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“Per rilanciare la città dobbiamo ripartire dalle persone”

Rilanciare la città partendo dalle persone. È questo l’obiettivo del Partito Democratico di Adria in vista delle prossime elezioni comunali. “Uno dei temi che più ci sta a cuore è quello demografico e sociale. Negli ultimi anni sempre più giovani se ne sono andati perché qui c’è poca possibilità di trovare un’occupazione. Non possiamo permettere che tutto ciò continui ad accadere, anche perché questo crea enormi difficoltà anche in altri ambiti, a cominciare ovviamente da quello economico.

Dobbiamo impegnarci affinché possano nascere presto nuovi posti di lavoro – spiega la segretaria di circolo Gessica Ferrari –. Allo stesso tempo crediamo sia giusto non tralasciare anche altri aspetti molto importanti, come la creazione di aree dove i ragazzi possano ritrovarsi e condividere dei momenti insieme. Come possia- mo pensare a far arrivare turisti se nemmeno i nostri giovani possono vivere appieno la loro città?”.

E proprio il turismo e la cultura sono altri due punti su cui il Pd crede molto: “Le bellezze che Adria può offrire vanno maggiormente valorizzate, dal Museo Nazionale Archeologico alle cattedrali, senza dimenticare ovviamente anche la ciclabile e la zona del Delta del Po. Dobbiamo spingere sempre più le persone a fermarsi per conoscere la storia della città”.

Ferrari conclude ricordando un altro tema su cui si sta muovendo il partito.“Un altro argomento su cui stiamo già lavorando da diverso tempo è quello della sanità: ormai è sempre più evidente che le cose da questo punto di vista non stanno andando affatto bene. L’ospedale, prima un punto di eccellenza, ormai sembra essere abbandonato a sé stesso.

“Le bellezze che Adria può offrire vanno maggiormente valorizzate, dal Museo Nazionale Archeologico alle cattedrali, senza dimenticare ovviamente anche la ciclabile e la zona del Delta del Po. Dobbiamo spingere sempre più le persone a fermarsi per conoscere la storia della città”

Per non parlare della mancanza dei medici di base, soprattutto nelle frazioni. Questo è una delle prime questioni che andrebbero necessariamente risolte. Dal lato nostro già da alcune settimane abbiamo iniziato una serie di incontri, molto seguiti, per parlare di questa situazione e per raccogliere anche le opinioni dei cittadini. Su questo aspetto non si può scherzare, bisogna intervenire al più presto”.

Chiara Tomao

Questionario della polizia locale, scoppia la polemica

“In un momento storico importante e favorevole per gli aiuti ai cittadini, l’amministrazione Barbierato sceglie di tutelare il proprio bilancio, e non il bilancio delle famiglie adriesi”. Così l’ex vicesindaco ed esponente de “Il cantiere di Adria” Federico Simoni commenta la decisione del Comune di non aderire alla possibilità, consentita dalla nuova legge di bilancio del Governo, dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali di importo fino a mille euro, notificate tra il 1 ° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, relative a multe stradali, sanzioni, e tributi comunali quali Imu e Tari.

“Sia chiaro: questa possibilità non prevede la cancellazione totale di tutto l’importo della cartella, ma solo degli interessi, delle sanzioni e dell’aggio – continua Simoni –: il capitale dovuto, ossia la multa o il tributo, rimane completamente da pagare, assieme alle spese procedurali e di notifica. E questo a garanzia sia del Comune, che non si vedrà completamente penalizzato nel suo bilancio, ma soprattutto dei cittadini che i tributi o le multe le avevano regolarmente pagate, non trovandosi così penalizzati rispetto a chi invece non le aveva pagate“.

“Perché il nocciolo della questione non è di favorire ipotetici evasori – prosegue Simoni -, ma di venire incontro a quelle persone che, al momento di pagare, erano in difficoltà economica e non sono riuscite ad adempiere al proprio dovere non per volontà, ma per necessità”.

L’INFORMAZIONE

“Barbierato sceglie di trincerarsi dietro alle classiche necessità di bilancio del Comune, forse per generare un tesoretto da spendersi a breve nella campagna elettorale, e non di agevolare i propri cittadini in una misura di aiuto diretto e concreto così come prevede oggi la legge di bilancio 2023 – conclude Simoni -. Da amministrazione civica è diventata amministrazione cinica, ripiegata su sé stessa, e sempre più distante dai cittadini adriesi”. (g.g.)

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