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Da Adria una nuova motovedetta consegnata alle autorità libiche
Si è svolta lo scorso 6 febbraio la cerimonia di consegna alle autorità libiche di una motovedetta “classe 300 “di nuova fabbricazione, nell’ambito del progetto europeo SIBMMIL. La cerimonia è avvenuta nello stabilimento di Adria, alla presenza del vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, del Ministro degli Esteri libico Najla Al Mangoush e del Commissario Europeo per l’allargamento e la politica di vicinato Olivér Varhelyi.
L’unità, gemella a quelle attualmente in dotazione alla Guardia Costiera italiana, è costruita in lega leggera di alluminio ed è inaffondabile e auto-raddrizzante. Lunga circa 20 metri, larga 6 metri, con un pescaggio di 0,95 metri, l’imbarcazione è in grado di raggiungere una velocità massima continuativa a pieno carico di oltre 35 nodi e di accogliere a bordo fino a 200 persone.
La progettazione e costruzione dell’imbarcazione è avvenuta nell’ambito di una gara, dal valore di 10milioni e 450mila euro, indetta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto nel 2016 per la costruzione di cinque unità S.A.R (+ dieci opzionali) destinate alla Guardia Costiera Italiana. Nel giugno 2022, nell’ambito dello stesso affidamento, l’azienda veneta ha sottoscritto un contratto di cessione con Guardia Costiera e Ministero dell’Interno italiano per tre delle dieci unità opzionali per un valore di circa 8milioni di euro. Le restanti due unità verranno consegnate nel corso del 2023.
“La consegna della prima di cinque motovedette alla Guardia Costiera libica fa parte della strategia a lungo termine del Governo per contrastare i traffici illegali di esseri umani - ha commentato il ministro Tajani -. Vogliamo che il Mediterraneo non sia più un cimitero di migranti. Grazie a Najla Elmangoush e Oliver Varhelyi per la loro presenza oggi ad Adria. Italia e Libia, con il sostegno dell’Ue, lavorano insieme per trovare soluzioni sostenibili alla gestione del fenomeno migratorio. Ringrazio anche il Cantiere Navale Vittoria, eccellenza italiana nel mondo”.
Giorgia Gay
“La scuola crolla, gli studenti no”: alunni in protesta ad Adria
Studenti della provincia di Rovigo in piazza ad Adria per denunciare la fatiscenza degli edifici dove devono svolgere le lezioni. È successo lo scorso 11 febbraio, per chiedere “un repentino intervento delle istituzioni competenti per sanare le importanti criticità dell’edilizia scolastica delle scuole del Polesine”. Diversi gli studenti, di più scuole, che si sono dichiarati non più disposti a passare le loro mattine in edifici con importanti problematiche di manutenzione e revisione. “Accertarsi che le scuole siano luoghi sicuri dovrebbe essere il primo passo per garantire un’istruzione universale e accessibile a tutti e tutte. Invece noi studenti della provincia di Rovigo ci troviamo a dover fare lezione mentre cade acqua dal soffitto ed essere spostati da una sede all’altra perché manca un piano strutturale di finanziamento all’edilizia scolastica” – ha fatto sapere Maya Casale della Rete degli Studenti Medi di Rovigo. Niccolò Del Gaudio, della Rete degli Studenti Medi di Adria aggiunge: “È compito delle istituzioni preservare la sicurezza degli studenti e garantire l’accesso all’istruzione anche nei territori con meno risorse. Come sindacato studentesco siamo tenuti a chiedere alle istituzioni competenti che si prendano in carico la situazione delle scuole di Rovigo e provincia al fine di risolvere in tempi celeri questo problema che risulta ormai invivibile per studentesse e studenti”. (g.g.)