiesto di lasciare la parola agli esperti (Donato Seppi,
Elmar Pichler Rolle) e respinto la tradizione a tutti i costi (Hans Heiss, Maria Hochgruber Kuen zer). Pius Leitner e Roland Tin khauser si sono chiesti quanti degli aderenti a fb avessero davvero visto i rifugi, mentre Josef Noggler e Arnold Schuler hanno ricordato le difficoltà vissute da sindaci in caso di ristrutturazioni. L’ass. Florian Mussner ha segnalato che dei 25 rifugi passati alla Provincia solo 3 devono essere ricostruiti: si interverrà nel 2013, partendo dal Ponte di Ghiaccio, secondo progetti che hanno seguito l’iter valido anche per i privati. Insieme all’ass. Hans Berger, poi, ha messo in dubbio la trasparenza della campagna via fb. La mozione è stata respinta con 21 no e 11 sì.
Moto rumorose Foto: Seehauser
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Unitalia e Gruppo Verde chiedono controlli e misurazioni.
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n estate molti motociclisti si inoltrano sulle strade di montagna, causando spesso un forte rumore: Donato Seppi (Unitalia) e Hans Heiss (Gruppo Verde) hanno chiesto alla Giunta di intervenire, il primo sollecitando le forze dell’ordine ad agire in modo efficace prevedendo anche più controlli, il secondo misurando in punti fissi lungo le strade di montagna il rumore costante. In merito, Ales sandro Urzì (FLI) ha invitato a non colpevolizzare le forze dell’ordine, Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha evidenziato che respingere i motociclisti danneggerebbe il turismo, Sigmar Stocker (F) ha segnalato che il problema riguarda anche la MeBo, Eva Klotz (STF) e Thomas Egger (F) hanno lamentato l’assenza di proposte concrete, Sven Knoll (STF) si è opposto a
Docenti e TFA Die Freiheitlichen: si parta quanto prima.
È
stata approvata all’unanimità la proposta di Ulli Mair (Die Freiheitlichen), modificata con emendamento co-firmato da Elmar Pichler Rolle (SVP), affinché la Giunta continui a chiedere al Governo di autorizzare quanto prima un Tirocinio Formativo Attivo per insegnanti, si esoneri dal test di ammissione chi ha titolo di studio e più di 36 mesi di servizio, si progetti già nel 2013, qualora non partisse il TFA, un concorso per i posti vacanti in loco. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha specificato che per un corso abilitante alla LUB di Bressanone è necessario un decreto ministeriale speciale riferito alla madrelingua locale.
Moto sulle strade dolomitiche. maggiori controlli. Veronika Stir ner Brantsch e Elmar Pichler Rolle (SVP) hanno confermato il problema. L’ass. Florian Mussner ha rivendicato le iniziative della Giunta in quest’ambito, in collaborazione con Comuni e Commissariato del Governo, e ricordato l’esistenza di una commissione provinciale che affronta i problemi del traffico. Le due mozioni sono state approvate a maggioranza.
FLI: Sui prodotti tossici siano bilingui.
N
umerose confezioni di solventi, colle, vernici e sostanze tossico-nocive riportano etichette nella lingua del Paese produttore, e non in quelle della provincia: lo ha denunciato Alessandro Urzì (FLI), chiedendo da un lato di promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta a produttori e commercianti perché riportino sulle confezioni, come da legge, le istruzioni nelle lingue provinciali, e dall’altro di chiedere attraverso i parlamentari altoatesini adeguati interventi a livello legislativo in questo senso. Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) ha parlato di questione “annosa”, già sollevata da Sven Knoll relativamente ai prodotti utilizzati in agricoltura, sottolineando che il problema vero riguarda la mancanza di istruzioni in lingua tedesca. L’ass. Thomas Widmann ha accolto la proposta, che è stata approvata all’unanimità.
Comprensori sanitari Respinta la richiesta della BürgerUnion di abolirli, unificando definitivamente l’Azienda.
È
stata respinta (4 sì, 24 no e 6 astensioni ) la mozione con cui Andreas Pöder (BürgerUnion) ha chiesto l’unificazione definitiva dell’Azienda sanitaria e l’abolizione dei quattro comprensori. A favore si è schierata Elena Ar tioli (Lega Nord), sollecitando a investire in prima linea e non in burocrazia, così come Donato Sep pi (Unitalia). Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha chiesto tagli ponderati, Thomas Egger (F), Sven Knoll ed Eva Klotz (SüdTiroler
Freiheit) hanno messo in guardia da un’eccessiva centralizzazione e chiesto di garantire il bilinguismo, Hans Heiss (Gruppo Verde) ha invitato a controllare l’efficacia degli interventi piuttosto che unificare, ed Elmar Pichler Rolle (SVP) ha chiesto di pensare a livello di Euregio, eliminando i doppioni esistenti tra Kufstein e Ala ma non le strutture di periferia. L’ass. Richard Theiner ha replicato che una gestione troppo centralizzata allontanerebbe dai posti di lavoro e dai pazienti, chiarito che si è provveduto a ridurre i ruoli dirigenziali da 123 e 81, annunciato una riforma organizzativa e segnalato che a livello di GECT si sta lavorando per una Medical School dell’Euregio. provincia autonoma | ottobre 2012
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I presidenti dei Consigli regionali a Bolzano Invitati da Minniti, si riuniscono l’11 ottobre.
L
a Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali si riunisce l’11 ottobre a Bolzano: l’invito è stato fatto dal presidente Mauro Minniti ai suoi colleghi nel corso delle ultime due riunioni, a Perugia e Roma. Nel corso del primo appuntamento, si è parlato dell’abolizione delle province, questione - è stato detto -
non affrontabile a suon di decreti, avendo ancoraggio costituzionale. È stato poi deciso di intraprendere una strada comune per rivedere i vitalizi dei consiglieri. A Roma si è parlato invece di collaborazione con UE e Consiglio d’Europa, Difese civiche e CoReCom, sistemi di previdenza dei Parlamenti regionali. È stato poi discusso il programma dell’appuntamento bolzanino, che verrà ospitato a Palazzo Mercantile.
Il pres. Minniti riunito con gli altri presidenti consiliari.
Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde Donazione organi Veronika Stirner Brantsch ha chiesto come si intende rimediare alla scarsa disponibilità alla donazione degli organi, e quali ne sono le cause. L’ass. Richard Theiner ha spiegato che è diffuso il timore di esportazioni a pazienti ancora in vita, e che in provincia la percentuale di donatori corrisponde alla media europea (34 su 1 milione), mentre 10.000 sono gli iscritti alla relativa associazione. La Provincia ha già avviato iniziative informative, e una nuova campagna sarà lanciata tra poco, con la diffusione di moduli digitali.
Durp e Isee Sven Knoll ha domandato se la volontà dello Stato di imporre l’ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, minaccia il sistema di accesso alle prestazioni sociali unificato provinciale, basato sul DURP. L’ass. Richard Theiner ha risposto
Chi viola le regole nella caccia rischia il permesso.
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provincia autonoma | ottobre 2012
che il Durp, sviluppato con le parti sociali, è a misura della provincia, e che pertanto ci si opporrà all’ISEE, innanzitutto a livello politico.
Moschea a Bolzano Ulli Mair ha voluto sapere se sarà realizzato un luogo di preghiera islamico in viale Trento a Bolzano. Il pres. Luis Durnwalder ha riferito che la commissione edilizia comunale ha trattato la modifica di destinazione d’uso da magazzino a servizi di un piano terra di 450 mq di viale Trento, limitandone l’utilizzo a meno di 100 persone. La Provincia non ha il diritto di imporre divieti, purché non venga violata la quiete pubblica.
Cacciatori e controlli Hans Heiss ha chiesto come mai la Giunta avesse accolto, nel 2010 e 2011, 5 ricorsi di cacciatori cui l’Associazione aveva sospeso il permesso di caccia sulla base di requisiti ben specifici.
L’accoglimento dei 6 ricorsi presentati nel 2010 e di 4 nel 2011, ha risposto il pres. Luis Durnwalder, si devono in maggioranza a vizi formali nella procedura di ritiro.
Le spese assessorili Segnalando i relativi rilievi della Corte dei Conti, Alessandro Urzì ha chiesto se non si pensasse di introdurre una rendicontazione per le spese riservate della Giunta, che nel 2011 ammontavano a 72.000 € per il presidente e a 55.000 € per gli assessori. L’ass. Roberto Bizzo ha chiarito che le spese di rappresentanza sono rendicontate in base a criteri trasparenti emanati dalla Giunta nel 2009. Lo sono anche le spese riservate, non soggette a controllo contabile, ma in forma riservata.
Esenzione ticket Anche in provincia di Bolzano alcune fasce di persone sono esenti dal ticket sanitario, per età, reddito, patologia: Elena Artioli ha segnalato che molti degli esenti sono stranieri che si dichiarano indigenti, e chiesto i relativi dati. L’ass. Richard Theiner ha risposto che dal solo ticket sanitario sono esentati 1.709 cittadini italiani (33,9%), 95 cittadini europei (1,88%) e 3.254 cittadini extracomunitari (64,33%) .
info
musei provinciali e Touriseum e Giardini
Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna
Passo Resia 1507m
di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it
Curon Venosta
Predoi
Brennero 1374m
Mareta
Cadipietra Campo Tures
Vipiteno
Mt. Palla Bianca 3738m Teodone
Rienz a
Brunico
Novacella
Passo Stelvio 2757m
Adige Prato allo Stelvio
Castelbello Laces
Ortles 3905m
Lana
San Candido
Sciliar
Laives
Caldaro
Catinaccio 3002m
Mt. Cristallo 3221m
Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo
Marmolada 3343m
D
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l
o
m
Ora
u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it
i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it
o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it
p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it
Mezzocorona
a Museo provinciale delle miniere
www.museominiere.it
Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it
Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org
Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it
Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it
Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it ´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it
d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it
enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it
Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413902 www.provincia.bz.it/ebt ebt@provincia.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it
Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)
Sillian
San Martino in Badia
Castel Forte
Bolzano
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Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it
Bressanone
Velturno
Merano
e
t Museo provinciale del vino
Castel Coira Silandro
ig Ad
dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it
Tirolo
Malles
Isar co
Abbazia Monte Maria
r Museo Archeologico
Heinfels Dobbiaco
Valdaora Monguelfo
Centrale viabilità Tel. 0471 200198 | Fax 0471 201157 www.provincia.bz.it/vmz vmz@provincia.bz.it INFOMobilità 840 000471 Informazioni turistiche Alto Adige Marketing piazza Parrocchia 11 | 39100 Bolzano Tel. 0471 999999 info@suedtirol.info | www.suedtirol.info Valori dell’aria Tel. 0471 417140 www.provincia.bz.it/aria labchinfis@provincia.bz.it Info valanghe e meteo Via Mendola 33 | 39100 Bolzano Tel. 0471 414740/41 Bollettino telefonico 0471 270555 www.provincia.bz.it/meteo hydro@provincia.bz.it provincia autonoma | ottobre 2012
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FONDAZIONE
Medicina d‘avanguardia per tutti! IngreS
med S E S S I O N E Lunedì | 15.10. 2012
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www.fondazionevital.it
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A U T U N N A L E
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1° incontro Univ. -Prof. Dott. Andreas Conca
Dott.ssa Carla Leverato
Primario di psichiatria all’ospedale di Bolzano
Associazione Parenti e Amici di Malati Psichici
Menopausa – la femminilità riscoperta
Dott. Arthur Scherer
Dr. Bruno Engl
Accademia Cusanus, piazza Seminario 2, Bressanone
Primario di ginecologia all‘ospedale di Bressanone
Primario di ginecologia all‘ospedale di Brunico
Depressione, la malattia dei Paesi ricchi Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano
Lunedì | 22.10. 2012
Lunedì | 29.10. 2012
2° incontro
3° incontro
Ictus: riconoscere i segnali d’allarme, cambiare lo stile di vita!
Univ. -Prof. Dott. Christian Wiedermann Primario di medicina interna all’ospedale di Bolzano
Dott. Gianfranco De Blasi Primario di medicina interna all’ospedale di Bressanone
Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano
Lunedì | 05.11. 2012
4° incontro
Quando i cibi sani fanno ammalare Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano
Lunedì | 12.11. 2012
Dott. Christian Thuile Responsabile di progetto del servizio di medicina complementare all’ospedale di Merano
Dott.ssa Ivonne Daurù-Malsiner Esperta in alimentazione
5° incontro
Demenza e Alzheimer: come affrontarli Sala Civica, via Otto Huber 8, Merano
Dott. Christian Wenter Primario di geriatria all’ospedale di Merano
Karin Pörnbacher Coordinatrice del Day Hospital del reparto di geriatria all’ospedale di Bolzano
Inizio: ore 20 • Apertura: dalle ore 19 Tutte le relazioni sono tenute con traduzione simultanea.
Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia - Bolzano - via Innsbruck, 27 · Responsabile: Silvana Amistadi · Registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · Il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: USP@provincia.bz.it · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. ANNO XXI - n. 10/2012 Ottobre